XVI congresso del Partito Comunista Italiano

Il ticket di degrado di estrema gravità
E si presenta con un inquinamento e l'eutrofizzazione dell'Adriatico che ha assunto forme sempre più acute sino a porre concretamente la possibilità di una grande catastrofe dalla morte del mare
Con l'abbassamento del suolo che in vent'anni in certe zone ha superato il metro e mette in discussione un patrimonio storico urbane economico di inestimabile valore
Con l'inquinamento dell'aria giunta condizioni giunto a condizioni critiche con le erosioni della corte dei litorali che si intrecciano con il dissesto della collina e l'abbassamento del suolo e poi compongono un quadro è grave a Ravenna ed è grave in tutta la regione che a uno dei territori più fragili del nostro Paese
Il degrado dell'ambiente ci unisce la crisi che investe complessi come l'ANMIL siccome l'agricoltura come l'edilizia e insieme caratterizzano la crisi che investe una provincia che ha raggiunto in questi anni traggano guardi di grande importanza in termini di sviluppo economico di reddito disservizi
E che oggi deve misurarsi con problemi che si ripresentano come la casa il lavoro con nuove questioni come la droga gli anziani l'emarginazione
Con bisogni nuovi in termini di cultura di lavoro di modelli di vita di un nuovo ruolo dell'individualità in una società profondamente cambiata
Crisi economica e crisi ambientale sono due facce della stessa medaglia
Parlare dell'Adriatico significa parlare del Po del tipo di sviluppo che ha guidato il nostro Paese in questi anni del Mezzogiorno degli squilibri dell'abbandono della colline del sud
Degli sprechi e della distruzione delle Risorse considerati infinite come l'aria e l'acqua della devastazione del territorio
Dell'assenza di qualsiasi politica ambientale e di grandi tragedie come quella di Seveso dei terremoti e del dopo terremoto
Significa parlare delle caratteristiche di questa crisi anche come pericolo di rottura del rapporto uomo natura
Dell'esaurirsi di un tipo di sviluppo quantitativo che è fatto non solo italiano e che fa pagare prezzi immensi
Fa emergere con forza come questione centrale quella della scarsità delle risorse dei fini ed è la qualità di un nuovo sviluppo
Su questo terreno
Abbiamo lavorato e lavoriamo raccogliendo la sfida che la crisi propone anche a noi
Ai compagni socialisti
In particolare in Emilia dove c'è un patrimonio costruito insieme nelle collaborazioni di lungo tempo negli enti locali alla direzione delle organizzazioni di massa
Un patrimonio che può dare mo'nuovi frutti misurandosi con i problemi aperti
La consapevolezza che la semplice difesa dell'esistente significa essere travolti e che è necessario lavorare già dentro alla crisi
Dove tutta l'Emilia se non fermata rischia di vedere in discussione conquiste storiche lavorare dentro la crisi per costruire un futuro diverso partendo dai problemi aperti
Intrecciando difese valorizzazione delle risorse ambientali e storiche con uno sviluppo economico di tipo nuovo utilizzando le grandi possibilità offerte dalla rivoluzione tecnico scientifica
Costruendo una società più giusta più democratica e più libera
Il terreno della trasformazione dunque come terreno su cui misurarsi per difendere le conquiste realizzate per dare risposta ai nuovi bisogni
Un compito aspro difficile le chiedo uno sforzo eccezionale
La messa in campo di tutto il nostro patrimonio una più avanzata capacità di lotta e di proposta che si è espresso in manifestazioni di grande forza come quello contro la droga con il compagno Berlinguer
Con la proposta di nuove più larghe maggioranze al governo degli enti locali in un rapporto paritario fra comunisti socialisti repubblicani socialdemocratici e di sfida democratica la Democrazia Cristiana
No per costruire l'alternativa al Comune o alla Provincia ma per rispondere meglio ai compiti nuovi in un quadro che per noi sta certo dentro il processo di costruzione dell'alternativa
Tutto questo significa passi in avanti anche per noi per il nostro partito significa aggiornare la nostra cultura di governo
Vedere ad esempio l'ambiente non come ostacolo lo sviluppo come difesa di una natura separata dagli uomini dalla loro storia dal loro lavoro ma come una grande risorsa e leva per lo sviluppo
Essenziale per la riqualificazione di attività fondamentali come il turismo come stimolo all'innovazione tecnologica
E né all'innovazione nei processi produttivi come occasione e possibilità di nuove attività economiche
E insieme risposta la vera e propria ma domanda di ambiente è cresciuta nella fabbrica nella città una domanda di qualità nuova della vita
Considerare insieme l'attività delle nell'attività dell'ente locale
Dove collaboriamo insieme ai compagni socialisti pianificazione ambientale territoriale programmazione economica passare da una politica vincolistica a una politica di sviluppo ecco un grande tema per la sinistra tutta per il reperiti noi e per i compagni socialisti in modo particolare
L'attività degli enti locali sia intrecciata con quella della Regione
Del suo piano poliennale con i progetti di utilizzazione delle risorse idriche come del il piano di risanamento del Polo acquedotto di Romagna il Canale emilianoromagnolo di difesa della costa del suolo
Della definizione del Parco del Delta non separato dalle attività umane e dalle attività economiche
Sentiamo e questo richiamo un impegno straordinario di risorse nazionali raccordate un massiccio impegno della Regione e degli enti locali come si è espresso in tutti questi anni
Il progetto può non è stato finanziato c'è stato uno sciopero di tutte le comunità rivieraschi il Presidente del Consiglio ha definito l'Adriatico un'emergenza nazionale sappiamo bene che le risorse sono limitate
Ma lanciamo un grido d'allarme e ci chiediamo cosa accadrà questa questa estate se quell'altra che appartiene a una famiglia capace di produrre tossine si ripresenterà
Cosa sarà per il più grande bacino turistico del nostro Paese quanto costa riparare i danni delle alluvioni delle frane
Si parla di tre mila miliardi all'anno mentre per le indagini geologiche una sigaretta all'anno per abitante quello che viene speso nel nostro Paese come diceva recentemente uno studioso di questi problemi dieci anni di lotte per ottenere una legge speciale tech contro l'abbassamento del suolo a Ravenna cento miliardi spesi a opere essenziali come l'Acquedotto devi tracolli come il Canale emilianoromagnolo ancora aspettano il loro completamento
Certo c'è una questione di spesa pubblica ma a queste condizioni il dissesto non è solo forse un risultato di sprechi di clientele ma anche qualcosa di più
Nella voragine della spesa pubblica non c'è il frutto dei costi migratori degli squilibri del disordine delle condizioni di vita nel nostro Paese
E non è solo questione di risorse quando l'anice affronta la propria crisi
E ci dice che l'ecologia un lusso
Che è finito il tempo dell'ecologia è un lusso per tempi migliori quando l'ENEL presento un progetto di centrale a carbone senza tenere conto dei problemi e degli orientamenti presenti in una comunità
E parla solo dei costi aziendali diciamo che qui c'è una questione più grande una questione di cultura di indirizzi divisione dei problemi e che il punto è quello di intrecciare l'emergenza al cambiamento
Quello che ieri il compagno Berlinguer diceva sapere guardare al di là delle misure immediate che devono essere tali da contribuire ad avviare un nuovo corso economico
L'ambiente deve essere collocato al centro di una politica di sviluppo di tipo nuovo
Come componente essenziale si intreccia con le questioni della riconversione produttiva dei trasporti dell'energia di un ruolo nuovo e diverso della Scienza
Ed è la cultura così come avvenuto al premio Cervia dove intellettuali ecologi si sono misurati con gli amministratori per discutere concretamente di queste questioni richiama nuove legge come quella della difesa del suolo
E legge più semplici in questo Paese dove non si riesce ancora a votare questa legge sui detersivi
E certo forse può fare lavare meno bianco ma può apportare meno fosforo l'Adriatico all'aprire la possibilità di condizioni diverse di vita
E sentiamo che questo deve essere parte di una politica di programmazione
E se è vero che le risorse sono poche questo Paese va detto con grande forza a una grande risorsa
Vilipesa
Ignorata negletta e nell'ambiente nel suo patrimonio storico culturale in una grande risorsa che può essere essenziale per le sue attività economiche tante forze sono in movimento
Accanto a una nuova coscienza beh maturate va crescendo nei soggetti tradizionali della politica e dell'attività sociale vediamo crescere nuovi movimenti non è per quelli sull'ambiente
E si esprimono si organizzano su una questione particolare ma che pongono concretamente nei fatti questioni di carattere generale di cambiamento e di trasformazione pongono la questione della politica di un'altra politica del suo risanamento del pluralismo anche per noi comunisti che guardiamo positivamente a questi fatti
E in Emilia abbiamo lavorato sul problema della Carta dei diritti piacere vi abbiamo proposto la Carta dei diritti dell'ambiente
è essenziale una nuova partecipazione lo è per l'ambiente
Per una più elevata qualità di decisione per assicurare il controllo democratico nell'uso del territorio lo è e più in generale per il rinnovamento delle istituzioni
E hanno bisogno di un peso nuovo nel loro funzionamento e nelle capacità di decisione alle forze della cultura alle conoscenze alle competenze alla scienza
Certa come può conciliarsi questo con quanto sta accadendo da parte del governo verso le Autonomie locali
Il tour vuole necessario essenziale
Per affrontare questioni come queste e più in generale nuovi indirizzi di politica economica e di qualità della vita
Il decentramento dello Stato è un processo indispensabile e non possiamo non cogliere in questo gravissimo attacco alla finanza locale
Che è gravissimo non solo perché colpisce i servizi l'economia la possibilità degli investimenti degli enti locali e tende a paralizzati
Quando sono stati essenziali in questi anni nella vita del Paese ma è gravissimo anche perché nasconde qualcosa di più
è funzionale alla risposta che il governo vuole dare la crisi alla crisi Pea chi vuole fare pagare questa crisi
Ed è gravissimo in modo particolare perché nasconde un attacco centralistico un tentativo di ridurre gli spazi di democrazia e gli spazi di libertà
E dunque a mio avviso la questione della valorizzazione della difesa dell'ambiente una questione centrale e si intreccia con nuovi indirizzi in politica economica
Con la riforma delle istituzioni con nuove forze che possono camminare sulla strada del cambiamento e della trasformazione coi grandi problemi aperti nel nostro paese nel mondo
è un elemento di un programma sul quale con quale fare camminare l'alternativa democratica
Un messaggio di saluto al congresso dell'onorevole Franco Bortolami presidente della Commissione agricoltura della Camera in via per vivere espressioni augurali positivo risultato
Un significativo messaggio da Amedeo Criscuolo segretario generale della Confederazione ladri
Il quale annunciando la presenza di una delegazione guidata dal vicepresidente Martinez
In via proficuo lavoro insuccesso sedicesimo congresso nazionale
Un messaggio lavoratori zona Colline Metallifere Grosseto riuniti in sciopero per lo sviluppo e occupazione saluto nel congresso convinti che il partito saprà dare risposte alla lotta dei lavoratori per il cambiamento lavoratori in sciopero di Grosseto
La parola Sandro Frisullo delegato di Lecce il segretario della federazione si prepari la compagna Elena Montecchi
Compagne e compagni trovo molto giusto il nesso che il compagno Berlinguer ha stabilito tra i problemi la situazione del mezzogiorno e la possibilità stessa di affermare una prospettiva di a alternativa per il Paese
E proprio dalla crisi di governabilità dell'economia e dello stato che trae un alimento obiettivo la possibilità concreta di azione politica del partito costruendo nei fatti e nei contenuti
Quel processo utili forma del sistema politico Enti potere che nel Mezzogiorno ha costruito
Le fortune della dirci un mezzogiorno che sempre più si allontanata dal centro e dal nord
Nei termini di un mancato crescita dei economica
CP due
Un Mezzogiorno che nel suo complesso viene tagliato da una politica di atti di conversione che tende a concentrare i progetti e i finanziamenti nella parte del Paese dove e presente la parte centrale
L'apparato perso tutti
In Puglia ciò significa mettere in discussione i punti alti dello sviluppo delle forze produttive pezzi decisivi dell'apparato presso tutti mentre al Lecce
La crisi investe la stessa produzione agricola colpisce la Montedison Barris vuota la FIAT annesse tante piccole e medie aziende il Mezzogiorno potrà superare la sua dipendenza
Solo se la crisi è vista come occasione per definire i termini complessivi per lo sviluppo del Paese solo se si punterà sulle potenzialità grandi del Mezzogiorno per colmare quello scarto di produttività
Il riferimento al centro
Al nord
La crisi del mezzogiorno e tale perché può aprile è una lacerazione grave nella nella democrazia del Paese
Il riscatto dell'Italia spara nel riscatto del Mezzogiorno nella capacità nostra di spezzare quel tipo di di sviluppo subalterno indipendente perché il tracciato intimamente al sistema di potere che trova del Mezzogiorno un insediamento fosse solito quei e l'occasione e la scommessa decisiva per l'affermarsi della stessa prospettiva dell'alternativa c'è da chiedersi c'è sufficiente consapevolezza di ciò del corpo
Del movimento operaio organizzato tutto il sindacato
Del partito una cosa è certa è molto diffusa la consapevolezza
Che la politica dell'alternativo poco costituite in effetti un'occasione per rinnovare la vostra battaglia per lo sviluppo del Mezzogiorno a patto che l'alternativa non si riducono a uno a uno scoppio l'avvento a una sommatoria di partiti riguarda invece latta la capacità il volgersi a una straordinaria già ampiezza di interlocutori
Dei protagonisti possibili e che provi nelle masse cattoliche un punto decisivo per l'affermazione dell'alternativa stessa non nascondiamoci una difficoltà seria del partito del Mezzogiorno pur essendovi un'adesione larga
Alla prova d'ordine dell'alternativa non riusciamo ancora anticiparci pienamente e sufficientemente pochi problemi concreti che si pongono gli in molte zone soggiorno
Il rischio è che e che l'alternativa sia in seduta a uno slogan lasciando
Il partito lo Stato più attesa e di possibilità che potrebbe condurci a un isolamento oppure in qualche caso alla prosecuzione
Di una politica che si è fatta nel periodo delle intese è del tutto evidente che i rapporti di forza esistenti ad esempio alle cento Hulia
Sottolineo non la difficoltà nello svilupparsi in concreto di una linea di alternativo al sequestro però non si riduce
Ad una enunciazione Porsche opaca liederistica né a una prassi di Tazio le stelle ma al contrario si muove sulla base di un processo di spostamenti concreti nella società e fra i partiti
Solo così
Dedicando la prospettiva politica dell'alternativa allo svilupparsi di un movimento unitario delle masse che abbia carattere nuovi
Per lo schieramento tutti forze per la qualità degli obiettivi e dei contenuti del pur con cento di alternativa noi
Riusciremo del mezzogiorno assunti avallare atteggiamenti tipo assiduità o di incredulità e a far saltare
Lo stesso tentativo di chi come il se tenta di confinare uccisi nel dilemma falso dell'isolamento dell'assoggettamento subalterno alla politica della governabilità e della centralità
Del Psi
La Puglia è stata nei mesi scorsi un terreno di di sperimentazione della linea dell'alternativa della sostituzione progressiva attraverso la rottura assidui extra
Del personale politico della DC PCI del controllo delle Pepe del potere ma proprio questo tentativo che è entrato in crisi sono esplose
Le contraddizioni fra le istanze di modernità di cui dissi tende a farsi portatore
La
Boggi citate metodi di governo dell'anticittà la volontà di colpire e ridimensionare questa dicci e la scelta di un rapporto di collaborazione con questo partito
Proprio perché l'alternativa alla DC nasce dalla lealtà al nostro e dall'esperienza compiuta in questi anni dal partito in Puglia e non con una trasposizione l'una parola d'ordine
Dal centro impedita Lidia a noi comunisti del Mezzogiorno compete obliquo di comprendere meglio
Le motivazioni più profonde ti permettono alla boutique scelti da poche ore ancora oggi un così vasto consenso su
Per fuggendo Monica da visioni
Demonizzare anzi di vulnerabilità del sistema di potere che già oggi presenta contraddizioni
Assai corpose perché il blocco di potere e si raccoglie attorno alla DC tiene ancora nonostante quella conflittualità interna è la crisi
Dello stato assistenziale che accorcia progressivamente la capacità di imitazione corporativa
E restringe le maglie di uso privatistico del del del denaro pubblico
Intanto perché non bisogna illudersi
Più tutto ciò porti spontaneamente a un crollo delle atroci Paul perché questa grigia lato attraverso occupazione mostrato a esercitare il controllo
Dall'alto delle masse
Ma quello che a me pare il dado politico di fondo è che la DC è riuscita nel Mezzogiorno in vaste zone del Mezzogiorno a raccogliere attorno alla funzione del potere
Pubblico un vasto hanno o di strati
Intermedi
E anche popolari di molteplici e posizioni politiche e culturali questo deve spingere noi comunisti
Nel Mezzogiorno a una più a una più salda consapevolezza circa
La necessità di tutti i piloti e praticare l'alternativa come un processo va costruito nella società non vero
Che sul terreno politico e di istituzionale a partire dai bisogni immediati e di prospettiva che vari ceti pongo lo che sono intimamente collegati a un modo diverso di utilizzare il flusso del tetto del denaro pubblico
Noi ad esempio dobbiamo saper parlare a tanta parte
Dell'imprenditoria del Mezzogiorno non tutta creasse assunta Enti ingrassata all'ombra del parassitismo dello Stato assistenziale
E l'esaurirsi oggettivo del modello più sviluppo economico voluto da latticini che si fondava sullo spreco del denaro e sull'uso incontrollato
Delle incentivazioni che pone dei problemi quali talmente nuovi per lo sviluppo delle forze produttive per l'avvenire la prospettiva stessa delle impresa e di qui la necessità che la nostra politica di alternativa sia volta alcun deriva non solo dall'Ina conservatrice della DC
Ma ciò che essa come organizzazione e struttura il potere come forza più pilota sul terreno dello conservazione ampio mass
Per questo Obiettivo
Che ci poniamo che ci siamo posti del congresso della Federazione Enzo stanza quello di spostare non frange
Ma grandi masse d'ispirazione cattolica sul terreno per il cambiamento sul terreno insomma di un'alternativa daremo pratica all'ATC
E l'alternativa alla DC e resa possibile
Non solo dal declino della governabilità da una più accesa conflittualità tra DC eclissi ma anche perché oggi esistono be'mezzogiorno i segni di una crisi dell'ATC critiche investe non solo la sua capacità di continuare ad essere la forza che gestisce interamente il rapporto tra le masse
E oscurato ma anche una crisi che veste la capacità di esprimere egemonia culturale
E i valori anche in Puglia e nel Salento
Sì si rende più acuto quel divario tra i bisogni di lavoro qualificato domande nuove anticultura aspirazioni moderne e che salgono dalle donne dai giovani dalle popolazioni è il persistere di una situazione assai grave
Per l'economia che frustra e mortifica queste aspirazione
Guardi Cigole inviolato insomma nel Mezzogiorno mossa corrispondeva questi bisogni tocca a noi comunisti sempre più ebbe un'altra porta di rappresentare un punto di
Unificazione delle molteplici spinte al cambiamento presenti della società pugliese ebbe e meridionale
La politica dell'alternativa deve avere il massimo di chiarezza e limpidezza di fronte alle masse alle forze progressiste del Mezzogiorno
Si tratta di
Disprezzare il sistema di potere della CEI e di far crescere nel Mezzogiorno la prospettiva di una sinistra di governo capace di better e per davvero discussione la centralità della DC e di aprire un impulso fesso
L'uovo ed alternativo ecco perché
Credo
Che il sì l'annuncio del ruolo e dell'immagine del partito
Beh mezzogiorno e la ripresa di un consenso intorno alla linea dell'alternativa basta pensare per quanto ci riguarda a Lecce al voto amministrativo da alcuni comuni ho Arcimboldo dell'organismo il governo dell'ateneo dove la vostra Istat è passata dal trentotto per cento a cinquantotto per centotré voti questa impresa
Dicevo passa attraverso il rinnovamento che ci qualifica insieme come forza alternativa alla DC e come forza anti governo capace di cimentarsi ho il problema di Jude nuovo sviluppo
Del mezzogiorno e dell'Italia
E arrivata al congresso
Una lettera di uno dei compagni fondatori del partito Luigi polare hanno cari compagni e compagne
Avrei voluto trovarmi insieme a tutti voi per presenziare a quello sedicesimo congresso ma purtroppo le mie condizioni di salute non me lo consentono
Pertanto rivolgo a tutti voi il mio fraterno saluto con un fervido augurio
Di buon lavoro il compagno Pola hanno aggiunge un particolare saluto lo rivolgo a quei compagni
Con i quali sessantadue anni orsono nel gennaio del ventuno
A Livorno abbiamo fondato con entusiasmo e con fiducia il Partito comunista d'Italia e abbiamo poi nei primi mesi successivi cooperato alla sua costruzione
Un saluto a tutti quei compagni che negli anni bui del fascismo in carcere o al confino nella clandestinità hanno fatto vivere il partito
Un saluto ai compagni più giovani venuti al partito dopo la Liberazione che hanno contribuito a farne quel grande partito nuovo indicato da Togliatti
Un saluto particolare alle compagnie Luigi Poll hanno nella stessa
Con lo stesso spirito un saluto dal compagno Battista stantia anche gli impedito di partecipare per le sue precarie condizioni di salute
Ancora un fraterno saluto dal compagno vivi di Schiapparelli
Nella certezza che come abbiamo fatto in tutti questi sessantadue anni sapremo essere anche oggi all'altezza dei compiti che ci attendono
Ancora una lettera di buon lavoro ed auguri dal compagno Lorenzo foco di Padova
Spiacente pur di non poter partecipare per un incidente caldi auguri dal compagno Luciano gruppi e un augurio
Di buon lavoro dalla medaglia d'oro della Resistenza Rosario Bentivegna
La parola la compagna Elena Montecchi delegata di Reggio Emilia si prepari compagno Germano Marri
Compagnie e company ieri il compagno Berlinguer nel suo rapporto ha ricordato l'ampiezza e la ricchezza del dibattito che si è svolto nei congressi di sezione di federazione a proposito dell'alternativa democratica
Anche con accentuazioni diverse la discussione si è misurata con il livello di elaborazione raggiunto e contenuto nel documento precongressuale
Che obiettivamente offerto un'occasione di confronto assai rilevante
Le stesse riflessioni sulle nostre passate esperienze politiche non sono state sostenute da una ricerca tutta in Terna circa i nostri limiti e i difetti che abbiamo avuto quanto da una ricerca ed ha una capacità e da una volontà politica di cogliere i caratteri della svolta che abbiamo compiuto misurandoci con la cupezza della crisi italiana
Con le dinamiche che si manifestano nei rapporti tra le forze politiche con l'emergere di domande sociali diffuse e rilevanti
In questo ambito non è stata secondaria l'attenzione che nelle nostre sezioni e nel congresso provinciale della Federazione nostra di Reggio Emilia
è stata posta anche sul partito sulle sue capacità di rinnovamento non solo delle norme che ne regolano la vita in Terna ma delle culture politiche che presiedono i nostri atti quotidiani
Non è casuale che in una regione come quella emiliana
E in una provincia come Reggio Emilia a dieta abbiano assunto centralità nel dibattito le questioni del rinnovamento del blocco sociale per la trasformazione e se talvolta si operata qualche schematizzazione tra l'alternativa intesa come punto d'arrivo della crescita di movimenti di lotta nella società
O come ipotesi di schieramento va aggiunto che guardando la nostra esperienza storica oggi noi siamo chiamati ad un'azione più estesa sul terreno complessivo delle alleanze
Nessuno ha mai pensato che la strategia delle alleanze
Fosse un percorso piatto e livellato sul quale far convergere di volta in volta strati tra loro diversi portatori di culture e di interessi assai disomogenei
Questa considerazione la dobbiamo fare con più forza perché la credibilità delle nostre proposte si gioca anche sul terreno di una ridefinizione teorica e programmatica della nostra azione nel presente
In zone come la nostra ove il movimento democratico sia storicamente sperimentato con l'impegno economico pensiamo ad esempio alla cooperazione che si è misurata sul mercato con l'impresa
Si sono via via formate culture assai nuove che anche attraverso rilevanti competenze tecniche hanno trasformato l'immagine e il ruolo della cooperazione stessa
Da un lato quadri legati alla produzione a produzioni sempre più sofisticate e complesse dall'altro presenze di giovani
Che vogliono lavorare organizzandosi in forma cooperativa manifestano entrambi
Un bisogno profondamente legato alla nostra storia ma che si misura con le modificazioni economiche sociali dell'oggi
E questo indubbiamente è un punto di forza per evitare schematismi tra quelle che noi chiamiamo le vecchie e le nuove alleanze
I rischi che a volte avvertiamo di scadere nell'economicismo o di leggere piatta mente le varie forme entro le quali si manifesta la crisi stanno a mio parere nelle difficoltà di cogliere appieno le novità spesso anche positive
Che si sono determinate in quelle categorie sociali in quelle forme di organizzazione economiche che hanno largamente tracciato il nostro tessuto regionale e provinciale
Sempre aperto un confronto non facile tra queste realtà e altre sensibilità collettivi al collettive alle quali anche il compagno Angelini di Ravenna si richiamava diffusamente
Legate alla rapporto tra l'uomo e l'ambiente legate al tempo libero al rapporto nuovo tra la cultura e il vivere urbano queste sono indubbiamente grandi tensioni etico-morali che sono strettamente connesse tuttavia ai meccanismi di sviluppo ai meccanismi di sviluppo economico e sociale che si sono prodotti nel nostro Paese
Ecco perché ritengo che questi siano alcuni nodi ineludibili
Per la nostra proposta di alternativa in Emilia
Perché senza appiattire le differenze gli interessi diversi i contributi parziali
è possibile offrire occasioni per la costruzione di una unità per il cambiamento che deve e può incidere nei programmi e nelle scelte dei partiti in primo luogo del nostro partito
La nostra sensibilità politica e culturale
Nei confronti di certe tematiche ai modi con i quali esse si afferma non è la società italiana
Non è data solo da alcuni segnali anche di massa che abbiamo avuto in questi ultimi anni o per lo meno in questo ultimo anno penso ad esempio alla presenza del movimento per la pace
Penso alla presenza di giovani e giovanissimi che manifestano in forme assai nuove contro la mafia e la camorra in larghe parti del nostro Paese
Ed essa è data soprattutto dal fatto che c'è una presenza in questi movimenti sempre più attiva di intere generazioni di uomini e di donne comunisti
Che in queste esperienze si formano coscienze e sensibilità più attente al significato politico della costruzione di ampie iniziative unitarie il carattere laico e aperti o della nostra proposta sta anche qui nel saper guardare al ruolo che noi comunisti assolviamo nei movimenti di lotta che devono pesare di più nelle vicende politiche del nostro Paese
Vorrei ricordare a questo proposito la significativa esperienza del movimento delle donne in Italia peraltro già ripianata nella relazione introduttiva e compagnia bella
Oltre alle conquiste ottenute alla crescita di coscienza non è stato secondario l'apporto delle donne comuniste per trasformare la cultura e le proposte del nostro partito nei confronti delle donne
L'intuizione circa la necessità di rispondere ai bisogni concreti delle donne come scelta obiettivamente progressista è stata il patrimonio di questi anni che ci separano dal dopoguerra
Questo intreccio tra le battaglie legate alla vita quotidiana e alle grandi opzioni generali assegnato per quasi trent'anni la lotta di emancipazione delle donne
E si è compiutamente affermata laddove i comunisti da sempre sono stati forza di governo
Ma non si tratta qui di compiere una disamina attenta di quell'esperienza è quanto di coglierne l'aspetto centrale
Che ha sorretto il modello di sviluppo Emiliano le lotte per il lavoro per i servizi per la parità con l'uomo hanno informato non secondariamente la società emiliana
Ma le novità che sono in campo oggi tra le donne e per le donne non sono date solo dalle trasformazioni avvenute nella legislazione nei rapporti tra le persone dalla stagione di lotta di massa degli ultimi anni
Innanzitutto perché la sfida conservatrice che viene rivolta alle masse femminili in quanto soggetti e persone da parte del governo Fanfani
Fa leva sul ruolo sessuale femminile sul modo con il quale esso sia storicamente determinato come punto di discriminazione per riproporre vecchi ruoli di supplenza familiare
Per privatizzare domande sociali quali l'educazione dei bambini
Pensiamo alle questioni tutte aperte dei servizi per l'infanzia
Per contenere le spinte al lavoro extra domestico e ciò apre un capitolo non indifferente delle scelte politiche sociali di sviluppo che noi vogliamo proporre il lavoro femminile ad esempio è costantemente messo in discussione anche in quelle realtà ove la percentuale delle occupate e assai elevata
Nella nostra regione ad esempio e sempre meno possibile per le donne mantenere il loro stesso posto di lavoro
Non è ozioso perciò riproporre la centralità del lavoro femminile come componente strategica per il movimento perché operaio Emiliano e nazionale le ricorrenti crisi nei settori produttivi ove più alta è la presenza femminile dimostrano quanto sia concreta la domanda circa il come il cosa il dove produrre e con quali prospettive
Qui entriamo nel vivo del valore della soggettività femminile è stata caratterizzata da una notevole spinta lavoro extra domestico ma che obiettivamente non può trovare risposte sì anche noi chiudiamo il cerchio delle compatibilità date
E all'interno e di all'interno di esse tentiamo l'integrazione possibile e sempre più limitata per le donne
Non abbiamo bisogno di battaglie difensive oggi anzi è sempre più forte la necessità di superare la separazione tale ruolo produttivo riproduttivo delle donne
Perché esso è uno degli elementi che determinano il conflitto tra le donne e lo stato di cose esistenti nel nostro Paese
E ne determinano anche oggettivamente nuovi livelli di unità per nuove unità di iniziative di lotta delle donne
Questa considerazione vale se pensiamo che anche all'interno del movimento operaio democratico permangono tentativi di proporre riduttivamente la battaglia per difendere il lavoro o i servizi
E ciò segnala che il residuo di certe visioni
Statiche della battaglia di emancipazione e liberazione sono presenti anche nella nostra cultura
E soprattutto laddove le donne vivono l'attività lavorativa extra domestica aumentano sempre più le complessità del loro ruolo l'intreccio tra la funzione produttiva riproduttive familiare
Costituisce l'essenza del ruolo femminile che le inchioda sempre più in una costellazione di mansioni tali da chiudere gli spazi per autonome forme di realizzazione
Evidenziare questa realtà non significa mettere in discussione nel valore di una maternità liberamente scelta né della vita di coppia e di altre forme di rapporti che via via le donne le donne vivono quanto indicare in gran parte del lavoro casalingo anche una funzione sociale anche su questa base va pensata la politica sociale sostitutiva assi del consumo privato e di funzioni private
Che possono essere esercitate socialmente attraverso forme nuove più duttili rispetto alla tradizionale funzione che gli stessi enti locali hanno assolto nell'ampliare a dei servizi pensiamo alle possibilità di interventi del movimento cooperativo dell'artigianato spesso in aree che hanno fanno dalla ristorazione collettiva la pulizia degli appartamenti
In primo luogo pensiamo a questi interventi
Anche perché essi garantiscono già lo dicevo e duttilità tipiche dell'impresa economica
E in secondo luogo perché il ruolo dell'ente locale può essere più caratterizzato sul piano della programmazione rispetto a quello della erogazione in prima persona di servizi parlare alle donne oggi a guardare soprattutto al merito qualitativo delle questioni poste in questi anni e ai modi concreti con i quali le strutture portanti della nostra società tentano di riassorbire e di attutire le ipotesi di cambiamento
E se l'elemento della soggettività è stato il perno di un'esperienza politica significativa
è altrettanto vero che la soggettività di Woody ogni individuo uomo o donna che sia e fortemente legato alle condizioni concrete di vita
S non solo non devono arretrare ma trovare canali per espandersi quali Keith qualitativamente e qui sta il ruolo centrale a mio parere della nostra proposta di alternativa alle donne i segni non formali dell'attenzione a ciò che è avvenuto tra le donne stanno indubbiamente nelle tesi del quindicesimo congresso e in gran parte alla base del documento in discussione per il nostro sedicesimo
L'acquisizione dell'oppressione sessuale come dato che si è storicamente determinato esprime una idea generale di liberazione non esclusivamente legata alla pur importante sfera della sessualità
Permangono tuttavia forti elementi di dialettica tra i sessi che non sono risolvibili certamente nel medio periodo ma che segnano diffusamente un bisogno generale di Morrison spingere nel regno del privato queste contraddizioni perché esse hanno precisi riscontri sociali
Pensiamo solo alla società emiliana all'interno della quale si conservano modelli familiari e gerarchia di valori patriarcali oggettivamente oppressivi e vincolanti ai fini di una diversa realizzazioni delle donne
Questi non sono aspetti secondari ma decisivi anche per sostenere con maggior rigore culturale le tappe concrete di una battaglia che non può segnare passi indietro né dualismi schematicità emancipazione e di
Di Andrej Sakharov e Anatoly Sharansky sono infatti parte integrante dei principi sanciti da convenzioni internazionali e condizione essenziale per la coesistenza pacifica tra i popoli
Tullia Zevi presidente
Nel ringraziare
Nel ringraziare del saluto augurale
Crediamo di interpretare la volontà del Congresso assicurando l'Unione delle comunità israeliti che italiani che il Partito comunista italiano si è sempre mosso ispirato dai valori cui le comunità si richiamano nella dichiarazione in nella direzione indicata dal messaggio
Il partito continuerà a farlo nei termini diari indicati non solo dalle sue risoluzioni ma dalle sue lotte per le libertà civili
Intendiamo batter ciglio di continuare a batterci per la difesa dei diritti umani e delle minoranze ovunque essi siano violati
Nel Libano come nella stessa Israele negli Stati Uniti come nell'America latina allestiti come alla veste in Asia come in Europa
La parola al compagno Germano Marri
Delegato di Perugia Presidente della Giunta regionale umbra si prepari il compagno Marco Fumagalli segretario della FGC compagne e compagni delegati
Voglio innanzitutto sottolineare il pieno accordo con la relazione del compagno Berlinguer
E con le sollecitazioni nuove che in questa fase del nostro congresso
Pensai inserito al fine di rendere più forte la proposta che noi facciamo per fare uscire l'Italia dalla crisi prima che la situazione sia insanabile
Fra i temi al centro del nostro congresso infatti è certamente sull'alternativa democratica che si appunta maggiormente l'attenzione delle forze politiche della gente
Essa rappresenta una grande prospettiva e una speranza per milioni di italiani
Questa speranza poggia su bisogni insoddisfatti sul desiderio di giustizia e di mutamento che percorre oggi in Italia
Nelle realtà regionali provinciali e comunali dove svolgiamo la nostra opera di amministratori che siamo messi quotidianamente a contatto con i problemi della gente
Verifichiamo si può dire ogni giorno questa grande attesa e nel contempo constatiamo come la necessità
Di dare risposte credibili e di respiro nazionale non possa rimanere a lungo indeterminata nei contenuti e indefinita nel tempo
Questioni di fondo non sono più rinviabili e se ciò fa dell'alternativa democratica un esigenza è un'urgenza
Questa si trova sin da ora a dover tracciare strade e cioè a formulare proposte modi di azione sulle quali possa procedere l'iniziativa politica nelle istituzioni e nella società
Sul terreno delle riforme siamo entrati in una fase decisiva e decisiva è la fase che vive oggi il confronto sociale
Perché forze potenti organizzate compatte sono scesi in campo senza esitazioni e su linee politiche precise nelle sedi politiche istituzionali e nella società
Per mettere in discussione battere la prospettiva stesa del cambiamento nel senso di un avanzamento politico sociali civile e di una riscossa morale
Su questa linea si può andare dunque avanti soltanto proponendo soluzioni concrete
Inerenti gli interessi essenziali della collettività che sono effettivamente in gioco
Una politica fiscale per determinare una reale più giusta redistribuzione del reddito non limitata alla ridefinizione delle aliquote che pure costituisce una conquista importante
Una politica per un'agricoltura moderna e per una ripresa industriale che non avvenga a spese dei lavoratori e che valga a rilanciare produttività e occupazione
Una politica per la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica e per l'Energia
E quale ruolo si vuole riserva Valiani intervento pubblico nell'economia e nei servizi quale politica sul terreno internazionale per contribuire realisticamente a realizzare una pace stabile
L'attenzione della gente su questi problemi oggi di gran lunga più diretto ai consapevole che nel passato
Su queste cose la gente oggi fa le proprie riflessioni
E matura i propri giudizi e questi a loro volta sono da considerare tutt'altro che acquisiti o acquisibili su una linea di progresso se questa non poggia su direttrici credibili
E non appare sorretta da forze fortemente organizzate e decisi a fare avanzare quella linea con la chiarezza delle idee e delle proposte e con uno una iniziativa politica incalzante
L'osservazione di ciò che si è verificato nelle più recenti consultazioni elettorali in grandi paesi europei testimonia da una parte dell'esistenza di una forte aspirazione al cambiamento
E dall'altra
Della velocità con cui oggi si sviluppano i processi politici con spostamento di grandi masse e aree di interessi da una prospettiva conservatrice a una di progresso e viceversa
Anche in Italia io credo che la battaglia politica sia giunto a un crinale e del resto è essenzialmente su questa considerazione che può fondarsi una linea di alternativa di governo questa può assumere una funzione aggregante di grandi masse di uomini in un Paese sviluppato e moderno soltanto se è capace di far vedere con chiarezza un orizzonte nuovo e di indicare una strada per arrivarci
Tenendo presente che in un regime democratico anche una via moderata e conservatrice ma ben tracciata ha una sua legittimità e una sua attrattiva sulle masse almeno per una certa fase le realtà comunali provinciali e regionali
Nelle quali il partito comunista e forza di maggioranza
Ed essenziale è forza di governo nella società e nelle istituzioni costituiscono un banco di prova diretto e concreto della linea politica che il partito si è data
Qui la linea dell'alternativa deve farsi per necessità e immediatamente linea di governo deve cioè immediatamente poggiare su un programma e su un sistema di alleanze
Tutto il partito deve guardare a questa realtà con una consapevolezza e un impegno nuovi perché oggi più che mai
Nel contesto di una linea che è via alternativa al governo della Democrazia cristiana e al suo sistema di potere esse divengono oggettivamente punti di riferimento di rilievo nazionale
Questa constatazione spiega anche in gran parte le maggiori difficoltà che noi ora incontriamo nel portare avanti tali esperienze
La politica economica finanziaria istituzionale del governo è Diretta innanzitutto contro di esse
