L'Emiciclo di Roberto Bertoni - La storia vista con gli occhi dei bambini

Questo importante argomento è stato l'inizio della nostra trasmissione quest'anno i treni dell'accoglienza ne abbiamo parlato alla all'esordio con viola Done
Il treno dei bambini prende l'accoglienza sono quei terreni che appunto come racconta Bruno Maida in questo libro infanzie povertà solidarietà nell'Italia del dopoguerra
Pongo una risposta del Partito Comunista Italiano fondamentalmente a quelli che furono poi gli utili al Piano Marshall
Un'azione in solidarietà in Terna
Cioè non una deportazione di bambini ma un prestito una cessione amichevole di bambini centro-sud vennero trasferiti soprattutto in Emilia Romagna perché potesse avere un futuro ormai da quasi vera
Buonasera per lei
Allora parliamo un po'di questi terreni come nasce questa iniziativa chi è che lei inventa e quante persone ha coinvolto
Questa iniziativa nasce nel nell'immediato dopoguerra siamo nell'autunno del quarantacinque ed è un un'idea delle donne dell'ordine del Partito comunista
A Woody Allen poca non era ancora come dire a quasi completamente comunista era un'organizzazione femminile certamente lascerà nell'ambito della sinistra ma che vuole aveva come dire una a volontà ecumenica sostanzialmente un punto di vista politico un luogo di donne
E questa iniziativa nasce a Milano a Milano all'interno della sede del partito comunista dove c'è una donna come dire particolarmente importante e centrale nella storia del partito comunista c'aveva antifascismo in particolare che Teresa Noce
Pesano Cesar tanti precesa cresciuta mi ha citato Dino come operaia che poi costretta a scappare durante gli anni del regime esiliata in Francia poi dalla guerra di Spagna e deportata Ravensbrück insomma una donna straordinarie da una storia straordinaria e quindi guardata dalle altre donne comma
Patteggiamento uno sguardo particolare tuttavia prova a Milano o nasce dall'idea di qualche donna del partito dell'undici e dice fosse possiamo dare un tetto del cibo dei vestiti ai bambini delle periferie di Milano
In quell'inverno del primo inverno postbellico dove appunto si SISMI soffriva la fame il freddo nelle grandi città industriale
E mandano e non dimentichiamo che anche Togliatti compì personalmente insieme a Nilde Iotti un'azione del genere cioè a un certo punto venne un raccontiamo l'evento chi ascolta né il nove gennaio del cinquanta davanti a lei eh officina modenesi vennero trucidati dalla ceneri di Scelba sei
Operai uno di questi era Malagoli sua figlia Marisa Malagoli venne adottato da Togliatti e Daniel da Iotti ebbene adottata perché non gli atti si vuole impegnare in prima persona per garantire un avvenire a questo orfana
Certo davvero per così dire è la continuazione hanno di questa storia e cioè nel momento riceve cinquantotto anni cinquanta quando questa organizzazione e di solidarietà messa in piedi nel dopoguerra diventa anche uno strumento di fronte coesione esce Diana per intende c'è la repressione di quegli anni in cui la polizia spara sulle che manifesta là dove il diritto all'opposizione al diritto molto circoscritte volto di imitarlo c'è una sorta di democrazia sospese in quegli anni in cui non c'è ancora la Corte Costituzionale si agisce concretamente
E Togliatti fa un'opera
Molto simbolica
Ma non bisogna però dimenticare che Nilde Iotti negli anni precedente era stata in quelle terre una delle donne che aveva organizzato i treni dell'accoglienza e quindi come dire c'è un sito di continuità anche il naso Hotel de nell'Autobiografia
E non bisogna dimenticarsi a a sua volta del fatto che Togliatti aveva lasciato il figlio
Io non nelle sovietica durante dei molti anni della guerra dell'antifascismo e quindi sentiva anche un bisogna in qualche modo di avvicinarsi all'infanzia
Colpita da sola in qualche modo non abbandonata ma sola di fronte a alle come dire tragedia della fame del del del della ferendo di quell'inverno
Lei descrive nel libro che o della permanenza appunto questo è un argomento molto interessante cioè questi treni vengono immaginati questi viaggi vengono immaginati soprattutto per il periodo invernale perché quello più difficile per quanto riguarda l'immondizia alimentari e climatiche Trapani sono bambini che invece durano cioè che restano libere anni anche Hugues tornano
