XV congresso della federazione romana del PCI

Non c'è
Il compagno Fiorini
Massimo Palumbo a tutta la vostra pazienza la vostra comprensione dovendo assolvere all'ingrato compito di fare da prologo a questa giornata di dibattito
E voglio entrare immediatamente nel merito di un problema di fondo che sta
Ha detto al calura della dei nostri documenti congressuali e che lo è stato anche nella relazione del compagno Morelli che condivido impiego
C'è stato un richiamo ieri nella giornata di ieri
Alla esperienza della solidarietà nazionale alle connessioni che ci sono tra quelle esperienze la proposta dell'alternativa
Sono convinto che abbiamo ancora questo retaggio
Ma io ne
Voglio mettere a nudo un po'le gli aspetti negativi
Perché in effetti ci sono
E ci costringono
Ancora un po'
Nella Padania per quanto riguarda
I nostri comportamenti
Rispetto ai contenuti della proposta dell'alternativa
Che c'erano in parte
Nelle proposte politiche noi avanzavamo anche durante la politica di solidarietà nazionale
Forse la contraddizione dalla quale non usciamo uscire questa
Noi avevamo in animo e proponevamo all'epoca
Proposte articolate
Una proposta di politica generale ma con una serie di articolazioni che affrontavano le questioni di importanti settori della vita nazionale
Il limite che c'era in questa politica era evidente
Quelle proposte non potevano andare avanti con il quadro
A cui si ispirava e che era il riferimento per la politica generale
In sostanza con forze come la Democrazia Cristiana non si potevano portare avanti proposte di riforma come quelle delle quali non ci facevamo sostenitori ispiratori
Questo limite c'è ancora oggi pare
E non ci induce cinica
A porre decisamente alle forze politiche con i quali invece la proposta dell'alternativa si può praticare a spingere più decisamente in direzione dei processi riformatori
Ad impegnarsi
Politicamente ed organizzativamente perché queste si attuino e si realizzino
Nei contenuti almeno di alcune leggi che siamo riusciti ad introdurre
Ritengo quindi che da parte
Di questo congresso da parte quindi della della nostra organizzazione
L'invito pressante che deve uscire
Dalle conclusioni di questo dibattito
Non possa che essere rivolto che in una sola direzione
Quella cioè di misurarsi
A e a tutte quante le forze politiche
E quindi implicito ammonta al Partito socialista
A misurarsi decisamente
Sulle questioni
Intorno alle quali abbiamo già convenuto che sia importante
Produrre il massimo di impegno e con la massima convinzione perché queste diventino momenti preparatori di un processo di svolta del quale il Paese non può oggi fare a meno
In sostanza la proposta dell'alternativa non è una proposta che si possa configurare in tempi lunghi
La proposta dell'artiglieria deve ricominciare a vivere nei momenti che attualmente riguardano la società rispondere ai bisogni che oggi la società opponente
E queste risposte stenta a Rho avvenne
Vorrei passare a degli aspetti concreti di questo processo
Credo che da parte
Di molti di voi si sia fatta già attenzione
Ad un impegno
Del quale siamo parte
Allora l'iniziativa
Della quale ci siamo fatti portatori insieme ad un vasto schieramento di forze politiche e sociali che intendono condurre con noi una battaglia qualificante su uno degli aspetti porta
Di un processo riformatore India ha investito il Paese sul quale la reazione di Morelli si è ampiamente soffermata che io non voglio qua
Ricordare per per risparmiare
Ma è enti un banco di prova
Che attualmente non solo di fronte hanno ma di fronte agli interlocutori di fronte ai nostri potenziali alleati per quanto riguarda
La politica di riforma la politica dell'alternativa
Che noi corriamo realizzare e rendere immediatamente attuabile
Abbiamo è vero un quadro politico contraddittorio
Nella realtà romana e nella realtà regionale
C'è stata una proposta
Micidiale una proposta
Sciagura
Che nel Lazio sta producendo tutti quanti gli effetti negativi che da tempo denunciano
Ma sulle quali ecco c'è ancora da parte nostra qualche impaccio qualche impaccio
A sostenerla in maniera più decisa e più convinta a tutti quanti i livelli non è esclusa non esclusa
La maggiore sede istituzionale che il Parlamento qualche difficoltà qualche incertezza
Qualche
Disattenzione riguardante il nostro comportamento come Partito Comunista
Nella stessa sede parlamentare
Il banco di prova è quello della riforma dello psichiatrico
E qui c'è un atteggiamento palesemente contraddittorio del Partito socialista che mentre in sede nazionale riconferma l'ha l'aridità dei principi che hanno ispirato questa riforma nei fatti a livello locale smentisce clamorosamente questi impegni
Mauro che ci sia qualche rappresentante del Partito socialista che ho visto peraltro abbastanza Silja questo nostro dibattito
Io voglio sapere ma finendo e la politica delle cosiddette giunte bilanciate questa politica del bilanciamento si può spingere come si vuol sostenere a livello parlamentare insieme al Partito comunista insieme a tutto quanto lo schieramento progressista del Paese
La necessità di farla finita con una piaga
Che ha le radici nel Medio Evo
E poi comportarsi a livello locale e in particolar modo a livello regionale assecondando un disegno restauratore perverso della Democrazia Cristiana
Si può bilanciare Galileo
Con Tolomeo
Si può bilanciare Basaglia con l'Inquisizione
Perché nella proposta che sta venendo fuori da parte della Giunta regionale pentapartito c'è il ripristino senza alcuna mistificazione dei manico
Questa è la realtà
Questi sono i banchi di prova concreti che abbiamo di fronte oggi che abbiamo di fronte in queste ore
E sulle quali il confronto politico non si può esaurire soltanto in nome dei principi bisogna che il confronto politico si sviluppi con iniziative con impegni quotidiani con una sistemici sistematicità e con un coraggio
Delle proprie azioni e delle proprie opinioni che non può escludere nessuno delle forze che si dicono
Schierate
Nel terreno
Nel terreno riformatore
E nel terreno delle innovazioni
Questo è un po'il nodo di fondo che a mio parere dobbiamo risolverli dentro la nostra realtà
C'è di fronte a questo
A questo aspetto e tutta quanta una valutazione una riflessione interna nostra
Che mentre ci porta da una parte ad esaltare i risultati che abbiamo conseguito
Lo sforzo organizzativo l'impegno politico che abbiamo profuso in un lungo anno di trattative anche logoranti e che non ha portato poi a risultati politici concreti
Si deve aprire al nostro interno una riflessione attenta io credo che i termini di questo problema debbano essere rapportarli anche ad un confronto ad una sede di confronto che non abbiamo fino ad oggi è l'uso che è quella che deve vedere come ai comportamenti pratici all'azione di partito che complessivamente si sviluppa del Paese fa pochi rispondenza anche a livello più alto il comportamento delle nostre rappresentanze in sede parlamentare
E in merito alla riforma sanitaria compagni
Accennavo prima da alcune disattenzioni ad alcune sottovalutazioni rispetto alla portata invece massiccia
Di un attacco che si è scatenato nei confronti della riforma sanitaria che ha preso le mosse dal momento stesso in cui la legge di riforma e stava approvata definitivamente anzi se parlamentare
Non c'è stato atto
Anzi c'è stata una rincorsa affannosa
Una serie di decreti una e un efficientismo degree vizio da parte del governo che Amman mano sottratto competenze al nuovo assetto istituzionale che si è andato creando con l'introduzione di questa importante riforma c'è uno svuotamento progressivo ma inesorabile di ogni competenza che sta subentrando rispetto alle giuste rispetto alle riconosciute
Attribuzioni che dovevano essere
Assegnati alle unità sanitarie locali
A questo riguardo io voglio ricordare qui un particolare importante in materia di prevenzione
Il Consiglio regionale della Lombardia all'unanimità ha deciso di adire la Corte costituzionale per mettere sotto accusa il governo in merito al decreto che di fatto sopra le competenze in materia di prevenzione alle unità sanitarie locali e le assegna
Ad un nuovo carrozzone ad un istituto che sarà forte anche di trentatré sedi periferiche in materia di prevenzione di omologazione
Queste sono fatti
Questo è avvenuto alla vigilia di Natale alla vigilia di Capodanno forse un periodo in cui un relax generale investe un po'tutte quante le le le le le le le le le le forze politiche le le le le stesse organizzazioni le stesse strutture ma sono fa grande
E qui sono poi di i segni evidenti i banchi di prova certi su cui su cui la politica di riforma si misura su cui la proposta dell'alternativa si può praticare se vengono meno queste condizioni
Se vengono meno queste premesse
Se c'è un ritorno indietro
Se si favorisce cioè l'azione di recupero che la Democrazia cristiana e che il padronale
Stanno cercando di portare avanti
Da
Molto tempo a questa parte
Favoriti da un comportamento governativo che ha tirato sempre in questa direzione
Favoriti anche da un certo permissivismo
Che oggi condizione lo stesso schieramento sindacale la stessa Federazione unitaria
Noi
Arriveremo a imporre forse numericamente elettoralmente
La proposta dell'alternativa ma ci proveremo a gestire una situazione che sarà difficilmente
Sarà difficilmente controllabile i rischi quindi che abbiamo di fronte sono enormi di fronte alla validità di una proposta
Che io riconfermo nella pienezza con cui le tesi congressuali la espongono
Di fronte alle possibilità oggi più attuali e mai come oggi attuale
Che sono intervenuti e che abbiamo creano anche
Con uno sforzo enorme a cui il Partito comunista dato il massimo dei contributi
Ecco c'è il rischio che la proposta dell'alternativa sia qualche cosa che bisognerà accantonare il liquidare forse più rapidamente di quanto non si è fatto con la politica di solidarietà nazionale
I rischi sono questi
Le condizioni in cui ci si deve muovere sono quelle attuali
Il momento e le condizioni del Paese richiedono che da parte nostra eccoci sia espressa tutti quanti livelli una decisione un convincimento maggiore un impegno più corale complessivo che però non può escludere nessuna istanza ripartito nessuna delle sue articolazioni nessuno dei suoi militanti
La parola la compagna Norvegia Di Virgilio delegata della sezione colli aliene
Si prepari il compagno Carlo Fiorini
Vorrei portare compagni e compagne il contributo a questo congresso di una sezione quella di Colli Aniene che presenta alcune e originalità e peculiarità rispetto ad altre sezioni ormai consolidate operanti nei quartieri oserei dire storici della Tiburtina quali Pietralata
E Tiburtino terza Portonaccio e così via
La sezione di Colli Aniene si trova ad operare in un quartiere nato dalle lotte e dal Movimento Popolare per la casa che hanno tenuto la legge centosessantasette e i relativi piani di zona di edilizia economica e popolare
Dall'impegno del movimento cooperativo e dei lavoratori innesto associati siamo come sezioni coscienti e convinti di questa realtà e della possibilità che il nostro quartiere nell'ambito della quinta circoscrizione e a Roma
Può rappresentare un momento di riflessione sulla possibilità di uno sviluppo urbanistico e civile programmato è diverso dagli interessi della speculazione
Ed agli interessi che ho portare nel fascismo a cacciare i lavoratori dal centro di Roma e a creare quartieri come Tiburtino terzo Pietralata
Al nostro quartiere giovane i primi insediamenti risalgono al mille novecentosettantaquattro
Nel nostro quartier ricevo operano espressioni del movimento democratico e di massa con una varietà e ricchezza tale da provocare non pochi problemi ma nello stesso tempo rende il quartiere vivace e ricco di vari momenti di partecipazione di discussione per comunisti e non appare evidente quindi che data la natura e la caratteristica del quartiere la sezione da tempo impegnata ad affrontare i problemi più urgenti del territorio rispetto al suo assetto urbanistico
E avviato da mesi una discussione sull'attuazione e completamento del Piano di Zona ed il suo completamento
Lo ha avviato questa discussione con i compagni della circoscrizione e in primo luogo con il presidente della circoscrizione compagno Walter Tocci
Ed è anche affrontando questi temi individuando resistenze e ostacoli che si è posto dinanzi alla nostra sezione la necessità di approfondire lo stato di attuazione del decentramento amministrativo
Ci siamo resi conto e lo dico brevemente chiedendo scusa per lo schematismo quanto scarsi per non dire altro ossia nel reali poteri trasferiti dal potere d'amministrazione centrale al comune e alle circoscrizioni in modo particolare
Complessivamente abbiamo individuato nell'esigenza della riforma della macchina pubblica un punto fondamentale della strategia di cambiamento per governare la nostra città e i nostri quartieri il nostro partito ma io dico tutta la sinistra non può sfuggire ad una grande battaglia per la riforma della pubblica amministrazione per superare una visione dello Stato burocratico accentratore ed inefficiente
Perché se così non fosse lasceremo alla DC a De Mita Fanfani una posizione evitando le loro dirette responsabilità nella conduzione dell'apparato pubblico
Tende a prendere in mano in maniera strumentale il dibattito sulla scarsa produttività della macchina statale e a far passare il disegno della privatizzazione dei servizi sociali di tagli alla spesa pubblica
Che finirebbe per altro per penalizzare gli enti locali mettendo ovviamente in difficoltà le giunte di sinistra più rappresentative in Italia come Roma Torino-Milano eccetera
Occorre quindi consapevolezza che anche da questa angolazione è necessario portare un attacco contro le ragioni e il sistema politico e di potere della DC che ha condotto condotto il nostro Paese
Sull'orlo di un deficit pubblico spaventoso e quel che è peggio c'è una reale impossibilità di controllare la situazione finanziaria del nostro Paese
Per ritornare a Roma credo che decisivo è il ruolo del partito a Roma delle sulla della sua azione di governo e di massa tanto più riusciremo nell'azione di cambiamento rinnovamento nel governo di questa nostra città
Tanto più si imporrà la necessità di una reale alternativa al sistema di potere DC e al governo del paese d'altra parte la nostra presenza nella giunta di sinistra che governa la nostra città
Dietro il disegno trasformatore per la città Capitale d'Italia pasta a mio avviso una tappa importante del processo di costruzione per l'alternativa democratica passa una volontà di cambiamento di modifica di vecchi i vecchi metodi
Nei momenti più intensi di questa esperienza ha privato della città uno spirito di partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica è coinciso con una ripresa della fiducia di larghi strati angolazioni nei confronti del potere politico
Sì è coniugato governi e partecipazione
Assistiamo oggi però ad una caduta dei modelli classici di partecipazione tutto questo in un momento in cui viene alimentato un attacco generico e generale contro i partiti politici si dice sono tutti uguali alterni e politica si fa assumere un significato peggiorativo
Noi comunisti che pure vediamo i partiti politici come il cambio il sistema democratico abbiamo parlato e parliamo dell'esigenza di rinnovamento della politica e dei modi di fare politica
Anche alla luce dell'allargamento delle forme della politica dell'entrata in campo di nuovi soggetti politici penso ai giovani alle donne il movimento per la pace che tra l'altro dimostrano la vivacità del tessuto democratico italiano e le sue risorse
E proprio alla luce di tutto questo che occorre a mio avviso non accettare passivamente il senso comune dell'India inutilità della politica di diversità dell'impegno sociale ebbene alcune ad alcuna riflessione
Sui caratteri del nostro partito della nostra azione di come rispondiamo a questa sfida di quale partito abbiamo oggi bisogno
Se intendiamo la politica come una grande voglia di massa
Dobbiamo essere capaci di grandi iniziative dobbiamo mantenere intatti alcuni caratteri quali quelli di un grande partito di massa legato alla gente i suoi bisogni ad una non sopita voglia di partecipazione
E con una visione non chiusa ma ragionata intelligente aperta che tenga conto delle modificazioni veloci che si avvertono nella società
Abbiamo quindi la necessità di impegnarci a fondo e la battaglia di rinnovamento e cambiamento e la Società di fare emergere nostre qualità migliori lavorare insieme alle altre forze democratiche di sinistra vere rendere concreta l'ipotesi di cambiamento
C'è però anche nelle nostre prime file una scarsa convinzione che nelle lotte nelle iniziative di massa si esprima la voglia di cambiamento
C'è una sottovalutazione di alcuni metodi di lavoro tradizionali si pensa al partito come ad una pura macchina organizzativa di soci hanno in fondamentale il nesso tra politica ed organizzazione
E trascurando in virtù di non so quale modernizzazione obiettivi quali raggiungimento del cento per cento il tesseramento della diffusione della nostra stampa e in modo particolare del nostro giornale obiettivi tra l'altro lascia consentitemi di dirlo tra l'altro raggiunti con buoni successi dalla nostra sezione che credo sia tra le sezioni più grande di Roma che ha ha superato il cento per cento della tesseramento si avvia sulla soglia dei trecento iscritti
E non Platini duecentosettantanove nell'anno e l'anno scorso
Mi pare innaturale arrivare quindi a parlare della sezione e della sua centralità una sezione del partito comunista a mio avviso non può limitarsi a partire dall'esistente a gestire l'esistente
A gestire l'ordinaria amministrazione ma deve essere in grado di uscire dall'angusta ottica di un puro a centro di pura propaganda sforzandosi di valorizzare tutte le energie e le capacità dei compagni ruolo fondamentale della sezione deve essere quindi quello di direzione politica complessiva di orientamento di propaganda e nello stesso tempo prendere iniziative e decisioni autonome su singoli problemi di carattere nazionale particolare
Certo un ruolo difficile ma se si affronta la rinata la sezione con questo spirito da questa ottica si trovano anche margini per iniziative più soddisfacenti
Nell'esperienza di chi vi parla ed è comunque un'esperienza relativamente giovane dentro e svolte una sezione relativamente giovani ha solo otto anni di vita
La sezione esercitato un ruolo finché la sera la sezione esercitato un ruolo tranquillo semplice non c'erano problemi ma d'altra parte i compagni non si sentivano coinvolti nella proposta politica più complessiva del partito
Andando avanti il processo di crescita la sezione e dei compagni aumentar dalla capacità di analisi e di intervento certo sono aumentati anche i problemi e la loro portata e d'altra parte inutili ma non certamente favorevole
Voglio citare la battaglia che la sezione ha condotto a fianco dei soci auspice che tra l'altro ancora non è conclusa perché non ha non vede questi questi soci non vedo la riapertura dei cantieri per la Kostner loro loro case
Che la l'altra sulla creazione per un centro sociale culturale che ha visto il coinvolgimento di lavoro di compagni della sezione e la mobilitazione di cittadini giovani donne e anziani
Questa battaglia ha registrato l'opposizione del Partito socialista nel quartiere e nella zona
Che avrebbero preferito utilizzare a fini di parte questa iniziativa e l'uso dei prefabbricati che noi indicavamo come sede del centro e socioculturale
Sfuggendo assedia allargate di discussione quella con la gente questa iniziativa ha prodotto non poche discussioni anche al nostro interno coinvolgendo la discussione sul nostro modo di di essere questa battaglia ha comunque comunque vinta
Si è è dopo la votazione favorevole in consiglio circoscrizionale sull'uso di questi prefabbricati dove prima c'era la sede c'era sempre un'ex scuola scuola materna si è arrivati però alla crisi della maggioranza circoscrizionale
La io lascio tutte la la discussione su questa parte alla compagno Tocci presidente della quinta circoscrizione che so che interverrà credo però di poter di potete dire una è una cosa sulla quale non dobbiamo essere molto molto usate saldi
E che cioè noi comunisti dobbiamo governare con la gente per i suoi interessi e terreno di confronto che i nostri alleati in maggioranza in primo luogo può i socialisti debbano essere i contenuti i progetti le proposte per il governo della Tiburtina per una vita migliore nel nostro quartiere
Concludo ritornando alla prima esperienza di lavoro che citavo in apertura di questo intervento e che costituisce la prossima scadenza di lavoro per la nostra per la nostra città e sezione e cioè una conferenza di quartieri sullo stato di attuazione del nostro piano di zona alla quale stiamo già lavora uno e alla quale mi auguro i nostri amministratori comunisti in modo particolare e anche il sindaco Vetere non facciano mancare il loro apporto
La parola al compagno Carlo Fiorini delegato della Federazione giovanile comunista romana si prepari il compagno Marzullo opera capo però ha fatto
Se guardiamo acciocché attraversato è scosso la gioventù dalla fine del settantasette ad oggi
Ci accorgiamo della necessità di uno sforzo di elaborazione del partito e della FIGC
Per individuare categorie del tutto nuove che ci permettano di capire di più di sentirci a nostro agio nel travaglio tra le aspirazioni e nuovi bisogni di queste giovani generazioni non si tratta di costruire una priorità
Si tratta di saper interpretare le novità di dare delle risposte originali sul terreno del rinnovamento del partito e della sua organizzazione
Di ricostruire su basi nuove il rapporto tra l'individuo e movimenti di massa tra questi ultimi Allo stato
Alla FIGC la necessità di affrontare tutto ciò sia posta in termini drammatici
E le difficoltà restano ma risultati importanti e in alcuni casi straordinari ci indicano il terreno su cui cimentarci e nodi da sciogliere per ciò che riguarda noi stessi
Questo congresso dalla relazione al dibattito dimostra che è possibile un più forte impegno del partito sia nell'elaborazione che nella costruzione di grandi esperienze di lotta con i giovani della nostra città
Per tutta una fase la categoria riflusso sommaria fuorviante ha viziato il dibattito sui giovani a volte entrata anche nelle nostre analisi impedendoci di cogliere le novità che si sviluppavano la carica innovatrice e densa di elementi positivi degli atteggiamenti collettivi e individuali per i giovani
Il generoso slancio di solidarietà alle popolazioni terremotate il modo pacifista che ha visto sempre presenti Giovanni la mobilitazione degli studenti per andare a Napoli in cento mila contro la mafia e la camorra
La lotta contro il dilagare della droga
Tutto ciò dimostra la volontà di individuare nuovi valori un impegno morale e civile di altissimo livello
E in tutti questi movimenti c'è stata e c'è una forte volontà di confrontarsi con lo Stato e le sue istituzioni di rinnovarlo
Una spinta alla partecipazione
Che parte proprio da questa ricerca di nuovi valori che vuole produrre cambiamenti nella vita quotidiana e concreta di ciascuno che in questa ricerca di protagonismo di valori nuovi e di cambiamento delle condizioni materiali
La sinistra in primo luogo né comunisti possiamo essere un punto di riferimento fondamentale ci viene segnalato da questi fatti da fatti DiVersi
Il successo che nelle scuole liste democratiche di sinistra hanno ottenuto anche qui a Roma battendo l'integralismo cattolico la destra rappresentano per noi hanno rappresentato per la FIGC un segnale importante
Questi movimenti e questi segnali positivi ci chiamano però ad ulteriori impegni per comprendere di più e per apprezzare le nostre organizzazioni a rafforzare rafforzare la nostra linea sulle diverse questioni
Pensiamo all'originalità del moto pacifista che ha scosso l'Italia originato da una forte consapevolezza collettiva dei pericoli insiti nella corsa al riarmo nell'uso della guerra in tante parti del mondo per risolvere per risolvere le crisi e conflitti vi è stato un movimento della Chiesa che ha raccolto settori cattolici importanti attorno alle parole del Pontefice
Vi è stato un movimento del sindacato e della classe operaia una forte presenza su questo terreno delle forze della cultura della scienza
Vi è stato il movimento dei Comitati per la pace
Raccolto sotto la sigla del ventiquattro ottobre in cui la FIGC el Partido si sono trovati con tanta forza contante forze alcune vicino a noi altre molto diverso per cultura ispirazione
Il modo in cui assieme a queste forze siamo stati protagonisti di questo movimento riuscendo a garantirne l'autonomia mettendo da parte la logica della mediazione esasperata e dei veti incrociati
Rappresenta un primo importante passo verso una nuova idea dei movimenti di massa
Possiamo dire che sia definito un'elaborazione comune sui temi della pace e del disarmo che una premessa importante per lo sviluppo di un movimento autonomo l'abbiamo costruita con un'opera di discussione straordinaria
Pensate al modo in cui in ogni quartiere in ogni scuola e posto di lavoro si sono preparate abbiamo preparato le grandi manifestazioni del ventiquattro ottobre del cinque giugno
è vero noi comunisti in questo movimento così nuovo ci siamo stati bene a nostro agio
L'impegno del Partido qui a Roma è stato importante c'è stata la capacità di comprendere ad esempio come fosse possibile in occasione della marcia Milano Comiso mettere in moto forze diverse che sembravano assopite cattoliche religiose della cultura e della scienza
Valorizzandone l'autonomia e la forza costruendo una grande giornata di pace per la nostra città
L'Assemblea nazionale
Dei Comitati per la pace voleva essere devastata un momento importante per riordinare quel patrimonio di elaborazione di linea politica unitaria sviluppatosi in questi anni per definire meglio questa parte di movimento
Sì sono indicati gli obiettivi prioritari sia fatto un ulteriore passo in avanti nella ricerca di una maggiore autonomia del movimento attraverso una strutturazione che ne salvaguardi loro l'originalità
L'ottantatré all'anno dell'installazione dei missili a Comiso in Europa l'anno decisivo per il movimento per la pace
Se inizi venissero installati la nostra rotta diventerebbe mille volte più difficile
Dovrebbe trasformarsi nella lotta per lo smantellamento intanto la pace sarebbe sempre più pericolo perché questo atto una volta compiuto chiuderebbe gli spazi di manovra per una conclusione positiva della trattativa di Ginevra
La folle spirale del riarmo a quel punto appoggerebbe completamente d'Europa
Abbiamo tempo fino all'autunno dell'ottantatré per vincere questa lotta il movimento deve spendersi conquistare a questa battaglia la stragrande maggioranza del popolo italiano convincerla del Nord Comiso
Dobbiamo saper dire come comunisti insieme a questo movimento
Che su una decisione come quella dell'installazione dei missili nucleari non è possibile che a decidere sia un governo è una normale o una normale maggioranza parlamentare
Possiamo chiedere che a decidere della vita o della morte di tutti sia chiamato tutto il popolo italiano
Ritengo che sia un nostro dovere farlo per introdurre affermare questo concetto per costruire su Comiso una grande campagna di discussione
L'Assemblea nazionale ha lanciato la proposta di un testo di referendum popolare autogestito su cui consultare milioni e milioni di italiani chiamandoli ad esprimersi sui missili a Comiso
Vogliamo gestirlo con anche con chi non è d'accordo con noi chiamando tutti ad un grande confronto
Anche in questo congresso i comunisti romani debbono prendere l'impegno di essere protagonisti di questa campagna nel movimento qui a Roma
In questa grande iniziativa c'è anche l'occasione da non perdere di consolidare ed estendere la forza del movimento costruendo nuovi Gruppi e comitati né posti di lavoro nelle scuole e sul territorio
Dobbiamo rivolgerci a tutte le componenti del movimento pacifista confrontandoci su iniziative comuni
Possiamo ad esempio fare in modo che l'idea lanciata dalle armi di una marcia a Ginevra venga discussa da tutte le forze che lottano per la pace qui a Roma
Il ruolo del Comune di Roma nella grande discussione l'iniziativa di questa portata può essere grande far sentire la voce di Roma Capitale di pace alle due superpotenze
Il Progetto Casa per la Pace rappresenta quindi un passo importante per costruire una sede politica di confronto permanente tra le diverse componenti del movimento
Per questo abbiamo a cuore che si realizzi al più breve
Essendo
Roma capitale di un Paese che si estende su un mare oggi al centro di pericolose tensioni che vorremmo fosse capace di unire i popoli e le culture dei paesi che vi si affacciano
Che vorremmo libero da armi nucleari anche per questo è necessario generalizzare la campagna sulla zona denuclearizzata a livello comunale provinciale regionale
Come le mento di espressione di una volontà popolare diffusione di una cultura della pace
Queste sono le questioni più importanti su cui dovremo sviluppare l'iniziativa per la pace nei prossimi mesi ma questo movimento Espresso anche una sua originalità rispetto agli altri movimenti europei
L'attenzione alle guerre che già sono in atto all'uso della forza nella soluzione delle tensioni interne e internazionali
Siamo riusciti ad essere presenti con forza a fianco del popolo palestinese per vedere riconosciuti i suoi diritti e non era scontato
Siamo stati con tutti i popoli oppressi con il popolo salvadoregno e con la classe operaia polacca
E noi comunisti siamo stati in testa nell'introdurre far crescere la necessità di una caratterizzazione così forte del movimento per la pace italiano
Un movimento per la pace e non allineato che individua nella divisione del mondo in due blocchi militari contrapposti il pericolo permanente per la pace la gabbia per interi popoli del terzo mondo
Faceva bene il compagno Morelli nella sua relazione allegare le questioni del movimento per la pace al dibattito sulle nostre posizioni sui nostri giudizi sul ruolo del dell'URSS e sulle società dell'Est
Penso al nostro giudizio sull'orlo del dell'URSS sul Patto di Varsavia
Se non si fosse arrivati a definirlo con tanta chiarezza la sostanza spezzo
Stessa del ruolo e dei grandi obiettivi del movimento per la pace sarebbe venuta meno
Quale forza d'attrazione avrebbe avuto un movimento che guardava così lontano al superamento dei blocchi politico militari alla costruzione di relazioni nuove tra i popoli e gli stati basati sulla cooperazione
Se tornassimo indietro sarebbe automatico ci ridurremmo e c'è qualcuno che lo fa
A una stupida conta di quante testate nucleari hanno le due superpotenze senza capire che non si tratta di un missile in più o di uno in meno
No è ben altro il nostro obiettivo guarda al futuro alle forze alle energie dell'uomo che si esprimono in tanti movimenti di emancipazione in ogni parte del mondo
Dire che c'è esaurita la spinta propulsiva non è compagni un giudizio ideologico e neanche una condanna è così nelle cose e nei fatti non giudichiamo morte le società dell'Est in molte di esse viene un fermento una spinta delle forze produttive ad affermare bisogni nuovi di democrazia e partecipazione
Il caso polacco ce lo dimostra ce lo dimostrano i movimenti per la pace autonomi che in alcuni di questi Paesi si stanno affermando sfuggendo al controllo del Consiglio mondiale della pace
A queste società hanno e guardiamo e a queste società può venire un grande aiuto quindi dall'esperienza che sapremo condurre noi qui in Italia nella costruzione del nuovo socialismo
La parola al compagno Massimo Marzullo delegato ve la fate me si prepari il compagno Roberto Benigni
Compagno Marzullo
Non c'è allora la parola al compagno
Roberto Benigni delegato della sezione Trionfale
Si prepari il compagno Corrado Morgia
è presente Roberto degni
Procediamo oltre allora il compagno Corrado Morgia
Delegato della Sezione Portuense Bellini
Prego
Compagnie e compagni vorrei soffermarmi in questo intervento su alcune questioni poste
Dalla crisi che ormai da tempo stiamo attraversando
Molte volte
Abbiamo ripetuto
Che la crisi non è congiunturale ma strutturale
Ed è per questo che non sono possibili piccoli aggiustamenti misure tampone progetti a breve termine ma occorre misurarsi sui fini e sulla qualità dello sviluppo
La crisi economica riproduce oggi con crudezza il tema delle ingiustizie di classe
è chiaro che siamo di fronte al dilemma per cui o si pratica una politica restauratrice e cioè di forte pressione per varie vie sulla classe operaia e sui soggetti sociali più deboli
O si praticano nuove forme di intesa e di consenso
Non è un caso che le forze di sinistra europee più avvedute come per esempio la socialdemocrazia svedese o parte della stessa socialdemocrazia tedesca
Si pongono oggi il problema non più soltanto della distribuzione del reddito prodotto
Ma della sua formazione affrontando in tal modo i temi dell'accumulazione e degli stessi rapporti di proprietà
La crisi dello stato assistenziale la crisi della razionalità capitalistica la crisi stessa della STET dell'assetto istituzionale così come la crisi di egemonia ideale pongono il problema dei fini dello sviluppo
E non perché qualcuno pensi di avere in tasca una qualche chiave di interpretazione del vero fine della storia
Ma perché viviamo oggi un passaggio d'epoca un vero e proprio mutamento di fase simile per certi aspetti a quello vissuto al tempo della grande crisi del ventinove come è noto allora la crisi ebbe uno sbocco nelle società capitalistiche più deboli che portò al Pacifico
E in quelle di un portico strutturate
Portò allo sviluppo di modelli economici e sociali di tipo keynesiano
Anche oggi benché evidentemente non siano possibili astratti paragoni vediamo un passaggio d'epoca di quel tipo un vero e proprio mutamento di fase anche oggi come allora
Sta di fronte al movimento operaio l'alternativa concreta tra un nuovo e diverso ripristino del dominio capitalistico e la trasformazione di questa società
Riflettere sulla natura
E sulle ragioni della crisi attuale non è dunque per nuovi una esercitazione accademica ma un bisogno vitale perché se sbagliamo l'analisi e la nostra proposta non è all'altezza della situazione in cui ci troviamo rischiamo di perdere ancora una volta un'occasione di trasformazione
Vanno colti gli elementi di fondo di questo mutamento la fine del mito di un'Inter ininterrotto e lineare sviluppo
Si intreccia con l'avanzamento di una nuova rivoluzione scientifica ecco una profonda modificazione dei progressi lavorativi e con un contemporaneo impetuoso sviluppo del sapere per milioni di individui
I quali però non vedono più la possibilità
Di un fungo sul piano sociale e individuale
Il quadro di questi ultimi anni e per molti versi drammatico
Di fronte a una grande produzione di ricchezza e un'enorme quantità di risorse ci sono fané miseria endemica ignoranza tramite di uffici come è stato ricordato del tipo della Nigeria
C'è un uso sempre più imponente da parte delle grandi potenze della scienza e della tecnica a fini militari e repressivi
C'è una messa in discussione della pace e della sopravvivenza da un lato ma dall'altro c'è la crescita di una coscienza diffusa e di massa tesa a conquistare nuovi rapporti umani nuova qualità della vita un diverso rapporto con la natura
Assistiamo infine sul fronte capitalistico a una selvaggia lotta per ridefinire le gerarchie
Il rapporto alle modificazioni della ragione di scambio lotta che ha come conseguente alla creazione di sacche di miseria sociale viene di milioni di persone e la distruzione di imponenti forze produttive
Nei paesi più deboli o nei paesi più subalterni come l'Italia
In termini più generali si può dire che diventa sempre più chiare lacerante la contraddizione
La ricchezza dei bisogni sociali e individuali evocati dallo sviluppo e dare lotte di questi anni e la miseria delle finalità lo spreco delle risorse che contraddistinguono la società capitalistiche
Lo scontro aperto in Italia alle porte del progresso le porte della conservazione secondo me soprattutto dentro questo quadro è in discussione il tempo il destino detto per la gran parte della gente di questa società
Questa società
Il valore di tutte le classi dominanti hanno aperto una partita storica in cui giocano fino in fondo la battaglia per il ripristino del comando su tutta la società
L'equilibrio che si è rotto la crisi del cosiddetto Stato sociale tende ad essere risolta da parte dei gruppi dirigenti in due sensi
Attraverso un attacco deciso ai livelli occupazionali con l'attuazione di un processo di ristrutturazione selvaggio e HP
E ancora attraverso un attacco ai livelli di vita
Tagliando sulle spese dorsali mettendo in discussione con i grandi servizi come casa sanità scuola anche conquiste politiche sociali e civili che in questi anni hanno cominciato a cambiare la vita di grandi masse
Questo il senso delle politiche di tipo reaganiano le ragioni del profitto e dell'impresa non possono più convivere con le conquiste sociali di questi anni
Tuttavia la crisi non è catastrofe ma mutamento e intervengono in essa processi che come abbiamo detto modificano esistenze collocazioni cultura di masse enorme di individui
Proprio per questo si fondono due livelli di intervento delle classi dirigenti tese a modificare seccamente i rapporti tra masse Società da un altro i rapporti fra masse e politica dall'altro lato
Si punta a ridefinire gerarchie sociali a introdurre nuove divisioni a creare nuove povertà esempio di queste tendenze la linea della privatizzazione di fatto dei grandi servizi come la scuola
La sanità linea proposta da De Mita è fatta in larga parte proprio dal governo Fanfani con l'accettazione di una cultura neoliberista che peraltro sembra colta anche da parte del Partito socialista
Anche nel campo istituzionale prendono corpo ipotesi di restringimento della democrazia
è il tema della riduzione della della complessità sociale che si cerca di realizzare con proposte di riforma del nostro sistema democratico che sono al centro del dibattito politico e culturale
Si dice da parte di alcuni c'è stato in questi anni un eccesso caotico di domanda da parte della società verso il governo e lo Stato
Questa crescita della domanda ha prodotto l'ingovernabilità sul piano istituzionale e avvitamento dell'inflazione sul piano economico ora per garantire la governabilità
Dicono è necessario ripristinare il momento della decisione ai livelli effettivi del potere bisogna in altre parole ridurre gli
Spazi democratici forse questo sembra essere e non altro il disegno che sta dietro la questione delle grandi griffe la grande riforma
Quindi a una crisi non solo di un sistema di produzione e di distribuzione di ricchezze ma la crisi di un sistema di potere ricerca di rispondere con una nuova centralizzazione
Si tenta di riproporre
Sicché si tenta di riproporre in senso decisioni dico e in definitiva autoritario
Viene in tal modo rilanciata una concezione della politica come elaborazione di tecniche e di procedure che devono articolare romana e regolamentare la rappresentanza e in definitiva appunto tutto il dibattito sulle riforme istituzionali
Al di là di questioni che hanno pure lo ha lavorato non essere è volto a limitare incanalare normalizzare gli spazi della rappresentanza
Ma non è con le tecniche o con l'ingegneria istituzionale che si può semplificare ciò che è complesso diversi
Voglio dire che le tecniche istituzionali devono funzionare come meccanismo strumentale per garantire i procedimenti di trasmissione della volontà popolare e di formazione delle decisioni
Ma oggi le tecniche di governo rischiamo diventare un prius della politica con ciò la democrazia finisce col diventare il Governo dell'uomo politico e non del popolo
Accanto a questo la crisi economica produce i suoi effetti devastanti basterà qui citare poche cifre i dodici milioni più disoccupati in Europa i due milioni e mezzo tre milioni di disoccupati in Italia
L'impiego massiccio della scienza e della tecnica dei processi produttivi viene finalizzato all'espulsione dei lavoratori
Si creano in tal modo nuove miserie nuove povertà che tuttavia coincidono con il crescere di nuovi soggetti e di nuove porte che tuttavia rischiamo di essere ghettizzati
E e quindi
Rischiano di non essere coinvolto in un processo politico trasformatore ma semplicemente
Rischiamo di essere coinvolte nella spirale della violenza della droga del ribellismo della disperazione individuale del riflusso della trasforma della frantumazione neo corporativa
è possibile rispondere a tutto ciò sul piano del semplice patto per lo sviluppo o come altri lo chiamano hotel patto dei produttori
Secondo me dietro queste formule si nasconde una sorta di accordo neo corporativo
Che accetta il tema dello scambio sul cosiddetto mercato politico come se dietro lo scambio non ci fossero uomini-donne esperienze individuali problemi di prospettiva
Credo dunque che in questo senso vada sviluppata l'analisi del recente accordo governo sindacati sul costo del lavoro
Probabilmente il recente la recente vertenza una volta che era stata accettata da parte del sindacato la logica
In chiave tre secondo me subalterna la logica e il tema del costo del lavoro come unico oggetto di discussione ebbene questa vertenza non poteva che essere condotta in chiave difensiva e in tal modo non poteva che concludersi così
Ma non credo che questo accordo come dicono alcuni possa essere diventare il modello delle future relazioni industriale
C'è intanto l'elemento della crisi della democrazia sindacale c'è il voto negativo in alcune grandi fabbriche a Roma come del paese e questo modo dimostra come questa democrazia sindacale debba essere ripensata e rivitalizzata
Ma c'è inoltre nell'accordo il segno dell'accentramento di istanze da parte di alcuni soggetti che non sono rappresentativi degli interessi generali
C'è come dicevo prima il segno di un pericoloso neo corporativismo
Non è un caso per esempio che nell'accordo i punti più deboli sono quelli che riguardano le donne
E a questo proposito infatti nascono i problemi che non ha nulla da scambiare sul mercato politico chi fa parte delle nuove povertà i giovani le donne disoccupati gli anziani il Mezzogiorno da chi viene rappresentato
Ci sono inoltre i bisogni
E le domande come l'ambiente il vero che la culturali spazi nuove di libertà la qualità della vita
Che non sono trattabili ma hanno una valenza e un peso immediatamente politici e non sono quindi computabili sulla base di un conteggio puramente economico
Qui vorrei portare l'ultima parte del mio ragionamento
Se tutto questo è vero infatti
La proposta di Alternativa democratica alza a la doppia valenza di una linea di alternativa alla Democrazia Cristiana
E al suo sistema di potere ma anche una linea che comporta la valorizzazione di nuovi beni di nuove forme di democrazia di nuovi obiettivi dello sviluppo
Ciò vuol dire che vanno denunciati i guasti dell'attuale pratica e nozione di produttività che produce emarginazione assistenzialismo squilibrio fra nord e sud dissesto del territorio
Va denunciata all'irrazionalità della produttività così come oggi viene concepita si pensi al deficit energetico al deficit della bilancia alimentare per esempio
Al contrario proprio se pensiamo al sapere alla cultura come esce alla scienza come finalità e come risorsa va imposto nuovo rapporto fra scienza territorio tecnica
Un nuovo rapporto fa scuola e lavoro un rinnovamento tecnologico che comporti contemporaneamente controllo della mobilità del lavoro e un collocamento del tutto diverso fondato sulla programmazione democratica
Tra territorio fabbrica città scienza
Tutto ciò
Comporta che uno dei contenuti fondamentali dell'alternativa sia rappresentato dalla cultura della trasformazione e a questo punto forse inevitabile e vado verso la conclusione l'analisi del Partito socialista che evidentemente forza essenziale per l'alternativa
E a mio a mio parere è mio palese che sia l'atteggiamento dei compagni socialisti del sindacato sia il tipo di relazioni industriali che si prefigurano
Sia l'incertezza dei di fronte alle giunte di sinistra rappresentano certamente segnali di difficoltà l'incapacità di scegliere ma anche spesso il prevalere di una cultura politica che non prevede il cambiamento di questa società
A volte prevale nel Pd del PSE soltanto l'esigenza della riduzione della complessità sociale
Nel tentativo di accentrare nei livelli del potere tutta la decisionalità nel puntare allo scambio né corporativo e sul sindacato bloccato come istituzione
E nel porsi quindi come puro concorrente per la Democrazia cristiana nella gestione delle cose così come queste zone
Ma ciò proprio mentre in tutta Europa le socialdemocrazie stanno mettendo in discussione questa linea perché questa linea è fallito
A me pare dunque che noi non possiamo non confrontarci anche scontrarci apertamente su questi nodi
Perché solo così può nascere qualcosa di nuovo per le la sinistra italiana
Di qui passa necessariamente secondo me il senso e il significato della proposta dell'alternativa che diversamente sideman suonerebbe ad una pura e semplice proposta di nuova forma di governo se questo è il livello dello scontro
Nel Paese è evidente che occorre anche una modifica del modo di essere il partito e per i compagni mi perdonerete una soltanto una brevissima osservazione perché Pato a concludere
Si tratta secondo me di stabilire questo secolo è uno dei punti principali e concludo le condizioni politiche organizzative perché anche nella vita del partito
Ed è il modo di essere nella Società e tra movimenti nessuna competenza nessuna capacità nessuna Energia vada persa e si allontani
E quindi ad arginare soltanto così potremo essere all'altezza delle prove che ci attendono per la trasformazione di questa società
La parola al compagno Roberto degni delegato della sezione Trionfale si prepari il compagno Barbara Melli di Civitavecchia
Mi pare compagnie in tutto il dibattito precongressuale da anche negli interventi che finora ci siamo ci sono svolti è diffusa la sensazione non sempre motivata e argomentata
Che un equilibrio nella società italiana in più in generale nel mondo si è rotto che siamo di fronte probabilmente a grandi e ancora incomprensibili trasformazione insomma un nuovo senz'altro ci sarà
Io credo che di fronte a questo nuovo
Emerga con forza questa può apparire forse un'affermazione esagerata
Una debolezza progettuale di controllo di egemonia delle classi dominanti delle classi reazionarie
Cioè queste hanno ancora lo vediamo e lo subiamo anche in queste settimane anche nel nostro Paese una capacità di risposta dura e pronta
Ma in realtà di fronte alla crisi dello stato sociale di fronte alla crisi degli equilibri finora realizzati
Di fronte al nuovo quindi che sta per emergere le classi dominanti come sono attrezzati
Ma non mi pare con grande forza la politica economica giusto per guardare al centro dell'impero la politica economica di Reagan è già in crisi
Il sistema delle alleanze del sistema difensivo degli stessi Stati Uniti d'America oramai è difficilmente conservate anche in Italia la democrazia cristiana che più di altri per una sua natura con forme di forme diciamo avrebbe la possibilità di adeguarsi meglio non sa fare altro che riproporre con De Mita neoliberismo riverniciato con una patina di efficienza si preparano quindi male e per fortuna le classi dominanti a questo nuovo ma la sinistra il movimento operaio internazionale al nuovo come si stanno preparando
Io da questa domanda partirei per affermare con forza una convinzione e per dichiarare la mia completa adesione al documento del Comitato centrale affermando senza senz'altro boria ma con una convinzione realistica
Che il punto più avanzato dell'elaborazione della sinistra in Europa non soltanto in Europa è l'elaborazione dell'euro comunismo della terza via alla vostra riflessione
Eh sì è il punto più avanzato di una riflessione politica rispetto a quella che è la crisi della socialdemocrazia e quella che la crisi del modello sovietico che non sono più adatti a risolvere i problemi loro e che non parlano più al mondo
Questo
è il dato che bisogna cogliere e stupisce che qualcuno ancora si attardi a farlo
Ripeto non si tratta di boria sempre nociva per un partito ma è una visione non ristretta e realistica della realtà
è questa la forza del documento del Comitato centrale
Si tratta di una coerente e il forte sviluppo della linea politica e si tratta anche di dover apprezzare come quindi di fronte al nuovo abbiamo una rinnovata capacità progettuale di indubbio valore
Ma sulla questione del cosiddetto strappa una questione soltanto vorrei affrontare condividendo ripeto la Lif
Missione del documento del Comitato centrale la relazione del compagno muore
Perché non si coglie che la nostra non è una valutazione storica perenne e immutabile di quelle società ma si tratta soprattutto di un giudizio in gran parte politico
è questo il senso del documento quando dice
Ciò corrisponde ad un dovere essenziale dinanzi alla classe operaia dal popolo ed è anche l'unico modo per tentare di portare un contributo positivo per spingere ad affrontare i problemi che se lasciati marcire possono portare a crisi esplosive nel cuore dell'Europa questo dice il documento
è quindi una posizione la nostra sui Paesi del cosiddetto socialismo reale una posizione che parla e che vuole dare un contributo critico e dialettico agli stessi sovietici
E di ed in fondo è una conferma
Di un ruolo positivo e di stimolo da sempre svolto dal nostro partito riconosciutoci nel movimento operaio internazionale ed è per questo che basta ricordare il nostro rapporto difficile ma continuo con la Cina comunista e ad esempio con la stessa accusa
In questa logica condivido e credo che debba essere ripreso nel documento finale
L'auspicio appello che faceva il compagno Morelli nella relazione al non cristallizzare le posizioni ma garantire proprio perché si tratta di una discussione aspra ma utile
Un margine per un'unificazione e per un rilancio di una posizione più avanzata unitario
Ma al nuovo compagni il nostro partito si presenta anche con la proposta dell'alternativa democratica
Mi pare che sia dispepsia di diciamo diffuso un ampio ed unanime consenso su questa posizione
Consenso tanto più importante quanto questa proposta non è più quell'oscuro oggetto del desiderio che tutti noi andavamo Spica ma l'alternativa si sta delineando come una proposta che ha uno schieramento ed un sistema di alleanze intorno ad una classe operaia non più libere Sky e falsa ma una classe operaia viva e non addormentata e la ripresa delle lotte delle scorse settimane una dimostrazione
Una classe operaia che ha un sistema di alleanze con i tecnici e i settori produttivi della società e con gli stessi settori marginali
Ma l'alternativa democratica anche un cemento politico ideologico diciamo
Un cemento che unifica il blocco sociale che a cui si riferisce ma che ha un cemento non settario non corporativo non diciamo utilitaristico ma è anzi in cemento e io mi riferisco alla questione morale
Che è più ampio che è teso a parlare ad altri settori della società è in fondo un po'per usare un'espressione forse grossa ma non si tratta certo di sminuire l'importanza della questione morale
Un po'alla ai senso il valore di quella che era la rivoluzione intellettuale morale che Gramsci diceva essere necessaria per avviare trasformazioni profonde nella società
Terzo punto dell'alternativa
Di questi punti che non volendo diciamo sottacere gli altri che i compagni hanno posto io
Pensavo di dover sottolinea è che oramai l'alternativa democratica
è anche una concreta esperienza di governo e non è più soltanto una petizione di principio d'una linea politica è reale
Roma la nostra città ne è una dimostrazione
Le sinistre unite in alternativa alla democrazia cristiana e al suo modo al suo carattere di governo alle sue scelte hanno una possibilità di svolgerà un ruolo positivo ed avanzato anche e questo è il caso della nostra città
Si tratta di non essere mai soddisfatti del lavoro svolto
E si tratta anche di saper dare sempre in continuazione i coraggiose svolte
All'azione di governo
Ma il nuovo compagni non va solo disegnato
Ma va conquistato giorno per giorno
è per questo che io ritengo necessario avere costruire un partito che faccia continuamente politica che abbia una grossa capacità di manovra e che sia a volte anche spregiudicato
è per questo che lo dico con tutta franchezza
Che non riesco a comprendere quei compagni che di tanto in tanto si riferiscono in queste ultime settimane mesi
Alla fine faccia famosa oramai celeberrima vicenda ad agosto
Con la manovra che il nostro partito i compagni ricorderanno fece in quella situazione io credo di poter dire almeno la penso così che quelle parole quelle affermazioni sono volate senz'altro via
Ma i risultati che quel tipo di manovra politica prodotto ancora si vedono e si toccano con mano
è per questo compagni proprio perché il nuovo va conquistato
Che il nostro partito non può essere e non deve essere un partito ossificato un partito attardato ai tempi diciamo
Che si vanno delineando è una cosa che avvertiamo tutti noi ci avverte nel partito a massimi livelli in direzione lo avvertiamo in federazione ma anche nelle zone delle sezioni
Ma compagni se serve un partito rinnovato rivitalizzato come qualcuno ha detto è anche vero che è necessario avere un con Partito compatto ed unito
Al congresso regionale dell'anno scorso il compagno Tronti fece una battuta che condivido
Strappi alla linea politica si possono accettare ma l'organizzazione no
Perché l'organizzazione un meccanismo troppo delicato ed importante per apportarvi Stra
Il centralismo democratico quindi va senz'altro adeguato Maba difeso
Ma un una mia opinione la voglio esprimere nel momento in cui il centralismo democratico deve essere ritoccato modificato adeguato giustamente al nuovo dobbiamo guardare molto più all'esterno che all'interno del nostro partito non si tratta di trovare le condizioni
Per sviluppare meglio più ampiamente una battaglia politica che da sempre presente nel Partito Comunista Italiano
E che anche nel sedicesimo
Congresso che stiamo tenendo nel nostro quindicesimo si è sviluppata ampiamente con questo centralismo democratico i comunisti da sempre e la storia del nostro partito lo insegna ci sono garantiti i margini per la battaglia politica
Perciò nel momento in cui noi modifichiamo il rito chiamo gli aspetti della nostra vita organizzata guardiamo più all'esterno guardiamo a come coinvolgere i settori esterni al partito proprio perché condivido i compagni che lo dicevano
La società va modificando il proprio modo di far politica guardiamo a come coinvolgere le forze esterne le competenze i tecnici che non si riconoscono più organizzativamente nel nostro partito ma con i quali noi dobbiamo avere un rapporto anche organico
è per questo compagni che ci solo secondo me le condizioni per ritrovare una fiducia ad una sicurezza già ritrovate che in via di diciamo di ripristino nel nostro partito
Una fiducia alla sicurezza necessari per un partito come il nostro che viene da lontano e che non si deve fermare
La parola al compagno Fabrizio Barbara Lelli delegato della sezione di Civitavecchia si prepari il compagno Augusto scacco
Di Alberone
Ma uno dei temi
Che sta dominando
Questi nostri congressi che ha dominato certamente i congressi di sezione
E certamente quello dell'alternativa democratica che mi sembra il principale elemento di novità nel documento congressuale
Forse se rottura esiste
O come qualche compagno preferisce dire se esiste uno strappo forse proprio da ricercare qui
Non tanto nei rapporti con i Paesi del cosiddetto socialismo reale dove pur non sottovalutando gli elementi di indubbia novità presenti nel documento Esiste una elaborazione che viene tuttavia da molto lontano
La rottura con le nostre posizioni e in particolare con quelle più recenti sta proprio nella proposta di un governo senza la Democrazia Cristiana
Di un governo quindi dalle forze di sinistra i progressiste ed è la costruzione di un processo che veda il protagonismo delle forze sociali economiche e dei movimenti
Ma è una rottura con la quale voglio subito esprimere un consenso pieno e convinto
E purtuttavia compagni anche se su questa proposta si va delineando nel nostro partito una consenso molto forte
Resto della opinione che esista ancora un grande bisogno di chiarezza fra Dinoi e nel rapporto con le altre forze politiche e sociali
Per sgombrare il terreno da equivoci che pure ci sono da strumentalità ed elementi di confusione dal tentativo di vedere in questa nostra scelta una sorta di tatticismo opportunistico
Ma anche ritengo per comprendere meglio i modi di costruzione dell'alternativa gli obiettivi le forze da mettere in campo
Intanto mi sembra che si tratti essenzialmente di una proposta di unità e di alleanze
Né si può prescindere da questo e lo dico perché avverto i molti compagni l'impazienza e la insofferenza per ogni forma di mediazione
Da quella è sempre necessaria nelle istituzioni dove governiamo insieme agli altri a quelle presenti nello stesso movimento sindacale
Mediazioni che certo devono avere limiti e non possono essere i fini a se stesse o finalizzate esclusivamente alla volontà di governare ad ogni costo indipendentemente dai contenuti ma non è questo il nostro stile
Tuttavia l'alternativa si costruisce comunque insieme agli altri diversi da noi per storia per cultura per metodi talvolta anche per volontà
Ne può essere certo l'attesa del cinquantuno per cento al nostro partito
Inoltre non sarà un processo spontaneo della società
Ne è sufficiente predicare alla per realizzarla ne può calare dall'alto solo sulle questioni di ordine generale
Non impegnando il partito ad ogni livello anche a quelli periferici e soprattutto non operando sui problemi e sui bisogni delle masse
Infine voglio aggiungere
Questo lavoro difficile Dargaud pone problemi al partito al suo modo di essere e di organizzare la democrazia alla formazione degli atti delle decisioni agli strumenti al peso spesso degli apparati
Non possiamo ritengo cambiare politica restando sostanzialmente uguali a noi stessi
Su alcune questioni generali mi sembra che ci si stia muovendo nella giusta direzione
Nel dibattito sulla legge finanziaria
Il partito ha saputo costruire proposte che lo pongono come referente privilegiato di un importante arco di forze di istituzioni che avvertono fortemente il pericolo della involuzione
E così nello scontro sociale in atto e in quello sul costo del lavoro in particolare sui provvedimenti governativi anche se debbo dire forse con qualche smagliatura
Essenzialmente presente
Nella sottovalutazione del ruolo che altre forze potevano giocare insieme alla classe operaia in quella fase di scontro durissimo si pensi agli artigiani ai commercianti ad operatori economici comunque colpiti dai provvedimenti
E verso i quali probabilmente abbiamo avuto una non sufficiente attenzione
Mi sembra cioè che dinanzi all'incalzare della crisi il partito debba continuare la strada intrapresa
Quella da un lato della opposizione dura e ferma alle posizioni del governo ma anche dall'altro della capacità di essere elaboratore di proposte alternative
Questo ci chiede la gente e credo che ce lo chieda ragione ed a questo dobbiamo essere in grado di corrispondere
Un'alternativa che fosse la raccolta pura e semplice della protesta e del malessere
Che fosse incapace di delineare nuove ed originali via d'uscita non mi persuade verrebbe e credo che ci condurrebbe nel Breve ad un vicolo cieco
