Presentazione del libro «L'economia europea. Tra crisi e rilancio» di Paolo Guerrieri Paleotti e Pier Carlo Padoan (Il Mulino)

Buonasera benvenuti a quanti si stanno collegandolo banchi seguiranno quest'incontro siamo Francesca da tutti in un imprenditore stasera siamo molto orgogliosi emigrati spiegare un dialogo tra laboratori del Mulino il professor Gaetano pagare professor Paolo Guerrieri creando un impero delicato all'economia e tra crisi e a ciò e una casa editrice il Mulino in azienda eliminare alla sosta adesso invece in caso futura marocchino ce la facciamo questo libro si inserisce nella collana farsi un'idea pianificazione all'attenzione del grande un piccolo che nei fatti della nostra società presente garantendo il nostro dovere affidandosi authority anti sino ad una non sono i nostri pari ospite di questa sera Graziano per la disponibilità interverrà quest'incontro anche Andrea Burchi ragionare emergere ombre editi centrate e tutto il dialogo sarà guidato e sentire dal Sole ventiquattro
Questa è l'occasione anche per ringraziarlo McReary collaborazione a questo incontro cantata nel percorso che stiamo facendo insieme con l'obiettivo di dipanare i chili di questo nostro presente e anche notevole a e io mi fermo e ringrazio ancora gli autori per pretendano disponibili Wilmington tu che anni facciano ascolta avere l'occasione per riflettere insieme animazione questa e possiamo fare tutti insieme che ci aiuterà anche a costruire il nostro futuro
Passa la parola sentirmi
Pescara ventuno si buonasera attutire grazie anche a mia volta il Mulino e UniCredit per avermi voluto qui con loro anche crisi in questo appuntamento
Il primo mi risulta istituzionali pubblico anche se è simile presidente vado anche ringrazio interesserà piccola collegati Stefano Guerrieri
Io so che c'è una grande attesa da parte dei miei colleghi giornalisti che si aspettano di sentir parlare in via risiko bancario che cinque detta le mani avanzo visto che oggi parleremo d Europa di questo volume sicuramente anche e le banche nel ruolo che hanno avuto in appunto per gestire
Con Axa fase emergenziale visto che per una volta non sono chiamati in causa come corresponsabili per capire che cosa potranno fare in prospettiva
Iniziare subito entrando nel nel vivo di questo volume appena pubblicato e chiedo alla Sanpaolo Bernieri come nasce cioè da che cosa appunto
Avete preso sfuggono come salvo con la volante da molto tempo lei è il Presidente Padova se c'era una un po'i retroscena di questo volume appena pubblicato
Certo sotto buona sera vogliamo ringraziare anch'io naturalmente UniCredit il Mulino per per aver organizzato questo incontro
Un'occasione per parlare dell'Europa del futuro dell'Europa e lo spunto e questo libro scritto anni dal professor pardon è un libro che voleva essere un aggiornamento di un non è una nostra Golubev uscito circa dieci anni fa
Prima della Grande Crisi Marco in realtà si è trasformato in qualcosa di molto il più perché stato praticamente riscritto
Perché ci siamo accorti che al punto che in questi anni erano successe tante cose quindi quello che abbiamo fatto inserire quest'ultimo intenso decennio in una storia che sono oltre sessanta anni la storia dell'integrazione economica europea
Con i suoi alti e bassi naturalmente soprattutto con le tante crisi che questa storia dovuto superare e anzi proprio il il superamento di queste crisi in molti casi ha permesso puoi fare dei passi avanti fondamentali proprio non solo come poi in questi casi avviene contraddicendo chi preconizza di solito la fine di col ma in realtà trovano invece spunto per una maggiore più efficace integrazione
E anche in questa occasione cioè di fronte alle sfide che sono per molti versi inedite di questa drammatica crisi pandemica economica sociale che stiamo attraversando anche in questa in questa vicenda
Il processo di integrazione e si presenta proprio come lo strumento fondamentale per l'Europa per rispondere a queste sfide
Naturalmente non c'è tempo di per per commentare
Ieri i tanti passaggi che noi rivisitiamo le svolte decisive di tutti questi decenni in quindi come in questo processo di integrazione ha poi avuto una sua evoluzione io proprio per introdurre e per cercare di mettere a fuoco che cosa abbiamo cercato in questo libro di di sottolineare mi soffermerei su questi due grandi appunto appuntamenti ancora una volta sfide che l'Europa davanti oggi una carattere interno cioè interno all'Europa perché il rilancio della crescita europea
