L'emittenza privata

Al centro Calamandrei insieme a stampa democratica
Il cui rappresentante Giorgio Santerini arriverà a minuti se comunque Gagliardi vuole venire al tavolo della Presidenza fino a quando non come come
Era prevista l'apertura dei lavori da parte del sindaco di Milano il quale purtroppo
è impossibilitato a partecipare a causa della presenza a Milano del Presidente della Repubblica
Con per le per le note ragioni Tognoli mi ha mandato il saluto che avrebbe svolto me lo ha mandato per iscritto pregando e del cervello cosa che io ben volentieri faccio
Dice il sindaco di Milano nel portare il saluto ai partecipanti a questo convegno voglio ringraziare il Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei anche per aver dato l'occasione a Milano di essere sede di un dibattito su problemi che giocheranno certamente un ruolo determinante nell'immediato futuro della cultura e dell'informazione
La scelta del luogo credo sia stata dettata anche dalle caratteristiche peculiari del capoluogo lombardo in rapporto ai problemi che il convegno intende affrontare
Milano e la Lombardia riassumono in sé nell'ambito dello sviluppo dell'emittenza radiotelevisiva privata caratteri per quantità e qualità del fenomeno particolarmente rilevanti e significativi
A Milano e in Lombardia operano circa un sesto di tutte le televisioni private presenti sul territorio nazionale
Nel solo Comune di Milano e nelle sue zone limitrofe hanno la propria sede circa un quarto di queste emittenti
Questa tendenza trova ulteriore conferma nei dati relativi alle emittenti radiofoniche
Una simile concentrazione di interventi dei privati nei sette il settore dello spettacolo della comunicazione radiotelevisiva fa sì che la Lombardia sia un osservatorio privilegiato per coglierne difetti e pregi caratteristiche e prospettive di sviluppo due sono gli aspetti che immediatamente si evidenziano un'occupazione caotica dello spazio potenziale di comunicazione legata all'uso del televisore che certamente dovrà trovare una stabilizzazione sui valori più corrispondenti a quelli della reale necessità del territorio
Ma anche l'esistenza pure in questa situazione non definita di un legame reale che ritengo non abbia potuto ancora esprimere tutto il proprio potenziale positivo tra l'emittenza e la complessa articolazione dei centri di produzione culturale ed economica locale
Simili considerazioni credo possano servire da guida nel cogliere gli aspetti problematici ma anche le potenzialità positive di quello che è stato definito il caso italiano
E cioè l'espansione sproporzionata all'estensione del territorio dell'emittenza radiotelevisiva privata
Varie credo siano le ragioni di tutto ciò e chiedo non superfluo che su di esse si rifletta per intervenire con una le guarda legislatura adeguata legislazione in questo settore
Non si può prescindere nel cercare una spiegazione a questo caso italiano dal collocare nell'ambito di un'analisi più ampia dei limiti dei legami che si sono alternati nel corso di questi anni tra la presenza pubblica nell'ambito dell'informazione dello spettacolo radiotelevisivo e la complessa articolazione dei fermenti culturali ed economici che hanno caratterizzato lo sviluppo del nostro Paese
E che non sempre nell'intervento pubblico hanno trovato un un un interlocutore attivo ed esauriente
Solo da un nuovo rapporto tra una RAI che della funzione pubblica sa piazzare pienamente uno scopo da perseguire e non solo una legittimazione astratta ad operare in regime di privilegio e un emittenza privata che con una chiara identità svolga effettivamente la preziosa funzione di articolare in più centri il sistema dell'informazione dello spettacolo e della cultura in Italia
Fa nascere un sistema integrato di intervento pubblico e privato che si collochi adeguatamente in un contesto internazionale
Credo che il necessario intervento legislativo debba partire da queste considerazioni e perseguire questo scopo
Il raggiungimento di questa corretta integrazione tra intervento pubblico e privato
Non può prescindere anche dalla constatazione del fatto che ciò che si fa regolamentando in ambito di emittenza privata e ciò che doveva essere ridefinito nel rinnovo della concessione alla RAI per il servizio pubblico
Cioè l'utilizzo della televisione come mezzo di informazione dichiarazione di spettacolo e cultura
è oggetto di un'assai rapida evoluzione di questi ultimi anni ciò che si va profilando a livello internazionale è una situazione dinamica verso un vero e proprio nuovo sistema dello spettacolo e dell'informazione
In Comune superati limiti tradizionalmente ritenuti invalicabili tra gli specifici settori della comunicazione e dello spettacolo
Si vanno affermando nuove forme di produzione interdisciplinare e di cultura e nuove occasioni di fruizione che pur basata sul ricorso a nuove tecnologie fanno comunque riferimento al televisore come terminale comune di diffusione
Basti pensare all'ingresso in ambito domestico di mezzi alternativi di utilizzo del televisore quali video dischi videocassette abbonamenti a televisioni via cavo
Anche l'intervento per la regolamentazione dell'emittenza privata deve tener conto di una prospettiva di ampio sviluppo della funzione che il televisore come strumento polivalente e non solo la televisione nella sua forma più tradizionale
Svolgeva nei prossimi anni come punto di riferimento grazie anche alle nuove tecnologie del sistema complesso dell'informazione e dello spettacolo
La regolamentazione dell'emittenza privata locale costituisce un momento importante di razionalizzazione di questo sistema
E deve costituire un momento indispensabile per l'adeguamento del sistema informativo radiotelevisivo italiano al contesto internazionale di cui già si vanno affermando i nuovi caratteri sopra ricordati
Le ragioni e l'importanza di un intervento legislativo nel settore dell'emittenza privata nascono dunque dalla necessità di garantire anche nella prospettiva dello sviluppo di questo nuovo sistema di cui ho voluto solo ricordare i caratteri un contributo alla effettiva parità di possibilità di espressione tra i diversi soggetti sociali
E creare le condizioni reali per un chiaro e proficuo rapporto tra pubblico e privato capace di articolarsi anche in una collaborazione integrativa di ed in una proficua competitività tra le due aree
Non credo quindi che all'intervento legislativo si debba chiedere il compito riduttivo di difendere il servizio pubblico dalla creazione del privato anzi di creare condizioni per una proficua ed indispensabile con l'assistenza e collaborazione tra i due momenti
Per una loro integrazione ad un più alto livello
Questo il saluto del sindaco di Mila no che
Lo ha inviato per iscritto essendosi trovato nell'impossibilità di aprire come aperte
Voluto e dovuto i lavori di questo convegno
Prima di
Chiedere al professor Paladin che svolge la sua introduzione al tema del convegno
Voi a nome nel senso che la manderei diretta ricche
Un convegno nel corso del quale viene anche presentato un progetto di legge
Perché crediamo che sempre ma in particolare in una materia delicata edittale quale è un ordinamento democratico l'informazione e quindi la disciplina dei mezzi d'informazione
L'unico modo concreto e non soltanto diciamo così astratto e forse a volte un po'parolaio però poroso è quello di provare a dire come con quali norme si può arrivare a disciplinare un settore che abbia appunto questo tipo di delicatezza e di portata quali sono oggi i mezzi di comunicazione radiotelevisivo
Devo però anche aggiunge che anche questo fa parte del nostro stile di lavoro cioè l'apertura al confronto su una proposta che abbia già delle caratteristiche e dei Contini concreti
Devo anche precisare e questi oggetto è il progetto del centro Calamandrei messo a punto da un gruppo di lavoro che affatto capo altosassofonista professor Zagrebelsky
Che ci ha lavorato per un anno e mezzo se non ricordo male i tempi voglio dire frutto di un lavoro di estrema serietà e non è il progetto del partito radicale o del gruppo parlamentare radicale
Anzi è molto probabile
Che i radicali non sia noto diciamo non appartengano a coloro che non criticheranno o non proporranno modifiche a questo progetto
Dico questo perché tengo a chiarire che appunto è un progetto che nasce da un'impostazione strettamente giuridica
Dopo le scelte politiche stanno a monte evidentemente ma sono scelte politiche di carattere generalissimo che affondano le loro radici nell'articolo ventuno della Costituzione
E nell'interpretazione che apparire degli estensori del eccetto rispetto al problema radio televisioni private la Corte costituzionale ha cominciato a dare con le pronunce che sono note atto
Quindi un progetto che trova le sue radici profonde nella nostra carta costituzionale così come oggi e che quindi sicuramente diciamo se volete boccia una serie di prese di posizione o di impostazioni
E che dispiacerà probabilmente a molta gente tipo l'accesso che non trova spazio in questo tipo di progetto o tipo la terza rete televisiva ha aperto chiusa ai privati che non trova spazio in questo progetto
Progetto che sta del diritto a diciamo alle radio alla manifestazione del pensiero in campo radiotelevisivo un diritto pieno e costituzionalmente garantito
Quindi che regolarmente alle autorizzazioni in modo vincolato
Togliendo di mezzo la discrezionalità il che significa in poche parole scelte decise per la pluralità delle fonti di informazione rispetto al pluralismo
Scelte decise tentare di evitare meccanismi no di lottizzazione voluti o indotti dalla tipo di disciplina che si va a proporre
Ecco quindi questo è il senso di un progetto che che è una costruzione giuridica basata su criteri rigorose come poi ognuno di noi potrà evidentemente giudicare condividendoli o non condividendoli
Dove appunto le scelte politiche che sicuramente sono poi implicita in qualunque poi gesto concreto anche di discipline giuridiche ciascuno di noi tra sono scelte che trovano le loro radici
Nella Carta costituzionale quindi nella scelta della libertà di manifestazione del pensiero piuttosto che rispetto alla concessione della possibilità di manifestare il pensiero
Con ciò io credo di avere chiarito il senso di questo convegno il senso per noi che noi proponiamo di questo convegno che quindi aperto a qualunque tipo di contributo di critica
Direi che se mi consentite così aperto che l'introduzione al tema viene svolta dal professor Livio Paladin
Giudice della corte costituzionale e quindi anche credo portatore di una divisione di questi problemi assolutamente al di sopra di qualunque parte
Certo
Signore e signori
L'introduzione a questo convegno mi appartiene di diritto nel senso che se non fosse il primo a parlare dovrei probabilmente tacere del tutto
In tema di disciplina delle radio televisioni private alla vigilia di una nuova decisione della Corte costituzionale
Non i fatti consentito altro che tracciare un quadro dei molti problemi presenti in tasca
Del come esistono manovale emersi dei dibattiti e delle controversie che hanno suscitato in sede dottrinale in giurisprudenza sul piano politico
Guardandomi bene però dal proporre le soluzioni dei problemi stessi
Quindi appoggiandomi non molto diversamente in sostanza da un giudice che debba svolgere una relazione in una udienza pubblica
Sul piano giuridico il settore delle radio e delle diffusioni sia private che pubbliche
è stato fin qui contraddistinto da una singolare inversione dei ruoli normalmente spettanti al Parlamento già legislatore ordinario in genere e dalla Corte costituzionale
La sentenza della Corte tendente a rimediare a certi in erezione legislativo oppure a colmare transitoriamente i prodotti che vengono creati dalla Corte stessa
Rappresenta in verità un fenomeno ben noto che certo non è destinato ad esaurirsi nel prossimo avvenire
Ma ciò non toglie che sia raro il caso di vere e proprie sentenze legge come sono state definite non senza ironia quelle adottate dalla Corte nel settantaquattro e nel settantasei dapprima predisporre la riforma della RAI poi per liberalizzare il regime delle diffusioni radiotelevisiva in ambito locale
Sentenza cioè le cui motivazioni lettera indicazioni rigorose sistematiche per indirizzare la legislazione a venire quasi una maniera di deleghe legislative in virtù delle quali la Corte che ne stabilisce che principi direttivi mentre il Parlamento che paradossalmente viene chiamato ad avviato azioni
Se ne è saputo però che fra le due sentenze legge tassano differenze profonde sia quanto all'origine DS stia attuando alle ragioni per decidere sia quanto ai tipiche
Economico pagine
L'origine della decisione del settantaquattro piuttosto lunga un gruppo di ordinanza che allora la Corte costituzionale ha preso in esame la prima risale infatti al quindici maggio mille novecentosettantuno
Se ne è sicuro che quell'accordo non si sentiva affatto la smania di sostituirsi al legislatore guardarsi intorno a un tavolo tre anni di attesa erano parecchi in un periodo in cui l'arretramento della corte non voleva ancora giù quindi solo quando le incertezze dei motivi originavano protrarsi oltre misura tanto che la riforma della RAI era stata preannunciata fin dal mille novecentocinquantanove come ricorderete si ebbe finalmente l'udienza del ventinove maggio proseguì la decisione numero duecentoventicinque del dieci luglio settantaquattro va in quella direzione si può ben dire che la Corte abbia interpretato razionalizzate esigenze concetti congeniali alle forze politiche di maggioranza
Come prova il fatto che a meno di un anno di distanza che anzi avrebbe potuto ridursi di molto se non si fosse frapposto all'ostruzionismo del movimento sociale
Il Parlamento relativa approvando non già un provvedimento tampone alla legge di riforma numero centotré del mille novecentosettantacinque in cui si configura il servizio pubblico radiotelevisivo riprendendo la centralità dei suggerimenti della Corte stessa
Tutt'altro e il clima in cui si forma la decisione del settantasei
Allora io non ero inserito nel collegio
Ma credo di poter intuire almeno in parte desumendo Riva alcuni dati oggettivamente rilevabili e dalle indicazioni fornite da vari commentatori quali siano stati perché di quel secco repentino cambiamento di rotta
Sarebbe grossolano sostenere che la Corte abbia tradito nel settantasei gli affidamenti dati alle forze politiche dal legislatore nel mille novecentosettantaquattro
Al contrario tutto fa pensare che sia stata la corte a sentirsi ingannata reagendo pertanto in un modo così netto
Nel settantaquattro il fondamento tecnico della decisione era consistito in un parere sulla limitatissima disponibilità dei canali televisivi preso il nove aprile di quell'anno dal Consiglio superiore delle telecomunicazioni
Parere forse anche fondatissimo ma che certamente richiedeva a sua volta di venire interpretato relativi Zagato altro essendo concludere che determinati standard se determinate potenza di emissione
Consentono sull'intero territorio nazionale la coesistenza di non più di tot canali ed altro essendo desumere che in assoluto ha tenuto anche conto degli ambiti locali il numero massimo continui ad essere
Sta comunque di fatto che nel settantasei la corte considerò come elemento di comune conoscenza
Tale da non richiedere nemmeno un previo accertamento istruttorio la ingiustificatezza cito testualmente della tesi secondo cui sussisterebbe una concreta limitatezze in ordine alle frequenze utilizzabili per le trasmissioni
E ciò con parallelo riferimento quasi che le due situazioni stessero sul medesimo piano
Tanto alle emissioni radiofoniche quanto alle emissioni televisive locali
Accanto a ciò hanno indubbiamente a tutto il loro peso come già notava Zaccaria
Le delusioni subito create dallo rinnovato servizio pubblico radiotelevisivo
Nel momento in cui la Corte deciderà non si potevano forse prevedere nella sorte del tanto decantato ha diritto di accesso nemmeno ancora le stentata e vicende della terza rete
Ma la regola imperante della lottizzazione si presentava già con la massima evidenza tanto è vero che un'esplicita censura alle tecniche d'attribuzione dei posti negli organi deliberanti e dalle nomine di funzionari di grado elevato e dei dirigenti
Veniva formulata nell'ordinanza ventitré dicembre mille novecentosettantacinque del pretore di Ancona
E ciò accresceva il timore
Che il monopolio pubblico delle diffusioni radiotelevisive via etere potesse produrre a doversi in uno strumento di sopraffazione delle minoranze politiche e delle opposizioni in genere
Come già sembrava essersi verificato precisamente in quegli anni in altri Paesi non lontani dall'Italia a cominciare dal Portogallo
Ritengo infine che sulla decisione a Bianchi inciso la circostanza che la realtà delle emittenti radiotelevisive libere o private
Fosse allora già in atto sia pure in forme e in misura embrionali
E che di fronte a ciò non si registrassero decise reazioni da parte delle autorità competenti alla maniera francese
Dancing indulgenza dei giudici egli risolutezza degli organi di governo del settore
Forse potuto combattere quella che già in quel momento si mostrava come una battaglia di retroguardia
Ma abbia preferito viceversa farsi promotrice di una causa in seno degnissima di costituzionalmente radicata in difesa della libera manifestazione del pensiero con ogni mezzo di diffusione
Con tutto questo io continuo a credere che fra la giurisprudenza del settantaquattro e quella del settantasei si possa riscontrare una qualche continuità di fondo
Molti commentatori hanno sostenuto il contrario
Considerando incompatibile l'assunto che le trasmissioni radiotelevisive formino l'oggetto di un servizio pubblico essenziale come affermato dalla sentenza del mille novecentosettantaquattro e ha ribadito dell'articolo uno della legge centotré del settantacinque
E l'apertura ai privati sebbene su scala soltanto locale quale si è realizzata nel settantasei
Ma per parte mia insistono le considerazioni già svolte in uno scritto che risale a settantasette sebbene pubblicato appena due anni più tardi
In una prospettiva puramente ideologica cioè
Il distacco dalle precedenti sentenze e per me è molto più apparente che reale
A torto infatti si rimprovera alla corte di essere in corsa in una vistosa contraddizione interna
Per aver attribuito la qualifica di pubblico servizio la radiotelevisione diffusa sull'intero territorio nazionale negando la dimentico genere di attività sol perché effettuato in sede locale
Nella visione della corte la pubblicità del servizio radiotelevisivo non è una premessa buona conseguenza del discorso poiché questo giudice ha intuito che diversamente la giustificazione si sarebbe risolta in una mia petizione di principio
Suscettibile al limite di legittimare la statizzazione di qualunque servizio informativo stampa periodica inclusa
Altrimenti detto per questa come per le precedenti decisioni sul monopolio radiotelevisivo il servizio non può formare l'oggetto di una riserva allo Stato se non nella misura in cui lo impongano ragioni di carattere tecnico
Se invece all'opposto le tecniche in atto consentono una privatizzazione perciò solo prevalgono le ragioni della libertà di informazione riguarda per l'insieme delle sue componenti attive percepire e penso che la sentenza numero duecentodue del mille novecentosettantasei si riconcilia con tutte le altre decisioni emesse dalla Corte in materia aggressivo
Riconosco però che ha affrontato in termini meno generali il discorso di dire ovviamente diverso
Resta infatti incontestabile che a partire dal settantasei si stabiliscono nel nostro ordinamento le premesse di un sistema misto del tutto nuovo peculiare
Non già fondato su di una paritaria coesistenza e contrapposizione fra pubblico e privato nei termini noti in Inghilterra per non dire degli stessi Stati Uniti ormai
Ma ruotano tutti attorno all'ulteriore criterio distintivo della dimensione nazionale o locale delle rispettive
Perché si ritrova conferma non solo le le motivazioni addotte dalla corte bensì coerentemente in quel punto finale dispositivo messo in evidenza da scoprire
In cui si dichiara l'illegittimità consequenziale dell'articolo quattordici della legge centotrentuno nella parte in cui prevede la possibilità mediante le realizzazioni di impianti da parte della società concessionaria siano esaurite le disponibilità consentite dalle frequenze assegnate all'Italia degli accordi internazionali per i servizi di radiodiffusione
Tuttavia là dove si prefigurano le caratteristiche essenziali del sistema misto da introdurre in Italia la sentenza numero duecentodue del settantasei lungi dall'apparire chiarissima come vorrebbe Orsello
Mi sembra di difficile interpretazione ed ha comunque dato luogo a notevoli divergenze di lettura
Anzitutto come intendere l'ambito locale su cui fa leva la corte
Si tratta di una garanzia minima che la mano pubblica non potrebbe legittimamente cancellare deve dire sì che esso rappresenta nel contempo i massi cui le emittenti private possano aspirare nel rispetto della Costituzione
La decisione che sta determinando contiene passaggi che parrebbero alludere ad un minimo tale da non impedire del tutto in avvenire il formarsi di reti private di portata nazionale discrezionalmente ammesse dal legislatore in particolare allorché si legge che la presenza delle emittenti private non richiede né tanto meno comporta che debba escludersi la legittimità costituzionale delle norme che riservano lo Stato le trasmissioni radiofoniche e televisive su scala nazionale ma nemmeno esclude sembrerebbe la legittimità costituzionale del contrario
In altri tassi invece la corte si esprime assai diversamente
Come quando essere esigenti legislature stabilisca ogni altra condizione necessaria perché l'esercizio del diritto spettante ai privati si svolga effettivamente nell'ambito locale e non dia luogo a forme di concentrazione situazioni di monopolio oligopoli
E di qui ricavano lo spunto coloro i quali constatano criticamente da Aldo Sandulli al Pretore di Roma
Che la radiodiffusione sonora e televisiva su scala nazionale perciò solo sarebbe da considerare preclusa a qualsiasi iniziativa privata
In ogni caso quale sia l'esatta consistenza dell'ambito locale la corte non lo precisa
Non è di grande aiuto infatti ragionare di una limitata ed omogenea zona d'utenza come si legge nella sentenza numero duecentodue se mancano i punti di riferimento ai quali ancorare la limitatezza però concepita
Nel giorno aggiungere sotto questo aspetto che il legislatore dovrà tener presenti ragionevoli parametri d'ordine geografico ciclico socio economico
Rimane pur sempre un larghissimo margine affidato alle scelte discrezionali delle cesellatore stesso anche se pare di capire che la corte si è riservata di verificare a posteriori se tali scelte siano o meno arbitrario
Del resto dubbio ulteriori investono altre fra le sei serie di indicazioni che la corte esplicitamente dato al Parlamento
Quale valore attribuire specialmente alle frasi in cui si concepisce la facoltà di trasmettere come un diritto soggettivo sottoposto ad autorizzazione
Con la precisazione che ove ne ricorrano le condizioni indicate a grandi linee dalla corte il rilascio dell'autorizzazione e vincolato e non meramente discrezionale con tutte le conseguenze che tale natura dell'atto comporta nel nostro ordinamento
