Sono intervenuti: Fiorella Bartolomucci.
Tra gli argomenti discussi: Carcerazione Preventiva, Carcere, Giustizia, Magistratura, San Vittore.
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Continuiamo con il resoconto dei fatti del giorno oggi a Roma oggi pomeriggio alle diciassette si svolge un sit-in la all'oggetto e la l'argomento di questa manifestazione e lo sciopero della fame dei detenuti del carcere di San Vittore detenuti che come abbiamo ascoltato sono stati trasferiti nell'Ospedale di Parma e le cui condizioni si sono aggravate
Questo sit-in che si svolgerà il diciassette al largo Cairoli vicino al ministero della giustizia e indetto dall'Associazione giuridico radicale abbiamo qui in cella lo Mucci gli chiediamo i partecipanti a questo Teaching chi parteciperà e poi i un commento politico a questa iniziativa sì dunque il COMU tetto che ha promosso questa manifestazione era
Roma che vorrei ricordare e la prima che si tiene nella nostra città riguardo alla drammatica vicenda dei tre detenuti in sciopero della a me vorrei ricordarlo vi sembra da cinquantanove giorni che questi non mangiano cioè del ventidue settembre è possa da una serie di organizzazioni politiche anche molto diverse e molto lontane come matrice ideologica tra di loro comunque l'iniziativa è stata lanciata da noi poi sono venuti quelli di Radio proletaria partecipa anche democrazia proletaria e hanno dato la loro adesione una serie di collettivi organizzazioni coordinamenti di base tra cui vorrei ricordare l'auspico e cioè l'associazione nazionale solida età proletari in carcere e il coordinamento dei familiari dei detenuti politici romani ecco questo grossa partecipazione di organizzazione di gruppi politici sta a significare che finalmente in questo Paese c'era possibilità di creare di costituire un movimento democratico che si batta sul fronte delle carceri ecco dopo il lei l'estate la calda estate che c'è stata in cui la situazione delle carceri italiane è venuta prepotente e ente in primo piano sugli organi di stampa e di informazione in cui ci sono state rivolte ma anche assassina menti nelle carceri omicidi episodi spaventosi brutali agghiaccianti il problema
Carceri è a all'ordine del giorno sempre sulle prime pagine dei giornali vorrei ricordare che la manifestazione che ne abbiamo promosso oggi oltre a costituire un momento di in cui contro e di solidarietà per l'iniziativa democratiche non violenta dei tre detenuti da cinquantanove giorni in sciopero della fame costituisce anche il proseguimento di questo movimento che è stato costituito che si è creato in questi ultimi mesi e che per la prima volta fa riferimento a impegni dirotta concreti cioè si tratta di un movimento che è stato definito a torto a nostro avviso riformista e che per la prima Porta si distingue nettamente e questa è una cosa molto importante dagli altri movimenti che si erano formati nelle carceri che invece facevano riferimento più peso li cito ai gruppi di lotta armata o perlomeno a movimenti d'opinione affini a questi gruppi di lotta armata i detenuti quelli che a San Vittore ore a Rebibbia ma ovunque in tutte le carceri italiane nell'estate e nell'autunno a hanno manifestato civilmente con forme di protesta non violenta con forme di protesta democratica come ad esempio il fermo all'aria oppure il rifiuto del cibo o o altre manifestazioni del genere
Chiedono che siano applicate le leggi in vigore nello Stato italiano cioè per prima cosa la riforma penitenziaria e è stata varata nel mille novecentosettantacinque la legge trecentocinquantaquattro e che finora non è stata assolutamente applicata i detenuti chiedono anche la riforma dei codici ecco in questo vorrei rifarmi al famoso Progetto per il Nuovo Codice di Procedura alé che è stato ripresentato mi pare nella scorsa legislatura dal gruppo parlamentare radicale e che praticamente garantirebbe un tempo di processi molto più rapido di quello che c'è adesso e assicurerebbe
Alla difesa maggiori diritti evitando così tutti i rischi di schiacciamento di compressione dei diritti dell'imputato che invece si manifestano adesso nel nostro ordinamento giudiziario soprattutto con i tempi incredibilmente lunghi della carcerazione preventiva e questa è una delle richieste che sono state poste all'ordine del giorno dal movimento democratico dei detenuti quindi ribadisco ancora una volta è importa ante che si formi una mobilitazione all'esterno in appoggio a queste rotte dei detenuti ed è importa ante che anche altre forze politiche che finora si erano dimostrate contraria a questi sistemi a questi forme di lotta appunto non violente e anche non erano stati sempre d'accordo con le richieste