Una crescita naturalmente sostenibile come come sappiamo perché lo scorso anno l'Europa conosciuta una recessione molto grave e molto seria è stata la più seria la più grave da tutte le grandi aree
Dell'economia mondiale
E quindi rilanciare la crescita sfruttare non solo un rimbalzo economico
Ma a rilanciare la crescita su un sentiero più stabile più elevato una strada obbligata per perché dell'Europa anche perché bisogna rispondere poi non solo ai ai danni più recenti della pandemia e della crisi pandemica ma allo scontento che in quest'ultimo decennio poi si è manifestato attraverso varie forme
E naturalmente per non ripetere gli errori del passato il rilancio della crescita questa volta significa una crescita come si dice in cui usciva sostenibile cioè una crescita che deve rispettare l'ambiente ma deve anche cercare in qualche maniera di ricordarsi dei tanti esclusi
Negli anni passati che hanno voluto poco poi del del percorso è di sviluppo economico in naturalmente per fare questo sappiamo che c'è a disposizione questo grande programma dell'Europa il immessi Venetian
Che è un una decisione certamente storica non non è enfatico sottolinearlo perché per la prima volta sia accettato in qualche modo di e di risorse attraverso un debito con me e per la prima volta si è deciso di distribuire queste risorse
In qualche maniera non in proporzione ma soprattutto venendo incontro a chi in più
Ha subito costi da questa pandemia credo che poi appunto approfondiremo questo nel corso del delle dell'incontro la seconda sfida a carattere esterno cioè il mondo è cambiato in questi anni molto profondamente il mondo diciamo delle regole delle istituzioni non è che non ci sia più ma è oggi incontra una grande fa una grande fatica a regolare i rapporti tra Paesi
Sono i rapporti di forza tra dichiarando di possedere culla mondiale che compongono oggi in Europa rischia di essere impostori pomata tra tra lo scontro tra Stati Uniti in Cina
Quindi deve in qualche maniera a questo punto cogliere questa opportunità degli scenari dopo il corridoio quello che sarà poi l'uscita diciamo da questa pandemia deve cogliere questa opportunità perché deve definire un suo ruolo più autonomo come dire più più assertivo a livello internazionale
C'è questa metafora in qualche maniera in cui si parla
Cioè l'Europa non può diventare un campo da gioco per le grandi potenze deve essere un giocatore a livello globale
Deve quindi costiere in qualche maniera influenzare fluire su quello che saranno gli equilibri del sistema internazionale questo significa
L'appunto affermare
Da adesso molto usato molto con cento di autonomia strategica che non significa naturalmente nessun misero isolazionismo ma al contrario significa un attore forte che vuole
Rafforzare il suo inserimento della sua interdipendenza
Ecco credo
Nel libro come noi specifichiamo quali sono da questo punto di vista i fronti su cui misurarsi e anche su questo se vuole poi possiamo meglio ritornare concludo dicendo quindi che come dire si è aperta una sia stata aprendo una fase che speriamo diciamo sia una fase di definitiva uscita dalla dalla dalla pandemia c'è un rilancio economico in in in essere
E naturalmente queste quest'idea di cui ho parlato quella all'interno e quello esterno sono sono molto collegate
Nel senso che si deve procedere il bisogna avanzare su entrambe queste su entrambi questi confini Moggi può in qualche maniera pensare di occuparsi delle cose nostre all'interno europee senza avere qualche modo questa capacità anche di essere presenti a livello mondiale in questo senso quindi significa fare quello che dieci anni fa nello scorso decennio abbiamo fatto poche male perché abbiamo avuto grandi difficoltà a gestire la crisi dell'euro e aveva avuto grandi difficoltà ad avere una presenza internazionale
Le condizioni sono certamente migliori oggi per l'Europa però naturalmente nel libro lo diciamo
Nulla è scontato cioè il risultato in realtà e è alla nostra portata però significa fare molte cose significa soprattutto riuscire in qualche modo a da superare quello che è stato l'ostacolo maggiore in questi anni
Cioè le le divisioni interne all'Europa le divisioni tra i Paesi membri dell'Europa questo è
Noi individuiamo in questo uno degli dei pericoli maggiori la divisioni era
Abbiamo definito un lusso che ci potevamo concedere in un contesto annui molto più amichevole costo che non possiamo sopportare oggi quindi
