Presentazione del libro «La resistenza oltre le armi. Sarajevo 1992-1996» di Andrea Caira e Arianna Cavigioli (Mimesis)

Mantegazza attende emerge persona occultamento di journal
Questa sera parliamo come vedete nella copertina dell'evento di Sarajevo dell'assedio di Sarajevo ma non della serie dal punto di vista prettamente storico quanto da un punto di vista più culturale e lo facciamo partire da un libro che è stato dedicato recentemente da Mimesis di cui abbiamo qui gli autori Andreatta era e Arianna prigioni
E questi questo libro assitito alla resistenza oltre le armi Sarajevo novantadue novantasei e vado subito a presentare un po'da anfitrione di questa serata i nostri interlocutori intanto sono Martina Napolitano sulla direttrice editoriale disse giornale insieme accadere ciò ci si mette la regia che ringrazio
E sempre visti tornano come Marco Siracusa della relazione balcaniche a recensito questo volume che vi invito andare a leggere sul nostro sito
E abbiamo poi appunto i due sopra citati autoriali Anna e Andrea e abbiamo poi Claudia vini che all'autrice della postfazione di questo volume e della direttrice artistica di una interna Jean anche questo centro per arti visive abbastanza noto direi
A Sarajevo In sono molto molto contenta di avere tutti loro quindi e il fatto di aver scelto di organizzare questa presentazione perché oggi il cinque aprile non è dovuto al fatto che stiamo tutti in vacanza in quanto Pasquetta
Ma è dovuto a una ricorrenza importante perché legata a Sarajevo e invito Marco a raccontarci di cosa stiamo parlando
Sì buonasera tutte tutta allora sì come diceva Martina cinque aprile la scelta di organizzare questa presentazioni cinque aprile non è una una scelta casuale
Ma legata direttamente a quello che che successe a Sarajevo il cinque aprile tra la notte tra il quattro e cinque aprile del mille nove centonovantadue infatti iniziava l'assedio la sede della città
Operato dalle dalle truppe serbe Cecco avevano conquistato il le zone e le colline attorno alla città
Le oggi aggiunge ricorre il ventinovesimo ventitresimo anniversario l'assegno di Sarajevo si è prolungato per bene per oltre mille quattrocento giorni
Con per quel coso questo lo rende l'assedio più lungo di tutta la storia moderna ha provocato oltre undici mila vittime tra cui anche mille mille bambini prima di entrare diciamo nelle di affrontare i temi trattati nel nel libro
Che consiglio a tutti leggere dei nomi complimenti ad Arianna Andrea
Bene inserire questi è utile inserire la Syriza vediamo nel contesto storico generale perché questo ci permette anche di cominciare diciamo a citare quanto meno alcuni alcuni temi alcuni temi del libro
La sei Sarajevo punto si inserisce in un in un contesto di in rapida importante trasformazione dal punto di vista storico ed era caduto a meno di tre anni era caduto il Muro di Berlino che aveva posto fine alla guerra fredda aveva reso irreversibile la crisi dei modelli dei modelli comunisti in atto già da alcuni anni
Tra cui anche quell'ovviamente jugoslavo un pericoloso avere un Paese formato da sei Repubbliche due province autonome che dopo la porti Tito nel mille novecentottanta si era ritrovato preda dei nazionalismi nazionalismi che erano stati fomentati anche dagli intellettuali e questo il primo punto di contatto con il libro
Basti pensare infatti a esempio al memorandum della dall'Accademia seppe delle scienze e delle arti del mille novecentottantasei alle rivendicazioni nazionali di alcune riviste slovena
O anche allo stesso prendo tutto rimane leader leader croato e storico
Che si era già reso protagonista di una a letture revisioniste nella lotta di liberazione don durante la seconda guerra mondiale che era stato incarcerato per attività sovversive all'inizio degli anni settanta
Ecco per uno degli intellettuali il o meglio della cultura in senso ampio
Il filo conduttore di tutto il libro che non tratta però dei grandi nomi dei grandi intellettuali nonché a tutti che erano stati cooptati dalle élite politiche dei dei singoli Paesi ma ci presenta un tessuto culturale che potremmo definire popolare
In netta contrapposizione alle rispetta nazionalismo diffusa di circoli ufficiali una cultura che che faceva propria ancora il motto della lo slogan della Jugoslavia Titina fratellanze unità proprio in contrapposizione invece alle rivendicazioni nazionali
Delle del del Periodo una cultura che quindi si opponeva alla guerra allo scontro allo scontro fra Ticino in atto
La lavora infatti aveva già iniziato da nell'anno precedente soprattutto in Croazia
Cioè la sei Sarajevo rappresenta insieme al al genocidio di Srebrenica probabilmente l'episodio non solo più noto ma anche quello più cruento più inumano di tutto il conflitto
Il mio nome centonovantadue anno d'inizio della della serie di Sarajevo era passato caratterizzato da importanti rivolgimenti non so in Jugoslavia ma anche in Europa
In quell'anno infatti poco prima due mesi prima esattamente due mesi prima dell'inizio della sinistra glielo il sette febbraio i paesi europea firmavano il famoso trattato di Maastricht con cui appunto ci dava vita ad un'Europa per come la conosciamo mentre quindi mentre la Jugoslavia socialista si sgretola ma in seguito alle dipende dalle dichiarazione d'indipendenza di Slovenia e Croazia l'Unione europea sub
Procedere raggiunga in direzione opposta verso la riunificazione totale una riunificazione che però non era ancora politica non era la contro l'America riunificazione politica non era stata ancora del tutto completata con completata
E al suo interno infatti sì a chi una lotta per l'egemonia
Rappresentata soprattutto dal dall'intenzione della Germania riunificata di giocare appunto il ruolo di Stato guida come questi scontri interni all'europea si boero delle ripercussioni anche e per continuare dall'approccio europeo al conflitto jugoslavo con in Germania ossia più vicini alle rivendicazioni di indipendentiste in Slovenia e Croazia
Contrapposte a Francia Italia e che erano considerate più vicino alla sede o quanto meno interessate ad evitare a tutti i costi una escalation militare
E l'azione di Sarajevo inizia pochi giorni dopo un lo svolgimento di un referendum che era stato era stato boicottato alla componente serba un referendum sull'indipendenza
Il tre marzo infatti una settimana d'assedio la Bosnia dichiarava dichiarava la propria indipendenza da quello che rimaneva della Jugoslavia
E in questo contesto appunto si inserisce l'assedio alla sede alla capitale bosniaca e un'operazione da cui risulta il peso militare interrotta risultò del tutto secondario sulla città probabilmente sarà devoluta essere conquistata in in poco tempo in pochi giorni un poche settimane comunque
