Presentazione del libro di Francesco Bartolini, Bruno Bonomo e Alessio Gagliardi a cura di Leonardo Rapone "L'Europa del Novecento. Una storia" (Carocci)

Primo inizio del secolo allo scoppio della seconda guerra mondiale
Il secondo dalla seconda guerra mondiale alla
Mille novecentosessantotto fondata convenzionale
E il terzo dagli anni settanta alla alla fine del secolo
Poi c'è una parte diciamo finale di considerazioni
Depuratore sulla sul sull'Europa nuovo secolo
Potremmo dire con una battuta che non è non è più il secolo Blair o su questo mi pare non ci siano dubbi nell'approccio e questo è anche molto Lorenzin Tonya con tendenze storiografiche
Che si sono manifestati tanti nuovi negli ultimi anni
Però devo dire non è più il secolo breve ma è ancora l'età degli estremi per tanti aspetti
Barbarie progresso violenza e democrazia emancipazione genocidi diciamo questo
Questa attenzione agli estremi che si trova la storiografia
Anche recentissima non so penso all'allibito d'incoraggiare Oggiano shiatsu
A o esce il scrive
Un se la storia d'Europa più vinca scritta negli anni recenti
Presenta esattamente a mio parere questo questo aspetto questa chiave interpretativa aste se volete
Nello stesso tempo in tre blocchi in sono esplicitamente anche qui conoscenza Autori Ale
Fatti gravitare attorno centralità della seconda guerra mondiale
Anche qui si possono attualmente provare anche agganci storiografici importantissima sbaglio qualche anno fa
Giorno contempla richiesto dedicato un numero monografico al tema della sebbene più in chiave di memoria che Monti
Gli studi storici in senso stretto diciamo sulla centralità della seconda guerra mondiale ma questo naturalmente rimanda tanti tanti elementi a tanti diversi elementi che
Che forse si potrebbero ma questo Java un'interpretazione una domanda ti faccio gli autori o organizzare proprio al tema attorno al tema del della trasformazione dell'euro o
L'Europa ha una pluralità dei significa non certo soltanto del Novecento
Ma ma quello che ma questa vorrei dare significati cambia radicalmente velocemente corso il tempo nel corso del secolo
Riassumerà spenti
Che non sono soltanto quindi declino di suicidio dell'Europa convincere uno è stato detto in una certa storiografia ma sono anche invece spendibili di grande di grandi metamorfosi di grandi capacità di adattamento
Turella M no all'inferno e ritorno secondo che Air show forse c'è qualcosa di più ma anche di questo cioè cantare becco ma anche nel senso che Europa
Ha un ruolo nel nel nel mondo globale poiché in questo ruolo varia sia variamente interpretabile contro abile ovviamente e oggetto di discorsi intellettuali e anche politici molto importanti
A me sembra che ci siano a questo proposito approvato dal giardino tre questioni dentro individuo Hector libanese su questa discorso così generico ma burning ottanta mi trovo
Che a me sono venute in mente che sono trovo verifica verificati diciamo svolte o non semplicemente accenna
Nel libro che mi sembrano particolarmente rilevanti
In chiave di innovazione storiografica
Il primo punto è il modo di trattare la cosiddetta guerra civile europea che
Dal mura termine in una categoria dal dal quale gli autori
Prendono secondo me molto opportunamente le distanze
Evitando diciamo di rappresentare la
Intanto il primo dove c'è la prima metà del Novecento come
E in particolar modo il brillio delle due guerre avente come un'epoca riesca esclusivamente di catastrofe e che che ha tende poi a introdurre un concetto di deterministico di inevitabilità proprio attorno alla nozione di seconda guerra mondiale
E questo è un mi pare un punto
Molto importante nello svolgimento del del primo blocco del del volume adesso taglio bordolese non non rotante considerazioni ma a me sembra questo un punto nodale anche per che rimanda al alla complessità della storia europea e dei suoi rapporti con la storia lunga
Il secondo punto storiografico che vorrei sottolineare
L'importanza che viene annessa del libro al al al tema della decolonizzazione e dei suoi testi con le vicende della storia
Europea
Più
Comunemente affrontate dagli storici e cioè fondamentalmente la guerra fredda e la fine degli imperi o preferite degli imperi
Coloniali
Titanic francese sviluppo neanche portoghese questo tema
Sì sembra molto importante
A me perché credo che mia moglie un soldato almeno a molti altri perché credo e ci consenta anch'ancora una volta e che quindi senile la storia europea in un contesto più grande ma soprattutto di capire meglio l'onda di ritorno di fenomeni allunga la durata temporale come in quello della decolonizzazione della massima del mondo Foscolo leale che in un certo senso è un fenomeno molto più profondo della guerra fredda e che si intreccia con la guerra fredda
In vari modi detti
E i venti in questo intreccio che si capisce meglio diciamo la transizione dell'Europa
Non soltanto verso quello che alla mi vuoi dare definito European estivo che ne esce lo Stealth ma anche nel del fatto che acqua era nel
Integrazione dei miei ruoli questo Nation stende qualcosa di molto diverso da quello che era stato prima della seconda guerra mondiale e ed è orientato verso anche se con tutti i limiti che sappiamo bene verso forme di integrazione per questo quindi questo nesso tra cambiamenti la consolazione dello Stato azione europeo l'integrazione europea alla fine temi
Qualifica molto il la questione della lunga pace europea sotto la sotto la guerra fra i e altrimenti resterebbe prende autoreferenziale
Estere sarebbe anche una narrazione di di una storia europea un po'immobile sotto la cortina di ferro cambia anche la guerra fredda naturalmente questo un testo d'impulso il terzo punto è ovviamente quello della globalizzazione qui veramente non mi soffermo perché
Ci sarebbero troppe cose da dire c'è un ovvio rapporto tra la nascita dell'unione europea e quello che noi chiamiamo globalizzazione
Quindi in senso ampio o e cioè non soltanto la globalizzazione dei mercati va
La nascita di un mondo transnazionale o a nascita sventata però potremmo anche dire dal dall'Osservatorio di oggi demolita Strazzera
Quando questo avvenga in che modo il vincolo imposto molto in chiave di fine di secolo naturalmente c'è un dibattito di cui gli odori sono perfettamente consapevoli che lo si vede in quello scrivono
Suppone in realtà fin dagli anni Settanta
Il la la globalizzazione dei nostri tempi diciamo così che naturalmente soltanto l'ultima di una serie di globalizzazione storiche
Può avere avuto un ruolo importante anche nel collasso
Del del comunismo nell'ottantanove sovietica novantuno qui naturalmente ci ci sarebbe molto da dire su come cambia o non cambia l'Europa
Dalla dall'ottantanove in avanti soprattutto a seguito dei processi
Di globalizzazione però qui mi fermo e
E do la parola ai relatori se siete d'accordo procediamo in ordine alfabetico quindi forse Simone mi serve
Al microfono si muove
Bene
Allora comincio io o per l'onere gravemente l'onore niente ma parlare per primo intanto vorrei ringraziare per l'invito a discutere del manuale Grazioli organizzatori ringrazio donando ringrazio
Ringrazio gli autori
è un una presentazione particolare perché usualmente appunto non si presente non si discutono i manuali e e quindi dobbiamo però tenere conto come diceva Silvio c'è un libro di storia d'Europa ma è innanzitutto un manuale
E quindi ci sono dei vincoli precisi manuale è difficile tenere dentro tutto da un lato ma sì vere parlare di tutto perché ma prima finalità quella ovviamente diciamo così informativa comunque produrrà un certo livello ampiezza di conoscenze di base
Quindi scrivere un manovale un esercizio di stile un esercizio di equilibrio allora rispetto allo stile devo dire e la sensazione è stata e lo dico senza senza piaggeria molto positiva cioè mi sembra ben scritto scritto chiaro informato
Preciso nella il modo con cui si porgono le le informazioni è molto aggiornato sulla storiografia
Nel senso che nei diversi argomenti in modo talora esplicito talora comunque implicito si propongono non le riflessioni con discreto equilibrio le riflessioni più recenti della sorellina e fra l'altro permettetemi di dirlo c'è anche e anche un buon modo
Comunque di citare la biografia cioè dentro nel la storiografia dentro il testo senza box senza rinvii senza troppi in ammennicoli con me
Purtroppo ora vanno di Monza quindi c'è uno stile chiaro e c'è un un equilibrio molto apprezzabile
C'è un equilibrio poi nell'attenzione con cui si guarda che viversi diciamo così
Spazi di articolazione o Olivelli della storia dell'ambiente quindi l'economia la vita sociale a dimensione politica cosa di nuovo che non annuale N non è scontata ovviamente in un semplicemente una storia d'Europa uno
Ha delle priorità si dà delle priorità e che segue quelle in questo caso non c'è questa libertà
Poi si potrebbe ragionare sulla Lima forse un po'troppo economia nella prima parte
Molto spazio all'integrazione europea giustamente forse alpino sarebbe stata la cultura insomma per essere un annuale io l'ho trovato molto molto equilibrato e mi preme dirlo perché in questo comunque è la premessa di ogni riflessione
I poi noi possiamo fare invece più più pienamente più direttamente sui contenuti sulle questioni storiografiche che già Silvio ha cominciato a
A sollevare appunto passando i contenuti ma ancora stando dentro il manuale
La domanda è anche
Qual è il suo ed è proprio una domanda faccio faccio a voi in via Moscova oppure
Il senso di fare un manuale di storia dell'euro
Perché ripeto come manovale mi sembra molto funzionale però almeno laddove in segno di riconoscenza e politiche in manuale si usa la Triennale e inevitabilmente a una dimensione globale
Nella laurea magistrale dove io insegno Storia dell'Europa contemporanea
Però io personalmente ad esempio non non non dove manuale ostacolo chiesto di leggere a letto è un piacere
Il volume ma
Sì sono incerto sulla domanda di fondo appunto era darsi il manuale agli studenti della specialistica o della magistrale scusate o queste cose dovrebbero già conoscere nel
Detto questo
E cercando di evitare appunto il giochino molto antipatico manca questo Umaga quest'altro perché ovviamente in un manuale di mosse manca questo
Poi per aggiungere qualcos'altro devo togliere qualcos'altro ancora sul e quindi non è che
Sarebbe un discorso Nenni che nel costruttivo Nenni nei giustificate
Invece vorrei appunto ragionare come è iniziato un po'Silvio indirettamente sui contenuti avendo però chiara questa premessa cioè le osservazione anche quando sono osservazioni critiche fanno subito
Il
