Giorno della Memoria: intervista ad Anna Foa

Radio radicale oggi la giornata della memoria e vogliamo parlarne con la professoressa Anna Foa che innanzitutto ringraziamo per la sua disponibilità bentornata a Radio Radicale pro tocca professoressa Anna Foa dolce è stata docente di storia moderna all'Università la Sapienza di Roma
E innanzitutto vogliamo citare per i nostri ascoltatori
Per conoscere avere strumenti per capire di che cosa parliamo quando parliamo di questa giornata della memoria vogliamo citare quattro libri che sono stati scritti proprio dalla professoressa Anna Foa che trovate facilmente
Nelle librerie ma anche on line innanzitutto Portico d'Ottavia tredici una casa del ghetto nel lungo inverno del quarantatré un libro
La professoressa foche tratta dell'inverno del quarantatré ne parleremo tra un istante poi diaspora storia degli ebrei nel novecento un libro per sapere appunto di che cosa e accaduto nel Novecento per quanto riguarda gli ebrei gli ebrei in Europa dalla peste nera al ma all'emancipazione
Quattordicesimo diciannovesimo secolo un altro libro della professoressa la foto e tra l'altro trovate importanti
Notizie sul ruolo degli ebrei in Italia nella fase del Risorgimento dalla fase dell'unità d'Italia e poi la famiglia F
La storia di una famiglia Fo ancora l'ultimo libro che ricitiamo della professoressa Anna Foa per dare strumenti appunto agli ascoltatori di Radio Radicale per parlare della giornata dell'amore professoressa Fo
Ventisette gennaio del mille novecentoquarantacinque le truppe sovietiche scoprono la tragedie
Di a uscire di Auschwitz ecco oggi si parla di questo come ricordare parte ecco i libri che abbiamo citato quali sono i tratti per ricordare la vicende della Shoah
Ma è un record perché accumulato nel tempo cresciuto nel tempo ed è diventato qualcosa di molto importante non solo la memoria ma anche la storia collega la ripresa i libri che sono stati scritti documenti che sono stati trovati perché questa della Shoah e forse l'evento più documenta atto del di questo secolo del secolo scorso ora come ricordare in che modo che cosa vuol dire la memoria in questo percorso lunghissimo che parte già da quarantacinque con difficoltà a con concede nessuno di autocensura eccetera è arrivata questa memoria di questa terribile e e soprattutto estremo evento del Novecento a trasformarsi in qualcosa che regge solitamente le parti io un'Europa democratica di un'Europa antirazzista di un'Europa
Che pensa che il suo destino sia quello di non andare nella direzione penetra da Hitler ma quelle di opporsi a qualunque
Totalitarismo qualunque genocidio quindi non è un caso che la giornata della memoria che noi oggi celebriamo sia l'unica tette civile
Condivisa da tutti i paesi dell'unione europea
Salgono in vario modo con varie modalità collari Citicorp anche con varietà L'Unità per cinque ecco perché si è voluto su questa memoria costruire il diciamo il pilastro su cui si regge da un punto di vista etico e da un punto di vista politico all'Europa
Ecco professoressa fa l'esercizio della memoria e il racconto la divulgazione della storia è un problema anche scientifico accademico serio no è difficile sospendere
Diciamo il coinvolgimento personale nella tragedia della Shoah questo è davvero difficile l'orrore e non si ferma davanti a a questi a questi fenomeni nocchiere necessario raccontare per i motivi che ha detto lei ecco
La questione anche del metodo del del della storia anche a partire da questi gravissimi fatti con quanto è ancora importante oggi
Ma io credo che sia assolutamente fondamentale ancora più importante di quanto no o per trent'anni è stata ad esempio credo che sia una ci siamo Almerighi conto che era il ruolo nel mosto conosciuta non è morto nel quarantacinque ma ben presente anche noi che molta parte del fascicolo
Ha continuato a ribollire sotto la terra credo che ci siamo resi conto di tutta una serie di cose negli ultimi decenni che ci devono spingere a ricordare soprattutto studiare studiare quello che sotto