Il problema però che mi preme sottolineare compagne e compagni e come questa proposta
Debba permeare di sé la vita di tutto il partito debba vivere ad ogni livello sperimentando dovunque la sua praticabilità voglio portare alcune esperienze concrete della zona di Civitavecchia
Negli anni settanta nei paesi dell'Alto Lazio quindi Civitavecchia l'area del viterbese in particolare si è sviluppato un grande movimento
Cadeva come punti d'attacco i problemi dello sviluppo l'esigenza di riequilibrio della regione Lazio la lotta alla depressione economica i problemi relativi anche al ruolo di Roma nella regione
La riconversione produttiva e quindi problemi dal porto dell'Energia delle infrastrutture dell'agricoltura
Una piattaforma
Che non si presentò neutrale
Carica di forti contenuti di rinnovamento contestativa del modello di sviluppo affermatosi in quegli anni e delle scelte del governo
Ebbene su quella piattaforma sia aggregato un arco di bisogni vastissimo si sono costruite alleanze sociali che hanno certo inciso pesantemente anche sui comportamenti delle forze politiche
Artigiani commercianti piccoli imprenditori giovani disoccupati donne si sono ritrovati insieme alla classe operaia e con essa hanno dato vita a grandi imponenti battaglie di rinnovamento
Ma ancora sempre per la zona di Civitavecchia
Le battaglie contro le servitù militari
Che richiamano i temi della pace delle spese militari che si oppongono alla espropriazione dei cittadini dall'uso del territorio condotta dalle popolazioni di Civitavecchia di Tolfa di Allumiere
Le stesse esigente Izzo e delle popolazioni di Santa Marinella di Ladispoli Cerveteri
Dei paesi del lago di Bracciano contro la speculazione edilizia controlla urbanizzazione selvaggia che sta facendo scempio in quelle zone
E che sta rendendole dei veri e propri dormitori con costi sociali ed umani grandissimi
Esempi marginali certo di realtà limitate e circoscritte
Ma mi chiedo se ovunque sempre
Riuscissimo a definire piattaforme di territorio
Proposte precise
Ed intorno ad esse riuscissimo ad avviare iniziative movimento renderemo credo concreta
La nostra aspirazione di fondo quella cioè di suscitare il massimo protagonismo delle masse per il cambiamento della società
Inoltre
Sì è vero che nella società
Si sono prodotti in questi anni profondi mutamenti nella composizione negli interessi e nella cultura
è anche vero che questi mutamenti possono essere importanti occasioni per la battaglia politica
Esiste una corporativi Zazie ione di settori rilevanti della società ne faceva riferimento ampiamente il compagno Morelli nella sua relazione esiste anche una lacerazione
Del tessuto sociale nuovi e vecchi corporativismi si vanno intrecciando sotto l'incalzare della crisi del malgoverno e anche della sfiducia dilagante nel nostro Paese
Ma spesso dobbiamo dire questa frantumazione
Si esprime nella pendenza ad aggredire problemi settoriali
Bisogni particolari ma comunque di grande rilievo
Il verde gli spazi lo sport
La gestione del tempo libero le condizioni disumane delle città e ancora le condizioni dei settori più deboli ed esposti della società degli anziani degli handicappati dei giovani delle donne
è una realtà indubbiamente ampia ed articolata ma vorrei dire che forse è una nuova cultura che può avanzare
Diffidente anche delle grandi sintesi spesso lontana dai partiti ma che esprime un bisogno profondo di cambiamento della qualità della vita e una volontà reale di partecipare e di contare
La scommessa delle forze politiche del nostro partito in particolare è innanzi tutto qui
Nella capacità di essere interprete punto di riferimento di tutto ciò di essere capace di elevare a sintesi le spinte particolaristiche e di dare ad esse fiducia e speranza
Sapendo che queste spinte sono incompatibili con il sistema di potere dalla Democrazia cristiana
Soprattutto oggi che la crisi ha ridotto sensibilmente i margini di manovra e sapendo anche che sono destinate ad influenzare nel profondo l'atteggiamento delle forze politiche
I nostri successi compagni vi abbiamo conseguiti quando è andata avanti l'alleanza tra i vecchi protagonismi dal conflitto di classe e nuovi protagonisti sociali
Quando si è arricchito il fronte delle alleanze intorno alla classe operaia sull'esigenza del cambiamento non è forse questa la grande lezione che ci proviene dall'avanzata elettorale degli anni settantacinque settantasei
Quando si determinò una grande mobilità politica ed elettorale sulle nostre proposte di rinnovamento della società che esposto a sinistra settori importanti tradizionalmente legati lontani dal nostro partito
Poi abbiamo avuto un cambiamento di segno è vero
Ma questo cambiamento di segno credo che sia dovuto a una commistione di fattori da un lato la crisi le spinte disgregata dice che certo hanno giocato un ruolo determinante in questo cambiamento di segno ma anche nostri errori
Perché a livello politico lo sbocco che abbiamo saputo dare a questa pressione a questi spostamenti che siano determinati in quegli anni è stato fondamentalmente di cogestione con la Democrazia Cristiana o almeno così apparve e abbiamo pagato Prezzi elevatissimi a questa politica
La linea dell'alternativa ritengo compagni imponga anche una riflessione attenta seria sul partito che mi sembra si sia ormai ampiamente avviata abbiamo fenomeni diffusi di ideologismo
Che contrastano certamente con la linea dell'alternativa ecco la laicità del partito
Lo stesso dibattito sui Paesi dell'Est sulla spinta propulsiva che è stato vivo e stimolante per molti versi sul piano storico e culturale
Mi chiedo quali indicazioni abbia dato e stia dando per l'Italia di oggi per la nostra linea
Io ho seguito questo dibattito è sto seguendo questo dibattito come tutti i compagni con grande interesse
Ma non ho trovato in esso lo debbo dire con molta schiettezza stimoli Problemi sollecitazioni particolari per affrontare i compiti del presente
E mi sono anche ripetutamente chiesto compagni come queste questioni
Vivano tra chi non ha vissuto con noi la nostra storia
Tra chi non è legato alle nostre tradizioni tra chi non ha aderito al partito condividendone l'ideologia o come atto di fede ma condividendone semplicemente i programmi e gli obiettivi
Abbiamo insieme ai vizi di ideologismo anche diffuse manifestazioni di integralismo di rifiuto di ogni diversità di rifiuto spesso del confronto e del dialogo con gli altri
Infine compagni la nostra struttura i modi di funzionamento del partito la formazione delle decisioni e dei gruppi dirigenti la vita di moka democratica gli stessi difetti molto spesso di burocratismo che sono presenti
I nuovi compagno Morelli ha fatto una critica impietosa
Che largamente condivido di questi fenomeni
Mi sembra che i cambiamenti di linea la riflessione critica camminiamo assai più velocemente degli adeguamenti della forma partito del suo modo di essere e di vivere
La costituzione delle federazioni nella provincia sono un indubbio passo avanti nella linea del decentramento dell'adeguamento del partito ai mutamenti della realtà della democratizzazione della partecipazione
Ma i modi della discussione la capacità di osmosi tra le varie istanze di partito e tra queste e gli scritti
Per far vivere la democrazia come processo di formazione delle decisioni come circolazione ampia e senza riserve delle idee e anche delle differenze che emergono ad ogni livello mi sembrano temi essenziali su cui occorre fare sostanziali passi in avanti
L'esperienza degli emendamenti mi sembra emblematica comprende
Io vedete concludo subito
Non ho simpatia per la posizione di molti compagni
E del compagno Cossutta così come comunque non condivido il clima di insofferenza di fastidio e talvolta anche di sospetto che in alcuni settori del partito si manifesta
E se non ho simpatia per tutto ciò
Né per le posizioni del compagno Cossutta né per il clima di sospetto e proprio perché ritengo compagni che la libertà e la democrazia siano valori assoluti che debbono avanzare all'interno ed all'esterno del partito
La parola al compagno Augusto scacco delegato della sezione di Alberone seguirà il compagno Paolo Ciofi
I compagni della commissione verifica dei poteri sono invitati a ritrovarsi nella sala copie per una riunione urgente
Sì compagni mi pare
Che anche questo nostro congresso negli interventi anche nella nella relazione che accompagna Morelli si ponga il problema se la definizione della nuova linea dell'alternativa democratica rappresenti una rottura
Rispetto alla Lignano è precedente
Io credo che sostanzialmente anche se questa proposta strategica si ricollega
All'impianto e all'analisi che era propria anche della linea del compromesso storico sostanzialmente questa
Rottura questa svolta nei confronti del passato ci sia e che comunque questa discussione rappresenti un tratto fondamentale significativo della nostra
Analisi
Congressuale io credo però che
Al di là dell'importanza di questa questione che è un'importanza teorica
Regna soprattutto porsi il problema
Di come adeguare la forma del partito
Alla nuova proposta della alternativa democratica e credo che indubbiamente anche il fatto di proporre la linea dell'alternativa democratica in conseguenza dei fatti che tutti conosciamo che sono accaduti nel nostro Paese
Si fondi anche sul un giudizio diverso Mario che viene dato implicitamente sullo stato del partito sulla sua forza sulla consapevolezza critica dei nostri militanti e sulla forza della nostra analisi io credo che questo problema
Ci dica il problema del partito sostanzialmente arrivi in ritardo Rispetto alla proposta della alternativa democratica e che la trattazione di questo problema sia insufficiente
Rispetto alla origini originalità alla validità stessa della proposta dell'alternativa democratica lo stesso documento del Comitato centrale a me pare sia sostanzialmente sbilanciato in questo senso
Mi pare che la parte dedicata al partito dell'attenzione che viene data alla forma del del partito cioè alla migliore organizzazione possibile per poter rispondere ai compiti che ci proponiamo con l'alternativa democratica sia ridotta e sia trattata con con una proporzione una di sproporzione rispetto agli altri argomenti del resto anche se si tratta di un documento Breve
Lo stesso documento impreparazione dei congressi di sezione dalla Federazione romana preparato dalla Commissione federale dalla questione da comitato federale la coesione federale di controllo
E dedica soltanto gli ultimi due capoversi alla ai problemi del partito e in particolare al problema del decentramento politico del del partito tra l'altro lo ripeto si tratta in verità di un documento molto breve viene qualsiasi viene escluso qualsiasi riferimento alla problematica delle nostre organizzazioni di base delle nostre sezioni e tanto meno alla tanto citata centralità Sessa politica della della sezione
Bene ha fatto il compagno Morelli invece a ribaltare questa impostazione nella sua relazione e trattare primo tra tutti appunto il problema del del partito
Sarebbe stato opportuno io credo invero nella relazione del compagno Morelli anche un primo ufficiale bilancio sulle zone ad appena un anno dalla costituzione elettiva dei comitati di zona
Ed una prima valutazione un primo pronunciamento sull'attività svolta dai comitati di zona
La discussione sul decentramento politico del partito nella relazione compagno Morelli veniva sostanzialmente portata avanti facendo due affermazioni
Che bisogna decentrare appunto la direzione politica che bisogna avvicinare questa direzione politica verso le sezioni
Io credo che a nessuno sfugga che si tratta di due affermazioni sostanzialmente molto diverso e che bisogna stare attenti a evitare qualsiasi confusione in proposito
Nel senso che decentrare decentramento politico dell'attività politica è una è una cosa avvicinare la direzione politica verso le sezioni è un'altra cosa
Decentramento della direzione politica mi pare evidente che si tratta di una questione difficile da risolvere nel senso che evidentemente non si può decentrare tutto e che si tratta invece di calibrare per quanto riguarda appunto la nostra organizzazione e che cosa decentrare
A meno che lo si potrebbe fare un esempio qualche compagno non pensi che per esempio prima di indicare i i compagni per il rinnovo del conte il consiglio amministrazione dell'ala che non si debbano riunire i comitati direttivi di tutte le sezioni
C'è poi l'altra questione a che dicevo prima che appunto quella della dell'avvicinamento della direzione politica
Nei confronti della direzione io credo delle sezioni io credo che questa sia di gran lunga la questione più importante nel senso che si tratta per dare contenuto a questa affermazione di capire in che modo avvicinare la direzione politica verso le sezioni
Questa affermazione rischia di rimanere vuota se non riusciamo tutti ad intenderci una volta per tutti sul suo pieno significato che mi pare sia stato però chiaramente espresso con forza da compagno Morelli
E possibile raggiungere questo risultato in un unico modo garantendo il più efficace flusso di informazioni ed indirizzi politici verso l'alto espande e verso il basso rispondendo in questo modo la democrazia interni
Alla formazione delle scelte cittadine e nazionali su quest'ultima parte di questa affermazione sono un po'più incerto mi pare che questa perplessità fosse anche del compagno Morelli nel senso che è difficile capire
In che modo noi arriveremo in concreto a realizzare attraverso quali strumenti anche tecnici questa è questo avvicinamento della direzione
Politica verso le sezioni meno credo che di Gallup di gran lunga più importante sia il fatto che comunque conoscere gli indirizzi politici differenti giudizi tutte le informazioni necessarie a comprendere il fatto più importante e che comunque questa è conoscenza
Dell'ampiezza e della portata reale del dibattito troverà comunque poi in un secondo momento il modo di esprimersi
E siete e si trasformerà soprattutto io credo per quello è quello che ci interessa di più in un ma maggiore forza maggiore vigore dell'azione del partito
Sia nella sua totalità
Che nella individualità di ogni ma militante trasformandosi in maggiore consapevolezza di ognuno di noi in maggiore determinazione nel perseguire gli obiettivi generali delle iniziative e delle battaglie del partito
Essa poiché rispetto invece alla questione del decentramento da stabilire ancora come ed attraverso quali forme organizzative realizzare il decentramento in particolare definire con chiarezza anche se non in modo irreversibile
Quali compiti quali funzioni
Quali ambiti di di intervento dobbiamo assegnare alle zone attuali che rappresentano si tratta di uno sforzo importante
In corrispondenza del decentramento amministrativo il tentativo di cucire addosso a porzioni di territorio omogeneo un partito in grado di lavorarci nel modo più adeguato possibile
In grado di mobilitare cioè come tanti compagni hanno ripetuto in pieno
Con un'organica visione dei fatti e dei problemi tutte le energie le forze le competenze presenti dentro e fuori il partito forze altrimenti disperse e di chiamarli all'impegno per la trasformazione
Rispetto ai problemi posti dalla organizzazione del partito a questa nuova organizzazione della quale tutti sentiamo bisogno e ad un rinnovato stile appunto nell'azione politica
Soprattutto delle sezioni per quello che mi riguarda io credo che bisogna nello sport appunto di definire questo ruolo questo nuovo vuole questa nuova identità delle nostre sezioni rispondere sostanzialmente a due domande
La prima e questa cioè se ragionevole in una fase caratterizzata da profonda sfiducia nella politica aspettarsi una qualsiasi Raspe risposte di carattere politico da parte della gente
Se si è questa è la seconda domanda mutata la nostra linea in quella dell'alternativa democratica il quale partito abbiam bisogno per portare avanti il nostro progetto Progetto di trasformazione della società
Il compagno Marelli nella relazione molto io credo opportunamente rilevava come negli ultimi anni
Ci sia stata una grossa crescita del partito
Dal punto di vista qualitativo ed è soprattutto anche dal punto di vista quantitativo basti pensare ai numerosissimi compagni impegnati
Nelle amministrazioni locali nelle circoscrizioni alla produzione incessante con che ha avuto anche un carattere di continuità che sono da da qualche anno a questa parte le zone del partito
C'è quindi io credo una maggiore nostra forza da questo punto di vista
C'è e al contrario invece io credo una carenza ancora complessiva
Di cultura politica all'interno del partito il compagno Bufalini alcuni giorni fa rispondendo in una intervista pubblicata sull'Unità si mostrava soddisfatto
Colpito favorevolmente e appunto dalla maturità mostrata da da alcuni congressi di sezione a cui lui aveva avuto modo di di assistere io credo che appunto questa maggiore cultura all'interno del partito sia presente ma che non si è ancora adeguato e sufficiente alla e proposta dell'alternativa democratica io credo che se ci fosse questa e maggiore cultura politica si potrebbero respingere per esempio molto più facilmente alcuni degli attacchi che vengono portate alle nostre posizioni alcuni degli attacchi che vengono portati alla nostra concezione del partito di massa alcuni degli attacchi che vengono portati alla stessa
Classe operaia
Laddove appunto inquadrando il problema generale della trasformazione dell'uscita dal sistema capitalistico in Italia ne sappiamo mostrare di ricollegarci
Con chiarezza e con forza anche ed esperienze fatte
Da altre parti in Europa soprattutto qui compagni basti pensare al al senso di fastidio che provocava in ogni militante
Solo a un anno due anni fa poter minimamente prendere in considerazione l'esperienza fatta dalle socialdemocrazie europee
E alla al tentativo che noi appunto riteniamo non opportune fortemente limitato soprattutto in questa fase di accusa di acuta crisi politica che quelle e società
Sono date nella loro organizzazione Interna io credo appunto che la capacità di sapersi confrontare senza remore e senza timori con quelle e tematiche con quelle problematiche denota senz'altro una maggiore crescita nostra da su questi su questi temi bisogna poi intendersi io credo quando ci poniamo il punto e il problema di come lavorare meglio a livello delle nostre sezioni una volta per tutte sul giudizio che diamo
Della consapevolezza raggiunta
Dalla dalla gente dalla dagli italiani capire una volta per tutte e concordare sul giudizio se sia possibile o meno senza appunto remore di alcun tipo poter fare affidamento sulla capacità che la gente ha di organi organizzarsi di prendere decisioni di partecipare alla vita politica altrimenti poi non si spiegherebbero in una
In una in un quadro in una situazione che vede sì la caduta
Una preoccupante caduta di tono di alcuni movimenti come Possa poi invece esprimersi con forza
Una volontà chiara di trasformazione come si è espressa per esempio nel caso della recentissima manifestazione organizzata dalle donne per protestare contro la i tentativi di naturale la legge sulla violenza sessuale
Si tratta poi secondo me di sciogliere un altro ultimo nodo a questo proposito alcuni compagni in da questa stessa tribuna si sono chiesti sono posti di importanza che riveste per un partito come il nostro che aspira ad essere comunque e dovunque forza di governo l'importanza stessa di essere forza di governo io credo che a nessuno venga in mente o si sogni di
Come dire di contestare l'importanza di di questo fatto sicuramente però essere forza di governo in relazione al al problema della organizzazione
E del del partito ci pone il un problema di non sottovalutare appunto questa
Questa diversa collocazione la centrale la seconda centralità della sezione questo per per concludere deve essere di acquistata con forza da tutti i nostri militanti quasi strappata
Certo è impossibile in una diverso un diverso quadro della organizzazione calare con forza e per forza l'iniziativa a livello delle sezioni che io ritengo sia il problema più importante sarebbe in primo luogo operare una forzatura del genere sbagliato ed improduttivo si tratta però a livello di sezione di spingere tutti i militanti
Che lavorano e che fa l'attività politica a confrontarsi con intelligenza sulle problematiche particolari e generali che nascono sul territorio
Stimolando in ogni momento l'intelligenza politica dei compagni in una concezione del confronto che non veda certo la sezione del Partito comunista come perno unico attorno al quale ruota tutta la politica ma anche la vita invece senza ombra di presunzione porsi come uno dei soggetti collettivi
Questo è il caso di dirlo più autorevoli in grado di poter giocare una parte importante c'è poi da considerare la il dramma volte particolare in cui si trovano alcuni compagni militanti i quali sentono sentono espropriati si sentono vuoti
Nella nella loro azione continua all'interno delle sezioni e in ultima analisi non si sentono protagonisti
Si tratta io credo di introdurre con decisione senza remore all'interno del lavoro delle sezioni le acquisizioni che sono state fatte proprie dal partito con la con quella sezione importantissima del Comitato centrale del gennaio ottantuno
E soprattutto bisogna anche tenere presente e ho finito anche la l'altro problema è rilevantissimo del peso che l'informazione e i mass media giocano nella società attuale io credo che collocare questi problemi in un quadro più sereno ridia forza a incisività all'azione dei compagni e dei militanti
Io credo ultima analisi che intorno alla alternativa democratica sarà possibile e conquistare nuovi consensi solo se a partire dei fatti l'alternativa democratica sarà più comprensibile
Un'altra idee forza ed è l'ultima cosa perché dico sarebbe secondo me è quella di costruire intorno all'alternativa democratica una nuova concezione della partecipazione siamo attenti però che quando parliamo di partecipazione politica nella nella società soprattutto poiché vogliamo pretendiamo e chiediamo maggiore partecipazione nelle decisioni all'interno del partito
La parola al compagno Paolo Ciofi delegato dalla sezione operaio di Pomezia
Si prepari compagno Massimo Marzullo delegato dalla fatto
Compagne e compagni
Alcuni interventi svolti ieri
In particolare l'intervento del compagno Cossutta
Mi inducono a qualche considerazione sulla nostra linea e la nostra prospettiva in questa riflessione collettiva che stiamo compiendo nel congresso
è una prima considerazione
Riguarda il fatto che fermo restando il valore della Rivoluzione d'ottobre
Che non è in discussione tra di noi e il suo carattere di rottura
Nell'assetto e nella storia del mondo contemporaneo
Il giudizio sull'Unione Sovietica sul modello di socialismo realizzato in URSS non può essere ideologico ma politico cioè concreto e riferito alla realtà di oggi
Di fronte a due dati che segnano la nostra epoca
E a cui faceva riferimento il compagno Morelli nella sua relazione
La crisi dell'esperienza socialdemocratica in Europa
La non applicabilità del modello dell'Est
Il tema su cui in effetti ci stiamo misurando da tempo riguarda il modo con cui si pone oggi la questione della trasformazione socialista nei Paesi di capitalismo avanzato
E qui non ci soccorre davvero alcun modello si tratta però di stabilire se le nostre posizioni le nostre critiche siano come dire un'invenzione o abbiano un fondamento e perché
Dopo il mille novecentocinquantasei tenendo conto badante degli stessi orientamenti del ventesimo congresso
Abbiamo dato sempre maggiore rilievo ai temi dell'autonomia dei partiti
E siamo venuti esplorando con sempre maggiore incisività i contenuti e le condizioni di una nostra strada di avanzata verso il socialismo
Il fatto è
Che la teoria e la pratica del modello sono dure amori
Ed esse ancora
Permangono
Qui c'è un nodo che attuale a mio giudizio e non risolto
Perché in primo piano invece nella realtà della prassi trasforma Trichet creatrice di nuovi infatti di nuove idee
Che è la sostanza come più volte abbiamo sottolineato del metodo di Marx
E credo anche delle stesse innovazioni introdotte dall'ENI
Ha preso corpo e si era fermato
Un insieme di dare cristallizzate
Un modello appunto universalmente valido rispetto al quale per un singolare processo di rovesciamento è la realtà che si deve adeguare alle idee
E di conseguenza l'azione e la lotta dei partiti delle masse popolari
E così si finisce per inceppare per frenare
Una molteplicità di movimento
Di liberazione antimperialisti per la pace
Essi creano difficoltà per gli stessi processi rivoluzionari nel mondo
Questo problema non è tuttora aperto e il movimento rivoluzionario non appagato e non paga per questo dei prezzi nel mondo
Affermare ciò significa credo stare ai fatti
Fatti che noi non possiamo ignora
Non si tratta di sminuire il ruolo dell'Unione Sovietica e anche le sue importanti conquista ma la verità è che nei paesi del campo socialista all'abbattimento della vecchia struttura di classe
Non ha corrisposto lo sviluppo pieno della democrazia e la pienezza delle libertà
Mentre problemi nuovi si pongono oggi nella stessa struttura produttiva
Noi ci siamo domandati e ci domandiamo
Però di fronte a questa complessa realtà
E anche agli atti di potenza compiuti dall'Unione Sovietica qual è l'immagine del socialismo ad Moggi ampi strati di popolo di donne soprattutto di giovani
Non è perciò questione di abiure o distratti proprio perché l'autonomia non l'abbiamo conquistata da gran tempo
Ma occorre comprendere mi pare
Che piena la nostra iniziativa dalla nostra azione
Dalla nostra stessa critica senza alcun provincialismo può venire un contributo per i Paesi socialisti a rinnovarsi e ad assolvere una funzione più alta oggi nel mondo la nostra posizione così come espressa nel documento congressuale
Non è una concessione all'avversario una specie di passaporto per andare al governo
Figuriamoci gli esami su due materie fondamentali la democrazia e l'autonomia li abbiamo passati da gran tempo
Che medicati come Martelli ci vorrebbe fare gli esami a giugno e a ottobre per sentenziare poi che non siamo idonei no la nostra posizione nasce dalla necessità oggettiva di pensare e di praticare la costruzione socialista nella democrazia
E di pensarla e praticarla qui nel cuore dell'Europa dove sono in atto processi nuovi si sperimentano soluzioni inedite dove la sinistra ha assunto posizioni di governo non solo nei Paesi di consolidata tradizione socialdemocratica ma anche in Francia in Spagna in Grecia
è una situazione appunto nuova che sarebbe un errore ignorare o sottovalutare da parte nostra
Che richiede anzi un ulteriore sforzo di elaborazione di analisi critica di iniziativa politica
Proprio nel momento in cui ed è questo il dato di maggiore interesse
All'interno di grandi partiti socialdemocratici come quello tedesco o svedese
E socialisti come quello francese
Di fronte a una crisi dagli orsetti capitalistici
E alla politica recessiva di Reagan che produce disoccupazione acutizzata tutti i contrasti mettere a rischio la pace nel mondo si va sviluppando una riflessione sui limiti storici dell'esperienza socialdemocratica di quello che è stato chiamato lo stato sociale
E cioè sul fatto che con queste importanti del movimento dei lavoratori non si possono difendere sviluppare se non si va oltre i limiti dell'assetto capitalisti
Il fatto è
Vorrei ricordarlo al compagno Trombadori
Cioè il vecchio riformismo
Non dare risposte adeguate alla crisi di oggi ma proprio oggi e non domani bisogna fare i conti con le grandi questioni che da questa crisi sono aperti
Come si riorganizza il potere dello Stato e la società civile come si mette in moto un nuovo sviluppo attraverso una necessaria politica di rigore
Come si estendesse consolida un vasto fronte di alleanze sociali
Tenendo conto dei mutamenti in corso nella composizione stessa della classe operaia e nella più ampia area del lavoro dipendente
Se questi conti non li facciamo in nome di vecchi schema di leasing
O di una concezione un po'mitica della classe operaia
Che è un organismo vivo e che anch'essa si modifica saremmo condannati a una posizione subalterna sterile e in definitiva per tempo
Ma qui sta il valore io credo del nostro documento congressuale perché a questi interrogativi cerchiamo di dare una risposta
E perché così facendo raccogliamo una spinta a una tendenza reale che c'è nel Paese il quale mortificato da un sistema di potere che lo opprime
Ma questo è un tema che riguarda non soltanto noi
Bene se tutta la forza di sinistra e di progresso ecco perché incalza siamo i socialisti i socialisti
Riformismo si dice io non vedo francamente grandi riforme all'orizzonte della politica di oggi ma più che alle parole valgono infatti e i fatti ci dicono che il partito socialista in politica economica
Appare di fatto appiattito su una linea quella del governo Fanfani che è recessiva e al tempo stesso inefficace
Rispetto all'esigenza di visionare il BA lancio pubblico e di rilanciare l'occupazione
Eccher ritiene un mutamento proprio dopo l'accordo sindacati Confindustria
Perché il punto è questo è vero sarebbe sciocco negarlo nell'accordo ci sono luci è ombre noi ci dobbiamo guardare da interpretazioni trionfalistica
Ma nello scontro sociale molto astro è difficile crescita aperto nel Paese noi ci siamo attestati su una frontiera molto netta la difesa dei redditi medio-bassi
Vero è che su questo punto non tutti sono stati chiari e coerente ma proprio la difesa dei redditi medio bassi che è stata nel complesso salvaguardata impone un ribaltamento degli indirizzi della politica economica
E invece la gestione di questa politica
Ha ridotto in sostanza il partito socialista a fare da copertura al RIS al rigorismo conservatore e a senso unico di Birmingham
Noi sottolineiamo che l'alternativa democratica è una linea di movimento che attende a suscitare energie e movimento di appunto a spostare nel paese i rapporti di forza
Ad aggregare intorno a precisi contenuti di programma
Forza di sinistra democratica e di progresso anche di orientamento cattolico allo scopo di colpire il sistema di potere e di queste la Democrazia Cristiana
Di indebolirlo e di portare la DC questa democrazia cristiana fuori dal governo del paese
Era dunque un processo una lotta politica nella quale il rapporto con il Partito Socialista pur non essendo esclusivo è tuttavia essenziale oggi la linea socialista
Sta giungendo a un binario morto
Proprio perché è fallita la teoria della governabilità
Mentre la democrazia cristiana si sposta a destra non si può riproporre la stessa politica
Vale a dire un'alleanza con la democrazia cristiana che condanna i socialisti ha un ruolo subalterno e tutto sommato marginale
Ma si dice prima il riequilibrio della sinistra all'interno della sinistra e poi l'alternativa
Su questo noi abbiamo già risposto ma intanto la situazione marcisce c'è il rischio di una vera e propria rivoluzione
A questo riguardo io vorrei introdurre una sola riflessione
Mi pare difficile che il Partito socialista postali equilibrare i rapporti a sinistra
Come è nelle sue aspirazioni se non assume nei fatti e nei comportamenti concreti una linea di incisiva ed efficace contestazione al sistema di potere della DC e alla sua politica
Ora compagne e compagni
Noi sosteniamo e vado alla conclusione Alternativa democratica presuppone un rapporto tra forza diverse ma convergenti su obiettivi comuni
Allora di fronte allo stato reale nel Paese non è giunto il mio il momento di riaprire un dialogo a sinistra
Di misurarci sui programmi sui contenuti di un azione riformatrice
Dei collegarci ciascuno con le proprie peculiarità a quelle forze sociali a cominciare dalla classe lavoratrice che aspirano a un effettivo cambiamento questo confronto lo dobbiamo sviluppare direi aprire portare a un più alto livello tra noi compagni socialisti la forza di sinistra democratica qui a Roma
è discutere sul futuro sull'avvenire di questa città è un tema concreto che non possiamo lasciare sit-in eredità ai posteri
E noi comunisti a questa sfida non ci sottraiamo ieri il nostro compagno perdere il nostro Sindaco ha illustrato un ricco programma di interventi ed i progetti del Comune e proprio perché le maggioranza di sinistra al Comune alla Provincia hanno lavorato sodo siano può si può aprire oggi una nuova fase di progettualità e di sviluppo se vogliamo costruire un'alternativa alla DC e al suo sistema di potere Mancini e in pari tempo aprire la strada a un socialismo di tipo nuovo questo terreno del futuro di Roma della sua prospettiva è un terreno su cui dobbiamo misurarci
è anche per questa ragione ho finito c'è bisogno di un partito più coraggioso aperto al nuovo impara il tempo fortemente collegato alla Società un partito in cui i fenomeni di burocratismo di pigrizia mentale di mera gestione del potere siano fermamente combattuti
E in cui attraverso un rapporto più efficiente efficace tra base gruppi dirigenti si possano dispiegare le enormi potenzialità di cui disponiamo
Io condivido pienamente la linea esposta nella relazione del compagno Morelli sul problemi del partito decentramento sviluppo della democrazia interna come condizione di una più ampia partecipazione
Alle scelte
Cioè a rafforzamento dell'unità del partito voglio solo aggiungere compagne e compagni che il partito qui a Roma dispone di grandi energie morali e intellettuali
Di notevoli competenze e capacità
Liberare tutte queste energie dare ad ogni militante è un campo di applicazione
Rendere all'insieme dal partito tutto il partito protagonista di una grande politica di cambiamento ai compito primo fondamentale al quale noi tutti siamo chiamati
La parola al compagno Livio Mancini delegato della Sezione Portuense
Successivamente parla il compagno Bettini
Cari compagni delegati ed invitati fino a qualche tempo fa
Certi sospetti alla reggitori di consigli al Partito Comunista Italiano
Si lamentavano del grigiore del preteso appiattimento della vita interna del nostro partito
Oggi costoro sembrano piuttosto sedotti da un altrettanto pretesa o speranza
Di un partito comunista impegnato nell'esercizio di un confronto lacerante costoro credo che dovranno disillusa Air sì perché il Partito Comunista è ormai un organismo vaccinato è abilitato
A vivere una sua dialettica reale
Non finalizzata a rotture Massi intesi positive credibili per la conduzione di una politica al servizio del Paese di innanzitutto dei lavoratori italiani
No non c'è come qualcuno ha affermato
Lo scontro di tifoserie diverse ma un fecondo confronto di diverse aree di opinioni e di differenziate valutazioni prodotte non c'è ha rotto per vezzi soggettivi
Ma per il carattere ricco mutevole e variegato della realtà che è di fronte a noi
Una realtà non immobile ma esposta come molti compagni hanno dimostrato ad approdi diversi che deve essere giudicata non consente con sentenze definitive sommarie
Ma con la responsabile prudenza di chi davvero intenda influire positivamente sul decorso degli avvenimenti
L'austerità del tempo a disposizione non consente purtroppo altro che brevi considerazioni
Affermo con molta umiltà compagni e anche con sereno desiderio di confronto che la polemica sull'esperienza e sul modello sovietico non mi convince
Poiché la ritengo pretestuose ed ingiustificata
è giusto io dico come molti hanno sottolineato e anche necessario criticare le esperienze di altri ma è grottesco fare battaglie donchisciottesco che verso falsi problemi non abbiamo modelli da imitare
Poiché non esiste nessun Offerta e nessuna proposta in tal senso
Ne verso di noi verso altri e questo avviene ormai da molti anni e il capitalismo reale
Che nella via francese nella via prussiana individuava i suoi modelli da esportare con i codici e con gli eserciti anche se qualche volta
Questa disputa aggiungeva allo squallido accordo delle rivoluzioni incompiute o dei compromessi deteriori come dimostrano gli attuali malanni del nostro Mezzogiorno a sessantacinque anni dalla rivoluzione d'ottobre nessuno dovrebbe dubitare
Che una società socialista che pure si alimenta di grandi idealità universali
Non potrebbe muovere nemmeno i primi passi se non dovesse partire dalla realtà storica culturale economica
Politica e sociale del Paese interessato io mi chiedo la stessa rivoluzione d'ottobre non è stata forse non ha forse costituito una prima magistrale applicazione di una via nazionale al socialismo
è quella rivoluzione
Non vinse anche contro il dogmatismo occidentale che allora come oggi il Reagan considera quella rivoluzione un assurdo storico
Ogni esperienza alle sue virtù ed i suoi limiti menti o movimenti infallibili non esistono
Il socialismo
E una continua sperimentazione in avanti non sbaglia diceva Leni solo chi non si muove chi non rischia non è scritto in una in in alcun sacro testo che la società nuova
Nel procedere nei sentieri e Nespolo rapida la storia non debba per principio conoscere momenti di crisi di crescita
E di relativo distante ristagno
Per gloria persino indesiderabili degenerazioni che se non estirpate uptempo possono portare anche a gravi crisi di regressione come l'esperienza ha dimostrato ma quando si valuta un processo storico compagni non si possono inventariare solo alle negatività
Ma bisogna anche avere il coraggio di valutare la portata dirompente ed innovativa che è un grande rivolgimento rivoluzionario ha introdotto nel processo storico certo
I livelli della democrazia socialista in quelle società
Non hanno raggiunto ancora le frontiere ottimali che noi auspichiamo e che auspicano anche quei compagni interessati a quella realtà accerto possono esserci tagliare autoritarie ed incrostazioni burocratiche che vanno combattute rimosse perché se tollerabili o congeniali in un sistema capitalistico creano viceversa
Guasti pressanti e lacerazioni profonde in una società socialista
Che ha viceversa ha bisogno di sprigionare le sue potenzialità produttive culturali sociali ed umane tutto ciò è vero
E direi che è persino ovvio purtroppo non esistono società perfette esistono società più democratiche o meno democratiche società più giuste odi ingiuste non so se oggi
Uno
Dieci o cento lavoratori italiani per rispondere ad un un ad un intervento fatto ieri mattina
Sarebbero indotti a gridare come avvenne nel mille novecentodieci a sette
Che bisogna fare come in Russia va allora sono che son passati sessantacinque anni ed il mondo è profondamente cambiato
Anche grazie a quel grande evento sono però accerto compagni che milioni di lavoratori italiani
Gradirebbero avere anche in Italia una società più giusta e più umana che offra loro il diritto reale all'occupazione alla istruzione gratuita ai loro figli un'assistenza sanitaria e ospedaliera funzionante il servizio di sicurezza sociale garantito un alloggio con un canone non speculativo una rete adeguata di servizi civili per i bambini e per gli anziani l'umanesimo socialista
è fatto anche di queste cose e non solo di romantiche e frasi il tempo non consente di allargare il discorso degli esempi ma ciò che ha dato il socialismo a quei Paesi a quei popoli partiti come si ricordava dalla più arretrata condizione esistente è un tempo in Europa hanno ma è davvero il rilevante in un mondo che vede nel solo Occidente europeo e sono i dati della Cei compagni
Venti trenta milioni di persone che vivono al di sotto del limite tollerabile di povertà o dove ancora esplodono
Per milioni di lavoratori africani tragedie bibliche
Come quelle della Nigeria
I Paesi del socialismo realizzato avrebbero potuto certamente raggiungere ben altri orizzonti sulla strada del loro sviluppo se il peso devastante del riarmo e della sfida imposta dal capitalismo internazionale
Non avessero sottratto alle opere di pace e di civiltà immense risorse
La vita e di modelli interni di ogni Paese sono boh purtroppo pesantemente condizionati anche dal clima internazionale i propri modelli e le proprie via e pertanto non si costruiscono
Né si rendono credibili inventari Jando solo dei no verso le altre esperienze
Ho dicendo che siamo diversi e talvolta persino del formando le altre realtà
Ritengo che questa pratica compagni non porta lontano e non ci chiede non ci aiuta davvero a costruire ipotesi credibili e praticabili per il nostro Paese la fattibilità del cambiamento della politica e la costituzione di un governo di Alternativa democratica
Non si misura sulle distanze vere o presunte che ci rendono vicini o lontani da Mosca
Questa è una penosa mistificazione su cui insistono i nostri avversari il problema vero per cambiare l'immagine dell'Italia
E quello della rimozione del perverso sistema di potere voluto dalla Democrazia cristiana ma anche condiviso dai suoi alleati sono le consolidate gerarchia dei privilegi di classe di casta
E l'attuale corrotta gestione della vita pubblica e i nostri avversari non vogliono mettere in discussione Cossutta non ha inventato lo strappo
Ha denunciato un rischio e un pericolo usando il linguaggio della chiarezza purtroppo così il raro
In politica ebbene se lo strappo è stato un falso problema allora bisogna convenire che superficiale o perlomeno inopportuna è stata la pesante campagna critica verso i Paesi del socialismo reale
Che ha tenuto impegnato il partito per una invierà stagione politica mentre in Italia ben altri strappi si stavano produce un dopo nelle relazioni industriali sociali politiche come il difficile momento che stiamo vivendo sta dimostrando vivo
Con un tormento compagni questi problemi perché avverto sia l'imperativo del momento è quello di garantire al partito la massima unità di fronte ah i gravi problemi che incalzano la coscienza della base se vogliamo accrescere l'unità operativa e politica del partito ridurre il grave fenomeno dell'assenteismo la flessione di una militanza che anche se non totalizzante deve pure esistere la coscienza dicevo della base non può subire Contin we traumi non ci può essere impegno politico laddove si spengono speranze sogni sì perché anche in politica
Diceva Leni bisogna saper sognare
Non si possono distruggere tutte le certezze in un momento di un mondo che diviene sempre più incerto e sempre più barbaro e ecco perché sono indotto ad esprimere le mie perplessità profonde su questo punto del documento che appunto propone la esaurimento della spinta propulsiva cari compagni e cari amici concludo dicendo che le dimensioni dal nostro pianeta sono assai più vaste dei confini dal nostro Paese
Le spinte propulsive dell'ottobre e quella esperienza sovietica può essere stata come è stata uno stimolo ad un punto di riferimento per molti popoli questa spinta può essere avvertita vissuta da popoli che si trovano in condizioni diverse dalle nostre
Da altri può essere stata recepita in ritardo Daltrey può non essere mai stata recepita certa ore per ottobre del dieci a sette e la costa di più e la costruzione del primo Stato socialista
E stato vissuto ed è vissuto come una iattura storica per il totalitarismo internazionale ed è per noi contraddittorio riconoscere la validità della Rivoluzione d'ottobre e contestare la validità della Società dell'esperienza storica che da quell'evento deriva e contraddittoria firmare che la spinta si sia esaurita
Per riconoscere che l'Unione Sovietica rappresenta un contrappeso ad un a un contrappeso di fronte al più potente ed arrogante è stato imperialistico stiamo attenti a non degradare il nostro pensiero politico al livello di una moda propagandistica e di una ho agitazione d'occasione chi trae vantaggio politico e filosofico da questa posizione
Sono proprio coloro che sostengono la insostituibilità del capitalismo il carattere eterno di questo ordinamento l'assurdità della ricerca e della lotta per una società diversa nel mondo critichiamo oppure le cose che non vanno in questo o in quel paese di cose che non vanno
Ce ne sono molti ma stiamo attenti a non dipingere quelle realtà come se fossero diventate d'incanto un assoluto regno della negatività e della madre e della maledizione questa vicenda contrasta compagni
Con i sentimenti con la storia con la cultura politica del nostro partito
Cioè allontana sia dal rigore che dal pensiero gramsciano sia dall'insegnamento del compagno Togliatti ed io dico terminando che una forza politica se ottenne Branca
Lo storicismo della sua esperienza rischia di non comprendere pienamente il presente e di precludersi l'accesso al futuro
La parola al compagno
Roffredo Bettini il segreto delegato della sezione di Porto Fluviale si prepara il compagno Ludovico nervi dalla sezione di più vicino che non e compagni
Il dibattito congressuale per molti aspetti
Ha chiuso una fase quella che si è aperta in modo sofferto dopo la fine dell'esperienza dell'unità nazionale
Questo lo dico perché mi sembra che finalmente si respiri tra i compagni un'aria diversa
Non c'è più cioè la sensazione di vivere i postumi di una sconfitta di un arretramento ma la convinzione che si è aperto un terreno nuovo d'iniziativa tra le masse e nella società
L'alternativa democratica per parlare chiaro nella testa e nella coscienza di tutti noi si è via via andata trasformando da proposta volta a conservare le nostre linee di difesa dopo la logorante politica del triennio
Apparendo per un certo periodo seppur giusta un po'astratta e appesa nel vuoto
All'idea politica espansiva con un riscontro né i fatti né i processi reali nel travaglio degli altri partiti perfino nella sensibilità diffusa della gente anche quella non particolarmente vicino a noi
Questo è dovuto come molti hanno ricordato anche in questo dibattito e la stessa relazione del compagno Morelli da una parte al fallimento della politica di questi ultimi anni della DC ed è sì della loro governabilità
E dall'altra parte al prendere nuovo per qualità e di intensità della crisi del Paese che pone domande ormai ineludibili sul futuro dell'Italia della sua democrazia e del suo assetto sociale ed economico
L'alternativa insomma comincia ad avere un forte più forte fondamento materiale una sua oggettività ed una urgenza che non avverte solo una parte della
Ma la tendenza mi pare quella di un rafforzamento della nostra linea dell'apertura in questa fase di spazi nuovi per la sinistra di occasioni da non perdere per attivismo immobilismo o perdurante sfiducia nelle nostre possibilità
Tuttavia a questo proposito voglio soffermarmi solo su un tema che ritengo il più importante il più complesso per l'avanzamento di una prospettiva di sinistra e democratica in Italia la cosiddetta questione morale
E innanzitutto è una domanda che cosa si deve intendere per questione morale
Siamo ancora sconcertati come comunisti e come cittadini
Quella imprudenza degli atti di forza che a turno Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Compiono ogni giorno lottizzanti istituzioni pubbliche apparati dello Stato RAI TV banche e così via fino ad arrivare anche più di tutti i gangli della vita sociale e collettiva neanche mi chiedo come si possa solo pensare che si debba subire un così totale disprezzo nel merito e nel metodo per criteri elementari di competenza merito e produttività
In certi campi siamo ormai alla Mercede le imperscrutabili e bizzarre volontà di moderni mecenati che distribuiscono posti e prebende assecondando la logica di favorire interessi personali di gruppo o di partito
Nel Paese c'è una protesta contro tutto ciò anche se c'è una settantina di società che ormai vive su tutto
Noi nel Complesso basti pensare all'ultimo caso quello dell'ENI raccogliamo questa protesta la interpretiamo anche politicamente nella nostra proposta di Alternativa democratica
Tuttavia l'analisi su questo punto va approfondita e presenta degli aspetti inquietanti che non dobbiamo sottovalutare
Mi riferisco al fatto che le lottizzazioni selvagge sono sempre più solo la Bulgaria manifestazione di un processo assai più profondo ed esteso e compimento delle regole della vita collettiva e per la democrazia
Nel quadro di una crisi non soltanto italiana delle capacità di governo e di sopravvivenza del cosiddetto Stato sociale che s'intreccia da noi con la crisi del sistema di potere della DC
Su questa crisi non voglio soffermarmi e d'altra parte fa un'ampia letteratura che la descrive
Mi interessa richiamare l'attenzione sono quelli che mi sembrano i suoi effetti principali nella vita e degli orientamenti della gente comune e dei cittadini primo
Il prevalere su tutto del dato corporativo la formazione del più forte di quello che si organizza in clan in gruppo spesso anche in forme nascoste illegali e mafiose
Se in fondo così il più profondo disprezzo per ogni solidarietà sociale Peroni esile collettivo per ogni tensione etica e nazionale
Due la mortificazione in tutti i punti della società sottoposti all'intervento pubblico dei partiti della ragioni dell'onestà della capacità del merito e per la professionalità Trezzo
Non certamente del funzionamento della democrazia
Le istituzioni democratiche anche quelle più decentrate tendono a divenire qualcosa di opposto dal luogo della decisione trasparente realtà dinamica che governa sceglie e trasforma spesso si trasformano nel luogo dove si realizza soltanto la mediazione di interessi costituiti
In molti casi una mediazione a basso livello tutto si racchiude nell'orizzonte della distribuzione quantitativa delle risorse peraltro sempre più scarse sottoposta la pressione delle clientele della DC o di qualche altro partito
E non si pensa affatto alla possibilità e alla necessità urgente di intervenire della crisi sulla qualità dello sviluppo e dell'assetto della società
La democrazia le istituzioni e cari compagni ce ne accorgiamo anche lui nelle al nelle realtà più decentrate anche a livello del Governo delle circoscrizioni
La democrazia e le istituzioni vengono in questo modo soffocate e in questo sistema di potere e di interessi voluto in questi anni dalla DC e condizione primaria del suo governo si snatura anche la stessa funzione dei partiti loro rapporto con la società
In questo quadro mi riesce difficile comprendere le lacrime di coccodrillo di qualcuno su fenomeni nuovi di disgregazione sociale talvolta di vero e proprio imbarbarimento
Ciò debbono di meditare soprattutto i compagni socialisti
Che oggi sembrano non comprendere che la crisi ogni giorno lavora per rendere più difficile l'azione la prospettiva della sinistra e che è indispensabile per sprigionare le immense energie di questo Paese superare il sistema di potere della DC
Il passi deve sapere che è perdente pensare di utilizzare le vecchie logiche i vecchi metodi in una posizione peraltro di subalternità alla democrazia cristiana
Perché ormai la dimensione e la qualità dei problemi impongono la scelta di un nuovo orizzonte di una nuova prospettiva di una nuova unità innanzitutto tra le forze della sinistra
Porre la questione dell'alternativa democratica quindi mi sembra sempre di più non solo indicare possibili soluzioni politiche e programmi e contenuti concreti innovativi ed adeguati nei campi vari della vita economica e sociale
Ma a porre la questione dell'alternativa significa porre con forza come grande questione nazionale che riguarda tutti la questione morale con l'ampiezza lo spessore e le implicazioni che cercavo di indicare precedentemente
Significa cioè fare un discorso deciso e conseguente sulla vita della nostra democrazia e delle istituzioni per renderle più forti dinamiche indipendenti capaci di decidere e di farsi rispettare
Significa porsi come punto di riferimento di quella parte dell'Italia non solo di sinistra
Mortificata ed emarginata dalle regole ingiuste dannose e di sopraffazione che la DC ha costruito e che i suoi alleati hanno accettato dagli Enti pubblici e nel complesso delle strutture sociali
Ed economiche in Italia italiane
Così si batte l'arroganza padronale come il corporativismo selvaggio e il disinteresse per la collettività e indebolisce e Mina la democrazia
E così si evita la politica compagni la dimensione anche dello scontro appassionato sulle grandi prospettive della società e sul futuro del Paese elevandola da una logica gestionale Dorotea spesso meschina che la quasi completamente catturata
Questi temi e questi obiettivi ecco la domanda che volevo porre ci si chiudono in una posizione settaria moralistica ci portano sull'Aventino voglio credo al contrario
Che questi temi e questa impostazione allargano i nostri collegamenti ci permettono di parlare a strati di cittadini anche lontani né i loro orientamenti dalle nostre posizioni
Ma che sentono l'urgenza di un risanamento di una moralizzazione di un cambiamento del funzionamento delle istituzioni e della vita pubblica e democratica
Anzi dico che solo così non riusciamo ad allargare l'orizzonte della nostra proposta d'alternativa nulla riduciamo alcuni indispensabile rapporto unitario con i compagni socialisti che deve rimanere un obiettivo per noi fondamentale
E tuttavia compagni anche questo obiettivo della rapporto Curzi non la possiamo raggiungere se non si mettono in moto altre forze forse più ampie nella società e nel Paese
Che aprono contraddizioni seconde nuove anche delle forze politiche nei partiti se non usciamo cioè a leggere l'alternativa come terreno sul quale crescono e trovano possibili risposte i movimenti che pongono i problemi nuovi e drammatici della crisi d'oggi
E che chiedono ai partiti alla democrazia alla istituti alle istituzioni alta capacità di decisione altra apertura e trasparenza di quella che lo stato attuale delle cose
Eh sì otto e si danno tranne occorre dire e anche in questo dibattito negli interventi dei compagni questo punto emerso con forza tranne occorre dire in molte delle esperienze delle giunte di sinistra compresa quella della nostra città
Ma questo questo rinnovamento delle istituzioni della della della democrazia non è forse quello che ci chiedono i cento mila giovani scesi in piazza Napoli contro la camorra o le grandi iniziative anche della nostra città contro la droga
Sì la camorra esplosa nella coscienza di quasi tutti i giovani napoletani e tanti giovani italiani come grande questione meridionale e nazionale
Che ha sfilato sapeva che battere la camorra e la mafia significa in molte parti del Paese distruggere pezzi e strutture portanti del sistema di potere della DC
Eppure li abbiamo avuto protagonisti in quella battaglia
I compagni comunisti assieme ai socialisti alle organizzazioni cattoliche
Alle migliaia di giovani senza tessera senza militanza alle spalle che hanno sentito la battaglia giusta vera importante per liberare anche loro stessi come singoli individui da una cappa da un sopruso da un sopruso e toglie loro speranza e futuro
Se l'alternativa compagni non è predicazione o formula di governo questo è il modo di costruirla
è questo il modo anche di facilitare il rapporto con il Partito Socialista di stringerlo su un terreno concreto del Toto un processo reale non offrendogli al posto di una collocazione subalterna la DC di De Mita un altrettanto subalterna collocazione a sinistra
Ma indicando al contrario un campo aperto di lavoro comune nelle rispettive autonomia per affrontare le grandi questioni del Paese
Per portare la sinistra all'altezza della crisi e per invertire i processi di decadenza e di sfascio
E questo compagni e anche il modo di essere alternativi alla DC e al suo sistema di potere senza però concepire l'alternativa democratica come una blanda alternanza di schieramenti parlamentari perché la nostra ambizione più grande
E quella di dislocare su un terreno progressista era avanzato se pur nella loro piena autonomia forze nuove energie diverse dalla Società italiana che sono disponibili al cambiamento e all'unità
Perché di fatto regalare alla DC e al suo sistema di potere quelle migliaia di giovani cattolici che come a Napoli potrebbero aprirsi ad un apporto positivo anche se non sono ora chiudibili in un'alleanza a sinistra tra noi e i socialisti
E poi i movimenti delle donne per la pace e contro la droga sono anch'essi riducibili dentro ad una logica che per i partiti seppur della sinistra come i soli protagonisti di una possibile trasformazione
Allargare la nostra visione
Vuol dire adeguarci alla vera dimensione della crisi italiana
Vuol dire poter sconfiggere la DC e il suo potere avendo però una visione dinamica delle forze della società tagliando tutti i partiti compresa la Democrazia Cristiana quel contraddizioni reali e nuove dislocazioni di componenti importanti del Paese
E questa visione impone anche a noi alla nostra politica un adeguamento
E qui forse veniamo al punto più delicato soprattutto sui temi che prima ho ricordato
Voglio dire che alle parole devono seguire più concretamente i fatti e comportamenti
Non si pongono infatti anche noi alla nostra azione di governo nonostante i grandi risultati raggiunti a Roma garanzia che uomini come Argan Petroselli e Vetere
Non si pongono però anche allora i problemi di staticità lentezza eccessiva preoccupazione della conservazione piuttosto che l'apertura al nuovo non vi diamo spesso la questione dell'unità con le altre forze in una visione ristretta anche qui statica
E non invece come un processo da fare avanzare ogni giorno e in un confronto ininterrotto con i problemi i sentimenti dei lavoratori della gente così come accaduto nella battaglia sul costo del lavoro
Dove ci vogliono stringere sul falso dilemma della scelta tra unità e movimento
E abbiamo invece risposte dimostrato che l'unità si rafforza e può crescere su un terreno più avanzato più adeguato grazie non malgrado la spinta alle lotte del movimento dei lavoratori
Non sentiamo anche noi talvolta
Il peso di una difficoltà nel rapporto tra la nostra iniziativa di massa e la battaglia nelle istituzioni in Parlamento e questo non crea una difficoltà più generale per l'avanzamento della nostra prospettiva e ancora non rischiamo noi stessi talvolta di cadere una pratica politica
Nei rapporti tra i partiti nelle stesse istituzioni decentrate che tende più a subire le regole degli altri piuttosto che a far prevalere l'esigenza di un rinnovamento delle istituzioni della democrazia e della politica
Dico questo anche rischiando lo schematismo perché ci accorgiamo tutti dell'urgenza di una svolta nella crisi del Paese
E l'urgenza ci impone un adeguamento massimo per far fronte alla situazione
Ho cercato di dimostrare che per una serie di elementi l'alternativa democratica
Può parlare oltre la sinistra persino ceti e settori lontani da noi questo Governo e l'alleanza Dc e Psi al di là dei tentativi di ammodernamento delle iniezioni di grinta non colgono le esigenze vere di fondo della società e del popolo
E sono esigenze di giustizia di cambiamento ma anche di autorevolezza e di un Governo che sappia decidere stabilire punti di riferimento chiari e sicuri
La crisi e la debolezza degli altri sto concludendo sono un'occasione per noi apre uno spazio nuove possibilità per le forze di sinistra democratiche molti di questi spazi già abbiamo coperti ma la crisi può aprire anche spazi ad altri
Ed ecco l'utilità dei li chiamano i stessi la necessità di una pratica politica coerente di un'analisi sempre attenta ed aggiornata degli orientamenti delle grandi masse
Altrimenti nulla ci assicura che anche la protesta e lo sdegno perciò che i cittadini tutti i giorni hanno di fronte non si trasformino mugugno qualunquista in un sentimento e un pensiero di destra ho sentito parlare poco anche in questo dibattito di tale pericolo
E non credo che sia giusto agitarlo magari per consigliare non so quale moderazione nella nostra azione linea politica
Al contrario credo che l'unico modo per rendere operante questo pericolo si è realizzare nei tempi più brevi possibile una svolta di Alternativa democratica che affermi che la crisi una prospettiva la nazione tuttavia un allarme l'ha lanciato perché ciò sedici sono i segnali di un ritorno seppure sotto forma di confronto culturale