Devono subito tener conto dei vincoli un manuale con bene quindi e quindi siamo veramente una situazione un po'ambivalente allora non è esplicitate quindi certamente nei contenuti non è esplicitata mi pare se io non non ho sbagliato se non ho letto superficialmente non esplicitata una definizione dell'Europa
C'è ovviamente una definizione implicita si parte diciamo da una base geografica totalmente condivisibile vendite e ho apprezzato molto che in realtà poi la definizione emerge diciamo così nel corso della narrazione
Infatti si fa all'inizio una dichiarazione di metodo
Rispetto alla narrazione simpatizzano sì invece noi saremo attenti appunto non alle singole storie nazionali male ai fenomeni trasversali squillano transnazionali si definiscono l'Europa
E lavorando in questo modo poi
Ci si debba civili viene detto che cos'è l'Europa per lo meno nel Novecento
Perché si riesce a far emergere nebbie amici comuni oppure in altri casi perché si lavora sulla comparazione
E voi almeno su alcuni terreni perché effettivamente si individuano dei fenomeni propriamente transnazionali che promuovono è in discreta misura poi realizzano nel corso del Novecento Lodoli integrazione del continente muove su Brindisi su una base nazionale e poi
Per una serie di nomi diversi compresi i processi sovranazionali e transnazionale viene integrandosi prima a vari livelli e poi forse un livello più alto però ecco mi ha colpito che non si parta da una definizioni dell'Europa anche se
Già in limiti diciamo i capitoli d'apertura da un quadro molto solido
Di quale egli del la la realtà novecentesca e anche di quali sono stati le premesse quindi i motivi per cui si è arrivati a questo quadro ed è un quadro coeso quindi diciamo ci resta un livello implicita
D'altra parte il sottotitolo del volume
Non a caso è una storia
Che non credo vada letta una storia tra le tante ma vada letta invece nel suo significato reale e profondo cioè che è una sola la storia dell'euro bene
Coerente sarebbe stato
Troppo forte di della storia dell'Europa ma una storia d'Europa io lo leggo appunto nel senso che ed è una sola la storia dell'euro e vorrei appunto
Dire qualcosa su questo sempre ripeto ancora con quel caveat che stiamo comunque parlando di una manuale quindi siamo consapevoli di tutto quello che non si può fare in un in un in un manuale
Però ci sono appunto nonostante questo molti molti spunti interessanti
La prima domanda ovviamente che cosa accomuna e quindi in cosa distingue l'Europa la sua storia rispetto al resto del mondo
E credo che questo elemento sia implicito una una domanda implicita innanzitutto nello scegliere infilare appunto una storia di euro
E la risposta
Io non credo di ritrovarla innanzitutto nello spazio nell'attenzione difensiva al mondo urbano industriale
Non significa naturalmente che non si guardi al ruolo delle campagne però al farsi di questo mondo in mano industriale non sono in senso sociale o economico ma poi di fatto in senso politico
Queste credo che sia la prima principale ma qui vorrei di nuovo coi conosce la nostra opinione
Dimensione caratteristica dell'Europa rispetto al resto adesso del pianista che viene messa in modo molto chiaro le pare in evidenza forse si potrebbe si sarebbe potuto enfatizzano ancora di più
Forse si poteva
Dare ma si entra il giochino che vorrei evitare appunto dare ancora più spazio alla società bolognese
I suoi caratteri al ruolo di alla presenza dei ceti medi che sicuramente più è uno dei pochi nella storia europea del Novecento e penso anche con al rapporto nella prima metà sicuramente spento coi anche le vicende pugliesi ovviamente
Al cioè medesimi Stati dall'emergere del fascismo rispetto per esempio al resto dell'Occidente cioè al mondo americano ceti medi europei probabilmente hanno delle caratteristiche importanti peculiare
Altra caratteristica su cui molto si insiste che quali è ovvio vedere una peculiarità europea e ovviamente l'esperienza del fascismo
Forse anche
Lo è
E invece così quindi in queste pagine il lo si rimarca forse un po'meno di quanto lo si sarebbe potuto fare anche però l'esperienza della democrazia europea all'indomani del primo conflitto mondiale
Giustamente si viva così a allusivamente polemizzato con la lettura della guerra dei trent'anni lettura peraltro a me non è invisa però dopo la prima guerra mondiale emerge con forza il fascismo ma c'è anche consumabili cambiamo Giovanni in avanti insomma
Emerge uno spazio importante della democrazia che poi viene travolta ma anche quella io credo sia una caratteristica europea significative
E
Cioè lo sforzo di riflettere su quali sono lo o le peculiarità europee ma forse le modalità peculiari con cui certi regimi penso alla democrazia che ovviamente non è certo una una prerogative europea ma insomma ci sono delle penalità peculiari con cui la democrazia si costruisce nel in Europa e dall'altra pensando al fascismo
E invece a radici europee appunto perché il fascismo ha radici europee
Mi muovo in un manuale questi cioè tipo di domande non possono trovare una risposta troppo esplicite ma l'attenzione al fascismo è notevole
La la mia sottolineatura rimanda appunto alla questione iniziale cos'è caratteristico dell'EUR
è una domanda ovviamente non ha poi una risposta però è una domanda io credo che è importante qui trova almeno alcune risposte credo che in quelle che ho richiamato siano tra le più importanti potevano essercene altre dico così
Ma poi
Semplificare in modo se vogliamo anche paradossale e provocatorio salvo quanto ha pesato la dimensione religiosa oppure peculiare è stato peculiare il conflitto di classe
Con la dimensione culturale
L'ebraismo domande una domanda cos'è peculiare dell'Europa che può avere tante risposte qui sicuramente ce ne sono alcuni
Poi un altro cambiando un po'
Passando un po'a un altro argomento cruciale e anche qui si viola già revocato ovviamente la dimensione nazionale
Ecco rispetto al volume la dimensione nazionale e naturalmente una gabbia una gabbia concettuale è una gabbia narrativa
E è stato detto Vigni nelle pagine Bindi apertura giustamente vogliamo andare oltre
Quello che poi è il difetto anche pratico di molti materiali manuali cioè che si prende la stagnazione in questi compensi entra la storia di quell'altra compensi di quell'altro ancora e poi di seguito si ricomincia subì il giro
Diciamo così del tavolo del giochino delle seggiole Pompadour qui la dimensione nazionale invece che è una gabbia ma viene invece affrontata di slancio
E superata secondo me sì sovente spezzata positivamente cercando come dicevo analogie
Trasversalità o tuttalpiù quando non si può ricorrere da queste comparazioni per vedere insieme che non
E non le singole Symbol-X cassonetti nazionale
Detto questo c'è però di nuovo tornando a alle domande ho chiuso in apertura
La domanda
Quanto all'istanza nazionale è stata non in termini appunto narrativi
Quanto in termini concettuali è costitutiva dell'Europa del Novecento
Da questo punto di vista
Viene certamente presentata
Ma forse non discussa quanto mi sarebbe piaciuto penso ovviamente ampiamente le problematiche poste dal Dandi ridere
La dimensione nazionale come dimensioni costitutiva nella storia del rock la anche contemporanea e quindi poi delle sue conflittualità
E quanto questo ha pesato rispetto ad altre dicotomie che invece sono presentate nel libro in modo più marcato di cui sto ovviamente l'antitesi verso sinistra libertà per capirsi contro l'eguaglianza queste antitesi sono presentate molto modo molto esplicito molto chiare
Il dimensione nazionale nazionalismo
Viene per così dire dato un po'come qualcosa che esiste ma non è chiaro come fino in fondo come interagisce quanto pesa
Come si lega
A quelle anche alle altre dicotomia
Invece in razionalismo io credo che poi sia una delle basi fondamentali ma per tanti aspetti la base comune su cui si è costruita e al tempo stesso si è divisa l'euro
All'alternativa liberalismo liberaldemocrazia comunismo vuol soggiace anche in realtà un'importante dimensione nazionale entro in condizione all'una e le altre che non è semplicemente Gonnella
Ecco questa dimensione forse resta più sfumate
E un gol viceversa visto che siamo arrivati a parlare dei del del comunismo parlare vorrei dire nessun evocarlo e di nuovo vigore non lo devo dire di fronte a Silvio Pons ma insomma mi perdonerà la banalità il comunismo in Europa nasce in Europa peculiare dell'Europa
Però fin da subito un fenomeno globale ecco questa dimensione questo passaggio del comunismo da fenomeno rotta fenomeno globale questo nesso
Resta un po'sotto traccia credo invece che sia un nesso importante sia nella fase iniziale
Quindi è uno dei tanti modi con cui l'Europa va nel mondo
Nella prima metà nel Novecento e poi è di nuovo importante e quindi quel quello che abbiamo il problema posto Silvio chiusura io credo dagli anni Settanta in avanti
In ogni il manuale insiste moltissimo giustamente sulla crisi mi diciamo così per usare una vecchia espressione del blocco dei Paesi socialisti sulla crisi del sistema sovietico
Ecco allora quanto quella crisi è dipesa dalle incapacità mi quella classe dirigente dai limiti intrinseci di quel Progetto tutto questo ovviamente discusso moltissimo
Forse anche la domanda in quanto quella crisi è dipesa
Dalla impossibilità o incapacità non lo sono di inserirsi e di fronteggiare le dinamiche della globalizzazione quindi di nuovo di dinamiche che sono extra europei ma che investono
Una realtà che propriamente europea quella dei paesi dell'ex ecco allora qui al contrario che vi dicevo prima in questo caso il board ha dimensione nazionale la stretta proprio la dimensione globale che poi non riesce che evidentemente ha dialogare e trovare un punto di convergenza di un Cunto di equilibrio con la costruzione di quegli Stati nazione
Il nodo della seconda guerra mondiale
Come già è stato detto mi sembra
Il curatore gli autori scelgono di rimettere ad apertura della della seconda parte quindi sostanzialmente in apertura a fondamento della golden age
Con argomenti condivisibili cioè lago invece nasce dalle fratture dei risultati in in grandi cambiamenti continentale globali della che sono il portato appunto prima della guerra globale cioè della seconda guerra mondiale
E tuttavia
Non critico questa scelta però forse questo rischia mi mentre un po'in secondo piano un po'in ombra diciamo il fatto che la guerra mondiale come sappiamo ha radici profonde
Nel nel disegno la progettualità del Nuovo ordine europeo che si costruisce nel corso degli anni Trenta cioè non è solo l'esito si della crisi
Negli anni trenta Old Bond di tutti gli strascichi della del primo conflitto mondiale quindi cento la chiusura della mia dei trent'anni su su questo se non discute
Ma la guerra è