Da questo punto di vista importante sottolineare queste sfide e noi
Pensiamo che la posta in gioco siano talmente alta appunto la la come dire l'Europa per le generazioni future
Che è assolutamente una sfida che non possiamo e non possiamo delle da questo punto di vista ma che dobbiamo in qualche modo
Impositivo affrontare e riuscire a vincere grazie molte
Grazie veniamo alla fine terra loro come primo sette ci ritroviamo punto alla appunto alla fine era del pubblico soprattutto a ragionare di questi sessant'anni di integrazione monca
In cui l'Italia consentendo al racconto ruolo di Lucignolo è quello di noir con da un Paese che allo Marino da un quarto di secolo non cresce al momento quello che appunto dicono tutti gli osservatori economici dei più esperte di me è che non è una questione di soldi oggi e qui vengo al tema del settecentocinquanta miliardi in arrivo dall'Europa io chiedo al professor Padoa
è davvero un piano inedito a livello economico quello che può fare negli aiuti economici che pur senza precedenti brevettata post bellici può fare la differenza poi il fatto che ci sarà d'Europa controllarci e a fare quello che le ho momenti non siamo in grado di fare
Tanta buona sera a tutti e grazie per questa opportunità discutere ancora come è giusto che sia di Europa
Questo questo libro come diceva come ricordava Paolo
Nasce sulle spalle di un libro procedente
Ma arriva per una coincidenza di fatti
Oggettiva
Con le grandi imprese sia quella rischiano l'Europa che quello esterno l'Europa
Al suo passato e certamente il tema della crescita in Europa è qualcosa che richiede una dimensione sia storica che analitica
Dal punto di vista della storia del processo di crescita l'economia italiana ha sicuramente beneficiato del del dell'essere inserito nel processo di integrazione europea
A un certo punto questa spinta dinamica che proveniva dall'Europa si era affievolita per l'Italia in modo particolare ma anche per altri Paesi
Ma e l'Europa diciamo negli ultimi dieci quindici anni ha cercato
A volte disperatamente di rimettere in moto il meccanismo di crescita non c'è uscita la crescita è rimasta asfittica rimasta sicuramente insufficiente
è stata indebolita anche dallo svilupparsi scusate
Una
Crisi finanziaria di dimensioni importanti ma una crisi che ha messo in luglio alla luce
Una volta di più gli ostelli ostacoli strutturali alla crescita lo stacco ristrutturare che come dice il termine stesso devono richiedere misure di carattere pure strutturale
Per potere essere rimossi e quel potere sostituire la crescita alla semi stagnazione
Forse ci siamo già dimenticati del fasto che brava la risposta europea alla crisi dell'euro della crescita europea era già al centro del dibattito prima dello scoppio della crisi Coppi
Già prima dello scoppio della crisi colpite il presidente della della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva affermato con molto impeto che la nuova crescita europea dovesse a dovesse basarsi su due pilastri
L'utilizzo nello sfruttamento delle nuove tecnologie particolare quelle digitali e la sostenibilità ambientale ma non solo delle politiche di crescita
Questo messaggio questo Manifesto europeo aveva implicitamente conteneva in sé implicitamente ma di fatto molto chiaramente
La considerazione dei limiti a cui è arrivato il modello di crescita europeo precedente un modello di crescita basato sul traino delle esportazioni e quindi sulla necessità di tenere bassa la domanda interna in Europa per poter soddisfare meglio la domanda estera appunto l'esportazione
La crisi pandemica ci ha dimostrato una volta di più come questa politica fosse destinata al fallimento fosse mio perché rimane il mio quindi dibattito cui oggi oggi noi assistiamo
In qualche modo vuole essere non solo una critica questo motore di crescita su cui si è basato il passato dall'Europa ma anche una valutazione analitica di come possano essere sviluppato il modello di crescita nuovo quello che si incarna per così dire nel piano di riprese resilienza
Che è un piano europeo ma che deve essere coniugato articolato a livello nazionale come sappiamo molto bene e di cui anche in queste ore si sta occupando il Governo
Il modello di crescita basato sulla sostenibilità altri aspetti ricordava già Paolo Guerrieri ma ci vuole tornare perché sono molto importanti
Tre aspetti fondamentali di un modello di crescita complessivo ed inclusivo primo il fatto
Che a seguito di una grande recessione come quella indotta dalla crisi copribile si crea Nesciens crea inevitabilmente un Grasso è un grosso