In realtà diciamo l'obiettivo degli assedianti non era solo quello di non era quello di occupare la città tranne un edificio militare
Ma era quello di distruggere qualsiasi eredità qualsiasi di resistenza del della Jugoslavia socialista
In quel periodo
Non a caso lo stesso Tito considerava la considerava la Bosnia come la più cos'è l'amore di tutte le di tutte le le repubbliche proprio per il suo carattere multietnico per la sua realtà popolare tra tra le varie etnie Sarajevo era abitata non solo da serbi croati e musulmani ma anche da ebrei da tante altre tanti altri popoli che vivevano pacificamente nel in quella città
L'azione militare delle truppe serbe
Questi intento di distruggere qualsiasi eredità di fratellanze unità dei popoli rappresentato esente dagli attacchi e bombardamenti all'aria decisa la bellissima biblioteca
Di Sarajevo trasformate in un obiettivo delle bombe che ne Rocco ne provocarono la quasi completa distruzione così come anche i bombardamenti del del Centro di cultura orientale luoghi in cui erano conservati dei testi
Dal valore storico-culturale inediti inestimabile che non riguardavano solo la storia della Bosnia ma che diciamo riguardavano la storia ovviamente di punti di tutta Europa
E quindi c'è un altro tema centrale del libro
Quello della produzione artistica da è per il popolo secondo me dizionario cito dal libro la produzione artistica punto era fuoriuscita dal nero contorno di creativo
Per divenire avere programma di resistenza sia la spettacolarizzazione della della crudeltà operata anche da molti inediti internazionali erano salatini queste di trasmettere per la prima volta in mondovisione un un conflitto
Ci sia anche ovviamente a una resistenza al all'azione degli assedianti sessi
Una una produzione culturale che quindi assumeva immediatamente una dimensione politica
Tanto nemici nella scelta dei temi della produzione artistica quanto nella modalità dello svolgimento e su questo poi magari ci ci ritorniamo con Marianne Andrea
Io non voglio chiudere le questo quest'intervento lasciare la parola agli altri ospiti sottolineando un aspetto che gli è molto caro e che ha cercato anche di fare emergere nella nella recensione che ho scritto e desolata carattere storico del tema di cui stiamo parlando dell'assedio di Sarajevo Enza
O meglio lo trasla su una temporalità diverso in un momento storico che è se non certamente non è paragonabile a quello delle guerre jugoslave comunque ci costringevano limitazioni significativa della vita sociale
Diciamo parlo della della pandemia del momento storico che stiamo vivendo
Leggendo leggendo questo libro infatti dopo un anno di pandemia impossibile
Non riflettere su quello sugli enormi vuoti che che questa pandemia scoperchiato che erano già presenti e che Assores evidenti una delle prime considerazioni appunto la competente congrue Enza tra l'informazione durante l'assedio a cui il libro dedica un un intero capitolo l'informazione durante questa pandemia nel primo caso durante l'assedio lavoro dei giornalisti anche qui cito serviva a sfamare la popolazione quasi quanto il pane
Fornendo informazioni fondamentali sia sulla situazione politica del Paese quindi sull'andamento della guerra ma anche su come sopravvivere nella città assediata
Nel caso della pandemia un grosso questo credo abbiamo assistito probabilmente a a un processo completamente inverso un bombardamento mediatico confuso con voci che si accavallano voci spesso contraddittori che si accavallano tra di loro
E che hanno come unico scopo quello di alimentare la confusione
Lasciando anche spazio magari alle alle teorie trovo più fantasiose
Quindi diciamo il tema in generale dell'informazione su come sul ruolo che all'informazione sul paese del povero informazioni uno appunto dei termini centrale di questo libro
L'altra riflessione chiudo riguarda appunto la vita sociale
Pensare che uno dei momenti più brutali della storia recente la normalità non era fatta di di reciproca diffidenza di solitudine e di negazione di qualsiasi forma creativa
Ma anzi era era l'esatto contrario tutto questo faceva ci ha parlato la volontà di vivere collettivamente una la condizione dell'assedio l'aiuto reciproco la formazione di la la stima imitazione di nuove forme creative era appunto il cuore della vita di Sarajevo
Questo ci costringe a punta riflettere invece su come in quest'ultimo anno la cultura nel nostro Paese sia stata relegata agli ultimi posti un po'per necessità un po'anche per scelta
Sia stata legata agli ultimi posti nella scala delle priorità e non è un caso forse che oggi sono i sentimenti più diffusi siano la paura l'incertezza alla solitudine soprattutto soprattutto tra i più giovani
E questo crea diciamo che questo libro libro già di per sé valido per io l'ho chiamato una piccola enciclopedia della resistenza perché elenca tutta una serie di di attività di di produzioni artistiche che hanno animato Sarajevo in quegli anni
Ci fornisce anche una un importante strumento di lettura del presente
Chiudo veramente citando una frase di grigio taniche o coautore di un altro bellissimo libro sull'assedio che uscito pochi mesi fa per Bottega errante intitolato uscito in Sarajevo
Luigi Ontani chiude il suo breve contributo affermando la vita di ogni giorno non è banalità
Ora capisco con abbia poco senso senza relazioni sociali e che a volte pur di viverla la vita si possa mettere in conto la possibilità di perderla
Questa citazione di un altro libro sembra rispecchia pienamente quella che voi è stato il lavoro di di Arianna nazional molto molto significativa per spiegare un po'quello che Morgan
Quinta
Grazie non può essere condonato più hai toccato tante inquadrare dal punto di vista storico che sicuramente importante no perché spesso si parla di esami di Sarajevo sappiamo identificarne le date però va sempre riportato nel contesto della disgregazione tragica
Veramente tragica della della Jugoslavia nei nelle forme che ha anche assunto insomma in quella in quegli anni ed è importante tra l'altro anche tutto il contesto che dicevi della formazione della produzione e della fruizione dell'arte dal basso e secondo me in questo senso perché il titolo no la resistenza oltre le ha armeni secondo me è centrale attraverso invito gli autori raccontarci sia a partire dal titolo insomma questa questa scelta nomi di parlare di resistenza perché effettivamente è resistenza presenza parte dal basso dal punto di vista appunto bellico militare ma anche una resistenza
Culturale che parte che parte dal basso e quindi volevo chiedere gli autori
Oltre al titolo il motivo insomma da qui è nato a questo libro
Allora grazie tutta