Un comunque un progetto appunto di costruzione del mondo del mondo europeo dell'ordine europeo e si arriva la guerra non solo perché la diplomazia fallisce
Ma perché in quei fenomeni che sono intrinseci secondo me al fascismo in senso lato quindi la costituzione di una nazione imperiale e quindi per questo il radicamento nei due decenni precedenti opportuna Simone volevano allora da quel punto di vista la seconda guerra mondiale
Il complimento è il fallimento il re di Francia
Poi non so se io l'avrei messa durante la seconda alla fine della prima accoglienza seconda
Quale che sia questa collocazione
Sessione scelgono una non devo dimenticare secondo me è un profondo radicamento in quell'altra ecco e in questo ci tenevo diciamo così richiamando perché mi sembrava anche quella scelta ravvisi un po'spostata sul punto lo sguardo verso sguardo su sui sui mass luogo process
Diciamo così
Verso il futuro e non il verso la fase del PC
Detto questo raccontare dopo quarantacinque è sicuramente molto difficile
Scusami senti intervengo please sono passati venti minuti io no all'inizio non ho dato la mia idea cose mi allora cerco di fare molto in fretta sì allora grazie
Racconta e quarantacinque è molto difficile ci sono un sacco di questioni e apprezzamento dovuto generale su come sono raccontate tutte queste questioni
Nella seconda parte
Alla grande attenzione Anna all'Europa orientale a quello che accade
La la questione che mi viene da richiamare è che
C'è molta attenzione dei partiti per quanto riguarda l'Europa occidentale c'è molta attenzione al evoluzione io alla crisi dei partiti tradizionali ai nuovi populismo in Oreste tutto questo forse ma qui non è questione io credo a porre voi bisogna imporre a tutti noi cioè la storiografia sappiamo ancora troppo poco sulle trasformazioni sociali profonde della società europea diciamo così occidentale i fenomeni con cui ci induce misuriamo adesso non sono solo fenomeni hanno dell'ICI esogene ore simile spinte autonomiste sono sì frutto della che se i partiti tradizionali però forse riflettono quello che è cambiato in profondità in queste in queste società le questioni legate al radicalismo religioso lo rimandano scelto le pressioni migratorie ma qui appartenenti alla ci sono due se non tre generazioni ormai vivono nel nostro Paese che pongono i nostri paesi che pongono questi problemi allora lo sguardo verso il resto del mondo
Da un lato il benessere oltre lo sguardo dicevo sulle trasformazioni di queste società anche uno sguardo che riguarda
Ai rapporti non solo economici conclude una globalizzazione ma era appoggi politici culturali
Tre tra l'Europa e il resto del mondo vicino e lontano in quella dimensione globale ma è anche correlato dimensione concreta dei rapporti esempio con il nord dell'Africa con il Medio Oriente cioè con il mondo che che ci circonda nelle sue tele sulle specifica ma ripeto queste sono questioni riguardano tutti noi come storici non credo ancora sia possibile poi tradurle più di tanto ventuno annua
Quindi mi complimento di nuovo e vi ringrazio scusate se erano preso troppo tempo
Grazie grazie Simone no io ho dimenticato di dire che fondamentalmente richiede relatori di stare la nel tempo di quindici venti minuti perché abbiamo giustamente diciamo quattro repliche e poi della
Dei curatori del volume ma va benissimo così e do la parola Katia papà azzeccate
Grazie tesi Silvio
Mi sentite perché mi apparivano di fare una cosa esatto no gazzette grazie a agli autori e a agli organizzatori che contro mi hanno dato l'occasione di partecipare
Alla presentazione di questo volume dunque io devo dire la verità ascoltando l'intervento di Simone ho pensato tante cose e lo schema del mio intervento sarebbe sono vorrei un po'rivoluzionarono vediamo se riesco a tenere il filo nel senso che in prima primissima battuta io ho letto questo testo per quello che appunto per un manuale no
E ho immaginato l'uso appunto che di questo manuale potrei fare in questo momento cioè in questo momento
Con diciamo il clima culturale e politico che che lo contrassegna con la preparazione dei dei ragazzi che abbiamo sia in Triennale che che il magistrale
Ecco io un punto in primo nuovo mi sentirei di sottolineare
è l'originalità comunque di questo manuale cioè e infetti credo non mi vorrei sbagliare ma il primo manuale di storia d'Europa del Novecento che proponiamo che viene proposto
Ai nostri studenti universitari e questa di per sé e già diciamo un valore perché però non diciamo perché credo che
Come diceva Simone abbia un bar Renzi scrivere un manuale di istoriati ora ho pensato leggendo lo al trovandolo tra le mani che avesse appunto un suo con il suo valore che in fondo questo manuale raccolga e traduca appunto in una narrazione manualistica cosa che non è affatto facile
Gli esiti di una riflessione di di di di lungo corso no
Che quella che anche Simone metteva in evidenza cioè questa in fondo se volete caratterizzazione dell'Europa dal mio punto di vista anche specialmente per la sua dimensione nazionale e che in questo momento storico del costruire superare scomporre in un manuale che viene presentato a agli studenti appunto ripeto in una normale mi sembra operazione storica politica e culturale molto molto utili
Cioè adesso queste sono cose che che conosciamo bene però io credo che nelle avvertenze metodologiche diciamo così del del di di questo volume lo si spiega bene io credo che di fare di definire che cosa sia Europa sia diciamo impossibile forse ozioso non perché appunto perché è una è è una definizione che cambia credo che
Anche dai punti di vista credo che
Senz'altro l'Europa uno spazio storicamente intellegibile
Proprio perché è il luogo in cui si è diciamo articolato il nesso tra sovranità nazione cittadinanza con i suoi appunto coi sistemi di realtà appartenenza identificazione collettiva eccetera
Che questo sia diciamo senz'altro questa sia sensato una delle dimensioni che appunto rende lo spazio europeo maggiormente intelligibile
Ed è vero Corriere come diceva Simone che forse
Questa dimensione questa dimensione nazionale è un po'diciamo talora da un lato data per scontata e dall'altra parte forse troppo velocemente superata no
Però è molto interessante l'operazione che viene compiuta cioè questo tentativo diciamo di leggere e il rapporto tra nazionale transnazionale appunto nei fenomeni che hanno un impatto un influsso sulla sull'intero spazio europeo sia in termini di convergenze di fenomeni che poi diventano generali sia in termini di scarti di eccezioni questo gioco della come dire della convergenza e dell'eccezione attraverso il quale mettere in evidenza anche la dimensione nazionale mi sembra senz'altro il più il più bando in una narrazione di questo genere
Certo sì avrei forse anche io proprio perché ritengo che la dimensione nazionale sia fondamentale avrei forse preferito è una maggiore tematizzazione però in questo senso in una direzione
Anche qui non è stata ancora
Forse insomma non è non è stata ancora evocata ce ne abbiamo parlato
Della centralità lo citava Silvio della decolonizzazione nei suoi appunto delle sue correlazione denso e con l'integrazione europea e con la guerra fredda
E come l'interazione di questi tre aspetti abbia dinamico usato appunto alla storia
Della della dell'integrazione europea quanto meno all'occidente nel secondo Novecento ecco forse in questo
In questo manuale non ho trovato abbastanza accentuata invece la dimensione e con la con la nazione e con il nazionalismo è andata a braccetto nella prima metà non solo ovviamente dapprima della strada Europa c'è pronto il Novecento che l'imperialismo e lo dico perché la dimensione dell'imperialismo e ovviamente molto citata però appunto a mio parere rappresenta un'altra visto che stiamo cercando gli elementi caratteristici insomma una bella che potrebbero caratterizzare un'osteria Europa
Nel Novecento ecco quanto meno nella sua prima parte di imperialismo continua a rappresentare a mio parere appunto un un elemento fondamentale
La stessa narrazione con cui si compì inizia questo questo volume del primato dell'Europa
è è è una narrazione che legata ovviamente in modo inscindibile poi alla proiezione coloniale dell'Europa il primato dell'Europa e l'espansione coloniale
Sono due elementi tra loro interconnessi
E questo diciamo perché almeno a mio parere appunto non si insiste mai abbastanza
Su quanto imperialismo non sia un capitolo della storia d'Europa Massiah una parte costitutiva in degradante delle retoriche politiche nazionali europee
Una parte costitutiva che appunto adesso ovviamente non voglio perdere molto molto tempo che però ovviamente sta dentro rimane anche dentro al al discorso che poi viene ingiustamente fatto sul periodo tra le due guerre e sulla diciamo parabola razzista e genocida aria della violenza politica e e nazionalista
Perché appunto a prescindere dalla valutazione appunto dal da le valutazioni insomma sulla rappresentazione della guerra civile europea sull'importanza a meno di sottolineare anche il contestuale appunto invece lo sviluppo democratico eccetera quello che
Guardando appunto alla parabola che citavo prima non può ovviamente un essere sottolineato e nel libro viene sottolineato e che culture pratiche tecniche di quella che poi appunto sarà la la dimensione dell'istituzionalizzazione del razzismo prima e e e le pratiche ci Macellari e poi sono cose che hanno avuto il loro laboratorio
In in colonia sono cose che non si possono spiegare se non si sposta lo sguardo ammesso che c'è tra appunto costruzione della delle identità nazionali e dell'identità europea in termini primato di civiltà di civiltà europea
E appunto la contestuale storia della espansione e del e del dominio Bologna
Questo punto diciamo per per mettere a fuoco
Per riprendere il filo del mio ragionamento per mettere a fuoco quella che per me è una quello che per me è uno dei dei ieri degli orizzonti di ricerca fondamentali appunto di Bindi comprensione
Di quella che che è stata la storia
Dell'Europa quanto meno nella prima metà del Novecento
Seconda guerra mondiale collocazione della seconda guerra mondiale lo dico subito perché poi anche anche io ho avuto un po'di perplessità sulla sulla decisione di collocare la seconda guerra mondiale di scorporare la dal primo blocco cronologico e di collocarla come il primo capitolo della fase diciamo della seconda metà del Novecento della ricostruzione perché credo che proprio a fini didattici
Le origini l'andamento degli esiti della seconda guerra mondiale siano più comprensibili rimanendo nell'altra nell'altro blocco cronologico però qui quello che vorrei sottolineare conto sempre a proposito della capacità che a questo libro di tradurre in una narrazione manualistica ricerche nuovi orizzonti il chiavi di lettura
