16 MAR 2021
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Fai Notizia - In Bilico#1: gli effetti della pandemia sulla salute mentale in Palestina

RUBRICA | - RADIO - 10:30 Durata: 22 min 59 sec
A cura di Fabio Arena e Iva Radicev
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L’Organizzazione mondiale della sanità, in un report pubblicato a novembre 2020, identifica tra le priorità nel paese proprio "la revisione delle linee guida sulla salute mentale e lo sviluppo di una strategia locale per la prevenzione dei suicidi".

A luglio del 2020, una serie di eventi ha spinto persino l’ufficio Onu per per il coordinamento degli affari umanitari nei territori occupati (OCHA) a parlare di un'emergenza vera e propria.

Se è vero che i numeri ufficiali diffusi dal Dipartimento di pianificazione e ricerca della Polizia palestinese registrano una media tra i 20 e i 30
suicidi all’anno, altre fonti citano dati più preoccupanti.

Come la ong Sawa che offre supporto e consulenza non solo a chi tenta il suicidio ma anche a chi subisce violenza domestica, e che ha registrato un aumento tra il 30 e il 35% delle chiamate in entrata rispetto ai mesi precedenti.

Sawa ha inoltre ricevuto un numero senza precedenti di chiamate legate a un genato suicidio.

In questa prima parte del servizio di approfondimento di Daniela Sala, le interviste a: Ohaila Shomar, direttrice di Sawa; Samah Jabr, psichiatra e direttrice del dipartimento di salute mentale del ministero della Salute palestinese; Zaynab Hinnawi, psicologa e trainer; Ibrahim Khemys, direttore dell'ospedale psichiatrico di Betlemme.

(Il doppiaggio è di Astrid Ferrari, Manuela Viscardi e Gaetano Veninata).

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  • Ohaila Shomar

    direttrice della ONG Sawa

    Samah Jabr

    psichiatra e direttrice del dipartimento di salute mentale del ministero della Salute palestinese

    Zaynab Hinnawi

    psicologa e trainer

    Ibrahim Khemys

    direttore dell'ospedale psichiatrico di Betlemme

    10:30 Durata: 22 min 59 sec