Storie di confine. L'italianizzazione forzata delle terre slave

Stavo morendo che ringrazio avermi dato la possibilità di fare questa conferenza e anche la presentazione del mio libro assaggiare del confine orientale che è uscito ormai da due anni
Perché purtroppo ho potuto presentare nuovo popolo per le mie vicende di salute ma anche per la situazione della pandemia lo scorso anno
Questo argomento io non lo conoscevo fondo fino a circa cinque sei anni fa come la maggior parte penso degli italiani
La legge che ha istituito il giorno delle ricordo risale al due mila e quattro la leggeremo alta due che ha avuto un travaglio molto lungo attraverso per il legislatore per quasi dieci anni di discussione alla fine è stata approvata questa legge che prevede di parlare in un caso leggiamo Morbelli ricordo
Che ricorre il dieci febbraio nell'anniversario del giorno in cui nel quarantasette fu firmato il trattato di pace che concludeva e chiudeva la la seconda guerra mondiale e e quindi a cui in questo giorno si devono attenere tutta una serie di manifestazioni soprattutto con nelle scuole
Quindi con gli studenti per parlare appunto del verranno così prevede la legge delle poi viene messo Giuliano dalmata che si è Rashi nata sino all'inizio degli anni Cinquanta
Questo è secondo me è un limite della legge io ho scritto recentemente una riflessione per pubblicato sulla rivista pollai nell'incontro di Torino e anche in passato qualche altra mia rivista anche cartacee qui perché limite qual è che la legge parla soltanto di quello che è accaduto nel quarantatré quarantacinque quindi dopo l'otto settembre quarantatré dopo la fine della guerra non conviene folle soprattutto e poi con il daranno la bellezza del sommo sicuramente due tragedie che vanno ricordate però bisognerebbe anche raccontare tutta quanta la storia di quella di questi nostri confine
Orientale che è stato molto travagliata la storia
Che a me ha illuminato montò per capire quello che è accaduto in quella zona del nella Venezia Giulia in Istria e Dalmazia il la relazione
Pubblicata nel due mila uno
Della commissione mista di storici italiani e sloveni erano quattordici sette sette che hanno lavorato ben sette anni dal novantatré fino alle due mila i quali hanno incominciato a raccontare la storia del del del Venezia Giulia dell'Istria e della Dalmazia a partire dal dalla seconda metà dell'Ottocento
Un'alta commissione sarà istituita ma non ha mai funzionato per cui è decaduta era stata costituita convegni storici con Rovati però ripeto questa Commissione non ha mai funzionato
E quindi è o sarebbe anche opportuno diciamo istituire una Commissione del genere per analizzare bene quello che è accaduto nella zona che oggi è di competenza della colorarsi ha quindi a parte disseminati in cui ne hanno parlato anche nella relazione
Negli stati vicini italo sloveni ma soprattutto della Dalmazia insieme e la damnatio settentrionale sino a Zara
Questa Commissione e sarà molto illuminante perché ripeto comincia ad analizzare la storia del il tempo di a partire dalla fine dell'Ottocento
Cosa è accaduto in quel periodo in Europa sono nati gli nazionalismi che erano molto forti soprattutto all'interno dell'Impero austroungarico che era un ecco un giorno di di nazionalità dirige diverse eccetera
E quindi alla fine dell'Ottocento
Nascono i vari nazionalismi ogni ogni diciamo componente etnica o religiosa voleva costituire proprio stato come poi è accaduto dopo la piena guerra mondiale con la disgregazione dell'impero
Austroungarico in particolare in quello che a noi interessa sono inning due nazionalismi che nascono e si sviluppano nella Venezia Giulia insomma quello italiano da una parte che mirava alla al Amélie congiungimento con il Regno d'Italia sapete che la la grande guerra la prima guerra mondiale sarà considerata da molti storici
Anche se oggi comunque questo unito diciamo è stato molto superate sarà considerata in passato come la quarta guerra d'indipendenza che ha consentito
Alle nostro paese allora Regno d'Italia di annienterebbe liberare le cosiddette terre ingrediente soprattutto Trento e quindi secondo il loro territorio
Dall'altra parte c'era il nazionalismo slavo slovena in questo caso perché in questa parlato la commissione mista
Di cui gli ho detto Perina quindi che mirava invece alla costituzione di un Paese che potesse venire gli slavi del Sud quella che poi è diventata l'attuale cioè quella che era la Jugoslavia anche questa posizione smembrata come sapete negli anni novanta dopo la morte di tipo ma prima che nascesse la svariate ventinove c'è stato subito dopo la Grande Guerra il Regno dei serbi croati e sloveni quindi era uno un nel regno del poi diventato appunto pubblica jugoslava nella recente in modo il allora che cosa succede quando finisce la prima guerra mondiale in in Italia ammette l'isteria una parte della Dalmazia settentrionale
Lei in questi territori ci sono cinquecento mila slavi cioè il si al governo che colorati
Piume non viene annessa subito alle Alitalia perché il fiume il secondo porto dell'impero austroungarico