Vari commentatori non hanno esitato a rispondere che la Corte si è sbagliata o se lasciata andare ad espressioni eccessive rispetto alle premesse dalle quali anche se era tardi
Insufficiente disponibilità delle frequenze per ora utilizzabili sia che lettere venga astrattamente definito come res communis omnium sia che lo si qualifichi alla maniera di pace con un patrimonio pubblico
Implicherebbe in effetti che il problema della selezione degli interessati esiste e non possa venire eliminato con artifici verbali sul tipo della formula dell'autorizzazione vincolato
Di qui la confusione è sostenuto da parecchie fonti dottrinali e politiche per cui si dovrebbe senz'altro parlare di concessioni oppure di licenze mangiati autorizzazioni men che meno spettanti ad una serie indefinita di aventi diritto
Mentre altri Autori né nessuno piuttosto che occorrerebbe distinguere i due momenti
Quello concessivo riguardante l'identificazione e l'assegnazione delle frequenze disponibili e quello autorizzativo attinenti al concorso fra i vari candidati alla stregua di criteri prestabiliti dal legislatore
Ma anche in quest'ultimo senso è ben chiaro che la situazione soggettiva da creare in capo al titolare di ciascuna emittente non sarebbe un diritto soggettivo immediatamente basato sulla Costituzione
Pensi troverebbe fondamento ancora una volta nei criteri discrezionalmente stabiliti dalla legge ordinaria sia pure in via generale estratto
Ma sì la sentenza del settantasei anche in questo diverso dalla sentenza del settantaquattro non ha avuto alcun seguito legislativo immediato e ravvicinato
Il grave ritardo non è certo imputabile alle oscurità o dalle ambiguità della corte
Determinanti invece si è rivelata l'impreparazione delle forze politiche ad affrontare e risolvere questioni così nuove come quelle concernenti la regolamentazione della radio televisioni private là dove il dibattito sulla riforma della RAI che era stato già molto approfondito quando sopraggiunse la prima sentenza legge di parziale annullamento del codice postale
Inoltre a ciò si è sovrapposta la generale crisi di funzionamento del raccordo Parlamento governo
Ed è diffuso il sospetto che il non provvede abbia fatto comodo almeno inizialmente alle stesse forze politiche alla democrazia cristiana ormai privata dell'esclusivo o predominante governo della società concessionaria ma anche ad altri partiti che il caos dell'etere ha reso più liberi di ritagliarsi spazi influenza diretta o mediata nel settore radiotelevisivo
Comunque sia del quinquennio ormai trascorso dalla seconda sentenza legge la situazione si è complicata oltremodo al di là di ogni possibile previsione della corte
Da un lato perciò la carenza delle disposizioni normative occorrenti per rimettere ordine fa sì che a quella sentenza si guardi tuttora come ad un punto di partenza obbligato secondo l'espressione di Paolo Barile
D'altro lato però il gran tempo passato e soprattutto il ritmo serrato con cui sempre nuovi problemi si sono intrecciati in questo campo
Hanno finito per mettere in crisi la stessa decisione del settantasei tanto che oggi ciascuno si chiede se e cinquanta a parte quella pronuncia regga ancora e posso fornire i criteri ispiratori della legislazione sempre più indispensabili
In linea di fatto si è registrato anzitutto il ben noto moltiplicarsi delle emittenti private che sembra protrarsi ancora nel periodo più recente
Nel giugno del settantanove un'indagine della RAI calcolava in quattro centoventiquattro il numero delle stazioni televisive in circa due mila ottocento quello delle stazioni radiofoniche
Alla fine del medesimo anno il ministro Colombo elevava vetrina seicentosettantasei mila seconde a tre mila trecentocinquantatré
Ed oggi sulla base del censimento disposto dal decreto ministeriale diciotto novembre ottanta si arriva addirittura la poco credibile cifra complessiva di sei mila
E l'ho riferita i canali anziché alle stazioni
Per quanto si faccia la tara distinguendo le vere e proprie emittenti da quelle che esistono solo sulla carta e per quanto si dica che l'impresa è destinato a sopravvivere non saranno più della metà o addirittura centocinquanta o centocinquanta secondi vari punti di vista
L'acqua
La concorrenza di questa folla di stazioni nessuna delle quali è autorizzata dei pubblici poteri costituisce di per se stessa la fonte di gravi inconvenienti
A cominciare dalle interferenze sia reciproche si apre giudicanti le trasmissioni della Società concessionarie sia tale da compromettere altri servizi pubblici figlia proiettate sul piano internazionale se a ciò si aggiungono la carente o di insoddisfacente disciplina dei rapporti di lavoro all'interno di moltissime emittenti
E le ricorrenti controversie con altre emittenti con la RAI TV con la società autori ed editori e via dicendo
Si spiega il perché una buona parte degli stessi operatori del settore radiotelevisivo privato aspiri oramai dichiari di aspirare alla certezza del diritto e chieda un'apposita regolamentazione
Ma intanto nell'attesa che il legislatore provveda alle tecniche di trasmissione si affidano si stringono i rapporti fra le stazioni trasmittenti e grosse società pubblicitaria con un notevole calo della pubblicità locale
Si formano vere e proprie reti nazionali per mezzo di interconnessione
Come sempre avviene anche nel campo che sto considerando all'inerzia del legislatore hanno sopperito i giudici ordinari ed amministrativo
Ai quali si deve già un grande numero di pronunce che sarebbe impossibile descrivere sistemare in questa sede
Di massima però credo di poter dire che gli organi giurisdizionali abbiano difeso la causa della radio e televisioni private di fronte allo Stato e dalla società concessi a respingendo la tesi che pace sosteneva ancora di recente sulla base di un'interpretazione letterale del dispositivo della sentenza duecentodue mille novecentosettantasei della Corte costituzionale per cui sarebbe un illecito amministrativo ritrasmettere senza una previa autorizzazione statale
Lungo questa linea i giudici ordinari sono progressivamente avanzati nel corso degli ultimi in particolare si è verificato in tal senso una graduale estensione del concetto di ambito locale
Se infatti il pretore di ci vediamo in un'ordinanza datata diciotto aprile settantotto lo faceva coincidere con la linea dell'orizzonte
Lo stesso pretore nella sentenza primo febbraio settantanove applicava il più esteso ed elastico metro dell'omogeneità di substrato etico economico territoriale politico e sociale all'interno della zona servitù mentre altri giudici hanno invece fatto diretto ricorso alle circoscrizioni amministrative sia comunali sia provinciali sia regionale
E nel medesimo tempo pari pretori hanno utilizzato anche in tal campo il discusso e discutibile criterio per cui i provvedimenti d'urgenza previsti dall'articolo settecento per codice di procedura civile potrebbero venire pronunciati anche i giudizi vertenti fra privati e pubbliche amministrazioni sia pure spettanti alla giurisdizione del giudice amministrativo
Offrendo pertanto agli interessati una provvisoria ma immediata tutela non viene
E a questo punto che si è avuta la pronuncia delle sezioni unite civili della Cassazione con la sentenza primo ottobre mille novecentottanta o primo luglio scusate forse disturbati
Numero cinque mila trecentotrentacinque
Si tratta di una decisione di fondamentale importanza quanto almeno la fase transitoria in cui ci troviamo la quale demolisce una gran parte della giurisprudenza ordinaria formatasi in materia concludendo che nelle controversie fra la RAI ed un'emittente privata non ancora dotata di autorizzazione
La situazione spettante a quest'ultima non si configura come un diritto soggettivo ma come un interesse tutelabile dinanzi al giudice un
Sì chiedo allegata la giurisdizione del giudice ordinario e parallelamente va negata la possibilità che esso adotti provvedimenti d'urgenza
Di fronte ad una tale decisione si sono levate alcune voci allarmate fino a sostenere come ha fatto il presidente della SIA Conte
Che la Cassazione avrebbe implicitamente considerato fuorilegge in quanto prive di autorizzazione amministrativa tutte le emittenti private
Ma l'allarme non ha ragion d'essere per lo meno in questi termini
Poiché la motivazione della Corte suprema non è certo intesa allegare ai diretti interessati una consistente garanzie al contrario la Cassazione esclude espressamente che in base alla giurisprudenza della Corte costituzionale la posizione soggettiva dei privati responsabili di trasmissioni televisive via etere pur senza avere chiesto o comunque ottenuto l'autorizzazione prescritta sia del tutto priva di tutele
E queste invece afferma la sentenza una posizione che ormai non può più essere considerata penalmente illecite
Ma equiparabile a quella di chi attraverso l'istanza di autorizzazione e l'assegnazione di frequenze abbia manifestato in modo golose Domingo l'intento di avvalersi della libertà di iniziativa garantita dalla Costituzione
Donde cito ancora testualmente
Una situazione che si inquadra tra quelle che sono variamente definiti in dottrina come diritti circolino Rincine o come diritti condizionati o inattesa di espansione
E che nei confronti della pubblica amministrazione ai fini della tutela giurisdizionale si atteggiano a come interessi legittimi
Certo la motivo le conseguenza di ciò consiste nella necessità di aprire il Tribunale amministrativo regionale in luogo del pretore
Ma gli inconvenienti sono compensati da una serie di vantaggi di ordine sia processuale sia sostanziale
Sul piano processuale non è senza significato che la Cassazione abbia meglio definito i compiti dei vari giudici togliendo così spazio ai dilatori regolamenti di giurisdizione
Mentre al venir meno dei provvedimenti d'urgenza ex articolo settecento fa riscontro la possibilità di chiedere la sospensione del provvedimento impugnato
Anche da parte del Consiglio di Stato quale giudice di appello avverso i dinieghi del TAR come già dimostra l'ordinanza tredici gennaio mille novecentottantuno della sesta sezione nel giudizio sarà la società avvento di Como ed il ministro delle Poste e Tedesco
Sul piano sostanziale voi dove sta scritto che i giudici amministrativi siano meno sensibile dei giudici ordinari di fronte alle ragioni delle emittenti private
Un eccellente di prova del contrario sta nella sentenza emessa il ventinove gennaio di quest'anno dal TAR della Toscana
Anche in tal caso il giudice nega che in attesa di un intervento legislativo per il quale non è stabilito alcun limite temporale
La trasmissione radiotelevisiva via etere da parte privata sia vietata o subordinata al previo rilascio di specifica autorizzazione e sottoposta ai controlli connessi
Ed interpreta la sentenza numero duecentodue della corte costituzionale
Nel senso che da essa non consegue l'automatica applicabilità del regime autorizzatorio Massone dovere del legislatore di stabilirne di moti e le condizioni di attuazione
Senza di che il controllo amministrativo aggiunge vitali si svolgerebbe patente violazione del principio di legalità
Di qui anzi la sentenza non esita desumere l'illegittimità dell'esercizio di qualsiasi potere sanzionatorio che sia pronto ad impedire l'uso di determinate frequenze in ambito locale
Allo scopo di evitare interferenze con programmi di altre emittenti private o della stessa società concessionaria del servizio pubblico nazionale
Espressamente ragione direi al limite del paradosso trattandosi di un giudice amministrativo del diritto non dell'interesse
Ma il diritto di ciascuno di utilizzare i mezzi di diffusione via etere in ambito locale
Difficoltà e complessità dei problemi da risolvere nella disciplina delle radio televisioni private
Sono puntualmente confermate dall'esame sia pur sommario delle bozze degli schermi dei disegni di legge finora elaborati in grande numero ma senza alcun successo
Un chiaro sintomo di quanto sto per dire consiste nel succedersi degli stessi progetti governativi curati dai vari ministri delle Poste e delle Telecomunicazioni che si sono succeduti in questi ultimi anni
Infatti si vada restrittivo disegno Collotti del luglio settantotto al più liberale progetto Colombo peraltro se non sbaglio nemmeno presentato alle Camere
Fino al testo di Gezi ancora in corso di stesura da parte di un'apposita commissione di studio
Ciascuno dei quali riparte da zero almeno formalmente
In quanto nostro dalla necessità di superare le insoddisfacenti soluzioni configurati in precedenza
Sarebbe il Sordi strada credo chi volesse spiegare questi atteggiamenti imputando lì alla vanità dei nostri uomini di governo
Vale a dire al loro desiderio di figurare in prima persona
E vero piuttosto che quanti mirano a ridisciplinare il settore radiotelevisivo si trovano oggi in presenza di una serie di vere e proprie antinomiche
O di contraddizioni potenziali determinate dal fronteggiarsi di esigenze opposte ognuna delle quali sarebbe però meritevole di venire specificamente soddisfa in sede normativa e di appunto di qui che derivano le molte difficoltà alle quali accennavo
In ordine logico tali difficoltà concernono principalmente
La ricerca del fondamento costituzionale su quale passare alle scelte legislative in questione
La definizione dell'ambito locale spettanti alle singole emittenti radiotelevisive private
L'individuazione delle frequenze da assegnare a nel loro complesso alle emittenti verissimo
La determinazione degli organi e dei provvedimenti di assegnazione le forme e i contenuti da privilegiare nella precisione dei criteri per la selezione dei vari candidati
Le prescrizioni per imporre i soggetti interessati
La disciplina antitrust in tutti i suoi aspetti
Quanto al fondamento costituzionale mi pare che il dilemma centrale sia questo
Se il fenomeno delle trasmissioni radiotelevisive private vada inquadrato nel titolo dei rapporti economici considerandole in vista degli articoli quarantuno e quarantatré della Costituzione
Ho vada collocato nel titolo dei rapporti civili riguardando lo alla luce dell'articolo ventuno
Nel primo senso agli autori che operano in sostanza un'estensione e una trasposizione dei concetti già utilizzati dalle due sentenze legge della Corte costituzionale
Che hanno testualmente definito la radiotelevisione di Stato come un servizio pubblico essenziale ed i primari preminente interesse generale
Inoltrandosi su questa strada Sandulli afferma senz'altro in uno scritto del settantanove
Che ha esercitato da qualunque soggetto pubblico-privato quello delle radio diffusioni sonore e visive sia indifferentemente un servizio pubblico nell'accezione infine parla l'articolo quarantatré e cioè un servizio offerto a chiunque possa avere interesse a fruirne
E dunque potenzialmente all'intera comunità appare indubitabile ed è stata espressamente affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza novantaquattro del mille novecentosettantasei
Ma conviene aggiungere che a risultati in qualche modo a Fini si potrebbe pervenire non attraverso l'esaltazione proposta da Sandulli ma in base alla sua valutazione dell'emittenza priva ossia sostenendo come ha fatto più d'uno
Che la bolla delle trasmissioni radiotelevisive cosiddette libere non è l'informazione bensì lo spettacolo
Cosicché sarebbe fuori luogo invocare per esse la libertà di espressione che bisognerebbe invece trattarli alla stregua di un puro mercato di consumo
Soggetto pertanto alle disposizioni costituzionali dell'articolo quarantuno in tema di iniziativa economica privata cui del resto ha recentemente fatto accenno anche la Corte di Cassazione
Per contro altri autori mi riferisco specialmente aforistica Capotosti
Hanno contestato che sia pertinente ragionare di servizio pubblico circa le emittenti in questi
Dal momento che dei servizi pubblici non si dovrebbe trattare in termini sociologici o naturalistici ogni qualvolta venga in considerazione un interesse del
Ma in termini strettamente giuridici collegando tale figura modelli giuridicamente caratterizzati dall'imposizione di obiettivi di interesse generale sul tipo di quelle che si realizzano o dovrebbe realizzarsi in ordine alla RAI TV
Di qui la conclusione che l'aggancio agli articoli quarantuno e quarantatré della Costituzione sarebbe fuorviante
Perché l'intera partita dovrebbe dunque giocarsi all'interno delle previsioni dell'articolo ventuno
Per cui tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione
Previsioni per ricostruire si intende
Nel senso individualistico teorizzato da Esposito e non in funzione di un qualsivoglia pubblico interesse
Ma anche in tal senso l'antinomia non si scompone bensì risalta in modo ancora più netto
Poi chi su questo piano si tratta di conciliare o di bilanciare la libertà di ognuno con la libertà di tutti o meglio del maggior numero possibile di interessanti
Tenendo conto della limitata disponibilità del mezzo in USA ed evitando perciò il costituirsi nel formale esercizio di quella libertà di troppo forti e troppo esclusive posizioni di potere privato
Quanto all'ambito locale in modo attinente alla definizione di esso è stato chiaramente individuato dalla Corte costituzionale
Già nella sentenza duecentodue del mille novecentosettantasei si ignorava infatti la necessità di utilizzare i parametri che consentano di circoscrivere una limitata ed omogenea zona di utenza senza peraltro ecco il punto
Eccessive restrizioni tali da vanificare l'esercizio medesimo
Oggi il nodo non è ancora sciolto
Ma certamente si procede verso ambiti sempre più estesi
Per quanto si afferma il criterio di attribuire sia o possa essere vero secondo i punti di vista il criterio di attribuire ad ogni singolo emittente una cordata locale e non mai nazionale
è completamente superato il punto di partenza costituito dello dall'articolo ventiquattro della legge centotré del mille novecentosettantacinque che per gli impianti via cavo prevede aree geografiche comprendenti complessivamente una popolazione non superiore ai centocinquanta mila dita
Già nell'articolo cinque del disegno Collotti l'ambito delle diffusione televisive raggiungeva di regola i quindici chilometri di raggio eccezionalmente elevabile a venti
Oppure equivaleva rare comprensoriale con popolazione non superiore ad un milione di abitanti poté eccezionalmente ad un milione e mezzo
Ma di lì a poco il progetto Colombo eleva il tetto della popolazione fino a tre milioni che divengono quattro nel testo elaborato dal centro dalla madre
Laddove per esempio il disegno presentato dal Pd Hoop aumenta il raggio fino a centotrentatré chilometri
E ciò si spiega almeno per un duplice ordine di motivi
La difficoltà pratica di imporre una camicia di forza realtà ormai stabilizzate e difficilmente eliminabili o comprimibili oltre misura
E l'inopportunità di congegnare un sistema locale naturalmente antieconomico che al limite potrebbe potevo sapere grazie avanzare anch'esso pretese sovvenzioni pubbliche
Quanto all'assegnazione delle frequenze
Le scelte effettuare comportano la soluzione di un problema ricorrente in tema di regolamentazione delle radio televisioni private
Quale peso rispettivo cioè deve essere attribuito al legislativo e dall'esecutivo
Alla legge formale o da equiparati e nei provvedimenti amministrativi ovvero ad interventi su legislativi come sono stati definiti con voluttà genericità da parte di chi Zaccaria
Sia nel disegno prodotti sia nel progetto Colombo si opta per l'esecutivo
Prevedendo un piano di assegnazione delle frequenze approvato da un apposito comitato nazionale per la radiodiffusione su proposta del ministro competente
Ma i due testi divergono circa la composizione del comma del Comitato che il primo come noto concepisce alla stregua di un collegio di estrazione politica
Mentre il secondo che inserisce una serie di Esperti variamente denominati presidenti delle Camere commissioni interregionale comprensiva di tutti i presidenti delle Regioni consiglio dei ministri
E le ragioni di divergenza si moltiplicano se si guarda l'intero quadro delle proposte dottrinali e politiche finora avanzate sul
Alcuni come chierico e Zaccaria suggeriscono infatti di affidare ampi poteri di controllo e di indirizzo ad una Commissione parlamentare sul tipo di quello esistente per il servizio pubblico radiotelevisivo
Altri come tacciata anche Amato temono che in questo modo si tengano assommare le posizioni di partito sull'opzione culturale realizzando un pluralismo di maniera
E dunque propendono per scelte che tecniche magari affidate al competente ministero sotto la vigilanza di un Ombudsman nominato dal Presidente della Repubblica
Ed altri ancora troncare il problema
Optando senz'altro che una decisione finale del Parlamento in forma legislativa come si legge nell'articolo sette della bozza predisposta dal centro che ci ospita
Fermo rimane comunque che nell'individuazione delle autorità alle quali demandare l'assegnazione delle frequenze e delle conseguenti licenze ed autorizzazioni
L'orientamento che oggi prevale e nel senso di puntare sullo stato apparato
Come già indicato dal dispositivo della sentenza numero duecentodue del settantasei in cui la Corte Costituzionale ragionava esplicitamente di un'autorizzazione statale
Va ricordato che non molto tempo addietro il tema era oggetto di vivaci discussioni tra i sostenitori di un'esclusiva competenza dello Stato sia normativa che amministrativa e i sostenitori di una competenza da delegare alle regioni
Comuni fra i quali specialmente braccio negavano a priori la legittimità di regimi territorialmente differenziati
Gli altri Fracanzani Giuliani chili Grisolia Macchitella immaginavano invece che le regioni potessero assumere un ruolo essenziale nella definizione di governo che i sistemi radio televisivi locali
Ed anche in questi termini emergeva una serie di problemi di ordine costituzionale trattandosi di stabilire se il capoverso dell'articolo centodiciassette nonché il secondo comma dell'articolo centodiciotto della Costituzione
Consentano di delegare alle Regioni qualsiasi tipo di funzione
O dal pieno di mira alle sole funzioni statali di interesse locale o altrimenti collegate a funzioni regionali
Per poi chiarire anche la seconda ipotesi se il regime delle radio e televisioni private
Sia di interesse regionale ed eventualmente in quale misura o di implichi invece in ogni caso decisioni di portata nazionale
Questioni più attuali e direi anche più gravi si pongono nella selezione dei richiedenti
A questi effetti occorre anzitutto stabilire l'orientamento ad assumere verso i titolari delle imprese già esistenti
Se premiare le loro esperienze della professionalità che verosimilmente si hanno acquisito come tende a fare all'articolo quindici del testo proveniente dal centro Calamandrei
Occorre invece almeno formalmente sul medesimo piano di tutti gli altri possibili interessati nel tentativo di evitare che le loro istanze esauriscano per intero le frequenze disponibili
Inoltre e molto discussa la sorte da riservare ai soggetti collettivi fra virgolette
Aventi diritto all'accesso in base all'articolo sei della legge centotré del mille novecentosettantacinque vale a dire dai partiti e dai gruppi rappresentati in Parlamento
Alle organizzazioni associative dell'autonomie locali sindacati nazionali alle confessioni religiose e via dicendo
