Derrick

Vediamo se qualcuno degli ascoltatori di Derrick se ricorda di una cosa che io leggevo già mi pare alla fine degli anni Ottanta in qualche periodico forse quattro ruote
Era un apparecchio basato su tecnologie di comunicazione radio fatto per essere installato in macchina simile a un Telepass ma non era un Telepass
Era un lettore di segnali in arrivo da postazioni fisse o mobili sulla strada per avvertire di pericoli dovuti a contingenze o alla conformazione della strada
Mi pare di ricordare che fosse un progetto che coinvolgeva ANAS o Accico entrambi
Si vide la pubblicità per qualche tempo poi prevedibilmente scomparve
La cosa era troppo avanti richiedeva un livello minimo di diffusione dell'infrastruttura per essere appetibile all'utente privato quell'infrastruttura era difficile che si sviluppasse senza l'interesse dei clienti della scatolina
Un classico circolo vizioso che accompagna spesso l'introduzione di nuovi standard o infrastrutture
Si trattava però davvero di un'iniziativa lungimirante lo sviluppo parziale fallimento e reindirizzamento delle tecnologie di guida autonoma di veicoli stradali degli ultimi anni a mio avviso lo dimostra
Nessuna intelligenza artificiale oggi in grado di avere una condizione abbastanza olistica e analogica da poter condurre un veicolo in ambienti non protetti su strada se non con una dovizia di sensori che sfiora il ridicolo
Noi guidiamo con due occhi orecchie e mentre pensiamo altro le auto guida autonoma hanno bisogno di telecamere ovunque radar sensori di distanza anche se è probabilmente vero che noi siamo più fallibili
Di conseguenza un filone importante degli investimenti nella guida autonoma si è spostato verso la mappatura di estremo dettaglio delle strade servizio che si sta configurando come una vera e propria infrastruttura di interesse pubblico complementare alle strade stesse
Uno dei settori più interessanti del piano di ripresa resilienza mi sembra siano proprio i trasporti
Suddivisi tra almeno due dei capitoli detti missioni del piano il secondo rivoluzione verde tradizione ecologica
E naturalmente il terzo infrastrutture per una mobilità sostenibile in cui è evidente la quasi dicotomia o più ottimisticamente complementarietà tra aspirazione a collegamenti veloci tra Nardo e ramificazione locale dei trasporti
Per un Paese come il nostro di bordi che per quanto sempre meno popolati sono sede imprescindibile di Bellezza Cultura e attrazione e dopo il comizio forse hanno anche una qualche prospettiva di ripopolamento residenziale da parte delle classi produttive oggi urbane
Credo le nuove tecnologie dei trasporti e quindi le nuove forme di trasporto pubblico saranno decisive
Difficilmente per motivi di costi oltre non potrà mai arrivare in un borgo rinascimentale collinare di due mila anime e gli autobus di linea difficilmente possono passare più di un paio di volte al giorno in ognuno degli innumerevoli Borghi meno vicini al capoluogo di interconnessione ferroviaria
è verosimile quindi che la soluzione siano forme di uso condiviso di veicoli in grado di spostarsi da soli a seconda delle richieste degli utilizzatori Chiaratti funzionare in modo collettivo
Una sorta di carceri in pool e senza conducente navette collettiva interurbane flessibilità e risponde alle chiamate degli utenti accorpandoli contemperando efficienza e tempi di attesa
E che possa costare poco in totale rispetto alle linee di bus e che magari riceva per questo contributi pubblici nel momento in cui vi si sostituisca
Anche questo servirà l'infrastruttura per la guida autonoma credo
Testi lindi Derrick sono sul blog Derrick Energia un saluto da Michele Governatori