Di temi cari al pensiero irrazionale ed autoritario il processo stesso vittime libri che esaltano l'azione l'uomo forte e disprezza il pericolo che combatte le ingiustizie le corruzioni che la società i Wiener cioè nella crisi dei valori del mondo moderno degli antichi valori di obbedienza disciplina ordine amicizia sincera senso del dovere dello studio supremazia naturale dell'uomo rapporto con la donna
E tutto questo spesso presentato come l'unica possibilità di vera giustizia dentro ad un ragionamento organicamente reazionario e si offre però in modo molto accattivante romano
Tutto questo rappresenta uno pericoli assai inquietanti sarebbe un un era un errore grave pensare che tutto ciò non posso influire soprattutto tra la gioventù
Il confrontarsi con questa realtà e con questi pericoli che hanno il loro fondamento nella crisi materiale e morale del Paese utile metterà tutti voi più fretta nella costruzione di punti di riferimento e di un socialismo nuovi fare tutto ciò non è facile
Avvicinarsi di più alla realtà agli uomini alle cose faticoso
Oggi compresso vuol dire infatti decentrare la direzione politica per colmare separazioni esiziali va vuol dire maggiore forza della sintesi nell'unificazione e quindi maggiore cimento a tutti i livelli per tutti i gruppi dirigenti
Ci auguriamo che il Congresso possa servire anche a questo per farci più pronti alle pro
Dell'oggi per rimanere il più saldo riferimento per il punto di riferimento per l'avvenire della capitale dell'Italia per un socialismo nuovo che oggi più che possibile e necessario
Porta ora
Il saluto al nostro congresso Salvatore la Rocca segretario del comitato romano della Democrazia Cristiana
Signor presidente del congresso
Amici congressisti
Credo che sia ma cosa dovuta quella che stiamo per compiere
Una cosa giusta
Porre la nostra attenzione di democratici i democratici cristiani al congresso del Partito comunista della città e della provincia di Roma
Cercare di cogliere il senso del movimento di una così rilevante forza politica che ha decisive responsabilità nella città e nel Paese
Ma e anche cosa che facciamo con sincerità quando auguriamo ai vostri lavori un positivo risultato
Una concretezza al dibattito che aveva avviato con l'ampia relazione del vostro segretario
Così ricca di considerazioni utili non solo per il partito comunista ma per l'intero movimento democratico
Chi non può non apprezzare per esempio
Il tentativo di difendere la diversità del Partito comunista
Cercando di collegarla la costruzione di una linea politica di grande respiro democratico
Anche dal nostro punto di vista
Anche se il tentativo non ci appare compiutamente riuscito
Noi pensiamo di essere in grado di comprendere la necessità in questa fase
Di sottolineare con forza le coordinate della posizione ideologica di ciascuna forza per politica proprio perché abbiamo sentito anche noi nei nostri recenti congressi nazionale romano e provinciale la stessa esigenza
Come base ricostruzione della nostra autonomia essenziale ai fini di tessere la tela del nostro raccordo con le altre forze politiche
Così come cerchiamo di capire
Come in fase e passaggi di svolta
La maggior coesione interna possibile
Nella vita delle forze politiche e l'obiettivo primo da cogliere
Ma questo ci domandiamo non corre il rischio di andare a indebolire il confronto politico e a condizionarne negativamente l'evoluzione non è limitativo ad esempio affermare che è solo a fare della democrazia cristiana quello della sua natura della sua politica
Non è sbrigativo limitarne le proposte come mere trasposizioni di un disegno sostanzialmente restavo dove restauratore moderato ignorandone l'aveva affermazione di principio e di fatto della realtà popolare di massa democratica e pluralista radicata della società collegata alla sua dinamica magari anche per coglierne lei interne inevitabili contraddizioni
Così nonostante qualche apertura critica nonostante qualche indicazione utile per il confronto ci sembra si voglia evitare ogni apprezzabile verifica sull'esperienza di governo fin qui condotta sui grandi temi della città dell'urbanistica del traffico della sanità della cultura del decentramento della partecipazione il discorso ci è sembrato malgrado l'orgoglio di parte visuale e difensivo
Le difficoltà in cui da tempo versa la giunta di sinistra non possono essere ricondotte a mere dispute personalistiche o peggio ancora forme di comprensione
Segni di crisi indicano che il ruolo di fatto egemone del Partito comunista nei grandi centri urbani anche a Roma
Si va esaurendo se non si rinnova lascia l'area laica e socialista il centro del processo complesso e delicato del mutamento politico
La stessa risposta della governabilità è però insufficiente
Per di più sotto il suo segno vince una quotidiana piccola conflittualità che rende inagibile un'amministrazione all'altezza dei problemi
La decisionali interesse di per sé all'instabilità che riduce l'orizzonte ampio del confronto
E annulla le dure auspicabili convergenze operative
L'interesse della democrazia cristiana si fonda su due livelli essenziali
La responsabilità di fronte alla città e l'organizzazione di un disegno di cambiamento in alternativa al vostro progetto
Qui non si è colta la qualità del nuovo corso democristiano
E anche limitati risultati per esempio nei rapporti tra le forze politiche Società Civile sono il portato del limite di una posizione che pur interpretando esigenze di fondo compie l'operazione ripercorrendo la vecchia strada della rottura tale vocazione cristiana e l'area cattolica
Ma sopporto siamo comunque d'accordo si deve alzare il tono del confronto politico confermarne le caratteristiche di competizione civile al di là di certe intemperanze intemperanze discutibili divo personalistico
Non certo immaginiamo che al termine ci saranno nomi equilibri ma in ogni caso vogliamo marcare sempre di più il nostro contributo nelle forme adeguate alla ripresa dello sviluppo democratico della città e della Provincia di Roma
Ringraziamo Salvatore la Rocca abbiamo la la parola a Bruno Tescari del consiglio federale del partito radicale che porterà il saluto ai nostri lavori
Care compagne e compagni noi tutti sappiamo noi tutti
Abbiamo la tremenda responsabilità del sapere
Se in qualche modo e forse
I nazisti riuscirono
A nascondere che rischia la gassificazione di oltre sei milioni
Gli ebrei in tre anni
Noi tutti sappiamo che il nostro passo e cadenzato
Da quaranta milioni ogni anno per anni sterminati per morte per fame
Noi tutti sappiamo
Che il nostro passa e cadenzato
Ogni giorno
Da quaranta mila bambini al di sotto di cinque anni
Morti per fame e per sete in questo mondo
è come se ci fosse una Hiroshima di bambini ogni tre giorni
Ma sappiamo pure
Che queste morti per fame e per sete non dipendono da un destino infame Cecco beffardo ineluttabile
Ma dipendono da scelte ben precise
Al nord
Da un mondo basato
Sui miti del profitto ad ogni costo
Sui miti del bello nella produttività ad ogni costo
Sulla disumanità azione
Del convivere civile
Così come noi sappiamo
Che se la rivoluzione industriale
Ha portato alla distruzione
Dei valori della cultura contadina
Così come le sappiamo
Che la ricchezza del mondo del nord
è basata sul sangue sulla disperazione sull'angoscia del sud
Sappiamo
E questo tipo di modello di società
Prevede scientificamente l'espulsione
Di vasti strati sociali
Gli anziani che vengono gettati nella pattumiera
Degli handicappati
Un milioni tra gravi e gravissimi in Italia
I senza voce
Non è un caso
Dopo avere consapevolezza
Che tutto ciò che accade proviene da scelte precise
Allora compagne e compagni
Ma perché meravigliarsi io
Noi della delegazione radicale siamo stati presenti dall'inizio i nostri lavori pena perché meravigliarsi Como sentiva qua in diversi interventi
Per esempio dei tagli
Alla spesa sociale sanitaria
La veramente di me era agli atti
O non credente
Che la cultura del nazismo Averno
Davanti alle sue vittime e rientra nella logica
Il taglio
Alle esperienze di civiltà
Al taglio delle spese sociali e sanitari in un mondo così disumano
Non capisco perché ci si meravigli
Se il ladro fa il suo mestiere di ladro e quindi se la polizia egiziana fa il suo lavoro e il suo dovere di democrazia cristiana
Non c'è da meravigliarsi
Ma c'è solamente ad agire in termini politici
E non in termini di slogan
è certo una cosa
Che laddove la sinistra rinuncia
A costruire la cultura della vita lì avanza la cultura della destra della pena di morte
è certo
Che se vogliamo costruire la cultura della vita
Il punto centrale della lotta è l'inserimento di un capitolo di bilancio di vita
In mezzo ad una selva di capitoli di morte
Così come il bilancio dello Stato italiano
E questa trasformazione
Della cultura
Che investe in pieno il sociale il politico né economico il morale la vera moralità
è stato profondamente compreso
Da tre mila sessantasei sindaci
Di cui compagne e compagni
Seicentoquarantacinque
Dico seicentoquarantacinque sono sindaci iscritti al Partito Comunista Italiano
E non li salutiamo e ringraziamo
Per aver voluto una legge
Che possa salvare con un provvedimento urgente straordinario almeno tre milioni di vite subito
Noi ringraziamo
Il sindaco Vetere
Che proprio in questi giorni sta andando ancora più corpo a quella firma apposto sulla BCE
Dando corpo con iniziative precise specifiche
Lo ringraziamo
Sindaco Novelli
Ringraziamo
Zhang ieri
Cambogiani tornati Bulleri giacché Chiti e via via
Tre mila e sessanta sei sindaci
Oltre alle altre forze
Del mondo religioso politico intellettuale nazionale ed internazionale
La compagna e compagni ma sono proprio pazzi questi sindaci ah scusate
Tre mila e sessanta sei sindaci rappresentano ventotto milioni di cittadini italiani
C'è da chiedersi sono proprio pazzi voi pensate un po'questi sindaci che debbono
Tutti i giorni combattere con i problemi de la disoccupazione della miseria per la disperazione dell'amministrazione dei tagli
Delle spesse agli enti locali
Ma sono talmente pazzi secondo voi
Da chiedere al Parlamento italiano di
E non le aree tre mila miliardi subito per salvare almeno tre milioni determinanti nell'ottantatré in possibile che ventotto milioni di cittadini italiani sulla presentati da tre mila sessantasei pazzi o forse
Non è che per caso
Questi sindaci
E ripeto compresi seicento quarantacinque sindaci del Partito Comunista Italiano
Abbiamo avuto una tale lungimiranza una tale ampiezza di respiro politico da comprendere
Che l'unica speranza
Da dare agli espulsi
Dicevo prima agli anziani e disoccupati agli handicappati agli espulsi insomma l'unica possibilità è inserire un capitolo di bilancio e trasformare la cultura di morte
Della democrazia cristiana trasformarla in cultura di vita questa è la grande messaggio che danno i sindaci al di là della loro municipalità del loro territorio
Sono sindaci che assurgono ha dimensioni di politica internazionale
E quindi non sono pazzi
Ma attenzione
Attenzione con campagne compagni attenzione sindaci
State per essere traditi
La democrazia cristiana
Proprio ieri
Ha fatto la proposta
Che la cosiddetta legge Bonalumi
Venga approvata in sede legislativa in Commissione
E da queste tribune
Compagne e compagni non ci aspettiamo
Che voi prima di tutto di sé inviati i vostri sindaci
Dal tradimento
Il dibattito solo trasformazione culturale va fatta in Aule del Parlamento in modo che ciascuno si prenda le proprie responsabilità del decreto di vita o di morte e non al chiuso di una stanza
E tradimento ancora perché la legge Bonalumi è solo volevo denuncia azione
Tradisce profondamente l'indicazione voluta dei sindaci quella di salvare subito almeno tre milioni di persone
Da allora attenzione da queste tribune
Nel documento
Che approverete alla fine di questo congresso noi auspichiamo che ci sia un chiaro richiamo
A che questa proposta di legge dei sindaci nel senso da loro indicato venga messa all'ordine del giorno dei lavori parlamentari immediatamente
Questi queste le internazionalismo queste proletariato interno al sionismo umanitario e libertario le grandi bandiere della sinistra e del Partito comunista quindi
Ma allora
Se questi sindaci che rappresentano ventotto milioni di cittadini italiani
Chiedono questo tipo di intervento perché
In Parlamento si fanno richieda mercanti
Ho ascoltato con
Profondissima attenzione tutta la relazione fatta da Morelli
E certamente
Abbiamo colto
Alcuni segni positivi
è vero Morelli
Bisogna cercare di superare i contrasti del momento quotidiani contingenti nella ricerca
Di punte più avanzate
Di unione
Della sinistra è vero
Ma certamente
Non si può prescindere da un dialogo talmente chiaro talmente nitido che può forse risultare sgradevole
Ma non è possibile
Seguitare almeno a mio giudizio
A parlare di Alternativa democratica
Seguitare a dire che de Mita rappresenta il nuovo neo liberalismo conservatorismo
Non è possibile seguitare a parlare di pace
Se poi
Non si danno indicazioni anche anche a partire dal vostro documento congressuale sul cosa fare sul come costruire questa alternativa e questa pace
Di quale pace parliamo
La pace
Dicevo dei quaranta milioni di sterminarli l'anno
La pace dei quattro mila lavoratori che ogni anno muoiono su incidenti del lavoro
E non per destino beffardo e cieco lo sappiamo bene
Di quale pace parliamo
Non siamo immersi fino al collo nella morte compagne e compagni
E allora dobbiamo dare indicazioni
Da sinistra
Indicazioni di una cultura di vita con proposte precise
Come è possibile
Ad esempio
Tollerare noi di sinistra
Che in Italia
Per sistemi darmi
Vengano impegnate derogate centoventi mila miliardi entro il mille novecentonovanta entro pochi anni sapendo oltretutto che questi sistema d'arma poi dovranno essere modificati e rinnovati perché obsoleti
Come facciamo
A non dire al pensionato
Che sta ascoltando
Che rappresentate tutti quei delegati
Che oggi la scelta di fondo che è possibile fare
Marte dirlo di capigruppo è quella di mettere all'ordine del giorno subito la riforma delle pensioni
La riforma non voluta da noi radicali ma perlomeno se ne discuta a partire certamente dal raddoppio
Del minimo delle pensioni
Ho sentito compagna non lo vogliamo e sono apposta siamo di sinistra benissimo
Ma allora da questo da questo palco e nel vostro documento va data questa indicazione precisa ai parlamentari alla riunione dei capigruppo si chieda la messa all'ordine del giorno la riforma pensionistica è una proposta politica precisa
Come è possibile
Parlare di pace certo a Comiso e certo che Misseri devono essere smantellati ovunque Ignis ovunque le armi certo
Ma come si fa
A dire questo e siamo pure ripeto d'accordo su questo
E nello stesso tempo magari così non fare nessuna osservazione
Ad episodi di supporto alla politica rear mista dilatorio
Come l'ultima avvenuto
Dal compagno Angelini del Partito comunista presidente tra commissioni difesa
Nei fatti
Sembra polemica ma il dialogo
Deve partire pure dalla nitidezza delle posizioni per arrivare appunto giustamente diciamo rally
Alle punte avanzate
De L'Unità di una sinistra rinnovata umanitarie libertaria
Noi
Crediamo
Che non sia accettabile che nei fatti stiamo già entrando nella seconda Repubblica
Quando ancora la Prima Repubblica la costituzione del Prima Repubblica
Non ha esplicato tutta la sua forza libertaria
Lo stravolgimento di
Metodi di conduzione parlamentare
Sono cose gravi
Al di là di episodi
C'è un segnale qua
Tempo grazie
E allora mi avvio alla conclusione
Compagne e compagni
Io credo che
La sinistra
Per innalzare alte le sue bandiere
Proletarie internazionalista e libertari umanitarie
Non può limitarsi ad enunciazioni
è una sconfitta poi
Diamo nel corpo
Come è possibile e concludo
Come è possibile come diceva Morelli
Stare fra la gente
Parlare con per fra la gente dare voce alla gente senza che da questo palco non ci sia stata una sola parola
Sulla censura compiuta dai mezzi dei mass media
No non informazione scusate compagni ma perfino l'unità ha dimenticato
In questi giorni di segnalare sulle proprie colonne che a questo congresso partecipa sin dall'inizio dei lavori invitata la delegazione del Partito Radicale
Ma come possiamo dare gli strumenti alla gente se non informiamo
E come si fanno mettere l'accento su questo qual è l'alternativa se prima di tutto non passa attraverso la conoscenza che deve avere la gente
Dei fatti
Mercoledì
Mattina a piazza Santi Apostoli
Gli handicappati faranno una manifestazione
Per tutelare i loro diritti di persone prima ancora che di handicappati
Metodi mattina ancora gli handicappati in piazza
Porteranno il loro grido di disperazione di rabbia di dolore di angoscia
Quale altro movimento invece potrebbe avere ventidue ventitré mattina quale altra forza se il giorno precedente martedì
Alla riunione dei capigruppo
Partito Comunista forte del vostro messaggio congressuale
Chiederà anche esso la messa all'ordine del giorno
Delle pensioni
Le otto lo sterminio per fame
Significherà per quegli handicappati che giorno dopo andranno su strada
Significherà che anche per loro anche per me sono handicappato
Ci sarà speranza della qualità della vita perché prima di tutto i parlamentari avranno lottato per la vita grazie
Ringraziamo Pescari
Avverto i compagni che oggi pomeriggio alle ore quindici si riunisce la commissione politica in federazione
Do ora la parola al compagno
Gianfranco Re Davide Segretario dalla Federazione romana del Partito Socialista Italiano
Compagni i compagni
Invitati a questo congresso io un porco
Non un soluto rituale
All'Assemblea
Comunista
Coglierò l'invito di non diplomati Zare un incontro politico che riteniamo del massimo interesse
Che riteniamo soprattutto importante
Nel quadro di un dibattito ben più vasto che nel Paese stiamo tutti osservando
E dal quale certamente emergono ed emergeranno
Soluzioni diverse nuove un posto delegato sottolineava come in questo congresso certamente viene definitivamente superata a fase di profonda incertezza che si è riflessa anche nel Paese
Che dopo il settantanove ha riguardato non soltanto la forza comunista
Ma credo in modo ben preoccupante la stessa democrazia cristiana e gli altri partiti del quadro politico italiano una fase quella che viviamo che certamente a delle connotazioni di crisi che non sono nazionali sono connotazione di crisi che derivano dalla situazione di tensione che nel mondo
Si è avuta negli ultimi anni da un processo di rottura della fase della distensione dalla ricerca di nuovi equilibri non soltanto tra l'Est e l'Ovest ma anche tra il nord e il sud in questo processo non irrilevante ricerca di equilibri che il mondo tutto attraversa il nostro Paese è in una situazione e in una collocazione nevralgica
è segnato e ne sono certamente segnali che non possiamo non sottovalutare
Da situazioni dove il gioco internazionale si fa presente si fa presente in modo pesante
Abbiamo avuto negli ultimi anni
Gravissimi attentati che sono arrivati fino al Sommo Pontefice dove oscure manovre di politica internazionale legate ai processi deteriori del terrorismo
Hanno ancora bisogno di essere chiarite è di questi giorni
E nella nostra città la presenza di una situazione intrighi che certamente segnano una situazione delicata del nostro paese in questo scacchiere di interessi più vasti ed internazionali che non hanno potuto certamente non riflettersi sui processi politici interni
Per incendio politiche interne hanno avuto dal settantanove in poi certamente un momento di Travaglio dove grosse questioni sono state poste e sono state avviate a soluzione abbiamo evitiamo ancora probabilmente in una fase politica intermedia dove soluzioni politiche ai problemi del Paese non sono state ancora definitivamente cercati e dove ritengo i processi di crisi economica
Che non attengono certamente soltanto a noi facciamo riferimento Agli continui shock del dollaro
Alla fluttuazione dei prezzi del petrolio alla non certa definizione da parte dell'Italia di quella che è la richiesta dei mercati mondiali bene questi processi hanno avuto nel nostro Paese certamente
Delle situazioni che non sono state e non possono essere ancora risolte se non troviamo una chiave politica per affrontarle e per avviarli a soluzione
In questo quadro credo che il Partito Socialista
Abbiamo elaborato una sua Progetto abbia elaborato una sua proposta politica che partiva da una convinzione di fondo che siamo sì in una democrazia travagliata ma siamo anche in una democrazia sana
In un Paese che ha la capacità la forza e la volontà di reagire e di risolvere i suoi problemi
è di questi giorni riconoscimento anche dal punto di vista internazionale del
Come quella del terrorismo si sia riuscita non definitivamente a battere ma certamente a sconfiggere nelle sue manifestazioni più commovente più dure
Soprattutto non rinunciando
A quella utilizzazione della forma democratica e la lotta anche in massa di cui certamente anche le forze della sinistra lo stesso Partito Comunista sono state validi
E in sostituibili strumenti la crisi economica che abbiamo è una crisi grave ma ad esempio quello che il giudizio dell'esame semestrale delle Isco segna che nel mondo occidentale una necessità primaria come era quella della lotta all'inflazione sta verificando alcuni momenti di svolta che non potranno non riflettersi anche nel nostro Paese
La nostra analisi quindi è stata segnata dà un giudizio ottimista delle nostre capacità e nelle nostre forze non siamo un partito che rifugge in analisi catastrofiche cui siamo un partito che vuole nell'era la realtà per quella che è non per quella che vorrebbe che fosse
E su questa realtà che abbiamo esaminato questa esigenza del Paese di avere degli sbocchi politici credibili abbiamo formulato una proposta che poneva un tema centrale e credo anche nuovo visto la reazione che ha suscitato quello e la funzione del ruolo in un Paese occidentale industrialmente avanzato come il nostro delle forze socialiste
Non ponendo nessuna pregiudiziale
Ad un quadro che necessita ormai di uno sblocco vista la crisi che il Paese attraversa e che non può riprodurre certamente il vecchio modello del bipolarismo
Dove ci sono partiti destinati sempre comunque a governare o essere centro
Il fulcro della funzione di governo e partiti invece e forze sociali che ad essi si riferiscono che debbono stare comunque eternamente all'opposizione
Problema la funzione del ruolo del ricambio
Il problema della funzione del ruolo di quello di innestare nel nostro Paese finalmente la regola fondamentale di una democrazia che è quello dell'alternativa non l'abbiamo posto in modo realistico abbiamo posto soprattutto offrendo anche la funzione e il ruolo di un partito che nelle politiche intermedie nelle politiche dell'oggi non quindi proiettandosi a quelle del futuribile
Ponesse anche con i piedi per terra la necessità di affrontare i problemi del quotidiano
Abbiamo quindi offerto non una teoria politica cosiddetta della governabilità ma la reale disponibilità di un partito che non governando per governare ma soprattutto per tentare con la propria presenza
Di indirizzare in una situazione difficile gli sbocchi non verso quelle soluzioni che giustamente il vostro segretario pronunciare a paventato possono andare verso ipotesi conservatrici e reazionarie e di destro
Verso soluzioni sempre segnate dalla volontà di marcare una Indirizzo avanzato
Penso soluzioni sempre segnate dalla volontà i non perdere il collegamento con quelli che sono gli strumenti fondamentali di un rapporto che il partito socialista Partito della sinistra che credo nessuno Possa tracciare in politica conservatrice o subordinata a questa o quella forza politica ha perso mai come bussola fondamentale del proprio modo d'agire
Questo progetto politico è un progetto che certamente approvato una sua connotazione specifica nel quadro delle altre ipotesi presenti nel nostro paese e dobbiamo dire che dalle reazioni dure
Che si sono avute soprattutto dal fatto che nella attuarlo il partito socialista abbia determinato è abbia manifestato non solo una volontà ma quelle che sono le condizioni per poterlo attuare
Abbiamo verificato anche che ci sono state delle dure reazioni
Quando viene sottolineato che saremo un partito subordinato
Al modo di governare della Democrazia Cristiana io militi mito ad evidenziare la contraddizione che c'è in questa affermazione
Con la dura reazione se volete anche antisocialista che ha permeato il congresso di questo partito non più tardi di alcuni mesi fa
Che vede certamente insidiato
Nel profondo una sua funzione un suo ruolo che gli ha permesso una rendita di posizione e che certamente vede
Nella ipotesi di una evoluzione di questa forza nel nostro Paese in analogia con quanto succede in altri Paesi occidentali
La necessità poi di cambiare realmente non verbalmente come viene formulato in modo troppo semplicistico spesso dalla proprio attuale segretario
Ed è per questo che noi riteniamo che nella relazione anche del segretario Morelli questo elemento della funzione del ruolo del Partito socialista non sia stato compreso fino in fondo ed è per questo che noi riteniamo che spesso dà anche da parte del Partito comunista
Indulgere ad un'opposizione dura ad una opposizione che certamente avevano anche delle motivazioni valide dal punto di vista del Partito comunista ma che a nostro giudizio non rispecchiavano
In modo giusto quello che era il vero significato della posizione del ruolo del Partito socialista noi abbiamo rilevato che in questa posizione non sempre si è determinato nella giustifica nella giusta ottica il giudizio da dare a questa proposta che il Partito socialista ha fatto per l'intera aria progressista del nostro del nostro Paese oggi il vostro congresso
Credo sia segnato positivamente da questo tema fondamentale
Alternativa
Che voi state approfondendo che voi state ricercando non soltanto di determinare nei contenuti ma anche e soprattutto nelle alleanze che debbono provocare questo grosso questo
Questo grosso processo politico non può non tener conto del fatto
E credo che sia semplicistica l'ipotesi postulata in un articolo da alcuni giorni fa dal compagno Scalfari anche ripresa da alcuni ah molitori di opinioni nel nostro Paese che ci possa essere un processo in cui un partito possono occupare l'area che storicamente nel nostro Paese vede e posizioni laico socialiste
Credo attestate in una funzione positiva
Non possiamo quindi non rilevare come questa linea come questa posizione nonno possa essere sottovalutata e credo che il vostro congresso dovrà dare una risposta a questa nostra ipotesi
Su questa vicenda più generale credo che siano state misurate anche le posizioni
Le funzioni ruoli che il Partito Socialista ha determinato anche nei governi locali
Nella nostra città l'esperienza di governo laiche di sinistra avuto nel voto del mille novecentottantuno un giudizio importante
Io qui sottolinea un altro elemento che nella relazione del compagno Morelli credo sia stato non volutamente ma certamente sottovalutato
Il fatto che la formazione delle giunte laiche di sinistra nella nostra città non sono nate in una situazione di una condizione di assedio di tutti contro
Il Partito comunista
Formazione delle giunte laiche di sinistra nella nostra città sono nate perché il partito socialista senza esitazioni sulla base di un giudizio chiaro e preciso ha fatto una scelta e noi siamo il partito che è in grado di poter fare queste scelte avendo certamente del mitizzato i problemi del schieramento i problemi delle formule
Ma volendo qualificare i governi locali nei contenuti così come è stato fatto per la scelta della Giunta pentapartito a livello regionale
Essendo convinti che nei contenuti anche la presenza dell'aria laico socialista può determinare indirizzi innovativi e indirizzi avanzati
Formazione delle giunte laiche di sinistra a Roma porta l'impronta di una scelta chiara precisa e inequivocabile del Partito socialista anche nel momento in cui altre forze politiche hanno avuto tentennamenti e anche il processo
Di ampliamento della maggioranza e le scelte di fondo che sono state fatte ritengo abbiano avuto nell'elaborazione e nella proposta del partito socialista una suo punto di riferimento importante
Abbiamo posto un tema fondamentale che credo sia la base anche delle tensioni che in questi giorni qualcheduno un po'artatamente vuol rilevare che la dialettica che credo sia sempre un fatto utile e necessario c'è nella giunta del Comune di Roma abbiamo posto la condizione che ci fosse una svolta profonda nel modo di governare le giunte di sinistra che si passasse dalla filosofia per emergenza quella della programmazione
E lo abbiamo fatto convinti certamente del fatto che dopo un arco di tempo così vasto
Con cui nel quale le giunte laiche di sinistra come no nostra capitale non si potesse dare e lo aveva sottolineato anche il compagno Petroselli alcuni anni fa non si potesse dare più la motivazione che le forze oscure della conservazione o i vecchi Governi
Egemonizzato i dalla Democrazia cristiana davano ancora il segno nelle cose che noi non riusciamo a risolvere abbiamo posto questo punto nodale
Nel ruolo e nella funzione che vogliamo avere nella guado delle giunte laiche di sinistra e credo che questo sia angosciando anche mi sentivo adesso
Le considerazioni da parte della segretario democristiano la Rocca si angosciando anche il quadro politico locale riferito alla democrazia cristiana
Al quale lancia un grido di allarme dicendo attenzione
Questa area laico socialista può determinare la perdita dell'egemonia del Partito comunista io ritengo che non sia questo il tema un'eventuale crescita del peso politico dell'area laico socialista
Può determinare ha ragione di preoccuparsene
L'amico Larocca certamente quella svolta che nelle giunte laiche di sinistra noi potremo e vogliamo determinare quella svolta che ci faccia affrontare i problemi concreti quella svolta che ci faccia affrontare ormai in modo definito la soluzione di quelli che sono il modo di governare di quello che il disegno di una città che non può più ripeto essere governata nel modo con cui è stata governata nel passato
Per questo abbiamo sottolineato pone crescente preoccupazione la tensione che questi motivi internazionale The questi motivi a livello più generale
Che l'eventuale errore e lo aveva fatto anche il compagno Berlinguer in un articolo di un anno fa di introdurre nell'interno del dialettica del dibattito dalla sinistra
Eventuali categoria di ordine morale non potessero non ripercuotersi nei rapporti che noi abbiamo nelle giunte laiche e di sinistra
Per questo abbiamo sottolineato la necessità è un confronto serrato in occasione della impostazione del bilancio mille novecentottantatré debba determinare ormai la scelta indifferibile che nel campo delle strutture che nel campo
Della cultura che nel campo della sanità ormai deve dare attuazione ad un programma che ritengo sia valido per governare la nostra città
E questo è il senso della nostra dialettica se volete segnato da una volontà di avere un rapporto con il Governo nazionale certamente non subordinato
Però ha segnato dalla volontà di avere un rapporto con il Governo nazionale che non sia sulla falsariga di un piagnisteo
Ma che sia segnato da un lato e finzione di progetti da portare al confronto con il governo nazionale perché se è vero come è vero che nella nostra città
Settecentocinquanta miliardi sono stati assegnati per la casa centottanta miliardi sono stati assegnati per l'operazione
Dei Fori la metropolitana viene fatta con il concorso del Governo nazionale se è vero come è vero che siamo in una situazione di strette Tse generale economica e che quindi le amministrazioni locali non debbono avere un ruolo subordinato in questa necessità di affrontare la crisi economica
Ma un ruolo propulsivo è positivo che le viene a fare delle scelte che le veda riassumere questo ruolo fondamentale anche che non può essere quello di piangere dal Papa
Ma quello di proporre soluzioni che vedano lo sviluppo programmato della nostra città in modo da dare uno spazio a questo problema della occupazione a questo problema della riqualificazione del Governo delle sinistre su questi temi
Lo riteniamo di dover esercitare un osso ruolo è una nostra funzione
Che riteniamo non è comoda lo sappiamo ma certamente finalizzata alla crescita della democrazia nel nostro Paese e alla soluzione dei gravi problemi che anche la nostra città grazie
Ringraziamo il compagno re David
Devo fare delle degli annunci
La commissione elettorale convocata alle ore quindici
Alla stazione Garbatella anziché alle tredici come precedentemente annunciato
Rimane ferma la convocazione dalla commissione politica alle quindici e trenta in federazione
Do la parola la compagna Marisa Rodano delegata dalla sezione di Appio latino
Successivamente prenderà la parola il compagno Maurizio Ferrara che chiuderà d'interventi dalla mattinata
Compagne e compagni
Nella riunione del Comitato centrale che ha approvato il documento per i congressi
Io mi sono astenuta sul documento
Approvando però che fosse assunto come base per la discussione
E ciò perché avevo riserve su vari punti
E in particolare sulla formulazione data la linea dell'alternativa democratica
Ora mi sembra che anche nei congressi di sezione nella nostra federazione
E anche in questo congresso questa sia stata una delle questioni più dibattute
E che siano emerse anche qui le due interpretazioni diverse di cui ha parlato il compagno Berlinguer
L'una che privilegia la costruzione dell'alternativa come processo di lunga lena nell'ambito delle forze sociali
E con ciò rinvia però uno sbocco politico a tempi lontani
L'altra che privilegia i problemi di schieramento
Ma che rischia così di fare apparire la linea almeno per il momento non praticabile
Ed io sono d'accordo che le due cose non si devono contrapporre ma intrecciare ma una cosa è certa
Che ha uno sbocco politico arrivare si deve ora in questi mesi ci sono stati avvenimenti che non sembrano però avvicinare tale sbocco
Il governo Spadolini è caduto
Ma la caduta del Governo non ha portato a un mutamento sostanziale del quadro politico nazionale anzi
Il Partito socialista ha ribadito la sua scelta di alleanza con la DC Étoile il suo appoggio convinto al Governo Fanfani
In questa sua scelta il Partito socialista incappato persino in qualche incidente di percorso
Come far dipendere da un sottosegretario socialista
Magari tirandogli le orecchie dopo a cose fatte
L'emendamento sulla violenza del famigerato promotore del comitato per l'abrogazione della Bortot dall'onorevole Casini
Evidentemente è apparso possibile al Partito Socialista correre il rischio di mettere in crisi il governo per difendere Di Donna dall'ostilità del dottor Colombo
Ma non di metterlo in crisi per difendere le donne dalle manovre dell'onorevole Casini o dalla violenza sessuale
Per fortuna
Questa è una battuta compagni per fortuna proprio ieri tra le sezioni femminili e gruppi parlamentari del Partito comunista del Partito socialista
Si è raggiunto un accordo su punti decisivi e qualificanti della legge contro la violenza
E questa dell'intesa sui contenuti e mi sembra la via giusta
Purtroppo non è così su tutti i problemi
Se alle vicende del governo aggiungiamo il trionfalismo socialista sull'accordo sul costo del lavoro presentato come l'inizio d'un patto sociale
O le vicende di Firenze e di altre Giunte ore quotidiane polemiche
è comprensibile che nascano dubbi e interrogativi sulla praticabilità della linea dell'alternativa democratica intesa come schieramento dei partiti della sinistra
Ciò che i compagni ed anch'io mi sembra più tema no
E che si possano ripetere sia pure sotto segno rovesciato gli stessi errori che si sono commessi e con così grave i prezzi per il partito e per il Paese negli anni della solidarietà nazionale
E mi sembra che su quel che non ha funzionato in quella fase che pure ha avuto aspetti positivi meriti di riflettere e non di rimuoverla
L'errore di fondo che si è commesso in quella fase è stata a mio parere quello di considerare la politica della solidarietà nazionale lo stesso governo però è sostenuto prima con le astensioni e poi con la maggioranza programmatica
Un'attuazione della linea del compromesso storico
Che avrebbe dovuto essere invece una generale strategia di rinnovamento del Paese
E di trasformazione profonda delle stesse forze politiche da realizzarsi via via con schieramenti diversi e diverse varie formule di governo e mi si consenta anche con governi fondati solo sul cinquantun per cento
è avvenuto invece nella formula lo schieramento si antepone se i contenuti
Che ha anzi non se generalizzata in modo meccanico credo che non dimentichiamo la cosiddetta politica delle larghe intese o le manifestazioni che a tutti i costi si dovevano fare purché ci stesse anche la Democrazia Cristiana
E che la ricerca di un rapporto di una collaborazione con la Democrazia Cristiana tutta la DC la DC così com'era senza incalzare la senza agire per aprire le sue contraddizioni a far prevalere le forze popolari e dunque cercare di trasformarla abbia portato a un rapporto sbagliato col Partito socialista
Invece di fare dell'intesa tra comunisti e socialisti dell'unità delle forze di sinistra il forte l'opera un incontro col mondo cattolico la stessa democrazia cristiana
Si è dato al partito socialista la sensazione di poter venire schiacciato
E giustamente ripeto giustamente il Partito socialista dopo otto cercare il suo spazio la sua autonomia
Anche se in questa ricerca sono intervenuti orientamenti e scelte che non possono non essere criticati e respinti da noi
Ora il pericolo che oggi si avverte è ancora quello di anteporre la formula i contenuti lo schieramento agli obiettivi che si devono raggiungere
è indubbio come si afferma nel documento del comitato centrale che la posizione di De Mita
Sposta la pregiudiziale anticomunista dal terreno ideologico a quello politico poiché implicitamente riconosce la legittimità del Partito Comunista candidarsi quale partito di governo
Ma la sostanza politica della posizione di De Mita dell'esistenza di partiti alternativi per definizione è per noi inaccettabile
è una posizione in fondo Sempre integralista che parte dalle forze politiche non dai problemi del Paese dall'interesse della parte non dall'interesse generale
Se vogliamo dunque superare le contraddizioni tra le due visioni dell'alternativa già ricordate
Non possiamo assumere neppure in modo rovesciato la tesi dei due poli o dei due grandi partiti alternativi sempre e comunque quasi fossero entità metafisiche
E non organismi vivi definiti dalla loro politica concreta questa sì quella di oggi dalla Democrazia cristiana come diceva Morelli nella sua relazione ci rende alternativi
Non è però nella nostra tradizione nella grande tradizione del partito nuovo di Togliatti porre noi delle pregiudiziali o delle preclusioni della nostra politica unitaria
Non abbiamo mai fatto nemmeno negli anni di scontro più duro abbiamo sempre posto al centro della nostra iniziativa della nostra lotta ai problemi veri dei lavoratori delle grandi masse
Le esigenze del Paese i supremi interessi della salvezza della pace e ci siamo rivolti alle masse ai movimenti ma anche a tutte le forze politiche democratiche e antifasciste popolari su quel perlomeno per adesso non è avvenuto così a Roma
Non abbiamo costruito un'alternativa di governo lottando vanno postazione per cambiare la nostra città per le borgate per i servizi per la scuola per la casa
Non abbiamo costruito su questo nuovo schieramento di governo del Campidoglio e della provincia
Io chiedo ai compagni qualche minuto perché
E scusa
Perché non dovremmo anche ora a concepire la linea di Alternativa democratica come una proposta diretta cambiare la classe dirigente del Paese su una via di profondo rinnovamento della vita politica italiana
Privilegiando come alleati i movimenti nuovi emergenti portatori di bisogni più radicali a partire da quelli delle donne e dei giovani non dovremmo partire dai contenuti di cui questi movimenti sono portatori
E costruire su questi contenuti le convergenza tra le forze politiche a partire da quella decisiva con il Partito Socialista
Il vero problema me pare compagni una quello dei tempi dell'urgenza dei problemi
La crisi economica incalza si fa sempre più drammatica
Le previsioni degli esperti della comunità sono di un lungo periodo di stagnazione
Il livello di disfacimento delle istituzioni e grave l'aggressione della mafia e la camorra dei poteri occulti sempre più preoccupante
L'ottantatré è l'anno in cui si arriverà la stretta sulla installazione degli euromissili in una situazione mondiale segnata dalle più pericolose tensioni
Il paese di fronte a delle scelte scelte di fondo per l'avvenire a decisioni gravi e che non possono essere rinviati
I tempi della realtà rischiano di essere troppo più rapidi e stringenti dei tempi della politica
Che cosa si deve fare oggi subito questo mi sembra la questione
Compagno Morelli non a caso ha posto nel suo rapporto la domanda se non sarebbe preferibile andare in tempi rapidi alle elezioni anticipate
Personalmente a questa domanda io risponderei di no
Mi sembra che una consultazione elettorale oggi non sarebbe che una fuga che lascerebbe inalterati i problemi
Ma la domanda di Morelli ha il merito di richiamarci all'ordine di porre un problema vero
E il problema vero è che questo governo Fanfani è intollerabile e che se ne deve andare e al più presto possibile e in questo sono pienamente d'accordo con Borrelli
Non ritengo però che si debba identificare una possibile caduta del governo Fanfani con l'inevitabilità di elezioni politiche al solo un anno dalla scadenza normale
Un governo diverso da questo è possibile a me sembra che se una delle condizioni dell'alternativa è quella di modificare il rapporto tra i partiti e lo Stato
La proposta di un governo costituito conformemente alle norme mai applicate della Costituzione tutt'altro che un espediente
E a questo proposito mi si consenta di dire che trovo assurdo è ingeneroso
Come qualche compagno affatto anche in questo dibattito accusare il Partito socialista di essere non da meno della Democrazia Cristiana nella famelica occupazione del potere
Non mi pare che il problema sia quello di invitare il Partito socialista all'ascesi e alla purificazione
Ma quella di individuare i modi con cui creare le condizioni per cominciare a smantellare quei meccanismi quelli assenti quelle spirali infernali
Che la democrazia cristiana costruito in anni di occupazione dello Stato e in cui ha coinvolto via via tutti i suoi alleati
Per questo a porsi l'obiettivo di avere al più presto un governo per fin dal suo nascere sia sottratto alla contrattazione fra le segreterie dei partiti che restituisca al Parlamento la funzione democratica da libera formazione della volontà politica
Può essere perseguito come un'arma per spezzare quei meccanismi per portare un attacco a quel sistema di potere
E diventa così un primo passo un avvio concreto nella costruzione dell'alternativa democratica
Due parole soltanto compagni sulla vessata questione dell'esaurimento della spinta propulsiva
Personalmente ritengo un errore che il compagno Cossutta il compagno capelloni abbiano chiesto la pubblicazione degli emendamenti da loro presentati e respinti dal comitato centrale
Anche senza la pubblicazione degli emendamenti
Il tema dei nostri rapporti con i Paesi del socialismo finora realizzato sarebbe discusso ugualmente
Si sarebbe però evitata da una parte e dall'altra una rigidità e cristallizzazione di posizioni divenuta invece inevitabile
E non si sarebbe arrivati a quella specie di contatto che non mi sembra serva affatto alla comprensione e all'approfondimento dei termini reali del problema per me ma credo per molti compagni
Che da un lato vogliono che si ribadisca l'autonomia critica del nostro partito nei confronti dell'Unione Sovietica
Ma che dall'altro temono le rate distorte interpretazioni date da molti mezzi di comunicazione di massa questo modo di discutere appare poco produttivo
Mi sembra che nel suo intervento a questo congresso il compagno Cossutta ieri abbia inteso tendere a superare questa logica
E abbia sottolineato l'esigenza di trovare anche su questa questione così decisiva una reale convinta unità di tutto il partito
E personalmente non credo che ciò sia impossibile
Tutti noi credo siamo d'accordo
Quando si dice che il modello sovietico non è mai stato dalla Liberazione ad oggi un modello per noi
Che mai abbiamo ipotizzato che il socialismo in Italia potesse comportare la razionalizzazione totale dei mezzi di produzione il partito unico il sindacato mera cinghia di trasmissione la subordinazione della cultura e dell'informazione alla ragion di Stato
Quasi tutti condividiamo un giudizio fortemente critico sulle società socialiste e rivendichiamo il dovere internazionalista di esprimere con chiarezza la nostra critica e se occorre la nostra riprovazione
Tutti riconosciamo che i Paesi socialisti
Hanno tuttavia ha costituito a lungo un punto di riferimento anche per i Comunisti italiani
E che il fascino di quelle società pur presente e forte per tanti anni è venuto via via diminuendo
Certi perché atti come quelli della Cecoslovacchia dell'Afghanistan della Polonia hanno spento grandi speranze o grandi illusioni
Anche quelle suscitate in molti dal ventesimo Congresso del Partito comunista dell'Unione Sovietica
Moseley dire che anche se questi tragici avvenimenti non ci fossero stati quel fascino si sarebbe ugualmente attenuati
Ma mano che siamo andati avanti nell'elaborazione della nostra strategia
E abbiamo meglio definito le caratteristiche di una battaglia per il socialismo nei punti più alti del capitalismo il tipo di società socialista che noi vogliamo
è apparso sempre più diverso più ricco più articolato più nuovo di quello che si era venuto storicamente costruendo sia pure in forme diverse grazie alla rottura del capitalismo
In un punto però basso del suo sviluppo
Ma allora perché formulare le cose in modo da far supporre che in realtà il nostro partito non guardi con occhi pienamente liberi e laici a quelle realtà
Che esista ancora un qualche cordone ombelicale da tagliare
La nostra autonomia lo ricordava anche Cioffi non è forse un patrimonio pienamente acquisito perché far supporre il contrario
è invece non solo utile ma indispensabile mettere l'accento sulle responsabilità nostre dei partiti comunisti dall'Occidente e direi più in generale delle forze che si richiamano alla classe operaia dell'Occidente capitalistico
Nel compito che ci in commedia essere noi
Ad aprire nuovi le nuove vie della rivoluzione socialista
Ad essere nei paesi di Capra dell'ISMU avanzato di aprire senza cuscini sotto il capo senza padri senza madri senza miti una nuova fase della lotta per il socialismo
Dobbiamo fare emergere fino in fondo tutta la carica positiva di questa consapevolezza della nostra responsabilità
E anche il suo valore
Di contributo oggettivo anche se indiretto a far riprendere un processo di riforme di rinnovamento anche nei Paesi del socialismo finora realizzato che sono di fronte a crisi ha problemi gravissimi
Ma penso che se siamo d'accordo sulla sostanza delle cose non possono essere le formulazioni
Per di più secondo me non pienamente comprensive di tutta quella sostanza a dividerci
Non è un dogma per noi il marxismo e non lo è mai stata
Dovranno essere dogmi intoccabili formulazioni che possono sempre essere migliorate rese più chiare più pregnanti
Non è questo lo spirito critico laico scientifico razionale che vogliamo contraddistingue il nostro partito anche per rinnovarne la vita democratica interna per renderla più sciolta più libera più franca
Io spero proprio che da questo congresso possa venire un segnale un invito a tener conto di tutto il dibattito all'approfondimento e alla riflessione interiore
Che faccia uscire il nostro partito dal sedicesimo congresso più convinto più sicuro più unito più forte
Ha ora la parola il compagno Maurizio Ferrara
Io credo che abbia fatto bene compagno Morelli
Nella sua relazione a porre con forza il tema di Roma Capitale
E ha fatto bene a ricordare che ponendosi questo tema Petroselli nel settantasette sottolineava che nella storia di Roma Capitale
Si può leggere la storia del modo come la borghesia italiana ha interpretato e diretto lo sviluppo del Paese e questo è vero
E non c'è bisogno di semplificare troppo su Roma come specchio di uno sviluppo distorto finalizzato a obiettivi non di progresso ma di conservazione per decenni e decenni sappiamo come stavano le cose quando la sinistra romana assunse la responsabilità del Campidoglio
Ma è stato già detto qui lo voglio sottolineare sono passati ormai sette anni
E nostro compito dunque non è di decifrare i guasti di una pesante eredità
Ma di guardare in avanti al futuro visto del resto che l'anno due mila come si dice ormai alle porte
E quindi in un discorso che non è rivolto solo a noi solo all'interno del partito comunista ma alla intera sinistra romana
Vorrei domandare
Porre la domanda quale futuro la sinistra romana propone alla capitale
Non pensiamo evidentemente di avere in tasca la risposta da soli
Per questo ci rivolgiamo anche da questa tribuna congressuale
Alle forze laiche alle forze democratiche romane le quali sono già in alternativa alla Democrazia Cristiana nel Comune di Roma
Pre proporre ad essa avesse nuovi problemi di governo dalla capitale
Finalizzati a un rilancio energico di una politica unitaria che già lo ricordava ieri Vetere ha lasciato tracce tangibili di rinnovamento in questa grande e difficile città la cui governabilità certamente e legata alla capacità di governare giorno per giorno ma non alla giornata
Ma nel quadro di un progetto di sviluppo al quale io credo non c'è forza politica democratica chi abbia diritto di esimersi dal contribuire questo sviluppo non lo affidiamo soltanto al buon governo che già abbiamo dimostrato di essere in grado di assicurare ultrà migliaia e migliaia di difficoltà
Lo affidiamo invece dobbiamo farlo a banchi di prova nuovi attorno ai quali chiamiamo a pronunciarsi ed operare non soltanto i cittadini ma lo Stato su questo punto
Io credo dobbiamo riflettere per concentrare gli sforzi e chiarire le diverse posizioni
Sappiamo che sulle linee portanti di un programma di rinnovamento c'è accordo di massima fra le forze democratiche e di sinistra e qui abbiamo sentito la ecco l'impegno per questo accordo
Ma io penso che è ora di passare diciamo dalle linee di massima alle scelte più ravvicinate e operative
C'è tutto senza fretta impropria sorsi ma anche senza ristagni
Per fare avanzare nel concreto di un confronto serrato come richiamava Morelli tra le forze politiche produttive culturali responsabili
La possibilità di realizzare impegni assunti in campi diversi e tutti di primaria importanza
Sapendo però e lo vorrei ricordare anche ai compagni socialisti a tutti gli altri nostri amici che sono partecipi dell'attività del governo nazionale
Che e non si tratta di un passaggio secondario politico che attorno a queste questioni noi dobbiamo chiamare a pronunciarsi nettamente anche il Governo il governo in sé per sé vorrei dire non solo questo attuale dal quale a mio parere c'è poco da aspettarsi la questione è che la sinistra democratica e laica e anche la Democrazia cristiana
Devono ammettere che lo stato nel suo insieme che indennizzo verso la capitale della Repubblica
Lo diciamo non per recriminare o poi invocare un regime di leggi speciali per Roma
Ma per stabilire un punto fermo politico oggettivo dal quale partire se possibile tutti insieme
Per aprire un grande confronto nazionale attorno al destino di una città che se ne ha il dovere anche il diritto di essere considerata città capitale a tutti gli effetti
Si è molto parlato
Nel corso di questo dibattito di Alternativa democratica
Se ne è parlato per ricordare come nacque a Salerno
Se ne è parlato per sottolineare quali sono oggi i suoi limiti le sue prospettive
A me più che lo ieri e l'oggi
Interessa il domani
E vorrei dire che lo sviluppo di un processo di Alternativa democratica
Dipende essenzialmente da noi da come noi lo impostiamo politicamente
A mio bene o ne una corretta impostazione di questo tema centrale
Deve rispondere perlomeno a tre requisiti
In primo luogo non deve essere l'alternativa del democratica
Una riedizione sia pure a giornata
Dei fronti popolari
Ma partendo dalla unità della sinistra
Deve aprirsi su versanti più ampi inesplorati
Che rendono appunto democratica e non è di sinistra
La proposta di alternative
Se questo punto compagni non sarà chiaro non sarà reso Sempre più chiaro
L'alternativa io credo
Non camminerà o avrà un ambito ristretto solleciterà più timori che speranze
E rischierà di ridursi appura bandiera di agitazione e di opposizione fuori dà la dimensione di una proposta che ha invece l'ambizione di proporsi come punto di riferimento generale per un nuovo discorso di governo
Un secondo requisito a mio giudizio è che la cultura dell'alternativa democratica
Deve fondarsi su una cultura
Delle riforme
La quale io credo
Negli anni ottanta
Ha ben poco a che fare
Con la tradizione del riformismo italiano di marchiatura Diana che ricordiamocelo fu protagonista ma protagonista sconfitto della grande crisi degli anni Venti e degli anni Trenta
Lo Stato la società che abbiamo oggi di fronte e non sono più il profilo la proiezione dell'Italietta giolittiana siamo di fronte a tutt'altra cosa e per essere forse ritrasforma azione
In questo stato in questa società come noi vogliamo noi abbiamo bisogno di sollecitare non soluzioni parziali
Settoriali aggiustamenti corporativi tipici di una certa fase della parabola del riformismo tradizionale ma abbiamo bisogno di scelte di fondo
Che non possono svilupparsi fuori da una critica come vogliamo dire radicale sostanziale completa allo Stato assistenziale così come si è venuto formando e dei formando in questi ultimi decenni dandoci appunto il massimo di rappresentazione di quanto il riformismo anche cattolico se volete anche il più bene intenzionato possa
E sia capace ridare
E d'altra parte non può realizzarsi questa trasformazione
Fuori dal metodo della programmazione della partecipazione di massa
Del coraggioso decentramento dello Stato
Che sono oggi non esco citazioni
Ma novità o briganti anche di carattere costituzionale perché voglia praticare una politica di riforme indirizzate non alla mera correzione di storture storiche o di degenerazioni aberranti del sistema di potere di gente
Ma voglio invece procedere
All'avvio di un processo di trasformazione della società quale appunto l'impegno strategico della proposta di alternativa democratica
Terzo requisito
Per concludo
Per una corretta impostazione
Dell'alternativa democratica
Deve consistere a mio parere
Le considerare il metodo della democrazia politica
A livello di questione questa sì di principio
I Comunisti italiani dobbiamo dirlo dobbiamo saperlo
Abbiamo del resto anche detto e scritto non ci sono arrivati di colpo
All'affermazione di questo principio
Che tuttavia oggi è indissolubilmente legato è parte integrante
Della nostra concezione del socialismo
E che in una certa misura io penso deve anche riflettersi sulle questioni della democrazia interna del nostro partito
è dunque questo dato
E rinunciabile
Che ricaviamo da una lettura non solo dalla nostra storia nel suo insieme
Ma anche da una approfondimento non pedante non asfittico non libresco
Del marxismo
Che ci rende compagni esigenti ci rende preoccupati
Rigorosi e talvolta perché no anche severi
Con gli stessi e anche con gli altri
Quando vediamo
Per esempio
In una società internazionale e nazionale
Così mutata
Percorsa da tante spinte contraddittorie ma che hanno tutte il l'emblema il segno del cambiamento del progresso
Speriamo che la sua età di questo tipo
è ancora possibile che da parte di i comunisti dei militanti certamente anche sinceri
Si pensi di potersi rivolgere ad altri comunisti
A operare a lavoratori a giovani
Invitandoli a pensare il socialismo come a un qualcosa che possa realizzarsi insieme pensieri
Fuori e contro l'esigenza della democrazia politica e della libertà poste entrambe e strettamente collegate dallo sviluppo spesso della società a livello nazionale e a livello mondiale certo
Io nega
La storia
Si dice che le rivoluzioni per affermare la libertà talora debbono negarla
Perché i passaggi del cambiamento
Non sono lineari
E non sono sempre indolori lo sappiamo
Ma usare oggi
Della storia
Dello storicismo
Dell'esperienza del passato e dei suoi condizionamenti per sfuggire al problema di fondo della nostra epoca
Che ressa
Quello di una trasformazione socialista nel segno della democrazia e della libertà
A me pare francamente
Operazione
Nel quale viviamo e nel quale non vogliamo vivere come para golfisti io come estranei
D'altra parte
Cara compagno olio Mancini
Noi non possiamo
E non dobbiamo
Praticare o praticare ancora
La strada la falsa virtù astuta ma profondamente sbagliata
Della reticenza
E della doppia verità noi non possiamo parlare hanno gli stessi agli operai che ci seguono a quelli che non ci seguono in Italia
Il linguaggio della libertà come esigenza
E poi
Rimproverare
Gli operai polacchi
Quando reclamano
Che tra i fattori del socialismo sia compreso e non represso
Il fattore della libertà
Se la nostra lingua fosse impacciata
Biforcuta su questo punto
Cari compagni non facciamoci illusioni non andremo lontano
Avremmo già finito la rossa lunga strada
Non saremo credibili non leggo da gli altri che ci stanno a guardare
Perché magari si augurano pure che noi siamo quelli che della leggenda
Non saremo credibili nemmeno dagli operai
Gli operai giovani
Vi chiedo anche dagli operai più anziani che lo ha fatto l'esperienza di quanto è difficile non lo sa battaglia politica
E ridurremo in fondo la nostra concessione del socialismo
Finiremo per farlo
Fatalmente
A una pura tematica i somme più o meno alte di benefici materiali da acquisire certo importanti
Ma finiremmo per avere una concezione come dire dimezzata zoppa mutilata Firema per praticare
Una teoria che non ha mai è stata la nostra quella del cosiddetto socialismo del ventre
Noi dal socialismo saremo ambiziosi ma con Marx con Gramsci
Pretendiamo qualcosa di più
Pretendiamo che sia garanzia della liberazione dell'uomo
Che sia garanzia per la pace nel mondo
E mi pare difficile anche in questo caso lo dico francamente
Caro compagno Cossutta che intorno a queste cose
Raboni
Favoriti
Mi pare difficile mi pare anzi impossibile non ci credo
Garantire la liberazione dell'uomo
Senza garantire la libertà dell'individuo
Mi pare impossibile garantire la pace nel mondo no quell'Evangelica nacque la fondata su regole e leggi
Rapporti nuovi sul piano politico
Fuori la Rispetto intransigente
Severo rigoroso
Del principio della Autore terminazione dei popoli
Quando
Quando parliamo via alternativa democratica dunque compagni
Parliamo di una cosa molto
Complessa ampia articolata non di un mezzo Uccio
Per tirarci fuori dagli impicci qui in Italia
Parliamo della una traduzione in termini politici italiani di una nostra concezione generale
E quindi quando ne parliamo via alternativa democratica io credo che
Di queste cose di cui parlavo adesso
Non ce lo dobbiamo dimenticare mai
E non dobbiamo neanche tentare di offuscare alle pensando di starci più comodi nella realtà
Se vogliamo naturalmente
Come tutti affermiamo di volere che l'alternativa democratica sia una prospettiva non soltanto per noi comunisti ma per la maggioranza degli italiani per la maggioranza degli uomini e delle donne che vivono in questo Paese