Alcuni vorrebbero secondo la tesi di carretti Ravenna che venissero loro attribuite per legge posizioni preferenziali
Laddove altri studiosi alludo soprattutto a Santoro
E sentono invece nettamente sostenendo che proprio questi dovrebbero essere i soggetti da escludere allo stesso modo delle imprese pubbliche o a prevalente partecipazione pubblica perché già favoriti in altra sede
Ma la questione dei criteri preferenziali a sua volta secondaria rispetto alla determinazione dei criteri generali
In mancanza dei quali le norme sulle autorizzazioni o concessioni licenze che dir si voglia rischierebbero di risultare lesive dei principi non solo di legalità ma anche di eguaglianza
E prima ancora si tratta di decidere fino a che punto la legge debba essere dettagliata sicché si ripropone il problema dei rapporti fra la disciplina legislativa che i provvedimenti amministrativi di attuazione
Ancora
Domina l'incertezza quanto ittiti era il grado di penetrazione dei vincoli da imporre ai soggetti autorizzati
Comunemente ad esempio si suole ritenere che i tempi destinati alla pubblicità dovrebbero essere evitati
Ma il controverso in quanto del tempo ammissibile
In complesso che progressivamente salito dal tre per cento del Disegno Fracanzani al cinque per cento di un primo progetto Colombo al dieci per cento del disegno Guidotti al dodici e al quindici per cento di altri testi più recenti
Ne mancano quanti sostengono come Santoro
Che non si dovrebbe fissare nessun limite temporale là dove è in gioco la vita stessa delle emittenti private
O che per meglio dire si tratterebbe piuttosto di regolare le modalità di trasmissione dei messaggi pubblicitari come fa in sostanza l'articolo tredici numero nove del testo dovuta al centro Calamandrei o di controllarmi contenuti in difesa degli interessi dei consumi
Così pure si tende a pensare che l'autorizzazione dovrebbe comportare l'impegno a trasmettere una quota di programmi proprio
Per assicurare l'autonomia produttiva dei soggetti autorizzati
Ma si discute anche in tal senso circa l'entità del vincolo che il progetto Collotti elevava addirittura il cinquanta per cento
Della programmazione globale mentre altri vorrebbero renderla assai meno pesante
E ci si chiede nel medesimo tempo quali possano essere i criteri di identificazione dei programmi propri in vista degli sbagliatissime tipi di trasmissioni radiotelevisive che vengono in questione
Da ultimo si pone l'esigenza di chiarire se i programmi vada nomino soggetti ad un qualche limite di contenuto
Sotto questo aspetto sembra ormai superata la proposta Fracanzani per cui le emittenti private avrebbero dovuto concedere un minimo del cinque per cento del tempo complessivo a titolo gratuito ad organizzazioni aderenti ad associazioni individuate con legge regionale
Ma resta se non altro il grave problema delle trasmissioni preelettorali in ordine alle quali il criterio dell'eguale opportunità da garantire a tutte le forze politiche concorrenti
Con schegge colla naturale difficoltà di rendere elettoralmente imparziali emittenti che risultino politicamente orientata ed anzi create con il preciso scopo di propaganda certe e non altro idee politiche
Quanto infine alla disciplina antitrust
Anch'essa implica che si risolverà o si sciolga una serie di note intricatissima sia preventivi sia successivi rispetto al momento dell'autorizzazione
In via preventiva se veramente si vogliono evitare forme di concentrazioni o situazioni di monopolio oligopoli secondo il noto ammonimento della corte costituzionale
Occorre stabilire un limite ad autorizzazioni rilasciabile a favore di uno stesso soggetto
E parallelamente occorre di nuovo affrontare la problematica già cara pigiati dell'imprenditore occulto
Imponendo a tal fine apposite caratteristiche che ne assicuri cosa tra trasparenza all'impresa radiotelevisiva privata
In via successiva
Occorre d'altronde orientarsi con chiarezza di fronte alla tendenza che in linea di fatto mi sembra inarrestabile alle concentrazioni alle commissioni ai collegamenti di ogni tipo
Occorre cioè stabilire se il diritto dei passi fondare il fatto magari per mezzo della quarta rete di stampo socialista
Oppure debba costruire un argine nel qual caso non si tratta soltanto di vietare o di circoscrivere territorialmente le interconnessioni soggettive
Occorre riflettere su quello che sarebbe il city chiamato connessioni funzionali concernenti i messaggi no limits
Ne basta
In quanto si aggiunge il problema dei collegamenti di tipo cosiddetto verticale a cominciare da quelli robustamente instaurati supera i mittenti e società pubblicitarie con effetti che si estendono agli stessi programmi Patrascu
Ed anche in tal senso Vietti progetta come la commissione di studio insediata dal ministro di Gezi di istituire un'apposita autorità dotata di permanenti potere di controllo sull'intero settore radiotelevisivo
Di tutti questi problemi dovrà farsi carico il legislatore
Ed è qui devo dire in ordine all'ultimo aspetto dell'ultimo punto che ho trattato che il testo prodotto dal Centro Calamandrei mi sembra carente a meno che beninteso ma lo diranno i relatori non si tratti di un silenzio consapevole e delibere
Nel mentre questo lungo e tortuoso processo tarda a concludersi
Dare i giudici si sono però nuovamente rivolti alla Corte costituzionale
Tra le più antiche ricorderò l'ordinanza dodici aprile settantasette del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari che dubita sia legittimo estendere alle emittenti televisive private il divieto di proiettare film vietati ai minori di diciotto anni
L'ordinanza sette novembre venti dicembre settantasette rispettivamente emesse dal pretore di Porretta Terme dal pretore di Firenze che pongono entrambi questioni relative alle vigenti norme sulla installazione di impianti ripetitori
Non che l'ordinanza quindici giugno settantotto del pretore di Sassuolo che contesta l'articolo quaranta della legge centotré del mille novecentosettantacinque nella parte in cui gli organi titolare di ripetitori di emittenti estere all'eliminazione dei messaggi pubblicitari
Tra le più recenti figura l'ordinanza sette febbraio settantanove del pretore di tra sacro
Che non si limita ad impugnare le norme a suo avviso tuttora preclusive della radiodiffusione private in ambito locale ma investe singolarmente la stessa legge numero ottantasette del mille novecentocinquantatré sul funzionamento della Corte costituzionale in quanto non prevede una disciplinata ad ordinare al formarsi di vuoti legislativi per effetto degli annullamenti disposti dalla Corte
L'ordinanza di gran lunga più noto ed importante
è stata tuttavia quella emessa dal Pretore di Roma in data diciotto novembre mille novecentottanta sono ricorso proposto dalla RAI contro la società Rizzo peraltro
Secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale argomenta in particolar modo il pretore
Il valore costituzionale del monopolio radiotelevisivo non è assoluto ma storicamente verificabile alla luce dei criteri e delle valutazioni che la stessa Corte ha costantemente esplicitato considerandoli come necessari presupposti di fatto e dalla documentazione delle società interessate aggiunge il pretore
Potrebbe presumere si ragionevolmente che la situazione di fatto relativa alla limitatezza dei canali utilizzati e dal costo degli impianti sia sostanzialmente modificata per effetto dei progressi durante e quindi assunto che la posizione di privilegio attribuita allo Stato e per esso alla RAI crea un evidente il ragionevole disparità di trattamento
Con la conseguenza che una serie di disposizioni del codice postale della legge numero centotré del mille novecentosettantacinque sarebbero illegittime nella parte in cui questa normativa cito ancora testualmente legittimando il monopolio pubblico delle trasmissioni televisive via etere a carattere nazionale preclude alle imprese private la possibilità di istituire per gestire attività televisive aventi lo stesso carattere nazionale e conferisce alla pubblica amministrazione una potestà discrezionale nella determinazione dell'ambito di utilizzazione delle frequenze
Contenuti a parte
L'ordinanza del Pretore di Roma e tanto più significativa in quanto destinata ad essere
Discussa come ormai ufficialmente noto nella prossima udienza del ventinove aprile
Con il che si è rovesciata la prospettiva corrente fino all'inizio di quest'anno per cui si immaginava o almeno si spera gli ospedali che almeno questa volta il Parlamento avrebbe preceduto la Corte costituzionale
Ovviamente non sono in grado di fare previsioni di sorta sull'esito del giudizio
Non posso preconizzare in altri termini se avremo una terza sentenza legge sedi saranno un accoglimento o rigetto strettamente correlati all'oggetto specifico dell'impugnativa se viceversa faremo per ora ricorso un'ordinanza distrutto
Significherebbe un ulteriore inerzia delle forze politiche in Parlamento
Quale che sia la decisione e infatti manifesto che la Corte non potrebbe risolvere esser la totalità e nemmeno la più parte dei moltissimi problemi che in sintesi ho cercato di
Perciò malgrado tutto
Consentitemi di concludere con l'augurio che almeno in questa occasione era il più breve tempo possibile
Cessi la supplenza dei giudici in materia di fusioni radiotelevisive e si stabilisca un più fisiologico rapporto tra Corte costituzionale e parla e ringrazio
Ringrazio il professor Fara dentro la sua chiarissima decise relazione
L'onorevole Bogi sottosegretario presente quindi penso che si terrà conto del degli avvertimenti o degli appelli
Giudice fallimentare la parola al professor Sergio Fois la sua relazione sui principi generali
Un
Molto se
Sono trascorsi più di quattro anni da quando la Corte costituzionale riducendo notevolmente l'ampiezza del monopolio pubblico ha liberalizzato lettere in ambito locale e ha reso possibile che il fenomeno delle emittenze arrivata si consolidasse se si trattasse assumendo un significato che contrassegna il mondo dell'informazione dello spettacolo in maniera che ormai può considerarsi irreversibile
Non può mettersi però che il suddetto fenomeno continua a svilupparsi in maniera che viene definita come selvaggia perché si è esposto a condizionamenti politico economici tanto più pericolosi quanto più di frequente occulti
Verbalmente grave e anche il fatto che nel settore si verifichino interventi surrettizi di organi giurisdizionali
A volte disegno profondamente contraddittorio avvolte tesi ad esercitare un ruolo di supplenza che oltre ad essere criticabile nel merito delle sue motivazioni
Pretende di sostituirsi al necessario intervento legislativo
Non bisogna nascondersi però che l'intervento legislativo nella materia delle radio e televisioni private o ispirarsi ad esigenze più o meno radicalmente contrastanti
Un primo
In prima atteggiamento infatti può essere quello di invocare o sottintendere l'esigenza di ripristinare articolati meccanismi con geni normativi capaci di garantire ai pubblici poteri un controllo intrinseco del mondo nel mondo dell'emittenza privata
Così da impedire ad attenuare la capacità dialettica concorrenziale di tale emittenza nei confronti di quella pubblica
Simile esigenza che si presenta anche come quella che tende per così dire a inglobare in un unico sistema radiotelevisivo l'emittente pubblica e privata
Presuppone anche sebbene in modo più o meno apertamente dichiarato il tentativo di giungere a un'interpretazione riduttiva della portata del significato della sentenza numero duecentodue del sessantasei della corte costituzionale
Lo scopo di una simile interpretazione riduttiva è quello di consentire al legislatore una rilevante ampiezza discrezionalità nella fissazione del tipo di disciplina
Ed un'analoga ampiezza di potere discrezionale agli organi esecutivi nell'applicazione della legge che intervenga nel settore
Alla suddetta esigenza se ne contrappone invece un'altra ispirata a principi tendenzialmente molto diversi o addirittura divergenti
Caratteristica di tale esigenza è quella di affrontare e risolvere il problema della disciplina dell'emittenza privata
Prima di tutto e soprattutto in termini di libertà così da assicurare a tale emittenza ma reale competitività sia al proprio interno stia sia specialmente verso l'esterno nei confronti dell'emittenza pubblica
Presupposto di tale esigenza è quella di sfruttare al massimo le indicazioni che appunto in termini di libertà provengono dalla suddetta sentenza della Corte costituzionale
Perché come accenneremo non sono né poche scarsa importanza
Caratteristica di tale esigenza infine quella di perseguire fermamente lo scopo per cui la formulazione della disciplina legislativa
Deve essere tale da limitare al massimo o addirittura escludere ogni volta che sia possibile quelle scelte discrezionali dei pubblici poteri dei quali per la loro stessa natura non possono che incide negativamente su una reale garanzia di libertà
Benché le precedenti note introduttive abbiamo descritto le caratteristiche le implicazioni delle due contrapposte esigenze in termini che possono apparire sommario addirittura generici
Bisogna comunque permettere che lo schema legislativo predisposto dal gruppo di lavoro del centro Calamandrei
Ha cercato in ogni modo di ispirarsi alla seconda delle esigenze sopravvenute naturalmente fatta una simile scelta fondamentale il gruppo di lavoro ha dovuto affrontare un implicare la soluzione di una serie di specifici problemi che si presentano come inevitabili nel tradurre in termini legislativi la disciplina radio televisioni private
La presente relazione appunto perché dedicata ai principi generali dello schema di disciplina predisposto dal gruppo di lavoro
Dovrà quindi essenzialmente essere rivolta a dare conto dei suddetti problemi tentando di offrire in maniera esplicita e articolata le varie ragioni che hanno ispirato le scelte adottate in ordine ai problemi stessi
Il primo problema di fronte al quale si è trovato riguarda una questione assolutamente pregiudiziale
La questione cioè se quanto desumibile dalle sentenze pronunciate dalla Corte costituzionale in riferimento al caso dell'emittenza radiotelevisiva in ambito locale
Consenta di Consip di configurare un vero e proprio diritto soggettivo all'esercizio dell'attività di radio diffusione
In tale ambito o invece se dalle sentenze stesse se i ricavi tutt'al più una mera affermazione il generico principio non suscettibile di per se stesse ad implicare la configurabilità di un simile diritto
La seconda alternativa è stata sostenuta da chi ha creduto di poter rilevare e i riferimenti l'articolo ventuno costituzione contenuti nelle sentenze della corte e specialmente in quella del settantasei
Si risolvono soltanto nel riconoscimento di una mera esigenza di principio in rapporto all'uso del mezzo radiotelevisivo
La connessione con l'articolo ventuno dalla costruzione sarebbe produttiva di un mero principio di libertà e non invece di un vero e proprio diritto di libertà imputabile a invocabile da soggetti concretamente determina la conseguenza più evidente di tale impostazione sarebbe quella di ritenere che il legislatore nell'intervenire a disciplinare la materia dell'emittenza privata
Sia giuridicamente vincolato solo dal rispetto della suddetta esigenza di principio mentre godrebbe di un'ampia sfera di scelte discrezionali nella configurazione delle specifiche situazioni giuridiche soggettive e nel modo di regolarla e di atteggiarsi
Devo subito precisare che la secondo delle alternative sopra esposta
C'è sembrata inaccettabile
Abbiamo invece ritenuto di accogliere l'altra alternativa secondo la quale la Corte ha implicato l'esistenza di un vero e proprio diritto ex articolo ventuno a tale conclusione mi sembra debba aggiungersi principalmente per le seguenti ragioni prima di tutto bisogna ricordare che la Colt corte ha testualmente affermato l'esistenza di un vero e proprio diritto del singolo nel caso dell'esercizio dei ripetitori trasmittenti estere così nella sentenza numero duecentoventicinque del settantaquattro
Tale diritto del singolo è stato configurato dalla corte non solo e non tanto in rapporto alla iniziativa economica privata riconosciuta dall'articolo quarantuno costituzione
Ma anche specialmente in rapporto al libero uso dei mezzi di diffusione del pensiero garantito dall'articolo ventuno
Ma se un simile specifico diritto del singolo è stato affermato relativamente all'ipotesi dei ripetitori esteri non si vede per quale ragione la Corte avrebbe dovuto adombrare una conclusione diversa nel caso dell'emittenza radiotelevisiva in ambito locale
In entrambi i casi si tratta infatti di fusioni radiotelevisive che avvengono attraverso lettere ed è quindi evidente l'assoluta analogia per non dire la piena sostanziale identità delle situazioni tra parentesi posso aggiungere
Fuori della lettura a questo riguardo
Un quanto sta stato accennato prima nella relazione di Paladini e ci sarebbe una carenza nella proposta del Calamandrei per quanto riguarda il trattamento
Dei ripetitori delle emittenti estere che è stata nostra convinzione trattare in maniera assolutamente identica
Perché il fenomeno non è assolutamente diverso ma alla stessa natura
Il i cosiddetti ripetitori di emittenti estere cioè devono essere sottoposti all'identica disciplina in tutto e per tutto
Nessuna posizione disciplina particolare dovrà riguardare i ripetitori di emittenti estere è stata quindi una missione voluta nel progetto la mancanza di qualsiasi riferimento ai ripetitori limite inchieste
Riprendendo il filo del discorso
Si può dire in altri termini se l'esercizio delle sale l'esercizio dei ripetitori esteri è stato dalla corte configurato come diritto del singolo
Non c'è valida ragione per ritenere che la Corte abbia potuto configurare in maniera sostanzialmente diversa il caso della diffusione in ambito locale
La natura i caratteri di due tipi di attività in questione sono identici così come i denti ci sono i presupposti costituzionali in base ai quali essi debbano essere configurati
A ulteriore conferma delle considerazioni prima fatte bisogna ancora sottolineare che nella sentenza settantasei la corte
Nel dichiarare la parziale illegittimità della Riserva statale sulla diffusione radiotelevisiva riempì liberalizzare le trasmissioni in ambito locale
Ha ritenuto che con corresse anche ed in maniera determinante la violazione del principio di eguaglianza sancito dall'articolo tre Costituzione
In particolare ha ritenuto che il divieto di diffusione privata in ambito locale non garantisce parità di trattamento con quanto la stessa corte aveva concluso per le trasmissioni via cavo nella stanza nella sentenza numero duecentoventisei del settantaquattro
In tal modo la Corte ha posto in una situazione di sostanziale parità i due tipi di diffusione anche se essi sono legati a presupposti tecnici relativamente diversi
Ma è proprio nel caso delle televisioni via cavo la Corte ha più volte specificamente invocato la libertà di manifestazione del pensiero sancita dal comma primo dell'articolo ventuno costituzione
Nonché le libertà garantite dagli articoli ventuno e quarantuno costituzione
E quindi è evidente che in tal caso la Corte ha presupposto la configurazione di un vero e proprio diritto di libertà non già di una semplice generica esigenza di principio
Se d'altra parte come si è detto la corte ha espressamente argomentato anche in applicazione del principio di eguaglianza ciò vuol dire che non poveri ipotizzato una diversa situazione giuridica nel caso dell'attività radiotelevisiva in ambito locale
In altri termini
Ed appunto sulla base dell'applicazione del principio d'eguaglianza così come la posizione giuridica nel singolo messi nei confronti della televisione via cavo
è stata espressamente configurata in termini di diritto di libertà anche e soprattutto ex articolo ventuno costituzione
Ineguali termini diritto di libertà non può che essere configurata la posizione del singolo rispetto alla diffusione via etere in ambito locale
Per concludere nel senso sopra indicato vale infine un'ultima considerazione
Nella sentenza numero duecentodue del settantasei la corte tra l'altro è contestuale riferimento ha riconosciuto l'esistenza di un diritto di iniziativa privata per quanto riguarda la diffusione in ambito locale
Come si vede il rapporto l'articolo quarantuno costituzione manca il benché minimo appiglio per supporre che la Corte abbia inteso invocare una mera esigenza di principio invece che è un vero e proprio diritto soggettivo
Ma se la Corte ha ritenuto che esistessero i presupposti e le condizioni per configurare un vero e proprio diritto di iniziativa privata come può pensarsi che abbia inteso privilegiare la tutela di un'attività economica rispetto a quella dell'altra attività
Quella della Mini di manifestazione del pensiero che nella scala dei valori costituzionali occupa un livello sicuramente superiore
Come può pensarsi cioè che rispetto a un identico tipo di attività contenutistica mente sconsiderata
Quella appunto di diffusione radiotelevisiva in ambito locale la corte abbia considerato configurabile tutelabile un diritto d'impresa e non invece un diritto di manifestazione attraverso il corrispondente mezzo di diffusione d'altra parte come più altre cercherò di ricordare nel campo dei mezzi di diffusione del pensiero il diritto d'impresa altro non è che uno dei principali strumenti mediante il quale il diritto alla libera diffusione si organizza e si svolge nella concretezza della vita associata il primo in Italia i diritti e quindi intrinsecamente finalizzato alla effettiva soddisfazione del secondo
Le implicazioni di tale rapporto non possono però non convergere nel senso che qualora se ritengano esistenti le condizioni per il riconoscimento del diritto d'impresa
Tali condizioni debbano essere debbano necessariamente implicare anche la piena configurabilità del diritto garantito dall'articolo ventuno a Costituzione
Tutte le precedenti considerazioni servono dunque a dimostrare che nelle sue sentenze la Corte non ha implicato il riconoscimento di una mera esigenza di principio
Ma invece di un vero e proprio diritto ad esercitare in ambito locale il libero uso del mezzo radiotelevisivo via etere
Coloro che si oppongono alle ipotizzi verità di diritti soggettivi costituzionalmente garantiti nel settore delle diffusioni radiotelevisive anche se in ambito locale
Non si limitano però al tentativo di dare un'interpretazione riduttiva delle affermazioni contenute nella sentenza della corte del settantasei
Bensì invocano anche la disponibilità non illimitata delle frequenze tale situazione impedirebbe di imputare a tutti il diritto in questione
Conseguenza di tale impostazione sarebbe che l'esistenza di un simile diritto non potrebbe costituire il presupposto fondamentale del e di limite all'intervento legislativo del nella materia
Riconoscimento di tale diritto dipenderebbe invece dalle scelte discrezionali del legislatore stesso per sarebbe intrinsecamente subordinato alle valutazioni di pubblico interesse che l'intervento legislativo operasse nella materia
Anche la suddetta impostazione è stata però ritenuta inaccettabile dal gruppo di lavoro del Calamandrei sia perché contrarie presupposti espressamente accolti dalla Corte costituzionale sia perché viziata da intrinseca astrattezza