Sì nel senso che l'idea anche se non è certificata anche se non è scritto la sua parte mi in qualche modo l'idea di far passare l'inverno in un modo migliore
Sia dal freddo delle città del Nord sia dopo dalle dal dalla mancanza totale di condizioni accettabili fece cita come Napoli delle periferie romane a Cassino
La maggior parte la stragrande maggioranza di queste decine di migliaia di bambini passato due-tre mesi quattro insomma l'inverno per intenderci
Altri Tondato perché si costruiscono legami molto forti ho parlato con alcuni di loro
Parlano sempre dell'assetto delle due mamme di guerra pace sono due famiglie non sono scolpiscono legami molto solidi a volte questi regali vanno avanti tutta la vita ho parlato con più di una persona che ha deciso poi di rimanere in quelle seconde famiglia di stare al nord
Sono casi e non è non non rappresenta ovviamente la la totalità ma che dicono anche di quanto poi fosse difficile ritornare
In quelle terre in quei luoghi dove dopo quattro mesi di Bengodi anche se non era il Bengodi ma rispetto dove si veniva poteva apparire molto difficile ritornare in quella quotidianità di fame e di freddo anche di mancanza di scuola di vestiti
Beh certo l'altro giorno è andato in onda sopra gli uno un episodio molto bello di un altro amico di questa trasmissione che Maurizio De Giovanni il commissario Ricciardi appunto ha raccontato la storia di un orfano
Ed è inesistenti da un riferimento anche a scontare condizioni era esattamente quelle cioè non è che a miseria era proprio la miseria degli anni quella sentenza peraltro negli anni Trenta voi immaginate la miseria degli anni trenta più la miseria di un Paese distrutto dalla guerra
Dice questa cosa che invece è particolarmente importante perché quando qualche anno dopo viene fatta l'inchiesta sulla miseria quella negli anni già edizioni cinquanta proprio con la commissione farà distinzione tra povertà e miseria indicando dalla povertà e la mancanza di di di reddito di condizioni accettabili vite nella miseria invece l'impossibilità di uscire per sito da quella condizione l'assenza di tutto quindi quelle di cui parliamo è davvero miseria in quel senso cioè la mancanza delle condizionano le sembra difficile per capire quel mondo in realtà noi oggi dovremmo andare in altri mondi dove in quelle condizioni esistono
E infatti L'Espresso nel mille novecentocinquantotto fa un bellissimo viaggio in Italia fa una contro inchiesta e la chiama l'Africa in casa dove emerge a un certo punto che in pratica in alcune zone della Calabria addirittura ci sono persone che mangiano carne una volta l'anno addirittura non solo ma quando Amintore Fanfani diventa presidente del consiglio cioè la seconda volta nel mille novecentosessanta quindi ha passato già una parte del boom
Quando si insedia in Parlamento gli viene fatto presente Presidente guardi che forse il Governo e uno vale in Italia sono ancora due forse più di due
Non c'è
Quello che dovevo capire per capire questa storia e che
C'è un solo elementi di continuità no la le Nord Sud l'Italia esce la seconda guerra mondiale che un Paese diviso certo negli anni Cinquanta continuare a essere un Paese diviso
E negli anni cinquanta a quelle condizioni corrisponde alla grande emigrazione verso il Nord da quelle terre ma in quel momento cioè dopo la guerra si sommavano per così dire quelle differenze profondi sia un punto di vista di di vita di società di condizione alla guerra cioè a quello che la guerra aveva puntato determinata dal passaggio degli eserciti ai bombardamenti
Anni di fame no che si erano accumulati nel corso della guerra quindi la condizione dell'immediato dopoguerra è una condizione davvero drammatica e davvero l'Amati e soprattutto per l'infanzia
Ma l'ho voluta vero perché lei lo storico particolare cioè il suo punto di osservazione sono i bambini ora abbiamo parlato molto di questo suo libro ultimi lei e l'accoglienza ma lei ne ha scritti altri
A tra cui quello con in mano la Shoah dei bambini ma lei ha scritto anche i bambini nelle guerre del Novecento perché lei ha scelto proprio questo osservatorio per descrivere la storia