Sto ancora per sospirato nel reale Aule virtuali nessun giornale ho apprezzato molto l'introduzione di di Marco anche perché comunque quando si tratta di memoria quando si tratta di testimonianze il continuo rimando fra presente e futuro e presente e passato il centrale
E diciamo che il volume di lavoro nasce da da da una discussione molto interessante che abbiamo avuto ieri Anna
Qualche anno fa ormai su su uno dei capitoli principali di dell'intero di Paolo Rumiz maschere per un massacro c'è un capitolo che si intitola dove sono imbarcati
è molto interessante perché effettivamente mi nei Balcani la dimensione balcanica non sembra essere ben collocata in una dimensione spaziale ben precisa c'è un continuo rimando
Sempre dovesse sempre più lontano come se si volesse in qualche maniera di umanizzare il il contesto balcanico come un aspetto
Lontano dalla dall'Europa civile delle delle nella Francia e nell'Europa centrale della Germania del caccia un un modo di intendere le regioni balcaniche che sfortunatamente sappiamo tutti che è iniziato già dal mille ottocentosettantotto i viola capace di Santo Stefano approssimi Lupoi fino ai giorni non ci molto interessanti se uno avesse la possibilità e la voglia ne andasse a guardare il gene i giornali
Lui europei belle del mille novecentododici quindi agli albori delle guerre balcaniche nel mondo in cui appunto vengono descritte in queste barbarie queste guerre tribali
è
Contemporaneo a un modo invece di elogiare la velocità ed agli armamenti dell'Europa che si preparava ad entrare in guerra e che Milano dava la possibilità di fare una guerra pulita quindi proprio una differenza di di vedute fra questa dimensione balcanica questa direzione appunto quasi in base il l'Italia e l'Europa che invece riesce a
A gestire situazioni di crisi in maniera differenti quindi in realtà poi abbiamo visto che anche a ridosso poi della dell'ascesa del nazismo proprio questo questa idea questa o questa dimensione fluida
Dove si sviluppa una sorta di sospensione dei dei dei normali e legami delle normali alleanze
L'esempio un altro esempio banale sempre il lo storico Giglioli mentre cerca in mostra come durante punto preparazione del Chievo conflitto
Mondiale viste le stesse critici nel bar nei Balcani venissero in qualche maniera sospese rigirate a seconda di quelli che erano interessi economici
Sì territori sulla nessun industrializzazione che ancora la chitarra e quindi ampi margini poi di ancoraggio
Nel trentatré con il nuovo piano economico della Germania ma abbiamo visto proprio come l'ancoraggio del marco alla Serbia la Bulgaria abbia giocato un ruolo centrale nella la creazione di un magazzino di via Fratelli mentali e anche per lo sviluppo bellico della stessa Germania quindi una distrazione che puntualmente si ripercuote e si ripresenta come diceva prima con con lo scoppio della guerra negli anni novanta delle zone d'influenza che vengono che vengono delineate è una guerra
Alle Poste in questa in caso di casa nostra che viene in qualche maniera cresciuta o meglio non gli viene dato quella con l'importanza che dovrebbe avere un conflitto che in qualche maniera coinvolge la maggior parte degli stati a capitalismo sviluppato avanzato come come successo appunto jugoslava questo questo pesche Consob preambolo è fondamentale spiegare Hillary la necessità che abbiamo avuto noi quindi provare a trattare un argomento con delle fonti alternative ovvero non le fonti classiche a cui siamo abituati a quella soglia iniziale è abituata quindi penso ai trattati del cancellerie penso alle risoluzioni ma una sulla fonte diverso diverso ovvero nella alla alla Conte del popolo l'oralità la testimonianza e la memoria
Che non viene solitamente prese in considerazione e non gli viene data la stessa importanza e rilevanza rispetto appunto a quelle che sono le fonti d'archivio
Quindi a attraverso questo la vita questa operazione è molto importante questo concetto nel durante l'intervista abbiamo cercato veramente di sviluppare un accorato realista
Con con i testimoni non per dare voce a chi non avesse voce ma per apprendere
Per imparare per capire perché la storia dei più freddi manuali spesso non resiste più o meglio e selettiva a una prospettiva bene ben precisa
Rispetto a quella che invece Lalla mia percezione delle stesse persone
Quindi penso banalmente alla risoluzione otto e diciannove su del novantatré esso sembra Elisa quale può essere il l'impatto diciamo dichiarato da dall'Organizzazione internazionale quale può essere
Nell'impatto invece avvertito dalla popolazione la stessa cosa sulle colleghi la distruzione oltre ventiquattro quindi con la che comprendeva Sarajevo e agli altri quattro zone degli sicurezza quindi e io abbiamo cercato di mettere l'uomo la persona il soggetto al al primo posto in questo caso il l'artista la militante artistico che pondera aste politica
Sì
Buonasera a tutti ringrazio anch'io journal Marco Martina e soprattutto anche un grazie speciale altri fattori documentarista Giancarlo Bocchi che ha avuto l'occasione è la volontà di di testimoniare l'assedio
Durante il vivo del del conflitto e appunto alla prossima attrice Claudio Azzini
Mi mi ricollego subito a quello che che che diceva Andrea poc'anzi cioè rispetto alla necessità di porre al centro
Le testimonianze dirette dell'assedio questa necessità si riflette proprio nella struttura stessa del libro una struttura che si può definire tripartita perché appunto formata da una prima beve introduzione storica che funge da bussola per un po'a districarsi all'interno di Della Marta che poi è stata la guerra degli anni Novanta nei Balcani
Un po'nella seconda parte che appunto invece è costituita da cinque capitoli
In cui noi abbiamo cercato di archiviare di dare un origini a la miriade quel magazzino diciamo di eventi culturali collettivo fa Manni ne registra tre mila centodue dell'intera durata nel conflitto che insomma è un numero quanto meno straordinario soprattutto se inquadrato in un contesto così terrificante e poi nell'ultima parte invece è composta da da nuovi monologhi che sono appunto frutto di altrettanti interviste realizzate sul campo durante la nostra residenza e abbiamo proprio tanto per questo format diciamo abbiamo formalizzato le interviste in monologhi proprio per sacrificare la voce narrante
Al fine di mettere ancora più al centro invece la la la la voce una voce all'interno del del conflitto Cuccia che che emerge maggiormente diciamo da questi nuovi monologhi sicuramente un un'affermazione che operi un po'sinistra quasi macabra cioè il fatto che il periodo dell'assedio per questi operatori culturali che ne abbiamo intervistato è stato il più proficuo il migliore della loro vita
