Omaggio a Franco Marini «Una elementare esigenza di giustizia...equità fiscale» - Intervento del 12 novembre 1988 alla manifestazione in Piazza San Giovanni a Roma promossa da CGIL, CISL e UIL

Do la parola a Franco Marini segretario generale della CISL
Amici amici e compagni ho letto l'altro giorno su un giornale
Che noi ci stavamo preparando ad una manifestazione rituale nel più grande giornale italiano
E ci invitava a forme moderne in contestazione di lotta io c'ho pensato cosa può essere quest'invito cioè senso anche vuol dire moderno
Amici e compagni dobbiamo rispondere che questo movimento sindacale non ai grandi organi di stampa di questo Paese
Non ha in mano il potere economico
Ma una capacità straordinaria di mobilitare le masse riportarle a lottare di porre sotto agli occhi del Paese i grandi problemi di questa società
Io sono sicuro che oggi in Italia ci sta guardando siamo in diretta televisiva siamo in trasmissione Diretta e l'Italia guarda questa manifestazione
E noi siamo riusciti con la vostra spinta a fare uscire il problema dell'iniquità fiscale da un grande Pantano di omissioni
Da complicità di ogni tipo la mancanza di volontà e scelta di governo che durano da troppi anni
Amici e compagni di CGIL CISL e UIL parlano troppo della nostra crisi
E qualche volta anche tra voi a furia di battere il chiodo sui giornali ci crediamo
Noi abbiamo problemi tanti e dobbiamo accelerare la comprensione dei fenomeni dalla contrattazione all'andamento dell'economia ma questo movimento sindacale
Queste centinaia di migliaia di persone radunate a piazza San Giovanni sono la risposta ai vecchie lire al sindacalismo confederale
Sono sono il segno malgrado tutto di una grande vitalità
Di un radicamento nelle fabbriche negli uffici tra i pensionati che non c'è ascolto nessuno e che non ci faremo togliere perché siamo la parte viva di questo Paese la parte che vuole le riforme
Dobbiamo avere questo orgoglio e oggi questa manifestazione si muove in questa direzione
C'è un'idea in Italia che sembra affermarsi dall'economia alla società ai grandi organizza una missione delle comunicazioni basta con la solidarietà
Una società forte avanzata la quinta potenza industriale ha bisogno di avere competizione noi diciamo no
C'è da mettere un argine a questa cultura
Perché non c'è politica
Non c'è guida di un Paese democratico se non c'è uno spazio di solidarietà tra i gruppi sociali uno spazio di rapporto che si faccia carico delle fasce più deboli della popolazione
La prima battaglia il fisco
Perché fisco vedete in Italia fa una solidarietà alla rovescia
Pagano tutto
Quelli che hanno meglio e in molti casi pagano pochissimo o nulla quelli che hanno di più
Su questo misuriamo la volontà politica e l'impegno di Parlamento e Governo perché brevemente oltre le cose dette da Benvenuto perché ci siamo posto questo obiettivo
Che è un obiettivo difficile amici e compagni non è facile perché le resistenze sono enormi perché noi chiediamo più soltanto alla restituzione del fiscal drag noi chiediamo più soltanto l'alleggerimento della busta paga dei pensionati poi per i lavoratori dipendenti chiediamo di più
E noi ci siamo a posto questo obiettivo ambizioso alto uno scontro politico vero che vogliamo portare fino in fondo con grande determinazione perché
Certo perché c'è un'elementare esigenza di giustizia
Mi pare ovvio nel rapporto con lo Stato nel rapporto col dettato costituzionale una esigenza di giustizia elementare certo perché è una battaglia di grande civiltà
Non si sono costruiti stati veramente democratici Stati forti stati rispettati senza un fisco giusto ed equo oggi noi siamo arrivati al punto di rottura in Italia
è stato ricordato di Visentini ci sono anche ministri alle Finanze che dicono che c'è un'evasione di trenta o quaranta mila miliardi ma i ministri non debbono denunciare
I ministri debbono agire esse non reagiscono esse non agiscono non sono in grado di governare lo dobbiamo chiedere