Ed era il principale porto venire via sapete che l'impero asburgico è stato diviso
Alla metà dell'Ottocento Rau sia conveniva due Stati era una confederazione di Stati stesso consensi sovrani del gesto Giuseppe e la moglie Sissi che era stata una degli artefici
In questa separazione dell'intero per tenerli buoni diciamo i nazionalisti ungherese ebbene siccome era il porto
Che dell'Ungheria e quindi nel nello smembramento
Nell'impero austro-ungarico l'Ungheria doveva diventare indipendente e doveva conservare il porto del fiume
Che era una città multietnica come lo era anche PDS che era il porto l'importante è non solo dell'Adriatico al porto più importante dell'intero asburgico
Quindi quella zona di confine era una zona abitata
Da componenti etniche diverso ATS la maggioranza
Erano diciamo circa la metà erano di lingua italiana cioè di lingua tedesca
Lingua slalom c'erano anche per quanto riguarda la composizione dei venti peggio se una forte comunità ebraica così anche a Lumière città di commercio dove c'erano molti liberi professionisti oltre a commercianti
E a imprenditori
Ebbene con subito dopo la missione in questi territori mia Nanni avviata una politica di assimilazione possibilità al Regno d'Italia
C'è però diciamo dura molto poco cioè significava diciamo portare la lingua italiana estende la però cercare di conservare la cultura di quei territori con il fascismo si passa invece ha una cosa molto più diciamo forte che tende a distruggere la cultura slava per questo si parla di italianizzazione forzata
Quindi si procede non non più e soltanto a impone in italiano nelle scuole e quindi prima si viva con diciamo essendo in italiano e cercare di assimilabili ad uno statuto ora conservando però le loro tradizioni loro usi anche la lingua delle minoranze con il fascismo quindi dal ventidue in particolare con la Rigel gentile di riforma dell'ordinamento scolastico dal ventidue ventitré lei si impone l'italiano
Nella scuola quindi vengono chiuse tutte le scuole nelle alte lingue lingua slovena ma anche in lingua tedesca
Lingua colorata
E quindi sin qui ha soltanto l'italiano le chiaramente la lingua italiana che possano soltanto negli uffici pubblici ma tutti i luoghi quindi anche anche nelle chiese cioè bisognava pregati
I italiano però chiaramente qui c'è stata molta resistenza da parte di padre sì quindi clero di base che era molto legato alla popolazione
Che hanno cercato di nascosto di conservare almeno non solo della lingua slovena e croata nella celebrazione delle mense
E questo chiaramente per tutti gli anni Venti poi con la firma dei Patti lateranensi sia piatta la normalizzazione sono stati dimissionarli Viespoli erano che risalivano ancora l'impero asburgico
E sono stati impossibili Viespoli che erano comunque accettati dal nostro governo no e quindi anche anche in questa situazione di rende relativa libertà all'interno i luoghi nei diversi cessata anche se comunque sono continuate
Diciamo Cannes visivamente relatività
A questo riguardo per quanto riguarda l'Alto Adige impiglia provincia di Bolzano sala parto una cosa del genere i parroci hanno cercato di conservare l'uso della lingua tedesca
Facendo quelle che che sono state chiamate la scuola le scuole nelle catacombe cioè nelle canoniche venivano istituite del diciamo delle scuole nascono di nascosto rispettate dai ragazzi no in modo da potere conservare la lingua tedesca no
Questo per quanto riguarda la imposizione della lingua italiana ma poi sono state chiuse se progressivamente le associazioni culturali enti quelle sportive quelle economiche e per cui alla fine esisteva soltanto diciamo la lingua italiana sui giornali eccetera no
E e questo ha significato distruggere la cultura la cultura slovena no perlomeno all'interno del Regno d'Italia no
Sono stati cambiati i nomi dei toponimi delle località in molti cognomi la maggior parte sono stati italianizzati cercando di fare la maggior parte dei casi un'assonanza però il nome sloveno e quello meno italiano che poi veniva imposto la stessa cosa è stata fatta anche per l'Alto Adige no
E mi per esempio alcune città in cui nome italiano diciamo poteva essere abbastanza vicino a quello a quello tedesco pensiamo a Bolzano Linette vispo Bolze N verranno Meran
Però alteri altere incinta i Paesi hanno avuto la denominazioni italiana che non c'entrava nulla
Come assonanza col nome tedesco per esempio Vipiteno in italiano mettere in strada sterzo indica ecco questo per dire no che è stato fatto veramente una cosa assurda no camminata verso la italianizzazione
Delle località e anche dei dei cognomi in molti casi chiaramente la popolazione slava hanno accettato perlomeno all'intellighenzia non accettata
Questa situazione bisogna anche dire che molti sono anche emigrati vanno visto che diventava impossibile vivere in nella Regno d'Italia perché non c'era più libertà di in lingua e e neppure libertà di espressione perché c'era appunto all'insaputa fascista molti sono emigrati dove sono andati