Ecco penso che vada sicuramente questa affermazione poi inquadrata inquadrati innanzitutto in una come dire ricerca spasmodica di normalità
Una normalità che passava sia attraverso i gesti quotidiani quindi recarsi sul posto di lavoro pure andare a trovare un parente sotto le bombe letteralmente ma che si fa anche all'interno del sistema cultura un vero e proprio rituale
In questo senso greci vorrei parlare brevemente del del caso del emblematico di resistenza nel campo dell'informazione di Oslo Busceia un giornale che pensate nell'intero arco del conflitto assaltò una sola pubblicazione chiaramente la moglie del diciamo la tiratura si ridusse fortemente da circa come riporta Nico Aglianico da sessantacinque mila
A sette mila così come le le stesse pagine che si riducono a otto
Ma nonostante questo i redattori notte e giorno lavorano negli scantinati della attore principale della sua vocina perché poiché la l'attore viene continuamente colpita bombardata infatti gli stessi assediati con ironia battezzano i cecchini come Mau sì anni per diciamo ironizzare su queste conformazioni artistiche quasi che venivano fatte
Venivano poi insomma fate prendere alla all'attore
E appunto mi piacerebbe anche leggervi brevemente una una citazione del poeta libro che sono appunto le parole di del caporedattore dello stupro Cigna che a Marcus Spallicci che scrive in un articolo e delle ventidue dicembre del novantadue cambierà il colore della carta l'aspetto e i caratteri delle parole mostro voi segna rimarrà e costantemente in lotta per il conseguimento della libertà e per la dignità della parola pubblica
Così lungo genia andò fino in fondo fino in fondo
Ma credo che siano parole importanti per far capire che cosa intendevo prima per rituali cioè usciva Slobo Eugenia e in un certo senso dava manforte ai cittadini per continuare a resistere
Tutto sommato tutto così ribadisce se usciva Slobo Cheney ha tra l'altro i giornali
Non venivano solamente acquistati a livello individuale inseguito peraltro la distribuzione immortali da parte di corrieri che correvano letteralmente per portare i giornali in città ma questo giornale passano anche di mano in mano venivano affissi sulle pareti dei dei locali o addirittura sui muri delle strade
Ecco questa come dire ricerca di normalità ovviamente non non significa che in qualche modo cioè diciamo non preclude il fatto che la dimensione bellica verso una forte influenza sui cittadini e in particolare anche sugli artisti perché la produzione culturale la sua stessa diffusione vengono fortemente influenzati dalla dimensione del conflitto innanzitutto perché la guerra fortemente protagonista dei prodotti culturali realizzati sotto assedio viene climatizzata problematico data sì pensiamo alle alla serie di al al lavoro titoli Warr di Milo Marco Dino Mirko facevi cicche peraltro espone e inaugura nel novantatré in pieno assedio alla Galleria dice al Collegium artis sicuri
Appunto vediamo come una serie d'immagini del segretario Tito vengono frantumati vengono scarnificata e coperti di sangue bruciate proprio per suggerire come non sono immagini di Tito era stata compromessa durante il conflitto ma ciò che sottostava queste immagini e dunque la fratellanza l'unità di cucito
Era stato il numero
Poi viene tematizzato anche molto attraverso le performances teatrali la guerra che spesso hanno un ruolo proprio catartico per diciamo Casa della connessione tra ciò che stavano vivendo i cittadini e il canovacci di di queste performances se pensiamo per esempio a leader che appunto con la regia di di non statici riprendeva la la storia dell'omonimo romanzi diciamo quest'arte quindi ambientato durante la guerra civile spagnola e c'era chiaramente l'intenzione di di fare di Gigi fare un rimando a tra di connettere il quello che stavano percependo i cittadini e quello che era stato poi percepito durante la guerra civile spagnola e durante la realizzazione di questa performance che ebbe luogo al Camerini Theatre
Furono diciamo la regia si avvalse di questo muro Lignola peraltro gentilmente offerto dalla società celebre perché all'epoca gran l'unica disporre di di quel materiale e questo muro veniva continuamente spostato all'interno del della sala proprio per suggerire da un lato la prigionia a cui erano sottoposti
I cittadini però anche suggerire la una possibilità di rivalsa una una speranza all'orizzonte
La dimensione appunto bellica quindi rientra sia come tematica fondamentale ma va a dirittura a investire e a influenzare la l'ubicazione la formalizzazione delle opere d'arte per esempio premi molto piede l'allestimento a cielo aperto quindi
Le le opere d'arte installazioni vengono tratte allestite all'aria aperta per esempio le sculture Vianesi Bach che vengono inaugurate nel novantaquattro installate sulle rive dell'indice h proprio diciamo questo gesto a una un duplice senso
Da un lato test come sfida verso i cecchini una sfida caricarsi di odio ma anche di qualcos'altro perché credo che resistere significhi proprio andare oltre al nero odio quindi anche costruire qualcosa
E queste sculture che peraltro erano rimandavano con ironia sempre tipica Sarajevo chiese al ai Giochi olimpici del dell'ottantaquattro proprio perché si voleva in qualche modo paragonare le fatiche degli atleti a quelle che stavano subendo quotidianamente fra gli eredi per sopravvivere
Queste sculture vengono esposte all'aria aperta proprio perché permettevano così una fruizione
Più più pubblica possibile e anche che poteva essere vista percepita da ambo le sponde perché molte molti famiglie molti amici di riabbracciare uno nel migliore dei casi dopo l'assedio solamente dopo per cui in un certo senso sì aveva questa percezione di di guardare Danball rispondi la da ambo le sponde la stessa
Scultura
E poi in ultimo la guerra andava influenzare anche la mancanza oltre che di Denise necessità anche di mezzi tecnici per la costruzione di opere d'arte per l'organizzazione di eventi culturali
Se pensiamo alle candele che sono un po'il simbolo del del teatro durante l'assedio perché chiaramente mancava l'elettricità e quindi diventavano nuovo apparato di illuminazione spesso costituivano proprio il biglietto d'ingresso agli spettacoli e è interessante come invece ad esempio durante una grandissima importantissima mostra Witness Alexis pensa nell'aprile del novantatré che avrebbe dovuto approdare alla quarantacinquesima Biennali di Venezia ma poi agli artisti non fu permesso lasciare la città