Concludiamo i lavori di questa mattina il congresso aggiornato alle quindici e trenta di oggi pomeriggio i compagni della presidenza si riuniscono immediatamente criminale i primi interventi del pomeriggio sono dei compagni Elena Ubaldi e Roberto piccoli
A pomeridiana dando la parola compagna ENEL da Ubaldi delicata di Montecucco si prepari compagno Roberto piccoli
Compagni la campagna congressuale che si è sviluppata in questi mesi nelle nostre sezioni e che ha coinvolto tanti compagni in un dibattito serrato ricco e articolato
Ha evidenziato come il nodo politico reale che al centro della discussione è la linea dell'alternativa e il tipo di società socialista che vogliamo costruire in Italia
Certamente c'è un largo consenso sulla proposta dell'alternativa democratica come dimostra ampiamente la discussione in questo congresso e dei congressi di sezione che si sono tenuti ma ancora alcuni aspetti ci sono da puntualizzare e precisare
Se vogliamo che essa diventi una convinzione profonda del partito nel suo insieme condizione questa essenziale per dare realmente le gambe ad essa in termini di movimento e di iniziativa del partito tutto
Per portare avanti affermare quel processo di trasformazione del Paese realizzando effettivamente un cambiamento reale della vita economica sociale e politica della vita italiana
Il dibattito congressuale è certamente è servito a vincere quella diffidenza mostrata fino ad oggi verso quella che poteva essere considerata un'altra ennesima formula
Da un partito che ancora vive l'esperienza della solidarietà nazionale come un peccato grave da scontare e oggi certamente questo partito si sente maggiormente protagonista nella definizione di una linea politica che a parer mio non è certamente nuova
Essa scaturisce dall'elaborazione dalle lotte dall'esperienza concreta e dalla storia di un partito che come il nostro è stato sempre dentro i processi di questa società
A volte governando lì a volte anche anticipandoli o rincorrendo lì con difficoltà
Ma che ha avuto sempre la capacità di porsi al Paese come una grande forza nazionale che antepone gli interessi dei lavoratori agli interessi ed ai calcoli di partito e questo ancora una volta è stato il nostro ruolo quando abbiamo lanciato al Paese la nostra proposta dell'alternativa democratica
Nei giorni drammatici del terremoto collegandola quindi strettamente al risanamento morale della società e dei partiti ponendo all'attenzione e quindi di tutti la questione morale
Che resta tuttora un punto centrale della lotta alla democrazia cristiana e al suo sistema di potere
La politica dell'alternativa democratica e dunque prima di tutto un'esigenza nazionale per ridare slancio a tutta una serie di forze produttive
Di energie e di intelligenze creando una grande mobilitazione partecipazione popolare in grado di promuovere quelle soluzioni produttive quei nuovi modi di vivere nuove idealità
Dunque nonna una formula di governo o un obiettivo da raggiungere prima o poi ma un processo di iniziative di lotte di ricerca di rapporti unitarie e di alleanze sociali
In grado di incidere già da oggi sulla realtà nel senso di strappare soluzioni e con queste ma se come afferma il documento del Comitato centrale e sa non è solo un blocco di partiti o la somma di schieramenti parlamentari occorre fare anche una riflessione su quello che si deve intendere per rapporti unitari
E come molto spessi spesso essi vengono intesi soltanto come un gruppo di sigle di partiti
E non invece come un lavoro da programmare e sviluppare tra la gente con le nostre idee le nostre proposte
Ricercando contributi favorendo lo sviluppo di un confronto dialettico per elaborare insieme agli altri iniziative proposte di intervento sul territorio e sui Problemi
Non vuol dire certo questo sminuire l'importanza degli schieramenti politici anzi vuol dire lavorare spingere permutare i rapporti politici e le stesse forze politiche in questo senso anche la questione del Partito socialista assume un aspetto che pur restando importante non è essenziale ed esclusivo come a volte viene interpretato rimane certa essenziale l'obiettivo del mutamento della linea politica e dell'orientamento di questo partito
Ma esso non può certo essere frenante per la nostra iniziativa né tanto meno può impedirci di andare avanti con decisione e chiarezza
Sulla strada della realizzazione dell'alternativa democratica costruendo sviluppando quindi Linux L'Unità sui problemi e sulle singole questioni giorno per giorno
Il compagno Morelli ha posto nella sua relazione al centro del dibattito la domanda
A quali condizioni può procedere un'alternativa democratica Roma
Io ritengo la domanda essenziale se vogliamo superare certi astrattismo i e invece vogliamo rendere la concreta esperienza di governo e di massa che il partito sta conducendo a Roma una pratica politica quotidiana
Allora bisogna dare davvero una svolta con la consapevolezza e l'orgoglio che non partiamo da zero che molto è stato fatto ma che oggi di fronte a questa offensiva così insinuante pericolosa che è in atto la responsabilità nostra delle forze di sinistra nel loro insieme e di tutte le forze di progresso è diventata particolarmente grande
Si tratta dunque di rilanciare l'iniziativa di massa del partito su tutta una serie di questioni recependo i numerosi segnali che vengono dalla società
Individuando i bisogni della gente segnali di un forte risveglio della combattività e soprattutto di un esigenza rinnovata di partecipazione intrecciando tutto questo all'azione di governo della città
Anche per un rinnovato rapporto tra il partito e le istituzioni e con i compagni messi impegnati
Tra i vari segnali mi voglio soffermare su quello lanciato dalle cinquanta mila donne che la manifestazione già più volte citata in questo congresso
E non perché essendo donna stavo anch'io la ma perché ritengo che oggi nel partito forse più che nella società esiste il problema femminile
Perché più nel partito che nella società perché nella società le donne hanno ormai consolidato una presa di coscienza del proprio ruolo dei propri diritti della propria condizione vissuta a volte anzi molto spesso con grosse contraddizioni interne
Ma che sicuramente però fanno della donna ancora la parte della società più viva e più disponibile al cambiamento
L'esperienza di Roma
è un esempio di come può nascere un movimento ricco vivace articolato e presente nella società
Perché allora mi domando questa ricchezza che pure si è tradotta in un aumento delle donne iscritte al partito
Basterebbe riflettere un po'di più sul dato del tesseramento femminile dicevo quindi questa ricchezza non vive appieno nelle nostre organizzazioni la scarsa presenza di delegati lo scarso contributo al dibattito congressuale nelle sezioni
Almeno per quanto riguarda la mia zona è una realtà che contraddice il dato del tesseramento la buona partecipazione ai congressi la presenza delle compagnie nei gruppi dirigenti e soprattutto alla presenza delle compagnie nella società
E allora qual è il problema è solo lo schematismo dei compagni oppure e ancora una specificità vissuta forse in maniera troppo separata dall'insieme dei problemi politici più generali e dei problemi più generali del partito
è solo una sottovalutazione dei gruppi dirigenti
Oppure e anche un vivere le proprie contraddizioni Prodi problemi e incertezze che fra parenti si anche i compagni hanno in modo quasi colpevole con una debolezza con la continua paura del giudizio politico
E ritrovandoci quindi compagni ancora una volta ad avere un ruolo subalterno anche nel partito
Nelle compagnie di diamo la politica e le sue espressioni in modo certamente diverso perché negarlo perché nasconderlo o vergognarsene
Questo perché siamo diverse ma di questa diversità che è fatta sì di modi diversi di vivere la politica e di esprimersi
Ma che è fatta anche di maggiore spontaneità entusiasmo vivacità e di senso pratico il partito e la società hanno bisogno
Ed è su questo terreno che il confronto va aperto anche nel partito senza inutili conflittualità
Quindi una questione da affrontare immediatamente per evitare il rischio primo di non utilizzare appieno un potenziale di energie nuove e di capacità che esistono dentro e fuori il partito
Secondo per evitare di disperdere anche un patrimonio di lotte di esperienze che molte compagnie hanno fatto all'interno del movimento in questi anni
è necessario quindi riproporre all'interno del partito la questione femminile in termini completamente rinnovati RIS
Tetto al passato e adeguati alla nuova realtà che ci troviamo a vivere
Come una grande questione politica sulla quale misurarsi tutti perché l'alternativa democratica non si costruisce senza la partecipazione attiva e consapevole di una così larga parte del Paese
Un altro aspetto della società sul quale credo dovremo impegnarci nel nostro impegno per la costruzione dell'alternativa democratica a Roma in Italia
è quello della scuola che appare io resta un elemento cardine di tutta la nostra iniziativa politica
Io non so compagni quante volte ho ripetuto questo né niente Hervé enti ma sicuramente tante ma credo che se davvero usciremo da questo congresso con la consapevolezza di che cos'è l'alternativa democratica e di come si costruisce forse questa volta saremo in grado realmente di riprendere in mano un movimento che ancora esiste che opera nel profondo in modo silenzioso e a volte quasi clandestino
Ma nel quale ancora molti genitori e insegnanti hanno fiducia un movimento di altri interno delle grosse potenzialità di lotta è una grande volontà di cambiare e che deve essere quindi considerato uno dei protagonisti
Della nostra proposta dell'alternativa democratica
Quindi i compagni con quale partito portiamo avanti questo nostro lavoro di costruzione dell'alternativa democratica a Roma e nel Paese è stato detto da più parti
Con un partito rinnovato in grado di interpretare senza schematismi i processi della società e di governarli
Credo che su questo possiamo essere tutti d'accordo
Ma credo anche che oggi sia necessario precisare i termini dell'adeguamento del partito e di come esso venga a volte interpretato come una trasformazione degli stessi caratteri di massa del partito spesso esistono segnali in questa direzione certamente i termini del confronto si sono esplicitati specialmente in alcune realtà di sezione almeno per quanto riguarda la mia esperienza durante il dibattito congressuale
Quindi io pongo una questione l'adeguamento e la trasformazione del partito è un processo che deve andare avanti in modo spontaneo naturale quasi fatalista oppure un processo che va diretto e quindi il ruolo dei gruppi dirigenti credo sia determinante è importante per sviluppare al massimo il confronto dialettico
Facendo esplicitare le posizione chiarendo le curando l'orientamento dei compagni e facendo anche battaglie politiche laddove occorre perché se è vero che abbiamo bisogno di un partito che si rinnovi che governi e sia dentro i processi che non li rincorre i ma che anzi gli anticipi svolgendo un ruolo di avanguardia
è anche vero che questo rinnovamento si fonde con la difesa il rafforzamento del caratteri massa del partito nella convinzione che per rinnovare noi stessi e spingere gli altri a rinnovarsi dobbiamo mantenere quei caratteri che ci rendono diversi dagli altri
Gli schematismi e le chiusure sono tipici di chi non è certo della linea che persegue di chi non ha capito l'obiettivo di chi si sente debole
Rispetto all'avversario per questo abbiamo il grosso compito anche alla fine a conclusione della campagna congressuale di continuare a stimolare ed elevare il dibattito politico in tutte le nostre organizzazioni per chiarire i dubbi là dove sono ancora rimasti per dare strumenti conoscitivi ai nostri compagni per promuovere rendere possibile un dispiegamento ed una piena utilizzazione di tutte le energie disponibili
Questo a parer mio è uno degli aspetti sostanziali dello sviluppo della democrazia interna del partito
Che può svilupparsi non tanto modificando dei meccanismi ma estendendo la nostra forza organizzata stimolando la partecipazione degli iscritti alla vite alle scelte del partito allargando la base delle alleanze dei consensi
Organizzando quel movimento indispensabile per la costruzione dell'alternativa democratica a Roma e nel Paese
La parola ora al compagno Roberto Piccoli segretario della dodicesima zona
Proprio
Scusa
C'è compagni e compagne
Una grande crescente attenzione nel dibattito congressuale
Sui temi del partito
E c'è un gran parlare anche uno straparlare intorno ai termini della democrazia interna del suo necessario sviluppo delle correzioni al costume di partito insomma del modo di funzionare nostro
Una discussione a parer mio assai utile ma che rischia di rimanere puramente formale
Se non si affrontano alla radice le cause del nostro cosiddetto malessere
Se non si mettono accanto alla descrizione dei guasti e dei difetti i fatti con la loro corposa realtà
Se non si procede in modo corretto e non strumentale come è ovvio anche ad un esame critico ed ha avuto critico intorno ai fatti alle decisioni alle scelte della politica con i loro protagonisti in carne ed ossa
Ed il loro bagaglio di idee e di elaborazioni e di responsabilità
Il compagno Sandro Morelli nella sua introduzione al dibattito dell'altro ieri
Che per altri capitoli condivido
Si è provato ad indicare una chiave di lettura intorno ai problemi che non da oggi ci Travaglia no
E si è provato anche a dare una sequenza di misure da assumere per la loro soluzione
Perfino con la convocazione del tema all'inizio e non alla fine della relazione come vuole una nostra consolidata tradizione si è provato a portare in primo piano con una drammaticità evidente e drammatica pare sul serio la situazione la questione dello stato del partito
Condivido questa sottolineatura formale esprimo invece profonda perplessità e dissenso intorno alla sostanza dell'analisi che giudico impietosa ma carente
E dalle misure che in taluni passaggi mi sembrano assomigliare assai più a dei palliativi che a correzioni coerenti
è vero oggi e non dagli ultimi pochi mesi il partito vive in uno stato di profonda sofferenza ha difficoltà a sviluppare con coerenza la sua linea politica
Marca battuta d'arresto nel suo processo di espansione politica ed organizzativa sembra talvolta sopravanzato dagli eventi stenta a collegarsi con i cosiddetti movimenti ed a farsene suscitato ore e punto di riferimento
La nostra iniziativa di massa Langue
Talvolta si arena sua apparentemente irremovibili problemi organizzativi e conosce mortificanti insuccessi
Come la manifestazione nazionale sui problemi della casa organizzata con tanto slancio e amore dai compagni responsabili del settore
Abbiamo insomma una macchina organizzativa e politica sottotono lontana da un regime accettabile e non all'altezza dei bisogni
Che perde colpi che rischia di lasciare indietro dietro di sé pezzi perfino consistenti del proprio patrimonio politico culturale e umano
Ma quali sono le cause reali di tutto ciò
Alcuni compagni sostengono che il problema centrale il problema dei problemi risiede nel funzionamento dalla macchina stessa
Nella sua scarsa permeabilità al mondo e dalla realtà
Con una conseguente separazione del nostro far politica con un nostro parallelismo rispetto ai processi reali che percorrono la società e questi compagni indicano nella necessità nostra ad una maggiore attitudine ad aprirci al nuovo a cogliere i fermenti in una parola ad essere maggiormente ricettivi un possibile anzi il possibile rimedio si descrive per questa via
Ed estremizzando un partito duro d'orecchi
Un poco goffo ed appesantito che vive in penombra e che timoroso intimidito riottoso e pigro consuma in una orgogliosa separazione la propria inutile diversità io non nego che esistano fenomeni anche gravi e pesanti di arretratezza e chiusura
Ma nel complesso mi pare che per questa via si corre il rischio di prendere un colossale abbaglio poiché si opera una vera e propria inversione tra causa ed effetto
Secondo la quale in definitiva ad una linea giusta non corrisponderebbe uno strumento adeguato ad applicarla ed a renderla vincente
Per questa via
Dunque il giudizio nell'esame critico intorno alla proposta politica divengono degli a priori e il nostro sforzo si riduce a convincerci e a convincere il partito della giustezza delle nostre analisi e della praticabilità delle nostre proposte
Cos'altro sono del resto se non delle estenuanti maratone intorno a questioni di analisi e non di scelte politiche molte delle riunioni dei nostri organismi dirigenti
La prima attitudine che dobbiamo dunque recuperare
E quella le decisioni chiare alle scelte impegnative in una ritrovata capacità di sedimentare gli elementi di analisi senza ossificato di ovviamente in una progressione logica ed intimamente coerente
Il fatto è però compagne e compagni
Che per agire in questo modo occorrono condizioni e prerogative che io vedo fortemente appannate in generale e questo riguarda tutto il partito a livello nazionale
Ed in particolare qui nel nostro partito romano è questo il problema che riguarda prevalentemente noi queste condizioni e prerogative si chiamano capacità di sintesi univocità di intendimenti unità nella direzione politica o se preferite unità dei gruppi dirigenti
Queste condizioni e prerogative che hanno contribuito a fare la nostra forza sono oggi lo ripeto in Italia e a Roma fortemente appannate
La nostra capacità di sintesi di esaltare il senso generale della proposta politica
Isolare l'avversario cogliendone le debolezze e le contraddizioni corre il rischio di annegare in una generica disponibilità alla ricezione del tutto che fuori di noi
Si afferma e si ripete anche nel documento del comitato centrale fino alla sazietà la necessità di rendere fino in fondo il partito laico esigenza incontrovertibile
Solo che talvolta la laicità si trasforma o corre il rischio di trasformarsi in eclettismo in neutralità culturale
Ed il partito assurge anzi direi si abbassa appurò regolatore dei flussi che percorrono la società a garante dei movimenti in una posizione di inerte spettatore è una preoccupazione esagerata
Forse sì ma il documento del Comitato centrale al Capitolo settimo primo paragrafo recita testualmente
L'adesione stessa al Partito Comunista è in relazione non solo ad una proposta politica generale
Ma anche e soprattutto alla capacità di farsi suscitato ore di iniziative attorno alle questioni diverse che nascono da ciascuna concreta realtà
E ancora
Si entra infatti nel partito non soltanto muovendo da alcune grandi motivazioni generali ma da richieste di intervento su specifici problemi da diverse esperienze da bisogni e di interessi che chiedono di esprimersi
E del resto tutta questa parte del documento è pervasa da una legittima esigenza di apertura che però a mio modo di credere nasconde rischi ed insidie gravissimi
Il compagno Giorgio Amendola e forse i compleanni e se lo ricorderanno svolto su questo tema il suo intervento al quindicesimo Congresso nazionale
Il suo ammonimento mi parve allora giusto oggi mi sembra oggettivamente pertinente
Non vorrei che come su altre questioni del tipo il rapporto con il sindacato ci accorgessimo tutti con troppo ritardo che aveva ragione
E per venire alle cose nostre alle cose di Roma
Non rammenta nella sua introduzione il compagno Morelli che si sono avuti affastellamenti negli appuntamenti nelle scadenze nella individuazione degli obiettivi che poi sono tutti immancabilmente primari e di che cosa è la denuncia allora per scendere tra noi se non di una nostra complessiva in capacità di sintesi termometro di una confusa capacità di direzione politica
Da ciò compagni deriva la mancanza di univocità di intendimenti e non certo solo o prevalentemente da una incapacità ad aprirsi
Anche perché spero non ci sarà nessuno che vorrà tentare di dimostrare una nostra minore disponibilità oggettiva e soggettiva rispetto a otto dieci anni fa
Quando in virtù di una più univoca capacità di indirizzo eravamo naturale e ricercata sponda per i movimenti di massa
Né mi sembra valga più di tanto l'obiezione che sono cambiate le condizioni generali internazionali e nazionali e locali
Perché se no dovremmo coerentemente concludere che le nostre fortuna sono affidate alla casuale concatenazione degli eventi storici
E il rischio più grave badate è quello di divenire per questa via un partito falsamente laico e permeato di un feroce integralismo di ritorno
Ove poi che si applica alla battaglia culturale finiscono con il prevalere le logiche manageriali gestionali gestionali di una realtà quella presente tutt'altro che soddisfacenti infine L'Unità dei gruppi dirigenti
La vogliamo tutti e la vogliamo reale non come appiattimento ed uniformità pericolose anticamere del conformismo e dell'opportunismo ma come ancora una volta sintesi
E per quale via si raggiunge l'unità dei gruppi dirigenti anzitutto con il confronto aperto la predisposizione criticato esporrà le proprie e ad accogliere le auto cui posizioni
E poi garantendo un clima non certo di Bonaria è sufficiente tolleranza verso chi si oppone in quel momento ma un clima di impegnata libera spregiudicata ricerca intellettuale e politica
E poi ancora ripristinando il metodo della critica aperta anche al singolo che deve oggi più che mai essere anche responsabile improprio del suo lavoro de dei suoi contributi
E infine portando a verità i criteri di nomina di elezione di selezione dei quadri e dei dirigenti
Possono sembrare categorie morali e in parte forse lo sono non mi pare però questo un gran limite
E tuttavia compagni
Se non facciamo anche affidamento alle nostre risorse volontarie e morali
Credo che ci dobbiamo rassegnare ad altri anni di lotte laceranti ed intestine a dualismi inespressi e virulenti a paralizzanti dispute personalistiche
E quando prevalgono le personalizzazioni anche per un partito solido come il nostro possono venire tempi molto Buy
Ecco perché ho apprezzato nella sua cruda franchezza
L'intervento del compagno Cossutta pur non condividendo quasi nulla delle cose da lui dette
Se non la critica implicita alla infelice ambiguità della frase che non rappresenta l'unità del partito e che si deve invece attestare su posizioni ben più solide quelle del resto altrove indicata nel documento ed ecco perché non mi sento vicino e consenziente verso gli interventi critici ammiccanti campo privilegiato dei compagni non ingenui
Ancora il compagno Amendola ben prima di questo recente proposta di rendere pubblici dibattiti degli organismi dirigenti invitava i comunisti a tutti i livelli ad un dibattito franco senza reti di protezione diceva e perciò rischioso
Che non vuol dire sconsiderato e senza garanzie
Ma le garanzie ce le dobbiamo dare reciprocamente da quel grande collettivo umano politico e di reale che siamo e non per vie traverse cogliendo singolarmente effimeri vantaggi
Le garanzie e compagni non possono che risiedere nella oggettiva validità dal metodo del confronto questa è la via unica da percorrere che è garanzia reale e democratiche
Su questa via ho l'impressione che si siano verificati molti strappi altro che sulla Polonia
Una compagna molto valida e molto solida mi confidava giorni fa che aveva bisogno di una garanzia supplementare nella definizione dell'alternativa democratica
E mi testimoniava questa sua esigenza con una definizione impropria dell'alternativa non pertinente ma segnale tuttavia di un angoscioso dubbio che la corrosiva
Non tanto se stessimo cambiando ma bensì se stessimo cambiando delle non se ne accorgesse
E io credo che al di là del doveroso ed umanissimo rispetto verso questa esigenza ci sia anche una verità più corposa più penetrante e più rischiosa
Non vuole essere un richiamo della foresta né un ritorno al Midi e costumi che non ho personalmente conosciuti e dei quali quindi non mi sento né vedovo né amante tradito
è molto più concretamente la dichiarazione di un disaccordo intellettuale e morale verso mode e suggestioni che non sono nostre
Verso le collettivismo verso pseudo valori di importazione verso un'acclamata inutile generica modernità non mi sento né vecchio né demodé pensando questo ma solo un comunista un riformatore un uomo dall'oggi che sente più che mai il bisogno di avere gli occhi le orecchie l'intelletto in posizione di vigile ma non ha criticato è rottura come la nostra tradizione insegna come la nostra proposta chiede come le nostre speranze vogliono
Allora la parola al compra Fabio Marcelli del comitato Roma
Compagni compagna
La questione della pace e giustamente al centro del vostro dibattito congressuale
La costruzione di un forte movimento per la pace autonomo di massa ed organizzato oggi un compito imprescindibile perché un qualche dà la possibilità di lottare per cambiare le cose
Lottare per la pace infatti significa lottare per garantire un futuro all'umanità ma non solo
Significa anche lottare per cambiare un sistema economico politico e sociale
Che produce insieme pericoli di guerra per il futuro e l'oppressione di milioni e milioni di individui di un'unica ed un intollerabile spreco delle risorse per il presente
E quindi una lotta che affonda le sue radici nella quotidiana esistenza di ciascuno di noi
Su queste tematiche esce nonostante la crisi l'atomizzazione sociale e del riflusso una larga disponibilità e sensibilità
Che però stenta ancora a tradursi in una forza organizzata pienamente all'altezza dei compiti
C'è stata comunque una prima assemblea nazionale del movimento per la pace che si è svolta a Roma in gennaio nel corso della quale sono state definite le opzioni di fondo del nostro movimento
Per il superamento dei blocchi politico militari contrapposti per l'autodeterminazione di tutti i popoli per un nuovo ordine economico internazionale e contro il riarmo
Emersa da questa assemblea la volontà di dar vita a un movimento per la pace con sue strutture autonome e permanenti avverte all'adesione individuale di chiunque voglia portare avanti questa battaglia
Democratiche ed articolate ai vari livelli regionale provinciale e comunale circoscrizionale
Molta strada c'è ancora da fare
Sarà tuttavia decisivo che a livello di massa si diffonda una reale cultura della pace
Che al fatalismo ed alla rassegnazione subentrino l'informazione dettagliata
La conoscenza esatta dei problemi la coscienza che è possibile un'inversione di tendenza attraverso la dissociazione individuale e collettiva dalla logica dei blocchi della guerra della morte
Questo movimento non vuole stabilire rapporti preferenziali con alcun partito tutti i partiti saranno giudicati per quello con concretamente faranno nelle sedi istituzionali loro pratica quotidiana riteniamo che l'emergere della questione della pace la sua concreta specificità ed insieme in tutta la sua portata complessiva possa dare un cospicuo contributo al superamento delle assemblee Rossi e delle possibili interazioni
Nell'attuale dibattito politico contribuendo così alla stessa Rifondazione della sinistra anche al di là dei limiti e dei confini dell'attuale sinistra
Quali sono dunque la fase attuale di Conca dei contenuti della questione pace
Opporsi all'installazione dei missili a Comiso comunque vadano le trattative tra le due superpotenze e oggi il compito centrale del movimento per la pace
Vogliamo che i cittadini si esprimono sull'opportunità di installare questi missili attraverso un referendum nazionale come proposta della Sinistra indipendente ed attraverso le prendono promossi dagli enti locali o al limite autogestiti dai comitati di cittadini
C'è poi la questione delle spese militari che anche nel nostro Paese registrano un preoccupante aumento tanto più evidente a fronte dei tagli perpetrati in altri settori e dalle stangate del governo Fanfani
Su questa questione delle spese militari il movimento ha convocato per metà marzo una manifestazione nazionale a Roma su due parole d'ordine non l'aumento delle spese militari e no alle spese per Comisso
A partire da questa priorità il movimento per la pace vuole crescere e radicarsi in ampi settori di massa
Al Partito Comunista chiediamo di farsi portatore di questi contenuti all'interno la società di continuare ad estendere il dibattito sulla cultura della pace
Di presentare mozioni alle istituzioni nei luoghi di lavoro e di studio che aldilà degli schieramenti precostituiti vede l'adesione di tutti gli uomini e le donne sinceramente amanti della pace consapevoli dei pericoli che essa corre chiediamo inoltre che in particolare a Roma in una situazione che vede un movimento per la pace del tutto inadeguato alle sue dimensioni di Roma e dal suo ruolo di capitale politica si sviluppi un confronto diretto e fecondo fra Partito Comunista movimento articolato su base circoscrizionale
Che superi una certa impostazione giovanilistica che si è finora dal problema si tratta di ricordi
Il riconosce il movimento come soggetto politico autonomica organizzato ed insieme di contribuire alla sua costruzione la sua estensione il venticinque di questo mese terremo presso la sede dell'Inter quartieri in vicolo dei Bros centosessanta un'Assemblea
Che ci auguriamo segna un salto di qualità per il movimento e la pace a Roma adesso invitiamo tutti i compagni delle compagnie che vogliono contribuire in prima persona questa crescita crescita come ho cercato di esporre nel breve tempo concesso mi di un movimento che pone questioni che vanno al di là dello specifico al suo specifico
E può costituire uno degli assi portanti per infrangere vecchi schieramenti e per una nuova ricomposizione di forze per una reale alternativa buon lavoro
Grazie a
Abbiamo Arcelli
Prendiamo la parola al compagno Claudio Mancini della stazione Ferrovie il Sud si prepari Francesco è il primo i timori è successo
Lui
Ma compagni in un termine in un intervento che si prefigge di sintetizzare nel limite del possibile
Le posizioni che il Partito della zona Prenestina esprime su alcune tematiche non si può non partire dal giudizio che noi diamo sui congressi di sezione che si sono svolti nella nostra circoscrizione e al di là del dato numerico delle presenze vari congressi pur molto positivo rispetto al passato abbiamo voluto cogliere un fatto politico fondamentale
Credo si possa dire senza tema di essere smentiti che da questi congressi ne è uscito un partito che ha più discusso ma soprattutto un partito che ha discusso con maggiore convinzione e maggiore consapevolezza
Anche in quelle realtà dove pure permangono limiti
E situazioni di maggiore debolezza ci si era portati con i problemi e confrontati
In modo nuovo e positivo facendo tutti gli sforzi necessari per adeguarsi alla qualità nuova dello scontro politico in atto nel Paese e adeguare il partito sia sotto l'aspetto organizzativo che d'iniziativa politica
Forse sono state poste solo le premesse per una ripresa di slancio e di iniziativa ma sono premesse ben solide che ci possono permettere di continuare a lavorare per un formula portamento duraturo
Dunque un partito più consapevole più maturo che ha rifiutato la criticò umani mi unanimismo che si era portato con la proposta dell'alternativa democratica
Con la volontà di meglio approfondire di meglio conoscere ma anche di proporre e di correggere
Ma è proprio da questa maggiore consapevolezza e maturità dalla forza che ci dà un con una campagna congressuale che si è svolta in modo propositivo
Da tutto ciò dobbiamo trarne la capacità politica di affrontare i problemi nuovi e di qualità più elevata dei congressi ci hanno posto
E tutte le tematiche affrontate tutti i problemi discussi ponevano in ultima analisi il nodo politico di come queste tematiche questi problemi vengono affrontati con la partecipazione reale di tutto il partito nelle scelte e nelle decisioni
Tutto ciò significa anche pure se non solo chiamare in causa il decentramento politico tema che tra l'altro mi sembra poco discusso in questo congresso
Il valore della zona del comitato di zona ma anche le funzioni oggi delle sezioni i collegamenti con la federazione con il centro del partito in definitiva il problema della formazione delle decisioni politiche
Significa chiamare in causa anche le istituzioni gli enti locali e con quale contributo complessivo del partito si fanno le scelte di politica amministrativa del territorio
E per rimanere in quel San Vito credo che alcune cose vadano dette circa la situazione della nostra circoscrizione una circoscrizione non certo molte di molto differente da altri quartieri semi periferici
E da altri quartieri e agli altri quartieri è simile
Dagli altri quartieri simili soffre quindi le conseguenze di una crescita distorta quando parliamo di sesta circoscrizione parliamo quindi anche complessivamente di una città di una più vasta di una parte grande bassa della città
In una circoscrizione come la sesta
La scelta di fondo capace di aggregare il massimo di consensi non può vista la realtà oggettiva che riguardare il complessivo equilibrio gli urbanistico
Certo non è questo un problema nato oggi abbiamo necessità di affrontarlo in termini complessivi dando continuità Ascerto importanti già fatte nel passato e che hanno pure raggiunto risultati politici positivi
E mi riferisco innanzitutto all'eliminazione dei borghetti alla ristrutturazione di edifici comunali di via degli Angeli
O che sono in corso di realizzazione e mi riferisco al restauro di migliaia di appartamenti comunali di villa Gordiani
O che sono in progetto il varo della direzionalità e l'adeguamento agli standards per il verde e servizi risultati positivi dunque ma che ne cede necessitano appunto di continuità perché intere vaste zone accusano un degrado progressivo
Ormai ben al di là del tollerabile
Ciò ci impone la necessità di accelerare i tempi di progettazione e di realizzare dei piani di recupero
Senza non differibile è quella che attiene la qualità dei servizi al grosso sforzo di realizzazione asili nido centri culturali centri sportivi assistenza agli anziani assistenza ai tossicodipendenti
Deve far seguito un salto di qualità nella gestione dei medesimi in termini di rispondenza alle esigenze degli utenti pena una progressiva perdita di fiducia da parte dei cittadini nei confronti di questi servizi
Un quartiere dunque ben lontano ancora da una situazione ottimale in cui si assiste purtroppo a un continuo lento degrado del tessuto civile dove assistiamo al nascere riforme di racket organizzato alla piaga
Tragica della tossicodipendenza del traffico della droga che ci hanno portato ai vertici tra tutta la città
Per delle morti per droga
Dove assistiamo anche l'estendersi di forme di delinquenza spicciola che si esprime in atti vandalici che al di là della loro gravità creano una situazione di permanente in sicurezza dei cittadini contribuendo al all'estendersi del disagio sociale
Problemi grandi quindi alcune volte pur tragici che vanno ben al di là spesso delle sfere di competenza della stessa circoscrizione o anche del Comune ma che sono frutto di una situazione più complessiva
Ma su cui anche il partito è chiamata a confrontarsi e a prendere iniziative
è in questo quadro in questa attivi situazione
Per ritornare al punto politico che ci si è confrontati nei congressi di sezione
E dobbiamo dire che il partito sta oggi meglio che nel passato districarsi nell'intreccio dei vari problemi sa dove ricercare competenze e attribuire responsabilità
è consapevole di quanto l'opera trasforma Trichet della Giunta attende a cambiare questo stato di cose come pure conoscendo avvicinamenti politici e le difficoltà oggettive determinate dalla crisi economica
Ma perché proprio tutto Chopin e patrimonio acquisito e più alta è la maturità politica come pure convinta Eric e l'adesione alla linea generale del partito
C'è la necessità di rendere la sezione effettivamente protagonista della battaglia politica e sociale e protagonista del governo del territorio
Apposta apportando anche quegli aggiustamenti che impediscono ancora l'esprimersi di una piena e reale partecipazione
A partire dalle questioni di carattere generale rimuovendo tutti i filtri che determinano una non ancora soddisfacente circolazione delle idee con dibattiti politici ravvicinati e stringenti tra sezioni e perdere azione e centro del partito
A partire dai problemi di carattere amministrativo dove i nostri rappresentanti nelle istituzioni sono tenuti a confrontarsi con il partito
E dove la linea di tendenza non deve essere quella di mortificare nella prassi il lavoro delle sezioni ma semmai a incoraggiare una capacità progettuale che superi questo sì i rischi dei e i limiti del localismo e si colleghi a una visione politica più generale
A partire da una migliore lettura del ruolo della zona che non può essere nel momento di accentramento della politica del territorio nel megafono di decisioni prese altrove
Perché su questo se necessario è urgente meglio definire i compiti e le competenze della zona ma è necessario soprattutto è prioritario la chiarezza della tendenza politica in cui ci si muove muovere e qui entrando nel merito di un processo di un prete problema presente anche nella relazione del compagno Morelli quello riguardante rinnovo delle usarle vorremmo esprimere un giudizio perché è nostra intenzione che non si è stati in grado di coinvolgere complessivamente e pienamente il partito nel corso della trattativa per il rinnovo dei comitati di gestione
E se un compito e su un problema come quello della sanità
Dove lo sappiamo si sta giocando una partita che è anche di prospettiva
Di come intende dello sviluppo della città che chiama in causa la stessa nostra strategia su un problema di siffatte proporzioni abbiamo bisogno di mettere in campo tutte le forze di polizia disponibili
Il partitone attratto invece l'impressione che in tutto il corso della trattativa è stato chiamato ad assumere almeno un ruolo di a spettatore la stessa lungaggine delle trattative è un anno e mezzo non può non aver prodotto conseguenze negative nell'opera di governo delle usarle pena loro capacità di intervento
Ciò non toglie che non sia d'accordo con il sultanato complessivo raggiunto nella città pure se per quanto ci riguarda nella RM sei abbiamo una representatives numerica assolutamente inadeguata la forza che esprimiamo il problema comunque oggi è quello di far recuperare un ruolo ai comitati di gestione ruolo che si è appannato anche per le spinte di altri partiti ma è qui rientra in campo anche la capacità della zona
Quindi dicevo la zona quindi la zona deve essere posto nella condizione politica più idonea
Deve conseguire il più alto grado di autorevolezza per potere affrontare positivamente i vasti Problemi che gli competono
Ad iniziare dicevo dall'intervento sul territorio a ruolo di direzione politica complessiva al conseguimento di maggioranze stabili delle circoscrizioni
Punto questo di grande difficoltà
Se siamo costretti come siamo costretti a fare una continua e tenace opera di ricomposizione delle maggioranze che sempre rischiano di essere messe in difficoltà nel loro interno
E mi riferisco qui è chiaro mi riferisco ai rapporti con il partito socialista
E credo che anche su questo punto il problema è estendibile ad altre circoscrizioni non è certo un problema solo della nostra Assisi circoscrizione rapporti che rimangono sempre tesi e sono spesso al limite della rottura e non certo per nostra responsabilità
Un partito e anche qui un partito socialista che anche qui è interprete vittima del suo protagonismo ad ogni tipo ad ogni costo e che così facendo non contribuisce certo alla soluzione di quei problemi che all'inizio richiamavo
Ma anche su questo punto credo occorra richiamare in causa del partito come pure occorre tradurre in realtà è qui sforzo se vogliamo un pochettino
Tradurre realtà in prassi politica quanto è scritto anche sul documento del Comitato centrale dove non si vede con l'alternativa democratica come sei ride
Come solo sterile formazione di maggioranze ma intervento nel sociale per lo spostamento di posizioni
E credo che anche nei confronti di un partito socialista che pure a Roma e nelle circoscrizioni abbiamo come alleato
Dobbiamo sapere bene operare per costringerlo a un confronto serrato sui Problemi lassù la cui soluzione la soluzione di questi problemi viene continuamente rimandata è rinviata
Perché ci si attarda continuamente a rimettere in discussione accordi già stabiliti
Ancora una volta quindi dal lavoro del nel sociale nel modo come si è come affrontiamo i problemi nello stabilirsi delle alleanze sociali e politiche attorno ai problemi ai proclami
Insomma ancora una volta dall'opera del partito che possiamo trarre non dico soluzioni ma certo maggiori spazi per fare avanzare la città ma complessivamente il Paese verso una strada di progressivo sviluppo
E con ciò ritorniamo a quanto detto all'inizio di questo intervento dove si sottolineava la nuova capacità e maturità dimostrata secondo noi dal dibattito congressuali delle sezioni
Se tutto ciò è vero e sono convinto che è vero
E se è vero che la partita per la vittoria o la sconfitta della nostra proposta dell'alternativa democratica si gioca anche soprattutto sul terreno del del sociale delle alleanze reali che si stabiliscono
E se crediamo e lo crediamo che politica non è spartito sionista i posti ma scesa in campo delle masse come soggetti e non oggetti
Se tutto ciò è vero credo che in questo congresso siamo chiamati a dare una risposta positiva anche alla richiesta di partecipazione che ci viene dal corpo complessivo del partito
E in termini politici significa il peso che le sezioni le zone le varie stanze di base del partito devono avere nella formazione delle decisioni
E per concludere vorrei aste estremizzare un concetto c'è chi vorrebbe all'esterno del partito
Che noi adottassimo la praticate le correnti organizzate c'è anche chi all'interno del partito pensa che questo metodo in fin dei conti potrebbe aumentare il livello di democrazia interna
Io non credo che sia opportuno attardarsi in una una discussione di questo genere perché ciò secondo me porvi anche ed è un dibattito in ritardo su quello che alla concezione nostro di democrazia
Noi dobbiamo dibattere di democrazia interna ma dobbiamo farlo ponendo cibo che l'obiettivo che democrazia significa per noi far partecipare far contare complessivamente il partito e non i soli dirigenti o i soli capicorrente
Compagno Francesca e quindi degli algoritmi volta Alcuino di Tivoli
Francesco Arduino delegato tutti si sente si prepari Lorenzo
Ma io compagni volevo soffermarmi su un problema che già nella redazione di Morelli credo abbia trovato poco spazio
Volevo cioè soffermarmi su quella problematica che noi abbiamo definito dell'ordine democratico
E della risposta all'attacco terroristico mafioso
Lo farò portando un'esperienza è un contributo personale
L'esperienza riguarda la battaglia generale che come partito abbiamo condotto nella nostra zona la zona est della provincia contro la criminalità organizzata di quella zona
E il contributo personale è quello di un compagno che assieme ad altri soprattutto assieme ai commercianti ha condotto una lotta contro il racket delle estorsioni a Tivoli
Credo anzi tutto che non si può pensare che mafia e camorra siano fatti del profondo Sud
Prodotti per bersi di un universo lontano riprovevole fastidioso solo perché arriva anche qui da noi e arriva anche nel nord del Paese
Su questa falsa concezione continuano a riposare e ad alimentarsi pregiudizi antimeridionalisti cit largamente diffusi ma anche un sostanziale disinteresse
Passività e soprattutto delega alla Polizia della risposta questo pericoloso nemico la mafia la camorra la nuova criminalità organizzata arrivare a nuocere anche al centro anche al Nord e il condizionamento del danno nazionale
Sono ben più diretti e profondi basta pensare alla droga ponte oggi essenziale del potere economiche mafioso e strumento di devastazione in tutto il Paese
O anche alla promozione della stessa criminalità organizzata diffusa in cui la mafia è presente fino alle connessioni con l'eversione il terrorismo
La lotta questi fenomeni e dunque appare che riguarda tutti l'intero Paese tutte le forze sane e in primo luogo i comunisti
Gli ultimi episodi del resto ricordava lo stesso compagno mettere episodi che sono accaduti qui a Roma in questa Roma che noi vogliamo far diventare capitale di pace
Rappresentano la conferma di quanto detto anche a Roma e anche nella sua provincia anche Romeo la sua provincia sono oggi al centro di questo attacco
Dico subito che le organizzazioni criminali mostrano una grande attrazione per una società nella quale lo sviluppo e l'assetto del territorio denotano un notevole dinamismo e dove c'è una straordinaria mobilità sociale
Questa è stabilita presenta notevoli potenzialità positive in un processo che però va considerato aperto aperto a tutti gli esiti
In tale contesto sfruttando l'assenza di un intervento mirato del potere politico l'impresa criminale tende a inserirsi e a costruirsi un suo tessuto di alleati e di protetti candidandosi come centro di una nuova legalità
Costruita sulle sue regole del gioco e sulle sue convenienze
Si tratta di una criminalità organizzata che non si limita alla mera gestione circoscritta dei suoi traffici ma che interviene nel processo economica e sociale promovendo essa stessa accetti e figure sociali
La Provincia certe sue aree si configurano sempre di più oggi come la retrovia che la grande criminalità organizzata politiche comune che agisce nella capitale non solo nella capitale si è data
Collegamenti precisi infatti esistono con la criminalità delle province meridionali
E le ragioni di ciò sono molteplici dall'obiettivo fattore incentivante dovuta la distanza che separa la Provincia dai centri giudiziarie dagli apparati dello Stato
Agli affetti nefasti della misura del domicilio coatto che ha razionalizzato le prime forme embrionali delle attività criminose in numerosi comuni della provincia romana
Allo spostamento realizzato sì a metà degli anni Settanta quando l'inflazione ha raggiunto Tassi mai conosciuti se non nel dopoguerra del baricentro del processo di valorizzazione dei capitali verso l'area periferica dove le attività economiche possono dotarsi di una superiore flessibilità e dove sussistono ancora risorse sul territorio da sfruttare in termini di voti vera e propria rapina per esempio evidente l'escavazione del travertino lungo tutta la fascia di Burkina in assenza proprio di una pianificazione democratica dello sviluppo
La nostra zona ad esempio quella Tivoli Guidonia Monterotondo per intenderci può essere paragonata ad un laboratorio dove si riproducono fenomeni già maturati in altre parti del Paese
Fenomeni che per le caratteristiche della provincia romana si presentano con una particolare interrelazione
L'incalzare della crisi colpisce soprattutto dove è più debole disgregato è il tessuto economiche sociali dove più drammatiche sono le condizioni di vita della gente e non è una nostra ipotesi interpretativa ma la realtà dei fatti
L'area Tivoli Villalba Guidonia ad esempio è ormai diventata un importante crocevia della criminalità organizzata politiche comune
è qui che aveva sede una delle più pericolose cellule dell'eversione nera italiana
Dove agivano personaggi oggi noti alla cronaca nazionale come ti sei Signorelli calore da qui sono partiti l'esplosivo per la strage alla stazione di Bologna
Luci solida giovani Aleandri e alcuni complici della fuga di Franco Freda la Catanzaro ed è in questa zona che si sono operativamente lanciati con rapine di autofinanziamento Ina
L'intreccio tra terrorismo politico e criminalità organizzata è stato così forte e completo da anticipare quasi quello che poi è avvenuto nel resto del Paese
Si è così passati in poco tempo dai piccoli furti al racket delle estorsioni verso i commercianti alla organizzazione dei sequestri di persona decide che noi abbiamo raccolto in un dossier parlano chiaro sei sequestri negli ultimi anni tredici omicidi ancora senza risposta
Massiccio spaccio della droga pesante allargamento a macchia d'olio del fenomeno delle estorsioni
Oltre l'ottanta per cento dell'assunzioni che avvengono clientelare mente speculazioni sistematiche nel campo dell'edilizia e soprattutto facili arricchimenti imprenditori cioè divenuti tali cominciando un'attività criminosa e poi comprende compenetrano la con attività lecite
E inoltre a Castel Madama vicino Tivoli che è stato scoperto un covo delle Brigate rosse dove è stato arrestato il brigatista rosso Padula
Infine non credo sia senza significato il fatto che anche a Tivoli settori chiavi dell'amministrazione pubblica siano presieduti da uomini della P due
Questi fatti quindi dimostrano come queste zone oggi siano investite da un processo analogo alle aree meridionali un processo che ha raggiunto una notevole gravità e pericolosità
Il rischio che queste aree diventino zone franche in cui reclutare manovalanza a basso prezzo è molto concreto
Attraverso gli episodi ai dati che prima ricordavo è stato infatti possibile verificare la natura composita e capillare di questa violenza
Che ha messo alla luce resistenza di quello che abbiamo definito con il dossier che abbiamo pubblicato come partito e con un convegno che abbiamo tenuto grazie alla collaborazione della Fondazione Mazzotti
Come un vero e proprio presi stemma mafioso e all'interno di esso
Che si compiono le scelte economiche di fondo la distribuzione degli appalti l'uso degli enti pubblici fino al controllo di molti aspetti della vita civile
Le decisioni vengono assunte non sono al di fuori della legalità ma anche della volontà del mondo politico amministrativo e nel peggiore dei casi i poteri istituzionali vengono ridotti a razionalizzare a legittimare questa pratica
E qui mi voglia agganciare una riflessione di carattere più generale
Qui credo sia proprio la differenza con il terrorismo politico quest'ultimo infatti ha ricevuto colpi perché è stato separato è stato isolato nella società e nella coscienza civile
Per le caratteristiche della nuova criminalità della mafia il problema è ben diverso queste organizzazioni prendono piede dove lo Stato non c'è o quando c'è scende a compromessi
I gruppi criminali premono sulle strutture dello Stato per accaparrarsi il controllo di alcuni anelli e là dove incontrano una situazione in cui la questione morale e particolarmente acuta
E non risolta riescono ad aprirsi dei varchi riescono a corrompere hanno addentellati con settori politici evidenti sono le responsabilità della Democrazia Cristiana
Certo ha ricordato bene compagno Macaluso alcuni mesi fa al sulle colonne dell'Unità all'indomani dell'uccisione del compagno Pio la Torre
Non diciamo che tutta la DC e mafia e camorra però diciamo che nella DC c'è mafia e camorra e questo non dobbiamo nascondercelo
Così come non dobbiamo nascondere che anche altre forze sono soggette a inquinamento i di questo tipo
E dire queste chiaro che non significa negare la necessità
Che si costruisca un fronte ampio che sia in grado di controbattere questi fenomeni
Ci troviamo perciò in presenza e questo è il fatto nuovo è sconcertante di un processo di accumulazione criminale attuata attraverso il pre lei prelievo violento delle risorse da parte di una criminalità
Che oggi non si limita più alla gestione dei suoi traffici ma che interviene condizionando le distorcendo lo nel processo economica e sociale
Da ciò nasce un antagonismo diretto fra criminalità organizzata e democrazia
Perché la prima ad un certo stadio ha necessario bisogno di prolungare la sua presenza nelle istituzioni nella nella lo stato sociale
E quindi arriva al bisogno di organizzarsi anche politicamente non è forse la P due proprio la risposta a questi bisogni ecco dunque la ragione di fondo strutturale
Del rapporto di solidarietà della criminalità organizzata con il terrorismo eversivo e non solo quello di destra
Non è un caso
Che anche dove più forte e consolidata è una tradizione democratica e dove le stesse forze di sinistra in modo particolare al nostro partito riescono a dare una risposta positiva all'incalzare della crisi
Oggi la sua comparsa in proporzioni preoccupante il mercato della droga pesante
Si è fatto l'esempio di Roma io posso citare l'esempio di Monterotondo dove pure qui esiste nonostante tutto un tessuto democratiche forte dove c'è una roccaforte di sinistra dove consolidata è una tradizione per il nostro partito anche qui
Si è fatto breccia il mercato della droga pesante quindi non solo dove più dispiegate più debole tessuto economico
Un mercato della droga che oggi raccoglie un giro di affari sono in questa cittadina pari a dieci miliardi
E con circa cinquecento tossicodipendenti solo sulla fascia Mentana Monterotondo quindi una considerevole parte dell'economia sia oggi lì dislocata sulla base della cosiddetta anarco lire ecco allora come la stessa tragica realtà della droga
Costituisce motivo di impianti mento della società civile e delle energie che Nesta si esprimono soprattutto nel mondo giovanile
Divenendo così oggettivo fattore destabilizzante nonché argine impedimento ad uno sviluppo democraticamente programmato
Come a dire che esistono forse più o meno occulte che tendono a fare di questi fenomeni una costante controllabile ai fini del mantenimento dell'attuale sistema di potere
è in questo senso che da questo intreccio può derivarne un possibile sbocco a destra dalla crisi e non solo dall'attacco padronale
Siamo stati tutti d'accordo nel considerare i recenti movimenti di massa quelli sulla pace quelli contro la mafia
Quelli delle donne come un esempio tangibile di quella che noi intendiamo come politica per l'alternativa democratica aldilà degli schieramenti politici e parlamentari
Per di più
Io sono perfettamente d'accordo con quei compagni che oggi pongono l'accento sulla rinnovata partecipazioni Vilardi masse che è stato possibile mobilitare sulla base di parole d'ordine a forte contenuto etico non ideologico
Una riprova di questo noi l'abbiamo avuta nell'esperienza contro il racket delle estorsioni a Tivoli paradossalmente in questa vicenda siamo riusciti a coinvolgere i settori che tradizionalmente non sono nostri interlocutori
Commercianti che avevano preferito chiudere i loro negozi anziché rassegnarsi al ricatto hanno potuto riprendere alla loro attività grazie ad una battaglia che ci ha visto impegnati in prima persona e soli tra le forze politiche di bustine
Poteri dello Stato da molto tempo esautorati
Da una pratica clientelare protezionista interessi più o meno leciti hanno potuto di attivarsi in tutto la loro efficienza nel momento stesso in cui dalla gente è salito modo volontario organizzato inteso a ripristinare insieme al proprio diritto a vivere serenamente la legalità democratica
Anche questa lotta per molti versi esemplare contiene però un dato di inflazione preoccupante un dato che credo possa essere generalizzate possa essere posto la valutazione del congresso l'assenza marcata cioè da questa battaglia dicevo l'assenza marcate visibile della classe operaia del nostro territorio su questo fronte di lotta
Ciò per non c'era secondo me le difficoltà del nostro tradizionale referente sociale a muoversi a stabilire alleanze al di là del terreno economico e sindacale
Denunciando quindi la mancanza di una capacità egemonica rispetto ad alcune tematiche che invece montano dal resto della società
E sono essenziali alla realizzazione della prospettiva dell'alternativa democratica ecco come l'esperienza avuta su questo terreno si lega e forse configura le forme che dovrà assumere la nostra proposta politica
Un intrecciarsi serrato tre movimenti di lotta che riusciamo a suscitare nella società e capacità propositiva a livello politico istituzionale
Non si tratta cioè concludo di tessere un intreccio di relazioni diplomatiche tra i vertici dei partiti anche tra i vertici dei patti della sinistra
Ma si tratta invece di creare una vera e propria area della militanza quell'aria dell'alternativa democratica
Un'area dell'alternativa democratica cioè che si muove in un progetto più complessivo che si misuri non solo sul terreno politico tradizionale ma anche su quello culturale e della vita civile
In passato questa poteva essere una scelta oggi è una necessità
Lorenzi della delegato della sezione del San Paolo se prevale Nicolini
Compagne e compagni
Il breve tempo consentito mi mi permette di esprimere solo alcune considerazioni e giudizi tra l'altro espressi all'interno dei congressi di cellule di sezione che si sono sviluppati all'interno della zona Ostiense Colombo
Ed è infatti a questi che io farò riferimento
La complessità e vastità del documento del Comitato centrale la relazione del compagno Morelli
Mi obbligano ad esprimere in alcuni capitoli solo un giudizio estremamente sintetico detto questo passaggio indifferibile e a mio avviso l'interpretazione della proposta dell'alternativa democratica
Nella discussione sono emerse difficoltà contraddizioni ed approcci che fanno parte anche di una visione recente
Nel senso che va abbattuta ancorché presente ma fatalmente pericolosa
Una visione tutta riduttiva e semplicistica attraverso la quale si guarda in maniera sostanziale a quali debbano essere gli schieramenti di partito organici e funzionario la proposta stessa
Ho ben presente quanto pesa quello che viene definito il piano strettamente politico e quanto esso sia determinante ad un progetto di cambiamento e di governo
Ma credo che questo debba seguire e non precedere la messa in campo di forze di idee di intelligenze che abbiano la capacità la forza e l'umiltà di misurarsi direttamente con la società e con quanto essa esprime in termini di cambiamento
Solo questo aprirebbe tutto un capitolo di discussione ragionamento che dovrebbe impegnare ben più di quindici minuti concessi e sono questo consentirebbe di non affrontare in termini astratti e generici i temi non più rinunciabili in termini di rinnovamento
Del nostro partito delle sue articolazioni organizzative della sua concezione della vita interna del suo modo di rapportarsi ad una società che cambia rapidamente esprime disagi ed esigenze sempre diverse non sono riconducibili ad una sfera meramente economicistica ma dense di aspirazioni ideali problematiche individuali e collettive diffuso bisogno di esprimere volontà sentimenti e culture
Ho ben presente quindi anche anni all'interno di una rappresentazione assai schematica la complessità della sfida che lanciamo alla società
Ed innanzitutto hanno gli stessi una sfida che deve saper coniugare in maniera assai diversa rispetto al passato e quindi più stretta di immediata la fase dell'enunciazione a quella della pratica attuazione
E cosa è questione questa non di poco conto
Bisogna sapere che la sfida lanciata nel nostro interno deve vincere resistenze e reticenze visioni esclusivamente propagandistiche anche se queste ultime indispensabili
Il larghi periodi passati e anche recenti della nostra vita
Chiusura verso forme e divenne nuove che si esprimono anche all'interno del partito
Vuol dire quadri ed organismi dirigenti a tutti i livelli che siano effettivamente punto di riferimento raccolgono stima fiducia ed apprezzamento
Vuol dire capacità di analisi giudizio sintesi iniziativa concreta
Vuol dire misurarsi con espressione ai problemi della società con organizzazioni con movimenti vincendo tentazioni all'egemonia fastidio nel rapporto atteggiamento quotisti
Vuol dire essere capaci di suscitare contributi e competenze cogliendo la capacità all'interno ed all'esterno del partito
Vuol dire essere complessivamente all'altezza delle grosse questioni dello sviluppo economico del governo del paese della pace dei problemi della droga del terrorismo della mafia e della camorra
