Informazione: "Cara Tivù ti presento la Radio"

Il convegno
La ringrazio
Gli ospiti intervenuti direi di
Tra lasciare i preliminari e di
Dare subito inizio alla relazione introduttiva
Al Enrico Menduni consigliere di amministrazione della RAI per la relazione cara Chivu ti presento la radio
Grazie
Dunque lungi dal farsi annientare la televisione Lara può vivere e prosperare anche in un'epoca dominata dalla tv
Punti forti della radiofonia anche rispetto alla televisione sono da tutti considerato la relativa semplicità degli impianti
L'agilità delle strutture l'elevata decentramento
Il fatto di impegnare uno solo dei cinque sensi e ciò permette di svolgere altre attività durante la scoliosi la naturale integrazione con il telefono che permette una comunicazione bidirezionale ha pari dignità è una particolare predisposizione al servizio fornire informazioni e notizie in tempo reale
Meteo viabilità emergenze trasmettere indiretta eventi di grande rilevanza sociale e culturale assicurare l'informazione in tempi come l'anno
E in luoghi siti isolati in mezzo in movimento difficilmente accessibili agli altri mezzi
Tutte queste caratteristiche rendono la radio un mezzo flessibile caldo gradito ai giovani
Se poi entriamo all'interno dell'universo radiofonico non lo troviamo spaccato esattamente in due fra un'utenza privata è un'utenza pubblica un'utenza privata in crescita distinta in alcune migliaia di emittenti dei delle più varie colorazioni culturali
E poi troviamo una grande radio pubblica che purtroppo attraversa ormai da anni una grave crisi il regresso della radio pubblica è provato ad abundantiam
C'è un dato in un contenuto in una relazione ufficiale della RAI
Dove addirittura si parla del cinque virgola otto per cento mese del mille novecentottantanove contro il corrispondente mese del mille novecento ottantotto dati di notevole pericolosità su base annua il regresso della radio pubblica non è inferiore mille novecentottantotto mille novecentottantanove a un punto e sette beige
Questo declino dura indisturbato da oltre un decennio
E questo è un dato di comune coscienza che nessuno ha mai provato a smentire quali sono le cause di questo declino
Intanto la disastrosa situazione della dell'ascolto sia in FM pieno M particolarmente nel fare accompagnata un totale letargo tecnologico studi trasmettitori filodiffusione
Il Radio data system don istituito e poi realizzato invece da un network privato come Radio centocinque
Il suo frequente sia sulle autostrade poco diffusa e di non grande efficacia è una distribuzione delle frequenze che penalizza particolarmente la Terza Rete radiofonica
A questo si aggiunge
Una struttura organizzativa della radio parallela alla televisione e mutuata sulle sue ben diverse esigenze
Una struttura ereditata dalla riforma del mille novecentosettantacinque rigida pesante del tutto sovrabbondante paralizzante Rispetto alle necessità alla filosofia della la radio pubblica e dunque subalterna alla tv subito dopo la riforma del settantacinque il monopolio RAI è stato duramente attaccato in entrambi i suoi comparti ma è apparso vitale proteggere quello più strategico per investimenti e ruolo nel Paese cioè la tv
Progressivamente il fronte televisivo assorbito non solo una mole crescente di risorse ma il cento per cento della capacità strategica della RAI
I supporti dell'azienda hanno lavorato soprattutto per la tv che ha goduto di una corsia preferenziale in tutti gli snodi decisionali dell'azienda
Mentre la radio è stata trascurata
Senza una decisa riorganizzazione una forte spinta progettuale una rimotivazione non c'è futuro per la radio
Essa affronterà un inarrestabile declino con effetti negativi sull'intero gruppo fra due anni fa all'Residenza di Ripetta noi svolgeremo la prima giornata di lavoro del PC sulla radiofonia
In quella sede noi presentammo una filosofia organizzativa ideativa produttiva gestionale della radio fondata su una spiccata autonomia dal preponderante comparto televisivo
Una vera e propria su basi Enda radiofonica
La RAI dicevo produce essenzialmente tre prodotti Tibur radio e nuovi servizi
Nessuno contesta la maggiore rilevanza strategica del prodotto tv ma gli altri a gli altri due prodotti non possono prosperare
Non possono realizzare economie di scala e far guadagnare l'azienda se il management è unico e per giunta il prodotto principale è continuamente minacciato da un'offensiva a tutto campo
Citavamo a questo punto un esempio classico dei testi di management quello della BMW
Nata come azienda motociclistica si è poi sviluppata nel settore auto finché questo è diventato il principale l'azienda di Monaco è riuscita a continuare a produrre anche motociclette separando le due linee di prodotto dando a ciascuna di esse ha un'organizzazione propria tagliata sul proprio mercato queste due strutture sono unificate solo al supremo al vertice dell'azienda
Ove in funzione una commissione per le sinergie e le economie di scala fra le due subagente
Questa idea di maggiore autonomia della radio rispetto alla tv all'interno della RAI e del conferimento ad essa di una filosofia organizzativa più appropriata al mento ha fatto strada
E se è presente nella relazione con cui l'allora direttore generale Biagio Agnes concluse il dibattito Consiliare sulla ristrutturazione dicembre ottantotto
Annunziando la sollecita presentazione di piani di settore di cui la radio avrebbe dovuto essere il primo purtroppo poi non è successo niente
Questa è presente anche del convegno dei lavoratori socialdemocratici della RAI mille novecentottantanove ed è stata recentemente sviluppata
Dal convegno di Milano del Partito socialista le accendiamo la radio dodici marzo mille novecentonovanta che ha auspicato la formazione di un'azienda autonoma radiofonica
Purtroppo però mentre tutte le proposte convergono dal novembre mille novecento degrado della radio pubblica si accentua dal novembre ottantanove la radiofonia e priva di un vice direttore generale
E al di là dell'indubbia capacità della persona l'interim per la radio affidato al vice direttore per la tv Emanuele Milano non può che essere provvisorio e come dire emblematico di una ulteriore subalterni
A questa condizione negativa della radio si intreccia la pesantezza dei conti economici della RAI
Che il nuovo direttore generale ha voluto più volte sottolinea ciò potrebbe significare se non intervengono dei correttivi un'ulteriore concentrazione delle poche risorse sul comparto televisivo ritenuto principale
O peggio ancora l'affermarsi di una filosofia della radio come RadioRai rammostri coda amputare
Queste rata concezione già presente gli ha già prodotto dannose conseguenze serpeggiava nel piano Petrus
Di riorganizzazione della RAI commissionato dal direttore del personale Medusa e quella gestione si distinse per una totale sordità alle richieste della ci preme segnalare i rischi di un intreccio perverso fra declino della radio e le difficoltà finanziaria economica della RAI per questo non è più tempo deriva rivalutazioni sociologiche della radio né di lamenti queste sono cose ormai note
Noi presentiamo qui un vero progetto orario rispettoso delle compatibilità economiche imposte dal momento rispettoso dell'autonomia dell'azienda
Calato nelle condizioni legislative dati ivi compreso il tetto pubblicitario nella situazione attuale e prevedibile dal punto di vista economico e finanziario
Intendiamo dimostrare che anche senza rimuovere il tetto pubblicitario
Cosa che considereremmo oltremodo necessario e anche senza sottrarre adesso la pubblicità radiofonica quindi anche nelle condizioni peggiori è possibile quelle attuali è possibile riformare la radio pubblica
Gli ha costo a costo zero e possibilmente risparmia questo approccio discende anche da una riflessione anche autocritica sulla ristrutturazione mancata della perché ci siamo chiesti dopo alcuni anni di solenni affermazioni sulla indifferibilità della ristrutturazione dopo avere speso centinaia di milioni in studi e ricerche dossier ha concluso nulla
Forse per una visione Palin genetica della ristrutturazione avrebbe dovuto rovesciare tutta l'azienda come un guanto ma era così complessa da realizzare che non se ne fatto
La radio insomma il settore aziendale più a rischio per la sua crisi interna e nel rapporto con la domanda
Per il rigetto da parte dei giovani che all'ottanta per cento ottanta venti preferiscono la radio privata mentre nell'immaginario comunque rappresenta ancora un pezzo importante di ciò che la gente si aspetta dalla RAI
Inoltre con l'ingresso di Berlusconi bella pubblicità radiofonica Publitalia con l'ingresso nel gruppo Mondadori che controlla la Sperto
La radio pubblica non potrà più sperare di competere a lungo con privati piccoli poveri ex-collega
La legge Mammì approvata al Senato istituisce un regime di concessione porre qualche vincolo alla concentrazione e alla pubblicità prende atto che già esistono reti nazionali a cui pone limiti determinati istituisce un piano di afferma di assegnazione delle frequenze da modificare un cinque anni fondato sulla pianificazione delle radiofrequenze non v'è dubbio che pur con tutti i suoi limiti se la legge Mammì fosse approvata in questi termini fedelmente applicata si produrrebbero alcuni F Primo una certa riduzione di disturbi interferenze Secondo una stabilizzazione del servizio più del settore privato una cucina l'uscita di scena dei soggetti più minuscoli
Terzo l'ingresso nel settore radiofonico di soggetti prima dissuase dal caos legislativo in assenza di maggiori certezze riterremmo un grave errore strategico per la Rai
Che essa si limitasse attendere l'entrata in vigore della legge e del piano come un naufrago sull'isola può attendere
L'elicottero dei soccorsi intanto da subito qui e ora si metta mano alla ristrutturazione del comparto Oratino tenendo conto della situazione che cioè e questo anche per la questione delle strutture trasmissive il più grave tallone di debolezza della RAI
Gli uffici tecnici dell'azienda si affannano a sfornare davanti sulla ricezione potenziale sempre superiore al novanta per cento
Ma la realtà è che grazie alle interferenze solo il tredici per cento della popolazione è in grado di ricevere segnale di qualità classificata ottima con questi livelli di ricezione
è impossibile rilanciare la radiofonia
E fra l'altro gli uffici aziendali già da ora potrebbero fare alcune cose elementari la sorveglianza sul segnale le azioni giudiziarie a tutela dell'abusivismo accordi con i privati
E aggiungo pubblicizzare le frequenze della RAI che nessuno sa mai quali S sia non sarà moltissimo
Ma neanche questo viene fatto
E quanto al potenziamento tecnico
I sessanta miliardi stanziati in realtà non sono stati spesi ma sono andati a finire nel calderone naturalmente anche loro dei campionati mondiali dica
Vi basti riflettere sul fatto che la notte per esempio la ricezione innova M quindi lasciamo perdere il caos delle dei dei privati in FM parlo della ricezione in onde medie la più tradizionali
Le cifre fine ottantanove sono le seguenti prima rete radiofonica sessantatré per cento per la popolazione
Seconda rete cinquantatré per cento terza rete radiofonica sedici per cento ora con queste con queste cifre un rilancio della radiofonia è veramente è veramente impossibile anche perché abbiamo l'impressione che non c'è alcuna attenzione a questi investimenti di prospettiva che potrebbero bypassare una situazione delle frequenze che in parte insormontabile
Stupisce la totale assenza di una specificità radiofonica nella sperimentazione tassa tenta quando sono allo studio ricevitori radiofonici senza antenna o parabola che potranno captare il segnale direttamente dal satellite by passando ogni causa delle frequenze
Non c'è stato ancora ha spiegato se la filodiffusione è un retaggio del passato superato e inutile e in quel caso va chiuso oppure come noi pensiamo un interessante economico è semplice sistema di trasmissione via cavo certo la cosa più dannosa e tenerlo nell'attuale limbo non abbiamo ancora capito se l'isola frequenza sulle autostrade sia la carta vincente nella radio per automobilisti
Oppure come sospettiamo non sia troppo costosa
Troppo
Vulnerabile ad Enzo interferenze troppo rigida troppo hard
Necessità tale da necessitare troppi impianti fissi
Mentre per esempio all'estero notiamo è diffusa la filodiffusione
Poi si preferisce all'isola frequenza e Radio data system che è un sistema elettronico di ricerca delle stazioni senza bisogno della quantità di impianti fissi che richiede
Liso frequenza autostradale insomma
Management serio deve scegliere magari sbagliare ma scegliere
Noi scegliere è di gran lunga la scelta peggiore
Anche perché fa perdere tutti i treni tecnologici
Che passano ma pensate che nell'alta frequenza non c'è ancora una divisione della responsabilità fra chi è responsabile grazie del segnale televisivo e chi è responsabile del segnale
Radiofonico
Ho ma detto questo passiamo a esaminare l'offerta radiofonica io vorrei farlo con l'aiuto di un grafico che pregherei qualcuno di illuminare
Ecco questo grafico che ora spero sarà illustrato descrive gli ascolti in una giornata qualunque della radiofonica
Assomiglia è già stato notato a una tappa montana del Tour de France
Il milione e duecento mila ecco l'idea dunque in blu cioè la radio tutta in rosso della RAI e il verde le private
Alle sei del mattino c'è un milione e duecento mila ascoltatori che diventano sette milioni e mezzo alle sette e mezza del mattino poi scende
Con un susseguirsi di vallette e modesti turchi fino ai tre milioni e mezzo delle tredici e trenta
Per poi risalire ai cinque milioni e otto delle sedici
Dopo le sedici è una discesa progressiva meno di quattro milioni alle diciotto meno di due milioni alle venti settecento mila scarsi a mezzanotte
è evidente che il Prime Time radiofonico è complementare a quello televisivo
La prima mattinata al posto della prima serata la concorrenza della tv
Già distrutto l'ascolto serale la ratio
Limitato ad alcuni appassionati o a coloro che per svariati motivi non sono in grado di vedere anche il voto non morde al mattino va soltanto in corrispondenza dei TG Meridiani
Nell'affronto Rai private larice inseguimento rosso alla leadership al mattino fino alle otto e trenta disponendo di un'offerta informativa fortissima
E raggiunge il massimo giornaliero quattro e nove milioni alle sette e trenta con i notiziari regionali sulla primari e poi cede il primato ai privati quattro e due milioni alle dieci e quindici e perde sempre sensibilmente in ascolto un milione e mezzo alle undici e trenta risalendo e riprendendo il primato per un solo quarto d'ora
Dalle dodici e quindici alle dodici e trenta ancora in coincidenza con un appuntamento informativo regionale GR due regionale delle dodici e dieci un successo di breve di rata
Subisce ben più dei privati la concorrenza dei telegiornali di mezzogiorno e dopo le quindici quando cioè la distinzione c'è un taglio sul così un la disgiunzione fra FM e o n
L'aumento che porta alla la FM è irrisorio cento mila spettatori in un'ora
Venti ai privati che acquistano un mezzo milione nella stessa dallo Spi alla stessa ora del giorno d'ora in poi i programmi RAI
Tre o m due FM cinque reti in totale insieme totalizzano meno della metà dei privati
Alle diciotto un milione contro tre milioni e mezzo
Trecento mila alle ventuno contro novecento mi il confronto con gli anni precedenti
C'è un altro grafico che pregherei di mettere mostra che la fascia e quello ecco quello con tutti di ricordo il confronto con gli anni precedenti mostra che la fascia oraria dove la perdita è maggiore
è quella del mattino
Nicotra fra le nove e le dodici ecco la è quella cosa segnata in rosso quella quella pancia essendo una fascia pregiatissima
Una perdita qui localizzata valori assoluti consistente e abbatte decisamente l'ascolto medio giornaliero dotata invece che c'è un piccolo aumento nel pomeriggio
E i privati mostrano un aumento uniformemente distribuito da questo complesso di dati ci sembra di poter dedurre alcune considerazioni
La RAI risulta molto forte nel Prime Time controfferta informativa efficace ampia e ripete a livelli più modesti questa performances a Mezzogiorno la trasmissione in assoluto più seguite sono TGR regionali
Appare evidente che la classe dirigente del Paese e affezionata cliente dell'informazione radiofonica RAI prima ancora di uscire
Di casa nel tragitto casa lavoro noi ci siamo presi la briga di chiedere alcuni statisti del nostro Paese se sentono meno la radio
Dà risposte sono abbastanza interessanti dice Arnaldo Forlani
La radio la sento molto e l'ha sentita e anche più se non fosse per il caos delle frequenze
Se ci fosse più ordine nelle frequenze la radio diventerebbe più importante della tv perché la gente la radio la scorta mentre la televisione spesso distratta dall'immagine a volte mi dicono avvenne una cravatta sbagliata
Dopo avermi visto in televisione e magari non si ricordava nemmeno a che cosa ho detto
Dice Achille Occhetto ascolto la radio prevalentemente al mattino soprattutto in automobile
Mi interessano soprattutto i giornali radio e la lettura della stampa fatto da prima pagina di Radiotre purtroppo non ho molto tempo ma quanto posto posso ascolto musica classica e leggera
La ricezione però e molto disturbata sulle reti RAI è possibile che non possa essere migliorata
Dice Giulio Andreotti
Credevo erroneamente che la radio forse superata credo che si tratti di un raro caso di autocritica andreottiano
Ma mi sono ricreduto quando alcuni anni fa s'
Partecipare per la prima volta a Radio anch'io e ricevetti molta posta delle provenienze più varie la radio in macchina mi serve per le notizie ovviamente sportive ma anche per un po'di musica opinioni simili sono espresse da Carignano ascoltatore automobilistico considera osceno il problema delle interferenze
Claudio Martelli la scorta soprattutto la mattina quando in macchina Tinari offendi se la porta sempre dietro anche in borsetta Nilde Iotti
Richiamo alla richiesta di destinare una rete radio alle grandi dirette e noi le diremo qualche cosa
Paolo Battistuti si porrebbe tre reti differenziate programmi radio in sinergia con i programmi televisivi è un vero e proprio lancio della filodiffusione qui si sente vecchio RAI
Cirino Pomicino non l'ascolta mai e non l'ha ascoltata mai invece il ministro Gava per il ministro Carla ascolta le edizioni della mattina del GR due
Il ministro Martinazzoli l'ascolta in macchina ma non ha una buona radio per evitare fastidiose ricerche la tiene ferma sulla seconda rete sulla seconda e ora a parte lo scherzo appare evidente che morì la mattina abbiamo un'utenza che coincide con la classe dirigente del paese l'informazione RAI giunge prima della lettura dei giornali
Ha i suoi punti di forza nelle regioni e nelle rassegne della stampa
Dopo le nove il pubblico cambia
L'offerta RAI evidentemente meno brillante se quelli sono i risultati prevale una radio di parola un intrattenimento fondato su commenti e telefonata
La alle ore quindici cioè la distinzione fra o M FM i canali tenda cominciano a trasmettere una trasmissione autonoma
La RAI ci guadagna solo cento mila spettatori
In un anno stare uno ha perso il venticinque virgola sei del proprio l'ascolto stereo due ha perso solo il dieci virgola e otto per cento
Strano paradosso più reti alla RAI e meno ascolto fa un'ultima riflessione la radio fa molto per la televisione manda in onda pubblicità ai programmi della sorella televisiva bellica essa interi programmi come il video spento di Radiodue
Nella pregiata fascia del mattino fornisce assistenza audio alle principali trasmissioni televisive compreso il Festival di Sanremo dove l'autore del fatto dai lavoratori della radio nessuno ha mai visto ricambiare questo favore
L'inquadratura della tv del mattino sul GR
O la sciabolata durante il Festival di Sanremo sul box della regia audio sono le uniche sinergia di un'azienda che si vorrebbe unificata indifferenziate proprio per esaltare le sinergie e non lo fa
Noi vorremmo agire su tutti questi elementi per accentuare una complementarietà col mezzo televisivo
Offrendo un'informazione più agile frequente durante la giornata libera dalle esigenze di ufficialità e di informazione spettacolo
Vorremmo ricercare pubblici specifici fra cui Giovanni che sono i grandi assenti dalle reti RAI cioè RAI un paradosso per cui i bambini sono solo consumatori di giocattoli nel pomeriggio televisivo
E i giovani sono solo consumatori di musica i giovani hanno problemi
I giovani vogliono parlare i giovani hanno tante questioni da discutere e non esiste un solo una sola trasmissione telefonica di rapporto di rapporto con toccante scena affabile
Va il discorso potrebbe essere ripetuto
Per gli anziani ricordiamo che in Italia c'è un milione di immigrati
La Radio Vaticana se ne occupa con assiduità
Cominciarono a sorgere emittenti italiane in lingua straniere a Roma per esempio c'è un'emittente filippina la RAI e del tutto assente da
E poi c'è il tema della formazione
Mi dovete spiegare come si può fare formazione quando il DS fa cento cinquantatré ore di radio all'anno
Trenta settimane lo zero virgola otto della diffusione radiofonica annua ho l'impressione che sia semplicemente un modo per scaricare una parte delle spese de di essere sulla radio
E poi c'è il tema proposto dalla presidentessa del Parlamento dell'abside
Dei grandi collegamenti indiretta
La RAI ha sempre opposto una rete un sostanziale rifiuto a questa richiesta motivandolo con l'assenza di frequenza disponibili
Ma quando si consideri che dopo le cinque
Del pomeriggio ci sono ben cinque programmi RAI che insieme raccolgono meno di un milione di spettatori
Non si capisce perché la RAI non debba Curia giustamente di vedere i propri palinsesti anche in questa direzione
I programmi stereo sono un doppione sono uno il doppione dell'altro
Sono condotti da persone a contratto che stanno quattro mesi solo personalmente totalmente estranei all'immagine e alla filosofia di un servizio pubblico che poco conoscono nella migliore delle ipotesi anche quando non annunciano la sospensione degli esami di maturità rendono la RAI indistinguibile dai privati
Si tenga conto che ci sono ormai i sistemi computerizzati per la messa in onda di colonne sonore anche nelle ore peggiori
Con un intervento di un solo operatore o addirittura automatismo
La isola frequenza noi non abbiamo un vero e proprio programma per automobilisti fino adesso abbiamo avuto addirittura una voce sintetizzata trenta
Le notizie del traffico possono regionalizzate cono servono a nulla quando sono incolonnato sul raccordo anulare dormi interessa nulla di sapere delle code all'ingresso di Domodossola
Preferirei essere aggiornato su quello che succede nella mia regione
E poi un ultima duplicazione siamo dei programmi notturni
Notturno dall'Italia RAI stereo notte intorno a uno doppione dell'altro
Mentre noi a costi invariati
Potremmo a bere una duplice Offerta in FM
Classica e leggerne
Che va tutta la notte questi gli giunge solo in quelle ore nelle quali sembra indispensabile a le ore del mattino avere la FM unita la VM per avere un ascolto passate
Sostanzialmente dovendo ripensare la radio pubblica Radiotre la radio culturale fatto una radio che negli ultimi tre anni è riuscita a moltiplicare fino al settanta per cento i suoi dati d'ascolto l'unico segmento di cui non solo il nostro progetto
Ma qualunque altro Progetto possibile non può prevedere che potenzialmente no insomma pensiamo che sia possibile riorganizzare
L'offerta radiofonica in questo modo
Un canale nazionale o M. F. M. orientato prevalentemente sul pubblico medio Giovanni ove potrebbero trovar posto informazioni trasmissioni parlate teatro di situazione e intrattenimento
Musica leggera e varietà
Un canale nazionale di programmazione v m f me orientato ad un pubblico medio-alto culturale con l'estensione del pubblico nel pubblico più maturo e anziano con notiziari commenti e musica classica
Riprese da teatri e sale da concerto prosa letture attualità di educazione e cultura qualcosa di non molto diverso
Dall'attuale Radiotre
Un canale che al termine di programmazione di origine nazionale e programmazione regionale in un'ottica informativa e disse
Anche in una prospettiva di integrazione sovranazionale europea la dimensione regionale destinata a crescere costituendo la scala dimensionale in cui accadono eventi Problemi fatti culturali e organizzazione aggregazione
Senti pur sembra che il decentramento sia impossibile per motivi di costo e di organizzazione produttiva questo non sbarra la strada al decentramento radiofonico soprattutto informativo perché è quello informatico che ha dato i risultati di gran lunga migliore mentre un programma di varietà regionale costa almeno venti volte il lo stesso programma di varietà mandato centralmente quindi è del tutto improduttivo
Quanto allo sterno l'abbiamo già detto dovremo uno stereo classico e uno stereo legge
E vorremmo che questa programmazione valesse anche per i due canali della filodiffusione uno classico leggera questo permetterebbe di avere un'unica direzione dei due canali FM e dei due canali
Della filodiffusione
E poi c'è la questione dell'informazione un punto di forza della radiofonia
Io credo che il cittadino sia spetti al mattino e in misura minore a metà giornata e nel tardo pomeriggio un ragguaglio esauriente di notizie nazionale e internazionali e che Gradisca molto anche un ampio notiziario regionale
Nel resto della giornata Flash o bevi aggiornamenti
Brevità e aggiornamento sicuro sui fatti che succedono in quel momento del mondo
Vorrebbe anche il cittadino DOC come unico modo di ascoltare la radio ma come uno di quelli possibili un flusso continuo di eventi collegamenti e musica con la presenza di una redazione studio con trasmissioni costruite su ciò che passa la vita in quel giorno
Vorrebbero infine che l'informazione radiofonica si adattasse al calore e alla civiltà del mezzo che fosse meno paludata e ufficiale meno da studio meno dichiarata proclamata e veleni
Poiché non alle complicazioni delle riprese dei collegamenti televisivi
Ci desse gli eventi indiretta mandasse i giornalisti in mezzo alla gente a registrare i suoni rumori i commenti a caldo le voci degli eventi come si è fatto negli anni migliori della radiofonia in Italia
E la vorrebbe regionalizzata il cittadino attrezzata come un fuoristrada
Capace di andare oltre le sale stampa dei palazzi dei pazienti
Per andare con costi ridotti dove gli altri non arriva
Oggi la divisione in tre radio giornali ciascuno ha limitato la propria rete e con una generica missione editoriale obbedisce soprattutto a criteri di ripartizione politica con la complicità delle scarse risorse disponibili
Pensate di tre GR insieme hanno un Budget di undici miliardi e sette contro il cinquantasette virgola cinque del più piccolo dei telegiornali Dassù
Si realizzano così tre unità deboli
Tre unità deboli a cui per convenzione e anche sottratta l'informazione notturna affidata alla di lei
Evidente il vantaggio che tutta l'informazione radiofonica ritrarre ebbe dalla presenza di una redazione accesa ventiquattro ore su ventiquattro
La proposta che noi avanziamo è quella di costituire dono unico giornale radio ma un'agenzia unificata di trattamento dell'informazione
A ciclo continuo in grado di produrre gli appuntamenti informativi notiziari gli aggiornamenti
Gli speciali tutto nei vari formati che sono richiesti dai vari canali una testata unica per la sua trasversalità sulle varie reti con un organico e strutture largamente dimensionate in modo da poter affrontare gli eventi non dalla redazione
Ma dal paese ricordiamo che prima della riforma del settantacinque il GR unificato aveva un numero di giornalisti non molto diverso dalla somma delle redazioni dei tre attuale
E infine e infine
L'azienda radiofonica
Dall'altro compito nel designare un'azienda radiofonica è quello di cercare una risposta due domande a cui vanamente abbiamo cercato un cenno dei documenti aziendali hanno gli accessi
E queste domande solo quale sono ad oggi costi e ricavi della radiofonia
Qual è il valore rispettivo della subagente televisiva e di quella radiofonica delle condizioni attuali pregherei di mandare adesso in onda il filmato grazie quello dei ricavi quello dei radicali
No vi farò non ve la farò lunga
Vi basterà dire che noi con complicato
Iter di calcoli di cui troverete le lo sviluppo fedele in questa relazione scritta
Noi abbiamo determinato che il valore di mercato dell'azienda radiofonica è un tredicesimo di quello dell'azienda televisiva
Abbiamo con questo sistema quantificato i ricavi
E poi con lo stesso sistema abbiamo quantificato i costi della radio dirà cosa dei nostri
Posti da cui abbiamo scorporato tutto ciò che la RAI riceve per convenzione quindi minoranze linguistiche eccetera e abbiamo scorporato le orchestre orchestre che sono cinquecento tre unità di personale trentasette miliardi di soli studenti
Mentre la radiofonia dati aziendali implica in tutto mille e novecento cinque persone
Facendo questo punto viene fuori che la radiofonia senza le orchestre Costa duecentocinquantuno miliardi
Grosso modo radiofonia più orchestre abbiamo il pareggio del comparto senza le orchestre noi avremmo già oggi un
Piccolo significativo attivo
Non voglio dilungarmi su questo ma troverete nella cartella un esempio dei molti costi ingiustamente ripartiti fra radio e televisione in modo da far figurare come radiofoniche spesse che con la radio non hanno niente acché vede noi cosa pensiamo
Noi cosa pensiamo
Pensiamo che già oggi
Si possa dominare senza indugio ulteriore un vicedirettore generale di Renatino con il mandato di preparare entro tre anni il varo di un'azienda radiofonica pubblica
Un vicedirettore generale che non operi soltanto sul prodotto meno ma che abbia alle sue dipendenze i propri supporti ciò consentirebbe l'abolizione del centro Rfi come entità a sé stante
Non giustificata dalla minor complessità degli apparati produttivi rispetto alla tv invece la formazione con questo personale molto qualificato dei supporti della reale
Apparati trasmissivi ottimizzazione degli studi sarebbero così riassegnati all'apposito supporto di nuova formazione fisicamente via Asiago tornerebbe a essere il palazzo della radio tutti in via Asiago
Articolando dei centri e nelle sedi principali la responsabilità della produzione radiofonica ripristinando la scuola di dizione per giornalisti Galluzzi attori
è utilizzato il personale troverete in cartella i dati su questo in maniera che si possano svolgere questa innovazione a costo zero senza aumentare nemmeno di una unità di personale
Entro tre anni Cuesta vicedirezione potrebbe preparare la Costituzione in una nuova società
A cui la RAI potrebbe affidare una dotazione patrimoniale almeno il palazzo di via Asiago e una dotazione nazionali
Una quota simbolica della Siberia specie una presenza significativa in Nuova Fonit di cui sono ovvie le sinergie con il mezzo radiofonico
Ecco questo questo è il nostro Progetto una cavalcata molto rapida attraverso una relazione molto più ricca di dati che è a vostra disposizione a questo progetto hanno lavorato venticinque persone
Vi abbiamo lavorato ormai per due anni siamo convinti che è una proposta percorribile per la radiofonia non riusciremo a capire quale ostacolo potrebbe impedire la realizzazione no del nostro progetto Battù qualunque project si comincia a questa discussione si riformi la radio gli si dia una nuova giovinezza perché altrimenti la radio può deferire
Sarebbe una crisi che potrebbe intaccare profondamente la RAI l'indagine che la RAI e del paese e questo ha un costo che noi non vogliamo assicurare assolutamente pagare faremo tutto il possibile perché questo non avvenga
Vorrei salutare e ringraziare per la loro presente a questo nostro convegno l'onorevole Enrico Manca presidente della RAI l'onorevole Andrea Borri presidente della commissione parlamentare di vigilanza il direttore generale della RAI Gianni Pasquarelli
Sergio Zavoli di parlamentari consiglieri di amministrazione i direttori di rete e di testata della RAI che sono presenti a questo nostro convegno che spero lo possono arricchire col contributo dei loro interventi dopo l'introduzione di Menduni diamo la parola per quello che è un intervento no un saluto al presidente della RAI Enrico Manca
Ringrazio il presidente per avermi dato subito la parola
Per ragioni
Quindi successivi imperfetti il mio sarà un saluto anche se un saluto non non rituali e un saluto per esprimere innanzitutto come dire una testimonianza di un apprezzamento molto convinto
Per il convegno che avete promosso e organizzato io ricordo di aver partecipato due anni fa al sembra un convegno promosso da voi altre Vazzana alla a Ripetta
Sempre sulla radio pare che allora ci intitolato una giornata di lavoro appunto sulla radio
E in questi due anni è stato fatto un gran lavoro mi pare di poter dire è stato fatto anche lavoro buono importante come dimostra la relazione invenduti che giunge oggi sulla base appunto di questo lavoro di questa elaborazione a fare una proposta si è compiuta una proposta cordiale
Del resto nel corso di questi anni vi sono state altre iniziative altri approfondimenti altre elaborazioni
Sulla questione della radio ricordo come ha ricordato Menduni il più recente convegno del club Turati di Milano per impulso di Bruno Pellegrino
E dico subito che in queste elaborazioni autonomia che si sono realizzate nel corso di questi livelli mi pare che emergano o alcuni importanti elementi di convergenza sono certamente l'accordo con ben due miliardi perché è una costatazione come dire il fatto che mentre spesso la realizzate nel corso di questi livelli mi pare che emergano o alcuni importanti
Elementi di convergenza sono certamente d'accordo fondendo bianchi perché è una costatazione come dire il fatto che mentre spesso la televisione
Di rilievo anche civile Curci ha diviso poi vedremo nel futuro la radio ci ha avvicinato e ci avvicina
Mi pare che la prima idea comune è che la radio possa essere un buon punto d'inizio anche se naturalmente non il solo punto da cui iniziare un buon punto d'inizio per la ristrutturazione della RAI
Questo proposito
Colgo l'occasione per qualche osservazione perché in queste settimane in questi mesi in questi giorni ho avuto modo di leggere commenta esponenti politici Porta voci di segreterie dei partiti ministeri sottosegretari suggeriscano o addirittura annuncino progetti di ristrutturazione della RAI
Ieri ho anche letto una
Dettagliata indicazione del presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Borri che certamente tra tutti questi che ho citato la persona che ha anche competenza come dire istituzionale per darla e quindi
Non faccio confusione tra le citazioni precedenti e questa
Penso che naturalmente nessuno debba rivendicare considerare delle buone idee ma talvolta verrebbe anche la tentazione di chiedere che almeno si citasse la fonte
Quella utenti che ha visto che tra l'altro è stata come dire breve tanta proprio nella autorevole sede parlamentare e comunque non si operi uno stravolgimento con tre
Vedo che si è arrivati a definire particolari future direzioni limiti agli organigrammi dettagliati fino a prevedere compiti ed incarichi di direttori ed i condirettori
Beh ottimisticamente diciamo che tutto questo è certamente un segnale positivo nel senso che un segnale di forte interessamento
Per il servizio pubblico anche se poi naturalmente va ricordato hanno gli stessi innanzitutto che le sedi proprie
Per definire le linee della ristrutturazione dell'azienda sono da un lato per indirizzi la commissione parlamentare e dall'altro per le decisioni che gli competono il consiglio di amministrazione e la direzione generale
Parlando delle competenze del consiglio d'amministrazione
Mi viene fatto di osservare che forse converrà vista anche la buona stagione che le prossime riunioni del consiglio di amministrazione possiamo convocare sul piazzale del Pincio in modo che le cose che diciamo del consiglio d'amministrazione siano più note più trasparenti
Siano conosciute da tutti
Senza che vi siano come dire delle inter e poi far faticare dei delle interpretazioni molto personalizzate rispetto ai problemi che invece vengono vengono esaminati ma comunque se i Consiglieri saranno d'accordo penso che questa poteva essere una buona cosa
Comunque oggi parliamo di ristrutturazione della radio
E io torno a dire ho trovato
Delle convergenze molto importanti nella redazione di Menduni
Ed è anche importante che la ristrutturazione della radio possa essere inserita
In un quadro più generale della ristrutturazione ma non necessariamente essere legata Abdullah ristrutturazioni più generale può anche come diverso in un inizio di avere una sua autonomia
Quali sono i punti in particolare di convergenza ma innanzitutto mi pare la necessità di riqualificare
E diversificare l'offerta anche individuando targhette specializzati di pubblico
Secondo l'esigenza di valorizzare il carattere di servizio della RAI
Terzo la centralità dell'informazione
Quarto l'indicazione di una più forte presenza della radio di servizio e dell'informazione radiofonica in ambito locale
E a questo proposito vorrei fare un'osservazione dispiegare le potenzialità della radio come strumento di servizio nei confronti della comunità significa anche esplorare la possibilità di nuove opportunità di finanziamento
Per esempio nel momento in cui la RAI riuscisse finalmente a dar vita ad un canale per l'informazione
Delle attività del Parlamento e delle altre istituzioni questo servizio potrebbe trovare anche un riscontro finanziario attraverso una convenzione con il Parlamento stesso
Francamente non capisco perché un servizio di questa matura fino ad oggi si sia dovuto affidare soltanto a Radio Radicale
E questo invece è uno dei compiti del servizio pubblico a cui dobbiamo necessariamente far fronte dopo le diciassette la RAI utilizza ben cinque canali tra modulazione di ampiezza in modulazione di frequenza per raggiungere come abbiamo sentito meno di un milione di ascoltatori e allora mi chiedo anch'io come ha già suggerito il convegno di Turati e come ha fatto questa mattina anche Enrico Menduni
Sente di creare uno di questi canali all'informazione e non sarebbe giusto
Forse abbasserebbe l'ascolto ma non ne sono convinto e forse comunque sia di guadagnerebbe la RAI come servizio pubblico e come dire d'ogni caso farebbe come dire il suo mestiere
Penso che la RAI potrebbe anche offrire su basi regionali o di grandi aree metropolitane servizi mirati a categorie speciali ad esempio gli automobilisti anche qua
Avendo un riscontro finanziario cioè finanziando di attraverso convenzioni con gli enti locali
Penso che potrebbe offrire alle emittenti radiofoniche locali servizi informativi o di altra natura svolgendo un vero e proprio luogo di agenzia Genius e sviluppando così le proprie entrate di commercializzazione
Non mi pare anzi questo mi pare un punto importante non vi è competizione tra la RAI che gli emittenti locale anzi penso che la radio pubblica e le emittenti locali
Possano attingere insieme possano accrescere insieme consentendo alle terribili alle radio locali di attingere alla pubblicità
Locali e specializzandosi la radio pubblica nella vendita di servizi alle comunità o alle altre emittenti è vero che c'è il problema del piano
Delle frequenze però è anche vero che mi pare che lo servì Menduni la questione del piano delle frequenze non può essere un giro un modo pescare un alibi appunto un alibi per scaricarsi da questo problema dai problemi che invece possiamo affrontare
Da questa prospettiva di rinnovamento dello perde l'offerta radiofonica della RAI
Discendono naturalmente anche alcune conseguenze per quello che riguarda la forma d'impresa più adeguata al conseguimento di questi obiettivi ci deve insomma essere io credo un disegno unitario dell'offerta che consenta di diversificare urla in modo adeguato
Si conferma così a partire proprio dalla radio l'indicazione di una riorganizzazione aziendale
Che si indirizza allora gli accorpamento di funzioni di responsabilità e di strutture e che consente una più incisiva responsabilizzazione del manager ma anche sugli obiettivi assegnate mi trovavo anche d'accordo le considerazioni di Menduni sull'opportunità che questa riorganizzazione della radio si traduca anche in un bel riconoscimento della specificità di quest'area di attività
Perché giustamente Menduni osserva che quando un'azienda al suo interno due attività strategiche di cui Luna rappresenta in termini di mercato appena un decimo
Dell'altra grande il rischio che l'attenzione e le risorse dell'azienda si concentrino in modo distorto improprio e sull'attività principale penalizzando di fatto anche al di là di ogni consapevolezza la minore mi sembra anche che questo confermi la prospettiva strategica che da tempo proponiamo di una riorganizzazione della RAI che individui strutture responsabilità accorpate
Per i grandi settori di attività è una prospettiva che lascia aperta una gamma di soluzioni possibili da un'articolazione in grandi divisioni operative
Forse di più lontana realizzazione a l'ipotesi che porterebbe alla trasformazione della RAI in una vera e propria con Menduni ha proposto per quanto riguarda la radio un possibile percorso penso che dovremmo confrontarlo anche con altre soluzioni possibili
Su una questione essenziale comunque mi pare vi sia piena intesa la questione della radiofonia si scrive in una prospettiva più complessiva
Di crescita del servizio pubblico radiotelevisivo che deve acquisire la capacità imprenditoriale di muoversi in una dimensione multimediale su un mercato in cui conta sempre più la prospettiva internazionale
Per questo l'esigenza giusta di operare un rigoroso risanamento economico e finanziario
Non è né può essere fine a se stesso e non può voler dire in un ridimensionamento delle prospettive strategiche della RAI
Essa deve rappresentare piuttosto un indispensabile dimensione della crescita imprenditoriale e dello sviluppo della presenza della RAI
In conclusione la riorganizzazione aziendale non può perciò essere concepita
Meramente in funzione di una alleggerimento contabile ma deve esprimere un effettivo recupero di capacità imprenditoriale uno spostamento di risorse verso i settori strategici di attività
Una valorizzazione delle potenzialità di mercato
Il rilancio della radiofonia e dunque una priorità nella ristrutturazione perché questo è un settore nel quale quanto mai marcato il divario tra ciò che sarebbe possibile fare e quanto effettivamente la RAI
Riuscite e riesce a fare mi pare che questo convegno sia un atto di fiducia importante nel futuro della radio e della radio pubblica in particolare mi pare di poter dire che questa fiducia ci accomuna e ci impegna mi auguro che al più presto saremo in grado di passare dai convegni
Alla assunzione di responsabilità decisionale da parte dell'azienda del consiglio d'amministrazione della direzione generale grazie Hezbollah
Ma presidente della commissione parlamentare vigilanza
Concludo signor giudice capito
Parco
Il mio sarà un saluto
In quanto presidente della commissione parlamentare di vigilanza è un saluto
E un apprezzamento per l'iniziativa che ha il sapore delle iniziative concrete si tratta di un progetto
Abbiamo parlato per tanto tempo della radio ogni tanto in modo consolatorio verso coloro che si oppongono alla radio dicendo sì è vero sempre i parenti poveri però se più importante bisogna fare qualcosa
Periodicamente ci dimentichiamo della radio e parliamo della televisione
E quasi sempre dimentichiamo vi operare concretamente a favore della radio
Ecco io credo che questa sia un'occasione importante in cui c'è un progetto concreto su questo
Su questo argomento
Ci siamo detti più volte che la radio non è parente povera della televisione sta vivendo una seconda
Giovinezza
Ha resistito
Alla invadenza del mezzo più potente che è la televisione
Si sta
Affermando
E direi diffondendo
La la constatazione che
Rispetto alla televisione con la pienezza della suo dei suoi Mezzi
Delle sue capacità pervasive la radio ha il vantaggio di riservare all'autonomia del soggetto
Una parte importante perché sviluppa e consente di sviluppare una partecipazione libera con una immaginazione che si può sprigionare di veramente e quindi un atteggiamento meno passivo e più di partecipazione dello spettatore abbiamo detto tutte queste cose credo che siano cose vere
