L'intervista è stata registrata sabato 28 febbraio 1981 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Centro Calamandrei, Informazione, Privato, Radio, Televisione.
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L'argomento è pronto contro si Proto od ciao ciao ho dato in questo momento notizia di questo convegno che vede una serie di partecipazioni che non letto ma che poi poi spiegare de il tema è la disciplina nelle radio televisioni private c'è l'ho detto una proposta del ministro di Gezi c'è una vostra proposta e c'è tutto un dibattito su questo e ti pregherei se potessi di riassumere un attimo i termini di questo dibattito figli punto fondamentale a me pare questo di fatto dal
Tempi per la sentenza della Corte costituzionale che era finalmente ha aperto ai privati la possibilità di trasmettere sia radio che per televisione
Non c'è stato nessun intervento del legislatore cioè non c'è stata nessuna disciplina del modo in cui questo titolo si può estrinsecare
E la mancanza di disciplina diventa spesso molto pericolosa perché le divertente del diritto è una sacrosanta appunto dicevo finalmente la Corte costituzionale
Cinque anni fa ha detto che si può però smettere nonostante il monopolio della RAI TV però poi la mancanza di una qualunque disciplina partiche nascono per le situazioni di fatto che possono diventare pericolosissime proprio perché il diritto a manifestare ripete mentre il proprio pensiero di cui parla costituzione rimanga in qualche modo diciamo intatto e vitale e non diventi poi possesso proprietario Pippo
Che cosa sta succedendo in Italia soprattutto per il problema televisioni private perché ci sono ragioni tecniche per cui petto all'erario le gamme di frequenza sono molto più ampie e quindi ci sono diciamo meno problemi di ristrette
Che invece esistono e sono molto grossi per le tre sezioni
Succede che si stanno creando delle catene di televisioni private
Che per va a trasmettere in tutto il Paese e questo significa che se non interviene una disciplina nel giro di probabilmente qualche mese ma sicuramente qualche anno noi ci ritroviamo ad avere in Italia
Le tre reti della televisione testardo e due o tre grosse catene televisive private
E che qualcuno potrebbe dire beh ma comunque ci in quello sei eletti di cui due o tre in mano a privati sono sicuramente meglio delle tre reti della televisione digitale che può essere un ragionamento e probabilmente la anche la la spessa e la sola concorrenzialità i programmi si può discostare
I criteri con cui dare le notizie eccetera appoggia determinare un miglioramento della qualità delle trasmissioni televisive
Però è la cosa è pericolosissima perché
Significa che poi di fatto le le reti che stanno nascendo sono letti per i grandi potentati economici sono le reti di Rusconi quelle direttori quelle di Berlusconi o quelle di Mondadori attraverso vari meccanismi le società riproduzione di programmi o la proprietà appunto a catena attiva antenne televisive dislocate in tutto il Paese con i ripetitori e ci son tutti pure periferiche dire in questo momento interessano poco ma che il dato politico essenziale e questo e allora però tu il problema in termini di disciplina del modo di esercitare un diritto significa appunto poi fare delle scelte politiche di fondo vogliamo glielo dico con i trentuno tre catene televisive o private scusatemi oppure vogliamo
Dare più possibilità cioè prete elettive terminali e degli ambiti professione degli ambiti locali possono essere le regioni che possono essere spedito rideterminati
Invade sia alle agli ai problemi geografici sia la quantità di popolazione
Che risiede nei quali luoghi e quindi per poter creare che so nella sono in Lombardia un numero più ampio di televisioni private e poi consentire magari a varie televisioni private per trasmette un notiziario per permettere certi programmi di mettersi in connessione di legarsi tra di loro con per esempio viene per le radio radicale ognuna delle quali è un soggetto diverso ma che però si legano appunto hanno la possibilità di connettersi ritrasmettere dispersi Povia
Salvando però il fatto che
Ognuna di queste a un ambito di trasmissione relativamente limitato
E che quindi non c'è non corriamo il rischio di ritrovarsi con le sole due o tre grandi catene nazionali
Ecco puoi anche dopo aver più o meno illustrato la posizione del centro Calamandrei è un attimo di questo convegno io l'ho annunciato ma sulle partecipazioni e anche sul tipo di battito che ci sarà sulle relazioni
Ecco siccome sempre noi partiamo dalla dal porre un problema no c'è questo problema bisogna disciplinare e il diritto Pivetti teletrasmissione
Le menti andiamo al caos Erika
Non non giova mai a nessuno se non al più forte ma qui è allora diventa il diritto della forza bruta non è Occhetto appunto avrà esercitato attraverso la legge noi vogliamo invece una legge che disciplini
Abbiamo posto questo problema e abbia e troppo aspettiamo anche una soluzione abbiamo fatto delle prove varietali professori Faurisson Zagrebelsky scricchiola con l'aiuto di un'équipe di tecnici ed i ricercatori universitari