A me è piaciuto molto mi sono piaciute molto le pagine sul come nell'altro più l'immediato fine dopoguerra le pagine sulla sulle esodo dei profughi sulla e sulla rimozione delle minoranze specialmente nella caratteristiche dell'Europa orientale
Anche perché continua a diciamo questa queste pagine hanno come dire rafforzato il fondo appunto
Quello che stavo dicendo prima che
La nazione la Nazione intesa appunto come cioè con la sua ossessione al punto di omogeneità etnico culturale è in realtà poi forse è soltanto un po'entrata in una fase di di di sia un po'velata se un po'nascosta nella nel nel secondo dopoguerra ma non prima diciamo che avesse compiuto quello che doveva compiere nel senso che lì c'è stata appunto anche una come dire una costruzione di una conto di un di omogeneità nazionale che forse mai come in quel momento si erano viste e che questa eredità appunto sebbene sottotraccia
Ha continuato a pesare anche nel secondo Novecento ha continuato a pesare anche nel secondo Novecento anche a fronte dell'integrazione europea
Anche a fronte delle dinamiche appunto più più diciamo di fenomeni nidi di maggiore apertura
Si è diciamo in qualche modo inabissata appunto lo lo lo ripetevo però non è mai stata scomposta davvero e qui torniamo alla decolonizzazione no qui torniamo alla come dire alla alla uno alle politiche di discriminazione e di chiusura di fronte alle emigrazioni postcoloniali
Che che hanno ovviamente una lunga durata insomma di cui poi ci accorgiamo soltanto dagli anni settanta in poi ma che insomma hanno creato nelle società europee che i
E appunto anche qui esistono questo aspetto così che riemerge riemerge a connotare in qualche modo l'Europa appunto ripeto la stessa Europa messa Lara definendosi e questo su questo il libro
Insiste molto che stava definendosi come l'Europa dei diritti è che vedeva il linguaggio dei diritti passare anche oltre cortina prevedeva il linguaggio dei diritti diventare un Tirreno comuni di
Confronto in via anche volete in contestazione lotta politica e l'Europa che poi appunto si chiude rifiuta da un certo punto in poi vedrà anche nuovamente
La la la al diciamolo presente nelle guerre nei Balcani nelle due dell'ex Jugoslavia insomma ora violenza chimica notevole
E su questo mi permetto appunto Sempre
Dunque l'idea di di di sottolineare la capacità appunto di tradurre di inserire di introdurvi di tradurre categorie
Storiografica insomma la capacità la volontà di utilizzare anche il genere
Come strumento di lettura delle trasformazioni sociali come strumento di lettura del discorso nazionale
Sia di quello diciamo appunto originale sia Leonardo dedica alcune pagine questo sia del nuovo conservatorismo insomma del nuovo orizzonte nazional populista
Incentrato un'altra volta sulla famiglia sulla i tradizionali che usa appunto il genere per raccontarsi
Ma anche appunto il passaggio sulle guerre jugoslave e sulla violenza di genere come strumento appunto di all'interno dei conflitti
Di conflitti politici dei conflitti etnici quindi scusatemi per per per per tornare a cioè per per cominciare a tirare le fila del mio ragionamento io credo che questo volume abbia una abbia una sua appunto un suo valore un suo significato una sua in utilizzabilità
Certo per quanto riguarda visto se io penso agli studenti della Triennale non posso negare che immagino una difficoltà a leggere questo testo anche perché appunto quello che ricordava Silvio la necessità poi di tenere comunque sempre
Il doppio livello insomma uno dei fenomeni transnazionali nazionali transnazionali in Europa e delle interconnessioni con la scala globale
Land splende questo volume pieno di informazioni che però sono al tempo stesso che però non porta in possesso presuppongono che il lettore già sappia ecco diciamo perché forse altrimenti tanti riferimenti finiscono per sfuggire quindi è oggettivamente un testo un po'complicato però io credo che sia una scommessa diciamo una scommessa che si può cioè che che che ha ottenuto i suoi obiettivi e e che può anche essere in qualche modo quindi poi proposto con con un efficacia
In un in un percorso universitario a questo proposito l'unica cioè il suo la sua fisionomia prettamente manualistica una domanda invece di
Sulla struttura che mi viene da fare
Che mi che mi è venuta leggendo e cioè fatto che si è scelto c'è ovviamente la bibliografia l'americana si è scelto di
Poi mettere a alla fine del volume una bibliografia conclusiva no riassuntiva
Ai fini del suo uso come come strumento didattico forse sarebbe stato più più utile e più efficace scorporare quella videografia e metterla a rischio di ripetere
Alcuni volumi più volte però insomma e metterla a conclusione di ogni capitolo questo anche perché non so è un è una è una domanda però la possibilità di alla fine del capitolo di accedere subito una bibliografia di riferimento che ti aiuti
A eventualmente approfondire riprendere approfondire quelle tematiche fosse mai anche in una delle sue di Lauria insomma forse era semplicemente più efficace nonché ci sia una qualcuno qualche e volendo questo scusatemi conclude quando l'ultime battute non solo da quanto sto parlando ma forse due minuti c'erano che riguarda più appunto l'ultima
L'ultimissimo Periodo e che devo dire che trovo ovviamente è molto convincente
La la periodizzazione valere che propone Leonardo della pecora della periodizzazione più lunga dell'integrazione europea della storia dell'integrazione europea c'è diciamo i tempi lunghi che l'integrazione europea che cominciava
Nel mille novecentoquarantacinque con delle caratteristiche peculiari diciamo che riguarda solo la parte occidentale dell'Europa
E i tempi stretti che l'integrazione europea comincia negli anni ottanta
Sino ai primo scorcio della del nuovo secolo con quell'anno due mila cinque su cui forse ancora troppo poco insomma abbiamo riflettuto insomma l'anno della
Dico senz'altro a livello di di di dibattito pubblico ecco non cioè immagino sempre ripeto l'utilità che una lettura di questo genere possa avere per degli studenti ecco quel due mila ci mette l'accento su quel due mila e cinque sull'anno in cui è stata bocciata la Costituzione europea
Mi sembra appunto il un anno periodica disarmante mi sembra molto utile mi sembra molto condivisibile
Perché ci permette anche come vie di rendere ancora più complicato cioè di dire più complessa del nostro unico ragionamento di non cadere in stereotipi
Quello quel due mila cinque l'anno che in qualche modo racconta che il meccanismo dell'integrazione si è inceppato e si è inceppato prima dell'ultimo allargamento ad Est e si è inceppato prima della crisi del due mila e sette
Quindi diciamo mi pare molto interessante o questa sottolineare questo quest'ulteriore
Periodizzazione nella storia in questo caso specificatamente della dell'integrazione europea e con questo conclude
Grazie diverse volte Katia s'e allora passiamo senz'altro a Giovanni Sabbatucci
Anche se Giovanni debbo chiedere di interventi nei venti minuti
Così diamo dieci minuti e ciascuno dei degli autori prego
Il microfono Giovanni microfono
Nel silenzio che verrà ecco con le licenze e benissimo
Casomai interviene il pronto intervento
Ma dunque io mi trovo in una situazione un po'un po'strano dirò imbarazzante
Perché sono coautore di non anche se è un manuale di una categoria diversa è un tantino sotto
Quella che viene dopo che invece si rivolge direttamente all'università e al posto università
Ma se per i manuali di storia del Novecento si si tratta tutto sommato che sarebbe siccome ok fare qui con un concorrente sarebbe mi interessa e dire che il libro è pessimo
Invece no sì libero l'ho trovato un bel libro davvero libero
In sé perché si legge anche bene
Ma anche perché affronta e risolve quanto possibili problemi
Inerenti a un'opera di questo genere
Raccontare molte storie
E
Intrecciare le senza giustapporre semplicemente
Conciliare vari criteri per esprimere quell'odio fra ordine cronologico ordine tematico io sono sempre stato un tutore dell'ordine cronologico come criterio principale l'ordinamento di una materia storica insomma
Oppure sceglierei la forma e potremmo definire imbuto nel senso che una cosa che la narrazione si fa più ampia il e Mario che ci si avvicina alla contemporaneità o al contrario invece cercare di fuggire dal conto dalla contemporaneità
Tutto questo che tutto questo sia in questo rimane che sia un'operazione riuscita tanto più notevole secondo me in quanto si pensa alla patatine di vari autori
Vincere Juno diciamo pure di quattro autori un curatore che è anche autore
E in questa questa condizione sono riuscite a
Trovare un registro con me una uniformità che ne sono quella grafiche che pure in porta
Anche nella scrittura livello di scrittura nel nel target prescelto in modo molto chiaramente su molti casi potrebbero tranquillamente
Scambiare uno
E l'altro autore senza che questo venga subito avvertito
Perché c'è una qualche omogeneità appunto che sta soprattutto nel tipo di scrittura Cerano voluto un po'di prove forse per raggiungerla
Poi dopo naturalmente ci sono le scelte ci sono decine e decine di rilevanza e quindi potremmo stare a discutere come è già stato detto per scongiurare con documentazione riga per riga paragrafo per paragrafo capitolo per capitolo che cosa su
Dovrà abbondante che cosa invece scarseggia
Comunque è stato detto mi pare non
Non sarebbe un'operazione particolarmente interessante
Io un solo paia di casi trovo che forse sono stato un po'trascurati
Inizio del della seconda guerra mondiale la crisi dei missili solo poche righe sulla crisi dei missili che Morchio intero conoscono mi sento in qualche film però è uno dei dei momenti di maggiore pericolo sistemazione suspence
Di di tutta la storia del del Novecento ecco qui inneggiare drammatizzare un po'l'evento quei in questo come in altri casi non avrebbe guastato senza nulla togliere al carattere invece appunto
Pedagogia scolastico
Del del manuale
Altra cosa altra lode poi finisco con melodie
Una notte speciale per la pulizia del testo dove io leggendo quasi tutto
Non dirò tutto perché
Mi sono dato un tempo non vendeva così ma io sono uno che tende a leggere di perdere la prima parola all'ultima quindi ne leggo pochi ovviamente
Ma dicevo consuocero unico libero Vuk inquilino sinora almeno non ho trovato un refuso
Io mi vanto di essere un
Grosso come scopritore di refusi invece in questo caso non trova
Secondo me è significativo
Di una cura di un tipo di approccio al al libro che sta un po'scomparendo non da oggi non è un discorso nostalgico la verità
Comunque questo è un è un altro un altro pregio delibera vediamo invece contenuti cerco