E durante questa esposizione le opere erano state create a partire da rovine dalle ceneri dai vetri rotti quindi c'era questa necessità di costruire proprio a partire dalla distruzione e questo messaggio fu fu ampiamente diciotto rimbombare anche per esempio dal collettivo fama che organizzò diversi e importantissimi esperimenti culturali proprio per suggerire questa necessità di creare dalla distruzione quindi per esempio Gelli bombole nel novantadue che consisteva nella nella costruzione di una casa tipica bosniaca edificata per alcuni elementi di fortuna Gelli gelatina e vi era un un riferimento all'unico l'unico alimento che rimaneva intatto diciamo durante l'arrivo dei parchi gli alimentari oppure ancora sul salvaguardarci Museum nel novantaquattro che appunto esponente una vera e propria rassegna degli eventi culturali che erano stati creati durante l'assedio
Ok oppure un altro progetto molto importante verso stavo deriverà ogni giacca in cui vengono presentati i risultati
Tecnologici raggiunti dai tre ai livelli per sopperire alla mancanza di beni di prima necessità
E in questo senso emergeva proprio un bisogno impellente di auto raccontarsi di raccontare da un punto di vista interno ciò che stava realmente accadendo proprio come salvaguardia della memoria storica
Perché ad esempio anche il collettivo cinematografico Stanga cerca proprio di testimoniare quello che accadeva tutti i giovani dei gesti che apparentemente banali di andare a ritiri dell'acqua ma chi chiaramente diventavano eroi cinque il contesto
E volevano dire anche una grossa possibilità di morire questa diciamo auto narrazione
Si può dire che si opponesse molto anche per riprendere quello che diceva prima Marco a una spettacolarizzazione invece esterna da parte dei media perché le immagini che a noi arrivavano dell'assedio erano spesso
Zoomate a tal punto sulla sofferenza
Da eludere il contesto sociale e politico circostante quindi diciamo lo spettatore divano non riusciva ad andare oltre alla compassione alla mia compassione non riusciva a sviluppare un proprio pensiero
Critico quindi in un certo senso vediamo come l'arte
Si si spoglia della sua della sua potenza ricreare creativa e del suo valore creativo per divenire vera e propria arma anche politica anche in politica di denuncia verso i media mainstream
E il diniego internazionali quindi migliaia di risoluzioni che poi non portavano nulla
Quindi a ad esempio anche il gruppo di di grafici e designer Trio
Decise di farsi portavoce di questa denuncia e sviluppo moltissimi cartoline con dei mezzi un po'di fortuna degli antenati impigliato
Sotto choc con lo scratch book e in queste cartoline venivano dei costruiti quelli che sono un po'il simulati occidentali diciamo mille campagne pubblicitarie americani piuttosto che i simboli europei ecco e appunto
Per inserire all'interno dei messaggi di richiesta d'aiuto quindi qui vediamo come ad esempio l'album dei ruoli nel dei più fragili e nel barrata
La parola venne sostituita con Sarajevo proposte per alludere a questo muro diciamo sia fisico che poi ideologico che era stato diretto intorno a Sarajevo
Ecco io credo che tutti questi esempi oggi siamo fondamentali per immaginare l'arte al di fuori di una dimensione del mercato perché l'arte non ha bisogno del mercato e ha bisogno forse poco delle anche delle istituzioni perché in realtà io credo che sia un bisogno quasi atavico
Dell'asse l'umano e e credo che che i cittadini di Sarajevo l'abbiano dimostrato sì agli artisti che il pubblico perché è stato sentito molto numeroso
E durante gli eventi culturali e credo che sia un messaggio importante proprio questo cioè l'arte che non è un lusso
Ma è una pratica quotidiana come il reperimento di cibo e acqua alla stessa necessita diciamo
Grazie grazie Arianna il milione della questione appunto di il dell'attenzione internazionale adesso verso quello che verso la produzione artistica sarà i resti di quegli anni
Nel novantatré se non sbaglio sì sì riuscirà quindi già un anno dalla dall'inizio dell'assedio ci organizzò il primo la versione c'è una a versione zero forse del Sarajevo Fick Sarajevo film Festival che oggi è uno dei uno dei piovute più conosciuti e apprezzati a livello europeo
è che aveva diciamo suscitato l'interesse anche di registi internazionali come Coppola o Wendel nel libro si citano anche alcuni alcuni episodi di eventi organizzati da famosi artisti gli artisti di fama internazionale che si sono recati più volte
A Sarajevo mettendo a rischio anche la propria vita non tanto per una pubblicità di cui non avevano nessun nessun bisogno papà Lo Parco per come forma di partecipazione a allora questa resistenza culturale non so se magari cioè velocemente raccontare un po'in episodi penso rischio desert storm o con vari concerti al lo spettacolo teatrale aspettando contro tutta una serie di esperienze magari potete racconta
Sì
Quanto vado io allora diciamo fra la pensione
Internazionale anche in questo caso molto scontare al non organizzata è stata in qualche maniera governante ora una valvola ossigeno Sarajevo
Da dire Sarajevo film Festival sia la prima versione che la la seconda quindi con contributi poi come di associati all'istanza ho visto ma anche la presenza di Wim Wenders un sono stati degli éscamotage delle delle delle ecco dei frammenti di comunicazione che hanno in qualche maniera sopperito a quella era più la mancanza internazionale a livello istituzionale nella nel comunicare un determinato tipo di di di di disagio di problematiche assai ciò che mi rimane poi da una serie di di guerra
Molto importante se non è stato anche ci tengo a sottolinearlo il rapporto con gli del professore Greco ovvero o il la la mente che accosta davanti il il la radio radio aziende un nome molto Sicil relativo perché radio muro sostanzialmente olive che è un po'una riprende quel concetto contro il muro di Berlino dei raffigurato con uno uno che cerca di superare il muro non passando ritorno quindi fra angolata la soluzione più semplice ma affrontandolo direttamente quindi con una simbolica capoccia affrontandolo di testa lui in una le sue diciamo dichiarazioni sottolinea appunto come lui non siamo musulmani dice
Ma bosniaci ed europei più Europa ci ha tradito quindi ecco attraverso il
Quasi escano caso questi questi festival questi queste presenze del del pubblico internazionale degli autori internazionali sia dove si crea un ponte un ponte comunicativo che Lele si vero la presenza di pellicole proveniente la oscilli penso di Susan Sontag o il la la la
Il lavoro di aspettando Godot quindi con una sottile metafora nella alla NATO aspettando Godot questo quello che nell'immaginario popolare diventava un atto quando arriva quando questo questo aiuto dichiarato ma mai poi arrivato almeno non tempo