Giacché è destinata a colpire con maggiore efficacia laddove si elabora né si attuano gli orientamenti programmatici più avanzati
Dove i servizi e gli interventi pubblici sono meglio organizzati ed è più stretto e diretto il collegamento tra istituzioni e società civile
E dove dunque il sistema di potere della Democrazia Cristiana trova maggiori difficoltà ad esprimersi
E anche per questo che bisogna condurre ancora una DC sa lotta per modificare profondamente i decreti governativi sulla finanza locale
Noi come partito dell'Umbria portiamo a questo congresso il contributo della nostra esperienza non certo per riproporla come modello
Ma nella convinzione che la linea dell'alternativa ne possa ricevere una conferma e un arricchimento
Innanzitutto per il modo in cui si è attuata in Umbria la collaborazione fra Partito comunista e Partito socialista
Questa collaborazione nonostante la crisi che anche in Umbria ha colpito duramente ha certamente prodotto sinora risultati indiscussi
Ciò non toglie che il rapporto col Partito socialista abbia subito e stia subendo un'evoluzione il partito socialista accentuato una conflittualità
Spesso fine a se stessa nei nostri confronti
Ma va detto che noi stessi non abbiamo mai pensato di dare alla collaborazione col Partito Socialista chi è e rimane il nostro alleato preferenziale una interpretazione statica e cristallizzata abbiamo stretto legami non precari anche con le forze intermedie con il Partito repubblicano e con il partito socialdemocratico
E con le forze cattoliche sia nelle loro espressioni istituzionali sia sul terreno degli interessi diffusi
Soprattutto abbiamo cercato di mantenere sempre un collegamento immediato con i bisogni effettivi della collettività tenendo presenti e orientando le trasformazioni che in queste si verificano lo strumento per aggregare forze su una linea di progresso e di rinnovamento e non limitata la semplice amministrazione della crisi è stato ed è la politica di programmazione
Questa politica si concreta in piani generali in piani di settore
E mira a integrare le scelte economiche con le esigenze di una corretta gestione del territorio dell'ambiente del patrimonio artistico e storico e con le necessità di assicurare un'alta qualità della vita
Uno strumento che non cade dall'alto
Ma che la stessa società regionale si dà attraverso un processo di partecipazione
Che vede il concorso delle istituzioni delle organizzazioni sindacali di associazioni e forze organizzate di imprenditori dell'università degli istituti di cultura dei tecnici e degli intellettuali
La politica di programmazione non accerto il potere di risolvere i problemi
Apre però grandi prospettive unitarie coglie sviluppa gli elementi di aggregazione fornisce alla società un progetto complessivo dinamico e credibile
Un altro fattore di unità fra le forze politiche e di collegamento con la società è dato dalla mobilitazione di questa ultima sui grandi temi di oggi la pace le libertà civili e politiche l'indipendenza dei popoli tutto questo certamente ci aiutata mantenere aggregata alla collettività a resistere nei limiti del possibile sul fronte della crisi e delle controriforme che pure hanno già prodotto danni gravissimi
Tuttavia avvertiamo in maniera crescente che anche questa politica e questi sforzi non sono più sufficienti di fronte alla novità e alla complessità dei mutamenti che si sono prodotti assistiamo al manifestarsi di spinte di segno diverso che richiedono sintesi politiche più ampie nuove energie sono sceso in campo attivate anche dall'iniziativa del potere locale
E se forme luoghi tradizionali di incontro di organizzazione politica spesso vanno deserti
O si svolgono come stanche noiosi riti le assemblee per discutere dell'attività di un ospedale
O della costruzione di un cementificio o anche delle conseguenze immediate dei decreti governativi vedono una grande e combattiva partecipazione
Ci si batte per cose immediate e tangibili ma si stenta a vedere gli obiettivi più generali e diffonde ciò rischia di aprire nuove contraddizioni di ridare fiato al localismo di far prevalere spinte particolaristiche
Si avverte dunque innanzitutto la necessità di un disegno politico nazionali cambiamento e anche di una nuova progettualità a livello regionale
Che sappiano collegare la prospettiva con i problemi di tutti i giorni sentite c'è infatti un ampio spazio
E grandi forze estese nella società disponibili per una lotta di rinnovamento e di progresso
La linea dell'alternativa esige pertanto un maggior impegno nell'analizzare orientare la grande ricchezza di aspirazioni di esigenze nuove potenzialità democratiche che oggi sono presenti nella società
Su questa linea sentiamo l'esigenza di un rilancio concreto de il tema della riforma dello Stato
Che coinvolga la funzionalità e la rappresentatività delle istituzioni l'efficienza della pubblica amministrazione il rapporto con i bisogni e le aspirazioni dei cittadini
In questo ambito senz'altro centrale è la ripresa della riforma delle autonomie regionali e locali
Che costituisce un passaggio obbligato per la realizzazione di nuovi strumenti di democrazia di nuove articolazioni e di più partecipi i processi di decisione capace di corrispondere alle nuove soggettività che la Società esprime e alle esigenze di rinnovamento che queste pongono con forza
Misurandosi anche con i grandi problemi di oggi il partito svolge la propria funzione di governo in Umbria
Noi riteniamo di poter fornire così qualche elemento pur limitato per dare concretezza alla politica nazionale di Alternativa democratica nella consapevolezza che alla sua definì
Toni deve contribuire tutto il partito in ogni sua io articolazione con le proposte e le realizzazioni
Alla giusta istanza di un allargamento delle possibilità di dibattito nel partito deve dunque accompagnarsi un maggiore impegno un maggiore sforzo di elaborazione
Nel necessario mantenimento delle procedure che garantiscono il raggiungimento di sintesi unitarie si deve saper portare il contributo concreto delle proprie idee
I capi delegazione delle federazioni di Mantova Avellino Ferrara Ravenna e Grosseto sono pregati di recarsi alla commissione verifica Poteri
Un messaggio augurale del quale lo ringraziamo è stato inviato al Congresso da Alberto Gilbert solari rettore dell'università di Pavia
Gabriele Pescatore presidente del Consiglio di Stato Telegraph fa invio saluto consiglio di stato magistrati e personale tutto augurando fecondo lavoro sedicesimo congresso
Lavoratrici e lavoratori della Montedison di Castellanza in lotta per la positiva risoluzione della vertenza ricerche produzioni occupazioni salutano il congresso
Un telegramma
Un telegramma in cui si sottolinea la gravità dell'intera situazione dell'industria cantieristica è stato inviato al comitato esecutivo consiglio delegati Italcantieri di Monfalcone
La parola al compagno Marco Fumagalli delegato di Milano segretario nazionale della Federazione giovanile comunista italiano si prepari Marcello non venga
Care compagne cari compagni
Ho l'impressione che non ci sia nel partito piena consapevolezza delle novità che si presentano tre nuove generazioni
Sia nelle loro condizioni sia negli orientamenti loro modo di vedere il mondo la politica lo stesso Partito Comunista molte volte richiama i giorni rituale si vedono con insufficienza tolleranza nel migliore dei casi incuriositi raramente ci iniziativa decora del partito verso i giovani
E in qualche modo è venuta meno quell'attenzione la questione giovanile che ci ha sempre caratterizzato forse perché è più difficile comprendere linguaggi gli umori non è che sono le categorie d'interpretazione
Forse per in qualche modo anche tra alcuni di noi c'è un'idea per cui i giovani sono persi all'impegno politico
Ritengo la scarsa attenzione un errore per diversi motivi
Perché noi generazioni sono non si fa troppi dileggiato e per comprendere l'unità tra società perché Giovanni sono perché gravissime lo condizioni materiali a partire la mancanza di lavoro perché abbiamo bisogno di loro entusiasmo le loro lotte affinché avanti la prospettiva l'alternativa democratica
La generazione gli anni Ottanta guarda con occhi smarriti intorno a sé
è carico di una domanda forte rispetto al suo presente e al suo futuro rispetti i valori su cui costruire nove rapporti umani rispetta la felicità e all'implicita dell'esistenza
Questa porta manderei etica che nasce da un'esperienza individuale quotidiana non si risolve non ripiegamenti individualistico mi riposo decantato
Ma ci sono segnali di nuovo impegno dei giovani appalti dei grandi movimenti della pace la lotta la mafia la camorra contro la droga per la qualità della vita l'ambiente eccetera
Ciò non era scontato non sono da escludere possibili piegamenti di questi movimenti ma mi pare indubbio che una società che ha ripreso a muoversi giovani giovanissimi in particolare sono in prima fila
Occorre vedere grandi possibilità ma anche i problemi che pongo queste novità tra i giovani e dobbiamo domandarci innanzi tutto se possibile un rilancio le idee del socialismo tra questa generazione
Io penso di siti chi se ne condizioni anche se tutto questo non è facile
Altre generazioni sono arrivate leader del socialismo attraverso grandi avvenimenti internazionali come la solidarietà con popoli in lotta un rapporto con esperienze che ho modificato la storia di interi popoli
Per questa dichiarazione il percorso in molti precedentato e la generazione che ha visto la guerra tra due Paesi socialisti che assistono involuzione la crisi dei Paesi dell'Est che ha vissuto i drammi dell'Afghanistan e della Polonia quello nel socialismo che poteva affascinare i giovani italiani
Ferma deve sono assai critica con l'esperienza coraggiosa Hamas ricerca chiara la scelta di un socialismo che salti la libertà la democrazia
Non servono modelli ma oggi più che mai il socialismo deve sentito come un po'Cesi trasformazione e di liberazione umana solo così può tornare a parlare ai giovani
Tra i giovani maniera ancora confusa
è cresciuta in questi ultimi tempi una critica a Laità società capitalistica sono emersi bisogni nuovi esigenze che entrano in conflitto con l'attuale organizzazione la società idee di camminano attraverso nuovi canali in altre forme
Sbaglierei ma considerare tutto ciò una scelta cocenti per il socialismo ma faremo quell'errore a non comprendere come questo può quest'come queste possono essere la leva per un rilancio delle idealità socialiste
Pensiamo aspirazione al lavoro puliti creativo che supera quella polli produzione
Una domanda di uno sviluppo posti di lavoro e nel contempo modifica la qualità della vita si pongono un apporto in ogni istruzione verso l'ambiente e natura
Ora insopportabilità delle ingiustizie del pianeta li costringono a milioni di essere umani alla Fanny può ancora alla ricerca di nuove liberi di socialità nuovi consumi che trasforma gli stessi rapporti tra gli individui
Ci sono qui molte delle questioni
Su cui rispettiamo le comunisti molte le motivazioni che ci spingono Rachel socialismo sono qui posti problemi Susy quindi su cui si confronta una sinistro Peia dinanzi a una crisi in quelle vecchie risposte non servono più
A partire confonde su questi temi è possibile costruire ridefinire una moderna coscienza socialista tre nuove generazioni
Mi pare anche le novità tra i giovani pongono questioni nuove la stessa idea della politica
Ci siamo abituati nei comunisti a discutere tematiche tradizionalmente lontani dalla nostra cultura
La vita del partito ci sono allargato gli orizzonti la politica e venuti emerging la domanda di una politica più ricche di ideali di tensione etica
Che pongano in trecento l'individuo
Ma non c'è solamente questo la stessa militante che si viene a questo punto a modificare si chiede la militanza di concretizzare questa spinta etica e di essere utile di realizzarne una pratica quella spinta a più alti valori umani
Troppe volte la vita della sezione o del circo della FIGC si realizza attraverso l'Unione estenuanti in forme spesso burocratiche
Non valorizzano il ruolo del singolo militante richiede non fanno toccare con mano l'utilità del proprio impegno
La vita del partito diventa così strana questa giovane così diverso dal passato con la voglia di fare di agire qua sopra di cambiare qui e ora la sua esistenza e quella degli altri occorre coraggio e grande apertura culturale ideale
Queste domande vanno di pari passo con l'esigenza di una teoriche dialettica nel partito ma non possono essere risolte solo attraverso un rinnovamento della nostra vita democratica
O riusciamo risponde queste domande nero abbandona nostra proposta politica pare da questi novità quella stessa proposte l'alternativa rischia di non giungere ai giovani non toccare i loro corpi i loro sentimenti si muove su un terreno diverso dal loro
Con questi problemi ci siamo misurati come giovani comunisti
Non nascondiamo le difficoltà gravi in cui si trova la FIGC la sua debolezza organizzativa innanzitutto
Ma è indubbio che in questi mesi siamo stati alla testa di grandi movimenti abbiamo esteso i nostri temi di massa come dimostra elezioni scolastiche possiamo parlare di una rinnovata e vitalità la Federazione giovanile comunista
E siamo stati una cosa fondamentale innanzitutto nello sviluppo di una crescita il movimento della pace
Una situazione internazionale diamo drammatica il movimento trattati Sat un primo segnale di speranza che ha agito nei confronti dei governi delle grandi potenze aprendo spiragli nuovi un movimento già cosciente dei pericoli per la pace che ha paura della guerra che si batte per il più grande gli ideali quello di un mondo senza più guerre senza più armi
Diverse al suo interno sono le posizioni diverse correnti culturali politiche ma firma il no alle armi nucleari sia a destra che ad Ovest
Non ci sono tra i giovani missili buoni o missili cattivi queste polemiche da alcune forze politiche sono meschine false
Il movimento e la pancia che un punto ogni missile che vengo verrà installato ringrazio perché la pace agirà come acceleratore di una nuova e terribile corsa riarmo il primo obiettivo allora
E continua la situazione degli armamenti a livello planetario arrivando attraverso la trattativa alla parità degli armamenti nucleari al livello più basso a partire dal nostro continente a livello più basso non più alto queste nostro punto fermo per questi insieme a richiesta di non rendere automatiche le infrazioni dei missili a Comiso in calo che i tentativi non si concludano entro ottantatré
Io penso debba essere chiaro che i comunisti italiani sono contro qualsiasi corsa al riarmo e consenso si batteranno contro l'installazione dei missili a Comiso
Nel movimento c'è un altro tema dibattuto di cui vorrei brevemente soffermarmi la questione della NATO
Anche tra molti compagni della FIGC vi sono spinti bilaterali non dobbiamo nascondercelo
C'è una difficoltà a vedere i passaggi necessari per sé per i blocchi Lecce nel contempo una critica a firma verso le subalternità del nostro Paese alla politica americana che rende non credibile agli occhi di molti giovani un ruolo autonomo dell'Italia in quella situazione
Queste posizioni unilaterali non le condivido ritengo necessaria una nota politiche reali che nella FGCI c'è stata
Ma occorre evitare atteggiamento aristocratico CEI o di sufficienza verso questi giovani
C'è un anzi distrutta l'attuale situazione internazionale riporta di potere guarda con serenità al futuro una spinta utopica che spesso caratteristica la Christie Cadini nuova generazione difficile comprendere i passi necessari le tappe intermedie spesso questi non si vedono agli occhi dei giovani
Diventa decisivo rendere chiare un processo che vi realmente il superamento dei blocchi quei volgendo paesi di entrambi i blocchi attraverso tappe intermedie
Da discussioni svolte le alleanze militari alla costruzione di un'ala denuclearizzata l'Europa meridionale
Ma compagne e compagni la questione giovanile non è solamente caratterizzate da domani di carattere ideale o solo dei grandi movimenti di lotta
C'è anche altro c'è una crisi che avanza di colpisce i più deboli ci divide i sessi Giovanni che rende precaria la loro insistenza e oscuro il loro futuro
Penso ai giovani le grandi aree del Mezzogiorno le grandi metropoli le piccole città che vive una condizione di disoccupazione cronica terroristici quella con speranza al domani
Troppe volte pensa solamente gli studenti e ci dimentichiamo una realtà di centinaia di miliardi John disoccupati
La materialità della crisi la disoccupazione Misiti Mania diverge per lo studente e disoccupato
Per il primo una prospettiva spesso certa ma che deve arrivare per il secondo una realtà che si fa sempre più drammatica
Queste condizioni disoccupazione un pericolo la stessa tenuta la democrazia italiana
C'è qui la base materiale della crisi di rapporto tra giovani Società italiana
Quella situazione o potrà spinte corporative di ribellione qua la passività nella ricerca dentro di Maini del sistema democristiano la risposta qualunque essa sia
Ma questa condizione e anche le accuse più gravi di fallimento alle nostre classi dominanti
La disoccupazione infatti carattere congiunturali ma si presenti come prima una strutturale che tiene da cui essi si non si oppone in azione profonda gli indirizzi economiche economici dello Stato le classi dominanti
Non solo non riesco andare esposto non i bisogni con un lavoro creativo ma anche un bisogno primario con il lavoro
Occorrono scelte nette cambiare strada abbiano avuto sviluppo del paese una politica attiva del lavoro
E occorre che venga dal movimento operaio un segnale di fiducia ai giovani impegno e di lotta
Non possiamo lasciarlo da generazione a se stessa non possiamo lasciar disoccupato napoletano solo innanzi la mancanza di lavoro
Ancora pochi militanti del movimento operaio
Se si compendia CGIL sottolineano gli aspetti di effetti perversi da chiamate nominativo ma ancora pre che dopo tre mesi non c'è stata ancora marcia per lavoro
La situazione è grave e compagni San preoccupati
Mentre gli studenti più giovane di centinaia di grandi novità che prima ricordavo vitale disoccupati vedo ancora resistenza di impegno sfiducia un senso di solitudine e di abbandono che li pervade e anche molte volte l'unico tema di lavoro viene data dalla camorra Codella nasce nel Mezzogiorno
Niente tutto ciò nasce l'esigenza dell'alternativa occorrono scelte chiare radicali che non possono trovare risposte in questo governo in quello schieramento parlamentare la crisi costringe a scegliere impone di schierarsi a sinistra o con la conservazione in galera esposte diventa sempre più difficile perché la situazione rischia di Ligeti degenerate
Di entro la crisi sì più difficili ventenne risposte più chiare sulle opzioni le alternative che si presentano di fronte agli uomini
Qui nasce non sa alternativa a democrazia cristiana non è patito logico ma politico proprio intorno risposte da dare alla crisi
Ma per l'alternativa o con ampi movimenti di massa un protagonismo diffuso una capacità di ricomporre una unità tra Polo e sociali diverse
Liberando da corporativismi particolarismo i facile protagoniste di un programma di cambiamento i trasformazione
Non possiamo e dell'alternativa come un paio di vertice ma come un processo che nasce la società di cammina sulle gambe dei grandi movimenti chi darà voce un'altra Italia preti l'aspirazione di bisogni di dei
In questo processo si modifica in rapporto ai partiti loro apporto qua Società costituzione gli stessi usciremo rinnovati
Ma con gli stessi movimenti avrà un nuovo impulso un'accelerazione se dentro la sinistra si costruisce un clima nuovo
Ciò ridarebbe fiducia e speranza farebbe intravedere più vicina Costa possibilità di apre una pagina nuova nella storia del Paese
Occorre aprire il confronto intorno ai grandi temi davanti a noi
Un confronto serrato sapendo che forse le differenze tra noi e compagni socialisti ma che se necessario lo sforzo Nizza unitario di fronte alla crisi di fronte ai problemi che pongono i giovani viviamo in tempi che suonano come una sfida per tutti nessuno escluso questa sfida la sinistra la potrà vincere se saprà sviluppare una legge la comune all'altezza della prova cui chiamata una ricerca che deve vedere impegnati che vede impegnate posti importanti socialiste comuniste dell'Europa
Una ricerca che si confronta con le novità icona società sempre più in movimento
Imu in in movimenti regioni questi mesi se non il segno in mezzo a mille difficoltà una pronta a nuovi contate
Il SIAN di come alternativa avanza anche tra i giovani hanno i comunisti spetta come d'aprile cioè questi giovani di appoggiarli di costruire insieme a loro un altro avvenire per il nostro Paese
Hanno inviato messaggi di augurio
Aldo Testa
Carlo Cassola nell'inviare il suo messaggio
Scusandosi di non essere presente per le sue condizioni vi saluta di salute si augura che i comunisti trattino a fondo il tema del disarmo unilaterale vera e unica alternativa al sistema
Ah telegrafo atto auguri di buon lavoro
Carlo Bernari
Carlo a Glauco Pellegrini
Renato Guttuso there graffa
Alletto con febbre spiacenti secondo poté presenziare apertura
Sono certo positivo svolgimento lavoriamo puro Successo abbracci Renato Guttuso
Esprimendo il suo rammarico per non essere potuto venire a Milano esprime ai compagni la sua fraterna partecipazione alla grande assise del partito Giulio Carlo ARGAM
In via sinceri auguri di buon lavoro l'ONU l'onorevole Giuseppe Lazzaro
La parola al compagno Marcello donde ai nazisti delegato di Aosta segretario regionale
In che modo o un'alternativa democratica diventare punto di riferimento diverse e le aspirazioni di autogoverno di quei popoli diverso minoranze nazionali ed è significativo le complesse vicende storiche hanno portato a far parte dell'Italia
E quale contributo originale queste minoranze possono apportare alla costruzione di una risposta di sinistra alla crisi in Italia ed in Europa
Sono questi gli interrogativi ai quali ci sentiamo chiamati di rispondere noi comunisti valdostani
Sì operiamo in una regione particolare in cui vive una minoranza di tipo nazionale che non dispone di una madrepatria oltre confine ma che pare una propria lingua e che da secoli rivendica una collocazione autonoma in mezzo alle montagne fra gli stati al centro dell'Europa dando luogo ad una questi Patri occorre in primo luogo cogliere la portata delle crescenti rivendicazioni autonomistiche
La crisi dei meccanismi di crescita economica e sociale del capitalismo e commessi dal sistema dei valori e dei prodotti culturali
Costituisce certamente lo sfondo della ripresa impetuosa di una nuova richiesta di identità nazionale e culturale da parte di popoli e comunità presenti nel nostro Paese
Commetteremmo però un errore grave se accomunarsi mo'in un unico giudizio sbrigativo la straordinaria vitalità che dimostrano le nazionalità e le comunità etniche ai fenomeni localistici o di ripiegamento corporativo causati anch'essi dalla caduta di credibilità di una direzione politica inefficiente e corrotta
Siamo piuttosto in presenza di un fenomeno che si collega un moto di portata mondiale
Sostenuto da popoli piccoli e grandi i quali rivendicano il diritto di esistere di autodeterminarsi di guidare da sé il processo crescente di interdipendenza a livello continentale e mondiale
E su questo l'onda che non sono del nostro Paese ma in tutta Europa si sono venuti consolidando partiti e movimenti che si definiscono nazionali Tari creando spesso si pensi alla Spagna
Contraddizioni e oppure all'interno degli stessi partiti di sinistra
Il movimento degno Valdôtaine quello che in Italia
Si adopera con più convinzione alla formazione di una federazione dei movimenti nazionali tali che fanno riferimento ai sardi agli occitani agli sloveni ai friulana dei sudtirolesi e così via
Si tratta di una iniziativa di carattere Nocente dico quando non opportunistico e strumentale che va però in quanto
Ad un bisogno profondo di identità di una nuova scala di valori di rifiuto dell'uniformità bisogni che anche noi comunisti non sempre abbiamo saputo valutare ad interpretare fino ad oggi è prevalsa infatti anche in Italia
Una impostazione di nazionalizzazione e di omologazione nel perseguimento di uno sviluppo indifferente alla crescita della personalità umana
Il quale nell'opera di livellamento di alterazione dei valori ha emarginato ed emargina persone e regioni territoriali
E risponde con spinte accentratrici ed autoritarie alla richiesta di una nuova qualità di sviluppo dello sviluppo
Di questo ha bisogno di una nuova qualità dello sviluppo l'elemento della identificazione nazionale o termica
Diventa allo stesso tempo strumento è sostanza della democrazia della partecipazione dell'autogoverno della libertà ed uguaglianza di ogni popolo un'alternativa democratica che voglia suscitare tensioni ideali raccogliere energie oggi disperse deve arricchirsi di questa battaglia di queste battaglie autonomistiche
In quanto contengono forti elementi di cambiamento e perché i problemi di un uso diverso delle risorse
E di uno sviluppo diversi legati alle richieste nuove di cultura di comunicazioni fra le persone di difesa della salute e dell'ambiente
Di riqualificazione dei consumi sociali non possono essere affrontati nel quadro delle vecchie istituzioni dallo Stato accentratore ed esclusivo
Teniamo inoltre presente compagni che benché siamo il partito che più coerentemente ha saputo a tutti i livelli
Difendere le prerogative costituzionali delle minoranze
Non siamo finora riusciti neanche noi comunisti a fugare completamente nell'opinione di tali comunità etniche nazionali
Anche di quelle con più profonde radici democratiche la diffidenza esistente nei confronti dei partiti nazionali visti come lontani o dipendenti RAI interesse o strategie politiche esterne ed estranei
Ciò dipende a mio avviso dal fatto che in queste realtà da una parte non abbiamo fatto valere pienamente il valore di forza del rinnovamento del nostro partito
E dall'altra non sempre ci siamo fino in fondo riconosciuti come parte integrante dei popoli e comunità
Che presentano caratteristiche peculiari spesso inafferrabili per l'osservatore esterno e comunque non riducibile ai soli rapporti fra le classi
Penso ad esempio il fatto che esclusi gruppi linguistici che già sono oggetto di speciale tutela legislativa quella francese in Valle d'Aosta il tedesco e ladino risulti devono lo lo sloveno nella provincia di Trieste Gorizia tutti gli altri gruppi linguistici minoritari attendono l'attuazione del disposto costituzionale che prevede l'emanazione da parte dello Stato di apposite norme di tutela
è inoltre assai vivo nelle regioni a statuto speciale il dibattito su risultati dell'autonomia finora acquisita sui rapporti con lo Stato e con le regioni a statuto ordinario
Sull'adeguatezza degli stessi statuti di autonomia sul contributo di idee realizzazioni concrete che dall'autogoverno regionale deve venire per il rinnovamento dello Stato
Per l'attuazione di una programmazione decentrata solo o che queste comunità possono svolgere per accelerare il processo di unificazione europea
Credo che nelle nostre proposte dovremo far leva sulla disponibilità permettere la la prova anche sia di queste comunità sia di tutte le regioni di uscire da visioni localistiche per farsi carico della fuoriuscita della crisi dell'intero Paese
Mi riallaccio qui alla nostra proposta di riforma del Parlamento e di costituzione di una sola Camera
Si tratta di una proposta giusta e porte largamente condivisa in quanto minoritarie efficiente credibilità al massimo istituto di direzione del Paese
Mi sembra questa l'occasione che non dovremmo perdere per porvi in modo problematico l'ipotesi della costituzione di una Camera delle Regioni
è vero che la Costituzione prevede attraverso altre procedure limitate possibilità per le Regioni di intervenire sulle decisioni parlamentari di ordine generale ma queste non sono mai riusciti a pesare in modo autonomo
Una Camera delle Regioni eletta dei consigli regionali fondamentalmente politica ma con poteri diversi e limitati rispetto alla camera delle forze politiche potrebbe ad esempio rappresentare una importante attenuazione
Del fenomeno dell'usurpazione dei poteri del Parlamento da parte delle segreterie dei partiti di governo
E più in generale concorrere al rinnovamento di uno Stato oggi in crisi manifesta rispetto ipotesi da una parte di internazionalizzazione dell'economia
E dall'altra di crescita di un bisogno diffuso di valorizzazione delle risorse umane e materiali a livello decentrato
L'Alto Tevere no sul quale è possibile stabilire un raccordo fra i movimenti di orientamento federalista che operano nei territori serbi di minoranze etniche è il nostro partito è rappresentato dalla battaglia per l'unificazione europea
Noi Comunisti italiani abbiamo ben chiaro il dato oggettivo della necessità urgente di una iniziativa autonoma tenace e coraggiosa dell'Europa
Al fine di poter ottenere risultati ravvicinati nella lotta per il disarmo e la creazione di nuovi rapporti internazionali che siano basati non più sulla forza militare
E sulla spartizione in area di influenza da parte delle grandi potenze ma su rapporti di cooperazione e di tipo globale
Il compagno Berlinguer ha inoltre giustamente sottolineato e con determinazione come l'unica strada per consentire una stessa ripresa dei Paesi industrializzati passi attraverso l'apertura di nuovi rapporti fra il nord e il sud del mondo
Per stabilire quali decisiva una politica comune di tutta l'Europa
Il livello UE OPA deve sempre di più rappresentare per noi il livello in cui è possibile avviare una trasformazione in senso socialista in Occidente
Il livello in cui è possibile andare oltre l'esperienza dello stato sociale ed alla socialdemocrazia profondamente in crisi perché ridotta all'interno dello Stato nazione e chiusa alla dimensione mondiale
Ora vantare un
Certo degli equilibri ecologici ambientali per l'introduzione di nuove tecnologie a consumi energetici decrescenti
Per la redistribuzione delle ricchezze perché varie porte di lavoro che tutelino la salute e rispondano la richiesta di un rapporto nuovo con l'amore e evita è questa la scommessa difficile in cui siamo impegnati con le altre forze della sinistra europea
E che richiede da subito però avere successo
La fine della polvere e distruttiva corsa agli armamenti
La creazione di un mercato interno proprio per i Paesi in via di sviluppo e l'utilizzo di tutte le energie umane e materiali oggi sprecate emarginate
A me sembra che il livello Europa
Posto in concreto d'aria elegante a quello che può diventare un mero auspicio alla necessità cioè di pensare e organizzare un nuovo modo di vivere consumare e produrre
Questo livello anche per non rimanere prigionieri e subordinati all'urgente alla difesa indiscriminata e perdente di ogni posto di lavoro per dare respiro all'istante etiche e culturali
Con una proposta politica dell'alternativa democratica
Ci presentiamo con un grande partito riformatore che fra gli altri ha saputo dimostrare di non avere più paura di se stesso dell'anomalia di essere un grande partito comunista
E da si stanno liberando forte ed energie che con diverse motivazioni si battono in Italia per il cambiamento
Delineare come stiamo cercando di fare una proposta di fuoriuscita sinistra dalla crisi in Italia ed in Europa assumere il livello europeo come condizione per la rinascita di ogni singolo Paese
Per seguire con grande volontà politica l'integrazione europea può mettere in moto l'intera sinistra pesare positivamente sull'evoluzione dei Paesi dell'Europa orientale e contribuire così a rinnovare il mondo intero
Facciamo ora dieci minuti esatti di intervallo alla ripresa parlano i rappresentanti dei partiti
Sì di sezione Federazione in tutt'Italia e che si apre si svolgerà a Milano rappresenta per tutti i democratici
Un appuntamento di grande rilevanza
Molti sono i problemi che la Società italiana deve affrontare e per risolverle necessario il concorso di ogni forza democratica in primo luogo dei partiti che più rappresentano il mondo del lavoro
E tra questi problemi si pone oggi in modo rilevante la questione della difesa del rinnovamento della democrazia della riforma e del rafforzamento del sistema delle Autonomie
Questo vostro congresso
Si presenta perciò come un'occasione preziosa e significativa per meglio capire approfondire il confronto con le idee le proposte di un partito che ha svolto e svolge un ruolo rilevante nel nostro Paese
Nel porgerle saluto mio personale del Consiglio regionale della Lombardia vi auguro buon lavoro Sergio Marvelli
Il sindaco di Genova il compagno Fulvio
C'ero Follini ha inviato un saluto è un augurio al nostro congresso
Il partito comunista d'Italia consapevole dell'importanza alternativa è unita a sinistra insieme confronto politico ideologico esprime auguri
Esito positivo sedicesimo congresso del partito come firmato comitato centrale
Il la segreta
Un altro telegramma c'è venuto dalla dalla Caritas
Grato gentile invito auguro corre codesto congresso pieno successo Perre progresso democratico e crescita nella libertà e giustizia nostro paese
Ebbene intera società umana Vincenzo Fagiolo presidente Caritas italiana
Da Taranto a nome dei lavoratori dell'arsenale militare
Auguriamo successo vostro congresso auspicando che da esso partano nuove conquiste di emancipazione della classe lavoratrice per una società migliore è più democratica
Il comandante della Divisione dei carabinieri Pastrengo di Mila no
Manta un messaggio che dice la prego di accogliere di voler estendere alla direzione del partito i suoi più vivi ringraziamenti per il cortese invito ai lavori del sedicesimo congresso con la Casio Nadia esprimo perde di auguri
E ora
Diamo la parola al compagno Bettino Craxi segretario nazionale del Partito Socialista Italiano
Compagne e compagni
Porto al sedicesimo congresso del vostro partito il saluto dei Socialisti italiani
Rivolgo in questa circostanza
Un saluto particolare ai comunisti milanesi in questa città dove sono state scritte pagine fondamentali di una storia che pertanto a parte CE comune
Dalla nascita dell'associazionismo operaio sino al ruolo determinante
Che gli esponenti del socialismo milanese
è vero nella Fondazione
Del primo partito nazionale dei lavoratori italiani
Dalle grandi lotte sociali a cavallo del secolo alle prime grandi amministrazioni socialiste e proletarie
Dalle giornate gloriose della libertà il venticinque aprile dei partigiani vittoriosi
Alla ricostruzione della città
E attraverso alterne e complesse vicende sino alla fruttuosa collaborazione attuale
Milano
Democratica e progressista
Ha attraversato
Senza farsi né atterrire
Ne disorientare
Né tanto meno piegare
Le esperienze torbide e dolorose
Degli anni di piombo
Ed oggi
Consapevole della sua forza
E del potenziale di energie che è in grado di esprimere
Guarda con rinnovata fiducia al proprio avvenire
E all'Avvenire di tutto il Paese
Senza il sostegno di una grande tradizione di libertà e di civiltà
Senza l'influenza così diffusa
Della cultura e della pratica
Della democrazia e della riforma
Senza l'Unità convergente attiva e responsabile
Di tutti i democratici laici e cattolici
Che non avevano perso il senso dell'orientamento
Difficilmente si sarebbe retto è respinto senza subire effetti disgregano tutti l'urto delle tendenze distruttive
Ed impedito il dilagare di forme degenerative
Animate da un violento estremismo e da un confuso rivoluziona Risso
Il saluto di cui io sono portatore compagni deleganti
Non vuole essere e non sarà né di circostanza né di rito
I rapporti tra i nostri partiti non sono buoni
O non sono come forse potrebbero essere pur tenendo conto delle differenze
Delle difficoltà
Degli oneri eredità
Esiste tuttavia tra di noi una concretare amico lavorazione
Che assai vasta in molti campi
Essa vive e si sviluppa e benché attraversata da tensioni e da contrasti non sempre componibili
Non ha visto venir meno alcuni suoi essenziali punti di vitalità e di forza
Che ad onta delle difficoltà e delle polemiche
Abbiamo sempre cercato di preservare
Ciò è avvenuto in considerazione sia della loro oggettiva importanza e qualità
Sia perché posto in relazione
Con la volontà di mantenere aperte le vie di un diverso avvenire della sinistra italiano
A nostro giudizio
Esso appare ancora confuso e indefinito
Tuttavia anche nei momenti di più aspra polemica noi non abbiamo cessato di giudicare
L'ipotesi di un corso nuovo di convergenza
Di unione e di lotta comune
Come una prospettiva importante per il mondo del lavoro e per noi tutti
Nella consapevolezza che solo a certe condizioni essa può diventare realistica e possibile
Da condizioni obiettive nasce un acconto di tua Lita dagli effetti non incontrollabili
Ma la cui esasperata radicalizzazione trasforma talvolta in una versione e in una ostilità del tutto ingiustificato
Politiche diverse
Che trovano la loro giustificazione necessità
Nell'ambito della vita democratica non sono o non dovrebbero essere considerate pregiudizialmente inconciliabili
Con i grandi obiettivi
Che un articolato movimento di rinnovamento e di progresso si propone di realizzare in una società aperta come la nostra
Dove ogni cambiamento è destinato a produrre un cambiamento
E dove le spinte e le necessità di trasformazione aprono vasti spazi alla iniziativa politica e dalla strategia del cambiamento in ogni campo
Se c'è un problema urgente
Che può e deve essere risolto è quello della incomunicabilità
Un della barra comunicabilità
Che esiste e di notevole misura
Tra di noi
Ciò comporta la necessità di ristabilire nella sua integrità
Il valore del principio della tolleranza
Del reciproco rispetto
Della rifiuto della polemica facile
Dell'attenta cura nell'analisi e nella valutazione delle posizioni che i nostri partiti nella loro autonomia vengono assumendo ed elaborano
Del resto
Se il processo
Dir rinnovamento
E dir rivitalizzazione
Del movimento socialista continuano a muoversi su solidi presupposti esso potrà forse essere fatto oggetto di ironie
Forse potrà essere frenato od ostacolato ma non potrà certo essere arrestato ho rovesciato
Se il processo di cambiamento avviato dai comunisti
Si fonde e si fonderà
Sulla bici salde e chiare
E su un altrettanto salda volontà di svilupparlo con coerenza
Senza battute di arresto ed improvvisi abili flussi esso non potrà allora essere membri gli ATO né esorcizza
Ciò che importa
E confermare che nessuno ha il dominio della verità
Nessuno ha il fortunato ed indiscutibile possessore della linea giusta
Nessuno ha il monopolio delle opinioni giusto
La realtà
Si muove attorno a noi in modo così tumultuoso
E le trasformazioni già avvenute
E quelle in atto
Sono di tale portata
Da spingere tutti ad accelerare il passo delle proprie riflessioni e delle proprie previsioni
Nel tentativo di capire di preparare il futuro
Di fissare nuovi obiettivi di determinare nuove frontiere
Questo io penso che il compito primo
Del socialismo
Dove esso è vivo e vitale
Dove non si è fatto prigioniero di se stesso e delle idee trasformate in donne
O peggio delle sue degenerazioni
O dove da dottrina di liberazione dell'uomo non si è trasformato financo nel suo contrario
Il socialismo e portato a svolgere appieno il suo ruolo critico razionale anticipatore il risolutore dei problemi della società
Nell'ancoraggio necessario è costante a quei valori di libertà di eguaglianza e di progresso senza i quali non potrebbe vivere e non vi
C'è in questo senso una riflessione da approfondire
Sulle esperienze del passato
Sulle nuove realtà del mondo sui progressi della moderna società industriale
Sulla crisi della egemonia capitalistica
Sui compiti del socialismo
Sulle elezioni contraddizioni
E anche beffe della storia
C'è un bilancio della storia di esperienze antiche di esperienze più recenti che in particolare in Italia deve essere finalmente fatto giungere ad una sintesi
E ad una revisione che si proponga di aprire una nuova prospettiva socialista che possano valere in modo non episodico per l'avvenire
E del resto questa è un'esigenza che nasce dal vivo delle lotte sociali e politiche dell'Italia e dell'Europa di oggi e di domani
Dove il socialismo è sempre più chiamato a dare la grande prova della sua maturità democratica
Della sua modernità razionalizzata dice
Della sua capacità di dare risposte nuove
Ai problemi e dalle incognite che gravano in modo inquietante
Anche sul futuro di una delle aree più evolute più libere e progredite del mondo
Non hanno risposte convincenti da dare i conservatori tradizionali di vario colore e di varia estrazione
Non le ha la nuova destra
Che fa sentire anche da noi i suoi primi vagiti
Non di rado paludati divago progressismo