Ed è e credo che si debba anche dire un'altra cosa che se in tutto questo periodo la radio alla fine
è stata riabilitato come mezzo
Ha riacquistato una sua dignità e una sua forza di comunicazione lo si deve anche a chi ha o operato soprattutto in RAI
Con intelligenza con capacità e spesso un po'più nell'ombra sicuramente rispetto ad altri colleghi per utilizzare al mezzo al meglio questo mezzo esaltandone le proprie le specificità dei questo mezzo comunicativo
Credo che di queste cose debba essere dato atto
Soprattutto alla RAI
Perché gli operatore della RAI hanno contribuito in modo efficace a questa seconda giovinezza della radio
E a questo recupero della radio come mezzo insostituibile di comunicazione e quindi devo essere dato atto al Partito Comunista che ho gridato questo convegno di tempismo
Di efficacia e di senso dell'opportunità e comunque di rendere un servizio utile
Al servizio pubblico e allargare
Per quanto riguarda la Commissione di vigilanza
La commissione
Intende
Dare attenzione al problema della radio
Come uno dei problemi di rilancio del servizio pubblico
La commissione
Come è noto
A momenti
Di difficoltà di funzionamento sono quelli che la Commissione stessa ha comunicato nella sua relazione al parlamento approvato dalla Camera dei deputati
Non per questo la commissione rinuncia al svolgerà il suo ruolo
Spesso se il campo di gioco è occupato bisogna giocare un po'ai bordi del campo
In qualche occasione inventando anche occasioni di intervento
Io ascrivo un po'a questo tentativo di giocare ai bordi del campo anche la soffitta
A cui ha fatto riferimento il presidente manca
Con un invito
Alla RAI a procedere nel segno della unificazione
Delle testate
So di avere toccato un argomento che va affrontato con delicatezza e rispetto dell'altrui opinione ma l'ho fatto per coerenza
Rispetto a precedenti dichiarazioni
Se prima accennava al fatto della RAI
Radio per cui spesso si parla di questioni in termini generale ma la difficoltà poi di passare
Ha un piano operativo credo che lo stesso la considerazione possa esser fatto anche su questa esigenza di fondo da tutti condivisa
Di una unificazione dei servizi informativi
Che poi esigenza che poi trova ostacoli quasi insormontabili quando sia Bozza qualche passaggio concreto in questa direzione
Questo mio articolo faceva seguito a una lettera che avevo inviato dal presidente al direttore della RAI
Questa lettera d'altra parte riprendeva le dichiarazioni fatte dal presidente al direttore della RAI in sede di audizione in commissione
Mi è sembrato opportuno con tutto il rispetto delle competenze in primo luogo del consiglio d'amministrazione della RAI e della RAI come azienda spendere una parola in questa dichiarazione anche per un dato fondamentale che ho richiamato in questo mio intervento
E il dato fondamentale secondo me il mutato atteggiamento
E il clima parzialmente modificato
I di questi ultimi anni
Da parte
Degli operatori dell'informazione credo che la piattaforma congressuale dell'Usigrai di Rimini
Consenta di dire questo consenta di rilevare un'attenzione una sensibilità del tutto particolare degli operatori RAI verso questa esigenza di un servizio pubblico
Che abbia autorevolezza in quanto si presenti all'esterno come espressione di un'unica strategia aziendale di un'unica filosofia di un unico modo di porsi del servizio pubblico soprattutto nel settore dell'informazione
Quindi è soltanto un modesto contributo quello che io mi sono permesso di per fare in questo modo alla elaborazione di una linea che ci deve vedere secondo me tutti impegnati
Ciascuno con le proprie peculiarità e nel rispetto delle competenza del proprio di ognuno ma direi con la urgenza
Di accelerare un po'i tempi per evitare che continuiamo a parlarci di questioni in termini generali senza che le questioni stesse facciano poi dei passi concreti sul piano dei comportamenti
Ribadisco in questa sede il mio desiderio se appena è possibile sei campi occupato di Jo continuare a giocare ai bordi del campo perché ritengo che anche questo sia un modo per contribuire a far migliorare le cose
Anche in questa occasione sto giocando il board del campo in questo caso il campo il campo il Partito Comunista ringrazio di avermi invitato a partecipare comunque a questo gioco
Grazie
Ad Andrea Borrelli
Continuiamo interventi ci sono molti scritti raccomanderei di fare uno sforzo per contenersi nei dieci dodici minuti la parola da Alberto sedere il vice direttore del GR uno successivamente interverrà Bruno Pellegrino consigliere RAI
Io credo che questo appuntamento ossia stato molto atteso dagli operatori di un settore
Un settore come è stato detto in sofferenza
è stato ricordato qui nella relazione con dati molto precisi di radio si parla da molti anni io così come altri in altri delicati settori ho fatto la mia esperienza
Per circa quattordici anni al Giornale Radio uno e negli ultimi dieci anni in una posizione di dirigenza
Posso dire dunque senza timore di essere smentito che si parla si parla ma senza un ragionamento finora convincente e vincente all'interno e all'esterno dell'azienda
è stato ricordato da nella relazione di Menduni che ci sono molti elementi molti cambiamenti nella radio che sono avvenuti nel corso di questi anni alcuni sono stati anche evidenziati in modo fotografico
Ecco li trovate anche raccolti nella cartella
Che è stata data all'ingresso e precisamente nella analisi fatta dal servizio opinioni
Ecco io penso che occorra uscire dal labirinto delle suggestioni dei ricordi delle nostalgie per entrare nell'una linea di un problema il io raccomanderei i partecipanti di
Di fare meno capannello se no non si riesce a seguire la discussione perché interviene diventa difficoltoso grazie che ringrazio
Comunque il il il problema che segnalavo era di occorre uscire da questo labirinto di suggestioni e talvolta anche di luoghi comuni la radio si sente alla radio si ascolta la flessibilità della radio
Alla quale non corrisponde un identico atteggiamento di realismo più volte denunciato e anche stamani
In primo luogo perché la radio non si sente perché non si sente non si ascolta proprio in alcune ore in modo particolare e non è lei ma all'orecchio dell'ascoltatore occorre dunque interrompere un circuito perverso
Che in qualche modo è stato determinato non solo si dice da una mancanza di rilancio
Che è una parola che condanna dentro di sé un elemento di ottimismo
Non è che non c'è stato rilancio non c'è stata in questi anni almeno negli ultimi dieci anni
Una politica generale di attenzione un punto di riflessione a questo mezzo in grado di salvaguardare non la sopravvivenza ma la dignità professionale di coloro che lavorano in questo settore
E quando dico dignità professionale un ragionamento che io porto e sviluppo a partire dal settore giornalistico nel quale opera ma vedendo le figure complessivamente di chi opera alla radio dai programmi misti ai tecnici dai registi agli altri lavoratori
Non c'è stata neppure politica di conservazione
La mancanza di adeguamento dei mezzi tecnici il il logoramento degli impianti di trasmissione la non definizione delle frequenze la mancanza di una politica di piano
Tutto ciò in pratica tutto quello che è stato denunciato anche due anni fa e che è ritornato puntualmente anche nell'analisi di oggi ha provocato se mi passate la parola una sorta quasi di genocidio di un mezzo quale la radio
In qualche modo simile per certi aspetti ma meno drammatiche più silenzioso a quello che ha accompagnato il grande cinema e tutto ciò si colloca in una gara singolare nella gara che ha visto la febbre degli ascolti la gara
Che ha travolto tutto con punte di esasperazione che hanno marginalizzato i mezzi dei poli
E noi sappiamo che prima di tutto per attenzione per sensibilità la radio si colloca tra i mezzi più semplici più delicati e più deboli dotata di un meccanismo molto sensibile costruito da un filo caldo diretto di comunicazione più fragile di quanto si possa immaginare
E noi in questo percorso incrinato di questi anni
Vediamo già accogliamo se mi consentite vorrei dire modo autocritico che già accogliamo ascoltando la radio spesso delle smagliature che nascono da questa situazione critica e che mi vede tutt'altro che ottimista
è stato detto
Dal presidente Borghi qualche secondo fa la seconda giovinezza ecco io non vorrei che al di là dell'ottimismo dell'auspicio dell'augurio
Che io raccolgo volentieri
Non ci fosse anche lì una sorta di ricorrere a un luogo comune per una seconda giovinezza che sembrava vicina se ne parlava due anni fa proprio in un convegno
Che sembrava accompagnata anche da un attenzione delle private e perché no anche della pubblicità in salita e che se vedete gli ultimi dati registra una contrazione
Nuova dura e pesante
E allora il concetto di un'azienda autonoma una scelta motivata sia pure in prospettiva una scelta motivata dono detti IVA condizione di subalternità che finora ha impedito alla radio la sua possibilità di espressione
Ecco che in pratica
Io credo che il problema centrale lo stesso grafico l'andamento degli ascolti pone questa esigenza sia quello di affrontare con grande lucidità senza drammaticità ma il cuore del problema che il problema dell'informazione
Con la consapevolezza che un mezzo così potente e delicato come diceva destinato ad arrivare al consumatore senza mediazioni diventi il cronometro logico dell'uomo di oggi dandogli la temperatura sociale quella politica
Gli scatti indispensabile della sua vita quotidiana operare con realismo è stato detto ha detto Menduni nella sua relazione rispettando termini di compatibilità realistici
Non saremmo realistici se noi qui chiedessimo come operatori della radio e della televisione ciò che ci serve l'indispensabile
Ecco questo è il paradosso l'indispensabile oggi per la trascuratezza in cui questo settore è stato lasciato per anni appare perfino irrealistico
E allora nel bosco delle antenne de molti segnali ecco la necessità di proporre operazioni drastiche
Intanto questa rottura di schema di produzione reti testate e questa molteplicità di testate che in qualche modo ha logorato il rapporto ed ha spostato il rapporto in termini pesanti anche nei confronti degli ascolti se è vero che
Sempre dicevo usciamo dai luoghi comuni che spesso circondano la la radio
Sì è vero che quando si dice dal servizio opinioni la distribuzione dell'ascolto nell'arco della giornata si sta lentamente modificando
E si dice la disponibilità di autoradio l'uso dell'autoradio come apparecchio impiegato nell'ascolto del giorno medio l'ascolto su un mezzo di trasporto in continua espansione la contrazione dell'ascolto in casa
E si ravvisa ancora si dice qualche cenno di flessione nel tempo dedicato ecco il fatto importante all'ascolto di notizie ed informazioni
Una tendenza che sembra suggerire un modello di comportamento abituale la carta stampata scorrendo i titoli
E però che già indica uno stato di logoramento e dunque la ridefinizione del rapporto informazioni programmi la riorganizzazione è stato detto la riassegnazione delle funzioni per quanto riguarda soprattutto la l'informazione
E per quanto riguarda l'informazione una rete dovrà svolgere un forte momento di catalizzatore programmando notizie a getto continuo è stato detto l'agenzia la una rete per chi guarda perché prenda il notizie al ruolo ricostruendo in modo forte il momento di produzione alla fonte tenendo conto che in pratica si tratta di fare radio nei luoghi di produzione noi abbiamo assistito in questi anni a un fenomeno singolare in cui a un convegno di Washington recentemente dedicato alla radio una delle relazioni più significative
Trattava il seguente tema la televisione è diventata Radio e sviluppava nell'arco di una ventina di pagine del fatto che la televisione singolarmente anche Mina più Rizzardo sì dal punto di vista proprio del della forma
Riusciva in qualche modo servendosi delle stesse tipi di e mezzi interferenti il telefono per esempio abbandonare il culto dell'immagine per trovare nuovi sviluppi nel rapporto con la parola
Questo è il significato di quanto emerso dall'esperienza americane canadesi inglesi propriamente paradossalmente che arrivava un'onda di ritorno che metteva alla radio al primo posto in modo avventuroso e non meditato allora e con questo tipo di televisione che non abbiamo abbiamo avuto un contrasto ed è questo il carattere forte della radio il suo naturale esser parola non solo conversazione dialogo predica a volte ma elemento di comunicazione
Quindi una radio che torni a collocarsi nel cuore dei fatti dove si produce l'evento ecco il modo per professionalizzare i nuovi addetti
E riportare un segno alto a questo mezzo radiofonico è singolare basta scorrere la si Nm ogni giorno vedere una una una messe di avvenimenti proiettati
Dal dall'appunto dalla CNN in quindici venti quaranta secondi attraverso una serie di critiche perché non tentare appunto una strada che ha dato i suoi frutti perfino a livello televisivo e che sembra essere nelle corde di un mezzo come quello radiofonico altrimenti dimenticato
L'azienda RAI può fare molto in questo senso può ripristinare per esempio le redazioni specializzate sappiamo che fu pagato questo prezzo dalla radio al momento alla riforma
Può ricostruire corrispondenti a rete di informatori può ridare slancio a un decentramento dimenticato nel suo complesso ma che può tornare ad essere vivo e cruciale nell'azienda
E quindi il punto dell'agenzia un'agenzia chiarimenti complessivamente l'intera azienda una seconda Rete potrà contenere Monte Canto a momenti di intrattenimento giornali più approfonditi specializzati non c'è pericolo di duplicazioni così come avviene in certo modo oggi una sorta di radio identità due concezioni del tempo per la radio il tempo del lavoro ma anche il tempo della riflessione il tempo sociale dello stare con gli altri e quello con se stessi
E per la terza missione informazioni selettive regionali grandi eventi internazionali dirette
E dunque lo vediamo oggi che assistiamo singolare fenomeno di frammentazione anche nella vita politica
Sono molti i punti d'incontro di realtà diverse non solo nel Paese perfino nella stessa regione e ciò nonostante potenti molle unificatrice
E allora se con Anna M. potremmo dire di nuovo che se l'obiettivo non è la standardizzazione schematica
Ma l'unità nella molteplicità allora la radio torna a porsi al centro e a desistere e a verificare questo elemento forte di catalizzazione
La radio dunque come punto di diffusione che abbia la capacità anche di collocarsi rapporto ai nuovi mezzi incombe in modo forte
Noi sappiamo che la tendenza nei Paesi più sviluppati comunicativa mente e quella di valorizzare prodotti informativi tradizionali Grazia mirate Rete distributive
Il video tele il televideo nascono da questa esigenza paradossalmente proprio la radio il mezzo più flessibile rischia di non potere di questa tendenza
Vi sono segnali importanti per esempio l'Inter fax di Mosca una vera agenzia personalizzata
Che assicura di abbonati un notiziario selezionato in Italia non viene sviluppo sinergico della radio la redazione di Televideo inspiegabilmente pesca le sue informazioni da tutti i media ma non dalle testate RAI
Già questo denuncia una concezione di secondo livello per l'apparato informativo dell'azienda pubblica
Potrebbe essere ipotizzabile nel quadro di questo gli aggiornamento della radio un collegamento organico tra televideo e le redazioni vedevo foniche che potrebbero fungere da serbatoio primario
Pensiamo agli inviati e corrispondenti all'estero ai terminali regionali ai singoli servizi specializzati
Ciò permetterebbe di raggio aprire un canale di mercato ad un indotto informativo come quello radiofonico sempre compresso in spazi ridotti
E per concludere appunto dicevo che negli anni Ottanta la radio ha dovuto fare i conti con una presenza devastante in un certo senso della tv la tv evento la tv dei mega concerti da tribù locale attributi una nuova cultura
E parallelamente ha dovuto fare i conti con la crescente abitudine del registratore portatile questa versione da passeggio dalla bidone scala musicale la radio ha subito ulteriori marginalizzazione con la moltiplicazione del segnale tv
Ha visto allontanarsi il suo potenziale più forte ricordiamo la Cina Tienanmen l'anno scorso
Quando la gente si misurava progressivamente sulle emissioni della Rete tre del sulle immagini che arrivavano da Tienanmen ho recentemente sulla Romania
Ridimensionando quindi questo suo ruolo di prima offerta che è avvenuto a mancare che in qualche modo dequalificato progressivamente l'operatore radio televisivo
La mancanza di una politica di piano si è trasformata in un colpevole indifferenza di fronte a un mezzo che come abbiamo visto nel settore informativo può tornare ad essere al centro a far parlare di sé
Sempre in questo convegno di Washington Herbert Corinne della sempre anzi sto Chronicle diceva
Che a pochi giorni di distanza dal terremoto a San Francesco che in un'emergenza così non c'è niente come la radio non c'è niente come la radio se la si colloca come punto di riferimento diretto ecco io non sono ottimista le difficoltà sono reali e non semplificati
Vorrei dire che vorrei chiedere anche ai consiglieri d'amministrazione che negli ultimi tempi hanno seguito il travaglio
Del laboratori degli operatori del settore di seguire e anche al direttore generale al presidente di seguire con più attenzione il travaglio e la sofferenza di questo mezzo a partire da il luogo dove vive
è che io chiedo proprio di vedere il luogo coi piedi visualizzarlo né sui mezzi di produzione assolutamente poco e le più di quello che è necessario
Io credo che senza ottimismo bisogna cominciare la strada intrapresa e che noi come operatori siamo pronti senza ottimismi come abbiamo detto a metterci al lavoro
La parola Bruno Pellegrino io insisto sul fatto che l'assale strutturati in modo tale che non consente il normale lavoro di corridoio di tutti i convegni e quindi alimenta troppo brusio io raccomanderei e per favorire i lavori adesso di dico che dopo Pellegrino interverrà Walter Veltroni che successivamente Gianni Bisiach e poi facciamo una sospensione
Grazie
Antonio perché sta invito
Vorrei cominciare col dire che
Enrico Menduni ha fatto un eccellente lavoro
Ormai è uno specialista della radiofonia insieme
Ha tante altre qualità coordinato un lavoro mi pare
Assolutamente eccellente
Mi
Permetto però di diciamo rivolgere anche un augurio dico ai compagni comunisti
Con
Ma certo anche mozione che riprendo la parola in questa sala dodici anni dopo
Il nostro convegno sull'informazione potere
Per la verità insomma
Ha aperto molte strade in chiave teorica e programmatica
Sui problemi dell'informazione che purtroppo non ha avuto va adeguato il successo che meritava
Quindi rimbocchiamoci le maniche se posso usare uno slogan cinematografico ricominciamo da tre
Il tentativo di vedere
Se è possibile osservare i problemi che ci sono dinanzi con la dovuta lungimiranza
E con il coraggio di trasformare le intuizioni del momento in operatività
Noi qualche
Mese fa abbiamo svolto a Milano un convegno su un tema analogo
Diciamo proprio per dichiarare un'intenzione positiva abbiamo intitolato il nostro convegno ori accendiamo la RAI la radio
Noi la radio della RAI ma la radio in generale anche perché è nostra convinzione
Che la rabbia nel sistema dei media sia una grande risorsa per lo sviluppo almeno per tre motivi fondamentali
Il primo
Per la sua rilevanza culturale
Noi continuiamo a parlare dei problemi della cultura delle connessioni fra industria culturale industria della televisione della radiofonia
Ma dobbiamo sapere e ci sono settori culturali deboli che hanno bisogno di traino di relazioni di assistenza credo che la radiofonia per esempio nei confronti dell'industria dell'editoria libraria confronti della musica del teatro delle istituzioni culturali possano svolgere una grande funzione
Penso alla rilevanza culturale che la radio così volgere
In rapporto alle comunità quelle etniche religiose culturali politiche dando voce e strumenti di comunicazione a
Piccoli gruppi a piccole realtà che hanno una grande rilievo una grande importanza nel contesto nazionale che non trovano diciamo lo strumento di espressione adeguato la radiofonia può esserlo
Penso anche diciamo alla comunità italiane nel mondo
Attraverso il mezzo radiofonico potrebbero essere raggiunte un tempo reale
C'è un punto di fondo sul quale mi pare che ormai tutti quanti convergiamo e che il sistema della sua la società dell'informazione sta aprendo una grande forbice e in qualche modo la radiofonia può servire a risolvere questo problema e cioè saremo sempre più nel locale è sempre più nel planetario
E proprio per la snellezza la la la la facilità anche di governo economico del miliardario fonico la realtà locale può trovare un veicolo di comunicazione
Un'altra rilevanza io la vedo nel fattore tecnologico anche perché
Noi per la radiofonia abbiamo sempre scelto tecnologie diciamo deboli noi prima o poi ci troveremo a misurarci con i problemi del satellite
Del cavo a fibre ottiche delle delle connessioni con le telecomunicazioni oltre che affinare le tecnologie deboli tradizionale Enrico Menduni
Lo lo segnalava
C'è una terza rilevanza che
Io giudico economica
E che legata diciamo alla moltiplicazione delle opportunità
Senso che la radiofonia può servire come lo sta facendo già la televisione in modo irrazionale molto spesso a moltiplicare
E i servizi e quindi a drenare nuove risorse non solo di natura pubblicitaria ma anche organizzando dei servizi a pagamento se si pensa per esempio alla connessione con le telecomunicazioni si capisce che la radiofonia con questo matrimonio può moltiplicare devo fare e può moltiplicare anche le risorse appagamento
Per quanto riguarda la rilevanza economica diciamo legata al problema della pubblicità noi siamo in un grave ritardo da questo punto di vista negli Stati Uniti il mondo e risorse pubblicitarie sistema radiotelevisivo diciamo del consegna alla radio il dieci per cento
In Francia il sette in Italia siamo siamo solamente altre cinque per cento quindi c'è ancora un grande potenziale è assolutamente inesplorato se si pensa poiché il rapporto fra contatti per usare un termine dalla pubblicità e Investimenti
è assolutamente ridicolo in Italia anche perché c'è uno certo snobismo degli inserzionisti che non vedono
La radiofonia comuni di affidabile commettendo un errore perché i costi i contatti quotidiani radiofonia sono ventisei milioni cioè sono una cifra enorme e quindi penso che anche i professionisti gli inserzionisti i pubblicitari dovrebbero in qualche modo riconsiderare diciamo queste Storm questo mezzo la rilevanza economica che io vorrei segnalare anche riguarda l'industria dell'hardware
Noi abbiamo perso un treno qualche anno fa sulla polemica e colori sì colore no non sceglieremo il colore non abbiamo costruito a un'industria Elettronica adeguata adesso in Europa e nel mondo siamo costretti a rincorrere
E la stessa cosa riguarda diciamo l'indolenza con la quale noi abbiamo affrontato il problema della filodiffusione oggi l'atrio diffusione non solo diciamo non è amata dalla SIP ma non è amata neanche dalle industrie diciamo
Elettroniche che non fabbricano neanche i diciamo i ricevitori e quindi diciamo un un canale possibile di incremento di utilizzo della radiofonia finisce con l'essere assolutamente
Rimosso
Ma al fondo di tutto l'equivoco è in questo leggo nella tv ti presento la radio una filo di ironia tipico del di Enrico Menduni il rapporto fra televisione e radio il grande equivoco
Perché si tratta di due invidia che diciamo hanno dei percorsi comuni ma hanno una specificità linguistica tecnica tecnologica assai assai assai diversa insomma Menduni lo ricordava la televisione costringe a un rapporto statico la radio per definizione consente un rapporto estremamente dinamico
E questo vuol dire che non se Maometto non va alla montagna se la montagna non va a Maometto a nome The che va alla montagna insomma a concepire i palinsesti della radiofonia
Ventiquattro ore al giorno come se agente dovesse stare lì ad aspettare il programma radiofonica e fu un errore tecnico perché è mutuato dall'idea diciamo che la radio Possa comportarsi come la televisione non è così infatti i dati che siano essi vedano sono chiarissimi al fino a un certo punto la gente sta a casa
E sente la radio per informarsi dopodiché si mette in moto ed è e naturalmente la la radiofonia perde il contatto con con l'utenza quindi si tratterebbe di riarticolare l'Offerta i palinsesti la produzione la programmazione per la distribuzione in rapporto diciamo a una domanda che si riarticolare
Per definizione consente un rapporto estremamente dinamico
E questo vuol dire che non se Maometto non va alla montagna se la montagna non va a Maometto a nome The che va alla montagna insomma a concepire i palinsesti della radiofonia
Ventiquattro ore al giorno come se agente dovesse stare lì ad aspettare il programma radiofonico e fu un errore tecnico perché è mutuato dall'idea diciamo che la radio
Possa comportarsi come la televisione non è così infatti i dati che siano essi vedono sono chiarissimi al fino a un certo punto la gente sta a casa
Che sente la radio per informarsi dopodiché si mette in moto e fare naturalmente la la radiofonia perde il contatto con con l'utenza quindi si tratterebbe di riarticolare l'Offerta i palinsesti la produzione la programmazione per la distribuzione in rapporto diciamo a una domanda che si riarticolare
Dinamicamente sul territorio nel tempo e quindi l'equivoco delle un Mogol omologazione del della radiofonia al modello televisivo un equivoco gigantesco che secondo me va rimosso allora noi abbiamo due snodi
Sui quali possiamo lavorare c'è uno snodo che è la legge e c'è uno snodo perché questa riguarda tutti e c'è uno snodo che la ristrutturazione della RAI sulla legge io continuo privatamente a mantenere
Un riserbo una perplessità
Si tratta di una legge che rischia di arrivare tardi rispetto alle novità economiche tecnologiche mercantili di relazioni interne e internazionali
Per soprattutto penso che un chiarimento di fondo noi dovremmo averlo prima o poi poi se dobbiamo approvarla legge approviamolo se se questo può servire a diciamo a rimettere ordine nel nostro sistema ma
O noi scegliamo delle leggi di dettaglio e questo è una linea o noi scegliamo delle leggi di principio
Per il tentativo di ristabilire una strada intermedia estremamente pericolosa per esempio il caso della radiofonia no noi non abbiamo scelto una legge di principio
E non abbiamo scelto una legge di dettaglio perché c'è veramente poco rispetto alle possibilità tecnologica Dini produttive
Della radiofonia non com'era ma di come sarà e quindi io mi domando se non ci sia bisogno di uno sforzo diciamo legislativo supplementare no o di una semplificazione di quello che è in corso ecco quindi ma venendo ai problemi della della ristrutturazione io penso che sia giunto il tempo di passare dalle parole ai fatti come si è detto perché le carte sono in tavola da molto tempo diciamo il convegno di oggi
Da ulteriori elementi ma gli elementi non ci son mancati in questi mesi io credo che lungo i filoni di più servizio
Pubblico più impresa noi possiamo e dobbiamo procedere a una ristrutturazione immediata dell'azienda RAI e c'è bisogno di una proposta organica sulla quale discutere perché le sollecitazioni suggerimenti le analisi le proposte sono già state per molti versi depositate
Per io non credo che noi possiamo continuare a riempire la nostra vita di convegni convegni sulla radiofonia Abem ha messo diciamo in chiaro molti ha speso decidiamo ma che sento per esempio un certo punto direi c'è un problema
Delle orchestre della RAI decidiamo continuiamo a sostenere insomma pubblicamente sistematicamente e non è possibile che la RAI abbia quattro orchestre
Che queste orchestre siano tutte sottodimensionate sotto utilizzate eppure non abbiamo lo io lo ripeto maniaca al mente costato al perché mi pare veramente una grande vergogna nazionale abbiamo fra i primi dieci grandi di Roma direttori d'orchestra del mondo cinque di questi direttori e orchestre sono italiani e nessuno di questi è in condizione di dirige l'Orchestra Sinfonica Nazionale allora io mi domando se non sia il caso di riconvertire le ostriche orchestra razionalizzarla nel farne una più grande farne una investire ma investire significa anche avere dei rientri potere
Diciamo prendere il mondo rappresentarsi e quindi io credo che noi dovremmo cosa passare dalle parole ai fatti sulla radiofonia c'è una grande convergenza mi pare
Anche fra le forze politiche cominciamo dalla radiofonia io non penso però che è fatta alla risolto il problema l'audio fonica poi dopo si possa chiudere noi abbiamo tante questioni all'ordine del giorno c'era in la questione industria cinematografica c'era in due c'è il problema dell'homevideo c'è il problema dei educational cioè la all'ordine del giorno della ristrutturazione direttore generale
In sala celebrato ci sono tante questioni noi dobbiamo voltar pagina perché è giunto il momento di dare delle opportunità al Paese in un settore che è strategico per lo sviluppo non solo dal punto di vista culturale politico proprio dal punto di vista economico quindi ogni hanno perduto ogni mese perduto una responsabilità che noi ci assumiamo
Per per parte nostra noi pensiamo che questa responsabilità non ce la possiamo più assumere
Grazie Pellegrino la parola Walter Veltroni o interverrà Gianni Bisiach
Insegnamento anzi insegnamento per imporre principale che è avvenuto
Dal risultato elettorale di qualche giorno fa lo dobbiamo trarre proprio il fatto che i partiti devono abituarsi ad avere nei confronti delle materie delle quali si occupano il più possibile un atteggiamento non strumentale non generico non improvvisato non cogliere l'occasione di un convegno per il quale si scomoda della gente nel caso nostro tanta gente penso che tutti coloro i quali sono interessati a questa specifica proposta quella della riformare la radiofonia RAI oggi siano qui con noi
Per
Appunto per argomentazioni o per discussioni di carattere politico
Astratto io penso sempre a rischio al difetto che c'è nelle nostre discussioni
Di trasformare l'iniziativa in una sorta di compagnia di giro che ripete più o meno sempre la stessa argomentazione
Penso che oggi non abbiamo fatto così
Noi abbiamo voluto presentare a coloro che son venuti alle persone che sono qui un progetto concreto un progetto concreto di riforma
Della radiofonia in RAI
Un progetto del quale si può discutere che si può apprezzare o rifiutare ma che non abbiamo come dire considerato l'occasione un'opportunità per fare diciamo un po'dell'Accademia come spesso si fanno devo dire sinceramente anche a proposito dei problemi della riorganizzazione e della ristrutturazione della io per questo dico subito che non dirò se non alla fine non battuta su un tema del quale appunto tanto si parlare se ne parla sui giornali se ne parla di dichiarazioni ma che a me sembra che si è visto dal punto di vista delle cose di cui discutiamo oggi può essere qualcosa di cui si smette di parlare tanto e si comincia a lavorare
D'altra parte noi cerchiamo di muoverci da tempo su questa linea di concretezza
Penso che nel corso del lavoro che abbiamo fatto in questi anni noi abbiamo avanzato una serie di proposte che poi sono entrate nel dibattito e anche nella realtà del sistema
Radiofonico televisivo dei media in Italia vorrei ricordare visto che manca parlato di Copyright che nel mille novecentottantaquattro in una sala non molto lontana da qui
Beh insomma il primo partito politico italiano che ha parlato della questione del superamento della organizzazioni testate contrapposte della necessità di una credo che
Sì è stato il Partito comunista
Li parlammo anche tra necessità di dar vita ad una tredici e del mattino che poi ha preso le mosse anche se non precisamente secondo le idee che noi avevamo Espresso nella convenzione del villaggio di vetro parlammo tra necessità di rompere un modello televisivo che ci sembrava ormai desueto e di scegliere la riga di quella che allora definivamo la tv intelligente
Si è visto qualche traccia di questo nei nelle scelte successive
La proposta
Di abbandonare la logica del tetto pubblicitario per la RAI e di andare invece alla fissazione dei criteri lavorando sugli indici di affollamento e anche se è una proposta che nasce dalla nostra cultura per questo lo dico subito ha ragione Bruno Pellegrino non sembri
Non sia collocato all'interno della diplomati Zazie ore diciamo dei rapporti tra noi socialisti questa mia valutazione che peraltro può sembrare singolare visto che tra noi
Diciamo non ci si è fatto altro che insultare nel corso di questi anni io sostengo da tempo che le cose che furono dette in questa sala nel mio novecentosettantotto erano cose che noi stessi avremmo dovuto raccogliere con maggiore attenzione con la stessa decisione però sostengo che le cose che non abbiamo detto negli anni successivi
Sono cose che partito socialista avrebbe dovuto raccogliere con più attenzione liberandosi da una funzione di diciamo
Sostanziale difesa di interessi politici di uno dei partner del del gioco che secondo me hanno minato la capacità progettuale diciamo la la e la intelligenza riformista che in quel convegno al settantotto si poteva venti
Noi vogliamo parlare di radiofonia e ne parliamo oggi molto chiaramente come ha fatto Menduni una sua bella relazione che anche e questo mi si consenta di dirlo frutto di un lavoro collettivo di un lavoro di molte energie di molti talenti di molte competenze
Che sono nati ha usato severi queste esperienze queste espressioni nella sofferenza del rapporto dentro una grande dimensione quella della radiofonia in RAI che sta progressivamente un po'come Venezia insomma sta progressivamente
Entrando in crisi
Manca detto un atto di fiducia a questa proposta che ne facciamo sì è un atto di fiducia ma io vorrei che fosse anche chiaro che è una sfida
Non è un convegno o appunto di di
Analisi sociologica come ha detto giustamente Menduni noi qui presentiamo delle proposte concrete
Lo ha fatto un consigliere d'amministrazione lo ha fatto con un lavoro collettivo di coloro che operano dentro questo settore noi consegniamo a consigliarmi stazione sparire al Pincio non al Pincio in generale consigliarmi stazione più trasparenza c'è meglio è diciamo così per discutere per affrontare questo
Per affrontare il tema della politica dell'azienda sul questione della radiofonia
è stato ricordato l'altro convegno che metteremo due anni fa che si chiamava per la radio per la radio perché noi ritenevamo e riteniamo che oggi è uno sviluppo di quella diciamo di quella ispirazione di dover e di poter svolgerà una funzione nella difesa di questo specifico mezzo di comunicazione le nostre preoccupazioni di alloro sono aggravati
Sono aggravate in due direzioni primo per quello che è accaduto nel campo della radiofonia privata
Nel corso di questi anni la relazione di Menduni lo dice anche nella radiofonia privata è accaduto qualcosa di simile a quello che era accaduto negli nella degli anni precedenti nella televisione
Un processo di concentrazione una diminuzione del peso del ruolo talvolta della stessa esistenza
Delle emittenti locali alle quali io attribuisco nell'universo delle comunicazioni italiani ancora un grandissimo rilievo ed una grandissima importanza possiamo avere fastidio per le dediche ma pure in quelle vede che c'è qualcosa che dovremmo guardare con meno snobismo e con Mena diciamo fastidio qui c'è un una originalità una peculiarità di quell'insediamento specifico che sono le piccole radio locale che si collocano dentro il grande panorama dei media della loro internazionalizzazione con una loro funzione specifica che io credo che è dovere del potere politico e difendere altrimenti tutte le chiacchiere
Sul pluralismo si riducono alla individuazione del punto di equilibrio tra grandi potentati
Voglio anche dire mi si consenta in questa sede che ritengo che il fatto che non si possa far nulla per la fine di un'esperienza come quella di radio radicale sia anche questo un errore penso che invece in Parlamento debba fare tutto ciò che è possibile noi siamo impegnati in questo senso per impedire che un'esperienza di questo genere che ha svolto anche se la funzione d'Italia
Si possa conclude
Seconda questione l'aggravamento dalla crisi della radio RAI ed è per questo che noi qui abbiamo presentato questo progetto il nostro progetto a cinque idee forza gli o le riassumo rapidamente perché penso che sia utile
Poi lo diciamo il tipo dica sempre posso fare io la discussione prosegue poi sarà Vincenzo vita trarre le conclusioni di questa discussione
Ma le cinque idee forza sulle quali noi vorremmo ascoltare le opinioni qui vorremmo poi vedere sulla base delle opinioni che ascolteremo se è la strada giusta e su questa strada ci impegneremo in consiglio amministrazione e non solo
La prima questione riguarda la diversificazione granate
Do la radio
Se la diciamo la concorrenza tra omologhi è diciamo sbagliata nel mezzo televisivo nel mezzo radiofonico e ancora più assurda
Ancora più assurda perché non ha portato ad una crescita ad uno sviluppo ma al contrario ha reso il mezzo radiofonico a parte la terza rete radiofonica che svolge una sua funzione peculiare ma che di delle sue difficoltà strutturali che tutti quanti conosciamo ha portato ad una sorta di indistinguibili tardi riconoscibilità delle due reti che l'una contro l'altra si Schievano
Noi pensiamo lo ha detto Menduni ad una assetto unitario che proprio in quanto unitario si diversifica
Pensiamo ad una rete radiofonica che si rivolga ai giovani pensiamo ad una rete radiofonica di carattere generale ma con una levata qualità dal punto di vista della del proprio palinsesto pensiamo ad un intreccio che abbia una prevalenza informativa tra nazionale regionale ad una diversificazione anche delle reti in modulazione di frequenza
è questa la strada giusta questa la proposta che ne facciamo unificazione e diversificazione e questa diversificazione corrisponda alla seconda idea forza che noi vogliamo proporre e cioè non c'è solo una ragione editoriale io aggiungo anche una ragione culturale
Dentro questa scelta perché se si farà un tempo organicamente la storia di questa grande azienda che è la RAI si dovrà riconoscere che una parte importante
Del suo prestigio anche del suo successo deriva proprio dal fatto che per tutto un lungo periodo la sua storia la radio attirato è attirato molto
E ha fatto anche immagine e sostanza di questa azienda non mi riferisco solo alle gloriosi origini al tempo dei pionieri dell'azienda stessa
Ma mi riferisco a un lungo periodo che arriva fino agli anni Settanta
Mi riferisco al tempo in cui i giovani ascoltavano per voi giovani in cui la domenica mattina si sentiva gran varietà delle casalinghe ascoltavano
Tre uno tre uno modelli che io non ripropongo perché diciamo credo che ciascuno di noi ha imparato nel tempo che la riedizioni remake di ciò che si è già fatto non sempre da i risultati sperati ma per dire che allora la radio era un un sistema nervoso reattivo reagiva alle sollecitazioni delle domande del pubblico e a queste sollecitazioni sapeva rispondere oggi in verità non è più così e penso che ci si debba chiedere perché quindi la diversificazione corrisponde non solo ad un'esigenza editoriale e culturale ma anche ad un'esigenza di mercato ha ragione
Pellegrino hanno ragione i compagni che su questo sono intervenuti prima di me nel dire che noi pensiamo anche alla radio come volano attraverso il quale si può invertire una tendenza sulla quale sarebbe bene che tutti ragionassimo anche a proposito delle discussioni vero Bruno che facciamo su altre questioni tipo l'emissione degli spot eccetera
C'è una contrazione dell'investimento pubblicitario lavoro dell'aumento dell'investimento pubblicitario e bisognerà convincersi a preoccupare di queste io ritengo che la contrazione sia determinata da due ragioni sia determinata dal fatto che non c'è sufficiente concorrenza
Nel sistema e l'investimento pubblicitario ha bisogno di concorrenza e di diciamo soggetti di una pluralità di soggetti e dall'altro lato che non c'è diversificazione
E che non essendoci diversificazione non c'è la possibilità di arrivare anche a quelli che si chiamano secondo diciamo la neo lingua che abbiamo imparato tutti quanti a usare nel corso di questi anni target specifici di pubblico ai quali ci si può rivolgere io penso per esempio che un insediamento dalla RAI forte nel campo giovanile attraverso una rete radiofonica ad essa dedicata che non significa solo piazzare un nastro di musica
Allora non so di di di particolare riferimento giovanile dalla mattina alla sera significa concepire un palinsesto radiofonico pensando all'universo di problemi di domande di aspettative di speranze Riccio
Quindi diversificazione diversificazione per accrescere l'investimento pubblicitario radiofonia e anche nella radiofonia RAI
Terza questione
La
Costruzione di una agenzia unitaria per l'informazione superare i giornali radio tra di loro separati andare ad un'agenzia unica
Ad un'agenzia unica che naturalmente io voglio dire qui quello che sostengo anche per la televisione ci dobbiamo intendere
Più si unificata e più si deve sganciare dal controllo dei partiti
Più si unifica e più si alza la cifra di coloro i quali sono chiamati a svolgere funzioni di responsabilità lasci fra l'autonomia di pensiero la capacità professionali su questo credo che ci si debba intendere perché è come dire la strada attraverso la quale si può davvero provocare una decongestione del rapporto tra sistema politico e servizio pubblico
Un'agenzia per l'informazione avrebbe davvero un significato di controtendenza rispetto al attuale situazioni la quarta
Idea forza sulla quale non vogliamo insistere quella della modernizzazione tecnologica
La prima condizione per la quale si possa fare una riforma della radio in RAI
è quella che la RAI si sentirà RadioRai si sente cosa che oggi non è la gran parte del consumo un consumo in movimento diciamo del del mezzo radiofonico l'investimento tecnologico investimento in tecnologie meglio dell'azienda in questo campo è del tutto inadeguato e probabilmente nella giusta preoccupazione che c'è nella lotta contro gli sprechi
Si può ridurre per esempio la grande platea delle collaborazioni e si può investire di più nel campo della innovazione tecnologica e allora
Ecco che le idee forza di questo convegno diciamo sì configurano con chiarezza
Unificazione diversificazione investimento pubblicitario costruzione di una su basi Enda come l'ha chiamata Menduni di una Subaru Zenda proprio per sancire nel caso del l'esempio della BMW abbastanza significativa da questo punto di vista per sancire l'originalità la peculiarità non solo di mezzo ma anche di mercato che la radio può avere la modernizzazione tecnologica la costruzione di questa agenzia informativa queste cinque sono le idee che noi vorremmo fossero realmente discussa e se mi si consente su questo concludo
Visto che da molti anni si parla di superamento di unificazione di tante cose di tante belle parole io penso che se è vero come ha detto Manca e non ho ragione di dubitare di questo perché ci sono molti atti ufficiali a dimostrarlo che la radio ci avvicina tanto ci avvicina che Pellegrino ed io non ci insultiamo né
Ci avvicina e avvicina gran parte non solo del sistema politico ma anche degli operatori del settore
Allora invece di continuare a fare articoli di giornale dichiarazioni convegni non so quant'altro sulla
Unificazione cominciamo
Cominciamo da qui questo è il segnale che noi e questo è un segnale che anche attualmente una suo riferimento politico che noi vogliamo mandare con questo convegno e allora ripeto atto di fiducia ma anche sfida la sfida è a cominciare
A cominciare a mettere in sintonia all'organizzazione tra RAI con le sue nuove esigenze e cominciando proprio dalla radiofonia questo mi pare che sia il modo al tempo stesso concreto impegnativo con il quale è giusto che un partito che un partito come noi siamo guardi ma questo particolare dimensione dei problemi dei media rappresentata da questa Cenerentola che noi vogliamo Non si affitta
La parola Gianni Bisiach
Direttore
Ringrazio
Per l'invito che non abbiamo uomini o di lato regno Racco array raccomandare dopo facciamo dopo l'intervento di dice facciamo un parecchie ecco io sono un animale radiofonico dirò pochissime parole pochissimi slogan Nick così per un contributo dall'esperienza di chi lavora