Un progetto di legge che ha cercato di risolvere
Grossissimi problemi giuridici che ci sono perché appunto partiamo dall'articolo ventuno della Costituzione cioè del diritto di veto libertà di manifestazione del pensiero ma poi ci scontriamo con una serie di altri problemi che vanno da chi è che può concedere se si tratta di concessione di l'autorizzazione a carattere trasmettere a e a una serie di altri problemi giuridici molto complessi con una serie di note che sono stati sciolti da questo che oggi do che è una proposta evidentemente ed è una proposta che privilegia un ambito territoriale delimitato non piccolo ma nemmeno parto come tutto il territorio nazionale
Non si sente a determinate condizioni la connessione tra le varie emittenti introduce una normativa che impedisca la concentrazione cioè la grossa catena
Con un unico proprietario teli e introduce anche una disciplina relativa alle società di produzione di programmi che l'alcol come attraverso il quale poi si può arrivare in regime di monopolio Orpini oligopolio eccetera pochi di poche trasmissioni tutte uguali
Qui che proponiamo al convegno questo progetto con delle relazioni introduttive che sono parte proprio dai rotocalchi esteso il progetto foibe che vede scricchiola e gli altri che ricordavo prima e abbiamo invitato di proprio perché qui il problema è molto ampio e le posizioni sono diverse se ne abbiamo invitato tutte le tende le pendenze diciamo Rai quindi ci sarà uscendo ci saranno gli amministratori
I di cui molti sono imminenti giuristi come il professor paccheri al Colosseo che i i quali hanno evidentemente una loro particolare posizione
Saranno quegli studiosi che su questo tema hanno espresso opinioni diverse dalle nostre e che vedono piuttosto la possibilità diciamo ti
Cedere al privato lo Stato che concede al privato la possibilità il quindi uno non un diritto pieno ma un diritto degradato un interesse legittimo diciamo di trasmettere ma la scelta prima quasi quando essi
Io il privato trasmette diventa allora un problema tutto delegato è tutto lasciato al diciamo al governo quindi all'al potere governativo e questo apre dal nostro punto di vista degli aspetti assolutamente inaccettabili cioè la discrezionalità
Per il governo che che tira a me tu puoi trasmettere e arte tu non puoi trasmettere mentre noi vogliamo dei meccanismi di scelta oltreché il più possibile
Viva in base a una serie di criteri che ha nostro progetto di legge indica e abbiamo invitato appunto poi il gli studiosi dei vari rami perché qui si parla di diritto costituzionale si parla di diritto amministrativo e poi i politici sì perché c'è una scelta di fondo diciamo di politica dell'informazione
Ripeto che si tratta appunto di capire vogliamo privilegiare come per esempio tendono pur sempre a dire i comunisti il monopolio radiotelevisivo come nella sostanza sull'unico che ha diritto di trasmettere sul territorio nazionale o vogliamo aprire al più alla quale la faccio quantità possibile compatibilmente anche con problemi economici
Di sopravvivenza delle emittenti
Come diciamo noi o possiamo trovare sistemi interni di tipo quarta rete televisiva Rai aperta ai privati siccome hanno proposto già due anni fa in un convegno i socialisti ecco ci sono
Tutti questi aspetti che dovranno essere affrontati sviscerati e discusse
Per vedere se
Il tipo di soluzione giuridica Marche ha poi alle spalle una una prescelta politica
Che è quella che proponiamo noi legge o se l'assoluzione del ministro di tesi che nella sostanza quello della discrezionalità amministrativa ricorre uno che dice quartieri soprattutto è l'aspetto più importante che e che e dove quanto può trasmettere oppure appunto l'ipotesi con i propri dipendenti proprio sarebbe pubblica aperta alla alle trasgressioni private
Che mi rifacevo appunto alla idea di Martelli di due anni fa sì ecco questi saranno meno gli argomenti di questo convegno che ci sarà venerdì tredici marzo con le relazioni introduttive si aprirà alle tre e mezza del pomeriggio poi continuerà per sabato quattordici e domenica quindici marzo io credo che noi lo registreremo lo trasmetteremo o comunque trasmetteremo
Credo che lo trasmetteremo Boy anche integralmente perché il problema riguarda da molto vicino anche la possibilità di radio radicale di continuare al svolge un'opera di informazione ti ringraziamo
Queste tuo intervento e credo che sia tutto su questo argomento negativo dopo volevo aggiungere una cosa non ricordo che nel abbiamo in collaborazione con la stampa democratica siringhe una componente del diciamo dei giornalisti italiani
Proprio perché intanto si imparerà componente più sensibile a questi problemi di apertura dell'informazione di correttezza nell'informazione
E poi perché credo che la cuoceteli degli operatori di quelli che lavorano nell'informazione diventi poi essenziale nell'affrontare anche questi temi
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