Per quanto riguarda ciò che è stato puntualizzato dalla Corte costituzionale
Bisogna sottolineare che tutto deve basarsi sulla formazione che esiste per le trasmissioni su scala locale via etere una disponibilità sufficiente a consentire la libertà di iniziativa privata senza pericolo di monopolio Dorigo o di privati
La questione dunque se la configurabilità del diritto costituzionale sia assolutamente legata alla il limitatezza della disponibilità del mezzo valutata in sede teoricamente astratta
Poi invece alla sufficiente disponibilità valutata nella concretezza dell'esperienza la realtà della vita associata sembra evidente che dal punto di vista giuridico abbia senso basarsi sul secondo tipo di valutazione e non sul primo dal punto di vista giuridico e dunque ai fini della configurabilità di un determinato diritto
Quello che conta infatti è che possano goderne tutti coloro i quali secondo un concreto calcolo di probabilità abbiano effettivamente interesse capacità di esercitarlo
Sotto altro profilo soltanto la necessaria esistenza di situazioni di monopolio Dorigo Polito contraddice al diritto di tutti coloro che abbiano interesse capacità di agire nel corrispondente settore
Se si ritiene che l'uso locale delle frequenze implichi una sufficiente disponibilità delle stesse
Ciò basta ad escludere la necessaria insorgenza di monopoli o oligopoli e consente una ragionevole previsione sulla possibilità di godimento del diritto da parte di coloro che ne abbiano interesse capacità in altri termini
E sotto il profilo prima ha detto
Quanto alla disponibilità del mezzo la situazione non è nella concretezza del suo atteggiarsi sostanzialmente diversa da quella che esiste nel caso degli altri grandi mezzi di diffusione quali la stampa quotidiana il cinema il teatro
Anche in tal caso il godimento del corrispondente diritto di diffusione riguarda non tutti i soggetti dell'ordinamento e non l'ordine e nell'ordinamento astrattamente considerati bensì tutti coloro che abbiano interesse capacità di vario genere
Anche in tal caso pur non sussistendo monopoli e oligopoli necessarie esista il pericolo dell'instaurazione di situazioni oligopolisti dice Olderico olistiche anche in tal caso dunque
La configurabilità del corrispondente diritto costituzionale non si pone in termini astratti
Ma solo in quelli per cui esiste ma sufficiente probabilità che l'effettivo godimento di tale diritto non sia per sempre limitato a pochi o pochissimi ma invece aperto a tutti i potenziali fruitori interessati e capaci
Se poi si passa dal terreno delle considerazioni generali a quello dei rilievi riguardanti l'attuale concreta realtà dei fatti si può ricordare come recenti operazioni censimento abbiamo accertato la esistenza di almeno circa due mila settecento tra radio e televisioni private in ambito locale secondo anche quello che diceva il professor Paladin
Il censimento
Avrebbe accertato numero ancora superiore di radio e televisioni private
Un vero quindi che implica un'ampiezza più che apprezzabile quando è possibile i fruitori del mezzo in questione perché potrebbe essere tanto più significativo se venisse comparato ad esempio con il numero delle testate giornalistiche attualmente esistenti
Per altro verso la sufficiente disponibilità delle frequenze in ambito locale dipende anche da una serie di variabili giuridiche e tecniche che solo in minima parte possono essere accennate in questa sede
Ma che potrebbero avere notevole importanza per ampliare ulteriormente la suddetta disponibilità
La principale di tali variabili riguarda la possibilità di disporre delle frequenze attualmente Zoggia utilizzate un via di futura utilizzazione della terza rete del servizio pubblico nazionale
è evidente che se tali frequenze fossero attribuite per l'utilizzazione dell'emittenza privata in ambito locale la disponibilità di cui si è detto crescerebbe in maniera considerevole
Già per questo solo fatto la concreta configurabilità di un diritto costituzionale dei singoli risulterebbe rafforzata e confermata al di là di ogni ragionevole dubbio
Proprio per tale ragione oltre che per ragioni di più specifica legittimità costituzionale il gruppo di lavoro del Calamandrei nello schema legislativo proposto implica l'eliminazione della terza rete ma su tale punto cercherò di fare qualche cenno più oltre
Variabili più strettamente tecniche K capaci di influire sull'ampliamento della sufficiente disponibilità delle frequenze
Possono essere rappresentate in primo luogo dall'uso delle GHz in modo da ottenere la realizzazione di un sistema di ponti radio tra le stazioni emittenti che senza impegnare il tipo di frequenze adibite alla normale diffusione circolare
Tuttavia serva collegare andato insieme di punti di emissione Serventi la medesima emittente
In secondo luogo risultati ancora più apprezzabili potranno essere realizzato realizzati quando le condizioni economiche il progresso tecnico
Già notevolmente avanzato prenderanno attuale conveniente l'uso dei satelliti e semplificherà hanno l'adozione tra le emittenti avervi trasmittenti dei collegamenti via cavo
Tali non è il mio compito né mia competenza soffermarmi su tali prospettive di progresso tecnologico posso soltanto far riferimento all'Alto Garda grado di probabilità che sembra contraddistinguere le e ciò al fine di rilevare come ogni intervento legislativo che riguarda l'emittenza privata
Deve essere congegnato in modo da non prescindere da esse e deve tener conto che in un futuro più o meno prossimo
La già esistente sufficiente disponibilità e destinato aumentare rendendo così sempre più concretamente praticabile il diritto costituzionale alla libera immissione radiotelevisiva
Per concludere sul punto riguardante la configurabilità del suddetto diritto costituzionale
Contro tale configurabilità pestato infine ha avanzato l'ultimo tipo di obiezione
Quella cioè che muove dalla considerazione secondo cui lettere un arresto non mi sogno ecco l'utilizzazione di tale bene a fini di fusione circolare di messaggi concreta l'ipotesi di un uso eccezionale di un bene a fruizione collettiva perciò la intrinseca natura del bene in questione così come la pretesa eccezionalità del suo uso quale sarebbe realizzata dalla fruizione delle frequenze a scopo di diffusione
Tutto ciò implicherebbe che il diritto del singolo assimila e fruizione non può essere mai considerato come un antecedente
Dal punto di vista logico giuridico rispetto all'intervento dei poteri pubblici rivolto a disciplinare il generale suddetto uso ed in particolare a individuare le frequenze nonché le loro modalità di specifica utilizzazione in altri termini il diritto del singolo sarebbe come tale configurabile solo sulla base di e successivamente a tale intervento dei pubblici poteri e quindi non come un vero e proprio diritto costituzionale che lo condiziona lo precede
Riguarda simili rilievi si può però e prima di tutto serbare che la fruizione affini diffusione determinate bande di frequenza non rappresenta affatto un uso eccezionale del bene there bensì rappresenta un suo uso del tutto normale
Praticamente anzi l'unico effettivamente concepibile se tale considerazione esatta viene a cadere uno degli argomenti essenziali per negare la configurabilità di un diritto costituzionale alla suddetta fruizione
La diffusione di messaggi attraverso le frequenze del lettere non implica affatto una sottrazione delle utilità del bene alla fruizione collettiva ma rappresenta invece l'unico possibile modo nel quale col quale poi esprimersi Singh fruizione
L'unico il vero problema che resterà allora solo quello riguardante la configurabilità di singoli diritti costituzionali il rapporto in relazione a beni che per natura intrinseca non possono essere destinati che alla fruizione collettiva non è questa la sede per sviluppare una specifiche analisi dogmatica inevitabilmente molto complessa e sottile rivolta a spiegare il perché e il per come di tale configurabilità
Ci basta sottolineare che la configurabilità in questione sembra sicuramente presupposta dalla nostra Costituzione
In una serie di casi che riguardano beni di natura per molti versi analoga a quella dell'etere
E questo prima di tutto il caso del diritto alla libera circolazione dei singoli in rapporto alle porzioni di territorio nazionale e costituiscono bene pubblico e specificamente in rapporto alle vie luogo di comunicazione pubblici
Un altro caso dello stesso tipo si presenta riferimento al diritto di riunione in luogo pubblico in tale caso la stessa Costituzione che espressamente stabilisce la indisponibile indissolubile connessione
Tra un diritto costituzionale dei singoli in luogo pubblico pur trattandosi di un bene che è intrinsecamente a fruizione collettiva è significativo che la disciplina costituzionale del suddetto tipo di libertà di riunione esclude in maniera univoca che il corrispondente diritto sia configurabile solo a condizione del e successivamente al previsto l'intervento dei pubblici poteri
In ultimo da considerare il caso del diritto di affissione di manifesti o simili in luoghi pubblici o esposti al pubblico
Le protesi è particolarmente significativa perché in questioni un diritto costituzionale che sicuramente rientra nella specifica tipologia di quel libero uso di mezzi di diffusione del pensiero al quale appartiene anche il diritto al libero uso del mezzo radiotelevisivo
Per quanto riguarda il diritto di affissione molto importante che la Corte costituzionale
Fino alla sua prima sentenza ne abbia riconosciuto la configurabilità come vero e proprio diritto costituzionale che non può essere fatto dipendere quasi da una concessione dei pubblici poteri
E dargli anche implicato che contro tale configurabilità non contrasta la legittimità della disposizione secondo cui le affissioni non possono farsi fuori dei luoghi destinati dall'autorità competente
Tutto ciò significa che la diffusione di manifesti è stata concepita come oggetto di un diritto costituzionale individuale che sussiste quando tale nonostante che venga esercitato su beni a fruizione collettiva e nonostante che possa essere disciplinato quanto agli spazi su cui esercitare in concreto tale fruizione
Si potrebbe obiettare che nonostante le indubbie profonde analogie formali che esistono tra il diritto di affissione in luoghi esposti al pubblico
E il diritto di emissione attraverso le frequenze da lettere tuttavia si tratta di fenomeni non paragonabile per importanza pratica e per il diverso grado di incidenza sulla realtà della vita associata signor direzione però incapace di negare e il problema della configurabilità del diritto costituzionale e della sua antecedenza rispetto all'intervento dei pubblici poteri si ponga negli stessi termini
Se le differenze esistono esse sono soltanto quantitative non qualitative perciò rilevanti sotto il profilo giuridico che ci interessa
Tutte le considerazioni finora fatte giocano nel senso di dimostrare l'inadeguatezza e l'inconsistenza delle premesse in base alle quali si pretende di negare che la diffusione radiotelevisiva in ambito locale
E dove sussista una sufficiente disponibilità del mezzo in questione rappresenti un vero e proprio diritto costituzionale
Pienamente convinti della configurabilità di un simile diritto
E su questa base che abbiamo cercato di impostare tutta l'articolazione dello schema legislativo
E proprio in conseguenza di tale impostazione che tale schema tenta di disciplinare le emittenti locali applicando prima di tutto la logica i principi derivanti dall'articolo ventuno costituzione
E solo in via subordinata ed in quanto compatibili e diversi principi che derivano invece dall'articolo quarantuno
Per chiarire ai fini della disciplina legislativa nei rapporti tra i diritti ex articolo ventuno e quelli ex articolo quarantuno
E quindi per chiarire i rapporti tra il diritto la diffusione radiotelevisiva locale per il corrispondente diritto d'impresa volto ad organizzare economicamente l'esercizio professionale di tale diffusione
Bisogna premettere che i diritti ex articolo ventuno non possono essere considerati in alcun modo diritti funzionali poiché il libero uso del mezzo di diffusione e necessariamente strumentale rispetto alla libera manifestazione del pensiero del tutto identiche devono essere le caratteristiche attribuibili ad entrambi Italia spetti di libertà
Se per quanto riguarda la manifestazione del pensiero opinione da cogliere quella per cui la garanzia costituzionale è in rapporto ai valori dell'individuo come fine in sé e se dunque si tratta di un vero e proprio diritto di libertà non funzionale funzionalizzato né funzionali giardinetti
ANA con larga conclusione deve valere per il libero uso dei mezzi di diffusione qualunque sia il mezzo come ci si rivolge
Tale opinione dico in altra sede ho cercato di mostrare l'esattezza esclude dunque che i diritti ex articolo ventuno possano essere in qualche modo giuridicamente condizionati o subordinati a fini sociali o a scopi di interesse pubblico collettivo
Appunto la suddetta premessa serve ad impostare correttamente il problema del modo con il quale l'intervento legislativo deve considerare l'impresa radiotelevisiva in ambito locale
Tale impresa come ogni altra che abbia ad oggetto un mezzo di diffusione del pensiero non può essere disciplinata sulla base dell'articolo quarantuno come se si trattasse di un fenomeno puramente o soprattutto economico
Anche tale impresa legata da uno stretto nesso strumentale con la libertà di manifestazione di diffusione
E perciò essa assume una particolare rilevanza costituzionale per cui la sua disciplina deve essere come è stato detto sempre controllata alla luce dell'articolo ventuno costituzione
La conseguenza principale che mentre qualsiasi altro tipo di impresa può in base all'articolo quarantuno essere più o meno intimamente funzionalizzata per indirizzarla fini sociali e per conformato all'utilità sociale
Invece l'impresa radiotelevisiva come qualsiasi altra riguardante la diffusione del pensiero non può esserlo perché l'articolo ventuno non lo prevede non lo consente
Per tali ragioni nello schema legislativo da noi proposto vedi l'articolo uno si è affermato che tale impresa costituisce mezzo per l'esercizio della libertà di manifestazione del pensiero tutelato come diritto fondamentale da articolo ventuno della Costituzione
Contemporaneamente tale affermazione vuole contrastare in radice con l'altra ricorrente in molti disegni di legge di varia provenienza
Secondo cui ad esempio l'iniziativa privata in ambito locale non può svolgersi in contrasto con i fini di utilità sociali che debbono essere perseguiti in ogni forma di utilizzazione del mezzo radiotelevisivo
Quanto poi all'affermazione anch'essa ricorrente in molti disegni di legge secondo cui l'apertura alle diverse tendenze culturali sociali e politiche costituisce il principio fondamentale che deve informare il sistema radiotelevisivo
Anche essa non poteva venire accolta nella misura in cui pretende di inglobare anche la diffusione privata in un complessivo sistema la misura in cui può pretendere di imporre anche ai singoli privati la suddetta apertura
Nella logica del diritto di fusione con individuale diritto di libertà simile apertura può essere soltanto il compresi comprende complessivo probabile risultato dell'assolutamente libero esercizio delle attività delle singole imprese di diffusione
Non c'è il risultato di più o meno specifici obblighi giuridici imposti al contenuto e nel contenuto di tali attività
Frutto di tale impostazione pienamente accolta nello schema legislativo proposto dal gruppo di lavoro e anche l'esclusione di qualunque forma di diritto d'accesso
Tale da implicare un corrispondente obbligo di ammissione a carico dei titolari dell'attività di diffusione e tale da incidere sulla libera determinazione del contenuto di tale attività e della sua organizzazione
è un diritto d'accesso ed a parte i fondati dubbi sulla sua utilità e concreta praticabilità
è concepibile sono in relazione ai diritti funziona Rizzati o meglio ancora in relazione ad attività disciplinari e disciplinate come servizio pubblico
Non ha invece in alcun modo concepibile in rapporto all'attività che siano garantite regolate come diritto di libertà
Se ritorni
Pronta a risolvere il problema del tipo di limiti imponibile all'impresa in questione
La logica colta secondo quanto prima accennato escludeva che a tali imprese venissero imposti particolari limiti finalizzati a scopi sociali o di utilità sociale
Il criterio non poteva essere che quello di ritenere che nel caso di di un'attività economica strumentalmente connessa alla manifestazione del pensiero nei confronti di essa sono ammissibili solo limiti che per un verso abbiamo carattere strettamente economico perché peraltro verso tendano a soddisfare solo finalità economiche invece che qualunque altra finalità genericamente sociale
A tale criterio sembra molto risponde limiti quali intendano impedire la formazione per il consolidamento di situazioni di monopolio Dorigo Paolino appunto per tale ragione si sono concentrati gli sforzi per provvedere per prevedere una normativa anti concentrazionario ha sufficientemente rigorosa e articolata
Normativa che a parte quando sarà detto in particolare altra relazione si estende dalle disposizioni rivolte a controllare i finanziamenti esterni alle imprese radiotelevisive a rigorose prescrizioni per quanto riguarda la redazione la pubblicità dei loro bilanci
Ai meccanismi rivolti a impedire ogni forma di partecipazione incrociata a colpire gli abbinamenti con l'esercizio dell'attività pubblicitaria a disciplinare le cosiddette società di servizi riguardo al tentativo di strutturare un simile tipo di normativa anti concentrazionario
Niente a che essa si risolve il limite è che attengono agli aspetti strettamente economici dell'attività delle imprese radiotelevisive così come anche evidente che sono squisitamente economici di Fini che con essa risultano perseguiti almeno direttamente almeno direttamente perché se gli scopi immediati della disciplina in questione sono quelli di mantenere di favorire
Nel settore delle imprese radiotelevisive le regole del libero mercato e della reciproca effettiva concorrenza peraltro verso il raggiungimento di tali scoppia come effetto indiretto quello di favorire il risultato
Per cui l'attività delle suddette impresse l'attività delle suddette imprese corrisponda il più possibile all'ipotesi dell'esercizio di un diritto di libertà quello diffusione del pensiero contrastando l'eventualità di quelle concentrazione di potere anche se soltanto di fatto capaci deformare più o meno gravemente appunto la logica delle libertà
Se le premesse accolto implicavano per la disciplina delle imprese di missione locale dovesse essere considerata articolata in un'ottica che fosse strettamente economica e non sociale
Proprio perché ritenuta l'unica capace di rispettare favorire la più stretta connessione strumentale con l'esercizio del diritto di libertà e con la sua logica altra premessa indispensabile un gruppo di lavoro era quella di scartare completamente nell'approccio al problema nelle sue soluzioni la concezione del servizio pubblico
In altri termini ci si è mossi in base alla considerazione peraltro sviluppato da articolata in altra sede
Che per sua natura l'attività radiotelevisiva non sia servizio pubblico
Perché possa essere considerata tale solo se quando sussistano particolari delimitata ragioni tecniche capaci legittimare uno speciale tipo di intervento
Quello della Riserva originaria ex articolo quarantatré costituzione da parte dei pubblici poteri
Non è questa la sede per ripetere le considerazioni altra volta fatta sui caratteri la struttura la tipologia del servizio pubblico se considerato il rapporto all'ipotesi dell'attività radiotelevisiva
Non è quindi il caso di ribadire che la sottrazione della libera scelta definita editoriali l'imposizione di obblighi trascendenti la sfera degli interessi individuali
L'incidenza di inevitabili potestà pubbliche di direzione del controllo tutto ciò caratterizza necessariamente la figura del servizio pubblico
Mi sia permesso di aggiungere questa ipotesi della configurazione del servizio pubblico non è astratta come recentissimi fatti concreti dimostrano nella maniera più conclamata è più evidente l'intervento dei pubblici poteri nella gestione del servizio pubblico pericolosa in maniera estremamente grave e quindi nonostante che altre volte sia stato detto che si giocava sul termine sulle parole sulla configurazione formale proprio quello che ha vinto perché è accaduto dimostra la esattezza dei rilievi in ordine alla gravità la pericolosità
Delle indicazioni che sono insite nella figura del servizio pubblico
Non è neppure il caso di ribadire che appunto tutto ciò dipende l'applicazione di tale figura del servizio pubblico assolutamente incompatibile con la logica del binomio impresa privata diritto di libertà
Ciò che invece interessa ribadire fa un particolare fermezza in questa sede e l'affermazione secondo cui all'impresa radiotelevisive private in ambito locale in quanto considerate
L'esercizio di un diritto di libertà risulta inapplicabile qualsiasi tipo un modello di servizio pubblico con ciò si intende sottolineare che tali imprese non soltanto non possono essere ricondotte nell'ambito di una riserva originaria
Tale che faccia derivare la loro possibilità di esercizio d'una concessione accordata da uno dei soggetti previsti dall'articolo quarantatré costituzione
Ma non possono neppure essere disciplinati utilizzando la formula per cui si tratterebbe sempre servizi pubblici pur istituzionalmente previsti come affidati alla gestione privata
In altri termini del tutto da escludere anche l'ipotesi in cui la qualifica la disciplina tipiche del servizio pubblico coesistano con il riconoscimento della titolarità privata della corrispondente attività d'impresa ed ha tutto da scartare cioè ogni tipo di disciplina
In qualche modo ispirata ai principi giuridici che presiedono a casi di appunto di servizi pubblici gestiti da privati come quello delle farmacie dei sei mesi di a di autotrasporto eccetera
L'esclusione di qualunque applicabilità dei principi propri del servizio pubblico ha inoltre tra le altre conseguenze quella per cui l'eventuale selezione dei soggetti abilitati a diffondere in ambito locale
Non deve in alcun modo uniformarsi ispirarsi al meccanismo del pubblico concorso meccanismo invece sul quale si modellano il procedimento in selezione previsti dalla maggior parte dei disegni di legge che hanno finora proposto una disciplina delle emittenti locali privati
L'ipotesi del pubblico servizio infine
Deve essere radicalmente esclusa anche nel caso in cui si pensasse come in effetti si è pensato e tuttora si pensa
Di affidare una parte dell'irradiazione radiotelevisiva in ambiti anche cedenti quello locale ad appositi consorzi tra privati la cui struttura le cui funzioni ci sperasse va be'all'esempio della cosiddetta televisione commerciale inglese
Anche in tal caso infatti e come l'esempio citato con sufficientemente dimostrare ci troviamo di fronte a una formula intrinsecamente condizionata dalla logica del pubblico servizio
In quanto non può non implicare una qualche protesta pubblica di direzione di controllo potestà capace di incidere sulla struttura e funzione del sul funzionamento dei consorzi in questione