Neanche i propri contenuti alle categorie
Alla tipologia in cui va inserito un libro come questo stabilito che questa nella storia di una cosa chiamata Europa
è giusto porsi ce lo siamo anche consapevoli consultare
Il tema di che cosa intendiamo per l'Europa che cos'è l'Europa che anche questa è una prova le definizioni difficile
L'origine è uno ricevimenti mitologica di un mito tra l'altro ben più stupidi dell'intera mitologia Agre così chiudo troveranno invece affascinanti la principessa giovane che vuole vuole portarsi a casa una principessa mi piaceva evidentemente
Grazie prenderla portarli direttamente con la sua regia si traveste da Toro e sì condannava la principessa Indro parcella
Se serietà varcare il braccio di mare che appunto porta alla Grecia e quindi il simbolo di una Unione arriva perché non è quella dell'Europa devo dare del della Magna Grecia semmai comunque chiusa la parentesi non è il caso di
Di chiedersi più a lungo perché questa strana storia questo comunque
La mitologica non ci aiuta a capire mo'comunque non così primo acchitto
Politica niente
Ed esiste in quanto territorio occupato territorio segnato da confini una in realtà anche qui una cosa artificiale i consigli sono sempre delle operazioni
Artificiali richiamo non una divisione di tipo geografico di tipo amministrativo
Non esistono in natura i confini corni esistono delle condizioni delle condizioni ed il territorio che favoriscono confini o altri che pensavo risale
Comunque l'Europa non è neanche ricordo sinceramente prima che sicuramente almeno c'è una certa cosa dal punto di vista geografico no
Secondo i geografi l'Europa non non è un continente soprattutto è una protuberanza dell'Eurasia di quello che dovremmo chiamare l'Eurasia
Murali non bastano a fare un
Fare dell'Europa perlomeno un'espressione geografica non dispersioni geografiche
Possono essere una dorsale alti per l'Italia noi gli orali per la sia
Come l'Italia
L'Europa diventa una cosa importante e diventa un una parola importante
Nel momento in cui tiene eletto simbolo
Saranno gli abitanti poi a decidere se quella è con un una nazione per cui combattere come novelli strade per esempio con la Francia con invece per esempio è solo un'alleanza inedita che non c'è
Con una
Connotazione economica invece dice
Però ora sono il progetto
Progetto realizzato parzialmente non sappiamo se ci sarà un processo mi un progetto di successo un meno
Noi però lo suoniamo comunitaria che studiamo la compatibilità la sovrapponibilità di questo concetto con altri progetti con altri prioritari
Con altre priorità
Va detto comunque che se c'è un intervento in cui
L'Europa la parola come la cosa ha avuto successo ben più che su altri piani su altri terreni
Questo è proprio l'Europa
Io nella mia modesta biblioteca o un
E poi qua dietro di lui
Coro Lo scarfalietto comunque ci sono sulle storie d'Europa
Evidentemente esterna piace perché appartengono contante almeno una dozzina cioè solo quelle che ho io nel mio settore per chissà quanti altri
Ce ne saranno che portano nel titolo storia d'Europa novecento storia d'Europa del Novecento
Non vedo leggo perché sarebbe noioso sono tante Maccione c'è c'è di tutto Salvatorelli Galasso
Questi sono autori su cui è difficile trovare un un tema di cui loro non abbiano scritto qualcosa anche tanti altri anche
Parte in grandi insomma
Ripeto
Degli degli elenchi così per finisce Stuart ius belli Thomson alla rinfusa Salvatorelli Galasso giornalista Mimmo Branca R
Sergio Romano Simona Colarizi Mario Silvestri Martino Dzhokhar e secondo me il più interessante di tutti ma questo è un altro discorso e naturalmente l'ultimo
Ecco fra questi autori che ho appena elencato
Non c'è nessuno che si possa dire amico del cioè si fa sentire nemico dell'Europa unita sono tutti quel venti col mio intervento sostenitori dell'Unità europea
Sono studiosi ma sono anche consapevolmente inconsapevolmente
Partecipi di un'impresa politico culturale di cui anche in questo libro verde è un esempio
Cioè l'Europa piace
E
Chi scrive una storia di rinnovo del Novecento
Prendendo il filo conduttore in RAI noti degli dell'Europa è in genere come europeista o un filo europeista
Difeso anche gli autori di questo libro evidentemente alla sua lo sapeva sì
Altro tema
Lei testi che si occupano di storia d'Europa costone del mondo
Non è spesso troviamo delle cose che non ci piacciono
Perché non tanto nel merito di quello che viene raccontato non perché arrivati all'Italia arrivati al paragrafetto il capitoletto sull'Italia
Troviamo spesso troppo spesso informazioni inesatte
Luoghi comuni
Descrizioni caricaturali
Che siamo stati abituati da tanto tempo a trovare molto spesso soprattutto nella storiografia anglosassone non in tutto non nella migliore con le CRA
Sì spesso tu questa questa cosa hanno da troviamo
E soprattutto troviamo ciò che c'è scritto sul nella parte piccolo Park presidente Alitalia è spesso piuttosto approssimativo un preciso e questo significa un po'
Uno dei loro dei testi già ricordato non chiedete quali
Cordoglio anche di sicuro parlando del l'avvento del fascismo
Si poteva leggere che
E sì deputati dell'opposizione si erano rifugiati nel colle dell'Aventino
E che D'Annunzio aveva contestato schiume alla testa di un gruppo di soldati vestiti da legionari romani
Questa è una cosa che mi rimaste mi è rimasta impressa
Fa un po'rabbia però però voglio dire è anche vero che si tratta dello specchio o deformato con qualche esagerazione
Del posto che l'Italia occupando il quadro
Delle potenze europee
In Italia e forse non merita
Quelli quelle descrizioni caricaturali di cui io per esempio
Non ha mai avuto oggettivamente rilievo internazionale che invece sperava deve
Prima durante e dopo il fascismo
Ecco qui
Bartolini Bonomo Gagliardi
Bertolini Bonomi degli Avion verso metà sindaco così sacro
Soffermati sulla riva sponda Bertolini sì comunque
In questo libro noi non corriamo questo rischio perché nell'intento che se possiamo anche definire
Lodevole di riportare l'Italia nella sua posizione del suo rango internazionale che era piuttosto basso
O comunque non alto come Caliandro volevo non lo immaginavano sia finito col
Deprimere un po'colto anche eccessivamente
E il
Posto riservato arbitraria questo è uno dei pochi libri in cui
Pur essendo scritto italiani
Pur
Non avendo scelto intenti intenti prete decise ogni libro sull'Europa in cui si parla molto poco dell'Italia
Molto poche domande tecniche non è di per sé una cosa su cui inalberarsi vada ombra sino dato di fatto e questo dato di fatto rispecchia anche da questo punto di vista in questo
C'è che lei un come dire un qualche cosa che frena che compensa le eventuali tentazioni Italo cento finché
Se c'è una cosa che invece io ho trovato mancare un pochino
Pretendo diverso tanto che siamo in Italia
Siamo a Roma parlo per me c'è un
La nazione di cui Roma Capitale
Di chiesa religione cattolicesimo organizzazioni cattoliche eresie cattoliche ce ne molto poco purtroppo questa è l'unica Nicola una
Poi forte che ho trovato
C'è un ultimo punto corsi ciò ancora qualche minuto se non oggi va bene
Il finale quando la storia rischia di cessare di essere storia e di diventare attualità
In quanto coautore di manuale questo problema me lo son dovuto ho dovuto affrontarlo molte volte direi anzi tu semplicemente una volta all'anno
Ritenete
Perché il mio piccoli guai Gaglia umanissimo va bene perché si è spostata era andata su
Concorso per finire
Dicevo ho dovuto affrontare ogni volta che ho fatto una redenzione una ristampa un aggiornamento del manuale cioè piuttosto spesso
Ora togliamo di mezzo in un luogo comune diffuso che ci dice che è impossibile fare storia troppo contemporanei troppo recente perché perché poche la documentazione crop le le passioni le ferite aperte medicando poiché la storia contemporanea è stata sempre criticata
Dall'antichità Tucidide Croce Salvemini sempre scritto del loro tempo su se stessi
Senza bisogno di citare i grandi del passato bene ricordare che l'informazione anche molto sintetica che lei essenziale come volete
Sull'oggi solo ieri
Beh anche in questa può essere utile coesione utile
Per ed anzi con i quali silicosi testo
In qualche caso si potrebbe il suo libro che erano in casa non lo leggeranno maglia però
Qualche dovere di dare conto che praticamente ripeto di quello che accade anche in tempi recentissimi
Qui il due mila e quindici come termini mi lascia un po'perplesso perché se
Dobbiamo parlo identifichiamo in quel momento mi tonfo dell'Europa ce ne sono parecchi altri purtroppo dell'Europa nel senso di costruzione unità più comunque questo evitare poche ma essenziali informazioni anche sul
Sull'oggi
è un viene che mi trova d'accordo ed è la via che a seguito con Leonardo Rapone
Nel redigere questa questa ultima spesso epilogo come si chiamano siano appendici questa appendici conclusiva di una cinquantina di pagine di alta ecco mi sta bene salvo il fatto che
Questa appendice poteva diventare tranquillamente secondo me
Il quarto capitolo di questa storia
E
L'autore il curatore in questo caso Leonardo se lo troverà pronto con gli altri naturalmente si troveranno pronto
Nel giorno in cui dovranno procedere convenzione aggiornate accresciuta
Da lì comunque grazie Giovanni bene solo quasi diciotto e trenta abbiamo un mezzo ora abbondante legge
Lascia dai detenuti volevo guardo dal cuore ma in ogni caso l'ordine alfabetico
Giallo lo prevede penultimo perciò se siete d'accordo darei la parola del primo Francesco Bartolini
Grazie grazie il grazie tutti gli intervenuti perché effettivamente sono emerse molte questioni qui Cinzia parte sono d'accordo nel senso che ovviamente sono alcuni dei limiti sono stati evidenziati
Penso che sia sul condivisibili e di Massimo il problema come sanno tutti coloro che appunto hanno scritto manuali c'è anche un problema che diciamo di spazzini dall'altra
Da governare né di numero di pagine di caratteri e quindi
Talvolta si siede davanti a scelte piuttosto difficili che le necessità ovviamente poi di bilanciare l'insieme sempre facilissimo
Dico soltanto un po'pochissimo due cose proprio che riguardano diciamo alcuni aspetti
Forse che mi coinvolgono di più in quanto spessore redattore del della terza parte sebbene poi vi hanno lavorato insieme sull'intero libro ci siamo confrontati continuamente
La storia diciamo dagli anni settanta fino alla fine del secolo
Che è una storia ovviamente punto di partenza ovviamente è una storia per lo più sconosciuta agli studenti arrivano all'università nel senso che ancora almeno per la mia esperienza gran parte degli studenti
La scuola superiore continuano a fermarsi a malapena alla seconda guerra mondiale alle origini della guerra fredda che ci si fermi