Alle grosse questioni di cui sempre si denuncia l'inadeguatezza di ritardo a tal punto che sembra in ogni sede di ricalcare un vecchio sbiadito copione mi riferisco ai problemi dei giovani delle donne degli anziani
Compagno compagni o si capisce che sono battaglie di tutto il partito partito terreno di lotta di tutto il partito o rinunceremo ad un ruolo Edano funzione che ci competono
Rispetto a questo pure se in maniera schematica sorge l'interrogativo se il partito è adeguato e culturalmente e nelle sue articolazioni organizzative il decentramento ne è una sua espressione se e come la si dice nel nostro linguaggio all'altezza della sfida del suo ruolo
Il compagno Morelli a fornire un quadro allarma allarmante della situazione
Guai se questo generasse avvilimento frustrazione o comunque fastidio
Si tratta di spingere fino in fondo la riflessione realtà per realtà
Evitando generalizzazioni ma spingendo ripeto fino in fondo anche in maniera spregiudicata coraggiosa il livello dell'analisi e del giudizio
Rispetto al decentramento comunque rispetto alla struttura organizzativa del partito se ne discute poco e a volte male
Mi convincono abbastanza le considerazioni del compagno Morelli sulla centralità delle sezioni sì un ruolo Leo sempre più di direzione politica delle zone e sulla federazione
Ma anche qui c'era necessità di determinare un rapporto sempre più armonicamente intrecciato tra i vari livelli di direzione politica
E necessario non solo quindi definire ambiti ruoli e funzioni non visti in maniera esclusiva ma ripeto in maniera organica ma fornire anche mezzi e strumenti capire quindi quale ruolo giusto situazione per situazione
In una zona per esempio che alle connotazioni che la zona Ostiense Colombo
Non solo esistono le politiche del territorio quindi casa sanità urbanistica scuola e via di questo passo ma anche tutta una complessa rete di politiche aziendali
Può essere una zona pur se le cellule coesistono nei suoi ambiti a dirigere le politiche di aziende a respiro cittadino regionale se non addirittura nazionali
L'azienda municipale dell'elettricità dell'acqua rispetto ai problemi degli appalti il decentramento effettivo dell'azienda la politica del personale
L'Italgas concessionario del servizio che non ne rispetta determinati obblighi previsti dalla convenzione stipulata con il Comune di Roma
Adotta comportamenti vessatori nei confronti degli utenti applica il livello più elevato in maniera di Karim in materia di tariffe
Attua i suoi piani di sviluppo affidando l'esecuzione delle opere
Ad una pletora di ditte appaltatrici le quali molto spesso contravvengono le più elementari regole in materia di sicurezza e di economicità degli impianti
E perché non dire data l'occasione che rispetto alla convenzione anche il Comune dal canto suo
Non soltanto non sembra particolarmente attento nell'azione di controllo verso la società Italgas ma per contro non forte
Fornisce una copertura politica avallando con l'emblema del comune quasi tutte le campagne pubblicitarie dell'azienda determinando una confusione di ruoli non ammissibile sul piano istituzionale
Fino poi ad arrivare sulle questione della municipalizzata
Questi grossi temi che possono confidando anche nel contributo dei compagni dell'ENEL costituire terreni Progetto sull'intero comparto dell'energia
E su questo la zona può e deve esercitare un ruolo di coordinamento esprimono nel settore e di cerniera tra tutti i soggetti politici e istituzionali
Il comitato regionale la Federazione il Comune i consigli di amministrazione il sindacato laddove mi riferisco ai consigli di amministrazione là dove ci sono nel rispetto dei ruoli e delle rispettive Autonomie per la definizione o comunque per la discussione di una nostra proposta politica
Stesso discorso limito qui le mie semplificazioni deve valere per l'INPS necessario coordinamento e confronto di contributi tra tutti i livelli del partito
E a me pare che in questo senso ci si sta muovendo positivamente atti a riportare nell'ente e finalmente efficace garanzie democratiche per contrastare le forze costeggiano un cambiamento
Positivo in particolare della Democrazia Cristiana contro il suo tentativo di egemonizzare l'ente e di spingerlo contrastando lo Spirou dalla riforma previdenziale verso forme di ritorno al passato
La discussione interna all'interno dei congressi dei Cello delle sezioni la nostra zona
Sì anche soffermata data la fortissima caratterizzazione aziendale della zona stessa
Verso i temi di fondo oggetto dello scontro in atto nel Paese che riguardano il mondo del lavoro l'attenzione inevitabilmente si è fermata sul sindacato
Vengono infatti in questi mesi al pettine alcuni nodi che in un famoso articolo su Rinascita sollevo Giorgio Amendola alcuni anni fa
Viene al pettine il problema della democrazia sindacale che deve essere fatta vivere alla base rivincite Rivi vivificante i Consigli che deve vivere meglio al vertice viene al pettine nodo dell'autonomia sindacale
A me sembra di poter rintracciare elementi preoccupanti nel ruolo che hanno assunto le componenti della stessa CGIL in questi ultimi tempi
Ci trovo segnali inquietanti quasi di una crescente corporativi d'azione anche della vita del sindacato
E come se i processi discrete negativi in atto nella società e che esaminiamo e cerchiamo di combattere in parte ci attraversa assiro
E siccome la corporativi d'azione è il contrario della solidarietà e della visione complessiva dei problemi
I segnali di questo tipo sono definibili come segnali di imbarbarimento che dobbiamo in contrasta contrastare nell'interesse dell'unità sindacale e dell'unità stessa della CGIL
Non solo nello spirito di una legittima sì ho né a rappresentare i lavoratori ma anche quando nelle situazioni in cui il sindacato gestisce organismi dello Stato vedi impresse
Il Travaglia che passa attraverso l'organizzazione sindacale la precarietà del concetto e della pratica dell'unità sindacale stessa nei termini attuale e di freno a volte di paralisi per uscire avanti dei problemi
La via di uscita da questa situazione non è semplice ma una cosa è certa che la cui zitelle radicalizzazione i delle cristalizzazione idee settarismo anche nostri
Di componente non aiutano tanto meno aiutano forme più o meno velate di istituzionalizzazione delle componenti stesse la via giusta è quella imboccata dal direttivo della CGIL in questi giorni
Di discutere a partire dei problemi reali ma è anche vero che un superamento duraturo si realizza nel vivo delle lotte se si sanno con chi condurre bene
Credo che livelli di base si è maturata più unità sindacale nel corso delle lotte delle settimane passate di quando di di quanto singoli episodi anche clamorosi possono lasciar credere
Come ci rapportiamo noi il partito a tutta questa serie di problemi anzitutto continuando a discutere ed approfondire i temi della democrazia sindacale delle piattaforme rivendicativa
Delle scelte organizzative e questo ruolo al quale il partito della classe operaia non vuole e non può venir meno anzi questo ruolo di analisi e di stimolo critico deve essere svolto con più che chiarezza e tempestività
Ma è altrettanto chiaro che i problemi le tensioni le mediazioni sindacali vanno affrontati e risolti esclusivamente a livello sindacale
Alcune considerazioni e sono la conclusioni riguardano Roma
Il processo di cambiamento di Roma è possibile solo attraverso la partecipazione dei cittadini alle scelte di governo della città
Questa è la condizione indispensabile affinché la strategia del cambiamento sia patrimonio di un sempre più vasto movimento di massa divenga insomma senso comune tra la gente
Grandi risultati sono stati raggiunti finora nell'opera di risanamento e di rinnovamento in tutti i settori della vita civile della nostra città
Quello che è ora fondamentale e che il progetto di sviluppo urbanistico e civile di Roma compia un salto di qualità concreto nella realizzazione degli obiettivi che si sono individuati come primari quali le scelte del centro direzionale orientali spazi culturali permanenti massima diffusione dei servizi sociali il recupero urbanistico ed archeologico del centro storico
Tutto ciò e di per sé insufficiente se non si recuperano ritardi accumulati nel processo di decentramento amministrativo della città
è pur vero che il decentramento non è né può essere la panacea di tutti i mali
E invece è chiaro che un decentramento a metà è il peggiore di tutti i mali in quanto pone le circoscrizioni di fronte a una situazione paradossale il dovere di affrontare i problemi senza avere i mezzi per risolverli
Ciò comporta un'impossibilità di scioglierle nodi anche dei più semplici quotidiani comporta la burocratizzazione delle decisioni ed una eccessiva dilatazione dei tempi di attuazione
Per queste ragioni è indispensabile riprendere in tempi rapidi il processo di decentramento per garantire la possibilità che la partecipazione non si riduca ad un mero esercizio oratorio ma si elemento indispensabile non solo nel processo decisionale ma anche e soprattutto in quello attuativo e concreto ho finito pochissime cose
è indubbio che il decentramento non è uguale a partecipazione me è altrettanto vero che senza decentramento è impossibile la partecipazione si pensi a quanto possa essere importante in questo quadro la determinazione dei Bilanci circoscrizionali
Ai fini della consapevolezza da parte della gente delle scelte che a livello parlamentare vengono assunte sulla finanza locale il perché dei tagli ai servizi sociali degli aumenti del prezzo dei mezzi di trasporto
Della contribuzione degli utenti al pagamento del costo di asili nido dei centri sportivi
Si pensi quanto possa conseguentemente essere decisivo tutto ciò alla luce dell'iniziativa che il Governo ha preso nel tentativo di strozzare la capacità degli enti locali e in particolare dei grandi Comuni di continuare nel processo di cambiamento di rappresentare il buongoverno a fronte delle incapacità del governo nazionale di affrontare e risolvere i problemi
Si pensi infine quanto al decentramento e partecipazione
Siano indispensabili e da una parte e da una parte rispetto alla crescita dei movimenti alle loro autonomie a rapporto più generale tra cittadino e istituzioni dall'altra alla battaglia della riforma delle autonomie
E alle riforme della finanza locale
La parola al compagno Nicolini delegato di uniformità
Anzi mi pare il compagno Magni di Montecompatri
No
Intervenendo a Bologna
A un congresso a un convegno organizzato dallo stopper Tito
Sì proprio della cultura
Mi è capitato di domandarmi
Se non ci trovassimo di fronte a una fase di esaurimento
Della spinta propulsiva esercitata dalle giunte di sinistra
Questa mia affermazione è stata ripresa su Repubblica da Fausto De Luca
Che la collegata
Con una certa acutezza bisogna dire ma senza comprendere completamente il senso del mio ragionamento
Al fatto che la strategia delle giunte di sinistra e la loro iniziativa
Si accompagnava a una fase di cambiamento
Della politica del nostro partito
Quella fase che va sotto il nome dalla solidarietà nazionale
Ora su questo argomento mi è capitato anche di tornare qualche altra volta
Ma senza poterlo sviluppare con completezza
Vorrei provare in questa occasione
A tirare le fila di questa
E a sensazione
Capiterà si parla di esaurimento di una spinta nello stesso tempo questa spinta c'è stata
Ed è a questo in primo luogo che vorrei riferirmi
Qual è stato il significato
Delle giunte di sinistra costituite a Roma a Milano
A Firenze a Napoli in seguito alle elezioni nel settantasei rispetto a che cosa erano un segnale di cambiamento
E qui vedete credo che dobbiamo riflettere un attimo avverrà che era la situazione della Società italiana di allora
Brigate rosse spinte dell'autonomia movimento nel settantasette
Al di là di questi segnali c'era un problema su cui credo dobbiamo riflettere
Perché ce lo troviamo di fronte anche adesso
Era quella di una come dire due esigenze che si muovevano da un lato e quasi in antagonismo apparentemente
Da un lato un grande bisogno di mediazione politica
L'emergere di soggetti nuovi la necessità per questi soggetti ritrovare politicamente dei rappresentanti dall'altra la difficoltà
Dei partiti ad esercitare concretamente questa pratica della mediazione politica
Del sistema democristiano di potere si parla e credo che l'essenza maligna di quel sistema di potere sia stata quella della sostituzione alla capacità concreta di esercitare da parte dei partiti la mediazione politica
L'occupazione dei poteri del potere da parte dei partiti
Capite cosa significa questo nel momento in cui si è incapaci di esercitare una mediazione nello stesso tempo la vita politica italiana reclama sempre più una presenza di partiti
Significa un vuoto di potere
E vedete non è che qualche cosa non sia accaduto deve allora dobbiamo riflettere per esempio con molta lucidità su quello che è stato il Partito socialista di Craxi
E apprezzare per esempio il segnale di cambiamento che quel partito ha dato come sforzo di aderire ha un modo di far politica che è tipico delle società a capitalismo maturo
Ma tuttavia e questo lo dico senza polemica con qualche subalternità a modi di fare politica che erano propri delle democrazie anglosassoni e in particolare del modo con cui si fa politica degli Stati Uniti d'America allora politica come spettacolo
Allora capacità di presentarsi ogni volta con proposte concrete ma forse con scarsa capacità di riassumere queste proposte concrete in un disegno strategico e bravo dalla Democrazia Cristiana che pure immobile non è rimasta
Forse Ascierto su questa per via di mobilità della Democrazia Cristiana latita anche fattori esterni penso per esempio a quella significativa
La pensa
E il grande fattore di rinnovamento
E in qualche modo la speranza di una trasformazione della società italiana sia stata rappresentata proprio da questa esperienza delle giunte di sinistra
Le quali hanno mostrato come fosse possibile risolvere esigenze di governo diverso in modo concreto rispondendo ai bisogni della gente accerta con contraddizioni certo con limiti ma rispondendo a questi bisogni
E grande speranza che è stata questa campagna
Mi è capitato qualche volta di dire che la speranza forse non è un bene
E quindi riflettiamo adesso sulla situazione in cui ci troviamo
Vedete il punto e forse questo
Che la spinta che nasceva da quelle amministrazioni elette successivamente al settantasei non era una spinta in sintonia con la politica di solidarietà nazionale
In primo luogo perché la formula politica riversa
Le giunte di sinistra appunto
Una giunta composta dall'alleanza di comunisti socialisti repubblicani socialdemocratici e si vuole avere una direzione diverso
Ma direi anche per una ragione
E più teorica che non Prati
Perché mentre
Nella in linea politica
è strategica della solidarietà nazionale
C'era come la convinzione che non fosse possibile un rinnovamento senza uno unità totale delle forze politiche
L'iniziativa delle giunte di sinistra dimostrava come fosse possibile non perdere dei contatti politici con le stesse forze di opposizione che peraltro non al governo
Con la Democrazia Cristiana esercitando però un'istanza di direzione una capacità di direzione e di soluzione concreta dei problemi politici che si proponevano alla società italiana
Allora questo mi pare che sia il punto di fronte al quale ci troviamo oggi
Io credo che ci sia uno stretto intreccio
Tra l'esigenza di non dare per scontato questo esaurimento di spinta rilanciare e il ruolo delle amministrazioni di sinistra delle giunte di sinistra con la definizione della nostra politica dell'alternativa
E in particolare con una questione su cui io credo dobbiamo riflettere molto
Cosa vuol dire affermare che si può governare in Italia sul cinquantuno per cento dei voti
Significa
Comprendere come la ricchezza distinte che sono presenti in questa società certa contrari storia qualcuno l'ha detto a Roma è una città dove i giovani si uccidono dove si muore per droga la città con settanta mila tossicodipendenti è una città squassata da profonde contraddizioni
Però insieme la città capitale di una società come quella italiana che
Mi pare che sia un caso particolare nella vita politica internazionale e di qui in qualche modo dobbiamo sentire un certo orgoglio perché abbiamo mantenuto aperta se non altro la speranza di un cambiamento
Allora mi pare che affermare che si può governare col cinquantuno per cento vuol dire ricondurre la politica la sua concretezza abbiamo delle scelte davanti stanno i compiere queste scelte
Non dobbiamo essere prigionieri del vizio formalistico di pensare di confondere il progetto con una definizione astratta di quello che saranno i lineamenti della società futura di tutti quanti i gradini della trasformazione
La trasformazione è un processo concreto
Se vogliamo esercitare politica e comprendiamo il senso della mediazione politica della risposta politica ai bisogni della società
Comprendiamo dove ci sia un intreccio vero tra movimenti di massa spinte sociali dei partiti
La nostra diversità per esempio la nostra diversità di comunisti in che cosa consiste
Del fatto che siamo sempre diversi e sempre uguali a noi o nel fatto che la nostra diversità e la capacità di accogliere le spinte nuove che si maturano con la società dei pini dove cambiamo noi cambia la società
E credo che questo sia il senso del nostro essere diverso la nostra capacità di dare risposte politiche concrete
E allora oggi ci troviamo di fronte a una situazione in cui affermiamo che si può governare col cinquantuno per cento e poniamo in questo modo mi pare non tanto indirettamente una nostra candidatura al governo di questo Paese certo all'interno di una coalizione
Sappiamo quali sono gli ostacoli che rendono difficile
Passare da questa nostra candidatura all'esercizio pratico di questa proposta tuttavia non dobbiamo essere spaventati perché se abbiamo questa mobilità questa ricchezza questa vastità d'iniziativa possibile all'interno della società italiana sta noi esercita
E allora io credo che siamo di fronte all'esigenza se vogliamo evitare che le giunte di sinistra non siano altro che dei ricordi di una spinta di trasformazione che c'è stata nel settantasei ma elementi attivi di questa trasformazione
Dobbiamo e nella capacità di collegare i nodi che l'iniziativa degli enti locali hanno posto all'attenzione del Paese
Con le linee essenziali di una strategia di cambiamento di trasformazione che sappia essere anche indicazioni di linee di governo diverso dell'insieme del nostro Paese
Questo credo che sia in fondo il nodo della questione della alternativi
La nostra capacità di riaffermare la politica come esercizio concreto di riaffermare in questo modo un ruolo per l'iniziativa dei partiti per il dibattito tra i partiti e un ruolo per le iniziative di governo certa questi anni sono stati importanti anche in particolare sono stati importanti per il partito comunista perché abbiamo scoperto cosa significa governare
Cosa significa governare non significa contrapporre schieramento schieramento e ideologia ideologia significa saper tener conto per esempio l'iniziativa di governo delle ragioni dell'opposizione ma in che modo tenere conto attraverso il compromesso o attraversi invece quella capacità che credo sia specifica ed essenziale per chi governa
E per le forze politiche di governo di sapere indicare una linea più alta e più elevata di contrapposti composizione delle contraddizioni appunto arie di movimento di trasformazione di rinnovamento
E capitato in questi giorni appunto di riflettere per esempio su qual è il vero problema della lottizzazione
Non è tanto quello appunto moralistico BTP si si fa scandalo del fatto e i partiti intervengano quanto il fatto che attraverso la pratica delle nomine di Asperti di tecnici e intellettuali in realtà si scelgono intellettuali Esperti Casson maschere che per il quale si nasconde poi la volontà di non esercitare di non lasciare spazio di non dare ed elegante a forze che sono espresse direttamente dalla società il paradosso di fronte a cui ci troviamo e che oggi per affermare il ruolo specifico insostituibile dei partiti dobbiamo avere uno Stato e una vita sociale meno partiti frizzante
Dobbiamo dare ampio spazio al sistema delle autonomie e al ruolo delle forze sociali ma facendo questo attenzione dobbiamo insieme insistere sull'insostituibilità del ruolo di mediazione politica dei partiti possono esercitare e quindi di fronte a noi c'è un'esigenza di concretezza
Di capacità di individuare delle soluzioni a problemi concreti non abbiamo bisogno di maschere
Io credo che non dobbiamo sentire la vergogna di essere espressioni di partiti dobbiamo invece sentire l'orgoglio di esserlo ed esercitare questo orgoglio nella direzione di sapere avanzare delle proposte
Questo è il problema di fronte a cui ci troviamo una società in cui il partito non sia la forma che esaurisce la ricchezza delle contraddizioni della società ma in quel partito invece sappia darsi dei ruoli specifici il nostro come gli altri
Ma cosa significa anche allora riflettere sulla questione dell'alternativa
Significa comprendere come proprio per la ricchezza e l'articolazione di questo mondo dobbiamo abbandonare ogni forma di comprensione bipolare che in qualche modo manichea delle contraddizioni che si manifestano
In questa società in questo mondo vedete io per esempio penso a proposito delle questioni che vengono sollevate lo strappo il rapporto con l'Unione Sovietica e il problema non sia tanto quello il rapporto che ne abbiamo connesso via Degas un rapporto storico
Ma capite che mi sembra che il problema non sia tanto quello oggi di legittimare la presenza e l'Unione Sovietica sulla scena internazionale quanto quello di capire che la scena internazionale molto cambiata
E che non è una partita che si gioca due da un lato tra Unione Sovietica e Stati Uniti d'America
Ma si è invece una partita in cui sono presenze molto fa presenti molto forte molte forze forze contraddittorie e qual è il ruolo della Cina per esempio in questo scacchiere internazionale
E qual è il ruolo dell'India o come dobbiamo interpretare per esempio situazioni nuove che si sono verificate per esempio nelle ultime elezioni in Brasile
Pensiamo ancora che sia possibile affermare e mi pare che questo sia un po'limitata del nostro documento che l'Unione Sovietica offerta ha svolto un ruolo oggettivo di contrapposizione alle spinte dell'imperialismo americano questo è vero ma è parziale
E il mondo spesso che oggi svolge un ruolo di contrapposizione oggettiva in forme diverse a quelle che sono le tendenze dell'imperialismo americano allo stesso modo credo dobbiamo guardare quella che la situazione dalla società italiana
Non possiamo pensare per esempio
Che la formula dell'alternativa si riduca a uno scambio di partner privilegiato da un lato un disegno storico di alleanza e di unità tra le componenti del Movimento Popolare operaio al componente del mondo cattolico oggi invece è un rapporto che pone l'attenzione è un esigenza di rapporti unitari con il Partito Socialista certo questo è giusto farlo ma non sarebbe sufficiente
Noi non saremmo come dire fedeli alla di segno che vogliamo fare se lo comprende Simo come si terminò in pochi minuti se non con prendessimo come oltre questo cioè l'esigenza oggi di sapere a proporre alla nostra iniziativa una capacità d'iniziativa politica in cui la concretezza dalla mediazione politica non si paga programma Progetto K anzi capacità di avanzare dell'iniziativa capacità di proporre delle scelte
Molte di queste sono venute all'esperienza degli enti locali riassumo ricordo solo una brevemente
Qual è il significato iniziative per la cultura
è stata quella di ricordare come la cultura possa essere anche il mercato industria scelta di sviluppo non è fiore all'occhiello non è manifestazione la vacuità della polemica contro l'effimera che non si è capito che il senso di quell'iniziativa non era quello di aggregare la gente
Ma era la scoperta di un mercato di una possibilità di verza di ruolo della cultura nella nostra società come fattore economico da un lato ma anche come fattore di vita più ricca e più complessa compagni io rifletteva un fatto
Che non abbiamo passato ancora duecento anni dalla rivoluzione francese questo mondo contraddittori in cui viviamo è un modo molto complessa molto vasto e anche molto giovani
Cento anni fa il quattordici marzo moriva Carlo Marx
Di tutto l'insegnamento di Carlo Marx credo dobbiamo essere soprattutto fedeli a una frase che Marx scriveva in modo molto bello del Manifesto del partito comunista d'aver descritto la storia dell'umanità come è stato delle norme di classe di conflitti
Il comunismo scriveva Marx e il movimento reale che abolisce questo stato di cose
E forse un'altra frase di Marx oltre in questa
Ci può dare in quella sua capacità di quest'ultima frase di ricollegare la spinta rivoluzionaria di trasformazione alla grande tradizione storica che noi abbiamo ereditato dal mondo dall'insieme del mondo
Una frase di Epicuro che Marx amava ricordare
E infelice l'uomo che vive nella necessità ma non è necessario vivere nella necessità
Quando
Prende ora la parola il compagno Paolo Bufalini della direzione del partito innescato dalla sezione operaia più forte
Alle compagne e cari compagni
Abbiamo avuto un'ampia ed esauriente relazione
Compagno Sandro Morelli
Che ha riproposto con precisione
E nel confronto con i problemi della federazione romana
La linea politica del nostro partito sottoposta al vaglio del congresso
Per le disposizione ho potuto seguire solo una parte del dibattito importante e stimolanti tocca ora al compagno Emanuele Macaluso di rappresentanza della direzione del partito concludere sulle principali questioni discusse numerose intrecciate problematiche com'è inevitabile siano in un momento cruciale contraddittorio della situazione del mondo e dell'Italia
A lui mi affido con antica e cordiale
Fiducia nel mio intervento necessariamente mi limiterò a toccare un paio di argomenti
Il primo è quello della lotta per la pace
Obiettivo ad ogni altro prioritario e fondamentale
Alle supremo
Per la salvezza della civiltà e della vita dalla incombente e crescente minaccia della catastrofe nucleare
Per questo obiettivo molto abbiamo fatto in Italia a Roma
Molto abbiamo fatto in Sicilia contro la costruzione delle basi al compenso raccolgono non quella sola regione più di un milione di firme
Attraverso una mobilitazione popolare ampia e unitaria
Fermamente e vigorosamente animata dal Partito comunista e dal suo dirigente regionale il nostro compagno erotico Amato e indimenticabile Pio Latorre
Penso però che molto di più si debba ancora fare
Non è ancora sufficientemente diffusa credo unico tra le masse in tutti gli strati sociali in tutto il popolo
La consapevolezza grazie in quanto il pericolo si è ingigantito e cresca ogni giorno e nel tempo stesso di quanto il momento sia cruciale
E possibile invertire la rotta
Imboccare la strada che porti ad un graduale disarmo alla coesistenza pacifica Murdoch questo e necessaria una svolta
Se è una svolta Banca sono le cose continuano ad andare come sono andate finora la prospettiva e fosca dobbiamo saperlo
Sul piano globale non solo l'equilibrio poi due torrenti atomico c'è
Ma cioè a livelli forte
Da una parte e dall'altra il risaputo gli arsenali nucleari sono di tale entità da poter far saltare la terra venti volte e più troppa grazia Sant'Antonio si dice a Roma
Basta una volta sola
La proliferazione nucleare la tua voce ormai in possesso di decine di Stati ne rende sempre più difficile il controllo
è sempre possibile anche l'errore o in un atto di sconsiderato per folle avventurismo
Ma oggi siamo all'inizio di una fase nuova
Siamo al salto tecnologico dei sistemi di armamenti
Si parla chiaro ma sono utili
Si parla di cariche nucleari che possono essere collocate su satelliti lanciate negli spazi contro i quali per lunghi anni non vi sarebbe e si dice possibilità di intercettazione o difesa
E dunque in crisi lo stesso sistema dell'equilibrio del deterrente
Il rinnovamento dei sistemi di armamenti nucleari
Il buone spessore enormi che mettono a dura prova anche il bilancio degli Stati Uniti d'America e la politica reaganiana
Oldrini che quello dell'Unione Sovietica
Risorse immense vengono investite per la morte in un mondo pur ricco di risorse dove si svolge la terrificante tragedia dell'esodo dalla Nigeria
è per rapidi cenni un quadro purtroppo obiettivo
Ciò spiega il nuovo insorgere dilagare dei movimenti per la pace in Europa in America nei Paesi socialisti
Che ha caratteristiche nuove rispetto a quelli del passato
Per una maggiore spontaneità e varietà e diversificazione di forze di ispirazioni politiche culturali e religiose di proposte tutte convergenti però nella meta suprema della pace
In tale situazione il discorso sugli equilibri limitato ai singoli diversi teatri
Pure in alcuni casi legittimo
Per quanto discorso assai complesso e problematico e che comunque per l'Europa noi non abbiamo mai eluso ne vogliamo rompere
Non dovrebbero soppiantare questo discorso e oscurare il problema dominante dell'armamento globale
Del suo pauroso salto tecnologico della folle gara tese ad inseguire un equilibrio ormai quasi impossibile o piuttosto inseguire il Rea perseguiti e realtà
La supremazia che appunto la linea che fu annunciata da Rihanna apertamente all'inizio della sua amministrazione
La prima grande parola d'ordine è dunque deve essere blocco immediato di tutti gli armamenti nucleari di ogni parte che è tra l'altro proposta partita da molti autorevoli parlamentari americani
Non solo raccordi per il loro contenuto e controllino
Ma accordi per una loro bilanciata riduzione istruzione
E per la creazione di aree denuclearizzato sull'esempio di quella che propone il primo ministro svedese il socialdemocratico Olof Palme
Decidere con solenni accordi internazionale la messa al bando di siffatti armamenti
E procedere rapidamente sulla via di un disarmo bilanciato che porti alla loro totale distruzione
Noi Comunisti italiani
Siamo per il blocco
E per il disarmo bilanciato
Fondato sul principio delle guardie reciproca sicurezza ai livelli di armamenti nucleari convenzionali sempre più bassi
Comprendiamo però anche in una situazione tanto drammatica
E nella quale veneto non cioè da compiere una scelta ma si deve attuare una svolta si deve invertire la direzione di marcia
Comprendiamo Anco dicevo l'ispirazione l'esigenza che si esprimono in proposte diverse dalle nostre
Di atti di disarmo unilaterale proposte pure avanzate da importanti forze politiche autorità morali e religiose europee ed anche americana
In questa azione compagne e compagni di Roma superfluo ricordarlo una funzione tutta particolare preminente spetta a Roma
E alla sua amministrazione
Il popolo romano non ha dimenticato gli appelli di Togliatti all'unità di tutti al di sopra delle classi e delle fedi
E dall'incontro e l'appello di Togliatti all'incontro tra il movimento operaio il mondo cattolico
Non ha dimenticato che una prima altra risposta quell'appello ci fu e fu la Pacem in terris di papà Giovanni lentissimo terzo
L'ex l'essenziale
Per far prevalere
La politica sull'autonomia logica dello sviluppo degli armamenti
Ha valore per ciò ogni atto che tenda a spezzare la spirale della gara degli armamenti
A diminuire la tensione nei rapporti internazionali a promuovere un clima di fiducia
Di qui il valore che noi già con tanta chiarezza nel nostro quindicesimo congresso attribuiamo rispetto rigoroso di fondamentali regole di convivenza internazionale
Per superare la crisi della distensione disse allora Enrico Berlinguer deve essere
Nettamente solennemente riaffermato che non ci sono motivi che possano giustificare l'ingerenza e l'intervento della vita interna di uno Stato
Non è ammissibile violare l'integrità e la sovranità degli Stati per dare sostegno a regimi reazionari
Ma neppure per esportare la rivoluzione però per dare lezioni punitive per prevenire minacce più o meno ipotetiche
E aggiungeva
Le massime potenze tutti gli Stati devono seriamente impegnarsi in un'azione coordinata e unitaria direi per risolvere il problema del sottosviluppo
La strategia della pace insomma deve arricchirsi per il compito di promuovere la cooperazione su scala mondiale per lo sviluppo
E io non funzione di una siffatta strategia che noi diamo l'esigenza del rilancio dell'internazionalismo
Un internazionalismo nuovo deve essere fondato come da tempo sosteniamo sul riconoscimento delle diversità
E sul rispetto pieno dell'autonomia di ogni partito comunista e di ogni forza rivoluzionaria e progressiste
Riteniamo però che sia giunto il momento di fare un passo avanti nel senso che tutte le forze rivoluzionarie progressiste comunisti socialisti democratici d'ispirazione laica e cristiana
Movimenti di liberazione
Si impegna a definire i fondamentali principi lini e obiettivi di una strategia della pace dello sviluppo
Che possano anche dar luogo a iniziative comuni insomma se c'è urgente bisogno di una svolta nel corso dell'umanità ci ha bisogno anche di una collaborazione internazionalista di tipo del tutto nuovo
Grande e può essere la funzione dell'Europa occidentale
Fin qui dell'inverno al se dicessimo congresso al quindicesimo Congresso
Ma sempre un chiaro
Che rimane in questione del sottosviluppo
No
Sono loro prevalentemente problema pure esistente e pur necessario di aiuti
E problema di trasformazioni rivoluzionarie
Di liquidazione boicottaggi coloniale
Di liberazione dallo sfruttamento capitalistico imperialistico delle multinazionali
Indipendenza politica ed economica
Di fronte al monumento delle società nei singoli Paesi
Sacrosante sono state sono dunque le lotte dei popoli per la loro liberazione quella notte che Reagan nel definire terroristiche e fa di tutto per ostacolare e per favorirne la repressione
A queste lotte dei popoli è andata va
Come in particolare va oggi al tavolo non Salvatore al popolo palestinese la solidarietà profonda attuativa
Tavoli internazionalista dei Comunisti italiani del popolo italiano
Deve essere però chiaro
Che anche il successo di queste lotte è condizionato e favorito dal progresso della distensione tra le massime potenze e in generale
Dal progresso della distensione nei rapporti internazionali
Il punto di partenza resta la necessità di accordi di disarmo
Di pacifica coesistenza il rispetto dell'indipendenza e sovranità di popoli estratti
Un punto dunque che è alla base di tutte le strategie politiche deve essere apertamente chiarito
Ed è il seguente
Se è vero che i progressi nei vari Paesi
Delle classi lavoratrici delle forze popolari e progressiste democratiche
Rafforzano la causa della pace
Resta però fermo che la pace richiede prima di tutto la pacifica con insistenza
E la pacifica coesistenza si deve instaurare sovrastanti arrugginiti sociali e politici diverso e quindi
è bene chiamare le cose con il loro nome con accordi anche con l'imperialismo anzi il terreno della lotta per la pace è diventato oggi il terreno obbligatorio su cui devono svilupparsi le lotte per l'emancipazione e liberazione delle masse oppresse e dei popoli
Altrimenti scusatemi cito Togliatti nel discorso di Bergamo
Si va a finire diciotto gli atti di rito di diritto altrimenti sulle posizioni di chi
Afferma
Che fino a che esiste l'imperialismo non è possibile la conquista di una pace stabile
Si finisce con l'affermare che la guerra in sostanza documentabile posizione che non minori apertamente ed energicamente combattiamo
E scusate ma ancora una seconda citazione del maestro
Di quello che è stato da noi siamo anziani maestro
Un articolo di Togliatti nel sessantadue
Pensare al disarmo generale come conseguenza di non si sa quali trasformazioni all'interno
Delle potenze atomiche
Può essere nel migliore dei casi un modo come un altro di augurarci un futuro diverso e più sereno dell'oggi
Ma è appunto l'oggi che ci preoccupa
Ed è nell'oggi nelle condizioni date che bisogna operare sulla via di negoziati che possono portare alla distensione internazionale e assoli degli accordi di pace
Gli auspici per nobili che siano non offrono un terreno per concrete trattative sugli aspri problemi che tormentano il mondo
Non sto qui a ripetere la nostra posizione sugli euromissili che è ben nota
E che abbiamo in questi giorni di precisata
La ce n'erano appena
Fastidiose
E francamente desolanti
Per l'immagine che danno della Democrazia Cristiana
Sono le continue insipiente gli accuse che ci rivolge il popolo
Un foglio che per la verità pochi reggono anche tre democristiani
Ma che pure
L'organo ufficiale del maggior partito di governo
I comunisti scrivono quasi tutti i giorni sono unilaterali i comunisti organizzano marce per la pace assenso unico
No
Noi non vogliamo negli SS venti sovietici
Ne i credi disse dei Pershing due americani
Non vogliamo missili né da una parte né dall'altra
Abbiamo anche polemizzato
Con il senatore generale pasti in vari gruppi e pubblicazioni
Perché sostenevano che non esisteva alcun problema di un possibile squilibrio che si sarebbe creato a favore dell'URSS
Limitatamente ai missili di teatro a lungo raggio in Europa
Per motivi analoghi apertamente rifiutando ogni piattaforma unilaterale
O immagine di piattaforma unilaterale su questo problema non siamo potuti andare a Parigi nell'aprile del mille novecentottantuno alla Conferenza dei partiti comunisti europei
Un male conferenza da cui non nacque nulla
Nemmeno una mosca volo dopo le decisioni di quella conferenza
E ci furono nostre discussioni e polemiche come il Partito comunista francese con il partito comunista dell'Unione Sovietica e con altri partiti comunisti
Le proposte di Andropov che ha ripetutamente dichiarato la disponibilità per l'Unione Sovietica degli minare
Un cospicuo numero di SS venti
In base naturalmente ad un accordo bilanciato
Si muovono in sostanza nella direzione di quella nostra analisi tempo strazio
Con la piena autonomia di giudizio dunque di cui abbiamo dato incontestabile prova
Nei confronti della politica sovietica vogliamo oggi tranquillamente dire
Che ci sembra ragionevole che ha un troppo metta nel conto i sistemi missilistici autonomi della Francia dell'Inghilterra
La opzione zero di cui parla Reagan è in realtà una mistificazione
Perché chiede lo smantellamento di tutti i missili sovietici a media gittata conservando sì invece in Europa occidentale i missili francesi ed inglesi e opzione zero questo
è necessario prendere iniziative per sbloccare lo stallo
Per un negoziato che trovi punti di accordo invertendo la tendenza al riarmo
Sull'Avanti giorni fa una settimana fa il compagno Paolo Vittorelli responsabile della direzione del Partito Socialista Italiano per questi problemi
Ha scritto
Una soluzione intermedia potrebbe anche essere vista fare slittare la installazione dei missili oltre il mille novecentottantatré
è una proposta certo molto limitate ma significativi
Noi ci opponiamo alle posizioni del governo italiano
A quelle di Colombo e quelle di Lagorio
E si riconoscono è vero la novità e l'interesse delle nuove proposte sovietiche
Ma sostengono poi che entro il mille novecentottantatré
Perdurando il negoziato i missili cresce accondisceso si devono gli standard
Questo è grave non c'è un obbligo automatico che scaturisca dalle decisioni prese dalla NATO dal consiglio della NATO il dodici dicembre del mille novecentosettantanove
Si favorisca invece diciamo noi negoziato
Con un'iniziativa coraggiosa inappropriata
Si ridiscuta tutta la materia nel Parlamento italiano
Anche dopo l'ottantatré intanto l'Italia dia un segnale di pace sospendendo i lavori di commissione
La responsabilità principale
Per un negoziato
Ed un accordo di pace e di disarmo completo evidentemente compete evidentemente alle due massime potenze gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica
Ma anche altri Stati e i popoli devono intervenire devono far sentire la loro voce devono far pensare la loro volontà
In particolare i popoli gli Stati dell'Europa occidentale
I movimenti i suoi movimenti per la pace i giovani
Se i due blocchi sono una realtà
Dall'interno di ognuno di essi e per quanto ci riguarda in particolare dall'interno della NATO
Deve esplicarsi un'iniziativa autonoma nazionale
Ferma e coraggiosa
Ed è proprio questo che il Governo italiano non fa
Il superamento e la dissoluzione dei blocchi è nostro obiettivo
Ma esso non può essere concepito nel come una condizione preliminare alla distensione
Nel solo con un punto di arrivo
Invece un processo che va di pari passo con la lotta per la distensione chissà
Chiedere oggi in uscita dall'Italia dalla NATO
A cui dovrebbe corrispondere secondo tanti uscita della Polonia dal Patto di Varsavia
Sarebbe porsi obiettivi non realistici
Che creerebbero maggiori tensioni Kevin salterebbero i blocchi la via giusta è quella dell'iniziativa autonoma nazionale ed europea per la distribuzione il disarmo nella fascia
Compagni e compagni
Doveroso rispetto del tempo insorsero abbia già superato
Raggiunto
Devo accorciare
Il compagno Armando Cossutta
Ha pronunciato ieri di un intervento ispirato
All'apprezzabile preoccupazione dell'unità del partito
E mi è sembrato di coglierne vivo uno sforzo
Di comprensione
Per le posizioni dei giudizi espressi nel documento
Da lui
Nei mesi scorsi avversati
Desidero dire a lui con tutta chiarezza e lealtà
E fargli notare che da un lato egli dice cose giuste incontestabili
Sul nostro patrimonio storico
Ed anche sulla funzione attuale nel mondo dell'URSS
Ma dall'altro lato parla solo genericamente di errori e di possibili critiche alla stessa Ursi e ad altri Paesi socialisti
Ma non specifica le critiche stesse cosa che si fanno invece nel documento per
Anzi il compagno Cossutta
Mantenendo una reticenza su fatti specifici
A cominciare dall'intervento in Afghanistan
Finisce con l'affermare che certi atti compiuti dall'URSS
In linea di principio possono e debbono essere criticati
Ma vanno sempre e comunque sottoposti al vaglio di una valutazione della realtà considerando il valore della presenza e dell'incidenza dell'URSS sulla scena mondiale
Ora
Il nostro partito ha concretamente valutato questi fatti
E innanzitutto l'intervento armato in Afghanistan preceduto molti anni prima dall'alto gravissimo interventi cecoslovacchi
E li ha giudicati ingiustificabili in linea di principio
E gravido di conseguenze negative per la causa della distensione
Dell'indipendenza e sovranità di ogni popolo e per la sostanza e l'immagine stessa del socialismo
Inoltre mi sembra
Che il compagno Cossutta delude nella sua portata politica attuale
Il tema che fu un posto con tanta chiarezza nel Memoriale di Yalta dal compagno Togliatti già nel mille novecentosessantaquattro
Quello cioè della necessità di profonde riforme nell'URSS e nei paesi socialisti
Tra questi noi differenziamo
Non facciamo di ogni erba un fascio
Ma come si può sottacere la gravità del fatto che in Polonia dopo oltre trentacinque anni di potere comunista si sia arrivati ad una crisi tanto grave
Che ha visto un sollevamento una sollevazione generale contro il regime della classe operaia e delle masse lavoratrici
La nostra critica è tutt'altro che liquidatrice sono differenziate
E anzi volta ad auspicare riforme appropriate
E sviluppi nuovi nei Paesi socialisti e nella loro politica
Solo su questa via che vedo io
Che è quella di una valutazione storico critica di tutta la nostra esperienza
E di quella del movimento comunista mondiale
E con l'impegno ad avanzare nella nostra piena autonomia
Si può e si deve recuperare
Quella capacità di suggestioni conquista alle idee e agli ideali del socialismo
Che di fatto si è venuta esaurendo nei modelli fondamentalmente caratterizzati dall'esperienza sovietica
Resta preminente il compito compagne e compagni e l'impegno
Di un'avanzata verso il socialismo del movimento operaio del nostro Paese nei paesi dell'Europa occidentale
Sulle vie nuove e originali che siamo venuti in notevole misura elaborando e indicando con sufficiente concretezza
Di e nuove le quali assicurino nella piena attuazione del regime democratico la trasformazione in senso socialista della società
Attraverso la lotta L'Unità delle grandi masse lavoratrici e di tutte le componenti popolari e progressiste
La parola al compagno Magni di Montecompatri
Verso
Accompagna e compagni il processo di decentramento del partito
Che porterà alla creazione delle tre federazioni la Provincia di Roma e alla federazione cittadina è un processo che si è positivamente consolidato in questo anno che ci separa dalla conferenza d'organizzazione provinciale
Misurandosi in questo anno con grandi problemi sul terreno politico e organizzativo
Il consolidamento della nostra autonomia politica e organizzativa ha consentito l'avviarsi di una fase nuova per il nostro partito nella provincia
Se iniziando a superare vecchie logore logica municipali istiga facendo inquadrare le questioni in un'ottica comprensoriale che quella più propria alle trasformazioni in atto nelle nostre zone alla dimensione regionale dei problemi da affrontare
Una fase nuova per il partito nella provincia una fase nuova che significherà successi per il nostro partito
Se riusciremo a coniugare sempre di più come stiamo facendo avanzamento dell'elaborazione politica e consolidamento del tessuto organizzativo affermando la centralità delle sezioni nel partito
Nella società avanzando nella capacità di iniziativa politica di radicamento
E presenza nella società avvicinando la direzione politica verso le sezioni concentrando al massimo la riflessione sullo sviluppo e rafforzamento della capacità autonome di elaborazione decisione iniziativa politica di massa delle sezioni
Senza le quali io credo ogni altro discorso diventa puro esercizio di ingegneri organizzativa che finisce coll'essere persino dannoso al dispiegarsi pieno del lavoro del partito
Solo così potremo più fa fare più forte del partito rinnovando la sviluppando nella forza organizzata i suoi rapporti con le altre forze politiche in primo luogo quelli di sinistra il partito socialista le forze culturali e sociali la sua presenza negli strati inerisce ed nelle classi in primo luogo la classe operaia decisivi
Per un'azione di risanamento di rinnovamento di trasformazione democratica dell'Italia
Il Partito Comunista e oggi punto di riferimento oserei dire che si pone come garanzia di tutte quelle forze onesta e democratica dico ai ceti ambienti professionali interne
Formazione dell'Italia
Punto di riferimento dicevo per un'azione complessiva di cambiamento delle strutture degli indirizzi viali del costume politico
La linea dell'alternativa democratica
Se se ne intendono tutti i suoi passaggi dialettici danni o parere al partito la capacità di intervenire nel vivo dei processi che si compiono nella società per capire ma anche per battersi per dirigere per organizzare per modificare orientamenti delle forze sociali culturali e anche nei partiti politici spostare in avanti il senso comune conquistare alleati
Dirigere organizzare credo che non siano scindibile e l'esperienza di questi mesi nelle lotte per la pace contro la mafia la camorra la criminalità organizzata e nel sostegno alle lotte operaie di queste settimane credo che lo studiano a dimostrare
Dobbiamo favorire ad essere alla guida quindi di un di uno schieramento di forze molto vasto è ampio di quelle forze che non intendono subire passivamente i processi degenerativi in atto i rischi della Corporate utilizzazione del paese
E dai congressi emerso questa pieno consenso con una linea riformatrice trasforma Trichet che mantiene aperta la possibilità di un'uscita a sinistra de dalla crisi ma insieme a chi
Questa è la domanda che in ogni congresso è stata posta e che sottintendeva un'altra domanda
è possibile l'avanzata di questa linea se decisivo il rapporto con il Partito Socialista
Pesa qui io credo nella provincia l'esperienza concreta nei comuni soprattutto dopo il voto del mille novecentottanta quando iniziò ad avanzare un processo che io credo di poter definire di scollamento
Per il partito socialista e il nostro parti noi non dimentichiamo che fu dopo la grande avanzata del mille novecentosettantacinque settantasei del nostro partito
Che l'atteggiamento determinante del Partito Socialista contribuì alla creazione di molte giunte di sinistra senza questo atteggiamento fermo in molti Comuni questo non sarebbe stato possibile
Eppure dopo le elezioni del mille novecentottanta questo
Avanzato questo processo che definivo di scollamento un processo che credo non dobbiamo dare per scontato nei reversibile ma che si è allargato che ha rimesso in moto logiche deleterie anche in altri partiti e soprattutto nella Democrazia cristiana
E dopo tra questo partito un'occasione insperata per uscire dall'isolamento in cui essa stessa si era cacciata per l'incapacità confrontarci sui programmi sui contenuti e per una linea che l'ha caratterizzata diretta chiusure la meccanica riproposizione a livello locale di formule nazionali o regionali ha consentito questo
Troppe volte il destino della giunta di sinistra sembra appeso a un filo
Teso da un'esasperata conflittualità del Partito socialista con richieste continue di verifica o di alternanza di sindaci che impegnano il partito in discussioni lunghe faticosi logoranti che immobilizzarlo la nostra azione e quella delle giunte di sinistra il problema è allora
Come favorire un terreno nuovo e più ampio di confronto fra le forze di sinistra e democratiche confronto che non può che avvenire sulle cose da fare sui contenuti su progetti a programmi degli interessi della gente delle nostre popolazioni in questa direzione abbiamo sempre operato a favore delle giunte di sinistra con il Partito Socialista con la più larga presenza delle forze laiche
Al Partito Socialista diciamo senza arroganza senza integralismo senza chiusure settarie che ogni giorno che passa è un giorno perduto e la crisi del Paese si aggrava
Occorre oggi una scelta netta del Partito socialista lungo il solco delle migliori tradizioni del socialismo e del movimento operaio italiano
Un solco che non è riformista ma riformatore unitario e lo faccia uscire dalle secche del trasformismo delle manovre di potere dentro una logica perversa dell'alleanza concorrenziale con la democrazia cristiana fin troppa realtà
Della provincia lo fanno essere di fatto subalterno a democrazia cristiana al suo sistema di potere in troppi casi salmerie a delle forze moderate ho ascoltato con interesse l'intervento del compagno Lovari presidente della giunta provinciale e credo di poter dire che non ho apprezzato lo spirito unitario che lo per pativa
Ormai da molti anni la Provincia sta vivendo un'esaltante stagione di governo della sinistra delle forze democratiche che ha vivificato una istituzione cade creduta decotta individuando negli ambiti di lavoro
Evidenziandone la capacità progettuale programmatoria
La positiva azione di governo è frutto oltre che delle capacità individuali anche a di un clima politico fatto di confronto serrato a volte aspro che arriva però sempre ad un approdo unitario
Dove ogni partito mantiene ed esalta le proprie peculiarità le proprie specificità dando ognuno il proprio contributo positivo
E questo a fronte di un governo regionale che non governa che fa incancrenire i problemi basti pensare le questioni della sanità
Dell'assistenza allo scandalo dello sciopero delle farmacie che per settimane intere provocando gravissimi disagi agli assistiti ha visto l'inerzia della Giunta pentapartito
Mentre e nella direzione dell'allargamento delle giunte di sinistra con la più larga presenza delle forze laiche del partito socialdemocratico del partito repubblicano
Che nella nostra zona un forte radicamento tradizionale ed espressione di reali interessi popolari forza attiva e viva nella reale dinamica sociale e politica della Provincia
Credo in questo congresso che non sia errato dire oggi qual è la realtà della provincia io credo che occorra abbandonare vecchi schemi interpretativi
La Provincia oggi realtà in trasformazione rapida della quale sono mutati ammontano livelli a modelli di comportamento culturale delle figure sociali delle relazioni sociali e interpersonali che fanno sempre più riferimento a tempi della città e la grande città della metropoli
La Provincia realtà ricca viva di una dinamica sua propria e al tempo stesso mantiene legami profondi con l'area metropolitana per ragioni storiche oggettive
Ed anche le realtà nella quale ormai molti romani si spostano alla ricerca di una qualità della vita diversa dire di relazioni umane più dirette e appaganti
E anche nelle trasformazioni economiche e industriali dell'artigianato del commercio pensiamo al turismo in altri settori esista un intreccio complesso tra vecchie e nuove professioni e mestieri si articolano si differenzia le si ricompongono le figure sociali ed avanzano accanto a quelle tradizionali nuovi interessi economici elementi di cultura di comportamento sociale
Nei nostri comuni sono nati erbivoro decine di in centri e associazioni culturali sportive per il tempo libero per la difesa dell'ambiente la diffusione del libro centri di sperimentazione teatrale e musicale
Una vita culturale ricca viva quindi tematiche che non possono rimanere fuori dalla porta delle nostre sezioni ma che debbono invece essere tenute ben presenti
Nelle nostre discussione nel lavoro del partito per il consolidamento di rafforzamento di un tessuto democratico ed associazionistico che aggredì forze ed energie
Competenze specialissimi che altrimenti si chiuderebbero nell'individualismo nella sfiducia del disimpegno politico e civile nelle nostre zone dicevo sono in atto profondi processi di trasformazione dell'assetto del territorio urbanistico economico sociale del tessuto produttivo
Profondi alcuni casi tumultuosi processi di trasformazione che scompongono arrivo ricompongono le stesse figure economiche e sociali
Intendere la portata di questi processi
Fare un'analisi concreta della realtà delle trasformazioni in atto significa determinare meglio i compiti e gli obiettivi le alleanze del nostro partito
Affinarne la capacità di iniziativa politica aumentandone la capacità di mobilitazione nostra e delle masse popolari
Il previsto ampliamento dell'Area ricerca di ricerca di Frascati la costruzione delle nuove strutture della Banca d'Italia sempre a Frascati l'Università di Tor Vergata la realizzazione della breve della bretella Fiano Sancesario
L'area industriale pontine quella di Ariccia di Montecompatri producono produrranno che già producono modificazioni profonde degli assetti esistenti
Modificazioni che vanno dirette governate affinché salvaguardando l'essenziale le peculiarità storiche paesaggistiche e ambientali delle nostre zone si abbia uno sviluppo che sia anche il progresso quando questo non è stato ci ha avuto uno sviluppo che ha travolto le nostre zone basti pensare ad Ardea Pomezia litorali
In quella realtà negli ultimi anni la realtà economica organizzativa di potere della camorra e della mafia si è misurata apertamente con lo Stato configurandosi come potere sopra il potere quanto questo ha prodotto una modificazione assai profonda nel rapporto con la politica
Con gli enti locali il potere amministrativo
Le forze criminali in queste zone sono scese direttamente in campo hanno accentuato la pressione sulla forza politica più permeabili per la stessa visione del potere della concezione dello Stato che in sei anni
E quindi condizione distorce il sistema di poteri pubblici a proprio vantaggio la vicenda di Ardea con l'arresto nel suo ufficio di sindaco del democristiano cima don né esempio
Come ad esempio il telegramma inviato al segretario della Democrazia Cristiana De Mita da parte di alcuni consiglieri comunali della democrazia cristiana di Anzio e pubblicato sul quotidiano il Messaggero il dodici giugno dell'ottantadue
Nel quale ci denunciava la De Mita minacce intimidazioni pressioni un clima di costrizioni fisiche all'interno della democrazia cristiana
Non affermò con questo che la DC sia un partito mafioso e camorristico lo stesso telegramma che ho citato
Dimostra che esistono le forze che ostacolano un processo di infiltrazione mafiosa ho voluto citare due esempi
Di quale livello di pericolosità si è aggiunta la penetrazione degli interessi mafiosi e camorristici in quella in questa parte della Provincia romani
Il salto di qualità
Rappresentato dal rapporto con la politica
L'irruzione del mercato edilizio nella speculazione sulle aree nel commercio illegale delle licenze nella speculazione sui capannoni industriali nella zona pontina nel taglieggiamento all'impresa ai commercianti agli artigiani nella gestione del mercato della droga
Che oltre ad essere dramma per migliaia di giovani e anche introito di decine di miliardi per il
Perché gestisce questo mercato
Che debbono essere in riciclati attraverso attività diciamo pulite lottizzazioni speculazioni sulle aree intervento nel mercato edilizio
E quando ci si trova di fronte un'amministrazione che non cede che lavora alacremente che censisce le lottizzazioni
Che mette quindi i bastoni tra le ruote si minaccia il sindaco si cerca di intimidire lo ci arriva per fino alla incendio del Palazzo comunale come accaduto a Marino ad una giunta democratica e di sinistra guidata dal nostro compagno Ciocci
Marina la dimostrazione che si possono bloccare le infiltrazioni mafiose e camorristico finito
E camorristiche nelle nostre zone
Ne esistono le forze la volontà la coscienza alta deve essere la capacità di mobilitazione nostre delle masse popolari facendo scendere in campo le altre forze democratiche l'organizzazione di massa il sindacato uomini ambienti della cultura e un rapporto stretto tra Massa e istituzioni
Nella lotta al terrorismo e la criminalità organizzata si misura la modernità di una concezione dello Stato
Di uno Stato che non si arrende non trattano scende a patti con i protagonisti di un fenomeno esiziale per la democrazia italiana come invece è chiaro e lampante che si fece per Cirillo
Nella lotta alla criminalità organizzata ognuno deve fare la sua parte partiti istituzioni organizzazioni sindacali associazioni culturali e di categorie economiche forza della cultura associazioni religiose
Sulle pagine dell'Unità d'ottobre fu lanciata la proposta di una Conferenza regionale contro la mafia la camorra la criminalità organizzata che bene si insieme tutte le forze che dicevo prima è tempo di farla credo
Ampio quindi il fronte delle forze da mobilitare perché alta deve essere la capacità di risposta
Per battere le resistenze o nuovo corso della vita del nostro Paese resistenza che producendo elementi di debolezza di inefficienza dei poteri democratici producono poi i poteri occulti reazionaria antidemocratici
Occorrono statutory vuole e per essere tale dev'essere profondamente risanata rinnovato in grado di affrontare la crisi del Paese uscendone a sinistra con il consolidamento del tessuto democratico lo sviluppo delle libertà civili e democratiche
Compagno vorrei Bracardi
Fare un minore brusio nella sala soprattutto meno riunioni
E anche di fumare di meno se no aprono posso poi offre
Intervengono correnti dall'altro
è stato proposto all'Assemblea un ordine del giorno sulla vocazione Maccarese che protesta contro il tentativo febbrili di vendere a mano privata questa azienda pubblica e che sostiene invece la linea scelta dalla Regione dal Comune della Provincia di mantenere nelle mani pubbliche la proprietaria Maccarese di darla in gestione dei lavoratori
Proponiamo questo ordine del giorno per l'approvazione se non c'è nulla in contrario lo diamo per approvati
