Spazio Transnazionale - Un nuovo governo provvisorio per la Libia

Salve a tutti sono Francesco De Leo direttore di affari internazionali la rivista dello IAI vi do il benvenuto al Forum dedicato alla Libia organizzato dalla nostra rivista congratulazioni auguri al popolo libico in questo giorno storico questo
Il testo del Twitter fatto ieri dalla canto della nostra ambasciata a Tripoli riferimento alle il giuramento dei ministri del nuovo governo di unità libico partiremo da questo evento nella conversazione di oggi con un ospite autorevoli importante che ringraziamo
Per aver accolto l'invito dell'Istituto affari internazionali con noi ambasciatore Pasquale Ferrara inviato speciale del ministro degli Esteri italiano per la Libia benvenuto allo Iaia ambasciatore grazie grazie per aver organizzato questa allora il Forum si articolerà in domande e risposte tra esperti che presto vi presenterò e l'inviato speciale poi da tutto questo trarremo un po'al dicastero un video un articolo su affari internazionali abbiamo con lei Stefano Poli che vicedirettore dell'Ansa Francesco Semprini corrispondente per la stampa dal New Yorker dal Palazzo di Vetro un grande esperto di Libia
Paolo Quercia docente a Perugia di analisi
Strategiche Silvia Colombo responsabile di ricerca dell'Istituto affari internazionali e Dario cristiani signor Fellow presso il German Marshall Fund anche signor Ferro dello IAI il Forum si articolerà in queste modalità prima un breve spicci dell'ambasciatore poi domande e risposte il Forum avrà la durata di un'ora esatta ed è trasmesso anche da radio radicale quindi permettetemi di salutare quanti sono all'ascolto allora
Il ministro degli affari e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio attribuito lo scorso tredici gennaio all'ambasciatore Pasquale Ferrara l'incarico di inviato speciale del ministro per la Libia
Questo il breve testo della nota che ci fa ben comprendere l'importanza del compito assunto l'inviato speciale rappresenterà l'Italia ne garantirà la piena partecipazione a tutte le iniziative multilaterali a sostegno del processo politico libico questo in linea con il tradizionale impegno a favore della pace
Della stabilità nel Paese l'ambasciatore Ferrara avrà altresì il compito di sviluppare gli opportuni contatti con i principali attori locali e internazionali maggiormente attivi nel Paese di promuoverà infine la riflessione
Strategica sia in Italia con esperti internazionali
Che con esperti internazionali sulle prospettive della stabilizzazione della Libia anche nel quadro nord africano
L'ambasciatore Pasquale Ferrara è stato ambasciatore ad Algeri fino a novembre due mila venti
Prima di dare la parola la diamo al direttore dell'Istituto affari internazionali Natali Tocci che introdurrà i nostri lavori presenterà il nostro ospite
Grazie francese grazie Francesco soprattutto attente l'iniziativa di questo di questo fondo grazie Pasquale aveva accettato l'invito e grazie a tutti strisce ostili anche da parte mia effettivamente come dire il momento migliore questo per per un incontro sugli alibi hanno non poteva esserci no perché essi facciamo diciamo passi indietro poco più di un anno fa ma le aspettative erano alte quando appunto ci fu l'allora conferenza di di Berlino aspettative che poi come dire sono state immediatamente spende guarda l'offensiva Dini autarchia continuato nel nel Paese intervenuta successivamente
Attraverso l'intervento militare turco siamo arrivati poi all'istante in cui il nuovo diciamo non c'è stato quel barlume di speranza attraverso ingessate
Il fuoco ma sappiamo bene che c'è stato il fuori ruolo non sono assolutamente una garanzia di pace no basta pensare a quello che è successo sempre in autunno nel caso ad esempio per rendersi conto che spesso e volentieri
Un cessate il fuoco sì chiaramente a essere una via riconciliazione la pace ma può anche essere un modo per cristallizzare un conflitto annuale cristallizzazione di un compito che poi dopo mesi anni avvolta in vicende come è stato appunto il caso nel Caucaso può riesplodere in una nuova in una nuova guerra
Diciamo che adesso questa situazione di guerra durante l'autunno avvertire venga effettivamente diciamo così le speranze si sono riaccese
Cioè le speranze di quel crocevia inenarrabili ripetuto deve da un lato cristallizzarsi in una nuova conflittualità e soprattutto una spartizione del Belpaese sostanzialmente tra Turchia e Russia adesso c'è una reale diciamo speranza attraverso il nuovo Governo ad interim di neve
Effettivamente in piena andare diciamo diciamo indiani di avviarsi del corso di riconciliazione è solamente un primo passo credo che sarà sementi importante discutere con Pasquale tutti i nostri ospiti questo pomeriggio se effettivamente questo primo passo rischia di diventare solamente un primo passo abortito oppure se effettivamente appunto si può portare sulla via della riconciliazione anche Francesco
Grazie Natali
Ambasciatore Pasquale Ferrara
Grazie bentrovati tutti io mi aggancio a quest'ultima parole di di Nathalie Tocci sulla su questa fase che è un po'una fase in qualche modo inattesa no alla fino a poco fino a pochi giorni prima no che ci fosse il voto da parte della Camera dei rappresentanti
E perché è importante il voto innanzitutto perché diciamo abbiamo davanti a noi adesso un governo per quanto un governo di unità nazionale provvisorio ma legittimato per la prima volta in tanti anni da un voto parlamentare
E in secondo luogo perché questo segna diciamo una
Un cambio di di marcia diciamo nel nel percorso della faticosissima transizione libica cioè siamo passati dal dall'idea che l'intervento militare potesse essere risolutore alla alla politica e alla diplomazia
E questo mi sembra un un progresso fondamentale ora è vero come diceva Natalini che il cessate il fuoco possono essere ambivalenti possono anche dal nuovo quello che si chiama di Frosio in conflitti se no
Ma nel caso del della Libia il cessate il fuoco del ventitré ottobre
Scorso ed è stato veramente un vincente cioè un è stato un momento in cui e in tutti gli attori sono resi conto che non c'era una soluzione armata e che bisognava tornare alla al tavolo negoziale