Una grossa carenza di domanda aggregata quindi bisogna che di fronte a una carenza della domanda aggregata
E degli investimenti privati fra il al Governo lo stato entrino a sopperire questa carenza mettendo in moto meccanismi di sostegno la domanda sarà niente
Anche strumenti di bilancio e tramite opportunamente la sospensione di quelle regole legate al patto di stabilità che sicuramente sarebbero state inadeguate per affrontare questa crisi
La seconda dimensione la dimensione dell'Offerta
Un altro essa Vesentini ce lo ricordava
Che cosa vuol dire una politica basata sull'offerta vuol dire che occorre allentare tramite politiche strutturali
Vincoli dalla accrescere gli investimenti come sono quelli che hanno a che fare
Con la giustizia civile e inefficiente con la pubblica amministrazione che ritarda con la scarsità di innovazione con la scarsità di infrastrutture con la scarsità di concorrenza
Tutte quelle cose che non a caso sono al centro dell'azione di governo e che sono la controparte
Dell'ottenimento di quelle risorse che l'Europa ci mette a disposizione
Le riforme strutturali sono state invocate molto spesso negli anni passati prima della crisi forse questa volta ci sono siamo sulla Cynthia mo'di fronte alla possibilità di implementare le riforme sia perché la situazione lo richiede sia perché l'approccio è molto orientato in questa direzione
Infine terza ma non ultima dimensione è quella dei mezzi di finanziamento
Nella questa crescita dove da dove vengono queste risorse queste risorse vengono da un utilizzo innovativo del bilancio europeo
Che diventa strumento di piattaforma di emissione di titoli europei necessari per finanziare sia le riforme strutturali sia il meccanismo che è importante ricordare lo sciur chi sostegno al mercato del lavoro
E la combinazione di tu questo eh cose non solo produrrà Sam messa in atto allora crescita sostenibile dinamica ma allora anche una crescita basata su una integrazione diverso dal passato perché sarà una crescita in cui la dinamica dei singoli paesi della loro domanda eterna saranno al centro dell'azione di riforma
Attualmente non è detto che ciò avvenga meccanicamente qui Paesi giocano gran parte della loro credibilità l'Italia sarà in particolare se la gioca perché l'Italia è il Paese che ha ricevuto in assoluto più risorse di tutti gli altri e l'Italia è quella che ha più bisogno di altri di riformare il suo fratello di crescita anche per abbattere affrontare a Grosseto il sito del debito che rimane un problema molto serio
Quindi diciamo ci troviamo di fronte in questo caso non è retorico dirlo a un'occasione storica a quale può essere colto positivamente e tutti ce lo auguriamo ma il rischio si è invece colta
Nel verso sbagliato e che quindi per usare un'espressione intervenuta di moda produca debito cattivo
Ecco il rischio che ciò avvenga sempre presente non voglio finire diciamo come uccello del malaugurio ma voglio finire come persona che crede fortemente in questa operazione
Ma che anche è conscia dei rischi non solo economici ma anche politici che questa operazione ossa non essere complessata
Sarebbe grande occasione
Lecco non ho capito se lei è ottimista o no cioè quello che dicono tutti si ritaglia fallisce questo tentativo di di buona pesa
Appunto del del nell'utilizzo di denaro in arrivo primi conferimento dell'Europa il punto è i fattori che ne fanno la fame essere ottimista nella capacità il nostro Paese in uscita questa volta a fare quello in particolare spesa quelle riforme che non ha fatto per trent'anni pari sono
Parliamo dell'ottimismo quindi la sinistra e l'ottimismo è guidato dal fatto che sia staccheranno si è creato nel Paese una aspettativa positiva
Che ingrediente essenziale per due cose fare in modo che la mano pubblica sia gestita in modo efficiente per fare in modo che alla mano privata agli investimenti privati
Siano guidati anche da quella da sola settimanali
Investimento finanziata le risorse abbondanti che verranno sostanza questa questo ottimismo se l'ottimismo viene mantenuto si crea un circolo virtuoso
Che viene sostenuto dalle risorse abbondanti che autoalimenta ordini il mio fino a prova contraria ritengo questa volta forse anzi più che forse sia sia la volta buona che questo circolo virtuoso possano essere messo sulla strada giusta