La parola densa compagno Maurizio Barletta delegato della sezione Centro si prepari Nerli della sezione più vicino
Compagne e compagni
Io credo che ci sia una parte assai cospicua peraltro della nostra discussione congressuale
Che per quanto possa essere terreno di emendamenti anche molto interessanti e suggestivi
Noi ci porteremo ancora dietro al di là della scadenza nella quale siamo oggi impegnato mi riferisco ai problemi del partito alla sua vita interna ai suoi assegni
Nel contesto di una discussione congressuale molto qualificata e responsabile
Nel contesto di un documento che io approvo e apprezzo pienamente
Continuo a sentire per certi versi come sovrapposto il ragionamento sul partito rispetto agli altri livelli sui quali corre la nostra riflessione
Credo in una parola che in questo particolare passaggio della storia del movimento operaio italiano i problemi del partito abbiano una particolare profondità che sconfina da ambiti meramente organizzativi
E tende a coincidere con la questione degli sviluppi della propria cultura politica che oggi in una precisa e complessa temperie la classe operaia vuole raggiungere
E allora quando noi affrontiamo il discorso sul partito
Se vogliamo tenere ben fermo il bandolo della matassa impedire che questo discorso oscilli continuamente tra una gratuita Sociologia è un astratto organizza attivismo
Dobbiamo guardare con grande ha contezza agli anni che sono trascorsi tra il precedente congresso e questo che ci vede oggi impegnati
In quattro anni il movimento operaio nel nostro Paese è stato sottoposto a prove è stato soggetto ad attacchi che non hanno sicuramente riscontro in altri Paesi dell'Europa attacchi profondi la ceramica
Attraverso i quali né vecchie classi dirigenti per impedire gli sviluppi di un processo storico di fondo quale quello apertosi nella prima metà degli anni Settanta non hanno esitato a farsi andar sono stati gli anni nei quali forse più che in qualsiasi altra fase della storia del paese la vocazione unitaria del movimento operaio italiano è stata sottoposta a prove durissime
Giorno per giorno passaggio per passaggio
Anni ancora nei quali la linea stessa del partito e ciò appunto a partire dal settantanove è stata criticamente rivisitata estasi veramente emendata in alcuni aspetti di fondo
Ebbene io credo che tutta l'eccezionale complessità di questi quattro anni almeno questa è la mia impressione non l'abbiamo ritrovata nella discussione congressuale
Certamente questi quattro anni per la loro incandescenza hanno anche segnato
Le nostre figlia le hanno forse anche smagliante altrimenti non avremmo quei problemi circa il tesseramento che ricordava il compagno Morelli nella sua relazione
Ma io sostengo che il livello di intelligenza politica della nostra discussione si è sviluppato appunto in rapporto alla complessità alla delicatezza e difficoltà di questi anni
Se c'è meno passione politica e su questo dopo tornerò e anche un Contestabile che c'è meno schematismo nella nostra discussione meno approssimazione un approccio più maturo e meno ideologico alle grandi questioni
Quando parliamo di Stato del partito quindi e da questi elementi messi nella cornice di quattro particolarissime cruciali anni che dobbiamo partire
Abbiamo sostanza un partito nel quale si riflette una delle grandi mutazioni del nostro tempo la crisi delle ideologie e la ricerca in parallelo a questa crisi
Di una nuova e più profonda razionalità e la e laicità
Che conservi alla politica e alle forze che interagiscono in essa al soggetto partito quel particolare ruolo attraverso il quale l'Umanitaria esce a dominare il mondo dei rapporti sociali
A guidare in un processo di massa verso esiti di libertà diffusa e di astensione democratica le trasformazioni che intervengono nell'organizzazione del lavoro
Nei nuovi rapporti tra scienza e lavoro
Se le cose stanno così
Se nel partito abbiamo questo tipo di andamento della discussione forse più freddo che non nel passato ma certo anche più maturo più raffinato e scrupoloso
Dobbiamo cercare di darci una spiegazione del perché permane uno scarto tra la qualità dell'ANDI scusi oneri e l'iniziativa francamente io non penso che questo scarto sia assegnabile e qui concordo con il compagno Morelli a regime restrittivo del centralismo democratico
Del resto compagni del centralismo democratico che mi pare assai improprio come pure qualche compagno tende a fare
Identificare con la cultura politica del Partito Comunista Italiano è un dato che sia andato via col vento a ben guardare lungo tutta la nostra storia di congresso in Congresso
Si può anche andare avanti in questo può evoluzione a condizione che essa non si riduca a un fatto puramente metodologico
Ma io penso che lo scarto che dicevo la qualità della discussione dell'analisi se si preferisce
E presa di massa dell'iniziativa non consista nell'impossibilità stante il regime del centralismo democratico di dispiegare pienamente diverse posizioni
Credo piuttosto che il nostro vero problema sia quello di far vivere profondamente quegli articoli uno e due dello Statuto
Dei quali tanto discutemmo nel quindicesimo congresso
Vive pienamente nel raccordo tra questi due articoli quel che noi vogliamo che sia la laicità la modernità del nostro partito
Non l'affermazione che l'adesione al partito al suo è un politico suggello nell'accettazione
Del programma politico e nell'impegno ad agire per realizzarlo indipendentemente dalle convinzioni filosofiche e dalla confessione religiosa derivano conseguenze di grande spessore
Una riflessione su questo punto non soltanto non è gratuita ma essa e invece utile per comprendere le ragioni profonde della correzione della nostra linea dopo il settantanove
E per dare una spinta alla proposta dell'alternativa democratica
Anche in questo congresso sentito da più di un compagno sostenere che l'esperienza di solidarietà democratica
Sarebbe stata spezzata dalle renitenza e politica della Democrazia Cristiana questo apparecchio è un giudizio molto parziale
In ogni modo
Il modo magari non del tutto chiaro il partito nel triennio ha vissuto un disagio molto complesso non soltanto perché avvertiva la durezza della vecchia proposta politica da sfondare
Per avviare un processo di rinnovamento assolutamente inedito ma anche perché in più avvertiva tutto il peso della sproporzione tra il passo politico al quale era chiamato e i contenuti i programmi attraverso i quali determinare un consenso di massa che proteggesse in grande l'operazione da una controffensiva moderata e conservatrice
Perciò non sono mai stato convinto della schematizzazione a proposito della politica di solidarietà democratica che portava a dire linea giusta in pratica sbagliata
E oggi la politica di Alternativa democratica che pure riscuote un profondo apprezzamento mi pare che soffra ancora di un problema analogo
In sostanza voglio dire che noi spesso abbiamo l'inconveniente di avere una linea politica sbilanciati in avanti rispetto ai contenuti che devono pienamente inverare quella linea connotare né di fronte
Alle al alle masse la ragione profonda arricchirne il blocco sociale rompere la gabbia di equilibri che sembrano non avere alternativa
Noi dobbiamo essere pienamente partito di programma
Dalla società promana un'altra richiesta di cambiamento ma questa richiesta sempre meno un timbro ideologico sempre più tende a misurare la valenza politica degli schieramenti sulla scorta di contenuti via degli assetti programmatici che per quel particolare schieramento sa proporre si tratta appunto di quel fenomeno al quale si riferiva nella sua relazione il compagno Morelli e che veniva ripresa anche ieri mattina da Gianni Borgna
La laicizzazione della politica un dato che contrassegna particolarmente le nuove generazioni le donne il loro approccio con la politique
E allora un'affermazione
Come quella circa la centralità della sezione affermazioni come quelle che propongono riunioni non tesi a determinare la discussione
Ma riunioni che devono produrre decisioni e iniziative
Assumono un rilievo non organizzati mistico se si collocano dentro un partito che si in qualifica pienamente come portatore elaboratore e diffusore di un grande procede studi un grande progetto
Lo scarto tra linea politicamente avanzata e programma si è certo assottigliato anche con i contributi che è una stagione come quella congressuale sempre sviluppo
Ma che il problema esiste e confermato dal riferimento costante che a questo aspetto dedica al compagno Berlinguer
Si è fatto riferimento da parte di diversi compagni in questi giorni
In questi giorni alla
Concede alla costruzione togliattiana del partito di tipo nuovo e quel partito rappresento nello scenario politico italiano un fatto dirompente perché se per saldare la questione della rinascita democratica del Paese a tutto una propositi da propositività che scosse settori tradizionalmente arretrati
Pensiamo al mondo contadino portandoli a livelli di movimento che divennero essenziali nella difesa degli assetti conquistati nella lotta antifascista
Certo è vero molto è cambiato rispetto alla fase nella quale Togliatti costruì il partito di di tipo nuovo oggi ad esempio l'ipotesi di promo di promuovere i movimenti
Per controllarli l'ambizione di far corrispondere il passo dei movimenti ai tempi della politica e illusorio
Si estendono gli orizzonti della politique ma accanto a questi nuovi orizzonti si ritagliano spazi autonomi e dialettici rispetto all'organizzazione
Quando pensiamo al partito programma dobbiamo pensare a un partito che abbia nella propria cultura la consapevolezza di queste autonomie di questo policentrismo
Che non mortifica la politica ma che richiede anzi adesso ad essa ancora più rigore e più propositività lo stesso problema dell'unità della sinistra sta dentro la questione di una nuova cultura politica della SIM
Io vedo lì nel terreno su quale cimentarsi ad esempio con i compagni socialisti
Facendo di questioni come quelle istituzionali
Come quella della fuoriuscita dalla crisi dello stesso rapporto tra culture e produttività tra culture trasformazione la sede nella quale rompere il vincolo e arretrati della Teoria della governabilità
Nella sua sfida neoliberista la Democrazia cristiana nella versione di Ciriaco De Mita tende a manifestare progressivamente il suo carattere di partito moderato laico e conservatore
Sarebbe del tutto erroneo dare scarso credito alla possibilità per versante moderato nel quale profondo e recupero da parte della democrazia cristiana non abbia margini di prese una crisi come quella in atto produce moltiplica corporativismi e rispetto ad essi e ancora forte la capacità compensa attrice del sistema di potere democristiano
E qui c'è la ragione più profonda della nostra alternatività nei confronti della democrazia cristiana appunto nella nostra strenua convinzione che esistano contenuti progressisti
Disegno socialista capaci di definire uno sfondo nel quale a grandi masse
Ed autonomi movimenti si definiscano i termini di fuoruscita dalla crisi in avanti
Un partito carico di una progettualità socialista davvero non corre il rischio di scadere nel pragmatismo nelle Imperia
Supera evidentemente nella direzione del partito di massa
E in un nuovo sviluppo della reazione togliattiana il falso dilemma con il partito di opinione sconfigge la riduzione della politica interesse a occasioni di carriera
Nelle affida quella funzione di impegno civile che le è propria anche in una fase come l'attuale
Cento per questo oggi se ha ragione il compagno Morelli il carisma non accompagna più i gruppi dirigenti per i gruppi dirigenti si impone con straordinaria forza la questione della loro qualità della loro qualificazione
E anche qui occorre guardare con coraggio a un altro aspetto dei nostri tempi
Rispetto al passato solo una piccola parte del nostro quadro dirigente può venire al lavoro di partito dalle lotte dalla stessa produzione nella quale sono profondamente mutate le condizioni e gli assegni
è proprio la concezione stessa del funzionariato del dirigente politico che va rivisitata
In questo anzi dovrebbe consistere a parer mio il più importante dei mandati che il Congresso beveva affidare agli organismi dirigenti che si appresta alle ad eleggere
Il partito in altri termini deve riconsiderare quel che è accaduto in questi anni con l'assunzione di responsabilità di governo nella città nella provincia alla Regione almeno fino a un certo punto
C'è una sproporzione oggi nei
Nei mezzi li riferisco evidentemente agli strumenti di elaborazione
Di coloro che amministrano il governano e coloro che dirigono il partito a volte si ha l'impressione che tra governanti e partito si sia aperto un divario che affida al partito una funzione di propaganda
è una sensazione comune al segretario di sezione e al responsabile di una commissione di lavoro della federazione
Ed è negli organismi dirigenti nella loro funzionalità che va ricomposta con circolarità una cultura di governo che si è sviluppata fino a oggi in modo disuguale tra livello il livello del partito
Qui sta la chiave stessa del decentramento qui se alla ridefinizione del ruolo delle commissioni di lavoro come sede di di elaborazione
Sento ancora che c'è una resistenza a prevedere come necessaria una dialettica più forte e più incisiva tra partito e amministratori questa resistenza va superato a con coraggio e responsabilità
Anzi nella qualità di questa dialettica nella sua misura nella sua permanenza consiste appunto un tratto fondamentale del partito che riconosce nella propria progettualità una leva attraverso la quale aprire sempre meglio la strada a una strategia di rinnovamento della città
Nella quale come ci diceva ieri Vetere si addensano contraddizioni vecchie e nuove accanto anche a potenzialità nuove delle quali occorre avere una rapida percezione certo a volte dobbiamo sfuggire ha una qualche tentazione all'ENPALS non tutti i grandi processi che oggi costituiscono le grandi mutazioni del nostro tempo passano per Roma
Ma tuttavia alcune grandi questioni molto peculiari premono in questa città Roma sede dell'Università forse più grande del mondo per numero di studenti
Roma sede di una seconda università e nella quale se ne può prevedere una terza come più volte ha detto Roberto
Roma nella quale anche qui senza rischiare quasi si concentrano spetti di sostanziale rilievo per quanto riguarda la questione dell'autonomia delle istituzioni culturali
Di fronte a un arco straordinario mente ampio di problemi di
Di elementi il problema del partito della sua qualificazione della sua iniziativa assume quindi un rilievo eccezionale a questo aspetto io sento che ancora non viene data non viene dedicata la giusta attenzione
Permangono elementi che sfiorano la rimozione che ripiegano in un insufficiente organizza divismo che fuggono in avanti anticipando una formalistica questione
Su come dovremmo discutere piuttosto che decidere su cosa discute ed è invece su cosa discutere nei vari livelli nei quali si articola la nostra organizzazione che passano a volte tra di noi divisione
Sono fecondi a parer mio tutti quei contributi che saranno invece ricomporre nella nostra vita un più forte rapporto tra discussione e decisione
La cultura politica la riqualificazione della cultura politica e quindi un impegno immediato e in Piero che noi abbiamo di fronte un impegno stimolante un impegno che sentiamo di poter affrontare con fiducia sostenuti dalla ricchezza ed è l'ampiezza della nostra tradizione
Per muovere verso questo impegno sento che dobbiamo superare una concezione della politica culturale incline all'eclettismo alla gratificante amministrazione dell'ordinario nello spirito del tutto si tiene
Molti dei problemi del partito si identificherà oggi con i problemi della sua cultura politica ed è per questo che oggi la politica culturale del partito deve ridurre la pratica della delega deve essere invece la sede nella quale più fortemente si qualifica e trascorre la nostra scelta
Mancano diciassette anni al Duemila
Credo che questo dato da questo dato venga una sfida esaltante alla nostra forza alla nostra storia alla nostra tradizione
è una sfida che ci induce a guardare in grande alle questioni ai problemi a considerare che i tempi della politica subiscono accelerazioni profonde
Questa sfida dobbiamo accoglierla e l'intelligenza collettiva del partito che ci induce a raccoglierlo
La parola a Giovanni Lanzone reportage saluto al congresso del comma nuovi si prepari della sezione o più vicino
Compagne e compagni dal momento che non parlo tanto nella veste di consigliere
Nel circoscrizionale quanto in quella di portatore dei saluti dei auspici dei Cristiani che esistono avvicinati al uno sforzo che lotta politica del partito vi è però anche una misura sobria nell'uso del tempo
Io vorrei semplicemente
Dare una
Sono fare una sottolineatura che ritengo importante in questa momento di elaborazione della politica di Alternativa democratica
Diceva di dover avvertire che la principale correzione di rotta non sia stato tanto nell'aria
Nell'individuare un nuovo interlocutore un modo diverso di concepire l'interlocutore cattolico
Quanto fra un modo sbagliato di interpretare
La strategia di compromesso storico e
Una modo di attuare
La strategia di Alternativa democratica che è ancora da individuare quindi il problema sembra ancora grosso davanti al partito
In effetti quando nel settembre mille novecentosettantatré in compagnia di con Berlinguer scrissi famosi articoli sul compromesso storico
Io ricordo che l'interlocutore cattolico era individuato abbastanza bene sarebbe ingeneroso dire come oggi spesso si dice che fu confusa la questione cattolica con la questione democristiana
Inoltre Berlinguer diceva che si potevano individuare tre fasce
Nel mondo cattolico una quella dei cattolici che avevano già operato una scelta i confronti delle lotte del Partito comunista o comunque nei confronti della politico progressista e della sinistra
La seconda componente secondo fattore di questa area era da individuare nella Chiesa cattolica
E la terza infilerà il partito della Democrazia Cristiana a quale molte gran parte moda cattolica se guidava andare il proprio consenso fu poi nella attuazione concreta della strategia di compromesso storico che avvenne questo appiattimento
Per cui si confuse
Continuamente fra cristiano e democristiano per cui si è arrivati a una profonda revisione a una mutazione di questa politica ora questo errore secondo me è ripetibile
Si può di nuovo se si va con delle formulazioni soltanto verbali e senza conoscere in concreto le articolazioni del mondo cattolico si può andare anche a rifare il medesimo errore secondo me o magari per esempio non individuare più l'interlocutore la democrazia cristiana ma individuava nella chiesa così come con dentro Casini e
E varie Bozzo insomma diciamo ma senza vedere quali solo le possibile articolazione dinamiche all'interno del mondo cattolico
Per uscire da questo non è che io abbia una formula in tasca dare delle indicazioni una mappa delle varie forme di associazionismo cattolico quelle più vicine per i più disponibili quelle mille meno disponibile mai sembra indispensabile individuare il nodo culturale per potere andare ad affrontare delle lotte e delle riforme
Cioè non si può oggi andare a affrontare per esempio il tema che se io della tossicodipendenza senza sapere che cosa significa condizione giovanile senza sapere cosa significa
Emarginazione giovanile senza sapere cosa significa in tutto il suo spessore discorso della tossicodipendenza e non solo quella dalla droga ma anche da altre forme cosa sia l'alienazione eccetera per fare questo occorre elaborare degli strumenti culturali
Che solo pochi strumenti culturali indispensabili per formulare delle ipotesi di lavoro per formulare delle leggi ed è proprio l'individuazione di questi strumenti culturali che si possono incontrare
Cattolici che io non conosco questo momento non posso pregiudizialmente dire dove siano sì dell'Azione Cattolica ore l'AGESCI nelle ACLI o nelle comunità di base
Nel mlal i movimenti di volontariato o nei gruppi Abele
Io non posso dire dove si era in partenza ma lo si vedrà al momento in cui si andrà a elaborare questi strumenti lo stesso non si può oggi attuare riforma sanitaria o mettere in campo un ritorno al forma dell'assistenza senza aprire una cultura di queste riforme e questa cultura non è ne un confronto fra la l'ideologia marxista e la teologia cristiana
Ne è un pasticciaccio fra le due cose mai una nuova cultura che deve essere la quadra che su queste destato un'interessante intervento del compagno Berlinguer in un'intervista all'agenzia Adista che secondo me non ha avuto sufficiente
Risalto forse ne ha avuto più sulla stampa cattolica che non sulla stessa stampa di partito nella quale si parla della opportunità che il partito deve creare per l'elaborazione ti fatti culturali strumenti culturali e di valori nella quale si verifica quali sono questi interlocutori
No laici o cattolici per la la costruzione di una alternativa democratica o credo che questa sia una sottolineatura concedetemi
Un attimo ancora una questione di diciamo appartiene all'anima stessa delle comunità cristiane di base ed è l'acquisto del concordato che è una specie di cadavere
Che sta dentro il cassettone un intanto casca fuori un dito qualcuno ci tira un calcetto e rimanda sotto comunque sono molti dal Daja dalla Costituzione a quarantotto che noi dobbiamo rivedere questo concordato ogni tanto ne esce fuori una bozza che in generale risulta peggiorativa
Secondo me e adesso io non potrei fare un elenco vide delle calienti dello Hans delle comunità di base nei confronti di questa ma un punto la potrei almeno sottolineare è secondo me indecente
Però questo effetto che il popolo italiano in tutte le sue articolazioni in tutte le sue età sia trattato come un trattato internazionale al quale sono interessate due commissioni una commissione governativa la commissione della chiesa e non è interessato il Parlamento ha però interviene interessato soltanto a bozze
Che vengono presentate viene messo continuamente ripetutamente di fronte a questa alternativa o stroncare tutto o inghiottire rospi ora è tempo che in questo dibattito venga fatto del Paese che nel Paese si sappia cosa significa fare scuola
Cosa significa parlare di religione dei bambini
Cosa significa essere insegnanti
E così gli estri insegnanti di religione e se ammissibile che un insegnante entri senza titolo di studio ma solo per nomina di una istituzione esterna alla scuola a assolvere quella determinata funzione che cosa significhi oggi contrarre matrimonio
Dopo
Ovviamente nel mille novecentoventinove lo stato la lo diritto di famiglia della Chiesa e il diritto di famiglia sancito dallo Stato erano i venti incidenti siano i concetti dei confronti
Della vita sessuale della contraccezione della Bortot del adulterio della donna e così via oggi c'è stata una divaricazione
Come è possibile pensare che con un unico atto rituale in cui è delegato anche come ufficiale di stato civile il ministro di culto
Due persone entrino in due ordini di obbligazioni non sono distinte ma divergenti
E che questo sia gestito esclusivamente come fatto religioso
La chiesa in questo molto saggia fa molto bene informa accuratamente coloro che contraggono matrimonio su quali sono i i propri doveri ma lo Stato che suppone che la legge sia conosciuta e non perdona a chi ignora la legge non ha la medesima preoccupazione per cui oggi non è più la stessa cosa consentire che il sacerdote che presiede alla l'atto di contratto questa cosa e anche un po'degradante secondo Abete
Proprio dal punto di vista religioso questa
Questa mescolanza fa la figura dell'ufficiale di stato civile e la figura del sacerdote ecco mi sembra che questo possa essere superato come d'altronde superate tutte le socialdemocrazie
Del nord di cui sovente in questi giorni ho sentito parlare anche con l'abitazione con la speranza che non siano nuovi Mapelli
Ecco col mio e io auguro che nel partito si sviluppi il dibattito anche su questo
Viaggiano giorni insomma un saluto al lavoro da portare al congresso
Al microfono veniva Nerli della sezione di Fiumicino
Io credo compagni che sia un fatto storico
Nel Progetto Roma
Che la giunta di sinistra ha proposto
Che un capitolo fondamentale importantissimo sia dato allo sviluppo del litorale romano
Anche perché questo significa cambiamento e significa concretamente andare verso i bisogni della gente non solamente a parole ma nei fatti esisteva però contrariamente forze di altre occasioni in altri momenti
La la necessità di una grande convinzione politica di questo fatto nel partito ed iniziative perché non può fare solo il Comune la giunta di sinistra
Questo grande progetto di iniziative dello stesso partito
Due sono le considerazioni che ispirano la visione del problema
L'esistenza di una necessità politica sia nella città nel suo insieme sia tra i cittadini del litorale
Che determini un nuovo utilizzo delle risorse del territorio e la seconda è che grazie alla politica di risanamento e di unificazione della città avviata dalla giunta di Sini
Era una politica programmatica di cambiamento occorre superare la contraddizione di fondo tra le norme valore delle risorse naturali
Soggette oggi a forte manovre speculative e di deturpamento ambientale e il loro utilizzo perché se no rimangono anche esse frasi fatte questi progetti
Meravigliose Giorgio diciamo da sempre forse però non c'è convinzione c'è più convinzione la gente nei cittadini che forse all'interno del partito che sono meravigliose le risorse naturali del nostro litorale
Basti pensare a villa Torlonia Fiumicino che forse pochissimi di noi conoscono ma forse diciamo che sono cose non indispensabili
I duecento ettari tra Focene e Fregene e Passoscuro i quarantacinque chilometri di spiaggia gli scavi archeologici di straordinaria importanza mondiale
Basti pensare al Porto di Traiano e compagni è ora di finirla con lo Zoo Safari ci abbiamo fatto una lotta nel settantaquattro
è un anno che se ne devono andare e ancora non si riesce a farli andar via anche su questo è necessaria una grande iniziativa del partito
Basti pensare
Alla alla necropoli e Ostia Antica che collega completamente il litorale
Quale grande occasione allora di sviluppo soprattutto turistico di Roma capace di recepire le varie esigenze del turismo di massa e di quello giornaliero
Di chi va al mare agli scavi ai parchi prolungando a tutto l'anno la stagione turistica ciò significa non solo la salvaguardia del verde delle pinete e degli scavi della costa e delle spiagge ma anche la loro valorizzazione e sviluppo potenzia potenziando le strutture turistiche impianti sportivi i servizi Paleari
Per questa nuova immagine del litorale della città occorre però un diverso sviluppo economico
Basato sull'ampliamento della produttività
E dell'occupazione nell'industria nel turismo nella nautica nella cantieristica nella pesca nell'agricoltura forte sono questi i punti Cass non sono in crisi se veramente ci facciamo una battaglia
Sopra
Per un progetto programmatico di questa portata è necessario il concorso delle forze sane dell'imprenditoria privata del movimento delle cooperative e dei sindacati di tutte quelle forze culturali e politiche della città e della regione
è fuori dalla logica di una concezione moderna di una metropoli quelle posizioni politiche di stampo conservatore
E purtroppo ce ne sono una nostra città che pongono la questione dello sviluppo del litorale intermedi Gretto provincialismo
Propongono lo sul lo smembramento del Comune di Roma con la creazione di due nuovi comuni una Fiumicino e l'altro ad Ostia Roma ed è una realtà
Stadio nettamente sul mare compagni per quarantacinque chilometri
Inoltre non ci sembra retorico per lo sviluppo dell'intera città riconsiderare la funzione del Tevere in termini di recupero produttivo e Dina navigabilità
Già alcuni atti di governo da parte del Comune vanno nella direzione giusta basti pensare all'INPS all'intento di realizzare un porto turistico a Fiumara Grande alla difesa delle coste
Per la realizzazione di un così ampio Progetto di sviluppo del litorale romano è necessaria do andare ad un cambiamento dell'indirizzi economici
Della direzione politica del Paese
Perché l'inflazione la svolta recessiva il soffocamento degli investimenti Italy immortali alla finanza locale l'attacco aperto alle condizioni di vita e ai salari dei lavoratori
Sono infatti i reali ostacoli allora lo allo sviluppo del Paese e della città
Occorre battere la resistenza del governo in materia di decentramento del reale potere alle Regioni ai Comuni per portare a conclusione con le municipalità il processo di decentramento dei poteri
Alle circoscrizioni
è necessario fare presto andare per quanto riguarda le circoscrizioni del litorale fila tredici e della quattordici ad un reale decentramento di potere data la peculiarità di queste zone però compagni
Il maggiore decentramento ha bisogno di un partito attrezzato diversamente
Ricco di proposte di iniziative senza attestarsi a posizioni di idee lega
Come è successo spesso negli anni passati soprattutto in periferia infatti il partito diciamocelo chiaramente io l'ho sentito poco
Ha vissuto di rendita delegando ai compagni impegnati nelle circoscrizioni o in genere negli enti locali la soluzione di tutto
Rinunciando alle iniziative di stimolo che partono dai bisogni della gente
Pensando che una volta che c'è la giunta di sinistra ogni problema veniva risolto magari con una telefonata e si è poi il problema non viene risolto ci impegniamo in riunioni era unioni
Estenuanti anche aspre del perché il compagno assessore o presidente di Commissione non è raggiungibile o cose di questo genere e la gente non capisce
Perché al di fuori se è un centro sociale e non viene aperto nonostante che accompagnò Luigi Petroselli lato inaugurato nell'aprile ottantuno se un impianto sportivo voluto dall'occupazione
Di un terreno
Nel settantaquattro realizzato dalla giunta di sinistra è il migliore del Lazio e sono sei anni che è terminato non per quel suo perché c'è la giunta di sinistra il partito non si deve muovere
Stimolante
è interessante e penso che essi colleghi su questo punto è la parte iniziale della relazione del compagno Morelli
Io sono pienamente d'accordo
è necessario cambiare il modo di fare politica in mezzo alla gente io credo che questo punto decisivo
Per la nostra azione per la stessa Alternativa democratica che non è un progetto bello e fatto ma è necessario costruirlo nella società e appunto come però la società oggi credo
Che negli ultimi anni ci sia stata una vera e propria rivoluzione del mondo di essere della gente con processi di cambiamento rapidissimi
Che hanno investito i modi di vita
Di pensare i valori di riferimento
E a questo compagni molto hanno contribuito e stanno contribuendo i nuovi mezzi di comunicazione i messaggi arrivano
Si mettono in testa alla gente e se ne vanno perché
Non pensiamo un momento quanto non vale più il volantino fitto fitto fitto fitto è ancora fitto
è necessario un salto allora di qualità anche in un modo coraggioso nel modo di fare politica dell'assist della sezione
Se restiamo fermi mentre le stesse forme di aggregazione cambiano
Non sono più quelli di cinque anni fa ce ne sono altre di firma di forme di aggregazione se restiamo chiusi noi stessi perderemo grandi occasioni e appuntamento
Un ragazzo un giovane di quindici anni è profondamente diverso da un giovane di vent'anni ambedue però è difficile che ci capiscono
Se continuiamo a fare politica con mezzi che andavano bene solo dieci anni fa ma soprattutto se non ci se ci abituiamo come diceva molto bene il compagno Morelli nella sua relazione
Soprattutto se non ci togliamo di dosso la nostra sicurezza il nostro pedagogia Isma'ad ogni costo
Forse soprattutto è necessario avere fantasia all'uomo che esiste senza perdere però quello che siamo valgono sempre le assemblee interminabili i direttivi con formule burocratiche
O forse specie con i giovani non è non è necessario smetterla con la concezione la sezione come punto e portatrice essa sorvola di verità assoluta
Se usciamo dalle sezioni poi dopo si riempiranno ma se diventano anche fisicamente un'altra cosa
Un fatto storico accaduto nella nostra sezione di Fiumicino erano anni che ci domandavamo anche noi riunioni riunioni perché i giovani non non entravano sul centro sociale abbiamo detto
Andiamo in piazza stiamo organizzando sono entrati i sette giovani compagni un fatto rivoluzionario
Che è un giovane di diciassette anni entri in una sezione del partito comunista qualcuno non ci crederà io ritengo in questo momento che è un fatto rivoluzionario
Ebbene stiamo preparando in insieme ma gestito da loro senza simboliche perché i giovani dei simboli
Buttati lì delle volte hanno un grosso timore
Stiamo preparando un concerto affinché il centro sociale inaugurato da compagnie Petroselli due anni fa
Si apra qualche problema l'ha avuto il nostro qualche consigliere circoscrizionale marrone è partito è questo è di stimolo non c'è non gliela facciamo più di appiattirsi io penso che non scandalizzi nessuno
Il partito e le istituzioni
In indi made in momenti anche conflittuali
Se riusciamo a punto dalla sezione poi dopo si riempiranno quante volte ci siamo detti in tanta sembra che dobbiamo stare nelle pieghe della società
Ed è giusto ma stiamoci davvero essendo noi stessi di questo tempo di questa società che cambia non siamo compagni dei marziani
Io penso
Un aspetto particolare compagni io non lo sento moltissimo sono convinto che bisogna avere dei mezzi nuovi per stare in mezzo alla gente
Le radio sono tremende però un punto fondamentale per la nostra esperienza a Fiumicino anche penso in altre sezioni è la diffusione domenicale dell'unità
è chiaro che le opinioni le idee fra di noi sono abbastanza diverse
Io credo che sia uno strumento importantissimo è assolutamente non superato almeno per due motivi
Il primo lo diceva innocente l'unione il compagno Macaluso è perché grazie alla diffusione dell'Unità domenicale che il nostro giornale
Può vivere se no non vivrebbe grazie a diffusione dell'unità domenicale che noi possiamo avere diciotto mila punti di vendita ma un altro aspetto fondamentale compagni quante volte
Mettiamo i manifesti e diciamo Assemblea sul punto it S ma come è facile giungere nelle case con la diffusione dell'unità
Io dico un'esperienza piccolissima
In un bar di Fiumicino ci aspettano tutte le domeniche alle dieci e mezza
Sugli argomenti detti dal TG uno e TG due la sera prima nella diffusione dell'unità
Se non avessimo questo strumento quella gente lì e altre in sezione non non le non non ce li porteremmo ma io penso che è sbagliato e paternalistico
Dire compagni andiamo a diffondere l'unità io penso che deve essere nell'anima del partito ad ogni livello ci devono essere responsabilità
Dal punto di vista organizzativo sulla diffusione in genere della stampa anche perché finisco compagni la diffusione dell'Unità cita anche un altro aiuto forse una cosa che non facciamo
Tanto spesso ascoltare la gente l'ascoltiamo molto poco io ritengo perché forse siamo abituati a dare noi lezioni
Forse capiremmo suspence ascoltassimo la gente che il problema della militanza è un problema
C'è un'attenzione grandissima verso di noi da parte della gente io credo che il problema più importante è fra di voi se noi sa sappiamo adeguarci alla società
Questo è il penso il punto fondamentale
E con umiltà penso che dovremmo ascoltare di più la gente e la gente che si interessa della Roma e della Lazio il giovane che gli piace la musica politica si fa anche in questo modo
La parola Borgomeo segretario provinciale della CISL si prepari Sandro Del Fattore segretario provinciale del prodotto
Poi avrà la parola il compagno Paolo Carrazza dalla sezione Ponte Milvio
Compagnie legati compagne e compagni amici e compagni
Pochi minuti per un saluto per una riflessione per un augurio
Anzitutto il saluto che non vuole essere un fatto dito
Ma vuol mettere in evidenza un aspetto credo potrei togliere il credo che è la prima volta che il segretario della CISL o porta il saluto al congresso del Partito comunista romano e credo che la cosa meriti una attenta riflessione perché è un fatto estremamente importante
E volevo ringraziare la presidenza per questa opportunità che mi si offre per portare il saluto degli oltre centotrenta mila lavoratori iscritti alla CISL di Roma delle zolle le strutture in tutte le categorie
Un saluto di una organizzazione della CISL che spesso viene definita sbrigativamente cattolica
In nella civici sono i cattolici relativamente democristiana nell'asilo ci sono i democristiani un'organizzazione che magari discrimina i lavoratori al momento della iscrizione credo che sia opportuno in una sede come questa ribadire la piena autonomia della organizzazione ma non fa certamente le loro amici e compagni di parlare della CISL e il vostro congresso
Volevo fare questa riflessione per dare un significato maggiore una maggiore valenza politica la riflessione unica che in pochi minuti ma cinque a fare
Il compagno Sandro Morelli nella sua relazione ampia ricca di spunti interessanti che credo che per la parte che riguarda Roma il governo della città
Imponga al movimento sindacale un confronto che si vede che si può fare confrontando le posizioni del movimento sindacale con quelle del Partito comunista
Dicevo nella sua interessante relazione Sandro Morelli rilanciava
La unità sindacale usava il termine se cito bene a memoria ma riconfermata l'unità sindacale
Io non credo che sia una frase di circostanza una frase detta perché lui da un fatto positivo e quindi evoca fatti importanti e positivi no no
Credo non è che sia un fatto propagandistico credo che sia realmente sentita la esigenza da parte del corpo del Partito Comunista Romano di rilanciare l'unità sindacale
Che dobbiamo riconfermarlo amici e compagni non soltanto come unità fra CGIL CISL e UIL che sembra questo pensiamo ma anche unità nel movimento nella capacità di direzione politica del movimento di raggruppare di rendere coerenti le scelte delle categorie che qualche volta anche per il disgregarsi della situazione politica economica e sociale del nostro Paese rischiano di essere più che posizioni di categoria posizioni corporative
Quindi unità non soltanto nella Federazione Cgil Cisl UIL ma unità nelle scelte del movimento nelle politiche del movimento una unità amici e compagni che non è sì importante soltanto perché diciamo noi che uniti si portano a casa risultati concreti perché il movimento sindacale unitaria in condizione di assicurare ai lavoratori conquiste Maggioni non soltanto per questo mi sembra intuitivo
Ma anche perché e in certo senso capovolto il solito discorso l'autonomia per l'unità perché è un movimento sindacale unitario è in condizioni di resistere alle pressioni più o meno legittimi alle interferenze alle ingerenze dei partiti più o meno tutti sul movimento sindacale minacciando la unità stessa del movimento sindacale
Ma voglio aggiungere un'altra riflessione
Per l'importanza di questa considerazione sulla riconferma dell'unità sindacale
Nel Paese c'è un grande dibattito politico
E i partiti continuano di almeno i due grandi partiti a dichiararsi l'uno alternativo all'altro
E ci non entro certamente nella valutazione delle scelte dei due principali partiti politici ma ho l'impressione che questo dichiararsi l'uno alternativo all'altro può anche precludere possibilità di confronto la Federazione CGIL CISL UIL
Collaboratori di diversa ideologia Condi diversa milizia militanza partitica e politica
Può anche assolvere a questo importantissimo ruolo nella società italiana c'è veramente bisogno che non si perda questa possibilità di confronto questa possibilità di dialogo fra forze Poli
L'ultima riflessione l'ultimo l'ultimo e l'augurio
Voglio appunto augurare che la fede il congresso della Federazione romana
Contribuisca per il peso che oggettivamente a Roma hanno i problemi di Roma nella quadro generale del Paese contribuisca a definire la linea del partito comunista italiano
E capace di risolvere i problemi economici e sociali del paese grazie per l'attenzione
Ringraziamo il segretario generale della CISL di Roma per il saluto non formale portato al congresso dei comunisti romani
La parola e adesso al compagno Sandro Del Fattore segretario provinciale del Partito di Unità proletaria
Il nostro care compagne e compagni
è un intervento un po'particolare
Diverso forse dal contributo importante che hanno qui portato le altre forze politiche
Particolare perché la nostra storia la nostra cultura è fortemente intrecciata con la vostra non soltanto per ragioni di provenienza
Quanto perché
Anche negli anni più difficili quelli dell'unità nazionale
Quando la polemica era più ampia e profonda non abbiamo mai sostenuto che c'era un regime di CPC
Abbiamo avuto il coraggio di una politica unitaria di valorizzare gli elementi di svolta di ripetere che il Partito Comunista poteva essere coinvolto in una politica di alternativa e diventarne anzi la forza principale
Abbiamo analizzato con serenità il problema del Partito comunista valorizzando nel momento in cui tutti gridavano allo scandalo per il suo presunto arroccamento
Quella svolta non come svolta alla francese ma impegnandosi nel sostenere che essa si coniugava anche a un tentativo di rinnovamento e di recupero strategico
Se abbiamo fatto bene a far ciò va detto con altrettanta chiarezza quello che costituisce un tessuto unitario e ciò che costituisce elemento di polemica
Vorrei allora subito affrontare una questione importante che ha costituito il centro del dibattito e dell'iniziativa politica nelle ultime settimane l'accordo su scala mobile e contratti
Voi compagne e compagni lo sapete abbiamo espresso un giudizio negativo su tale accordo
è indubbiamente una questione complessa delicata sulla quale è bene evitare semplificazioni superficialità o demagogia
Non possiamo infatti dimenticare che esso era stato preceduto da una fase di scontro sociale as pro e drammatico
Non di qualche settimana ma di Mrs da quando cioè la Confindustria aveva deciso con la disdetta della scala mobile di operare un attacco diretto al movimento operaio nel suo complesso
Da lì
Nel volgere di pochi mesi abbiamo assistito ad una crisi di governo quello di Spadolini alla ripresa di un conflitto sociale di un grande movimento di massa
Alla formazione di una maggioranza fragile nella composizione quanto decisa nelle scelte gravi di politica economica
Al sostegno pieno della democrazia cristiana alle scelte della Confindustria alle prime grandi difficoltà del disegno craxiano
La questura cioè della scala mobile contratti diventava un pezzo di uno scontro generale da poggiare su un compiuto discorso di politica economica alternativa per la prima volta dopo moltissimo tempo il movimento operaio offriva la prova della possibilità nel pieno della crisi di far vivere uno schieramento sociale alternativo
Abbiamo visto in alcune settimane via via maturare prima un dibattito politico una crescita di movimento un protagonismo nuovo dei consigli di fabbrica una capacità do it di coinvolgere forze all'interno degli stessi partiti
La dimostrazione cioè che se si trovano occasioni piattaforme strumenti organizzativi la crisi può tornare ad unire a mobilitare la gente
Tutto questo non ci sembra presente nell'accordo
Sul piano economico perché se forse nell'immediato il potere d'acquisto del salario reale sostanzialmente garantito visto nella sua dinamica questo risultato è molto fragile e probabilmente sarà via via contraddetto
La contropartita soprattutto la questione fiscale alla scala mobile contrattazione assunzioni
è una contropartita ad essi destinata ad essere continuamente ricontattata anno dopo anno col rischio che il meccanismo del fiscal drag riprenda a funzionare
E ciò nel quadro di una politica fiscale dello Stato che non ha individuato altri e diversi canali di reperimento delle risorse ma c'è l'aspetto più direttamente politico che non ci convince
Se ora come da più parti si dice la prospettiva e condurre la lotta per il lavoro dobbiamo rimontare un accordo che sul terreno del mercato del lavoro e della mobilità
Realizza consistenti inversioni di tendenza e pesanti vincoli all'iniziativa del sindacato
Basti pensare alle chiamare nominative al peggioramento dei criteri della cassa integrazione per chiederci come sia possibile per questo sindacato senza una dichiarazione una chiarificazione di fondo con i lavoratori realizzare ad esempio l'obiettivo della Marcia per il lavoro e più in generale l'obiettivo di rovesciare la politica economica del governo
Qui il vero punto debole dell'accordo il rischio di un rafforzamento del governo Fanfani e della sua credibilità
L'imbriglia mento della sinistra d'opposizione entro gli stessi decreti economici che solo poche settimane fa abbiamo tutti giudicato radicalmente negativi testimonianza ne la unificazione fra materia fiscale riforma IRPEF nella sostanza il governo Fanfani che bisognava indebolire e mettere in crisi esce dall'insieme di questa vicenda forse più rafforzato il più solido
E questo è ben difficile che possa essere premessa per un cambiamento della politica economica
Non c'è dubbio e non ce lo nascondiamo che su tutta la vicenda hanno pesato problemi seri e di grande portata in primo luogo la minaccia di nuove difficoltà e di una possibile rottura nel sindacato
Sono questioni reali da non sottovalutare e su cui evitare semplici giudizi a posteriori
Ci coglie invece prendere in considerazione una questione più di fondo che può fornire indicazioni preziose anche per i prossimi mesi ed è questa
Forse tutta la vicenda avrebbe potuto assumere un itinerario diverso se da subito al momento della stretta nei mesi scorsi
Si fosse unita alla lotta sulla scala mobile la forza di alcune rivendicazioni in positivo che servissero non solo a dare più consistenza e spessore al movimento di lotta
Ma che facessero appunto di tale questione un pezzo di uno scontro generale da poggiare su un discorso di politica economica alternativa mettendo in campo altre forse non solo a livello di movimento ma anche a livello politico arrivando insomma la stretta con la Confindustria da una parte e ad un chiarimento nel sindacato e la sinistra dall'altra con un'attrezzatura maggiore tanto più quando il Partito socialista ha vissuto negli ultimi mesi un reale
Una reale incertezza politica un momento di reale incertezza politica la vicenda dell'autunno scorso la rottura con la DC sulla politica economica la politica fiscale non aver forse costruito per tempo una iniziativa che incalza se il prezzo il Psi
Proprio nel momento delle scelte più che ha una sua diversa collocazione abbiamo riscontriamo un rafforzamento del quadro e delle alleanze politiche esistenti
Tante che dopo questo accordo non siamo di fronte alla riaggregazione di un fronte politico della sinistra quindi con la speranza di un processo politico in avanti
La vicenda dell'ENI e delle giunte dimostrano forse il contrario abbiamo voluto porre questi problemi per alcuni motivi in primo luogo perché consapevoli che dentro questa vicenda si giocavano grandi questioni politiche apporta a partire dalla battaglia stessa sull'alternativa
Ma soprattutto per discutere insieme occasioni Errori possibilità in una fase di scontro intenso non certamente concluso
Nella quale non solo ci troveremo tutta intera la questione del deficit pubblico ipoteca dell'inflazione quanto un aggravamento della crisi che costringerà l'avversario a chiedere di più soprattutto in termini di occupazione
Gli abbiamo voluto porre questi problemi perché non li riteniamo estranei alla stessa questione dell'alternativa anzi sono decisivi per rendere più chiaro con quali forze quali schieramenti interlocutori programmi vogliamo costruire l'alternativa
Non c'è dubbio che su tale questione si è aperto un grande il secondo dibattito che attraversa forze politiche non solo della sinistra ma nell'intellettualità nel mondo dei mass media
Il documento congressuale del partito comunista segnala importanti ed interessanti elementi di novità in primo luogo nella considerazione che diventa netta l'ipotesi dell'alternativa alla DC
è su questo che vogliamo brevemente soffermarci perché sotto la questione formale Alternativa democratica alternativa di sinistra si nasconde una questione sostanziale alla quale siamo fortemente interessati
Noi continuiamo a ritenere che se ha un senso parlare di un'alternativa un'alternativa rispetto alle attuali politiche italiane occidentali
Essa comporta delle profondissime trasformazioni delle strutture del sistema dell'assetto dei collegamenti internazionali e che può essere affrontata solo da una maggioranza molto coesa
Determinate unificata da una cultura ed è un progetto politico preciso
Comporta pregiudizialmente modificazioni dei rapporti di forza una forte organizzazione del blocco che vuole essere alternativo
Una linea di alternativa quindi che parta dai contenuti dalla cupezza dello scontro sociale e per questo cerca interlocutori e schieramenti solo questo itinerario di lotte di progetto come propria premessa che sia cosciente di dover ricostruire un'unità con altre forze politiche passando anche attraverso una loro trasformazione profonda
Può essere la premessa di una vera alternativa di governo di una cultura di governo che non esiti che non è editi problemi reali Manzi prepari forze e idee per risolverli
Certo l'alternativa ha bisogno di una trasformazione profonda oltre che di una fase di opposizione anche a livello degli schieramenti politici e questo non solo perché insolubile il problema di una maggioranza alternativa
Che non passi attraverso una ricca di classificazione delle sigle politiche attuali ma c'è qualcosa di più
Si tratta del modo in cui le forze politiche si sono rapportate alla costruzione del consenso il fatto che i partiti spesso anche quelli della sinistra siano cresciuti con una tale possibili passività nella costruzione del consenso
Da rendere urgente ricostruire un rapporto con la gente basato il patto di maggiore partecipazione di nuova fiducia di capacità di un progetto a medio termine per poter reggere la controffensiva dell'avversario e anche le durezze delle fasi di transizione
Una cosa diversa quindi dal concepire l'alternativa come è avvenuto spesso e avviene tuttora nel dibattito politico e attraversa molte forze e culture fino alle esercitazioni di Scalfari e dello stesso De Mita
Con una sorta di divisione concordata di ruoli tra maggioranza e opposizione
Soprattutto l'affermarsi in questo nuovo orizzonte dell'alternativa non come una polarizzazione di programmi e schieramenti sociali diversi
Che fanno diverse proposte al Paese ma al contrario come una possibilità di sostituzione delle classi dirigenti senza rotture
Fondata proprio sul fatto che questa sostituzioni non rappresentano delle svolte sostanziali né di programmi né di schieramenti politico-culturali
Ci si pone concretamente l'interrogativo e mi avvio a concludere se un'alternativa di questo genere sia una prospettiva praticabile io credo francamente che molte cose siano logorate in questi anni
La crisi è diventata pressante e la disponibilità del paese per un grande investimento per il futuro è diminuita credo però che paradossalmente proprio questo aggravamento della crisi rende tanto più urgente questa prospettiva per la prima volta nella storia del capitalismo l'inflazione si coniuga una forte tendenza recessiva
Esplode del moto che sappiamo la cancro la cancerosa questione del deficit pubblico e insieme come espressione conseguenza della crisi economica crescano le tensioni internazionali l'aggravarsi del conflitto nord-sud sono fenomeni che portano ad una richiesta secca di potere da parte delle forze dominanti senza poter premettere per lunghi anni contropartite visibili la loro ricetta si compendia di pochi concetti
Priorità della lotta all'inflazione necessità di ridurre il salario reale di smantellare l'e di smantellare lo Stato assistenziale
Necessità di ricondurre alle regole del di mercato i rapporti economici internazionali anche con quei soggetti atipici che sono il terzo mondo ai Paesi dell'Est
Essa sconta perciò una fase di recessione di stretta come premessa e condizione per una presunta ripresa diffusa duratura dello sviluppo ma c'è forse dietro questi fenomeni qualcosa di più
Crediamo valga la pena cominciare a discutere se non affiora ormai una crisi storica del sistema capitalistico e della sua forma principe l'industria lirismo
Declino cioè di un sistema che non può concepire il benessere se non attraverso l'espansione quantitativa delle merci che in un'altra mediazione tra produzione e bisogni se non il mercato
Che in un altro nesso per stimolare il lavoro appunto perché alienato se non l'imperio e la competizione
E questo se lo suggeriscono propri temi storicamente emergenti disastro ecologico scarsità di risorse rifiuto del lavoro l'emarginazione crescente e lo sterminio di gran parte di gran parte del mondo la disgregazione del tessuto sociale
Sono insomma processi che portano ad uno scontro crescente di blocchi sociali a cui dare uno sbocco una prospettiva e a partire da queste considerazioni che si comprende anche la crisi il travaglio la riflessione delle stesse socialdemocrazie
Superare da sinistra lo stato sociale mentre non più solo i meccanismi della distribuzione ma anche quelli della produzione di ricchezza sociale sono i loro come i nostri problemi
D'altra parte esistono fatti consistenze che dimostrano possibile percorrere un itinerario diverso da strade passate
Pensiamo ad esempio alla questione del movimento per la pace colpisce per il maturare di una nuova coscienza ideale e culturale e ci dimostra anche che le possibilità di un'alternativa non sono solo a livello elementare di propri di protesta mi avvio a concludere
A esso ha rappresentato nel concreto
In una grande esperienza di massa la questione del superamento dei blocchi di cogliere nei punti alti la crisi dei modelli socialdemocratici e del socialismo reale
Di affermare una qualità nuova dello sviluppo sollecitando una rapporto nuovo con i Paesi del sud del mondo
Ecco perché credo che vi siano oggi degli spazi e delle possibilità per costruire un'alternativa in un senso così radicale e profondo
Concludo compagni
Mi sono soffermato sui temi generali del vostro dibattito non perché trascura il valore di una discussione su Roma e sui suoi problemi
Ma perché la politica a Roma anche se non può e non deve essere una derivata delle scelte nazionali certo ne rappresenta un fenomeno essenziale Roma è stata una delle zone d'avanguardia ad una politica di alternativa
Uno dei grandi temi grandi centri ove la DC è stato apposto all'opposizione ma questo è un primo passo
Che ha significato Risanamento moralizzazione fine della speculazione ma solo un primo passo perché ora di fronte a noi la Cessna necessita certamente difficile
Di una iniziativa che trasformi al fondo questa città non possiamo assistere alla distruzione alla distruzione delle aziende produttive più significative
Alla mortificazione produttiva dei servizi sociali sono grandi problemi e vitali che sono di fronte all'intera sinistra che governa questa città ho concluso care compagne e cari compagni
Voglio rinnovarvi l'augurio per una buona conclusione dei vostri lavori
Perché credo che a volte in una pratica unitaria tra le resistenza della vecchia società e pratiche velleitarie abbiamo dimostrato e possiamo dimostrare che può esistere un'altra via
Quella della democrazia ma di una democrazia di tipo nuovo che non siano lente di fronte ai problemi li affronta trasforma nel profondo la società grazie
Ringraziamo il compagno del fattore per il saluto che ha voluto portare ai lavori del nostro congresso e per il contributo serio ed utile che ci ha offerto la parola al compagno Paolo Carnazza delegato della Sezione Ponte Milvio Carrazza delegato dalla sezione Ponte Milvio si compra si prepari il compagno Marzullo
Compagni e compagne
La relazione posta dal compagno Morelli contiene una novità rispetto al modo abituale
E credo corretto
Con cui nel partito apriamo la discussione sui temi dell'ampiezza e dell'importanza come quelli posti dal sedicesimo congresso nazionale
La novità alla quale mi riferisco è data in primo luogo davvero dall'aver posto in testa la sua relazione la questione del partito a Roma
Il tema della sua organizzazione dei suoi limiti delle sue necessità in relazione al pieno svilupparsi della nostra azione politica
Si tratta di una originalità che sono convinto non nasce dal caso
Da sottovalutazioni politiche o da tatticismi
Credo che essa risponda a una precisa scelta politica
Sulla quale questo congresso
Romano non può sorvolare o far finta di niente
Suessa occorre scendere nel merito e occorre pronunciarsi
La questione nella questione qui a Roma attorno alla costruzione dell'alternativa democratica è il partito il suo carattere di massa il suo radicamento nella società e le sue capacità di strumento rivoluzionario decisivo per il cambiamento a Roma e nel Paese
Questo per noi è sempre stato
Questo è il nesso tra linea politica e organizzazione oggi tale aspetto per i comunisti romani si pone come questione decisiva per alcuni versi come questione drammatica
Così come drammatica si pone l'aspetto del dato economico della federazione romana
Che supera i due miliardi di deficit
Così come preoccupante si presenta allo stato di molte nostre organizzazioni di partito
A livello di sezione nell'esperienza avviate attraverso le zone nello stato dei rapporti tra le diverse istanze di partito nel modo di funzionare dell'apparato della federazione e quindi nell'effettiva capacità di direzione politica del partito a Roma
Nella dislocazione e nella formazione dei quadri del partito
C'è capitato più volte in questi giorni dirò rizzare criticare anche pesantemente fenomeni gravi di burocratizzazione di autoritarismo abbiamo detto presenti nel movimento sindacale
Ebbene quanto essi sono presenti a volte addirittura in misura maggiore anche nel partito anche nella nostra organizzazione
E quanto questo blocca ed ostacola talvolta forse spinte energie presenti sia nel partito sia nella stessa società
Un partito a Roma adeguato ai compiti e alle possibilità nuove presenti ed a sollecitare nella società romana riprendendo le caratteristiche di partito di massa riprendendo la necessità di adeguata proposta politica
Questa è l'altra faccia di questo congresso che assume rilevanza nuova e ho già detto decisiva
In questo congresso l'abbiamo un quinto più volte ribadito negli stessi congressi di sezione
Cioè sul giudizio che siamo a un passaggio decisivo nella storia del nostro Paese nello scenario internazionale che ci fa affermare che non siamo a un semplice passaggio tra due momenti politici
Tra due schieramenti politico parlamentari la crisi dello stato sociale pone la questione di un passaggio tra due epoche
In quanto si pone la questione di quale modello e via d'uscita da questa crisi e quale redistribuzione del potere in questo Paese questa consapevolezza è in parte presente nelle lotte che si sono sviluppate in questi ultimi mesi
Dalle note dei giovani lo abbiamo visto nei giorni scorsi a quelle delle donne anche se tutti partivano da problemi specifici
Ma soprattutto questa consapevolezza è presente in larga parte della classe operaia che è scesa in campo in queste ultime settimane se settimane su queste lotte un punto possiamo affermare con convinzione