Prima di concludere sul punto sopra considerato conviene spendere qualche altra parola per spiegare perché si è ritenuto che in materia di emittenti private dovesse essere scartata ogni soluzione in qualche modo ispirata ai principi del pubblico servizio
Tale linea contraddice vuol deliberatamente contraddire ad un'opinione molto diffusa ed anche autorevolmente sostenuta
Per cui il ruolo svolto dalla televisione dalla radio dalla stampa periodica ne fanno fuor di dubbio un servizio pubblico
Tale opinione si basa essenzialmente sul rilievo che tali bisogni fusione offrono un servizio aperto a chiunque possa avere interesse a fruirne e dunque potenzialmente all'intera comunità
E virtuale in linea di fatto probabilmente esatto ma le implicazioni che adesso si per penetrare si basano nel giudizio su un equivoco
L'equivoco cioè della mancata distinzione tra un offerta di servizi che sia meramente privata ed un'offerta di servizi che invece sia pubblica o pubblicistica niente qualificata
Nel caso dell'offerta meramente privata di servizi essa fu anche intendersene rivolta al pubblico ma non si tratta di un'offerta che avvenga sotto il controllo pubblico e con la garanzia giuridica che si è rivolta a soddisfare l'interesse del pubblico
In altri termini nella soluzione privatistica inerente all'uso di un mezzo di diffusione
L'offerta al pubblico di un determinato servizio informativo culturale e di svago
E anche qua tra parentesi faccio notare che non si può fare differenza ai fini della diffusione del pensiero tra attività informativa attività di svago attimi tale culturale sono tutte perfettamente rientranti questi tipi di attività nella di Food nella manifestazione del pensiero ai sensi dell'articolo ventuno della Costituzione
Qua non produceva l'offerta al pubblico di un determinato servizio informativo culturale o di svago avviene solo se Rumble in quanto il titolare della diffusione lo ritiene opportuno e conveniente non già quando in quanto abbia un qualche obbligo giuridico ad agire in tal senso si potrà dire che il soggetto privato a dissoluto la convenienza di offrire come servizio al pubblico è il risultato della sua attività di diffusione
Ma ciò farà solo quando ed in quanto avrà un suo personale interesse ad effettuare una simile offerta nel caso della soluzione privatistica l'offerta al pubblico di un dato il servizio non è altro che il risultato probabile normale ma non giuridicamente necessario di una scelta di libertà
L'esercizio di tale libertà che il soggetto reputa conveniente offrire al pubblico servizio in questione ma proprio perché tutto giuridicamente dipendeva simile scelta di libertà
Si tratta di un'offerta che non può mai essere considerata vincolata delle UTAP qualificata secondo i principi del debito pubblico
L'unica conclusione possibile dunque quella per cui o per l'uso del mezzo di diffusione venga riconosciuto come diritto di libertà si verificherà di solito è di fatto la prima la privata offerta al pubblico di un corrispondente servizio ma tale servizio al pubblico non potrà mai essere considerato per natura e caratteristiche intrinseche come servizio pubblico
Per considerare il servizio pubblico all'offerta di messaggi radio televisivi resta un'unica possibilità
Quella di ritenere che tale offerta sia intrinsecamente finalizzata a soddisfare un interesse pubblico o collettivo che dir si voglia o addirittura un vero e proprio diritto imputabile ai destinatari dell'offerta
L'interesse ad essere informati il diritto ad essere effettivamente obiettivamente compiutamente in fermati
D'altra parte simile ipotetica finalizzazione
Per assumere rilevanza agli effetti della corrispondente qualifica di servizio pubblico dovrebbe implicare che l'interesse diritto ad essere informati e qualcosa a cui sia da attribuire specifica rilevanza ed autonoma garanzia
Dizionari e lo stesso
Poi la calcolato sulla base di tale piano che si è proceduto si sta procedendo la realizzazione della terza rete ma a ben vedere scenda trattarsi di una base viziata ma la sua validità perché tale piano approvato in data successiva la sentenza della Corte
A sua volta si basa su un presupposto che la corte ha dichiarato illegittimo sul presupposto cioè della riserva allo Stato di tutte le frequenze disponibili nonché su quello del compra concreto e completo esaurimento di tali frequenze da parte del servizio pubblico
Infine indiretta conferma del fatto che la terza rete nella sua previsione legislativa
Nel suo programma di realizzazione sia qualcosa che è destinato ad impedire la sufficiente disponibilità a favore delle emittenti locali significava da quanto riguardo previsto nell'articolo trentasette della bozza di disegno di legge predisposto da allora ministro Colombo
Tale proposta prendeva circoscrive a ridurre le frequenze assegnate all'altezza rette
Tutto ciò significa un riconoscimento del fatto per apprezzare è così come ancora è prevista appare dalla Cina negativamente sulla sufficiente disponibilità si tratta però di una proposta che soltanto comunque di mero compromesso
Perché attenua solo relativamente ma non elimina la suddetta incidenza negativa il gruppo di lavoro invece ritenuto che l'unica soluzione possibile
Come quella corrispondente a ragioni di opportunità di legittimità fosse la soluzione radicale di impiccare la eliminazione della terza rete pubblica
Passando ulteriori questioni altro problema centrale per ma coerente disciplina delle emittenti private risulta essere quello relativo al concetto del carattere del cosiddetto ambito locale
Nello schema proposto dal gruppo di lavoro sia decisamente scartata sia l'ipotesi di individuare tale ambito in base a parametri politico-culturali sia l'ipotesi di circoscriverlo in base a una rigida delimitazione chilometrica
è sembrato che i parametri dapprima aleggiare debbano essere quelli civici ed economici
Come quelli che da un lato garantiscono il miglior rapporto possibile tra la diffusione del messaggio ed il numero dei suoi potenziali recettori e dall'altro lato che tendono ad assicurare l'autosufficienza economica delle imprese emittenti
Per tale ragione tale ambito tende a coincidere con quello delle zone specie quelle urbane che presentino una maggiore densità di popolazione
E in quanto tali zone SIC in tali zone si realizza il massimo di udienza capace di assicurare la sufficienza di quegli introiti pubblicitari e devono rappresentare nella logica della libera impresa la forma principale di autofinanziamento
In tale ottica non poteva avere cittadinanza la pretesa di individuare l'ambito come il luogo in cui possono avere espressione i cosiddetti interessi culturali politici o amministrativi dei destinatari della diffusione
Tali interessi che talvolta vengono invocati per promuovere lo sviluppo di zone scarsamente sporco popolate o comunque sottosviluppate rientrano nella logica del servizio pubblico del diritto funzionale
Non già in quella del diritto di libertà la strumentalmente strumentalmente connessa libertà imprenditoriale
Conseguenza della suddetta impostazione è stata anche quella di concepire la delimitazione locale dell'ambito come qualcosa che non ha niente a che fare con la dimensione la qualità contenutistica del messaggio radiotelevisivo
Bensì soltanto con la dimensione per così dire tecnica dell'irradiazione radioelettrica
Ciò significa in primo luogo che non si è visto l'ambito come qualcosa che debba favorire la diffusione di messaggi di interesse solo o prevalentemente locale
E possibile e giusto che i messaggi delle emittenti private riguardino normalmente problemi ai fenomeni della realtà nazionale e mondiale anche trascurando del tutto quelli di contenuto locale
Quello che soltanto importa invece che l'irradiazione sia territorialmente circoscritta
Perché solo in tal modo può essere impegni ottenuta quella massimizzazione tecnica nell'uso delle frequenze e si ricollega strettamente al fondamentale presupposto della sufficiente disponibilità delle stesse
Se dunque ha ritenuto che la delimitazione locale dell'ambito dovesse riguardare soltanto il raggio di radiazione su quelle onde elettromagnetiche che allo stato degli atti vengono normalmente usate per la diffusione circolare
Una volta assicurata tale caratteristica si è però anche ritenuto e non dovesse essere preclusa alle emittenti locali
La possibilità di una interconnessione reciproca tale da realizzare anche l'ipotesi di letti derelitti extra locali addirittura nazionale
Naturalmente si tratta di una possibilità subordinata a due condizioni
La prima è quella sopra accennata per cui le interconnessioni finalizzate alla realizzazione di una rete ma poi tenute ad esempio mediante il cavo con collegamenti mediante microonde non implichino l'occupazione delle frequenze normalmente utilizzate per la diffusione al pubblico del segnale circolari
Vedi l'articolo ventidue del nostro sistema
La seconda condizione quella per cui le interconnessioni non debbano tradusse
Per Dussin fenomenico meccanismi di concentrazione tra i soggetti emittenti in altri termini non debbono realizzare collegamenti soggetti in Italia a realizzare più o meno evidenti situazioni di oligopolio
Fatte salve le dure condizioni sopra dette la possibilità di reti tra le emittenti locali non deve ritenersi preclusa dalla pretesa che sia riservata allo Stato la diffusione dei programmi avente il contenuto di soddisfare interessi ritenuti per loro natura rilevanti sul piano nazionale
Infatti se come in altra sede ho cercato di dimostrare il principio del monopolio statale sudati servizi radiotelevisivi si legittima soltanto per ragioni tecniche o economiche
E non è invece per ragioni inerenti alla natura della programmazione radiotelevisiva alle ragioni debbano considerarsi soddisfatto e poi il mero fatto che alla concessionaria dallo Stato sia riservato di utilizzare le frequenze
Tra quelle normalmente utilizzate per la diffusione circolare necessaria a consentire nell'aviazione di programmi che avvenga in contemporanea su tutto il territorio nazionale
In altri termini è solo la dimensione tecnica del servizio pubblico che la riserva e la conseguente concessione in esclusiva possono avere ad oggetto tale riservano un po'invece ad avere ad oggetto il contenuto del servizio sotto il profilo del tipo di programmi che vengono irradiati
Programmi dello stesso tipo di quelli del servizio pubblico debbano poter essere irradiati anche da eventuali reti tra emittenti locali purché ciò avvenga nel rispetto delle due condizioni sopra indicate
La suddetta posizione oltre ad essere coerente con i principi giuridici dei quali si è ritenuto di muovere mi sembra che posa per il pregio smantellare del tutto qualunque ipotesi tendente a configurare tutta la diffusione televisiva in un sistema sostanzialmente unitario cioè come è stato detto in un unico sistema integrato pubblico-privato
Contemporaneamente tale posizione ha il vantaggio di ammettere il presupposto sul quale può basarsi e dal quale può derivare una dialettica il più possibile accentuata e concorrenziale tra il campo del servizio pubblico e quello della libera emittenza privata
Campi che proprio per meglio soddisfare i principi di libertà e le esigenze di uno spregiudicato controllo democratico non possono che essere ispirati a logiche diverse e da una reciproca con cui concorrenzialità merita ancora di accennare ad un altro aspetto che ritengo caratterizzante non lo schema proposto dal gruppo di lavoro l'aspetto è quello relativo al procedimento autorizzatorio
Configurare i meccanismi e le articolazioni tale procedimento tre sono stati essenzialmente gli obiettivi perseguiti
Il primo obiettivo è stato quello di evitare per quanto possibile che l'autorizzazione risultasse collegata all'imposizione di requisiti validi in via generale obbligatoriamente per tutti i soggetti richiedenti
Per tale ragione le indicazioni richieste dell'articolo nove dello schema
Contestualmente alla domanda di autorizzazione riguardano aspetti del tutti ovvie per così dire neutri oppure aspetti relativi e profili strettamente economici dell'impresa ad esempio la struttura proprietaria nel caso di società di capitali
E in nessun modo pertinenti sia i contenuti dell'attività di diffusione sia pretese caratteristiche socio politiche dei soggetti richiedenti
Il secondo obiettivo è stato quello di congegnare all'eventuale processo di selezione mediante l'articolazione di una clinica il cui superamento dipenda esclusivamente dalla libera scelta dei soggetti richiedenti
Perciò i vari livelli della griglia sono stati rapportati al team Prada l'altura di una serie di impegni liberamente assunti dai richiedenti impegni credevano tenderà a dimostrare la loro capacità specie imprenditoriale ed il loro effettivo interesse
Il terzo obiettivo era quello di rispettare i principi di libertà anche nel caso più delicato e cioè quello in cui sia necessario superare l'ostacolo dell'eventuale eccedenza tra domande stazioni mittenti prevista in un dato ambito
A tale fine sia favorito in ogni modo libera accordo tra i soggetti che superano il filtro della griglia
Cioè quando si è cercato di ottenere da un lato utilizzando come legittimo mezzo di pressione la prospettiva finale dell'estrazione a sorte in caso di mancato accordo
E dall'altro affidando la libera contrattazione tra i soggetti suddetti reciproche fusioni e la formazione dei consorzi basati sul principio di unanimità
In tal modo si è scartata l'ipotesi di meccanismi rotazioni imposti in maniera e però no ma si sono invece fin dall'inizio privilegiati i principi di cogestione di autoregolamentazione relativamente all'ipotesi dell'uso di una stessa stazione emittente da parte di più soggetti
Tutti gli obiettivi sopra indicati rappresentano il tentativo di assicurare la maggiore coerenza quali intrinseca natura del diritto di libertà che come detto in precedenza se vuoi riconosce all'emittenza locale
Per rispettare al massimo a tale coerenza e per quanto riguarda il procedimento autorizzatorio bisognava cercare di vincere un'altra scommessa quella di prevedere un'autorizzazione fossero rigidamente vincolata non discrezionale
Nel rispetto della ribattezzata l'autorizzazione infatti è qualcosa che non solo ha richiesto dalle esplicite affermazione della corte in proposito ma anche qualcosa che consente di configurare il diritto alla diffusione radiotelevisiva non come frutto di una qualche forma di concessione da parte dei pubblici poteri
Ma invece come antecedente logico e giuridico rispetto a tale intervento
Nonostante i dubbi da più parte sollevate sul fatto che il procedimento autorizzatorio in questo in questione
Sia destinato ad essere più o meno ampiamente discrezionale mi sembra che lo schema proposto sia tale da escludere chiaramente la fondatezza di tali dubbi
Se infatti vengono analiticamente considerati i vari criteri di selezione che l'articolo tredici dello schema indica quali successivi di veri della griglia risulta che nessuno di essi sceglie suscettibile di implicare un apprezzamento discrezionale
Il riferimento riguarda le menti che tutti possono essere accertati in maniera obiettiva e pressoché automatica dall'organo competente il Comitato nazionale per la radiotelevisione
L'unico elemento che avrebbe potuto essere suscettibile di apprezzamento sotto il profilo di una discrezionalità tecnica era quello di cui al numero tre dell'articolo tredici redatti
Dalle dotazioni garanzie finanziarie anche tale aspetto discrezionalità è stato però eliminato in sede di valutazione concreta
Prevedendo la previa determinazione a riguardo in via del tutto generale e astratta da parte del consiglio nazionale radiotelevisione
Il profilo della discrezionalità e dunque del tutto assente nel procedimento autorizzatorio nelle ulteriori fasi adesso eventualmente commesse fusioni formazione di consorzi estrazioni a sorte
Tale profilo era invece inevitabile che fosse presente ma solo nella dimensione di una discrezionalità rigorosamente tecnica
Ed è ancorata a una serie di parametri obiettivi stabiliti direttamente dalla legge per quanto riguarda il piano di delocalizzazione delle stazioni emittenti e destinate ad essere utilizzate dai privati
Articolo otto dello schema
Appunto per evitare che tale discrezionalità fosse tale da influire in una qualche modo sul procedimento autorizzatorio si è scelta la strada di distinguere nettamente il momento della formazione di tale piano
Far precedere la sua determinazione in via assolutamente generale alla fase concretamente dedicata procedimento autorizzatorio
Nel piano rilocalizzazione le stazioni emittenti risultano dunque essere singoli astratti punti di emissione sia pure corredati di tutte le necessarie coordinate geografiche radio elettriche
Proprio per tale ragione e perché non influenzabile da valutazioni autorizzazioni die
Destinate a verificarsi solo il momento Bendistinto successivo
Il CNR tipo sfruttare la sua discrezionalità tecnica per predisporre una mappa del mondo punti di emissione che da un lato ottenga migliori risultati riguardo all'effettiva capacità di radiazione delle singole stazioni
Con l'esclusione tra l'altro di interferenze nocive tra di esse
E dall'altro lato ottenga un'effettiva massimizzazione dell'uso delle frequenze destinate all'emittenza locale
D'altra parte simile discrezionalità rigorosamente circoscritta momento nettamente distinto da quello alcolizzato Rio non sembra tale da incidere negativamente sulla consistenza giuridica e pratica del diritto di libertà riconosciuto le emittenti locali
La fase della individuazione delle possibili stazioni emittenti e infatti paragonabile a quella relativa ad un altro caso del diritto diffusione del pensiero in particolare paragonabile a quello che avviene non può non avvenire per quanto riguarda la determinazione da parte dei pubblici poteri negli spazi destinati all'affissione di manifesti determinazione che implicano indiscutibile profilo discrezionalità tecnica
Tutto ciò può significare che così come è impossibile dubitare della natura di diritto di libertà in relazione all'ipotesi affissione su spazi discrezionalmente individuati dagli organi pubblici
Analogamente non ha senso dubitare dell'identica natura del diritto la diffusione radiotelevisiva locale
Per il fatto che le stazioni emittenti quali astratti punti di emissione siano discrezionalmente individuati dal CNR
Pur senza pretendere di esaurire in questa relazione tutti i punti che caratterizzano lo schema proposto mi sembra che in via generale sia opportuno dar conto di altre due importante questioni la prima riguarda il fatto che da tutto il complesso dalla disciplina proposta
Risulta chiaramente l'esclusione di qualsiasi potere o tipo di intervento affidato alle Regioni
Tale deliberata scelta si basa essenzialmente su due ordini di motivi il primo a quello di ritenere oltremodo opportuno l'insegnamento della corte costituzionale secondo cui i poteri sull'emittenza privata debbano essere affidate ad un organo dell'amministrazione centrale dello Stato
Tale affermazione che esclude chiaramente ogni possibilità di intervento in materia affidate alle Regioni al gruppo di lavoro è sembrato che fosse da cogliere in pieno
E infatti del tutto opportuno che un solo organo competente per tutta la situazione nazionale
Sia in grado di realizzare le varie fasi in cui si articola l'applicazione della disciplina relativa le emittenti private
Dalla fase della suddivisione delle frequenze tale servizio pubblico l'emittenza privata alla fase della determinazione dei singoli ambiti locali a quella della localizzazione delle stazioni emittenti a quella del procedimento autorizzatorio
A quella degli eventuali provvedimenti di decadenza
Tutto tale fase infatti è sembrato che dovessero essere rette da una logica unitaria ed armonica che solo una competenza centrattacco garantire il secondo motivo egli a mio avviso ancora più importante ho prima detto e ribadito più volte che le emittenti locali devono essere viste garantite come espressione di un vero e proprio diritto di libertà
Ma appunto tale fondamentale presupposto elimina in radice la possibilità di riconoscere una qualsiasi legittimazione ad interventi regionali
I meriti di libertà non sono qualcosa che sia suscettibile di essere regionalizzato anche solo in taluni suoi aspetti
Qualsiasi disciplina che riguardi tali diritti non può essere rivolta che assicurare ad essi il massimo di garanzia
Massimino garanzia per essere effettivamente tale pane necessariamente essere del tutto uguale unitaria
L'ammissione di una qualche forma di competenza di intervento regionale sarebbe tale da pregiudicare più o meno direttamente o comunque attenuare la rigorosa eguaglianza della suddetta garanzia
Un'altra questione che risulta solo indirettamente considerata nello schema legislativo proposto è quella relativa alla diffusione di messaggi pubblicitari da parte delle emittenti private
Nello schema deliberatamente si escluso qualsiasi vero e proprio limite nei confronti di tale diffusione
L'unico riferimento al riguardo è riscontrabile numero nove dell'articolo tredici ma solo per prevedere che una data modalità nella diffusione del messaggio pubblicitario
Sia oggetto di Libero impegno da parte dei soggetti richiedenti valido ai fini del superamento della griglia in cui si articola il procedimento autorizzatorio
Si è del tutto esclusa invece qualsiasi limite rigido obbligatoriamente valido in via generale rispetto al tipo dalla quantità del messaggio pubblicitario
A tale conclusione si è giunti essenzialmente per due ragioni la prima è che anche il messaggio pubblicitario che anche il messaggio pubblicitario però a ben vedere essere considerato quale forma di manifestazione del pensiero qualcosa quindi che nonostante la sua rilevanza economica non deve poter essere limitato e ridotto nel suo contenuto
La seconda ragione riguarda il fatto di ovvia constatazione per cui la diffusione di messaggi pubblicitari rappresenta la principale e più fisiologica forma di autofinanziamento delle imprese radiotelevisive
Se si vuole l'autosufficienza economica dell'impresa quale presupposto per la libertà di diffusione e se si vuole rendere meno probabile l'eventualità di condizionamenti finanziari politicamente interessati
La scelta non può essere che quella di garantire alle singole imprese la piena libertà del messaggio nel messaggio pubblicitario
Ogni altra preoccupazione
Quale quella di difendere gli introiti pubblicitari gli altri mezzi di diffusione ad esempio in particolare la stampa
Deve senz'altro cede di fronte alle suddette contraria ragioni dato che se sul piano dei valori costituzionali mi sembrano senz'altro preminenti
Merita infine di essere sottolineata un'ultima caratteristica dello schema proposto e cioè quella relativa al procedimento di formazione dei criteri di composizione dell'organo pel quale risulta centrata per così dire tutta la gestione della disciplina prevista in materia di emittenti private
Riguardo alla composizione del Comitato nazionale della radiotelevisione ci sono voluti realizzare essenzialmente due obiettivi
Ma è stato quello di evitare o di rendere molto difficile che in esso si riproducessero in gravi e deprecati fenomeni derivanti dalla ormai diffusa pratica delle lottizzazioni partitiche o parlamentari