A a un convegno così importante non ci sono alcuni partiti alcuni grandi partiti come questo che fortunatamente si interessano del radiofonia alla radiofonia en e in un momento di grande espansione
Secondo Audiradio abbiamo lo stesso
Invece di ascolto della televisione la televisione a ventotto milioni non abbiamo ventisette
Milioni al giorno se non ci fosse il tetto pubblicitario avremmo anche un introito pubblicitario estremamente più alto e quindi il fatto che la radio a così poche
E risorse dipende da da una decisione politica della RAI
Basterebbe e lasciare una fisiologica fisiologico sviluppo della pubblicità perché la radio avrebbe mezzi di poco inferiori a quelli della televisione c'è anche un discorso
Tecnologico divise che oggi è molto avanzata cioè il satellite
Consentirà di avere non soltanto stelle
Linee portanti per la televisioni ma A B avremo delle sotto porta anzi che potrebbero essere utilizzate proprio per questa funzione di servizio di cui parla il Partito comunista in questo convegno ha parlato anche il partito socialista democrazia cristiana cioè
Noi potremmo fare quello finito un grande utilità fatto il partito radicale con una radio radicale cioè a vere sulle sotto portanti
Delle trasmissioni ventiquattro ore su ventiquattro disservizio per esempio una collegata una sottoportante collegata sempre con la Camera dei deputati una sottoportante collegata sempre con notizie continuano sottoportante
Sempre collegata con le previsioni del tempo una sottoportante sempre collegata con
L'orario eccetera quindi
Questo potrebbe essere una cosa molto utile
Voi sapete anche che in questi giorni viene lanciato il telefono cellulare cioè e prevedibile che entro due tre e quattro anni ogni italiano avrà in tasca un piccolo telefono cellulare
Che lo seguirà dovunque in macchina fuori accedere gli permetterà di essere collegato con tutto il mondo
Questo telefono cellulare già oggi facendo il numero centonovanta consente di ascoltare il giornale radio nulla vieta che domani noi possiamo fare un radio
Un chiedo scusa un Simona di ottenerle cioè e uno facendo un numero telefonico col suo telefono cellulare può sentire le ultime notizie alla radio e tutte le cose che dicevamo che per dicevamo prima quindi tecnologicamente
Egli è sotto porta avanti
Diciamo il telefono cellulare possono costituire uno strumento già esistente oggi per questo servizio pubblico che può svolgere la radio io volevo se mi consentite
Rivolgere un appello per la difesa delle onde medie
Le onde medie sono considerate in via di estinzione oggi tutto lo sviluppo della RAI ed ebbe anche delle private si indirizza su la modulazione di frequenza ma le le onde medie non solo per un fatto storico
Che sono quelle collegate con la tradizione eccetera ma le onde medi ancora oggi per gran parte del nostro pubblico sono quelle che vengono ascoltate con maggiore fedeltà cioè c'è gente che tiene la radio accesa
Giorno e notte come sottofondo
E ed è una gran parte del pubblico
Ed è e ottiene sulle onde medie contro quelle che vengono in qualche modo abbandonate la mattina io sento sempre per esempio prima pagina questo servizio pubblico importante che Radiotre svolge
Dico informarci sui giornali e del la la lettura dei giornali e si sente malissimo la terza rete radiofonica perché sulle onde medie ed è vengono abbandonate praticamente queste queste antenne non vengono più rinnovate tecnologicamente si lascerà andare ad esaurimento
Un'ultima cosa che vorrei dire sinteticamente questa cioè la televisione in Italia la la televisione della RAI
A contribuito a unificare l'Italia a portare avanti io vedo qui dei colleghi e dei dirigenti della RAI che hanno lavorato a questo a questo Progetto direi di portare l'informazione di portare diciamo ma un contributo straordinario a tutti quelli che sono i telespettatori
E la televisione era ed è ancora in parte uno strumento caldo di partecipazione
Di sviluppo
Civile e sociale
Di contributo nei momenti di di pericolo come come i terremoti come come com'è intuibile non so le crisi eccetera ecco la radio io ritengo che le reti radiofoniche conservino ancora
Questa loro funzione di essere vicini alle persone
Che sono sole e non parlo soltanto dei malati dei poveri dei vecchi
Di quelli che hanno bisogno di un po'di coraggio per andare avanti in un mondo così difficile un mondo difficile come oggi Roma per esempio
Andare in giro per Roma è un'avventura ecco ma proprio ieri io sono andato al funerale della figlia di alcuni amici una ragazza di diciotto anni bella molto ricca
Di una famiglia potente la quale si è suicidata
Ho ora dove mi direte ma suicidio dei diciottenni avvenuto sempre data da tempi immemorabili si però forse oggi il nostro mondo è più difficile la tecnologia
La il progresso ci fornisce delle possibilità di vivere molto meglio di prima città però si dà anche tante angosce cita anche tante di conta specialmente ai giovani che entrano in questo mondo e che non trovano immediatamente facilmente una strada quindi per i giovani ma anche per i vecchi per i poveri ma per tutti noi
Una presenza una urla come posso dire un aiuto alla nostra solitudine cioè la radio è uno strumento contro la solitudine e questo strumento io credo che non possa funzionare
Con la tecnologia cioè facendo il canale dell'informazione il canale della musica il canale della meteorologia io credo che noi dovremmo conservare anche l'appuntamento cela la fedeltà e Lille e l'alla presenza calda di un'amica che la radio
Per le persone sole che siamo tutti noi
E che e che intende fornire mi ha come posso dire la un aiuto una una la possibilità di dialogo la possibilità di fiducia radio coi della Rai tutte è un servizio pubblico
Dà anche una garanzia che l'informazione è un'informazione
Corretta almeno dovrebbe esserlo quindi io credo che in ho ascoltato con grandissimo interesse le proposte che qui sono state fatte questa mattina e anche quelle che sono state fatte a Milano dal club Turati
E quelle che sono state fatte dalla Democrazia cristiana credo però che niente ci vuole molta umiltà il potere politico
Un partito come questo che è stato il più grande partito antifascista che ha dato il maggior numero di dedica dei caduti e di di le persone che sono state condannate dal Tribunale speciale
Cioè è un partito che nell'opposizione storicamente ha occupato e occupa la posizione di primissimo piano però sia questo partito si la Democrazia cristiana sia il partito socialista per il fatto solo che numericamente o storicamente o filosoficamente dopo le chiaramente occupa un posto così importante non significa che nei suoi dirigenti abbia tutte quelle informazioni per cui e lei le riforme e i rinnovamenti vengano fatti in maniera corretta io invito
Le persone che sono in in questo convegno ad ascoltare gli addetti ai lavori e non solo noi che stiamo un po'sopra ma anche quelli più umili io ieri proprio stava in un taxi
E il tassista ma detto dice a noi non ci hanno chiesto niente per fare questi devastante i lavori che hanno fatto al centro di Roma per cui non si potrà più circolare dopo Italia novanta questo Montezemolo ci lascerà mi dispiace perché è lui che è un amico questo brutto ricordo dei dei Mondiali
Cioè l'hanno chiesto a agli autisti di taxi non ho chiesto ai ai semplici vigili urbani se conveniva un po'veniva cioè fare certe cose io credo che anche le forze politiche
Sia quelle rappresentati in Parlamento sia quelle presentate anche nel consiglio d'amministrazione della RAI dovrebbero tenere conto nel momento in cui questi si verificheranno le proposte
Di rinnovamento di cambiamento di proprio di rivoluzione amento di quello che la radio di domani di tenere conto anche dei vecchi è umile i tecnici di via Asiago lei di quelli che da tanti anni lavora lì dentro e che possono così gravi di stupidi quando so di conservare alcune cose
E quindi di non essere in qualche modo eccessivamente sistematici ecco cioè io direi che sono giusti rinnovamenti sono io delle approva in gran parte cioè per quello che può contare quello che ho sentito questa mattina però direi di stare anche attenti di non di non essere troppo tranchant cioè tenere conto che alcune cose che noi abbiamo sono in parte sotto i piedi come tagliare un albero delle volte vedo a villa Borghese tagliare degli alberi bellissimi comma sì perché mi spiegano
Però poi un albero così per per tornare a asta a essere quello che era ci vogliono altri cent'anni quindi voglio dire noi ed cioè cambiamo le cose ma teniamo anche conto di quello che di buono ancora esiste grazie
Grazie al Cammilli
A questo punto proporremmo non di concludere la mattinata un'interruzione per prendere prendere un caffè perché vedo che
E qui fuori ricominciamo diciamo tra un quarto d'ora
Dieci minuti con altri tre interventi pro andando avanti fin verso l'una e mezza poi sospendiamo per la colazione e poi riprenderemo al giorno
Regia
Diamo la parola a Giuliano gelsi amministratore delegato della Spare
Dopo gelsi Marina Tartara
Vado
Comincio col dire che se la radiofonia droga in questo convegno e nell'atteggiamento generale del pubblico
Una conferma della propria collocazione nella panorama dei mezzi siamo messi molto male e lo dico chiedo scusa senza intenti provocatori
Detto questo conscio di essere nella sede e nella casa
Eminente e prestigiosa della radiofonia pubblica pur attraverso la mediazione di un grande partito come Partito Comunista comincerò tracciando brevemente in questo senso vi garantisco che non fare accademia quello che a mio avviso nel panorama della radiofonia sia per quanto riguarda la parte pubblica che per quanto riguarda la parte privata
Esprimerei un paradosso ma che hanno grosso contenuto di verità
Così come la RAI e la Sipra hanno contribuito in questi anni a deprimere e a portare a livelli minimi la radiofonia privata stiamo assistendo in questi mesi ad un nuovo fenomeno in cui la televisione privata e parlo in maniera specifica di Fininvest e Publitalia rischia di ridurre anche questo settore ai minimi termini
Quindi c'è stato qualche accenno stamattina nella relazione di Menduni si parla di possibilità che in prospettiva la spero Publitalia possano gestire i due terzi delle risorse pubblicitarie
Io vi dico che se andiamo avanti in questo modo e poi vedremo come forse fra sei mesi la spero non avrà più titoli e non aveva più occasione fisica di presentarsi come rappresentante di qual si voglia realtà della radiofonia locale o privata
Questo perché perché così come la Sipra gestito molto spesso
Il mezzo radio pubblico come mezzo subordinato agli obiettivi e alle logiche alla strategia del mezzo televisivo altrettanto sta succedendo in campo privato da parte del gruppo berlusconiano
Non sto parlando era Spare lavoriamo in questo settore dalla fine del numero centosettantanove che ci conosce sa che abbiamo lavorato molto duramente io che ho gestito altre altri mezzi disoccupato di stampa prima di venire in radio vi posso dire che mai la fatidica è stata così scrivente bene nonostante anni di duro lavoro e possibile non impossibile
Che
Tutti coloro i quali hanno impegnato la loro vita per la crescita di un mezzo alternativo
Debbano essere messi da parte perché la logica commerciale la logica imprenditoriale della Fininvest sta già attuando la discriminazione Staggia aggirando nei confronti del mercato in maniera tale che i numeri la professionalità la presenza delle radio locali nel proprio territorio non abbiamo più alcuno possibilità di ottenere l'attenzione degli operatori pubblicitari in pratica che cosa succede
Che nella famosa vendita pacchetto che comprende le reti televisive e non c'è bisogno che io dica di quali si tratta
I mezzi stampa e tutti voi riconoscete e infine la radio il gioco degli sconti Fassini che quei già di lingerie
Budget riservati al mondo radiofonico vengano tranquillamente
Trasferiti da quelli che sono gli abituali interlocutori delle agenzie di pubblicità o della grande puntella
Al portafoglio della Fininvest tutto questo secondo me va segnalato va denunciato perché probabilmente al di là di una generica reazione
Ch'è peraltro abbastanza moderata suscitata dall'ingresso di Fininvest in questo settore Totti si rendono conto di cosa significhi concretamente la sua politica
Ancora più precisamente significa che se finora esistita una radiofonica locale in cui le radio delle singole città
Hanno esercitato un ruolo che hanno avuto un peso anche seppur minimamente economico la prospettiva del settore radiofonico avrà nient'altro che la possibilità di essere una fotocopia del settore della televisione commerciale
Ci si dica se ciò deve avvenire ci si dica se qualcuno ritiene e anche in campo politico che questo abbia una sua logica
So bene che esiste una legge che prevede alcuni sbarramenti assolutamente logici e assolutamente opportuni per anni mentre parlo esseri parlo in questo momento è perché la questione è più Posta in termini di medio o lungo termine la questione posta in termini di tempi brevissimi
Parlo ovviamente della spera cito la situazione che ci riguardano i quest'anno non riusciamo a fatturare quello che fatturavamo fatturavamo nel mille novecentottantanove lo dico senza vergogna senza infingimenti
Conoscevo che questo non rappresenta un minore impegno da parte nostra non la caduta di professionalità del nostro personale
Personale che viceversa nella radio ha sviluppato una grande capacità al pari di altre organizzazioni del nostro settore Citto tranquillamente centocinque
E altre
Reti indipendenti e tuttavia i numeri la professionalità l'impegno non hanno diversamente la possibilità di vendere ciò che altri in maniera più o meno dissimulata regalano questa è la situazione
Ancora recentemente sulla base di pure lui che pure il mondo mascherate
L'iniziativa della FRT che portò il coinvolgimento di Berlusconi al settore radiofonico fu presentata come necessità di contrastare un presunto monopolio radiofonico dell'Aspen però siamo seri
Già in Italia la totalità degli investimenti di pubblicità nazionale sul mezzo radiofonico rappresenta una cosa assolutamente ridicola siamo a meno del due per cento
Quindi semmai anche di un mondo tutte le realtà radiofoniche oggi presente sul mercato inutili monopolio si può parlare ma di ministero polio
Ed è da questo Ministero Proglio che inutilmente da molti anni le radio private le radio locali e coloro che professionalmente si occupano di questo settore tentano di uscire
Forse è arrivato il momento in cui questo tentativo può essere definitivamente sconfitto
Quindi in termini di prospettiva riallacciandomi un attimo i contenuti della dei interenti questa mattina a che cosa possiamo immaginare
Anzitutto un pronto intervento per evitare che la situazione presente diventi l'ultima situazione l'ultimo scenario possibile
In secondo luogo riprendendo accenni sollecitazioni zar avanzate in altre sedi io sono convinto che di fronte a un panorama radiofonico depresso emozione che ci nascondiamo la realtà la radio è in crisi in Italia non solo radio Rai
Perché mentre negli Stati Uniti e in altri Paesi in Francia in Inghilterra il cento per cento della popolazione dotata di udito ascoltare radio in Italia siamo più o meno la metà a sua volta divisa tra pubblico e privati
Il che significa che la situazione storica culturale che si è venuta a creare in cui stiamo agendo dalla radio un immagino la dimensione e la capacità di approccio al grande pubblico assolutamente inadeguata alle sue le reali potenzialità e quindi il discorso riguarda tutti indistintamente e riguarda tutti i modi di far radio
Dalla palinsesto dalla capacità di interloquire col pubblico dalla capacità di dare servizi effettivi dalla capacità di usare sistemi tecnologici avanzati tutto questo in Italia non sta avvenendo e tutto questo evidentemente conduce una situazione che come dicevo prima che assolutamente depressa
E quindi in questa prospettiva non solo una collaborazione tra pubblico e privato
E mi scuso se il termine rientra un po'in definizioni che vada è possibile ma è assolutamente necessario perché per tutti coloro che hanno operato con passione e competenza e con grandi sforzi in questo settore
Il problema è che la radio cresca e procedure faccia al meglio ciò che meglio sa fare e come lo applica la propria capisce la di lavoro in condizioni di mercato
Non ho interrogate non davvero caratterizzate da un monopolio televisivo che di fatto deprime rischia di uccidere il mezzo che in altri Paesi a e poi il pubblico lo faccia il meglio ciò che meglio sa fare e con uno applica la propria capisce la di lavoro in condizioni di mercato non ho interrogate non davvero caratterizzate
Da un monopolio televisivo che di fatto deprime rischia di uccidere un mezzo che in altri Paesi a il posto che si merita
Ricordo qui di passaggio oscuro scorso molto brevemente anche alcune cifre relativa ai Paesi fuori dai nostri confini negli Stati Uniti la radio usata come un mezzo di pari dignità sto parlando di trionfi pubblicità al punto tale che le quote radioso direi pubblicità radiofonica di anno in anno passano più o meno tra il dieci dodici quattordici quindici per cento
Fatte minimamente il paragone tenete conto della enorme differenza in termini di investimenti tra mercato italiano e quello statunitense vi renderete conto
Quindi
Purtroppo ripetendo un discorso che io stesso sto facendo da dieci anni il terreno ad acquistare e molto ma in queste condizioni non avremo terreno da conquistare ma semplicemente terreno da lasciare al libero pascolo
Dei mammut
Televisivi evidentemente nessuno di coloro che lavora nel settore dello fonico lo vuole nessuno è disposto a tollerarlo se non dovendo subire questa mi pare il senso complessivo e ha questo senso complessivo della situazione radiofonica il richiamo i presenti naturalmente Chiatti capacità e più possibilità di intervenire concretamente grazie
Maria Carta dopo Sergio Natucci
Io credo che tutti noi che lavoriamo in RAI di fronte alla prospettiva che si passi dalla dai convegni e dall'elaborazione di proposte al mettere mano
Concretamente a una ristrutturazione della RAI che cominci dalla radio non possiamo che avere un grande storie
E io vorrei dire che di fronte a questa prospettiva o un sogno e due preoccupazioni
Un sogno che la ristrutturazione della radio
Valorizzi al massimo le possibilità di fare una sub azienda se questa deve essere agile e snella come il mezzo radiofonico
Che finalmente si liberino sia pure nella povertà perché abbiamo capito che le
Il problema della mancanza di risorse è un problema che per la radio particolarmente grave e la situazione complessiva della RAI è tale che era anche una ristrutturazione va fatta in povertà e noi sappiamo che la povertà della radio praticamente una miseria
Ma anche allora di venti l'occasione per inventarsi una
Organizzazione agile non burocratica nella informatizzata noi siamo pochi siamo abituati a lavorare in pochi sappiamo anche però che per lavorare in pochi
Bisogna potere godere di una serie di
Strumenti adeguati strumenti sia sul piano della produzione cioè non è spesso andiamo a occupare uno studio per riversare una bobina quanto si potrebbe fare
Tranquillamente in una stanza o in una piccola saletta impegnamo tecnici per fare i montaggi cioè vorrei che questo ridisegno della azienda reati ottenesse conto di tutto quel
Si può inventare per renderla più agile e flessibile
Non burocratica con un'amministrazione che anche a livello di contratti sia de qui a quello che è il fatto che poi i nostri programmi nascono in gran parte portando della gente in studio e quindi non vogliamo essere sommersi
E sommergere il collaboratore non parliamo adesso dell'ultima richiesta del documento antimafia ma insomma ci sono dieci mila intoppi
Vorrei che
Sia sul livello di organizzazione della produzione e quindi per esempio un rapporto tra reti e centro
Molto diretto che ci consentisse di rendere funzionale in tutta la la la produzione
A delle esigenze di agilità sia sul livello dell'amministrazione sia sul livello dell'organizzazione
Tutto fosse santo per fare una radio dinamica dove finalmente si potesse pensare a questi pubblici multipli si potessero soddisfare quelli richieste che oggi nelle gabbie dei nostri piccoli elefanti piccoli ma sempre le Franti non si può fare si arrivasse un'ideazione dei programmi che tiene conto appunto
Che ci sono giovani da raggiungere che ci sono anziani che hanno bisogni che la sua la televisione non soddisfa e che vanno a diventare dieci milioni tra Breve ci dicono le statistiche allora perché non fare un offerto che si riproponesse finalmente un discorso per le donne che non fosse solo la casalinga consumatrice di detersivi
Vorrei che questa ristrutturazione della radio tenesse conto che siamo in un periodo di transizione e quindi benissimo la direttrice della regionalizzazione che è stato detto è una delle
Direttrici fondamentali della radio locale in forse la RAI potrebbe potenziare le sue trasmissioni locali arrivando anche a intrecciare in qualche modo la sua attività con le esigenze proprio comunitarie che è una tradizione in Italia ANAS in Italia scarsa macché vediamo che emerge sia pure con connotati
Vorrei che si tenesse conto però che appunto e nuove tecnologie internazione internalizzazione suppongono anche di fronte a un problema di operare di fronte a un panorama che potrebbe nel giro di pochi anni cambiare il la gabbia dove siamo oggi stretti di queste frequenze per cui si fa fatica anche a disegnare un'offerta
Articolata su cinque reti direi di sì perché noi li chiamiamo reti no
Ma invece sono spezzoni di reti
Questo potrebbe essere scavalcato domani dal trasmissione ricezione diretta via satellite che mi dicono per la radio ci potrebbero essere delle frequenze apposite che non richiedono l'antenna
Ecco questo è
Diciamo la fantasia che viene di fare nel momento che ci si pone a dire ridisegniamo una super azienda piccola e allora cerchiamo di farla i più funzionale possibile agli obiettivi
Per quello che riguarda le preoccupazioni vorrei dire che una riguarda l'organizzazione qui è stato detto poco sono stati fatti soltanto degli accenni ora noi sappiamo che abbiamo due vincoli di queste riorganizzazione uno la povertà e uno l'impegno o diciamo in qualche modo la la l'interesse che speriamo diventi un impegno a superare quelle che sono stati i vizi della lottizzazione
Questo significa per esempio proporre un'unificazione che anche a livello organizzativo si traduce per esempio abbiamo sentito nella
Un'unica agenzia informativa e non più la divisione delle testa
Ora io qui vorrei dire alcune cose la lottizzazione ci ha portato a dei guasti che sono ormai
Non solo nella nostra insofferenza di operatori e in parte del pubblico ma forse stanno cominciando anche ad avere un margine di auto coscienza dei politici che così non si può andare alla
Però vorrei dire che la la la divisione in reti ha portato a noi operatori quella possibilità di una definizione riconoscibilità di una linea editoriale
Quello formali un'identità di gruppo in funzione di un certo obiettivo che diventa ancora più indispensabile nel momento che si pensa
Ha delle reti fortemente complementari fortemente caratterizzate che individuano dei target allora un'organizzazione unificante e
Economica risparmio perché gli operatori della radio sono pochi
Farebbe pensare alla a un ritorno a quella che era l'organizzazione di un tempo cioè una divisione per generi io credo che questo a dei vincoli ma non posso essere assolutamente fatto in maniera totale perché ripeto la riconoscibilità e l'identità nascono anche dal lavorare per un certo target
E non da fare un prodotto che poi viene come si dice comprato dal titolare dal titolare del canale dal redattore del Palencia
In è vero che
Sì
Si deve immaginare ha una forte identità di canali con un responsabile e probabilmente una redazione però mi sembra che sia una preoccupazione da tenere molto presente che si incominci
Il più possibile un criterio per i generi da un criterio per reti
E anche per quello che riguarda la costituzione di un'agenzia informativa unica o articolata in funzione dei generi io vorrei dire che tutti speriamo che sia giusto fare un gesto di ottimismo e sperare che questo significhi
Superamento ecco non arretramento ma superamento del criterio lottizzatore però forse si potrebbe pensare anche a tracciare dei confini degli ambiti delle news e non mettere tutti i giornalisti all'interno dell'agenzia ma pensare che l'agenzia pensa soltanto al prodotto giornalistico più ride diretto immediato e urgente come il prodotto giornalistico delle di uso delle riprese esterne
E invece mettere una parte dei giornalisti delle reti Hassan corpo a queste redazioni che ormai fanno un prodotto nel quale la distinzione di generi non è più senso sappiamo che questa è una vecchia storia della divisione tra giornalisti e programmi Stipe che spesso i programmi Stefano lavoro da giornalisti o spesso è un confine che in RAI non si è mai potuto tracciare
Però forse questa potrebbe essere guardando proprio al futuro e non indietro un'occasione per rivitalizzare il lavoro dei giornalisti a contatto con gli altri generi cioè portarli fuori dalla gabbia e quindi una parte è l'agenzia che fornisce a tutte le reti nazionali e regionali certi servizi una parte un'organizzazione di redazione che fa questi programmi parlato e dove intrattenimento l'informazione lì il dibattito sono
Questo mi sembrerebbe a a ci sono altri settori come per esempio quelli della musica che probabilmente posso cadere come è stato accennato una direzione unica ma mi fermerei liti cioè tutto il resto bisogna pensarlo che i vari canali abbiano il loro Piccolo purtroppo gruppo di programmi visti che gestisce una programmazione mirata ai vari TAR questa è una delle mie preoccupazioni l'altra preoccupazione che
Più fuori moda ma io la voglio dire lo stesso anche perché è un dibattito che in Italia ancora si fa poco e che io spero però riprenda
In questa operazione in cui la RAI la radio deve fare conto con una ricerca disperata di risorse deve fare il cuoco conto devi fare i conti col mercato
Deve fare i conti con la ricerca di audience deve fare i conti con una certa ricerca ed innovazione
Che cosa rimane del servizio pubblico
Né in altri Paesi in Gran Bretagna dopo che il rapporto Peacock
Ha lanciato questo sasso sulla totale delle deregulation e quindi addirittura si parla di abolizione del canone di abbonamento e sulla risorsa della pubblicità in Francia e in Germania
Il dibattito su che cosa debba ecco debbano continuare a fare li radio e le televisioni pubbliche per o non omologarsi completamente al mercato pur confrontandosi sul mercato è molto più vivo che da noi da noi forse abbiamo messo troppo tempo a capire
I problemi del mercato che urgeva non ma sia a volte la sensazione che si stia perdendo un pochino anche delle l'idea di certi Oblique allora la RAI e lì la il di tutti gli enti pubblici europei il più libero sulla carta da vincoli di servizio pubblico sulla carta intendo dire nelle formulazioni di legge e probabilmente non è la legge che lo però è anche necessario riaprire un discorso per esempio faccio un interrogativo specifico in una ristrutturazione dell'Offerta
Che utilizzi le frequenze attuali in modo diverso Radio tre
Mi sembra dovrebbe nella logica sparire come tale e risorgere come canale nazionale possibilmente su delle frequenze attualmente cose
Di con un target medio alto e culturale perché è impensabile che una radio pubblica una azienda pubblica non offra un
Canale con un forte impegno del forte Offerta culturali soprattutto via via che la televisione vediamo lo fa sempre meno
Mi sembra però anche ben impensabile in una ristrutturazione della
Delle delle reti e delle Offerta che questa rete non abbia la pubblicità oggi era di altri delle tre reti RAI esistenti è quella che non ha pubblicità fatto secondo me non estraneo alla fruizione dei suoi ascoltatori annotazioni allora si deve pensare a una Rete con una pubblicità si può pensare a una Rete con una pubblicità di settore
Con una pubblicità mirata o si deve pensare a una rete culturale con una pubblicità
Assolutamente omologata le applica
Questo secondo me è un problema cioè in questa operazione di ridisegno dell'offerente diritti ridisegno della struttura vorrei che non si perdesse completamente certi impegni e certi doveri che ha una radio pubblica
Sempre guardando un futuro abbastanza vicino vorrei anche ricordare che questa moltiplicazione di servizi che la tecnologia ai fratelli del cavo può offrire può offrire anche la quella che in televisione si chiama pay per view e cioè che gli utenti paghino l'offerti
Paghino non attraverso il canone non attraverso la pubblicità ma paghino con una specie di abbonamento ecco vorrei che il ridisegno di un'azienda in un momento di transizione che può vederci entro farci trovare completamente spiazzati nel giro di due-tre anni ponga
Per
Si ricordi di porre anche questi problemi che forse nel giro di qualche anno si può disegnare un'offerta multipla alcune delle quali finanziata non dal mercato pubblicitario ma dal mercato degli utenti
Sergio Natucci segretario dell'Associazione editori odioso
Ma prima di tutto voglio ringraziare perché è un'occasione rara poter essere interrogati su cosa si pensa della RAI perlomeno come editori radiofonici privati un'occasione unica quindi tento di approfittarne
L'altro elemento di ringraziamento e che ne stamani parliamo di radio e credo dobbiamo dare atto al Partito comunista di essere tra soggetti politici più attivi sul fronte radiofonico e in fondo
Dei comunisti la prima proposta di legge specifica sulla radio
Nell'iniziativa nella storia e comunisti in questi anni la comunicazione una serie di appuntamenti terre discutere la radio
Radio privata due anni fa la regina d'anni fa la radio pubblica oggi e credo che l'appuntamento con la radio pubblica sia un elemento molto importante proprio mentre si sta discutendo o si dovrebbe discutere alla Camera
La il testo della legge di regolamentazione
L'approccio però al tema di stamani
Non può essere esclusivamente dedicato alla parte pubblica deve in qualche modo io incensi siamo gli uni che mi pare gli unici anomale in questa sala insieme a pochi altri editori radiofonici che sono venuti per tentare di capire quali sono le tendenze della radio pubblica il resto è una platea RAI con cui altre volte ci siamo incontrati
Cercheremo anche oggi di instaurare e momenti d'incontro nei momenti di collaborazione perché soprattutto con i lavoratori della RAI io credo che i privati
Possono avere grandi momenti di collaborazione non tanto per tentare di rubare ad altri spazi che sono loro propri quanto perché lo diceva anche ci enzima uscirà fuori anche della dalla relazione di Menduni il vero malato che abbiamo di fronte è la radio poi all'interno possiamo trovare quali sono gli organi più o meno deboli o più o meno colpiti dalla malattia ma
La situazione patologica in Italia per due motivi due dati che possiamo ricordarsi anche se più o meno tutti conosciamo e sono il primo
L'ascolto della radio noi siamo tra i Paesi più bassi al mondo in termini d'ascolto della radio ci siamo incontrati più volte con i colleghi americani la prima volta siamo stati così ingenui da domandarmi in America
Qual è la percentuale d'ascolto della radio il responsabile della e dissi vedi oggi chiese di rifare la domanda perché non aveva capito alla seconda volta dice aquilana dell'ascolto al cento per cento e la popolazione
In Italia si raggiunge e si supera da poco il settanta per cento indipendentemente da ventisei milioni di ascolti radiofonici indipendentemente dalla
Cinquantaquattro il resto di ascolto nello ieri in assoluto solo il settanta per cento degli italiani dichiarano che ascoltano varati e questo è un elemento patologico righe nei confronti degli altri paesi
L'altro ancora peggio è ancora più grave e il fatto che ci piaccia o no la radio rappresenta il tre virgola cinque per cento degli investimenti pubblicitari
Mentre nel resto del mondo rappresenta tra il dieci il dodici quattordici per cento del fatturato
Allora questi sono due elementi di partenza che valgono per la radio pubblica valgono per la radio privata tetto non tetto Cannone o non Canone
E allora se questa è la situazione dobbiamo risolvere e di impostare qualsiasi tipo di intervento sia nel privato che nel pubblico da questo e non si può trovare l'alibi dei privati come accade spesse come accaduto anche stamani qua se non si ascolta la ratio
Noi non siamo d'alibi della in udibili ITA della radio pubblica
Perché allora possiamo dire che la RAI interferisce privati e non permette l'ascolto della radio privata se volete una provocazione sicuramente tale ma la radio in Italia non si ascolta né quella pubblica e quella privata
E caro Menduni durante le tue interviste ai politici molto simpatico e tu stamani citarli bisognerebbe dire loro visto che ascolta tutti la radio mi pare a parte Cirino Pomicino
E visto che tentano di ascoltarle sono in difficoltà
Questa legge potrebbero pure farla così magari la radio si riuscirebbe anche ad ascoltarla
Io non lo so forse qualcuno di loro Martinazzoli altre scooter solo GR due forse la scorta in AN forse i va un po'meglio ma in quindici anni l'avranno capito che il problema non è tecnico ma è legislativo prima di tutto
Per quanto riguarda la RAI poi c'è un problema di difesa dell'azienda scusate non dovrei essere io a dirlo non voglio essere scortese ma
Non si ascolta solo l'SM molto molto male in questo Paese pure la modulazione di ampiezza e non mi pare che al di là di due soggetti che si sono divertiti a fare piccole emittenti modulazione di ampiezza in questo Paese il privato entrato in modulazione di ampiezza
Tanto per citare la madrepatria della radiofonia sì andati negli Stati Uniti d'America accendete la radio appena l'accende non riuscite a capire se state ascoltando l'FM o la modulazione di ampiezza in termini di pulizia di qualità del segnale
Allora io credo che se questo accade in America pur essendo la situazione geografica italiana diversa certamente può essere anche quella italiana una realtà avvicinabile a questa americana e se questo non è stato e perché
E allora proporrei di cambiare il titolo a questo convegno perché la Rai non conosce la radio quindi
Questa radio non va presentata tanto la tv ma probabilmente a chi stamani è venuto ed è intervenuto per quanto riguarda le ha concessionaria pubblica
Due battute su questo rapporto fra RAI e privati
Beh
Noi abbiamo offerto più volte la nostra disponibilità lo stiamo qui a dire che se la radio è nella situazione che in termini di ripresa
Di ascolto rispetto a cinque dieci anni fa lo si deve ai privati qui non è opera di medagliette da mettersi al petto per stabilire chi è stato più bravo meno bravo perché la capacità dei lavoratori della RAI dei tecnici in queste condizioni in questa situazione indubbiamente
Cioè tutto quello che è riuscito a fare sicuramente miracoloso
Io non so se in questi anni qualcosa è davvero cambiato Menduni racconta aneddoti spesso sulla RAI e all'inizio della sua esperienza da amministratore raccontava che in via del Babuino c'era ancora i cartelli delle non so se dopo questi anni di tua presenza
Siamo riusciti a togliermi
Certamente il contributo che i privati vogliono dare è in una battaglia per la radio in una battaglia che ci veda uniti certamente molto difficile trovare terreni di confronto con con la RAI
Io voglio citare
Un'esperienza per tutte che la speranza gravissima cioè la RAI in ogni occasione appena può tenta di diminuire la capacità dei privati di diminuire i servizi informativi che le emittenti private fanno di sminuire il servizio che noi abbiamo in quindici anni offerto al Paese che siano dediche che siano trasmissioni d'altro tipo
E tutto fa parte del gusto degli ascoltatori certamente in questi anni la RAI ha fatto di tutto per ucciderci
E l'esempio sullo sport è un esempio veramente emblematico e veramente significativo della politica della RAI e qui devo dire un po'la di politica del consiglio d'amministrazione della RAI
Tutti i presenti dal primo fino all'ultimo perché nessuno ha mosso un dito quando si è fatto
Se non in termini di siamo tanto dispiaciuti quando si è fatto l'accordo lega Rai che ha impedito alle emittenti radiofoniche i servizi informativi sullo sport ed in particolare sul calcio al di là dei tre minuti del diritto di cronaca
I privati non hanno accesso nello stadio se non per tre minuti non possono fare neppure la radiocronaca della partita del dell'Astra paesana fra due fazioni perché è di pertinenza della RAI Radiotelevisione italiana ed è un diritto non più incedibile
Allora quando si parla di servizio bisogna anche ricordarsi
Che servizio significa dare ai cittadini la possibilità di ascoltare alcune cose visto che la RAI non mi pare che oltre tre mila intere e qualcos'altro
In tutto il calcio minuto per minuto segue fa ascoltare è difficile parlare di collaborazione fra dai privati quando questa è la politica dell'azienda
Io non ho mai sentito in questi anni di intervento di battaglia per la radio un'intervista ad un esponente della telefonia privata
Ad un ad un imprenditore privato sulla il GR uno ha fatto una lunga trasmissione a parte Fava che intervista i padri storici va bene ma io seguito a lungo
Il dibattito che c'è stata GR uno è bene nessun privato è intervenuto in quel dibattito perché evidentemente la la Repubblica riteneva che questo problema che va affrontato in un certo modo
Per entrare nel merito questo per dire che dentro di noi rimane questo dubbio anche se manca stamani per la prima volta parla di collaborazione con i privati rimane mi parte dei prelati un po'di dubbio e un po'di perplessità su questo tipo di rapporto
Che con l'azienda ripeto perché con i tecnici lavoratori della RAI discorso crediamo di parlare fra colleghi collerico Esperti colleghi meno esperti
Spesso si dice la telefonia privata
è una sinfonia di cialtroni di inesperti
C'è di tutto credo che di tutto ci sia in ogni luogo credo che probabilmente se la RAI riaprisse le scuole per la radiofonia forse saremo più bravi anche noi visto che c'ha i soldi per
Canone visto che una struttura pubblica ebbe insomma farebbe anche in modo che forse magari anche la stessa qualità del prodotto radiofonico pubblico sarebbe Migliore quindi disponibili
A riaprire per noi non abbiamo mai chiuso questo rapporto di collaborazione con tutti purché sia un rapporto alla pari
E alla pari vuol dire che contano e radiofonici privati quanto quelli pubblici
In ogni luogo sia nelle conferenze dei partiti sia in ogni appuntamento perché altrimenti la ruota di scorta annunci non ci interessa
Sul Progetto ma sul progetto Menduni mi pare quell'esposto stamani che in termini di i presupposti iniziali siamo perfettamente d'accordo come privati
L'abbiamo detto anche all'intervento convegno precedente lo abbiamo detto in altre occasioni
Siamo perfettamente d'accordo riteniamo però che ci vuole un po'più di coraggio a nostro avviso cioè a dire la situazione della radio Italia tale che se si devono fare interventi a non ci piace la parola di sub
Azienda ne siamo convinti che ormai la situazione in questo Paese è tale che per la radiofonia
Va rivisto profondamente il ruolo pubblico domandandoci
Dove e quando serve una concessionaria pubblica perché qualcuno deve ancora spiegarmi che cos'ha di pubblico stereo uno stereo due stereo notte qual è il servizio di a concessione pubblica che fa questo tipo di prodotto se non a concorrenza alla al privato e mi pare che qui non siamo più in un rapporto di concorrenza mi problema i pareri termini servizio se no non capiamo perché dobbiamo finanziarlo con il Canone
E allora io dico che ci vuole più coraggio più coraggio nel senso che veramente va fatta probabilmente una concessionaria pubblica che non abbia niente a che vedere con il televisivo ma per due aspetti fondamentali
Il primo per il prodotto il secondo e qui stamani nessuno ha avuto il coraggio di affrontare il problema in termini pubblicitari perché è inutile fare interventi anche belli ed interessanti quando si lascia la radio pubblica nelle mani della Sipra
Ma non perché la Sipra a qualcosa di demoniaco loro fanno benissimo il loro lavoro i prova anche in questo Paese si vende la radio come ultimo regalo a qualsiasi cliente che compra televisione la Sipra lo ha fatto per anni Berlusconi cominci a farlo adesso allora se vogliamo trasformare il tre virgola quattro per cento del fatturato del settore radiofonico in qualcosa di più consistente questa radio vendiamo la quanto vale
Regaliamo la ma abbiamo per lo meno la sua il coraggio di regalarla come tale perché non vale niente però ci qualcuno dovrà spiegarci perché la radio tedesca vale qualcosa quell'americana vale qualcosa quell'italiana ma non solo
L'ultimo acconti l'ultimo gadget regalo chiamatelo come volete a chi compra televisione
Non so se la situazione negli ultimi giorni è migliorata anzi tra
Qui ci sono esponenti che forse potrebbero dircelo ma questo è il costume della vendita alla radio in questo Paese allora visto che qui ci sono va tanto di moda sinergia
Poi va anche di moda dire a un brutto termine tutto il resto allora usiamo lo stesso inerzia sinergie non vuol dire effetto positivo per quanto riguarda la radio l'accoppiamento radio televisione è una sinergia negativa i fatturati lo dimostrano
Anche quelli stessi della RAI allora il coraggio di uscire definitivamente da questo gioco il coraggio di fare una concessionaria di o fonica non è legata in alcun modo né pubblicitariamente né altro tipo alla televisione
Alla ragione ma Mitchell articolo secondo comma dell'articolo diciassette di quella legge se ma diventerà legge che dice che chi ha due concessionari Chicco il proprietario di uno e mezzo che c'è anche una concessionaria non può vendere altrimenti quindi qualcun altro venderà la radio pubblica e quale radio pubblica
E anche su questo Comenduno i bisognerebbe avere un po'più di coraggio ricco perché l'operazione è interessante però voglio andare più a fondo
Lo dico in tre parole perché non voglio stancati ulteriormente andare a fondo su alcuni aspetti chiari la RAI si mangia oggi più del cinquanta per cento delle risorse in frequenze che l'Italia la Repubblica italiana a
Concesse dalla conferenza internazionale sulle telecomunicazioni
Scusate tanto ma noi non siamo proprio d'accordo e chiaramente
Io sono un privato rappresento
Editori privati di Dario tipo
All'interno del nostro associazioni e non solo dalla era la fede a radio a l'RNA ci sono dalle reti alle locali alle comunitarie noi riteniamo che il cinquanta per cento
Delle frequenze quindi la possibilità di trasmettere in questo Paese data alla Rai scusateci ma ci sembra tantino
Noi riteniamo che siccome dobbiamo risparmiare tutti dobbiamo trovare il modo proprio se vogliamo il pluralismo se vogliamo una serie di cose non le concentrazioni di trovarsi
Far sì che questo patrimonio non sia diminuito a scapito della qualità e dell'utilità sia diminuito a vantaggio di una presenza
Corretta di tutti questi soggetti e allora va un po'rivista la divisione perché se no questa divisione fra AM FM
Uno culturale una mano assomiglia tanto a troviamo un contentino per tutti che così anche Radio magari facciano concessione separata ma c'è posto
Quattro democristiani tre socialisti due comunisti repubblicano ecco qui bisogna fare il salto definitivo anche da questo punto di vista l'ora
Il discorso probabilmente di colpi mettere la radio pubblica definitivamente sul mercato avendo forse anche il coraggio di fare quello che in televisione nessuno concede che sia fatto cioè fuori il canone fuori il tetto
Forse vuol dire che la zona più vicina a quella che significa la radio dei giovani che a me sembra tanto una concorrenza finanziata dallo Stato ai privati
Vuol dire che probabilmente l'intervento dei privati anche in termini societari potrebbe essere un elemento interessante sull'altro fronte si faccia veramente o in AN o dove sulle risorse tecniche sono più opportune una radio di servizio che offra dei servizi ai cittadini
Ma servizi vuol dire vuol dire informazione vuol dire informazione
Fatta come le radio di informazioni penso a France Info che è una delle reti più belle che ci sono in Europa in termini formativi ma che
In Italia per una serie di problemi non sono avvenuti adesso facciamolo questo passo vuol dire avere una RAI tre che questa il modello cede la radio culturale a target