Sono andati nel vicino Regno dei serbi croati e sloveni quindi nella zona di Lubiana che poi durante la seconda guerra mondiale è stata ammessa Alitalia dopo l'aggressione
Naziste fascista della vive nel quarantuno alla Jugoslavia
La Provincia di Lubiana è diventato una provincia italiana in cui quelli che erano andati via dall'andare nel seggio di via negli anni Venti si sono ritrovati venti anni dopo che di nuovo sotto il Regno d'Italia no dei questo ha comportato la reazione soprattutto dei livelli dei giovani
Nei giovani no perché chiaramente avevano saputo ed ai loro familiari del rigido di quello che era accaduto in Italia poi andammo scoperta adesso all'appello quello che significava l'occupazione italiana
E quindi hanno incominciato la resistenza del sito formati in gruppi a anche di resistenza armata
E in questo in tribunale speciale per la difesa dello stato istituito nel ventisei
è stato uno dei il diciamo degli atti più importanti che ha fatto il fascismo quando è diventato dittatore a regime totalitario Polverini fascistissime per venticinque ventisei questo epidurale speciale dell'intesa dello Stato
Ha fatto delle sessioni particolari nella Venezia Giulia a Pola e a PDS e a combinato moltissimi anni di carcere no
Se calcolato che in degli imputati Slovenia accusati di antifascismo esistenza conto alle cugine
Al alle nostre autorità hanno subito circa cinque mila anni di carcere complessivamente ma la cosa più grave che la un terzo circa delle sentenze di morte comminate a Tindari speciali dello Stato sono a carico di slavi circa una trentina
Il sapete che la maggior parte dei nostri antifascisti più importanti non sono stati condannati a morte sono stati mandati nelle isole al confine Nas tutta ventottenne ma anche alle Tremiti a Ustica oppure anche sperduti paesi nel nostro Meridione no dove avere appunto difficoltà
Di contatto con nelle loro anche con le loro famiglie oppure poi nelle loro organizzazioni politiche qui quindi accoglibile il Governo italiano fascista in quel periodo ha calcato molto la mano questo affinché si stava in pace cioè poi è scoppiata la guerra quindi meno siamo entrati in guerra quando ormai la guerra già da quasi un anno in corso avere scoppiata
Al primo settembre trentanove per quell'aggressione nazista alla Polonia mi sembra Invernici
Giugno del quaranta quando la Francia stava ormai diciamo arrendendosi parti sia resa Parigi è stata con cui interessa conquistata il ventiquattro giugno subito dopo è stato parte dell'armistizio e quindi il trattato di pace
E questa questo nostro attacco militare alla Francia serviva Mussolini come molti storici hanno importato nei loro libri che Mussolini appunto pare che abbia vinto mi serve un migliaio di morti perseguire al tavolo della pace no
E quindi è entrata in guerra e chi ha aggredito il Paese che stava ormai per arrendersi era sconfitto alla Francia e questo la Francia non ce l'ha mai perdonato
Infatti le pressioni che ci sono state sul confine orientale le nonne cioè per toglierci ministeriali che era abitata soprattutto nella zona costiera da moltissimi italiani pensate che Pola era una una entrare in cui c'erano tantissimi Italian no neanche più niente
Dall'altro anche altre città della Dalmazia Zadra che AVEPA pullover mazze mi pare che la Francia nelle trattative che hanno poi portato all'accordo di pace dieci febbraio e quarantasette abbia insistito molto bene
Poi ci quindi una vendetta diciamo del della Francia nei confronti del no sta dal Paese più questa pugnalata alle spalle ricevuto appunto
Il dieci gli umori delle quaranta
Allora perché bisogna cercare di partire dalla fine dell'ottocento e analizzare tutta quanta la storia senza comunque sminuire
E e due tragedie che ci sono state da quarantatré in poi con le foglie poi Connell esso del perché la storia di un territorio va raccontata tutta e quindi come ha fatto giustamente la commissione mista di storici italiani
E ieri esuli sloveni che sono partiti dalla fine dell'Ottocento quindi hanno esaminato un un un un arco di storia molto ampio di circa settanta ottant'anni no e quindi hanno cercato di ricostruire tutte le vicende di quella di quella regione
L'appunto il confine orientale i in poi durante la guerra sono accadute due cose molto pesanti
Perché c'è stata una repressione durissima nei confronti della resistenza al Manta in questo caso se era in guerra in movimento partigiano jugoslavo molto forte le organizzazioni partigiane
Hanno avuto diciamo l'assistenza delle popolazioni e anche hanno sfruttato molto bene l'orografia del territorio in territorio montano con grandi foreste eccetera
E però la repressione da parte nazista ma anche da parte nostra è stata molto dura gli storici hanno calcolato
Anche quindi appunto parte slava che circa duecentocinquanta villaggi sono stati distrutti
Dalle nostre truppe erano villaggi in cui si sospettava che i partigiani trovasse rifugio
E quindi sono stati svuotati dagli abitanti sono stati mandati nei campi di internamento pensate circa cento mila civili in gran parte vecchi donne e bambini in villaggi completamente svuotati