Io credo oramai volevano rimaneva poi un certo punto ha deciso di occuparmene per così dire in modo in modo più diretto spesso odiando scrivendo questo tema io credo che in l'infanzia sia un soggetto tanto lusso è un protagonista della storia non è un soggetto passivo che subisce la storia
Ma un soggetto che in qualche modo non ha voce
E non ha voce perché se lei ci pensa a tutti i soggetti sociali che un certo punto sono diventati protagonisti anche la storia ma le donne no
La storia delle donne grande evento degli anni sessanta e settanta chi ha scritto la storia delle donne sostanzialmente le donne si sono fatte portatrici hanno rivendicato il diritto di scrivere la propria storia infanzia non può rivendicare quel diritto riguarda casomai potrebbe dire o nel deve dire o non è già più infanzia casomai e tuttavia quello sguardo sul mondo visto attraverso l'infanzia a mio modo di vedere non soltanto mette al centro un soggetto sociale che ha un comodo di pensare di guardare il mondo ha un proprio modo di ricordare
Avrò modo di rappresentare il modo pensiamo al gioco al disegno e così via
Ma è anche uno sguardo diverso Eduardo che ci aiuta a completare quel mondo per esempio questa storia che ho raccontato
Le immagini della povertà il racconto della povertà che vieta le voci dei bambini completa quell'idea è completa quella quella visione condizioni dell'infanzia e poi se posso permettermi ora io credo che occupandosi di infanzia in questi anni
Significa per vari storici che come dire che a diamo domande come tutti nel nostro presente abbiano cioè le risposte nel passato per occuparsi di infanzia significa anche mettere in luce come oggi d'infanzia che la nostra parte di mondo protetta e garantita alla scuola vestiti entrar miliardi tuttora in condizioni minime di vita ebbe queste infanzie soltanto così da noi
Cioè l'infanzia una grandissima parte d'infanzia del mondo che quelle condizioni non le vive non le ha malgrado i diritti universali dell'infanzia dovrebbero essere uguali per tutte quando è arrivato noi e sbarcano magari da un balcone allora bisognerebbe porsi la domanda se quei diritti sono davvero universali e fare esattamente quello che settanta anni ottanta anni fa hanno fatto in questo Paese cioè di fronte un bambino aveva fame vanno aiutati
Per il Moggi cioè l'adozione a distanza lei in pratica sta proponendo di impegnarsi anche proprio delle adozioni vere consideriamo anche che oggi uno dei problemi grossi anche molti bambini che vengono sulle coste italiane sono accompagnati
Talvolta sono orfani quindi questa è una regola generale volevo suonare
Guardi io sottolinea sempre questo aspetto si adegua abbiamo le guerre novecentesca e l'infanzia il dopoguerra anzi dopoguerra novecenteschi vediamo che l'infanzia
E di tre tipi quella che soffre la guerra sono orfani sono profughi e sono poche
Spesso tutte e tre queste condizioni
Allora di fronte a questo qualunque siano le soluzione l'aiuto l'adozione secondo Montanelli francamente poi
Teresa poco quale sia la jet però c'è un problema di responsabilità collettiva
Cioè non si può come fa il nostro Paese come sono dei paesi occidentali aver firmato
Tutte le convenzioni di questo mondo a favore dei diritti dell'infanzia protezione dell'infanzia mentre atti di guerra la protezione dell'infanzia le condizioni minima cioè le garanzie che tutti gli esseri umani devono avere e poi di fronte alla realtà dei campi profughi nel nord Africa grandi come delle città nostra dove si vive in condizioni disumane ecco di fronte a queste allora fare delle distinzioni allora c'è qualcosa che non torna e soprattutto d'infanzia che c'è quando c'è comoda simbolo del futuro è il simbolo della società e il simbolo delle cose migliore di questo mondo
La nostra infanzia però allora forse cioè un'infanzia come dire di altre parti del mondo che quando bussano strappo molta ci pone di fronte alle nostre responsabilità storiche nostra responsabilità del presente
Due domande sulla questione delle guerre la Bonino e questa lei ha parlato appunto in un suo libro dell'infanzia nelle guerre del Novecento orari Faenza fra i vari conflitti novecenteschi cioè qual è la differenza tra un bambino che vive la prima un bambino che vive la seconda guerra mondiale