A tal fine si è previsto che la scelta dei componenti dovesse quasi esclusivamente a venire per estrazione a sorte sulla base di rose molto ampie formate da una serie di organi enti organismi associativi
Per altro verso si è voluto ogni anima di migliaia di massima escludere che ogni organo organismo avesse assicurata una sua particolare rappresentanza nel comitato sia pure filtrata dall'estrazione a sorte si è invece preferito suddividere all'eventualità di tale rappresentanza
In due protesi distinte collegando la prima le rose dei designati che derivano da organi organismi che abbiamo carità Rizza azione più o meno lato sensu politica e sociale
E collegando la seconda le rose designati da organi quali il Comitato Università il Consiglio universitario nazionale Cnr che fanno sperare in un alto grado di neutralità politica e di competenza scientifica
Sempre al fine di meglio scombinare i tentativi di accordi e condizionamenti politici si è infine previsto che tre dei quindici componenti in cenere ti siano direttamente nominati dal Presidente della Repubblica nel suo ruolo di altissima imparzialità neutralità l'altro obiettivo è stato quello di privilegiare al massimo il carattere dell'effettiva competenza tecnica dei componenti il CNR chi per tale ragione la maggior parte delle rose designate ai fini dell'estrazione a sorte deve risultare composta da persone aventi particolari requisiti che fanno presumere il possesso della suddetta competenza
Come da tutto ciò è evidente si è così cercato di ottenere che le funzioni e i poteri del genere ti si svolgono una dimensione squisitamente tecnica evitando che si possono assumere valenze politiche o peggio ancora possano subire il condizionamento di interessi di parte
Tali valenze interessi sono infatti quelli che più possono pregiudicare la garanzia e l'esercizio di un diritto di libertà
La mia relazione così giunta al termine molti sono i punti le considerazioni che dovuto trascurare nella fiducia che quanto manca sia specificamente analizzato alle altre relazioni particolari
Molti sono stati anche i punti nei quali ho preferito soffermarmi sulle scelte che dovevano essere escluse invece che sulla scelta che vengono adottate
Non mi sembra però che è simile atteggiamento possa essere oggetto di vari le obiezioni essendo convinto che l'impostazione la struttura fondamentale di una disciplina come quella in questione da prendano forse più da quello che si nega rispetto a quello che positivamente si afferma
Monsieur soltanto permessa un'ultima considerazione complessiva sul significato generale del mio discorso
Sì saranno stato preparato molto del diritto di libertà e di libertà d'impresa e niente affatto invece di pluralismo anche tale scelta deliberata perché in materia di diffusione del pensiero credo che abbia senso parlare di libertà Hernandez pluralismo
Il pluralismo infatti molto spesso invocato per implicare forme di condizionamento più o meno sottili nei confronti di un esercizio della libertà finanche nel suo contenuto
A proposito del cosiddetto pluralismo si possono fare molti rilievi negativi
Spesso è una parola usata in modo costantemente ambiguo spesso volutamente ambiguo
Presso indica una differenza all'interno dell'unità tale da contrapporsi al concetto di conflittualità perché in definitiva esso può indicare qualcosa di Fininvest finalistica mente orientato e tale termine può forse essere utile a lasciare a lanciare messaggi cifrati da una parte politica all'altra ma da un punto di vista scientifico serve a poco ma possono esservi casi in cui c'è pluralismo ma non c'è libertà
Il pluralismo può valere come tecnica del consenso mentre la libertà e la tecnica del dissenso
E infine l'animus pluralistico non è quello liberale che vive e vede nella diversità nel dissenso bene ma rispondesse Maya valutazioni Realpolitik e di compromesso e gradualità
In conclusione ritengo che la disciplina delle emittenti private debba essere rigidamente ispirata al principio di libertà e non a quello di pluralismo perché mentre la libertà può essere il presupposto del pluralismo non è affatto garantito l'inverso
D'altra parte e se proprio si vuol dire qualcosa in tema di pluralismo relativo ai mezzi di diffusione del pensiero alla libertà di l'informazione mi piace concludere con le parole di Paladin secondo le quali la prima e più vera garanzia della libertà di informazione attiva o passiva che sia si risolve nella pluralità delle fonti informative
Ben più che negli accessi o nelle strutture democratiche pone il pluralismo interni delle fonti medesime
Come sempre la migliore garanzia di malata libertà e specie di quella in questione sta nel più ampio e articolato godimento di tale libertà da parte dei singoli che abbiamo interesse e capacità di esercitarla
Grazie Sofo ex la relazione sui principi generali
Do ora la parola al professor Cesare ottativo
La relazione sui presupposti tecnici invito Giorgio Santerini di stampa democratica al tavolo della Presidenza
Dopo la relazione del Piotta dei le relazioni successive verranno semplicemente riassunte
Dai dai relatori
Se nel frattempo chi vuole può intervenire nel dibattito quotare il copio nome in segreteria ci consentirà di organizzare gli interventi i lavori in moto da contemperare l'esigenza di tutti
Prego professor tardi
Vuol dire che
Dopo relazioni così complete esaurienti
Come quelle presentate dal professor praline presto e poi la mia sembrerà certamente troppo schematica
E
Poco esauriente il problema è che in effetti
Come tecnico
Io non posso dimenticare che una commissione di tecnici
Chiamata nel settantacinque mi pare
A giudicare sulla disponibilità di frequenze decise che
Non esistevano frequenza in quanto la estensione delle reti nazionali della RAI aveva ormai coperto completamente ogni possibilità di espansione
E i risultati che noi abbiamo sott'occhio in questo momento dimostrano che in quel caso i tecnici avevano sbaglia
E devo dire anche che
Il tecnico deve tener conto che la situazione al tecnico degli ingressi che vengono forniti dalla situazione in continuo in continua evoluzione
Condizionano
In parte le condizioni al contorno su cui esso lavoro
Probabilmente se io avessi parlato due anni fa con le stesse mie convinzioni di due anni fa ogni tre anni fa
Sarebbe state completamente diverse rispetto a quelle che oggi
L'evoluzione del sistema
Li percorre strade che prioritariamente o a priori sarebbero state dette impercorribili e poi dimostrate dalla pratica percorribili
Hanno cambiato completamente alcune
Punti di vista alcuni
Condizionamenti
Questo
Un po'cercare di inquadrare un momento la posizione di un tecnico in questa situazione c'è anche un altro aspetto che devo dire
Molte volte
La figura della persona chi richiama in continuazione la limitazione degli spazi la limitazione dell'etere come
Possibilità di fruizione
L'importanza troppo vicini
Il tecnico non dovrebbe essere
L'importanza
L'importanza che lady di fusioni o i servizi vengano fatti entro certi limiti codificati tecnicamente eccetera
Risulta una specie di cosa noiosissima perché
Magari si unisce tanta gente parla di di cose molto belle pari a quello che fa il guastafeste vicino alla reale che qui comunque non si può fare e questo in effetti a me mi ha sempre un po'frustrato in tutte questo tipo di riunioni perché è sono posizioni un po'ripetitive e tutto sommato a questo punto non mi sentirei di dover dire molte cose in più di tutte quelle che ho sostenuto fino adesso
Nel caso specifico allora io volevo entrare in una
Nell'aspetto nell'aspetto citato dalla proposta di legge laddove nell'articolo sette
Viene si parla il piano nazionale di distribuzione di bandiera di frequenza attribuito alla radio diffusione tra la concessione del servizio pubblico e di privato questo è un caso abbastanza precisa
Quindi
Una proposta di legge
Stabilisce che
Il Comitato nazionale per la radiodiffusione
A priori
Assegni una certa percentuale di
Frequenze stazioni pure qui viste in ogni volta si ripete perché le frequenze non hanno un senso di per sé hanno il senso le stazioni e così via
Al servizio pubblico che una certa percentuale al servizio
Ora io vorrei su questo punto fare una osservazione che era abbastanza breve ma credendo che sia abbastanza importante
Un provvedimento
Può avere senz'altro un effetto di tampone oggi in una situazione in cui secondo le norme vigenti se vigenti l'evoluzione prevista per il servizio pubblico è alla realizzazione della terza rete già programmata
E che quindi programmata con copertura al novantanove per cento è approvata la programmazione
Ed è ben noto perché non è non è certamente un segreto perché che nel momento in cui tale programmazione fosse portata tale realizzazione della terza rete pure già programmata fosse portata fino alla suo completamento spazi intendendo per spazi possibilità di trasmissione
Nel settore privato resterebbero estremamente limitati
Allora va bene un discorso di tamponamento dalla situazione perché certamente dicendo quaranta per cento sessanta per cento la terza rete fino a quel a quei limiti programmati non si fa certamente
Però io ecco qui come tecnico volevo sottolineare alcune cose
L'unica strada tecnicamente valida per una pianificazione che non s'è un po'di tempo non sia punitiva sic et simpliciter per il servizio pubblico
E abbia lo scopo di ottenere il massimo delle possibilità del settore privato consiste nella ripianificazione totale del settore
Tenete il settore della Radcliffe si
Potrebbe sembrare che ciò non sia che un ripetere posizioni sterili già sostenuti e che in passato si sono dimostrate non realizzabili un esempio è stato su questa linea più o meno si è
Pronunciata la commissione ministeriale che ha lavorato fino sotto Vittorino Colombo
E si era pronunciata più o meno diciamo comunque erano state sostenute la mia Commissione queste
Queste posizioni però obiettivamente o a meno di un intervento rapito legislativo si vedeva che una situazione di questo genere non era
Non poteva essere portata a compimento anche a causa di una confusione nel modello di sviluppo che si stava avendo sott'occhi per il settore privato
Oggi
Le cose sono volute dal punto che sembra che questa linea cioè la velina della ripianificazione totale abbia moltissime più chance infatti si è potuto notare
Che
Primo poiché prioritariamente al problema della ripianificazione totale dove ci siamo sempre allenati nel momento in cui si è parlato del discorso del ripianificazione della pianificazione del settore privato e quando se ne ha parlato di un appello a riceve adesso facciamo il modello
Per il settore privato
Ora qui come modello io direi che bisogna distinguere c'è il modello sociologico e così via e poi c'è un un modello di tipo tecnico un modulo chiamiamolo così su cui poi dopo si possono innestare tutti i possibili modelli di sviluppo di tipo politico sociologico eccetera
Questo modulo che ha delle dimensioni di auto conto Autocity senza o auto sussistenza
Tecnica si è stato sia andato evolvendo ed è questo momento perlomeno per il settore televisivo
Ha un ottimo Calvisi
Da una parte ci sono i diversi progetti di legge progetto di legge Colombo ne parlava come modulo cinque milioni il che significa grosso modo regionale ovvio il giornale anche questo progetto di legge parla quattro milioni e siamo in quell'ordine di grandezza lì
Le stesse emittenza privata oggi se uno va a vedere il settore con una certa conoscenza s'avvede che a meno di alcuni esempi particolari si sta orientando sul modulo regionale come modulo di diciamo
Con un modulo avente consistenza tecnica più che altro no ecco più che io qui ripeto non parlo tanto di un discorso di tipo politico sociologismo quanto un discorso tecnico Dini centralmente si parla si vede in generale
Che grosso modo l'orientamento di tutte le stazioni di tutti le emittenti tende verso un modo di tipo regionale
Un discorso del genere veramente non è ancora è stato sintetizzato per l'erario e qui si sta ricordiamo sta parlando anche per il sistema però
Io ho notato che Gambari per esempio
è stato portata avanti l'istanza in modo da arrivare presto a una sintesi di questo genere sia penso anche probabilmente in questo settore presto uno una sintesi si avrà per evoluzione necessaria del sistema
Una sintesi di un modulo su cui di auto consistenza tecnica ecco se si arriva a questo
Il discorso della riqualificazione diventa più semplici o comunque diventa fattibile e allora è per questo che in questo momento uno ripete questo discorso in termini più
Fiduciosi
Quindi il problema principe ereditario e condizionante che stava a monte del problema della ricca pianificazione della ripianificazione del settore cioè la mancanza di una indicazione sul modulo base su cui impostare una qualunque discorso tecnico
Sta sparendo in modo regionale delle decisioni come già detto e il modulo in evoluzione delle
In queste condizioni dunque indispensabile per il tecnico
Sottolineare alcuni punti che sono qualificanti per la revisione globale del settore ora
Io dico che fatto salvo il discorso del provvedimento tampone cioè qualche cosa per poter impedire che un'evoluzione del dello sviluppo la terza rete fino al terzo fino al novantanove per cento blocchi completamente il problema dopodiché di problema non si parla più
Chiaramente
Nella di pianificazione l'inutile motivazioni che
Giustificano una di pianificazione globale del settore secondo me sono questi solo di pianificando l'intero settore si potranno tenere in considerazioni eventuali vada variazioni di Ford filosofia di programmazione che mantenendo gli impegni internazionali sia finalizzato a ottenere entro gli stessi ambiti una massimizzazione dell'epoca delle possibilità per il sistema privato
Mi spiego subito noi Totti parlano e quando si parla con i colleghi della RAI per primi
Che
Ad esempio noi abbiamo dei vincoli internazionali Stoccolma eccetera
Questi vincoli sono vincoli di interferenza
Portati da certi canali in quei Paesi non è escluso che ad esempio un trasmettitore programmato sul monte Belice e quindi coordinata internazionalmente
Non possa essere sostituito da altri dieci trasmettitori che provino
Alla stessa distanza dell'unico trasmettitore in cima a Monte vernice lo stesso livello di interferenza altri dieci trasmettitori sullo stesso canale quindi una diversa filosofia di programmazione a bassa quota
In questo caso una soluzione che abbia come finalità la ottimizzazione economica
Sempre nel caso di una riprogrammazione
Quale ad esempio deve essere stata la la finalità della programmazione fatta quando ancora non si parlava sistema privato
Secondo me se è stata fatta una programmazione in un periodo in cui non si parlava del settore privato siccome coloro che hanno fatto la programmazione ad ingegneri fra le varie soluzioni hanno scelto quella che stabili di certi principi tecnici era più economica
Oggi può benissimo essere che il fatto di ottenere la soluzione più economica non sia il l'obiettivo prioritario ma ci sia come prioritario quello ottenere più possibilità di stazione in questo caso una soluzione che abbia come finalità la ottimizzazione economica può non essere prioritario rispetta una che abbia piuttosto come risultato la possibilità di aumentare il numero
Di
Stazioni chiamiamo le stazioni ho in mente
Un'altra questione importante che connessa con la ripianificazione del settore
è che soltanto se si pianifica il settore si potrà pensare
Di andare ad un modello realizzativo è una prassi di riconversione
Che tenga presente entro limiti ragionevoli di ciò che esiste e quindi eviti la possibilità di un meccanismo di blocco blackout del sistema privato è chiaro che si se uno si mette
Oggi a tavolino
Il sistema privato esiste malamente fra le maglie di una pianificazione Rai fatta sapienza
Se si pianifica il sistema tenendo presente voi l'esigenza era e qui io non voglio che sia chiaro il discorso insorse puramente tecnico non vuole essere la RAI si deve limitare o altro discorso ed essere semplicemente che nel momento in cui si voglia ottenere il massimo dei risultati tenendo presente che una pianificazione è stata fatta nel momento in cui
Nel momento in cui del settore privato non esisteva settoriale o non esiste
La l'identificazione non può essere fatta soltanto riferito al settore privato allocato in una pianificazione fatta con principi diverso tipo finanziarie dicono
Ancora solo di pianificando l'intero settore si potrà prendere in considerazione in considerazione
Che la struttura del sistema così come si è sviluppato e come prevedibile che Volvo interiormente non può fare a meno delle interconnessioni
Modulo regionale
Modulo comunemente accettato non è pensabile
Realizzarlo a rimbalzo per esempio anche oggi perché oggi significa consumare frequenza oppure significa mettere trasmettitore d'alta quota che provocano problemi più internazionale
Quindi le interconnessioni dentro il modulo quindi senza parlare di interconnessione senza entrare nel discorso delle interconnessioni come sistema per diffusione su tutta la nazione che vanno sempre un discorso tecnico un modulo che è di dimensioni tali da non Luther essere completamente coperto da una sola state da un solo ripetitori da un solo da una sola emittente a meno che questa emittente non sia messa in una quota troppo alta
Per cui ne vengono vincoli tecnici rilevanti sul numero di questi emittenti che possono essere
Realizzati per cui
Se non nulla vieni citiamo il settore attualmente noi abbiamo soltanto la possibilità di fare
Secondo la legge secondo quanto dice il piano nazionale frequente secondo quando dice il
La sentenza la Corte costituzionale non c'è possibilità di atte a realizzare ad esempio una di Fini una pianificazione a bassa quota interconnessi
Interconnessa mediante
Ponti radio cioè frequenze fuori Bari
Fuori della banda di diffusione
D'altra parte mica è detto si parla oggi l'utilizzazione normale di questa interconnessione a tredici Ghz perché perché tredici giri verso il bar non è ancora contenuto nel piano nazionale frequenza ma questo non significa neanche
Sia una res nullius per usare
L'espressione i nostri amici giuristi
Quindi il discorso è che anche lui Bettini in le interconnessioni vanno tenute in considerazione e il modello che
Le interconnessioni
Presuppongono vanno tenute in conto in in considerazioni in un ambito di rivedere un ambito di ripianificazione totale del sistema quindi di pianificazione con interconnessione ripianificazione tenendo conto di Potenza è sostanzialmente di una vinificazione che è uniti e questo sia per i privati sia laddove possibile per
Il sette dice pubblico
è evidente per quanto possibile i trasmettitori ad alta quota una pianificazione Abelli a quota che sembra oggi sia quella che vada verso una delle maggiori ma a media quota interconnessa mediante ponti a microonde naturalmente
Che vada verso una soluzione tecnica accettare
Ecco io penso di non poter dire altro su questo
Salvo che mi auguro
Di
Che presso Palladini abbia avuto una speranza giusta dicendo che questa volta il legislatore
Precederà la Corte costituzionale
La parola a Zagrebelsky
Io non non legge la certamente il testo scritto il mio e cercherò di essere telegrafico anche perché devo dire la relazione introduttiva
Del professor favorisce mia tolta molta mette in rilievo quindi penso che sia opportuno entrare nel più rapidamente possibile nel dibattito allargato ed eventualmente riservare poi hanno il
La possibilità di replica in qualche momento
Il bambino è stato chiesto di illustrare rapidamente due punti
Del disegno
Di queste ipotetica legge
Questo ipotetico disegno di legge
Il primo punto riguarda il procedimento per il rilascio del autorizzazioni
Ecco
Non penso che sia il caso entrare nel dettaglio minimo vorrei anch'io richiamarmi al principio che ha ispirato le scelte su questo punto
E che è un principio che illumina anche le considerazioni generali che sono state fatte dal professor Fois nella relazione introduttiva
Noi abbiamo avuto di mira un sistema misto che fosse effettivamente tale
Ora
Vorrei fare questa precisazione che nel resto del tutto via perché effettivamente alcune considerazioni generali alcune impostazioni generali fatte nella versione fori si potrebbero dar luogo a qualche reazione nel senso che potrebbero sembrare unilaterali
Cioè l'accentuazione sul Sole articolo ventuno
La coerenza massima nel trarre deduzioni logiche da questa impostazione incentrata sul diritto individuale potrebbe dar luogo a perplessità notevole eco teniamo conto però che qui ci stiamo occupando di un settore soltanto del sistema dell'informazione e della manifestazione del pensiero attraverso il mezzo radiotelevisivo
Perché c'è tutta l'altro settore di cui la nostra legge no se deve invece non parla e che è regolato da principi completamente diversi che non attengono all'articolo ventuno
Ora che nella valutazione complessiva degli equilibri che all'interno di questo sistema si possono realizzare che bisogna fare una valutazione del disegno di legge di cui Cile
Stiamo occupando
Ora un sistema misto significa non soltanto a capire di chi ha lavorato su questo testo sistema nel quale convivano iniziativa dello stato esercitato attraverso la concessionaria e de cioè diciamo quel posto su un piano di privilegio attraverso il monopolio che ancora sussiste
A livello nazionale e soggetti privati ecco non significa soltanto questo se dietro questa facciata pluralistica
Adesso non c'è Forestier tosse rimproverarmi e in realtà esiste poi un unico criterio che porta a uniformi Zaha re in un sistema fondamentalmente unico un sistema che rimane misto soltanto facciata ora se il sistema deve essere misto io credo che si debba sottolineare quello che già Fois ha detto che da un lato i principi che reggono il servizio pubblico quindi la funzionalizzazione dell'attività affini di interesse pubblico
L'inserimento delle strutture che operano nel servizio pubblico in una logica di tipo istituzionale per usare queste questi schemi che possono certamente apparire superati oggi ma insomma inserimento dalla parte dell'istituzione per quanto riguarda servizio pubblico dall'altro il sistema dell'informazione privata che sta appunto sempre per usare questi mitizzazione dalla parte della società civile
E questo significa alcune cose pervenire al tema nel mio intervento per quanto riguarda il rilascio dell'autorizzazione significa evitare qualunque forma di discrezionalità nel rilascio delle autorizzazioni e su questo punto
Bisogna riconoscere che la totalità dei disegni di legge che sono stati presentati finora
Non risolvono questo problema in questi termini non risolvano in senso opposto cioè utilizzando criteri di ammissione tali da lasciare aperto un margine molto rilevante di discrezionalità
Facendo riferimento alla criteri concetti certamente apprezzabili relativi al contenuto alla qualità delle trasmissioni delle missioni facendo riferimento a caratteristiche soggettive del di colui che richiede il rilascio dell'autorizzazione tratterà presente attivo democratico e così via tutti criteri certamente apprezzabili dicevo ma che danno luogo a perplessità nell'ottica
Del sistema misto fino vattene ora accennato
