Se negli anni precedenti l’Italia e l’Europa sembravano avviate verso un sentiero di sviluppo sostenibile, la pandemia ha inflitto una battuta di arresto a questo processo, mettendo a nudo le debolezze sociali, economiche e ambientali delle nostre società.
È diventato imperativo, nel disegnare le politiche per la ripresa, pensare a che tipo di futuro costruire, e in quest’ottica agire perché ci possa essere un rimbalzo in avanti, e non una ricaduta nelle vecchie … abitudini che hanno portato alla crisi in corso.
Per questo motivo, bisogna assicurarsi che nei piani di ripresa vengano incluse considerazioni per rafforzare la resilienza in vista di shock futuri, e che ci sia la consapevolezza che non si può tornare al business as usual.
In quest’ottica, l’Agenda 2030 delle Nazioni unite, concordata da 193 Paesi, può essere usata come road-map per stabilire gli obiettivi di medio-lungo termine a cui aspirare.
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