E per mia esperienza nei corsi tenuti Historia parlare degli anni sessanta settanta fino alla fine del secolo è veramente si parla a persone che non hanno mai sentito quasi nulla riguardo ovviamente ci sono grandissime differenze relazione dei vari corsi di studio nelle varie realtà locali ma sicuramente un tema importante da tener presente e l'altra questione che a me appariva molto centrale nelle mie preoccupazioni iniziali era quello di riuscire a raccontare soprattutto e offrire una mappa su cui ci siamo confrontati ovviamente insieme agli altri sulla storia dell'Europa orientale in quegli anni che è una storia che per gran parte degli studenti ha una storia ancor più sconosciuta nel senso storia quasi misterioso un blocco pensato immaginato come un blocco compatto quasi immobile durante tutto il periodo comunista all'indomani del comunismo è sempre cento immagini gran caos di migrazioni
Di derive autoritarie ecco Lisa posso un problema anche proprio di narrazione di raccontare alcuni eventi forse più che nelle altre due parti cioè l'esigenza appunto Dini raccontare anche alcuni eventi principali quindi la dimensione narrativa
Ma sicuramente preso una parte di spazio forse maggiore rispetto alle prime due parti però mi è sembrato in ci è sembrato una scelta necessaria proprio in ragione di questo di cui di quanto stavo dicendo
E raccontare questi dagli anni settanta fino alla fine del secolo e anche raccontare un processo a me
Leggo anche così di progressiva l'integrazione europea tra le due europei che è un problema ovviamente estremamente complesso come sappiamo con Giada sottolineato molto e che secondo me ho cercato di sì come dire focalizzare l'attenzione soprattutto sul ruolo di quella che potremmo definire una distensione intra europea in questo processo di integrazione euro
Alcuni di voi hanno sottolineato appunto la necessità di ampliare dice diciamo la dimensione globale in relazione alle trasformazioni europea di cui il Periodo è indubbio è indubbio
Però mi è sembrato funzionale almeno c'è sembrato abbastanza funzionale sottolineare l'importanza della designazione europea della distensione in quegli anni cioè il ruolo che proprio i rapporti tra le due metà cioè diciamo tra il due e mezza del continente e il risultato e i risultati di questo rapporto di queste distinzioni tra europea
è ovvio che raccontare la storia della globalizzazione ricollocare l'Europa nella sua globalizzazione estremamente complessa e occorreva sicuramente ampliare la periodizzazione sa allargato all'Ottocento ripensare appunto le trasformazioni europee novecenteschi in relazione anche quello che era accaduto molto prima
Leggere quella che saranno al definisce la normalizzazione dimezzata come un processo in realtà che già nella seconda metà degli anni sessanta mila realtà inizio di forti interrelazioni forte relazioni è un tema ovviamente estremamente complesso che comporta secondo me la necessità di un'analisi che deve fare delle scelte ovviamente delle scelte credo che noi abbiamo insistito sulla dimensione intra europea in questo caso perché appariva funziona nacque questo processo di integrazione delle due metà dell'Europa
Nell'altro danno ovviamente vado rapidissimo
Della diciamo perché fare storia dell'Europa cioè questo è il problema le dimensioni dell'Europa le caratteristiche dell'Europa
Qui
Davvero credo che la dimensione novecenteschi aiuta fino a un certo punto tra personalmente questo mio valere ma cioè dare una definizione d'Europa a mio giudizio implica dare una dimensione della storia europea implica la necessità di allargare
L'analisi storica sul una dimensione plurisecolare
E provare a
Enucleare tutta una serie di elementi che distingue distinguono la storia europea nel Novecento è sicuramente possibile sicuramente utile sicuramente l'importante ma è sicuramente a mio giudizio molto parziale senza una storia che nasce da più lontano nasce almeno dal dall'inizio dell'età moderna è una storia di grandi interrelazioni di grandi scambino i grandi in commissioni
E soprattutto credo che simili finisca proprio nel momento in cui l'Europa comincia a confrontarsi con gli altri continenti all'indomani della scoperta l'America necessita di emergere diciamo all'interno di questa globalizzazione in cui fino allora aveva svolto un ruolo assolutamente periferico
E forse la storia del Novecento cioè il ruolo dell'Europa nel corso del Novecento e anche questo sforzo questo tentativo di fare i conti con un ruolo che si è profondamente trasformato rispetto a quel periodo eccezionale che aveva rappresentato l'Ottocento questo punto di vista per la storia europea
C'è la necessità appunto di confrontarsi non credo sono d'accordo assolutamente con quello che diceva Ponzo in un collegio tutto assai europea del Novecento come una sorta di declino inarrestabile
Ma sicuramente con una metamorfosi come lui sottolineava come necessità appunto di di ripensare e soprattutto di confrontarsi con quelle categoria della modernità che nel Novecento ovviamente diventa un tema al centro della riflessione della cultura europea
Su su tutto il resto io credo che forse lascio per non porta via troppo tempo corrispondere gli altri
Concordo con Giovanni che avremmo dovuto forse probabilmente riflettere di più sulla Regione sul ruolo del cattolicesimo anche nel Novecento questo è vero che forse uno di quei temi che in parte su cui in parte non abbiamo sviluppato sufficientemente non si riflessione credo però per il riparto forse Turandot la didattica tornando la manualistica che la dimensione europea potrebbe essere una chiave importante per uscire da questa mi cotogna molto rigido tra storia nazionale sarebbero vale tavolo di History e storia della nazione cioè la dimensione europea consente forse anche da un punto di vista didattico
Dimostrare tutte le potenzialità di una storia che non sia semplicemente una storia della nazione non storia nazionale e dall'altro però senza perdere l'inevitabile necessità di un punto di osservazione mi assale globale completamente decentrata sembrava qualcosa di irraggiungibile sarebbe forse probabilmente un punto di vista intellettuale teorico una grandissima conquista ma da un punto di vista pratico ovviamente un punto d'osservazione esiste necessario indispensabile forse porre il punto d'osservazione sull'Europa è una delle da un punto di vista didattico sto parlando a mio giudizio è una delle soluzioni forse più interessanti e più utili per rinnovare in parte la dinastia della storia ottocentesca e novecentesca determinati ad essere contemporanei
E mi fermo qui grazie
Grazie Francesco allora Bruno Bonomo
Firenze mille Silvio grazie mille avevano atto interruttivo era per le letture attentissime l'osservazione degli stimoli come insomma spesso capita quando come vengono discussi gli i propri lavori
L'impressione appunto probabilmente almeno in parte così
Almeno delle cose che si scriverebbe forse in maniera in maniera diversa con le grazie alle indiscrezioni insomma
Successe
Parto dall'astinenza dalla cosa che sia da quello che diciamo Francesco adesso sia dall'ultima da una delle ultime osservazioni qui muoveva Giovanni
Per quanto riguarda sicuramente la la parte che poi più direttamente ho scritto io anche se in effetti credo vada sottolineata insomma l'elaborazione e la discussione collettiva continua anche a che ha segnato un insomma negli anni in cui abbiamo lavorato a a questo sarà l'Europa e però Point
è anche giusto che ciascuno di noi si concentri su sulle partite poi più direttamente ha scritto sì tutto sommato uno spazio probabilmente inferiore
Al necessario per per il cattolicesimo per la Chiesa nel mio caso inerte
Probabilmente il timore del quasi un panico legato una prospettiva idolo Centrica e soprattutto nella prima stesura mi aveva portato
Davvero dare pochissimo
Spazio alle alle vicende italiane e quello che potete leggere frutto di un equilibrio del insomma dunque in capitoli ma nel quadro di un riequilibrio in generale nel volume
Che mi ha consentito insomma un po'di restituire anche un minimo di aria e anche un minimo di di racconto di esposizione appunto propone relativa alla alle vicende italiane grazie alle osservazioni di Leonardo Di Francesco e di Alessio
Su questo io credo che gli ordini anche non so quanto consapevolmente si rifletteva anche adesso un elemento che egli amava Francesco è la i pareri ferimento l'appoggiarsi nel pensare nel scrive nello scrivere un libro come questo ai destinatari ai lettori aveva impegni vicini mix che che potevano avere in mente che poi sono
Diciamo i nostri studenti alle nostre studentesse
E quello che diceva Francesco da un lato ovvero il fatto che in effetti
Si arriva arrivano spessissimo alla alla seconda guerra mondiale pochissimo oltre all'esordio diciamo che la guerra prende da un lato e al fatto che insomma si poteva pensare che forse sulle vicende italiane alcune cose si potevano dare più per scontato
Il questo in importante insomma ha affrontato un tema che avete colto quindi versi di voi hanno hanno ragionato anche esprimendo un po'ogni dubbio ovvero la collocazione diciamo la cesura tra la prima e la seconda parte
Il ruolo della seconda guerra mondiale ecco
Io è chiaro che si potrebbe mettere alla fine della prima o all'inizio della seconda delle ragioni che avete chiamato tutte e due le soluzioni sembrano più che fondate da un punto di vista sia storico sia storiografico
Io punto l'aspetto che abbiamo voluto valorizzare è non solo come dire tutte le connessioni insomma di come sostanzialmente l'età dell'oro ma anche corse
Oltre a lei s'avvia le proprie radici nelle vicende nelle questioni nei problemi del degli anni della seconda guerra mondiale ma come poi si è anche il frutto di una progettualità che insomma che affonda nel negli anni della guerra indi per cui io penso che questo appunto condussero praticamente insomma l'elemento che abbiamo voluto privilegiare ma inoltre adesso ragionandoci
C'è anche il fatto che per gli studenti per molti dei nostri durante la seconda guerra mondiale di fatto un punto di approdo è insomma un punto di approdo oltre il quale si apre il quale prospettiva qualche sguardo
Qualche affresco che poco più quindi anche da questo di punto di vista io credo che in viale didattica sia quanto meno stimolante ritirandolo il termine che diceva che usava Carpiano
Riguarda l'intera operazione una scommessa e vedere come come può funzionare loro che appunto la seconda guerra mondiale non pone insomma collocata di cui si privilegia non tanto la dimensione di compimento una fase ma quell'appunto di apertura