Inattesa di cogliere vantaggio
Da occasioni favorevoli o dar disattenzioni ed errori provvidenziali
Non le hanno neppure le versioni burocratiche protezionistiche corporative dell'azione sociale e della lotta socialista
Non le ha ciò che resta del velleitarismo rivoluzionario senza rivoluzione
Si sta diffondendo al contrario
Una grande volontà di rinnovamento e di cambiamento
Un grande bisogno di concretezza pragmatica
Di efficacia nell'azione riformatrice diffusione delle responsabilità e della partecipazione democratica
Nella congiunzione
Di elementi di socialismo e di elementi di liberalismo
Secondo l'equilibrio che meglio si adatta alla natura della civiltà democratica europea nella quale noi Viviani
Torna alla mente il titolo di un libro famoso di un indimenticabile martire dell'antifascismo
Carlo Rosselli
Per quanto nel suo pensiero vi era di critica
E di stimolo ai ritardi agli schematismi ed anche allo spirito di fazione che avevano invaso e paralizzato le forze tradizionali della sinistra di allora
Guardiamo con crescente tensione e preoccupazione al futuro della società italiani
Il nostro
Ed il mio in particolare resta un atteggiamento di fondamentale fiducia e di fondamentale ottimismo
Fondato sulla convinzione che la società italiana ha già dimostrato UE può ancora dimostrare
Di avere in sé tutte le energie e le potenzialità necessarie per superare difficoltà e gli ostacoli vincere le sue crisi avanzare verso nuovi traguardi
E tuttavia
Avvertiamo di essere ormai incamminati verso un bivio che si profila come assai prossimo
L'alternativa si porranno ittita mente per tutti
Tra la via di una resistenza
Che pure valsa qualcosa
E di un galleggiamento
Che esaurendosi potrebbe trasformarsi in autoaffondamento
E la via di un vigoroso cambiamento suscettibile di realizzare quei processi di risanamento di riorganizzazione e di nuova responsabilità collettiva necessari per imprimere al corso delle vicende italiane
Nuova vitalità e nuovo progresso
Dipenderà in gran parte dal modo come con cui verranno affrontate grandi questioni che incombono e che sollecitano un apporto costruttivo ed una convergenza di tutte le forze di progresso nel quadro della dialettica e delle collaborazioni democratica
Vi sono questioni essenziali nel campo della pace della cooperazione internazionale della difesa dei diritti dei popoli ovunque nel mondo essi siano legati minacciati od offese
La pace nucleare innanzitutto
La cui organizzazione è imperniata oggi sul negoziato per l'equilibrio missilistico sul teatro europeo
Un negoziato che deve giungere a un risultato positivo
Attraverso una esplorazione paziente
Delle reali intenzioni di tutti
E di tutte le possibili e ragionevoli alternative
Un negoziato che deve poter raggiungere un punto di equilibrio
Accettabile e soddisfacente per tutti su cui far leva per preparare nuovi passi in avanti sulla via di un graduale disarmo controllato e concorda
Una è consigliato tanto importante
Che dovrebbe far dire anche al Governo del nostro Paese che esso deve potersi svolgere per tutto il tempo necessario per il raggiungimento di un accordo
Una crisi
Una crisi recessiva mondiale
Di vaste proporzioni
Con effetti negativi a catena
Che colpiscono non solo l'Occidente industrializzato
Ma anche e soprattutto i paesi in via di sviluppo
Il terzo mondo povero e poverissimo
Pongono le società democratiche
Di fronte alla responsabilità di un cambiamento di politiche di un abbandono dei velleitarismi liberisti e monetarista di di un nuovo sforzo per rianimare lo sviluppo e per riattivare efficaci politiche di aiuto e di cooperazione internazionale
C'è un concorso dell'Italia
Che deve essere assicurato con una presenza attiva in un ruolo concertato con i suoi alleati europei ed atlantici nella salvaguardia della sua indipendenza di valutazione ed iniziative
Ciò vale in molti campi ma in particolare nella regione mediterranea
Dove naturalmente tende ad allargarsi la riga delle nostre relazioni dei nostri interessi e dove aumenta il nostro dovere di concorrere alla soluzione delle gravi crisi aperti
La necessità di allontanare i conflitti ancora latenti la giusta nostra preoccupazione
Di veder realizzata nel Mediterraneo un'area di sicurezza di pace e di libera convivenza tra tutti gli Stati e di popoli della regione e di fruttuosa collaborazione tra di loro
Di tutto
E certamente ineludibili premesse ineludibile il risanamento finanziario ed economico
Che non può essere affidato solo alle oscillazioni congiunturali e alle politiche di mero intervento congiunturale
Sullo sfondo emerge sempre più importante in Italia come in tutto l'Occidente il problema dirlo alle disoccupazione che rappresenta la più vistosa espressione
Delle contraddizioni e della cattiva organizzazione di società mature nelle quali coesistono ad un tempo
Le aree di opulenza e le aree di impoverimento e di povertà
E di fenomeni di alienazione e di disgregazione sociale
E morale
è il problema dell'eguaglianza che si ripropone
Nel cuore di El società altamente progredite
E che rimane il fondamentale obiettivo di lotta per un socialismo moderno che si pone i termini della questione sociale così come essa si presenta alle soglie degli anni Duemila
Sulla base di valori più avanzati in un'ottica della cultura del governo della Società e della sua concreta e graduale trasformazione
Trasformazione che a nostro giudizio richiede che dalla riflessione sullo stato delle istituzioni
Si passi alla riforma di ciò che è necessario riformare
Superando con coraggio ritardi reticenze e diffidenze
Che hanno frenato è rallentato le spinte e le esigenze riformisti che in questo campo che costituisce un aspetto essenziale del consolidamento e del rinnovamento della democrazia del sistema politico
Delle strutture
Dello stato dei metodi e delle regole accettate e riconosciute per il suo migliore funzionamento
Non sarà neppure facile né di breve periodo
La lotta che deve essere sviluppata fondo contro le grandi organizzazioni criminali che infestano il Paese
E l'area di debolezza e di corruzioni che funge da cuscinetto protettivo
Così come è stata lunga e difficile la lotta contro un terrorismo che comincia solo ora a rendere i conti alla giustizia e a dalla società che pretendeva di sconvolgere
C'è tanta materia per grandi battaglie di civiltà e di progresso
C'è un vasto terreno di azioni su cui misurare la volontà la capacità la natura e la qualità dell'impegno di tutti
Ed è su questo solido terreno che si creano le condizioni
Per lo sviluppo dei processi politici di trasformazione e di cambiamento
Cui noi siamo interessati
E in funzione dei quali noi regoleremo la nostra condotta politica la nostra disponibilità e i nostri impegni di collaborazione democratica
Per la forza che rappresenta nella vita democratica del Paese
Per la sua ricerca nella definizione dei suoi nuovi obiettivi
Il Partito Comunista Italiano ha raccolto grande attenzione
Attorno alla preparazione del suo sedicesimo congresso nazionale
Esso ha in particolare la nostra attenzione
E il nostro interesse che il vivo e sensibile
Suo ogni punto che assuma il valore reale di una riduzione delle distanze che ci separano e che possa essere utilizzato ai fini del superamento di arcaiche diversità e di antiche divisione
Il Partito comunista ricava la sua forza attuale
Dai suoi legami profondi con la realtà nazionale
Verso di voi
Si rivolgono le speranze la fiducia di importanti settori del mondo del lavoro e della società
Sono in tanti che si attendono dal vostro congresso risposte nuove
Coraggiose
Collocate all'altezza dei tempi aperte e proiettate verso il futuro
Noi siamo tra questi
Ed è questo il senso del nostro saluto e del nostro augurio sincero di buon lavoro
Ringraziamo il compagno Bettino Craxi e per il suo salute per il suo intervento e diamo ora la parola l'onorevole Giovanni Spadolini segretario nazionale del Partito repubblicano
Amici comunisti repubblicani italiani
Rivolgo un cordiale saluto e augurio
Ai comunisti riuniti in Congresso
Abbiamo seguito e seguiremo i vostri lavori
Con l'attenzione di sempre
L'attenzione il rispetto dovuti ad un grande partito di massa
Che le vicende del nostro tempo hanno impegnato in un difficilissimo compito di interpretazione e di mediazione
Fra storia nazionale storia internazionale del movimento operaio
Ad un partito che assolti assolve il ruolo
Decisivo per un sistema democratico
Di opposizione costituzionale forte dei suoi titoli storici
Nella lotta per la riconquista della libertà democratica per la fondazione della Repubblica
Ad un partito
Che nel momento più buio la nostra storia repubblicana
è entrato alla maggioranza di governo
Sigillando in quello stesso tragico sedici marzo mille novecentosettantotto
Il giorno del rapimento di Aldo Moro il patto politico e morale di unità nazionale contro il terrorismo
Un patto che ha continuato a ispirarci e sorregge il PCI anche durante la nostra esperienza di governo
I repubblicani voi lo sapete perché ci conoscete bene sono un partito di frontiera
E di cerniera sul versante della sinistra democratica
Profondamente laico perché non appesantito da altro bagaglio ideologico se non il culto delle libere istituzioni
Ed è la ragione critica
Abbiamo dissentito profondamente da voi
Quando abbiamo creduto risentire note dogmatica fideistica ed anche incerti i drammatici momenti internazionali
Pericolosamente estranei alle nostre preoccupazioni per la libertà indivisibilità dei popoli siamo stati attenti e vicini
Quando abbiamo capito al di là dei risultati immediati
Il grande sforzo di indipendenza e di cultura politica
Che di andavate imponendo in un percorso accidentato e tuttavia continuo
Fummo i primi
Ad annullare le pregiudiziali
Pronti a riconoscere il nuovo che veniva da voi
Con l'agilità politica appunto di chi alla frontiera fra due sistemi
Conosce la possibilità di aperture di ragionevoli intese
Nessuno più dei repubblicani
Può dirsi interessato agli ex del nostro dibattito nelle forme più sciolte acidi che avete adottato
Tale da costituire un fatto di grande rilevanza per quel dialogo costante
Tenuto vivo pur da posizioni diverse
Sulle opzioni di fondo la collocazione internazionale l'Italia
E delle vie del suo sviluppo
Dialogo che caratterizza i rapporti fra lo studio partì da vent'anni a questa parte
Dagli anni in cui l'uomo che mi è caro ricordare qui a Milano
Nella città che li tanto amava parlo di Ugo la Malfa
Lanciava la sua battaglia economica
Volta rivendicare pesi e principi che oggi non sono più il segno distintivo
Di ristrette minoranze intellettuali
Ma si sono fatte strada pure in mezzo a difficoltà e ostacoli d'ogni genere nella coscienza di strati popolari assai più ampi
E investono di fatto il dibattito alla sinistra dai comunisti ai socialisti
Conserviamo la stessa attitudine pragmatica anche dopo le ultime vicende
Abbiamo guidato per diciotto mesi un difficile governo voi ci avete fatto una leale opposizione senza sconti
Il confronto continua fra di noi
Nella coscienza ravvivata
Delle emergenze incombenti sul paese
Alcune delle quali risultano oggi attenuate
Grazie al vasto consenso popolare ottenuto nella lotta al terrorismo non meno che sulla questione morale secondo il costante monito del presidente Pertini
Continuiamo a far contro di voi e delle vostre posizioni
Con la stessa attenzione la stessa prontezza di prima
Noi non facciamo pronostici sull'evoluzione del nostro sistema politico
E delle formule di governo
Non li facciamo per due motivi primo perché sono inutili
Ci sono più cose in cielo in terra in Italia in Europa
Di quanto possa suggerire la nostra fantasia
Al momento delle decisioni politiche
Al di là delle imprevedibili circostanze e cercheremo di interpretare il meglio e con tutto il nostro realismo di interessi nazionali e quelli internazionali del nostro Paese
Il secondo motivo perché noi riteniamo oggi prioritarie
Rispetto alle questioni formula politica le questioni di metodo istituzionale
E di governo della società
Cresciuta più di quanto i modelli politici
Siano riusciti a prevedere
O a disciplinare
Al di là delle formule
E devono modellistica del gioco politico in Italia pensiamo alla funzionalità delle istituzioni
E quindi alla ripresa del governo dell'economia
E su questo complesso di questioni per tanta parte al centro
Dell'analisi l'onorevole Berlinguer riteniamo che i prossimi anni debbano dare risposte decisive
Noi siamo e voi lo sapete il partito che in questo dopoguerra
Non ha mai rinunciato a svolgere con coerenza e con dignità
Il ruolo di coscienza critica da la democrazia italiana
Battendo sì
La salvaguardia e la collocazione occidentale dell'Italia
Premesse essenziale degli equilibri di pace
Per uno sviluppo coerente col nostro destino di Libera Società industriale avanzata
Noi siamo infine il partito che non ha esitato
In ore difficile per la vita e la repubblica
Dinanzi alla sfida congiunta di terrorismo inflazione corruzione
Nel loro legame insondabili tiene i fili invisibili che li uniscono
Di fronte all'assalto dei centri di potere occulto e corruttore ad accollarsi l'onere di responsabilità superiori la nostre forze in un impegno che è stato sempre di raccordo di coesione nazionali oltre agli stessi confini fra maggioranza e opposizione
Il nostro sceicco alla costituzione è noto
Ci consideriamo i cani da guardia del sistema siamo prudenti da sempre
In materia di modifiche istituzionali e avversari da sempre di modificazioni del sistema elettorale proporzionale
Ma al di sotto che la struttura costituzionale via tutto lo Stato da costruire
Con gli strumenti delle leggi
Dei regolamenti parlamentari
Delle stessi regolamenti amministrativi
Ed anche non procedure convenzionali e contrattuali
Che sono gli svincoli per consentire la partecipazione alle decisioni pubbliche dei grandi soggetti delle Autonomie sociali a cominciare dal rapporto fra sindacati Governo e Parlamento
Per la costruzione di questo nuovo stato i repubblicani credo
Che la sinistra nel suo insieme debba completare quel grande sforzo di rinnovamento culturale che è già iniziato ma non è condotto fino a decisive conseguenza
Ci sono tre nodi intrecciati da sciogliere
Coraggiosamente
Abbandonando concezioni professionistiche che non combaciano più ormai da qualsiasi parte la si prenda
Con la costituzione materiale del nostro Paese
Con i rapporti di forza democratici
Con l'irreprensibile età di certi processi di legittimazione costituzionale
Questi tre nuovi sono la decisione pubblica
I partiti politici rispetto alla società civile le garanzie istituzionali
Il tema del processo di decisione pubblica è dominante ormai in un organismo statale sezionato da innumerevoli istanze di confronto e di discussione
E dalla moltiplicazione dei poteri di veto e di ostruzionismo
Noi che difendiamo il proporzionalismo rappresentativo siamo i primi a dire
Che i meccanismi decisionali a tutti i livelli statali debbono essere semplificati
Con piena affermazione delle IGT ma principio maggioritario dobbiamo avere tutti la piena coscienza che la decisione sia pure errata del cinquantuno per cento è immensamente meno dannosa della impotenza della non decisione che evoca i fantasmi dell'autoritarismo della tecnocrazia e dei plebisciti
L'equilibrio fa discussione decisione di cui parlava pochi giorni fa un vostro dirigente batte ascoltato in ogni stanza pubblica
Il tema della forma partito che voi avete affrontato con un impegno
Di cui occorre dargli atto e l'altra questione nodale della riflessione istituzionale
I repubblicani vedono che questa questione come dire un po'tabù dei progetti riformatori
C'è tutto purché la volontà di portare al centro l'attenzione pubblica il problema della ricostruzione e delle garanzie nuove che deve avere la forma partito
Come finanziamento pubblico alle leggi dello Stato hanno fatto il loro primo ingresso in un'area che la sinistra tradizionalmente voleva riservate privata
I repubblicani non credono a questa separatezza
Credo contrario che il giusto rapporto fra partiti e istituzioni Bataille abbracciato anche da paletti di segnalazione piantati secondo la logica garantista del diritto comune
Le usurpazioni
E i fenomeni di degenerazione che la pubblica opinione poteva tollerare prima oggi non gli ammette più a nessun livello
C'è un'ansia di rigenerazione
Cui occorre dare una risposta chiara prima che essa si trasformi
In una moto di indistinto rifiuto nel sistema dei partiti che costituiscono il sale della dialettica democratica
L'imperativo pertanto è di risanare il sistema di innalzare baluardi istituzionali contro i nuovi Fiordalisi mi di introdurre nuovi codici di comportamento la nomine pubbliche di ristabilire un corretto rapporto fra governo Parlamento e partiti
L'istituto governo non deve essere mai governo dei partiti e concorrono a formarlo ma governo della nazione
Il dovere di governare vale anche per l'opposizione per i senza partito in un'area istituzionale segnata solo dai confini dell'interesse generale non da quella maggioranza che lo esprime ampia o ristretta che sia
Il terzo tema intrecciate quello delle garanzie
La sinistra ah tradizionalmente guardato alle garanzie contro la possibilità di decisioni pubbliche lesive di libertà o riduttiva e di spazi di autonomia
Noi crediamo che il terreno della legalità repubblicana sia sufficientemente solidificato su quel versante
Tutte insieme abbiamo sconfitto politicamente il progetto eversivo terrorista
Senza leggi eccezionali
Lo ha ricordato giustamente il vostro segretario nella sua relazione d'apertura
Di fronte a un fenomeno senza precedenti per estensione criminalità la nostra democrazia appuntato sulla ragione
Compresa la coraggiosa ha ragione che portava la dissociazione e al pentimento
Da queste salde garanzie per la nostra libertà noi dobbiamo concepire un nuovo e più avanzato di segno garantista
Su questi grandi temi istituzionali
I repubblicani attendono prime indicazioni già da questo vostro congresso
Su questi temi
Esigono pronti a lavorare insieme per gli interessi indisponibili del Paese indisponibili nel senso che non sono né miei nei boschi e neppure di tutti noi ma appartengono all'assetto pubblico del Governo e dello Stato
Dobbiamo ad ogni costo difendere
Il nuovo che avanza nella società italiana
A passi sempre più rapidi impetuosi
Mano mano che si allarga il respiro europeo
Io occidentale del nostro Paese
I vecchi schemi ideologici
Per molta parte non bastano più a comprendere interpretare questa realtà complessa molte
Mi di Giorgio Amendola
Neppure la scena internazionale corrisponde più le tavole di differimento
Dei tre decenni trascorsi
La complessa vicenda dello shock petrolifero Pompeo ma che un vincolo di interdipendenza profonda
Lega ormai paesi produttori di materie prime Paesi consumatori o trasformatori come l'Italia
C'è un destino comune
Su cui da sempre insiste il primario sia polemiche a sinistra fra Paesi industriali e Paesi emergenti del Terzo del Quarto mondo
Se le democrazie industriali fossero travolte
Dalla sfida congiunta di inflazione e di recessione che mi attanaglia alcune e avrebbero pure le prospettive di sviluppo per i Paesi emergenti
Perfino la lotta alla fame rientra in questo quadro di destini solidale all'Italia è riservato un grande futuro
Se solo lo sapremo con questa
Amici comunisti aggiunto
A nostro giudizio il momento di ripensare senza tabù
Senza pregiudiziali senza zone d'ombra o incertezze il contributo che ciascuno di noi può dare in questo tramonto discepolo
All'affermazione dell'ideale di convivenza
Di giustizia di progresso
L'ideale su cui si fonda la Repubblica i Comunisti Italiani hanno la forza morale
E il senso della storia necessari per cooperano attivamente ad un processo
Che ci coinvolge tutti
In forme e modi e non possiamo neppure prevedeva con l'orecchio attento ad una società che è cambiata
Molto più di quanto non siamo riusciti no voi a cambiare e quindi ci rende tutti quanti i debitori in qualche modo dell'Italia e del popolo italiano
Ringraziamo
Onorevole Spadolini
E diamo ora la parola al compagno Lucio Magri segretario nazionale del Partito di Unità proletaria
Cari compagni
Nel suo ultimo intervento alla Camera Giorgio Napolitano ha detto
L'alternativa per cui noi lavoriamo comporta la convergenza di molte forze
Ma perché si realizzi occorre intanto battersi su obiettivi che vanno in quella direzione
Insieme a tutti quelli che ci stanno io sono qui anzitutto per dirvi e nel modo più semplice che noi siamo appunto tra quelli che ci stanno
Mi rendo conto
Che questo pronunciamento e per un verso ovvio e peraltro non molto rilevante
Ovvio perché non da oggi il dunque arrivato per strade sue a proporsi l'obiettivo di un'alternativa di governo e di potere
Non molto rilevante perché il DOP è un piccolo partito con pochi voti e ancor meno potere e la sua adesione non sposta granché negli equilibri complessivi di forza
Ma forse è meno ovvio e meno irrilevante se consideriamo le ragioni che ci spingono a lavorare per l'alternativa il significato che noi gli attribuiamo
Il modo dunque con cui noi guardiamo al vostro congresso
Sono molte oggi le forze che sotto la pressione della crisi e il fallimento evidente delle formule finora prestate per affrontarla
Cominciano almeno a proporsi il tema di un'alternativa
E in questa chiave restano nuova attenzione al Partito Comunista Italiano constatando come sempre avrebbe dovuto essere evidente che senza di esso parlare in Italia di alternativa è semplicemente fattura
Ma la maggior parte dei tale forze appare ancora e anzi in certo senso ancora di più persuasa
Che un'alternativa sarà realizzabile utile solo se quando il Partito Comunista non solo si rinnovi profondamente ma rinnovandosi perda sostanzialmente la sua identità si omologhi senza residui come oggi si dice al riformismo occidentale
Il coro di questi inviti
Di queste attese che poi cercano ogni pretesto per dichiararsi deluse spostarsi su un successivo traguardo e diventato proprio in occasione del sedicesimo congresso impressionante
Noi al contrario pensiamo che senza l'apporto specifico sia pure non esclusivo di una rinnovata forza identità comunista un'alternativa non ci sarà e rischierebbe comunque di fallire
E vorrei qui dire brevemente le ragioni di questa convinzione perché al di là delle divergenze occasionali sta qui il vero nodo del dibattito che per condurre oggi l'intera sinistra italiana
La richiesta al pc di omologarsi senza residui alla sinistra occidentale non è infatti solo o soprattutto legata alla sopravvivenza di vecchi pregiudizi tipo fattore Ca'
Nasce invece dalla diffusa convinzione che l'attuale crisi italiana esiti ha sì un profondo mutamento di direzione politica e l'apporto di un nuovo consenso sociale
Ma nel contempo esiga la piena accettazione e anzi per certi versi una coraggiosa restaurazione
Delle coordinate di fondo su cui il nostro sistema economico le nostre relazioni internazionali i nostri valori culturali si sono per decenni uniformati
Certo oggi non è più possibile come qualche anno fa isolare le difficoltà italiane rispetto a un modello europeo occidentale funzionante e in espansione tutti devono cioè riconoscere che la crisi investe in generale quello che si definisce capitalismo keynesiano è stato del benessere e di cui le grandi forze socialdemocratiche sono state il principale protagonista
Ma con un paradosso solo apparente proprio questa constatazione spinge molti a chiedere che il cosiddetto processo revisionista
Vada ormai molto oltre gli stessi confini della tradizione socialdemocratica e approdi cioè a una sorta di liberaldemocrazia
Che la sinistra stessa insomma e in Italia lo stesso partito comunista diventi garante di un recuperato dinamismo delle regie di mercato e anzi in una prima fase si faccia promotrice in prima persona di quello smantellamento dello stato assistenziale
Di cui le forze dominanti inquinate del parassitismo e corrivi al clientelismo non sono capaci o lo sarebbero solo al prezzo di parte di pericolose forzature autorità
L'alternativa alla DC viene in questo modo presentata spesso è vissuta come una scelta di sostanziale lealtà rispetto al sistema sociale e all'alleanza internazionale di cui la DC è stata per trent'anni inadeguato ma necessario per anni questo è il punto di fondo su cui convergono legittimamente forze che pure avanzano per l'immediato proposte politiche diverse tra loro come imprese impegnano governo autonomo dai partiti o l'alternanza socialista
è una posizione va detto non priva di coerenza con un reale retroterra sociale culturale e che lega il termine di alternativa dunque
Quando pure l'accetta ha una precisa ipotesi di schieramento politico il blocco laico socialista
A una certa Alleanza sociale l'intesa tra classi operaie capitale Banzato e a un determinato programma una sorta per così dire di Reagan Isma'dal volto umano
Ora questa non è l'alternativa che noi vogliamo perché più ancora che discutibile sul piano dei valori ci pare contraddittorie inattuabile su quello per i fatti in un'altra fase storica un'operazione analoga è stata praticata e ha dato frutti significativi in termini di democrazia e di progresso sia pure non dimentichiamolo
Passando attraverso due guerre mondiali e alimentandosi in modo non innocente dell'emarginazione dell'impoverimento di gran parte del mondo
Oggi comunque non è più così per due ragioni che costituiscono del resto anche la premessa del vostro documento congressuale
Primo
Siamo nel vivo e anzi forse è solo all'inizio di una di quelle grandi e terribili crisi che hanno segnato la storia del capitalismo
E che attraverso prolungati conflitti sociali e nazionali hanno garantito il passaggio da una all'altra delle sue configurazioni
A differenza però degli anni trenta almeno in questa sua prima fase la nuova crisi della nuova crisi il sistema pressato dall'inflazione irrigidito dalla forza contrattuale dei varici indebolito dalla precarietà dei rapporti di forza e di potere internazionali per sopravvivere per aprirsi la strada un nuovo equilibrio ed eventualmente a una nuova espansione
Ha bisogno di una secca riduzione del benessere dell'eguaglianza della democrazia diffusa
Certo il quadro della crisi non è quello del collasso e della pura decadenza
Sono anzi già all'opera impetuosi processi di ristrutturazione all'interno della metropoli la rivoluzione informatica il decentramento il superamento della pratica per gli olistica e al suo esterno in una cintura di Paesi in via di sviluppo
Ma la significativa novità degli ultimi due anni sta nel fatto che questi processi non avanzano e anzi si torcono su se stessi e nei loro effetti se prima il meccanismo implacabile della crisi
Distruggendo posti di lavoro riducendo redditi acquisiti distruggendo capitali obsoleto riportando sotto sicure egemonia Paesi non allineati
Non avrà garantito risorse spazi soggetti e strumenti di un nuovo modello
Secondo
Nella crisi attuale per la prima volta emerge al di là delle preminenti manifestazioni del ciclo qualcosa di ancor più profondo
Cioè il graduale esaurirsi di una fase storica di lunghissimo periodo quella fondata sul binomio indissolubile capitalismo industriali
è quell'insieme di fenomeni che ancora confusamente si definiscono tematiche ecologiche critiche rifiuto del lavoro alienato del consumismo inefficienze degenerazione corporativa dello Stato rappresentativo
E dai quali nasce legittimamente l'interrogativo se il capitalismo comunque riformato
Posso ancora garantire una vera ripresa dello sviluppo e anzi se abbia ancora un significato e dunque possa mobilitare forte consenso
Quel concetto di sviluppo quantitativo e mercantile di cui è teso intessuta la storia dei nostri ultimi sei
Ecco le ragioni storiche di fondo che spiegano la forza di attrazione che ha che la nuova destra malgrado i suoi successi nell'azione di governo esercita sul grosso delle classi dominanti
Spingendoli spingendo le a uno scontro più duro e per contro spiega le difficoltà in cui si vengono a trovare le forze di sinistra in tutta Europa
Strette dal ricatto delle cose che li spinge a subire il terreno dell'avversario per non avventurarsi in trasformazioni pura di quali alle quattro amicali alle quali non si sentono preparati
Ecco perché dunque la tendenza attuale e a una polarizzazione in tutta Europa degli schieramenti e a un acutizzazione delle tensioni politiche ed economiche fra le varie aree del mondo
Ecco perché diventa difficile saldare l'unità della classe operaia con nuovi vastissimi soggetti sociali emergenti delle metropoli o nel Terzo Mondo
Senza un progetto che per i suoi contenuti del suo metodo sconti un conflitto con una classe con la classe dominante e soprattutto i suoi fondamentali valori è la profondità e la natura della crisi insomma
Che rende impossibile separare se stiamo alle cose l'obiettivo dell'alternativa da quello più grande e ambizioso di una terza via cioè di una critica di un superamento del sistema sociale capitalistico
Ed è questa stessa profondità e natura della crisi che rende quel collegamento oltre che necessario possibile che apre cioè interrogativi e suscita movimenti nuovi in vaste aree non solo sociali ma anche politiche e culturale
Certo un'alternativa di governo non è che un momento un passo nella direzione di una terza via con i limiti i compromessi che ciò comporta
è un passo peraltro indispensabile se è vero come è vero che all'attuale livello della crisi non è possibile avviare una trasformazione senza intervenire direttamente sul potere politico centrale
Ma non è possibile a mio parere per la sinistra a compiere questo passo arrivare a questa però
Ma è soprattutto sostenerle vincerla se non chiarisce i programmi se non costruisci i rapporti di forza il tessuto politico la mobilitazione netti di massa necessaria
Quali strati sociali dovranno sostenere il costo pesante del gigantesco processo di riconversione produttiva il nuovo sviluppo deve o no comportare una nuove diretta capacità di pianificazione pubblica nei settori produttivi strategici e in questo caso con quali strumenti con quale partecipazione controllo sociale
Come si esce dalla crisi dello stato assistenziale privatizzando al contrario socializzante dopo le grandi strutture nell'attuale gestione sociale statale
Si beve fino a che punto affermare un ruolo autonomo dell'Europa come terza forza mondiale in stretto rapporto con i non allineati
Rimettere in discussione per gradi certo ma anche con atti unilaterali blocco militare in cui siamo e la supremazia del dollaro acquisiamo soggiogati
E su questi temi duramente di governo e si qualifica un discorso di alternativa e si distingue nelle cose un progetto di trasformazione da uno di pura modernizzazione su queste scelte concrete di governo la terza via passa dalla ideologia la politica
Invece un'alternativa come operazione politica che preceda o proceda contraddittoriamente rispetto una definizione di programmi a una crescita di movimento reale a una trasformazione dello stesso tessuto delle forze pro politiche non ci sarà o sarebbe un'avventura
Certo ed ecco che ritorno al punto di partenza del mio ragionamento per concluderlo questa tematica della terza via non coinvolge oggi solo le forze di tradizione comunista
Per fortuna basta guardare a ciò che avviene nei grandi partiti socialisti di Germania di Svezia nel movimento della pace con le sue componenti ecclesiali nel Movimento Verde in quello delle donne
Ma io
Credo che in questa ricerca molteplice comune che è solo all'inizio
Ci sia però un ruolo non rinunciabile del movimento comunista
E in particolare del comunismo italiano per la funzione di cerniera che ha assunto tra sinistra occidentale movimenti rivoluzionari del terzo mondo
Per il peculiare protagonismo delle lotte operaie politicizzate di avanguardia di qui è stato partecipe e perché no anche per la tradizione di marxismo rivoluzionario da cui viene e che ha saputo non ossificato
Faccio un solo esempio legato al tema che mi pare sia stato fra i più dibattuti del vostro itinerario congressuale ma non solo del vostro il tema del partito
è evidente a tutti i link dei quartetti a delle concezioni e delle forme tradizionali di partito
Il limite che esse costituiscono rispetto alle nuove articolazioni della società alla domanda di partecipazione e alla critica dell'ideologia che connotano le nuove forze sociali
Tutto ciò spinge a rimettere in discussione anche teoria il modello istituti del partito leninista istituti codificati del centralismo democratico
E tuttavia possiamo fermarci qui risolvere tutto con il cosiddetto superamento delle ministro
Sarebbe certo bizzarro che difendersi qui la verità permanente del centralismo democratico proprio io che in altri tempi dico subito per così dire qualche inconveniente
E tuttavia mi chiedo questa riflessione nuova sulla forma partito
Può lo possiamo ridurre a una critica del partito ideologico del partito totalizzante
La crisi anzi la degenerazione dei partiti oggi in Italia in Occidente
è legata a quelle sopra Vivenzio non è altrettanto e anzi più ancora legata proprio alla nuova figura del partito laico e pragmatico e diventa spesso pura macchina di pura gestione del potere luogo di passi la mediazione di interessi
Questo nuovo tipo di partito sovrapposto alla società per un verso separato dai suoi fermenti ma insieme corrivo le sue spinte corporative
E non riesce neppure più a governare decentemente l'esistente come potrebbe mai guidare un processo di trasformazione complesse prolungato nel tempo
Resistere alla reazione degli interessi lesi ottenere i sacrifici e gli sforzi necessari modificare valori e consuetudini nella sua spessa base sociale
Quanti quanto meno si vuol ricorrere in uno sforzo di trasformazione a scorciatoie stataliste totalitarie
Tanto più forte dunque si ripresenta il perno il tema del partito Progetto intellettuale collettivo volontà coese disciplinata soggetto di rivoluzione morale intellettuale tra i propri stessi militanti
Ecco perché il tema del centralismo democratico non può essere svilito entro un orizzonte liberaldemocratica
Ecco più in generale con una serie di problemi classici della tradizione leninista e gramsciana possano trovare certo risposte profondamente nuove ma non essere puramente rimossi
Per questo noi del duca di compagni abbiamo seguito con tanto interesse tanta passione lo sforzo del vostro partito negli ultimi due anni
Il tentativo cioè
Di cui va riconosciuto Enrico Berlinguer è stato il promotore coraggioso di coniugare a una più netta autonomia dal modello sovietico una rinnovata critica della socialdemocrazia una nuova ricerca sulla terza via insomma una svolta a sinistra nei contenuti e nei comportamenti
Sappiamo tutti quanto questo tentativo sia difficile e difficile per tutti perché implica un rinnovamento di categorie teoriche ancor più radicale forse di quello che altri ci suggeriscono
E soprattutto perché si scontra con le difficoltà della pratica mette a rischio posizioni acquisite casematte già conquistati
Nessuno può vantare in questa incerta e nuova ricerca sicurezza nessuno impartire lezioni tantomeno una forza piccola come la nostra la quale anzi deve riflettere onestamente anche sulle ragioni della propria debolezza
Ma per questo anche ognuno può e deve fare la sua parte dire la sua in un confronto aperto e unitario di idee di iniziative
Anche di recenti su questioni non marginali tra il PC e il dubbio si sono creati pure in un orizzonte unitario momenti di dissenso
Penso alla questione del governo diverso e a noi era parsa pericolosamente omogenea un'altra concezione dell'alternativa
Penso al problema del riarmo atomico che per noi dovrebbe comportare anche qualche decisione una laterale penso soprattutto alla conduzione alla conclusione della grande lotta sul costo del lavoro
Confesso che mi ha un po'stupito nella vasta relazione Berlinguer
Il silenzio su quest'ultimo capitolo perché quale che sia il giudizio che ciascuno da dell'accordo non è proprio in questa straordinaria vicenda la quale non a caso ha dominato per un anno la scena
E si sono misurate potenzialità enormi è e e di nuova mobilitazione di nuove alleanze sociali che la crisi offre e anche contraddizioni e difficoltà contro cui l'alternativa è destinata a scontrarsi
Sette cent se non muove di qui se non cresce a partire da questo terreno dove mai dovrebbe venire e crescere l'alternativa badate non ho intenzione di sostenere che su tutti questi punti anche di dissenso noi abbiamo avuto abbiamo ragione
Volevo solo dirti qual è la Sprea occupazione che ci muove e soprattutto lo spirito con quale con il quale a volte dissentiamo
Dirvi che anche quando la nostra politica mi pare saccente o la nostra iniziativa in te spezzo intempestiva non c'è stato e non ci sarà mai noi il meschino desiderio di conquistarci a buon mercato uno spazio di malcontento e di protesta
Il nostro cari compagni e lo sforzo di chi vuole contribuire a un'impresa comune
Di chi viene dalla vostra stessa storia e cerca di non separarsene di chi considera scelta strategica L'Unità di due organizzazioni comuniste perciò non ho saluto dopo saluti da portare si salutano gli amici che si lasciano o i conoscenti che si incontra i compagni che si ritrovano dissi a braccia ma questo è l'augurio per un futuro ancora fossi
Ringraziamo
Compagno Lucio Mariani
E la parola al compagno Pietro Longo segretario nazionale del Partito socialdemocratico italiano
Delegate
E delegati
Al sedicesimo congresso
Compagne e compagni
Vi porto il saluto e l'augurio
L'augurio di buon lavoro
Dei socialisti democratici italiani
Del nostro comitato centrale
Della direzione
E del presidente Giuseppe Saragat
Sarebbe un'offesa
Alla vostra dignità
E a quella del partito che rappresento
E dalla mia stessa persona
Se per compiacere a voi
Facessi finta di ignorare
Ipocritamente
Le contrapposizioni
E le diverse divergenze e storiche
Che sono insistite
E che in molti casi permangono
Tra il vostro ed il mio partito
La mia presenza su questa tribù una
Può infatti a vere un suo costruttivo significato
Soltanto se il manifesto apertamente le nostre valutazioni d'ordine politico con riferimento alle vicende nazionali ed internazionali
Ai rapporti tra i nostri partiti
E dalla proposta dell'alternativa sulla quale il segretario del vostro partito Viacard chiamato ad una più compiuta riflessione in questo congresso
Considero positiva
L'affermazione contenuta nella relazione
Dell'onorevole Berlinguer che è riconosciuta da tutti
Che ogni trasformazione in direzione del socialismo deve avvenire entro il quadro della democrazia politica
è un principio questo
Che il compagno Saragat propugna dal mille novecento quarantasette
Tutta la nostra battaglia politica e la nostra peculiarità socialista
Si è fondata sulla lotta che abbiamo sempre condotto per far comprendere che non esiste un vero socialismo quando si calpesta la democrazia politica
Una volta che questa concezione
Venga veramente recepita nella forma e nella sostanza dal vostro partito
Con la conseguente formulazione di giudizi coerenti Kennedy in un valore socialista alle società senza democrazia politica
Viene a cadere da parte nostra
Quanto ancora rimane d'una pregiudiziale ideologica
Motivata proprio dalla diversa concezione del socialismo e dal suo modo di essere perseguito e realizzata
Il superamento di questa pregiudiziale
è il favorito anche da un processo graduale di reciproca conoscenza
Che ha consentito di sperimentare significative alleanze locali prima impensabili
E di partecipare insieme
Nonostante la nostra costante preoccupazione di salvaguardare il quadro politico nazionale
Di partecipare insieme al Governo di alcune grandi città
Nelle quali l'intesa tra noi ha spesso dato risultati apprezzabili
Tanto che in talune situazioni viene ritenuta da noi fondamentale per fronteggiare crisi eccezionali e gravi deterioramento deterioramenti del tessuto sociale e civile come nel caso di Napoli
Il confronto
E pertanto oggi aperto sul terreno politico
Con tutte le implicazioni che ne possono seguire sul quadro degli equilibri che siamo chiamati ad assicurare
Per garantire la governabilità del nostro Paese
La nostra partecipazione
All'attuale alleanza di governo non è comunque dettata da uno stato di necessità ma da una libera scelta perché ancora non rinveniamo nella sinistra italiana le condizioni che possano consentire un cambiamento radicale della nostra strategia politica
Le analisi infatti da voi condotte
Sui rapporti internazionali
E le denunce parziali anche se importanti da voi formulate nei confronti delle società cosiddette del socialismo reale
Sono ancora molto distanti da i nostri giudizi sia dalle nostre valutazioni
E dai giudizi e dalle valutazioni di tutte le forze di democrazia socialista operanti nell'Europa occidentale
