Libia: la visita del Presidente Mario Draghi e il Memorandum d'intesa sulla cooperazione del 2017 - Intervista a Riccardo Magi

Radio radicale siamo con Riccardo omaggi di più Europa per a parlare della visita diretta che Di Maio in Lippi allora un incontro importante insomma
Che vede insomma aprirsi il nostro Paese per occuparsi delle delle questioni che riguardano l'altra sponda del del Mediterraneo dall'altra chi è stato molto chiaro chiede tra le parti in causa di arrivare a una pace per considerarli degli interlocutori
Credibili per un rapporto più franco con con la la lilla Libia allora voi siete guardate con preoccupazione a quello che avviene in Libia al di là della della della guerra
E ritenete che che per per i migranti non sia stato fatto ancora quanto era necessario per i diritti umani in quella in quel in quella parte del della regione
Ma in realtà diciamo bisogna guardare con preoccupazione la situazione in Libia non
Ovviamente da urlare non dopo questa visita ma negli ultimi anni
E forse sarebbe utile riconsiderare
Le scelte di di politica estera il che ha fatto l'Italia ricordiamo insomma l'ultimo atto importante è stato quello del memorandum siglato a febbraio del due mila diciassette
Memorandum che prevedeva delle forme di cooperazione
Rafforzata anche economica con quel Paese che nel frattempo diciamo era dilaniato verrà diviso in due parti due parti due governi la donna la situazione mandata peggiorando nel tempo e quel memorandum avrebbe dovuto favorire una stabilizzazione del Paese comprendeva diciamo una parte di in cui si chiedeva alle istituzioni diciamo fra le fragili istituzioni libiche di fermare di governare diciamo il traffico di esseri umani stiamo parlando di Tripoli stiamo parlando di Tripoli e quella quella scelta è stata assolutamente fallimentare nel senso che non solo non ha portato a una stabilizzazione datomi da una transizione verso verso la democrazia di quel Paese ma dei fatti ha rappresentato una cooperazione con alcuni Poteri diciamo così para mafiosi io milizie inverni militari
Ed è emerso con chiarezza perché ormai i rapporti internazionali che la collusione di parti di questi apparati anche apparati militari e della guardia costiera con gli stessi trafficanti di esseri umani
Tutto questo andrebbe considerato in questo momento si apre una fase nuova speriamo di sì che si possa davvero aprire una fase nuova una fase nuova di vera stabilita ieri presidente Draghi ha detto c'è voglia di futuro in Libia ecco un futuro di stabilità e di benessere non può certo poggiarsi su accorati ci quel tipo
Che
Dal punto di vista dell'Italia nel tempo hanno anche come dire in qualche modo indebolito la tutela degli interessi italiani perché poi nel frattempo come sappiamo ci sono altri attori sulla scena ben più pesanti importanti in questo momento la Russia la Turchia anche proprio militarmente presenti quindi e dall'altra parte hanno rappresentato diciamo uno sfacelo da un punto di vista dei diritti umani della tutela dei diritti umani perché infatti è stato chiesto e sono stati spesi
Centinaia di milioni di euro sia di soldi italiani sia di soldi dell'Unione Europea per questo lavoro sporco che è stato chiesto di fare a quelle e non ha non ha non ha favorito la stabilizzazione del Paese in questa scelta ecco non ci aspettiamo che anche su questo arrivino parole chiare da parte del governo
E che si lavori per una profonda revisione di quel memorandum e di quegli accordi
Quindi questa è una critica che va fatta deve essere una critica costruttiva va anche segnalato che finora nessuno dei governi italiani che si sono succeduti dal governo Gentiloni che aveva siglato con gli accordi Lia disconosciuti ci fu da parte della ministra Morgese inaugura qui alla Camera dei deputati scricchiola
Per una revisione cura diciamo la stiamo aspetta ricordiamo anche che quegli accordi del due mila diciassette sono stati conclusi in forma semplificata quindi non c'è mai stata una ratifica del Parlamento
Ho capito il fatto di non rimetterli in discussione pura sciatteria oppure al governo italiano interessa altro che questo no io credo che in questo momento a
Non ci sono proprio le condizioni e non c'è l'interlocutore gli interlocutori per rimettermi in discussione
E questo è anche il frutto degli errori che sono stati fatti in passato
Ripeto è stata in qualche modo affidata a quel Paese che al di là delle istituzioni
Completamente frammentate
Dilaniati da una da da una guerra civile
è stato affidato a quelle istituzioni la gestione di un enorme crisi umanitaria che era quella che si è venuta a determinato nelle negli anni con il fatto che la Libia e l'imbuto in cui tutti quanti i popoli diciamo
In spostamento immigrazione con l'intenzione di attraversare il Mediterraneo si sono venuti a trovare
Ecco quel questo peso questa responsabilità di una gestione di una crisi magari mi ha portato a quelle istituzioni non potevano affrontarle sostenerla se non con quei metodi cioè rafforzando
Gli stessi trafficanti di esseri umani
è ormai chiaro quelli che facevano il traffico si sono trasformati indicando in alcune aree in alcune zone in carcerieri hanno cominciato a guadagnare anziché con il traffico con l'attraversamento
Del Mediterraneo con la detenzione impedendo l'attraversamento del Mediterraneo
Ovviamente questa non può essere una base su cui costruire una stabilità
L'ultima cosa ritiene che debba essere aperto anche un confronto con l'altra parte della Libia
E ma certo diciamolo allora la prospettiva di questa nuova fase che si apre è quella di tenere insieme il Paese e di tenere insieme tutti gli interessi che ci sono di farlo su quelle basi nuove ovviamente mi sembra
Una impresa estremamente difficile per quella che è la condizione attuale però se
Da quello che leggiamo i più esperti diciamo di noi che se ne occupano vedono in questo momento la possibilità di questo tipo come dire ogni possibilità vada accolta il sottosegretario interlocutore per affrontare il tema del Memorando quale sarebbe
Che si occupa no qua c'è qua c'è una grande questione perché in realtà diciamo con il ministro Minniti e poi col ministro Salvini e poco la ministra Morgese diciamo se ne sono
Può abusivamente occupati i ministri dell'Interno addirittura bensì Aronne e non non diciamo i ministri dell'Est degli esteri come sarebbe stato più
Più opportuno no perché questa è la diciamo è la grande
Corpo quasi quasi come insomma tornare a un'idea di e di un di epidemie
Territorio coloniale
Da un'ambulanza dell'intero territorio Metropolitan perché il tema è quello della gestione della vera politica migratoria ma gestione della politica migratoria nel nostro Paese dovremmo farla soprattutto facendo una riforma della normativa sull'immigrazione della normativa italiana ecco anziché e poi l'ultima considerazione è che quelle Rutelli di quel memorandum ma a ha avuto e sta ancora avendo delle conseguenze negative enormi sullo stato di diritto anche nel nostro Paese e l'ultima manifestazione è quella delle intercettazioni
Ai giornalisti di cui si è parlato nei giorni scorsi e delle e di quelle attività investigative che da una parte sono state volte a criminalizzare l'attività delle ONG che operavano nel Mediterraneo e dall'altra fare in modo che in qualche modo di di seguire sorvegliare e controllare tutti coloro che facevano un'attività di informazione che poteva portare a una critica dell'azione di governo
Bene grazie come sempre Riccardo Magi il più Europa