Ecco queste sono secondo me è importante perché sono le la punta di un iceberg che si basa proprio sulla cooperazione dal basso illusionisti agenzia attori culturali che ha en c'hanno restituito un immaginario molto se non è significativo ovvero Pieri Anna parlava della distruzione ecco e immaginava un contesto dove la distruzione passa anche per la distruzione identitaria
Nel senso da un giorno all'altro molti bosniaci nelle interviste nelle discussioni ci riferivano questa questo sentimento di essere diventati orfani
Orfani della di un'azione non erano più inusuali ma allo stesso tempo non erano più bosniaci perché mi e le le le tensioni le le stampe di regime bagnate da lei nazionalismo
Mettere in dubbio la stessa esistenza della regione bosniaca come come come sta non si con l'accordo di danza per esempio penso la divisione fra la Bosnia della bossiano
Ecco attraverso produco quel costare che nata dal basso dalla sala in maniera spontanea che poi hanno avuto delle presenze apice di di di attori internazionali sul momento flussi però si deve ritenere abbiamo ritrovato una e autorappresentazione reali identificazione attraverso la la resistenza in questo caso culturale e quindi attraverso i vari éscamotage
Di di di un sentimento anche nazionale c'è chi siamo lo come come affronteremo il il il futuro ecco questa questo collante
Artistico ed equa che schifo riesce dalle dal ruolo meramente ricreativo per diventare qualcosa di più è un un contributo anche civile se vogliamo questo collante
Aiuta
Al creare il l'identità nazionale che in qualche maniera viene minata viene minata da dalle dall'esterno eliminata anche dalla sicuramente da dalle tribune politiche dell'Europa centrale sushi ecco quindi penso anche al ecco l'arrivo del incantando degli Iron Maiden ne ha Sarajevo e il il bellissimo film documentario s'informi Sarajevo nel quale si racconta un viaggio pericolosissimo perché comunque le linee cioè Michele sono Ciro Visco schioppo il nell'idea di distruggere non cancelliere dell'impossibile non tanto il concerto in quanto momento musicale ma quanto di supporto internazionale diedi riuscita di una cooperazione se speciale umana appunto vada a dare il marco Orte poi a livello morale non semplicemente a livello militare e umanizzare il livello morale politico chiamo conosce fondamentale male durante il la resistenza
Della guerra ecco e quindi secondo me l'importanza di tutti questi pendenti
Oltre alla riuscita sono stati proprio quelli creare una autorappresentazione un'identità Bosnia casa nei mesi in questo caso che poi è stata
Ma se vogliamo ciò che nell'arma che negli assi degli assedianti non non si aspettavano credendo appunto come diceva Marco di potere conquistare la maggior parte delle la la Bosnia in generale ed è inutile schiocco lasciare Sarajevo come pulsante rendere un bello su determinati sì trattati di pace o su uno al Crilin conigli geopolitica più più più generali quindi probabilmente così questi esempi penso anche al punto alla diffusione della musica punk-rock attraverso nera è la radio proprio ma di ragazzini ma anche una sostenendo molto bello ben riuscito Krug novantanove quindi con cui alcuni eolici che riusciva in qualche maniera a attraverso le frequenze radio a ricordare ancora lo spirito jugoslavo socialista della della US l'aria di chi
Creare un muro un muro di gomma
Dietro il quale proteggersi non assolutamente non dai proiettili materiali ma dalle da dall'odio nazionalista che invece veniva venivano un inculcato attraverso i più disperati mezzi di comunicazione canali quindi ecco nei un ruolo polivalente del di di questi grandi di questi ragni festival coloro che probabilmente non era stato calcolato chiudo dicendo che ecco sarà spostare ma molto importante anche per controbilanciare quella che era in in Serbia da da ma anche in Croazia maggiormente in sede e vadano diceva da anni una nuova divulgazione del de
Gli atavici sentire che irredentisti penso quindi alla alla parata alla processione mi Milosevic con le reliquie del principe Lazzaro inneggiando a ancora una battaglia del del mille trecento
Oppure penso come
A al servizio mandato in onda con Cazari cinesi pare talare nella poi va be'riesumare i corpi dei dei serbi uccisi da dai croati durante la seconda guerra mondiale
E in qualche maniera questa propaganda violenta feroce tenace costante e si è risposto con un altro tipo di propaganda una propaganda di pace no volta al primo un'identificazione alto identificazione indifferente
Speroni diciamo segnano disposto un po'alla al quesito imposto
Grazie Andrea e andando verso la conclusione a meno che Arianna non voleva forse aggiungere qualche cosa no
Tra l'altro tutti questi eventi culturali questi prodotti culturali sono bene dedicati nel libro in invito appunto chi è interessato a leggere
Il libro approfondire un po'questi precedenti questi casi storici e appunto culturali e per riassumere mi sembra veramente da vostro racconto da quanto emerso insomma da questa discussione come proprio la creazione culturale abbia avuto come un una modalità di esorcizzare un po'l'esperienza dell'assedio no come se l'assedio quindi questo essere costantemente a rischio di di morire
Appunto questo questo continuano San continua minaccia nove Tucci dalla mia vita volete uccidere la mia identità con l'arte la creazione e la creazione di qualcosa di bello
E di la realizzazione anche Prodi e le aspirazioni di di bellezza no che c'è in ognuno di noi del dell'umano che c'è in ogni accampa la risposta esorcizzare ante rispetta questa esperienza tragica
Del dell'assedio
E concludendo questo incontro io invito Claudia Andrini
Appunto in quanto direttrice artistica curatrice e di di arte contemporanea
A raccontarci un po'come da qui quindi da questo esprime esperienze di arte dal basso che abbiamo visto Sarajevo ma ce ne sono anche altri esempi che probabilmente si passa nelle in gare ecco questi primi esperimenti di quindi individualità che crea arte crea memorie tra quindi anche storia perché per noi adesso sono materiale storico si si siano avvalsi dopati e si siano forse immagino
Mantenuti in quella che è la relazione artistica contemporanea della Bosnia visto che appunto lavori in Bosnia Claudio
Grazie mille mattina grazie ai giornali per aver organizzato questa discussione stasera le mie congratulazioni ancora novanta lariana D'Andrea per aver scritto un libro o meglio lo sanno
E sono contento che mi abbiano coinvolta descriveva la breve postazione e neanche la conversazione anche di questa sera veramente molto interessante poi ascoltarla qui dalla posti ancora più emozionante la resistenza oltre le armi che è avvenuta saremo durante l'assedio
Un è stata su cui Andrea avanzato quanto una ricerca importantissima