E se ci dicono che l'esito finale dello scontro di classe aperto in questo Paese e tuttora ancora aperto possiamo uscire dalla logica difensiva che c'è attanagliato in questi ultimi due anni
Questa crisi così densa di pericoli per svolte moderate autoritarie ci apre però anche occasioni per uscire da essa avviando in questo Paese un processo del tutto nuovo originale
Proprio di un paese a capitalismo avanzato dove più forti si presentano le contraddizioni di classe e dove è presente opera un partito comunista il più forte del mondo capitalistico
E che più saldi ha mantenuto le origini gli insegnamenti di Marx e di Lenin
E dove con più coraggio e originalità si è andati all'individuazione dei compiti propri che ci aspettano in questa parte del mondo per avanzare nella direzione di una società socialista
Possiamo svolgere questo compito che la storia ci ha affidato innanzitutto se siamo in grado di cogliere i segnali certo contraddittorie parziali
Ma ENI ma evidenti che vengono dalla società eroico e che occorre raccogliere ventuno dentro una proposta complessiva di cambiamento
Lo ripeto guardiamo questi ultimi mesi
Dalla consultazione sindacale
Agli stessi esiti e andamenti della discussione sull'accordo alle lotte che si sono sviluppate tutto ciò ci dice che ci sono le forze lei energie per avviare nel nostro Paese una nuova grande stagione di rotte
Siamo in presenza di un nuovo originale ancora non completamente Espresso protagonismo della classe operaia
Che si esprime nelle lotte negli esiti diversi sia dei sì e dei no alla consultazione sindacale nella spinta ridare forza ruolo capacità di decisione ai Consigli di fabbrica
Questa spinta a tornare a decidere in fabbrica per decidere contare cambiare nella società
Ma io non credo che la spontaneità porti con sé i compiti che invece spettano a un partito politico rivoluzionario
Dentro questo protagonismo si possono esprimere spinte contraddittorie settarie a volte Vantin Kanda Calisse operaio corporative
Per questo grande è il compito che ci attende come comunisti nel partito e nel sindacato nei prossimi mesi
Rimettere al centro dello schieramento sociale alternativo questa nuova classe operaia quella tradizionale e quella nuova dei tecnici e degli intellettuali che progressivamente entrano nel processo produttivo attraverso l'innovazione tecnologica
Sfuggendo ai pericoli di una sorta di patto tra produttori di patto per lo sviluppo di cui si è parlato in questi giorni
Ma ponendo la questione della ricomposizione del mondo del lavoro dentro un anni una linea di nuovo sviluppo che leghi la sfera produttiva ai fini non economici
Ai bisogni di consumo sociale che nasca nella società si esprimono e che vedono protagonisti anzitutto i giovani e le donne
A Roma città non operaia ci spetta un compito fondamentale di allargamento delle alleanze della classe operaia un compito specifico di cui il governo della città è fattore determinante
Non a caso l'attacco moderato conservatore della confisca della Confindustria del Governo si svolge su due piani
Contro il sindacato nella fabbrica nella ripresa del controllo pieno dei processi produttivi
E dall'altro nell'attacco agli enti locali e in per in particolare in quell'aspetto degli Enti locali legato al potere effettivo dei comuni di fare le scelte e quindi l'attacco ai cittadini dice decidere la sfida che dobbiamo raccogliere è tutta qui
Chiamare la gente di fronte a questo attacco a decidere e partecipare sempre di più
Ma decidere partecipare se non vuole i miseri resti nel democratici ritmo e negli appelli deve essere legato a un processo di a un progetto di sviluppo della città
Quali forze politiche sociali chiamiamo a scendere in campo
Attorno a quali obiettivi e scelte a Roma costruiamo l'alternativa l'alternativa democratica
Difendiamo e sviluppiamo le basi produttive facciamo scendere in campo i giovani le donne ci colleghiamo al mondo della scienza e della ricerca della cultura in questa città al mondo cattolico
Abbiamo detto sviluppo a destra
Della città
Quali forse abbiamo messo in campo operando questa scelta questa scelta non riguarda solo i cittadini di quella parte della città
O le attività connesse a quella scelta attorno a quella scelta ruoterà l'immagine di una città che in ogni caso cambierà cambieranno i Soggetti cambierà la vita stessa della gente
Come cambierà nell'interesse di chi e quanto la città ha partecipato è stata coinvolta attorno ai significati ai valori di quella scelta
Rammento del partito diventa questa
Occorre quindi marciare verso le municipalità senza te SISMI per rimettere in moto un processo di partecipazione della gente che è legato al bisogno di respingere la portata dell'attacco in atto e avviare anche nella città quella controffensiva ad avviare in tutto il Paese
Che veda la gente protagonista del cambiamento condizione decisiva per il cambiamento
Occorre marciare verso le donne e la federazione cittadina superando timori e ritardi per ridare al partito capacità di direzione politica capacità progettuali indispensabili se vogliamo dare gambe a questa riforma organizzativa
Abbiamo bisogno quindi di nuovi organismi federali di zone capace di essere sintesi politica di questa capacità di direzione politica
Questa condizione si pone se non vogliamo che lo slogan della centralità delle sezioni rimanga solo un appello si pone infine compagni e vado a concludere la questione del che fare dell'oggi di che cosa facciamo dopo questo congresso
E cioè di come le diamo la prospettiva dell'alternativa democratica alla contingenza politica
Ammiro il coraggio con cui il compagno Morelli apposto con chiarezza la questione di non farci intimorire dalla possibilità di elezioni anticipate
Certo essere difficilmente da sole possono risolvere i problemi
Ma io in questo colgo un giudizio politico che condivido
E cioè il giudizio politico su questo governo governo pericoloso e inaccettabile verso il quale non possiamo permetterci tentennamenti
Guai a noi se tornassimo a un periodo di ibernazione quale fu quello dei Governi Spadolini
C'è un disegno moderato conservatore per molti versi autoritario da sconfiggere ci sono alleanze politiche sociali tutte da contro da costruire dentro questo scontro e sugli obiettivi sulle scelte sui contenuti e sui valori du cui noi siamo contro portatori che dobbiamo costruire l'alternativa
L'aria degli schieramenti precostituiti sia già una volta verificata deleteria
Non ci sono scorciatoie opportunistiche ma solo un intelligente manovra dall'alto e azione dal basso può consentirci di essere all'altezza di una sfida che si pone in modo netto e brutale tra Restaurazione e cambiamento
La parola al compagno Massimo Marzullo segretaria dalla sezione dalla Fat me
Subito dopo parlerai compagna Giuliano Ventura di Democrazia proletaria
Care compagne e compagni
Vorrei intervenire a questo congresso affrontando solo alcune questioni nella relazione del compagno Morelli che io condivido
Voglio affrontare cioè le questioni che ritengo sia un siano più legate all'esperienza di una sezione operaia come quella della fatte ma
Facendomi io l'intervento che ha fatto ieri sera il compagno Balestrieri
Che ha così opportunamente illustrato la realtà del mondo operaio romano
Io credo che lo stretto legame che ancora esiste perché ancora più forte dovrà dimostrarsi tra il nostro partito alla classe operaia sia uno dei motivi principali non l'unico certamente per analizzare anche sotto questo aspetto lo stato di salute del nostro partito
Mi pare infatti evidente che lo stato di crisi del movimento operaio sia uno dei motivi principali del mancato lo slancio della iniziativa nostra
Questa crisi viene da lontano
Il frutto innanzitutto della grave crisi economica che investe il mondo e che restringe i margini di manovra della classe operaia di fronte invece ai più virulenti attacchi del padronato tendenti a garantirsi più alti margini di profitto
Le difficoltà di manovra della classe operaia nascono anche erano i modelli di produzione che stravolgono il modo di essere e di vivere in fabbrica sminuendo ancora di più il valore della partecipazione al lavoro
Oltre a questi sono anche altri fattori che incidono e contribuiscono a creare difficoltà le difficoltà attuali del movimento operaio il primo è a mio avviso più importante di questi fattori
E la crisi grave del sindacato crisi nella quale il sindacato si dibatte ormai da troppo tempo e che ha offuscato né i lavoratori
La convinzione delle possibilità di cambiamento con questo sindacato così profondamente cambiato nel corso degli ultimi anni
Da dove nasce questa difficoltà io credo che per quanto Massimo possa essere l'autonomia del sindacato sa esprimere nei confronti delle forze politiche so non sarà mai non lo potrà essere
Completamente impermeabile alle tensioni che esistono nel dibattito nello scontro politico presente nel Paese
Ciò è ancora più vero se queste tensioni riguardano il lacerano come ora sta avvenendo la sinistra quella storica alla quale si richiamano milioni di lavoratori
Ciò è ancora più vero se si aggiunge il fatto che oggi noi purtroppo ci troviamo di fronte ad una grande parte del sindacato o più giustamente del suo gruppo dirigente che mi permetto di dire
Non mi sembra dimostri di volere essere molto autonomo da una parte del potere politico quello identificabile e non a caso con il potere di Governo del nostro Paese
Ciò cari compagnia grave e noi non dobbiamo manifestare di morì nel denunciare questo stato di cose
E adesso invece per noi comunisti un dovere da compiere nell'interesse di tutti i lavoratori non solo di una parte di essi ma di tutti indistintamente
Questo perché questo stato di fatto questi tentativi nascondono uno più pericoloso è profondo cambiare cioè la natura di questo sindacato italiano così particolare diverso da altri sindacati
Per poter farlo diventare invece un'altra cosa
Un sindacato dove le opinioni dei lavoratori non contino la partecipazione non sia una componente essenziale e quindi la democrazia interna non funzionale al massimo sviluppo della partecipazione alle scelte e alle decisioni
Cambiarne cioè la natura di classe
Dico subito che questo tentativo i lavoratori comunisti Lore spingeranno si batteranno invece per il contrario per recuperare tutte le energie migliori della classe operaia per far riconquistare al sindacato tutte le sue peculiarità migliori
Per fare ciò bisogna partire da alcuni punti fermi
Uno di questi mi pare sia quello della rinnovata conferma
Del valore del ruolo che la classe operaia può ancora svolgerà in questo Paese quel sito Addis detta di chi invece ha dichiarato morta e sepolta questa funzione e purtroppo essi non sono pochi
Non credo sia doveroso spendere molte parole per respingere questa tesi
Credo invece sia solo utile ricordare a costoro che non molto tempo fa appena passato un mese l'Italia starà completamente invasa da milioni di lavoratori che hanno dato vita a grandi manifestazioni come erano anni ormai che non se ne vedevano queste lotte sono state la spinta decisiva per fare scendere il patronato da una posizione arrogante pericolosa di scontro a tutti i costi
E hanno costretto il governo ad assumersi responsabilità precise e ad assolvere ha un ruolo positivo e non provocatorio come erano i fatti nei confronti dello scontro in atto
è da queste lotte che occorre partire
Quindi per lo sviluppo delle iniziative future
Che dovranno ricollocare il sindacato su un terreno più avanzato come nella sua tradizione sgombrato il campo dal problema del costo del lavoro problema falso e artificioso questo è sempre utile ricordarlo fare sciò
Significherà anche evitare i pericoli di danza in da realismo
Io non credo che il sindacato italiano faccia del PAN sindacalismo ora
Ma il compagno Berlinguer ha fatto molto bene a denunciarmi pericoli essi ci sono e sono grossi l'accordo raggiunto con il patronato deve mettere in guardia da questi pericoli
Perché è vero che esso oggi per la sua complessità mette in movimento meccanismi che tolgono spazio soprattutto alla nostra manovra parlamentare
E offre alibi invece a gruppi parlamentari che traggono vantaggi di copertura politica Natale mancanza di spazio
Questo è un aspetto da non sottovalutare
In questi giorni raccordo in discussione in tutti i luoghi di lavoro
La prima cosa da dire e quindi che l'accordo nascita sotto la spinta delle lotte e la seconda da non sottovalutare
E che a tali lotte finalizzate ad un preciso obiettivo cosa che non avveniva da molto tempo hanno partecipato si milioni di lavoratori ma non identificabili solo con quelli dell'industria
E per rimanere nel settore dell'industria noi abbiamo visto in quei giorni un fatto nuovo e positivo affianco agli operai hanno manifestato anche i quadri tecnici quelle forze nuove del mondo della produzione
Alle quali noi rivolgiamo la nostra attenzione giustamente
Ciò è avvenuta a Roma ad esempio quando i lavoratori della fatte me con altri lavoratori sono stati caricati dalla forza pubblica sotto Palazzo Chigi assieme operai quadri e tecnici altrove manifestazioni responsabili
Il dato da mettere in evidenza da Gino è che è possibile come ha ricordato Berlinguer Torino creare una nuova unità anche con questi nuovi lavoratori
Perché anche si appartengono a quella parte della società che dal cambiamento
Del cambiamento deve fare uno dei suoi obiettivi perché se è vero che e si sono lavoratori che nell'ambito della produzione svolgono un ruolo più qualificato più personalizzato
è pur vero che essi sono e rimarranno comunque degli sfruttati in modo diverso ma pur sempre sfruttati
L'accordo quindi dicevo
Porta il segno della lotta di quei giorni
Esso rimane pur sempre però un accordo fatto su una lotta di difesa come ha detto Berlinguer
Su un terreno che non era il nostro quello del costo del lavoro che non abbiamo scelto e voluto Lori ma che ci è stato imposto prepotentemente dal patronato dal Governo e che ha trovato orecchie compiacenti anche nel sindacato
Sia sottoposto in questi giorni al giudizio dei lavoratori
E il dato che emerge contrastante
Il voto favorevole e nella maggioranza i no prevalgono come nel caso della fatte né in quelle fabbriche che hanno tradizioni di lotta più forte e che nei giorni delle lotte di un mese fa furono all'avanguardia
Il voto anche se è sfavorevole deve essere analizzato bene e non sottovalutato in quella valanga di no ad esempio della fatta a me non ci ha fatto la rinuncia alla lotta anzi in essa presente il contrario il no
è invece il voto del giudizio e del dissenso nei confronti di questo sindacato del suo modo di essere e di fare delle sue divisioni interne il no
E a chi è a chi dice come benvenuto della classe operaia deve restituire potere il anche a chi non si presenta le assemblee come carni di la rivendicazione di più democrazia e di maggior partecipazione
Anche questi sono insegnamenti che occorre trarre da questa esperienza per andare avanti con più forza
Ai nostri incontri compagni impegnati nel sindacato ai nostri dirigenti io voglio dire più coraggio compagni più spigliatezza
Non confondiamoci anche nel sindacato autonomamente noi dobbiamo portare la nostra diversità di comunisti il nostro profondo convincimento che la classe operaia e la principale protagonista del cambiamento
Da queste occorre partire per ritrovare all'interno stesso del sindacato la forza per cambiare e superare le difficoltà del movimento sindacale autonomamente
Ma rivendicando che tutti siano autonomi anche coloro che oggi si sentono richiamati dal canto delle sirene di partiti e uomini che hanno interessi che cozzano con quelli non solo dei lavoratori ma dell'intero Paese
Questo dovrà saper fare il sindacato i compagni nostri nelle fabbriche e negli organismi dirigenti
Senza chiusure settarie senza cedimenti ai ricatti mandando avanti con tutti i lavoratori sulla strada di un nuovo rinnovamento rivedendo modi e metodi di lavoro unitario che risulteranno inadeguati
E mi permetto di dire come ha già detto il compagno Balestrieri facendo pesare i reali valori della forza in campo nel sindacato
Dove non siamo tutti uguali è bene ricordarlo ma dove noi comunisti siamo la forza più grande che se non altro vorrebbe restare per quello che conta non di più ma senz'altro non di meno
Questi sono sommariamente alcuni aspetti dei problemi tra lavoratori e sindacato
Guai a pensare però compagni che questi problemi riguardino solo il sindacato non è affatto così
Affiora oggi anche un problema di immagine nostra del nostro partito ci sono segnali pericolosi ricordi logoramento della nostra iniziativa nei confronti della classe operaia
I confini della critica al sindacato sono molto vicini a quelle di una critica anche al nostro partito
Non sarà giusto ma è così di questo dobbiamo preoccuparci per tempo il congresso nazionale e quindi un'occasione straordinaria di confronto anche su questo tema
Al nostro partito spetta un ruolo importante in questa situazione essere alternativi non è cosa che ci si può limitare a denunciare
Ma tale intestato impostazione va dimostrata nella pratica quotidiana io credo di poter dire che noi non sempre lo abbiamo dimostrato
Credo che ci siano ancora troppe cose sulle quali dobbiamo unificare il nostro giudizio in particolare su che cosa per noi l'alternativa e su come intendiamo realizzarla non sono cose da niente
Io credo e in questo sono d'accordo con Trombadori
Che l'alternativa non sia una palingenesi della nostra strategia pensava ricollegata a tutta la nostra storia alla nostra teoria così felicemente elaborata da Togliatti della politica delle alleanze
Sono quindi fermamente convinto che l'alternativa non la costruiamo da soli ma spostando sul terreno del cambiamento forze e movimenti nuovi come anche organizzazioni forze radicare storicamente nella nostra società
Sono altrettanto fermamente convinto però che c'è una condizione essenziale affinché si possano realizzare dalle alleanze
Più saremo forti e protagonisti noi più forte sarà la portata della nostra proposta
Più difficile sarà per gli altri rifuggire dal tema che noi proponiamo che è quello di cambiare questa società renderla più moderna più democratica e più giusta
Non credo esista quindi il dilemma
Se sia più giusto far viaggiare la nostra proposta sui binari dei rapporti preferenziali o su quelli della lotta non esiste questo problema
Perché l'una non esclude l'altra ma anzi l'una e l'altra sono agevolati sarda vengono portati avanti contemporaneamente ma mantenendo intatte le nostre caratteristica di partito diverso
E non per questo chiuso diverso come diversi sono milioni di uomini che vogliono cambiare in meglio questa società
Quindi
Nella pratica di tutti i giorni dobbiamo essere alternativi essendo coscienti che siamo un grande partito che merita ed era con questa anzi più spazio sulla scena politica non sempre ne siamo stati capaci è vero
Noi non abbiamo agevolato in nessun caso i governi che si sono succeduti dal settantanove ad oggi non basta però l'opposizione deve essere sentita di più nel Paese da tutti
E per farla sentire l'unico mezzo che io conosco e quella di farla marciare assieme alla lotta nei confronti del governo ancora più forte puntuale di quanto fino ad oggi abbiamo in verità ha fatto vorrei concludere compagni dicendo che i compiti che ci aspettano mettono in evidenza la necessità di un partito più all'altezza della situazione ho finito di un partito più forte e quindi più unito
Da questo congresso abbiamo la possibilità è di uscire più forti perché più convinti della nostra strategia politica
Perché più chiarezza su di essa tra noi abbiamo fatto ma anche perché ciò deve significare più unità e compattezza e più democrazia al nostro interno si discute molto in questo congresso
Della democrazia di partito è sempre un bene discuterne non fa mai male
La segreteria nazionale ha fatto scelte coraggiose con la pubblicazione degli emendamenti questo è un fatto nuovo che dovremmo giudicare anche sulla base dell'esperienza che compiremo in questi giorni
La cosa però sulla quale di più sia discussa fino ad oggi
Va ancora bene il centralismo democratico
Garante di sufficiente democrazia interna alcuni compagni anche autorevoli dicono di no
Anche io dico di no però per il motivo inverso
Il centralismo democratico così come viene applicato non è garante di democrazia
Perché se in verità non viene rispettato da tutti in particolare aggiungo io da quelli che non che non credono sia una regola di democrazia che interna questo è sbagliato
Discutiamo sul fatto se il centralismo democratico sia superato io non credo che sia superato però fino a quando non abbiamo deciso di toglierlo rispettiamolo tutti fare ciò significa ad esempio evitare di fare in modo che dopo
Una decisione Presa chessò dal comitato centrale o dalla direzione
Io traggo delle conclusioni che leggo dal comunicato e leggo invece il giorno dopo su tre giornali diverse tra interviste e compagni i nostri che danno trenta apre da azioni diverse
Da quella del dopo dal documento approvato
Non voglio si pensi a una battuta dal sapore plebei stinco il monolite Isma'non piace neanche a me abbiamo esempi a cui guardare sulla nostra scena politica italiana di monoliti Isma'che ci debbono far riflettere dobbiamo sapere però
Che se è doveroso giusto e legittimo un dibattito interno guai se non ci fosse
è giusto anche che al partito tutto nel suo insieme si si si sia in grado da parte di ognuno di noi di saper trasferire la giusta immagine di un partito saldo perché è più forte
Forte perché brunito oltre che sicuro della propria linea politica
Queste sono condizioni essenziali
Per far fare come direbbe il caro compagno Petroselli quello scatto di reni necessario a tutto il partito per fare avanzare ha sempre di più tra i lavoratori con i lavoratori nella società i nostri ideali condizione prima
Per la costruzione di una società nuova nella pace più giusta democratica e socialista
Allora compagni o in innanzitutto vorrei fare un attimo ecco inviterei i gestori del cinema di chiudere il soffitto
L'Arci ha pregato di leggere una un avviso che riguarda un'iniziativa importante
Che si svolgerà nei prossimi giorni dal titolo Roma come Roma Como la vorresti
Cioè un confronto di opinioni sulla città tra amministratori imprenditori intellettuali politici sindacalisti commercianti sportivi giornalisti attori e professionisti
Si svolgerà martedì ventidue febbraio a Palazzo Braschi dalle ore nove e trenta alle tredici ed alle sedici alle diciannove
Io credo poi e noi dobbiamo decidere l'ordine dei nostri lavori ci sono moltissimi interventi
Stasera
Credo che sia importante che i compagni possono intervenire perché ci sono anche alcune zone di partito che ancora non sono intervenute quindi io raccomando ai compagni innanzitutto la presenza in modo che non ci sia uno squilibrio
Nella nel dibattito i compagni possono intervenire tutti con una presenza dei delegati e la presenza fra l'altro dei delegati e del tutto necessaria in quanto alla fine
Del dibattito noi avremmo la riunione per soli delegati si riferirà delle commissioni della commissione elettorale
Quindi inviti compagne rimanere
Penso che il dibattito possa proseguire fino alle nove e mezza
Poi una pausa di circa venti minuti mezz'ora massimo e alle dieci la riunione
Per soli delegati dove verrà riferito il lavoro delle commissioni
E io compagni prego qualcuno dei compagni
Che stanno in sala di vedere quali sono le vie potere
La terza via
Io da qui non ci riesco insomma
Ora la parola il compagno rappresentante che parlerà a nome di Democrazia proletaria il compagno Ventura che ecco il compagno Ventura dopo
Il compagno Ventura
Prenderà la parola il compagno
Costa rally delegato di Val Melaina e successivamente la compagna Gabriella latini della seconda circoscrizione adesso in questo momento non ho la sezione dove è stata delegata
Compagnie e compagni a nome della federazione romana di democrazia proletaria
Vi porto un augurio di buon lavoro
E di proficuo dibattito a questo nostro congresso
Vi dico subito che il nostro augurio
Il nostro intervento non vuole essere un intervento formale
Perché siamo strettamente interessati a dibattito che si sta svolgendo all'intero del vostro partito
Siamo strettamente interessati non soltanto perché la storia del vostro partito
La storia degli ultimi sessant'anni è una storia che si intrecciano a quelle del movimento operaio italiano con la lotta antifascista che lotta partigiana carota la democrazia con la lotta coltivati militari
Perché siamo altrettanto consapevoli che il ruolo del vostro partito all'interno sto Paese ruolo determinante una presenza importante
Una presenza senza la quale riteniamo di essere d'accordo con voi non è possibile fare avanzare a democrazia e il socialismo perché sto compagni
Non ci limitiamo appunto ad un intervento formale
Né ci limiteremo a fare
Come molto spesso fanno i vostri nostra avversari politici a misurare in termini di pontili virgole sì essere avanzi aglio non sono state della democrazia
Noi riteniamo che non ci possono essere da parte di certe forze politiche non ci possono essere a parte certi modelli special modo occidentali
Delle lezioni di democrazia che possono essere a da un partito appunto come il vostro che Abbado e sta dando un grosso contributo alla nostra lotta al nostro Paese
Però per questo compagni credo che sia opportuno che il nostro intervento il nostro contributo vuole essere una serie di riflessioni su una serie di punti che sono oggetto del vostro dibattito
A cominciare dal problema che riguarda il giudizio ci paesi dell'est europeo
Sui Paesi del cosiddetto Socialismo reale
La
Il termine è usato all'interno del documento del Comitato centrale l'esaurirsi di una spinta propulsiva l'intero di paesi credo che non sia il nostro giudizio un termine sufficiente
Credo che lo stesso nostro dibattito sia molto più avanzato anche se all'intera punto del dibattito sono posizioni diverse da quelle espresse da compagno Cossutta compagno io Mancini edita da altri compagni
Questa mattina l'accompagnò Borgna ieri da compagno Bufalini la compagnia Rodano cioè un giudizio diverso Moggi riso cui credo che ci sia intanto un punto di intesta a tutti quanti voi laddove si afferma
Che per quanto riguarda
Il modello di società a cui oggi ci si vuole richiamare e dal mille novecentoquarantacinque già dalla fine della seconda guerra mondiale non ci va più a richiamarle modello al modello sovietico
Credo che la sesta affermazione che faceva stamattina compagnia Rodano quando diceva
Noi oggi crede lo possiamo sostanzialmente costruire per la storia stessa nel nostro Paese per le scelte sono state fatte non possiamo fare riferimento assolutamente avvertivo di società
Parte da compagni che esista un problema che comunque che ancora non è affrontato fino in fondo però venuto non lo è in tutti gli interventi e ancora su quale non c'è una identità di di di di di di consensi e sulle quali invece vogliono esaminare abbiamo assunto già in passato delle posizioni molto nette
Cioè il problema se dei paesi a socialismo realizzato bisogna procedere Ivo reale seri paesi dell'est europeo ci sono oggi le condizioni sono mutate condizioni per costruire una società socialista compagno
Questa non è senza oneri negare niente del ruolo che pure ha avuto russo ottobre senso nell'indagare dell'Ombrone sovietica
Nella nella seconda guerra mondiale contro le continue azzimo senza volere anche qui
Rinnegare i loro che svolge oggi lo sovietica non ricordava stasera i compagni Nicolini non è soltanto ruolo che oggi svolge l'uso viene dica droghe svolgono anche alterazione altri stati altri popoli che lottano e che si è preso la da contrappeso alla politica dei prismi americano
Senso rinnegare nel trimestre compaiono da pure dobbiamo domandarci appunto se oggi se esistono oggi le condizioni per la costruzione Società socialista in quei Paesi e allora quando
Abbiamo
Le risposte che abbiamo avuto compagni con l'intervento
Dell'Unione Sovietica e ci sono anche le sessantotto quando abbiamo la realtà
Della Polonia in cui l'intera classe operaia non non si si trova insoddisfatto dopo trent'anni trentacinque di regime comunista quando abbiamo l'intervento se vieni a Pagani Stano e credo che sia doposci veramente dei problemi perché se
Socialismo significa democrazia Sicilia partecipazione significa con possibilità delle classi produttiva di partecipato su una società dopo Dino Compagni evidentemente queste posizioni non ci sono creare in quei Paesi non ci sono ancora delle condizioni o che se lo significa appunto che dobbiamo
Detto questo gettare a monte mi gettare a mare tutte quante tutte quante le spese che ci sono fatto ad ogni fetta che seriamente su questo punto compaiono anche domandarci qual è il nostro ruolo iloti dobbiamo svolge come movimento vera italiano le tasse operaia italiana anche all'interno dalla battaglia internazionale che voglio
Fare una seconda riflessione compagne riguarda il problema del Patto Atlantico il siero inteso ho ascoltato con molta attenzione l'intervento del compagno corvi sieri che tentava di di giustificare il perché oggi in questo me tipo Barone quell'uscita ridare dal patto dal patto tradito ma quello invece della lotta contro i missili al così mi a Comiso Losi questa ma tale compagni ci siamo
Siamo all'interno di questo del movimento dei del momento della pace devo vedo il ventiquattro ottobre abbiamo assommava ha preso posizione netta perché vini Carausio installati i missili a Comiso siamo contro il nucleare di bacino soltanto giura di guerra
Ma domandiamo ancora compagni
Ma ridere veramente che oggi non si hanno sia anche necessario sul piano culturale per il ruolo che parlo svolge nostro paese che può svolgerlo dalle compagnie Morelli una sua relazione introduttiva il ruolo di crocevia internazionale che dalla cosmologia del nord sud tra centrodestra provaste
Può ridere con la battaglia che Pippo vidi una battaglia culturale
Che faccia scelte al nostro Paese deve dirci fuori dalla NATO ITT cacciare fuori le basi Granato al nostro Paese di scegliere anche Graviano indichiamo la strada diciamo unire unilaterale appunto che faccia svolge al nostro Paese ruolo diverso una rosa non subalterno un'audience di saldi sentire l'avanzata delle preso americano nei confronti dei popoli del terzo mondo
Ecco perché non mi diranno che non Lozzi posso soltanto vedere il problema dell'oggi UDC va compagno Bufalini citando i compaiono gli atti sessantadue provvedono dice dà prova immediato Sempre di che con l'Espace devo dare perché intanto l'ozio installati mise a Comiso
Ma lo possiamo soltanto a limitarci a queste due domande che andare più amati preparare continuare questa battaglia che pure è stata appunto la battaglia
Mille novecentoquarantotto inoltre anche del partito comunista che dalle fossi fuori dai patti militari
Perché non riteniamo che batte militare dell'estate l'ostello solo comunque la cappa di piombo leggo provvede confronteremo i mezzi democratici ed operai
Perché anche nei confronti della realtà dell'Est europeo pesa il patto di Varsavia come mese patronato e del Fronte la nostra realtà occidentali dei confronti anche Davanzati democratiche la nostra
Della nostra Della nostra del nostro Paese ecco perché compagni aboliamo su questo fare delle riflessioni e capire come insieme possiamo Ida c'era un discorso che coinvolga le grandi masse operaie che coinvolga rilevare le masse le masse quelle
Ricoveri dalla cultura che nuove che perché possa impegnare seriamente al di là dell'ideologia della devozione che pure oggi esprimono partiti che sono al governo che stimo oggi Portillo zarista una posizione mete che faccia svolge al nostro peso e ruolo
Un ruolo diverso e questo compagni si lega strettamente a nostro giudizio
Sul problema che voi oggi avete posto con forza all'attenzione al ceto dei vostri Bati problema cioè della della alternativa Democratica compaia che vi credo che lo dobbiamo riflettere seriamente in molti ottimi voti interventi questo aspetto è stato sottolineato con forza e non la condividiamo
Cioè il problema dell'alternativa democratica così pone all'interno c'è c'è un dove c'è un emendamento più della della sezione dodici Aegis ricordo bene
Laddove dice che non è stato possibile realizzare una un'avanzata ore democratica ancora oggi circa l'ottanta per cento lire ai tempi del governo se la nazionale
è possibile invece crea lavori cinquantuno per cento il problema è capire però con quali voi venti con quale forse politico quali forze sociali con quale tensione ideale è possibile oggi ricacciare in avanti questa battaglia per l'alternativa
Perché compagni quando lo di denunciano quando voi denunciare che il sistema dei di potere da devono essere visti Ara è un sistema che ormai ha premiato il nostro Paese che è dentro istituzioni che dentro le forze politiche e compagni
Non possiamo dica questo riguarda soltanto il ladro il semestrale del governo del dello SBS Ara non possiamo dire riguarda soltanto i partiti che stanno al governo la democrazia vista non riguarda invece per gli stessi ordine pur restando al Governo negli enti locali con il Partito comunista cioè quando diciamo al partito cura Partito socialista deve essere per fare delle scelte non possiamo voi pensare che questo partito sia buono quando sta con con il Partito comunista al governo degli enti locali c'è invece un partito mai perso quando sta al Governo nazionale
Devo fare i conti con questa divo da realtà con quello che questo partito oggi propone alla al Paese e è come modificare questo tipo di realtà appunto come rilanciare in avanti una battaglia
Che sia una battaglia vera te la viola che si appunto
Tenga di contenuti e si avrebbe pregna di obiettivi concreti ci pare richiamare le forze sociali per i stesse forze sociali e compagni
Che negli anni passati nelle ripassati sono stati mortifica sono stati emarginati
Compagno tomba dove ieri ricordava il mille novecentosettantasei il dovere sulla nazionale Berio nel suo intervento compagni lasciare Rodinò inteso una
Necessita di un contenimento di quello che era di quella che era l'offensiva delle forze padronali parlava dei pericoli governo ancora ritorna centrosinistra di governo di centrodestra di abeti che porta avanti patronato e bere compagni
Io vorrei ricordare che dopo
Il Governo di unità vicenda nazionale c'è stato c'è stato il settantanove c'è stata poi comunque la rimessa del padronato oggi abbiamo il governo Fanfani che è uno dei governi peggiore che nel nostro Paese
All'interno di quella politica sarà nazionale compagni c'è stata la legge che ha tolto la contingenza dal liquidazioni c'è stata per passare quelle passare all'avvio dell'Euro che a quella dei sacrifici
è vero compagno Morelli la lira all'euro è fallita l'organo avvenuto finora visto che non era quella lì la linea su cui si potrà testare momento va iraniana non è che a fallire completamente è passata la linea di sacrificio e Nicola fa passare il padronato
E guarda caso ricordava ieri qui i rappresentanti del partito repubblicano quando diceva che il Governo Spadolini ha avuto questo grosso merito D-Day pur di far passare a legge che fine ha fatto ha ha tagliato la testa ai referendum promossa nostro organizzazione promossa dall'esame dare guarda caso che leghi la dis detta dell'accordo sul loro sulla contingenza è stato presentato il giorno dopo che il Parlamento ha approvato la gli è stato reso la contingenza su queste cose compaiono farci riflettere per capire poi perché quando dice la compagna ma io a la compagna Napolitano ieri mattina i perché poi oggi c'è uno scollamento non soltanto in termini elettorali o soltanto in termini di partecipazione perché la gente delle grandi fabbriche avanzato di Genova fatemi di Roma lo portava lo ricordavo come compagno Marzullo
Ci sono i lavoratori che votano contro l'accordo sindacale perché evidentemente questo accordo non risponda al tipo di tensioni creativo di rotativo di potenziale che i lavoratori sono in o di mettere di metodi di me dimette di mettere in campo lo compaio devono mandarci chi veramente
Si doveva aprire un dibattito ampio franco in cui il problema allora della diceva stamattina e compagni europei compagno Cioffi
Il problema di regali come nella realtà di ogni giorno ai problemi dell'etologia e non viceversa cioè non costringe la gente a pensare comunque che la nostra linea giusta quando la gente realtà si rende conto ogni giorno perché pago ogni giorno dopo la pelle
Il tipo di offesa che viene avanti
Allora l'accordo sul costo del lavoro compagni
Un accordo che lo abbiamo dei Jedi giudicato negativo
Come abbiamo giudicato negativo la stessa piattaforma sindacale che precedeva l'accordo perché era comunque già una piattaforma che andava incontro ad alcuna spetta ad alcune ad alcuni contenuti politici a dopo l'obiettivo quindici che ero presentato alcuni partiti che sono presenti le organizzazioni sindacali
In primo luogo è partito socialista italiano alla democrazia cristiana a grande padronato
Diamo un giudizio negativo non soltanto in termini di di potere di acquisto reale la che basta che ciascuno fa i conti dopo la busta paga rendersi conto come quest'accordo se rivediamo attinte da punto di occupazioni temi di cassa integrazione
Le confesso Kinder compresso tutto quanto l'accordo e con tutti quanti i decreti che con questo accordo accompagnato
Allora che che i compagni ci facciamo una dopo le amo una domanda compagni ma
Quando si dice questo governo è il peggior governo questo governo deve deve cadere questo quando se ne deve andare compagni progetti ed anche oggi ancora volta porre un quesito
Noi siamo d'accordo con il compagno Morelli che in questo caso se ben vengano lezione politica anticipata crediamo che comunque anche una battaglia politica elettorale anticipata cosa dire a modificare il quadro politico compagni se ci mettiamo dentro questo questa forse questa questi ultimi reali
Non comprendiamo quando si dice che questo governo dopo essersi da un governo diverso ma quale governo diverso con quali forze politico quale potenzialità con quale possibile quali contenuti ecco che compaiono e su questo aspetto anche
Dobbiamo difetti perché il mese d'agosto proprio il giudizio che il vostro Martino ha dato su un governo diverso il giudice che ha fatto molto discutere e che ha creato grosse discussioni all'interno del nostro all'interno del vostro partito entra nel movimento operai ultimo oro Bema compagni
E mi avvio alla conclusione riguarda
Il problema è sempre ieri voleva quel compari della sua relazione ieri altri compagni Morelli quando diceva che i lunghi il Partito comunista non è abituato le trattative estenuanti
Che porta sostanzialmente poi alla divisioni alla alla alla alla come dire alla spartizione del potere perché problema del Partito comunista e quello gli estimi sul partito di lotta un partito d'avanguardia
Vi posso dire compagni che è vero questo lo dico per la mia storia personale e politica perché sono stato non anche se lo so stava male Partito comunista ma Fiaccone lotta che parte comunista intrapreso negli anni degli anni passati
Dalla lotta punto del Patto Atlantico Loggia e lotte legge truffa alloggio alle otto e contro contro polemico centosessanta Allotta vecchiette alla compagna e così via
Però dobbiamo domandarci che cosa è successo in questi tre anni compagni
Nelle nei comuni di Roma che cosa successe a mio novecentottantuno in poi
Come tutta la trattativa per quanto riguarda il Governo l'ente locale di quanto i bar del governo tre circoscrizioni
In particolare quanto il governo delle utile comma pressati mera negativa eccome se andare avanti la politica di coloro che vuole affossare la riforma sanitaria centottanta cioè tutto quanto per le riforme che pure sono state strappate e in questi anni di lotta
E ci domandiamo quando il compagno Morelli che mette in risalto il fra la capacità che ha avuto il Partito Comunista Roma riceve alcuni nuovi acre mondo ecclesiale la metro interno delle utile
Ci domandiamo a questo questa volta a questo sforzo questa capacità del Partito comunista
Quanto è stata ripagata dagli altri partiti chi sono gli altri esponete che oggi dirigono e utile questi attimi di maggioranza Georgia l'Inter deluso e su quali obiettivi su quale contenuti
Siccome oggi andiamo c'è un problema compagni importantissimo riguarda la legge centottanta io chi lo vuole stare a fare una grossa discussione credo tutti quanti lo conoscevate abbastanza Bari problema
Ebbene su questa legge centottanta c'è una posizione
Del regionale dei partiti che stanno al governo da regione a cominciare dal Partito Socialista Damiano e c'è la posizione invece diverse a livello comunale
Io mi domando compagni quale sarà la posizione che assumeranno i socialdemocratici socialisti all'interno delle UCL
All'interno cioè di un cardine di di di cui esistono metri se non ci sarà appunto una capacità propositiva una presenza delle dei lavoratori direttamente interessati dei verdetti delle dell'intesa da questi
A questi problemi ecco perché
Voi compagni riteniamo come democrazia proletaria
Che sia estremamente importante
Discutere
Problemi di batterli avere all'interno nelle nostre organizzazioni questa capacità è questa e questa volta a confronto perché noi siamo convinti che solo se passerà questa capacità di recuperare un rapporto con i movimenti reati
Se saremo in grado di dare spazio a tutti i movimenti che pure è sordo nel nostro Paese
Che sono movimenti poco chiari alcuni compaia con i compagni ricordavano i giorni ieri dei loro interventi
Il movimento delle donne il movimento dei giovani disoccupati ciò i vari movimenti che sono in contrasto con il tipo di politica che questo governo che questa forza unica sta risaltano portando avanti
Solo se saremo capaci a dare spazio a questi movimenti sedici prevarrà
Di vero l'ottica della tattica politica l'ottica di appunto della della logica della della forma politica del governare comunque per il peso della possibile allora costruire un'alternativa nel nostro Paese
E noi saremo sicuramente compagni lo siamo in questo senza fianco di testa prospettiva perché siamo convinti che è necessario nel nostro Paese una politica rinnovamento che faccia giustizia
Di tutto il malessere che trent'anni di governo democristiano hanno creato all'interno del nostro Paese e vi ringrazio
Ringraziamo il compagno Ventura di Democrazia proletaria per il suo intervento io prego i compagni di fare però più silenzio
E soprattutto di rimanere fino alla fine del dibattito e sottolineo di nuovo che questa necessità e dovuta oltre che per seguire gli interventi anche perché stasera ci sarà la prima riunione molto importante
Della dei delegati dei soli delegati sulla sulle commissioni sul lavoro delle commissioni
Ma non so anche che il gruppo di lavoro della Commissione politica che doveva esaminare gli emendamenti inerenti all'introduzione al primo capitolo al quarto si si sta radunando della Salas stampa quindi se i compagni
Sono a che i compari che appartengono a questo gruppo dovrebbero immediatamente recarsi alla sala stampa annunciò anche gli interventi che penso si possono fare fino alla fine e sono gli interventi ad è quelli già annunciati costare di Val Melaina Gabriella latini delegata di Ludovisi e della segreteria di zona della seconda il compagno pronti il compagno buste il compagno fili Sio il compagno ariete questi sono gli interventi che dobbiamo cercare di svolgere entro stasera lo ripeto e lo sottolineo con la raccomandazione ai compagni di rimanere dopo l'intervento da compagnia del di costare vite compagno costerebbe della compagnia latini ci sarà interprete compagno Tronti
La parola adesso compaio costare delegato di Val Melaina
Compagni e compagne
Mi trovo sostanzialmente d'accordo
Con la relazione del compagno Morelli la relazione che trova adeguata a livello di dibattito su cui si è svolta la campagna congressuale che offre notevoli spunti di novità e che rispecchia io credo i temi e gli orientamenti emersi nei dibattiti congressuali
Tutti i punti emersi dalla reazione pensano si siano meritevoli di un'approfondita discussione all'interno del partito
Una discussione che non può e non deve limitarsi a questo congresso
Ma che deve essere vista come un processo un'evoluzione che bisogna avere il coraggio di sostenere e far passare all'interno del partito
Perché questo sia sempre più adeguata al nuovo perché apra alla società perché si sviluppi sempre di più la sua forza organizzata mi riferisco in particolare al processo del decentramento del partito ed è preoccupante il fatto
Secondo me che questa assemblea congressuale abbia dedicato scarti siti scarsissima attenzione a questo problema
è una reazione quindi tutta da discutere
Io ho deciso di intervenire su un punto su cui penso che oggi tutto il partito debba esprimersi
Il problema del ruolo dei movimenti di massa nella società e del rapporto tra partiti e movimenti Riva di massa
A me sembra un problema fondamentale
Per lo sviluppo del partito degli anni ottanta
Prima di tutto perché i nuovi canali di partecipazione sono oggi il sintomo più eclatante
Toccabile con mano di una società in rapida evoluzione nelle idee nei comportamenti nei modi di vita nel linguaggio nei modi di rapportarsi del singolo rispetto alle istituzioni e alla società nel suo complesso
E proprio perché sono pienamente convinto della rifondazione del rapporto tra teoria d'esperienza di una nuova rivoluzione copernicana che abbatte abbatta gli schemi razionali voglio partire
Da una esperienza concreta per certi versi anche originale rispetta la realtà romana per come è stata impostata e condotta da un anno a questa parte l'esperienza del comitato contro le tossicodipendenze e l'emarginazione giovanile della Quarta circoscrizione voglio partire da queste per esperienza non tanto per l'interesse che porta sul perché posso citare il fatto in sé ma perché secondo me essa rappresenta una sorta di esperimento sulla realtà una sorta di sensata esperienza intesa nel senso che alleviano i termini
Da cui trarre tutti insieme delle certe dimostrazioni la provetta dell'esperimento non ha rappresentata in questo caso da un movimento spontaneo dirompenti che nasce da una iniziativa di lotta di
Si evita
Una circoscrizione di duecentocinquanta mila abitanti quindi rapportabile a una a una città di medie dimensioni
In cui il problema dell'eroina coinvolge migliaia di giovani in cui sono presenti tutti i problemi di una periferia cresciuta troppo in fretta all'insegna della speculazione selvaggia dei negli anni del boom e attorno a un nucleo storico
Di casermoni voluti dal fascismo
E come elementi di analisi
Dobbiamo mettere le istituzioni la circoscrizione la utile
In cui la sinistra ha un ruolo di governo è una forte e diffusa organizzazione della partecipazione soprattutto giovanile
Non siamo partiti da questi elementi per impostare un lavoro di elaborazione e di proposizione sul problema delle marginazione giovanile
Prima di tutto
L'analisi della complessa partecipazione
Il rendersi conto che non è vero che il territorio è sprovvisto di punti di aggregazione come abbiamo sempre affermato ma che che grazie anche alla nostra opera di governo delle istituzioni e all'effettivo cambiamento delle mentalità
Si sono creati dei canali partecipativi che aggregano molto di più delle nostre sezioni di partito
è una realtà partecipativa varia e complessa quella cui ci siamo trovati di fronte una forte aggregazione giovanile cattolica intorno a ben diciannove parrocchie
Numerosissime aggregazioni di vario orientamento culturale e politico numerose associazioni spontanee impegnate sui problemi culturali sull'artigianato sull'attività sportive
Le realtà nate sullo stimolo delle istituzioni i centri sportivi circoscrizionali cento anziani la forte realtà dell'associazionismo dell'Arci e delle armi
Una sede di canali di partecipazioni che coinvolge quindi non migliaia di giovani cittadini su quella sorta di visione pragmatica dell'impegno a cui accennava il compagno Morelli nella relazione
Ci siamo posti quindi il problema di utilizzare questa spinta questa volontà di impegnarsi che viene dalla gente cercando di trasformare l'insieme di spazi non collegati fra di loro disgregato e dispersi nel territorio
Di una sorte erede di momenti di solidarietà attiva una sorta di orientamento collettivo dell'azione di tutte queste realtà sull'emarginazione giovanile rispettando e tenendo conto delle priorità storiche culturali politiche religiose delle singole situazioni
Un obiettivo politico difficilissimo da realizzare tenuto conto dell'estrema varietà di queste priorità
Dell'estrema diversità delle singole situazioni di fronte alla complessità dell'Obiettivo
C'era bisogno di un comitato che per ricevere la credibilità necessaria doveva partire da alcuni punti fermi l'analisi la constatazione della realtà di fatto di canali partecipativi Esterni è totalmente indipendenti dai partiti
Della volontà di contare e di rapportarsi con le istituzioni senza intermediazioni di qui il riconoscimento implicito del bisogno di una struttura e fosse totalmente autonoma dei partiti anche se estremamente aperta al contributo di tutti
E avesse un duplice ruolo compie compito politico quello di unificare il territorio
Quello di verificare il territorio di orientare le singole situazioni iniziative sul terreno della lotta ore della all'emarginazione giovanile
E quello di avere un rapporto diretto senza intermediazioni che fosse di stimolo e di mongolo con continuo con le istituzioni obiettivi e fino ad ora solo in parte si è riusciti a raggiungere la sfera dei contatti
Delle concrete disponibilità
Si è allargato enormemente soprattutto per quando Toni guarda le associazioni e gruppi cattolici ma non solo
E anche per quanto riguarda il rapporto con la circoscrizione e la USL si arriva a dire a precisi riconoscimenti e prese di posizione di queste istituzioni nei confronti del Comitato
Quello che manca è un contributo concreto dei partiti compreso il nostro all'affermazione di questa idea di un comitato che conti del territorio c'è quasi una sottovalutazione de la portata politica e della posta in gioco
All'ultima moda manifestazione del comitato e la quarta circoscrizione realizzata con il contributo di moltissime realtà circoscrizionali il partito è stato pressoché assente
Io penso che ciò sia dovuto a vari problemi che non sono riferibili solo alla quarta
La sottovalutazione come ho già accennato della portata politica e della e dell'originalità di un'esperienza e tende a unificare forse Lierse per andare a incidere sui problemi del territorio la sottovalutazione del problema e si cerca di affrontare
Un problema come quello delle tossicodipendenze che coinvolge migliaia di giovani e di famiglie la risposta di una generazione che assume ormai lo ricordava il compagno vedere
Il carattere di un suicidio collettivo e bene ha fatto secondo me ad accostare il problema delle tossicodipendenze allaga alla catena difficili di giovanissimi cucce di soggetti succedutisi a dall'inizio dell'anno
Ebbene sembra che questi problemi non riguardino il nostro partito nelle nelle sezioni se ne discute sporadicamente
Si fa la classica assemblea una volta l'anno quasi a volersi lavare la coscienza e c'è anche il problema di una vera e propria chiusura a riccio
Di una reazione di difesa di un partito che ancora stenta a sviluppare al suo interno uno studio e un alle elaborazione
Egli permetta di rapportarsi col nuovo di fronte alla complessità delle domande che vengono dalla società non si può oggi assumere un atteggiamento di difesa
Di fronte ad una crescente richiesta di autonomia noi non possiamo fare la parte del del peso frenante
Se oggi non è non è più tutto riconducibile partiti se larghi strati della società richiedono crescenti spazi di autonomia
Che non sarà più concepibili i movimenti come cinghia di trasmissione di perdeva dei partiti no ma non possiamo chiudere gli occhi
Di fronte a questo tipo di domande del resto i nuovi canali di partecipazione io voglio dire anche il diritto di questi canali di essere rappresentati adeguatamente nelle istituzioni
Non possono e portare ad un allargamento della democrazia prove che avvicinano le masse alla politica
Non bisogna dimenticare il ruolo che hanno avuto i movimenti di massa in passato nel portare milioni di persone a contatto della politica
E oggi nel momento in cui bisogna fermare sempre con più forza il decentramento come forma massima di partecipazione del cittadino
Questo ruolo e ancora più accentuato il moltiplicare gli spazi di democrazia e di partecipazione una risposta netta e chiara
A chi vede nella complessità delle domande l'ingovernabilità della società e vorrebbe far passare Ulisse un restringimento di questi spazi democratici
In un momento in cui per lo sviluppo dei mezzi tecnologici e dei mezzi di comunicazione di massa
C'è il rischio e la partecipazione della gente
Alle scelte si riduca all'Ostia c'è un bottone a una se o a una sempre maggiore affermazione del meccanismo della delega il compito fondamentale che ci dobbiamo porre è far contare agente dentro e fuori i partiti
Non far finta di farla contare facendole schiacciare il bottone ma farla contare attraverso il tessuto democratico e riusciamo a costruire su problemi reali
Allora ecco che veramente non c'è separazione fra politico e sociale tutt'altro
Se crediamo e il canale partecipativo dei movimenti possa comunque essere di stimolo ai partiti e rinnovarsi a rinnovarsi e possa comunque trasmettere la linfa vitale delle idee dei comportamenti del linguaggio del nuovo che si esprime nella società
Affermiamo concretamente che l'alternativa passa per questa strada non è quindi solo un problema di schieramenti politici
E se il problema lo avessimo inteso in questo modo avremmo smesso da tempo di parlamentari di parlare di alternativa per le condizioni politico oggettive che si sono determinate nel Paese
L'iniziativa sul sociale è in grado in passato cioè avvenuto più volte di Moffa di modificare gli schieramenti e le condizioni politiche
Piuttosto io oggi vedo un altro pericolo che questa difficoltà di rapporto nostro un alcune espressioni sociali
Questo mancato incontro o scontro dialettico con queste situazioni porti ad un condizionamento del partito rispetto alla strategia complessiva di rinnovamento
Penso nel concreto a quanto abbia influito ad esempio il movimento ecologico sulle non scelte del nostro partito sul problema del nucleare dello ed e dell'energia problema che si riproporrà nel nei prossimi anni
Se i partiti non si rapportano incontrandosi o scontrandosi dialetticamente con i movimenti si rischia di assistere ad una sorta di settorializzazione a risposte parziali non inserite in un progetto complessivo di trasformazione
Tutto ritorna al partito quindi alla sua capacità di esprimere obiettivi chiari e concreti nell'ambito di una strategia complessiva e alla sua compagna capacità di farci gol colare le idee no in senso verticale oltre cori frontale
Dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto perché vengano utilizzate tutte le potenzialità e le capacità di proposizione di Lapo di elaborazione di lotta e di governo dei comunisti
La parola alla compagna Gabriela latini
Delegata di Lodovisi si prepari compagno Mario Tronti delegato di Ostiense
Anzi scusate i compagni mi hanno pregato di fare ma di nuovo la raccomandazione del Silenzio e poi anche di fumare di meno perché
Ne hanno sì va bene fumare di per niente se possibile perché i compagni hanno dovuto aprire il soffitto proprio perché c'era troppo fumo e tra l'altro è pericoloso
Spegnere le sigarette
In termini di sicurezza
Neanche se mi sforzo di valutare il modello di socialismo reale dell'Unione Sovietica con l'ottica della specificità femminile riesco a trovare quel modello propulsivo
Una società dove non esitante esistenza socialismo provocata proprio dalle conquiste del socialismo
Ormai da qualche anno è scoppiata la contraddizione di sesso e il problema della liberazione della donna e si è aperto un aspro dibattito che rimettendo in discussione la cellula sociale famiglia
Coinvolge non solo le IgE strutture ma il costume in rapporto uomo donna donna società nel settantasei in Unione Sovietica di Varzi erano uno ogni tre matrimoni una delle più alte percentuali del mondo diessini sessantun percento sono richiesti dalle mogli prevalentemente per motivi culturali e morali
Per legge la procedura di scioglimento dei matrimoni se non si hanno figli consistono ma in un semplice atto anagrafico al di fuori dei giudici e dei tribunali
Eppure è una società dove le donne hanno raggiunto alti livelli di emancipazione sia qualitativi il quarantanove per cento degli ingegneri sono donne tra i medici l'ottanta per cento tra gli economisti il settantacinque per cento
Sia quantitativi la figura della casalinga è pressoché scomparsa dal fenomeno dal panorama sociale e culturale
D'altra parte per un'economia nazionale povera di forza-lavoro la manodopera femminile rappresenta una irrinunciabile condizione di sopravvivenza e di sviluppo
A cui l'aumento della meccanizzazione dell'attività domestiche l'estensione dei servizi non hanno saputo dare che risposte parziali
Esisteva quindi anche un problema di di adeguati Investimenti
Pena imprevedibili sconvolgimenti sociali e c'è qualcuno che tentando di ricomporre le molte contraddizioni non risolte propone il part-time come un parziale ritorno delle donne al focolare
Inoltre in uno Stato dove c'è un mercato squilibrio tra territorio e popolazione la caduta degli indici di inattività
è giudicata preoccupante e c'è chi ha già iniziato campagne di convinzioni sui giornali tre figlio Omnitel in ogni famiglia tentando di ricacciare la donna essenzialmente al ruolo di di produttrice
Da ciò scaturisce non solo che quel modello non può essere propulsivo oggi ma che non c'è automatismo tra quel socialismo e non oppressione e che non c'è nemmeno automatismo tra quel socialismo e liberazione dell'individuo donna
E tanto meno nella storia che abbiamo in Italia del movimento delle donne per la loro presa di coscienza che tutti sappiamo irreversibile per la portata delle loro conquiste non ci sono oggi i presupposti per sviluppare quel modello di socialismo
E allora anche cosa è propulsivo nella nostra via al socialismo
Beh io intravedo anche nell'alternativa democratica uno strumento che possa essere propulsiva la trasformazione della società in termini socialisti
Un fatto mi ha colpito in tutto il dibattito precongressuale che c'è stato e anche durante i congressi a cui ho partecipato che mi preoccupa e mi fa riflettere l'unanimità di giudizio dei compagni sull'alternativa democratica senza che questa unanimità di giudizio sia stata accompagnata da un attento approfondimento che non fosse solo relativa al nostro rapporto con il Partito Socialista
L'importante su chi sono oggi i movimenti con cui dobbiamo realizzarla
Cosa erano ieri quali modificazioni sono immessi intervenute che usa vogliamo fare della loro elaborazione
Con quali correzioni necessarie con quali strumenti dobbiamo realizzarla che significa in termini politici creare delle alleanze con questi movimenti
Ho trovato un consenso generalizzato che proveniva anche da chi appoggiava gli emendamenti consulte capelloni dai compagni che pensano che il nostro rapporto con i movimenti debba avere una funzione di coordinamento
Perché per cui non è necessario neanche avere una nostra proposta politico Luigi Nale
Da quelli che pensano che i movimenti debbano essere di supporto alla classe operaia o per i quali accettazione delle diversità significa accettare ciò che non è conflittuale che questi movimenti esprimono