E non tanto non solo perché naturalmente dietro queste formule siamo tutti abituati a vedere la possibilità di un uso distorto a fini lottizzato filmini partigiani a fini impropri in ogni caso ma direi anche per la regione più di fondo e cioè che le clausole generali tutte le volte che vengono utilizzate tendono ad assumere il significato congeniale al sistema alle linee fondamentali del sistema in cui vengono ad operare e quindi queste clausole generali tenderebbero ad essere riempite in maniera analoga ciò che avviene per quanto riguarda la gestione dell'altro pezzo del serve il sistema misto cioè la parte pubblica e dunque da questo punto di vista si giustifica pienamente secondo me
L'impostazione indicate da Floris e che si è cercato di seguire nella redazione
Nel disegno di legge di utilizzare dei criteri più possibile
Obiettivi
Lasciando naturalmente
Lo spazio semplicemente a quello che si chiamerà discrezionalità tecnica che si vedrà
Non essere possibile eliminare completamente nell'elencazione dei criteri e contenuti nell'articolo tredici del disegno dileggio
E dunque per conclude su questo punto il regime misto ad avviso di coloro che hanno lavorato ma queste stesure significa regine doppio nome regime unitario non dunque un organo centrale a cui spetti come è stato sostenuto no anche in dottrina una funzione generale di controllo e di indirizzo su tutto il complesso dell'informazione radio televisiva
Significa un regime in cui il servizio pubblico non sia dominante come viceversa si sono continua a sostenere il servizio pubblico deve se una cosa diversa giusto appunto ma non un soggetto che agisce in funzione dominante nella realizzazione di Fini essenziali dell'informazione quasi che la l'attività dei privati sia un nera aggiunta naturalmente non essenziale e significa ultimo punto che la diciamo la conduzione della parte privata attinente all'emissione locale non dev'essere condizionata nella stessa logica in cui si muovono i soggetti politici che agiscono nell'ambito delle istituzioni costituzionali a cui sono accolte a cui è collegata d'iniziativa pubblica esercitata attraverso la RAI TV allora adesso per quanto riguarda specificamente il meccanismo prescelto che come ho detto respinge la logica della valutazione diciamo del merito dei soggetti che richiede il rilascio dell'autorizzazione
Ecco per quanto riguarda il la soluzione utilizzata in questo disegno di legge
Mi preme sottolineare che qui si è fatto riferimento a una sorte di griglia di requisiti alla stregua della quale le domande vanno sbagliate vanno vagliate escluse
Naturalmente questo sistema di selezione funzione se in quanto ci sia un problema di selezione
Cioè soltanto nel caso in cui nei singoli ambiti locali numero dei soggetti interessati ad ottenere il rilascio di autorizzazioni sia superiore al numero delle stazioni localizzabili localizzate
Perché nel caso contrario l'organo
Cui spetta il rilascio dell'autorizzazione dovrebbe fare un mero riscontro tecnico per quanto riguarda le caratteristiche tecniche delle emittenti non avrebbe nessun potere di selezione e quindi di esclusione che non avrebbe giustificazione in questo caso giustificazioni esista nel caso invece in cui il numero dei soggetti
Privati super il numero delle possibilità
Presenti in quell'ambito locale ora i criteri che si sono utilizzati per arrivare a queste selezione attengono si possono legge naturalmente in modo il più compete all'articolo tredici ma qui per come l'Italia di assumere attengono a carattere di professionalità del soggetto volendosi escludere iniziative di tipo dilettantesco comunque non legate a una sufficienza tecnica economica dell'emittenza che deve essere dimostrata nel momento di presentazione della domanda
Altri criteri attengono alla utilizzazione adeguate delle frequenze assegnate onde evitare sprechi corre essere sicuri che il soggetto che ottiene l'uso di una determinata situazione la utilizza effettivamente e non sia una posizioni parassitaria che naturalmente
Ciò che in danno di altri soggetti che potrebbero essere esclusi
Altro criterio riguarda quello dell'autoproduzione una certa quota di programmi a cui faceva riferimento il professor Paladin nella sua introduzione per quanto riguarda il concetto di autoproduzione la il nostro gruppo di lavoro ha avuto modo di
Confrontare tesi molto diverse anche i manifestare posizioni diverse
Radicalmente diversi Checco apprezzo il professor Floris si può immaginare che cosa abbia comporta
Noi conclusione a cui si è pervenuti è quella più
Come dire
Quel che appare nella maniera più obiettiva possibile cioè legata al fatto che il
La trasmissioni prodotte da un'amica emittente deve essere contrassegnata e questo contrassegno fa sede del soggetto produttore naturalmente c'è un problema relativo alla coproduzione
Ed in questo caso sia ritenuta ordini attribuire i programmi coprodotti in quota pro quota in relazione alla partecipazioni finanziarie
Altro criterio selettivo attiene alla programmazione diciamo così di tipo non invadente della pubblicità ma non su disegni di legge come già detto il professor Floris non ha utilizzato il la via di indicare tassativamente i limiti al di sopra dei quali non si potesse mette in onda programmi pubblicitari facendo un
Una previsione secondo la quale sarebbe lo sterno stesso meccanismo interno a portare a una certa
Certi equilibrio tra programmazione di tipo pubblicitario e programmazione di tipo diverso nel senso che se si eccede con la pubblicità è chiaro che le il mittente sarà meno seguite e dunque verrà a mancare anche lo stimolo da parte dei soggetti economici Esterni
Inviare programmi pubblicitari in quella direzione ora naturalmente questa è una scelta diciamo iniziale ci si rende conto perfettamente dal fatto che un sistemi di questo genere può avvenire delle conseguenze dis toh Centi sull'insieme del informazione non solo quella radiotelevisiva ma anche quella che passa attraverso la carta stampata ebbene io penso che sarà sempre possibile in una seconda fase ritornare su questo
Siamo su questa assenza di regolamentazione per prevedere meccanismi per prevedere i livelli massimi in modo da ottenere un sistema complessivamente soddisfacente che tenga conto delle esigenze di tutti
Ma direi bisogna dal momento che non è possibile in partenza
Proporre una cifra accettabile una cifra che abbia un qualche fondamento scientifico
Legato a esigenze reali ecco forse è preferibile in una prima fase lasciare un vuoto di regolamentazione e vedere che cosa capi tranne il mercato del informazione in quella seconda frase eventualmente intervenire
Un ulteriore criterio utilizzato attiene al informazione locale nel senso che saranno dovrebbero essere favoriti i soggetti che si impegnano a fornire un certo
Numero di ore di programmi relativi all'informazione
Locale
Naturalmente tutti questi criteri alla stregua dei quali secondo un ordine decrescente vengono selezionati i soggetti che non sono in regola rispetto a questi criteri
Devono essere come dire indicati preventivamente dal richiedente nel momento in cui presenta la domanda cioè richiede deve impegnarsi al l'osservanza di questi criteri si tratta di oneri
A pena di decadenza nel senso che i nostri disegni di legge
In altre disposizioni consente a questo Comitato
Di cui ha parlato il professor posti pronunciare la decadenza per i soggetti che non ottemperano ai gli oneri che si sono assunti si vede chiaramente dall'elenco dei criteri che ho fatto e che non sono previsti i privilegi di nessuna sorta per soggetti particolari secondo l'indicazione che veniva dato in declinata Caretti come è stato richiamato dal professor
Palladini
Si è ritenuto che naturalmente esistono dei soggetti di per sé più meritevoli di altri di utilizzare strumenti di diffusione del loro pensiero anche per ragioni connesse a principi costituzionali ma proprio per questo esista un servizio pubblico e quindi i soggetti particolari come possono essere confessioni religiose le minoranze etniche e così via
Comunità di altro genere che possono richiamarsi all'articolo due della Costituzione possono tenere una posizione privilegiata ma proprio per questo esiste il servizio anche per questo esiste il servizio pubblico nazionale
Il professor poi ci ha indicato qual è il meccanismo previsto
Sì o no
Il professor Fois ha indicato qual è il meccanismo previsto dal disegno di legge nel caso in cui attraverso questo questi l'uso di questi criteri di selezione non
Sia possibile raggiungere l'equivalenza tra il numero di stazioni disponibili e numero di richiedenti ha parlato appunto dei consorzi e associazioni delle
Fusioni
Per le quali ci si è preoccupati appunto con me già ricordato di evitare qualunque forma di imposizione dall'alto monte
Consentire che questi soggetti agiscano in piena libertà anche su questo piani
E rimane l'ultimo problema
Che cosa succede se attraversa consorzio inventi fusioni associazioni il numero dei richiedenti rimane ancora più elevato del numero delle stazioni richiedenti ecco qui abbiamo previsto un meccanismo che può suscitare indubbiamente delle perplessità perché mi rendo conto di quanto sia drastico e grezzo è l'estrazione assolte
Ci sembrava che questo fosse l'unico criterio che impedisse queste valutazioni discrezionali che fin dall'inizio abbiamo voluto escludere
Ma più che queste oggi è sembrato anche che l'estrazione a sorte può esercitare un nel stimolo importante nella fase precedente cioè per non correre il rischio di essere esclusi in sede di estrazione si potrebbe essere indotti in maniera consistente a procedere attraverso il secondo meccanismo quello dell'associazione della fusione del consorziamento che certamente il meccanico meno manipolando sistema così come si configura sulla base di iniziative puramente spontanei
Ecco su questo punto voglio concludere osservando come il meccanismo qui previsto
E un meccanismo aperto verso gli sviluppi futuri nel senso che se attraverso lo sviluppo tecnologico il numero delle stazioni utilizzabile livello locale o mente terrà come prevedibile
Il nostro sistema
Come dire
E perirà naturalmente
Non ci sarà bisogno di modificare la legge e questo meccanismo al limite come si usa dire potrebbe risultare non più applicabile
Nella misura in cui il numero delle risorse tecniche superiori superi il numero degli aspiranti
E quindi si arriverà alla soluzione ottimale cioè se arriverà all'eliminazione di qualunque interferenza di poteri pubblici
Nel momento della selezione del domande ai poteri pubblici attraverso questo comitato di cui si è parlato dovrebbero a quel punto limitarsi a un mero riscontro di regolarità tecnica
Dovrei dire
Qualche cosa per ciò che riguarda il regime transitorio
E ancor prima forse qualche cosa che riguarda il regime di prima applicazione del meccanismo previsto dalla legge ci si è resi conto che alla situazione esistente si dovesse in qualche modo concedere qualche cosa
Non solo per ovvie ragioni di resistenza ma anche dirette le urne riconoscimento doveroso del fatto che questa libertà
Implicitamente prevista dalla Costituzione oggi resa esplicita è stata scoperta appunto dall'iniziativa spontanea prima ai limiti ai margini della legge oggi legittimate di soggetti
Privati
E dunque c'è sembrato opportuno e necessario che all'esistente venisse riconosciuta da qualche posizioni di privilegio privilegio che peraltro non è
Poi così
Forte come si sarebbe potuto pensare perché il privilegio consiste puramente e semplicemente in quel sito
I soggetti già operanti secondo determinati criteri minimi solamente abbiamo escluso per esempio coloro che occupano frequenze con immagini fisse questo non è un modo di essere operante un modo di occupare
Disponibilità che potrebbero essere usati da ecco i soggetti già operanti si considerano averne realizzato tutti i criteri indicati nella griglia previste nell'articolo tredici e quindi e s'è giunti alla fine della selezione
Entrando questi indiciamo conflitto di interessi con tutti gli altri soggetti non ancora presente che però devono avere
Superato questo vaglio alla stregua dell'articolo tre dice quindi a questi sì tra cui applicare eventualmente il principio del Consorzio associazione la fusione
Signor presidente non so quanto tempo mi
Resta
Per quanto riguarda il regime transitorio allora
Si è prevista una norma che dovrebbe consentire una certa quale ripulitura
Preliminare beh letterari
Che comporta nel caso di di violazioni di certe indicazioni previste dalla legge la disattivazione degli impianti quali sono questi criteri diciamo di ripulitura
Primo in concomitante già in accordo col principio fondamentale della legge per cui nessun soggetto può essere titolari di più di un'autorizzazione anche nel regime transitorio
Sì voluto escludere la possibilità per una un solo soggetto ritrasmettere utilizzando più canali tonda
Secondo si è voluto escludere
L'emissione che occupa frequenze attraverso immagini e suoni fissi si è voluti escludere tutte le emissioni che non tengono conto di certi requisiti tecnici minimi indicati nella legge grazie all'indicazione del professor ottavi
E in quarto luogo si sono volute escludere attraverso appunto lo strumento delle disattivazione degli impianti i casi già esistenti di concentrazioni valutati
Alla stregua di alcune norme che sono indicate non è una applicazione integrale dei reggimenti concentrazionario che potrà funzionare soltanto
Nel momento in cui la legge verrà pienamente collegato anche al regime di pubblicità ma in una prima iniziativa come dicevo preliminare di ripulitura
Con una norma che anche se ha dato luogo a notevoli discussioni si è previsto il caso di interferenze reciproche nel momento del regime transitorio tra più emittenti
Caso che non dovrebbe naturalmente più verificarsi nel caso nel momento in cui la legge entra a regime ma che potrebbe determinarsi in questa fase preliminare ed allora queste proposte senza entrare nel merito della definizione giuridica della situazione dei soggetti che occupano
Le frequenze
Senza quindi entra nel merito tratti di me la situazione di fatto di qualche situazione giuridica determinata in qualche modo si è riconosciuto ciò che vari Pretoria hanno già fatto in questo periodo c'è una sorta di potere d'ordinanza d'urgenza
Nel caso di interferenze
Naturalmente questo potere va esercitata secondo determinati criteri che servano a scegliere quale dei due soggetti che agiscono sulla stessa frequenza deve avere la preferenze questo indicato nell'articolo trentasette
E che ne sono pochissime parole per quanto riguarda le interconnessioni che l'altro argomento di cui mi dovrei occupare
E vero quanto è stato rilevato dal professor Paladin nella sua introduzione se non ho capito male ha fatto un rilievo critico
Circa un
Ben visibile carenza di una disciplina organica puntuale articolate su questo
Ebbene il coloro che hanno lavorato a questo disegno di legge sono partiti dal presupposto che la interconnessione di per sé non fosse un fatto negativo parlo naturalmente di interconnessione non nel senso in cui mi accennava il professor ottavi
Che si fanno equivocato parlare di interconnessione come strumento tecnico nello stesso ambito locale per coprire l'intero arco territoriale qui parlo di interconnessione come strumento tecnico che consente di collegare tra più ambiti locali più soggetti titolari di autorizzazione
Ecco noi abbiamo ritenuto che
Si debba distinguere i casi in cui la interconnessioni sia espressive di una concentrazione di potere
E questo è un fatto negativo valutandola stregua per esempio dei principi stabiliti nel sentenza duecentodue della corte costituzionale
Dal caso in cui la concentrazione sia il frutto di una nera libera scelta autonoma dei soggetti che decidono di collaborare
Naturalmente questo non dà luogo a problemi di potere
Dà luogo a un la modalità di organizzazione del proprie attività i cani sono completamente diversi il primo caso interconnessione legata concentrazioni di potere si deve combattere
E nostro disegno di legge
Si fa carico di questa esigenza in quella parte di discipline che contiene le norme anti concentrazionario
Che a mio avviso sono notevolmente precise e anche notevolmente per quanto possono delle previsioni efficaci parlerà Corrado De Martini più avanti naturalmente partendo dal presupposto che in questi casi non c'è l'assoluzione definitiva qui si tratta di organizzare strumenti il più possibile contrastanti alle tendenze alla concentrazione
Quindi creare delle difficoltà alla concentrazione soggettiva cioè alle concentrazioni di tipo oligopolistico per quanto riguarda viceversa la nera interconnessioni funzionale che dipende da libere scelte di base dei soggetti autorizzati
Ma non abbiamo assolutamente stabilito nulla se non quella norma richiamata da Floris per la quale queste cose interconnessioni non devono valere ad occupare frequenze
Altrimenti utilizzabili dai soggetti autorizzati diciamo utilizzabili in prima fase in prima battuta ma per il resto nulla si è detto anzi
L'orientamento prevalente che questo genere di collegamenti debba essere favorito
Qual è l'obiettivo di fondo
Che sta dietro a questa scelta
E con l'obiettivo di fondo è quello di arrivare a sistemi integra in su scala ben più ampie che la Scala puramente locale ma che si basino su un pluralismo di base pluralismo dei soggetti che decidono di collaborare
Dunque Canali anche di livello nazionale ma che non esprime né una unicità di potere ma che esprimono la pluralità delle decisioni autonome dei soggetti che decidono di collaborare
Così concepite le interconnessioni io credo che non si dare incontro hanno alcuna obiezione di ordine costituzionale in realtà le ragioni esposte nella sentenza numero duecentodue non possono essere utilizzate in questo caso non si può far riferimento al monopolio alla garanzia del monopolio statale perché appunto il monopolio fa riferimento a problemi di concentrazione di potere non ha problemi di collaborazioni e funzionale e non si può viceversa neanche richiama il principio del carattere locale dell'emittenza a cui la sentenza della Corte faceva riferimento
Per le ragioni illustrati dal professor Fois e che anch'io in un altro convegno dedicato a queste argomenti avevo cercato
Illustrare
Rimangono altri punti scoperti che non attengono direttamente né a questo dell'interconnessione né al alla concentrazione Moni porno monopolistico oligopolistico a cui faceva riferimento il professor pare di cioè in particolare il
No forme di
Concentrazione verticale come si diceva che può pensare attraverso quelle che si chiamano le società di servizi ecco assai plausibile l'ipotesi che attraverso la fornitura di servizi la raccolta e la distribuzione di commesse pubblicitarie la produzione di programmi e così via ci possa essere siamo qui un'attrazione di potere
In capo a questi organismi che si occupano dei servizi gli altri disegni di legge a una norma specifica io credo originario nel senso che non c'è l'equivalente in alcun altro disegno contenuta nell'articolo trentuno in cui si dice che consentite queste attività di servizio alle emittenti ma questa attività deve essere organizzato in un modo particolare
Alla stregua dello stesso criterio che secondo me legittima interconnessione cioè le attività di servizio deve essere organizzata attraverso società e al a queste società devono partecipare le stesse imprese titolari di autorizzazione
Con una partecipazione azionaria limitata non più del quindici per cento del capitale sociale ecco credo che adesso il presidente mi richiama il tempo era già un valutando con attenzione l'articolo trentuno al ci si può forse rendere conto che si è fatto uno sforzo per evitare questo tipo di concentrazione
Di potere che passa attraverso la erogazione servizi
Voglio fare ancora un'ultima considerazione che mi suggerite dalla questione delle interconnessioni e del l'ampiezza locale delle
Attività dei privati
Ambito locale che oggi l'unico consentito secondo la decisione della Corte costituzionale ora la Corte e chiamata ridiscutere la questione tra non molto io purtroppo ho perso la prima parte dell'esposizione del professor pareri non so se ha accennato a questa questione qual è possibile che in quell'occasione la corte
Ritorni sulla sua decisione e posso ritenere oramai non più esistenti quelle ragioni tecniche che hanno giustificato
Sessanta e poi successivamente il monopolio pubblico a livello nazionale
Possibile
Oneroso
Comunque non è questo il punto è che gliela riterrei in ogni caso che qualora anche si verifica se queste premessa sarebbe assai deleterio e pericoloso se che venisse abbandonato per i privati il riferimento alla delocalizzazione locale delle emissioni
Perché questo riferimento locale quindi l'autorizzazione necessaria autorizzazione legata a un ambito territoriale definito mi pare indispensabile evitare giustificarsi secondo una logica diversa cioè quella della lotta alle concentrazioni
Perché è il solo attraverso queste localizzazione particolare sul territorio che può funzionare secondo me è un è disciplinanti monopolistiche
Che abbia qualche chance di successo
Chiedo scusa del di aver abusato letterato
La parola a Chiola
Vorrei aggiungere qualche nota esplicativa
Relazione da me redatta su comitato nazionale
In primo luogo il taglio giustificativo del compimento costituisce probabilmente una reazione spontanea
Funzionalista
Questa è la definizione di comodo nella quale si comprendono tutti coloro che ritengono di sviluppare indagine sui mass media
Accentuando la rilevanza dell'interesse dei destinatari delle notizie diffuse
Funzionalista dicevo il quale per la prima volta settima dal fare direttamente i conti con i problemi che nascono dall'elaborazione di un progetto il quindi Rizzo di natura strenuamente libertaria di segno opposto
Dovendo difendere la pretesa dei singoli ad installare nel enti locali quale espressione della più ampia libertà di manifestazione del pensiero mentre potevo contare su un autorevole dottrina per comprendere nell'aria di questa libertà anche la facoltà di utilizzare i vari mezzi di diffusione
Ho avvertito la difficoltà di contemperare tale premessa con la limitatezza obiettiva delle frequenze quindi del mezzo
Una soluzione elegante comunque con carature d'avanguardia poteva essere quella di rinunziare in tema di libertà al paradigma dell'agire dice per imboccare la strada molto più agevole delle istituzioni di libertà
Venendo meno la necessità di difendere il diritto al mezzo sarebbe potuto legittimare anche l'adozione di una tutela più affievolita per il singolo
Nella prefazione del progetto del Centro Calamandrei di una minuziosa serie di criteri l'organo di gestione del settore deve attenersi poteva essere di ostacolo a tale soluzione
Giacché l'alto grado di vincolati serena attività non esclude la presenza dell'interesse legittimo
Ma per giustificare l'attribuzione di una tutela minori alla pretesa di singola svolge l'attività di radiodiffusione circolare in ambito locale
Anche senza abbracciare la tesi di avanguardia peraltro scarsamente utilizzabile proprio nell'area della libertà di manifestazione del pensiero potevano darsi altre vie