L'occasionale convergenza
Su questo o quel problema
Non supera le differenze profonde che nel corso degli anni hanno caratterizzato critiche e giudizi sui più importanti avvenimenti di politica internazionali
Né possiamo accettare
Che per pura comodità polemica si dimentica la doppia decisione della NATO del dicembre del mille novecentosettantanove
Di modernizzare i nostri sistemi difensivi a seguito dell'alterazione degli equilibri nucleari determinata dalla installazione
Da parte sovietica dei missili SS venti e degli avviare nel contempo le trattative con Mosca
E stata liberamente assunta dal nostro partito e dal nostro governo non solo in armonia con gli americani
Ma in pieno accordo con la più grande forza socialdemocratica d'Europa quella tedesca e d'intesa con il compagno fermi ci mette allora cancelliere della Repubblica federale
Né si può ignorare
Il grande vigore del governo francese
Guidato dal compagno Mitterand e a partecipazione comunista
Di fronte ai tentativi di affermazione di una supremazia da parte sovietica e la denuncia
Dei pericoli e degli oneri che la folle corsa agli armamenti seguita da Mosca ha portato e porta su tutta l'umanità
Non riesco poi a comprendere perché l'opzione zero
Non debba essere l'obiettivo principale di tutte le forze veramente amanti della pace
Il ritiro la distruzione dei missili esistenti e la nonna installazione di nuovi ordigni nucleari rimane la meta cui tendere sapendo bene
Che in una tale prospettiva devono trovare un'equa sistemazione l'armamento nucleare autonomo della Francia e della Gran Bretagna
Ipotizzare un disarmo unilaterale
Accettare formalmente la NATO per praticare il neutralismo sarebbe per noi una resa senza condizioni alla superiorità sovietica
Un tragico errore che mai noi commettere
Con l'Unione Sovietica si deve trattare
Si deve trattare con impegno si deve trattare con buona volontà ma con grande fermezza
Non cedendo ma discutendo confrontando le diverse opinioni si potrà giungere ad una nuova distensione
Fondata sul reciproco Rispetto sulla mutua tolleranza ed auspicabilmente sulla realizzazione nel concreto degli accordi di Helsinki
La difesa
Della nostra sicurezza e della nostra indipendenza nazionale
Anche soprattutto nello sviluppo di una più marcata iniziativa europea
è garanzia spessa per l'evoluzione politica della nostra società
La NATO e l'alleanza con gli Stati Uniti
Ci assicurano da rischi di pressioni esterne verso le quali abbiamo le diffidenze derivanti da un'esperienza storica
Segnata in Asia dalle macerie del Vietnam della Cambogia e dell'Afghanistan ed Europa dalle sopraffazioni perpetrate in Ungheria in Cecoslovacchia e in Polonia
La difesa dei diritti umani della sovranità dei popoli è una costante che ci guida in ogni comportamento di politica internazionale
Da questo convincimento profondo muovono le nostre durissime condanne nei confronti dei regimi a dittatura fascista e militare
Le reti e le critiche nei riguardi degli stessi alleati ed amici americani quando operano al di fuori della nostra logica chi antepone il sempre ad ogni costo i valori di libertà
Vi democrazia e di giustizia sociale ad ogni ragione di Stato
La prospettiva quindi
Di costruire un'alternativa percorribile alla quale il sistema delle alleanze
Per noi parte dall'esigenza di comprendere
Su quali basi anche in Italia si può realizzare una convergenza tra tutti i partiti della sinistra
Che pur avendo percorso strade diverse tentino di incontrarsi su valori ideali e principi politici tra noi tra loro compatibili
Per noi
I valori e di principi irrinunciabili
Dimostrati si sacrosanti alla luce dell'esperienza
Sono quelli del socialismo europeo
Del socialismo europeo e democratico
Che pur nella sfaccettatura di posizioni variamente articolate hanno un grande don non minatore comune negli ideali di libertà di democrazia e di giustizia sociale
Nell'accettazione del sistema di mercato e del pluralismo economico e politico e nella reversibilità dei sistemi di alternanza nella direzione della cosa pubblica
Lo stato sociale
Fondato sulle concezioni della socialdemocrazia
Rimane per noi una grande conquista di popolo
Ed un sistema valido di difesa dei lavoratori delle donne e delle categorie più deboli anche se sappiamo che stanno profondamente mutando le condizioni di vita delle nostre società
E che a questo divenire debbono adeguarsi le mutazioni del Welfare State oggi esistente
è materia ampia di riflessione e di discussione
Alla quale intendiamo dare il nostro contributo critico sapendo di non possedere modelli prefabbricati improponibili in ogni situazione
Ne intendiamo lasciarci abbagliare
Dammi inesistenti rispetto ad una evoluzione delle cose che va accompagnata o meglio anticipata con gradualismo e con grande realismo
Nella società democratica e pluralista il rinnovamento può seguire non una ma dieci cento strade differenti
Ciò che noi comunque rifiuta rifiutiamo
è il modello del capitalismo di Stato cui contrapponiamo un'economia di mercato corretta negli eccessi brutali del capitalismo da un intervento pubblico programmatore
E coordinatore di iniziative ed impulsi sociali
In questo quadro ci sembrano pertanto non tutte giustificate o comprensibili le critiche rivolte al modo di operare dell'attuale maggioranza dell'attuale governo
Soprattutto quando si è carenti di efficaci proposte alternative
Aggiungo che se queste emergessero siamo pronte a discuterle con animo sereno essenza pregiudiziale
Ho ascoltato con particolare interesse né le proposte formulate nella relazione
Per il ristabilimento di un'effettiva vita democratica nei luoghi di lavoro
Nelle grandi democrazie europee il sindacato fonda le sue forze sul consenso dei lavoratori
Manifestato attraverso il voto libero e segreto soprattutto quando devono essere adottate soluzioni difficili e di grande impegno
All'assemblearismo
Massimalista ed estremi Rizzante
Abbiamo sempre preferito e preferiamo scelte fondate sulla effettiva partecipazione del mondo del lavoro di tutto il mondo del lavoro ai processi decisionali
Seguendo questa strada favoriremo contemporaneamente
Sia una nuova responsabilizzazione del sindacato e dei loro rappresentanti che i valori di merito di professionalità
Troppo spesso sacrificati appalti principi egualitarie e giustizialista
Nel campo delle riforme costituzionali il dialogo è aperto
Si tratta di vedere insieme come migliorare la vita democratica e le istituzioni della Repubblica assicurando maggiore partecipazione
Una efficiente e rapida attuazione nei tempi delle scelte politiche anche per ridurre il profondo distacco oggi esistente tra società civile e partiti
Molti sono dunque i terreni
Da arare
Sui quali ricercare nel concreto se esistano o meno le condizioni politiche
Per disegnare un'alternativa anche se oggi il nostro obiettivo politico prioritario rimane quello di realizzare una grande solide intesa
Tra tutte le forze di democrazia socialista laica liberale e libertario
Nel congresso che pure noi terremo l'anno scorso a Milano
Non abbiamo però rifiutato di ragionare intorno ai temi nuovi in considerazione appunto del mutare degli eventi delle situazioni e degli atteggiamenti delle altre forze politiche
Abbiamo anche indicato alcuni presupposti
E taluni principi di uno orientamento alternativo sui quali ho richiamato sommariamente sommessamente la vostra attenzione
Tengo comunque a precisare
A conclusione di questa mia sintetica esposizione
Che se dovessimo giungere a mutamenti radicali nel nostro sistema di alleanze come mi auguro lasceremo sempre la decisione al corpo elettorale
Non amiamo le scorciatoie ambigue
I doppi binari o le reticenze ipocrite
Qualora ritenessimo matura un nuovo corso politico per esso ci batteremo con grande Energia e domanderemo il consenso alle elettrici e dagli elettori
Questo è il nostro modo di dimostrare con comportamenti coerenti e nei fatti cosa significa essere democratici e socialisti
La nostra formazione culturale
Ed il nostro spirito fondato sulla effettiva libertà di critica e di pensiero ci porta ad essere attenti e rispettosi delle vostre opinioni
E domandiamo naturalmente un pari rispetto che qua da che da qualche tempo cominciamo a trovare in taluni vostri atteggiamenti anche se non mancano polemiche pretestuose e deteriori
Lo sviluppo pertanto di ogni nuova prescrittiva deve partire da un corretto confronto e da un dialogo ai quali ci dichiariamo aperti sul piano culturale e politico
La storia
Si incaricherà di distribuire le ragioni e di torti a noi e a voi
Spetta di fare politica con spirito sereno e tollerante per assicura per assicurare un migliore avvenire di giustizia di libertà e di progresso al nostro popolo
Ringraziamo segretario del partito socialdemocratico
E diamo la parola ora al senatore Mario Gozzini presidente del gruppo della Sinistra indipendente dal Senato
Per la prima volta a questo congresso
Manca la voce
Diretta o indiretta di Ferruccio Parri
Visse pareri nella campagna elettorale del sessantotto
Apertura delle loro liste e delle loro seggi dei Comunisti italiani ad indipendenti questo fanno anche altri partiti ma soltanto i Comunisti Italiani hanno dato vita a gruppi parlamentari a gruppi consiliari del tutto autonomi
Non esisterebbe d'altronde la Sinistra indipendente senza una zona di opinione nel nostro Paese che al di fuori di ogni militanza partitica riconosce nel Partito comunista italiano la forza decisiva
Per la democrazia italiana in quanto è la sola che può alimentare organizzare la speranza di un cambiamento reale quel cambiamento reale che poco fa anche il compagno Craxi ha ritenuto necessario
In questo senso
Se nel breve periodo dell'accordo tra i due partiti maggiori la sinistra indipendenti era come respinta ai margini
Oggi
Nella scelta decisa dell'alternativa democratica può assumere nuova rilevanza
Tenendo conto soprattutto che l'alternativa ha bisogno di una nuova cultura politica nel Paese come premessa come condizione per le necessarie Alleanza in Parlamento
Permettetemi di ricordare semplicemente a questo proposito almeno la nostra proposta di un modo pienamente costituzionale per realizzare un referendum su Comiso un progetto che ha trovato l'appoggio
Gli alcuni vostri congressi di federazione e che potrebbe certamente rappresentare un obiettivo importante per il movimento per la pace
Credo sia essenziale ai fini dell'alternativa la chiarezza incisiva di un programma che assuma la responsabilità degli interessi generali e di lungo periodo
Un programma che sia capace almeno potenzialmente di rispondere alla minaccia alla sfida che la società oggi fa pesare sull'uomo
Sia riducendone il valore a ciò che produce ciò che consuma sia determinando spesso è un adattamento subdolo apparentemente soddisfatto all'esistente la perdita di segno dei senso dell'impegno sociopolitico che si manifesta in molti giovani
E lo scatenarsi degli individualismi anche di gruppo quello che chiamiamo la frammentazione corporativa ci dicono che quella minaccia non è un lupo elucubrazione di moralisti e intellettuali
Credo ci sia una grande intuizione nel patrimonio vivere dei Comunisti Italiani e bene ha fatto il ricoperto in quella ricordarlo ieri l'idea dell'austerità
Aldo parola brutta parola antipatica senza dubbio forse politicamente inagibile ma una direzione necessaria di lavoro ben oltre la crisi economica attuale
Sul piano interno dirò solo questo il sistema di potere vigente prospera anche mediante la proliferazione di privilegi
Istituzionalizza gli sprechi determina in definitiva un Paese che mediamente se la spassa al di sopra delle proprie risorse
Sul piano internazionale
Dove il problema fondamentale dello squilibrio Nord Sud può essere affrontato seriamente solo se mettiamo da parte ogni orgogliosa sicurezza dello sviluppo industriale come l'abbiamo conosciuto noi
Trasferito meccanicamente nel Sud l'esperienza ci dice che produce ulteriore miseria e ulteriore fame l'Occidente socialdemocratico o anche da molti cristiano questo è il banco di prova
Non solo rimane privi prigioniero nonostante le declamazioni sulla fine dell'euro centrismo eccetera di un imperialismo culturale di fatto comunque distruttivo
Ma vive ogni giorno al livello in cui vive perché ogni giorno milioni di uomini sono privati del diritto di vivere
Socialismo rinnovato non può limitarsi all'Europa il banco di prova del socialismo rinnovato è l'orizzonte internazionalista del conflitto nord sud oltre si capisce quello della pace
E il conflitto Nord e Sud non si affronta seriamente s'se non attraverso mutamenti profondi delle strutture economiche e politiche
L'esperienza dice che tutti i tentativi in proposito sono fin qui falliti
Questa prospettiva certo rivoluzionaria rispetto alla logica propria del capitalismo multinazionale
Prova convergenze crescenti con i movimenti in atto anche ai vertici delle Chiese cristiane
Ormai dimostrato anche se non è proprio pacifico e ovvio per tutti che è possibile professare assi cristiani e fare politica insieme ai Comunisti italiani
Chi ritiene ancora i cristiani non democristiani delle eccezioni
O comunque dei dissenzienti nelle rispettive chiese ma anche chi credente o no si ostina a vedere i cattolici come una specie politica a sé stante credo che non riesca a staccarsi da schemi invecchiati e ormai lontani dalla realtà
Credo anche che la dizione un po'tradizionale un po'usurata un po'abitudinaria comunisti socialisti e cattolici sia un errore culturale politico un errore culturale perché appunto
Fa dei cattolici una specie politica Sestante una un errore politico perché rischia ancora di identificare il cattolico col democristiano
Penso d'altronde bene ha fatto Enrico Berlinguer la ribadirlo ieri nella sua relazione delle tesi del quindicesimo congresso sul modo ove latinizzato
Del mitizzato
Disincantato di concepire sia il marxismo sul piano teorico sia le realtà nazionali che dal marxismo hanno avuto origine le tesi sulla laicità del partito e non solo dello Stato sul rispetto delle coscienze dei militanti in ordine alle scelte filosofiche e religiose
Credo che quelle tesi tolgano ogni motivazione di principio alla quella che un tempo si diceva l'incompatibilità sono tesi credo
Che distruggono alla base mettono da parte per sempre quella riserva di un Emmanuel Mounier nel mille novecentoquarantacinque quando diceva non posso iscrivermi al partito comunista perché essendo cristiano non potrei diventarne il segretario generale
Oggi tra i democristiani anche ci sono credenti e non credenti come credenti e non credenti ci sono tra i comunisti come cattolici si trovano tra i socialisti o tra i repubblicani e anche naturalmente d'animo cristiani ma anche dai democristiani ci sono i non credenti credo che si debbano avere chiare molto chiare ormai sul piano culturale due cose
La prima è che il cristianesimo la fede cristiana è anche un messaggio politico senza alcun dubbio in quanto chiede di cambiare in profondo tutti i rapporti umani non soltanto le coscienze ma anche le strutture
Ma la fede cristiana non indica gli strumenti più idonei in un determinato momento in una determinata situazione storica
Per operare quei cambiamenti la scelta l'elaborazione e la scelta di quelle per gli strumenti è lasciata interamente alla ragione e alla cultura di cui gli uomini dispongono e c'è chi scegliere un modo c'è chi sceglie in un altro
Di conseguenza anche questo è importante il cristiano come tale non possiede nessuna particolare abilitazione a capire i processi storici a influire vi e ad amministrare il potere parlare di coerenza è giusto è giusto per tutti rispetto ai propri ideali ai propri principi ma c'è un problema di coerenza per i cattolici che stanno tra i comunisti c'è un problema di coerenza per i cattolici che stanno tra i democristiani
La seconda cosa da aver chiara e concludo
Cristiani e non cristiani sono tenuti certo a credere nelle proprie convinzioni ultime ma l'importante è che si liberino gli uni agli altri dalla pretesa che non è certo laica che tali convinzioni possano essere oggetto di prove scientifiche
Come amava di scendere come amava dire quello straordinario comunista per quel carissimo amico che era Lucio Lombardo Radice
Citando Pascal
Sudtirol non io non si può dimostrare si possono scommettere e l'esito della scommessa resta sempre incerto
L'importante oggi non è tanto unirsi sulle cose della terra
Perché quelle del cielo ci dividono come si diceva cinquant'anni fa in pranzi in Francia l'importante è che è sgombrato il terreno da pregiudiziali religiose o ideologiche politicamente paralizzanti
La possibilità dell'alternativa della democrazia compiuta in Italia dipende in ultima analisi dalla forza traente aggregante e il Partito comunista italiano riuscirà a sviluppare verso credenti e non credenti questa forza
Deve trovare il suo fulcro ideale
In quel valore assoluto dall'uomo Sempre soltanto fine non mai degradato a strumento quel valore dell'uomo che oggi così da Praz deprezzato e svilito ma di cui si avverte un disperato bisogno
Soprattutto nei giovani il nostro augurio perché da questo congresso quel valore assoluto esca riaffermato in modo tale da servire di guida a tutto il partito e da riferimento decisivo fuori del partito grazie per avermi ascoltato
Siamo noi a ringraziare Mario Gozzini
Diamo ora la parola l'onorevole Valerio Zanone segretario del Partito liberale italiano
Signor presidente signori delegati
Forse
La prima volta
In una lunghissima storia
Che
Il segretario del Partito liberale
Sale alla Tribuna di un congresso del Partito comunista
Io ci sono venuto stamattina prima di tutto
Per ricambiare il saluto portato al Congresso liberale di Firenze
La Giorgio Napolitano
A Firenze nel novembre mille novecentottantuno
Il saluto del partito comunista fu accolto
Dal diciassettesimo Congresso liberale
Con attenzione e con apprezzamento
Proprio perché esponeva con schiettezza
Le diversità
E c'era no e che tuttora ci sono
Fra i liberali ed i comunisti
Segnalava con lealtà
Tanto le concordanze possibili quanto le alternative che rimangono necessarie
Con la medesima franchezza oggi
Il partito liberale rivolgere al congresso comunista un augurio
Che vuole misurare distanze e dissensi in concreto
Ma vuole anche
Cercare di guardare al di là
Del contingente
Io ho letto con attenzione
Le tesi che hanno preparato questo congresso
E questo mi sembra in primo luogo di poter dire e se guardiamo oltre il contingente
Tanto nell'ultimo congresso liberale
Come in questo sedicesimo congresso del vostro partito
Tutto ci avverte che siamo davvero
Al passaggio di una epocale
I contorni di questa epoca nuova in molti tratti sono ancora incerti certo è tuttavia che si preannuncia e si attende un processo che si può definire soltanto come un processo di liberazione
Un processo di liberazione non sottomesso ad ideologie rigide un processo di liberazione che può avere come solo referente sicuro la centralità dell'uomo la centralità della persona nella collettività e nello Stato
Naturale che nella ricerca che ci accomuna di Fini come voi avete scritto solidali ed umane
Ciascun partito si orienti secondo la bussola della sua tradizione e secondo l'itinerario del suo programma
Ciascuno ha il suo scaffale di classici importante di leggerli ogni sera senza superstizioni talmudista ciascuno il suo disegno di ordinamento economico e civile l'importante è discuterne senza preconcetti che precludono l'avvio alla formazione di un giudizio pragmatico sulla sostanza del problema
E per dire con schiettezza la nostra valutazione nella sostanza
La relazione del segretario griko Berlinguer
Ha confermato ieri la nostra convinzione e il comunista e di liberale sono partiti alternativi ricca su questioni decisive le differenze sono serie e grandi visto che siamo in argomento lasciatemi aggiungere che un'alternativa concretamente motivata io la considero di gran lunga preferibile a tentativi di grande consociazione
E nel mille novecentosettantotto infatti fu la ristretta minoranza liberale sola a declinare l'invito all'intesa di grande consociazione che ormai si è esaurita credo senza lasciare rimpianti
Ora quella esperienza ha esaurito anche questa la nostra interpretazione l'idea dell'arco costituzionale ridotto come formula di maggioranza di governo ma se voglio richiamare qui quel dato per dichiarare quello che mi sembra anche più importante e cioè che non si è esaurita invece il vincolo costituzionale fra i partiti siano essi di governo o di opposizione e quantunque portatori di programmi alternativi che hanno combattuto il fascismo che hanno avviata la Repubblica che ne hanno stabilite dalla legge fondamentale e che oggi devono trovare come io credo del tutto possibile ragioni anche più attuali di solidarietà anzitutto nella fermezza comune contro il terrorismo colpito ma non ancora estinto contro le nuove associazioni criminose di mafia e di camorra contro la corruzione del potere invisibile ed incontrollabile contro ogni offesa ai principi di legalità e di buon governo
Ed in materia di buon governo forse sono in debito di una risposta alla relazione ieri di Berlinguer voglio ricordare non sempre i piccoli partiti dispongono di grandi microfoni per far sentire la loro voce e perciò su talune questioni la loro posizione può sembrare meno clamorosa di quanto sia risoluta nella sostanza
Voglio dunque ricordare qui come quel poco o tanto di controllo parlamentare che si esercita sulle nomine pubbliche fu inizialmente cioè molti anni fa
Dovuto ad un'iniziativa liberale che fu soltanto tardi e soltanto in parte tradotto in legge
Per il futuro noi pensiamo tanto per indicare un tema concreto che l'occasione che ci verrà prossimamente offerto dalla necessità di rinnovare gli statuti degli enti di gestione
Debba essere utilizzata per definire un vero e proprio statuto dei diritti e doveri degli amministratori di pubbliche impresa al fine di segnare con legge la linea di confine
Contro l'ingerenza dei partiti della funzione pubblica anche e soprattutto in campo economico e finanziario
Quanto alle alternative di coalizione
Se fino ad oggi
Ogni alternativa intesa come formazione di una maggioranza parlamentare idonea a sostenere un governo è apparsa incompiuta e zoppa
Questo si deve alla grande lontananza fra le linee di fondo perseguite dai diversi partiti nei campi delle relazioni internazionali
Dell'ordinamento sociale economico molte volte nella concezione stessa dei rapporti fra il potere pubblico e di cittadini
Noi riteniamo come liberale che sia compito nostro quello di custodire alcune convinzioni irrinunciabile
Anzitutto una politica internazionale di cooperazione per lo sviluppo
Di tutela dei diritti umani dovunque nel mondo
Dei collocazione dell'Italia nell'alleanza occidentale nella Comunità europea
Per costruire la pace senza cedimenti nell'equilibrio e nella sicurezza che comportano per noi anche il rifiuto di congelamenti negli squilibri difensivi in atto
Una politica di mercato
Che mirino a cancellare il capitalismo ma regolarlo e ad orientarmi
A correggere le malformazioni assistenziali e burocratica dello stato del sistema pubblico e a sviluppare e stimolare le nuove capacità professionali e produttive dal nostro Paese
Un sistema istituzionale politico che affermi le garanzie democratiche come metodo non solo per arrivare al potere ma per esercitarlo
Che riconosca insieme alla prevalenza dei più i diritti dei meno e che proseguendo il colosso che fu così significativo attraverso anche la grande consultazioni plebiscitarie degli anni settanta sappiate Guarin al cambiamento dei costumi
E dei rapporti sociali le istituzioni dello Stato di diritto e la laicità dei diritti civili
A questi obiettivi di insieme Signori dal congresso comunista i tempi politici non mancheranno di offrire prossime opportunità dei riscontri molto concreti pensiamo come si legge anche nelle prospettive del vostro documento congressuale che sia davvero avvenuto il momento di distinguere fra l'aspirazione all'eguaglianza e l'appiattimento
Di correggere l'ingiustizia rispettando le differenze le diversità legittime
Di modernizzare i rapporti di produzione facendo leva non sullo statalismo burocratico ma sul senso della responsabilità individuale
Non si tratta di affermare questi principi astrattamente
Le decisioni che si devono assumere al più presto in materia di politica industriale fiscale sindacale saranno a questo fine il banco di prova per la sperimentazione delle convergenze che noi ci auguriamo ma trattarne non rientra nel mio compito di oggi e neppure nella mia intenzione
Sono qui per rivolgere al congresso il saluto di un partito liberale che non condivide la visione arcigna dei conservatori e che riconosce
Come sola aristocrazia quella che anche i proletari devono riconoscere la libertà aristocrazia eterna della natura umana
Avrete riconosciuto in questa citazione
L'esordio del filosofo che cominciò su un giornale della borghesia liberale
La sua polemica contro la censura prussiana
Il giovine Marx sì signori
Spero ci unisca nella diversità la convinzione del primo Marx che umanamente buono può essere soltanto ciò che attuazione della libertà ed è con questa convinzione che auguro per la prima volta buon lavoro al congresso dei Comunisti
Ringraziamo onorevole
Danone
E diamo ora la parola all'onorevole Marco Pannella Segretario del Partito Radicale
Consentitemi di compagne e compagni del Partito comunista non solo credo a nome
Dei radicali
Di sottolineare come questo vostro sedicesimo congresso
E il primo non
E forse molto meno importanti
Nel quale
Un compagno radicale può portarvi il saluto
Ma è il primo nel quale non è presente
Fra di voi e da oggi e quindi mi è consentito per un attimo di dire fra di noi
Qualcuno che al pari del solo Sandro Pertini
Rispetto al suo partito
Rispetto al nostro Paese
Rispetto all'immenso patrimonio avvenire dell'antifascismo di giustizia e di libertà di pace e di tolleranza
Ha dato corpo e parole voce
Maestro di vite di pensiero alla unità di tutti noi durante più di mezzo secolo
E che oggi è fisicamente impedito di essere qui
Ma che noi riteniamo essere una bandiera per questo secolo Umberto Terracini
E grazie
A uomini di Avvenire di altri tempi di tempi futuri
Come Umberto Terracini
Ai suoi ideali comunisti a suo modo di viverli
Che la nostra storia è anche storia di unità
E grazie
A Umberto Terracini che dal trentacinque trentasei trentasette trentotto e trentanove
La storia di Giustizia e Libertà la storia delle sinistre e liberali comuniste socialiste antifasciste
è stata la storia di unità
Mentre
Altrove si celebravano processi
Si facevano alleanze contronatura
E si scomunica vanno burocraticamente coloro i quali invece davano corpo
Alla grandezza dei vostri e dei nostri ideali
Unità nella galera
Unità nel post fascismo
Degli Ernesto Rossi De Gaetano Salvemini degli Umberto Terracini
Unità di chi ha continuato dal corpo
A quel momento profondo di intelligenza storica
Che ha visto Piero Gobetti Umberto Terracini Gramsci
Prefigurare di nuovo
Un'alternativa per questa società e questo secolo ancora una volta fondata sulla intuizione che la rivoluzione liberale socialista
E la rivoluzione umanistica o cammina sulle gambe del nuovo terzo stato o è menzogna o elusione
E quindi in nome di questa continuità compagne e compagni
In nome delle differenze drammatiche che ci sono restano e continueranno ad esserci fra di noi ma che non sono
Io credo differenze di sette
Ma ancora avvolte differenze di cultura
Cos'è compagne e compagni
Qual è la civiltà giuridica sulla quale noi dobbiamo puntare
La legge Valpreda di Umberto Terracini
O la legge
E le leggi reale Cossiga
Su questo ci siamo divisi
Come dobbiamo combattere l'ignominia
Di coloro che in nome del popolo hanno sequestrato e assassinato Aldo Moro
è di coloro che alleati appeal ventotto alleata
Della P due hanno assassinato Giorgiana Masi hanno tentato di assassinare
Durso hanno messo a ferro e fuoco il nostro Paese
Coloro che
Come costoro chiedevano a loro
Chiedevano agli altri di pentirsi per avere salva la vita
Stanno fondando la rinascita giuridica
Del nostro Paese
Premiando ignobili mente
L'infame pentitismo dei non pentiti
Sono interrogativi sulle quali nessuno può criminalizzare l'altro
Possiamo essere divisi
Io ritengo che la vicenda del sette aprile ignobile compagne e compagni
Ma è ignobile
Per l'offesa alla giustizia italiana che da quattro anni si va compiendo ora dopo ora offesa contro la civiltà giuridica nostra
Offesa contro la nostra convinzione che all'ignominia delle BR si può risponde con la grande civiltà giuridica dello stato di diritto che non si inchina
Ad essere giustiziere solo per il ricatto di pochi o di volte in fa
Perché questi pentiti compagni e compagne
Adesso rivedremo per le malattie per le camorre
Per la partitocrazia ridotta ad associazione per delinquere in modo proprio caratterizzato
Quale demagogia dire
Se questo riguarda momenti di degenerazione di margini della nostra società
Noi compagne e compagni credo che culturalmente sappiamo assieme
Che la criminalità dei Rovelli
La criminalità delle gestioni della Banca d'Italia con Guido Carli
Che facilitava in realtà l'esportazione clandestina del capitale
Che distruggeva la nostra economia che fondava sulla discriminazione di classe
Nell'azione fiscale i tentativi di rifare risorgere la vita anche economica e sociale del nostro Paese era grande criminalità penale e ha portato nel nostro Paese
Se ritiene e danni senza pari più gravi di quelli di assassini quale contengono e hanno gli anticorpi alla propensi Anna proprio per l'infamia ufficiale dei loro comportamenti
Compagne e compagni
Io credo che devo un ringraziamento e lo dico soprattutto per i miei compagni radicali e quanti fra i giornalisti ha ritenuto che noi avessimo dovuto a don Tarcisio da quanto il segretario del vostro partito ha ieri detto perché ci riguarda
Perché innanzitutto invece io leggo e ho letto in quella relazione
Un riconoscimento il riconoscimento dell'errore compiuta con la tesi sessantasette sessantacinque non ricordo del nostro congresso passato quando Cine calate la caratteristica di compagno di compagni della sinistra dove è detto per quel che riguarda le forze minori della finestra e poi si è dato un giudizio del produco e poi nel Partito radicale
E anche nel giudizio severo
Che è stato dato da Enrico Berlinguer quando ci ha detto il partito radicale consuma una grave crisi
E dobbiamo quindi cercare noi di interpretare
Le cose giuste che questo partito ha saputo rappresentare non rappresenta più credo che il vostro segretario non ha fatto altro e conseguentemente ad un giudizio che il suo non so se il nostro su un'altra grave crisi rivendicare un vostro dovere
Se qualcuno manca viene a mancare sul fronte della lotta e della lotta alternativa e dovere di chi resta di amministrare e governare quelle lotte e di garantire quella supplenza
Ma il problema è se quel giudizio è esatto
Se un partito che ora è di due mila iscritti alla fine dell'anno se un partito di mille quattrocento ventiquattro iscritti oggi
è un partito in crisi
Essendo di mille quattrocento cinquanta iscritti e sapendo ancora assicurare a sé e al proprio Paese il contributo che assicura su problemi fondamentali
Soprattutto soggetto all'ostracismo credo che il grado di imprenditorialità
Il grado di forza della militanza radicale
Non può essere certo spiegata con la cialtronesco How istrione scade Rita di questo o di quello ma deve trovare perché sa indagare interrogare la storia e la cronaca qualche altro canto nell'interpretazione
E allora compagne e compagni io dico che
Noi diamo lo stesso giudizio
E mi auguro che voi e noi ci sbagliamo
Anche noi riteniamo che nel modo nel quale proponente l'alternativa come metodo e obiettivo per domani
E non come condizione pregiudiziale dell'oggi per dare quello che giustifica l'alternativa l'edificazione di una società fondata su valori diversi io mi auguro di sbagliarmi ma ritengo che ancora completamente il Partito Comunista non ha compiuto fino in fondo la scelta che gli consente di dar corpo a questa alternativa mi auguro di sbagliarmi mi auguro che mi vagliate
Ma nel caso in cui non riteniamo di sbagliarci anche noi abbiamo il dovere compagni comunisti di dirvi che sentiamo la tremenda responsabilità il rischio di presunzione
Il rischio di essere la la rana che si gonfia fino a divenire due di supplire a quello che noi riteniamo essere ancora errori persistenti
Da parte vostra nel cammino dell'alternativa
Cercheremo di farlo con tolleranza e con rigore
Noi riteniamo per esempio che l'alternativa della vita assicurata dai socialisti dei libertari di tutto il mondo per le decine di milioni di persone sterminate dalla politica di farle
Debba trovare la risposta
I sindaci italiani a nome di ventotto milioni di cittadini censurati come radicali
I sindaci Zangari Novelli il sindaco Vetere questa parte dei compagni comunisti
Rivendicano evitare di continuare a fare lo sviluppo l'altare strutturalista sulla quale si mandano uno dopo l'altro generazioni intere di persone inattesa di garantire con lo sviluppo la vita romani
Mentre l'appello dei ventotto milioni di cittadini contro gli addetti ai lavori Cost nei nostri dei sindaci democristiani socialisti e comunisti censurato da tutta la stampa italiana dalla radio e della televisione al nome di ventotto milioni di cittadini si chiede alla Camera
Di votare per tre milioni di vivi subito ebbene noi siamo al servizio di questa cautela perché riteniamo appunto
Che la vita deve esser fondamento di sviluppo e non l'illusione di uno sviluppo che al processo di sottosviluppo
Essere Paoli garanzia di vita per coloro che rischieranno di essere agonizzanti nel novanta avendo lasciato distruggere trenta milioni di persone l'anno di qui ad allora
E siamo compagni e compagne sulla scia Salvemini nane Danielli agli Ernesto Rossi a dire che poco ci interessano queste storie pulite e nuove adesso della nuova DC o dei nuovi confindustriali de de Benedetti dei Merloni macché nuovi
Lasciamo stare in pochi metri
Forse c'è una piccola e media industria nutrita non dalla Confindustria vada la vostra politica in Emilia-Romagna è riuscita a far fronte a certi Nesi del modello di Sviluppo Italia forse quelli ma questi altri sono come diceva Ernesto Rossi puntualmente sempre alla cattura in agguato
Personalizzare le perdite è privatizzare Poli e previe privatizzare i profitti attraverso una politica di corruzione dello Stato
Attraverso una politica nella quale loro industria sono ridotti ad alibi perché sono in realtà finanziarie multinazionali e molto spesso che cosa siano e finanziare multinazionali lo stiamo apprendendo lo spartiacque fra criminalità comune la peggiore
E la criminalità economica capitalistica tradizionale è venuta molto spesso carenti
Compagne e compagni moltissime altre cose dovremmo dire
Ma devo salutarvi
Dicendovi che questo partito invece credo con le sei petizioni
Che ha lanciato sui quali in pochi giorni abbiamo in totale di giada giunto più di duecento mila firme petizioni per chiedere che la partitocrazia venga condannata venga processata come la criminalità comune per profitti di regime
Perché i grandi discorsi rivoluzioni sfiori forme e stili non siano alibi invece alla polvere di tartufo delle corruzioni di ogni giorno
Che al cuore stesso dello Stato han portato le bancarotte fraudolente
Noi con queste battaglie credo invece e assicura avremo a tutti noi un apporto importante compagnia sento venti mila miliardi
Di lire ipotecata e per soli acquisti di Sistani darne da ora al mille novecento novanta in linea novanta centoventi mila miliardi la nostra proposta in Parlamento per portare a trecentocinquanta mila lire almeno le pensioni minime quest'anno costerebbero al massimo mille trecento miliardi sono queste le cifre del bilancio dello Stato sono queste le cifre reali sulle quali alternative si deve confrontare
Anche qui io credo che la linea dei sindaci comunisti
La linea dei compagni comunisti del Parlamento europeo questa linea deve trovare maggiore conoscenza perché una delle linee possibile rispetto ad altre quella per esempio lo dico con franchezza
E compagno dito Angelini eletto col nostro voto determinante
Come presidente della commissione Difesa invece intende assicurare alla politica socialista di Lagorio alla politica del riarmo stupido pericolo pericoloso e corrotto
Quello Lear molte consente al nostro governo di mentire
Come ha mentito al nostro governo che arriva alla Libia che arma il dittatore corrotto ebbero altri Somalia
Che pretende di dare sotto la voce di aiuti contro la fame contro lo sterminio per fame
In Somalia come è andato cento miliardi per consentire poi di pagare novanta miliardi di acquisti di armi vattene sullo sterminio per sete per fame nell'Ogaden dare novanta non miliardi alla FIAT e al noto Melara
Questi sono i dati sul quale ci confrontiamo in Parlamento sul nucleare siamo con i compagni comuniste di Avetrana siamo con i compagni comunisti della Legambiente
Siamo con la compagna Laura Conti come eravamo anche sulla Bortot sulle sue posizioni
Compagni io credo che su questo dobbiamo certo abituarci
Ad avere tolleranza come altre ricordava e io spero che voi vogliate tollerare
Ancora una volta
E più che nel passato
Tollerare
La nostra convinzione
Che la componente radicale della sinistra
A oggi un compito tremendo
E che rappresenta giorno dopo giorno rappresenti ha il dovere di rappresentare anche tante di quelle cose che tanti di voi e di noi
Vorrebbero fossero possibili ma una concezione della politica forse troppo pessimistica non ci fanno concretamente individuare come possibili per una politica comune compagne e compagni
Che concepisca crei il possibile
E non lo che la consumi auguri di buon lavoro e state certi come dobbiamo cercheremo di assicurargli compagno Berlinguer
Il nostro avvenire la nostra forza e non la nostra scomparsa
Ringraziamo Marco Pannella
E diamo la parola all'onorevole Carlo Galante Garrone presidente del gruppo della Sinistra indipendente alla Camera dei deputati
Cari compagni
Vi porto l'augurio e il saluto
Dei deputati della Sinistra indipendente
Degli undici deputati del nostro gruppo e dei cinque indipendenti di sinistra che fanno parte del gruppo parlamentare comunista
è il nostro un augurio
Vivo e sincero
Un augurio
Rivolto non soltanto a voi
Un augurio vivo e sincero soprattutto per le sorti del nostro Paese
Ed è un saluto commosso
Perché come già ha ricordato Mario Gozzini
Io vedo qui fra noi fra voi
L'alta e nobile figura del nostro presidente che da un anno ci ha lasciati
La Camera e serena immagine di Ferruccio Parri
E di carri
Del nostro e vostro Maurizio io della Resistenza
Del primo presidente del Consiglio dell'Italia libera io vorrei ricordare qui a voi alcune parole dette in occasione del vostro quattordicesimo congresso
Sono parole compagni che a otto anni di distanza conservano intatte e forse accresciute
La loro validità e attualità
Parole che si risolvono in un appello sereno e cosciente alla vigilanza alla lotta all'impegno e soprattutto all'unità della forze di sinistra
E non insediamento alla ricerca costante e puntigliosa
Di tutto quello che può e deve unire al di là delle insopprimibili divergenze di opinione tutti gli uomini di buona volontà
Diceva Ferruccio Parri nel mille novecentosettantacinque
Nessuno più del nostro piccolo gruppo
Può essere interessato all'esito alle decisioni all'indirizzo del vostro congresso
E aggiunge una con lo sguardo come sempre rivolto all'Avvenire
Lasciatemelo dire
Da uno che guarda le cose con un certo distacco
Senza attaccamento nessuna firma e con una maggiore libertà vuol cercare di vedere l'avvenire
Io sono figlio di questa terra che male dico tutti i giorni per gli spettacoli che ci dà ma uno come me cerca di vedere quali siano le sue possibilità di miglioramento di salvezza di progresso
Cerca come ho cercato io
Una forza viva organizzata unità nel sentimento profondo che sia capace nell'avvenire del nostro paese del mio paese dei questa Italia di una indicazione di una spinta che sia prima di tutto una spinta morale e concludeva
Voi rappresentate effettivamente una forza aveva una forza capace di imprimere spinte nel Paese
Io mi sono dovunque e anche doloroso errare affiancato al Partito comunista perché sentivo che c'era tra voi con voi la forza e la volontà di mettere in atto di utilizzare questa ricchezza
Altro non vorrei e non saprei aggiungere
Cari compagni alle parole ancora vive e sempre più vive di Ferruccio Parri
Troppo debole e modesta sarebbe la mia voce
E tuttavia vorrei esprimere un auspicio e manifestare una speranza
L'auspicio che la coscienza della vostra forza così giustamente sottolineata da Parri