Anche in termini di paura sharing cioè di condivisione del del potere nella nuova e Libia noi siamo molto contenti di questo risultato ma bisogna tributare un un omaggio anche a ruolo delle Nazioni Unite
Perché se tutto questo è stato possibile si deve ha un'idea che ha avuto Stephanie William scassata dopo diciamo l'uscita di scena di Ghassan salame in realtà la l'inviato speciale di fatto del segretario generale delle Nazioni Unite in in Libia
Per aver messa su un meccanismo e il Foro di dialogo libico abbastanza originale abbastanza complesso formato in parte da rappresentanti delle due l'istituzione parlamentare di diciamo quindi la Camera dei rappresentanti da una parte e l'Alto consiglio di stato dall'altra madre eravamo avuto anche il coraggio e la possibilità di coinvolgere rappresentante della società civile giovani e donne che erano un po'fuori diciamo di questo vedi questo confronto politico così aspro negli ultimi anni e la cosa sorprendente che in tutti gli attori indice hanno accettato questo formato
Non solo hanno accettato coinvolgendo si le audizioni Nigrelli questo foro di dialogo sono state trasmesse via streaming cosa abbastanza eccezionale diciamo per un contesto come come quello libico ma soprattutto Bojan hanno accettato di rispettarne i risultati che era meno scontato
E diciamo questo percorso apportato faticosamente alla al voto della dell'altro giorno che
Quentin che consente l'avvio Cina di una transizione in realtà perché diciamo nel la parte forse più complessa superata diciamo la ora la vicenda negoziale per la formazione del nuovo governo che ha dovuto tener conto ovviamente delle componenti regionali delle varie componenti politiche
I diversi stakeholders ma già adesso messo su questo governo di unità nazionale
Bisogna che faccio alcune cose non moltissime cose perché in realtà questo è un governo di scopo cioè deve portare il Paese alle elezioni parlamentari presidenziali auspicabilmente previste per il ventiquattro dicembre di questa deve poi completare nella misura del possibile l'attuazione del cessate il fuoco
Con intanto un un piano di riassorbimento dire inquadramento o di smobilitazione diciamo delle delle milizie deve far spazio
A una missione delle Nazioni Unite di monitoraggio del cessate il fuoco che già sul sul campo sta preparando diciamo ivi gli elementi preliminare brutture cominciare
A operare e poi deve rispondere nell'immediato ad alcune esigenze legate all'erogazione dei servizi pubblici per esempio la l'elettricità
Quindi sono cose poche cose ma tutte impegnative da fare in sette mesi
E quindi l'idea è che questo sia già un programma se si scende
Si parla tribune anche della possibilità di fare riforme più strutturali di vedere alcuni fondamentali delle del dell'economia di vedere la nei tutto il sistema dei dei sussidi
La questione energetica però deleghe in sette mesi certo c'è poco tempo per poter fare tutto questo quindi probabilmente sarà l'inviato a un momento in cui avremo un governo legittimato ancora una volta però questa volta da elezioni parlamentari e presidenziale questa seguire divorato ebbene la terza volta che in dal due mila undici che la Libia va alle elezioni speriamo che questa sia diciamo veramente
La sia veramente l'appuntamento con la democrazia per il Paese no cioè non tanto la democrazia elettorale
Ma con questa istanza di partecipazione coro mai sale soprattutto a livello della dell'opinione pubblica dei giovani delle donne tra l'altro segnalo che in come fatto positivo che nel nuovo esecutivo ci sono due donne in due ministeri chiave le il ministero degli Esteri ministero della giustizia
Che mi sembra già un segnale estremamente
Incoraggiante ovviamente tutto questo il chiudo questo questa prima diciamo questo primo intervento deve anche essere reso possibile dalla comunità internazionale prima si parlava appunto per riparlare del processo di Berlino
Che ha ha cercato di mettere attorno al tavolo innanzitutto i Trouble mette l'accento fisiche in qualche modo avevano interessi diretti e indiretti nel nel Paese
Ma dobbiamo dimenticare che tutta l'area diciamo che in qualche modo coinvolta dalla dalla crisi libica in primo perché abbiamo visto in questi mesi c'è chiaramente una complicazione geostrategica
Che diciamo la la mancanza di studio azioni forti centrali Libia ha consentito
E seconda in secondo luogo perché gli affetti diciamo delle crisi Livia
Si ripercuotono nei paesi vicini tre non parla solo di paesi vicini abbastanza strutturali come l'Egitto come nella stessa Tunisia e e l'Algeria ma parlo anche di paesi come il Ciad e Niger il Sudan no quindi la frontiera in qualche modo ne direbbe milionarie della Libia
E quindi la stabilizzazione progressiva della Libia avrà degli affetti diciamo a a catena anche su questi altri scenari
L'ultimo punto che vorrei
Sollevare qui in questa i in questo primo in questo primo intervento riguarda la la la questione che un altro tema diciamo che un governo dovrà affrontare della riunificazione delle istituzioni nazionali quindi insoluto l'istituzione militare come sappiamo è divisa in genere come l'istinto la stessa istituzione parlamentare
Per non parlare delle istituzioni economico-finanziarie nel Paese
E e poi diciamo più nel medio lungo termine il grande tema di una equa ripartizione dei proventi del della rendita petrolifera diciamo del Paese sono tutti temi sistemici
Che sono molto importanti
Anche diciamo nella di nella prospettiva della riconquista direi da parte della Libia di porzioni di sovranità nazionale
Perché il Paese che oggi abbiamo di fronte con questi eserciti stranieri con queste istituzioni fragilissime esposto diciamo a tutte le possibili temperie sul piano internazionale non è ancora un Paese pienamente sopra
Per noi lavoriamo per questo e anche nel nostro immediato interessa avere un interlocutore forte
In grado di controllare il territorio in grado di essere un parte partner economico-commerciale con cui possono parlare liberamente in modo efficace di tutto dalla questione migratoria alla questione diciamo della sicurezza legato al terrorismo e pentirsi ma tre problematiche che riguardano per esempio le aziende italiane