Qui sono state vicina emotivamente nel senso che anch'io ho fatto cerca quindi non viene adottato in qualche licenza di ricerca che abbiamo aperto a Sarajevo conosco bene le difficoltà
Difficoltà anche pratiche dei di recuperare materiale d'archivio chimiche stessi sono stati distrutti quante difficoltà conto di parlare
Ci contatti emotive magari di parlare con con i sopravvissuti con i testimoni quindi ancora nel congratulazioni pensando film bosniaco con validità Ida rappresentato agli Oscar
Ad Hollywood adesso in aprile nella regista pazienti assimilati mani e e pensavo punto film che è stato realizzato dallo stesso che parla dell'assedio del genocidio
Se leggiamo
In Bosnia e spesso mi confronto con amici o colleghi sul lavoro che il nostro centro di ricerca a Sarajevo e spesso anche amici e colleghi gli stessi amici e colleghi prelievo mi dicono
Ho cambia guarda che la guerra finita ormai da venticinque anni quindi possiamo possiamo smettere di parlare del conflitto alla nell'altro siamo guardare verso il futuro
I film Gassman sbarramento ci dice che la resistenza a Sarajevo in Bosnia non è una
Non è mai finita fortunatamente e quindi c'è ancora bisogno che è una richiesta così neanche nel due mila ventuno ed anche un firma
Ad ogni buon per parlare di quello che è successo sembra edizione
Perché appunto quello che mi domandano anch'io durante le mie ricerche alieno che la guerra è finita nella novantacinque con le quali ripeto nell'assedio di Sarajevo finisce e a febbraio novanta sei dopodiché è molto interessante vedere
Che cosa è successo che cosa non è successo coinvolti dal novantasei
Ad oggi che cosa è cambiato e che cosa non è cambiato e la mia esperienza storica dell'arte in cui l'attrice sono più dieci anni ormai che ho l'onore di
Lavorare con artisti
Bosniaci
I nostri centri di ricerca cumenda nascerà la Sarajevo principale che si occupa di attività di formazione senso che a ciò che il punto debole descritto il mio dottorato di ricerca sui a atto della guerra Cilio
Sull'attività e sulla cultura imbavagliare uno insomma mio desiderio quello di condividere quello che avevo imparato con altri ricercatori come negli altri strumenti è quello di offrire loro gioiello neanche l'esperienza unica credo credo Cariani Andrea siamo d'accordo con me l'esperienza unica di parlare con i protagonisti della scena artistica culturale
Di parlarci personali che secondo che appunto quando si parla con loro si parla con persone che sono le testimoni della storia di quello che è successo e sono dei sopravvissuti alla guerra persone che hanno sono potute stimolando le atrocità
Che sono state commesse balneari quindi un'occasione preziosissima dell'incontro un'occasione preziosissima noi gli studenti che vanno ai nostri corsi di appunto sentire raccontare la storia dal loro punto di vista oltre che la bellezza punto di lavorare con gli artisti contemporanei perché e visibile la la loro storia scrive appunto non si può incontrare di persona quello che vorrei sottolineare brevemente così nel mio intervento eccome
Clima in Bosnia quando argento mille ventuno sia clima politico sia ancora un clima negazionismo revisionismo storico il Tribunale internazionale dell'Aja per i crimini nella ex-Jugoslavia credo che concludo il mandato qualche anno fa
E i responsabili del genocidio di Srebrenica sono stati condannati ma c'è ancora una grossa parte della della scena politica bosniaca che questo genocidio l'America non è soltanto il genocidio armeno e altri crimini che sono stati come commessi durante la guerra e addirittura qualche anno fa
Il politico serbo bosniaco migliorandola di Candela vietato di parlare della se li faremo del genocidio di Srebrenica nei libri di storia
E quindi a un certo punto ovviamente di dottorato stia focalizzata su opere d'arte Progetti
Artistici e culturali che parlassero ma in prima persona e offrissero delle testimonianze di persone che c'erano durante la guerra c'erano durante l'assedio di Sarajevo chiara sembra energia Josè non c'erano perché fanno parte della diaspora bosniaca sono scappati ma comunque hanno maluccio falliti o amici non sulla familiari stretti coinvolti nella tagliargli aperte dal palco prosindaco
E quindi
Quello che noi tentiamo un punto di fare dei nostri corsi per però anche il punto di non solo raccontare
Quello che è successo a Sarajevo durante la guerra dal punto di vista artistico e culturale e qui sta la felicissima che ci sia un ulteriore contributo questo appunto di Ariane Andrea perché propone compensare e anche le fonti Osimo a fare ricerca su questo canone non è facile soprattutto anche di sala
A distruzione avvenuta durante la guerra e anche la poca cura dovuta anche a mille amici coetanei dopoguerra di presentare in questi fra nazioni il trio consentiti e ma quello che facciamo conto dei nostri corsi ci rivolgiamo lavoriamo con con artisti che possano parlare delle proprie storie personali che raggruppa ricostruite attraverso dei frammenti di ricordi che sono spesso volutamente esclusi da quella che la narrativa ufficiale politica del Paese
E quindi questa questa distanza oltre alle armi di cui parlano ho Arianna nel libro non non si è mai conclusa nel senso che appunto ad oggi noi ed in continua continuano punto nostrano le dieci è un continuo a trovare
Artisti e quando dico artisti e scrittori artisti visivi ma anche scrittori ora in vista di cinematografici o teatrali che ancora
Sentono il bisogno di tornare quindi caro al periodo novantadue novantasei e a quello che poi è stato il dopoguerra perché anch'io stessa all'inizio mi sono domandata bene allora l'assedio finito a febbraio novantasei ma che cosa è successo dopo che cosa successa Ripa dal punto di vista un artistico culturale come l'arte come la cultura non contribuito a di costruire un Paese che appunto diventato indipendente ha soltanto da pochi anni nel novantadue fai è stato completamente distruttore allora la mia domanda come poi l'arte la cultura l'abbiano contribuito alla rinascita se vogliamo che la Bosnia
E e così cui insisteranno appunto nostri tutta l'informazione è che
Ancora ad oggi l'arte e la cultura sono molto influenzati non solo dal recente passato bosniaco dalla storia
Bosniaca ma anche dalla dall'attuale contesto sociale politico
Questo clima di negazionismo revisionismo di cui di cui parlavo prima
E e do che questo sia quello che volevo dire questa sera ancora ed è vero che i media agli ottoni delibera e perché è una storia importantissima che non va assolutamente dimenticata e che può essere spunto che può essere disperazione per altri contesti purtroppo appunto ci sono tantissimi conflitti ad oggi nel mondo qualche mese fa siamo stati contattati da una tentazione che lavora in Libano con rifugiati politici siriani