A medio alto sia effettivamente udibile sia pagata giustamente con il denaro pubblico però facciamo più esperienze perché non esce fuori chiaro Menduni esperienze tipo
Stelle uno stereo due perché riteniamo che questo campo ormai sia definitivamente del mercato e sia definitivamente di una concorrenza corretta tre soggetti che operano nel mercato
Su questo c'è ampia disponibilità a condizione che si faccia la legge questa è l'ultima battuta perché nonostante tutti quello che noi diciamo la spinta verso la leggera danno sono i privati in termini
Propositivi anche in termini di tentare in qualche modo che la legge abbia una dentistica azioni radiofonica non mi pare che nella ma mi ci sia stato un intervento in qualche modo voluto dalla Raiot dai lavoratori della RAI
Perché anche questo è un elemento importante abbiamo fatto questa avete fatto ne abbiamo fatta sulle nostre mittente voi sul discorso sulla legge sulla radio abbiamo sensibilizzato i politici però al momento giusto in Senato io non ho visto
Un intervento diretto della RAI dei lavoratori della RAI di radiofonici per avere un elemento di maggiore specificità azione specificazione su questo fronte
Il terreno è recuperabile
E anche importante recuperarlo perché i tempi mi pare che velatamente lo dicesse anche Pellegrino stamani mi paiono brutti e preoccupanti comunque la strada mi pare positiva
Noi siamo qua per ore potere tentare di correggere alcune cose ma di farla insieme
Marina Ceravolo al nome della presidenza dalla sinistra
Era sempre stata chiamata in ballo eccoci qua
All'alba dell'uno e trentacinque
Ma io sono te qui per leggere l'intervento che ha preparato dalle orecchie che il presidente della Sipra che a Milano perché trattenuto da un consiglio d'amministrazione
Qui devo dire data l'ora e visto che l'intervento è disponibile presso la segreteria fuori vorrei soltanto leggere di una minima parte dei però a mio avviso la più interessante in questa sede
Che riguarda la gestione pubblicitaria della RAI in Sipra
Premetto che questo intervento affrontarla quattro convinti che sono il mercato pubblicitario radiofonico le valenze pubblicitarie del veicolo RAI scusate veicolo radio e particolarmente deve colorati e RAI ed è gestione pubblicitaria della radio in Sipra oltre che misura il pubblicitario di questa super Zehnder Radio Rai
Volevo mettere a punto il primo il secondo punto in quanto altri redattori hanno dato dell'informazione che forsennato sono contenute in questi primi due punti e invece legge lui il mese terzo e quarto punto per quanto riguarda la gestione proprietaria della radio insigni per la Sipra deve concorrere a valorizzare il mezzo radiofonico che si dimostra noto efficace verso l'utente
Si aggiunga inoltre che la Sipra anche l'interesse a promuovere la radio perché aziendalmente e maggiormente edizione della televisione
La sua raccolta pubblicitaria rappresenta nonostante ciò circa il dieci per cento del tetto Rai
Questo perché la richiesta pubblicitario di televisione e superiore a quella della radio enormemente perché per effetto del tetto ogni salterà per le reti radiofoniche e tradotto a quelle televisive e viceversa
I cento miliardi fatturati della Sipra nel mille novecentottantanove per la radio
Sono la somma di contratti fatto il conducente sessanta non ha detto niente di questi oltre il quaranta per cento cento alla paziente sono contenti sono utenti del solo mezzo radio e non per la produzione
Queste aziende sono per lo più utenti medi tanto investono indubbiamente su duecentocinquanta milioni di lire
Questo ha dato che è costante cioè nella proporzione si riferisce anche agli anni precedenti al mille novecentottantanove dimostra che la Sipra non regaliamo spazi radiofonici supplente televisive come qualcuno ha sostenuto anche questa sete
Di in sette miliardi fatturati per la radio regionale sono la somma di contratti stipulati con oltre mille duecento clienti locali
La struttura divenuta della Sipra che ha dovuto affrontare un mercato agguerrito e competitivi presentata da tempo un'organizzazione orientata alla tipologia della clientela per quindi le zone dove ad esempio sono presenti e cliente può precettare i mezzi non sempre dotata anche di un editore che vendono esclusivamente Radio RAI è una televisione
Occorre però giungere Tucson Solenghi sono tutti gli spazi a disposizione della radio si satura avrebbe vinto il Piemonte ma oltre al problema del tetto vi è anche quello che la richiesta pubblicitaria tenuto conto dei relatore audience che sottendono e concentrata nell'orario tra le sei e le nove dove la Sipra inserisce comunicati per un valore equivalente all'ottantatré per cento del totale della produzione pubblicitaria sua ovviamente
E poi al quarto punto ed ultimo quindi sarà brevissima proprio perché per evitare noi ulteriori noi non possiamo che valutare con grande interesse le proposte che puntano a valorizzare la radio concerto strage strategiche e assetto organizzativo e funzionale alla nuova realtà
Mi devi dare vita ad una struttura più autonoma e l'intento di qualificare il carattere della radiofonia non possono che essere accolto positivamente dalla Sipra alla qualità dei programmi corrisponde una maggiore quantità e qualità della richiesta pubblicitaria
Se però la radio pubblica potenziata ha necessità di maggiori entrate pubblicitarie come è giusto che abbia la prima condizione che venga abolito il tetto per la radio in modo da svincolare dalla televisione
Fra l'altro questo potrebbe permettere uno sviluppo all'interno del mercato radiofonico utenti pubblicitari infatti sollecitato pianificare maggiormente la radio potrebbero investire di più anche sulle private
Un'altra produzione importante per la RAI e che si pensa di palinsesti considerando un mercato gli ascoltatori anche l'offerta della concorrenza in modo tale da rendere appetibile all'utenza pubblicitaria spazio differenti da quelle comprese tra le sei e le nove del mattino
Con la concessionaria pubblica e poi concludo siamo pronti a collaborare e fare la nostra parte grazie
Io proporrei di conclude la mattinata con l'intervento di Gloria Buffo
Della proposta avanzata questa mattina a me pare convincente l'idea semplice ma di questi tempi rivoluzionaria di dare al mezzo ciò che gli spetta e quindi di far fare alla radio ciò che sa fare
Per questo
è vero che occorre dare alla radio la dignità di un'azienda con strutture sedi supporti il che io credo farebbe un gran bene anche alla RAI che per adesso sa essere solamente essenzialmente un'azienda televisiva io voglio sollevare solamente due questioni
Una che mi è stata proposta essenzialmente da dalle giornaliste
Sulla credibilità e la fattibilità
Diciamo così di questa proposta
Io sulla credibilità credo per quello che so e capisco che dobbiamo farci Fortini una considerazione semplice e cioè che le ragioni di mercato e quelle
Dell'ecologia dello stesso servizio pubblico tendono in questo caso a coincidere infatti il mezzo è forte ma l'offerta RAI e debole quindi c'è un vuoto da riempire
L'informazione della RAI e soffocata e compressa nelle sue potenzialità e nelle professionalità dalla partizione partitica e con la radio è vero l'hanno già detto altri ha detto anche Veltroni lo dice Amenduni si può fare una scelta UDACE che non solo i più difficile in televisione ma a mio avviso in televisione va comunque fatta in un altro modo perché i mezzi
Il mezzo e i linguaggi di quel mezzo secondo me pretendono altre soluzioni
Io credo che però la scelta
Diciamo così di superamento di rottura del parallelismo tra reti e testate puntando un'agenzia informativa a ciclo continuo che sarebbe forte sul mercato perché non ce ne sono altre
Sarebbe una scelta importante che potrebbe produrre moduli diversi di informazione io su questo insistono non solo moduli diversi di informazione per formato per lunghezza
Ma diversi anche per linguaggio io credo allora che questa è una proposta credibile io mi sento di rispondere così perché è una proposta sapiente perché
Ha capito che oggi la fase politica consente questa mossa se altri naturalmente anche lo vorranno mai perso ci siamo le condizioni
Ed è una proposta importante perché coglie in molte sue parti le caratteristiche del mezzo soprattutto per quello che riguarda informazione perché
Nella proposta fatta c'è un'idea secondo me non residuale dell'informazione locale che invece viene così rilanciate valorizzata perché si superano le gabbie di cui abbiamo sempre parlato
Io ho un dubbio ce l'ho ma probabilmente diciamo così è un problema solo mio
Sulla specializzazione dei tre canali uno per il pubblico medie giovane uno per il pubblico colto e anziano e il terzo diciamo così dedicato all'informazione soprattutto per quello che riguarda questa definizione dei pubblici medie giovane colto anziano ma su questo poi
Torneremo io credo allora che ci siano le condizioni politiche su quelle economiche mi pare che Menduni parlasse di costo zero anche qui ho sentito preoccupazione degli operatori dei giornalisti del giornalista
Che sanno che la radio pubblica va ricostruita e che lo diceva non parlavamo ieri con De Chiara è vero che poi non è vero poiché la radio che non costa perché è un mezzo povero io credo che questo ha paura vada rovesciata
Ovvero se le cose restano ferme la radio non si cimenterà con le innovazioni la radio pubblica con le innovazioni
Tecnologiche col mercato il declino magari lento punirà tutti anche coloro che oggi si sentono in qualche modo per un po'di tempo in una nicchia protetta allora l'idea di una subagente di un rapporto col mercato forte diretto io credo che possa rendere non solo in prospettiva non solo in pubblicità ma anche in sperimentazione in qualità e ricerca e io qui vedo la funzione sociale di servizio
Che la radio può svolgere anche oltre al di là dei confini che si può permettere la televisione
Non perché io pensi a un triste dover essere della radio che deve fare le cose più
Sociali più pubbliche appunto più doverose per il servizio pubblico lasciando alla televisione gli a spetti cioè così più voluttuario penso che una trasmissione come alto tradimento abbia sancito una volta per tutte che non è questa la divisione
Sensata da fare però io penso che e qui vengo alla seconda questione
Un problema ci sia c'è la proposta di Menduni
Fatta questa mattina di Menduni è stata diciamo così frutto di un lavoro collettivo è vero che aiuta
L'innovazione potenzia il mezzo però io credo che da solo non basta
Perché c'è un problema di cultura dei mezzi di comunicazione di massa di coscienza che insieme politica e culturale della funzione sociale della sulla della comunicazione
Su cui io credo diamo sfidare noi stessi gli operatori gli inventori di radio e il mondo della cultura io voglio spiegarmi con un esempio
Diciamo tutti che la radio sembra una Cenerentola e invece un grande laboratorio poi nel dibattito che conta sulle pagine di Repubblica
Sul rapporto realtà mezzi di comunicazione verità e rispetto della privacy Guglielmi e Forcella ci propongono un'alternativa
Che a mio avviso è poco convincente tra rispetto della privacy che vorrebbe Forcella un po'da tempi antichi almeno nel modo come io l'ho letta oppure il processo in televisione a botta calda magari dei rapitori
Dell'attacco che la che secondo Guglielmi sostituirebbe la socialità frantumato mai nelle nostre vite la vita pubblica che la televisione potrebbe in qualche modo restituirci
Secondo me in questo dibattito non c'è la radio ed è un male perché non è vero che l'alternativa è solo tra dare in pasto al pubblico che magari
Un po'moralistica menti immaginiamo assetato di sangue sesso punizione per i cattivi
Dare in pasto al pubblico il fatto più piccante ed emozionante per l'impatto oppure lasciare magari che ci pensino i giornalisti a farci sapere come stanno le cose
Tra l'altro e a dei giornalisti che noi dobbiamo le figure della mantide o della Circe della Versilia quindi non è che si faccia sempre un grande affare
Però io credo che invece tra queste due possibilità
C'è la mediazione che il mezzo di comunicazione compie e la cultura di chi lo usa e la radio io credo può fare delle cose che la televisione non riesce a fare
Perché mette in comunicazione bidirezionale il più paritaria chi ascolta e chi tardiva perché racconta tutto indiretta ma un modo di esporre meno violento perché non
Dall'altro e dei giornalisti che lo dobbiamo alle figure della mantide odora Circe della Versilia quindi non è che si faccia sempre un grande affare
Però io credo che invece tra queste due possibilità
C'è la mediazione che il mezzo di comunicazione compie e la cultura di chi lo usa e narrativa io credo per fare delle cose che la televisione non riesce a fare
Perché mette in comunicazione bidirezionale più paritaria chi ascolta e chi tardiva perché racconta tutto indiretta ma un modo di esporle meno violento
Perché non medica alla realtà alla sofferenza malamente in circuito in modo proprio che io credo per le caratteristiche mezzo in meno spettacolare più evocativo
Io odio ritrova divisione censoria dei compiti alla televisione le cose che non tubino e alla radio che appunto non fa vedere le immagini le cose più forti però io credo che in questa discussione sì è importante cominciare introdurre la questione della radio e l'esaltazione dei caratteri di questo mezzo il vero dubbio di fondo termino che ho perché le altre sono semplicemente riflessioni
Riguarda l'attrezzatura culturale nostra di tutti noi nell'affrontare questa sfida della raggio io so bene quali sono i limiti di un partito che non vanno mai superati
Per non subire diciamo così la tentazione di sostituirsi ai dirigenti e ai creatori
Dei problemi e dei palinsesti però per essere esplicita penso che si rinnova il prodotto l'offerta se si innova i produttori e qui mancano le produttrici questo io credo non sia più in ritardo
Si possa classificare Cosima rischia di essere un errore di impostazione che poi distorce anche quello che si propone io non voglio riprodotta in una lamentela nemesi ma non ci sono le donne ma fare una proposta alla cautela e un all'azzardo
La cautela a cui chiamo chi poi appunto fa le proposte e doppia cioè io credo che oggi dobbiamo uscire dall'idea che le donne siano le donne tutte insieme sia un target ormai le donne sono il pubblico ma sono pubblici differenziati difficili non più scontati
E non vederlo impedisce di innovare degli Angelucci tutto molto secondo me all'offerta della RAI anche quella radiofonica
Secondo invito alla cautela è che ormai la persistenza del problema sono cresciute nella società
Si sono moltiplicate le domande del pubblico il patrimonio accumulato anche le esperienze della radio pubblica dalle donne ed alcune trasmissioni importante la cultura delle donne che si è accumulata
Cioè la consistenza problema richiede di uscire dal paternalismo per cui due o tre uomini magari più illuminanti di altre si chiedono e adesso cosa facciamo per le donne
Magari pensando che siano pronto un sesso tutto unitario all'esercito di casalinghe io credo che occorra un'operazione strutturale e culturale che ormai non è più un azzardo ma un azzardo dovuto una scelta di decenza interesse della RAI
E cioè lasciare che le donne mettendo l'impronta allora a questo mezzo
Senza paternalismo ci sono già le donne che lo vogliono fare e che lo sanno fare in questa azienda
Pensi per esempio che forse dovremmo ragionare se esista una risposta in quella in quell'idea che viene avanzata quindi un'agenzia informativa unica a ciclo continuo per tutta l'azienda radiofoniche ci può essere quindi dentro una risposta per esempio a una domanda che è già avvenuta
Da alcune donne da alcune operatrici alcune giornaliste della RAI di creare un punto in questa azienda in cui la seconda linea informativa nonna necessariamente una struttura separata ma una linea informativa
Dove la selezione delle notizie la facciano le donne magari con altri criteri se lo sapranno fare
In secondo luogo dare alla cultura prodotto dalle donne lo spazio che merita io credo che qui la radio pubblica posso fare un'operazione più sofisticate più forte che negli anni Settanta rileggendo gli atti dello scorso convegno in particolare la comunicazione già pronte lei diceva giustamente allora la RAI la radio poteva incontrare l'operazione che si fece negli anni Settanta di alcune importanti trasmissioni ha avuto la capacità di incontrare le donne che si muoveva nella società nella politica ecco io credo che oggi in più la radio e la RAI possa giovarsi ad attingere a una cultura prodotta dalle donne non solo alle donne che si muovono nella società e nella politica
A partire dalla differenza sessuale cultura che tra l'altro ha un pregio particolare secondo me molto prezioso per un mezzo di comunicazione di massa
E cioè che una cultura che ha prodotto elaborazioni elevate sofisticate ma anche ha spezzato il rapporto tra cultura alta e temi della vita quotidiana
Che appunto proprio di questo lavoro delle donne pensiamo la scienza la psicanalisi tutti i temi della riproduzione e così via
Credo che vada superata senza indugi la paura il pregiudizio che le donne di cultura alla radio o in televisione sappiano solo parlare difficile linguaggi un comunicato inservibili in linguaggio si produce io in mezzo mentre fai le cose e per quello che e importante che si facciano Bonelli ho visto diceva nella sua comunicazione scritta esista un problema di rapporto tra radio e mondo della cultura ma cristallina prima risposta a quel problema
Perché non credo per esempio ci possa essere oggi una rete culturale importante che si è avuta su quello che le donne hanno prodotto sul piano culturale teorico
Io non penso per quello che ho detto prima e finisco che le donne si accontentino di una trasmissione colta intelligente su una rete culturale
Forse in quell'ipotesi dei tre canali che dicevo prima medio giovane colto e anziani informazione c'è ancora un difetto di schematicità e io credo che proprio le donne che fanno radio possano in qualche modo aiutare a rimescolare le carte rispetto a questa divisione ancora schematica rimescola le carte per giornalisti programmi misti tra informazione cultura intrattenimento allora
Una linea di informazione che potrebbe essere radiofonica dirette pensata da donne anche dentro quell'Agenzia programmi che di adattamento dalla cultura prodotta dalle donne sulla differenza e non uso altri termini se no poi cuore viziosa e e che non è vero che per circoli ristretti responsabilità direttive forti identificabili alle donne che sanno già fare la radio non si capisce perché non debbano fare con la titolarità e la responsabilità in prima persona
Sono solo tre proposte occorre lavorarci di più anche da parte
Due donne credo anche da parte di comuniste che infatti siamo molto più in difficoltà sulla radio che sulla televisione perché non c'abbiamo lavorato ne ha fatto uno con specifico occorre però che anche gli uomini politici i dirigenti di questa azienda
Sappiamo che io credo che un sinodo annullasse questo mondo resta in ombra
Il programma prevede la ripresa
Se non poiché il pomeriggio
Va bene benissimo all'ala alle armi però
Sarò brevissima e manterrò la promessa
Intanto diciamo sono un po'risentita pertanto io sono chiama messa fuori
Di professione in Francia dall'annunciatrice radiofonica via dinamico
Se lo strumento risentite per infantile di non essere stata campi dicendo assumendo quindi stanca campi consente costruzioni
E pericoloso desidero fare Carpenter
E desidero sapere
Quale il posto
E Cervantes in questa in questo progetto di ristrutturazione le organizzazioni
Anche figlia categoria
E disse anche indagine che esce all'esterno torneranno indietro celermente e sì fino a prova contraria noi
Edizioni ma insomma anche Angeletti evapora sondaggi della gente allora quanta importanza a
Il mestiere che faccio
Che tanto figlio condividiamo propone e non aggiungo altro per essere il più possibile ed essere stata assunta in RAI pervenire capacità senza raccomandazioni è un segno tanto a fare la raccomandata
Devo dire che nell'ambito dell'azienda mi è stato tolto quali stolta qualsivoglia iniziativa laddove io missina cavata
Va bene TG due videocassette per il Dipartimento scuola educazione
Ed è prego niente venisse presentazione di consentiva Bubbico non so forse vi ricorderete di concetti tailandese
E mi è piaciuta tanto l'espressione che ad peraltro del ministero foglio guardi io sembra e cifre lei deve partire
Tenuto ambito e questo seguita ma per otto anni ed è seguito presente sia alle mi consente piccolo penale mai e radio televisioni italiane Amiens TAC Andrea Politehnica schiavi ABCLEX impiantando Yancy ignoti
Allora io mi chiedo
Intendete proseguire su questa strada e vogliamo veramente ristrutturare è cambiato delle cose perché se andiamo avanti così proprio peggio dei presenti un'altra cosa io essendo vivente interessata al problema delle sei se l'ambiente alterne specialista dall'ottantatré insegna al Centro sperimentale di cinematografia dizione educazione dell'Abruzzo
Saatchi seminari dove veniva chiamata italiana mai noi i tanghi di ieri
Mi ha chiamato tappeti Kate Isola dei giornalisti che hanno richiesto Ylenia elezioni ebbene volete sapere quando mi hanno offerto allora
Livelli Nouiri Cecilia
Da io credo che forse dalla come dire altro io divideranno però dire queste cose perché io spero che il mio contributo Serna a qualche cosa gli augura buon lavoro perché avete nella mente incassare seri bisognerebbe ai consiglieri sono pronte a dar credito
Malvolentieri
Le chiacchiere è lei a badare il santino
Grazie il programma prevede le quindici
Forse rinvieremo alle quindici e trenta all'inizio del pomeriggio
Quindici
Alle quindici manteniamo le quindici
Due la partenza
Riprendiamo i lavori in quanto gli iscritti a parlare sono numerosi
Ci auguriamo la parte
Non prese i nostri ospiti poi giunga nel frattempo che ringraziandolo per la cortesia di parlare
Di fronte a un pubblico limitato diamo la parola volentieri avventuroso alla Fonit Cetra Germano
Grazie
E questa mattina sono stato chiamato in causa ricco Menduni o meglio è stata chiamata in causa la mia azienda
Laddove Menduni ha fatto riferimento alla opportunità di una dotazioni azionaria del capitale della Nuova Fonit Cetra
Consociata RAI che com'è noto opera dal all'inizio del secolo
Nel settore della discografia e da due anni a questa parte anche nel settore dell'Home video
Mi pare utile fornire qualche dettaglio
Che fornisca spiegazioni sul senso della proposta
Le possibili sinergie tra la radiofonia RAI e la consociata Fonit Cetra operanti appunto nel settore della discografia sono direi del tutto evidenti e non vanno ulteriormente sottolinea
Il prodotto dell'industria discografica può rappresentare una quota significativa delle emissioni radiofoniche
A maggior ragione laddove dovesse prende corpo un'ipotesi di emittenti
Più consapevolmente orientare a produrre emissioni destinate a target diversificati
Basti pensare al ruolo esercitato dalla musica leggera nel costruzione di programmi per i giovani il ruolo culturale della cosiddetta musica classica
Per contro numerose emissioni radiofoniche si prestano a diventare prodotti che nel mercato discografico occuperebbero un uomo non certo marginale
E in proposito potrei citare
A titolo esemplificativo il settore della prosa la Fonit Cetra
Si accinge a presentare sul mercato
Una collana letteraria che è frutto di una ricerca effettuata negli archivi storici della nostra azienda
E di quelli della capogruppo
è noto a tutti penso insuccesso che nel mercato statunitense stanno ottenendo i cosiddetti audiolibri
Anche nel settore musicale alcune emissioni radiofoniche si presterebbero diventare prodotto fruibile
Nel mercato discografico penso in particolare alla trasmissione di concerti live di musica leggera o classica
Che qualche volta con opportune integrazioni contrattuali potrebbero diventare disco un astro naturalmente
Oggi
Queste possibili sinergie
Prendono corpo in modo da sodico e tra mille difficoltà
Difficoltà causate dalla complessità dalla tortuosità dei canali informativi
E dei momenti di dialogo tra RAI e Fonit Cetra
Ebbene e palese come il progetto illustrato nel rito Menduni possa contribuire in maniera decisiva a sfondare la complessità e la tortuosità di cui ho fatto cenno un'azienda radiofonica dotata di ruoli responsabilità ben precisa
Un'azienda strettamente collegata sul piano azionario alle sorti della consociata Fonit Cetra
Dovrebbe è intuibile
Interloquire in modo tanto efficaci attento quanto inefficace e disattento è il partner radiofonico attuale
Anche su queste aree di recupero di efficienza occorre riflettere nel valutare questo progetto RadioRai elaborato dal pc
Sono aspetti aziendalistici se si vuole sono valenze tratti Colari ma non per questo marginali
Grazie
Grazie a Germano Bologna
E sotto la pagoda una macchina
Si è detto più volte stamattina
Che ognuno dei presenti possa apportare
Un qualche contributo
A questa discussione sulla radiofonia
Sulla possibile ristrutturato ristrutturazione della radiofonia
Il contributo se così sarà che vorrei portare io relativo
Alla radio costeggia disservizio
Alla radio di pubblica utilità a quel tipo di radio che cerca di riportare alla ribalta
I problemi quotidiani
Quello quei problemi che dei quali spesso si parla per anni e per annesso all'sul tavolo ma mai si risolvano e con un contributo di questa di questo tipo di radio
Per questo contributo in che contesto
In radiofonia avviene a cadere
Mi pare che tutti siano concordi nel dire che l'area di Formia così come organizzata oggi non paga più
Io non so se sia vero
Non so se sia vero perché non so se sia stato sperimentato sino in fondo che questo tipo di radiofonia non paghi più non
Ascoltato probabilmente ancora tutte le componenti della discussione che facciano capire che da un punto di vista linguistico questo tipo di radiofonia non funzioni più
Mi piacerebbe portare iniziare con un esempio per vedere se quello che io penso quello che penso ma anche molti cittadini italiani qualità inchieste conoscitive effettuate mi pare che la dicono la sappiano abbastanza lunga su quello che desiderano i per la radiofonia
Poiché non tanto tempo fa una diciamo
Meno di un anno fa una di queste inchieste
Porto come risultato da tutti targhette intervistati atti interdette così presi in considerazione dentro questo tipo di così dis di conclusione dalla rete fognaria gli utenti si aspetto non il servizio addirittura specificato di molto bene in servizio segmentato per temi
E dissero anche quali sono quei tipi di programmazione che non avrebbero più coinvolto in un certo senso e solo programmazione alle quali stamattina si è fatto anche che c'è in onda da più parti dal da molti intervenuti
Ecco perciò per questo io insisto sulla radio disservizio è chiaro sono d'accordo con la dottoressa Tartara che occorreva probabilmente un ménage molto estremamente snello poiché se non usciamo fuori
Da veglie nelle quali siamo prigionieri
Per cui non so se sia un problema di organizzazioni esclusivamente se sia un problema di linguaggio cosa alla quale per ora credo
Io credo soltanto che a un certo punto il nostro operare io parlo per quello di servizio sempre il nostro operare si scontra corrono insieme di di gradini
Che è difficile e molto defatigante di forte impronta poterli potrebbe salire ovviamente c'erano degli intervenuti che han detto il centro dal oppure la sugli il supporto è sono esami che forse fanno infatti sicuramente vanno fatti
Per
Io non vedo come mai non ci si possono diventare intanto dalle a dare delle risposte che mi dispiace dire agli utenti che cittadini chiedo me lo chiedono
Bene voglio dire non è che lo chiedono in maniera in maniera confusa allora perché non si può dare un informazione più quel più completa sul traffico perché lo si può dare un'informazione più completa sull'ambiente perché lo si può dare un'informazione più completa sul territorio
Perché non si può dare un informazione è una formazione più completa per quanto riguarda invece tutti i temi che formano poi queste materie formative
Evidentemente cioè una come si può dire possibilità di fondo che ci porta spesso a dire da sempre mandiamo in modo da quel che possiamo e non quello che dovremmo evidentemente ci sono appunto qui quei gradini quelle quelle parole attive che è difficile poterle sorpassare
E che fanno spesso dire all'operatore io perdo il novanta per cento del mio tempo a cercare di poter lavorare e poter far lavorare e poi molesta pochissimo tempo per pensare a quello che dovrei versare
Ecco il titolo TV ti presento i paradisi titolo letterario non mi soddisfa molto anche perché la la la tv si gira subito dall'altra parte ecco però non credo che non permette all'imperatore della radiofonia senza essere animali radiofonici per l'amor di Dio diciamo degli appassionati una specie di giocatori di bocce che sono molto appassionato il proprio lavoro
Non mi impedisce di dire però che mentre la radiofonia sempre dormito diedi Baggio la televisione ancora non c'è riuscita e mi diverte sempre portare ad esempio quello quella frasetta di quella signora americana dove dice io amo la televisione perché quando chiudono gli occhi sento la radio
Ecco questo per noi che lavoriamo e radiofonia dovrebbe essere un impegno molto importante dal punto di vista culturale proprio perché ci permetterebbe di poter fare tutto quell'operazione lessicali che con che contribuiscono a far sempre di più del linguaggio radiofonico
Un linguaggio che più di altri permette di modificare e comportamenti
Ecco
Detto questo e passando per un momento a immaginare una ristrutturazione ecco io non so se cambiando
Determinate forme anche contagia anche il contenuto possa essere investito così tanto da permettere un decollo
Questo non non posso e non lasciarli dovere dico soltanto che probabilmente se l'operatore culturale della della radiofonia chiunque sia il giornalista il programmi sta occhio un funzionario per la ad esse Mollino resistenze da parte di quelli come si può dire di quel tipo di di di altri operatori che dovrebbero facilitare il suo compito mentre invece sono quantitativamente così
Così tanti che per non permettono di poter lavorare meglio questo secondo me il
E lei soddisfazione più grande di chi opera in radiofonia
Questo che cosa impedisce anche questo questo apparato enunciato sulle mi dispiace dire burocratico comunque questo apparato di supporto
Impedisce proprio veramente la sperimentazione ma non la sperimentazione di tipo squisitamente culturale impedisce la sperimentazione delle programmazioni impedisce la sperimentazione nell'ambito addirittura dei palinsesti praticamente impedisce di fare quel lavoro
Per il Palermo insieme al nostro chiamati eppure pagate voglio dire ecco per me tutto cioè il punto ok mossa non soccombe risolve perché appunto proprio anche quantitativo
Stamattina diversi intervenuti hanno fatto accenni alle ultime cose sulla sul dei delle cose l'antimafia ma credo che siano queste non è altro che un'altra delle delle sovrastrutture che impediscono di poter lavorare inoltre molto attento all'interno dei palinsesti
Arrivare a valutazioni così in così definitivi da poter vedere da poter da potere focalizzare bene il nostro operare ci riesce anche estremamente difficile continuare su proposte culturali devo trovarlo spazi per esempio e anche lì è un'altra è un'altra questione che ci mette ci mette fuori gioco proprio di fronte a un lavoro che è così grosso che non permette nessuna penetrazione perché ogni idea ogni proposta ma anche ogni proposta di ristrutturazione trova dei tumori del pianto punto quali ci si sbatte soltanto la testa
Questo non è mancanza di un foglio che questo sobborgo di ottimismo dico soltanto che probabilmente da parte
Del
Nostra diciamo di chi si occupa di radio bisognerebbe prendere in esame quelle che sono almeno per ora le istanze più importanti che vengono dalla diciamo da dai cittadini e anche meritare in qualche modo la nostra le le mostro il progetto culturale su queste istanze qua altrimenti noi rischiamo di andare sempre avanti
Pensando che quello che abbiamo pensato noi forse la mente universale cosa che non è assolutamente assolutamente vera secondo me e soprattutto diventa meno davvero laddove si parla appunto di operazioni di servizio
Non si capisce perché si confondano le operazioni servizio con altri tipi di operazione non si capisce perché questo eccessive continui ad esserci voce possente Sud collettivo tra informazione e comunicazione ci debba essere invece una specie di vario come se la curva informazioni fosse una componente dalla comunicazione ecco io credo che la ristrutturazione di cui si parlava stamattina comunque Mastrorosa ristrutturazione ideale probabilmente è possibile laddove è possibile una destrutturazione del nostro modo di pensare la radio ma che però deve essere di tutti non soltanto delle dell'operatore radiofonico
Deve essere anche di quello che richiede la nostra richiesta di di di contratto cioè debba essere una una visione del mondo e delle cose che si deve avvicinare alla produzione se nuovi rischiano di sentir dire come spesso accade seppure in maniera molto così molto divertita che la produzione lui era il
Molto debitamente compilato doverosamente firmato è pure un antico di ruolo è una produzione ma che sicuramente non aiuta io voglio parlarvi decollo della della radio perché io lo so sebbene decollare sarebbe quella io dico soltanto
Che noi dobbiamo
E sono in grado di operare delle produzioni ad intervenire finalmente come un aiuto non conta le porte chiuse altrimenti che secondo me versi tipo di Progetto sulle sulla ristrutturazione se davanti trova dei duri così spessi credo che sia impossibile impossibile farlo però credo che interessa il mostro è nostro non so come dire e quello che ci rende anche appassionati su questo serve proprio quello di sconfiggere questo tipo così di di affermazione abbastanza divertita che la produzione sia il modulo debitamente compilato doverosamente firmato grazie
Sì Benigni Hackett ha
Io più che altrove ed esprime una domanda essendo sostanzialmente d'accordo
Sia quel progetto presentato per che con le analisi che l'accompagnano
E prima di arrivare a domanda voglio solo a quel fa una breve testimonianza personale gli ho lavorato ventinove anni in RAI e per adesso collabora valdesi involontaria per una privata e devo dire che queste private che passano per essere strana qua strappa risate dell'informazione alcune videocassette sono invece molto qualificate cioè chiedono molto di più di quanto non chiede alla RAI
Per esempio avevate a tutti i suoi inviati chiede nel buttino in mezzo nel minuto di rivenderlo disservizio di avere una parte di sorprende originale che deve esser parificato
Deve essere qualificato insignificante fa capire che non intuisco proporre Nencini studio della delega alcuni brani di interviste e quella di avere non fondazione in quel minimo di commento
Quindi trovo che chiedono più impegno di quante munizioni dalla la RAI ai suoi inviati un'altra cosa i grillini lezioni tedesche che non sono stati soltanto una delle tante lezioni pioggia vengono i Paesi dell'Est che si moltiplicano ma che sono abbastanza fondamentale per il futuro dell'Europa
Chi ha fatto la diretta da a cui sui problemi di Radio Popolare no nessuna delle reti ed è su uno dei TG della RAI
E francamente né gli inviati dei colleghi dal calo degli inviati perché politico risparmio specializzazione non trova Bertolino aiuta ma questo non per causa loro perché non gli viene proprio chiesta per lui le chiese un sostantivo riassuntino
Che potrebbe essere fatto benissimo dallo studio anzi forse con maggiori notizie per lo studio vivono più agenzia non molteplicità di agenzie con l'impostazione che definisce secondo due per
Solo una sono pochi quelli che che cioè ottantadue differenti anzi forse uno di quelli che non troppo interessanti Michele Mezza Michele media presente non si precipita tutte le volte in Unione Sovietica a ogni piè sospinto per fare il suo di assunti in Ama pedaggio si collega con Uday dunque
Che gare in modo da nelle sue impedito ed Emma Dante alcuni retroscena che io sovente non trovano nei giornali degli Alpini di comunità e quindi addirittura non specie maggiori ma addirittura mi sbaglio si può fare si può fare anche un'informazione migliore più qualificata
Per importantissima questo del flusso informativo
E che che lei ha fatto solo in caso di eventi eccezionali invece dove si è fatto sistematicamente la città ed è proprio quello che rende gli eventi normali evento d'eccezione per Rigoletto nel senso che tira fuori la singolarità e quell'apparecchiatura dimensione che ci è vicina bando c'era la contemporaneità tutti noi a qualsiasi avvenimento che si svolgono nel nostro Paese offrono del nostro Paese
Io penso che ogni giorno andrebbero scelti appunto pure uno dei due avvenimenti che vengono annunciati al mattino vengono seguiti e lasciando ai ai a livello scadente definisce la parte informativa generale ma anche avvertendo lo schema
Prefissato e intervenendo su questi avvenimenti di volta in volta durante la giornata e questo mi pare previsto nel vostro progetto mi pare una delle cose più interessanti
Ma io devo crescere al al al all'interrogativo cioè questo è possibile una razionalizzazione per questa che voi proponete e uno serbo in termini forse un po'in cui senza una sostanziale riforma di struttura
Cioè io sono un po'scettico perché ho visto tanti tentativi di riforme snaturarsi per strada
Il primo agli altri all'inizio del centrosinistra quando facciamo alcune riunioni si pensava a come poter migliorare uscire da certe strettoie
Per il momento la costante contestazione del Sessantotto con la sempre quella Progetto di unità di produzione per la riforma del settantasei che sulla carta sembravano Ivan passaggio e una grande novità sembrava anche quella ottima sulla carta pesante visto che i clandestini in maniera serve ora letto e maglie della lottizzazione su tutti questi progetti anzi ne va benissimo ancora più fare veramente
Quindi invece è abbastanza d'accordo con quello che che scrive Scalfari e non solo Scalfari
Che su riguardo la nomenklatura solo che all'estero è caduta e alla RAI non è accaduta e peloso tutte le occasioni che mi son perdute dai prego non dimentichiamo aveva incominciato come funzionario della RAI
Un altro un altro c'è un'altra televisione probabilmente prima di entrare nelle io parlo delle e prima dal nome dell'America per cento a Roma è stato compiuto e c'è altre prospettive ma Convento degli altri
Televisioni Umberto Eco sarebbe diventato uno dei dirigenti durante l'ora non ho mai sentito fare i suoi abusiva e quando si parla diligente individuo ed in ordine eppure è un ottimo professionista
L'unica riforma di struttura che mi pare sia sul tappeto in questo momento e quella di la Malfa quella della privatizzazione bilanciato dal comitato dei garanti però per analogia con quanto sta succedendo negli anni settanta
Dico se si vuole uscire dal Pubblico partitico
C'è forse anche altre strade che non sono quelle soltanto della privatizzazione c'è anche quella di una proprietà suddivisa fra i vari gruppi d'interesse sociale che si bilanciano fra di loro per e che comprendono anche gli stessi laboratori e i giornalisti della RAI
Io penso che questa è l'unica vera garanzia e mi chiedo punto riformabile Pestagalli o anche qualsiasi tentativo di razionalizzazione non può non passare attraverso una riforma di struttura radicale
Sì
Tale da chi
Vuole trattare soltanto un argomento relativo a questo progetto
Forse l'argomento più comodo sicuramente quello che conosco meglio perché ci lavoro
E cioè quello della programmazione musicale e dell'aspetto che in questo progetto
A la programmazione musicale
Di musica chiamiamo la classica serio pesante a secondo della del punto di vista di chi la descrive
è un modo interessante stamattina quello che diceva il collega rappresentante degli editori privati a proposito della posizione
Competitiva della radio pubblica nei confronti di quella privata sul terreno della musica leggera
Tale posizione non è sicuramente quella
Dell'offerta di musica classica che semmai ha il pregio della complementarità
Competizione ci può essere forse dalla Radio vaticana
E con una benemerita
Radio fiorentina Radio Monte beni unica che io sappia in Italia ad avere un'offerta di musica classica
Questo dovrebbe mettere al sicuro
Da qualsiasi
Critica e da qualsiasi
Possibile deformazione
Il settore
Di programmazione di offerta di musica classica all'interno di un possibile Progetto
E infatti
All'interno di questo progetto e non solo difesa ma ricondotta a una razionalità di offerta centralizzata di politica musicale centralizzata quale in effetti è stata in parte
Non dico distrutta dalla dallo smembramento della direzione centrale programmi musicali un tempo esistente ma sicuramente viziata da offerte multiple talvolta raddoppi talvolta non non coerenti con la politica di rete
Soprattutto per esempio datava progressiva mortificazione
Della della filodiffusione come canale di suo la musica
Uno utilizzo della musica classica come tappeto di sottofondo di una Rete che invece ha
Come
Forte offerta anche quella di programmi culturali ha fatto sì che il più naturalmente l'offerta musicale
Sia sì avvicinarsi all'idea di consolazione
In questo modo guardandosi a un progetto culturale complessivo di tutti i mass media
Che vedono nel nel momento gastronomico diciamo del consumo artistico il massimo della dell'adeguamento allo scenario attuale intendo dire che il pompaggio anche artificiale di alcuni eventi
Spettacolare da parte dei giornali o della televisione
Gli privilegiare a sproposito fin
Oltre i suoi meriti la figura dell'interprete sintomo assolutamente di una situazione culturale postuma perlomeno bizantina
Da parte per esempio dell'industria discografica
Può trovare un correttivo soltanto in una radiofonia pubblica
Che abbia una politica musicale coerente una politica musicale che consiste non solo e stamattina lo leggevo fra le righe del dell'intervento di Pellegrino
Che abbia non solo un momento di splendore nell'offerta di musica da parte di un'orchestra sinfonica forse l'unica immaginava Pellegrino diretta da grandissimi direttori quindi in grado di competere con
L'offerta esterna diciamo quella delle istituzioni concertistiche più prestigiose
C'è un altro aspetto di cui la radiofonia pubblica si deve far carico e cioè quello della tutela e dello sviluppo di un patrimonio musicale che significa tutela il patrimonio di compositori contemporanei esecuzione delle loro musiche
E non è detto che queste debbano avvenire necessariamente attraverso un'orchestra sinfonica anzi quasi sempre un'orchestra sinfonica
è uno strumento platonico rispetto alle necessità e alle ambizioni dei musicisti contemporanei significa per esempio a tutela di un patrimonio musicale e vocale antico
Ne sono assolutamente in pericolo dalla dalla chiusura dell'attuale con la Camera della RAI nonché in questo momento io stia a difendere l'attuale formazione ma che una radiofonia pubblica non si voti di strumenti come per esempio un gruppo pari strumentale
Un piccolo gruppo piccolissimo gruppo locale ma assolutamente di eccezione in grado di collegarsi con tutto il lavoro di restauro di fonti musicali giacenti nel biblioteche italiane e ce ne sono a pacchi
Che sono poi il patrimonio musicale italiano che ancora le
In grado di essere offerto a una comunità musicale sempre più vasta e che alle porte perché non dimentichiamoci che dal momento di entrate in funzione del satellite lo scambio di programmi fra
Reti nazionali sarà sempre più frequente e i primi programmi essere scambiati però ovvie ragioni saranno proprio quelle musicali
Non è escluso ipotesi per esempio di un programma europeo ventiquattro ore su ventiquattro di musica classica alimentato da varie reti
In completo automatismo per esempio e con annunci bilingui in francese o in inglese di fronte a questi problemi nella il dovere di una radiofonia pubblica all'inizio collaborare competere di non perdere la faccia di fronte allo scenario europeo e altrettale a quello di non perdere la faccia di fronte a per esempio all'Accademia di Santa Cecilia o altre istituzioni concertistiche con i suoi prodotti musicali
Quindi c'è un esigenza di tipo artistico l'esigenza di tipo organizzativo o culturale anche che taglia cose coincidono
