Obiezione di coscienza: la consegna di Olivier Dupuis

Come vi state muovendo in generale deve sulla Campania affermazione coscienza in queste ore che possono ancora
Ci si può ancora valere del tuo contributo è apparsa sicuramente non perché scelta due in
Siamo sicuramente voglio dire senza ride insomma in queste querele
Ma
So in sostanza le le le due prossime scadenze su sulla campagna per l'affermazione di coscienza sono questa mia consegna mercoledì prossimo e quella di Massimo Sarmi Illy tra durante il congresso del partito a Firenze
Come io l'ho l'ho detto ovviamente horas le energie del partito assoluta per quanto riguarda le obiezioni l'affermazione di coscienza sono puntate su sulla mia consegna su soprattutto sul la campagna elettorale in Belgio perché ovviamente i tempi sono stretti il tredici ottobre si avvicina con grande fair
Penso
Che all'ira deve di questa consegna c'è ci sarà all'interno del durante il congresso un dibattito su
Su questo tema
La il modo con qualifiche e ho cambiato il congresso la diciamo la mettere insieme l'affermazione di coscienza la fame nel mondo ci apre sicuramente delle delle prospettive di dibattito
Delle prospettive di azione per l'anno prossimo che
Saranno penso numerose
Devo dire che la certo una certa ripetono penso che gli ascoltatori di radio radicale la conoscono ormai ma non non volendo prendere certe cose per scontate devo dire che per quanto riguarda il gesto questa consegna
Il sicuramente ci sono due diciamo due livelli uno uno in meno politico di rivendicazione tra virgolette immediata cioè un un azione puntata sul Parlamento europeo che chiede un un in fatto l'applicazione dell'apporto Maccio chi dell'ottantadue sull'obiezione di coscienza e cioè un'equiparazione del servizio civile di quello militare
Questo il primo livello prima tappa di una campagna che vogliamo sia e che pensa che vogliamo molto più lunga molto più complessiva
Che una ridiscussione una riflessione su sulla difesa in quanto tale per arrivare a creare una la alternativa di difesa
E alternativa di difesa che che renderebbe in conto le minacce che sulle nostre società sulle nostre democrazia
Queste minacce penso che dal settantanove inventori abbiamo mano stabilito una rete arricchito una ricezione
Vedendo nello sterminio per fame una delle principali principali minacce che che pesano su sulle nostre democrazia in quanto minaccia la coerenza stessa agli penso spesso la il valore stesso della democrazia nel senso che se una democrazia può
Affermare di promuovere gli rispose di rispettare e di promuovere il diritto alla vita al suo interno non può che farlo al suo esterno
Progetto precauzione per rispondere attonito che ma la domanda in sostanza come conciliare l'antimilitarismo e l'antisovietico cinismo
Lì
Penso che il punto di partenza come sempre le cose in cui crediamo ed io credo incerte vince in certi valori
Nei valori della democrazia il valore nei valori della libertà il mio antimilitarismo s'iscrive in questa per scatti IVA
A partire questo ovviamente non posso perché non essere d'accordo con il quello che succede che succede in un in Unione Sovietica ovviamente
O
Ognuno può chiamare questo antisovietico ma vuol dire che sono antitotalitarismo dopo e tanti tra totalitari sta e che quello mi basta per fare un'analisi critica dell'Unione Sovietica e di trarne delle Cornelle conseguenze penso che lo facciamo da anni all'interno del partito andando lì andando in in Russia andando nei paesi del delle sul genere per affermare certi diritti non soltanto all'interno delle nostre democrazia cioè non sono
Che non sono sono al
Diciamo non so come si traduce in un problema di traduzione ma che per le quale ci sono anche dei problemi a certi momenti di non rispettare più diritti sulle sui quali sono fondate penso alla cosa di alla alla Scala storia di Enzo Tortora che è un esempio emblematico su questo fronte
Grazie ma io penso che prima di tutto c'è un po'di confusione anticomunismo antisovietica antisemitismo non è già la stessa cosa
Dopodiché io ho detto che io sono anche in armamenti sta solo che ci non non non credo nei nelle cose militari penso che si la cosa che mi che le nostre società debba devono fare arms armene aumentarsi armarsi armarsi sì arma armarsi a livello dei dei valori
E tutto lui se figlio non cessi gli ascoltatori si sono già immaginate la potenza dell'Italia se facendo un intervento straordinario
Campi se facendolo in un in un nuovo due paesi del terzo mondo che sono
Toccato a morte dalla nello sterminio per fame nera siccità eccetera
Quale
Immaginare il prestigio dell'Italia davanti al le nazioni a alla comunità internazionale se dopo un anno e mezzo dopo due anni grazie all'intervento dell'Italia Sica si cambia si si cambia una situazione così drammatica e si fa si si fa si fa in modo che quelli questo Paesi questi paesi possono iniziare davvero un processo di sviluppo Mario sono con convinto va veramente in fondo che il prestigio di quel Paese che per primo
Farebbe questa cosa sarebbe immenso e lì ritorniamo anche al discorso di della resistenza della guerra l'ultima guerra
Io penso che la vera paura di un sistema come quello sovietico non è i nostri carri armati perché in uno studio società come l'Unione Sovietica che che cosa è più facile che rispondere con un po'più di carri armati quando nasco Paesi mettono un po'di più voglio dire non mi costa niente tutto tutto il sistema sovietico fondato sull'industria militare che al primo che ha tutte le facilità che al primo posto nel per organizzazione lo Stato che che di gli operai che lavorano in quel settore e sono in impagati intimi Nevio pagati di di di di tutti che veramente a hanno tutte tutte le farà li facilita io penso che quello che tenda l'Unione Sovietica
Appunto la poppa la la propagazione delle nostre del dei nostri valori come finalisti nel mille novecentoquaranta quarant'durante la guerra
Temevano molto di più i messaggi privi di De Gaulle a addio al Radio Londra che c'è un piccola tentato sussurri sui piccoli attentati e c'era c'era una risposta facile prenderà un un paio di civile essi
Un un colpo di mitra e la cosa era risolta un po'di più di paura un po'più di e l'ordine quell'ordine che volevano loro ovviamente
Ma contro una radio contro la la conoscete di una speranza di di un futuro diverso
Li li si confrontano Lia arriva la paura vera la paura perché i sovietici erano al a non la pensa come noi
Pensano ascoltano
Dal momento in cui non diventa più una cosa formale come come lo è sicuramente un po'queste radio libere che e mettano nei paesi totalitarie e in particolare in Paesi dell'Est che non è una cosa dei nostri Stati una promozione va dei nostri valori ma una cosa fatta un po'tra
Chi potrà Park contro poi paga andava un po'all'americana come sappiamo di America ha America Frast eccetera eccetera ma se si fa in una prospettiva politica di creazione punto veramente di un dialogo diretto con i cittadini sovietici e dei paesi dell'Est sì si comincia a fare sul serio delle proposte politiche come quel quella che abbiamo fatto in Jugoslavia di adesioni tra gli Stati e la comunità europea sì se si comincia a fare del Po per le proposte serie a livello dei nostri governi
Allora cambia tutto perché questa è una politica estera e la difesa non è che un la parte di una politica di difesa ma che appunto e di difesa noi noi vogliamo un
Una politica gli aggressione die di attacco di di di di costruzione di qualcosa e non di difesa di una cosa che sempre di più
Diventa
Sì
Illeggibile per i cittadini delle democrazie garantire democrazia occidentale