Che erano presenti in Libia che hanno lavorato molto nel settore infrastrutturale pro abbiamo bisogno di un interlocutore forte solido legittimato e in grado di porsi come un un attore di riferimento in quest'area importante nella dell'Africa settentrionale
Grazie ambasciatore Perona Stefano Polli e vice direttore dell'Ansa Stefano lasciatole farà ti ascolta
Grazie Francesco grazie a tutti grazie per quest'invito io ringrazio l'Istituto Affari internazionali tra l'altro credo il giorno adatto perché proprio oggi c'è stato il passaggio di consegne tra il vecchio Governo del nuovo esecutivo l'abbiamo data loro una notizia due ore fa prego del passaggio di testimone dal vecchio Governo nobile gotica quindi proprio gioco adatto per parlare per la Libia io vorrei dire che sono personalmente molto contento di questa nomina per l'ambasciatore Ferrara perché credo che la Libia sia una priorità debba essere una priorità del della politica estera italiana e anche credo della politica estera europea e quindi ci vuole un uomo per la mente in gamba per questo ruolo Pasquale Ferrara lo è è un diplomatico di grande l'esperienza di grande capacità di grande sensibilità diplomatica come tu hai ricordato è stato ambasciatore in Algeria l'Algeria è sicuramente un laboratorio con un punto di osservazione molto interessante per capire le dinamiche i cambiamenti geopolitici nel Mediterraneo ma prima ancora è stato portavoce della Farnesina è stato capo dell'Unità di analisi che è un un settore molto importante dove si costruisce la politica estera italiana quindi è un uomo di grande esperienze di Rugby Grande capacità e questo conferma l'interesse italiano per la Libia
Detto questo siamo sicuramente tutti d'accordo che questo passaggio di questa settimana è stato un passaggio l'importante per il futuro della Libia
In questa volta c'è un po'più di spazio dell'ottimismo per l'ottimismo rispetto ad altre
Le circostanze il nuovo Premiere l'uomo che tiene dal le liti di Misurata
Questo gli consente di essere un po'fuori dai giochi del triangolo Tripolitania Cirenaica Senzani e quindi di essere in qualche modo accettato da tutte le parti in causa e tutti infatti hanno dato il benvenuto alla alla all'arrivo del nuovo del nuovo primo primo ministro
L'atmosfera è buona la passerebbe ora per la prima volta dopo tanti mesi quindi è giusto avere speranza avere ottimismo lo hanno fatto un buon lavoro
E la strada però è lunga per arrivare da qui al ventiquattro dicembre alle elezioni libiche ma la strada che deve essere percorsa la Spena spiegata perfettamente l'ambasciatore Ferrara al quale io vorrei fare una domanda
Cioè un elefante nella stanza
Anzi sono due elefanti un un elefante turco nell'altra l'elefante russo
La Russia e la Turchia
Ma hanno approfittato di un vuoto politico
Che è stato lasciato sicuramente dagli Stati Uniti perché l'amministrazione Trump sia assolutamente decisamente disinteressate Medioriente del Mediterraneo
Ma credo anche dall'Unione europea che negli ultimi anni non è stata particolarmente attenta al sensibile a quello che accadeva nella sponda sud del Mediterraneo devo dire che l'Italia per tutti i paesi il meno colpevole almeno colpevole perché l'Italia ha cercato insieme ha cercato di fare qualcosa a livello politico diplomatica Secret diplomatico si è si è mossa
Con una in maniera interessante ma non ha avuto sempre l'appoggio dell'Unione Europea questo va lasciato inevitabilmente un vuoto dove si sono inserite la Russia di Putin nella Turchia di Erdogan sono inseriti a livello politico ma anche a livello militare ci sono circa venti mila miliziani in questo momento schierati dall'una e dall'altra parte in Libia
Ci sarà la brigata Wagner che è una brigata come voi sapete paramilitare Lussana che fa capo direttamente al Cremlino ci stanno i miliziani turche non esercito ufficiale nel Misiani Tropicana combattuta in combattuto in Siria molto esperti che hanno conquistato ebbe il premio una parte di territorio quindi questa situazione
Una situazione complessa
La Russia Turchia sono due Paesi importanti che non rinunceranno sicuramente ai vantaggi che hanno ottenuto in questa fase vantaggi politici ma vantaggi anche geopolitici perché sono riusciti e rientrare nel Mediterraneo in maniera prepotente dopo esserne stati esclusi per molti anni allora la domanda l'ambasciatore in questo processo lungo da qui al ventiquattro dicembre
Sarà necessario per le Nazioni Unite per la comunità internazionale negoziare anche con la Turchia e con la Russia e questo cosa comporta cosa significa quale sarà il ruolo di Mosca e Ankara in questi mesi grazie
Sì dunque io prima ho parlato ho fatto un breve cenno questa a questa situazione diciamo che si è determinata nel paese Enzo cerchiamo di capire un po'di più
Innanzitutto devo dire che in questi in questi in pochi mesi in cui disoccupato di questo dossier
O in progresso a parte diciamo la dimensione politica che abbiamo visto culminata nella fiducia data al nuovo governo ma i progressi più rimarchevoli sono sicuramente Salvini gessati proprio nell'ambito della sicurezza
Cioè abbiamo visto che il Comitato cosiddetto cinque più cinque cioè si tratta di cinque auto ufficiali per intenderci della del nell'Ovest e cinque dell'Est
Hanno lavorato in modo molto costruttivo per innanzitutto mettere in campo delle delle misure di costruzione di ricostruzione della fiducia reciproca no stanno lavorando molto attivo per la riapertura della stradale razziste misurata stanno lavorando per lo sminamento
E stanno anche collaborando con la la missione avanzata delle Nazioni Unite che dovrà monitorare il cessate il fuoco perché parlo di questa dimensione che perché può essere questa la strada io credo che nella situazione in cui siamo
Solamente come dicevo prima un Governo legittimato c'è centralizzato e con una capacità diciamo relativa di potersi scegliere autonomamente chi sono quelle AT in termini di direttrici della propria politica estera può far sì che la Libia venga liberata dalle presenze diciamo militari