Non molti dall'esigenza di tipo tecnologico perché non dimentichiamoci che la RAI quell'azienda che trasmetteva programmi sperimentali in stereofonia quando alle radio private trasmettevano regolarmente stereofonia già da cinque sei anni
In questo momento ci sono venticinque radio europee che si scambiano Prada programmi attraverso il sistema di cassetta digitali insieme ad altre e la nostra direzione tecnica sta ancora decidendo se questo sistema è adatto non adatto fatta statene stiamo ancora con i nostri bravi nastri analogici
A farci ridere in faccia dai paesi più progrediti
La cosa forse verrà risolta d'ufficio dalla commissione dei decorati europea che ci imporranno
Di forza un mezzo che non abbiamo ancora il coraggio di usare forse perché troppo poco costoso chiosa
Qualche obiezione avrei invece sorvolano etichettatura dei canali
Capisco che la differenziazione debba essere fra una canaletti tono medio alto
E canale diciamo di intrattenimento connotare eccessivamente come giovanile questo un canale di intrattenimento mi sembra spingere verso un atteggiamento nuovamente competitivo verso un settore che mi sembra ormai acquisito dalle radio private acquisito non e non soltanto per meriti sul campo per meriti professionali
Ma perché proprio all'ambito più piccolo bandito più circoscritto della radio locale della comunicazione ai giovani
E privilegiato rispetto alle attese dei giovani stessi che oltre un certo molto incerto orizzonte non riguardano hanno bisogno comunque di riconoscersi di contarsi di sentire voci anche linguisticamente dal profeta anche del dialetto che gli assomigliano
Che insieme lo stesso slang diciamo e comunque parli no non so del concerto rock grande nucleo venti chilometri e non a duecento da trecento a seicento insomma voglio dire che l'ambito più ristretto non sembra più adatto al al
Riduzione questo servizio troverebbe un riscontro finanziario attraverso una convenzione con il Parlamento stesso
Franco francamente aggiungeva manca non ho mai capito perché è un servizio di questa natura si sia dovuto finora basare sulla meritevole ma tuttora privata iniziativa di radio radicale quando questo è per definizione un compito di servizio fu ma alla quesito
Che
Si è posto che ha posto come Enrico Manca questa mattina
Voglio brevemente rispondere
Perché questa domanda sinceramente ce la siamo posta anche noi in quindici anni perché sin dall'inizio come radio radicale noi non abbiamo voluto fare un organo di partito ma sin dall'inizio dicevamo questo noi
Devo rinviamo il finanziamento pubblico che non utilizzano per per per il partito radicale o che proviamo a attentare mi prefigurare immaginare quello che i radicali possono concepire come attività di servizio e questa è stata la nostra linea di condotta in questi anni non c'è dubbio quello che manca dice il vero radio radicale è un soggetto privato e aggiungo un soggetto di privato e chiaramente esplicitamente di parte che però al quale da tutti viene riconosciuta una attività un ruolo disservizio
Di imparzialità per quel servizio svolto che non avuto significativi
Riscontri negativi ma sempre e comunque quella timido servizio svolto da radio radicale ha riconosciuto unanime troviamo di fronte a una contraddizione
Che nel fatto da una parte un servizio pubblico la RAI formalmente per legge il servizio pubblico che non svolge questo tipo di attività di servizio dall'altro soggetto privato di parte che svolge da quindici anni riconosciuto unanimemente questa attività di Settimo e perché viene fuori oggi di nuovo questo problema
Ed è fuori e riemerge oggi come già era emerso nell'ottantasei per bocca dello stesso ma anche nella sua relazione all'in momento dell'insediamento la presidenza della RAI il riferimento all'attività svolta da Radio radicale
Perché allora come oggi il rischio concreto che questa attività di servizio cessi e nelle cose netta
Perché allora radio radicale stava per chiudere oggi siamo in fase di avviare di aver avviato le procedure di liquidazione
E lo facciamo con estrema serenità
Perché quello che sta avvenendo con questi interventi con i riconoscimenti è una soddisfazione quella di aver portato avanti questa attività di servizio per quindici anni che è andata al di là di quello che era nelle nostre possibilità alle nostre
I nostri doveri o e i nostri impegni andata ben oltre e aldilà quindi anche ormai delle risorse economiche di cui disponiamo
Nell'ottantasei per risolvere il problema di radio radicale radio radicale dovette qualificarsi come organo di partito per ricevere un contributo
Dallo Stato attraverso la legge per evitare ma questo contributo
Che è uno snaturamento del servizio reso garante radicale e del ruolo di attività di servizio che radio radicale svolge viene necessariamente a legare il contributo all'esistenza del partito radicale a un
Oggettiva
Disomogeneità tra l'attività svolta e il titolo per cui vengono percepiti questi denari e quindi una commisurazione che se mai lega
Al potere alla
Rappresentatività politica alla del partito radicale ma non alla ruolo di servizio
E allora quello che oggi noi tentiamo di Torre abbiam tentato all'ordine del giorno del parlamento e come risolvere questo problema un patrimonio di informazione è un patrimonio di attività che rischia di sparire dall'altra parte
La RAI in Consiglio comincia a parlare
Di
Ma si non si si ricomincia a parlare di disponibilità e interesse della RAI a svolgere questa attività disponibilità interessa è che è stata enunciata per la prima volta è stata richiesta per la prima volta se non mi sbaglio mi novecentottantaquattro dalla presidenza della Camera
E che ancora oggi al alla quale ancora oggi si risponde solo con intenzione
E con impegno il rischio è però che questa attività avvenga l'attività del servizio svolto finora vengano a mancare perché tale era generica
Webber sempre che sembra dare
Svolgesse questo servizio noi saremo pronti immediatamente
Ben felici di non svolgerlo non più e di perché riteniamo che sia un compito
E vero che il tipo di servizio
Però e l'abbiamo dimostrato in questi anni ed essere svolto anche da emittenti private
La delibera approvata dal Parlamento nella scorsa estate già apriva questa possibilità all'emittente privata
Cosa che e perché perché le caratteristiche del servizio della diretta integrale che hanno un sono un onere comportano un onere per le vite
E anche un onere anche in termini di ascolto perché non possono mai avere elevati a scuola
E quindi c'è un contrasto oggettivo proprio tra la possibilità di aprire tra le esigenze di tipo commerciale esigenze di ascolto per un mittente che svolga questo servizio
Non c'è dubbio che è un di un servizio si tratta di estrema utilità e che non si può misurare in termini commerciali
E possibile arrivare a scritti però è molto semplice come servizio perché anche l'imparzialità
Che radio radicale a garantito in questi anni ritira garantita per certo in certi momenti è stato estremamente duro riuscirà anche assicurare la trasmissione in diretta del Parlamento quando addirittura dalla presidenza della Camera si interrompeva questo servizi però le caratteristiche del servizio sono estremamente semplici le forme di controllo sono estremamente semplici e quindi le convenzioni anche con emittenti private possono essere agevolmente
Perché abbiamo fatto un paziente un contratto con la Regione Lazio
Di importi
Ridicoli rispetto al a quelli che possono essere i costi e le offerte che la RAI ha fatto ad esempio alla Camera recentemente che sotto il con una semplice contratto e con forme di controllo anche con forme di controllo un concorsi di controllo stranamente bassi hanno assicurato l'imparzialità l'integralità di queste trasmissioni però l'unico contratto Serbia stipula
Allora forme analoghe sono si sono verificate in altre comuni e regioni d'Italia da parte di altre emittenti anche televisive
E inoltre il
Problema
Io ho studiato una proposta di legge che potrebbe introdurre forme agevolazioni per convenzione di questo tipo
Che hanno avuto una resiste una reazione abbastanza negativa da alcune parti dell'emittenza privata con attraverso la quale con un costo dell'ordine dei venti miliardi l'anno potrebbero essere assicurate da parte di più e mite
Le trasmissioni da parte del Parlamento dall'altra delle assemblee regionali dall'altra
La zip dei consigli comunali incombe dei centri cui superiori a cento mila abitanti
Con un costo veramente ridicolo per
Per lo Stato potrebbe essere assicurato un servizio in maniera estremamente semplice e con forme di garanzia quasi assoluta perché proprio le caratteristiche della trasmissione lo assicura che comporta molte ore di trasmissione quindi potrebbe costituire soprattutto per quanto riguarda il Parlamento un onere notevole per quello che riguarda l'ascolto radiofonico e quindi l'impegno
Orario di trasmesso ma ritorno al problema il problema è se c'è la volontà politica
Di assicurare questo serve
Noi non possiamo
L'ho detto se la RAI è in condizione e loro dimostra concretamente di svolgere questo tipo di attività con le stesse caratteristiche di integralità ed imparzialità
Che abbiamo assicurato in questi anni
Radio radicale si tira indietro
Il problema è un altro il problema e non fidarsi solo delle buone intenzioni quindi per non fidarsi giocare a carte scoperte problemi intanto assicurare che almeno per ora quel servizio che radio radicale assicura
Possa proseguire fino a che la RAI non sia in condizione di svolgerlo con adeguata caratteristiche di completezza e affrontando i necessari
Bisognerà anche valutare ma fu secondo me questo avrà un aspetto minore i livelli di costo per lo Stato fatto di farlo solo sull'emittenza privata
Credo mi tenta privata fallo svolge invece varare ma
L'offerta che c'è stata recentemente alla Camera da parte della RAI è stata per costituire una ricerca analoga a quella di Radio Radicale UNI impegno di cinquanta miliardi solo per la realizzazione degli impianti
Quando quello che noi come Radio regale chiediamo per poter proseguire questo servizio e poi stipulare delle convenzioni
è un una tantum di venti miliardi
Il problema è però entra in una logica che vanno risolti i problemi che va affrontato la il problema di come salvaguardare questo patrimonio che attività svolta in quindici anni per assicurare poi si trasformi che venga assorbito che venga svolto dal servizio problema è come
Non deve stare sul terreno delle buone intenzioni
Perché diciamo sulla strada della l'inferno ci siamo da molti anni per quanto riguarda radiofonici
Problema è smetterla di lastricata di buone intenzioni e passare invece a degli atti concreti che potrebbero essere piccoli ma risolutivi
Paolo vigevano ora la parola
Abbiano dichiara che si lamenti interverrà Beppe Juliette
Quando un partito di sinistra e di opposizione avanza la proposta settoriale con la fa solo per razionalizzare l'esistente per gestire meglio un'azienda per soddisfare la domanda inevasa
C'è sempre l'ambizione trasformato in centro non sarebbero non nasconde nostri interlocutori
La pena
Posta al centro di questo convegno è chiara semplice limitata un solo mezzo di comunicazione la radio e solo il suo sentimento pubblico le reti RAI
Sotto questo aspetto alla proposta di grande buonsenso ben costruita destinata incontra l'interesse come già mi pare sia avvenuto in questo convegno desueto locutori politici aziendali e professionali con una realistica probabilità
Di essere almeno nelle sue linee essenziali applicata eppure non mi sento di indebolire il suo pragmatismo e la sua rivale visibilità svelando l'ambizione più profonda che ci spinge a insistere su questo argomento
Insistere perché molti di noi da molti anni
Si sforzano di ragionare in termini di sistema misto in questo settore
Anche a partire da periodi in cui pure questa l'idealista misto era malvista anche dalla stesse forze di sinistra per una antico inveterato vizio centralistico e specialistico che per fortuna stiamo superando
Sistema misto appunto che non è una locuzione difensiva tipo purtroppo ci sono i privati vediamo che cosa può fare il servizio pubblico per stare a galla no questa è la situazione deforme della televisione
Dove al capitale pubblico tocca il compito di arginare il potere privato di un solo uomo no Guerrato siamo più avanti non più indietro
Il sistema misto quel caratterizzato da tre settori che si che sono riusciti persino a farsi riconoscere dalla legge Mammì il settore comunitario quello commerciale e il servizio pubblico appunto anche se già
Tendenze che è facile vedere da parte i piccoli gruppi legati ai grandi gruppi televisivi cercano di far naufragare questo pezzo della legge la legge Mammì che uno di quelli che per quanto molto giusta però stoppato e portare qualche risultato
Positivo c'è un aspetto che va in onda su qualche radio che cerca di negare il carattere per esempio delle radio
Comunitarie e ce lo stava balletto intorno a un tentativo di scorporare alloggio radiofonica dopo più di un anno fa che pure ci sono i progetti già belli pronti invece i partiti di maggioranza non vuol mandarlo a fare come era giusto allora
Una legge solo per la radio
Bene già allora che cosa significa oggi servizio pubblico a che serve che cos'era di fornire industria leggera per eccellenza che non può essere fatto dal privato
Come rispondiamo a questa domanda che come status ricordato anche in questo convegno è una domanda che gli ha aleggia in tutta Europa la funzione del servizio pubblico radiofonia oggi
Ecco io credo che dobbiamo intendere l'azienda radiofonica RAI non come una nicchia più o meno grande separata e ma come lo strumento indispensabile per governare il sistema
L'avventura comunicazione comunitaria gratuita pura espressione dell'istinto ad agire comunicativo e infatti l'obiettivo a cui mirare almeno per una forza di sinistra
La doppia commerciale al motore lo strumento indispensabile per massimizzare le risorse da convogliare all'interno del sistema ma il servizio pubblico in questa visione complessiva di sistema e nostra pianistica il volante
Solo con la moderna concezione del servizio pubblico si può interezza indirizzario il sistema radiofonico
Verso la sua quarta giovinezza di quarta dopo gli alimenti gli anni quaranta e i settanta ma laccato tutti hanno di grandi trasformazioni sociali e demografiche
La quarta giovinezza che è possibile e necessaria
Sì necessaria contenuto in un solo esempio storico agli albori Dario Fo dura stazioni improvvisate negli Stati Uniti venivano catalogate come Verissimo si cavedio non si Kharrazi Ale musica di Negri
Ma la radio si sa era stata inventata come telegrafo senza fili che aveva maledetto difetto di poter essere ascoltato da tutti
E quando Bianchi cominciano ad ascoltare le radio di nuvole l'avesse Music allora nacque il jazz se e dopo del rock'n'roll
C'è un verso di una canzone della tale underground che dice la sua vita fu salvata nella calda proprio crolla io ho scritto Wim Wenders sarei impazzito senza la radio senza proprio Rollo a quest'ora sarà da un avvocato senza ingiuria
Anche molti non sarebbero qualcosa di diverso di meno l'inquieto senza la ricchezza delle contaminazioni culturali
Forse è per questo che l'ondata proibizionista portandoci anche da dispense e rock
E invece no la radio continua ad avere un maledetto difetto di poter essere ascoltata da tutti entrante sta nascendo una nuova musica una nuova cultura simile alle contaminazioni che viaggiano sulle onde radiofoniche
Vero l'unico antidoto al dialogo il razzismo con cui si misura l'Europa
Ma in Francia punto incontra Luca al contrario che da noi esiste la radiofonia esistono Arado comunitario il sistema commerciale che da solo fattura quanto gravi e quattro volte tanto il fatturato in tutta la italiana
Perché il servizio pubblico fa il suo mestiere
Per lo spaccio delle sequenze innanzitutto
In tutta l'Europa per esempio la distribuzione del segnale il l'interconnessione queste qua dai satelliti in tutta Europa anche in Spagna per intenderci in italiano
Però in formazione del personale come un frequente interscambio tra settore pubblico e privato a tutti i livelli tecnico dirigenziale giornalistico un vero e proprio mercato del lavoro dei mestieri che qui da noi limitato solo disc jockey invece
Innovazione tecnologica innovazioni prodotto le parlavo del pubblicitario e qui in Italia l'Assitalia di ricordarlo a da sola la grande maggioranza pubblicità nazionale quindi in qualche modo è un dovere di difendere le tariffe e di costruire il mercato
Mercato dei programmi non c'è un mercato dei programmi la possibilità di conservare i programmi di gondole di scambiare tra settore pubblico settori privato
E tre soprattutto formati differenziati delle reti pubbliche che si spingono sempre un passo avanti rispetto al privato usando e aprendo la strada per tutti
Diceva giustamente paragonati anche la relazione introduttiva un canale di musica classica
Che oggi l'Italia sarebbe chiaramente una forzatura rispetto al mercato
Ma rimane in prospettiva in California
La radio per farlo c'è il classico tutto il giorno peraltro indiretta perché su tante il fuso orario poi collegati con l'avvenimento in concerto che in in corso in quel momento in qualche angolo del mondo e bella secondo il fatturato pubblicitario
Parliamo di cifre intorno a duecentocinquanta miliardi annui
Per una regione certo ricca ma delle della dimensione del del nostro Paese
E invece al contrario stare molto attenti a non seguire pedissequamente settori più privato copre aver ragione Natucci che senza la doppia rete di musica leggera che costruita Pesco piazzali privati per estrarre la RAI ma costruita programmaticamente io ricordo il documento scritto dalla loro vice direttore della radiofonia che diceva dobbiamo fare come fanno i privati inventiamo delle reti di conduzione musicale leggera come conduttore rivolgiamoci giovani abbiamo visto risultati numerici sono sotto gli occhi di tutti sono in cartella
E anche il suo ragionamento del servizio parlamentare eh io son più d'accordo con l'intervento di vigevano
Noi abbiamo una radio che radio radicale che ha dimostrato di fare con affidabilità con una certa dignità questo servizio
E che quindi come dire ha diritto di ottenere una convenzione che mi consenta di continuare a fare questo servizio certo la si può rafforzare sì perché la convenzione garanzie che il Parlamento atto questo servizio continuo è stato svolto con il massimo di imparzialità così come in via dei Marsi metano fino adesso ma che senso ha buttare la RAI in questo mercato in seguito i mercati sono contestati già aperti da altri
Una proposta di Venturini queste la deformati c'è e cioè fino in fondo certo si può discutere Egitto se formati dovesse differenziati per i target di età e culturali come prospettato la relazione
Questo invece futura che non possa saltare ulteriormente sua autonomia anche rispetto ai tradizionali differenziazioni in target
Una discussione da fare in tempi ravvicinati
La Coppa indicazione che ha portato qui il Pellegrino con semi stazione di una discussione serrata tra Emilia una conclusione rapida e soprattutto per dare un consiglio una discussione che non prefigura non è collegata con nella vicenda televisiva che non si fa laddove quello che non si possa fare in televisione si veda come vada ma in cui si ragiona esclusivamente su questo mezzo sulle potenzialità e sui doveri e sulle corso possibile a fare nel mezzo radiofonico
Perché altrimenti si pone dopo troppe le cose faremmo un errore sia in termini politici delle cose proprio con il rischio di non farsi se in termini teorici perché perdiamo con l'acquisizione che abbiamo pure raggiunto almeno noi come partito dell'assoluta autonomia linguistica di ciascun mezzo di comunicazione rispetto agli altri
Voglio concludere non senza accennare ad un altro aspetto che Progetto radio ripresentato avrebbe su un più complessivo comparto l'idea dell'agenzia centrale di informazione
Che certo non vedo esclude la possibilità che i giornalisti blu per i giornalisti lavorino anche più programmi così come sottolineato giustamente in questo convegno da Magna Charta ad Alice accogliente
Non è solo una indiscutibile razionalizzazione delle risorse umane disperse impatto questa testate radiofoniche
Si determinerebbe così accanto all'Ansa una seconda una sorta di seconda Agenzia primaria assolutamente competitiva per numero di giornalisti per tempestività dei lanci
Non mi interessa qui sottolineare tre mentre l'anziana Zanda capitale privato questa agenzia sarebbe a capitale pubblico e quindi si troverebbe un sistema proprietario utilmente diversificato anche dal punto di vista la proprietà appunto
No perché da quello che mi interessa e che per la prima volta in Italia ci sarebbe una proficua concorrenza anche sulla tempestività bilanci delle notizie
Tutti sappiamo quanto importante può essere il momento in cui la fonte primaria lancia la notizia
E come spesso possono nascere distorsioni nell'impaginazione che ne deriva dalle fonti secondarie giornali e gli stessi telegiornali che in fondo sono anch'essi una fonte secondaria
Ebbene questo non sarebbe più possibile anzi si deve più difficile perché l'agenzia radiofonica dell'Ansa si troverebbero ad agire in un proficuo regime di concorrenza
Dovette proprio perché quando parla di rado rischio di non firma più
Certa ho riflettuto più avete visto venduti già presentato una dei grafici che cioè la linea rossa che era la RAI una linea verde che non i privati io tutto di più pensando alla linea blu
Una linea blu che certe molto più alta di quanto non sia il fatturato pubblicitario in fondo sono ventiquattro mila sconto del giorno rispetto a Pedicini miliardi ma è anche molto più bassa di come potrebbe essere di come all'estero
Ho fatto intervento pensando a come possibile come necessario alzare prenda blu l'efficienza complessiva del sistema se per far questo scusatemi
Non è assicurata abbastanza ingiusto spesa aziendale sa che c'è all'interno della RAI pensando cercando di interpretare questa è la funzione servizio pubblico scusatemi permettetemi una battuta non perché amasse la RAI di meno ma perché amo la la la radio di più
Scrittore Giuseppe Giulietti
Abbraccia mi complimento perché è stata appena rimetto segretario la scalata alla riserva revocata Cassano oggi
Son tutte concordate danni queste cose
E io mi sembra davvero bello perché se non ho seguito il dibattito pieno soltanto alcune leggi età dovrà intervenire all'altro collega
Quella precedente aveva per Sperto
Io ho letto il progetto sulla radiofonia
E come si usa dire mi pare un progetto interessante però c'è un ulteriore problema perché un'operazione brutti musi vada perso
Sì sì Bonate Sopra Subasio aveva raggiunto se si ragiona come ragionano le facce che viene da suprema da sud aziendale sull'autonomia dei linguaggi cioè promuovere forme di comunicazione radiofonica
Sull'autonomia di gestione sullo della motivazione sull'autonomia di spesa
Dove non lo sono sempre più convinto che il problema sulla riforma del governo di questa azienda
E il mio programma decennale nella nella relazione di Veltroni c'è un accenno ma questo è il punto perché non è vero nell'attuale situazione del consiglio
Nell'attuale situazione dell'azienda determinando l'appartenenza eludere molto forte dal punto centrale qualsiasi sforzo di spostare un ragionamento dal chi comanda al che cosa si produce perché destinato a essere sconfitte
Perché tutto assolutamente questo
Non c'è presentata una pratica di ristrutturazione che presentasse se non c'è precedentemente una battaglia politica indicando il problema di questa azienda
E questo è assolutamente legato al problema delle foglie perché se la frana del Governo come io ritengo quel oggi però allargando a forma di governo della RAI
Una forma arcaica culturalmente arcaiche
Verso inadeguata rispetto a ciò che accadde nel Paese in questi quindici anni
Per un attimo in qualche modo violente perché l'organizzazione che va bene l'appartenenza
Certo l'appartenenza politica sciopero esibito perché quando si passa a girare attorno a questo io non posso costruire una subendo secondario
Come potremo godere anche di carattere filologico imprenditoriale SDL politicamente sciolto il nodo della separazione netta tra il contributo azione del consiglio
Di gestione di un'azienda o di una sull'azienda
Avevo presentato dal Presidente Dellai
Per dirla di far finta di essere tutti d'accordo
Io per esempio valutando le privatizzazione di tripartizione perché mi sono scocciato perché siccome ormai Dio ne fa uno spettacolo indecente superare una tripartizione supererà erotizzazione evidentemente c'è un bene
Si fa finta di uscire da questa forma per consolidare le forme del dominio
Risultano presidente sopravvisse avventuroso sull'antenna
E non è quando non riuscì
Non si può aprire ritorniamo alla RAI a partire dal tetto non ci si può inventare ogni mattina un progettino cui sfalsamento orario dei telegiornali
Oggi nel corso messa in croce sulla riforma della radiofonia non ho capito nulla ho capito il progetto è stato presentato dal vivo in apertura per che cosa per un pacchetto sfuggirebbe non capito l'idea del presidente Acea informa l'erede naturale per
Ora questo può contribuire partendo dal tetto inventiamoci rimodellare i telegiornali ma nel frattempo l'undici e il due mila cinque il Consiglio
Sull'accesso alla professione c'è l'aggiornamento professionale cioè molto velocemente e quali io avevo professionali per la radio e della televisione
Quando dico questo non mi riferisco solo ai giornalisti questa la vecchia visione cooperative
Formazione professionale una formazione professionale include tutti coloro che concludono il viaggio in televisione prodotti nella gestione soprano drammatico che si è persa d'altura e però perché non c'è una testa pensante
Non c'è una una struttura autonoma non c'è più la cultura della radio non c'è più e cultura degli effetti procedura cultura del montaggio non c'è più radiofonico non c'è più lo specifico anche la massima stima ma questo non è il frutto di tante persone cattive frutto di una concezione omologato e vado in televisione stroncando qualsiasi processo di riflessione sulla raggi
Per la Thailandia l'anno scorso per la prima volta il progetto per la radio procura perché dicono prima di governo cioè la premessa Vincenzo De Luca Vincenzo
E che l'anno scorso con molto realismo giovedì verrà dato atto al direttore generale viaggiando su un grande lo rivedremo chiarezza
Mi piace in questo modo di porsi in grado di con chiarezza anche per la loro condividono
Differenza tra le riforme non si può fare
Ci sono le elezioni
Andare a toccare la tripartizione della radiofonia significa politico che ha ripercussioni dallo stesso Governo a questo punto se e subito a mangiarli tanto alle trattative non è possibile procedere a una ristrutturazione della radiofonia perché promana dal comando prioritaria
Ecco perché dico attenzione che c'è questo problema che viene prima
Allora questo non è che ci condanna all'impotenza però io credo che la prima questione sia sapendo che con queste forme di governo diventa impossibile procedere sulla strada dell'autonomia su questo non c'è dubbio
Diversificazione tra ideazione e gestione unitaria per la radiofonia perché dico questo
Perché vedete mentre noi facciamo finta di essere tutti d'accordo sulla maggiore autonomia per la guerra c'è la necessità di allentare il vincolo di appartenenza e non è vero che la pensiamo tutti così
A tal punto che c'è un documento delle forze di maggioranza di questo Paese
Che in seguito alla ristrutturazione della Roma che cosa dici
Chiaramente contrario che va fermato un comitato di gestione all'interno del consiglio di amministrazione che metta assieme maggioranza e opposizione in una formula di consociazione proposta in questo caso dal documento del governo che dovrebbe avere compiuti dipendenti dell'amministrazione dice addirittura che il presidente della RAI dovrebbe avere diritto di firma di controllo sull'ordinaria amministrazione azienda cioè mentre noi cerchiamo di autonomia è il modello che sta tessendo moderno distruzione delle Autonomie esigue
Ora questa è la prima domanda questo tipo di assetto di governo che è un maschietto sostenibile teoricamente non l'ha decretata la fine
Senza c'è tra il ragionamento che si sviluppa su due unità sanitarie locali ragionamento che si sviluppa sulle affermazioni servizio pubblico non si pone lo stesso problema
Io credo che le soluzioni possono essere diverse mai è stato imposto genericamente in questo Paese una separazione netta tra la violazione della gestione delle aziende di servizio trova il valore totale
Allora il modo corretto di procedere evidentemente non mi piace l'eccesso di poteri del direttore generale si modifica la legge dieci
Non potevi bambini piace successivamente la camera di compensazione questo ammazzarmi autonomia aziendale code che si ricollega alla radio perché può saperlo impossibile lavorare sulla ratio non potrebbe importare un modello standard televisione radio torna costantemente sommandosi perché se il problema il controllo non esiste un problema specifico per l'organizzazione della radiofonia
Su questa
Ma questo è il punto di partenza però invertito il vecchio ragionamento perché sono cattolici su questo che io oggi posso capire personale disponibilità di ciascuno di noi
Io credo che la soglia Subasio andare ad esempio questo lato della singola bloccato in Congresso su questo tema sono totalmente d'accordo non siamo per una scelta aziendale di offre non possiamo prima di andare ad esempio ha facoltà oltre
Con il proprio cervello mezzi mondatura profferta che abbia comunque bando all'interno dell'abitazione
Che abbia capacità di spesa che abbia capacità di relazione di progettazione su questo c'è una nostra assoluta disponibilità
Noi riteniamo fondamentale che potrà contare una serie di aneddoti
Che sono assolutamente come dire significativi quando l'azienda ha progettato l'aggiornamento professionale all'interno della RAI l'azienda ha dimenticato negli ultimi dieci anni l AGEA degli ultimi dieci anni non c'è uno stanziamento specifico del meraviglioso
Tutto modellato su un'altra costruzione dell'azienda cioè l'assenza di un cervello pensante di un'autonomia per la radiofonia ha creato una devastazione assoluta Domenici
Ecco perché siamo d'accordo rispetto a a questo tipo di percorso
è probabile non sempre siamo d'accordo sulla ricerca verso piazza romana sembra corrispondere l'autonomia dell'azienda radiofonico
Sulla questione dell'agenzia l'unica questo Natale non è stata discussa ancora al nostro interno
Noi però riteniamo che non possa essere assolutamente mantenuto in piedi questa struttura
Cioè un modello è sembrato supporto regionale che nel contempo però nei buoni potrebbe ventiquattro complessivamente dove non si riesce a creare un rapporto flessibile tra rete e testata dove secondo il rapporto tra le testate non può essere quello televisivo ma Albertazzi di Canale possono essere tranquillamente per questa lettera dell'azienda radiofonica
Noi riteniamo che questa sia una cura delle strade percorribili presentando il modello che quell'altro degli arrestati due corrieri che dovrà essere esaminato
Libero di andare verso un'agenzia che
Nessuna copertura ventiquattro ore su ventiquattro persone diversificazione del produttore non ci trova contrari io penso situazioni di spreco di energie gravissimi dovrebbero la vicenda della Direzione Esteri questa sorta di cosa lasciata al controllo della Presidenza del Consiglio
L'avventura massacrato energie professionali persiste pure anche opere oggetti all'interno di questa perché l'audio non proprio dal super riciclata rispetta a una vicenda di osservatori inviati da quanto sta accadendo in quel meno il
Colossali di competenze specifiche che c'è
Chi prende una ricostruzione ristrutturazione la riduzione esterno molto sottile un altro senso
E penso alla speranza ragionevole prevedere altre tre modelli del progetto di ristrutturazione radiofonica che io ho visto
Aveva questo taglio
Legare il venti giornalisti al GR tre portarne dieci oggi a lungo e dieci al GR due questo era l'unico abbiamo elaborato sulla radiofonia posto con molta nettezza questo piano e lo faccio da superare per agosto
Questo non è un piano ristrutturazione dal di fuori da quello che l'azienda penso
è una presa in giro
Allora
Forse occorre permettono di questa agenzia imporre all'interno di questa costruzione di diversificazione regionale per il pugile faccio la radio locale
Per le possibili tradimenti anche belle ed all'innovazione tecnologica di utilizzo dei giornali regionali che è assolutamente sotto dimensionate informazione se non ricordo male si fa riferimento due grossi successi editoriali e SuperG alle sette e trenta alle dodici e dieci
Diventare peggiore dell'assetto Duranti addirittura fu avversato tolleranza nella proposta dal sindacato e raccolte dalla parte del consiglio che si spacca su questa questione si spacca il consiglio d'amministrazione
Va bene grazie all'adesione alla follia questo genere esattamente la mattina legato alla scultura questo genere esattamente quello che al massimo su quanto è stato vendendo pubblicità
Dimostrando che c'è una richiesta in sede penale la possibilità di lavorare nella direzione della grave degrado metropolitane della radio cittadine seguendo l'esempio già fatto a Roma e Milano in certi in certe situazioni tutti mascherati
Cioè voglio pensiamoci sulla struttura organizzativa superasse l'agenzia indicare un'unica il problema era
La radio debba essere autonoma rispetto alla televisione mi pare di sì laddove una sua capacità di gestione autoregolamentare di sì Gualdo devi uscire dal modello televisivo avendo un rapporto diverso tra rete e testata questa mi pare una terza questione
Mi pare che questo sia per le questioni per le quali si deve furbo ed è stato arrestato domenica dev'essere un'agenzia dell'ex direttore ci dev'essere un vissuto
C'è una vecchia proposta di Albino Longhi brutto intelligente perché una persona capace Perigeo Della girare anche in termini diversi politica di canali
Ancor vivo coordinatore generale d'informazione radiofonica
Tempestate speciali traduttore aggregazione specializzate
Perché dico questo perché sono difficoltà all'interno della categoria quando si pone la questione ristrutturazione si incomincia per giudizio che anche nel nostro Verdi giornalisti a ragionare tanto potere perdo
Siamo chiari quattro testate radiofoniche significano decimo di gradazioni significano decine di figure professionali andare a processi di accorpamento funzionale procura ma anche nei grandi vengono ridondanti rispetto alla situazione che si è consolidata negli anni inutile girarci attorno all'occhio
Io ritengo come sindaco a questa sfida raccolta che il sindacato si confronta con i colleghi vota perché rigettata anzi posso dire no qualsiasi proposta di spostamento di una sedia per mi piace perché continuare a ragionare in questi termini di conservazione della struttura aziendale
E in modo brillante sta mettendo in ginocchio l'azienda
Tra la folla ci potrebbe medico bouzouki razionalizzazione contagiati da ristrutturazione diventerebbe ingenti prevedibile slegato diventa necessario accettare questa sfida rischiare
Quindi ultime due proposte Ottolina
Per quanto riguarda la ragioneria c'è un problema specifico dice l'andrologo cioè prima del congedo son d'accordo se noi abbiamo deciso d'azienda gente va be attenzione che stiamo dimenticando almeno io come sindacato spesso c'è un problema di autonomia delle forme e dei linguaggi della radiofonia
Scomparsa abbia violato figura degli operatori
Allora abbiamo lanciato una proposta per una conferenza stampa giovedì giovedì mattina alle dieci e mezza presenteremo la proposta di ristrutturazione aziendale del sindacato dei giornalisti RAI
Noi riteniamo che vada posta una questione all'interno dell'azienda che lavorando su quella di comunicazione sociale di questo Paese non apprezzare Berlusconi
Bene deve avere dal Parlamento la delega al finanziamento per l'apertura di una scuola di comunicazione sociale la transizione non solo gli operatori della RAI ecco perché penso alle proposte di Natucci alcuna quel cosa diceva di genere devo dire che a radio radicale nella solidarietà piena e sostanziale del sindacato dei giornalisti RAI
Cioè noi dobbiamo chiedere che la RAI
La famosa scuola quadri e la cosa non dalla scuola quadri una cosa tutta volta a fare un corso per il giornalista quando dobbiamo rivendicare una scuola di comunicazione sociale nella quale gli operatori non sono i giornalisti
L'operatore il programma estivo coloro che l'avevano i più diversi settori perché sono anche facendo affermazioni assurde che si supera questa atteggiamento
Cioè c'è una RAI pubblica la corte l'azione ciascuna delle quali non ce ne sono giornalisti al microfono si occupa di programmi quindi ad un minuto di Ramella è una cultura spaventose
Alle acque dell'assoluto di questo l'asciutta e manda la questione di un'affermazione prodotti attorno ad una chiamata da quelli più naturalmente fantasia allora perché la RAI non si può candidare
Allora trascrive privato con il Parlamento anche la anche a allacciando convenzioni con le imprese la formazione all'interno di questa scuola porre la questione la formazione alle specifiche radiofonico
Devo dire che ritenuto che si basa le sue frasi parole ma io però devo dire anche una cosa che questo riguarda i consiglieri d'amministrazione
Detto tutto questo c'è un problema che la radio in questo momento in condizioni disastroso puntare nella nella redazione dell'azione ci sia se vogliamo rendere credibile un progetto di ristrutturazione della RAI di una sua autonomia alla sua capacità di finta perché molti dalla radio Che cosa pensano
Ma riverbera sui mezzi Honda non significa aver sganciamento della radio lasciata senza risorse pubblicitarie finanziario e costretta a vivere in un angolo c'è questo tipo di Palmira tra molti operatori la radiofonia che va detto perché non è un problema
Allora c'è questo tipo di di linguaggio questo tipo il valore documentario vanno sempre affrontati ecco la dico le due bombe rispetto a queste considerazioni rispetto a questo tavolo che ci sono cercano di imporre una prima questione come sindacato all'interno del Consiglio
Che uno la radio non si ascolta più due mezzi tecnici non funzionano più tra organizzare delle due curata da una cosa penosa
Ci sono situazioni nelle quali si lavora in una condizione assolutamente artigianalmente alla radiofonia trans ve lo sapete alle ispezioni dell'Unità sanitaria locale Alda D'Aquino
Di fatto non ci sono chiusi i locali solo perché si è chiesto di non pubblicare le relazioni
Perché non potrebbero essere installate le nuove tecnologie a via del Babuino non ci sono le condizioni per installare da tecnologie perché non cerca bloccata
Perché l'abbiamo tutto il settore radiofonico sganciata ma nel sistema avrebbe sganciare la capacità d'intervento in presa diretta abbiamo una situazione strutturale
Che se non si scioperi vive nell'immediato c'è se non c'è una botta secca senza sul tema Lavado sembra scontare le strutture tecniche delle insistere dev'essere garantita la sopravvivenza noi rischiamo di arrivare a delineare un oggetto in assenza del terreno e soprattutto
Chiuso soprattutto c'è un punto che sfugge perché
E perché bisogna sempre aspettare Romiti io ho avuto modo di trattare con con Medusa per molto tempo
E però non c'è niente da fare in questo Paese involontario culturale bisogna Cuccia radio da quella che applica solo il sindacato affligge anche i presunti imprenditori rampanti di questo decennio
Alcuni dei quali ci sono degli analfabeti e chi anch'io ginocchia assi ogniqualvolta qualcuno sul Sole ventiquattro Ore scrive due scemenze poi qualcuno si terrorizza velatamente dicendo più di optare intelligenza
E perché non è così
Perché la situazione in cui è stata messa alla radiofonia penetrazione dispongono di distribuzione delle risorse
E infatti aveva calcolato alle aziende fattori contingenti perfetto investimento sulle persone
Una situazione degradare una situazione depressione del ventagli Jencek pressione dello professionalità se non si è data da questo dato qualsiasi progetto rischia in qualche modo come dire
Mancanza di G8 e mancanza di convenzione
La parola Stefano Balassone successivamente interverrà Augusto Milan
Non si può non essere d'accordo con l'intervento un l'incipit dell'intervento di Giulietti anche con molte delle altre cose che ha detto
Sa un po'di astratto sempre parlarti sistemare questa o quella parte
Di una cosa come la RAI
Se non si coinvolge non non ci si confronta con quella che la la natura del potere di comando che sulla sarai se esercitano
D'altra parte ebbe se non è non è tanto ovvio essere d'accordo su questo punto in genere è un punto che si tende ad occultare che anche in questo concordo con Giulietti l'abbiamo visto occultato spesse volte anche negli interventi di questa mattina
In alcuni come dire apparizioni anche sui giornali diciamo da qualche mese a questa parte in genere in materia di ristrutturazione
D'altra parte d'altra parte il abbiamo sempre avuto il problema di come dire
Mettere mettere in discussione e le cose come stanno
Partendo dal applicando una forza una pressione laddove volta a volta fatti circostanze urgenze lo rendono possibile
Quindi senza negare ripeto lo ribadisco a scanso di equivoci minimamente il carattere fondamentale insomma della premessa da cui partire partiva Giulietti
Mi voglio confrontare con
Diciamo alla lista del delle proposte
Che sono state avanzate questa mattina con che animo mi ci confronto mi ci confronto con l'anno di uno che perlomeno transitoriamente stai in tv
Sono istituti presento la radio non posso fare a meno di domandarmi per esempio come come criterio beh vediamo
Graniti
Alle Damiani
Vorrei trattare soltanto un argomento relativo a questo progetto
Forse l'argomento più comodo sicuramente quello che conosco meglio ci lavoro
E cioè quello della programmazione musicale ed è l'aspetto che in questo progetto
A la programmazione musicale
Di musica chiamiamo la classica seria pesante a secondo della del punto di vista di chi la descrive
Era molto interessante stamattina quello che diceva il collega rappresentante degli editori privati a proposito della posizione
Competitiva della radio pubblica nei confronti di quella privata sul terreno della musica leggera
Tale posizione non è sicuramente quella dell'offerta di musica classica che semmai ha il pregio della complementarità competizione ci può essere forse con la Radio Vaticana e con una benemerita
Radio fiorentina Radio Monte Benni unica che io sappia in Italia ad avere un'offerta di musica classe
Questo dovrebbe mettere al sicuro da qualsiasi
Critica e da qualsiasi
Possibile deformazione
Il settore
Di programmazione di Offerta musica classica all'interno di un possibile Progetto
E infatti all'interno di questo progetto e non solo difesa ma ricondotta a una razionalità di Offerta centralizzata di politica musicale centralizzata quale in affetti è stata in parte
Non dico distrutta dalla dallo smembramento della direzione centrale programmi musica un tempo esistente ma sicuramente viziata da offerte
Multiple talvolta raddoppi talvolta non non coerenti con la politica di rete
Soprattutto per esempio data la progressiva mortificazione
Del della filodiffusione come canale di sola musica
L'utilizzo della musica classica come tappeto di sottofondo di una Rete che invece ha
Come
Forte Offerta anche quella di programmi culturali ha fatto sì che il più
Naturalmente l'Offerta Musicale
Sia sì avvicinarsi all'idea di consolazione
In questo adeguandosi a un progetto culturale complessivo di tutti i mass media
Che vedono nel nel momento gastronomico diciamo del consumo artistico il massimo della dell'adeguamento allo scenario attuale intendo dire che il pompaggio anche artificiale di alcuni eventi
Spettacolare da parte dei giornali e della televisione
Il pre villeggiare a sproposito fin
Oltre i suoi meriti la figura dell'interprete sintomo assolutamente di una situazione culturale postuma o per lo meno bizantina
Da parte per esempio dell'industria discografica
Può trovare un correttivo soltanto in una radiofonia pubblica
Che abbia una politica musicale coerente la politica musicale che consiste non solo e stamattina lo leggevo fra le righe del dell'intervento di Pellegrino
Che abbia non solo un momento di splendore nell'offerta di musica da parte di un'orchestra sinfonica forse l'unica immaginava Pellegrino diretta da grandissimi direttori quindi in grado di competere con