I gli uomini abili alle armi termiche non tutti alla macchia
Quindi facevano parte appunto della Resistenza antitaliana di fascista e antinazista e quindi cento mila civili jugoslavi che sono stati poi rinchiusi in campi di concentramento allestiti immuni in quella che è l'appunto la provincia di Lubiana
Ma anche all'interno dei confini del del Regno d'Italia ad esempio abbonarsi immobile ma anche molto lontani del centro Italia commi alle a nemici comune di Anghiari in provincia di Arezzo le condizioni di vita in alcuni di questi campi basti pensare all'isola di Arbe
Indenne rampe immacolato nella Dalmazia settentrionale molto dure nell'isola di Arbe si calcola che almeno il quindici per cento degli internati siano morti per le malattie
Che si diffondevano molto facilmente perché questi campi erano sovraffollati poi l'alimentazione era scadente non c'era nessun senza sanitaria adeguata
E quindi ecco circa il quindici per cento
Delle persone internate nell'isola di Arbe sono morte della fame delle malattie
Molte foto si trovano in questo campo inerente impedendo dei si ha l'impressione visione sale riscattate immune in larghe nazista invece sono state rispettate sola Ghilardi mirabile o arabe
Mi ha questo per dirvi quanto dura è stata la repressione anche da parte nostra quindi un mito degli italiani brava gente è stato sfatato da molti storici per non parlare poi di quello che è accaduto anche in Etiopia e-mail Lidia dove la resistenza libica durata venti anni
Dal dodici quando volano imprese chiusa la guerra di Libia fino a a tutto il trentuno quando è stato catturato il capo
Della rivolta sensibilità anche vigile appunto alla resistenza porta una seduta nel trentuno è stato catturato e poi è stato impiccato
E poi si è avviata la normalizzazione no con la costruzione anche delle grandi opere pubbliche di cui noi italiani siamo molto fieri perché si dice abbiamo portato una civiltà il mio invidiano però questo ha avuto un una dalla corrispondenza dall'altra parte perché abbiamo imposto anche la nostra lingua abbiamo cercato di studio anche nella cultura locale no
Quindi ecco la guerra è stata una cosa voluta lei la Jugoslavia pagato pensate durante la guerriglia parlando di guerra dall'abile quarantuno fino al maggio del quarantacinque il circa un milione e mezzo di Morticia del dieci per cento della popolazione che ho nel CIPE era in percentuale molto elevata no quando è stato fatto il trattato di pace quarantasette l'Italia è stata condannata a pagare
I venti i danni di guerra la cifra più elevata centoventicinque milioni di dollari
Noi dovevamo pagargli alla Jugoslavia più di più dei danni che avevamo da un sarto alla Russia
Quantificati in cento milioni di dollari cioè questo per dirvi quanto è stata brutale la mano pesante nella in Jugoslavia non quindi soprattutto in Slovenia ma poi anche in altre regioni calmo poppate dalle nostre truppe e allora quando l'otto settembre
C'è l'armistizio del nostro esercito si scioglie come neve al sole e quindi le nostre autorità fuggono pongono perché temevano appunto la ritorsione
Da parte dell'Aris senza slava che cosa succede ci sono allegri nelle prime foglie quelle chiamate anche poi degli studi anni e che sono concentrate essenzialmente i ministeri o no pochi se la prendono in parte sì ai partigiani locali sia anche la popolazione locale che ha subito per venti anni no questa dura occupazione piena civile no da parte del nostro governo e poi anche i militari conclude repressioni
E se la prendono con tutti coloro che si consideravano
Fascisti nata a Ciserano anche il maestro di scuola il bidello il l'impiegato postale impiegato comunale volte chiaramente a tutti i componenti delle forze armate soltanto le camicie nere chiaramente e dichiaratamente fasciste
E anche in inverno se esercito compresi i carabinieri ma anche la Guardia di Finanza
Che che tra l'altro il trenta di aprile quarantacinque partecipa alla dichiarazione di PDS Minniti DS deliberata dal dal movimento partigiano
Locale che c'era un comitato in versione locale e il giorno dopo arrivano i Titini e qui passiamo a una a Onna alle alte le foibe quelle del maggio giugno dei quarantacinque no vestitini entrano poi stavo dicendo al PDS il primo maggio ci rimangono fino al dodici giugno quando devono lasciare la città perché in base al piano mordi a me era un generale inglese da qui in questo accordo
Prende il nome PDS viene lasciata agli angloamericani dove si debbono a ritirare
In questi quaranta giorni sono sparite diverse migliaia di persone
Mentre le vittime delle foibe questo bel piste di anni del settembre del quarantatré in un periodo molto limitato di tempo perché alla fine di settembre intorno al venti settembre
I tedeschi occupano tutta l'isteria e quindi subentrano
Alle alle nostre truppe
Il in queste poche settimane ci sono molte riserve i conti così gli stralci l'hanno chiamata molte vendette personali oppure vendette nei confronti delle persone considerate fascisti