Stranieri ora le sono presenze che rispondo delle logiche diverso vilmente nel caso del della Turchia c'è un accordo che è stato di carattere militare che è stato concluso
Con tra altra anca e is Rasi che nel caso della del del del della presenza russo di mantenere diciamo le e cosa sono meno
Sono meno chiare di come siano sono avvenute le le diciamo venuto questo dispiegamento però sicuramente solo un governo libico stranamente nazionalista direi salame internazionalista
Può lui conquistare la sovranità come dicevo prima si tratta di una specie di nuova decolonizzazione guarda sto che che che la che il popolo libico dovrà intraprendere
Io però sono abbastanza fiducioso uno perché vedo diciamo che c'è questa determinazione anche dei delle delle unità diciamo libiche militari più avvedute a esercitare loro effettivo controllo sul sul territorio in modo condiviso e due perché se io guardo la storia diciamo un po'di questo quadrante negli ultimi decenni ultimo Palio decenni vediamo che le presenze militari diciamo a brevissimo termine sembrano avere grande successo sembrano suscitare grande clamore
In realtà poi nel medio e nel lungo periodo in questi paesi soprattutto a livello popolare si creano reazioni di rigetto cioè sono presenze diventano difficilmente sostenibili
Allora se questo è accaduto ai agli Stati Uniti in e situazioni molto complesse come quella Iraq diciamo in una scala siamo parallela scalzando il di più di lotta io credo che questo sia posso avvenire anche anche in Libia
E e credo a quel punto già adesso siamo in una direzione diversa perché come dicevo prima siamo ritornati alla diplomazia cioè non è più tempo delle soluzioni militari
E quindi credo che abbia riacquistato valore anche l'approccio in quei Paesi come l'Italia che hanno preferito sempre la strada diplomatica che a lungo andare quella più solido a mio avviso non li abbiamo già adesso il già adesso diciamo rilanciato la la commissione mista economica italo libica abbiamo così cominciato a parlare di questioni collega dello Sviluppo via via dalle infrastrutture
Abbiamo anche ripreso i rapporti cosiddetti in People to People con un'iniziativa dell'associazione di comuni italiani che messo in contatto con municipalità libiche per cominciare a parlare di problemi concreti del del nella gestione diciamo di laicità di di tutti i giorni prima parlavo dell'elettricità potevo parlare dell'acqua di tantissime altre altre tensioni quindi sicuramente il problema c'è
Si parla di un elefante sicuramente un elefante o credo che però insomma
E il le prospettive in questo momento sono sono buone perché i fondamentali anche strategici della della la questione di Dio sono sono cambiati in modo radicale già rispetto a un anno fa
Bene Francesco Semprini scrive per la Stampa dagli Stati Uniti d'America conosce molto bene la Libia c'è stato più volte ho scritto più reportage per il quotidiano piemontese Francesco
Sì ecco mi mi sa dire
Perfetto innanzitutto grazie grazie di questa opportunità che arriva appunto in un giorno importante per la Libia finalmente direi soprattutto per chi come noi
A seguito in maniera piuttosto continua in questi anni
Le vicende della dilati la Libia del popolo libico finalmente perché un punto di svolta ma sicuramente un punto di inizio per un Paese che in dieci anni si sono celebrati
Da poco dieci anni dall'inizio della e la primavera libica della rivoluzione che ha portato poi alla caduta del regime di Gheddafi insomma in dieci anni
Si sono succeduti una serie di eventi che sicuramente hanno remato contro quello che dovrebbe essere il processo di pacificazione di stabilizzazione dei paesi quindi un inizio sicuramente positivo e promettente che però come ricordava l'ambasciatore Ferrara è un inizio Keynes sette inglesi
Dovrà portare a l'inizio di una nuova ulteriore fase che quella delle delle elezioni quindi sicuramente un tempo ristretto per arrivare ad un ad un grande traguardo che peraltro dovrebbe arrivare a settant'anni dell'indipendenza della leadership di una serie come dire di mi una serie di di di anniversari che speriamo in qualche modo portino portino bene al popolo il popolo libico grazie all'Istituto affari internazionali per per questa opportunità
E grazie l'ambasciatore Ferrara la cui nomina Dio
Leggo come il nuovo avvicinamento dell'Italia al dossier ridicolo perché l'Italia prima non fosse vicino al dossier libico ma perché a mio avviso rimane sicuramente in nel mio modesto parere forse l'approccio in certi frangenti non è stato così
Sì organico di efficaci come sarebbe dovuto essere soprattutto per un Paese che in Europa ma all'Italia più di altri paesi europei conta conta davvero davvero molto la domanda che voglio rivolgere all'ambasciatore Ferrara è un po'un follow up della domanda che Stefano Polli ha rivolto prima cioè riguarda un po'quelli che sono come dire gli azionisti di riferimento più o meno importanti più o meno diretti
Dello dello scacchiere ridicolo faccio perché comunque vi sto parlando da dagli Stati Uniti quindi è un po'un un obbligo professorale chiedere questa domanda cui poi ne seguirà un'altra che a mio avviso strettamente connessa come ricordava se fanno gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo piuttosto dalla seconda linea negli ultimi negli ultimi anni specialmente con l'amministrazione tante sul dossier libico cioè non era sicuramente non è stata sicuramente una priorità peraltro peraltro l'approccio è stato un po'ambiguo se mi permettete perché sotto il cappello
Del Dipartimento di Stato di negli USA Washington in qualche modo appoggiano apertamente il governo di Tripoli Ajax Sagrantino ovviamente ma in sotto il cappello diciamo così tra piano tra un pista che dir si voglia
Forse anche un poco la spinta dell'Egitto di Al Sisi