Senta praticabile quella che sulla base della distinzione tra mezzo di diffusione modalità di circolazione del pensiero esclude la disciplina di quest'ultima dalla garanzia costituzionale Jackie proprio in tema di radio televisioni via e coincidenza tra mezzo di manifestazione di circolazione soluzioni diverse sono certamente prospettabile primo luogo sfruttare la previsione contenuta nello stesso testo costituzionale l'intervento preventivo dalla pubblica amministrazione a tutela del buon costume quale indice di ammissibilità dell'apparato di controllo operanti in regime di diritto amministrativo
Inoltre fare leva sulla obiettiva limitatezza delle frequenze per recuperare attraverso la categoria dei limiti logici un titolo di legittimazione di un regime autorizzatorio finalizzato alla massima utilizzazione del mezzo
La convinzione che quest'ultima sia stata la strada battuta nella bara nell'elaborazione del progetto potrebbe ritrovare fondamento nella stessa dichiarazione di principio contenuto all'articolo uno dove si trovano in sequenza accanto al diritto di svolge l'attività di radiodiffusione circolare in ambito locale
La limitatezza delle frequenze e la conseguente subordinazione dell'esercizio di tale diritto ma rilasciati apposita autorizzazione
Peraltro l'affidamento della gestione del settore dell'emittenza privata ad un organo del tutto autonomo dall'apparato statale
Apartitico e tecnico mi ha indotto a verificare un diverso approccio al Progetto contrassegnato dal tentativo di mantenere ad ogni costo alla pretesa del singolo la qualità di diritto soggettivo
Tale obiettivo non è stato imposto partito dentro personale da un atto di fede nel liberalismo spinto ma dall'esigenza di evitare la censura alla legittimità della creazione di una monade il Comitato appunto privo di ogni collegamento con il complesso governo pubblica amministrazione
Una casa amministrazioni parallele enti autonomi
Anche enti indipendenti trovano il loro titolo di legittimazione proprio in tale collegamento anche se a volte del tutto evanescente
L'assoluto all'assoluta indipendenza del Comitato dallo Stato apparato garantita non soltanto dal carattere ampio e composito delle rose dei candidati ma dall'adozione del criterio il sorteggio
Si accoppia nel progetto il carattere tecnico del collegio testimoniano non soltanto dei requisiti di alta professionalità che debbono essere prossimo posseduti dai suoi componenti
Ma dalla constatazione che il Comitato nell'esplicazione sui poteri decisionali deve applicare parametri rigidamente obiettivi
L'attribuzione ad un organo indipendente tecnico del potere di gestire la griglia dei limiti alla pretesa dei singoli di avvalersi del mezzo radiotelevisivo in area locale
Griglia che a sua volta è stata costruita impiegando criterio darli al massimo grado di obiettività consentono a mio avviso riavvicinare la così detta autorizzazione del progetto all'atto di ammissione
Intendendo tale atto come espressione di un potere di nero accertamento obiettivo dei requisiti imposti al richiedente può ritenersi e quest'ultimo resti titolare una situazione di diritto
Ipotesi interpretativa proposta garantendo il mantenimento e la figura del diritto soggettivo in capo al richiedente l'installazione di un'emittente privata non è dovuta soltanto un'esigenza di coerenza con la premessa iniziale
Ma consente di offrire al singolo tutti i benefici che sul piano giustiziale assistono la pretesa alla quale venga attribuito tale riconoscimento
La possibilità ad esempio di Alba Rienzi davanti al giudice ordinario di tutti i mezzi cautelare d'urgenza ma non soltanto questi ma anche l'ammissibilità di domande risarcitoria
Peraltro se l'esigenza di rafforzare le difese del singolo sul piano giudiziale
Può ritenersi soddisfatta attraverso l'attribuzione al Merisi un diritto soggettivo il perseguimento di dall'obiettivo non è ancora sufficiente a giustificare l'attribuzione del potere di gestione dell'emittenza privata ad un organo autonomo rispetto al complesso governo pubblica amministrazione
Sì fatto obiettivo poteva infatti essere ugualmente raggiunto con l'affidamento ad un organo l'apparato statale dico di ridurre privato
La ragione della scelta questa volta è a mio avviso inequivocabile deve cercarsi a monte
Prima di garantire un efficace sistema di difesa nei confronti della visione della posizione del singolo è stato ritenuto necessario precostituire attraverso l'assoluta indipendenza dall'organo
L'ambiente più idoneo per evitare l'eventualità stizza delle elezioni
L'imparzialità della pubblica amministrazione non poteva infatti costituire canone sufficiente a legittimare l'affidamento della gestione di un settore quale quello dell'emittenza privata caratterizzato dalla commistione compito del servizio pubblico ad un organo che non fosse anche indipendente
Ed è in questa logica va vista l'attribuzione al presidente della Repubblica del potere di bilanciamento e di correzione dell'esito dei sorteggi attraverso la nomina in chiusura di tre membri del Comitato
L'effettiva spettanza presidenziale di tale competenza ulteriore rispetta le l'indicazione contenuta all'articolo ottantasette la Costituzione alla quale non mi sento di attribuire un valore meramente indicativo
Apre però un problema di compatibilità costituzionale
Esclusa la possibilità di fare capo al previsto potere di nomina dei funzionari dello Stato stante la conclamata indipendenza del Comitato dall'apparato statale
Sembra egualmente preclusa la possibilità di invocare il carattere sostanzialmente ministeriale dell'atto con il quale si suole legittimare ogni partecipazione ulteriore del Presidente della Repubblica
A meno che la ratio Sistina tale giustificazione non venga individuata nella derivazione delle nuove attribuzioni dalle funzioni tipiche del Capo dello Stato
In questa prospettiva se gli ulteriori poteri di partecipazione possono include sì nella funzione di conoscenza in quegli atti che caratterizza la vita dello stato estensione a sua volta della posizione di vertice al Capo dello Stato
Anche la neutralità delle funzioni presidenziali potrebbe forse invocarsi quale titolo di legittimazione del conferimento di nuovi poteri aggiuntivi dirette a realizzare l'indipendenza di organi estranei all'apparato statale
L'indipendenza del Comitato può servire dal convento
A parare l'obiezione secondo la quale proprio in tema di nomine mentre i poteri previsto dal settimo comma all'articolo ottantasette della Costituzione ha natura meramente formale
Ed è attribuito al presidente La Repubblica soltanto in funzione
Della conoscenza più piena delle vicende dell'apparato statale per il conferimento di un potere sostantivo di nomine occorre lo strumento costituzionale
Può infatti di battersi che la censura perdere incisività quando la nomina presidenziale non interferisce sull'assetto degli organi costituzionali
Sicuri rispettino il Comitato disciplinare l'articolo venticinque del Progetto promessa previsione di una sanzione in caso di inottemperanza la richiesta di informazioni rende quest'ultima umbri invita a collaborare
Tale conclusione dovrebbe valere non soltanto in relazione al rapporto comitato concessionaria pubblico servizio in quanto quest'ultima gravato da un vincolo di subordinazione unicamente nei confronti dell'amministrazione concedente ma anche nell'ipotesi in cui soggetto passivo sia un ufficio l'apparato statale
Correggendo l'accenno contenuto nella relazione mi sembra infatti difficilmente utilizzabile
Anche il richiamo al dovere di collaborazione tra gli uffici diretta al fine di albanesi meccanismi sanzionatori indiretti quale ad esempio quello disciplinare nei confronti del funzionario inadempiente giacché tale dovere dovrebbe postulare la partenza gomitata l'apparato statale
Nei confronti dei titolari delle mittenti private l'assenza di sanzioni acquista invece positivo di valore di riconoscimento l'esigenza dell'autodifesa anche fuori dall'ambito delle responsabilità penali richiesta di informazioni da parte del comitato hanno infatti ad accertare l'esistenza di eventuali inadempienze del soggetto in crisi
Idonea a determinare in caso di esito affermativo la stessa decadenza dall'autorizzazione
Problema Sestante e quello della natura dell'atto di approvazione del piano di distribuzione delle frequenze fra il servizio pubblico nell'emittenza privata per coerenza con le premesse iniziali e relativi timori in ordine al conferimento di poteri discrezionali di amministrazione attiva ad un organo indipendente qual è comitato ho proposto a titolo del tutto personale
Di configurare intervento di questo ultimo quale il controllo sulla rispondenza dello schema di piano elaborato dal ministero delle Poste ai tassativi criteri previsti dall'articolo sette del project per questa via se il comitato viene privato del potere di emendare direttamente il progetto di riparto la natura accessoria dell'atto di controllo consente di conservare l'estraneità del Comitato spesso dall'aria delle manifestazioni di amministrazione attiva la proposta interpretativa compatibile a mio avviso con la lettera del progetto può essere utilizzata quale linea subordinata di difesa per contrastare eventuali censure affidamento al Comitato del potere terminare o anche dico determinare in concreto insieme al ministro delle Poste l'area delle frequenze riservate allo stesso servizio pubblico radiotelevisivo
Anche mantenendo distinta l'individuazione delle frequenze necessarie all'espletamento del servizio pubblico
Dalla delimitazione dell'attività di radio televisione circolare su scala nazionale riservata allo stato al fine di evitare rilievi attinenti alla violazione della riserva di legge imposta dall'articolo quaranta della Costituzione
Si finirebbe così per rimettere ad un atto amministrativo la definizione dell'attività che deve essere riservata allo Stato
La natura di bene pubblico diresse comunista le frequenze potrebbe escludere la possibilità di attribuire a soggetti estranei allo stato apparato il potere risiedeva a realizzare in parte il bene e ancor più quello di riservarle una parte all'utilizzazione esclusiva dello Stato
Queste navi infine il rapporto tra il Comitato il Consiglio Consultivo la cui istituzione e prevista e disciplinata dall'articolo ventisette del Progetto
La competenza giuridico contabile dei membri del consiglio assunta quale condizione per la nomina è stretta relazione con la funzione di consulenza obbligatoria in ordine alla dichiarazione di decadenza dall'autorizzazione e a tale organo viene attribuita dal successivo articolo ventotto
Ride obbligatorio ma non vincolante del Consiglio esclude che la decadenza finisca per essere poi gestita da entrambi gli organi tale conclusione a mio avviso indubbia considerando che accettando le premesse l'accertamento giudiziale della legittimità delle varie del relativo provvedimento spetta al giudice ordinario
Il modulo applicarla dalle giudice nell'esercizio della funzione giurisdizionale dirette a garantire i diritti soggettivi scudi infatti rilevanza dei presupposti sui quali l'organo decidente abbia fondato l'adozione dell'atto lesivo
Questi infatti in termini brevi privatistici assumono la qualifica di motivi irrilevanti in ordine accertamento giudiziale della violazione del diritto perpetrata attraverso l'atto incriminato grazie
Allora
Però adesso la parola l'avvocato Corrado De Martini e perde illustrazione della sua relazione e poi al dottor stanca nuovi lavori per oggi e
Volevo ripetere l'invito a tale fin da adesso per cortesia il nome di chi intende intervenire nella giornata di domani e in quella di domenica
Abbiamo già Abbamonte levi Vignudelli Nardini Boggi Macchitella Pinto Condorelli vita all'imprenditore la mattinata di domani quindi se poi abbiamo tu diciamo non Haines se anche non tutti ma diciamo grosso modo il numero degli interventi possiamo anche meglio programmare lavori che la ripartizione dei tempi
Prego
La parte del progetto nettamente il pugno è stata assegnata l'illustrazione è quella relativa alle norme antitrust ecco in questa materia dato centrale è costituito dalla mancanza di una disciplina generale nel nostro ordinamento di questa materia
Questa deficienza questo vuoto legislativo pesa in più modi nella scelta di una disciplina
Peraltro appare abbastanza
In che modi pesa beh perché evidentemente impossibile fare riferimento a un quadro normativo generale
E quindi si può necessita di una disciplina difetto di settore in una materia dove già le disposizioni specifiche è difficile costruire istruzioni specifiche e che ticinesi Ettore Peluso naturalmente dei dubbi rilevanti
E l'assenza di una disciplina generale della materia comporta anche le conseguenze di tecnica legislativa come cercherò di chiarire
E altri quindi verrebbe quasi voglia in questa materia chi inviare a un auspicabile disciplina generale antitrust come peraltro il centravanti ha fatto in un'altra materia per esempio in materia di editoria
Accantonando poi il problema tuttavia il punto è che qui in questo settore specifico locali
In relazione aveva normative antitrust sono in gioco ben altro che il pressing feroce libero gioco alla concorrenza
Sono in realtà in gioco interessi costituzionali che attengono articolo ventuno la libertà di manifestazione del pensiero come dice la Corte costituzionale in quella sentenza al settantadue per cento cinque è in gioco l'interesse generale indirettamente protetto dall'articolo ventuno
All'informazione del cittadino e quindi alla formazione della pubblica opinione avvertite consapevole interesse generale che si può attuare soltanto attraverso una pluralità di fonti d'informazione
D'altra parte non è un caso che l'unico tentativo che sia arrivato fino alla all'approdo parlamentare di una disciplina antitrust si è avuta recentemente proprio in tema di editoria cioè il settore che è molto vicino
A quello che qui ci interessa per molti aspetti comune a questo
Sapete tutti che il progetto di legge né a seconda contiene una parte di norme che tende a disciplinare le concentrazioni sull'efficacia di queste norme il centra Calamandrei come centrale Andrea abbiamo espresso in altra sede una serie di rilievi di critiche non ci interessa qui in questa sede approfondire queste critiche va registrato però del fatto che nel singolarmente una disciplina antitrust viene introdotta in un settore specifico che molto simile e a fine a quello che qui ci interessa d'altra parte è stato ricordato prima il professor Paladini che in realtà la giurisprudenza della Corte in materia di emissioni radio televisiva sì c'entra molto fa molto perno sul rischio dell'oligopolio e il rischio di Gore dell'oligopolio anche ispezione corte proprio la scriminante fra la legittimità e le illegittimità di un sistema monopolistico cioè
La Corte dice sempre lo dice dal sessanta e aveva continuato a dire tutta le sue sentenze
Che laddove sia a rischio di Li Gotti oligopolio di privati per via della limitatezza di frequenze la ottenuta alto costo i rimpianti la è preferibile un Monopoli dello Stato
Ma dove questo rischio non ci sia è di gran lunga preferibile il regime normale di libertà previsto articolo ventuno in questi termini è testuale la sentenza duecentodue del settantasei
E da ultimo anche osservato che nella stessa sentenza duecentodue
In uno di quei precetti di quei comandamenti al legislatore contenuti al paragrafo otto la sentenza che ha dato caratteristico di questa sentenza legge ci fa esplicito riferimento alla necessità di una disciplina altri o lo oligopolistico
Dunque disciplinati coloritura politica di settore
E necessaria
è necessario che però necessario nella misura in cui manca una disciplina generale dell'intera materia
Io da un'altra conferma sul lato dell'esistente
Cioè da quando nel nostro Paese da quando sentenza settantasei ha liberalizzato lettere
In realtà abbiamo assistito a un
Processo sempre più rapido di concentrazioni oligopolistico
Sappiamo tutti conosciamo tutti gli episodi le cartine di emittenti che si sono creati con gli sbocchi anche giudiziarie per i facciamo i nomi perché siano chiare le cose le catene di Rizzoli con il telegiornale Contatto che ha provocato l'ordinanza della Pretura di Roma
L'ipotesi di Berlusconi la vicenda del Mundialito tutti quanti ricordiamo quindi abbiamo già una situazione di catene esistenti cioè di concentrazioni orizzontali
All'Isola altre situazioni il nell'esistente che sono altrettanto preoccupanti forse più preoccupanti e sono le concentrazioni indirette o Perticari
Abbiamo una situazione di oligopolio già esistente in materia pubblicitarie sita stringendo
Perché vi sono poche concessionari di pubblicità pro che grandi concessionari pubblicità che stanno rastrellando anche la pubblicità locale cioè sta sparendo
Quel fenomeno di proliferazione di piccoli concessionari pubblicità locale delle emittenti
Che sono invece assorbite che Bugia locali che diminuisce assorbita da poche grosse concessionari pubblicità
E accanto a questo il fenomeno più preoccupante di tutti una concentrazione di gruppi la creazione di gruppi che contengono al loro interno allo stesso tempo
O organismi o società produttrici di programmi organismi distributori di programmi organismi concessionari pubblicità distributori di pubblicità cioè abbiamo quella che si una concentrazione orizzontale tipo completo dare un servizio completo all'antenna Mondadori Tremonti che produce programmi GPE che distribuisce come raccoglie e distribuisce pubblicità con annessa un consorzio cosiddetto di emittenti Dick Berlusconi stessa situazione a un organismi un organismo che produce e distribuisce programmi a con una società Publitalia che invece distribuisce pubblicità Rizzoli lo stesso l'asse epico la STP e così via cioè una serie
Di situazioni dico in realtà si sono sono già create delle situazioni di concentrazione
Orizzontale e Dirty cale e andiamo stiamo camminando in con a passi da gigante verso una situazione di oligopolio di oligopolio in fiorite di oligopolio in via di consolidamento
Allora in questa situazione una disciplina anti oligopolistico è chiaro che non è solo necessaria è diventato urgentissima
Per evitare e la legge comunque quando arrivi ad evitare coi buoi già scappati come per esempio avviene in materia di concentrazione fra testate giornalistiche
Nell'editoria tali si prevedono tante belle norme che però arrivano quando già le concentrazioni sono state fatte i gruppi già esistenti
Problemi di tecnica legislativa dicevo prima
La tecnica legislativa normale questo tipo di disciplina è quella che prevede norme di contenuto generale molto vago diciamo astratto ma di un'astrattezza un po'vaga con clausole
Che contiene clausole intrinsecamente indeterminate la cui specificazione e lasciata poi all'esercizio alla all'attività di un organo che ha natura sostanzialmente amministrativa è questa la struttura tipica delle normative antitrust
A partire dalla normativa americana ma che si è ripetuta un po'in tutti i paesi paesi
Industriali avanzati e che guarda caso nelle pochino
Epoca tentò di progetti di legge che si sono avuti nel nostro Paese generica carta cioè mi ricordo per esempio il Progetto la Malfa lombardi anche lì la disciplina la tecnica della disciplina è sostanzialmente questo
Ora
In questa
Questo tipo di disciplina manca e quindici costringe in questo settore volendo entrare a disciplinare ad avere una normativa antitrust a fare i conti con questa mancanza di un quadro di riferimento generale e a fare i conti anche con
La mancanza di questa struttura complessa abbiamo cioè la necessità di costruire una disciplina antitrust che sia basata su una serie di divieti tassativi anziché sulla testa eredi clausole intrinsecamente indeterminati
Rovesci questa medaglia è costituito dal fatto che in in questa materia abbiamo uno strumento attraverso il quale agire che è particolarmente efficace che lo strumento della decadenza perché a differenza di altre attività di tipo economico come anch'differenze pro capite nel settore la stampa qui l'attività che deve essere disciplinata e soggetto a un'autorizzazione e quindi è molto facile sanzionare illa violazione dei diritti e degli obblighi attraverso la decadenza
Devo dire che per quanto riguarda quest'ultima cosa il progetto tenta di semplificare al massimo questa potenzialità della situazione introducendo cioè un procedimento di impulso alla decadenza un procedimento di decadenza che il cui impulso non è per forza riservato a un organo pubblico ma è invece riservata a chiunque chiunque vi abbia interesse può suscitare intervento del Comitato
E sanzionare la violazione del divieto poterlo
E nello stesso tempo questo Inter questo chiamare allo scoperto il privato ha un suo preciso corrispondente nell'interesse privato del privato se mi consentite il gioco di parole perché la decadenza dall'autorizzazione libera una frequenza alla quale nel meccanismo del Progetto chiunque ha diritto di concorrere
Si crea quindi un meccanismo un situazione di conflittualità privata il cui risultato finale sperabilmente è quello di ottenere una garanzia che gli interessi pubblici generali in materia vengano effettivamente tutelati
Riconosciuti
Mi consentirete sia pure per sommi capi ma tenuto conto della critica espressa su questo unico punto da parte del professor Paladin di dettagliare un minimo il contenuto di questa disciplina antitrust
Diciamo che grosso modo si tratta di quattro blocchi di norme
Contenuti nel progetto
Un primo blocco riguarda la cosiddetta trasparenza e la proprietà secondo un termine ormai usurato
Di voto usuale
Appunto speriamo che non sia come quella della stampante
E il punto di partenza è che secondo il progetto non è consentito a nessuno persona fisica o persona giuridica che sia di avere più di essere titolare di più di una autorizzazione nell'intero territorio nazionale
Naturalmente sono previsti obblighi di pubblicità dei bilanci degli atti della società così come la struttura proprietaria della società
E sottolineo a questo proposito la norma che prevede obbligatoriamente l'intervento di una società di revisione dei bilanci
Ma tutto questo non basterebbe se non avessimo una norma che tende a rendere effettiva poi queste norme sulla proprietà e sulla trasparenza profeta dalla secondo noi abbiamo ritenuto che
Una norma che rendesse effettiva queste prescrizioni cos'è quella che prescrive che laddove il titolare dell'autorizzazione è una società di questa società non possono esser soci altro che persone fisiche residenti in Italia
E che ci fossero accanto a questo la norma che sanziona le interposizioni fittizie cosiddetti prendono
Questo sistema tende a impedire evidentemente il giochetto delle scatole cinesi per cui faccio un esempio il colera sfida rimane sempre di progetti proprietà territoriale Corriere della Sera e dietro questa società c'è una serie di Astarte che si passano tranquillamente i pacchetti azionari nessuno dice niente
Un altro gruppo di norme riguarda invece le cosiddette interconnessioni soggettive
Naturalmente ha già chiarito Zagrebelsky che altra cosa sono le tre condizioni soggettive altre cose sono Inter con i suoi funzionari sulle quali invece abbiamo una posizione diversa di
Di consentire fra l'Inter con interclasse funzionante questioni soggettive sono vietate ed è una serie di norme che tendono a impedire radice qualsiasi tipo di collegamento fra impresa titolare fra imprese titolari di autorizzazioni e qualsiasi tipo di partecipazioni incrociate cioè non non abbiamo ritenuto di far ricorso al criterio abbia