Non costituisca mai un freno alle vostre iniziative perché io fermamente credo
Che tutte le battaglie debbano essere affrontate giorno per giorno corre
E arrivo e denso di indicazioni di proposte
E che nel solco e a conferma delle discussioni pre congressuali favorisca un ampio e anche acceso confronto delle varie posizioni
Che tutti i problemi di schieramento politico siano trattati con estrema chiarezza se non si vuole che l'alternativa sia una parola parola ho un lontano miraggio
Vorrei salutarvi una volta ancora
Con le parole dette da Ferruccio Parri a conclusione del suo intervento al congresso del settantacinque
Finisco tralasciando i consigli dei quali potete fare a meno lasciando anche rimpianti e lasciando posto solo agli auguri
Io lascerò detto a mia moglie che quando sarò morto venga vicina alla mia tomba e faccia torto
Io le domande erano se il Partito comunista è ancora quello che ho visto io
Se ancora fedele a quella sua parola se ancora e il per mio della storia d'Italia e se mia moglie mi dirà di sì mi riportano soddisfatto dall'altra parte e questo per voi e il mio saluto e il mio oppure gli occhi
E questo
Cari compagni
Anche il mio Furio e il mio saluto il nostro augurio e il nostro saluto
è vero fra compagni ci si saluta quando ci si incontra e quando ci si lascia
Di una cosa potete essere certi
Che non è il mio un saluto di congedo
E l'espressione convinta e cosciente
Della mia è nostra volontà di un rinnovato impegno di lotta comune
Ringraziamo Fabio Galante Garrone
Ora no dobbiamo fare delle comunicazione pregherei i compagni delegati di stare momento attenti perché noi
Continueremo è l'Arci seduta sarà riprende la riprenderemo alle ore sedici
Nella seduta pomeridiana prenderanno la parola ancora altri tre rappresentanti di partiti e movimenti che non hanno avuto la possibilità di farlo questa mattina
E le comunicazione che vorrei fare sono questi il compagno Berlinguer ha giustamente sottolineato nel suo rapporto
Come l'autofinanziamento sia una delle condizione per garantire al partito autonomia politica e culturale
Per sottolineare questa indicazione la delegazione della Toscana
Propone alla presidenza di lanciare una sottoscrizione per contribuire alle spese congressuali e sottoscrive un milione e cinquecento mila lire
Ci sono poi alcune comunicazione che riguardano alcuni delegati i capi delegazione della federazione di Mantova
Ferrara Ravenna Grosseto si rechino la commissione verifica poderi
La delegazione del Lazio si riunisce alle quindici e trenta nella stessa saletta di ieri
La delegazione calabrese si riunisce alle ore quindici quindi nel locale del palazzetto la delegazione Pugliese anch'alle ore quindici nella Sala della commissione elettorale la seduta è tolta
Compagno Giorgio Candeloro
Impossibilitato per motivi di salute augura pieno successo lavori per Rinnovamento italiano e progresso democrazia socialismo pace
Compagno Giuseppe Marras medaglia d'oro per la Resistenza impossibilitato per gravi motivi di salute di partecipare al congresso augura buon lavoro auspicando realizzazione nostra diuturno adottato salvaguardata la pace in Italia e del mondo anche al compagno Marras propongo sì ha inviato un telegramma di auguri
Do ora la parola al compagno Piero Parodi delegato di Genova
Operaio dell'Italsider
Si prepari compagna Titti
Sindaco di Pistoia
Nel nostro dibattito congressuale a Genova nello stesso congresso provinciale
Ha avuto un grande spazio e giustamente la questione delle lotte operaie di questi ultimi tempi ed in particolare di quelle di gennaio la grande manifestazione del tredici a Genova ed è il diciotto in tutto il Paese
Lotte che hanno pesato in modo determinante sulla strategia sulla trattativa sul costo del lavoro e hanno permesso il raggiungimento dall'accordo del ventidue gennaio
L'abbiamo anche ampiamente discusso sopra l'esito negativo
Ha avuto da quell'accordo nella consultazione con i lavoratori
Abbiamo cercato di interrogarci seriamente
Sulle ragioni vere di quelle no
Pronunciato dalla stragrande maggioranza dei lavoratori di Genova non solo nelle fabbriche tradizionali ma anche in aziende dove la mano d'opera è prevalentemente costituita lavoratori tecnici ed impiegati guai se noi cercassimo di spiegare questo comportamento con delle semplificazioni come fanno taluni sia dentro che fuori il movimento sindacale
Che dicono in sostanza che la classe operaia in particolare quella genovese e chiusa arroccata su vecchie posizioni oltranziste ostile a qualunque novità
Una classe operaia che altro non sa fare che alzare il cartello dell'inno
Questa è una impostazione da rifiutare ed a combattere da qualunque parte essa venga
Certamente però non vanno nascosti i problemi che derivano da una non piena comprensione da parte di taluni settori di lavoratori della gravità della crisi e dello sforzo che spetta anche a loro di compiere per uscirne
E questo è un dato che dovrebbe preoccupare di più tutte le forze che si richiamano al mondo del lavoro invece che essere strumentalizzato
Per ragioni Pier vere di quel voto sono dunque altre e mi pare che tutti dovremmo fare uno sforzo per comprenderle fino in fondo
Ha pesato sicuramente oltre che i contenuti dell'accordo stesso la sfiducia verso il quadro politico di governo e verso la linea neoliberista della DC tesa a far pagare la crisi ai più deboli
La mancanza di una strategia di risanamento di sviluppo dell'economia con la Granbassi dalla crisi che tocco Roma in modo drammatico tutte le aziende pubbliche e private oltre che le piccole e le medie e la lunga disputa sul ruolo dei settori produttivi
Per troppo tempo si è sostenuto da più parti che settori avanzati
Come la robotica l'informatica eccetera potevano essere alternativi alla siderurgia a cantieristica alla meccanica pesante dando così per scontato che queste ultime produzioni fossero destinate a morire
Ma la questione di fondo che quel voto a posto e che deve essere assunto appieno tutte le forze del cambiamento e quello del ruolo del movimento operaio e quindi del ruolo del sindacato nel nostro Paese
La domanda che tutti dobbiamo riproporci le domande che tutti dobbiamo riproporci mi paiono essere queste
Di quale tipo di sindacato vi è bisogno quale rapporto vi deve essere fra sindacato e laboratori
Quale strategia rivendicativa per uscire dalla crisi
Questo mi pare senz'altro un primo grande terreno di confronto fra tutte le forze che si richiamano al mondo del lavoro e in particolare fra le forze di sinistra
Ma sento che un confronto serio su questo tema non riguarda solo il mondo del lavoro ma è una delle condizioni essenziali per mantenere salda la democrazia nel nostro Paese
E quindi necessario lavorare perché esso vada avanti si sviluppi impegna innanzitutto appunto i compagni comunisti e socialisti nei luoghi di lavoro in tutte le sedi senza pregiudiziali senza settarismo ma con grande spirito unitario e costruttivo e con il rispetto reciproco delle diverse posizioni
Ma è altrettanto indispensabile che su una tale questioni venga coinvolto l'insieme dei lavoratori
E si devono essere soggetti attivi protagonisti della vita del sindacato
E di tutto ciò che al suo interno si discute e si decide
Questo mi pare essere il metodo è irrinunciabile per lo stesso mantenimento dell'Unità e dell'autonomia del sindacato
Al suo interno mi pare chiaro vi sono divergenze profonde non solo sulle strategie rivendica attive
Ma che investono appunto la concezione è la natura stessa del sindacato e che comportano una costante e legittima battaglia politica fra diverse componenti
Ma questa battaglia non può essere condotta risolta solo nelle stanze della Federazione unitaria ma deve coinvolgere tutte le strutture
Ed essere condotta in ultima istanza fra i lavoratori
Non mi pare vi siano altre strade
Le mediazioni fatte in modo scollegato dal movimento
Possono solo portare la perdita di credibilità e di autonomia a snaturare il sindacato a renderlo subalterno e ad essere non più una forza del cambiamento
Complessivo dalla società ma diventare piano piano un insieme di corporazione e di gruppi di pressione
E aver seguito questo metodo è stata una delle cause fondamentali del voto sull'accordo del ventidue gennaio
Sulla natura del sindacato quindi e su quali problemi il sindacato ha di fronte
Mi pare che il nostro ragionamento debba partire da alcuni punti fermi
Dobbiamo innanzitutto ribadire con forza e con decisione che il sindacato non può fermarsi a contrattare il prezzo che la forza lavoro nelle fabbriche
Ma incidere con l'insieme dei lavoratori sui grandi processi di ristrutturazione che già sono in atto e che hanno Effetti sia sulla produttività del lavoro che sull'occupazione e che vanno contrattati
Non si tratta di sporcarsi le mani
Ma di rivendicare noi stessi una micio mai mai maggiore efficienza dell'impresa legata a una migliore qualità del lavoro dell'ambiente e una maggior professionalità collettiva e individuale è una migliore organizzazione del lavoro
Così come non si può non fare a fronte al problema del decentramento produttivo
Particolarmente manca marcato con l'avanzata
Di nuove tecnologie così come la mobilità del lavoro e la creazione di nuovi posti di lavoro
Per troppo tempo questi temi sono stati trascurati
E si vanno riportati rapidamente al centro del dibattito con i lavoratori e le strutture a tutti i livelli discutere di ciò infatti significa concretamente affrontare tutte le questioni relativi al rilancio dell'economia è un nuovo tipo di sviluppo produttivo
Si può fare a meno di lavorare su questo
E su che cosa dovrebbe avvenire tra l'altro lo stesso confronto nella sinistra se non prima di tutto su queste questioni fondamentali
Ma se questi sono i problemi di stare al centro dei processi di ristrutturazione può affrontare un sindacato che centralizza tutti gli aspetti della contrattazione come vorrebbero teorizzare taluni sia fuori che dentro il sindacato
Che tende a risolvere tutto quanto negli incontri triangolari con il governo del padronato lasciando fuori tutto resto
Io credo fermamente di no
Penso invece che una strategia concreta del sindacato per uscire dalla crisi non possa che nascere da un collegamento sempre più stretto fra le questioni del risanamento
Per fra le questioni che riguardano la condizioni concrete dei lavoratori la professionalità la retribuzione la propria produttività colpi generale sviluppo dell'economia italiana un sindacato con una sua cultura industriale con una linea all'altezza della sfida
Ma non si farà un passo avanti in questa direzione sensori lancio vero dei consigli di fabbrica molte sono le cose da rivedere in questo senso
Occorre no innanzitutto che essi siano la reale la presenza Tanza della fabbrica in tutte le sue realtà ed è la classe lavoratrice così come essa si configura ma garantendo al tempo stesso il pluralismo presente nel sindacato in tutte le sue componenti
E in questo senso farà fare riaffermato ruolo del Consiglio come unico soggetto di contrattazione della fabbrica e su tutte le questioni
Le esperienze del passato ci dicono che questa strada è giusta che permette di affrontare nei fatti le questioni che prima dicevo
Come avvenuto anche all'Italsider di Genova e all'Ansaldo dove abbiamo avuto forse le esperienze più positive di intervento dei lavoratori nei processi di ristrutturazione
Ma questo è anche un terreno decisivo per un costruttivo rapporto con i tecnici
Non è vero che si chiedono solo salario ma chiedono anche di contare di più il loro contributo professionale di esperienza indispensabile se vogliamo dare risposte concrete alla crisi e non solo propagandistiche
Come ho cercato di dire si tratta di una ricerca non facile innanzitutto perché sentiamo il peso di una divisione e di una certa incomunicabilità nel sindacato e anche nella sinistra come diceva Craxi stamattina
Anche nella fabbrica dove li diamo direttamente questi problemi sentiamo una grande difficoltà di rapporto con i compagni socialisti e perciò una grande preoccupazione
Dovuta al fatto che non solo non si riescono a trovare punti d'incontro ma che talvolta non si riesce nemmeno a discutere dobbiamo allora dire davvero insultarci a vicenda non serve
Ma che occorre un impegno e un confronto reale sui problemi concreti prima di tutto nella CGIL per rafforzarne l'unità ma anche su Comense
M. vogliamo dal dar corpo a una battaglia comune sullo sviluppo l'occupazione sia dalla nostra città sia Air nel resto del Paese in particolare mi sentirei di chiedere ai compagni socialisti come pensate di mettere in atto una strategia riformista restando legati a una collaborazione di governo con la Democrazia Cristiana
Come pensate di essere una forza alternativa ad essa senza una più profonda collaborazione con il Partito comunista
Il vero riferì il vero riformismo si misura secondo me
Prima di tutto sulle cose che ho cercato di dire e quindi su un rilancio del ruolo del movimento operaio in Italia d'altronde da parte nostra come abbiamo detto nei nostri congressi
Che consideriamo impraticabile la costruzione dell'alternativa democratica senza il presupposto per unità prima di tutto a sinistra e senza l'unità di tutte le forze del lavoro
Qualora il compagno Vannino Chiti delegato di Pistoia sindaco della città si prepara la compagna degli hamburger
Annuncio che la federazione di Cagliari ha sottoscritto con le spese congressuali lire cinquecento mila
Di fronte ogni alle difficoltà della vita economica che vede oggi perdita di posti di lavoro anche in zone come la Toscana che sembravano conoscere una stabilità nell'occupazione
Di fronte ad una criminalità organizzata arrogante per le troppe protezioni e coperture si pensi soltanto alla vicenda Cirillo
Di fronte ad una insufficiente incisività delle istituzioni dovuta in primo luogo al succedersi di governi deboli incapaci di disegni di sviluppo del Paese
Il bisogno di cambiamento
La consapevolezza che un ricambio di classi dirigenti è necessario per liberare la vitalità della nostra democrazia
Ed avviare una fase nuova di crescita del Paese sono sentiti dalla gente io credo in modo più esteso di quanto si ritenga e nella capacità di dare una risposta positiva a queste domande sta in primo luogo una possibilità di recuperare la scissione che vi è tra settori della società e sistema politico
La responsabilità della sinistra e dunque grande perché qui ed ora sono in gioco possibilità e necessita di un suo ruolo di governo che faccia perno principalmente su alcune priorità
Il Mezzogiorno il progresso tecnologico servizi sociali in grado di fondare una convivenza civile più giuste moderna espansione della partecipazione democratica una politica estera che caratterizzi d'Italia per un contributo a scelte di pace e di disarmo
Perché si proceda in questa direzione abbiamo dato come partito in questi anni un contributo importante spesso difficile fatto anche del riconoscimento di errori del passato
Intanto è stato impedito che prendesse campo un'operazione di normalizzazione moderata che in modo definitivo contrappone se le stesse sinistre abbiamo denunciato i limiti della fase della solidarietà nazionale anche i nostri secondo me riscontrabili
In una sottovalutazione della funzione del partito socialista e in una visione che faceva coincidere Democrazia Cristiana è questione cattolica
Infine abbiamo indicato una politica quella dell'alternativa chiarendo che esclude collaborazioni di governo tra noi e la DC e proponendo contenuti programmatici in grado di sostenerla
Grandi sonora le responsabilità di fronte al Partito socialista non si vuole prendere atto contro l'evidenza dei fatti dell'insuccesso delle scelte politiche di questi anni governabilità e modernizzazione sono rimaste parole
La concorrenza la Democrazia Cristiana portata sul suo piano
Quello dell'occupazione di pezzi di Stato non ha modificato la subalternità politica
L'equidistanza rispetto a Partito Comunista e democrazia cristiana non dalla lunga né più ampia libertà di movimento politico né credibilità né infine fonda una funzione da protagoniste delle forze di area laica
La nostra convinzione di fondo
Anche nelle polemiche più tese
E che senza un accordo tra comunisti e socialisti non si avanza verso l'alternativa non sia ricambio di governi non si riaccende tra i lavoratori i giovani la fiducia alla speranza la convinzione in un cambiamento
Questo della ricerca di più ampie convergenze con il Partito socialista e dunque un nostro primo obiettivo
Del resto le ragioni del consolidarsi di un intesa sono numerose e profonde all'interno stesso del Partito socialista
Il Partito Socialista è parte integrante dell'area della sinistra ne è spenta nel modo di sentire di questo partito un'idea di alternativa alla Democrazia Cristiana
Ecco perché preoccupano e sono negative iniziative socialiste quali quella di Firenze
Che in modo oggettivo hanno finito per logorare l'immagine dei governi locali di sinistra
E che addirittura sembrano ormai perseguire l'obiettivo di un ribaltamento di alleanze fatto questo senza precedenti in Toscana almeno dalla fine del centro sinistra e che dunque finisce per a vere ripercussioni gravi non solo di ordine locale
Ma anche nell'insieme della regione dove il patrimonio delle collaborazioni si mostra in genere valide vitale non possiamo secondo me proporci una sua stanca o acritica difesa
Bensì puntare ad un suo rilancio che si collega oggi alla possibilità di estendere le alleanze esistenti
Il Partito comunista deve non subire ma lavorare insieme socialisti per dare vita nuove maggioranze con la partecipazione anche di socialdemocratici di repubblicani dove presenti di altre componenti di sinistra
Le condizioni necessarie per questi esiti si riferiscono all'esigenza di rapporti positivi tra comunisti e socialisti
Ad una visione dell'area laica rispettosa delle sue tradizioni ricchezza programmatica e senza illusorie pretese per la verità non nostre di egemonizzare una infine ad una volontà non rinviabile di rinnovare forme e contenuti del governo locale
In una fase come l'attuale
Con i gravi problemi del disavanzo della finanza pubblica e con un attacco conservatore alle Autonomie locali per il quale potremmo dire che non c'è sempre neanche a livello direzione nazionale la giusta consapevolezza il ruolo di queste ultime
E delle regioni si difende si mantiene se cresce la loro capacità di porsi come momenti di programmazione
A partire da un'azione per qualificare la struttura produttiva sollecitando intanto la crescita di un terziario avanzato e affermando un indispensabile equilibrio con la tutela dell'ambiente
Se si afferma un'impostazione che vede nei servizi sociali
Non una scelta per i periodi delle vacche grasse
Ma una componente indispensabile interno ad una politica di nuovo sviluppo per l'intero Paese se ci si pone la questione di una maggiore efficienza della pubblica amministrazione
Se si modificano canali fondamentali di rapporto con la società
Passando da un periodo in cui la partecipazione è stata soprattutto consultazione sulle scelte che si intendeva operare ad uno in cui essa viva come spazio garantito anche dall'ente pubblico d'iniziativa diretta dei cittadini e delle loro organizzazioni e su questo terreno io credo che anche dalle regioni rosse può venire un contributo ad una più generale evoluzione dei rapporti politici
Pochi giorni fa l'onorevole Andreotti riferendosi alla proposta dell'alternativa democratica metteva in guardia sia nei confronti di sante alleanze che di alleanze laicisti
Non so se si debba scorgere in questo un segnale che conferma il prendere concretezza dell'ipotesi dell'alternativa
E reagire a ciò da parte di settori democristiani poco usi anche solo in teoria anzi vorrei dire neppure in scherzo a parlare per se stessi di passaggio all'opposizione
Del resto io vengo da una provincia in cui un comune che talora appare nelle notizie delle cronache nazionali per Collodi e per Pinocchio quello di Pescia
Da oltre quattro mesi è alla paralisi perché un Sindaco e due assessori democristiani senza più maggioranza
Si rifiutano di lasciare il posto alla nuova maggioranza di sinistra tra comunisti socialisti e socialdemocratici che ha già indicato programmi sindaco e giunta
E la Democrazia Cristiana toscano provinciale nei suoi organismi dirigenti non ha fiatato misteri del rinnovamento di questo partito e della sfida ahimè lucidissima lanciata ci dall'onorevole De Mita
Ma forse questa vale soltanto nelle grandi città oppure nel Mezzogiorno o forse più semplicemente per l'immagine televisiva
In ogni caso noi non siamo disponibili a schieramenti di tipo lei cistico anacronistici né loro stessi fondamenti costitutivi
Vogliamo che l'area cattolica italiana non soltanto nei suoi singoli componenti ma nelle sue stesse organizzazioni partecipi in modo pieno e diretto all'impegno di rinnovamento del Paese
Sulla pace la riforma democratica dello Stato le scelte per un nuovo sviluppo la lotta alla droga sui valori in grado di aggregare una società più giusta e moderna può aversi un significativo apporto delle componenti protagoniste dell'area cattolica
Del resto è interesse della democrazia e della stessa chiesa cattolica che le scelte di ordine politico il voto ad un partito non siano più imposte in modo meccanico la condizioni di fede
Aveva rotto ragione stamani Mario Gozzini a dire che i cattolici non sono una specie politica
Io non vedo allora per l'alternativa democratica un rischio di laicismo vedo piuttosto quello che deve essere evitato di fissare l'attenzione solo sulle avanguardie dell'area cattolica e non come necessario sull'insieme di questa realtà
Ma anche della Democrazia Cristiana solo perché vogliamo sempre più che sia separata dalla questione cattolica non perdiamo la nozione dell'importanza della complessità delle adesioni devasta i collegamenti con la società
Neri cerchiamo contrapposizioni dal momento che l'alternativa
Diviene possibile solo se sono superate le pregiudiziali ideologiche e si fonda sull'assunzione di alcune regole valide per tutte le forze democratiche al di là della loro collocazione dei governi o all'opposizione
Mi riferisco ad un operante solidarietà sui temi principali della politica estera della difesa dell'autonomia nazionale della salvaguardia della democrazia
Ad un pieno impegno di ogni partito democratico nella vita delle istituzioni e per il loro funzionamento
Ed anche al fatto che l'opposizione deve non soltanto poter esercitare la sua indispensabile azione di controllo ma anche intervenire nella definizione delle scelte più rilevanti in questo quadro mi pare assuma un suo significato preciso anche il discorso sul cinquantun per cento dei consensi elettorali sufficienti per governare
In questa affermazione non viene sottovalutazione degli ostacoli che incontrerà a una politica di rinnovamento ma consapevolezza che essa non può essere ricondotta soltanto all'interno della vita delle istituzioni quei governi che si formano richiede anche ampi movimenti nel Paese intese grandi e piccole tra organizzazioni espressione della società civile
Un consenso sui contenuti dell'azione di governo uno stimolo forte oltre che un sostegno altrimenti la stessa peculiarità del sindacato italiano tanto per fare un esempio verrebbe meno mentre noi vogliamo assicurarne unità autonomia più ampia democrazia in Terna
Sono dunque in primo luogo i compiti propri ad una politica che voglia affermare l'alternativa
Ed insieme cambiamenti profondi che hanno attraversato la società modificando gli stessi modi di essere di vivere della gente
Le novità nella stessa articolazione delle istituzioni che richiedono oggi anche un rinnovamento se si vuole una riforma complessiva del nostro partito
Su questi aspetti come dimostrano gli emendamenti approvati il documento congressuale era largamente insufficiente
Il nostro partito è certamente forte sano collegato alla società
Ma non è adeguato a coglierne pienamente le modificazioni ad utilizzare tutte le forze che modi diversi pur vi si riferiscono
A dare risposte politiche proposte di lotta o anche di organizzazione ha domande nuove che ci sono rivolte le difficoltà nei confronti delle giovani generazioni
L'invecchiamento nelle stesse zone forti sono segnali da non sottovalutare perché in prospettiva possono incidere sui caratteri di massa del partito
Né può essere considerato soddisfacente nella pratica a mio avviso il rapporto che esiste con le istituzioni lo stesso ruolo riconosciuto è svolto da gruppi comunisti che vi operano
Di fronte a ciò allora un appello al volontarismo da solo non può bastare
Bisogna porre mano con le necessarie gradualità ma con una precisa visione d'insieme
Ad un rinnovamento del partito che segna un'ulteriore fase un andare oltre sottolineo oltre avanti non contro rispetto al partito nuovo realizzato nel dopoguerra
Devono essere individuate le strutture in grado di rinnovare oggi un radicamento di massa
Al tempo stesso si rende necessario estendere una democrazia interna vissuta non come semplice garanzia per il dibattito o conoscenza di informazioni ma come possibilità di intervenire di contare nelle decisioni più importanti
Per questo se su questioni rilevanti vi sono posizioni diverse nello stesso dibattito della direzione è necessario vengano conosciuti
Non per avere correnti organizzate ma per definire con un'ampia partecipazione di tutti degli scritti l'orientamento da assumere è questo come mostra l'esperienza fatta in occasione di questo congresso che può assicurare un'unità forte convinta non credo che le sezioni avranno poi un ruolo centrale se questo non considera estera nel rappresentare il momento fondamentale di base in cui vive la democrazia di partito
In cui si è chiamati a esprimersi anche su scelte rilevanti da assumere a livello nazionale
Per altro verso gli ha bisogno di strumenti di presenza specifica nella società soprattutto nei centri urbani rivolti anche ai non iscritti senza un'organizzazione rigida o di tipo generale
Articolati sulla base dei temi affrontati Money spetta e concludo secondo me in grado oggi di orientare il rinnovamento del partito
è costituito dal peso politico che si intende fare assumere alle direzioni regionali
Se i comitati regionali non assumono la responsabilità complessiva dell'organizzazione di partito che opera nella regione delle scelte politiche e programmatiche da sviluppare
Non vi è né partito meno accentrato e quindi più tempestivo
Né capacità della nostra politica di ancorarsi a particolarità concrete nella partecipazione degli iscritti che non viva solo in poche circostanze allora si tratta secondo me compagne e compagni
Di a vere per la vita del nostro partito coraggio e creatività
Pari a quelli che abbiamo mostrato nella capacità di rinnovare la nostra proposta politica come abbiamo fatto indicando l'alternativa e indicando la prospettiva di un nuovo socialismo
Una informazione per i capi delegazione delle federazioni di Ferrara Olbia Udine Cagliari Prato e Arezzo i quali sono pregati di recarsi alla commissione verifica dei poteri
L'onorevole un Russo presidente dalla Commissione igiene e sanità della Camera ha inviato un telegramma di augurio per i nostri lavori
Anche Mario Luzi ha invitato un ha inviato un telegramma di augurio proficuo lavoro il successo utile paese intero
Un telegramma inviato Giulio Einaudi auspico che la profondità dibattito sedicesimo congresso consenta lo sviluppo delle linee emersa nei congressi provinciali per il rinnovamento del partito e della società italiana
Ha la parola la compagna Delia Murer delegata di Venezia si prepara il compagno Ferrandi
Viviamo momenti di grande incertezza per il futuro e viene spontaneo farsi alcune domande
Quanto alla proposta di Alternativa democratica è riferimento per le donne nel nostro Paese da loro una prospettiva in questa proposta
Ci sono elementi e scelte che pongano la questione femminile al centro di un processo di trasformazione nel documento del comitato centrale e nella relazione del compagno Berlinguer viene espresso in termini chiari il fatto che le donne sono forza fondamentale per l'alternativa
Cogliendo al valore generale delle loro lotte che esigono una trasformazione profonda della società italiana della qualità della produzione dell'organizzazione sociale
Buono dello Stato del costume
Via però una profonda contraddizione fra queste esigenze e aspirazioni e i dati concreti della crisi questo pesa fortemente
Corazza cui nuovi livelli di coscienza acquisite in questi anni rischia di creare disagio e distacco queste o anche se la manifestazione delle donne di Roma
è stata una risposta positiva
E difatti il peso con un valore che va oltre alla singola questione della violenza sessuale
Le donne oggi sono al centro dell'attacco conservatore in modo particolare della politica economica e sociale del governo
L'attacco alla finanza locale né un esempio e colpisce in primo luogo preziosa e conquiste di questi anni
Colli Paternesi di caricare sugli utenti il trenta per cento del costo dei servizi alla persona
La dequalificazione della riforma sanitaria che fa divenire un lusso la prevenzione oltre che la cura le pensioni la casa
Quanto questo limita il porsi della donna come persona autonoma nella società
Si vuole riproporre la privatizzazione dei servizi
Far perdere invece che spingere più in avanti le risposte pure inadeguate dello stato sociale in Italia come in altri Paesi questa è la risposta delle forze conservatrici vi è una preoccupazione sul futuro
Come la politica dell'emergenza getta ponti per la trasformazione
Quali priorità poniamo anche noi e allora anche sulla spesa pubblica di fronte al pauroso di Sesto si pone l'esigenza di selezionare le uscite con precise priorità tra cui l'aumento e la qualificazione degli investimenti sociali è fondamentale come è detto nel documento del comitato centrale non si tratta di attuare una restrizione indiscriminata
Sono inoltre emersi in questi giorni
Segni di disagio e di insoddisfazione tra le donne
Per quella parte dell'accordo sindacale che affronta il problema del Collocamento con il rischio di nuove penalizzazione
Nei confronti delle donne nel loro diritto al lavoro e su come si intende risolvere il problema del reddito familiare
Con il privilegio di nuove anche se necessarie incentivazioni assistenziali che non risolve euro però il problema del reddito autonomo delle donne che lavoro
Si fa strada anche nel movimento operaio una cultura dell'emergenza che rischia di essere subalterna di accettare una monetizzazione dei bisogni
Ed è oggi è vero che si ripropone il problema del rigore
Ma se ne adesso si ripropone la questione della qualità delle scelte sul piano economico e sociale se non lo si fa
Si rischia di ripetere errori già commessi nel Periodo della solidarietà democratica di assecondare un passo rigorismo portato avanti dalla linea di De Mita e nel governo Fanfani
E questo le donne come lavoratori lo capiscono
Si pone un problema di che cultura politica il partito nei suoi gruppi dirigenti ai vari livelli possiede
Dalle donne viene una richiesta di ampliare i contenuti della politica dalle condizioni materiali a quelle di una nuova morale
Non si tratta solo di scelte economiche ma di concezione sul ruolo della persona
Dei rapporti dello Stato delle sue politiche in un processo di trasformazione su queste do quanto la questione femminile nella nostra politica quotidiana è spartiacque sulle risposte da dare alla crisi vi sono nel partito segnali non tutti univoci
Se dalle donne viene una ricchezza di contenuti sulle scelte per l'alternativa vi sono anche segnali di un calo di presenza e il disagio raccolto
Pesa anche una difficoltà del movimento delle donne a misurarsi con gli affetti della crisi e forse qui c'è un limite che andrebbe valutato più a fondo perché non siamo riusciti a tradurre in cultura più avanzata del partito in un ulteriore consapevolezza nell'iniziativa politica una vittoria come quella dell'aborto
E questo rischia di essere l'ultimo esempio positivo di ampia portata cui riferirsi ma le scelte di un partito sono importanti diventa o no no sponde per conquistare livelli più avanzati di vita
A Venezia alle lotte delle donne ha risposto concretamente la giunta di sinistra
Il giudizio complessivo sull'operato dell'amministrazione di sinistra è per noi positivo e non va sottovalutato
Le giunte sono oggi al centro di un attacco che ne vorrebbe appannare il valore innovativo
E a mio avviso anche a livello nazionale andrebbe maggiormente riflettuta e valorizzata l'esperienza delle amministrazioni di sinistra nel nostro Paese
Per affermare la politica di alternativa e se sono preziose esperienze nella nostra regione
Si toglie una profonda contraddizione tra l'esperienza di sinistra a Venezia e il governo regionale retta a maggioranza dalla Democrazia cristiana
Questa forza dare risposte
Ma snaturare le qualità la qualità delle scelte rispetto alle domande delle donne
Propone una concezione arretrata sul piano della persona questo ha portato importanti forze del mondo cattolico a porsi su un terreno autonomo rispetto alla democrazia cristiana
Ad essere impegnate nel movimento
Ma queste non ancora significato un loro spostamento politico a sinistra
Vi è una scelta precisa
Della regione di esercitare un ruolo punitivo nei confronti di Venezia e delle altre amministrazioni di sinistra
Queste Opel la consapevolezza che queste esperienze non cambiano solo concretamente le condizioni di vita della gente ma liberando forze sul piano sociale culturale e politico
Si vuole cancellare la positiva contraddizione rappresentata dalla giunta di sinistra e dalla presenza del nostro partito al governo del capoluogo di regione
Si tenta di sabotare in servizi aperti dalla sinistra snaturando né la qualità
Si attua la politica dei residui passivi si favorisce il privato che dà risposte sul piano dell'assistenza e mette in secondo piano la partecipazione dei cittadini e la qualità dei servizi
La DC tende a presentare alla Società Veneta come una realtà dove tutto si compensa dove le contraddizioni non esistono ma anche qui viene un peggioramento delle condizioni di vita si vuole riproporre una vecchia centralità della famiglia che era funzionale ad uno sviluppo che oggi presenta forti segni di crisi
Si spinge che anche il diciotto maggio Angelo sia stato un incidente di un percorso invece tranquillo
Ma le donne anche nel Veneto ci sono e vagliano contare e decidere sul loro futuro
E c'è anche un partito comunista impegnato a fare dell'alternativa una linea di trasformazione del Veneto e dell'Italia
Il comitato di vigilanza democratica dell'Alfa Sud nel salutare il congresso e nell'augurare buon lavoro
Sottopone alla sua attenzione le lotte che sta attuando in questi giorni in appoggio alle proposte del sindacato per imporre la direzione aziendale dell'Alfa Romeo il sostanziale rispetto dell'accordo del marzo mille novecentottantadue
Un messaggio è stato inviato dal sindacato pensionati CGIL della Sicilia
Il Presidente
Dell'Avis di Milano e consigliere nazionale dell'Avis Battaini
Ci invia un messaggio in cui si dice fra l'altro che è la prima volta che un partito dalla nostra repubblica estende l'invito dei suoi lavori ad un'espressione di volontariato
Che è bene ricordare a molti proseliti fra operai e lavoratori i seicento mila donatori dell'Avis hanno senz'altro la capacità è un po'il diritto di essere una struttura integrante di tutto il servizio sanitario nazionale e si chiede una sollecitazione nelle sedi opportune
Per discutere e risolvere il problema emotrasfusionale
La sezione del partito di Ribeira
Comunica di avere raggiunto la quota di quattrocento due tesserati pari al cento per cento
Con trenta nuovi scritti e augura non sul buon svolgimento dei lavori del congresso
Quindi delegato Alberto Ferrandi delegato di Trento segretario regionale del Trentino Alto Adige
Compagni uno dei nodi decisivi per l'affermazione di una svolta politica nel nostro Paese
Risiede nella capacità nostra e di tutto il movimento popolare di sapersi misurare in termini positivi con il grande tema del funzionamento della produttività dell'efficienza delle istituzioni e degli apparati pubblici
E insieme della nostra capacità di dare risposte positive alla domanda di partecipazione di nuovo protagonismo presenti tanto diffusamente nella società civile
Su questo tema quello che riguarda appunto la riforma dello Stato anche attraverso il decentramento regionale in più in generale il potenziamento delle autonomie locali
è stato dedicato un intero capitolo dal documento precongressuale ed è il quale ieri compagno Berlinguer ne sottolineava l'importanza ed essenzialità per il risanamento e la stessa prospettiva del nostro Paese
Sotto questo profilo appare evidente compagni che il terreno su cui muoverci è duplice
Il primo più propriamente politico
è quello proprio dell'alternativa democratica di una proposta cioè in grado di aggregare valorizzare interessa i bisogni molto vasti da far prevalere rispetto agli inizi di meccanismi sin qui premiato i dal tradizionale sistema di potere
Il secondo si riferisce più propriamente agli strumenti istituzionali
Che hanno il compito di aprirsi alle istanze ai bisogni delle masse popolari organizzando nella domanda e incanalando la in un processo di cambiamento
Su questo secondo aspetto che io credo utile soffermarsi
Visto anche che questo è diventato per alcune forze politiche uno dei terreni su cui riproporre una risposta moderate al tempo stesso mi mistificatoria
Alla crisi generale che coinvolge le istituzioni e il loro rapporto con la società
Ma nello stesso tempo compagni su questo aspetto su questi temi vi è la necessità che il nostro stesso partito esca da una dimensione spesso difensiva
Che finisce per mettere in ombra il rapporto che non può non esserci
Tra le concomitanti esigenze di assicurare nell'essere deficienza ai processi decisionali di ogni livello di governo e l'altra
Quella di salvaguardare anzi espandere la partecipazione democratica nel momento decisionale e di controllo a queste sette
E se certamente dobbiamo rifiutare un approccio puramente istituzionali settico
Di ingegneria istituzionale
Che affida cioè alla sola modificazioni dei relativi meccanismi il miglioramento del rapporto tra Paese reale e Paese legale i nomi magari di una presunta governabilità
Non v'è dubbio che comunque questo problema deve essere affrontato
Visto che i processi di scollamento
Di disinteresse e di sfiducia non investono soltanto i livelli più alti e centrali ma coinvolgono ormai anche gli organismi decentrati quali appunto le regioni e i comuni sappiamo bene che al diffondersi di questo clima di sfiducia molto ha contribuito il modo stesse la sostanza dei governi che si sono succeduti in tutti questi anni
Ha contribuito alla gestione democristiana dei poteri locali sistematico arrembaggio ai vari centri di potere la platea la la pratica delle lottizzazioni centrali e periferiche più generali
Ha contribuito quella che noi definiamo la questione morale
Ma non v'è dubbio come giustamente sottolinea mo'nella nostra analisi del nostro proposta complessiva
Che dobbiamo essere consapevoli c'è anche una diversa direzione politica finirebbe per subire pesantemente
I vincoli e i pesanti condizionamenti che derivano da un processo decisionale e operativo
Non più corrispondente alle dinamiche della società civile e alla sua domanda di partecipazione e di protagonismo
C'è bisogno dunque di una forte iniziativa nostra e di tutte le forze democratiche tese al rinnovamento e alla profonda trasformazione dal modo di essere e di funzionare dello Stato e delle sue articolazioni
Ed è in quest'ottica che dobbiamo proporci ed elesse l'obiettivo permanente dal partito la ricerca l'affermazione dello sviluppo di forme di autogoverno locale
Così come è necessario di fronte al fatto che questo nostro Paese presenta un panorama di storie di tradizioni di esperienze politiche istituzionali assai ricche stimolanti
è necessario che queste esperienze vengano fatte conoscere sia dentro il partito che nella società
Ad avanzare questa esigenza compagni mi induce le esperte l'esperienza ormai più che trentennale di autonomia speciale quella del Trentino Alto Adige
Una realtà istituzionale che per competenza e dotazioni finanziarie
Per garanzie di tutela delle diversità etniche e linguistiche non trova riscontro in altra regione sicuramente d'Italia e probabilmente nemmeno in Europa
E dalla quale si ricava la necessità per il nostro stesso discorso generale sull'autonomia di non confinare in se stessa questa esperienza e i risultati da essa conseguiti
Se non si vuole come in effetti è avvenuto