Certo perché anche lo stesso sviluppo economico
La vita delle nostre fabbriche
Per le campagne degli uffici ha bisogno di un fisco più giusto ma c'è una ragione di fondo amici e compagni
Portate alla sui posti di lavoro c'è una ragione di fondo e che i nostri problemi i grandi problemi della società italiana non si risolvono senza equità fiscale quali sono premia voglio indicare
Che sono su questa piazza sono nelle nostre facce sono alcuni pensionati sono collaboratori al Mezzogiorno sono con i lavoratori del Nord tre sono
Questo lo sviluppo del Mezzogiorno
Ci sono regioni con il venti per cento di disoccupazione tipa investire al sud se la finanza pubblica non migliora l'ambiente non migliora recita non migliora i trasporti le telecomunicazioni le infrastrutture questi investimenti chi li fa il privato
Questi investimenti sono stato lì può fare e sono la base per spingere lo sviluppo e per combattere la disoccupazione
La condizione degli anziani siete molti qui dentro
Molti assieme a moltissimi lavoratori dipendenti
Molti assieme a moltissimi lavoratori dipendenti la vogliamo o no la riforma delle pensioni
La vogliamo l'aggancio all'andamento dei salari più giusto e allora cari amici e compagni cari amici e compagni la finanza pubblica il punto centrale
Il risanamento della finanza pubblica la difesa dello Stato sociale vogliono privatizzare smantellare
Chi decide di non pagare le tasse pensa di tagliare lo Stato sociale non ci stiamo
Ci dicono cioè il condizionamento alla spesa pubblica non ho mai tali la spesa pubblica si risale attraverso un fisco giusto
Ci sono tre o quattro punti
Benvenuto richiamava la visita degli esponenti dal Fondo monetario internazionale
Ci hanno detto e hanno verificato con noi che è una bugia di dire che in Italia si fanno troppe tasse
L'Italia preleva il trentaquattro per cento del reddito nazionale la Francia la Germania l'Inghilterra prelevano dal trentotto al quaranta
Ogni punto sono dieci mila miliardi se recuperiamo nel giro di un paio d'anni trenta o quaranta mila miliardi non ci sarà il dramma della spesa pubblica
Nessuno potrà dire tagliamo l'assistenza sanitaria
O rinviamo la riforma delle pensioni o facciamo slittare gli investimenti per i giovani meridionali perdita proiettano il dalla nostra capacità di impostare pilotare chiedono il lavoro
Questo è il significato di questa battaglia che non può essere mollata
E la nostra risposta non è una risposta demagogica perché gli strumenti ci sono verso le imprese verso la le rendite finanziarie
Con il via i lavoratori autonomi
Commercianti professionisti artigiani ma chi di CGIL CISL e UIL vuole la guerra non la vogliamo però non possiamo nascondere i dati
Cari amici della Confcommercio con cui vogliamo ragionare è possibile della media
Dei commercianti milanesi di Milano badate bene nomi Caltanissetta di Milano abbia un giro d'affari lordo per anno dei tredici milioni
è mai possibile questo
è mai possibile quando il lavoratore dipendente mediamente paga su diciassette milioni allora si discorsi seri tra di loro
Ma all'insegna della giustizia e di una grande decisione più una grande volontà di lotta di una mobilitazione che non si può fermare
L'opportunismo
Beh qualche volta spesso ai partiti e i partiti di governo mostrano verso queste categorie deve essere fermato
Perché noi non vogliamo calpestare i diritti di nessuno non vogliamo le guerre tra gruppi sociali
Vogliamo giustizia perché i nostri interessi i lavoratori dipendenti di giovani donne di pensionati passano dal far pagare le tasse a tutti et moi una finanza pubblica e sostenga veramente lo sviluppo
Io mi fermo qui perché altre cose sono state dette
La lotta deve continuare non ci fermeremo abbiamo appuntamenti
Abbiamo appuntamenti con il Parlamento e con il governo
Questa battaglia durerà a lungo ma importanti risultati da subito debbano essere conquistati grazie a tutti voi e avanti col sindacato con la CGIL con la CISL ecco
Diamo