Tra cui diversi architetti o artisti visivi che paga adesso mi avete sono sparsi Europa qui fa la parte dalla diaspora Seriana e si rivolgevano a noi per imparare e per capire quello che è stato quello che è successo adesso a Sarajevo durante l'assedio al punto di vista artistico-culturale in quale stato poi Murolo dagli artisti nella ricostruzione del Paese per poi un giorno qua all'uomo
Più fortunata prima o poi la guerra in Siria finirà l'idea appunto per l'ora quella di rientrare in Siria
E partecipare attivamente alle il consorzio
Del paese e questo per me è stato un contatto mi ha fatto molto piacere che che qualcuno andando nel Libano dalla Siria si rivolgesse
A noi come organizzazione lavora a Sarajevo perché veramente credo quello che è successo qui sia qualcosa di il prezioso non dico di un'icona qualcosa di prezioso l'importantissimo che può essere di aiuto di ispirazione
Se l'ispirazione in altri contesti quindi e il adesso anche libero di Arianna e Andrea sommavano
Ma è veramente una testimonianza preziosissima per cui grazie ancora complimenti
Il nostro lavoro
Volevo solo aggiungere una cosa un punto e ricollegandomi a quello che diceva prima Claudia che non bisogna mai appunto considerare gli arti inferiori
Quelle che sono le memorie personali perché non è detto che si hanno delle memorie auto riferite poi a volte dipende anche come vengono formalizzati attraverso soprattutto dei prodotti culturali però sono delle memorie che danno uno sguardo micro all'interno di una realtà piuma Krupp più complessa però sono anche un'occasione di avvicinamento
A determinati determinate tematiche e quindi qui ritorna poi necessario anche accedere a degli archivi che non siano solo degli archivi ufficiali che rispecchiano poi dichiarazioni ovunque l'ideologia dominante ma degli archivi anche i privati degli archivi familiari che ci possano comunque fornire delle informazioni se viene dato loro un ordine rispetto a delle questioni più complesse anche storiche perché
Mi piace sempre citare come dice curatore Marco scrutini che un archivio è un dispositivo contingente che necessita di essere continuamente dei archiviato in riarchiviato non in un'ottica revisionista Manzi per aggiungere un tassello
Ha una grande memoria diciamo
Grazie grazie per questo nostro testimonianze tra l'altro nel frattempo sono arrivati tantissimi commenti
Di complimenti neri appunto c'è chi ha già letto il libro cerchino scardinando quindi evidentemente questa nostra diretta in qualche modo è d'aiuto
Anche insomma che ci sta seguendo è arrivato un commento di Nico al correttore Vieste lo teneva il cane Caucaso che immagino conosciate
Che parlarmi in breve della della mancanza di fondi destinati alla cultura in base non so se Claudia in particolare sta se vuole commentare questa questa cosa
Sì i fornelli in base a quella cultura sono molto pochi per tutta una serie di
Problematiche soprattutto anche politica perché qualsiasi cosa in Bosnia e politica per cui anche finanziare il Museo storico di Sarajevo finanziare il Museo nazionale la cosa è il de coordina
Comunque supporta delle narrative storiche politiche che sono in contrasto con le patatine politiche e storiche della dall'altra parte del Paese per esempio kermesse al molto interessante andare a Banja Luka
Ad evitare il museo di arte contemporanea della repubblica Srpska questo nome ufficiale del museo a Banja Luka che è uno dei musei più far pasticci è meglio tenuti che io abbia mai visto non solo in Bosnia ma credo che insomma non non solo in modo in generale e mi stupisce sempre mi stupisce che la Repubblica sta scadendo abbia no credo che il Balli sia sufficiente per fare tutto quello che la direttrice i curatori del museo di Banja Luka vogliono fare anch'però per me planetaria Luca a visitare il museo mi rendo conto che passasse l'affermazione
Così qua sensibile però per me è sempre una boccata d'aria mi sembra di essere in Europa se posso senese capite cosa voglio dire nel canale militari musei a Sarajevo mi si si spezza il cuore perché non c'è quanto meno vista la campagna Luca abbiano qualche orgoglio nel sostenere nei loro Artisti
Viene dopo le saline tagliano territori un po'pericoloso quello che voglio dire è che essi raccolto non non ci sono fondi non c'è una volontà soprattutto a Sarajevo e in federazione dopodiché anche in Italia non ci sono fondi per la cultura
Quello che forse io faccio fatica a spiegare i miei amici
Qui in base a Sarajevo che
Noi abbiamo sempre avuto uno stato che magari dei collegamenti devolve la Mino fondi per la cultura mentre in Bosnia erano abituati fino al novantadue comunque lo Stato era molto presente
Musei e le gallerie erano finanziate insomma loro si lamentano spesso che lo Stato non i supporti dopodiché è un po'il problema degli atti si contemporaneo muta insomma ci sono nei nostri gallerie private che si stanno lì Artissima
è molto difficile insomma che lo Stato si prenda cura noi anche siamo sostenuti da donatori privati tantissimi artisti che conosco prendono anche loro fondi magari dal diverse ambasciate o dalle organizzazioni internazionali
Per cui si
La crisi anche tu hai uno dei nostri problemi che lavorare privatistico e minacce che moltissimi lasciano il Paese per cui ogni giorno c'è qualcuno che manda un messaggio di cella si trasferisce in Francia in Germania a Berlino
Per fortuna adesso lavoriamo tutti con Sky per quelli siamo in grado di
Gli intervistati lo stesso di fargli fare dei workshop con la anche un grosso problema che appunto ma la cosa è un Paese piccolissima sala tra milioni di abitanti ma c'è anche questa grossa fuga finiscono l'Accademia di Belle Arti e
Chi può se ne va questa un altro grosso problema
Sì è un problema generalizzato nei nei Balcani ma sappiamo della nell'emigrazione incrinata poi conosciamo anche molto bene in Italia che per l'appunto ha delle ricadute poi anche nel mondo della cultura vediamo io ringrazio gli autori e i nostri ospiti insomma sono intervenuti questa sera per questa bella riflessione su un tema
Nella mente utile oggi anche per all'epoca che stiamo vivendo adesso per ricordarci che insomma la resistenza anche culturale va portata avanti a prescindere andavano dalle circostanze
Fortunatamente non stiamo vivendo una sincera stanza di guerra negli assedio
Ma circostanze comunque limitanti le stiamo vivendo e speriamo che una resistenza culturale si si vada a ricreare INEA qui io ringrazio anche Ciccio seguito e tutti quelli che hanno commentato ringraziando ci facendo i complimenti seria quella buona serata
Grazie giudice qui soluzioni a a grazie a tutte buona serata