C'era un come dire in qualche modo un debole per affittare soprattutto per il ruolo che svolgeva come cerniera antiterrorismo in quella parte in quella parte della figlia quindi è stato un approccio se vogliamo in qualche modo un po'spiazzante per certi versi perché ufficialmente si seguiva il governo di Tripoli di fatto si attuavano misure cioè andavano forse un po'più verso tale fatto salvo nell'ultimo periodo in cui anche i tram presuppone distanze gli appare ecco la mia domanda la mia prima domanda l'ambasciatore la seguente nella America ligio bandi quindi questa nuova america da cui ci si aspetta
Un un cambiamento di approccio su diversi dossier e in particolare anche sul dossier Medioriente allargato quindi intendiamo anche mediterranee oppure la Libia rimanendo sicuramente non una priorità assoluta per Washington quale ruolo possiamo aspettarci dagli Stati Uniti
Di Giuba idee in cioè un ruolo più ampio rispetto a quello che sia avvenuto con l'amministrazione Trump oppure dobbiamo pensare che si continua sulla sulla falsariga la seconda domanda mi permetto di collegarle perché in qualche modo sono sono connesse questa ieri se non sbaglio è stato arrestato Bari dalle forze proprio di generalità di forzare un esponente dello Stato islamico
Nome di battaglia Abu Omar non è piuttosto diffuso ma in questo caso era un personaggio conosciuto anche dalle nostre autorità perché sembra sia stata una delle venti o comunque degli organizzatori del sequestro dei quattro tecnici dell'azienda Bonatti chiara
Appaltata dall'ENI per lavorare abbellita ricordiamo nel luglio due mila quindici poi sono stati liberati nel due mila sedici dopo un'operazione piuttosto come dire violenta due sono purtroppo rimaste incise due sono stati liberati accusandolo Marra
Era sembra una delle menti dietro questo dietro questo rapimento la domanda è la seguente la presenza di Abu Omar fa pensare chiedo l'ambasciatore che effettivamente lo Stato islamico seppur sconfitto nella sua diciamo figura per territoriali califfato dopo la caduta di sette è ancora una minaccia presente nel territorio libico e a quale livello di pericolo corrisponde
Bene io comincerà da quest'ultima domanda precisando che non sono un esperto di terrorismo
Quindi diciamo
Sicuramente non non no non sono in grado di di entrare nel dettaglio della galassia terroristica però quello del sicuramente posso dire perché la preoccupazione cioè non è accentuata come come in passato è soprattutto legata alla presenza di mercenari mercenari che in un fronte nell'altro
Provengono dalla Siria ovviamente in alcuni circostanza sono più esposti al pericolo chiamiamoli così di di radicalizzazione violenta
Però non mi sembra che siamo dinanzi a una riorganizzazione diciamo delle Sheila della dello Stato islamico di quel tentativo diciamo di installarsi in in Libia anche perché diciamo le le forze ormai sul terreno sono diverso prima si parlava appunto di di Turchia si parlava di Russia e quindi diciamo dal punto di vista proprio strategico-militare gli spazi per questo tipo di insediamenti sono quasi stati annullate ovviamente continua l'operazione di varia natura di antiterrorismo marmi somma credo che sia ormai la questione all'aggressione vera è quella di di conquistare diciamo un'unità degli apparati di sicurezza una serie di formaggi tutto il settore della sicurezza
In in Libia perché è l'unica garanzia di di controllo del territorio e anche di azioni mirate nel direzione dell'antiterrorismo
Per quanto riguarda invece la la la postura dell'amministrazione by the per diciamo nel passato diciamo gli americani comunque avevano una Red Line e che era legata nel nella visione diciamo strategica dell'esenzione Trump al al possibile dilagare della presenza russa no era una specie di punto di come dire di di vedi che captava la l'interesse catturava l'interesse americano
Più che tutte le altre le altre vicende l'indice però diciamo i segnali con la nuova amministrazione si sono già visti c'è stato il vi portavoce del Dipartimento di Stato che proprio in relazione alla alla presenza di milizie
Straniere di esercito diciamo di di di formazione delle Colari straniere in territorio libico ha detto chiaramente che non è più tempo e non è più tollerabile diciamo queste queste forze rimandano anche in una situazione posto conflittuale e quindi vedremo secondo me un atteggiamento molto più non solo vocale ma molto più assertivo diciamo dei degli Stati Uniti in favore di una sovranità libica pienamente conquistata poi ovviamente questa è la precondizione perché di il il nuovo la nuova Libia sovrana come dicevo prima stabilisca quali sono le sue alleanze internazionali è se se
Diciamo questo andrà nella direzione con auspichiamo ovviamente dell'alleanza
Di rapporti diciamo strette strutturati comprese europea e impegni primis radicali anche neanche gli Stati Uniti anche nella direzione diciamo dello dello sviluppo del Paese questo sarà se sicuramente un ottimo
Un ottimo segnale però diciamo ci sono ci sono dei movimenti come sapete voi che siete negli Stati Uniti diciamo la la messa a punto delle nuove linee di diciamo di politica estera devono amministrazione vi chiedo un certo numero di Nesi
Anche per il coordinamento Inter agenzie se il partner Pentagono nasce l'esempio di calze e quindi noi siamo ovviamente già in contatto con con gli Stati Uniti io stesso ho avuto vari contatti anche con l'inviato alta e l'ambasciatore americano altri poli no Orlanda un quel diamo una consultazione molto aperta è molto molto frequente con lo stesso Dipartimento di Stato quindi su questo lavoriamo davvero in una stretto coordinamento
E e credo che nel nei prossimi nei prossimi mesi assisteremo a un'evoluzione della dell'approccio americana nei confronti della legge
Paolo Quercia insegna analisi strategica all'Università di Perugia Paolo l'ambasciatore sferrati ascolta
Ore tanto grazie agli altri anche se in ritardo punto le congratulazioni all'ambasciatore radar è davvero ricoprire questo incarico che appunto ritengo che venisse dico farò personalmente molto contento che a farlo sia Pasquale Ferrara
Allora adesso siamo in una fase molto interessante con questo governo Governo ad interim elettrico è vero come è stato detto che adesso siamo politica più diplomatica non vuol dire che non sono frasi una fase fluida