Dentro la prima e la seconda guerra mondiale la difesa non è così enorme se no ovviamente per certe condizioni diverse la guerra penso al fatto che la seconda guerra mondiale
In tanti teatri di guerra l'una guerre verticale cioè che arriva dal cielo con le bombe quindi cambia per esempio la vita quotidiana dei bambini che spesso vivono lunghe partirà con resistenze nei rifugi angeli ma la vera differenza ma lenta toccare guerre Prima Seconda guerra mondiale quanto tra le guerre della prima metà del Novecento le guerre la seconda metà del Novecento
E se le guerre la seconda metà del Novecento che non riguardano più noi dal punto di vista del terreno di scontro all'Occidente Veemon combattute nell'altra parte del mondo sono guerre che vedono
Sempre di più
Due cose da un lato la morte dei civili io ricordo credo che tutti lo sappia questo dato ma forse è bene ricordarlo all'inizio del Novecento nelle guerre muoiono lo novanta per cento di soldati e il dieci per cento di civile per dirla un po'grossolanamente alla alla metà del Novecento c'è la seconda guerra mondiale metà dei civili metà dei soldati vere oggi nelle guerre i soldati non muoiono più muoveva soltanto i civili e questo è un primo dato
Il secondo dato è che
Per il trasformazione del modello di governo adesso sarebbe lunga sarebbe forse noioso ma per come cambiano le guerre l'infanzia sempre più l'agonista come attore della guerra come soldato basti pensare al fenomeno dei bambini soldato
Che ancora oggi malgrado tutte le convenzioni di nuovo anche noi firmate contro questo fenomeno continua a essere un elemento molto presente allora se la cosa da ricordare e che le secondo me le guerre segrete novecento avvengono lontani da noi indipendentemente dal fatto che noi ne siamo responsabili da tanti punti di vista la vendita armi nei rapporti economici tutto quello che vogliamo
Ma il fatto che non le vediamo e cioè che non sono al nostro confine l'ultima è stata in fondo a quella dell'ex Jugoslavia l'ultima guerra ai confini del nostro impero occidentale beh questo non vuol dire che non accadano
E e le vittime dell'infanzia ricorda ancora una cosa
Le le i bambini delle guerre del se non avete novecento vedo che muoiono anche perché buttano le bombe sui mercati negli ospedali o sugli ospedali ma la cosa per cui muoiono di più i bambini e la desertificazione del territorio in cui vivono cioè muoiono di sete muoia di fame
Voi dov'è che sono stati molto perché vanno più condizioni il minime di vita e questo è una responsabilità di nuovo di cui dovremmo farci carico credo
Mai dare la persona giusta per porre questa domanda perché oggi ci sono delle tragedie in Yemen ci sono sale in Ruanda ci sono alcune parti dell'Africa in Siria insomma lei ha scritto molto di Olocausto adesso ne parliamo anche un ultimo libro che pubblicato ha curato l'esile filo alla memoria con Lidia Beccaria Rolfi e ci arriviamo ma secondo lei a proposito di guerre del ventunesimo secolo
è lecito usare la parola Olocausto per quello che sta succedendo per esempio i bambini sia una forzatura
Io credo che sia doveroso dunque due motivi urla perché l'Olocausto aveva Shoah è un fenomeno storico specifico che avviene in un tempo e con determinate sì ma anche la parola più generale di genocidio
Ha bisogno come tutte le categorie storiche quindi essere coi spiegate di esame delle specificità se no poi finiscono prese un po'come il prezzemolo e poi finisco per non vale neanche più quando davvero ci troviamo di fronte a fenomeni del genere tuttavia io al di là di come noi lo chiamiamo li chiamiamo questi eventi
Quello che so io son dei crimini son dei crimini contro l'umanità
Quando quando si sistema nella popolazione quando si buttano bombe sugli ospedali quando si uccide la popolazione civile e quando la si chiude tipo pensiamo in miseria in questi giorni anche in passato di si vietano
Diritti fondamentali minimi di movimento di dieci spento divide di religione e così via ma ci troviamo spesso di fronte ai crimini contro l'umanità e di nuovo quei scontiamo un uno del molti limiti rispetto al fatto che sappiamo quanto colti penali internazionali che fanno un ottimo lavoro tuttavia si trovano sempre di fronte a dei vincoli di alcuni Paesi perciò gli Stati Uniti alla Cina è Israele