Sono
Perché in fondo di queste memorie ne vogliamo fare qualcosa non vogliamo soltanto ricordare i nomi di coloro che sono mancati evitare che scompaiono nel nulla vogliamo fare qualcosa di più
Che spiegare quello che è successo e per evitare che si ripeta cioè quel pane magliette invadere un valore universalistico non può avere soltanto il valore
Della memoria degli ebrei per lui e per lei perché non è solo la memoria sempre quello che è successo ma riguarda tutto
Chi per temperature e vittime indifferenti e quello
Professoressa Foa nella parte diciamo più bella più efficace dei social circola una frase di asina ora che legata proprio ai giorni del quarantacinque cioè nella scoperta da parte delle truppe americane di un altro campo a senatore aveva ricordato
è importante fare in modo che restino le tracce perché qualcuno si sveglierà e dirà un giorno che tutto questo non è stato vero
Io e la denazificazione che all'inizio i tedeschi hanno tentato quella lasciata un po'capire per cui per esempio i cittadini tedeschi più vicini ai campi sono stati obbligati a portare apportare a a scavare di seppellire i morti e ha dato loro sepoltura credo che sia stata qualcosa di molto il tuo posto
Negazionismo in attacco è nato dentro ad Alice on line up bensì campi Primo levi C dodici benissimo quando ci racconta dei nazisti che dicevano nessuno ti crederà è nato lì negazionismo poi diventato un format più sofisticata
E anche piuttosto ad altri aspetti di negazione della possibilità di arrivare a qualunque reato strane storie
Non c'è non esiste in realtà non esistono però ove questo sono arrivati a dire i negazionisti tutto quello che si dice può essere contestato e nessuno ha il diritto di dire niente perché non c'è la provetti niente le porte prove possono essere falsificate
Complotto che dietro l'idea complessità della società
Ecco il negazionismo non ha vinto perché ci sono stati testimoni perché ci sono stati i documenti
Perché ci sono stati i tra cioè di quello che è successo che ci sono aree archeologiche calano a Treblinka per trovare le tracce sì delle camere a gas per esempio c'è un'archeologia etica
Sì e perché questa
Storia il Tata molto documentata che fine Cristiano Ceccato di nasconderla
E lì bisogna per questo continuare a fare storie per questo bisogna continuare a raccontare divulgare l'apparente ignorarla nelle scuole e accanto a questa storia naturalmente intrecciata così strettamente cena memorie
Io però credo che Filippo da fare una storia e una memoria targata acquisire
Certo l'emozione a volte sconvolgente virtù invecchiando mi accorgo che molti rimpianti
Gli occhi di lacrime e qualche volta la finché il decreto è giovane non avevo però in realtà primo alla ricerca ignorato quando ha parlato in maniera estremamente pacati ha trasmesso in maniera abbia pacata la Shoah ai ragazzi e giovani credo che senta questa persona attacca e tra niente alcol con sua capacità di non far leva
Lui si sono sulle emozioni ma anche sulle ragione ma anche sulla capacità di conoscenza questa suo
Il ruolo di colui che ha trasmesso la memoria della Shoah nelle scuole i giovani e le generazioni non sarebbe stato possibile
E allora ringraziamo davvero o molto anche per questa volta la professoressa Anna Foa lo ricordiamo è stata docente di Storia moderna all'università la Sapienza di Roma ricordiamo anche in chiusura i titoli per conoscere il lavoro
Di Anna Foa ma appunto per conoscere la storia di cui stiamo parlando è questa giornata della memoria il ventisette gennaio Portico d'Ottavia tredici in una casa del ghetto nel lungo inverno del mille novecentoquarantatré la famiglia F
E poi diaspora Storia degli ebrei nel Novecento è ancora ebrei in Europa dalla peste nera all'emancipazione dal quattordicesimo al diciannovesimo secolo cui si alcuni dei lavori della professoressa Anna Foa che paiono dei tempi di cui abbiamo parlato anche oggi nella Giornata della memoria grazie ancora professore