La riforma dello sport e l'autonomia del CONI. Intervista a Federico Mollicone

Radio radicale siamo con e Federico Mollicone di Fratelli d'Italia membro della Commissione cultura di Montecitorio per a parlare di di quella che è stata definita come la figuraccia olimpica
Del del governo italiano sulla riforma dello sport che come ricorderete venne approvata durante il governo Gialloverde e che espropria va il Coni dalle sue competenze di auto-governo dello sport
Questa diciamo modifica legislativa che non c'era ancora diciamo che non era diciamo resa definitiva dall'attuazione dei decreti legislativi sullo sport
Ha creato una forte polemica in seno al Comitato olimpico internazionale che addirittura sanzionato avrebbe sanzionato il nostro Paese in vista delle olimpiadi del due mila e ventuno di Tokio togliendo
La possibilità di essere rappresentati con la bandiera più grossa umiliazione olimpica che si conosca allora che cosa è successo onorevole Mollicone e soprattutto come interviene il decreto di oggi
E soprattutto voi in che termini avevate già previsto questa diciamo figuraccia olimpionica
Il governo Conte garanzie ormai dimissionato governo Conte con il ministro Spadafora lo sport ha vinto la medaglia d'oro della gaffe mondiale rischiando l'umiliazione
Alla all'Italia di sfilare alle dei piedi senza bandiere e senza i no
Questo era il punto di caduta è stato il punto di caduta di una dell'arroganza di una riforma dello sport che grazie alle audizioni volute da Prada l'Italia e dall'opposizione
Di tutto il mondo lo sport in questi giorni è stata bocciata da tutto il mondo dello sport non solo una sola Federazione una lega dal calcio al basket dal dal volle a a tutti gli sport deve bandistici a tutte associazioni sportive agli atti prosa sportiva hanno promosso questa riforma in più hanno questo il decreto emanato a governo ormai dimissionato di d'urgenza per evitare questa gaffe mondiale alle olimpiadi
è contraddice tutto il spellarsi proprio il tema della riforma dello sport che era basata sullo scardinare
La territorialità e la governance del Coni che ricordiamo viene dal da fine del ottocento per cui a più di un secolo di storia
E l'indipendenza dello sport oltre a essere un caposaldo di libertà come tutte diciamo l'indipendenza dei vari ambiti i vari settori
E condizione necessaria che perché appunto a livello di Cirio
Si possa essere riconosciuti come nazione olimpica e quindi questo decreta di fatto va a smentire tutta la riforma Spadafora e tutti i decreti delegati
Che ricordiamo sono passati in Commissione adesso sono in esame che da sé commissione di cui noi proprio alla luce di questo decreto abbiamo chiesto il ritiro perché perché
Tranne la delega proprio quella sono simbolica sull'articolo uno che che disarticolata il Coni la territorialità e quindi metteva il cappello della politica sul sullo sport e quella è stata fermata da un nostro emendamento a mia firma
Che fra l'Alitalia come unica forza politica ha presentato ed è stato approvato nella legge nel testo originale della legge di riforma e che sostanzialmente imponeva agli uffici legali del Dipartimento dello sport e di sport salute di confrontarsi con il CIO
Per il rispetto che la carta olimpica con questo semplice dicitura non abbiamo si è creata questa situazione di confronto e ed è stata prima bloccata la delega che appunto dice articolava la governance del Coni e poi di fatto si è dovuti arrivare a questo decreto quindi è una vittoria che noi rivendichiamo e come fra dall'Italia come opposizione come lavoro nella commissione Sport di cui mi onoro di essere il capogruppo e denuncia il fallimento totale del ministro Spadafora che invece di stanziare quattrocento mila euro per la ricorrenza del partito comunista italiano
Farebbe bene a capire che lo sport italiano deve essere indipendente non può essere non siamo in Cina non siamo dei regimi comunisti dove anche lo sport è sottoposto
Al controllo dello Stato per cui adesso noi chiediamo il ritiro delle altre belle che perché perché queste altre deleghe sono comunque vanno soprattutto sul registro nazionale che da facoltà al Dipartimento guida un organismo politico alla presidenza del Consiglio di dire se è una federazione passi scritta no se un'associazione Sos che fanno ancora interferisce sulla lite piazza dello Sport e quindi queste deleghe vanno riscritte vanno fermate
Aspetti auspichiamo che si vada alle elezioni e questo la proposta dall'Italia ma qualora ci dovesse essere
Dio non voglia un conte terre o un altro governo giallo verde che almeno il ministro lo sport cambi e cambi in questa riforma allora che cosa rimane adesso della riforma
Valente Giorgetti e
Rimane
Sicuramente l'abolizione di quello sport invoca un'altra follia che tutte le azioni hanno contestato rimane
Una struttura burocratica complicatissima che invece di aiutare
Il mondo sportivo riconoscere abolire il precariato di fatto impedisce e aumenta la disoccupazione perché e non ce le associazioni sportive gli atti promozione sportiva le stesse federazioni
Non possono correggere la burocratizzazione l'appesantimento dei contratti di lavoro previsti e quindi il nome di un'astratta difesa e di lotta al precariato che ovviamente ieri il CIPE condividiamo in realtà sia trovata ma si sono trovate le forme che sono assolutamente controproducenti metteranno in ginocchio gli enti sportivi concludo con la anche con invito perentorio da parte dell'opposizione viste anche le audizioni a riaprire tutta la filiera dello sport impiantistica
Circuiti circoli associazioni perché questa filiera sta facendo la fame io conosco proprietari di palestre che fanno altri lavori per carità nobilissimi ma anche sono allo stremo
Non c'è nessun motivo per cui non si possano riaprire le palestre perché imprenditori i proprietari di queste strutture si erano già organizzati erano già rispettato tutte le norme di prevenzione e sicurezza
Bene io la ringrazio molto per averci un po'aggiornato sugli sviluppi di questa diciamo Caporetto sportiva ringrazio Federico Mollicone di di di Fratelli d'Italia