Alla Russia che sono potentissime ma nello stesso tempo molto limitanti rispetto alla possibilità poi di di seguire di condannare quindi di dare un un senso di giustizia questi crimini
Ecco mai da da questo punto di vista ci arriviamo dopo alla vicenda degli addetti aeroporti perché io voglio invece tornare sul punto sul tema nell'accoglienza degli anni che lei descrive sono anni in cui il mondo cattolico il mondo laico collaborato bene ho parlato esplicitamente l'iniziativa del partito comunista e del lunedì ma è un fatto che in quelli sono anche gli anni per esempio di un prete come don Zeno di Nomadelfia
In
Come mai
Oggi non solo pensiamo ad un altro grande uomo di chiesa don Primo Mazzolari sempre in quegli anni lì
Il mondo cattolico in modo ambiguo facevano facevano fronte comune sul tema della povertà perché oggi questo argomento nonostante i dati statistici come quelli che ci porta a Los fama e completamente svanito
Dal dibattito politico italiano ed è rientrato soltanto nel momento in cui il va be'Covito cioè il covo invece abbia già fatto vedere file di persone davanti al la carica sia Loredana della povertà è rientrato di forza del dibattito politico
Diede dei quesiti primo non non direi che collaboravano totalmente
Quelli sono anni particolari penso agli anni in cui ancora non ci siamo la polarizzazione totale del sarà diciamo della guerra fredda per intenderci
Per cui forme di gola collaborazione sono molto folti sicuramente partendo da che cosa dei bisogni delle persone
Su cui come dire l'accordo è molto più facile
è anche vero che sono anni in cui il piano piano leggera chi è vaticane cattoliche incominciano a dire alle donne del CIPE cioè cento italiano femminile
Di non collaborare con quelle dell'uso in cui i vescovi i sacerdoti comincia a prendere posizioni sempre più dure nei confronti del socialismo e comunismo cioè lentamente questa collaborazione
Che c'è nei fatti che c'è soprattutto quando appunto ci sta di fronte a un bisogno lentamente si indebolisce ed ed è interessante come realtà le donne costituisca invece un elemento forte per che cerca di tenere insieme a questa forma di collaborazione tuttavia accertamenti sono stati anni di cui ci ha maggiore collaborazione di quanta ce ne sarebbe stata dopo
Però quello che riceve interessante perché io credo una cosa allora io lo dico da laico quindi non lo dico da né da religioso nel particolare mente appassionato
Alle vicende religiose tuttavia bisogna dire che in questi anni in cui la povertà ci ha continuato a essere cioè questo è un Paese con delle milioni di poveri
I soggetti che davvero si associazioni organizzazioni si sono interessati di questo sostanziale organizzazione soprattutto cattoliche
Sono quelle che hanno cioè i pacchi povera gente che faceva la fila la faceva anche prima come sa benissimo certo adesso è diventata il doppio la fila adesso quella finestra ingigantita non soltanto come numero ma anche come composizione sociale
E si è modificata ma i barboni strada che muoia di freddo non è che muoiono difendo adesso motivando il freddo anche in prima la gente che non arrivano a fine mese dove ad attendere il parco della Caritas c'era anche prima di un anno fa certo quella povertà adesso ci tocca di più perché è una povertà
Come dire che chiamiamola più interclassista
Di quanti lo vediamo perché se la rinviamo guardi le de
Quelli i bambini il resto va bene anche indipendentemente bambini siriani che morivano per la guerra motivano prima anche di arrivare qua ovviamente da stessa cosa in Libia certamente ecco la nostra risposta N e spesso quella dell'invisibilità se non lo vediamo cerchiamo di non vederla se riusciamo a non vederlo il mondo è meraviglioso
E sappiamo che non è così quindi quel presidio
Come dire organizzativo associazionistico
Cattolico e un presidio importante indipendentemente da come la si pensi la dal punto di vista religiosa Quick dipendentemente a quello che si sente si crede e così via la cosa drammatica è un'altra
Non è l'esistenza di quel mondo ma è l'inesistenza dello Stato da questo punto di vista o la scarsa esistenza dello Stato cioè la colpa
Mettiamola così