L'offerta Esterna diciamo quella delle istituzioni concertistiche più prestigiose
C'è un altro aspetto di cui una radio fonia pubblica si deve far carico e cioè quello della tutela e dello sviluppo di un patrimonio musicale che significa tutela il patrimonio di per compositori contemporanei esecuzione delle loro musiche
E non è detto che queste debbano avvenire necessariamente attraverso un'orchestra sinfonica anzi quasi sempre un'orchestra sinfonica
è uno strumento pletorico rispetto alle necessità e alle ambizioni dei musicisti contemporanei significa per esempio tutela di un patrimonio musicale e vocale antico
Messo è assolutamente in pericolo dalla dalla chiusura dell'attuale coro da camera della RAI nonché in questo momento io stia a difendere l'attuale formazione ma che una radiofonia pubblica non si doti di strumenti come per esempio un gruppo con istrumento Ale
Ho un piccolo gruppo piccolissimo gruppo vocale ma assolutamente di eccezione in grado di collegarsi con tutto un lavoro di
Restauro di fonti musicali giacenti nelle biblioteche italiane e ce ne sono a pacchi
Che sono poi il patrimonio musicale italiano che ancora è
In grado di essere offerto a una comunità musicale sempre più vasta e che alle porte
Perché non dimentichiamoci che dal momento di entrata in funzione del satellite
Lo scambio di programmi fra
Reti nazionali sarà sempre più frequente e i primi programmi essere scambiati per ovvie ragioni saranno proprio quelli musicali
Non è esclusa l'ipotesi per esempio di un programma europeo ventiquattro ore su ventiquattro di musica classica alimentato da varie reti
In completo automatismo per esempio e con annunci bilingui in francese o in inglese
Di fronte a questi problemi il il dovere di una radiofonia pubblica di collaborare competere di non perdere la faccia di fronte a uno scenario europeo
E altrettale a quello di non perdere la faccia di fronte a per esempio all'Accademia di Santa Cecilia o altre istituzioni concertistiche con i suoi prodotti musicali
Quindi c'è una esigenza di tipo artistico l'esigenza di tipo organizzativo o culturale anche che poi le cose coincidano
Non ultima un'esigenza di tipo tecnologico perché non dimentichiamoci che la Rai quell'azienda che trasmetteva programmi sperimentali per in telefonia quando le radio private trasmettevano regolarmente stereofonia già da cinque sei anni
In questo momento ci sono venticinque gradi europee che si scambiano Prada programmi attraverso il sistema di cassette digitali insieme ad altro e la nostra direzione tecnica sta ancora decidendo se questo sistema è adatto non adatto fatto sta che ne stiamo ancora con i nostri bravi nastri analogici
A farci ridere in faccia dai paesi più progrediti
La cosa fu forse verrà risolta d'ufficio dalla commissione dei delle radio europee e ci imporranno
Di forza un mezzo che non abbiamo ancora il coraggio di usare forse perché troppo poco costoso che cosa
Qualche obiezione avrei invece
Sulla etichettatura
Dei canali
Capisco che la differenziazione debba essere fra un canale di
Tono medio alto
E un canale diciamo di intrattenimento connotare eccessivamente come giovanile
Questo canale di intrattenimento mi sembra spingere verso un atteggiamento nuovamente competitivo verso un settore che mi sembra ormai acquisito dalle radio private acquisito non e non soltanto per meriti sul campo per meriti professionali ma perché proprio l'ambito più piccolo l'ambito più circoscritto della radio locale per la comunicazione ai giovani
E previde gelato rispetto alle attese dei giovani stessi che oltre un certo oltre un certo risolto e non guardano hanno bisogno comunque di riconoscersi di contarsi di sentire voci anche linguisticamente da un po'detta anche di dialetto che gli assomigliano
Che usino lo stesso slang riusciamo e che comunque parlino non so del concerto rock che è avvenuto a venti chilometri e non a duecento a trecento a seicento insomma voglio dire che l'ambito più ristretto mi sembra più adatto
Al al dialogo con i giovani di quanto non sia l'ambito nazionale quindi questo sarà caso un settore o dovrà essere un settore di intervento ma non può secondo me essere proprio il connotato principale di una rete che vedo più esattamente come data come rete di intrattenimento grazie
Grazie richiederà disse Chiarenza boiardi
Così
Ma io volevo partire un attimo con una considerazione che si faceva già stamattina riguardo alla crisi della cultura crisi della cultura e della parola e qualcuno poi ha detto anche della voce giustamente credo perché questo mondo radiofonico è un mondo della voce
Però noi abbiamo dei valori che stanno cambiando e sono appunto questi valori della cultura che cos'è questa cultura era porta anche a una radio che subisce questa crisi cioè una crisi della ricerca per il mio noi non siamo in grado così come siamo strutturati ora di ricercare con un mezzo analogo questo è un mezzo che è inadeguato io ritengo e questo lo è perché non ha non è andato di pari passo il collo dello sviluppo tecnologico con le col tutto l'apparato informatico ed è una radio che è vecchia
E vecchi in crisi perché non si aggiorna
Perché non parla in modo nuovo
Perché non non recepisce quegli input che forse nella società ci sono e questi sono dati da i ragazzi dei giovani da tutta quella fascia di persone che bene o male per distrazione scrive accendono la radio pomeriggio però la spengono e ricercano magari solo musica
Perché è una cultura anche di rumore la nostra però noi dobbiamo come servizio pubblico qualificare questo rumore
è una sorta di elettrodomestico che noi abbiamo nelle case e che non abbiamo ancora imparato ad utilizzare ci sono dei momenti quasi ha dei momenti rituali che uno accendiamo al mattino o l'accendiamo Mezzogiorno se che resta in caso alla sera e sono Pomponio delle tappe fisse al di là dei contenuti al di là di quello che noi vogliamo ricerche attaccare proviamo ad accendere se poi è un discorso che ci attira ci soffermiamo se non c'è attira resta rumore
Però noi dovremo al premio colpire in questo senso prendere questo strumento questa radio che ripeto va utilizzata in un certo momento anche e scusate inizio banalizzo come elettrodomestico perché penso ha come per esempio utilizzare la la fascia della filodiffusione quindi il canale della diffusione
Che noi abbiamo abbandonato abbiamo lasciato dopo alla volte anche marginale e vedere qualche connessione Ceccon le linee telefoniche quindi riuscire a individuare anche un servizio io dico studiando ovviamente vedere deposita che intercorrono anche tra RAI e Sipra condusse un un senso di pay radio cioè riuscirà ad ottenere una naturalmente vedendo che che possibilità ci sono di interconnessione tra queste due aziende e quindi riottenere anche dei profitti i famosi profitti a valore aggiunto tanto dobbiamo secondo me per dare vigore alla radio pensare anche al discorso economico
E poi adesso io volevo esprimere visto che appartengo al centro di produzione di Milano lavoro mai da quindici anni si
Voi sapete che i centri di produzione sono quattro Milano è una realtà importante è importante soprattutto anche per la tv perché siamo nel cuore dell'emittenza commerciale e quindi come centro di produzione subiamo spesso e volentieri questo isolamento grazie a questa centralmente romano
Che ha ha di fatto svuotato i centri di produzione io credo che parlando di Milano posso tranquillamente parlare anche di Napoli di Torino e di Firenze
E
Non credo che la situazione per quanto riguarda forse ho sbagliato perché ho detto Napoli Roma Torino Milano fa
E fare Cordella telefonicamente un centro importante infatti infatti era un lapsus ma era motivato allora diceva appunto questi centri di produzione
Dopo settantacinque hanno visto questa grossa innovazione della parte di attiva dei centri che poi però non ha mai funzionato
Perché nella struttura di programmazione che doveva dare la parte importante cioè ideativa
Di fatto non l'ha mai avuta e non ha mai potuto esprimersi appieno anche perché spesso e volentieri solamente una dirigenza forte e poiché poteva veramente instaurare dei rapporti interpersonali riusciva ad ottenere delle commesse a questi centri e questo per farvi capire che ha una struttura che giace entra Lisandra non funzionava e a maggior ragione non funzionava se doveva camminare solo con dei rapporti interpersonali
Quindi di fatto adesso non si produce più nei centri si va allo svuotamento
C'è una politica di incentivazione c'è un piano di Rho strutturazione che passa attraverso tutta l'azienda non solo alla radio infatti se la radio in crisi ma a maggior ragione è in crisi tutta l'azienda
Abbiamo una parte che è l'informazione che io non toccherei perché sono quasi convinta che è un grosso nucleo di potere ormai si stia delineando intorno a questi dell'informazione io cito soltanto delle figure professionali come possono essere cine operatori montatori che già esprimono con le corporazioni un significato molto profondo di quello che vogliono essere e quindi già assieme
Circoscritta un'area precisa dall'informazione
Senza accorgermene piano sto scivolando sul discorso sindacale che è un discorso che è in sofferenza
è in sofferenza proprio perché abbiamo un'azienda normale la abbiamo o un sindacato anomalo abbiamo dei lavoratori a nord anomali c'è un'espressione che non è quella di produttività ma sembra che tutti siano lì per garantire chissà che cosa è così
Però facendo così ognuno svilisce il proprio ruolo l'azienda sempre di più gioca gioca dico in senso lato questi ruoli di potere accentra fa del sindacato soltanto un qualcosa che faccia da tramite le figure professionali quindi lavoratori subiscono questo potere e però di fatto lo subiscono ma così passivamente senza mai porsi il problema di produrre quindi sono centri di produzione che non producono producono mi informa assurda qualcosa come dicevo prima che sono soltanto di piccole conquiste nei corridoi
Romani se uno riesce ad avere riesce ad ottenere qualcosa e quindi le trasmissioni non parliamo quindi dalla radio che
Di fatto a Milano non si produce più
C'è un apparato tecnico oserei dire anche di impianti ormai all'avanguardia però di fatto non arrivano le commesse
Perché sono morte quelle strutture importanti che dovevano portare la produzione cioè le strutture di programmazione
Questo non doveva non voglio fare un intervento lagna denunciando io tentavo di fare un ragionamento molto semplice dicendo se è vero che questa azienda sta cambiando si sta ristrutturando
Deve partire un segnale dall'alto dall'alto e mi auguro questo infatti credo che sia un convegno molto importante perché segna una presa di coscienza e anche una come diceva giustamente Veltroni stamattina una sfida una sfida all'inizio ebbene è meglio che si inizi perché di fatto così stiamo morendo tutti non crediamo più in nulla
Non crediamo nemmeno nel nostro ruolo tant'è vero che i privati li vediamo quasi più produttivi Dinoi solo perché loro hanno lanciato una sfida nel mercato e non il mercato non ce l'abbiamo o quanto meno pensiamo di non sfidarlo
Poi
Non lo so io ho sentito stamattina un accenno al femminile beh io in quanto donna non mi sento di accogliere un messaggio così delle questioni femminile del femminile lo specifico in una situazione dove ritengo che vadano al di là e dello specifico maschile dello specifico femminile
Ritengo che ci siano delle volontà forti devono essere veramente vere politiche che incidano e Shelley Cano che ci siano dei programmi che vengono messi alla luce di ristrutturazione che non li si faccia subire ai lavoratori e agli operatori della RAI
E che non debbano parlare solo i fatti quando sono già avvenuti ma che possono veramente discutere intorno delle intenzioni perché solo ragionando intorno alle intenzioni si possono anche modificare e possono anche gratificare poi la Scelta
Io mi auguro che la radio pubblica subisca grati a questo svuotamento dico di tutta la RAI del palazzo Rai quindi televisivo
O e che in questo svuotamento io dicevo al punto le incentivazioni prima perché i licenziamenti da noi non non avvengono però di fatto quando si allontanano delle professionalità
Pur pagando le però di noi richiuse risultiamo perdenti poi sulla sul mercato perché non abbiamo più quelle capacità produttive che avevamo prima quindi dicevo
Mi auguro che sulla spinta di questo svuotamento e questo allontanamento di tutta la tv resti una radio forte
E che sia in grado anche di Chiambretti cambiare tutto il discorso privato ed economico intorno a tutte le radio nei territori perché io ripenso nuovamente a Milano dove ci sono tante emittenti commerciali
E mi piacerebbe moltissimo cominciare a collaborare con loro a ragionare intorno a quella ricerca di cui parlavo prima perché se c'è crisi essi è vero che crisi ma io ritengo che sia la crisi della ricerca dobbiamo solo trovare delle vie giuste
Grazie
No naturalmente
Io volevo aggiungere soltanto poche parole a quel da quello che ho scritto nel nel contributo
Che trovate nella casa
Parlo cioè del
Della relazione che si istituisce naturalmente in modo naturale cioè fra attività culturale radiofonica e la cultura in generale
C'è una differenza enorme fra la questa relazione
In questa relazione fra i tempi in cui la radio era letta e i tempi in cui dal i tempi più moderni più recenti
Durante i quali la radio e parlata è soltanto parlare
Io ricordo per esempio che i i rapporti con il mondo della cultura e il mercato diciamo così intellettuale
Erano molto intense
Ma si rivolgevano soprattutto trent'anni fa venticinque anni fa
Ma si rivolgevano soprattutto ad una ad un ambiente fra l'accademico e comunque il il
Il definito ormai dal da un dal successo dalla dalla notorietà eccetera
E era abbastanza difficile in realtà che si potesse che si potesse comunque a trasferire immediatamente con con assoluta immediatezza
Il contributo di questo mondo della cultura ai microfoni perché al microfono non andavano direttamente le persone che producevano i testi scritti i testi scritti erano poi letti da annunciatori
Oggi il
Problema vero e quello di trovare nell'ambito della delle presenze
Della cultura italiana è quello di trovare delle persone che abbiano un modo di parlare adatto al microfono
E se pensiamo a tutta la nostra tradizione quella che
E allora si può dire che una ma forte inclinazione
Alla traduzione della cultura specifica specialistica della cultura specificata la cultura accademica
In una cultura che possa essere per così dire portata alla all'apprezzamento di tutti è cosa molto rara anche perché sappiamo benissimo che nella e tutta la nostra tradizione culturale che ci fa che rende la nostra Accademia un po'più accademia di quanto non sia di quanto l'Accademia non sia in Francia o in in Inghilterra uno in Germania perfino perfino la nostra il rapporto che c'è fra la nostra università fra la storia della nostra università e la storia dell'università il rapporto che tra università e cultura c'è in altri Paesi in altre azioni
Ecco queste cose ci inducono a pensare a quanto sia difficile parlare in italiano dire in italiano delle cose
Precise
Specifiche anche al limite specialistiche senza il pericolo di non farsi capire di non passare e di non arrivare a un pubblico vasto e e
E interessato
Vorrei dire che all'interno della terza rete radiofonica si fanno esperimenti che del resto si fanno anche in altre reti nelle altre reti della RAI
E i tentativi sono quelli intesi a a far a condurre al microfono a tentare porta di il raggiungere questa capacità di traduzione
Da parte di persone appartenenti chiaramente all'ambito anche accademico e comunque all'ambito della cultura consacrata diciamo così
Il
Io penso che sia abbastanza significativo
Il fatto che del piccolo Budget di Radio tre
Un circa un terzo fra un quarto e un terzo viene dedicato alla alla assunzione a tempo determinato di personale molto qualificato giovane ben preparato uscito dalle università con Laure attinenti di perfetta di precisa attinenza al lavoro che poi questi giovani intellettuali dovranno svolgere alla radio
E dico questo
Terzo circa del del del Bilancio del Budget della RAI della della da Radiotre è dedicato appunto a istituire dei rapporti con il mondo della del giovanile della cultura
E i quindi questa la radio RAI ha se si è data un compito molto importante a mio parere che è quello dello sperimentare Vietti diventare il luogo della sperimentazione
Per
Per un contributo
La sperimentazione di un contributo assiduo e continuo
Della cultura accademica rappresentata però dai giovani da giovani intellettuali da giovani professori da giovani insegnanti docenti eccetera ecco il il luogo dell'esperimento di questa traduzione e di questo di questo contributo
Io personalmente ho sempre avuto molta fiducia nella preparazione scolastica remota e di base
Io credo che l'università in questo momento possa dare dei giovani laureati capaci e preparati
Capace di di portare un contributo molto notevole
Anche alla appunto a questo a questa tendenza che in realtà non è non è molto non è stata molto praticata in passato
A questa ricerca che non è stata praticata in passato di
Di divulgare e le le conoscenze specifiche epiteti livello accademico
A un pubblico più vasta
Io penso che il il rapporto con con il mondo della cultura con il mondo dell'università con il mondo della dello Spe del degli specialisti
Sia il rapporto appunto fa tra queste due entità
Sia un campo di sperimentazione molto interessante
Alla radio trova certamente delle applicazioni più alte e più specifiche di quelle che possano avvenire nel nell'ambito della cultura spettacolo che è poi la cultura che dà il suo contributo maggiore alla televisione
Vorrei dare
Magari se ne paralleli Cecconi
Questo convegno importante come l'altro che l'ha preceduto
Perché mette al centro della dell'attenzione del della gente che ci segue di noi stessi
La radio
Due problemi la radio come ha come mezzo autonoma dalla televisione cosa che chi opera nella radio ovviamente essa ma che sul piano organizzativo è stata largamente ignorato come problema
E mette al centro della della nostra attenzione per farlo diventare realtà ma la lotta alla lottizzazioni a alla partitocrazia alla spartizione lottizzatore dell'azienda quindi a cominciare dalla radio si è detto stamattina molti interventi
Beh io dico che sono tutte e due obiettivi importantissimi mi soffermo un attimo sulla lottizzazione
Io credo che non ci non sia possibile soltanto per battere la lottizzazione inventare un modo diverso sul piano organizzativo
Ma bisogna battere una forma culturale una una mentalità io io di questo me ne sono accorta ragionando con me stessa e ho capito che della mentalità lottizzatore via
Io di quella cultura io facevo parte e faceva parte tutto il movimento che a metà degli anni settanta a
Diciamo dato vita alla riforma dell'azienda radiotelevisiva perché credo che dietro la lottizzazione è l'aspetto brutale diciamo del di una una cultura che potrei chiamare quella del pluralismo
Ossia una cultura che considera il mezzo radiofonico ma il discorso e analogo per quanto riguarda la televisione considera questi immensi pericolosi
Da temere sotto tutela
Ci sono ragioni storiche per io non sto ad analizzare le ragioni storiche per cui questa questa mentalità a dice si è consolidata si pensava una volta la diciamo anche a alla impossibilità di di concepire una rottura del monopolio cioè allora tralascio diciamo queste considerazioni che gli operatori qua dentro ci sono più o meno tutti operatori della radio e della televisione l'Est le conoscono molto bene
Allora per per queste ragioni si è pensato si è consolidato una cultura che vedeva la radio la televisione sotto tutela prima diciamo di una forza che può essere anche una forza religiosa per avventura ma nel nostro caso era una forza politica
E poi per per forza per per la forza delle cose rompendo il meno il monopolio
Di una appunto di una concezione pluralistica e quindi
Inevitabilmente secondo me lottizzatore a perché
La la lottizzazione è l'altra faccia del pluralismo capisco di dire forse una una cosa scandalosa ma insomma la la pongo alla vostra attenzione così come la sento
Ecco ora io penso invece che la radio e il discorso si può fare analogamente per la televisione debba lasciata libera esca di essere se stessa debba essere la radio debba essere lasciata nelle mani di dei professionisti della radio di chi la radio la fa
E allora anche
Se se le cose sono così anche io come come diceva Marina Tartara stamattina Ho un sogno quel sogno che voglio mettere a a a disposizione di tutti noi per vedere di poterlo confrontare con la realtà
O il sogno di un di una radio quindi che sia libera di inventarsi continuamente che inventi continuamente formule e linguaggi
Che sia capace tempi di identificare il suo pubblico o i suoi pubblici di volta in volta una radio agile che come diceva Marina Tartara abbia la capacità di contrattare con molto agevolmente di contattare contrattare molto agevolmente collaboratori perché alla radio si deve fare sempre sempre subito e si deve fare immediatamente non ci sono i tempi lunghi della delle al che talvolta anche la televisione Asa benché diciamo la la televisione stia diventando molto radiofonica secondo me giustamente sotto questo profilo
Ecco e proprio perché la radio segue io penso che sia un mezzo estremamente spettacolare al contrario di quello che diceva
Gloria Buffo la sua spettacolarità deve essere garantita da una particolari agilità dalla possibilità che un gruppo condirettore alla a alla sua testa abbia la capacità di organizzare questo flusso continuo di parole e musica di organizzarlo secondo una propria coerenza una una coerenza che viene scelta che viene perseguita
E naturalmente nell'organizzazione di questo flusso di parole e musica si possono fare ipotesi varie si ipotesi varie sia di come questo flusso debba essere organizzato di che tipo di parole di che tipo di musica di quanta di quale quantità di quale rapporto tra un certo tipo di parole un certo tipo di altre
Si può immaginare diciamo le caratterizza dazioni trarrà di o più colta radio più giovanile radio sono tutte quelle che venivano dette stamattina che sono state riprese in altri interventi ma se ne possono fare mille che secondo me sono diciamo ancora più semplicemente quella che un direttore
Eventualmente di un canale decide di fare propria e questo direttore eventualmente dall'editore viene scelto proprio perché magari diciamo decide di fare propria un'idea di target un'idea di organizzazione del flusso di parole e musica e poi coerentemente la porta avanti con con un gruppo ecco perché io dico nel mio sogno allora la RAI per essere la radio per essere così deve essere libera dal peso della partitocrazia
Ma non solo dal peso della partitocrazia io credo che la radio
Proprio perché è un mezzo agile spettacolare mal sopporta ogni forma di burocrazia che io riprendo in pieno l'intervento di Marina Tartara diceva delle cose chi chi ha lavorato in radio sa bene le cose che le diceva
E secondo me mal sopporta anche un altro tipo di peso e quella dico con con
Diciamo anche dubito sa mente anche con tutto il rispetto che è dovuto ma secondo me non sopporta male i pesi delle corporazioni
Mal sopporta il peso di professionalità che si sono costituite fuori di se stessa
E qui
Arriviamo diciamo Marina Tartara sta perché ha detto un sogno e delle preoccupazioni e allora gli ho detto il mio sogno di con la mia preoccupazione libri prendendo molto del il suo discorso allora io dico
La mia preoccupazione e che invece siamo in Italia e in Italia abbiamo non solo la partitocrazia che su questa abbiamo tutti deciso di volerci battere questo è un punto fermo interessante che si è venuto fuori ma abbiamo anche una particolare forma o di organizzazione della della della informazione giornalistica una una forma particolare che dà luogo a una corporazione
Ecco allora la mia preoccupazione questi perché la proposta che è stata fatta stamattina nella relazione di Menduni
Diciamo possa si possa prestare il fianco all'accentuazione di questa separatezza
Tra una professionalità che nasce prima della radio e la radio che mal sopporta ciò che non non le non le sta come un guanto ciò che non nasce dentro se stessa
La la famosa agenzia che dovrebbe fornire diciamo
Informazione per ogni canale al di là del target spiega il canale si è scelto al di là anche bella impostazione che sta dentro la testa del gruppo dei dirigenti o del direttore che ha deciso che che che farà acclarati
Ecco perché è di nuovo citando merita TAR io su questa mia preoccupazione vedo con molto favore la sua proposta di un Paese il nostro Paese è quello che è quindi penso sia difficile anche volendo combattere fortemente per la radio battere una corporazione però nella sua proposta quando dice finiamo
Diciamo questa agenzia di news
Ma non perché non tutti i giornalisti siano siano lì che sia che riformi Scano anche nelle reti per fare altro e cioè per farla radio io dico
In modo che diventino con una battuta racchiusa in una formula invece che giornalisti dovrà distinti
Qualche parola sulle donne
Le donne la radio hanno avuto hanno un rapporto molto importante secondo me la radio ha sempre parlato alle donne
Si è sempre occupata molto devo dire anche la televisione
E al contrario dei quotidiani dei giornali quotidiani
A e le donne
In compagnia diciamo un contraltare hanno un rapporto forte con la radio sia come ascoltatrice l'hanno avuto nel passato gli anni Cinquanta e Sessanta vedono radio si occupava delle donne perché le donne erano casalinghe nera ad un mezzo che molto vicino alla a chi fa un lavoro solitario domestico eccetera
E forse proprio per questo le donne hanno ricambiato con grande attenzione la radio e poi nel momento in a mio avviso uno dei momenti felici della storia di questo mezzo che è stato alla metà degli anni Settanta diciamo quando la ragazza piuttosto capire la realtà coglierla sa ha saputo entrare in rapporto con Nesta ma c'erano state anche altre cose citava Veltroni sta mattina alcune esperienze come per voi giovani che sono stati in effetti importante dello stesso segno e della stessa cultura i due più lungo
Ebbene intranet ha degli anni settanta la radio a incontrato le donne in in un altro modo rinnovandosi dando la parola loro facendole diventare soggetti della del messaggio
E sono nate delle trasmissioni che erano un po'tutti sono state molto importanti uccido prima di tutto la più importante sala F
Ecco è significativo che
Ora lo dico con simpatia lo stesso Veltroni ha citato molte imposte importanti trasmissioni della radio come per voi giovani però abbia dimenticato sala rette che io credo sia stato uno dei programmi più importanti della radio
E anche sul terzo programma noi voi loro donna poi Moretti ecco io credo che queste due trasmissioni che per anni sono state voi sapete tutti c'era detto Menduni stamattina che l'mattino radiofonico corrisponde alla prima serata televisiva quindi queste due trasmissioni che per anni contemporaneamente hanno occupato lo spazio privilegiato nella dell'organigramma della RAI della palinsesto della radio
Bene sono state di di grandissimo rilievo e di grandissima ascolto salette diciamo avuto ovviamente seconda rete radiofonica la più importante sull'ascolto
Io so altissimo altro tempo ma diciamo anche per quanto riguarda
Radio tre cioè nell'ascolto tutto più modesto per ragioni che sappiamo di Radio tre però diciamo la la trasmissione delle donne è stata la trasmissione di più di più alto ascolto veniva subito dopo prima pagina
Allora ignorare diciamo questo patrimonio che le donne hanno accumulato nella radio secondo me si può fare si può fare perché si fa
Però si sa secondo la logica della legge del più forte
Non si può fare secondo la logica della ragione e della giustizia e dell'equità
Quindi io penso che se noi invece vogliamo ragionare non secondo la la la legge del più forte ma secondo la legge che l'equità della ragione noi dobbiamo vedere come questo patrimonio non sia totalmente già già in parte disperso non vada veramente del tutto disperso in che modo il multiforme
Comunque Gloria Buffo faceva stamattina delle proposte si possono si possono raccogliere o no ma possiamo ragionare tutti insieme vedere in che modo e in che forme questa eredità può essere raccolta sviluppata portata avanti fatta fruttare
Qui è scritto curo a parlare otto Fava
Sandra
Rosso e non salati dottor Fava
Avremmo senz'altro la parola
Grazie
Voglio dire poche cose
Partendo in particolare da una che stamattina ascoltandoli del consigliere Menduni va riempito di profonde entusiasmo della sua proposta
Complessa c'è un dettaglio appunto gli atroci ho sbagliato quello di ripristinare una scuola dizione
Giornalisti Perduca questi registi per chiunque
Vada ad un microfono
Ma il passo avanti è una esigenza che noi sentiamo perché
Probabilmente tra le difficoltà che la radio
Incontrando il suo propulsi la radio pubblica voglio dire al suo proporsi quotidiano difficile ma insomma questa congerie sgradevole
Di accenti dialettali
Di fiati presi male di pronunce inesatte un dettaglio non piccolo e quindi non piccola cosa sarebbe riaggiornare la radiofonia su questo specifico che riguarda la sua virgolette professionalità
Altre cose sono largamente condivisibili qualcuna l'esplicito proprio così per ricordarmele io stesso
Ma insomma la scarsità di mezzi nella quale la radiofonia opera
Ma è la una certa vecchiezza del personale che viene impiegato pedinamento e voglio dire a partire dalla mia barba bianca per finire a ad una media che supera i cinquant'anni
Largamente al clima debbo dire quasi catacombale
Del quale per tanti anni la radio si è mossa
E da cui abbiamo cercato per la verità in tanti a Radiotre certamente ma anche a Radio uno
E anche Radio due di rimuoverlo e dispone
Poi certamente insomma qualche piccolo risultato si ha avuto perché non è rilevante
L'assoluta penalizzazione in termini di ascolto che abbiamo noi
Immaginate il vero momento un privato radiofonico che abbia
Insomma ingaggiano investimento giornalistico
è una televisione pubblica che Appiah
Un'aggressione sul piano delle frequenze come ce l'ha la radio pubblica e voi vedete che anche il bilanciamento dei rapporti lo dico per contribuire alla discussione
Come si è un po'diverso che si profila un po'diversamente rapporto vittoria sconfitta TV pubblica tv privata radio pubblica radio privata avrebbe avuto diversi
Quindi abbiamo ragione di chiedere o della radio che che ci si ascolti che ci siano le frequenze che ci sia un
Personale più aggiornato
Che affluiscono anche da noi ben selezionati programmi si registri e giovani giornalisti
E che siano possibilmente vincolati da una da un interesse a produrre
E capirete che abbiamo ragione di dire che somma i mezzi tecnici per esempio si è parlato mi stava direi stereofonia io non so neanche sicuro al cento per cento che il segnale che lo mandiamo sia stereofonico quante stereofonico quello delle private sono problemi tecnici con programmi che hanno una qualche eco anche dei tecnici della RAI della radio
Al nostro fatidico settimo piano insomma c'è tanta roba su cui poter incominciare un lavoro di riforma senza troppe specie per adeguare la radio al suo ruolo competitivo
Beh detto questo però io una piccola cosa mi permetto di dirlo consigliere vendute che muovo amabile intelligente spiritoso e debbo dire o delle persone con cui dirigenti della
I dirigenti faticatore di in prima fila del della RAI possono avere un colloquio sette
Ecco se qualche cosa avrei gradito di più della sua relazione che per tanti aspetti ripeto va bene
Sarebbe stato un po'una Anatomia della giornata Radio Four
L'obbligo di una radio che adesso non so se linguaggio sociologico
Ma sia sociologico che sta antipatico parlano altri termini per usarlo a ipotesi genera registica
Non specialistica l'ipotesi che il consigliere venduta prospettato nel suo disegno e sulla quale io poi francamente chiedere tempo per mettere mi pare molto interessante e invece l'ipotesi specialistica una radio ipotesi specialistica
E il pubblico dai quindici ai quarant'anni dai quaranta ai sessanta alle ipotesi regionale l'ipotesi politico parlamentare targhette età diverse quindi siamo sull'ipotesi specialistica ma non ci sarà consegnata un'ipotesi generalista etica della radiofonia che abbiamo dovuto gestire era un tempo nel quale la RAI la RAI con la Rai radio e televisione
Rappresentava il totale della società ascoltando devo guardate e negli anni debbo dire probabilmente in quindici anni la situazione si è modificata
Bene vanteria di una giornata radiofonica è l'anatomia di una giornata dannata
In cui lo dobbiamo impegnare su queste ipotesi genera misticamente mezzi ridicoli personale insufficiente
Mezzi tecnici debbo dire a dir poco l'acclusi con risultati che dato questo beh è gravato di partenza so a dir poco strepitose e sì cioè
Le radio private hanno superato con la linea del Piave da alcuni punti non c'è dubbio
Ma come consistenza e come professione e anche come servizio visto che stamattina ne abbiamo parlato
La sola radio possibile in un Paese civile e la radio della RAI Latteri lo sottolineo grande ammirazione per lavoro degli amici ed altri mala due ma la uno e questo mi pareva giusto ricordarlo
Ma ci guardiamo cioè su una ipotesi che è diventata un un poco sole dal piano piano sta diventando forse anacronistica ma ne forniamo
E cerchiamo di rinnovarlo con i mezzi che vi ho detto
Che ci vengono forniti che sono pietosi
Cerchiamo di fornire al cittadino italiano considerato come un insieme di targhetta amplissimi che cosa l'informazione di chi affronta la giornata la cultura del viaggiare del muoversi Adesso parlo della mia della rete che dirigo da quasi quattro anni
Poi certamente l'informazione giornalistica poi che cosa poiché ma un talk show che animi la giornata individuando i Problemi Debuchy l'attualità che poi dopo che cosa per lo sbarco o di svago fondo Lara anche la radio viene come la televisione come il cinema come tante altre forme di spettacolo dal grande albero dello spettacolo e allora vi diamo la musica e lo quali chiusi dal cantare italiano Alcantara americano ma si va lì a cantare italiano perché no
E poi e poi ci sono altre trasmissioni di servizio del pomeriggio perché c'è l'informazione sull'ecologia c'è l'informazione
Sulla medicina c'è la tecnologia che incalza ci sono i chiarimenti c'è quel poco di dibattito politico parlamentare che ci viene richiesto di già oggi
Di passare di non sacrificare
E poi possibili si tramonta verso la sera quando il tavolo a la cultura e e che bella e che per la cultura io sono orgogliosissimo di una trasmissione della Rete uno radiofonica che il paginone
Paginone in cui noi offriamo agente della fama di Giulio Giorello
Centottanta mila lire lorde pervenire a parlare per un quarto d'ora
Al suo livello
Di epistemologia con chiarezza
Questo è una rete che passa per Rete popolare
E poi la le serate va be le serate non siamo competitivi certamente con la televisione ma dobbiamo pur dire siamo tre reti così andiamo tutti dello stesso messaggio all'ascoltatore
Vi diamo la telefonata l'emarginato oppure diamo qualche cosa di diverso
Monza d'una grande opera lirica con dibattito la storia del folklore ecco gli siamo corsi su questa ipotesi e questa mi pareva che tutto sommato meritasse di essere ricordata no perché si abbia bisogno di medaglie ma perché si ha bisogno di misurare la profondità dell'innovazione che dobbiamo fare perché la radio viene da quindici anni di questa storia senza contare i precedenti
Una radio su ipotesi specialistica anziché generalisti dica e possibile discutiamone siamo qui per farlo non è da escludere ma insomma ecco la radio anche la RadioRai in questo momento con i suoi bilanci d'ascolto più larghi comunque dei bilanci sui quali può contare e delle forze che le sono state affidate ma insomma anche la radio RAI qualche cosa di positivo nella scarsella
Se l'è portata grazie
Pietro Carini diamo la parola Paolo vigevano
Tesoriere di partito radicale
Grazie ma più che come tesoriere di del partito radicale intervengo in questa sede con un altro cappello che è quello di editore di radio radicale chiamato in causa direttamente dal intervento di questa mattina
Almeno da una domanda che rimasta senza risposta
Del presidente della RAI Enrico ma sardina manca nel
Diceva nel momento in cui la RAI riuscisse finalmente a dar vita ad un canale per l'informazione sull'attività del Parlamento e delle altre istituzioni questo servizio troverebbe un riscontro finanziario attraverso una convenzione col Parlamento spesso Franco francamente aggiungeva manca non ho mai capito perché è un servizio di questa natura si sia dovuto finora basare sulla meritevole ma tuttora privata iniziativa di radio radicale quando questo è per definizione un compito di servizio pubblico
Ma alla quesito che
Si è posto che ha posto come Enrico Manca questa mattina voglio brevemente rispondere
Perché questa domanda sinceramente ce la siamo posta anche noi in quindici anni perché sin dall'inizio come radio radicale noi non abbiamo voluto fare un organo di partito ma sin dall'inizio dicevamo questo noi devolvo diamo il finanziamento pubblico che non utilizzano per parte per il partito radicale onde proviamo a attentare i prefigurare immaginare quello che i radicali possono concepire come attività di servizio pubblico
E questa è stata la nostra linea di condotta in questi anni non c'è dubbio quello che manca dice il vero radio radicale è un soggetto privato e aggiungo un soggetto di privato e chiaramente esplicitamente di parte che però al quale da tutti viene riconosciuta un'attività un ruolo disservizio
Di imparzialità perché il servizio svolto che non ha avuto significativi riscontri negativi ma sempre e comunque quell'articolo sul servizio svolto da radio radicale ha riconosciuto unanime però ci troviamo di fronte a una contraddizione
Che nel fatto da una parte un servizio pubblico la RAI formalmente per legge il servizio pubblico che non svolge questo tipo di attività di servizio dall'altro soggetto privato di parte che svolge da quindici anni riconosciuto unanimemente questa attività di sera
E perché viene fuori oggi di nuovo questo problema
Viene fuori e riemerge oggi come già era emerso nell'ottantasei per bocca dello stesso ma anche nella sua relazione alle al momento dell'insediamento la presidenza della RAI in riferimento all'attività svolta dalla grafica
Perché allora come oggi il rischio concreto che questa attività di servizio cessi è nelle cose e nei perché allora radio radicale stava per chiudere
Oggi siamo in fase di avviati di aver avviato le procedure di liquidazione e lo facciamo con estrema serenità
Perché quello che sta avvenendo con questi interventi con i riconoscimenti è una soddisfazione quella di aver portato avanti questa attività di servizio per quindici anni che è andata al di là di quello che era nelle nostre possibilità le nostre i nostri doveri o e i nostri impegni andata ben oltre e aldilà quindi anche ormai delle risorse economiche di cui disponiamo
Nell'ottantasei per risolvere il problema di radio radicale
Radio radicale dovette qualificarsi come organo di partito per ricevere un contributo dallo Stato attraverso la legge prevede ma questo contributo che è uno snaturamento del servizio reso da radio radicale e del ruolo di attività di servizio che radio radicale svolge viene necessariamente a legare contributo all'esistenza del partito radicale a un oggettiva disomogeneità tra l'attività svolta e il titolo per cui vengono percepiti desiderare quindi una commisurazione che se mai legata al potere alla
Rappresentatività politica alla del partito radicale ma non alla ruolo di servizio e allora quello che oggi noi tentiamo di porre abbiam tentato all'ordine del giorno del parlamento e come risolvere questo problema un patrimonio di informazione un patrimonio di attività che rischia di sparire
Dall'altra parte la RAI in Consiglio comincia a parlare
Di
Ma si non si si ricomincia a parlare
Di disponibilità e interesse della RAI a svolgere questa attività
Disponibilità interesse che è stata enunciata per la prima volta è stata richiesta per la prima volta se non mi sbaglio mi novecentottantaquattro dalla presidenza della Camera
E che ancora oggi al alla quale ancora oggi si risponde solo con intenzione
E con impegno il rischio è però che questa attività avvenga l'attività del servizio svolto finora vengano a mancare perché agli americani
Mi abbia sempre che se la RAI
Svolgesse questo servizio noi saremo pronti immediatamente e ben felici di non svolgerlo non più e di perché riteniamo che sia un compito
è vero che il tipo di servizio
Può e l'abbiamo dimostrato in questi anni essere svolto anche da emittenti private la delibera approvata dal Parlamento nella scorsa estate già apriva questa possibilità all'emittente privata
Cosa che e perché perché le caratteristiche del servizio della diretta integrale che hanno un sono un onere comportano un onere per l'emittente
E anche un onere anche in termini di ascolto perché non possono mai a vivere elevati a scuola
E quindi c'è un contrasto oggettivo proprio tra la possibilità di aprire tra le esigenze di tipo commerciale esigenze di ascolto per un evidente che svolga questo servizio
Non c'è dubbio che è un di un servizio si tratta di estrema utilità e che non si può misurare in termini commerciali
E possibile arrivare a stipendi però è molto semplice come servizio perché anche l'imparzialità
Che radio radicale a garantito in questi anni recherà garantita per certo in certi momenti è stata estremamente duro riuscirà anche assicurare la trasmissione in diretta del Parlamento quando addirittura la presidenza della Camera si interrompeva questo servizi però le caratteristiche del servizio sono estremamente semplici le forme di controllo sono estremamente semplici e quindi le convenzioni anche con emittenti private possono essere agevolmente fra perché abbiamo fatto un paziente un contratto con la Regione Lazio di importi
Ridicoli rispetto al a quelli che possono essere i costi e le offerte che la RAI ha fatto ad esempio alla Camera recentemente che sotto il con una semplice contratto e con forme di controllo anche con forme di controllo un quote di controllo veramente bassi hanno assicurato l'imparzialità l'integralità di queste trasmissioni però l'unico contratto Serbia stipula
Analoga forme analoghe sono si son verificati in altre comuni e regioni d'Italia da parte di altri emittenti anche televisive
E inoltre il problema io ho studiato una proposta di legge che potrebbe introdurre forme agevolazioni per convenzione di questo tipo
Che ha avuto una resiste una reazione abbastanza negativa da alcune parti dell'emittenza privata con attraverso la quale con un costo dell'ordine dei venti miliardi l'anno potrebbero essere assicurati da parte di più in niente
Le trasmissioni da parte del Parlamento dall'altra delle assemblee regionali dall'altra del ad esempio dei consigli comunali di con epicentri coi superiori a cento mila abitanti
Con un costo veramente ridicolo per
Per lo Stato potrebbe essere assicurato un servizio in maniera estremamente semplice e con forme di garanzia quasi assoluta perché proprio le caratteristiche della trasmissione lo assicura
Che dette comporta molte ore di trasmissione quindi potrebbe costituire soprattutto per quanto riguarda il Parlamento un onere notevole per quello che riguarda l'ascolto radiofonico e quindi l'impegno
Orario ritrasmesso ma ritorno al problema il problema è se c'è la volontà politica di assicurare questo serve
Noi non possiamo
L'ho detto se la RAI è in condizione e lo dimostra concretamente di svolgere questo tipo di attività con le stesse caratteristiche di integralità ed imparzialità che abbiamo assicurato questi anni
Radio radicale si tira indietro
Il problema è un altro il problema e non fidarsi solo delle buone intenzioni quindi per non fidarsi giocare a carte scoperte problema intanto assicurare che almeno per ora quel servizio che radio radicale assicura
Possa proseguire fino a che la RAI non sia in condizione di svolgerlo con adeguata caratteristiche di completezza e affrontando i necessari
Bisognerà anche valutare ma fu secondo me questo è un aspetto minore i livelli di costo per lo Stato
Il fatto di farlo sorge l'emittenza privata