C'è una fase di veloce modifica degli status quo che lo status quo abortito abbiamo la sensazione che le fasi combattute sono delle fasi in cui le cose vanno da qualche parte invece si può combattere per anni a restare fermi
Cioè non succede nulla c'è uno stallo sul conflitto che va avanti ci sono
Morti e distruzioni però politicamente il Paese rimane non assegnato rimane ISO lungo le linee appunto di conflitto e lo sta vincendo nessuno che si trova noi dobbiamo finire la pace ovviamente non c'auspichiamo una tachicardia cessate il fuoco però dobbiamo essere rigidi
Che queste sono le fasi dove poi le cose iniziano a cambiare perché la pace vuol dire che che si è trovata una un equilibrio politico tra le potenze prima combattevano
E questo è l'unico politico che si ricostruisce dopo una fase di conflitto vuol dire paese non sarà più dov'era prima del conflitto
E siccome prima del conflitto era molto vicino all'Italia
Secondo qualcuno forse troppo vicino all'Italia forse anche questo è uno dei problemi conflitto steso ma il punto dove conta il ragionamento Pasquale Ferrara eh
Che adesso che l'Italia si propone una finestra importante di mettersi in una sporcarsi le mani in senso buono cioè mettersi in gioco con quello che possiamo sappiamo fare tanto sulla libica tenendo presente che adesso non non possiamo più diciamo galleggiare perché nel frattempo c'è un conflitto che comunque non su cui non avevamo forti le valigie non avevamo grandi le potere di influire adesso dobbiamo portare diciamo la nostra
La nostra voce grossi interessi la nostra amicizia con il popolo libico oralmente noi siamo oltre a essere storicamente i responsabili perché oggi esiste una Libia con lo Stato unitario siamo in qualche modo anche corsi migliori amici della statualità limita forse nessuno più di noi è interessato a tenere la linea unitaria come Paese come il concetto di sovranità
Unitaria non non vedo lo stesso sia ai nostri amici europei per non parlare anche dei Paesi extraeuropei diciamo forti ingerenze Novellino uguale attaccamento a questo concetto di mantenere la linea come pensa di quindi noi forse abbiamo su questo una delle nostre migliori casi siamo qui limitatissima la definizione credo anche se ovviamente con i nostri rapporti sono migliori con una parte purtroppo non ottimale in un'altra parte ma io credo che complessivamente siamo l'unità dell'ENEL di attivazione dei nostri buoni rapporti con i vicini della Libia sia ad est e ad ovest però a questo punto come facciamo a portare avanti questa nostra necessità ecco di mantenere il mio nome è stato unitario che qui pensiero va indubbiamente ammissibili in qualche modo questa che era una vecchia parola diventata fosse una parolaccia perché si sale a dieci anni fa undici anni fa
Quando si aprì la grande stagione dello spin billing post-conflitto purtroppo in molti casi non è andato bene nuove costi insostenibili
Sulla linea dove comunque il Paese democraticamente più piccolo e le risorse economiche sono importanti Rossellini può funzionare
Ho effettivamente andare da qualche parte a patto che ci sia un driver politico di questo processo sedili né a mio avviso concludo vuol dire in qualche modo anche mettere insicurezza ai confini della Libia
E questo non è un tassello ormai pensiamo ai confini della linea quindi mi chiedo chiedo Pasquale Ferrara se questo non deve essere una specificità nell'incarico militare un po'una specie il nostro il nostro compito che va anche al di fuori di questo binomio più penso sia giusto non soffermarci troppo Energia emigrazione non siamo sempre non saremo colonizzati l'approccio verso la Libia
Ineleggibilità emigranti come questa dualità
Questo approccio binario frutto anche i grandi problemi io credo che c'è di più fermo restando le esigenze energetiche migratorie
Rimarrà questo aveva star fuori dai confini la regola principale punto di forza sull'Italia potrebbe agire
Questo punto nove mila e mettere in sicurezza un territorio immenso confini virtuali Mantini e resti
E allora e qui arriva la domanda ci sono televisioni europee importanti forse potremmo essere valorizzati Carloforte presenze italiane il vescovo ai vini comunque la missione
Ma in cui abbiamo il comando mi riferisco ancora misurato picconate invece potrebbe anzi potrebbe e dovrebbe invece a mio avviso che è una famiglia cioè la missione di assistenza tecnica
Alla al controllo degli uffici
Forse sarebbe il caso verità investisse molto su queste missioni mi rendo conto che esso ci sono relazioni una loro nuova
Entrature nel Paese ma mantenere alta la presenza europea su queste due visioni che probabilmente vanno anche in qualche modo colta da infarto comune perché non è scritto da nessuna parte che è una missione militare
è una missione sì civile perché è una bella missione europea di natura civile
Non possano avere una unitarietà strategica e di non voglio dire comando ma comunque di coordinamento comandare un ruolo importante in entrambe forse su questo potremmo spingere molto perché credo che il conterà molto di più in Europa quando più diventa anche un portatore degli interessi nazionali Milano il bianco per l'Europa circa una divisione non si può passare sull'attivismo di un Paese membro
Sì grazie per queste osservazioni molto molto stimolanti
La buona notizia è che questa preoccupazione oggi condivisa da molti Paesi europei soprattutto i principali Paesi europei i nostri principali partner hanno un approccio assolutamente simile al nostro per quanto riguarda preservare la paese la Libia come paese unito
Se vi ricordate fino a poco tempo fa c'erano fantasie arriva alla alle partizioni delle libri e eccetera cervo queste cose diciamo che sono
Totalmente adesso come dire ritornate nell'immaginazione di di qualche analista ma che sostanzialmente non hanno moneta corrente presso la classe politica libica sono anche vuole riprendersi in mano il suo paese così come insomma ora li diretti in tutta quella regione diciamo il la questione dei confini estremamente delicata e controversa azionasse le dobbiamo risalire agli accordi Sykes ricorsero interrompe renderci conto che si tratta di confini che in qualche modo sono stati sempre in ogni caso creati da da dall'interazione con l'Occidente insomma quindi nel caso della Libia però il il tema è più più complesse sono delegato al fatto che la Libia è un è un Paese multicentrico no quindi hanno ci sono diverse diverse culture diversi territori