Anche se personalmente non avendo mai fatto nulla di male come per esempio un maestro della scuola insomma dal bidello di una scuola un impiegato postale
Invece mi altre Foibe
Quelle del maggio giugno quarantacinque che poi dureranno ancora negli anni seguenti
Il scompaiono moltissime persone gli stava diciamo calcolate e non si tratta comunque di ventitré la vita
Persone cinquanta mila non si tratta neppure di un nel genocidio nei confronti degli degli italiani neppure di una pulizia etnica gli storici hanno calcolato
Che il numero delle persone eliminati di cui in qualche modo sia potuto accettare la diciamo la indignazione quindi sono state trovate tracce questa Ricuperati di morti San circa dieci volte il numero delle foibe Scheriani Todeschini hanno esitato siano cinquecento alle vittime
E telefonico Giuliani circa cinque mila sei mila sette mila comunque principale mo'
Di questo di questo livello
Chiaramente
Vista e non non antitaliana insomma quindi appunto cinque mila vittime non solo persone uccise e disperse purtroppo nelle foibe manca appunto persone che considerate considerate fasciste venivano venivano condannati anche in maniera sommaria tant'è vero che poi ci furono anche dei processi post bellici rispetto a queste esecuzioni sommarie
Certo perché il diciamo in diverse località la situazione anche sfuggita di Nanni soprattutto nel settembre per quaranta terreni e quindi e difatti poi poi quando diciamo l'esercito di liberazione Mino jugoslavo che era un vero e proprio esercito inquadrato militarmente quindi non erano formazioni partigiane diciamo formati da piccoli gruppi
Esercito comandato da Tito era un vero e proprio esercito stava sicuramente alla macchia però controllava alcune zone importanti della Jugoslavia
E in alcune località son dovuti intervenire soprattutto dopo la fine della guerra vinta armadio giugno e quarantacinque per impedire che ci fossero delle delle vendette oppure di processi sommarie no
Questo comunque senza sminuire poi quello che il fatto dopo perché le le foibe o comunque la eliminazione di molti italiani in quel periodo lì successivamente alla guerra è stato dovuto come hanno accertato e dichiarato degli storici questa relazione no il pubblicata nel due mila uno che il sono stati eliminati non soltanto degli italiani in quanto tali ma tutti coloro italiani ma anche sloveni
Che si opponevano alla annessione alla Jugoslavia
Il progetto di Tito che poi si è scoperta successivamente
E di cui si è parlato molto no era quello di ammettere impegnativi prenderei Trieste oltre a Fiume chiaramente all'isteria ma addirittura anch'anche Gorizia dove c'era una una una fortissima componente di origine slovena e arrivare fino ai cantieri di Monfalcone pentito Chiara Rozzoni industriale
E quindi si voleva prendo un soltanto cita di Tiezzi orco più importante dell'Adriatico ma anche mettere le mani su un sulla zona industriale vicino alla città
Che appunto del suo progetto di Tino non è passato
Però sono stati eliminati tutti quelli che si oppone a questo progetto pensate anche membri del comitato di interazione intestino Giuliano anche alcuni comunisti che non accettavano
Appunto questo progetto di ammissione
Quindi ecco la situazione il confine orientale una situazione molto complessa va bah capita bene per capirla bisogna documentarsi quindi leggi anti quello che è accaduto prima ovunque senza giustificare quello che è accaduto dopo perché non è che che cioè dobbiamo parlare soltanto della comicità commesse darle Pacini per crimini di guerra calata centinaia di nostri militari non c'era anche qualche civile
Qualche autorità civile sono stati considerati dai slavi criminali di guerra e quindi è stata richiesta tramite l'ONU nel dopoguerra l'estradizione cosa che non è stata chiaramente concessa
Dal nostro governo stessa cosa hanno fatto anche gli etiopi libici eccetera
Quindi ha confini di guerra ne abbiamo commessi anche nuovi posti e tutta una serie di motivi antipasto della guerra stretta
Fareste tutto ecco un tutto è andato assegni intellettivi molti avevano interesse a non parlare più di questo problema no commenti fatti per parecchi decenni
L'azione più parlato ma vero post i motivi non si è più parlato
Di appunto della tragedia che era caduto al confine orientale
Solo l'estrema destra allora presentata dal dal Movimento Sociale alcuni decenni fa ora essendo portare avanti questo queste diciamo la difesa delle dunque di quanto era accaduto
Ai danni di due
Degli italiani ma hanno parlato addirittura anche il genocidio come ripeto è difficile ci migliaia
Di persone illuminate no però ecco badando soltanto a quello che era accaduto in quel periodo molto limitata o no di tempo senza assolutamente parlare di quello che era accaduto prima d'altra parte neppure la sinistra mai cercato di contrapporre un discorso relativa ai crimini di guerra commessi
Durante la guerra dal nostro paese ancora prima nel ventennio con tutto quello che detto viva la iniziazione forzata e il tentativo di distruggere la cultura locale della cultura slovena