Vedremo vedremo se questo didatticamente funzione anche in maniera intensiva per quanto riguarda l'aspetto della della dimensione nazionale internazionalismo lo riprendono gli appunti che ho preso sempre riguardo a quello che diceva Cardia
Il tentativo è stato proprio quello vivono nei limiti del possibile non solo ovviamente tener presente mentre la luce ma valorizzare queste dimensioni da una prospettiva un po'non nazionale
Mi fa piacere come dire
E alcuni passanti alcuni insomma par
Lei sembra che siano riuscite a insomma
Arrendere questo questo approccio esattamente quello insomma compriamo che abbiamo approvato provato
Riguardo ai da quello che metteva in luce Simone mentre parlava appunto al proposito di quella di quel mondo di quella realtà di quel
Ma niente quel profilo urbano industriale
In cui
Insomma
Dini mettendo in luce la specie è finita e europea è chiaro ne abbiamo cercato appunto anche negli restituirlo nel suo farsi non solo sociale non solo politico ma anche e vicinissimo probabilmente tra le molte cose
Che si sarebbero potute mettere maggiormente induce dal punto di vista proprio delle prospettive di analisi anche punto di prospettive ed è la storia ambientale potrebbe lavora aveva avuto un una rilevanza e uno uno spazio maggiore da questo punto di s'e poi su proprio l'aspetto che diversi di voi hanno colto riguarda anche Cindy all'inizio il nesso tra appunto la decolonizzazione
La guerra Trenitalia dell'integrazione europea neanche qui ritorna naturalmente il discorso sullo Stato nazione
Il suo
Riconfigurare il sedime ripensato questo chiaramente un elemento centrale ci riporta un po'la domanda che tutti esponevate naturalmente gli hanno ampiamente posti anche voi e alla quale al punto non abbiamo dato forse una risposta esplicita ma abbiamo provato appunto a raccontare la risposta ovvero che cos'è l'Europa
Ecco l'Europa nel Novecento ultra essere quella quell'angolo prospettico diciamo quella visuale sulla storia di cui parlava prima Francesca o e anche naturalmente un un progetto compare sia un progetto politico al al quale economico politico al quale abbiamo cercato di guardare in un'ottica che non sia ristretta ma appunto che valorizzino insomma l'importanza di questo filo rosso della costruzione europea
Letto nel contesto in connessione con tutti gli altri con tutti gli altri aspetti insomma che caratterizzano la storia europea e che avete così ben colto
Di nuovo se ci siamo riusciti o no poi saranno stanziati per gli studenti e le studentesse a a valutarlo e di nuovo grazie mille cedo la parola
Grazie grazie Bruno allora chiedo alla serve il intervenire
Sì innanzitutto ringraziare ovviamente mi associo anch'io ringraziamenti volti appunto ai relatori che hanno gettato oggi di fare un'operazione insolita punto poco canonica quella di ripresentare un manuale e però mandiamo dire sono riusciti a partire appunto dalla atipicità dell'operazione ad avviare una vera e propria discussione storiografica giochiamo
Discusso punto ditemi questioni categorie storiografiche inerenti la storia d'Europa e non solo in questo mi sembravano un grande successo e non era scontato
Merito sicuramente delle loro tante letture ma forse qualifichi faccio un po'di di pubblicità
Merito forse anche nell'approccio che abbiamo abbiamo impiegato abbiam provato impiegati è stato un po'il l'approccio da cui siamo partiti sin da nel momento in cui abbiamo progettato questo questo volume cioè quello di offrire un racconto intelligibile che fosse il più possibile chiaro completo
Funzionasse
Con come oggetto con finalità didattiche
Un racconto che cercano appunto come è stato notato gli elementi unificanti appunto una storia il sottotitolo ma al tempo stesso questa è la nostra storia la nostra scommessa
Senza rinunciare alla problematicità
Cioè dando conto per quanto possibile magari alcuni passaggi anche solo implicitamente dando hanno conto Pd concetti problemi di periodizzazione divergenze interpretative
Cioè bisogna vedere come questa storia può funzionare può essere letta
Attraverso delle terrificanti ma c'è ma c'è c'è una trama di letture ed interpretazioni che che estremamente complessa
Naturalmente riconducendo tutto questo all'interno delle specificità di questo tipo di gli oggetti editoriale che un oggetto ma è stato già detto che pone sin dal dal principio sin dal momento in cui uno inizia pensando che i vincoli per vincoli ben precisi
è un tipo di di di di oggetto editoriale che impone di sciogliere i temi e le interpretazioni
All'interno del racconto che qui e quindi di di compiere un'operazione che non sempre gli storici fanno per quello di mettere in primo piano in qualche modo le esigenze della narrazione storica
Eboli è un tipo di lavoro naturalmente che molto più degli altri sin dall'inizio implica un rapporto serrato con con soggetti esterni rispetto agli autori con l'editore naturalmente e con il pubblico potenziale agro adesso diceva adesso sarà ai destinatari agli studenti e le studentesse
Accoglierà il libro e nel valutarlo diciamo che in questo tipo di lavoro questa presenza anche soltanto evocata anche soltanto questo fantasma incombe sin dall'inizio quando uno ancor prima di scrivere la la prima riga questo naturalmente
Fa pone una serie di vincoli introduce una serie di esigenze diverse rispetto alla scrittura più legata alla alla ricerca
L'obiettivo del manuale dovrebbe essere noi abbiamo abbiamo cercato di farlo dovrebbe essere quello di fare un racconto bilanciato
Naturalmente il fatto che qui ci sono quattro autori quattro autori che in un solo anno ciascuno scritto la propria parte ma che hanno concepito pensato progettato
Il libro sin dall'inizio discutendo discutendo delle bozze di invece discutendo l'interpretazione discutendo delle biografie
Leggendo e incrociando appunto le le letture
Aiutato in qualche modo dovrebbe avere aiutato
A a realizzare l'obiettivo appunto di offrire una ad una un racconto bilanciato il manuale dovrebbe anche proporre un tipo di scrittura
Particolarmente attenta misurata per certi versi fredda sicuramente più freddo e gli altri di riscrittura per certi versi impersonale in realtà poi ci siamo resi conto che io personalmente mi sono reso conto pienamente forse solo oggi ascoltando come dire delle voci di alcuni elettori particolarmente attenti e consapevoli che questo tipo di lavoro in questo tipo di scrittura rivela
Il punto di vista degli autori le sensibilità degli interessi molto di più di quanto non sembri ed in quanto per non riesca a celare a contenere tutto quel lavoro di lipidi controllo di rilettura di supervisione incrociate
Couto comignoli del fatto in questo modo rispondere un piccolo dal da alcune notazioni che che che hanno colto settima mentre alcuni elementi qualificanti del libro la la mancanza usavo la marginalità di alcuni temi
La Chiesa le religioni cattolicesimo ma il vero e io gli spiego soltanto così non non per scelte consapevoli ma per per quel
Come dire per quella soggettività autoriale che nonostante tutto anche nel manuale anche un manuale progettato pensato eccetera alla fine alla fine condizione alla la struttura del
C'è che in questo condiziona naturalmente probabilmente altre
Altre carenze o altre o altre scelte
Venendo alla mia parte che che che la prima parte della delle coagulativo scritto direttamente ma sempre appunto all'interno di un dialogo continuo e costante con gli altri autori
è la parte appunto che iniziano nel mille novecento si conclude le soglie della della seconda guerra mondiale
Anche qui sono state notate alcuni alcune scelte il tema dell'imperialismo lo notavano Arcadia Papa in parte anche Simone Neri Semmering tema della nazione il tema dell'imperialismo all'anno
Il ruolo del collo del colonialismo come presenza diciamo così strutturale
Che che definisce la storia all'estero alla sua europea tra Otto e Novecento ci sono ma forse ci sono troppo poco ma forse non hanno non hanno curdo gli abbiamo dato quella quelli quella centralità che avrebbero meritato
Probabilmente almeno
Un'attenzione realtà che c'è stata nonché Prodi evidentemente non si è tradotta
Fino in fondo nella poi nella nella scrittura nasce anche forse anche da da uno sguardo che abbiamo avuto sull'Europa che ho avuto io ma insomma è stato un po'e condiviso nelle nostre discussioni cioè leggere l'Europa soprattutto nell'Europa della prima metà del Novecento come innanzitutto come lo spazio di formazione di sviluppo della società industriale
E quindi dei conflitti e delle culture
Partire dalle grandi ideologie che in esse nascono e intorno alla struttura della società industriale si si modellano e forse non è un caso che il libro inizia facendo riferimento sin dalle prime righe a alla grande divergenza pone Ranza alla California scorre inserendo in qualche modo la vicenda dell'Europa del del novecento all'interno di quella in quell'arco problematico e e questo in qualche modo a poi a ha implicato una una scelta di di racconto invivibili e di selezione di gerarchia di ditemi e di questioni su che cos'è l'Europa è stato tutti un po'voi migratori hanno si sono misurati
Hanno hanno evidenziato come in fondo noi non non non dichiariamo una nostra non stabiliamo prima non definiamo che cos'è l'Europa nulla nulla dei limitiamo concettualmente la diamo per implicita forse perché nella trama nella trama del libro molto di più dice un'idea chiara
Per dirla con Montale di che cosa non è l'Europa
è stato detto nulla abbiamo voluto considerare una sommatoria di nazioni perché spesso se non altro come éscamotage narrativo i manuali le sintesi in questo prevalentemente tendono tendono a fare
E e non abbiamo voluto limitare la storia dell'Europa alla storia delle maggiori nazioni questo almeno è stato un tentativo ma probabilmente in parte in parte riuscito cioè la nostra idea era no senza definire prioritariamente che cosa devono in qualche modo parlare di tutta l'Europa anche di quello orientale
Non ci sono mille Russia anche di quella meridionale c'è forse più Penisola Iberica più Scandinavia più Grecia di quanto centralmente non ci sia niente
Mille sintesi e naturalmente c'è poco ma c'è poca Italia questo Giovanni Sabbatucci di notava
è un libro pensato per il pubblico italiano da storici italiani in fondo si parla poco dell'Italia
è vero ed è stato qualcosa anche di punto di ricercato all'operazione che abbiamo trovato comunque a fare era quella di per metterci nei panni di un autore e di un lettore non non italiano provare per quanto possibile con tua nonna evitare quella quella sovrabbondanza di riferimenti alla alla alla storia la storia italiana probabilmente creando per altri versi alcune distorsioni o
No