Che però non sta scritto da nessuna parte che non possono
No non possono collaborare lavorare nella direzione diciamo di di costituire un paese unito unitario
Nella direzione diciamo della riconquista come dicevo prima della della sovranità nazionale ora questo accordo ripeto che è stato raggiunto per la formazione del nuovo governo
Risponde anche un po'questa logica cioè Silvia si raccordo inclusivo non quindi l'idea è che appartiene a tutti e che tutti si sentano rappresentati e rispecchiate
Certamente del il il discorso delle sentiste lo stage degli indios è fondamentale qui non siamo più nell'istituto un villino che insomma si tratta proprio di creare uno stato anche o delle istituzioni forti o che come sappiamo durante l'epoca di Gheddafi proprio la mancanza di istituzioni acconsentito
Diciamo la durata di un sistema che che si leggeva diciamo sul rapporto diretto delle il controllo diretto diciamo del del leader con con le masse e ma mancavano tutte quelle istituzioni di mediazione e di controllo i checks and balances che che che esistono in una in una democrazia è un'ombra in un paese diciamo
Venne a ben delle ordinato
E mi sicuramente in questo in questo un grande compito è fondamentale l'aspetto della della salvaguardia dei confini
Guardate che ci sono molti altri paesi intorno che sono altrettanto preoccupato in giù di salvaguardare i confini dell'India pensa d'Algeria presente Algeria quando parla
Della Libia molto preoccupato di questa del Fezzan no perché si tratta di una continuità storico-culturale
Anche di economia informale tra il Sud Angelino il Fezzan è che insomma ovviamente non potrebbe restare immune da una da un'ipotesi diciamo di di di partizione quindi diciamo sotto vari ai Paesi che sono interessati alla alla salvaguardia delle frontiere che cosa possiamo fare noi come mettere in sicurezza i confini del Paese ci devo pensare innanzitutto i libici tempo è fondamentale che ci siano istituzioni diciamo la riforma del del del del di tutto il sistema della sicurezza nazionale è fondamentale anche per questo insomma e e poi però che cosa possiamo fare noi sono state menzionate due due missioni importanti ammissioni ri-emissione Obama noi ci stiamo facendo la missione EUBAM finora
Nel Sudan anche la missione EUBAM adesso guidata da un'italiana
Quindi è un riferimento importante anche anche per noi è una missione europea che si sta strutturando
Che ha cominciato anche a il ragionare non solo in termini di
Capacity building con Tripoli con le istituzioni centrali eccetera ma anche in termini di estensione geografica della sua della della sua proiezione soprattutto con riferimento al sud della Libia quindi da sempre l'alibi e ci chiede ogni volta che poniamo sul tavolo non solamente con noi italiani ma con tutti gli interlocutori il tema diciamo del del controllo
De delle delle migrazioni pone sempre il problema della fuoruscita del dei confini meridionale della necessità di avere una capacità in in quell'area poi per quanto riguarda
I vini eliminò i ovviamente
Diciamo è l'unico strumento che finora abbiamo che che che funziona perché ha fatto centinaia di di di operazioni nel silenzio senza clamore diciamo in tutto questo periodo di riconoscimento di controllo di Navigli diretto diretti verso la la Libia per l'attuazione dell'embargo
Sicuramente non ci siamo fatti anche promotori di una sinergia tra queste queste missioni
Perché ci sono alcuni elementi che sono legati per esempio anche tutti i programmi di formazione della guardia costiera libica
Con cui i vini potrebbe svolgere un ruolo un ruolo importante quindi indissero lenti ci sono tra l'altro proprio in questo periodo è in fase di rinegoziato il mandato del delle emissioni Dini sono tutti temi che sono sul tavolo sono stati sollevati nel sicuramente siamo a favore di una riformulazione in questo in questo senso
Poi però ci vuole diciamo e chiudo qui dall'aspetto la prospettiva importante anche si parlava prima del del fatto che noi siamo stati visti data però non è mai stato così come diciamo un un Paese che ha procione avidi attrezzi due filtri
Del rischio migratorio dei rischi energetico io dire anche rischiosi comunitario no e quindi ma questo è un atteggiamento che ha avuto un po'l'Europa in generale in questi anni verso tutte le primavere arabe
Quindi non abbiamo un deficit diciamo come Europa di credibilità nei confronti di di quest'area
Però adesso credo che le le le i tempi sono cambiati prima poi non a caso parlavo nel People to people no delle municipalità per esempio io ho avuto anche un incontro molto fruttuoso che mi ha positivamente sorpreso con l'associazione degli italiani
Che espulsi dalla Libia non con con loro ovviamente poi con il con il con i discendenti e comunque vanto dei diritti che invece va hanno formulato il loro nuovo approccio dei termini di
Siamo vicini al popolo libico cerchiamo di capire quali sono i nostri le loro esigenze
Cioè e
E la centralità di di del diciamo della della dimensione orizzontale in questo discorso che va recuperata io tra tra le prime cose che ho detto cornuto quest'incarico diciamo la mia stella polare sarà non dimensione Stazzi c'è tutto questo lo sappiamo diamo per scontato tutto quello che ne sappiamo qui ma la vera polarità e il popolo lidi
E a questo popolo che da dieci anni
Non conosce pace
Non non tanto pace per un fatto di lei dicono diciamo un Pannunzio alla pace in questa direzione ma parla proprio di sicurezza umana cioè che incolumità ma anche e soprattutto la possibilità di un primo programmare un futuro pensata i giovani insomma
Che che sono cresciuti hanno hanno vi su tutto adolescenza e giovinezza in questa situazione di di di anomia
Quindi e noi abbiamo questa grande responsabilità adesso e credo che sia il momento buono per poter investire energie e risorse
Per perché questo popolo li conquisti un minimo di certezza del futuro