Ed io mi tenta privata fallo svolge invece la RAI ma perché l'offerta che c'è stata recentemente alla Camera da parte della RAI è stata per costituire una rete analoga a quella di Radio Radicale UNI impegno di cinquanta miliardi solo per la realizzazione degli impianti
Quando quello che noi come Radio regale chiediamo per poter proseguire questo servizio coi stipulare delle convenzioni è un una tantum di Ventimiglia
Il problema è però entra in una logica che vanno risolti i problemi che va affrontato la il problema di come salvaguardare questo patrimonio che attività svolta in quindici anni per assicurare poi si trasformi che venga assorbito che venga svolto dal servizio
Problema è come non restare sul terreno delle buone intenzioni
Perché diciamo sulla strada del inferno ci siamo da molti anni per quanto riguarda la radiofonia problema è smetterla di lastricata di buone intenzioni e passare invece a degli atti concreti che potrebbero essere piccoli ma risolutivo
Paolo vigevano ora la parola a Piero De Chiara successivamente interverrà Beppe Giulietti
Quando un partito di sinistra e di opposizione avanza la proposta settoriale lo fa solo per razionalizzare l'esistente per gestire meglio un'azienda per soddisfare una domanda inevasa
C'è sempre un'ambizione trasforma Trichet che non sarebbe furbo nasconde nostri interlocutori
La proposta al centro di questo convegno è chiara semplice limitata un solo mezzo di comunicazione la radio e solo il procedimento pubblico le reti RAI
Sotto questo aspetto è una proposta di grande buonsenso ben costruita destinata incontra l'interesse come già mi pare sia avvenuto in questo convegno del suo interlocutori politici aziendali e professionali con una realistica probabilità di essere almeno nelle sue linee essenziali applicata eppure non mi sento di indebolire il suo pragmatismo e la sua reale visibilità svelando l'ambizione più profonda che ci spinge a insistere su questo argomento
Insistere perché molti di noi da molti anni
Si sforzano di ragionare in termini di sistema misto in questo settore
Anche a partire da periodi in cui pure questa l'idealista misto era malvista anche dalla stesse forze di sinistra per una antico inveterato vizio centralistico e specialistico che per fortuna stiamo superando
Sistema misto appunto che non è una locuzione difensiva tipo purtroppo ci sono i privati vediamo che cosa può fare il servizio pubblico per stare a galla no questa è la situazione deforme della televisione
Dove al capitale pubblico tocca il compito di arginare il potere privato di un solo uomo no in radio siamo più avanti non più indietro
Il sistema misto che è caratterizzato da tre settori che si che sono riusciti persino a farsi riconoscere dalla legge Mammì il settore comunitario quello commerciale e il servizio pubblico
Anche se già
Tendenze che è facile vedere da parte di piccoli gruppi
Legati ai grandi gruppi televisivi cercano di far naufragare questo pezzo della legge la legge Mammì che uno di quelli che per quanto molto giusto apporto potrei portare qualche risultato
Positivo c'è uno spot che va in onda su qualche radio che cerca di negare il carattere per esempio delle radio comunitarie e c'è uno strano balletto intorno un tentativo di scorporare la legge radiofonica dopo che un anno fa che pure c'erano i progetti già belli pronti invece il partito di maggioranza non vuol non vogliono fare come era giusto all'ora una legge solo per la radio
Bene già allora che cosa significa oggi servizio pubblico a che serve che cos'era di fonia industria leggera per eccellenza che non può essere fatto dal privato
Come rispondiamo a questa domanda che come stato di sé ricordato anche in questo convegno è una domanda che io aleggia in tutta Europa la funzione del servizio pubblico in radiofonia oggi ecco io credo che dobbiamo intendere l'azienda radiofonica RAI non come una nicchia più o meno grande separata e ma come lo strumento indispensabile per governare il sistema l'aumento da comunicazione comunitaria gratuita pura espressione dell'istinto ad agire comunicativo infatti l'obiettivo a cui mirare almeno per una forza di sinistra
La doppia commerciale il motore lo strumento indispensabile per massimizzare le risorse per convogliare all'interno del sistema ma il servizio pubblico in questa visione complessiva di sistema e non statalisti Cai volante solo con la moderna concezione del servizio pubblico si può interezza indirizzare il sistema radiofonico
Verso la sua quarta giovinezza dico quarta dopo gli anni Venti gli anni quaranta e i settanta non laccato tutti anni di grandi trasformazioni sociali e demografiche una quarta giovinezza che è possibile e necessaria
Sì necessaria concepiti non solo esempio storico agli albori di radiofonia stazioni improvvisate negli Stati Uniti venivano catalogate come resi Miniussi cavedio musica razziale musica Dini
Ma la radio si sa era stata inventata come telegrafo senza fili che aveva il maledetto difetto di poter essere ascoltato da tutti e quando i bianchi cominciamo ad ascoltare le radio di unire la resti Music allora nacque il jazz se e dopo il rock'n'roll
C'è un verso di una canzone di metalli underground che dice la sua vita fu salvata e Rocca dal rock'n'roll e ha scritto Wim Wenders sarei impazzito senza manager senza rock'n'roll a quest'ora sarei un avvocato senza ingiuria
Anche molti di noi sarebbe a qualcosa di diverso di meno e l'inquieto senza la ricchezza delle contaminazioni culturali
Forse è per questo che l'ondata proibizionista vuol toglierci anche non gli Stones Cerro
E invece no larario continua ad avere il maledetto difetto di potrà essere ascoltata da tutti e in Francia sta nascendo una nuova musica una nuova cultura figlia le contaminazioni che viaggiano sulle onde radiofoniche
Vero unico antidoto al veleno del razzismo con cui si misura l'Europa
Ma in Francia appunto incontra Luca al contrario che da noi Esiste la radiofonia esistono radio comunitarie un sistema commerciale che da solo fattura quanto volte quattro volte tanto il fatturato in tutta la NATO italiana
Perché il servizio pubblico fa il suo mestiere
Pianificazione delle frequenze innanzitutto in tutta Europa per esempio la distribuzione del segnale il l'interconnessione e assicurata dal satellite in tutta Europa anche in Spagna per intenderci in italiano
Poi formazione del personale con un frequente interscambio tra settore pubblico e privato a tutti i livelli tecnico dirigenziale giornalistico un vero e proprio mercato del lavoro dei mestieri che qui da noi limitato solo i disc jockey invece
Innovazione tecnologica innovazioni di prodotto e poi lavoro pubblicitario e quindi tagli alla Sipra voglio ricordarlo ha da sola la grande maggioranza pubblicità nazionale quindi in qualche modo un dovere di difendere i tariffe di costruire il mercato
Mercato dei programmi non c'è un mercato dei programmi la possibilità di conservare dei programmi di venderle di scambiarli tra settore pubblico e settori privato
E poi soprattutto formati differenziati delle reti pubbliche che si spingono sempre un passo avanti rispetto al privato usando e aprendo la strada per tutti diceva giustamente Polo donati anche la relazione introduttiva un canale di musica classica
Che oggi in Italia sarebbe chiaramente una forzatura rispetto al mercato
Ma non in prospettiva in California la radio che fa musica classico tutto il giorno peraltro indiretta perché sfruttando il fuso orario poi collegati con l'avvenimento in concerto che in in corso in quel momento in qualche angolo del mondo
Ebbene la seconda per fatturato pubblicitario parliamo di cifre intona duecentocinquanta miliardi annui
Per una regione certo ricca ma delle della dimensione delle del nostro Paese
E invece al contrario stare molto attenti a non inseguire pedissequamente settori che privato copre abbia ragione Natucci che senso ha la doppia Rete di musica leggera
Costruita Pesco piazzali privati che esteri orali ma costruita programmaticamente io ricordo il documento scritto dalla loro vicedirettore per la radiofonia che diceva dobbiamo fare come fanno i privati inventiamo delle reti di conduzione musicale
Leggera con me un conduttore rivolgiamoci giovani abbiamo visto risultati numerici sono sotto gli occhi di tutti sono in cartella
E anche sul ragionamento delle servizio parlamentare eh io son più d'accordo con l'intervento di vigevano
Ne abbiamo una radio che che a radio radicale che ha dimostrato di fare con affidabilità con una certa credibilità a questo servizio
E che quindi come dire ha diritto di ottenere una convenzione che gli consente di continuare a fare questo servizio certo la si può rafforzare si può schiera convenzione le garanzie che il Parlamento a che questo servizio continua a essere svolto con il massimo di imparzialità così come in linea di massima cala fino adesso ma che senso ha buttare la RAI in questo mercato inseguiti mercatini sono contestati già aperti da altri
La proposta di Menduni questa idea deformati c'è e c'è fino in fondo certo si può discutere il Gip timo se formati devono essere differenziati per i target di Tai culturali come prospettato la relazione o se invece in futuro la radio non possa saltare ulteriormente sua autonomia anche rispetto ai tradizionali differenziazioni in target
La discussione da fare in tempi ravvicinati
Raccolgo quindi che azione che ha portato qui Pellegrino con Cheney stazione di una discussione serrata che arrivi a una conclusione rapida e soprattutto vuole dare un consiglio una discussione che non prefigura che non è collegata con la vicenda televisiva che non si fa in radio quello che non si osa fa in televisione si veda come vada ma in cui si ragiona esclusivamente su questo mezzo sulle potenzialità e sui doveri e sulle corse possibili da fare nel mezzo radiofonico
Perché altrimenti si può le diamo troppo le cose faremmo un errore sia in termini politici delle cose troppo connesso rischio di non farsi senta meteorici perché perdiamo con l'acquisizione che abbiamo pure raggiunto almeno noi come partito dell'assoluta autonomia linguistica di ciascun mezzo di comunicazione rispetto agli altri
Voglio concludere non senza accennare ad un altro aspetto che Progetto radio qui presentato avrebbe su un più complessivo comparto l'idea di un'agenzia centrale d'informazione
Che certo non deve esclude la possibilità che i giornalisti blu per i giornalisti lavorino anche per i programmi così come sottolineato giustamente in questo convegno da me ne attardata liscia punte non è solo una indiscutibile razionalizzazione delle risorse umane dispersa in quattro resta testate radiofoniche
Si determinerebbe così accanto all'Ansa una seconda una sorta di seconda Agenzia primaria assolutamente competitiva per numero di giornalisti per tempestività dei lanci
Non mi interessa qui sottolineare te mentre l'anziano agenda capitale privato questa agenzia starebbe a capitale pubblico e quindi si creerebbe un sistema proprietario utilmente diversificato anche dal punto di vista la proprietà punto no perché davvero che mi interessa e che per la prima volta in Italia ci sarebbe una proficua concorrenza anche sulla tempestività bilanci delle notizie
Tutti sappiamo quanto importante può essere il momento in cui la fonte primaria lancia la notizia
E come spesso possono nascere distorsioni nell'impaginazione che ne derivano nelle fonti secondarie giornali e gli stessi telegiornali che in fondo sono anch'essi una fonte secondaria
Ebbene questo non sarebbe più possibile anzi dei più difficile perché l'agenzia radiofonica e Lanza si troverebbero ad agire in un proficuo regime di concorrenza
Voglio interrompermi perché quando parlo di Radio rischio di non finirla più certo ho riflettuto più avete visto Amenduni ci ha presentato una dei grafici che c'è una linea rossa che era la RAI una linea verde che non i privati io le tutto di più pensando alla linea blu
Una linea blu che certe molto e più alta di quanto non sia il fatturato pubblicitario in fondo sono ventiquattro milioni ascoltatori al giorno rispetto a poche decine di miliardi neanche molto più bassa di come potrebbe essere di come all'estero
Ho fatto intervento pensando a come possibile come è necessario alzare con la linea blu l'efficienza complessiva del sistema
Se nel far questo scusatemi
Non ho assecondato abbastanza il giusto spirito aziendale che so che c'è all'interno della RAI pensando cercando di interpretare così la cuccia di servizio pubblico scusate mi preme che rimane abbattute non perché amasse la RAI di meno ma perché amo la RAI la radio di più
Scrittura Giuseppe Giulietti a cui facciamo i complimenti perché è stato appena rieletto segretario del Sindacato giornalisti della RAI fatta apposta oggi
Si son tutte concordate danni queste cose
Io qui mi sono davvero Breve perché non o se no seguito al dibattito quindi soltanto alcuni etichettato dovrà intervenire un altro collega
Quindi prova a procedere per per spot
Io ho letto il progetto sulla radiofonia
E come si usa dire mi pare un progetto interessante però c'è un Pai problema perché non per essere dei tignosi ma l'opposto
Se si pone la questione va su pazienti anarchico se si ragiona come ragionano prima Ceccherini e da suprema da subagente anarchico sull'autonomia dei linguaggi sull'autonomia delle forme di comunicazione radiofonica
Sull'autonomia di gestione sull'autonomia di reazione sull'autonomia di spesa vero lo sono sempre più convinto che il problema sono le forme del governo di questa azienda
E che i due problemi lo dice pare nella nella relazione di Menduni c'è un accenno ma questo è il punto
Perché non è vero
Nell'attuale situazione del consiglio
Nell'attuale situazione dell'azienda dove l'elemento dell'appartenenza e l'unico elemento forte un elemento centrale qualsiasi sforzo di spostare il ragionamento dal chi comanda al che cosa si produce perché e destinato a essere sconfitto
Perché il punto assolutamente questo
Non c'è ipotesi tecnocratica o di ristrutturazione che possa passare seduce precedentemente una battaglia di politica per il cambio delle forme del governo di questa azienda
E questo è assolutamente legato al problema della radiofonia perché se la forma del governo è come io ritengo quella oggi dalla la forma di governo della RAI
Una forma arcaica culturalmente arcaiche
Vecchia inadeguata rispetto a ciò che è accaduto nel Paese in questi quindici anni
è una forma in qualche modo violenta
Perché un'organizzazione che ha nell'appartenenza
Nel concerto di appartenenza politica il suo prerequisito perché qua non è che si possa girare attorno a questo io non posso costruire una Subaru sin da radio
Con autonomia e anche di carattere filologico imprenditoriale
Se io non ho politicamente sciolto il nodo della separazione netta tra i conti di reazione del consiglio e i compiti di gestione di un'azienda di una su Pazienza
A me molto simpatico al presidente della RAI
Però è ora di finirla di far finta di essere tutti d'accordo
Io per esempio non parvero più di lottizzazione di tripartizione perché mi sono scocciato perché siccome il Maglio ognuno viene fa uno spettacolino sul tema superare la tripartizione superare la lottizzazione evidentemente c'è l'inganno
Si fa finta di uscire da questa forma per consolidare le forme del dominio
Io mi solitamente del Presidente su quale dissento su gran parte
E non è quello il modo di uscire
Non si può dire non riformiamo la Rai a partire dal tetto non ci si può inventare ogni mattina un progettino di sfalsamento orario dei telegiornali
Oggi le due cose messa in croce sulla riforma della radiofonica non ho capito nulla
Ho capito il progetto è stato presentato da Amenduni e poi dirò qualche cosa perché mi piace sfuggire non ho capito l'idea del presidente sulla riforma della radio proprio l'ho capito
Allora questo modo continui dire partiamo dal tetto inventiamo chip come rimodellare i telegiornali ma nel frattempo lo diciamo nulla sul ruolo del Consiglio
Sull'accesso alla professione sull'aggiornamento professionale lo diceva molto bene Ceccherini cioè quale cultura delle nuove figure professionali per la radio per la televisione quando dico questo non mi riferisco solo ai giornalisti questo la vecchia visione corporativa
Formazione professionale una formazione professionale impulso di tutti coloro che concorrono in radio in televisione al prodotto
Il radiofonia c'è un problema drammatico che si è persa coltura e poi perché non c'è una testa pensante
Non c'è una una struttura autonoma non c'è più la cultura temerario non c'è più la cultura degli effetti non certo da cultura del montaggio non c'è più il lavoro radiofonico non c'è più lo specifico anche nel nostro mestiere ma questo non è il frutto di tante persone cattive è il frutto di una concezione di Romolo reato radio televisione stroncando qualsiasi processo di riflessione sull'orario
Quando parlammo l'anno scorso per la prima volta di Progetto per la radiofonia perché dico le forme di governo sono la premessa Vincenzo Colico Vincenzo perché l'anno scorso con molto realismo filo di vada dato atto al direttore generale Biagio Agnes di un grande realismo di una grande chiarezza
E mi piace in questo modo di porsi ma di con chiarezza anche quando non lo condivido
Disse la riforma della radiofonia non si può fare
Ci sono le elezioni
Andare a toccare l'acqua tripartizione della radiofonia significa porre un problema politico che ha ripercussioni nella dallo stesso governo questo fu posto e fu detto con chiarezza al tavolo tra trattativa non è possibile procedere una ristrutturazione della radiofonia perché il problema del comando è prioritaria
Ecco perché riguarda in Simone che c'è questo problema che viene prima
Ora questo non è che ci condanni all'impotenza però io credo che la prima questione sia sapere che con queste forme di governo diventa impossibile procedere sulla strada dell'autonomia su questo non c'è dubbio
La diversificazione tra ideazione e gestione è vitale per la radiofonia perché dico questo
Perché vedete mentre noi facciamo finta di essere tutti d'accordo sulla maggiore autonomia per l'azienda sulla necessità di allentare i vincoli di appartenenza
E non è vero che la pensiamo tutti così
A tal punto che c'è un documento delle forze di maggioranza di questo Paese
Che discutere la ristrutturazione della RAI che cosa dice
Dice esattamente il contrario che va formato un comitato di gestione all'interno del consiglio di amministrazione che metta assieme maggioranza e opposizione in una formula di consociazione proposte in questo caso da un documento del governo che dovrebbe avere compiti di intervento sull'ordinaria amministrazione dice addirittura che il presidente della RAI dovrebbe avere diritto di firma e di controllo sull'ordinaria amministrazione dell'azienda
Cioè mentre noi ricerchiamo di autonomia il modello che sta passando un modello di distruzione dell'autonomia residua
Ora questa la prima domanda questo tipo di assetto di governo è un aspetto sostenibile o teoricamente ne va decretata la fine
Quale differenza c'è tra il ragionamento che si sviluppasse le unità sanitarie locali è il ragionamento che si sviluppa sull'informazione di servizio pubblico non si pone lo stesso problema
Io credo che le soluzioni possono essere diverse
Ma il nodo che è stato posto teoricamente in questo Paese una separazione netta tra la creazione e la gestione delle aziende di servizio pubblico per la RAI vada in modo totale
Allora un modo corretto di procedere quello di dire mentalmente non mi piace l'eccesso di potere che al direttore generale si modifica la legge dieci
Non quello di dire non mi piace e quindi moltiplicò successivamente le camere di compensazione questo ammazza ogni autonomia aziendale
Ecco perché si ricollega la radio perché questo quadro impossibile lavorare sulla pace non potremo che riproporre un modello similare televisione radio
Che ma costantemente assommando sì perché se il problema il controllo non esiste un problema specifico dell'organizzazione della radiofonia
Se questo è ma questo è il punto di partenza ho invertito il vecchio ragionamento perché solo capendo ci su questo chi oggi posso capire quali sono le disponibilità di ciascuno di noi
Io credo che la scelta della sub aziendam radiofonica questo rapido come sempre abbiamo fatto un congresso su questo tema e siamo totalmente d'accordo noi siamo per la sua pazienza radiofonica
Noi stiamo per un'azienda radiofonica forte autonoma con un proprio cervello l'azienda che rifletta che abbia un comando all'interno della radiofonia che abbia capacità di spesa che abbia capacità di reazione di progettazione qui su questo c'è una nostra assoluta disponibilità
Lo riteniamo fondamentali io potrei raccontare una serie di aneddoti
Che sono assolutamente come dire significativi quando l'azienda ha progettato l'aggiornamento professionale all'interno della RAI l'azienda ha dimenticato negli ultimi dieci anni avevi ragione negli ultimi dieci anni non c'è uno stanziamento specifico per la radiofonia
E tutto modellato su un'altra costruzione dell'azienda cioè l'assenza di un cervello pensante di un'autonomia per la radiofonia ha creato una devastazione assoluta mezzi
Ecco perché siamo d'accordo rispetto a a questo tipo di percorsi
Aggiungendo alcune cose qui siamo d'accordo sulla ricercata sui pazienti arati
Siamo d'accordo nello sviluppo dell'autonomia dell'azienda radiofonica
Sulla questione dell'agenzia unica questo è materia che non è stata discussa
Ancora al nostro interno
Noi però riteniamo che non possa essere assolutamente mantenuta in piedi questa struttura
Cioè che un modello fondato su quattro giornali raggi
Che nel contempo Perrone in grado di coprire le ventiquattro ore complessivamente dove non si riesce a creare un rapporto flessibile tra rete e testata
Dove secondo il rapporto tra rete e testata non può essere quello televisivo ma alcune ipotesi di Canale possono essere tranquillamente percorso all'interno dall'azienda radiofonica
Noi riteniamo che queste siano alcune delle strade percorse
Resta per noi un nodo che quello dell'autonomia delle testate autonomia dei direttori che deve essere esaminati
L'idea però di andare verso un'agenzia uniche
Be'sulla copertura delle ventiquattro ore su ventiquattro verso una diversificazione del prodotto
Non ci trova contrari io penso a situazioni di spreco di energie gravissime per esempio la vicenda della Direzione Esteri questa sorta di cosa ha lasciato al controllo della Presidenza del Consiglio
Laddove vengono massacrate energie professionali e non esiste più neanche un progetto all'interno di qua ma perché la di e non poteva essere riciclata rispetto a una vicenda di osservatorio Europa con quanto stava accadendo in cui no in Europa con una serie di competenze specifiche che c'erano
Che impediva una ricostruzione la ristrutturazione della Direzione Esteri un altro settimo in un altro senso
E penso all'esperienza del GR prede la rete tre ma guardate che l'unico progetto di ristrutturazione radiofonica che io ho visto
Aveva questo taglio
Levare venti giornalisti al GR tre portarne dieci al GR uno e dieci al GR due questo era l'unico piano elaborato sulla radiofonia questo con molta nettezza questo piano noi facciamo finta e vale come hai visto
Questo non è un piano di ristrutturazione radiofonia quello che l'azienda penso
è una presa in giro
Allora
Forse occorre all'interno di questa agenzia in all'interno di questa costruzione di diversificazione ragionare un po'di più sui rinforzi la radio locale
Noi abbiamo tre possibilità derivanti anche dalla dall'innovazione tecnologica di utilizzo dei giornali regionali che assolutamente sotto dimensionate nella relazione se non ricordo male si fa riferimento ai due grossi successi editoriali che sono il GR tre sette e venti alle ore dodici e dieci
Ora molti ricorderanno che il giro delle sette venti addirittura fu avversato quando fu avanzata la proposta dal sindacato raccolta da una parte del Consiglio che si spaccò su questa questione si spaccò il consiglio di amministrazione
Molti dirigenti d'azienda di sarà una follia questo GR sette venti la mattina locale non avrà futuro questo genere esattamente quello che ha il massimo d'ascolto è stato menato pubblicità
Dimostrando che c'è una richiesta in sede locale è una possibilità per noi di lavorare nella direzione del locale delle radio metropolitane delle radio cittadine secondo l'esempio già fatto a Roma e a Milano in certi in certe situazioni che tutto inesplorato
Cioè voglio dire non fissiamoci sulla struttura organizzativa se deve essere agenzia unica un'unica il problema è
La radio deve essere autonoma rispetto alla televisione mi pare di sì la radio deve avere una sua capacità di gestione autonoma mi pare di sì la radio deve uscire dal modello televisivo avendo un rapporto diverso tra rete e testata questa mi pare una terza questione
Mi pare che queste siano le questioni poi quali siano le formule cresta una testata unica deve essere un'agenzia deve essere un direttore ci deve essere un super coordinatore c'è una vecchia proposta di Albino Longhi molto intelligente perché è una persona capace intelligente
Di ragionare anche in termini diversi politica di Canale come un coordinatore di un coordinatore generale dell'informazione radiofonica e poi tre testate speciale traggo oltre che redazioni specializzate
Perché dico questo perché solo difficoltà all'interno della mia categoria quando si pone la questione la ristrutturazione si incomincia per un vecchio vizio che anche nel nostro cuore di giornalisti a ragionare quanto potere perdo
Siamo chiari quattro testate radiofoniche significano decide di promozioni significano decine di figure professionali andare a progetti di riaccorpamento funzionale procurano anche negli anni dei donatori d'entrambi rispetto alla situazione che si è consolidata negli anni inutile girarci attorno così
Beh io ritengo come sindacato questa sfilata raccolta che un sindacato si confronta con i colleghi vota qualche volta vince qualche volta perde ma non si possa dire no qualsiasi proposta di spostamento di una sedia non mi piace perché continuare a ragionare in questi termini di conservazione e la struttura aziendale
è un modo miope sta mettendo in ginocchio l'azienda
E così e alla fine ci metterà in una in una difficoltà tale per cui disegni di razionalizzazione non accompagnati dalla ristrutturazione diventeranno vincenti ecco perché presi Nagato diventa necessario accettare questa sfida e rischiare fino in fondo ultime due proposte ho terminato
Per quanto riguarda la radiofonia c'è un problema specifico lo diceva prima oceano piene colleghi io sono d'accordo
Se noi parliamo di Sub-Zero Inda di autonomia attenzione che stiamo dimenticando almeno io come sindacato spesso che c'è un problema di autonomia delle forme dei linguaggi della radiofonia
è scomparsa proprio la cultura degli operatori grazie
Allora noi abbiamo lanciato una proposta ne faremo una conferenza stampa giovedì giovedì mattina alle dieci e mezza presenteremo la proposta di ristrutturazione aziendale del sindacato dei giornalisti RAI
Non riteniamo che vada posto la questione all'interno dell'azienda che la grande scuola di comunicazione sociale di questo Paese non la può fare Berlusconi
La RAI deve avere dal Parlamento la delega il finanziamento per l'apertura di una scuola di comunicazione sociale nella quale si formino non solo gli operatori della RAI ecco perché penso alle proposte di Natucci alcune delle cose che c'era a vigevano
Devo dire che a radio radicale ma la solidarietà piena e sostanziale del sindacato dei giornalisti
Cioè dobbiamo chiedere che la RAI la famosa scuola quadri è una cosa vecchia la scuola quadri è una cosa tutta volta a fare un corso per il giornalista quindi dobbiamo rivendicare una scuola di comunicazione sociali nella quale gli operatori non solo i giornalisti
Operatori i programmi di studio coloro che lavoro nei più diversi settori perché solo anche facendo formazione assieme che si supera questa atteggiamento
Folle che c'è in RAI di micro corporazioni ciascuna della quali dice io sono giornalisti o al microfono non si occupa di programmi quindi è un del minuto io non la è una cultura spaventosa
Allora come la superi questa l'assunto di ponendo la questione di una formazione collettiva attorno a quella che è un'opera collettiva d'ingegno e di tecnici per i fantastici
Allora perché la RAI non si può candidare
Ad un rapporto tra pubblico e privato con il Parlamento anche la prova anche a allacciando convenzioni con le imprese per la formazione e all'interno di questa scuola porre la questione della formazione allo specifico radiofonica
Devo dire che dette tutte queste cose che forse non si faranno mai io però devo dire anche una cosa che questo riguarda i consiglieri d'amministrazione
Detto tutto questo c'è un problema che la radio in questo momento è in condizioni disastrose mi pare che nella nella redazione nella relazione ci sia se noi vogliamo rendere credibile un progetto di ristrutturazione della RAI di una sua autonomia una sua capacità di vita perché molti dalla radio so cosa pensano
Ma l'idea della sua azienda non significa uno sganciamento della radio lasciata senza risorse pubblicitarie finanziarie e costretta a vivere in un angolo c'è questo tipo di paura tra molti operatori la radiofonia che va detto perché non è un problema
Allora c'è questo tipo di di i no c'è questo tipo di paure le le paure vanno sempre affrontati
Ecco ma dico noi dobbiamo rispetto a queste considerazioni rispetto a queste paure che ci sono cercare di porre una prima questione come sindacato e all'interno del Consiglio
Che uno la radio non si ascolta più due mezzi tecnici non funzionano più tre organizzare delle dirette è diventata una cosa penosa
Ci sono situazioni nelle quali si lavora in condizioni assolutamente antidiluviani all'interno del radiofonia forse voi non lo sapete ma le ispezioni dell'Unità sanitaria locale al Babuino
Di fatto non si sono chiusi i locali solo perché si è chiesto di non pubblicare le relazioni
Perché non potrebbero essere installate le nuove tecnologie a via del Babuino non ci sono le condizioni per installare le tecnologie perché la ricerca bloccata perché ne abbiamo tutto il settore radiofonico sganciato ormai dal sistema Argos sganciato dalla capacità di intervento in presa diretta abbiamo una situazione strutturale
Che se non si riesce a intervenire nell'immediato c'è se non c'è una botta secca sul fa sul tema L'armadio si deve ascoltare le strutture tecniche devono esistere deve essere garantita la sopravvivenza noi rischiamo di arrivare a delineare un nuovo progetto in assenza del fenomeno e soprattutto
E ho chiuso soprattutto c'è un punto che sfugge perché
E perché bisogna sempre aspettare Romiti io ho avuto modo di trattare con con Medusa per molto tempo
E però non c'è niente da fare in questo Paese il vero ritardo culturale già è cominciato a dirlo non è che applica solo il sindacato affligge anche i presunti imprenditori rampanti di questo decennio alcuni dei quali sono degli analfabeti
E chi anch'io di inginocchiarsi ogniqualvolta qualcuno sul Sole ventiquattro Ore scrive due scemenze e qualcuno si terrorizza immediatamente dicendo mio Dio quale intelligenza
Partiva Giulietti
Mi voglio confrontare con
Diciamo la lista del delle proposte
Che sono state avanzate questa mattina con che animo mi si confronta confronto con l'animo di uno che perlomeno transitoriamente stai in tv
E come tributi presento la radio non posso fare a meno di domandarmi per esempio come come criterio dice beh vediamo se se quella cosa lì di cui si parla per la radio come dire funzionerebbe non funzionerebbe questo lungo confrontiamo non poco l'esperienza che ciò allora un punto mi trova d'accordo anche se dovrò spiegare un attimino perché ed è quello della ci intendiamo l'autonomia imprenditoriale cioè l'azienda asse
Perché sono d'accordo proprio perché sono d'accordo con Giulietti e cioè penso che
Il il problema della struttura di controllo sulla RAI sia molto più questione come dire di molle antagoniste
Di di logiche che intrinsecamente si oppongono o contrappongono qualcosa
Alla pura alla come dire alla la cura ovviata Andretta di comando dei dei poteri istituzionali e partiti partitici sulla RAI piuttosto che una una questione come dire di definire non si sa bene fra chi dove fra gli stessi che dovrebbero spogliarsi eccetera de delle regole più virtuose di quelle attuali
Fa ritengo che anche se si determinasse la possibilità di radunarsi tra tra tra boni viri il e cercare di definire il il sistema di regole che
Pone al minimo le tenti livello delle tentazioni possibili da qualsiasi di da parte di qualsiasi lottizzatore presente o futuro ebbene dovremmo sapere che sarà sempre con un sistema lasciato alle alle vicende della storia della cronaca
Quindi molto più mi sento garantito in linea strutturale di principio dal fatto che il l'atto quell'insieme di di realtà di cui sto parlando sia in sé costituito da da momenti capaci di di sfuggire a una qualsiasi forma di organi cinismo di allineamento riposa e non mi riferisco in questo caso alla presenza del celebrato pluralismo dell'opzioni culturali che politiche non è a questo tipo di ricchezza e di come dire dialettica antagonista che mi riferisco mi riferisco proprio alla come dire alla al fatto di costringere questa o quella parte del sistema in una logica che sì perché abbia un alcune sue ineliminabili ragioni dev'essere che in quanto tali il hanno una qualche possibilità di imporsi come elementi di forza corretti oggettivi al
Rispetto al concerto dei poteri che su quell'azienda si esercita allora in questo senso leggo l'idea della azienda del della diciamo della su basi Endo Aviendha separata in questo senso devo dire schiettamente e io non potrei fare altro dico questo che si dice per la radio va andrebbe benissimo per una quantità di altri di altri settori la vedo per per le televisioni
La vedo per il satellite ma comunque si può vedere o non vedere diciamo in questo caso mi pare assai mi pare con questa interpretazione del segretario persuasiva
Perché naturalmente si intende una subalterna separata nel senso che poi deve destreggiarsi o un'azienda dire meglio separata nel senso che poi verrebbe deve destreggiarsi per tenersi anche in piedi da sola
Altrimenti è soltanto una su basi andassi scritta e non si sviluppa nessuna come dire nessuna reale capacità di autonomia
Il
Allora il non essere una super azienda assistita significa trovarsi le proprie risorse insomma su questo mi pare che fosse detto scritto nel nel progetto
Ma e qui comincia ad avere però nel passo successivo che c'è nella nella nelle proposte di te questa mattina comincia ad avere invece un queste mi inducono dei dubbi intanto un dubbio metodologico sono a piuttosto dettagliate definiscono articolazioni di questa super azienda sostanzialmente nientepopodimeno che linee editoriali ora uno potrebbe dire ma sì ad un'azienda editoriale non definisce le linee editoriali allora non definisce niente
Ma per la verità qui mi sembra che avendo un problema di come dire di ricchezza espressiva che deve provenire dalla dialettica dei rapporti di forza imprenditoriali politici partitici
Affidati alla realtà noi non abbiamo tanto un problema abbiamo piuttosto il problema di definire questo mi riferisco ancora all'incipit di Giulietti che il problema della dialettica dei poteri poteri di fatto come vedete mi riferisco a poteri di fatto istituzionale a imprenditoriali
E lasciando coi direi al esattamente alza alla al al Sud imprenditore o ripeto meglio all'imprenditore costituito una volta che ha la missione di reggersi coi piedi suoi
Esattamente come faremmo con un bambino che impara a camminare di decidere se un po'la strada che vuol percorrere e in questo senso quindi anche la scelta del target contro targhetta del che cosa insomma in sostanza trasmettere come renderlo affascinante sui sui canali che gli sono affidati
Allora perché senza questo cominciamo questa famosa autonomia imprenditoriale a privarla esattamente della prima cosa in cui si dovrebbe esercitare e cioè della possibilità di darsi il progetto concreto da cosa da fare
Ma il
Vedo
E questo è mi sembra un punto critico delle delle proposte che ho sentito
Il un punto critico che verifico particolarmente nella nella nella situazione che non riesco a a distinguere bene dei rapporti fra diciamo nelle proposte fra agenzia agenzia anni USA e
E canale reti e reti
Insomma il a parte il fatto punto che mi sembra una questione
Di
Di dettaglio ma di quel dettaglio fondamentale che poi determina determina le cose
Il
Mi pare però che una cosa che non possa funzionare
Perché il
Implica necessariamente un
Dualismo come si dice del tre volte di dualismo al quattro volte di dualismo insomma un Isma'
Di poteri e di volontà nel determinare la concretezza della del dell'attività editoriale sul di questa di questa subalternità
Do Isma'provocato da cosa ha provocato dal fatto che il il direttore del canale uno che naturalmente avrà un suo obiettivo no dovrà avere un suo obiettivo dovrà fare Totta raccolta contribuire a un progetto di raccolta pubblicitaria complessivo della su pazienta suppongo non vedere altro modo di di procedere così quello del due così polo del tre e di quant'altro
Naturalmente non sarebbe padrone del delle condizioni di base con cui possa assumersi una responsabilità e corrispondere all'obiettivo assegnato perché perché il il Governo della della comunicazione quindi del prodotto su quella sul sul canale che gli ha affidato come dire dovrebbe ogni tanto fare i conti o con un convitato non so che non ho capito se se se Coco conico diciamo con inserimenti laterali no di una diversa fonte di produzione
Di comunicazione non vedo essendo due le le fonti di di di di organizzazione del prodotto di cui una se ho capito bene l'Agenzia sostanza mi pare di capire la con una sorta di testata unificata
E il trasversale al ai canali di emissione e gli altri i invece con un con un obiettivo di identità per così dire identità editoriale regredire verticale e non non come dire come guidare insieme una macchina non
Infatti mi sembra una piuttosto come dire il mi sembra che venendo meno a questo punto it i punti di responsabilità a cui è completamente possibile far carico di di raggiungere obiettivi e risultati
Ebbene allora cominciano a essere privi di chi privi di responso di possibilità di responsabilizzazione tanto per cominciare il il il capo dell'agenzia e capo evitati i capi dei canali ma se sono privi di responsabilità loro en Ines inevitabilmente per un come per un risultato che risale dal basso
Sarà privo di responsabilità anche il vertice della del del della su pazienza e a questo punto noi non avremmo fatto un una una super azienda dotata di reale capacità di autonomia in quanto effettivamente responsabile e avremmo in realtà una come dire una sotto un sottodimensionamento assistito di di una cosa che in qualche maniera già c'è
Dovete scusare il lei il termine assolutamente non soft con cui dico queste cose ma non vede l'utilità insomma non è che mi mi sento chissà dove di tre cose dove addirittura fare il diplomatico ho ho c'ho ragione o sbaglio meglio meno capire chiaramente
Che cosa intendo dire
Il e certo che ci sono la le proposte toccano toccano problemi mica da poco problemi realizzi mi c'è quello della dispersione per esempio di quegli operatori assonante fondamentali anche perché nessuno la maggior parte la stragrande maggioranza degli operatori della comunicazione radiofonica che sono i giornalisti qui abbiamo il peso diventa insomma del
Decoro insomma del dell'ordinanza del del fatto che ancora facciamo i conti con queste cose e via dicendo no è un fatto e probabilmente ha ragione chi dice che il e che si pone il problema di risolvere di risolvere questo problema cioè dice come facciamo se disperdiamo queste cose qua avremmo come dire una informazione ma fatta un po'un po'da tutte le parti
Il bene cui problemi concreti bisogna misurarsi io non non voglio negare questo fatto
Il quello che mi pare di dovere
Come dire
Sigle di dover dubitare che possa essere una soluzione
E quello di cercare la soluzione partendo dalla negazione delle caratteristiche operative più intrinseche e delle casistiche autonomia linguistica come dire e idee di creazione di una corte delle più essenziali per impacci operativi
Quelli che poi si devono per l'appunto misurare rispetto alla alle capacità di auto sopravvivenza
E vero non non tutti i settori dell'azienda di cui si parla dite questa subalternità di cui si parla sono settori a cui evidentemente chiesto di reggersi autonomamente ed è chiaro che non lo si chiede alla a a a quel settore che eventualmente svolga una funzione come dire proprio dire stretta è strettissima mente di servizio
Ecco però mi par di capire che questa cosa debba essere fatta a carico
Comunque di un di dire di un bilancio di una capacità di sopravvivenza autonoma della su base andai nel suo complesso quindi il il problema non viene che negato semmai accentuato quello semmai accentuato
E il potete facilmente immaginare che il il il tono partecipe estremo interesse con cui parlo della di questa cosa è il deriva dal fatto che prima tutto mi piace moltissimo la radio e a pari merito
Anche in televisione c'è un dibattito
Sulla
Su sulla come dire sulle sull'informazione centralizzata non centralizzata eccetera
In televisione
Di sicuro di sicuro c'è una una una crisi di distinzione fra generi ma la crisi come dire che che è un premio
De che
Probabilmente rende rende effettivamente molto difficile
Il mantenere costruire diciamo delle delle delle cose vitali a partire da ambiti di contenuto linguistici di genere eccetera che provengono pari pari da un'esperienza passata che sono niente più che dei relitti storici
Il effettivamente mi sento di condividere l'invito che faceva Giulietti a profittare della radio
Proprio per superare per sperimentare superare fino in fondo fino alle più coerenti conseguenze
Il il superamento di di di quella serie di di di ritardi di residui di di di di di dover tener conto di queste di quello che probabilmente in televisione in questo momento sarebbe per tante ragioni più drammatico e traumatico
Il quindi in questo senso il Giulietti faceva riferimento alla diciamo alla a nuovi innesti testata rette mi sembra una maniera
In sostanza in cui
Annunciarci quel che già sappiamo e cioè che il
La distinzione fra testate reti una distinzione molto molto molto presente fra i quattordici mila dipendenti della RAI
E qualche attento ascoltatore esterno ma assolutamente inspiegabile ai diciamo ai venticinque milioni di spettatori insomma le cifre che sono state dette che il tant'è vero che io regolarmente vengo complimentato maledetto finito ho maledetto per le cose che ha detto il TG tre di cui noto cui notoriamente non ma notoriamente solo per noi non faccio parte per la gente che chiaramente frequento e motivo più che sufficiente di amore o di disprezzo sapere che lavoro sul tre perché quello è il come dire e il tipo di rapporto la gente forse la ne sa più di noi che USA vere con con con il suo mezzo di comunicazione
Grazie
La parola ad Augusto Milano Milana del ieri
Chi erano gli altri due non ho altro
Proviamo a fare il punto b a questo punto dovremmo con Augusto Milano essere l'ultimo intervento quindi se ne accorga al fianco del pittore Gianni Rossi
E chi no no no falla che era che avevamo chiamato
Io proporrei questo punto di considerare quello di Milano è l'ultimo intervento è ridare la parola Vincenzo vita per le conclusioni l'intervento del pianeta sconosciuto della della RAI e della radiofonia probabilmente inutile dire che quello che ha detto Giulietti è condivisibile quasi al cento per cento soprattutto per quante chi come noi e vive all'interno dell'azienda e della di Formia una situazione che di fatto è una situazione di emarginazione
Che secondo me è confermata anche dal fatto che in questo in questa giornata di riflessione
E pochissime battute che sono sulla direzione esteri e sono delle battute tipo
Va be'sì c'è anche il notturno che di faticato di fatto fa capo la Direzione Esteri però lì ci stavo dei soldi la Presidenza del Consiglio
Beh c'è il rischio che questi soldi si perdono è meglio starci buoni ecco questo mi sembra un modo assolutamente riduttivo e sbagliato cioè mi sarei aspettato molto di più anche perché nella precedente giornata gli atti lo riportano ampiamente il collega Casalini era intervenuto riportando quella che era tutta la problematica non soltanto di carattere nazionale ma anche internazionale alla quale una radio che fa informazioni per l'estero dovrebbe essere vincolante