Il mondo meraviglioso che io posso immaginare quello dove non c'è bisogno di Save the Children
E quelle dove non c'è bisogno dell'Unicef quello c'è bisogno della Caritas lui vorrebbe dire che di Stati funzionano e organizzano l'assistenza non la beneficenza ma all'assistenza come diritto fondamentale di un cittadino
Quindi e quelle che lo scarto di un problema che a me e che adesso diventa molto visibile ma temo che appena finito corvidi vi tornerà a essere invisibile
Guardi prima ha detto una cosa molto condivisibile cioè ha detto a che anche allora c'erano grandi contrasti bene prima abbiamo fidato don Zeno Milashi raccontare un episodio che raccontava Enzo Biagi che è un episodio bellissimo
Un giovane Donzelli ma Adelfia
Che oste incertissimo Dalla Chiesa in quanto era considerata la Chiesa quel bivio dodicesimo non quella di Papa Francesco considerato comunista fondamentalmente lo stage altissimo un giorno telefona e dissenso io domani non sono come dare da mangiare ai miei bambini
E allora Biagi che all'epoca lavorava in Rizzoli vada Angelo Rizzoli che era stato un Martinitt
E gli dice Rizzoli domani dei bambini non sanno come mangiare e Angelo Rizzoli risponde quorum milione subito due alla fine del mese
Cioè
E la cosa interessante il palazzo e la modernità di don Zeno don Zeno forse vale la pena per i suoi ascoltatori dire chi don Zeno donzella era un prete un sacerdote non Sartini di Carpi
E lui dopo la guerra che cosa fa lui si occupava già di orfani negli anni Trenta
In quelle zone di Carpi Modena e dopo la guerra che cosa fa di con tutti i suoi orfani in acquisti di cui si occupava lui decide di occupare un posto e questo Bosone è un posto qualunque il campo nomadi certamente di Fosso
Cioè il luogo dove si stratificato una straordinaria quantità di memorie i prigionieri alleati quarantadue deportati politici ed ebrei completa a partire da Primo levi nel quarantaquattro quarantaquattro quarantacinque e poi dopo ci saranno i io Edwin i profughi da liste dal base che andranno lì
Luigi Bundesbahnen modernità straordinaria secondo me il fatto che lui quando arriva coi suoi orfani due camminando ma Venezia si porta dietro le telecamere
E lo fa in un film la via mail filmati di quel momento Cei chi aveva capito anche generava raccontarla quella storia e quindi è ovvio che a parte che Biagi di quelle parti ma insomma è ovvio che che che don Zeno guardasse anche la rappresentazione di quella storia e infatti le vicende don Zeno finisce nel cinquantatré quando la polizia scendiamo in raccordo con il Vaticano
Abbatte cioè va va a a Fossoli anomala fino vai si chiamano Malesia come comunità non come luogo a se stessa e far contare di a tutti i bambini Nova Delphi esiste ancora oggi ho difeso il contatore
A Grosseto
Ha continuato a esistere ancora oggi ma certamente l'esperienza di don Zeno in quegli anni di questa figura comunista non era ma era eversivo perché sostanzialmente faceva una cosa straordinaria cessione un papà
Come dice il Vangelo dei più poveri degli ultimi e lo faceva indipendentemente da tutti lo faceva perché è un suo dovere questa cosa avvisa assolutamente come una rottura delle delle gerarchie ecclesiastiche una cosa da comunisti
Mi verrebbe da ieri mi oggi come oggi secondo questo Papa qualcosa stia rinascendo questo Papa è un aggettivo non ci dimentichiamo che viene in mente un altro grande
Uomo di chiesa brasiliano che ovviamente come le persone Camera e diceva quando do da mangiare i poveri mi chiamano Santer quando mi chiedo perché vuole Carlo Fava e mi chiamano comunista
Ecco con questo Papa secondo lei idee il tema della povertà il tema dei bambini il tema dello scarto di cui questo Barbara medicamento ogni giorno è tornato al centro o questo Baba molto applaudito ma poco seguito
Dipende da cioè io credo che
Papà Abbiati a raccattare abbia avuto e abbia la capacità di essere il punto di riferimento di tantissimi soggetti estremamente diversi
Ma che hanno come dire Clean comune questi tipi di temi di ultimi i quelli che non hanno quelli che hanno bisogno e così via dipendentemente dalle se appunto laici o o cristiani
Temo però nello stesso tempo che quello che importante nell'agenda del Papa non dico del Vaticano dico della chiesa del Papa
