Riunione Commissione vigilanza Rai: "codice" per i giornalisti Rai

L'unione della commissione di vigilanza sulla RAI TV che che e conclusa ieri con l'approvazione di un cosiddetto pentagono Penta Longo una serie di cinque direttive di cinque norme che i giornalisti RAI le tre testate l'informazione della RAI dovrebbero seguire continua ad essere al centro dell'attenzione politica abbiamo chiesto una valutazione Suguru quello che sta avvenendo in particolare su quanto è successo ieri in Commissione di vigilanza al la portavoce della segreteria socialista Ugo Intini che è anche responsabile per il suo partito della commissione di vigilanza sulla RAI TV
Il documento riassume nella sostanza
Quella che era stata la impostazione originaria del presidente della Commissione questa impostazione originaria aveva dato luogo delle polemiche furiose anche a una sorta di ostruzionismo del partito comunista e un bene che questo ostruzionismo si sia trasformato neanche in un voto contrario ma in un'astensione
Invece di Pili ha continuato in qualche modo lo struzzo nel primo anche votato contro però il documento finale
E in sin il precedente
Salvo un punto forse cioè e più morbido sulla questione delle inchieste giudiziarie dei processi diciamo così
Sì è più morbido e questo è anche un bene perché bisogna chiarire che le richieste di approfondimenti sulle vicende di anziani e sono sempre un'opera giornalistica molto gradita invece si come si suol dire che la televisione un villaggio globale siccome nei villaggi ci sono le piazze beh i processi di piazza non piacciono né sul democraticamente mo'visto purtroppo in televisione dei pro cioè si di piazza ecco una regia preordinata quindi la commissione ha fatto finalmente suo dovere
Lo ha fatto con un certo grado di unità purtroppo perché i comunisti che erano raccordo si sono astenuti ma io credo che di più non si potesse fare
Resta il problema
Della riforma della riforma della RAI ma questo è un altro capitolo onorevole Intini lei è stata individuata in queste settimane un po'come lancia
Ieri del della persecuzione contro un certo tipo di televisione contro la tripartizione cosiddetta innanzitutto e poi qualcuno alla vista come colui che voleva
Chiudere la bocca a ai tre e al TG tre in particolare al vero vede c'è una grande intolleranza questa si
Antidemocratica cioè quando qualcuno esprime un opinione con molta serenità come ho fatto io viene accusato di essere un censorio maccartista e altre cose di questo genere
Io ho detto semplicemente ciò che penso ciò che mi sembra anche vero e cioè esistite in Italia specialmente negli anni settanta una tendenza comunista a occupare le proprie
Sironi a occupare la società ci abbiamo avuto i magistrati democratici risicato i democratici
I genitori democratici anche i giornalisti democratici Blatter democratico si deve intendere comunista
Questa mentalità è sopravvissuta
Un po'dappertutto ma soprattutto in certi settori della RAI e soprattutto al TG tre e alla rete tre perché una grande concentrazione di professionisti di tradizione comunista fa sì che lì questa idea totalizzante tipica della mentalità comunista sia sopravvissuta quindi lì troppo spesso si fa una informazione militante troppo spesso si è prima militanti politici e poi professionisti il grande problema io insisto di e questa è una posizione assolutamente liberaldemocratica che esattamente il contrario e censorio il grande problema è quello di far sì che si accetti una semplice formula matematica e cioè l'autonomia dei giornalisti e inversamente proporzionale alla politicizzazione alla militanza politica l'autonomia e direttamente proporzionale invece alla professionalità al fatto che prevalga la professionalità sulla MIR
Anzi politica ma lei auspica un superamento della cosiddetta militanza politica non solo all'interno di Ray trema all'interno delle altre due testate televisive che bene o male sono individuate TAR
E nell'opinione pubblica anche
Lo auspico nella Rai lo auspico anche nella carta stampata perché questo problema generale d'Italia è un Paese dove c'è un eccesso di politicizzati Sion e forse di personale politico e dove si menti che anche per un professionista il primo dovere è quello di essere un professionista naturalmente il professionista ha le sue idee politiche le esprime nei commenti è in quant'altro ma è importante che si ricordi prima di essere un professionista italiana questa caratteristica in quale Paese maglie esistita una magistratura politicizzata come l'Italia è esistita anche esistito anche un giornalismo iper politicizzato e in parte c'è ancora ora una idea totalizzante l'idea che si debba essere militante politico innanzitutto perché la politica assorbe tutto questo l'idea che non è certamente della cultura liberal democratica e socialista ma piuttosto di quella comunista e anche in parte di quella cattolica è questo
Il nodo della riforma della riforma è quello dell'informazione senza dubbio qualcuno auspica un telegiornale unico delle tre testate è d'accordo non ho un'idea precisa ancora o meglio lei mi debba non rispondo perché non sono ancora idea del mio partito
Discussi a fondo si deve partire per una riforma della riforma da qualche semplice constatazione primo la riforma del settantacinque è vecchia perché e nata quando la RAI era un monopolio e quindi la concorrenza era possibile solo all'interno della RAI mentre adesso la RAI deve far concorrenza ai privati e a livello internazionale secondo il pluralismo politico post sibila era solo quello all'interno la RAI
Altro punto fondamentale di una riforma e che la RAI e una zia da Sam una battuta banale dire che la RAI è un'azienda ma alle sue conseguenze significa che e una e quindi deve avere un coordinamento e una or le città
Ancorché esistano più reti e testate ed è azienda e quindi deve essere governabile come tutte le aziende ad esempio non ne può ville che dei dirigenti dell'azienda SDI lamentino pubblicamente l'azienda stessa
Ciò detto è inutile fare processi alle intenzioni tragedie accusarci di volontà censoria nessuno pensa che si debba togliere il TG tre e a qualcuno sopprimere non lo so
Discutiamone vediamo di fare una cosa equilibrata ma la premessa per risolvere alla radice problemi non è una legge non è un Regolamento la premessa e che e
I giornalisti
Diventino prima professionisti e poi i militanti politici rispetto agli al mio settanta si è fatto nel mio tanto d'immenso progresso sotto questo aspetto è maturata profondamente questa convenzione tra giornalisti ma non in tutti