Che le forze moderate e conservatrici finiscono per utilizzare questi spazi decentramento e di autonomia
Per contrastare sul piano locale innanzitutto le prospettive aperte e le conquiste sociali economiche democratiche strappate dalle lotte del movimento democratico e popolare
Nel resto del pari del paese e anticipando però a molti versi una risposta di segno conservatore ai problemi imposti dalla crisi
Sino ad arrivare al punto di comprimere la democrazia limitare il ruolo fondamentale dei comuni di utilizzare in termini di contrapposizione le diversità etniche linguistiche
Polarizzando il consenso politico sull'esasperazione nazionalistica di offuscare in definitiva la prospettiva più in generale di un processo di decentramento regionale il più avanzato che sicuramente le potenzialità autonomistiche di questa Regione potevano fornire la lotta per far avanzare la linea di Alternativa democratica passa quindi anche attraverso una profonda riforma dello Stato e la definizione di reali momenti di auto-governo i quali non sono non possono essere in contraddizione con gli orientamenti generali di governo e di uno Stato che pure deve rivedere il suo ruolo rispetto al sistema che va potenziato delle autonomie comunali e regionali ma devono costruire le basi stesse
Dall'unità e degli interessi nazionali
Non v'è dubbio in questo senso
Che il peso reale nei processi politici di oggi
Dell'attuale sistema delle autonomie risulta del tutto insufficiente
Proprio in conseguenza dell'approccio particolaristico con il quale forse anche il nostro partito affrontato questo problema nel suo complesso ecco perché compagni pensiamo che comunque come partito occorre mettere in campo tutti gli strumenti adeguati
Per coordinare e unificare le esperienze e le iniziative tra le regioni a statuto speciale e tra queste l'insieme degli organi del decentramento regionale
Ed è ancora in questo quadro che va affrontato anche in modo permanente organico la questione assai delicata e complessa sulla quale non mi soffermo
Dalle minoranze etniche e linguistiche
Dobbiamo in sostanza superare anche noi soprattutto per quest'ultimo aspetto un'ottica un po'centralistica per la quale ci si accorge della rilevanza di questi problemi soltanto quando esplodono e diventano fenomeni politici di prima grandezza
Quali l'emergere di spinta al particolarismo esasperato o addirittura di vere e proprie spinta separatismo
Come stadi mostrare la situazione in Alto Adige che può diventare per precise responsabilità del governo centrale e locale un punto di tensione internazionale
è un deterrente contro le ipotesi di cambiamento dei tradizionali equilibri politici del nostro Paese
Sotto questo profilo si pone a mio avviso
Un punto di riflessione di dibattito
Che interessa tutto all'ordinamento regionalista ma che per la nostra realtà proprio per la sua specialità per la natura delle competenze legislative le sue dotazioni finanziarie
Che ammontano per ottocentocinquanta mila abitanti a ben due mila cinquecento miliardi e dei quali nella spesa pubblica l'ottantacinque quel l'ottantacinque per cento
Libera da vincoli da finalizzazioni da parte dello Stato e quindi l'esatto opposto di quanto avviene nelle regioni a statuto ordinario e in gran parte e in parte anche di altre Regioni a statuto specialità noi dicevo per tutti questi motivi
Viene ad assumere una valenza del tutto particolare urgente il rapporto soprattutto alla grave crisi economica e sociale che investe in modo grave per l'alcuni aspetti in modo drammatico anche questa realtà
E che richiede scelte coordinate nelle priorità e nei tempi di realizzazione che impone l'addio e lo sviluppo di una linea di programmazione democratica mi riferisco compagna al problema
Di quali rapporti devono intercorrere fra le istituzioni locali e lo Stato tra i poteri autonomistici e il Governo centrale
E a questo proposito non può essere ignorato il fatto che la tendenza sistematica soprattutto nella realtà dove i rapporti di forza sono sfavorevole le forze di sinistra
è quella di instaurare un rapporto con lo Stato
Teso a strappare il massimo possibile sul terreno dei finanziamenti riservandosi per contro il massimo di libertà per quanto riguarda la destinazione degli stessi
è evidente che tale atteggiamento risponda la concezione garantista e antistatalista dell'autonomia
Propria del movimento cattolico così come riflette rifletto i rapporti di forza e la natura dello scontro di classe in atto
Ma al di là di questo dato e matura ormai la riflessione Lai lavorazione di una proposta concreta
Che garantisca momenti di confronto di raccordo e di verifica
Fra le istituzioni decentrate e lo Stato in cui gli obiettivi della programmazione vengano definiti di concerto
Senza per questo intaccare o mettere in discussione le norme giuridiche che reggono l'autonomia e quindi in questa direzione
Avviare anche il dibattito la ricerca il confronto sull'ipotesi riproposta qui dai compagni della Val d'Aosta che nel quadro dello snellimento e della semplificazione del sistema bicamerale
Sia presa in costituito in considerazione la Costituzione di quella che è stata definita una Camera delle regioni e comunque l'individuazione suppone e con quali strumenti il Parlamento nazionale
Diventi in qualche modo espressione diretta di queste realtà o come queste realtà decentrate possono essere coinvolte nella definizione degli indirizzi e delle scelte più generali
Compagno voluto sottolineare questi aspetti che possono sembrare particolari e un po'speciali istrici
Perché io credo che anche su questo terreno della capacità nostra di fornire risposte adeguate
Che si misura la possibilità spessa
Il far maturare processi di alternativa dell'assetto autonomistico
E quindi la possibilità di ridare credibilità alle pubbliche istituzioni restituire un rapporto di fiducia a quanti ancora credo no e non sono pochi alla democrazia alla partecipazione al protagonismo
Non è un caso
E di fronte alla costante involuzione nella concessione dell'uso del governo da parte delle forze moderate e conservatrici la proposta ardita alternativa alla democrazia Christiania il suo sistema di potere
Abbia fatto emergere nuovi interessi in settori importanti del mondo cattolico e tra le stesse forze politiche è significativo è significativo sotto questo aspetto
Che nello stesso partito socialista che sembrava avviato in modo risoluto a ripristinare rapporti di collaborazione di Governo con la Democrazia Cristiana
Si sia avviato un dibattito è una riflessione sui temi dell'autonomia e più in generale dell'alternativa
Così come dal variegato mondo cattolico al venir meno dei tradizionali valori nel quale esso sia identificato per lungo tempo
Emerge un nuovo interesse per la nostra proposta è la nostra iniziativa in particolare ci grandi temi quelli della pace del disarmo quelli che li del lavoro e su quelli
De la lotta alla diffusione della droga e della grande criminalità
Terreni sui quali si esprime una crescente volontà unitaria ideali per nativa disegno delle forze dominanti e sui quali è possibile far maturare processi politici da queste esperienze compagni
Risulta chiaro come la proposta di alternativa paga sul piano della capacità di aggregazione ed è in grado di dare risposte concrete a bisogni concreti
Poi risponde a precise esigenze che vanno ben al di là delle forze e degli interessi da noi rappresentati
è la chiave che può consentire di costruire anche rapporti politici e numerici capaci di affermare una nuova direzione politica questa compagna e la linea sulla quale ci siamo mossi in questi anni ottenendo peraltro significativi risultati questa è la prospettiva nella quale dovremmo lavorare nei prossimi mesi
Nella consapevolezza come peraltro testimonia l'attenzione rivolta al nostro stesso dibattito congressuale
Che anche in una realtà per noi così difficile e complessa l'alternativa democratica apre nuovi spazi di lotta e di iniziativa
Allora compagno Nicola Di Matteo delegato di Chieti operaio della FIAT Sevel di Val di Sangro
Compagne e compagni ieri la relazione del compagno Berlinguer affermava soffermandosi sulle conseguenze della rivoluzione scientifica e tecnologica
Che è del tutto aperta la questione se queste straordinarie novità porteranno no a un miglioramento della qualità della vita degli uomini
In effetti l'esperienza che insieme ai miei compagni sto conducendo dentro l'azienda sei produttrice di veicoli commerciali leggeri e di proprietà FIAT e Peugeot Citroën impiegata si dà circa tre anni in Val di Sangro in Abruzzo mi fa dire che ho che non è affatto detto
Che a tecnologie più raffinate corrispondano sembra e condizioni di lavoro più avanzate
Infatti questa azienda e una delle più robotizzate d'Europa
Per queste sue caratteristiche sin dalla nascita essa ha fatto parlare di sé tanto che ad inaugurarla è venuto lo stesso presidente della Repubblica compagno Pertini
Ma in questa stessa fabbrica che quelle tecnologie sofisticate se hanno ecco comportato una maggiore efficienza produttiva e maggiori profitti non hanno però migliorati o affatto la condizione operaia
I riti me carichi di lavoro sono esasperanti il salario medio dei lavoratore e di circa centocinquanta mila lire mensili inferiore al salario del settore metalmeccanico
Tanto è diventata insostenibile l'acque questa situazione che sei che lui vittime carichi di lavoro è stata fatta una lotta con circa centosessanta ore di sciopero
Che ha portato peraltro a risultato a risultati positivi abbiamo costretto la FIAT e di questi tempi a siglare un accordo a riconosce al sindacato la potestà di intervenire concretamente sull'organizzazione del lavoro
Compagni e compagne l'accordo sindacale del ventinove gennaio senz'altro è stato un risultato positivo visti i caratteri della battaglia e i rapporti di forza che si erano determinati Luci e ombre si è detto però certamente infatti non va sottovalutato il risultato rispetto al mantenimento del potere d'acquisto del salario
Non si possono però sottacere gli aspetti negativi dell'accordo che solo a mio avviso la possibilità di assunzioni nominativi al cinquanta per cento il blocco della contrattazione aziendale è il voto di proposta in merito ai temi della professionalità
Si sostiene da più parti che in materia di collocamento l'accordo non fa che sancire ciò che di fatto già avviene io compagni smentisco questa affermazione alla terra l'abbiamo condotto una grande battaglia per un collocamento democratico
Mentre i notabili democristiani si aggiravano nel Sangro illudendo con le solite pratiche clientelari leggende della nostra valle
Noi insieme ai giovani disoccupati alle donne alle amministrazioni democratiche abbiamo imposto e fatto funzionare
Le commissioni di collocamento e abbiamo di fatto obbligato la FIAT al rispetto delle norme sulle assunzioni
La mala pianta del clientelismo ha subito un duro colpo
Estenda presunzione compagni si può dire che per la prima volta nel Mezzogiorno nelle assunzioni di una grande fabbrica la discriminazione contro i comunisti non è passata e tante donne sono andate a costruire furgoni
In questa fabbrica ma ancora ancora circa quattrocento lavoratori rispetto agli impegni assunti dalla figlia con l'accordo del ventidue gennaio sarà possibile imporre gli stessi criteri democratici che hanno valso per i primi due mila e seicento io credo di no e credo che a trarne vantaggio non potrà essere
Che non potrà che essere quella Democrazia Cristiana che tre anni fa abbiamo sconfitto ritengo che
Che è il partito debba sviluppare in Parlamento una grossa battaglia per dare soluzioni diverse a certi aspetti di questo e di altri punti dell'accordo
L'accordo del ventuno gennaio inoltre
Blocca per diciotto mesi la contrattazione integrativa aziendale per quanto attiene la parte salariale
Io compagni sono d'accordo nel concentrare la gran parte dell'attenzione del sindacato stupì lavoro lo gela e Stucchi è in cassa integrazione
Ma occorre evitare però di sottovalutare i rischi
Per la tenuta dell'intero movimento operaio dal diffondersi nel patronato della convinzione che al sud Betty posta investire solo ricostruendo condizioni di basso salario Edisu pernottamento
Noi dobbiamo essere capaci invece di ostacolare questo rischio eccetto facendo leva è collegandola ai temi dell'organizzazione del lavoro della produttivi della produttività e delle qualifiche
Noi dobbiamo però poter continuare in situazioni di gabbia salariale come la sera del la battaglia per ad Agorà adeguamenti salariali
Se non imbocchiamo questa strada senza dubbio difficile il rischio è che nel Mezzogiorno è per il Mezzogiorno si cancellino più di dieci anni di lotte operaie
Infine i compagni sul tema della professionalità l'accordo non parla i tecnici se ciò è grave in fabbriche che stanno subendo occorre o che devono ancora avviare processi di ristrutturazione e nelle quali quindi il rapporto con i tecnici può fondarsi
Anche se con difficoltà sui temi del risanamento aziendale e dell'organizzazione del lavoro nella nostra fabbrica nata con i robot
Il problema è ancora più drammatico la divisione tra noi operai tecnici e profonda si vive in mondi separati
Eppure noi dei tecnici ha ragione il compagno Berlinguer abbiamo bisogno abbiamo bisogno delle loro competenze proprio per governare un processo produttivo piano distrugge non vi è dubbio Persio che in questa direzione debba esserci uno sforzo grande
Ha poco senso perché voglio credo discutere di formule quando discutiamo di come rinnovare i consigli di fabbrica
Il punto vero è un altro lo diceva la relazione e cosa si può e si deve fare con le attuali strutture come dotarle di possibilità e competente per intervenire nei processi produttivi
Certo non basta avere potere capacità la democrazia sindacale il rapporto di fiducia tra lavoratori e dirigenti spesso vale di più e qui di lavoro per recuperare me l'ha fatto tanto ha ragione Berlinguer quando denuncia come false e assurde le montature fa faziose tentate da vari parti per accreditare una sorta di ostilità nostra nei confronti del sindacato non è così
Ad ogni livello lo sport conoscono nelle strutture è individualmente e quello di fare più forte il più combattivo più autonome riunite nel movimento sindacale
Ma come ma quando come nella mia fabbrica i lavoratori
Non vivono un rapporto di fiducia con strutture dirigenti del sindacato perché di lì si esprimono atteggiamenti che risentono fortemente del peso soffocante esercitato da una particolare Democrazia Cristiana quella che per intenderci fa riferimento al ministro Remo Gaspari è questo quanto l'attacco ai lavoratori da parte del padrone impigliate e di particolare durezza una difesa fittizia
Divertiti dell'unità che non incontra l'animo dei lavoratori di quelli comunisti ma anche di quelli democristiani e dei senza partito non aiuta la forza la combattività l'autonomia e l'unità vera del sindacato
Per atteggiamenti di questo tipo
Nella mia fabbrica si è toccato il fondo quando non si è riusciti a difendere unitariamente per il rifiuto della Fim-Cisl un delegato sindacale responsabile della sezione del Pizzi
Di fabbricati licenziato dall'azienda solo perché comunista è solo perché si impegnava
Lo sforzo nostro a tutti i livelli deve essere quello di far vivere fino in fondo la democrazia edili quindi costruire livelli vere di autonomia e di unità
Compagne e compagni punto essenziale per l'affermarsi dell'alternativa resta la costruzione di una prospettiva di riscatto e di progresso nelle regioni del Mezzogiorno
A questa questione resta ora questa questione resta una questione nazionale un obiettivo fondamentale senza il quale l'Italia non potrà cambiare
I congressi abruzzesi hanno sottolineato che nel documento precongressuale questo giudizio non appariva con la sufficiente chiarezza
Credo sia stato giusto Fazio nella relazione aver ribadito che tutto lo sforzo nazionale deve avere fra i suoi obiettivi principali
L'avvio assoluzione della questione meridionale che si sta aggravando drammaticamente anche da un punto di vista politico e morale
L'Abruzzo negli anni settanta ha vissuto una vicenda peculiare
è cresciuto notevolmente il reddito è cresciuto notevolmente l'occupazione nell'industria è una di quelle realtà del Paese che ha fatto parlare di mezzogiorno a macchia di leopardo di via Adriatica allo sviluppo
Una di quelle realtà su cui si basavano i giudizi di galleggiamento che facevano dire piccolo è bello
Cento punti e tra questi però noi che eravamo ricordavano i costi tremendi di questo particolare sviluppo lo spopolamento della montagna i trecento mila immigrati
E pochi soprattutto ne avevano compresa una precarietà
Oggi blu purtroppo le distorsioni di quella crescita di queste di quelle creste sono venute tutte a galla anche in Abruzzo la crisi economica è pesante
Ad essere colpite sono proprio le novità degli anni settanta è in crisi la gran parte dell'apparato industriale anche in Abruzzo conosceva devasta anche in Abruzzo conosce la devastazione della cassa integrazione a zero ore
Ed anche in Abruzzo la crisi economica si accompagna ed è frutto al tempo stesso della crisi politica e morale
Certo non sono presenti in forma evidenti e evidente fenomeni come gravi e sconvolgenti graves
Fenomeni così gravi e sconvolgenti come la mafia e la camorra ma è presente però e soffoca ogni spirito vitale ogni Energia sana e produttiva
Moltiplica le forze interessate allo sviluppo una Democrazia cristiana particolarmente potente che lungi dal caratterizzarsi in modo più dinamico e moderno continua a utilizzare i militanti rafforza i suoi vecchi strumenti di controllo
Ha avuto gli onori della cronica nazionale la vicenda dell'ospedale Dorothy il ministro Gasparri ha voluto in un piccolo paese della provincia di Chieti è giusto queste contraddizioni tra ciò che predica dei militari è il comportamento convenire concreto dei notabili democristiani vanno colte
Dobbiamo lavorarci a fondo infatti l'abbiamo già fatto ma siamo ancora molto lontani dalla meta ancora radicati forti estesi sono le la rete clientelare di Xi è il suo sistema di potere
Come scalzarlo come ridimensionare nettamente la forza e l'arroganza della democrazia cristiana meridionale certa aiuterebbe molto un atteggiamento diverso meno subalterno del partito socialista e compagno Craxi ma occorrono anche proposte in grado di indicare strade nuove e concrete alle forze interessate allo sviluppo un ombrello diverso da quello del sistema di potere democristiano
In Abruzzo darà qualche anno abbiamo imboccato la strata dei concreti progetti di sviluppo tre progetti in tre aree con particolari problemi
Risultati si sono ottenuti i progetti si sono avviati ma ostacoli e resistente resistente se ne incontrano e se ne sono incontrati tanto
La più potente della e la resistenza passiva operata dai meccanismi di uno stato modellato ad uso e consumo della Democrazia Cristiana il progetto perciò non basta compagni essenziale il movimento di lotta e la sua continuità e in questo senso le difficoltà ad andare avanti stanno anche rendono Dinoi
Non dappertutto riusciamo ad essere partito capaci non solo di critica e di denunce ma di proposte costruttive partito che fa politica giorno per giorno
Zone dove il partito a tradizionale solidi legami con le masse lavoratrici ve ne sono anche nel Mezzogiorno ma spesso perdiamo colpi si smarrisce
L'esigenza di un'attenzione costante quotidiana penalizzi alla costruzione del movimento di massa a estendere alle alleanze ad alimentare l'iniziativa politica
Il pieno dispiegamento della vita democratica del partito è senz'altro aspetto rilevante
Anche lei congressi d'Abruzzo a questo tema è stata dedicata grande attenzione maestra la considerata non un fine in sé ma uno strumento una condizione oggi peraltro irrinunciabile
Al fine di mantenere e rafforzare il partito di massa e rovesciare così
In particolare al Sud i rapporti di forza a favore nostro e delle sinistre a favore della Democrazia cristiana e realizzare così l'alternativa democratica
La parola al compagno Alfredo Reichlin delegato di Milano
Pesano sulla nostra proposta politica
Domande reali
E anche qualche partito ha riproposto e che comunque sono nelle cose
Alternativa con chi
Se il partito socialista rifiuta oggi questa prospettiva
Anche se per il futuro nulla
In ogni caso basta
Nella situazione italiana caratterizzata differenza dalla Francia da rischi incombenti e da processi degenerativi che corrodono lo Stato democratico
E quindi non occorre un consenso più ampio evitando una spaccatura del Paese
Che potrebbe favorire un coagulo di forze conservatrici e quindi il rischio di sbocchi eversivi
E cosa c'è da qui all'alternativa
Sono domande anzi questioni reali che tuttavia sono destinate mi pare
A rimanere senza una coerente risposta
Se non si parte dal fatto che con questo congresso
I suoi documenti lungo Diba
E con la relazione del compagno Berlinguer
Viene alla luce con la massima semplicità e chiarezza il fatto nuovo della situazione italiana
La sostanza della nostra inizia
Una iniziativa ecco il fatto destinata a cambiare fin d'ora il quadro politico
E in qualche modo le stesse regole del gioco
A cambiare voglio dire noi stessi e il viale
Quali siano le loro risposte immediate
Ci allontaniamo dalla politica ci rifugiavano nel sociale
Suvvia questa e politicamente la cosa più effettuale
Come del resto fece Togliatti nel quarantaquattro col partito nuovo
Che non cambiano soltanto il governo
Ma impose a tutti un nuovo termine
La vera novità siamo quindi non
Il fatto che con questo congresso finisce una lunga storia
In sostanza il Partito comunista Barca una soglia si offre
A questo Paese tormentato non più soltanto come un grande fattore democratico
La riserva della Repubblica
Ma come la forza riformatrice di governo capace di mettere in campo ora quelle che nessuno può negarlo
Sono le più grandi energie popolari e intellettuali
Le più disinteressati pelle più disponibili ad affrontare il compito ormai gli assillante di risanare e rinnovare l'Italia
Cambia quindi quali siano le risposte immediate il terreno del confronto
Vengono sul tappeto le opzioni reali
Cadono gli alibi delle scelte di civiltà
Non sto dicendo compagni una cosa ovvia e scontata
Perché sono trent'anni che la situazione italiana gira intorno al nodo della questione comuni e non per caso
La storia del fattore K è ridicola e vergognosa mai vera un'altra cosa
Non siamo una forza socialdemocratica nei una opposizione di sua Maestà c'è tutto una storia dietro il primo
Una grande storia di contrapposizioni radicali
Di esclusione delle masse popolari dallo Stato risorgimentale
Cioè il fatto che la sinistra italiana non ha mai governato
Ed effettivamente non si è mai visto in un grande Paese dell'Occidente capitalistico
Che è un partito comunista
Oltre metà per cento dei voti promuova un'alternativa di governo
Di qui la risposta che noi dobbiamo dare non è chi vorrebbe cancellarci
I conti con costoro li abbiamo già regolati in questi duri ma vittoriosi quattro anni
Ma chi ci chiede perfino amichevolmente omologati
Smettete di essere voi stessi passate l'ultimo esame quello di riforme
Vogliamo risponde
Le parole non ci fanno paura
Ma chi va all'esame di forza riformatrice via
Ecco il modo come noi poniamo la questione ripeto le parole non ci fanno paura
Purché sia chiaro alla sostanza dei problemi che abbiamo di fronte non solo noi ma voi socialisti e tutte le componenti del socialismo europeo
In sostanza il passaggio da politiche essenzialmente
Ray distributrici del sul flusso che non incidono direttamente sull'accumulazione a strategie capaci di orientare la crescita in senso qualitativamente nuovo
Sapendo che ciò richiede un alto grado di rigore e di coerenza
Nel collegare il governo della spesa pubblica e la disciplina dei redditi a riforme strutturali dirette a modificare il tipo di spicco
Il che è assolutamente impossibile senza una grandiosa redistribuzione di risorse non dai salari e profitti
Ma dall'aria delle sovvenzioni corporative dell'assistenza clientelare a quella degli impieghi economicamente e socialmente produco
Si tratta quindi di riforme Cross
Non solo del bilancio dello Stato
Ma del profilo della sua
E per questo compagni socialisti che non regge più una politica che di fatto mette noi e la Democrazia Cristiana
Sullo stesso piano
E non regge
Non solo per ragioni ideali
Anche perché lo sappiamo lo abbiamo sentito nelle parole di Craxi stamattina
Il vostro animo non è qui
Ma perché la democrazia cristiana è schierata sull'altro fronte
E i problemi sono cambiati sono più grossi
C'è poco da fare
Se la sinistra italiana vuole respingere l'attacco da destra lo stato sociale una guerra di tutti contro tutti
Deve lavorare a una nuova visione dell'intervento pur
Nel senso che la società deve riacquistare il controllo sui fini e sull'entità delle risorse
Tradotto in politica
Questo significa imporre ai gruppi di potere alle corporazioni di rinunciare all'occupazione dello Stato
Questa è la sostanza niente affatto moralistica dalla nostra crisi
La critica la grande illusione di in questi ultimi anni
All'idea che la crisi italiana fosse dominato bile avviando un semplice processo di modernizzazione
è un qualche cambiamento delle regole del gioco in senso più elitario
Piuttosto che allargando le basi popolari dello Stato
E sta volando quindi un nuovo rapporto con uno
I guasti sono sotto gli occhi di tutti decadenza delle assemblee elettive
Degenerazione dei partiti anche maggiore impotenza decidere
Per il diffondersi dei poteri occulti e dei governi private
Soprattutto a partire Massimo astensioni
Vogliamo continuare su questa strada
Questa domanda io credo non è più soltanto nei nostri cuori ma nemico
è una domanda forte seria non Polemica
Non è arrogante o il rispetto
Tanto poco arroganti
L'accusa di possedere la verità non cito e quali siano le risposte noi non attenderemo
Perché se non dipende da noi ciò che si decide altrove dipende da noi ciò che si decide
Dipende da noi questo è il concetto che voglio esprimere
Di formulare non soltanto una proposta di schieramento
E nemmeno solo una proposta di programma
Ma di mettere in campo un fattore politico nuovo
Una leva
Un soggetto
Gli obblighi tutti a cambiare il terreno
Di Togliatti del quaranta qua
E quindi così abili in ogni caso un processo politico
E questo non glielo diciamo sapendo che ciò comporta una difficile sfida anche per non
Ed è proprio questo che spiega tutto il nostro interno travaglio
Il ci accusa di chiusura in noi stessi di sociologismo di terzomondismo letto stamane
E troppo preso perché a Trino politico nostrano
E forse poco in forma consumo ciò di cui discutono le forze più moderne dell'Occidente
Perché faccio un solo esempio
Se è vero che il solo modo per ridare fiato alle forze produttive
è cambiare qualcosa nella qualità dello sviluppo
Occorre che la sinistra riesca a mettere in campo finalmente nuovi stimoli nuovi bisogni umani più sociali più creativi meno mercificata i testimoni non nuove produzioni meno imposte dal profitto speculativo che utilizzino la scienza e le nuove tecnologie
Non solo per risparmiare lavoro martedì organizzare la vita sociale e per introdurre forme diverse compito
E allora bisogna cambiare qualcosa nel potere
Ed è per questo allora che ci vuole un partito più aperto
Capace di costruire rapporti nuovi tra sé e gli altri gli altri partiti
Ma anche trasse
I propri luoghi della decisione politica e la scienza le competenze
Il volontariato esperienze sociali diverse anche cattoliche
Come necessità pratica
Se si vogliono definire strategie capaci di fronteggiare la crisi dello sviluppo a mobilitare nuove risorse
Questa compagne la forza che noi mettiamo indica
Se ci riusciamo è chiara la risposta ai quesiti che ponevo all'inizio
Alternativa Democratica non è un orologio senza lancette
Senza lancette dell'orologio politico della Democrazia Cristiana che di fatto continuative sia pure cortesemente
A questo grande pezzo di realtà italiana
Non può governare
Ma non può nemmeno fare sul serio l'opposizione perché si spacca il ai
Granelli Scoppola Martinazzoli
Temono che entri in sofferenza il cattolicesimo dell'
Senza lancette dell'orologio di i prescindendo dai problemi reali
E dalla fallimentare esperienza di questi anni
Ripropone per la prossima legislatura ancora alleanze di governo similia
Bisogna dunque sblocca ore questa situazione
E a me sembra che per sbloccarla bisogna anche uscire dal dilemma che domina i rapporti tra democrazie cristiane Partito Comunista
O lacerazione scelta di civiltà reciproca demonizzazione
Oppure il condono la grande coalizione
Noi diciamo che non si esce da questo dilemma
Negozi connubio
E tanto meno con intese sottobanco
Ma ancor meno amici laici con velleità aria astratte ipotesi terza forza
Si esce lei citando davvero la politica fino in fondo instaurando finalmente
Quella libera dialettica sui contenuti quella pari dignità tra i partiti per cui l'alternativa il ricambio cessa di essere una palingenesi certo è una svolta
Ma non è il crollo di un regime o lo ha rottura di un patto costituzionale
Nell'alternarsi al governo di forze diverse anche profondamente diverse per i programmi
La Democrazia Cristiana il cattolicesimo democratico non vuole ridursi a semplice polo conservatore
E ancora molto da dire sul terreno delle nuove grandi opzioni di cui questo Paese ha bisogno se è così la nostra iniziativa la spinge in avanti stimola le forze migliori
E parlino allora
Ma non solo con le interviste ma con i fatti con qualche fatto paragonabile consentitemi a ciò che fece il conservatore De Gasperi dopo il mille novecentoquarantotto la riforma agraria la Cassa del Mezzogiorno legno un certo primitivismo
Finora hanno solo riscoperto le ricette neo conserve
E questo se avverrà
Potrà aprire la strada anche a sviluppi e a passaggi Cousteau
Se non è così noi teniamo ferme le nostre grandi opzioni alternative
E le rendiamo sempre più chiare persuasive in ogni caso
Così noi non spacchiamo il Paese
Semmai gli apriamo nella Democrazia cristiana il che è diverso
Quelle contraddizioni di fondo dell'ormai insostenibili scelte di civiltà non possono più nascondere intanto noi partiamo da qui
Da questo sforzo di di pensare tante cose di fare i conti con la realtà del Paese con noi stessi
Cosa vuol dire porre le basi di un nuovo confronto con i socialisti se non questo
Se non partire dallo sforzo di restituire all'insieme della sinistra italiana un ruolo propulsivo riformatore
Non è poco enorme
Perché la sinistra italiana dentro e fuori i partiti non è una piccola cosa è una grande forza potenzialmente maggioritaria nel Paese che ecco
è un gigante tuttora indebolito dalle sue tipici
E questo sforzo
Tranquillizzate i compagni socialisti non lo facciamo sapendo bene che ciò comporta ben altro che un'operazione nei confronti
Berlinguer è stato chiarissimo
Un'articolazione di forze anche intermedie in cui nessuno pretenda l'egemonia
Ecco i nostri pensieri
Lavoriamo per una politica che tiri fuori paese da questo vicolo cieco è avvilente
Che rinvia tutta la sinistra un ruolo riformatore e che in questo modo sfidi la Democrazia Cristiana non sul terreno della spartizione del potere ma su quello dei programmi delle idee delle scelte
Perciò diciamo alternativa democratica
Alternativa di governo alla vicini ma democratica non solo perché guarda oltre la sinistra Hillary ma in quanto abbia come tutte le grandi politiche è una valenza positiva per tutti
Sia capace di spingere tutti in avanti creando nuovi spazi e consentendo l'espressione dei loro valori migliori
Allora la parola l'onorevole Pitt banche rapper Presidente del Parlamento europeo
Cime scritte nel promette ISEE l'Italia
E si vede un parliamo forse
Cioè precisando incongrue
Presentato siderale
Ma da una rimase nel mesce le del PD
Io me sui fondi dall'invitarci onde mi sembrava Inge potrei segretario generale
Ezia sette ha detto Palmi vuol suddivisi
Non sono santi si pente
Le fossette potassio
Che pure
Sì sì tema sei sono ossa settembre
Gestire presi non ripagano doppia
Rino assorbe democratica
Un sex sprint tutte le fosse politica de di Page la Communauté
E dice non prego dovrete sette conscio usufruito
Che pur che morì de Goncourt Attis e a ficcarsi
Dopo tre partite assetti Institution
Noto parlano però dovrebbe occulti usato hai preso aperitivi che ed essa allinea avete Cuche e importante della Société sono l'amo reso Amos del mondo L'Italia in Croce saldissimo
Preciso si io non devo e le copie di dialogo e della cooperazione
Contro la diffida contro formazione
Dove su Seat primordiale o se il periodo imitazione
Ecco le Scholes no nessun ASPA ho detto che il mondo è qui dei favoritismi
Questo sua del religioso è noto e come notte
Del Sector sono economico
Un peccato auguri del travaglio meno assente
Con successo un palese invivibile isole Parma insomma
Sì o se il Polo
E va proprio qui mo'preparato Gualdi Congreve con firma
Il quale hanno alla possibilità che da entrava in coma
Sette dove Sciascia ne passino
Ma lei ne sa essere
Io scrissi
Dissi Monte assetto dei beni
Caro sciocco alla valuta venose forte congiunti
Prete insita fionde mappa
Fondi sono sulla dice qua Ussi quelle parti del golf
Nel Fonspa ancora sei terzo unico doppia pur fare le maxi Montù sarebbe possibile detta anche la crisi chi Numana Stooges in un asso usi univoca suona
Che la la tassa in USA tonico e copia
Sostituirlo della crisi
La cifra son con i
Qui reduci milioni di Mila Schon
Quanto contempla assuntiva vide Peia primi Tiraspol importo
Bel Song per spetti sulle quali come ex mondiale
Allora l'altissimo
Va quindi al netto dell'arresto esso dopo attività economiche
Ve be'esiti libero Cuasso
Del regno copia Ninchi The Pooh sperperi click
Del fast spasmi son troncando la tela Mita socio
Intendo fare di un esempio in quei alla soci e industria
Se laico eppur tutto però
Preso assieme Bastio della rivoluzioni industriali
De Bassa Minieri Telecom consentono Chaussée dolorosi
Song Out morta
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Il fiume e favole sul marci
Quando all'altopiano del sorde
Rischio due venir dette addolcito il foyer vedete se qua
E da un secondo Issione
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Persino le forze
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Mussi
Il quale aveva detto quasi a
Hutu Quaglia posso nel purché al sua KB tasso immesso col
Il food abbiano diritto nelle Mojang concrete Hisense politico
E se la sulle partite politica univo Nacional onta ancor VQ a fare se tasse Tasha coming ricevuta Giunto alla libri docente non porti un Rieti di partito chi finisce lì dentro la grotta copia
Del tra groppa Montero per Strasburgo
Le sue Giorgio Amendola
S. Giorgio Amendola doma un prete assessore sì mondo lei pure a fare le loro in dove Paola Pollo
Chi siete più Giuba più un appello e la Liberté
Spiedini e due sono in ritardo
Su quali ottusa somme K Contini avesse compra pure noto però però luce ombra
Oppure complete
Sola contro o per passare
Ringrazio il presidente dà anche Earth per il suo apprezzato intervento
E desidero confermargli il nostro impegno attivo in Italia e in Europa per rafforzare la conoscenza e sviluppare il processo di integrazione di cui il Parlamento europeo
E sempre più dovrà essere il centro rappresentativo democratico
Allora la parola di compagno Antonio Bassolino delegato di Napoli segretario regionale della Campania
Al centro del nostro congresso compagnie e compagni
è stata ed è giustamente la questione dell'alternativa
Noi presentiamo oggi questa proposta in modo chiaro
Come una novità io credo da sottolineare con grande forza una cosa infatti una giusta una una giusta continuità altra cosa sarebbe un continuismo ristretto
Il pensare cioè che tutto è sempre figlio di quello che c'era prima
E di un prima sembra e tutto giusto ci aiuta invece io credo assieme alla continuità vedere e i momenti necessari di passaggio di novità di svolta
Per la prima volta nel documento del comitato centrale del partito
E con il rapporto di Berlinguer al congresso che io condivido
Noi parliamo di alternativa alla DC e non solo al suo sistema di potere
Giungiamo così mi pare ad un approdo politico importante dopo una discussione che ci ha impegnato in questi ultimi anni in modo largo e appassionato in tutto il partito
Questa però dettando più produttivo e capace di parlare al Paese
Di suscitare un consenso attivo un protagonismo
Quanto più evidenti sono le motivazioni dell'alternativa
L'alternativa nasce mi pare possiamo dire da una riflessione sul passato
E in modo particolare sul triennio della solidarietà
Non da una liquidazione ma dà un giudizio fortemente critico rispetto a quel periodo l'alternativa è un'altra cosa e una nuova politica
Nasce da un giudizio sulla DC
Più politico e più definito senza oscillare tra interpretazioni riduttive
O vedere cioè la Democrazia Cristiana come un partito fondamentalmente democratico e popolare
Con il quale quindi collaborare oppure per essere noi alternativi alla DC vederla o dipinge urla come un mostro demonizzare la avere cioè un analisi riduttiva regressiva sbagliata
Noi abbiamo visto invece io credo politicamente in tutti questi anni che nella DC italiana
Anche quando qualcuno voleva portare avanti un discorso di Rinnovamento Sociale e statale poi non poteva perché era dentro un partito che il suo insieme
Era inconciliabile
Con un processo di grandi riforme e di trasformazione della società perciò parliamo di alternativa alla DC di al suo sistema di potere
L'alternativa però nasce anche e soprattutto dalla crisi del Paese
Da una crisi che è tale in Italia in Europa da porre alternative radicali
Da rendere più difficile rispetto al passato
L'integrazione tra diverse strategie la solidarietà in Italia la coalizione grande in Germania in altri Paesi ed accentuare invece la crisi la lotta politica
è il tema in realtà della crisi dello Stato sociale assistenziale di come si esce da questa crisi sia a destra o a sinistra
Per questo l'alternativa
E anche molto una necessità politica un bisogno del paese
Essa si fonda sulla sinistra italiana
Non solo su comunisti e socialisti altre forze intermedie di sinistra ma su una idea io credo dobbiamo sottolineare larga e moderna della sinistra italiana
Fatta da partiti forze politiche
Ma anche da giovani donne forze intellettuali non iscritte ai partiti
Si è fatta molto anche di uomini forze esperienze del mondo cattolico
Io credo che non sia né una contraddizione nei un paradosso al contrario proprio nel momento in cui noi parliamo con nettezza di alternativa alla DC
Proprio in quel momento dobbiamo io credo riaprire con grande forza un discorso e un rapporto con forze esperienze uomini del mondo cattolico
Noi l'abbiamo visto molto concretamente negli ultimi mesi quando migliaia e migliaia di giovani cattolici e cristiani di ogni orientamento ideale e politico
Hanno marciato assieme a comunisti e socialisti ad altre forze contro la camorra in Campania migliaia e migliaia di giovani dai volti freschi e politici che io credo noi dobbiamo considerare a pieno titolo e in modo originale e parte della sinistra italiana di una nuova grande idea della sinistra italiana
Certo che in questo discorso però sulla sinistra
Un punto è un nodo particolare il rapporto con il Partito Socialista
L'unità tra noi compagni del PSI è essenziale per l'alternativa
Ma un problema c'è
Io credo che non si tratta né di negarlo né di nasconderlo
Il Partito Socialista Italiano e oggi è un momento dichiara difficoltà
Di fronte al Partito socialista tornano i grandi nodi strutturali del paese mi parlava prima il compagno Rai tre in e si ripropone per il partito socialista al di là della tattica politica
Un problema di analisi della società italiana e di strategia politica
La ricerca di più spazio politico è del tutto legittima ma la questione che noi abbiamo posto e poniamo quel rapporto di Berlinguer quel dibattito nostro
E più spazio politico ma per quale politica per il quale prospettiva per lavorare oppure no assieme
Comunisti e socialisti e spesso che nel Mezzogiorno
Per sottrarre spazio alla DC e costruire così una sinistra una prospettiva di alternativa nel nostro Paese che abbia forza e capacità di suscitare un consenso forte
Il diffuso
Al tempo stesso io credo che in questo discorso a sinistra
Si tratta di guardare l'altra novità di noi portiamo avanti negli ultimi mesi
Lo sforzo nostro di guardare oltre la società politica
E di vedere gli stessi partiti non come entità astratte forse immutabili impermeabili insensibili alla spinta della realtà delle idee delle lotte di milioni di uomini del nostro Paese
Io credo che sia giusto dirlo nella politica nella proposta nostro di alternativa c'è anche un'ambizione