E coronata quindi a un è un discorso molto complesse o le dicendo sono molto complesse e per questo bando diciamo esaminati con cura
Con attenzione senza diciamo mica ridurre quello che è accaduto dopo
Quindi ecco non è una contrapposizione quello che è accaduto dopo quello che c'è stato prima ma è un modo per raccontare tutta la storia di che di ciò che è accaduto al confine orientale quelli almeno cinquant'anni dapprima immediatamente prima della della Grande Guerra fino fino agli anni cinquanta infatti del secolo passato
Esatto sì io vorrei spendere anche ancora qualche parola su questa appunto vicenda che come tutte ricordata estremamente complessa
E e su cui in qualche modo come ricordavi tu la destra costruito una sorta di narrazione controfattuale perché alla fine appunto partendo da delle premesse diciamo così di tipo ideologico in a andate a considerare solo gli aspetti che in qualche modo portavano acqua al proprio mulino no quindi insomma in chiave anticomunista in chiave anti Jugoslavia jugoslave soprattutto anche in chiave di
Someday che io considero piuttosto grave anche quasi da Udo giustificazioni no nel dire sì sì siamo stati cattivi ma anche loro non sono stati da meno no che sulla questione delle foibe
Il nostro Paese forse non ha brillato particolarmente per lungimiranza mogli politica e soprattutto per consapevolezza storica no a cominciare dal fatto dalla scelta del giorno no per
La ricorrenza appunto del Giorno del Ricordo che è il dieci febbraio che è poi la ricorrenza della firma del Trattato di Parigi che è stato il trattato che ha messo fine in qualche modo definitivamente fine alla seconda guerra mondiale no che è stata appunto firmato nel mille novecento quarantasette e da quella scelta è partita in qualche modo una mistificazione nove il contesto in cui le foibe sono state si sono sono grate sono successe no come dicevi giustamente indù non si capiscono le foibe se non si tiene conto dei cinquant'anni precedenti in cui c'è se non sa di questi processi italianizzazione forzata che non hanno riguardato sotto il confine orientale che poi anche lì il confine orientale per noi perché per gli jugoslavi quella al confine
Occidentale
Ma hanno riguardato anche appunto una parte dell'Alto Agide Alto Adige in misura minore tutto il confine italiano no su cui appunto in qualche modo purtroppo il nostro Paese ha sempre in qualche modo come dire preferito nascondere un po'alla testa sotto alla sabbia no a anche probabilmente per una forma di difesa perché sicuramente andare ad analizzare quei fatti significava andare ad affrontare i crimini di guerra realizzati dagli italiani che sono stati tanti svariati e come ricorda Vito non hanno riguardato solo l'ex Jugoslavia ma hanno ricordato anche le cosiddette colonie africani e tanti altri posti in cui il nostro esercito purtroppo
è arrivato durante durante la guerra e poi sicuramente il fatto che questa Processo di così diciamo così di presa di consapevolezza di quello che era successo ha coinciso con l'inizio della guerra fredda che ha portato ad una diciamo così situazione geopolitica completamente diversa rispetto a quella precedente e questa scompaginato praticamente tutti la sinistra è stata ministro ovviamente in la sinistra del nostro Paese è stata messa all'opposizione si è preferito evitare un'epurazione che un'epurazione una pulizia completa delle vecchie gerarchie per cui tanti funzionari
Del primo dopoguerra erano funzionari che avevano prestato servizio anche sotto il ventennio
Fascista e non si trattava solo come ricordavi tu della maestro di scuola che si era fatto una tessera per poter lavorare ma anche di persone assolutamente consapevoli e ben contente di essere fasciste quindi insomma le situazioni molto complessa su cui è importante non tanto fare non solo fare memoria che anche quella è stata in qualche modo sminuita perché i profughi
Sono sempre stati poco ascoltati nel nostro o nel nostro Paese è sempre un po'ignorati no anche hanno hanno patito veramente delle delle sofferenze ma su cui è importante appunto fare storia continuare a fare storia tu hai ricordato la commissione
Alla commissione mista italo slovena che ha scritto appunto questa questa relazione molto interessante su cui comunque
Si continua a si continua a lavorare lampi da parte sua anche recentemente ha fatto un convegni appunto proprio su la l'invasione della Jugoslavia da parte del regime fascista del mille novecentoquarantuno anche lì ci sono sa di interventi molto interessanti sia di storici sloveni che di storici croati che hanno raccontato alcuni Ignazio spetti di questa di questa invasione ma sicuramente tanto se ne può ancora ancora fare io chiedo a chi ci sta seguendo in indiretta che ringraziò e comunque mi scuso che ci sono stati dei piccoli problemi
Collaudi o ma o dei problemi di linea e io chiedo se ci sono magari delle domande da fare e nel frattempo ridò la parola Giorgio se vuole aggiungere qualcos'altro ecco
Vorrei puntualizzare un paio di cose o o la Polverini nazionalismo italiano e sloveno