Un'altra domanda passano alla presumere che il tema della disciplina di bilancio del Patto di stabilità appunto che è stato sostiene questa fase di emergenziale secondo lei ha ancora senso venga mantenuto così com'era impostato su c'è c'è un accenno ho un passaggio anche nel vostro ecco
Quanto
Anche perché qui Italia fanalino di coda
Allora non modo termini molto semplici c'è bisogno di regole fiscali in Europa
Soprattutto visto che l'Europa ancora non è un'unione politica e quindi le regole fiscali devono rendere tra l'altro coerenti decisioni di politica fiscale di di il numero elevato di paesi che deve rispondere a un numero elevato di Parlamenti
E quindi c'è un problema anche diciamo di sostenibilità istituzionale della nuova politica fiscale detto questo le regole del vecchio patto di stabilità sono del tutto ormai inadeguate se ne possono pensare di altre sia su sofisticati dal punto di vista tecnico
Ma soprattutto in grado di generare consenso
Perché una delle cose che ha frenato l'Europa in questi anni è stata la scarsa fiducia reciproca che c'è stata e a volte c'è ancora tra Paesi quindi per avere consenso ci vuole fiducia
Avere fiducia ci vuole un meccanismo che il compenso in questa fiducia in termini di maggior crescita e maggiore occupazione
Grazie volevo anche dire a chi ci sta ascoltando che si vuole fare domande appunto le potete scriverci tracciate delle vediamo proprio dalla fine della chiacchierata appunto le leggero appunto quelle interessanti professione di ritorno appunto al tema invece della lo sguardo internazionale dell'Europa del ed il ruolo che deve giocare e considerato che il coordinamento l'altro attrezzato appunto eclatante è stato quello di di sancire la fine della globalizzazione così come no conosciuta nei decenni precedenti anche appunto della del multilateralismo
Devono comunque ha bisogno del resto del mondo e appunto le diceva prima non può permettersi di restare schiacciato fra le due potenze negli Stati Uniti e Cina ai pronti quando quando parla di di di occuparsi del mercato interno diceva prima di una cosa internazionale come viene immaginabili sotto le sedi municipali avete scritto veramente
A quattro mani non è che ha scritto una parte una parte la quasi interscambiabili dire appunto
Da cui mi avete raccontato
Beh innanzitutto c'è da ribadire del perché non possiamo occuparci di quello che avviene fuori dall'Europa no
Perché non l'anno scorso decenni invece lo abbiamo fatto poco questo ci siamo occupati poco nel mondo avevamo una crisi interno molto grave punto la crisi dell'euro
E ci siamo concentrati quindi su sui nostri fatti europei ecco questo non è più possibile
Pensiamo semplicemente a due grandi
Diciamo drammatici problemi la la la la pandemia era critica Corviglia
Tutti sappiamo quanto sia importante adesso questo sforzo che stiamo realizzando in Europa e l'Italia della vaccinazione
Però sappiamo anche che se non riusciremo a risolvere anche fuori e anche per gli altri Paesi che sto problema della vaccinazione la pandemia non si sconfiggerà
Quindi come dire occuparci come poi al a livello mondiale va e andrà questa campagna di vaccinazione
Non è un mozione è un un dover essere tanto che l'incontro che c'è stato tra il Presidente Dellai presidente macro
A Parigi in occasione delle delle del problema nella nella crescita dell'Africa rilanciato questo aspetto
L'Europa deve essere un attore che spinge per questa distribuzione
Dei vaccini a livello mondiale secondo problema d'ambiente la quindi il il nostro bilancio nella crescita venirle è importantissimo all'Europa che diciamo all'origine del dieci per cento dell'inquinamento mondiale il novanta per cento
Lo fanno gli altri paesi allora noi non possiamo pensare di poter perseguire e lo faremo una crescita il nome della della conservazione dell'ambiente senza occuparci di che cosa faranno gli Stati Uniti la Cina l'India e quindi il problema anche dell'ambiente problema europeo interno ma è un problema internazionale sono due quindi potrei fare il camerino di questo genere
Questo per per sottolineare quanto importante sia quello che l'Europa si occupi in qualche modo a livello mondiale ma che vuol dire lei diceva giustamente noi sappiamo che la scena mondiale oggi dominata da questo confronto-scontro tra Stati Uniti e Cina naturalmente l'Europa non può ambire a diventare come dire il terrazzo autore che partecipa allo scontro ore quindici con noi dobbiamo in realtà perché poi ci serve e per noi è fondamentale innanzitutto evitare che questo scontro dei generi e che quindi tra Stati Uniti e Cina si producano degli Effetti ad esempio di divisione del mondo in due tra chi sta con l'uno occultista con l'altro