L'ambizione di spostare cose coscienze orientamenti di rinnovare le altre forze della sinistra ed innovare al tempo spesso anche noi stessi
Per questo il tema vero di fronte a noi costruire l'alternativa
Non vedo un domani lontano e indefinito sapendo però al tempo stesso che l'alternativa non è già pronta oggi per domani mattina
Perché in questo caso non sarebbe alternativa vera c'è un cambiamento profondo e radicale di programmi di schieramenti sociali e politici
Costruire l'alternativa rendeva la più vicina ai concreta possibile
Io credo che noi possiamo farlo se lavoriamo a spostare il Paese i grandi rapporti di forza
I rapporti di forza materiale
E quell'ideali e culturali
Questo poi alla fine ciò che decide per il successo dell'alternativa per la prospettiva spessa della sinistra
è questo il problema che è stato chiaro nei mesi scorsi anche i nostri avversari al grande padronato italiano che ha aperto uno scontro aspro non solo sul salario ma sul potere
Sul governo di grandi processi di ristrutturazione
Di quale Berlinguer mi pare lo ha detto con efficacia possono portare due strade
Ho una ristrutturazione selvaggia
Che spaccherebbe di nuovo e in modo ancora più forte nord e sud
Porterebbe nuove forme di alienazione di sfruttamento della grande fabbrica oppure la strada di una riconversione produttiva e meridionalista
Di introdurre nella fabbrica di oggi più Scienza più tecnica ma anche più democrazia nuove forme di controllo operaio nella fabbrica questa era ed è la posta in gioco
Ed è per questo io credo che è stato di straordinaria importanza il movimento operaio e di lotta delle settimane scorse ed è a partire da quel movimento
Che noi però dobbiamo fare oggi i conti con uno scarto che c'è stato in questi anni
Tra la portata della crisi italiana
E la risposta del movimento sindacale ed il movimento operaio del nostro Paese
Superare io credo a quello che è stato un limite molto politico
Il non vedere cioè che al centro di tutta la nostra azione
Doveva e deve essere a mio avviso la grande priorità del lavoro dell'occupazione e di un nuovo sviluppo
E chi è dentro questa strategia che noi dobbiamo sapere fare i conti con questioni ideali come il controllo della inflazione
Possiamo oggi aprire una fase più alta di lotta politica nella quale il Mezzogiorno possa riconoscersi pienamente e giocare un ruolo essenziale se c'è questa scelta allora io credo anche nel Mezzogiorno pur ripartire andare avanti con più forza un movimento di massa e di lotta
Consapevoli tutti a Napoli e a Torino
Che il Sud non è solo un settore un comparto un territorio e che il meridionalismo è sempre stato una parte costitutiva
Un'anima fondamentale della cultura politica in generale della strategia del sindacato del partito del movimento operaio nel suo insieme
Per questo io credo che si tratti di recuperare di affermare con grande forza come Berlinguer ha fatto
La priorità del lavoro di un nuovo sviluppo di una nuova qualità dello sviluppo e della vita
Consapevoli tutti
E la disoccupazione oggi un grande fenomeno strutturale delle moderne società e della loro crisi
E che in Italia in tutto l'Occidente capitalistico il fenomeno della disoccupazione può opporre a mio avviso il problema di una vera e propria crisi di civiltà
Qui io credo che la sinistra italiana ebbe europea misura la sua legittimità
La sua capacità di governo di rappresentare il futuro Dante risposto dando disposte alloggi in questo senso a Napoli
Non è una capitale dell'arretratezza
Ma il luogo della più moderna e lacerante contraddizione non periferia sacca da assistere ma il cuore di una grande questione moderna ed è europea
Per questo citate di aprire un periodo nuovo della lotta operaia giovanile e popolare
Di portare in campo due forze e altri protagonisti tutto il Mezzogiorno
Mezzogiorno che non è quello di vent'anni fa
Ma una realtà originale un groviglio di figure sociali
Il vicolo a Napoli il giovane operaio la ragazza e il bambino del lavoro nero
Ma anche al tempo stesso il terziario avanzato che c'è a Bari il mondo non più statico delle zone interne lo scienziato che c'è a Napoli e con queste forze io credo
Che noi possiamo riaprire uno spazio e un orizzonte nuovo per tutto il Mezzogiorno proprio perché non si tratta soltanto di colmare un divario quantitativo tra nord esulta
Ma perché in discussione oggi
Solo i contenuti i fini generali di uno sviluppo italiano i caratteri che lo Stato le forme della democrazia un nuovo grande schieramento di forze
Per un nuovo sviluppo e per rinnovare lo Stato le istituzioni per affrontare nel Mezzogiorno quella che a mio avviso è una vera e propria questione democratica cioè il rinnovamento delle istituzione la lotta poteri occulti se guardiamo in questo modo alla necessità di rinnovare lo Stato lo le istituzioni
Io credo che comprendiamo tutti bene anche quanto importante sia stata in questi otto anni l'esperienza di un governo di sinistra a Napoli
Anni durante i quali noi abbiamo avuto ritardi limiti che non vogliamo nascondere soltanto perché oggi ci attaccano ma esperienza che ha anche segnato io vorrei dirlo con nettezza
Una svolta netta e profonda una Giunta quella diretta dal compagno Maurizio Valenzi che è stata un punto di riferimento
Con la sinistra
Al governo della più grande città di un Mezzogiorno bianco
Questo forse quello che oggi non tollera più la DC di Gava e di vendita per questo attacco la Giunta di sinistra non per i difetti per i limiti ma proprio per l'azione di rinnovamento che noi abbiamo cercato di portare avanti in tutti questi anni
è per questo che noi stiamo lavorando
Lavoriamo per riconfermare l'attuale quadro politico pronti a rivedere programmi azioni volontà ma anche dicendo come credo ci spetta dire
Che nessuno può pensare a Napoli di mettere in discussione il ruolo la funzione di governo del partito comunista italiano la figura del sindaco del compagno Maurizio Valenzi
Il cercando
Cercando invece di riprendere un'esperienza di continuare a governare Napoli
E al tempo stesso di continuare la lotta con uno schieramento largo con protagonisti sociali e politici nuovi senza separazione alcuna
La lotta sociale e lotta politica tra società e stato io credo infatti che come sia una illusione
Pensare specie nel Mezzogiorno
A una società civile a sé senza Stato senza poteri che la condizione hanno la plasmano
Così al tempo stesso però porterebbe soltanto alla sconfitta una pura manovra politica diverte dice
Tutta dentro le istituzioni viste come neutre al di fuori di ogni collegamento con i poteri e con la suscita per questo anche io credo
Che noi dobbiamo oltre a riconoscere nel discorso di De Mita sull'alternativa una novità
Anche respingere quella che io chiamerei una certa logica spartitoria per il discorso di mi chiamo sull'alternativa esce alla DC il monopolio del Governo al PC per un periodo lungo quello della opposizione
Ma anche contemporaneamente alla DC si il monopolio di siepi emergenti delle forze più dinamiche della società in concorrenza con il Partito Socialista Italiano gli altri cinque la logica
La rappresentanza della classe operaia e delle forze più tradizionale
Io credo che invece al contrario nella linea proposta dell'alternativa ci sia da parte nostra anche il tentativo l'ambizione di saper guardare a forza intellettuale di tecnici e anche e soprattutto nel Mezzogiorno in tutto
Il Paese a movimenti nuovi di giovani di donne che ci sono stati in questi mesi per la pace contro la camorra
Che hanno dietro di sé io credo un contenuto di significato straordinario dietro queste lotte di tanti e tanti giovani cioè il contrasto tra una cultura nuova è un sistema divinità
C'è meno ideologia del passato e c'è più etica più spinta morale e una spinta morale che ha una straordinaria forza di concretezza
C'è la ricerca di un nuovo rapporto in giovani in bande la politica il vita
C'è la consapevolezza che compaiono domande nuove
Che hanno a che fare con la natura l'ambiente il diritto essere se stessi ad affermare la propria identità contro spot sessioni oppressioni
La rivolta dei giovani
è contro una visione della società come Giunta sociale contro una cultura della violenza che incontrano ogni giorno io credo che questo sia stato molto importante
I cento mila giovani a Napoli delle settimane scorse si tratta ora come Berlinguer ha detto partendo da questa realtà dei giovani
Di costruire un grande movimento nazionale e di popolo contro la camorra e la mafia
Per tagliare l'erba sotto i piedi a queste potenze
E anche io voglio dirlo
Sapendo a parlare a tanti giovani a tanti ragazzi che guardano a queste forze sapendo Pinerolo la mano un disposto una prospettiva di lavoro politica e viale al tempo stesso vedendo come la politica si allarga e come noi dobbiamo riuscire a parlare queste realtà nuove io credo che questo sia per noi molto importante oggi
Sì tutti riflettiamo al fatto che negli anni settanta nel Mezzogiorno noi siamo andati avanti tra il settantaquattro e il settantasei perché sapemmo a essere in Italia una grande forza operaia
Ma anche perché non ci chiudemmo non si arroccano ma al contrario barca Moretti confini e ci spingemmo in nuovi campi
Vedemmo le città non come nostri milite ma fatte da operai giovani da quartieri popolari ci ha prima giovani a donne in questo senso io chiedo che si tratta di di partire dalla società
E di vedere che l'alternativa già cammina in qualche modo con le lotte di questi mesi fuoriuscendo Milan Napoli con le cinquanta mila donne a Roma e a partire da questa realtà
E dobbiamo portare avanti nuovi nuove rotte avere più chiarezza programmatica
Una selezione capace di dividere individuare inibisce avversari ma anche di unire grandi masse di saper portare avanti anche una cultura dell'alternativa
è un rapporto più ricco più democratico del partito con la società per essa deve essere la forza più moderna e una grande forza alternativa
Per contribuire al rafforzamento del partito nel sud del gruppo regionale comunista della Lombardia stanziato un milione di lire
Per soddisfare attraverso gli Editori Riuniti la richiesta di alcuni circoli della FIGC e sezioni territoriale di costituire una biblioteca di base
Per fare fronte alle spese congressuale la delegazione di Pavia versato lire trecento mila la delegazione di Enna duecento mila Mantova cinquecento mila Terni cinquecento mila Peruggia un milione
La compagna Giovanna Giussani ha versato un milione e mezzo con le seguenti destinazioni
Per le spese congressuali duecento mila per il fronte democratico rivoluzionario del Salvador cinquecento mila
Per loro la pappa quattrocento mila per il Comitato di solidarietà con il Cile quattrocento mila
Allora la parola Adolfo Beria d'Argentine segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati italiani
Portare il saluto dell'Associazione nazionale dei magistrati italiani al congresso del Partito Comunista Italiano
è compito non solo gradito ma anche molto impegnativo
Se non si vuole restare nella pura ritualità
Di un momento in cui la crisi dell'amministrazione della giustizia
Bettin dubbio la sicurezza dei diritti di tutti e specie dei più poveri
Mette in dubbio la piena cittadinanza dei vari ceti sociali mette in dubbio le basi della nostra civile convivenza
Mette in dubbio sostanzialmente una parte non marginale della credibilità delle nostre istituzioni e dello stesso sistema democratico
Non è quindi manifestazione corporativa
Da parte dell'associazione magistrati affermare
Io una politica per la giustizia
Va incontro a un bisogno collettivo ha un bisogno quindi che può essere soddisfatto solo per l'impegno delle grandi forze politiche democratiche
Ma anche e soprattutto della classe lavoratrice
Ed è per questi motivi
Che in questi ultimi anni
Si è verificata un'obiettiva convergenza di impegno del vostro partito e di altre forze politiche e sociali con la magistratura associata per la difesa e il rilancio dell'istituzione giustizia come istituzione cardine del nostro sistema democratico
Ma dove quest'alleanza si è mostrata elemento decisivo di successo è stato nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata fenomeni che hanno cercato e cercano di conquistare il potere in Italia contro alla regola del consenso democratico
Se ci riferiamo al terrorismo
Guarderemo che esso ha voluto il potere senza consenso per conquistare una posizione determinante nell'oligopolio del potere se ci riferiamo alla mafia muoveremo Guess attraverso il denaro il terrore carica di esercitare il potere in cambio di ulteriore poté se ci riferiamo alla camorra troveremo che la sua logica di crescita legata alla possibilità di entrare nel potere economico ed amministrativo
Legato agli appalti alle licenze ai nuovi investimenti nell'edilizia
Sì Ricci riferiamo alla grande criminalità degli affari troveremo che la sua tendenza ad avere potere senza con o senza addirittura occulto di loggia è strettamente legato al tentativo di occupare i più alti livelli di potere in gran parte anche funzionali per aumentare il proprio livello di affarismo e di ricchezza
La prima sconfitta anche se certo non definitiva del
Se dazione dello stesso nell'oligopolio del potere
Quando gli è stata negata ogni i per la vita e rappresentativa
Quando il terrorismo non ha avuto più lo sbocco del potere si è ripeto la sua scelta di fondo scelta politica e non sociale esso è stato fuori del Duomo
Lo sa da sempre il terrorismo nero
Che proprio per non aver mai avuto neppure l'illusione di avere potere senza consenso è quasi ovvio dirlo visto la sua matrice e i suoi slogan ha potuto solo fare stragi
Cioè atti puramente gridati senza valore di reato e trattativa di potere
Lo Stabat non molto tempo ma con l'altrettanto chiarezza il terrorismo delle Brigate Rosse che ha visto l'improvviso esplodere del fenomeno dei pentiti come stretto della constatazione
Che il potere non segue l'uso del fucile che alla bocca del fucile c'è solo il fucile e quindi il disegno politico di acquistare potere in qualche modo fallito
Occorre ora un eguale mobilitazione delle forze politiche democratiche
Nella lotta contro la mafia la camorra e la criminalità economica che rappresentano oggi il maggior fonte di pericolo e di minaccia della nostra convivenza
Come le ho dimostrano anche i recentissimi omicidi attentati di Palermo e i clamorosi risultati delle operazioni milanesi della Guardia di finanzia della polizia e della magistratura
Occorre su questo fronte rinsaldare l'alleanza dalle forze politiche democratiche e l'istituzione giustizia
Occorre così come è stato affermato ieri dall'onorevole Berlinguer uno sviluppo quantitativo delle risorse di personale ed attrezzature per combattere questi fenomeni e noi diciamo approvando fra l'altro urgentemente alcuni disegni di legge attualmente pendenti al Parlamento come l'istituzione del giudice di pace e l'aumento della competenza penale dei Pretto
Occorre poi una nuova cultura e una innovazione qualitativa del lavoro dell'amministrazione della giustizia
Perché l'istituzione giustizia diventi sempre di più con le forze politiche democratiche garante delle regole del giuoco nella società nel suo complesso
Non è stato un caso che i magistrati colpiti dalla violenza terroristica
L'articolo di fondo dell'unità di ieri citava Galli e Alessandrini
E i magistrati colpiti dalla mafia io voglio qui citare Terranova costa
E da ultimo il giovanissimo faccia ciò Montalto
Io lo staff improprio quelli che più credevo non è la società italiana e più vengono attenti alle i suoi meccanismi di evoluzione
Occorre ancora recuperare il vero significato del concetto di giustizia
In fondo la cultura collettiva di questi anni ha detto ENAM milioni di bocche di fronte alla violenza di ogni tipo non è giusto
Dovremmo poter rendere generale ed esplicita questa richiesta di vedere ristabilita la giustizia come base di convivenza
Lasciando noi i magistrati alle forze politiche il compito di farsi che la giustizia non sia solo di pochi per pochi ma di tutti per tutti non sia già uno strumento per difendere i privilegi e disuguaglianze di fatto occorre poi ristabilire il rapporto tra giustizia e la legge
è ben vero che la giustizia non è tutta nella legge che essa va continuamente ricercata e promossa perché le leggi sono sempre modificazioni di giustizia e precedenti
Occorre una continua innovazione dei criteri di giustizia dei comportamenti individuali e collettivi
Ma è altrettanto vero che la legge e ancora il punto di riferimento unico dico io vuole sicurezza e certezza
Ed oggi siamo in un periodo storico in cui la gente esprime la volontà di non essere turbata da interpretazioni gratuite soggettive della legge
Esprimere regia ingerenza di vederlo chiare le schiere dei diritti e dei doveri di ciascuno
Esprime la necessità chi ha lo Stato appartenga il diritto perché ai cittadini possano appartenere il senso della vita la capacità cioè di costruire il nostro futuro
L'Associazione nazionale magistrati che si vanta di essere stata la prima associazione sciolta dal fascismo con i suoi dirigenti espulsi dalla magistratura ed imprigionati
Da queste idee guida attratto la forza per realizzare una papera ritrovato unità
Noi magistrati chiediamo hanno dei partiti democratici di capirci aiutarci ad essere fedeli a queste opzioni guida e pensiamo che anche questa linea
Di una nuova unità dell'associazione magistrati possa essere portatrice di frutti per quelle foto sette quelle false politiche
Che perseguono come il vostro partito una linea di coerenza istituzionale che ha come cardine di indipendenza della magistratura
Al vostro partito
Auguriamo con il più lungo col più cordiale augurio di buon lavoro per questo congresso
Di sapere combinare
La tranquillità di base di diritto vorrei dire del vostro impegno politico con il tradizionale impegno
Una sostanziale attuazione della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza
Perché siano sempre più forti le istituzione democratica del nostro Paese
Perché la saldatura dei poteri occulti e senza consenso non possono vincere sulle esplicite regole del giuoco del sistema
Perché la istituzione giustizia
Forza perseguire
Con assoluto rigore tutti coloro che vivono nel sottosuolo dell'asso accetta e vogliono avere potere studia esso in forza solo di Circuiti occulti o di Circuiti armati e di un enorme disponibilità di denaro
Perché la vita del nostro Paese si svolga anche con altri tassi di conflittualità alla luce del sole
Fra soggetti che acquisto no e perdono consenso alla luce del sole con contenute prospettive discutibili da chiunque alla luce del sole
Perché la nostra Repubblica viva solo di controllo democratico che è il controllo esercitato esercitabile da tutti i cittadini alla luce del sole abbia indicato
Ringrazio Adolfo Beria d'Argentine
Dicendogli che anche nostra la sua preoccupazione per la crisi dell'amministrazione dalla giustizia per rassicurarmi nel nostro fermo impegno all'opera di una magistratura democratica e indipendente
Ora interrompiamo i lavori per cinque dieci minuti
Riprenderemo con l'intervento del compagno Luciano lama
Ogni riprendiamo la seduta
Una comunicazione per i delegati impegnati nelle commissioni
Questa sera appunto hanno utilizzava il self service di servizio buoni pasto si possono ritirare la Holt dei delegati
I compagni delegati della Sardegna
Sono convocati nell'atrio d'ingresso a conclusione della seduta pomeridiana
Delegati e gli invitati della federazione di Bologna si uniscono al termine della seduta
Diciamo alcuni messaggi che sono pervenuti
Impossibilitato a partecipare causa inderogabili motivi d'ufficio
Vincenzo Macrì magistrato di Reggio Calabria formula vivissimi auguri per l'andamento dei lavori e crescente impegno per lo sviluppo civile ed economico rinnovamento democratico istituzioni
Con tanta fiducia
Esprimo solidarietà storico congresso fraternamente
Se Bandino Bini
Nome Consiglio di Zona diciannove Milano
Presidente del Consiglio di Zona diciannove formula vivi auguri
Il Rettore dell'Università di Pavia in via cordiali auguri per migliore successo dei lavori congressuali
Il gruppo compagni ed ex combattenti partigiani dell'Emilia Romagna
Chiede l'intervento presso Presidenza Consiglio per superamento sentenza numero novantadue corte costituzionale il merito benefici combattentistiche ci dipendenti pubblici e loro estensione lavoratori settore privato
La delegazione siciliana si unisce alle ore diciannove le ore diciannove ci avremo ancora lavori
Nella saletta della Commissione per lo Statuto
Presidente nazionale dell'Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra Lattanzi formula anche a nome comitato centrale e circa quattrocento mila aderenti associazione
Segnalando che il sodalizio stesso sarà rappresentato la dirigente associativo Salvatore Negrini
Coordinamento dei comitati di base contro le tossicodipendenze
Invia un messaggio
Con in più può fare è un rito augurio e fraterno saluto ai compagni congressisti del PC
Denunciando gli effetti della droga
Sostenendo che i comunisti sono sensibili e attenti al dramma dei tossicodipendenti abbandonati a se stessi e sempre più disperati e quindi di invitano pertanto a incontrarli allo scopo di unire tutte le forze partiti sindacati enti locali scuola gruppi volontari istrici
Realizzato anche un messaggio
Dal presidente leopoldo Elia presidente della Corte costituzionale di auguri al congresso
Desidero ringraziare in modo particolare il presidente Elia ed esprimere a Luís e alla Corte costituzionale
Tutta la nostra fiducia e la solidarietà i comunisti riuniti a congresso
è arrivato un alto messaggio di auguri al congresso
Del generale inietto Lugaresi generale del Servizio informazioni sicurezza militare
Ringraziamo anche di una regolarissima
è arrivato un messaggio di leopoldo Pirelli
è arrivato un messaggio di Nino Novacco presidente del Lia asma
è arrivato un messaggio di Giacomo Cives
Dell'istituto di Filosofia Università di Roma
è arrivato un messaggio di Antonio Fazio direttore generale della banca d Italia
Diamo ora la parola al compagno Luciano lama segretario della CGIL delegato della Federazione Lina
Compare e compagni
Compagne e compagni
Prima di soffermarmi
Prima di soffermarmi
Sulla situazione sindacale
Prima di soffermarmi dicevo sulla situazione sindacale desidero esprimere la mia opinione
Sulla proposta principale in discussione a questo congresso l'alternativa democratica
Si tratta di una scelta nuova
Di una svolta
Che in un'abiura al passato
Ma che da questo si distingue nettamente
Sulla base di una esperienza di un'analisi della situazione politica attuale e delle forze in campo
Che i nostri stessi congressi provinciali
Hanno in larghissima misura condiviso
Senza attardarsi i ministeri e ambigui rimpianti
Nucleo fondamentale di questa alleanza
Devono essere le forze della sinistra politica
Portatrici
Più di ogni altra
Di una esigenza di rinnovamento
Di trasformazione della società
Nell'interesse dei lavoratori
E della nazione
E ciò
Perché le difficoltà dell'Italia
Come degli altri paesi occidentali dimostrano che il capitalismo non riesce a riprodurre le condizioni del proprio sviluppo
Ne a garantire l'occupazione
E il relativo benessere sociale conquistato dalle lotte dei lavoratori in questo dopoguerra
Nell'impresa del cambiamento non possono soccorrere ac le soluzioni e i modelli
Dell'Oriente europeo
Anche limitando il giudizio alla situazione economica e sociale
Bisogna dire
Che il sistema sovietico è ancora oggi alle prese
Con il problema del miglioramento dei livelli di
I tassi di produttività sono bassi
Oggi prevale per molti aspetti la stagnazione
La piena occupazione che è certamente un bene
Talvolta e formale
E nasconde a malapena una occupazione improduttivo
E ciò senza dire della mancanza di democrazia dei processi economici nella gestione dell'impresa della pianificazione centralizzata
Che soffoca la spinta l'articolazione della produzione al miglioramento qualitativo dei prodotti a una sana competitività un sistema socialista che manchi di questi requisiti manca via spetti importanti del socialismo almeno di ciò che noi concepiamo come sociali
In Occidente i partiti socialisti e socialdemocratici
Sono impegnati in una ricerca di vie nuove che superino lo stato sociale
E politiche essenzialmente costruite sulla distribuzione del re
Interventi sulle strutture economiche sono stati compiuti in Francia da Mitterrand
In Hispania recentemente da Felipe Gonzales e sono in corso Ignis detti
Dove la partecipazione dei lavoratori e dello Stato
Alla creazione di fondi di accumulazione
Che trasferiscano gradualmente ma progressivamente la proprietà dei mezzi di produzione ai lavoratori non è stata giudicata da nessuno di noi e giustamente
Come un tentativo di realizzare una sorta di associazione capitale e lavoro una politica interclassista di subordinazione dei lavoratori
In altri Paesi d'Europa
Con la partecipazione di partiti socialisti e socialdemocratici dunque sono in atto ricerche e vari tentativi più ottimisti o più coraggiosi incisivi
Per trasformare con la democrazia le strutture economico sociali e politico
Sarebbe cecità nostra se non vedessimo questo fenomeno nuovo prodotto anch'esso da una crisi profonda che non può essere risolta con le vecchie ricette i nostri documenti contengono questa affermazione
Bene ha fatto il compagno Berlinguer a richiamare l'attenzione del congresso su questa realtà
Ma dobbiamo dire molto francamente
Che l'alternativa democratica la cui urgenza è grave è grande
Per l'aggravarsi costante della situazione del Paese ha bisogno di un programma compiuto di proposte di scelte precise che investano i vari campi della politica e del potere pubblico nel nostro programma ci sono spunti importanti proposte efficaci
Ma un progetto compiuto per l'alternativa non c'è
Lo stesso ruolo di opposizione assolutamente giusto e necessario che dobbiamo svolgere ci obbliga a rispondere ogni giorno alle sollecitazioni e all'iniziativa di un governo moderato che fa la politica del giorno per giorno
Che rinuncia direi programmaticamente ha una visione strategica di uscita dalla crisi
Berlinguer ha detto giustamente che dall'opposizione è impossibile un cambiamento generale di politica economica
Per questo cambiamento generale è necessario dunque partecipare al governo del Paese
E a questo scopo un programma deve essere elaborato col concorso nostro e di tutte le porte che vogliono davvero misurarsi in una politica di trasformazione della società
E nella disegnare i passaggi politici coerenti con questo
Il Partito socialista dovrà essere
Il primo interlocutore in questa ricerca
E allora si visiteranno più facilmente le nebbie l'oscuro significato di contrapposizioni tutte nominalistiche per esempio
Come quella fra riformisti e massima quali sono i cambiamenti le riforme necessarie per un po'
Compagni socialisti
Guardi nella politica estera e nella struttura dello Stato
Nella organizzazione e nell'esercizio del potere nell'economia nel rapporto fra programmazione e sviluppo delle forze produttive della cooperazione dell'autogestione nello Stato assistenziale
Un dibattito sui contenuti fra le forze del cambiamento non demonizza nessuno
Sostituisce alle etichette di comodo scelte concrete sul merito dei problemi
Stempera e cancella pregiudizi e pregiudiziali apre processi di rinnovamento in tutte le forze politiche compresa la nostra ciò che più conta ciò che più conta un dibattito sul merito dei problemi sui contenuti delle riforme da compiere consente ai lavoratori
Ai cittadini all'opinione pubblica di schierarsi sulle cose e non sugli slogan
Abbiamo ascoltato stamane un discorso di Craxi che io considero stimolante e positivo
Ma una cosa è sicura compagni socialisti
Una politica di riforme con la Democrazia Cristiana non si fa
E non si fa perché la Democrazia cristiana non vuole cambiare ciò che deve cambiare
Meno suo sistema di nel sistema di potere né nelle politiche concrete specie nel campo economico e sociale
A questo impegno di elaborazione di proposte per una politica di cambiamento e per un'alternativa di governo
La CGIL e la stessa Federazione unitaria io ritengo potrebbero partecipare con efficacia
E in autonomia
Del resto la nostra confederazione
Già al suo congresso del mille novecentottantuno lancio la proposta di un'alternativa nella direzione politica del Paese con la partecipazione delle forze di sinistra e progresso
E ciò in questa situazione politica nel mezzo di una crisi economico sociale così profonda nella quale l'efficacia stessa dell'azione del sindacato diventa davvero più tipici
La crisi economica parcellizzata Società la segmenta in spezzoni spesso fra di loro contrapposti ed a questo fenomeno lacerante non è risparmiato il movimento sindacale
Naturalmente il sindacato anche in condizioni difficili mantiene la sua funzione storica di strumento dei lavoratori per la difesa del potere d'acquisto anche perché se dovesse cadere la domanda interna
Ogni possibilità di ripresa economica si allontani rete ulteriormente
Ma oggi più che mai
Se vogliamo proporci davvero il problema della ripresa dello sviluppo e dell'occupazione dobbiamo convincerci che le riconversioni e la ristrutturazione industriale sono strumenti insostituibili insieme con le nuove tecnologie
Per aumentare la produttività
E per creare nuove fonti di accumulazione
Ma io credo che nelle condizioni attuali il movimento sindacale debba contemporaneamente detenere i due campi quello della fabbrica dell'organizzazione del lavoro delle condizioni di lavoro e di salario dei lavoratori occupati e quello del cambiamento della politica economica nazionale
Della politica degli investimenti e dell'occupazione edili insopportabile deficit dei bilanci pubblici delle riforme nell'economica
Senza i movimenti di massa mossi dalle esigenze di lavoro e di salario degli occupati così come senza riforme nel campo dell'economia una ripresa effettiva dello sviluppo che non casa scarichi sulla classe operaia tutto il peso dei sacrifici sarebbe davvero impossibile
Il ventidue gennaio com'è noto
Noi abbiamo realizzato un accordo con il governo e con la con finti
Si è trattato di un accordo certamente anomalo per la quantità delle materie regolate anche per il fatto che da molto tempo confronti e trattative col padronato e col potere pubblico non avevano portato a risultati e troppi nodi erano venuti
Contemporaneamente al petto
Ma da quell'accordo
è emerso un problema di grande rilievo
Che riguarda i rapporti fra sindacato partiti e istituzioni
Giacché le materie negozia
Il fisco gli assegni familiari
Il trattamento del pubblico impiego
Il mercato del lavoro l'assistenza sanitaria la politica tariffaria le pensioni sono campi nei quali i partiti e il Parlamento non sono né possono naturalmente restare assi
Noi consideriamo i partiti e le istituzioni democratiche come pilastri del nostro ordinamento costituzionale
E non abbiamo alcuna tendenza sostituirci alle strutture portanti della democrazia politica in Italia
Ma esistono ragioni oggettive che spiegano l'intervento del sindacato in campi fino a qualche decennio fa pacificamente riservati solo all'azione politica e parlamentare
Per esempio non c'è dubbio che il regime fiscale è nella storia di tutti i Parlamenti democratici una delle prerogative squisitamente spettanti al potere politico
Ma è anche vero che quando questi poteri si formarono i lavoratori non erano contribuenti
Pagavano imposte indirette
Sul sale sul tabacco sul macinato
Ma le entrate dello Stato erano garantiti appunto da quelle imposte indirette e dal contributo delle classi abbienti che quasi sempre a quel tempo erano le sole depositarie del diritto di voto
Se il sindacato ha oggi come ieri il dovere di tutelare il potere d'acquisto dei lavoratori non si può negare adesso
Un diritto di intervento in materia fiscale
Poiché i lavoratori sono contribuenti e i più tartassati per giunta nel nostro Paese
Ma anche in materia di assegni familiari di pensioni di condizioni sanitarie di mercato del lavoro di tariffe pubbliche
E così via tutte questioni che toccano direttamente il livello di vita dei lavoratori occupato
è evidente che l'ultima parola in tutto ciò spetta al Parlamento
Ma è altrettanto evidente
Che accordi di questo tipo costituiscono per le forze politiche una sorta di limite di condizionamento che ha il suo
Ritengo che anche questa materia
In parte almeno nuova potrebbe entrare entrare nella discussione fra le porte dell'alternativa tenendo presente che il movimento sindacale se è unito può portare alla soluzione di problemi come questi il contributo di grandi lotte di massa senza le quali il cambiamento sarebbe davvero o diventerebbe facilmente una sterile elucubrazioni diverso
Pericoli ed è di azioni in con Bono anche sul movimento sindacale
Ma operare su un terreno che in certi casi è lo stesso non significa necessariamente cedere al Panza intacca lirismo nel cadere nella confusione di ruolo cui partiti
Se il sindacato fonda le sue scelte sull'esperienza di elaborazione di contrattazione di lotta che si compiono nei luoghi di lavoro per entrare nell'orizzonte più ampio delle politiche di investimento e di occupazione
Senza dire dell'impegno del sindacato sui grandi problemi della difesa democratica della lotta contro il terrorismo
Deval politica di pace
Voglio insistere ancora un momento sulla situazione sindacale specie nelle grandi fa fra questi in parecchi casi i lavoratori hanno considerato l'accordo di gennaio inaccettabile
Non sono certo la maggioranza ma sono punti significativi importanti per l'organizzazione e per il movimento che vanno considerati con grande attenzione e preoccupazione
Perché questi lavoratori
Sono nella storia del sindacato e nella realtà politica e sociale del Paese forse indispensabili per la lotta di classe e per una politica di rinnovamento della società
Non è accettabile né per il sindacato né per un partito come il nostro una sorta di isolamento di questi lavoratori nella passività o in un rifiuto sdegno uso che sarebbe una scelta senza prospettive
Noi sappiamo che senza di loro l'accordo non sarebbe stato o sarebbe stato peggiore sappiamo che essi sono stati i primi nelle rotte del mese di gennaio culminate nelle grandi manifestazioni del Pincio
Oggi il loro contributo è insostituibile già per il rinnovo dei contratti che la Confindustria continua a rifiutare così come insostituibile la loro iniziativa per l'azione in fabbrica sulle riconversioni
E per la conquista di una nuova politica economica che inverta le tendenze recessive Ina
L'unificazione delle forze di lavoro tema dominante dell'ultimo congresso della CGIL non può essere realizzata in assenza delle avanguardie vere nella classe operaia italiana
Solo il loro impegno può consentire al movimento sindacale il collegamento con gli altri strati del mondo del lavoro le donne disoccupati giovani precari Ict emarginati ma anche con i quadri coi ricercatori coi tecnici
Che sono le porte anche personalmente impegnate nelle nuove tecnologie e nelle riconversioni industriali solo il loro impegno può consentire il recupero alla politica generale del sindacato e delle forze della sinistra dei problemi del Mezzogiorno
Che negli ultimi anni hanno perduto peso dobbiamo dirlo con sincerità nelle nostre piattaforme e ancor più nelle nostre scelte concrete sindacali e politica
Per unificare realmente i lavoratori del sindacato
Per combattere con successo le tendenze alla diaspora sospinto e anche dalla crisi economica
Dobbiamo sviluppare ancora la democrazia nel sindacato intensificando la partecipazione diretta dei lavoratori all'ISU e scelte e stabilire regole più precise per il suo funzionamento
Dobbiamo sempre partire dal presupposto che il movimento sindacale italiano e pluralistico nelle sue radici storiche
E anche nelle sue fonti ideologiche e che per questo la diversità delle opinioni e il diritto di ciascuno a esprimerne la tollerante lo sforzo costante di sintesi sono insostituibili regole del gioco
La crescita della democrazia sindacale
E la sua maggiore articolazione esige dunque che ognuno di noi superi il fastidio o il rifiuto per opinioni diverse e non perda mai la consapevolezza del grande valore dell'unità
Bisogna naturalmente discutere rispondere a chi pretende di portarmi il sindacato posizioni che si ritengono sbagliate estraneo alle scelte dei lavoratori ma bisogna farlo discutere
Ragiona opponendo alle idee sbagliate idee giuste più forte se se ne hanno
L'intolleranza offendere prima ancora di chi ne è vittima il costume l'etica democratica di una grande organizzazione unitaria di lavoratori
Democrazia significa anche naturalmente tesseramento come scelta di coscienza
Superamento della pariteticità negli organi della federazione
Rilancio dei delegati dei consigli affinché questi siano nella loro funzione sindacale più rappresentativi di tutti i lavoratori ivi compresi i quadri tecnici e gli impiegati e le minoranze sindacali
Democrazia significa avere un rapporto costante con gli iscritti e con i lavoratori a tutti i livelli del sindacato e anche nel partito
Poiché la carenza di cui parlava ieri Berlinguer in questo campo esistente
è presente nel sindacato ma talvolta anche nel partito sotto forma di assenza o di passività dei dirigenti nel corso dei dibattiti o al momento del decesso
Io saluto compagni e compagne con grande soddisfazione il ribadimento e l'accentuazione della posizione del nostro partito a favore dell'autonomia della democrazia dell'unità del sindacato
Questo impegno vale per noi e per tutti in particolare per la nostra confederazione
La CGIL è una grande organizzazione
Sia attraverso le difficoltà decisioni del quarantotto e del cinquanta le vicissitudini le crisi tutti questi anni
Essa è rimasta espressione fondamentale delle porte operaie lavoratrici del Paese
Se non siamo diventati poco più di un sindacato di partito come avvenuto in altri Paesi anche di antica tradizione classista nel sindacato
Ciò è dipeso dal fatto che la nostra unità è stata salvaguardata con uno sforzo di autonomia che non è venuto meno neanche nei momenti più difficili
E poiché questo è il nostro congresso il congresso del Partito comunista voglio aggiungere e forse qualcuno potrà ritenerlo presuntuoso
Si può anche pensare
E dalla politica unitaria realizzata dei comunisti nel sindacato dipenda almeno in parte in fatto che il nostro partito è il più grande e porte partito comunista dell'Occidente così fortemente radicato fra le masse dei lavoratori italiane
L'unità della CGIL non può essere dunque messa in discussione
Nella CGIL non ci sono né i buoni per definizione nei cattivi per definizione non ci sono due categorie di militanti siamo tutti uomini del sindacato produttivi lunghe e spesso dure selezioni
Portatori di idee che nascono dalla nostra comune esperienza
Dobbiamo evitare le posizioni cristallizzate dobbiamo evitare che la Confederazione si trasformi in una federazione di correnti
Dobbiamo allargare la partecipazione al dibattito per giungere alla sintesi quando il confronto delle idee ci pone di fronte a divergenze non facilmente superata
Noi comunisti anche per la forza e per la responsabilità che abbiamo nel sindacato dobbiamo ispirare a questi concetti il nostro operare
E nel contempo dobbiam procedere a un'intensa azione di rinnovamento delle politiche e degli uomini
Parte dei dirigenti più prestigiosi viene da esperienze lontane
Dalla liberazione o dai primissimi anni del dopoguerra
E ha percorso tutto il lungo cammino di questi ultimi quattro decente
Occorrono forze nuove più diretta espressione del nostro tempo
Ma quest'ansia di rinnovamento del sindacato questo coraggio delle idee nuove questo sporto di creatività che certamente gli edito insostituibile di qualsiasi strategia non può indurci a cancellare ciò che vale
Fra le cose da salvare la più preziose straordinaria di questa esperienza quarantennale l'unità interna della CGIL è una scelta irreversibile per l'unità sindacale per l'unità dei lavoratori questo imperativo compagne e compagni è tanto più valido e impegnativa nel momento in cui il nostro partito scegliendo l'alternativa
Deve promuovere la partecipazione alla politica del cambiamento di tutte le porte di progresso che si muovono nel Paese questa svolta sarebbe impossibile
Senza la mobilitazione e la partecipazione unitaria del mondo del lavoro
è pervenuto
Pervenuto al congresso
Un messaggio che vi leggo
Del compagno Giulio Cerreti
Permetterebbe a un vecchio militante
Che ha partecipato a tutti i congressi nazionali del partito
Ma quello di fondazione a Livorno
Passando per il congresso clandestino di Colonia
Spesso in veste di modesto protagonista inviati un saluto fraterno ed affettuoso
E di riconfermare la mia fedeltà al partito per il quale ho speso tutta una vita