Probabilmente è tardi per recuperare su questo terreno ma non è tardi se una forza politica appunto come il PC continuerà a condurrebbe continua a lavorare su questa ipotesi dando il proprio contributo
A questa Rifondazione della radiofonia ecco innanzitutto io credo che sarebbe più corretto parlare di radio internazionale no di trasmissioni per l'estero che forse questo tipo di impostazione
Fa pensare sempre a un qualcosa di estremamente settorialità ribadite nazionale vuol dire avere la capacità come quarta quinta Potenza economica di avere una radio in grado di parlare di far conoscere la realtà di questo paese di essere presente nelle aree di cooperazione dove investiamo i nostri miliardi di in qualche modo aiutare nostra imprenditoria
E di fare un'informazione corretta anche a chi è interessato alla realtà italiana
Si è parlato ecco appunto in quei pochissimi accenni al Notturno italiano bisogna dire per esempio che il Notturno italiano è stato di fatto la prima grossa trasmissione notturna radiofonica di una radio internazionale che negli anni è stato s'è stato copiato Benni perché poi sono stati messi molti dei giornalisti quanti Notturno italiano ne abbia e per fare un'informazione notturna se in molti per molti anni preso impegni paesi dell'est europeo andando a Praga o a Budapest e si incontravano persone che conoscevano la realtà italiana era perché ascoltavano il Notturno Italiano scortava regionale a mezzanotte
Non dimentichiamoci per esempio che una potenziamento dell'informazione notturna nacque proprio sulla base di un'esigenza concreta io sono tra quelli che hanno lavorato in quella fase sperimentale
Nacque dopo il terremoto del Friuli quando da tutta Europa arrivavano telefonate
E si capisce che c'era un ascolto ecco lì ci fu un'intuizione di un personaggio che era dietro di allora Nerino Rossi che forzando la mano riusciti
Out temere a guadagnare a conquistare uno spazio gareggerà Mezzano e questo probabilmente da parte è stato un vantaggio da un altro è stato uno svantaggio
Perché questo Notturno italiano questo giuramento notte ascoltato abbastanza anche in Italia ha fatto un po'perdere
Di vista
Quello che era l'altra faccia di questa medaglia cioè tutta l'informazione in lingua di formazione d'onda corta che non era diamo direttamente
In ben ventitré lingue siamo tra le radio che trasmettono del maggior numero di lingue però con trasmettitori che sono insufficienti con redazioni che sono insufficienti con un personale sia esso giornalistico tecnico e così via che molto spesso lascia a desiderare famoso discorso
Della formazione quadri se c'è un problema di formazione quadri questa formazione ancora più importante in un settore dove bisognerebbe avere dei giornalisti
Cori che che venissero a lavorare con entusiasmo con capacità di comprensione dei problemi internazionale quindi tutto questo è stata ed è completamente dimenticato in questa azienda che come giustamente giudizi ha sottolineato poi si muove soltanto in termini di Caselli diario clinico e quindi non tiene minimamente conto di quelli che sono i problemi della professionalità non dimentichiamo e quindi a questo danno soltanto alcune suggestioni nella speranza questo poi possa servire soprattutto a far conoscere questo tipo di problema
Chi è anche un settore dell'azienda che ha un'altra grossa qualche parte patrimonio quello dei traduttori annunciatori traduttore annunciatori che spesso sono anche dei giornalisti al di fuori dell'azienda cedano il svolgono la funzione di tradurre e leggere diciamo
Quello che altri scrivono spesso male perché in qualche caso avendo tre persone che devono preparare notiziari per tutto il mondo probabilmente non non si possono fare dei prodotti eccellenti e queste stesse persone magari per la Radio Vaticana
Per la FAO o per i giornali svolgono professionalmente la figura del giornalista lì bisognerebbe avere il coraggio di cominciare presenti in questa azienda ad avere a giornalisti lingua fare delle innovazioni di contratto ad per alcuni di queste persone
Trovando poi invece una impostazione di quel raccordo di cui si parlava sempre prima tra prodotto giornalistico cioè tra l'arte tra la funzione del giornalista e la funzione del traduttore annunciatore per altri settori dove tutto questo non sarà possibile
Ma l'ultima suggestione e qui ritorniamo allora al discorso interno e all'importanza di vedere tutto questo in un quadro generale di riforma della radiofonia non dimentichiamo che questa potenzialità
Oggi può e devi dovrebbe essere utilizzata e comincerà a fare in Italia delle informazioni in lingua per le grosse comunità straniere non dimentichiamoci che noi per anni abbiamo fatto delle battaglie sul piano internazionale per ottenere che la radio di Colonia di Monaco e di Parigi che di Liegi facessero dell'informazione per gli italiani che vivono lì
Noi stessi come Direzione Esteri forniamo a radio
I nostri servizi a radio che ci mettono gratuitamente il loro spazio di a disposizione però in Italia non siamo in grado oggi di fare dell'informazione pur avendo la potenzialità in lingua araba o nelle lingue delle altre comunità che oggi sono abbastanza consistenti tutto questo potrebbe essere fatto tra l'altro praticamente a costi zero seguendo l'esempio della radio di Stoccolma che danni
Trasmette notiziari internazionali contemporaneamente in onda corta e in modulazione di frequenza quindi servendo l'Area
Metropolitana e nello stesso tempo seguendo servendo l'aria gare internazionali ecco ho dato soltanto del alcune suggestioni palmette su questa realtà
Che richiederebbe qui l'invito e a chi ne ha la forza e la prossimità organizzativa di farlo probabilmente un'intera giornata di flussi pressione cioè ecco e perché non invitare tutte le forze politiche ad interrogarsi
Sul ruolo che oggi
Una radio internazionale alla diva nere se l'Italia è interessata da vere una radio internazionale quindi in grado di farsi capire di fare una radio europea
Un esempio soltanto per concludere e per dimostrare come al di là poi dei del problema dei mezzi tecnici insiste quella che si definisce la volontà concreta volontà politica la radio spagnola che è partita molto più tardi nove che amo sì senz'altro molto in e meno mezzi ha avuto la Fantasia
Della Creative la la creatività per cui loro che cosa hanno fatto hanno riorganizzato la cosiddetta onda corta
In attesa dell'arrivo del satellite che permetterà anche alla radiofonia di passare le frontiere senza problemi anche durante la giornata organizzando ormai da
Una trasmissione all'onda corta rivolta all'Europa ventiquattro ore su ventiquattro una radio europea
Che quindi permettesse anche tranquillamente allo spagnolo che vive in Germania in Belgio in Francia di ascoltare la radio spagnole quindi anche agli altri naturalmente che fossero interessati a ad ascoltare la trasmissione sto Gene
In onda corta ecco tutto questo si può fare fattibile e credo per concludere
Che non bisogna farsi prendere la mano dalla ineluttabilità o dalla speranza che le nuove tecnologie tra qualche anno risolveranno tutto e che quindi tutto questo non sarà
Più
Più necessaria e più dire oggi bisogna avere la capacità di dire utilizziamo riorganizziamo il potenziale che abbiamo inattesa poi di programmare una riorganizzazione totale voluto tipizzazione dei satelliti e tutto questo quindi l'informazione
L'agenzia di cui si parlare un'idea sicuramente valida sulla quale si può innestare un discorso poi di traduzione di qui notiziari che vengono rivolti ad altre più ringrazio dell'intervento appunto l'invito a riprendere quell'idea della giornata sulla radio internazionale grazie
Per l'intervento conclusivo
Ma innanzitutto mi preme ringraziarvi perché devo comunque molta franchezza quello è stato uno dei migliori convegni che abbia avuto modo di seguire nel corso di periodo neanche così breve di attività in questo campo
Uno dei convegni più serie più fattivi noi abbiamo svolto in questa nostra giornata
Per bocca della relazione introduttiva Enrico Menduni un Progetto già immediatamente operativo
Un progetto un materiale che vorremmo consegnare ai diversi interlocutori come proposta aperta naturalmente diversi sono interventi centrano tra un momento che hanno anche posto interrogativi su qualche punto del Progetto ben vengano ben vengano altri anche di coloro che per motivi diversi non sono potuti intervenire qui insomma un progetto aperto vorrei dirlo perché consentitemi anche se forse la stanchezza di tutti noi è tale che più è breve il mio intervento conclusivo meglio è tutti così mi limiterò una considerazione
Riprende proprio spunto da questo giudizio positivo molto positivo sul lavoro di oggi
Io credo che
Questo modo di intendere la proposta da parte di un partito politico nel campo della comunicazione così ha parlato della radio ma potremmo parlare domani
Di televisione del proprio complessivo del rapporto tra pubblico e privato
E oggi l'unico modo coerente per un partito politico di intervenire
In uno dei campi di confine tra vecchio e nuovo tra politica e società
E se un insegnamento tra i tanti altri e molto dolorosi in questo ultimo voto
Quello amministrativo di domenica
C'ha dato e che la politica ha bisogno di una profonda autoriforma
Che sappia quando parla alla gente parlare alla gente quando parla agli operatori parlare agli operatori anche conoscendo il loro linguaggio dei loro bisogni quando parla ai professionisti di un campo insomma o di un altro deve sapere
Mantenendo le proprie coordinate di
Forza di trasformazione dell'altra società parlare però anche con linguaggio degli specialisti è un vecchio insegnamento questo che credo oggi prenda nuova attualità e per questo io trovo l'esempio radio un esempio importante né qui non abbiamo fatto semplicemente un generico discorso sulla radio di un fatto un'ipotesi di lavoro
Vorrei anche dire che questo convegno ha visto una presenza molto significativa che io considero rilevante politicamente di numerosi interlocutori
Dall'intervento del presidente della RAI Enrico Manca al presidente del della commissione di vigilanza Andrea Borri
Alla presenza di diversi consiglieri di amministrazione della RAI qualcuno come Bruno Pellegrino ha preso la parola altri sono venuti pur senza prendere la parola ma commentando mi è parso con interesse la nostra iniziativa una presenza privata importante anche un po'di eccezione perché in un convegno dedicato alla radio RAI io trovo che gli interventi di due espressioni importanti del mondo radiofonico privato penso a quello di Sergio Natucci
Che è segretario di una delle più consistenti associazioni di emittenti e non sono radiofoniche private e quello dell'amministratore della spero che è un importante pezzo del mondo dal re di fonia privata abbiano già se così è un esempio di un interesse per un progetto
Avrà poi tra i suoi obiettivi io credo proprio perché concordo pienamente con il senso e anche proprio lo scritto di Menduni uno dei punti e quello poi di affacciarsi anche un rapporto nuovo tra pubblico e privato perché mi pare che in quella relazione noi giustamente affermiamo un concetto chiave che anche qui non limiterei solo al campo radiofonico noi non abbiamo per servizio pubblico una idea una concezione vecchia o tradizionalmente legata a un confine formale noi pensiamo che servizio pubblico possa e debba essere sempre più di un'idea moderna di servizio pubblico
Un insieme di espressioni di cui certamente la società che oggi si chiama RAI deve a nostro avviso continua ad avere un peso determinante ma non necessariamente da sola in una concezione di comunicazione
Sociale in una concezione di rapporto con la società da servizio pubblico nel capo dalla tifoni a questo è più facile che nella televisione ed è quindi opportuno anche lavorare per un rapporto tra pubblico e privato che abbia anche una maturità diverso diversa che in passato
Quindi procediamo io mi auguro che questo
Progetto posso avere una sua operatività
Ma
Vorrei portare un contributo in tempo certamente limitato a questo dibattito
Anche per cento un'altra considerazione che è emersa di meno nel corso dei nostri lavori
E che a mio avviso però da anche un po'
Un segno nuovo al dibattito sulla radio forse rispetto pure al convegno di due anni fa di cui pure questo di oggi la prosecuzione ideale nella ripresa
E cioè il fatto che oggi ne discutiamo di radio
Davvero non parlando di un piccolo pezzo in disarmo di un sistema definitivamente votato ad altri mezzi non parliamo di radio come la piccola sorella povera ma parliamo di radio e qui la scelta coraggiosa a mio avviso da fare da sottolineare come
Un punto di novità
La premessa
Attraverso quel progetto
Di un altro tipo di possibile sviluppo dell'intero sistema comunicativo con un diverso equilibrio tra i mezzi
Con un diverso rapporto tra
Un medium è un altro
Con
Un altro tipo di qualità dello sviluppo
E credo che il problema radio ci inviti davvero a parlare di questo
Prego perché oggi che il mondo della comunicazione avviato io credo definitivamente un ciclo nuovo
E se mi è consentito non c'è più in polemica ma per dare anche a questo dibattito se possibile
Una versione meno scontata anche quando parliamo con fatica e scelta molto cauta delle parole di reti testate come uscire da alcune logiche senza correre rischi che nessuno di noi vuole coi coglie corre ecco credo che non cogliamo fino in fondo che davvero oggi c'è richiesto se vogliamo essere all'altezza dei compiti che stanno di fronte a noi
Di avere una cultura politica nuova per quanto riguarda la comunicazione di massa profondamente nuovi perché sul serio pezzo di storia e della cultura di massa si è conclusa
Io indico solo dei titoli non faccio di più credo che ovviamente ci saranno altre occasioni per approfondire questi argomenti
La economia della concentrazione a livello italiano e internazionale
Il rapporto tra mercato finanziario e mezzi di comunicazione
La l'appuntamento europeo
Il problema del tutto nuovo del reperimento delle risorse per la comunicazione di massa
Laddove la stessa risorsa principale quella pubblicitaria oggi è in una fase di alterna evoluzione
Pur avendo ormai la dominanza nella nell'andamento diciamo finanziario del sistema comunicativo l'emergere di difficoltà non irrilevanti nei sistemi a più antico insediamento un dato mi ha molto colpito leggendo qualche materiale proprio in questi giorni il dato che dice che su ottanta reti televisive europee pubbliche e private naturalmente assieme più della metà chiuso i propri bilanci in perdita
E tra l'altro del pur macro attivo
Per la parte quindi sana diciamo delle tv
La metà
Del bilancio attivo è stato realizzato dalla sola Canal Plus che una emittente come ben tutti sapete recente anche molto specifica nella sua connotazione insiste
Quindi un mutamento molto consistente di qui o che dobbiamo avere coscienza nel rapporto tra mezzi di comunicazione e sistema economico finanziario linee evolutive
E dal punto di vista tecnologico dal punto di vista della struttura economica e finanziaria delle diverse realtà
Quindi sistema comunicativo che non ha più molto a che vedere e sempre meno l'avrà con quello che abbiamo conosciuto negli anni passati e di cui ancora oggi vediamo ovviamente linee
Accanto a questo un momento di passaggio e non solo in Italia nel ruolo
E qui vengo al punto del servizio pubblico
Se dovessi dire ecco proprio perché stamattina si evocata una
Da parte di Bruno Pellegrino una scadenza che ebbe una certa fortuna circa dieci anni fa
Un convegno di partito socialista tenutosi vado in questa stessa sala
Son d'accordo con quello che ha detto Walter Veltroni forse sottovalutarono alcune di quelle proposte all'epoca però insomma davvero se uno ci ripensa un attimo era davvero un mondo diverso
Ma molto molto diverso e lontano però dal punto di vista della struttura comunicativa
Tant'è che allora ci si interrogava quindi un decennio fa ma le la domanda ancora recentemente ha percorso tutte quante le forze in campo come deve essere la combinazione tra pubblico e privato quale deve essere il ruolo del servizio pubblico considerando il servizio pubblico
Come una conquista democratica ereditata da una delle riforme più importanti della vita italiana tra le non molte peraltro realizzata io credo che oggi una forza progressista
Un arco di interlocutori coerentemente progressisti farsi un'altra domanda è qui il punto di novità poi vengo alla radio ma mi pare che diamo prefigurato con quel progetto proprio questo tipo l'interrogativo
Quali sono le ragioni moderne di oggi
Per l'esistenza di un servizio pubblico
Perché oggi è attuale l'esistenza di un servizio pubblico al di là e al di fuori di una tradizione ai più o meno consolidata di una legge più o meno riuscita perché oggi e io credo di sì e attuale un servizio pubblico il dibattito si è aperto anche con diversi interventi nell'ultima fase io credo che tocchi a noi porre oggi questo interrogativo e mi pare che l'abbiamo con questo convegno risposto
In una maniera molto netta
Di fronte al bivio possibile che oggi si apre nella nell'evoluzione dei mezzi comunicativi tra una strada fatta di concentrazione sempre più forte e di marginalità della sfera pubblica oppure un sistema realmente visto non riprendo cose che ha detto modulo tutto condivisibile Piero De Chiara e valorizzazione
Del servizio pubblico proprio per la sua funzione di traino nuovo di un nuovo sviluppo ecco credo che la proposta sulla radio sia il primo pezzo di questo discorso cioè quindi
La riforma profonda della radio pubblica come primo pezzo di un discorso che abbracci complessivamente il servizio pubblico e più in generale la sua collocazione nel sistema misto italiano ecco mi pare che questo sia il livello delle questioni allora mi pare che senza davvero lo vorrei dire con spirito molto propositivo senza davvero nessun problema né possiamo oggi domandarci quali sono le formule più adatte
Alcune delle domande anche negli interventi che ho sentito molto attenti a questa parte penso a quello di Richard Conte penso a quello uno degli ultimi di Stefano Balassone
Non solo pongono dei problemi molto veri ma io credo a questi interrogativi si debba rispondere con una premessa noi non stiamo ragionando e non dobbiamo più ragionare nello schema della RAI monopolistica disegnata dalla riforma del settantacinque
In cui ogni parola in quella proposta di legge poi divenne dopo una lunga e faticosa battaglia dimenticare un appunto delle migliori leggi della Repubblica italiana dall'Italia devo dire
Invecchiata ormai ma fu una delle cose più interessanti
Ogni parola li aveva un senso si riferiva a una storia di un apparato consolidato le reti detestati supporto un linguaggio che adesso pare desueto e non corrispondente proprio a un'impresa moderna ecco quel linguaggio credo vada messo sempre più da parte in primo luogo danno ragionando di un'ipotesi nuova distinto e allora ci accorgeremmo che noi nel modellare è un'ipotesi naturalmente tuttavia bevibile quello schema canali con una loro vocazione editoriale complementare possibile canale tutto notizie agenzia di servizi non abbiamo fatto un ragionamento
Di ritocco più o meno sostanzioso dello schema reti e testate
Così come fu disegnato da troverai agli altri punti d'accordo un altro modello di impresa
Un altro tipo di servizio pur
Certo si potrà obiettare io capirei moltissimo questa obiezione perché chi come dire si muove nella nella politica sa quanto la cautela sia duopolio potrei capire benissimo l'obiezione che venga con spirito molto libero che ci dicesse ma e so è un progetto molto avveniristico un progetto
Difficilmente praticabile data la realtà coi quotidiana c'è chi ha evocato con qualche battuta la realtà quotidiana quella che poi riguarda le promozioni le prove
Certo è un'obiezione
Ma non farà invece al nostro progetto all'obiezione di una sua scarsa identificazione di un modello di impresa questa è a mio avviso un'ipotesi insisto con molta convinzione più avanzata come impresa
Di quanto fosse l'ipotesi disegnata dalla legge centotré
Io radiofonia questo elemento oggi evidentissimo perché se ben ci pensate cosa differenzia radio televisione lo ripeto cose che hanno detto
Indubbiamente
Decine e con grande dovizia
Diversi interventi non solo i problemi generali dal quattro al tredici ma cosa differenza radio e televisione oggi qui ora in Italia rispetto al servizio pubblico ed è una cosa molto precisa che nel campo radiofonico si è verificata anche grazie devo dire a un'iniziativa nostra
Proprio quella
Qui premessa di due anni fa anche grazie al lavoro che hanno fatto le forze sindacali che qui sono state citate poco ma tanto sul versante del Sindacato giornalisti tanto quanto su quello del del delle federazioni sindacali dei lavoratori ciò il problema radiofonia è stato posto con forza avuto una serie di interlocutori positivi l'ha detto stamattina dico manca pagliuzza lista fatto recentemente un convegno dai toni non molto dissimili rispetto a quelli cui utilizzati nella proposta che abbiamo avanzato
Da diverse occasioni penso un dibattito molto interessante che si era aperto per le forze politiche su una legge specifica per la regolamentazione della radio
In quel caso la radiofonia privata anche da parte democristiana c'era stato un un atteggiamento molto aperto
Molto più sensibile al problema radio di quanto fosse in passato insomma è successo che in questi ultimi due o tre anni attorno alla radio per una serie di motivi Pio o meno lineari e forse non tutti così limpidi
Però sono vorrei dare preghiamo per le buone intenzioni il tema radio è tornato all'ordine del giorno si è riusciti a rompere quel modulo che per quanto riguarda la televisione
Caro Stefano ma la sua non si è ancora rotto quando si parla di televisione si alzano degli steccati è di fronte ai quali e lo dico con la stessa schiettezza che come vedete stiamo usando in tutti i nostri interventi è di fronte ai quali io tutti quanti noi che siamo riformatori molto convinti e a cui piacerebbe agitare un tema di riordino di questa stessa entità anche lì è di fronte ai quali a volteggiare stiamo un attimo perché quando sentiamo odore di strumentalità
Proclamazione persino l'ha detto anche Giulietti suo intervento che io condivido prima quando si sente fare un discorso superamenti tra tripartizione in una chiave così esplicitamente
Diciamo retro come nella nel suo sbocco e così strumentale dal punto di vista anche dei tempi e dei modi scelti noi che siamo invece coraggiosamente e non da oggi per una profonda riforma della riforma e quindi anche per il superamento della vecchia struttura consegnataci
Dalle centotredici a Modena e ci muoviamo a seconda anche dalle condizioni reali in cui ci è dato muoverci nella rogatoria abbiamo colto un'opportunità evolve con questo convegno quindi segnare l'inizio della fase operativa
Se tra qualche mese
All'operatività proclamata da questi segni positivi
Non succederà invece nulla di concreto vuol dire che terremo un bilancio tutti quanti ci piacerebbe fare lo stesso anche nel campo televisivo del servizio pubblico nell'insieme del poteva discrezione anzi pure dirlo qui con molta secchezza
Si vuole fare ristorazione della RAI c'è anche una commissione apposita
Recentemente insediata sull'argomento si faccia noi raccogliamo la sfida non abbiamo nessun timore nessuno spirito conservatore non siamo come qualche commentatore ha detto conservatori temendo di perdere qualcosa anzi ben venga con questo convegno abbiamo dato un segno evidente di una nostra linea di condotta però vi diciamo allora perché la cosa sia seria e sia un vero patto democratico
Si comincia allora dall'odio fonia dove ci sono manifestate delle ipotesi
Già più battuta andiamo avanti andiamo a vedere allora speriamo che alle dichiarazioni di principio seguono poi i fatti molto reali quindi partiamo dalla radio per un servizio pubblico di tipo l'uomo profondamente ristrutturato e per un'idea di servizio pubblico più moderna io credo che il dibattito dovrà proseguire per esempio ho mancato nel dibattito di oggi ma per motivi anche evidenti perché non si riesce una giornata come tenere insieme tutti quanti temi io credo che un altro grande argomento sarà proprio la radio ce l'ho svela con sua menzione attuare il grande tema anche qui alla luce di questi dati del elettorali illuminato da una nuova dimensione centro periferia
Le sedi regionali della RAI
I centri di produzione per quanto riguarda radiofonica noi individuiamo le ipotesi anche qui di un rapporto di tipo diverso proprio per la definizione che ne cerchiamo di dare al problema
Radiofonico come grande l'impresa autonoma capace anche di specializzazione Littoriale di villa una strada percorribile certi non facile pure qui quello di utilizzo
Della periferia tra virgolette appunto non da periferia ma come molti polarità produttiva utilizzando delle risorse spesso molto molto rilevanti in modo diverso da quanto oggi sia ma io credo che il problema delle sedi si riproporrà anche come grande tema specifico e su questo penso dovremo tornarci
Nel mentre anche da questo punto di vista esiste un grande problema di nuovo regionalismo a cui non può rispondere certo
Una lega corporativa e razzista eccetto non deve essere così però le forze democratiche le forze progressiste hanno il problema di riscoprire fino in fondo non il problema delle astratti autonomie regionali quanto il problema di un più coerente democratico rapporto centro-periferia questo che fu uno dei grandi punti del movimento riformatore degli anni settanta oggi rivisto ripensato
Rivisitato alla luce di quello che è accaduto nel sistema dei mezzi di comunicazione oggi torna a essere un punto politico
Ci sono temi che a volte tornano nella storia politica con una luce diversa oggi quell'otto e torna c'è stata un'angolatura diversa ma torna con estrema rilevanza così come anch'io credo sempre per stare al punto che riguarda la nostra proposta sulla radio mi riferisco appunto alla preoccupazione in questo caso di
Eliminare o comunque depotenziare autonomia tra diversi canali tra le diverse professionalità in rapporto a questa agenzia i servizi giornalistici che si propone ecco per esempio
Proprio perché mi ha molto interessato anche il dibattito anche molti degli spunti emersi ecco per esempio credo che un correttivo
Da introdurre rispetto a questo subito nella proposta in modo che si eviti comunque questo rischio è che la divisione dei ruoli il bilanciamento dei poteri sia tale per cui sempre più agenzia
I servizi informativi del servizio pubblico radiofonico possa diventare
Pare che queste Progressio usate già De Chiara mi pare questo proprio il punto non solo e tanto
La rimessa assieme delle testate così come l'abbiamo pensato come futuro pensate dalla riforma della RAI quanto invece uno dei due grandi siamo acquedotti dell'informazione
Adesso tutta la penisola l'agenzia le agenzie giornalistiche è un'agenzia primaria come diventerebbe quella di un servizio radiofonico grande differenza tra la della televisione
Come è noto è la diversa duttilità del mezzo la radio ricordiamoci che Pigna ha possibilità di velocità di snellezza di utilizzo che certo la televisione anche se si sta avviando ad averla
Meno e quindi un grande mezzo primario di raccolta delle fonti
Quindi in questo senso una ipotesi che va molto al di là dell'accorpamento meno delle testate mantenendo certamente l'autonomia poi dei diversi direttori anzi a questo riguardo vorrei dire che noi abbiamo una concezione di profondo rispetto delle autonomie
A partire dall'idea della subagente radiofonica e dell'autonomia dei ruoli vorremmo più poteri per i direttori per esempio delle testate però anche più controlli sul loro operato
Questo è un modo concreto tra l'altro per entrare nel merito del dibattito sul rapporto con i partiti il vincolo non ci ritorno ha detto molto bene stamattina molto chiaramente Veltroni nel suo intervento su questo punto qual è il nostro giudizio non generico
Diciamo svincolo dalla politica ma rottura di un rapporto perverso tra RAI informazione partitiche è la degenerazione di un'idea quella maturata nel movimento riformato gli anni Settanta di portare l'informazione di una stella che non fosse di pertinenza diciamo ristretta
Dei partiti di maggioranza intesi allora come governo e nel campo dell'editoria di pochi gruppi editoriali in verità la storia andata per rapporti di forza per il blocco il sistema politico italiano per una diminuzione che la spinta sociale diciamo progressista in questo senso entrati in un altro senso quel rapporto è diventato un rapporto gravemente inquinato per quanto riguarda il ruolo dei partiti nell'informazione partiti maggioranza devo dire
In verità perché poi ad essere molto onesta basta rileggere un po'la storia di questi anni di sì avuto il punto chiave della svolta negativa di settembre ottanta per quanto riguarda la RAI cos'altro confusa e non la definitiva
Depressione burocratica e autoritaria del rapporto tra governo il servizio pubblico non ricordo cose a cui tutte no ma cosa è altro che questo i fondi rapporto nuovo che si è inquinato che si è venuta a determinare tra sistema televisivo privato gruppo Fininvest e alcune aree politiche dalla maggioranza e cos'altro non essere una riedizione nel campo privato dello stesso meccanismo perverso
E in Italia esistono progetti di legge che si fanno in un modo o in un altro a seconda delle esigenze contingente di un gruppo privato e cos'altro non è se non questo
E cos'altro non è la spocchiosi sa e iper lobbistica iniziativa oggi in corso anche utilizzando le proprie reti da parte gruppo Fininvest su l'emendamento passato al Senato contro gli spot se non un modo per influenzare un sistema politico che si considera ventre enorme perché così si è sempre dimostrato rispetto a queste pressioni
Ecco questo è il punto rompere questo meccanismo romperlo operativamente disegnare una forma nuova moderna di rapporto in cui la politica non venga cacciata
Dalla porta come se fosse chissà quale dei dei mali non concordo con alcuni spunti emersi anche recentemente anche il nostro dibattito per cui frasi eclatanti via impartiti via certo vigna un modo perverso e cattivo di intenti rapporto tra politica e informazione tra politica e servizio pubblico regole certezze trasparenza codici di comportamento perché no allora proprio per venire ad alcune considerazioni fatte anche qui perché no allora un nuovo disegno del sistema appunto dei poteri nel servizio pubblico l'ha detto Julie enti io concordo questo significa per esempio allora dire no ad ipotesi di ristrutturazione burocratica e di pura accentramento dei poteri si è sentito parlare di una
Dice Direzione generale per l'informazione cosa emersa da fare da incontri dei partiti di governo perché poi la struttura della RAI
Su questo credo di essere tutto sommato in sintonia anche se ripeto tendenze dire altro
Fare polemica su altri piani con il presente la RAI ricco manca quando si lamentava di una certa ingerenza de effettivamente che la situazione della RAI venga ipotizzata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio piuttosto che da questo o quell'altro esponente della maggioranza e alquanto imbarazzante quindi no a un accentramento burocratico sì a un sistema di autonomia sì soprattutto a codici di comportamento vorrei lanciare qui anche perché trovo di grande importanza del tema
Della professionalità nel servizio pubblico messo in luce anche in tutte le sue varie dinamiche positive negative dall'ultima vicenda contrattuale dei lavoratori e la RAI cioè l'idea che mi pare si stesse affacciando anche nel dibattito
Sul servizio pubblico di uno statuto della professionalità servizio pubblico cioè di una forma di
Ridefinizione del particolare della parlare fisionomia della professionista del servizio pubblico che avvicini anche qui il nostro servizio pubblico ha una visione moderni europea in cui esistono regole di comportamento che sono insieme molto più rigide su alcuni argomenti penso al caso molto italiano degli appalti per esempio e sono invece molto più di autogoverno intelligente delle professioni evitando circolari come è parso
Come sono apparse l'ultimo periodo di carattere può inquisitorio verso questo quella rete mi riferisco episodi recenti
Che voi conoscete ecco tutto questi io credo debba portarci in sostanza a questo punto di passaggio fondamentale per un servizio pubblico moderno in grado di tenere il passo con l'evoluzione del sistema della comunicazione indispensabile una profonda modifica una profonda ristrutturazione partiamo allora dal pezzo in cui questo è più possibile modifichiamo i poteri cominciando a fare quello che è possibile fare là dove è già possibile oggi mettere mano le cose si vuole modificare il rapporto talvolta emerge questo aspetto
Tra presidenza della RAI direttore generale della RAI eccetera benissimo si metta mano non abbiamo alcun ritegno a tirarci indietro vado alcun problema ad affrontare seriamente questo argomento silente discussione quella leggina che fu approvata nella febbraio dell'ottantacinque quella leggina che fu fatta fondamentalmente per Berlusconi e che però e lo scambio politico di allora conteneva un passaggio che peraltro può approvato
Dall'attuale qui le qualità di pentapartito ecco questo per ricordare anche un po'come sono nate le cose che dava la direzione generale della RAI un potere smisurato così come in questo quadro ben venga una discussione anche su pezzi
Difficili da rimettere un po'in gioco per quanto riguarda l'evoluzione del servizio pubblico io ho apprezzato molto l'intervento per esempio fatto su temi della direzione per l'estro della RAI mi chiedo
Vorrei toccare un po'questi aspetti varato poco un affresco aperte su argomenti di grande importanza e mi chiedo com'è possibile che in Italia mentre si parla di integrazione europea noi abbiamo ancora quel tipo di struttura che riguarda l'informazione extra è una cosa bravissimo
In cui chiederne conto alle forze di governo perché in questo caso esiste una convenzione col Governo
Allora vogliamo non rimettere in discussione io credo di sì quella proposta e convincente di una giornata su questo tema una dimesse discussione molto secca che porti affrontare questa struttura attuale che nient'altro io credo che un luogo in verità di consenso politico e di organizzazione poi di potere così come credo sia importante ragionare molto seriamente su alcune parti blocca l'abbiamo fatto costruito sulla radio è un tema che ho sentito l'intervento di Marina tartare che so che peraltro sta a cuore a diversi operatori porre il problema è della
Cultura
Del servizio pubblico in una fase in cui
Non so
Se trovare convincenti o no le puntate di Enzensberger che avrete letto ma incerto
Quanti di noi non si sono interrogati in questi mesi in questi ultimi anni sulla sulla degenerazione qualitativa di parte almeno dell'offerta radiotelevisiva io non credo come dice Enzensberger in questo suo ultimo volume che siamo diventati un po'tutti più cretini grazie alla televisione
Non non lo so certo è che alla consistente potenzialità comunicativa che oggi c'è Offerta grazie all'evoluzione del sistema non corrisponde assolutamente un'analoga qualità della ricerca dell'approfondimento critico della produzione e questi io credo può sapere da parte nostra un impulso di tipo nuovo a partire proprio dalla ristorazione della RAI vorrei chiudere con una considerazione che riguarda il sistema privato che qui è entrato di sfuggita il nostro ragionamento vorrei farlo perché
A me
Pare
Di grande importanza quello che è stato detto però nel convegno
Da
Natucci e per un altro versante da agenzie e noi stiamo assistendo anche stima privato e questo guardate che ha a che vedere con la RAI e con quello che farà la RAI anche nella radiofonia
A un mutamento consistente ne siamo stati abituati ad alcune frasi fatte un po'tutti quanti e cioè che mentre il campo televisivo si stavano sviluppando grandi con trazioni che la radio per fortuna no e non è vero non è più vero anche la radio privata sta vivendo sostanzialmente in modo simile lo stesso fenomeno che il campo televisivo alle vissuto ovviamente molto tempo prima certamente le le differenze molto consistenti tra i due mezzi faranno sì che la concentrazione televisiva di come sapete apre norme
Del tutto al di fuori di qualsiasi regola democratica non si verifichi analogamente nel campo radiofonico ma certo queste la tendenza
Spiegano diversi esperti che la concentrazione è almeno in parte una tendenza naturale dell'evoluzione del sistema certo che quando mancano regole
Quando mancano legge di regolamentazione una normativa antitrust questo diviene del tutto
Per grave e conseguenze anche molto molto serica infatti nel campo radiofonico privato stiamo assistendo a questo fenomeno più in generale vorrei dire ce ne siamo accorti discutendo
Della proposta di legge Mammì che come sapete
Ricchiuti comincerà a essere dibattuta martedì
Dal Parlamento italiano nella cameramen una delle commissioni contributo della Camera e noi ci batteremo perché questa legge non venga peggiorata come taluni vorrebbero ma piuttosto migliorata su alcuni punti essenziali infatti detti non ripeto l'abolizione del tetto RAI la questione
Dell'Antitrust certamente frenando la tendenza che accennavo prima oggi
Un atto un po'sotto le ceneri a eliminare proprio l'emendamento sugli spot ma vorrei dire che ci siamo accorti
Che proprio la parte sull'emittenza locale radiofonica e televisiva è in quella proposta di legge pensata in uno schema
Strettamente duopolistico RAI Fininvest direi RAI
Televisione pubblica Fininvest e uno schema del tutto insufficienti
E però essere coerenti con tutti quanti i nostri ragionamenti dobbiamo dire se è vera la premessa che abbiamo fatto qui
A partire dalla relazione di Menduni cioè sulla visita di una riorganizzazione aziendale della radio deve essere altrettanto vero allora che è necessario pensare a una profonda ristrutturazione del modello di sistema che ci ovviamente facendo anche qui passi concreti per arrivare passare da un modello bipolare
Pubblico privato vi si staticamente a un modello quanto meno tripolare in cui entri in gioco un terzo soggetto un terzo soggetto che costituito
Non vi appaia un po'astratto ma che costituito dall'emittenza locale radiofonica e televisiva e proprio la radio dimostra che pur
Sì a certe condizioni mantenere in vita l'esperienza locale che è costituito da forze sociali comunitarie
Che possano avere rispetto la comunicazione una logica no necessariamente e unicamente
Di profitto
In sostanza quindi una terza Area della comunicazione come fare questo beh innanzitutto facendo un emendamento che si rende indispensabile è stata questa è una richiesta
Esso da molte televisioni locali cioè di abbattere
La cauzione richiesta alle televisioni per avere la concessione che oggi prevede un uno standard di mezzo miliardo poi possa essere diciamo pagato da una piccola mite televisiva come ben sapete
Ben strano ma la proposta di legge Mammì ha fatto alcuni di questi alcuni di questi errori io credo non solamente per una cattiva volontà ma perché tutto quanto il capitolo dell'emittenza locale è stato come trascurato
Un po'colpevolmente da
Sottovalutazione generale essendo
L'attenzione di tutti centrata sulla difficile questione
Antitrust la Fininvest il rapporto col servizio pubblico così via quindi io credo che dobbiamo prendere spunto da questo ragionamento sulla radio che immerso oggi per riprende una battaglia per una terza area della comunicazione sull'emittenza locale
In tal senso mi pare che gli impegni che ci siamo presi già ampiamente diciamo nella battaglia che ha fatto il gruppo parlamentare al Senato insieme alla fissa dipendente sarà
Però cose che non riprendo cadetto Walter Veltroni stamattina cioè sarà uno dei punti anche dalla nostra identità in questo campo nei prossimi giorni però vorrei anche dire
Che tutto questo è raggiungibile se vi è una disponibilità a ricostruire un tessuto di relazioni un tessuto
Di movimento reale io vorrei dire proprio quest'ultima battuta consentite ma lo abbiamo fatto questo lavoro preparatorio io credo in modo interessante cioè abbiamo rotto un meccanismo che tante volte aveva
Reso i nostri convegni molto più astratti molto più fumosi
E molto più generici che abbiamo messo al lavoro professionalità abbiamo fatto anche
Un errore l'unico che incute Ray innanzitutto a me forse anche gli altri compagni maschi come dire che hanno lavorato e abbiamo fatto Bell ha detto Gloria Buffo ma io credo sia vero abbiamo fatto un errore molto classico nel senso che abbiamo non sottovalutato il problema della differenza sessuale poi sono
Anche su questo per andare un po'più nel merito no abbiamo fatto un modello organizzativo senza cogliere uno degli stimoli che venne da un bellissimo a mio avviso un altro
Bellissimo convegno fu fatto dalle compagne non molto tempo fa una tv per due però era sulla tv ricordo di averlo Seguin
Ma anche apprendendo molto ecco uno degli spunti che ricordo bene fuori era che
Come dire questo la dialettica non sempre facile tra appartenenze differenza questo tipo di percorso anche nella produzione nella programmazione e nella ricerca è uno dei punti di discriminati cioè discriminante tra un modo
Omologato un modo Grecia aperto di intendere l'informazione ecco credo che qui devo dire cioè un limite nostra proposta in quello schemino che abbiamo disegnato di canali complementari gradito di servizi c'è un accento molto alla logica diciamo della riorganizzazione di impresa c'è ancora poco troppo poco
Un'attenzione invece a una giusta messa in discussione anche di alcune
Tradizioni un po'consolidato nel considerare i target quello medio-alto quello medio basso che oggi ecco io credo che da questo punto di vista forse un aggiornamento che tenga conto seriamente anche di come è cambiata la società e di quello che poi Barison getti della società ci stanno dicendo credo che sia indispensabile forse ci accorgeremo che alcuni schemi un po'troppo scontati oggi vanno dimessi un po'in gioco ecco questo significa io credo riaprire anche un'ipotesi dicevo in movimento metri alla pura professionalità nuove aggregare mettere in campo uno schieramento unitario oppure pigmento unitario nella sinistra dare luogo
Anche ad esperienze di tipo
Che è diverso dal passato gruppi di lavoro su questo su quell'altro argomento aprire un confronto come si è fatto fin qui io vorrei davvero anche ringraziarli non solo perché hanno fatto degli interventi altro con degli studi interessanti ma perché è importante guardare a verificare cosa pensano in questo caso Paolo Cornelli come direttore oggi di una delle reti che viene intaccata da questa proposta come Ceccarini che ha detto alcune valutazioni ecco un modo per confrontarsi realmente con chi poi professionalmente conduce le ipotesi politica che si fanno e per dar luogo anche la differenza di ruoli di di compiti io condivido assolutamente questo senso
Che anche nella ultima diciamo
Posizione più netta che abbiamo assunto nelle parole del nostro segretario generale sulle queste valute le visite c'è una netta distinzione tra politica e amministrazione tra orientamento Politi
L'attività di gestione ecco quindi in questo senso allora facciamo di questo convegno un pezzo di un discorso un pezzo di un itinerario per arrivare a un'ipotesi
Più complessiva
Sulla sistema radiotelevisivo per arrivare in tempi
Non lunghi ucciderà in questo appuntamento
A fare quello che già in altri momenti anche
Importanti della vita della comunicazione siamo riusciti a fare come partito
Convegno jolly bis la conferenza nazionale sulle comunicazioni ecco un momento in cui si riesca a riprendere pezzo per pezzo l'elaborazione
E gli approfondimenti e a fare emergere un progetto generale che serva da punto di riferimento per interlocutori vecchi e nuovi ben oltre il recinto diciamo partitico sul senso classico insomma per fa un'ipotesi di riorganizzazioni tale sistema dei media facendo operativamente delle ipotesi e contribuito la battaglia politica sapendo né tutte le insidie contrastando gli attacchi vengono rivolti a questo o quell'area professionale non omologata con la maggioranza ma facendo questo anche con la capacità come abbia fatto mi pare oggi bene di parlare anche in modo diverso
A soggetti nuovi e di operare per il bene della comunicazione democratica e per un rilancio anche della possibilità di introdurre nella comunicazione davvero una via diversa di sviluppo che ringrazio
Grazie a tutti voi
Con