Dobbiamo anche pensate che il secondo fascicolo istituito costituito dal se dopo quello di Milano di Sanzo il popolo del ventitré marzo e le diciannove è stato il tre aprile quindi pochissimi giorni dopo dieci giorni dopo quello di Tieste
Guidato da un certo giunta che era toscane di origine che però è andato lì probabilmente per lavoro eccetera poi aveva venduto al fascismo e quindi ed è stato appunto il capo del fascio insidiando i quali si è subito
Indiciamo distinto per l'aggressività nei confronti degli slavi perché il loro portavano avanti questo discorso della italianizzazione no quei territori erano considerati i territori gli italiani
Non soltanto al PDS ma anche listeria non sono tutte città costiere abitate
Prevalentemente da italiani per cui bisognava distruggere la cultura slava quindi devono essere assolutamente Italian quindi all'inizio si è cercato anche di favorire le migrazioni
Come vi ho detto circa cento mila Pippo dei cinquecento mila slavi
Che erano stati ammessi perché abitava non nel territorio punto preso con la grande guerra sono emigrati Solinas si quattrocento mila ma poi chiaramente sia quando sono state attuate leggi fascistissime sia passata appunto alla Italia iniziazione forzata e le prime violenze fasciste ci sono state proprio in quella zona ricordiamo
Che nel luglio delle venti viene distrutto il Lerna Robbie donne che era la Casa delle punture attivi esterno all'Hotel Balkan
Casa delle culture cadono sede in quest'albergo in quest'ambiente struttura spiega interno aveva dentro c'era un tutta una serie di uffici di associazioni culturali economiche slovene eccetera no
Per cui ecco quello è stato una cosa molto eclatante che ha avuto anche un'eco sulla stampa non solo nazionale ma anche internazionale
Quindi il pacifismo di confine Giuliano si è distinto per l'aggressività che poi negli anni seguenti con il biennio rosso no eccetera coi sì
Si è diffuso in tutto il il paese poi c'era un'altra cosa che volevo puntualizzare a proposito del poi del del secondo periodo maggio-giugno quarantacinque come le ho detto non si è trattato di una polizia
Eh Mikami ai danni degli italiani in quanto tali ma di una pulizia
Che alcuni storici hanno chiamato politica cioè proprio di eliminare tutti quelli che son poneva nati al Progetto Titina di ammissione di quei territori alla jugoslavi
Gliela intanto vorrei far vedere il libro che tu hai scritto su questo tema vediamo qui la copertina la tragedia del confine
Orientali in cui appunto riporti sono riportate parecchie delle cose che che tu hai detto a oggi anzi tutte le cose dette detto oggi ma anche qualcuna
In più insomma c'è una cronologia puntuale di quello che Giorgio ci ha raccontato finora partirà appunto da la fine dell'Ottocento con l'affermazione dei primi nazionalismi fino alla dopoguerra ci sono poi anche degli appendici fra cui anche questo
è questo punto
Può vigile esatto sì sì c'è anche un'appendice sull'Autolaghi c'è anche la legge la la la legge insomma
Del riconoscimento del giorno del dico del ricordo insomma questo brevetto uno strumento molto utile per lo rimetto ancora qui io l'ho appreso in biblioteca però ecco esatto Melon potete trovare anche in una in una in Liberia vediamo se velocemente se ci sono domanda non non mi pare avete ancora qualche minuto per fare io vorrei ricordare un'altra cosa che quest'incontro di oggi con Giorgio e quello anche che abbiamo fatto
Prima insomma sulle vittime dimenticate qualche domenica fama anche quelli che faremo più avanti avremo a breve nell'ambito della delle della ricorrenza dell'otto marzo una presentazione un ricordo in cui insomma di Lucia Ottobrini che faremo né come sezione appunto insieme al coordinamento doni dell'Anpi
Provinciale appunto quello che ci sembra importante come sezione almeno anche personalmente a quello del recupero della storia
Di una storia appunto che si è una storia vera una storia concreto una storia che sia capace anche di superare la faziosità no perché i fatti poi parlano parlano da soli a questo proposito oltre a consigliargli appunto di leggere
Libri di staglia volevo solo segnalare il lavoro che sta facendo un collettivo di storiche storici che si chiama
Nicoletta Bourbaki
Il nome lo prende da un altro collettivo o di qualche di un secolo fa circa che era un collettivo di matematici questa invece un collettivo
Di storia e quindi sono un gruppo di persone fra cui ci sono anche storici sloveni che hanno approfondite alcune delle tematiche di cui Giorgio
C'ha parlato in particolare riguardo la mistificazione di alcuni fatti effettivamente avvenuti ma che sono stati poi letti in una chiave no non più storica ma appunto politica e sono stati praticamente ingigantiti o al al contrario invece sono stati sminuiti no rispetta la loro effettiva importanza insomma quindi magari cioè metteremo qualche link anche sulle nostre pagine insomma rispetto a queste a queste a queste tematiche insomma l'abbiamo detto insomma anche in altre occasioni con Giorgio parlando dell'Anpi scompiglio dell'Anpi non è solo quello di tramandare la memoria dei partigiani e delle partigiane insomma che hanno liberato questo Paese da una da una dittatura ma anche di appunto difende la storia e di fare la storia la storia