Convinto come sono che voi lavorerete molto responsabilmente per rendere sempre più Frangi bile
La sua unità nella consapevolezza dell'assente più attuale lezione togliattiana del fare politica comunista
E nella fedeltà ai saldi concetti e ideali tattici della nostra travagliata ma gloriosa storia
Io che in politica non fui mai
Né conformista né settario quantunque internazionalista convinta e conseguente mi permetto di auspicare che pur nella necessaria autonomia di giudizio politico siano create le condizioni politiche ed ideologiche per rafforzare i nostri legami fraterni con tutti i partiti dei Paesi socialisti e del terzo mondo
Con il fervente augurio di buon lavoro per fare ancora più grande il partito della classe operaia italiana mi scuso di non essere in questi giorni importanti fra di voi Giulio Cerreti
Diamo ora la parola l'avvocato Franco Solmi giù vice segretario del Partito sardo d'azione
Caro Presidente
Caro segretario delegate ed eleganti
Nel rivolgere al sedicesimo congresso del Partito Comunista Italiano il saluto fervido ed augurale del Partito sardo d'azione voglio sottolineare la rilevanza politica del fatto che in oltre sessant'anni di storia dei nostri due partiti è la prima volta che noi siamo presenti a questa tribuna
Ma alle nostre spalle
Non è il vuoto questa è una nuova tappa dei nostri rapporti che ci sono articolate in sin dal lontano mille novecentoventuno i momenti di confronto dialettico
Talvolta aspro e difficile ma sempre leale dappertutto
Così come hanno registrato significative consonanze che nelle circostanze più dure della lotta hanno visto i nostri uomini più rappresentativi accomunati
Attraverso il carcere lesivi o le persecuzioni la lotta di liberazione nel civile impegno di difesa dei valori universali e perenni di giustizia e libertà
Ci unisce certamente la comune matrice
Di partiti profondamente legati alle masse popolari
Trovando voi la vostra genesi storica nel mondo operaio e ne voi
In quello pastorale contadino quale di fatto era la stragrande maggioranza di nostra gente
Ma proprio in questi o da questi ceti rurali sardi
è venuto il grande messaggio
Più Capello a Rifondazione per il superamento dello Stato centralista
E monarchico strutturato ad immagine e somiglianza di un'Europa che si andava chiudendo negli spazi angusti di nazionalismo egoista
Costo altamente proteso alla ricerca di sempre nuove forme egemoniche attraverso le quali costruire le rispettive politica di potenza
Mentre l'Europa obbedendo alla logica dello Stato centralista fino ad esasperare arriva precipitava irreversibilmente verso le forme più drammatica dittatura fascista e di una nuova più devastante guerra
Il Partito sardo d'azione
Con felice intuizione storica
Perché non dirlo il solitudine pressoché totale
Individuava nell'unità federale dei popoli d'Europa l'unico strumento e l'unica forza moderna capace di superare gli anacronistica barriere nazionali doganale
Disco confliggere la politica di potenza e la conseguente minaccia di guerra di instaurare un clima di reciproca fiducia di comune lavoro di comune progresso nella libertà e nella pace
Non a caso Piero Gobetti
Affermava in un suo Bora è scritto
Due sono le forze politica che trasformeranno la vita sociopolitica del Paese il partito degli operai ossia il Partito Comunista d Italia ed il Partito dei contadini che è il Partito sardo d'azione
Sì perché
Nel piano e sul piano dei principi e degli ideali non importa essere un piccolo un grande partito ciò che rileva è la forza delle idee e l'ideale sardista aveva una valenza ed ha una valenza ed un respiro universale
Noi guardavamo e guardiamo all'Europa non quale sede negoziale
Fra i vertici degli Stati e quindi della componente di potere che in forme diverse di dominano ma quale momento di in cromo Introd incontro dei popoli delle regioni storiche delle etnie dove interessi e culture si incontrano senza confondersi si compongono creando obiettivi e prospettive sempre nuovi per il progresso sociale e civile dell'umanità
Bene
Compagni delegati
Quella di oggi non è la nostra Europa
Pur
Si sconfigge così la politica di potenza nel pericolo incombente di guerra
Mentre le popolazioni ferite dei loro diritti è nella loro dignità
Restano costantemente espropriate di reali poteri cadeva venda interpreti a protagoniste del proprio ruolo elevando le a soggetto di storia
Ecco perché noi Sardisti anche negli ultimi congressi abbiamo ribadito la validità della scelta federalista
Che mentre superò la vecchia antistorica struttura centralista rivendica alla Regione un ruolo istituzionale che proprio in virtù del patto federale si configura in termini statuali
Questo e non altro significare l'indipendentismo sardista
Non ci poniamo quindi in termini di antitesi
Ma come forza di più vasta aggregazioni che consenta l'unità senza subalternità
Noi affermiamo che i poteri dello Stato in Sardegna debbono attuarsi attraverso l'ente Regione nell'interesse di questo trent'anni di regionalismo autonomistico ci hanno consentitemelo di dirlo insieme a voi
Decisamente confermati nell'esigenza di riprendere con forza e determinazione la lotta che alle nostre origini ci auguriamo di avervi al nostro fianco
Del resto pur con tutti i limiti del momento storico in cui il documento è stato scritto mette conto deve ricordare a questo congresso come l'Internazionale contadine indirizzava a suo tempo succhiare ispirazione di Antonio Gramsci
Al congresso sardista che si celebrava Macomer il ventisette settembre del venticinque un lungo e articolato messaggio che si concludeva inneggiando alla Repubblica sarda inserita nel contesto per dell'Alitalia
Ebbene noi non pretendiamo nera al Partito Comunista Italiano né dalle altre forze politiche democratiche di condividere con noi tutti gli obiettivi e l'ideologia sardista
Ma chiediamo con fermezza che alla nostra ideologia sia tributato almeno lo stesso rispetto che noi sinceramente professiamo per quelle dei nostri amici avversari
In questi ultimi tempi si è fatto più o meno correttamente molto ampi servilismo enfatizzando in modo scorretto e strumentale anche un episodio giudiziario che non appartiene nella tradizione nella storia strabismo
Noi siamo nella Costituzione
Ed abbiamo attraverso i nostri uomini più rappresentativi contribuito a renderla quanto più possibile strumento fondamentale di democrazia e di libertà
Così come abbiamo dato un contributo appassionato e generoso alla creazione del nuovo Stato repubblicano e democratico
Perciò fare dell'anti Sordi Isma'sia detto per tutti oggi significa mettersi in fuori dalla storia
Certo non siamo più il Partito dei contadini sessanta anni fa oggi la nostra forza si arricchisce del crescente consenso degli operai dei piccoli rimedi imprenditori degli operatori economici degli intellettuali ma soprattutto dei giovani
Andiamo realizzando quanto Emilio Lussu dopo aver affermato che i contadini non hanno storia perché a scriverla solo i loro padroni sottolineava il fatto nuovo ha proposto la moderna democrazia
L'esigenza di unità fra città e campagna resa possibile dalla riforma autonomistica
Noi sardi andiamo ritrovando
Pur fra tante difficoltà la nostra unità e ci riappropriamo attraverso la cultura della nostra identità etnica dalla nostra storia dalla nostra lingua della nostra più completa dignità di popolo
Vogliamo non essere più l'appendice periferica e marginale d'Italia o d'Europa ma espressione viva e palpitante creativa della civiltà occidentale proteso all'incontro con i Paesi del Mediterraneo e del mondo
Non più aria di servizio per industrie inquinanti
Ho esercitazioni militari nelle quale sperimentare tecnologie di guerra più moderne e sofisticate
Da quelle missilistiche di Perdas de Fogu al poligono di tiro a quella di oggetti di Capo Frasca che hanno in Sardegna il più importante campo d'aviazione militare di Europa
Alla base americana per sommergibili a propulsione nucleare di la Maddalena
Alle vaste zone nelle quali forze corazzate dell'esercito dalla marina e l'aviazione si scontrano in guerre simulate che devono costituire futuri modelli per reciproco annientamento
Non vogliamo sottrarci il dovere della solidarietà occidentale ma non possiamo ulteriormente acconsentire d'essere un potenziale focolaio di morte
Non possiamo più consentire che il nostro territorio venga sottratto per vastissime plachi al lavoro vogliamo che sia restituito all'occupazione al progresso dei sardi per esigenza che interessano l'intera collettività italiana ed europea
La vocazione mediterranea dalla Sardegna conseguente alla sua centralità geografica rispetta e contenente del Medio Oriente e dell'Europa ed ancor più della vicina African settentrionale
Postula potevi è capacità di iniziative per il governo sardo suscettibile di favorire rapporti intercontinentali che la posizione geografica rende non sono facili ma necessarie
Da Regione assistita è costantemente travagliata del ricorrenti crisi di fatto da Colonia
La Sardegna deve divenire valido strumento operativo dello sviluppo del progresso economico e civile fra i Paesi del Mediterraneo momento di incontro di commerci interessi culture sistemi politici diversi
Ebbene proprio nel momento in cui il regionalismo come peraltro le altre sedi istituzionali della democrazia italiana denunziano i pesanti limiti in ultima analisi e rallentano e rendono sempre più defatigante l'azione dello Stato
E da più parti si avverte sempre più imperiosa l'esigenza di procedere al grande riforme costituzionali
Noi rinnoviamo in questo congresso la fondamentale proposta di completare la riforma regionalista rendendo a questa coerente le istituzioni centrali quali il Parlamento è la stessa Corte costituzionale
Perfettamente inutile inventare moltiplicare sede di consultazione fra il governo centrale Regioni o meglio fra la burocrazia del potere centrale e le regioni
Le Regioni devono essere partecipi in prima persona delle grandi scelte con un potere istituzionale che sia loro proprio ebbe originario
Tutto questo è possibile realizzando nel Senato la Camera pariteticamente rappresentativa delle regioni e delle nazionalità
La stessa Corte costituzionale per non essere giudice riparte nelle controversie il palco fra il potere centrale potere regionale deve essere integrata da un numero di membri eletti dalle Regioni pari a quelli eletti dal Parlamento
Solo così Giustizia e Libertà diventeranno forze reali e prorompente di di una nuova e più forte moderna civiltà democratica io mi avvio a concludere
L'attenzione su questo vostro sedicesimo congresso è incentrata sulla proposta tra di alternativa politica fatta dal segretario Berlinguer
Che a sua volta è collegata all'indagine sul rinnovamento dalla vostra collocazione in Italia in Europa e nel mondo
Ebbene noi Sardisti vi diciamo che siamo sempre stati perché per questo siamo nati e per questo viviamo ed operiamo per l'alternativa nel metodo di governo e nella gestione dello Stato
Ma diciamo chiaramente anche se ciò può apparire ovvio ultroneo che l'alternativa non può né deve essere una sembra un semplice mutamento di alleanze
Una semplice sostituzione di uno o più partiti ad un altro o ad altri partiti alla guida del Paese
Massinissa dure si attua nei fatti
In un modo diverso almeno per quanto ci riguarda devo riconoscere concretare i sacrosanti diritti delle minoranze regionali riconoscendo nella pratica quotidiana di governo appunto il diritto di essere arbitrale del loro futuro di Spiro di crescita democratica per essere cioè per noi sardi finalmente cittadini e non più sudditi
Sudditi di uno Stato a cui speriamo anche insieme a voi comunisti vogliamo portare il nostro fattivo ed operante contributo di idee di opere viale duro di cuore buon lavoro salutandovi come noi sardisti siamo soliti salutare gli amici allorché vogliamo con loro priorità le nostre forze Forza Paris
Ringraziamo l'avvocato so giù per il saluto che ci ha portato a nome del Partito sardo d'azione
Vediamo ora la parola l'onorevole Mario Capanna di Democrazia proletaria
Carri compagne e compagni
Nel portare il saluto di tutti i nostri militanti
Noi di Democrazia proletaria riteniamo nonostante l'ora che mi indurrà senz'altro la brevità
Che ieri recheremo offesa
Alla serietà del vostro impegno se non cercassimo
Di entrare nel merito delle principali questioni che attraverso il vostro dibattito
Voi sapete che noi non siamo nel novero di coloro che tutte le mattine si alzano auspicando una associato democratizzazione galoppante senza ritorno per vostro partito
Al riguardo mi è parso che questa mattina Bettino Craxi di abbia detto
Cari compagni comunisti noi vi aspettiamo dove noi siamo e ha trascurato di dire che si trovano presso la Democrazia Cristiana
Consentite perso che noi vi poniamo lealmente alcuni quesiti su punti centrali
Ogni essere umano grazie all'equilibrio del periodo del terrore atomico e costretto oggi a vivere come se stesse permanentemente seduto sopra l'equivalente di circa tre tonnellate di tritolo
Il rischio della catastrofe irrimediabile incombe su di noi
Siamo giunti al punto che il destino dell'umanità può essere compromesso non solo da una decisione degli uomini ma sempre più dipende ormai dalla possibilità di errore dei computers
Di fronte a questa realtà che è quella più tragicamente determinante del nostro tempo
Indicare il graduale superamento dei blocchi fino al loro scioglimento
Non è come l'esperienza dimostra una semplice petizione di principio e addirittura una sorta di esorcismo
Essendo i blocchi funzionali al dominio delle superpotenze
La tendenza oggettiva e allora rafforzamento non al loro scioglimento
E questo spiega perché in molti anni di negoziato a Ginevra
Hanno prodotto in realtà un aumento e non una diminuzione degli ordigni atomici
Così l'insidia nucleare che minaccia l'umanità
Ci stringe ora va vicino
Prima il tempo era dato agli uomini
Oggi dopo l'avvento delle armi atomiche il tempo stesso il futuro dobbiamo conquistarseli
Sicché il gradualismo
Applicato alla lotta per il disarmo esattamente quell'apparente realismo che sempre più si sta dimostrando una foglia di fico in grado solo di fare ombra sopra i silos di missili
Il disarmo nucleare unilaterale come ormai sostengono settori crescenti del movimento pacifista
E l'unica strada di saggezza in particolare per il nostro Paese
Che con i Cruise a Comiso viene sempre più spinto ad assumere il ruolo di portaerei atomica del Mediterraneo
Con la conseguenza che avremmo una carneficina di venticinque milioni di morti nella sola prima mezz'ora nel caso malaugurato di conflitto atomico
Ne vale l'obiezione secondo cui se non avessimo sul nostro suolo le testate atomiche il nostro Paese potrebbe venire aggredito
Se qualcuno la facesse infatti tale sarebbe lo sconvolgimento degli equilibri internazionali che la cosa avrebbe l'avvio ad un conflitto mondiale
Ma il costo varia d'altronde che non è ordigni atomici e non è mai stata aggredita da nessuno nell'era nucleare sta lì a dimostrare questa evidenza
Pensiamo a quale benefico contatto si potrebbe propagare ad altri Paesi europei sia all'Ovest che all'estero se il nostro divenisse un Paese denuclearizzato
L'obiettivo dunque della fuoriuscita dell'Italia dalla NATO
Ed era nato paritaria lungi dall'essere qualcosa di nostalgico è oggi più che mai vitale per la pace il disarmo oltre ad essere l'unico a garantire il pieno ed effettivo recupero della sovranità nazionale del Popolo dal nostro Paese
E dimostrato da tutti gli esperti non asserviti
Che il nucleare impiegato per usi civili spiana la strada al nucleare impiegato per scopi militari
Anche per questo la costruzione o meno dei centrali elettronucleari assume un'importanza primaria
Recentemente il CIPE scavalcando Comuni e Regioni ha deciso la localizzazione di tre nuove centrali atomiche
Ciò è potuto avvenire grazie al fatto che poche settimane fa è stata approvata la nuova legge alla quale il vostro partito ha dato voto favorevole che consente al governo di esautorare del tutto gli enti locali quando si stabilisce la installazione di insediamenti elettronucleari
Permetteva compagni
Questo non è in
Evidente contraddizione con tutto il vostro passato di battaglie autonomistiche a difesa delle prerogative dei poteri locali
E ha senso parlare
Di moralità quando questa legge prevede fior di miliardi
Per comperare in ogni modo il consenso dei sindaci
Poiché si teme di non acquisirlo in altra maniera
A noi sta molto bene che i militanti del Partito comunista nella lega ambiente nell'Arci l'ottimo per la difesa dell'ambiente per le energie alternative
Ma siamo costretti a chiederci se non si tratti di un artificio
Poiché vediamo che la politica energetica del vostro partito riflette sostanzialmente gli orientamenti dell'ultrà filo nucleare professori Polito
Occorrono invece strade diverse
Una proposta di alternativa eterne solo a parole se non si propone da oggi la costruzione di un nuovo e davvero alternativo rapporto uomo produzione Energia Ambiente
Che faccia leva sulla politica coerente di risparmio energetico in grado insieme alla utilizzazione intensiva delle fonti energetiche rinnovabili di permetterci di fare a meno delle centrali elettronucleari
Abbiamo sentito poc'anzi compagno lama
Il ventidue gennaio scorso con l'accordo sindacati governo Confindustria
è successo qualcosa di profondo anche se non di irrimediabile a scapito dei lavoratori
Si è sancito l'avvio di una sottospecie di politica dei redditi dico sottospecie perché non ha nemmeno la dignità di quella proposta a lungo da Ugo la Malfa
Si è arrivati a quel risultato perché si è lasciato passare anche dentro il movimento operaio la convinzione secondo cui alla base della crisi economica c'è il costo del lavoro
Come se non fosse invece è vero che con i circa quaranta mila miliardi anni di evasione fiscale i circa venti mila miliardi anni di esportazione di capitali
I circa dieci mila miliardi di contributi non versati all'INPS dal da lor signori solo nel mille novecentottantadue senza contare gli innumerevoli miliardi di fiscalizzazione degli oneri sociali
Il problema reale sia rappresentato in Italia e oggi non dal costo del lavoro ma dal costo del capitalismo
Un costo così socialmente elevato insieme così parassitario che nelle condizioni in cui il nostro Paese è giunto il capitalismo è un lusso che non ci possiamo davvero più permettere
Siamo arrivati al punto che non c'è quasi più sindacalista che abbia il coraggio di dire queste semplici parole
Chi costa all'economia del Paese non sono il lavoratore il pensionato ma sono Merloni e i suoi amici della confraternita confindustriale
A questo grave arretramento si è pervenuti anche perché nella primavera scorsa non si vuole utilizzare l'arma che noi avevamo messo a disposizione dell'intero movimento operaio
Mi riferisco alle referendum sulle liquidazioni
Il vostro partito che pure aveva deciso di votare sia l'abrogazione se si fosse arrivati alle urne
Fu determinante affinché non si giungesse al voto popolare
Bastava che la metà dei posti deputati e senatori senza alcun ostruzionismo avessero preso la parola in Parlamento perché il laico a servizio dei democristiani che guidava il governo venisse travolto mi pare davvero che il non averlo fatto abbia giovato ai lavoratori
Non è forse vero invece che avere sgretolato quella linea di resistenza
Costituita dal referendum
Ha consentito al patronato di sfondare poi su altri punti decisivi
Sul salario e sui rapporti di potere nei luoghi di lavoro riuscendo a consegnare a imporre l'accordo del ventidue gennaio respinto non a caso e giustamente in quasi tutte le grandi fabbriche del Paese
Se quell'accordo non verrà rimesso in discussione nella pratica
Ponendo al centro la lotta per l'occupazione e per le migliori condizioni di vita e di lavoro andremo incontro ad un pericoloso accerchiamento del movimento operaio
Perché quell'accordo implica di fatto l'abbandono dei cassintegrati nega il diritto dei consigli alla contrattazione imprime un'involuzione a tutto il quadro politico
E suo sindacato il problema non può essere quello di stabilire steccati alle sue competenze Orhan barricarsi che faccia politica
Il problema è quale politica fa e se la fa con o senza i consigli
Sono questi terreni determinanti dove si gioca una prospettiva di vera alternativa
Di alternativa di sinistra come lo definiamo
Se l'alternativa resta una definizione semplicemente progettuale sotto cui sta il compromesso sociale anziché la mobilitazione di massa protagonista e trasforma trincee
Questo è il miglior favore che può essere fatto a De Mita
Così si rende sempiterno il potere della Democrazia Cristiana
E insieme si finisce con l'incentivare quella peculiare dialettica socialista consistente nel dire di guardare a sinistra mentre si sta agganciati alla democrazia cristiana
Da agosto ad oggi il compagno Craxi si è dilettato a buttare giù governi ogni volta consentendone una riedizione più ingiallita
Fino al punto impensabile di essersi messo a fare la respirazione bocca a bocca nientemeno che ad Amintore Fanfani
Il PSI
Si sentirà obiettivamente incoraggiato a proseguire per quella strada se il progetto di alternativa
Viene smembrato a semplice riformismo Gradoli spicole ingegneristico
Per il semplice motivo che su quel terreno
Esso ha sperimentate attitudini qualche volta persino autoritarie oltre che una vocazione che viene da lontano
Cadresti in inganno compagni se credesse
Che noi di Democrazia proletaria amplissimo come altri alla ruolo di mosca cocchiera nei confronti del vostro di altri partiti
Nella nota entusiasmante per la pace
Per la difesa dell'ambiente per l'allargamento per la democrazia per il lavoro per la qualità della vita contro il terrorismo noi abbiamo scopi più seri
Lavoriamo per dare fiducia alla gente per suscitare raccogliere organizzare moltiplicare energie di trasformazione sociale e politica profonda
Nella lotta per una vera alternativa di sinistra i giovani le donne i lavoratori di Democrazia proletaria le incontrerete sempre lungo i sentieri delle battaglie operaie e popolari su questa base vi auguro buon lavoro grazie
Ringraziamo l'onorevole Capanna per il saluto che ci ha arrecato di Democrazia proletaria
E diamo la parola al consigliere regionale Leonardo Tammone vicepresidente di Unione ottenne
Accogliendo l'invito delle che c'è stato fatto partecipiamo a questo vostro congresso con un'osservazione politica
Al movimento del rinnovato tema non sono sfuggiti i tentativi della federazione comunista Della Valle d'Aosta gli sforzi di adattare l'azione del Partito Comunista Italiano ad una regione particolare come la Valle d'Aosta
Tanto particolare da non essere Regione che sul piano amministrativo
Sul piano culturale
Sociale politico la Valle d'Aosta e qualcosa di più è una nazione dicevo degli sforzi dei comunisti vale il Partito Comunista Italiano in Valle d'Aosta fa i conti quotidianamente si scontra si confronta con il nostro movimento
La diversità ideologica non è una barriera in passato infatti Union Valdôtaine nel Partito Comunista Italiano hanno collaborato nell'amministrazione Della Valle
Nella la famosa Giunta del leone è stato un momento fare rito produttivo
Ciò per dirvi che rinnovato tempio per il fatto di essere schierata al centro di un'alleanza che comprende regionalisti laici e democristiani non ha sposato neppure di questi alleati l'ideologia dicevo che il mio modo tende all'io vado per non sono sfuggiti gli sforzi del partito comunista contribuire alla crescita da l'autonomia valdostana svolgendo fino in fondo il proprio ruolo di opposizione democratica
Immaginiamo quali conflitti possa aver suscitato all'interno del pc l'affermazione del senatore Modica che proprio ad Aosta ebbe a dire che la vale effettivamente una nazione la nostra partecipazione a questo congresso
E quindi non soltanto la formalità rituale che caratterizza le occasioni ufficiali
Video Valdôtaine intende verificare fino in fondo a che punto l'atteggiamento del PC Verso la Nazione valdostana verso le altre nazioni minoritaria dello stato e verso tutte le minoranze etnico linguistiche è una scelta di campo vissuta intimamente
Ho fino a che punto non è semplice occasioni Rita tattica per uscire da un'opposizione
Se dobbiamo giudicare da quando è stato fino ad ora fatto fino ad oggi dalla nazione valdostana dal Partito comunista italiano non possiamo dare un giudizio positivo
La nostra particolarità la nostra identità incentrate sulla difesa dalla lingua francese
E lei Pato a Franco provenzali senza mai dimenticare la piccola comunità Walser che esprimono la nostra cultura il nostro modo di vivere la nostra storia hanno trovato nel Partito Comunista Italiano solo in rare occasioni una sincera e piena adesione sia chiaro Union Valdôtaine riconosce che l'identità regionale della Valle d'Aosta ha sempre trovato pronto il Partito Comunista Italiano ad un'azione di sostegno in Regione e nel Parlamento
Del riparto fiscale le vicende del Parco del Gran Paradiso non sono che due esempi recenti di un lavoro svolto dal Partito comunista italiano nella propria ottica accerto ma sostegno di tutta la comunità valdostana
Ma se solo si va più in là se solo ne ho vado tende contesta uno stato che risucchia le proprie promesse che trentacinque anni dopo non ha consentito una piena attuazione all'autonomia
Se solo si ripetono i principi che animano la nascita dell'ignoto tenta allora il Partito Comunista Italiano e pronto a dimenticare che ci furono anche dei comunisti dal movimento originario dell'ignoto tempo
E che tali principi quello appunto di essere un'azione di rivendicare una vera autonomia limite dall'autogoverno
Allora spesso anche il Partito Comunista ci unisce allo sterile già chiusa contro il separatismo bestia nera che sintetizza nella mentalità italica la peggiore eresia politica
Siamo venuti a questo congresso con la speranza di sentire qualche coro di nuovo dal Partito comunista italiano sui temi della nostra identità siamo venuti per dire che non ci può essere dialogo reale se non si parla delle stesse cose siamo pronti alla mentre i nostri errori sul piano amministrativo
Ma se questi sono strumentalizzati per confondere le idee sulle finalità e sugli scopi Politi selenio vado tener che sono quali di affermarsi come nazionalità ebbene questo gioco noi non possiamo accettarlo
è un momento difficile per l'autonomia pensate quei passaggi fin troppo chiari del documento redatto dal Ministro Aniasi
Valle d'Aosta e Sud Tirolo possono salvarsi ma per gli altri non c'è futuro le Autonomie possono anche essere soppresse ebbene non possiamo compiacersi del fatto di essere comunque rispettati
La nostra identità o a fermarsi non da sola ma in un contesto che rispetti tutte
Dicevamo in apertura che non ci sono sfuggiti Rep gli sforzi del Partito comunista italiano almeno in valle
Ne manca uno quello di non conta costringerci a meditare politicamente
Sul fatto di essere ciò che siamo
Come nazionalità affermiamo i nostri diritti ed essi non possono essere distorti come nazionalità rivendichiamo i diritti di una nazionalità non solo di una regione speciale uno con questo vi auguriamo buon lavoro
Ringraziamo il consigliere regionale d'amore
Del suo saluto
E adesso faccio qualche comunicazione prima di dare la parola al compagno Mussi
La sottoscrizione al congresso Caliari cinquecento mila lire
Legazione della Liguria due milioni e mezzo
Compagno di Martino di Mila no lire trenta mila
Parola al compagno Fabio Mussi delegato di cotone segretario regionale della Calabria per l'ultimo intervento della giornata
Compagne e compagni
Mezzogiorno banco di prova di un'alternativa democratica non è una frase ma uno dei pilastri del nostro congresso del nostro lavoro attuale
De Mita abbattere pregiudiziali ideologiche
Ma propone un nuovo blocco conservatore la borghesia industriale del Nord con le masse assistite meridionali
Si ricostituisca no dice in sostanza
Margini di profitto a spese del salario operaio e si trovi dentro ad essi la fetta per l'assistenza per la spesa pubblica improduttiva la macchina si rimetterà in moto assicurando così ad una DC
Minoritaria nel centro nord ma sempre potente al sud
Tanto potente da compensare il terreno perso nel popolo della grande città industriale il suo primato la sua centralità la guida di una nuova fase del vecchio meccanismo economico e sociale
Il nuovo gruppo dirigente democristiano ricerca senza pure correre all'anticomunismo dialogico dell'ex preambolo le condizioni per portarci al Duemila sotto l'egemonia dei moderati
Compagno Craxi
Ha esposto qui punti concreti di un possibile confronto positivo e credo che sia un terreno che possa trovare favorevoli sviluppi
Partiamo però sempre dalla realtà
E la realtà dice che sotto le bandiere della governabilità il disegno democristiano non è stato contrastato l'Italia avanzano una crisi che non sarà catastrofica
Come qualche volta abbiamo anche noi forse pensato ma chi è seria radicale
La realtà dice che la politica socialista
Voglio affermarlo pacatamente perché l'affermazione dura assecondato una ondata neo trasformisti GA in tanta parte del Mezzogiorno
Col punto allora io maggiore di più acuta difficoltà per la sinistra per le forze democratiche
Ed ecco allora il problema chiave dell'alternativa disgregare blocco conservatore combattendo il sistema di potere democristiano edificare un nuovo sistema di forze della democrazia e del progresso
E non deve vederci indifferenti sono d'accordo qui con Reichlin
La possibilità non certo di una precipitazione reazionaria ma di una correzione in senso democratico della natura e della funzione della stessa democrazia cristiana
Ricostruire una forte sinistra meridionale politica e culturale
La politica delle intese tanto più realistica quanto più perseguita in una certa fase dove i rapporti di forza erano meno favorevoli ha indebolito gravemente dopo il settantasei alcune di queste possibilità
Se non apriamo dunque questa nuova fase nel Mezzogiorno si allontana tutta la prospettiva politica che indichiamo per l'oggi non per un lontano futuro all'intero Paese d'altronde non è proprio qui una delle ragioni d'essere la scelta storica fondamentale di questo partito operaio l'idea cioè di una unificazione dell'Italia quella unificazione che neve Sorgi mentre egemonizzato dai moderati
Né il blocco i blocchi formatisi successivamente ora spostati politicamente a destra uno a sinistra
Nei fascismo nel trentennio democristiano hanno saputo assicurare una unificazione intorno al programma di rivoluzione democratica avente al centro la questione meridionale
La modernità ha spostato tutti i dati della realtà tutti i termini concreti della questione
Ma proprio le contraddizioni moderne più sviluppate le condizioni del mondo di oggi ci fanno capire che essa e più attuale che mai
Non parliamo certo di un residuo di arretratezza del tempo lento di una provincia profonda che non tiene il passo dello sviluppo perché le cose si tengono tutte
Scrive Gramsci nel ventisei è noto quale ideologia sia stata diffusa in forma capillare il Mezzogiorno e la palla di piombo che impedisce più rapidi progressi allo sviluppo civile dell'Italia
I meridionali sono biologicamente degli esseri inferiori del semi Barbaglio dei barbari completi per destino naturale
Se il Mezzogiorno è arretrato la colpa non è del sistema capitalistico di qualsivoglia altra causa storica ma della natura chi ha fatto meridionali poltrone incapaci criminali barbari
Tempo arando questa sorte matrigna con l'esplosione puramente individuale di grandi geni
Non ci sono più oggi certo
Le sterminate masse dei contadini poveri che vedeva Gramsci le grandi inaudite miserie di allora
Ci sono ricordava Bassolino gli operai gli impiegati di un terziario ma cresciuto ceti tecnici commerciali e imprenditoriali sterminate masse di disoccupati ma Giovanni e diplomati e laureati
Questo modificazione non modifica il concetto c'è un nesso strutturale e permanente tra nord e sud
Lo sviluppo italiano
I suoi protagonisti privati e le politiche della mano pubblica hanno stabilizzato è aggravato la dipendenza meridionale interna introducendo le nuove miserie della modernità distorta
Capitale se ne accumulato in grande quantità al nord sfruttando la forza lavoro meridionale lo Stato ha creato Economia e Società al sud
Ma non le ha protette democraticamente e non al loro garantito autonomia
I differenziali civili e di sviluppo all'ora sono aumentati
Le scelte politiche di questi anni di questi mesi hanno avuto e stanno avendo gravissimi Effetti la risposta recessiva e stagni azionista all'inflazione alla crisi industriale
La restrizione della spesa pubblica tendente a colpire i servizi sociali fondamentali sono nuove mazzate al Mezzogiorno d'Italia
Il Mezzogiorno intanto il lavoro intanto diventa un bene sempre più raro ci sono ormai intere nuove generazioni letteralmente tagliate fuori
De Gasperi molti anni fa
Trovò la formula imparate le lingue dei migranti non possiamo accettare oggi che se ne affermi nei fatti un'altra re imparate il dialetto e restate a casa
Ecco dove avviene il risparmio vero e la distruzione di risorse ed è qui che bisogna criticare io credo la fase della lotta operaia e sindacale chiusa con l'accordo sul costo del lavoro intendiamoci
Non esiste possibile meridionalismo anti operaio chi lo afferma è contro gli operai e contro il Mezzogiorno
Che gli operai vincano e condizioni di tutto il resto ma abbiamo detto dell'accordo conclusione positiva di una fase difensiva
Si è trattato di qualcosa di più negativo di una fase difensiva per un troppo lungo Periodo sono passati in secondo ordine proprio i temi cruciali del governo della crisi attuale i temi della politica economica
Del lavoro degli investimenti della riconversione della spesa pubblica della diffusione di tecnologia e di scienza
Ma non è questo l'orizzonte nostro più ovvero non sono questi i termini strutturali dell'alternativa
Bisogna allora prive davvero una fase nuova ed entro questo orizzonte ricondurre a sinistra e tra le forze democratiche lo scontro il confronto la costruzione unitaria
Ne vedo l'urgenza guardando le cose dal più aspro osservatorio dalla trincea più esposta la Calabria
La revisione in fondo all'Europa e non solo geograficamente in venti anni un terzo della popolazione se n'è andata qui a Milano a Torino a Francoforte in Sudamerica
E chi è restato come dite
Come guarda al futuro con il reddito procapite al cinquanta per cento di quello italiano con i duecento mila disoccupati
Con i servizi più scadenti d'Italia che rendono la vita a cattiva riducono drasticamente le chance dell'individui con un flusso di danaro pubblico forte ma per sopravvivere per arricchire senza produrre con le precoci rovine
Di un'industrializzazione sbagliata e avventurosa
Marx a cent'anni dalla morte giganteggia sui suoi periodici seppe lettori avrebbe detto le forze distruttive prevalgono sulle forze produttive
Il morto afferra il vivo un vivo che pure è cresciuto si è fatto largo resiste e che avrebbe bisogno di aiuto e di tutela democratica ecco il tema della democrazia
Tema centrale del mezzogiorno di oggi siamo ad un'ampia mezza legislatura regionale comunale
Due anni e mezzo passati ecco un altro dell'interrogativi da sollevare nel dibattito a sinistra con i compagni socialisti alla religione nelle principali città calabresi
Da una crisi all'altra consumando le istituzioni partiti
La prassi politica dei soggetti collettivi e dei singoli uomini governi che sono partenze ha detto il compagno Berlinguer
Allora si spiega meglio la nuova potenza mafiosa che ha accumulato nei mercati illegali ed ora muove all'assalto di quelli legali in Calabria come in Sicilia come in Campania
Che cosa sono diventati impartì così grandi d'Italia la legalità il diritto siamo ormai ad una vera e propria regressione apparsi premoderno né ciò che la legge dovrebbe garantire concesso in beneficio
La lealtà verso le istituzioni è sostituita dalla fedeltà verso le persone rapporti di pura violenza invadono la vita della gente
E lì l'uguaglianza tra gli uomini e tra gli omini e le donne che cresce dentro la crisi profonda della democrazia
Ecco intanto il risarcimento vero che deve la cultura italiana al Mezzogiorno non è certo il partito che prescrive teorie codici e linguaggi una cultura nazionale porte se incorpora realtà
Con i metodi e linguaggi che la scienza non certo la politica prescrive
E bisogna dire allora che si è restata in arretrato
Proprio rispetto alla crisi reale dello Stato e della politica e alle nuove disuguaglianze formate sì con lo sviluppo moderno e il suo arresto dello scorso decennio nella loro polemica
Ha ragione Nando Dalla Chiesa e non Leonardo Sciascia
Era estratta arrestate l'arretrato sulla questione meridionale
Ma interrompe interroghiamoci francamente compagne e compagni c'è una sufficiente consapevolezza nel movimento operaio e nelle nostre file
Io dico di no vedo in atto un nuovo sforzo una tensione positiva in questo congresso che deve considerare bene le durezze della situazione in cui il partito meridionale combatte la sua battaglia eppure sta succedendo qualcosa di straordinariamente importante la presenza di una nuova combattivi combattiva soggettività femminile
L'adesione di massa al movimento per la pace che ha ricevuto a voglio ricordarlo impulsi decisivi dallo spirito concreto e combattivo di un grande compagno come Pio la Torre
Lo sviluppo
Impetuoso soprattutto tra i giovani di un movimento organizzato contro la mafia per la democrazia e la libertà
Come si sostiene questa vitalità questa effervescenza civile perché il movimento diventi anche nuova maggioranza politica e linea mento di un governo nuovo della società meridionale
Costruendo il partito a tutto un nuovo moderno meridionalismo democratico non di partito ma della sinistra del Fronte democratico della cultura e della scienza della classe operaia
Non è una richiesta di aiuto di solidarietà
Ma qualcosa di più impegnativo la richiesta di un salto di qualità ulteriore della nostra visione democratica nazionale di classe la ostacolano la favorisce
La proposta politica di alternativa che al centro di questo congresso
Io credo che la favorisca
Se la sviluppiamo dell'iniziativa politica dell'oggi fermando una volta per tutte l'oscillazione
Tra il correttivo ripassati errori Illy indeterminata proiezione nel futuro politico e sarebbe davvero assurdo che ci dividessimo tra chi vuole il movimento e chi vuole lo schieramento
Dobbiamo costruire incerto una maggioranza che anche schieramento in una maggioranza di alternativa al PSI essenziale e dobbiamo lavorare pazientemente ad una costruzione unitaria senza silenzi
Su un duro su un punto
Toccato una compagna Berlinguer ho un dubbio ciascun partito ha detto compagno Berlinguer deve prendere l'altro per quello che è certo ma le loro modificarsi noi
Che dobbiamo ascoltare depurando né delle strumentalità le attenzioni critiche che rivolgono gli altri alle caratteristiche anche interne di un grande partito come il nostro senza faziosità integralismi
E dobbiamo rivolgere domande stringere da presso gli altri a cominciare dal PSI soprattutto nel Mezzogiorno la lotta politica democratica e anche questo reciproco condizionare sia il mutarsi nel rispetto dell'autonomia
L'alternativa è movimento con i partiti e con quelle parti di società con quei soggetti che partito non sono
E che dagli attuali partiti non si sentono rappresentati che non stanno già dentro la politica così come
L'alternativa e programma
Al programma conservatore nel mezzogiorno di oggi
Fondato su un blocco interclassista cementato dalla spesa pubblica assistenzialistica basato sull'edilizia speculativa fomentatori dell'illegalità svuota attore della democrazia
Bisogna contrapporre un grande programma riformatore
Fondato sulla ricostruzione la rinascita democratica del Mezzogiorno
E badate compagni ci ad aprire se non si vuol dichiararne il fallimento una vera e propria fase neo costituente del regionalismo meridionale a dieci anni di distanza dalla
Formazione delle regioni un programma riformatore basato sulla valorizzazione di tutte le forze produttive meridionali
Che hanno bisogno di un ben diverso sostegno pubblico un programma riformatore basato sulla nuova alleanza tra chi lavora e chi viene escluso dal lavoro è un compito arduo malto è straordinario
Per cui vale la pena battersi il partito meridionale il partito di ogni parte d'Italia
Compagna alcune comunicazioni
Le Commissioni del Congresso
Si riuniscono nelle loro sale alle ore ventuno di questa sera
La delegazione di Reggio Emilia si riunisce al termine della seduta presso la zona d'ingresso dei delegati
La seduta di domattina avrà inizio alle ore nove la seduta è tolta