O quanto meno delle sfasature rispetto delle possibili aspettative e quindi penso in particolare alla parte sulla sul fascismo
Un ultimo punto poi per poi mi fermo se la seconda guerra mondiale è stato invocato da tutti questa questa scelta di collocare l'appunto
Ma non alla fine della prima parte non non al termine delle convulsioni degli anni Venti e Trenta ma appunto all'inizio della della vicenda della del secondo dopoguerra questo è stato un una scelta su cui abbiamo molto discusso che nasce anche da esigenze
Comunque distribuzione ovviamente delle parti degli equilibri tra i capitoli tra le sezioni che questo libro è un altro dei vincoli è che questo tipo di libri impone quello di avere un indice particolarmente rigoroso ed equilibrato
E però al tempo stesso anche qui è stato detto da tutti non lo ripeto quanto quanto la seconda guerra mondiale si è anche il momento in cui si progetta
Dopoguerra la Carta Atlantica Bretton voci il Piano Beveridge quanto comunque l'esperienza dell'antifascismo nel corso del conflitto sia sì un'esperienza anche di profondo veri di profonda ridefinizione di ripensamento
Delle delle grandi culture politiche europea anche una fase di ridefinizione nell'Europa orientale ma al di là del come dire di dove collocare la seconda guerra mondiale se negarlo Clinical prima
Legarlo alla al dopo come sciogliere questo carattere anzi di aver che questo eventuale forse l'elemento su cui invece probabilmente serve anche un un surplus di discussione è l'importanza del periodo in zampe del secondo conflitto mondiale che che affaticato per certi versi ad emergere delle prime grandi sintesi del Novecento
Ricordo un vecchio saggio saggio di di una ventina d'anni fa di Leonardo Paggi sul Secolo spezzato che che invitava in qualche modo a discutendo del secolo breve del secolo lungo delle periodizzazione di nuovo bisogno di Maniero eccetera invece mettere in luce la necessità di assegnare alla seconda guerra mondiale per il valore delle Rizzante che invece è stato assegnato alla fine alla rivoluzione russa amo o ad altri momenti
Forse da questo punto di vista probabilmente una un impiego ecco di di riflessione storiografica non è finalmente il compito di un manuale è un cantiere un terreno di di di discussione di elaborazione sui nel quale bisognerebbe forse confrontarsi maggiormente
Io ringrazio ancora tutti per per l'attenzione per la lettura
Per moltissimi successivi devo dire alla luce di questi interventi proveniente dal alcune di queste pagine le scrivere in maniera un po'diversa come mi è successo secondo petizione e qualcosa cambierà sarà anche
Merito disciplina intervenuto ad oggi grazie
Sarà adesso io allora compito sicuramente improbo svolge considerazioni conclusive Riccardo svelato dal board
Mi resta credo minuto
Solo voi dovevate così
Per ingaggiare siccome con innanzitutto non ringraziamento di cuore sentito alla Fondazione Gramsci e per aver organizzato a questa presentazione e un ringraziamento ai colleghi che sono intervenuti e che hanno discusso questo volume con tanta attenzione accettando di partecipare a una presentazioni sui jazz perché effettivamente a mia memoria no mi è capitato di assistere altre volte a senta azioni di manuali
Concepiti per i radicali
Nelle osservazioni nelle parole dei colleghi io spero di non essere di non essere un illuso di non essere abbagliato da un eccesso di ottimismo però io
Ho avuto la sensazione che siamo riusciti a raccogliere un dato di questo volume cioè che si incerto volume pensato per la didattica manuale
Quindi descritto un modo si è tentato di scriverlo in modo accessibile attraverso l'ordinamento della materia RAI più lineare il più corretto possibile però e comunque testo un manuale corrisponde però a dei criteri che se due pecca imparati delle idee che queste ricchi per adempie applicati avrebbe seguito anche se anziché un manovale avesse messo mano a un'opera più ampia più approfondita insomma una storia d'Europa con le lettere tutte maiuscole a carattere più essenzialmente Schenk ecco queste è stata effettivamente il nostro intento la Lunaria manuale ma sulla base anche alcuni principi di alcuni fondi alcune divisioni di alcune basi solide su cui considerare la storia d'Europa
E cioè quali in passato le storie d'Europa sono scariche caratterizzate da una visione fortemente o per cento dei casi l'Europa come luogo del progresso civile
Come luogo della civiltà per eccellenza
Ma queste questo tipo di storia d'Europa
Sono state necessariamente delle storie devono selettive
Perché hanno collocato il la culla della civiltà hanno collocato il contributo europeo lo sviluppo della civiltà di una parte soltanto per l'Europa
In una parte ristretta Rutelli euro e quindi si è trattato di storni selettive
Nominalmente storie d'Europa ma di fatto storie di una parte soltanto dell'euro oppure sono state storie divise
Esiste e a ovest tra Occidente e Oriente questo non solo con riferimento al periodo della guerra fredda ma anche ecco che precedente
Per cui si vedeva una sorta di Europa propriamente detta che era quello occidentale e quali c'era l'altra Europa che è appunto quella marginale
Laterale io oppure sono stabili hanno avuto le strade Mosaico quelli che io chiamo le sale il Mosaico cioè una storia d'Europa tratta sulla ma aziende nell'accostamento delle diverse tessere le testate nazionali
Non abbiamo inteso di staccarci per tutti questi modelli di anche per l'ultima molto particolare cura saremo USA ecco assumendo come persona un'idea della storia come processo cioè un racconto unitario pupilli suggerimenti dei Processi che investono l'Europa nel suo insieme
Il dato nazionale entra in questo quadro o sottoforma di una Pia porto fornito una singole pare che
Questi processi
O di ricaduta dei processi generali ricadute particolarmente significative le percezioni generali su alcune situazioni nazionali perché Colari Olivieri anch'paesi luoghi dell'Europa
Alberto meno sono meno condizionati dallo svolgimento dei processi in generale quindi insomma il evidentemente grosso modo di procedere è stato sempre quello dal generale al particolare
E per adesso
Limitatamente all'Europa novecentesca
Avere lo sguardo fisso sui processi generali e è una scelta che e si basa su un dubbio soste che offre la realtà
Non solo le guerre le due grandi guerre mondiali
Ma anche l'instabilità degli ambienti la crisi della democrazia la ricostruzione degli apparati statali e degli organismi economici dopo la seconda guerra mondiale
La guerra trenta ecco sono sciistiche intenso tutta leggo
Anche lo sviluppo decenni dello sviluppo degli anni cinquanta e gli anni sessanta è un fenomeno che si certo
Attecchisce soprattutto e ne beneficiano soprattutto il paese d'Europa occidentale Marco dunque così Luppoae in quegli anni
Il progresso rispetto alle ai livelli del dello scrittore riguarda anche i paesi dell'Europa orientale e lo stesso decadimento di luci spente un Paese il sistema comunista a partire dagli anni Settanta e inscritto in una frase che in versione generale del ciclo che comune a tutta l'Europa alla quale paese perinatale hanno molte più difficoltà
A dare una risposta di quanto non accada in altre per il confine quindi ecco l'esistenza di questa molteplicità di process che investono
Che Tucano che incidono sulla carne viva di tutta l'Europa
L'esistenza di questo ma Vizzari processi credo che sia come un elemento che giustifichi il tipo di approccio che abbiamo seguito ovvio
Quadro che ne viene fuori non è un quadro di forme ma e un quadro al appunto un quadro e al Parma punto avendo presente solo il quadro generale le tendenze generali si possono adeguatamente inquadrate le differenze che nazionali e si può affermare per il senso di questa differenza nazionale
E un'altra questione che c'è stato apposta Indro
Mi limito a rispondere questa rispetto a tante altre che sono emerse nel corso di un braccio e che Lingotto complice tosto grafico che senso ha scrive oggi una strada attirata dal Novecento
Ma sì certo non c'è una definizione dell'Europa che chiesto un'altra impostazione del volume però
Non credo ecco che la convinzione scendi dato mi auguro che McCann alla lettura di queste pagine la convinzione che ci ha guidato che l'Europa si è innanzitutto uno ma sino
Al quinto interno la continuità di unica circa reso possibile una molteplicità e d'intrecci di relazioni di rapporti che hanno profondamente influenzato le singole vicende nazionali
Questo
Vali per l'intero Innovation
Valigia anche cibo c.t. trascrivere si potrebbe essere ancora ci sarà l'Europa nell'Ottocento naturalmente come anche si incrementa la separazione quindi questo elemento come elemento di lunga durata appunto la del la complessità e l'intensità dei rapporti resi possibili da una Contini che contiguità geografica che determina stanchi di sviluppo però simili o comunque con Pera più
A questo poi nella seconda metà del Novecento si aggiunge progetto politico
Padre allo sbocco che avranno ha indubbiamente in questo momento a una sua incidenza i a
Una forza condizionante le esperienze c'entra politiche che si conducono all'interno del continente in questo anche si si tratta di un processo che abbraccia soltanto un numero un numero limitato dei Paesi europei questa era una constatazione che trovavo anche nel le leggendo l'ultima la seconda parte del liberi Kershaw
Che non è mio personale giudizio complessivamente inferiore al primo volume questo secondo però ecco c'era una un considerazione che si retaggio di Kercher cinquanta oggi non oggi pensa all'Europa pensavo innanzitutto
A quel nucleo di ventisette paesi che formano l'Unione europea
Per che l'imprinting alle neanche europee e nato innanzitutto da questo nucleo
Sia per ciò che in cui su questo nucleo rappresenta sia per ciò che senza azioni più belli contraddizioni negli antagonismi canto anch'all'interno di questo nucleo esibiscono hanno producono però anche spetta all'esterno e non solo per rispetto alle singole vicende nazionali
Ecco io sono costretto nel GP perché altrimenti
Tutti i punti che sono stati toccati
Mi piacerebbe fare l'
Parlare ma secondo lei occupare un'intera maggiore metta ma naturalmente nessuno sarebbe più a seguirci a questo punto
E quindi chiudo qui novantuno quindi l'accento ossia gli organizzatori della presentazione
Sia ai colleghi che hanno dato il loro contributo che certamente come diceva Alex semmai torneremo a porre mano a questo lavoro chissà
Le loro osservazioni cercando saranno cultura per ripensare alcuni passaggi che andavo e acciacco
Grazie grazie molte Leonardo Rapone e attacca tutti mutuo che relatori che sono intervenute nella discussione
Grazie buona serata a tutti e arrivederci alla prossima occasione grazie buonasera caccia