Non sia la stessa agenda dei paesi occidentali cioè quelli che hanno le risorse per poi uscire in qualche modo dare risposte di questo gene basti pensare all'ambiente no aveva vissuto gli anni tram piani con totale disinteresse da parte del paese e un Paese fondamentale preoccuparci liberamente il Papa diceva che l'ambiente basti pensare a Incirlik era la vera urgenza umana in questa fase storica e allora il problema non è quanto lui riesca a vedi a concentrare su di sé l'attenzione neanche i bisogni e anche le speranze dividi milioni forse miliardi persino di di di persone e il problema è quanto riesca e questo temo assai poco rispetto ai bisogni riesca a influenzare le agende di quelli che poi le cose cambiano davvero
Magari nella parte conclusiva di presentarmi sta leggendo di raccontarmi questa storia che Lidia Beccaria Rolfi e si chieda perché Lidia Beccaria Rolfi purtroppo non c'è più nulla da venticinque anni fa
L'idea vediamo a una mia amica prima di tutto anche sarà l'età di mio padre o amici
è stata una donna che ha è stata del che la maestra diventata maestra meno centoquarantatré in Val Varaita fu arrestato né ai fascisti e deportata Ravensbrück
Avvinto old o perché dei sopravvisse ritorno da Ravensbrück
Oltre ad accompagnare
Due bambine ebree trovate lì in quel libro si racconta trovate nella Germania libera con lei a prendere per mano in qualche modo accompagnarle fino a Milano
Oltre a quello lei torna Voss costi una sua vita intero mese al centro della sua
Vita anche la testimonianza il racconto cos'era stato Ravensbrück e cioè il campo di concentramento femminile per eccellenza della Germania e del D Day l'aria e nel mille centosettantotto scrisse un bellissimo libro con Anna Maria induzione si intitola valido né di Ravensbrück è stato il primo libro Italia che raccontava che cos'era stato Ravensburg attraverso delle testimonianze attraverso una ricostruzione storica Lidia non è una storica ma con molto ma con molta attenzione molto rigore e poi proprio quasi in punto di morte uscì questo libro l'esile filo della memoria che volevo straordinario
Che ha voglia di legge ed è uscito dal punto vent'anni fa ma questo libro e una riuscì a Linate per due motivi uno
Perché è un rito letterario e una memoria ma letteraria lo stesso timbro la stessa straordinaria letteralità che può avere un libro come la tregua di Primo levi
E dall'altra parte in questo libro
Abbiamo inserito inserito grazie al figlio i disegni che di indiani disegna il diario che di dire tenga Sgura cosa rarissima perché ovviamente teme un via dell'aria stranamente fino ma le Lucia a tenere un diario differenziati a fare dei disegni in questa edizione siamo riusciti a mettere tutti insieme cioè il suo racconto del ritorno perché lesive fino a memoria il racconto del ritorno Germania
In Italia e poi di degli anni successivi finiani successivi ma anche dentro il diario di Ravel dubbi sui disegni e quindi una storia di un pezzo che ci dice che la deportazione politica come quella razziale non finì come le guerre non finiscono con un l'ultimo sparato con un accordo non Fini
Con la liberazione diafisi Stone finalmente lei dice ancora devono ricevere deliberò dice non si è mai essere mortali nella biografia di Lidia quel libro che era una cosa che diceva lei
E cioè diceva non si è mai le inchieste importanti per dire è una condizione così profonda
Così drammatica ma anche così lei parlava di Ravensbrück come della sua università
Per così dire anche cosa ti insegna del mondo e dell'umanità che te la porti dietro tutta la vita questo lei l'ha fatto eleva una straordinaria racconta la trincea straordinari del testimone
E soprattutto è una persona divertente che non è poco col poco espose un essere umano
Io ho ancora due domande la prima in questa le D'Aquino di Ravensbrück appunto ci sono volute in cui si è molte citazioni la Divina Commedia Carducci cioè lei ha avvertito il bisogno di citare di scrivere anche versi che aveva imparato
Sì io credo anche se questa è la mia l'idea che in fondo
E in quelli quelle poesie che non so ma le sue la sua cultura scolastica lei ricordiamoci ha delle era del venticinque cioè finisce ad aver Luca non ancora diciannove anni la ragazzina di Somma ragazza