Cosiddette riformiste che i detenuti avevano manifestato nelle carceri scendere in piazza insieme a noi e mi sembra anche notevole che la mobilitazione
Esca fuori dai confini di mio hanno dove sempre rimasta circoscritta finora per estendersi a Roma e che significa portare l'attenzione su questo problema a livello nazionale a partire dall'azione di lotta di questi tre detenuti che praticamente sono Aban nati a se stessi e in questo bisogna anche rilevare che le forze politiche cosiddette istituzione Ari e soprattutto i partiti della sinistra vorrei dire il PC in primo lo Ugo che hanno sempre fatto credere di volersi battere affinché questi diritti civili e anche dei detenuti e problema carceri fossero garantiti in termini di legge non si sono assolutamente mosse su questo problema
è con noi radicali che già avevamo fatto una manifestazione martedì con l'associazione giudica radicale di fronte al ministero delle giustizia scendiamo in piazza noi per primi perché è giusto che il movimento di lotta nelle carceri Badara anti e da davanti con questi tipi di queste forme di lotta democratiche e non violente che sono l'unico modo per ottenere che le cose cambino cioè l'unica alternativa alla repressione di Stato ma anche l'unica alternativa alla lotta alla nata e al terrorismo è soltanto una forma di lotta non violenta questo lo ribadiamo e speriamo che insieme agli altri compagni che oggi scenderanno in piazza insieme a noi si voglia veramente costruire qualcosa di solito di concrete no perché finora tante cose sono state dette sul fronte delle carceri ma non si è mai riusciti realizzare niente e questo soprattutto per la latitanza
Esso che totale di istituzioni come il Ministero di Grazia e Giustizia di fronte al quale noi oggi andremo a fare questo sit-in a protestare che mai hanno garantito che le leggi fossero applicate che i diritti elementari di quei cittadini cittadini come tutti gli altri che in fondo sono i detenuti e venissero attuati essendo responsabilità gravi in un sistema carcerario che arrivato appunti di tensione veramente estrema esplosiva non auspichiamo che questo provvedimento di amnistia che è stato varato dopo mesi e mesi di attese vuole dire a anni dal Governo Possa celermente essere approvato dalla Camera e entrare in funzione perché non è possibile avere oggi un sì ma carcerario sovraffollato in cui ci sono trentasei mila detenuti di cui il settantacinque per cento inattesa di giudizio queste sono richieste portate avanti dai movimenti di lotta democratici delle carceri e non vi appoggeremo e soprattutto oggi chiederemo e questa sarà la nostra parola d'ordine principale la libertà immediata per Paparo Pironi e Valentine uno questi tre detenuti che coraggiosamente hanno saputo protestare in forma non violenta e scioperano ma non per la fame per la vita questo è uno sciopero della vita lo vorrei ricordare e non come ha detto il sostituto il procuratore generale della Repubblica di Milano Cresti e dice questi qui si nutrono quindi evidentemente non vogliono morire è tutto un bluff in questo Paese non sia ancora una cultura una civiltà una mentalità demo che fatica non violenta evidentemente non si è capito cosa significhi usare l'arma del digiuno noi radicali che l'abbiamo sempre usata la rivendichiamo e appoggiamo fino in fondo questa lotta crescono
Resta allora credo che darebbe gli ascoltatori di nuovo l'appuntamento per questa manifestazione che si terrà nel pomeriggio a largo Cairoli che mi pare
Con
Nel largo che che sta su via Arenula all'altezza del ministero della giustizia all'altezza dell'imbocco di via dei Giubbonari diciamo Pechino
Lo conoscesse a che ora e chi partecipa dunque noi siamo resi dei diciassette le forze politiche già neo nominate prima
No io per l'associazione giudica radicale parole un parlamentare un deputato radicale e al momento non conosco ancora il nome comunque sicuramente parteciperà uno dei deputati radicali poi parlerà un un rappresentante di democrazia proletaria e parleranno i rappresentanti di questi e altri organismi di base che sono stati invitati cioè collettivi di familiari di detenuti e a
Auspica e altri organismi che hanno aderito alla manifestazione bene grazie
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