Allora in coda solo per dovere di ospitalità ai nostri esperti yaoi due ultime domande Silvia Colombo vi invito sul sito IAI punto it a leggere loro pay per sempre molto interessanti sulla Libia Silvia
Grazie grazie a Francesco buonasera ambasciatore grazie per questa chiacchierata molto interessante
Io mi vado subito a lei quella domanda ritorno diciamo idea parlando di istituzioni ci ha parlato appunto di State Building che se non quanto è veramente un punto un punto cento
Tale e mi voglio concentrare la domanda sul ruolo della Camera dei rappresentanti senza che il voto del nuovo governo chiaramente ha rappresentato un giro di boa anche per quanto riguarda appunto la canna da rappresentanti nel senso che supera un un impazza che sarà venuto
L'a creare sia mantenuta da moltissimi anni quindi diverse salutato quindi tutto ciò con un passaggio molto importante lo stesso tempo molti hanno messo in luce come la Camera dei rappresentanti sia diciamo tirata indietro rispetto alcune responsabilità presente nel chiarire o fare proprie le con cui alcune delle conclusioni del forum per il dialogo politico della Libia
Da porre sotto l'egida ONU in particolare il punto centrale riguarda appunto della la legge per il referendum costituzionale questo percuote spenta e come vede diciamo il futuro della Camera dei rappresentanti e cioè rapporti attuali con il governo non vede un rischio per esempio in una sorta di atteggiamento ostruzionistico scacco
Ho dato da lento di scaricabarile da parte di alcuni membri della Camarda rappresentanti del nuovo governo e in particolare vorrei la sua opinione sul ruolo del presidente Aguilar sale fino a poco a pochi mesi paralizzano poche settimane fa era considerato come la figura in pole position somma per guidare questo questo governo
Quindi piazza Emilia tentiamo magari anche Dario cristiani ambasciatore così concludiamo con lei Dario grazie di essere grazie una domanda velocissima per l'ambasciatore realtà su una questione più gioco litica mediterranea ad ampio raggio regionale io appartengo a quella minoranza di analisti che vede il ruolo turco in libera come un ruolo diciamo così di rimessa riferì difensivo e non come espressione di una malcelata ambizione né ottomana imperialista dove lo principalmente legato alla questione del rischio dell'isolamento turco nel Mediterraneo orientale
Volevo chiedere all'ambasciatore S pensa che l'Italia possano giocare un ruolo diciamo così di ponte rispetto alla alla Turchia e alla presenza di Turchia il Mediterraneo orientale perché mi sembra di capire che fra tutti i Paesi coinvolti nel registro medio siamo quelli un attimino più simpatia etici con l'esigenza della Turchia se questo può aver anche un effetto positivo sulla nostra cooperazione con Ankara in Libia grazie
Sì grazie cominciamo dalla dalla camera della dei rappresentanti beh in quel mondo dell'altro giorno
A
Diciamo risotto tre tre dilemmi che eravamo alla vigilia uno che se c'è ci si sarebbe stato meno una riunione della Camera rappresentante c'era un grande punto interrogativo
Due se questa camera lei di rappresentante avesse deciso di mettere all'ordine del giorno il voto e tre e Ilvo il voto positivo avere proprio insomma quindi tutte mentre queste questi in questi questi dubbi sono stati fugati per fortuna risolti
Positivamente quindi io credo che in questa fase abbia giocato un ruolo costruttivo sicuramente Águila sale aspira ad un ruolo non so quale sia poi sarà erano i libici a dover deve decidere
Anche nella fase diciamo posta postelettorale diciamo dopo la dopo questo governo governo transitorio ma è tutto tutto è legittimo perché ricordiamoci che questo governo dovrà Catasco scomparire in qualche modo alla vigilia delle elezioni e quindi in tutti i mi ingrandì nome diciamo che un finora abbiamo imparato a conoscere dalla politica libica Daniela Salerno anche ambasciata ed altri avranno la possibilità di potersi sottoporre alla alla al voto popolare insomma io
Diciamo nella transitorietà di in questo governo avendo una chance anche di recuperare quelli che possiamo dov'era considerare interventi no del Foro di dialogo e di dialogo libico quindi direi questo è una è una una prospettiva positiva per quanto riguarda la la Turchia
B no Zanzotto ricordiamoci sempre adulti è un Paese NATO non so no siamo nella stessa alleanza con una con la Turchia ora ovviamente queste con le iniziative dunque non non sembrano essere e sono coordinate diciamo con con l'alleanza però sicuramente la presenza diciamo turca in in Libia
Perché uno in qualche modo riconoscibile a dispetto alla alla presenza russa no perché quanto meno c'è stata una decisione del Parlamento turco non possiamo non abbiamo detto che non era assolutamente quella quel quella fase una mossa positiva costruttiva diciamo in e mettere ulteriore forza militare in una situazione già già esplosiva
Però sicuramente con con la Turchia Noemi cinque cc parliamo insomma c'è come dire c'è c'è un discorso sì parliamo nel Consiglio Atlantico ci parliamo a livello a livello bilaterale io stesso ho avuto diciamo la possibilità di parlare a mio omologo diciamo turco quindi ci sono consultazioni costanti io credo che nessuno alla fine poi abbia veramente interesse
Al caos istituzionalizzata no scusate diciamo la lo Silvano o al disordine costituito se vogliamo dire no perché in realtà al alla fine ci cento siamo tutti un po'perdenti e credo che e la la Turchia questo con lo voglia come noi probabilmente sia doppia della Russia lavoreranno ad avere altresì Ronnie compensazioni Milano in termini legittimi rapporti economici contrati infrastrutture tutto quello che sana competizione tra Paesi e e questo ci sta
Bene io ringrazio tutti i partecipanti siete stati numerosi durante tutta l'ora ringrazio i nostri ospiti Lanza e la stampa per aver seguito i nostri lavori
Un grande grazie ovviamente relatori in modo particolare l'ambasciatore Pasquale Ferrara ad avere un buon lavoro in bocca al lupo per il suo incarico grazie a tutti buon proseguimento di serata anche per chi ci ha ascoltato su radio radicale