C'è tutta quella dimensione scolastica ma c'è in fondo
Quella stessa urgenza che noi leggiamo nel canto di Ulisse di sequestri un uomo di Primo levi cioè quella rivendicare di essere esseri umani attraverso le le medie le operazioni in più
Profondere se lei mi dice che che lui fa due o per le due cose si lava
Affermando quindi la sua dignità di essere umano anche lavandosi quindi dà dignità del corpo della polizia e l'altra cosa cerca di ricordare appunto il canto dantesco
E in quelle ricordare in quel dire quei versi non c'è tutto simbolismo ovviamente oggi delle del di Ulisse nel canto dantesco ma c'è quella rivendicazioni qualcosa che e solo profondamente umano cioè il ricordo la conoscenza
Che del nazismo dei Lager era la una cosa che ovviamente doveva essere eliminata perché è una fonte di umanità e la disumanità azione
Fu uno degli strumenti più atroci ma anche più come dire non solo feroci ma anche tra virgolette intelligenti di quel sistema
Perché togliere disumana toglie l'umanità delle persone e trasformarle in vesti in in in non crine si rimane era in fondo la condizione stessa per potervi limita
Alla vigilia e con questo concludo alla vigilia di un'importante lezione regionale lo scorso anno su una porta appunto comparve la scritta aiuta mia
è una Croce una stella di David ecco lei quando ha visto quella scena anzitutto che impressione le ha fatto e la seconda cosa c'è un rischio veramente di ritorno
A fu a forme di fascismo e anche di nazismo attive oppure son ci si può dire forse minimizzando son solo degli imbecilli
Dire che sono
Una dipendenza in America ma anche perché come civili sono però ci sono imbecilli come dire tranquille invece di pericolosi
Però poi non basta come adesso al di là delle battute su dove anche quando visto quella scritta sulla porta in cui sono passato tanti anni per tanti anni però io mi sono domandato che cosa avrebbe detto l'indiano è secondo me l'idea di avere fatto una battaglia politica cioè allora sarebbe partito da quello per fare una battaglia politica ecco io credo questo e cioè credo che per sconfiggere o almeno per confuso per cercare di limitare non tanto fascismo nazismo perché voi queste queste categorie cioè dopo capire il presente spesso mantenere cerca di combattere tutte le forme di discriminazione di razzismo di autoritarismo che vediamo
Anche in Paesi del del dell'unione europea
Penso alla all'Ungheria penso alla Polonia
Ecco credo che o per fare che doveva fare due cose almeno dal mio punto di vista bisogna fare due cose
La prima e rivendicare con forza continuamente quali sono i valori fondanti delle persone se uno non mi dice che vive in questo Paese che si riconosce costituzione e non è antifascista secondo me
C'è qualcosa che non funziona
E in fondo vuol dire che non ha non rivendica fino in fondo lei che il cuore di questa posizione quindi secondo me intanto cioè come dire il perimetro dei valori nei quali ci dobbiamo riconoscere i vanno detti anche ad alta voce
Non sottovoce
La seconda cosa punto fare politica
In quel libro che di cui aveva parlato all'inizio e cioè accoglienza io scrittore secondo io scritto quel libro perché volevo raccontare com'è bella la politica di quanto oggi la politica Scozia consegnato una brutta cosa invece e il fondamento io direi la politica e il conflitto sono i fondamenti di una democrazia del dello stare insieme comunitari ecco questi elementi sono alla base di una prosa avversari sconfiggere i come dire l'intolleranza per sempre o razzismo presento la discriminazione per sempre sappiamo che non sono un antropologo non so un secolo ma temo
Partecipi a un po'di tutta la storia dell'umanità possiamo combattere battaglie civili culturali
Se a partire dalla scuola che luogo più importante a questo punto di vista in cui noi rivendichiamo quel perimetro di valori e ci mettiamo dentro non soltanto la memoria ma la storia come un fondamento che ci tiene insieme
Provate a io non ho niente da aggiungere la ringrazio ricordo i suoi libri i treni nell'accoglienza e l'esile filo della memoria la storia di via Beccaria Rolfi con tanto di D'Aquila Ravensbrück e poi lasciare i bambini non si è mai ex deportati e via discorrendo grazie di cuore e alla prossima
Grazie a lei