Contraddizioni quindi di fondo rilevato rispetta la linea dell'alternativa democratica e la necessità che questo congresso serva anche a fare chiarezza su quale quotidianità politica dovremmo muoverci dopo il congresso e perché
D'altra parte le mie preoccupazioni muovono anche da considerazioni oggettive
Il modo con cui a volte ci si rapporta tra compagni
Il quadro rispetto al semplice militante il giovane rispetta l'anziano
Quanta intolleranza non considerazione a volte non Rispetto non come giudizio morale ma come accettazione di diversità di conoscenze ma conoscenza e modi di essere
Quante volte in un dibattito abbiamo l'impressione che chi trae le conclusioni non tenga debitamente conto dell'andamento del dibattito fino a farci sentire del tutto estranei le sue argomentazioni
Quanta superficialità nel non approfondire perché spesso un compagno preferisce altre sedi per fare politica
Se mi anche al nostro interno riusciamo ad ascoltarci a e a crescere come possiamo riuscire a rapportarci fuori del partito a persona ancora più diverse da noi
I nostri congressi si stanno svolgendo in un momento di acuti scontri sociali e politici e le donne
Sono al centro di un attacco pesante che mira a far tornare indietro tutto un patrimonio di lotte e di idee nell'assurdo tentativo di superare la crisi del nostro sistema capitalistico
Per questo i nostri congressi oltre a tante forze esterne a noi senza dubbio guardano le donne che sentono sulla propria pelle la pericolosità di queste misure
E che vedono l'importanza che una forza come il nostro partito sappia raccogliere la volontà di cambiamento che le donne hanno espresso nel passato e che tutt'oggi esprimono in questo non rumorosi interrogarsi organizzarsi
Oggi forse più che nel passato la questione femminile è confine demarcazione di quei modi diversi e contrapposti
Di concepire la soluzione della crisi profonda che sta attraversando il nostro Paese
Ormai cioè la questione femminile è discriminante tra una politica di trasformazione ed una politica di razionalizzazione moderata che alcune forze politiche stanno perseguendo
Ciò pone ad un partito che pretende di cogliere ciò che nella società si muove si rinnova una serie di problemi che non possono essere trascurati nel rimandati a questo congresso sono state delegate
Delegati e un numero molto scarso di compagne nessuna compagna dell'UDI
E questo è un provocante segnale politico che abbiamo iniziato a dare a questo nostro congresso rispettarla all'alternativa democratica il rapporto con i movimenti
Che mentre indebolisce la credibilità stessa della nostra proposta individua incapacità e difficoltà preciso del partito a Roma su queste questioni
Le autocritiche non servono se finalizzata a mettersi a posto la la la coscienza ad essa deve seguire una svolta di tendenza se riusciamo a comprendere che il successo della nostra linea di Alternativa democratica
Dipende anche essenzialmente dal rapporto che sapremo stabilire tra partiti e movimenti e che si misura attraverso la capacità di rinnovamento per il nostro modo di fare intendere la politica
Dobbiamo indubbiamente andare a rivedere non solo le cose che pure denunciava il compagno Morelli nella sua relazione riguarda il rapporto compagni partito
Analizzare i perché I go home riusciamo a ridare voce e spazio a compagni che storicamente hanno contribuito all'elaborazione del partito sulle questioni femminili
E che sono state attive nel movimento
Dobbiamo riuscire a capire che significa il continuo turnover delle nostre responsabilità e minimi che non permette più oggettivamente la crescita di questi quadri
Senz'altro è questa una difficoltà delle compagne rapportarsi al partito ma anche incapacità politica del partito a rapportarsi a soggetti nuovi
Forse dovremmo rimettere in discussione anche le sedi organizzative dove far crescere l'elaborazione del partito su queste questioni come costruire insomma più alti livelli di incontro mentre del partito intero sulla politica nel suo pieno spessore
E sappiamo come per avere incontri più ravvicinati talora si debba passare per momenti di scontro ma le alleanze sono tali e solide nel tempo se costruite sulla chiarezza di ciascuna delle parti
E sul modificarsi reciproco delle forze che si alleano
Forse è più presente avremmo dovuto tenere queste considerazioni proprio in occasione del giudizio espresso ripeto rispetto a tutta la vicenda dell'accordo sindacati governo
Un accordo che non solo non tiene conto della soggettività delle lavoratrici che pure rappresentano una consistente realtà nel mondo del lavoro e più del cinquanta per cento nelle liste del Collocamento e che da anni andiamo a sbandierare su tutti i fronti e giustamente che sono le più colpite dalla crisi e dalle manovre recessive del Governo
Non solo questa soggettività di massa dicevo non è espressa ma addirittura mortificata quando viene ratificato di fatto la politica degli aumenti i familiari del part-time e delle agevolazioni fiscali per i mono redditi
E davvero singolare risultava posizione del nostro partito che da una parte e manda messaggi di interesse di attenzione ai problemi della liberazione della donna riconoscendo il ruolo decisivo di questa forza nel processo di cambiamento della società
E dall'altra dimostra tutta la sua inadeguatezza a rapportarsi ai problemi reali delle donne e nel saldare il potenziale di dota che le donne esprimono con un po'giù
Progetto complessivo di cambiamento
Eppure abbiamo visto che quando il messaggio è chiaro e dalla parte delle donne come nel caso della legge contro la violenza sessuale attorno all'atto di sdegno della compagna Bottari si sono raccolti lo sdegno e la mobilitazione di cinquanta mila donne in piazza
I decreti finanziarie vero colpiscono i servizi sociali e quindi in primo luogo le donne che sempre sono state chiamate a sopperire alle carenze esistenti
Ma in un'ottica di gestione razionalizzata della crisi se le donne tornano HD servizi sociali sempre più diventano
Bene voluttuario
E quando la donna entra nel ciclo produttivo che assumono una funzione essenziale e irrinunciabile che mentre tende ad allargare la base della forza lavoro soddisfa esigenze collettive
Non dobbiamo allora meglio meravigliarci se in questo contesto non riusciamo a mobilitare le donne sui servizi sociali altro e da difendere prioritario per le donne in questo momento un'importanza questa che il documento
Tiene a ribadire quando considera le donne non più soggetto debole ma soggetto portatore di valori specifici di interesse generale
Che non rivendicano semplicemente miglioramenti parziali ma che partendo dai problemi specifici pongono questioni di interesse generale
Ciò mette in discussione il modo con cui nel passato ci siamo rapportati a questi movimenti per cui siamo stati ad aspettare un anno le elaborazioni su quell'abbiamo costruito la nostra proposta politica
Dobbiamo invece riuscirà a far nostra questa nuova cultura
Che deve diventare strumento per una nostra elaborazione che sia originale che ci caratterizzi come partito sbagliato sarebbe l'inverso il cercare di appannare i valori e le diversità che i movimenti esprimono anche nel modo di porre la politica
Nell'assurdo tentativo di renderli ritualmente politici e tradizionalmente accettabili
La nostra capacità quindi di vedere la questione femminile non più come un particolare una particolare condizione da cambiare
Ma una questione sulla quale si esprima una diversità da parte contare dentro la nostra politiche strategia di cambiamento
Non possono allora continuare ad essere solo poche compagnie quelle delle commissioni femminili che riescono ad intervenire su certe questioni ma il partito tutta Traversi si inquadri i suoi militanti che sa parlare alle donne Essa intervenire con sue proposte politiche sui pro bono sui problemi che le donne pongono
Ecco che allora la separatezza da strumento condizione metodo di lavoro all'interno del nostro partito diventa elemento organica e funzionale al nostro progetto complessivo di trasformazione della società
Ciò significa riuscire a superare tutta una serie di resistenze che oggi sono presenti sia da parte dei compagni che di alcune compagne
Non si capisce infatti perché la separatezza che non viene contestata da altre componenti come i lavoratori sui posti di lavoro nelle cellule gli anziani ma che da essi giustamente viene praticata
Faccia scattare un meccanismo di contestazione quando si riferisce alle compagne
Quando cioè per la più marcata specificità che anni problemi delle donne sempre più si caratterizza come elemento imprescindibile di elaborazione
Non c'è ancora forse dietro questo atteggiamento un retaggio culturale di cui ancora non tutto il partito è riuscita a liberarsi e questo quanto ha influito nel mondo dare il partito a cominciare dalle sezioni di strutture organizzative funzionanti
Ma dire che le donne sono viste non semplice alleate Dima soggetti di trasformazione della società significa negare giustamente che nuovi mento delle donne possa essere considerato con una funzione di supporto o comunque in un rapporto di subordinazione rispetto alla classe operaia
La cui centralità lo diciamo anche nel documento resta elemento fondamentale nella società rispetto al lavoro dipendente non è questa la materia del contendere ma l'acquisizione di un'impostazione paritaria
Che tenga confondo conto fino in fondo delle diverse soggettività che movimenti esprimono
E chiaro qui che il concetto di egemonia della classe operaia che attraverso un sistema di alleanze sociali e politiche dovrebbe assurgere al ruolo di forza di governo di processi sociali politici ed economici va rivista
L'alternativa democratica non può che significare individuare una serie di soggetti sociali che insieme alla classe operaia in primo luogo possano essere interessati alla trasformazione
Le donne quindi come forza costruttrice insieme ad altre di un blocco sociale nuovo che si batta per l'alternative la trasformazione ma come dicevo prima essere un partito che riesce non solo a stimolare ma rapportarsi o si o quasi finisco subito ai movimenti presuppone una claque una chiare trasparenti elaborazione politica
In termini propositivi sulle esigenze e sui problemi posti dai movimenti stessi
E qui a mio parere carente il documento infatti leggendo il documento preparatorio al nostro sì sì sedicesimo congresso a parte le cose positive che dicevo prima
A me appare che il partito non sa oggi delle donne se non quanto e neanche tutto le donne stesse negli ultimi dieci anni hanno urlato in tutte le sedi hanno conquistato con lotta quotidianamente pubbliche nel privato
Oltre che ovviamente ciò che fu quarant'anni fa circa l'elaborazione del compagno Togliatti esso travalica le classi e la constatazione di un fatto politico evidente qual essere il movimento delle donne le sue conquiste al centro dell'offensiva conservatrice
Il che mostra la lucidità di lettura degli avversari del nostro partito ma mostra altresì un'insuperata difficoltà compiere su questa questione un'elaborazione autonoma che assumendo certo quella delle donne passata e presente
Consenta di dire alle donne a tutte le donne
Sulla base di questa analisi patto questo ragionamento il PC propone che l'alleanza tra classe operaia e donne negli anni della crisi
E per la trasformazione in senso socialista del nostro Paese avvenga su queste coordinate a questo livello con questi strumenti
E questo certamente è segno di debolezza teorica e politica delle donne comuniste ma anche segno di debolezza del partito tutto sul terreno di un'alleanza che si definisce decisiva e giustamente se tutto ciò non dovesse avvenire l'alternativa democratica che cito dal documento comporta una mobilitazione di forze sociali e di movimenti uno spostamento di correnti culturali di consensi
Non è dunque un evento che si realizza solo nell'atto costitutivo di una maggioranza ma un processo che fin d'ora può essere avviato
Potrebbe o non realizzarsi otto lo sto trasformarsi in altra linea che non mi è chiara né come comunista d come donna
Allora la parola al compagno Tronti si prepari il compagno Mustaine delegato della sezione Monteverde Nuovo
Compagni quando
Abbiamo avviato la preparazione
Di questo nostro congresso nazionale abbiamo detto
Volevo fare un congresso politico
Perché si trattava e si tratta di stringere la proposta politica di definire una precisarla approfondire la per la prossima fase di lotte avevamo avuto prima momenti di di riflessione e di elaborazione anche a livello ha rotto il comitato centrale sul partito
Il comitato centrale sulla cultura
Le varie stesure dei materiali di proposta di politica economica
E la grande discussione di massa lunga
Tesa dentro il partito sui fatti polacchi
Che ha permesso un avanzare molto forte delle nostre posizioni anche delle nostre consapevolezze sui grandi problemi internazionali
è emerso nella nel dibattito congressuale come centro di tutta la discussione il tema dell'alternativa e qui che questo congresso
Dovrebbe diventare appunto un congresso di iniziativa politica però tra la stesura del documento congressuale che noi andiamo a discutere
E questi congressi ci sono stati dei fatti importanti io credo che un fatto importante in particolare è intervenuto con forza dentro il nostro dibattito ed è il salire di livello di intensità
Delle lotte sociali e soprattutto un ritorno di diretto alla presenza operaia nella vita politica
Le lotte operaie sono appunto intervenute come interlocutori e centrali nel nostro dibattito congressuale e anche come tali dobbiamo essere in grado di rilevarne è rappresentato io mi soffermerò su questo punto per trarne soltanto alcune delle conseguenze e politiche
Forse abbiamo troppo concesso ad un'immagine sempre più generica
Di società complessa no in cui ci sarebbero tanti strati tanti Cetti tante parti sociali
Tutte sullo stesso piano e tutte a chiedere un pezzo più grande di torta
Che si fa relativamente poi come torta cioè come al reddito nazionale come ricchezza complessiva si fa relativamente sempre più piccola
In realtà noi abbiamo visto che nei passaggi decisivi dello scontro la società in realtà si semplifica
Gli imprenditori tornano a chiamarsi padroni i lavoratori tornano a chiamarsi operanti noi abbiamo in corso anche come cultura politica dei comunisti oltre che come pratica politica di partito abbiamo in corso in atto una grande riflessione sul tema storico
Della centralità operaia all'andiamo misurando con i grandi processi strategici che rivoluzione tecnologica in atto in tutto il capitalismo internazionale siamo in grado di individuare anche proiezioni
Nel futuro di quelle che possono essere le successive fasi appunto anche di modifica forte
Della presenza operaia dentro
Un capitalismo avanzata però nello stesso tempo dobbiamo
Essere molto avvertiti attenere i piedi bar per in una fase che è una fase di transizione che non ha ancora realizzato queste futuribili proiezioni che vedono una sparizione
Della classe opera il presente che noi abbiamo di fronte
E ci mette dinanzi la difficoltà di una crisi economica realmente di un attacco padronale e pesante
Una risposta di Lotta operaia forte difensiva come è stato detto ma carica però di potenzialità non sfruttate e secondo me non sfruttate per limiti di organizzazione io direi che anche Roma
Questa questa città che un blocco sociale esso si complesso come è venuto fuori anche dalla discussione ma in primo luogo anche dalla relazione così elaborata su questo punto del compagno morale lì
Roma in quanto grande specchio di contraddizioni in quanto anche nostro ricco esperimento di governo o di tentativo di governo anche faticoso di queste contraddizioni direi che anche Roma popolare ha vissuto
In prima persona questo sussulto operaio anche qui il partito
A differenza di tutti gli altri partiti e più di tutti i sindacati si è fatto interprete diretto dell'interesse della classe operaia ecco a questo punto però io
Realizzerà in una svolta nel discorso anche in questo discorso che fa perno intorno a questa tornata presenza operaia nella lotta politica è vero che noi non possiamo perdere la caratteristica la natura la forza di partito della classe operaia non avremmo più nulla di noi stessi saremmo la merce dagli altri saremmo come ci vorrebbero i nostri a Terrassa
è vero però che dobbiamo in primo luogo misurarci con una classe operaia reali in movimento il cambiamento in mutamento anche oggettivo anche materia e andiamo sempre più a vedere che questa classe operaia non è appunto quella delle inchieste sociologiche che da decenni stanno prevedendo l'estinzione di questa specie e sociale appunto una classe operaia
In carne ed ossa ma dicevo che la svolta del discorso deve consistere nel fatto che da questa
Consapevolezza che il partito a ancora in forse in più che nel passato ha un forte radicamento di classe ecco da qui non dobbiamo ricavare
Posizioni di chiusura di arroccamento ordine un settarismo di di e soddisfazione di essere ancora i padroni di questo fortilizio operaio anche il punto che non c'è nella
Nella lotta politica attuale direi che tra la classe operaia di oggi e la politica di alternativa cioè una politica che viene presentata in termini più chiari che nel passato
In questa fase congressuale direi che c'è un'affinità che noi in qualche modo dobbiamo cercare e profana
La politica dell'alternativa è una politica che io chiamerei di campo aperto una politica di movimento di proiezione in avanti
C'è una forza espansiva della proposta dell'alternativa che chiede un forte ampliamento del campo sociale del cambiamento verso vaghe dichiarazioni che partono dalla classe operaia vanno verso certi emarginati ma vanno anche verso i ceti emergenti e qui sta la necessità appunto di articolazione forte della nostra proposta
Politica la fase precedente
A questa dell'alternativa di cui pure si è discusso in questo congresso la fase che ha visto prima il compromesso storico e poi una solidarietà nazionale io non la voglio discutere
Come in parte è stata qui discussa cioè continuità o svolta a me interessa rilevare che la fase immediatamente precedente quella della solidarietà nazionale
Aveva provocato un pericoloso restringimento del retroterra sociale del partito tra
Proprio le forze emergenti tra i giovani tra i soccorsi tra i disoccupati tra le varie aree di movimento questo era il pericolo
E c'era presente in quella esperienza e quell'esperienza va criticata proprio da questo punto di vista non aveva espansibilità sociale anzi operava
Un distacco del partito dalla società reale questo espansibilità sociale noi la recuperiamo proprio attraverso la proposta politica della alternatività che è messa in forse oggi da un punto che non tiene che faranno anche circa che
E a rischia di franare dei rapporto appunto lavoratori sindacato di cui qui forse si è discusso poco
Ma che deve diventare forse uno dei punti centrali della nostra prossima riflessione e discussioni io credo che qui sia il caso il campo in cui una grande iniziativa va appresa anche da parte del partito qui dobbiamo ancora molto riflettere interrogarci
Direi ognuno spendendo quel tanto di esperienza che ha accumulato in questi anni e in questi decenni ha un punto delicatissimo e mi pare che l'ultima la riflessione che Berlinguer faceva su questo punto sia molto importante dobbiamo rimettere in discussione questo concetto del sindacato soggetto politico che è stato il centro del ruolo che il sindacato ha avuto tutti questi anni e che oggi va rivisto fa completamente rielaborato e anche in gran parte modificata un sindacato cioè più vicino ai lavoratori più lontano dalle manovre e di fare Tisci ma dire che se il cuore della proposta politica
L'alternativa
Il cuore della proposta dell'alternativa è il tema del partito io direi che qui è il punto centrale anche del nostro nel dibattito congressuale lo stesso giudizio
Sui problemi internazionali mette in campo questo questo tema
Mentre parlava il compagno Cossutta
Non intervento sereno pacato ma anche rigoroso nella successione degli argomenti ma io mi chiedevo dove in fondo questa grande differenza questa diversità questa rottura questa frattura che ha incuriosito così tanto anche gli organi di stampa
E
La stessa lettura degli emendamenti è faticosa in questo senso per capire qual è poi la differenza al reale che non compare immediatamente bene a me la differenza reale
Mi pare che consista nel riflesso che la diversa lettura di questi problemi a sulla concezione del partito
Sul modo d'essere del partito sulla cultura
Del partito è stato detto qui da molti compagni
Da da da Borgna da da
Ciò Fini
Che noi quando andiamo a fondo nella critica appunto al socialismo reale non lo facciamo del re concessioni all'avversario ma lo facciamo appunto per un bisogno no store ecco ne dobbiamo riuscire a capire come sia un bisogno proprio dell'elaborazione della strategia dell'alternativa il fatto che e
Dobbiamo criticare quelle forme in cui si è realizzata quella che il compagno Cossutta chiamava l'uscita dal capitalismo lo dico in una formula
Senza critica del socialismo così come sia realizzato non c'è non può esserci Teoria e pratica di una vera uscita dal capitalismo da questo capitalisti
Cioè la critica del socialismo reale è un fatto interno necessario ineliminabile provvede la ricerca di questa nuova figlia di uscita dal capitalismo e proprio una parte interna ineliminabile di una nuova ricerca di rivoluzione anticapitalistica nello cita entità e che la nostra diversità
Dalle esperienze socialdemocratiche si pone proprio in questo senso compagno Trombadori
Ha citato ed è stata già in parte ripresa in modo critico questa questa affermazione del riformismo Polo quando diceva questo secondo me o dice una cosa ovvia
O dice una cosa grave
A cosa ovvia che già nella politica del partito evidentemente c'era questa elaborazione di una politica di riforme come TA di uscita graduale dalla capitalismo la cosa grave sì si appiattisce questo in una presa d'atto di una strategia al Riformista che non può che essere appunto quella che a cui si sono legate le socialdemocrazie storiche che noi guardiamo con grande interesse ma come esperienze dal punto di vista
Dell'uscita dal capitalismo fallimentari in questo senso
è venuto fuori il tema della diversità e la alternativa ripropone il tema della diversità alternativa la diversità direi non può essere orgoglio di organizzazione boria di partito
Anche qui deve essere una diversità espansiva Perrotta disponibile sempre alla a a tutto anche se in alcuni casi
Aggressività
E qui vorrei fare una brevissima
Considerazione sul fatto che noi non possiamo permetterci di giocare in difesa non perché li abbiamo appunto da cambiare e le cose non abbiamo bisogno cioè di un buon catenaccio per per se vogliamo fare una mi veniva questa metafora calcistica vedendo alcuni compagni la commissione elettorale che prima di riunirsi a prendere
Importanti decisioni
Hanno
Trovato un pallone si sono esercitati in passaggi rapidi così li chiama ecco direi che noi dobbiamo come partito
E elaborare mettere in campo una squadra d'attacco no in questo abbiamo una buona difesa abbiamo una buona difesa che la nostra organizzazione all'organizzazione di partito noi che ci stiamo dentro le diciamo sempre male ma quelli che stanno fuori ce la invidiano
No proprio come struttura organizzativa forte presente pesante e così via abbiamo poi un buon centrocampo
Questa centralità operaia che in grado non solo di tenere ma anche di manovrare e politicamente quello che ci manca direi che ci mancano delle buone punte certe volte no ci manca certo volti iniziativa
Ci manca cioè l'iniziativa la rapidità la la prontezza di riflessi il dribbling e qualche volta e direi anche quel pizzico di opportunismo che consiste certe volte nel trovarsi di fronte alla Rete muovere soltanto pietre e segnale del resto ho sentito citare molto Togliatti
In questo congresso una cosa è positiva un buon segno vuol dire che abbiamo intenzione di tornare a fare politica beh è una anch'io mi permetto una citazione di Togliatti non ricordo di quale periodo ma certamente dopo che il partito si era di nuovo stabilizzato nella situazione italiana nel dopoguerra quando parlava del partito
Come di un ragazzino che è cresciuto sia fatto maturo è diventato anche un tantino malizioso questo per dire che non possiamo permetterci come qualche volta è accaduto nel passato altre ingenuità
Il richiamo di nuovo è alla fase e politica
Fase politica è quella che ci ha posto di fronte il dilemma che secondo me è un falso il dilemma cioè se l'alternativa sia un blocco sociale di forze ossia appunto un problema di schieramento politici io direi che questo è un falso dilemma perché noi proprio in quanto movimento comunista abbiamo risolto questo problema nel momento in cui siamo nati in cui abbiamo spezzato appunto una tradizione socialdemocratica
Ho sentito da alcuni compagni in alcuni congressi di sezione
Lamentarsi del fatto che nel congresso che nel documento precongressuale non compare mai il nome di legni
Al di là delle formalità diritto dei nomi e così via o credo che però accende la proposta dell'alternativa ancora una fase leninista che quella che ci dice che occorre Sempre legare ha un programmati di ricomposizione sociale di un fronte di lotta anche una capacità di alternativa politica e anche una capacità di manovra politica ora qual è anche qui la differenza tra la fase della solidarietà nazionale e la fase dell'alternativa
La fase della solidarietà nazionale ci permetta una ci permetteva una relativa manovra politica
Però pagavamo questo abbiamo pagato questo un con un prezzo sociale molto forte
La fase dell'alternativa rischia al contrario
Rischia tiri collocarci sono solidamente dentro la società ma certe volte rischia di isolarci politicamente dimetterti certe volte come si dice fuori del gioco politico lo dobbiamo essere avvertiti su questo
E dobbiamo riflettere sul fatto che appunto all'alternativa non si arriva con un salto tutto improvviso ma tutto il discorso che riguarda le fasi intermedie che devono preparare le condizioni dell'alternativa
è un discorso serio è un discorso di fondo è un discorso che ci deve impegnare concretamente anche nella pratica
E a concludere pensare in grande e agire il giorno per giorno allungare la prospettiva strategica ma nello stesso tempo stringere la presenza quotidiana
Articolare molto la proposta nell'Adriatico e nello stesso momento preparare i passaggi intermedi dell'alternativa io dico che il partito di lotta e di governo noi non lo dobbiamo mettere in soffitta abbiamo commesso l'errore di chiuderlo entro un'esperienza politica in dentro cui questa formula stava stretta che era appunto quella della fase precedente all'alternativa in un partito di lotta e di governo invece secondo me e e esplicitamente e profondamente adeguato alla fase e alla proposta dell'alternativa per il semplice fatto che abbiamo bisogno di una cultura di governo ma una cultura di governo che deve essere portata da un'organizzazione e Pilotta ripeto questa nostra convinzione che possa esistere nello stesso tempo un partito di lotta e di governo diventa forse possibile per la prima volta con la Poli dica e con la proposta dell'alternativa noi siamo in una fase di profonda transizione come struttura come fu ormai di partito direi che dobbiamo introdurre nel partito un carico di innovazioni quanto più possibile forte e questo carico di innovazioni forse lo diamo introdurlo anche dentro di noi e come individuo dobbiamo tenere aperto c'è una fase di a adeguamento della forma partito non solo alla strategia dell'alternativa ma che alle sue fasi interne chi e quindi dobbiamo veramente collocarci in una fase di ricerca di partito che può durare a lungo e che non dobbiamo avere senta di chiudere gli ultimi anni soprattutto questo drammatico tragico decennio degli anni settanta in fondo
Ha modificato profondamente tutti noi siamo stati colpiti dall'esterno da esperienze che noi non avevamo messo in conto prima che forse prima non ritenevamo possibili e questo ha investito non solo l'organizzazione ma direi la figura del militante la figura del dirigente e il loro modo appunto di collocarsi in un partito di aprire impegno politico siamo stati appunto investiti da innovazioni che gran parte venivano in fondo dare di movimento il movimento delle donne CIA per esempio le messo di fronte alla hanno necessità di abbandonare un certo orgoglio maschile del la politica della politica in generale il movimento giovanile ci ha messo in crisi una certa nostra figura di adulti che avevano in tasca in fondo verità già precostituite i figli ci hanno dato ci hanno imposto una critica dal basso che ha messo in in crisi un ruolo appunto
Paterno attivo mo'paterno eccetera eccetera questo vuol dire che siamo in una fase in cui colpiti da queste innovazioni non abbiamo ancora una risposta pronta a queste cose però dobbiamo disporre cinema condizione di trovare questa questa risposta ripeto però ci vuole tempo e questo tempo deve essere ben utilizza importante e in questa fase saper stare dentro
Questa questo momento inquieto di ricerca che investe appunto l'intera organizzazione di partito
Quindi con Couto dicendo che questo congresso ha detto e ha dimostrato che sappiamo discutere beni direi che adesso dobbiamo dimostrare ai compagna i diritti antica agli alleati alle forze sociali che stanno intorno che sa di ambo lavorare bene io direi di più direi che dobbiamo dimostrare a queste forze che sappiamo anche combattere beni
La parola al compagno buste delegato di Monteverde Nuovo
Preghiamo i compagni
Una nuova raccomandazione di rimanere perché intanto fra poco ci dovrà essere
La riunione l'assemblea dei delegati e di prestare attenzione all'interventi dei compagni che adesso prenderanno la parola
Compagnie compagni
Io voglio esprimere anzitutto
Il mio pieno consenso sulla parte del documento del Comitato centrale che si riferisce ai problemi internazionali e alle questioni del socialismo
Ritengo si tratti di una posizione giusta fortemente motivata e confermata va i fatti più recenti ritengo anche che il partito su questo ordine di problemi deve compiere al più presto un ulteriore salto di qualità
In particolare sono convinto che la nostra posizione sui fatti polacchi il giudizio politico espresso sulla natura del sistema sovietico e la Pro aspettativa di un superamento della logica dei blocchi contrapposti abbiano rappresentato un avanzamento notevole delle nostre posizioni politiche
Mi sembra però
Che di fronte alle grandi potenzialità politiche che si erano aperti perché di fronte alle prospettive che quella posizione apriva i datori
In termini di lavoro teorico e politico sia prevalsa tratti nel partito una sorta di timidezza
Dobbiamo invece acquisire la convinzione che queste posizioni se espresse svolte con sicurezza hanno la forza di conquistare al Partito comunista una nuova generazione di energie e di intelligenza
Perché se è giusto fare ogni sforzo per mantenere saldo il corpo del partito
Non possiamo certo chiuderci in noi stessi nella ricerca esclusiva del consenso interno ma dobbiamo guardare fuori di noi nella società dobbiamo puntare più risolutamente alla conquista del nuovo in secondo luogo compagni spero che la riflessione che abbiamo avviato sui temi internazionali si sviluppi ulteriormente perché lungo questa direttrice originale
Pare a me che molti passi in avanti debbono ancora essere compiuti sinora abbiamo elaborato soprattutto principi grandi obiettivi tendenze di fondo
Essi debbono essere ora concretizzati da riflessioni e da scelte che si collochino nella dimensione di una grande politica internazionale che sappiano cioè spostare forze nell'Europa e nel mondo
Dobbiamo cioè lavorare dentro la prospettiva che abbiamo avviato ma per costruire pezzo per pezzo concretamente l'obiettivo necessario di un nuovo ordine politico del mondo
Che si collochi al di là della logica di blocco e che superi ogni politica di potenza
Ed in primo luogo quella delle grandi potenze armate a testa come ad Ovest
Perciò abbiamo bisogno di affinare i contenuti ed individuare i soggetti di questa trasformazione
In primo luogo dobbiamo approfondire il nostro ragionamento sull'Europa
Ed il collegamento con le altre forze della sinistra europea perché una Europa unita progressista autonoma nelle sue scelte nei suoi giudizi è un forte elemento per la costruzione di un nuovo ordine mondiale
E dobbiamo guardare con grande attenzione o questori a questo originale movimento per la pace
Che va sempre più abitando sì nella coscienza europea e che con la sua forza di massa tende sempre più a rappresentare la ispirazione di un nuovo internazionalismo collocato al di là della pratica di schieramento e di blocco
La nostra riflessione sulle questioni internazionali deve insomma divenire parte integrante costitutiva della proposta di Alternativa democratica che noi facciamo al Paese
Vedete io non credo che al centro del problema dell'alternativa di sia la questione socialista magari fosse così magari l'alleanza col Partito socialista italiano fosse solo l'ultimo nodo da sciogliere
Nella realtà
Il primo compito Dio i comunisti
E di la vera e di lavorare per affermarci come un partito di governo come un grande partito riformatore che si riconosce per il rigore la incisivi la incisività ed il carattere innovatore dei suoi programmi
Un gravissimo errore sarebbe ridurre l'alternativa ad un gioco tattico strategico di alleanza o di rottura col Partito Socialista Italiano
Esiste però effettivamente un problema che concerne le alleanze politiche
Problema tuttora irrisolto e che si riferisce ai rapporti col Partito Socialista Italiano
E sul Partito Socialista Italiano voglio fare soltanto alcune osservazioni
Voi tutti conoscete la linea che il Partito Socialista
Ha seguito in questi ultimi anni
E ora opinione generale
Che questa politica almeno dall'agosto del mille novecentottantadue stia vivendo una crisi seria e crescente per almeno tre motivi
In primo luogo la parola d'ordine della governabilità
Significava nella sostanza che il Partito socialista trovandosi in una posizione centrale nel sistema politico
Pur di assicurare un governo si alleava di volta in volta con la Democrazia cristiana o con il Partito comunista a seconda delle maggioranze che i numeri rendevano possibile
Questa politica delle alleanze intercambiabili nella realtà altro non ha rappresentato che una copertura ad un'alleanza di governo con la Democrazia Cristiana
Alleanza che è costata bocconi amari alle classi lavoratrici italiane
Ma la governabilità e oggi in crisi questa politica divenuta oramai improponibile perché a tutti sia stato chiaro che dietro l'assicurazione formale di un governo
Di un governo qualsiasi si cela l'assenza sostanziale di un governo reale l'assenza di un governo dei processi sociali in atto
Secondo luogo è caduta in disuso anche la credibilità della cosiddetta alternanza nella gestione del potere
L'alternanza doveva consistere in una sostituzione di personale politico dentro la pratica democristiana del potere usando cioè liste
Sì metodi dentro uno schieramento che rimaneva corazzato e che doveva funzionare da cornice per queste operazioni di potere
Vi è la necessità dei programmi di governo che dovevano restare confusi
Per permettere poi la conflittualità e la guerra per bande e la stessa alleanza tra le forze politiche eterogenee ma ora anche la Democrazia Cristiana a questo gioco dell'alternanza non ci sta più
Ed è finita la gestione preambolo aree che si era legata mani e piedi che si era consegnata legata mani e piedi al Partito socialista
Ora la Democrazia cristiana dice
O state con noi al governo subordinati alla nostra logica la nostra forza come supporto di una politicanti operaia e di destra altrimenti fate un'altra maggioranza e noi passiamo all'opposizione
Ma in terzo luogo e soprattutto la vecchia politica socialista non è più possibile perché si è acutizzato lo scontro ed occorre esprimere opzioni sui grandi contenuti di fondo del governo del paese
Il motivo fondamentale per cui la nostra proposta di Alternativa democratica acquista terreno nella sinistra è che la fase politica si è modificata a livello nazionale ed internazionale
Il reciproco alimentarsi di inflazione recessione rendendo impossibili politica dello sviluppo che agiscano sul versante della domanda e della moltiplica e sulla moltiplicazione del reddito giunge a mettere in discussione il modello spesso
Dello sviluppo
Si può uscire da questa crisi applicando rigidamente le politiche che siamo usi definire di derivazione monetari Ispica
Come in Gran Bretagna e negli Stati Uniti che sortiscono serto risultati apprezzabili sul piano della inflazione pur drammatizzano recessione disoccupazione facendo pagare ai lavoratori il costo della crisi
Questa è la politica che per così dire in versione latina
Propongono oggi la di la Democrazia cristiana e la Confindustria
Oppure si esce a sinistra dalla crisi con una politica che aggredisca e problemi sul versante della programmazione dell'offerta cioè in definitiva cambiando il modello dello sviluppo
Sia cioè impressione compagne e compagni che al di là di qualche slogan è di qualche battuta polemica sui massimalismi interni e sui pacifismo a senso unico
Il Partito Socialista Italiano patiti ancora fare i conti con i nodi reali della crisi
Pare che il Partito Socialista Italiano decadute le vecchie parole d'ordine della governabilità e dall'alternanza e resosi realizzabile il progetto politico culturale di un polo laico
Segua sempre di più una sorta di politica dello zig zag anche che avvicina i problemi di fondo finché può senza aggredirli nella sostanza
Questo è il punto qual è l'opzione fondamentale del Partito Socialista Italiano tra una politica di destra restauratrice del vecchio ordine attraverso duri colpi alla occupazione ai lavoratori ed una politica di alternativa che punti al rinnovamento
Problema dei socialisti è quello di sciogliere una loro ambiguità strategica e di esprimere un'opzione fondamentale sul governo della nazione
è però necessario care compagne e cari compagni se davvero si hanno a cuore le sorti gli un'alternativa democratica
Battere un certo settarismo di maniera
Che spesso si insinua anche nelle nostre file
Se si affermasse una politica di chiusura e dello scontro per lo scontro non si costituirebbe nell'alternativa né un'altra prospettiva politica
Bisogna aprire invece sin da ora
Il confronto nella sinistra sull'alternativa e sui contenuti dell'alternativa anche nell'ambito di una differenza di ruoli politici
Noi comunisti dobbiamo mantenere un atteggiamento fermo e misurato
Senza cederà settarismo a politiche rischiava di scavalcamento né d'altra parte a tentazioni di subalternità ma incalzando continuamente i suoi problemi il partito socialista
Certo dobbiamo sapere compagni
Che i rapporti politici a sinistra non si costruiscono soltanto moltiplicando le sedi di confronto politico ma attraverso una iniziativa di massa del partito
I compagni ci devono credere di più il questa costruzione dei rapporti politici dal basso
Io credo per fare un esempio che quando sulla vicenda e ne abbiamo protestato contro un atto di moralità pubblica abbiamo spostato settori della pubblica opinione ed abbiamo spostato rapporti di forza
Io credo che quando gli operai sono scesi in piazza hanno spostato i rapporti politici
Dobbiamo cioè tenere presente compagni che l'alternativa democratica ha bisogno di tutti questi elementi e che grave sarebbe cadere in semplificazioni astratti
Occorrono programmi occorrono schieramenti occorre iniziativa di massa
Se soltanto su uno di questi elementi l'attenzione del partito cadesse
La prospettiva che abbiamo indicato rischierebbe davvero di sgretolarsi nelle nostre mani
Di qui concludendo sorge anche la necessità di costruire il partito dell'alternativa
Si avverte anzi la necessità che il dibattito su questo punto fondamentale si mantenga quanto mai aperto e che non si Vincent Kiska in qualche slogan o in qualche affermazione di principio
Personalmente ritengo che sia essenziale sviluppare la democrazia nella unità
Del partito
E che questo debba essere fatto anzitutto rendendo chiare e trasparenti le posizioni anche differenti che si esprimono nel gruppo dirigente del partito
In tutta una fase recente il corpo del partito e noi soprattutto nelle sezioni
Abbiamo vissuto un disorientamento
Dovuto anche al dibattito verificatosi nel gruppo dirigente
Ma io credo che sia essenziale sottolineare che il disorientamento se vi è stato non è dipeso affatto dalle diversità di vedute in quanto tali che a mio parere sono sempre costruttive
Ma dal fatto che spesso i vari punti di vista erano difficilmente comprensibili
D'altra parte un partito laico come il nostro che raccoglie al suo interno interessi sociali differenti ed una vastissima gamma di posizioni culturali diverse
Non può non tener conto di differenti aggregati di proposte che al suo interno maturano
L'importante però avere coscienza che la chiarezza e la trasparenza delle posizioni rafforzano l'unità del partito non la disgregano
Ma voglio anche aggiungere che la nostra riflessione non può arrestarsi ai problemi della democrazia interna
Perché il partito dell'alternativa deve passare anzitutto
Concludo rapidamente
Dentro una riflessione profonda sul rapporto tra il partito e la società civile ho apprezzato molto la introduzione di Sandro Morelli
Che d'altronde ha ricevuto consensi pressoché unanimi questo congresso è questo a mio parere non era affatto scontato per le affermazioni coraggiose che il nostro segretario pronuncia
E ritengo si tratti di un contributo alto
Al dibattito del partito comunista di Roma
Ritengo che la giusta esigenza di un rinnovamento del partito vada concretizzata e resa più operativa con scelte anche coraggiose
Dobbiamo rimanere attaccati alla concezione della politica che c'è dentro il partito di massa perché è quanto mai attuale perché sempre di più si avverte il bisogno di una politica che sia fatta tra la gente e con la gente
Ma dobbiamo anche sapere che negli anni settanta con l'emergere di una nuova spera di soggettività sociale una certa forma del partito di massa è caduta irrimediabilmente in crisi
E che questa crisi merita risposte urgenti
E necessario perciò riprendere la strada che ci indicò il compagno Berlinguer lo scorso anno
Con il famoso articolo sul rinnovamento del partito attorno al quale si appassiona Ammone congressi di sezione di zona e che auspicava un riavvicinamento tra il linguaggio del partito e linguaggio della società
Dobbiamo ammettere
Che quel processo di rinnovamento non è andato avanti come doveva che sia in qualche maniera arrestato
Eppure se ne avverte oggi più che mai la urgenza
Di fronte alla prospettiva politica che indichiamo al Paese di fronte al complicarsi quotidiano della Società delle contraddizioni della crisi stessa dello stato sociale
Che produce soggetti sociali e politici nuovi di fronte all'emergere di una nuova coscienza giovanile
Riformare la organizzazione e rinnovare il partito
è dunque il primo banco di prova per la costruzione reale pragmatica e concreta a partire dalla realtà di un'alternativa democratica al governo del paese
Più compagni darei la parola al al compagno divisio delle delegato di Aurelia come ultimo compagno di stasera il compagno ariete
Faremo intervenire domani sera poi magari vieni presidenza civili diciamo d'accordo anche sull'orario perché all'olimpico pagherete aspetta intervenire stasera e quindi è il caso di parlarci adesso io non lo vedo quindi comunque adesso si stacchi
La parola al compagno Finizio delicato di Aurelia sono d'accordo con la relazione di Morelli in particolare con la parte di essa che sottolinea l'esigenza di una grande apertura delle istituzioni verso la società civile
Che è una delle condizioni perché vada avanti il processo di rinnovamento delle stesse istituzioni
Dall'esperienza di questi anni di vita delle circoscrizioni cioè della più elementare delle istituzioni questa necessità emerge con grande forza
Lavorando nella circoscrizione a diretto contatto con la società
Si coglie tutta la molteplicità e la complessità delle esigenze quelle vecchie e quelle nuove che derivano dallo sviluppo sociale di questi anni
E si colgono anche le grandi contraddizioni che nascono tra i gruppi
Che sono via via portatori di questi bisogni e quindi anche della difficoltà di individuare chiaramente una linea di superamento di queste contraddizioni e di sviluppo
Se queste contraddizioni non si intendono e quindi poi non si sciolgono
E se è inevitabile mente danno vita spinte corporative a iniziative settoriali che finiscono con l'aggravare la crisi e le conseguenze che ne derivano
Io credo che non ci sia altra strada
Che quella di affrontare queste questioni nella loro complessità
E cercando nel confronto individui individuando la possibile via di sviluppo le necessarie mediazioni che sono fatte di risposte positive ma anche Dino e che soltanto facendo prevalere il consenso c'è la possibilità di impedire le chiusure e gli irrigidimenti corporativi
In una parola
Si dà risposta agli effetti sociali che la crisi produce nella misura in cui si chiama la gente a partecipare alle decisioni
Ma qual è la condizione perché questo compito possa essere svolto per suscitare per alimentare la partecipazione
La prima è sicuramente quella di assicurare che il confronto tra le varie esigenze giunga poi al momento della decisione e che poi alla decisione seguano le attuazioni concrete
è del tutto superato io credo il tempo della partecipazione di imitata al confronto delle idee delle idee e che si soddisfaceva soltanto per il fatto che finalmente queste potevano esprimersi
C'è oggi un'esigenza più alta quell'ancora scelto di discutere di confrontarsi anche se il confronto è più laico e si svolge non più a livello ideologico ma sulle scelte politiche
Ma soprattutto quella di veder approdare questo confronto alle concrete realizzazioni
Per dare queste risposte io credo sia necessario trasferire verso il basso per i canali istituzionali le informazioni le scelte e le decisioni in una parola i poteri questa è certa una condizione necessaria ma sicuramente non è sufficiente
L'altra è quella che le stesse circoscrizioni si aprano alla partecipazione moltiplicano le occasioni e le sedi per allacciare un vasto rapporto con la gente
Sorgono qui due problemi
è vero quanto il compagno Morelli affermava nella relazione
Il personale politico nei consigli circoscrizionali è spesso quello che più porta il segno dei fenomeni di degenerazione che hanno colpito il ruolo e la funzione dei partiti
Se questo è vero
Non possiamo però ignorare non avere piena coscienza del ruolo che da oltre un decennio i comunisti svolgono in queste istituzioni
Di quanto la loro presenza abbia pensato ad esempio
Sono cose di cui parlava Morelli ma anch'io voglio riprendere
Perché le aree le condizioni che hanno permesso non solo di battere le manovre democristiane tese a far saltare il nostro sistema di alleanze nelle circoscrizione nelle USL ma che hanno ancora consentito di mantenerle di estenderlo a livello centrale
Io credo che da queste vicende non si siano tratti tutti i possibili insegnamenti
Nel senso che anche un rinsalda mento dalle alleanze nella giunta passa attraverso una profonda opera di rinnovamento e di decentramento dei poteri e delle competenze
Ma anche a voler prescindere da questa considerazione che pure importante
Perché attiene alla questione del modo concreto come si possa costruire a più diretto contatto con la gente un processo di convergenze politiche
C'è da valutare che si vanno formando nuove leve di amministratori che si avvicinano alla gestione della cosa pubblica e che quindi non possiamo prescindere da questo fatto quando poniamo il problema dell'attacco al sistema di potere dalla Democrazia cristiana
Che è forte ed è soprattutto presente nell'amministrazione pubblica
Una seconda questione mi pare che meriti attenzione
Ed è quella che la partecipazione per esprimersi abbisogna di disporre sul territorio di un tessuto democratico che costituisca anche un riferimento per le sezioni dei partiti e per gli organismi che in qualche modo costituiscono punti di aggregazione sociale
Io credo che dobbiamo pensare più organicamente al modo come i Consigli sindacali di zona i consigli di distretto scolastico i comitati di gestione delle USL degli asili nido dei centri anziani delle biblioteche
Possono concorrere alla formazione di questo tessuto
Individuando nella circoscrizione il punto di riferimento istituzionale
Che svolga ad un tempo una funzione unificante avvalendosi del suo potere di rappresentanza civile e che sia in grado di spiegando propria autonomi poteri di dare risposte alle esigenze che la stessa partecipazione manifesta
Io esprimo anche il mio pieno accordo con la relazione di Morelli
Nella parte che indica la necessità di un maggiore impegno nel processo di decentramento del partito e quindi dell'acquisizione di più a ma di un più avanzate autonomo ruolo politico delle zone
Il problema che a questo proposito credo si ponga
E se è possibile avvicinarsi a questi obiettivi senza un parallelo processo di decentramento dell'azione di governo della città da un lato e dall'altro senza dare un riferimento all'intero tessuto democratico del territorio
Io credo che è un arricchimento della vita democratica della città
Che anche la condizione per una maggiore efficienza dell'azione di governo e per una maggiore rispondenza di essa le molteplici e complesse esigenze che esprime la società e Seagal contemporaneo svolgersi di entrambi questi processi del decentramento amministrativo dell'azione di governo da un lato e quello del nostro e degli altri partiti dall'altro
In queste settimane
I presidenti dei consigli circoscrizionali hanno rappresentato al sindaco e alla giunta
La necessità che venga superato un certo ritardo che in questo ultimo anno si ha avuto nell'opera di trasferimento dei poteri alle circoscrizioni
Nell'applicare cioè le delibere a quadro e anche un certo allentamento nei rapporti tra Giunta consiglio comunale circoscrizione credo che risposte debbano venire a partire dalle prossime settimane c'è l'impegno del sindaco ad andare avanti in questa direzione
Tuttavia i segnali che vengono continuano avere ad avere un altro segno quello di una tendenza ad assumere decisioni senza nemmeno consultare le circoscrizione e quello anche di un ritorno a pratiche centralistiche
Giustificate dalla necessità di conferire una maggiore efficienza l'azione di governo
Un certo tipo di azione ritarda Trichet da parte del corpo amministrativo ha ripreso fiato in questi ultimi mesi dopo che sembrava essere stata definitivamente vinta negli anni precedenti
Nelle stesse riunioni in cui ci si trova con gli assessori e i massimi responsabili amministrativi delle ripartizioni vengono proposte
Di avocare di nuovo al centro funzioni già trasferite nelle circoscrizioni
Voglio dire nella sostanza che ci troviamo in una situazione nella quale una dichiarata volontà politica di procedere in avanti si scontra con comportamenti pratici sia a livello politico che amministrativo che vanno in direzione opposta
Come si vincono queste resistenze
In primo luogo avendo consapevolezza che decentramento è efficace se si assumono decisioni precise in ordine a questioni di grande rilievo per la vita e l'attività cittadine da un lato
E per quanto attiene il complessivo funzionamento dell'intera macchina capitolina dall'altro
Per quanto concerne la prima questione credo che sia necessario semplificare c'è ad esempio l'impegno della Giunta di intensificare l'azione di lotta all'abusivismo che in varie forme continua a svilupparsi nelle borgate
Tale obiettivo è giusto e potrà essere raggiunto soltanto attraverso le circoscrizioni e io credo in maniera molto più efficace se ad essa verranno assegnati nuovi poteri e mezzi tuttavia la domanda che pongo è questa è possibile andare
A questa cento azione dell'opera di repressione senza dare indicazioni e risposte in positivo senza andare rapidamente a collegarci con tutto quello che abbiamo sin qui portata avanti in questa direzione nelle borgate
Abbiamo fatto la variante e la Regione ha fatto una serie di rilievi sulle osservazioni
Ma ci sono diversi nuclei perimetrati per i quali non ci sono osservazioni io credo che sia possibile e per i quali adesso è anche possibile fare a meno dei piani particolareggiati
Perché non proporre di cominciare a dare in concessione per i lotti esistenti in questi nuclei
Così siamo credibili e realizziamo le prime le promesse fatte ai lavoratori le borgate ma soprattutto crea amo la condizione fondamentale per portare avanti la lotta all'abusivismo creando consenso intorno alla nostra azione
Ed è così possibile porre e supportare con un'azione di massa gli obiettivi nuovi che poniamo nelle borgate sempre in direzione del risanamento le strutture culturali quelle sportive ai centri sociali
Voglio ritornare alla questione che prima volevo perché mi pare che in questo modo è possibile individuare spazi di autonoma iniziativa per le nostre sezioni che spense spesso stentano a precisarlo a individuarlo
è possibile che in questo campo le circoscrizioni svolgano un ruolo importante difformi azione di chiarimento di organizzazione per la presentazione delle domande dei Progetti
Per risolvere i problemi che inevitabilmente si porranno ma si chiede anche spazio per un'azione politica per il confronto con le altre forze per la chiamata la partecipazione ad ogni livello ecco quindi il metodo la decisione politica l'informazione con il contemporaneo trasferimento dei poteri reali la partecipazione quinti sulle cose concrete chiamando e coinvolgendo le energie presenti nel territorio ad ogni livello
Io credo che questo metodo è giusto anche per vincere le sue le resistenze che ci sono sia di ordine politico che burocratico
Ho fatto un esempio che credo possa essere generalizzato per lo meno esteso a molti altri campi la realizzazione di strutture culturali nei quartieri e nelle borgate le questioni dei mercati dei trasporti del traffico le grandi questioni della sanità superando le chiusure che molto spesso ci sono negli stessi comitati di gestione
Ci sono da questo punto di vista ritardi nostri che vanno superati
Voglio qui esprimere passando ad un altro argomento la mia piena soddisfazione
Per il modo giusto con cui abbiamo affrontato la prima parte dalla battaglia contro il decreto governativo per la finanza locale battaglie che pure presentava delle difficoltà
Nel senso che doveva tener conto del fatto che nell'ambito dell'ANCI non eravamo riusciti a raggiungere i necessari livelli di unità
Una battaglia che ha avuto un primo esito positivo costringendo il governo a ritirare il decreto creando anche divisioni fra la maggioranza e quindi anche la possibilità di convergenze unitarie tuttavia dobbiamo avere la consapevolezza che il fronte delle Autonomie locali e quello sul quale con più accanimento è stata sferrata l'offensiva moderata
Io credo che la nostra denuncia di questo attacco vada estesa e molto meglio precisata nel senso che non basta dire che l attacco e contro le amministrazioni di sinistra
Occorre essere più consapevoli che gestire le regioni grandi comuni significa già occupare una parte grande delle strutture dello Stato
E nella misura in cui in quest'opera si procede sulla strada del rinnovamento dell'estensione delle proprio della democrazia si procede nella direzione della riforma dello Stato in tutti i campi
E specie in quella della formazione del quadro legislativo e normativo complessivo attraverso l'azione legislativa e normativa delle regioni e degli enti locali e nel campo dell'amministrazione attiva questi sono vere vi i veri obiettivi dell'attacco moderato sostenuto in primo luogo dalla Democrazia cristiana
Credo però che anche in questo campo ci sono ritardi nostri che non dico abbiano facilitato ma sicuramente reso più pericoloso questo attacco in ogni modo questi ritardi ci sono a Roma
Oggi a tetto dalla necessità di rilanciare la partecipazione e come condizione di dare il rilancio sia trasferire verso le Circoscrizioni poteri reali
Voglio riferirmi da ultimo al fatto che credo continui ad esistere una contraddizione tra azione nostra complessiva in direzione del risanamento e del rinnovamento finito e lo stato della macchina amministrativa comunale
Contraddizione che anzi si va acuendo e i cui effetti rischiano di creare ulteriori seri ostacoli qual è la conseguenza
Che le decisioni politiche o non si trasformano o si trasformano tardi e spesso in maniera distorta in misura operative
C'è innanzitutto un ordinamento che non risponde più alle funzioni reali che il Comune le circoscrizioni svolgono sia nel campo dei servizi tradizionali che in quelli nuovi asili nido centri anziani centri sportivi centri culturali
Ci sono accanto a queste situazioni in cui l'esercizio del vecchio potere burocratico continua ad essere inteso in modo tradizionale funzionando da freno e opponendo ostacoli all'azione di rinnovamento
Per converso esistono situazioni radicalmente diverse in cui gli operatori vengono chiamati a compiti nuovi su terreni socialmente e culturalmente assai avanzati senza avere una specifica preparazione professionale
Sono coloro i quali lavorano nei servizi sociali al centro e nelle circoscrizioni negli asili nido nelle scuole nei centri anziani nelle biblioteche nei consultori nelle attività culturali e sportive
Si lavora spesso con grandissime difficoltà allibita dalle norme sia di carattere finanziario sia di quelle che fissano le mansioni e le competenze le responsabilità
Spesso le resistenze e i limiti e le difficoltà sono stati superati con la iniziativa e l'azione politica
Io credo che dobbiamo tutti riflettere sullo sforzo enorme che in questo senso abbiamo fatto tra il settantanove e l'ottantuno di cui protagonista è stato il compagno Petroselli
Ma credo che questo non è più sufficiente dobbiamo porre seriamente mano ad una profonda riforma delle procedure dei metodi amministrativi di tutta la macchina capitolina
Per questo c'è bisogno di iniziativa ma anche di partecipazione da parte dei lavoratori e del sindacato
Il trasferimento dei poteri a tredici alle circoscrizione esige che vengano riservati al centro i compiti di amministrazione generale di programmazione dell'intero sviluppo cittadino di indirizzo e di controllo e che quindi vengano reattori realmente attuati dipartimenti occorre far luogo da un lato a una generale di qualificazione del personale
Con lo svolgimento di corsi professionali ad ogni livello e dall'altro ad una revisione dei metodi di lavoro secondo progetti finalizzati
Senza questa azione io credo l'obiettivo fondamentale che dobbiamo perseguire e che è quello di rendere irreversibile un processo di rinnovamento incontrerà seri ostacoli
Quello che occorre e che il nuovo che introduciamo sia reso permanente attraverso un'adeguata opera di formalizzazione e che questa è la strada ad un tempo per rendere più efficace il nostro attacco
Sistema di potere costruito dalla democrazia cristiana e per sostituire adesso nuovi meccanismi e regole amministrativi la cui efficienza sì anche il prodotto della partecipazione dei cittadini e dei lavoratori
Compagni credo che possiamo prenderci tutti un quarto d'ora venti minuti di diciamo di sospensione e quindi ci vediamo qui per la ripresa dei lavori con l'assemblea per soli delegati perché cioè appunto la relazione della commissione della commissione elettorale e quindi alle dieci e cinque ci rivediamo qua