Non è una cosa che si finisce di fare e basta un qualcosa che viene che deve essere in continua evoluzione perché dobbiamo approfondirla perché dobbiamo capire quello che è successo per impedire che si faccia di nuovo la storia ci aiuta anche a riconoscere i segnali di pericolo rispetto ad alcuni ad alcuni tragedia appunto che sono accadute nel nel passato anche Giorgio in un altro suo libro di cui abbiamo parlato che vittime dimenticate
Chiude il libro giustamente dicendo queste cose le dobbiamo conoscere perché non devono accadere mai più
è questa insomma
Come la cosa fondamentale non mi pare che ci sono domande c'è un messaggio di Pasquale De Sole che ti leggo Giorgio che ti ringrazia per questo discorso di verità perché se no la verità ci farà liberi io ringrazio Pasquale per questa
Una volta perché mi sembra assolutamente sì questa insomma cuore anche in seguito alla precedente conferenza quindi lo conosco da molti anni
Ho un docente universitario intenzione Ilaria cattolica lavora molto
Con i paesi in via di sviluppo anche presidente di una ONG né che conosciamo sì
Ok che fa capo al Gemelli in cui lavorava io vorrei dire un paio di cose finali intanto nel vicolo cioè una parte è stata la documentazione che è molto importante che che riguarda tutto l'iter legislativo che che ha guidato appunto televisiva pure terre quasi dieci anni per arrivare a questa legge
Leggi chiaramente approvate due mila e quarta quando c'era dual mode risponde quindi a molto risentito della composizione nel governo Berlusconi
Nella legislatura precedente era stata approvata dalla Camera una proposta di legge che era un po'più obiettiva
E però chiaramente poi successivamente diciamo è prevalsa lavoro diciamo l'impostazione ideologica no
Della della componente di centro destra in quanto appunto al governo poi l'altra cosa è che io ho preparato una bozza di proposta di legge commesso terrà i documenti che cercare di integrare questa legge del novantadue prevedendo appunto la Italia iniziazione forzata attuata durante il governo fascista ai danni della popolazione slovena croata e anche di quella tirolese
Io mi sono battuto negli anni passati anche per portare avanti un'altra proposta invece questa è stata presentata in Parlamento da tre legislature
Da una quindicina d'anni che prevede l'integrazione elastiche su un giorno della memoria appunto per ricordare anche quelle sono le vittime dimenticate
Della barbarie nazista di cui fino a qualche anno fa si parlava molto adesso anche di messaggi nel messaggio del Presidente della Repubblica in occasione il giorno della memoria se ne parla
Ma mi devo ricordare che nella legge che ha istituito il Giorno della memoria sono previsti anche di ricordare i deportati politici non solo previdenziali degli ebrei ma anche deportati politici viene minimi cioè internati militari che erano i nostri soldati catturati dopo l'otto settembre soprattutto nei Balcani
Lei tedesche Point Lusini campi di concentramento in Germania dove molti sono morti circa il cinque per cento per le malattie e le condizioni di vita e anche delle dure condizioni di lavoro perché erano obbligati a lavorare in quanto meno prigionieri di guerra
Tutelati dalle convenzioni internazionali di Ginevra bella considerati dei testi rischi internati militari quindi non erano formalmente qui generalizzare quindi sono stati obbligati per lo meno i soldati non gli ufficiali a lavorare
Mi appunto che le condizioni di lavoro e le condizioni di alimentazione incidenti eccetera circa cinquanta cento e sono morti e loro potevano ritornare in Italia se si facevano a lavorare nelle forze armate di cassetta
è solo pochissime migliaia è hanno hanno accettato questa cosa e poi molti di quelli che sono rientrati in Italia hanno addirittura disertato
E sono passati nelle formazioni partigiane sono quindi ecco quindi ecco anch'anche di loro bisognerebbe parlare in occasione nel giorno della memoria anche perché la legge lo prevede
Sì sono completamente d'accordo io ti ringrazio ancora per aver partecipato al DC leggo solo l'ultimo commento in ciabatte perché mi piace
Condividerlo contea di Cecilia miliardi che dice non ho domande ma ci tenga ringraziarvi per recuperare sempre la storia la memoria e di ricordare i santi per non dimenticare
Sono figlia di un deportati in campi di lavoro non ebreo raccontiamo sempre appunto per non dimenticare il papà di Cecilia è uno è una delle persone che dobbiamo appunto ricordare durante il giorno della memoria io ne ringrazio ancora Giorgio per da questa sua insomma questo suo impegno per tutto quello che che ci ha raccontato e ne approfitto insomma per salutare in un salutare tutti e ringraziarvi veramente ancora di cuore per aver fra
Partecipato ci sentiamo e ci vediamo presto arrivederci ok dai greci grazie a tutti quanti partecipato grazie more