L'Europa deve fare in modo inglese attraverso soprattutto poiché il rapporto con gli Stati Uniti che questo confronto scontro per quanto
Con continuerà perché naturalmente è un confronto per
Una sorta di leadership mondiale però si mantenga dentro un ambito di di sua gestione controllabilità in secondo luogo noi dobbiamo lavorare perché anche se è un un ordine multilaterale lei diceva in modo diciamo che l'ordine multilaterale che non c'è più era quello dove l'economia mondiale è laico in mano agli Stati Uniti all'Europa perché per due secoli è stato così gli Stati Uniti ed Europa hanno fatto e hanno scritto la storia dell'economia mondiale non è più così
Perché sappiamo non c'è solo la Cina c'è un'immensa area come l'Asia e del Pacifico che ormai tanto importante quando gli Stati Uniti è quanto l'Europa
Ecco noi dobbiamo fare in modo che in questa economia diventa un multi polare rimanga aperta però rimane un sistema dove si possa in qualche modo a rimanere interdipendenti perché voi siamo una grande Potenza di esportazione e importazione è il più grande attore a livello di commercio mondiale l'Europa
Quindi il ruolo che l'Europa deve avvenire non è quello di diventare il terzo attore di uno scontro ma quella di essere in realtà è il promotore
Di un contesto che da un lato è eviti la degenerazione del conflitto in dall'altro cerchi di spingere in qualche maniera perché anche Simoni era diversa anche se con un multilateralismo che sarà molto rivisitato e rinnovato questo sistema Berto questa economia globale come la chiamiamo è non vada perduta perché questo è in un grande bene naturalmente la globalizzazione vuol dire tante cose nel negli anni passati abbiamo pensato si è pensato che l'economia globale fosse capace anche di autoregolarsi via non è stato così bisogna in realtà mantenere un sistema aperto e globale ma dotarlo anche di capacità di governo di se stesso
In questo senso noi nel libro parliamo conto della necessità che l'Europa diventi il in questo un un un motore un un attore promotore di un nuovo multilateralismo che vuol dire
Vuol dire un multilateralismo
Molto meno basato su grande ordine diciamo quanto un multilateralismo molto più pragmatico che sappia sfruttare poi le alleanze tra Paesi laddove serve sulla questione ambientale
Non si può non cooperare anche con la Cina se vogliamo ottenere dei risultati in altri campi si può pensare in qualche modo avere coalizioni come dire più ristrette
Ecco in questo senso l'Europa ha un ruolo importante da giocare
Quello appunto di essere proprio per la sua capacità di di di generare commercio interdipendenza di essere in qualche modo un un un attore in grado di contare
Chiudo ricordando però due cose importanti che nel libro noi sottolineiamo questo ruolo l'Europa lo potrà vedere se allo stesso tempo sarà in qualche modo anche il motore come dire sulla frontiera delle tecnologie l'Europa rimasti indietro in questi anni nelle tecnologie che contano quelle soprattutto della quarta rivoluzione industriale
Non possiamo permettercelo
Perché per poi poter giocare una prese una presenza che che che incida bisogna avere anche degli strumenti adeguati quindi noi ricordiamo bisogna fare un grande sforzo di come dire ardori in tecnologico secondo la crescita del dello scorso decennio è stata molto avanzata sulle esportazioni sul resto del mondo
Rimane importante l'ho detto prima il ruolo del commercio in Europa però noi abbiamo un bene enorme che un mercato interno che è il più ricco del mondo mercato interno europeo vale molto di più
Oggi del mercato cinese deve lo affrontiamo poco
Ecco il il green ville le tecnologie digitali
Investimenti di cui parlava il professor Padoa per rilanciare la crescita
Possono essere anche un motore quindi valutare
Questo grande asse perché abbiamo naturalmente per sfruttarlo insieme anche a chi vorrà
Essere presente ma soprattutto per far interno della crescita questo è un buon quadro che noi traduciamo per un prossimo cioè questo decennio degli anni Venti
Veda un Europa impegnata a livello Esterno ma in grado di produrre risultati diversi di quelli che si non si siano prodotti nello scorso decennio
Grazie qui c'è un tema che tra l'altro su questo punto diede il libro che appunto non è un problema economico quello dell'opera problema politico mi riallaccio anche ad alcune domande che sono arrivate cioè l'Europa comunque aldilà poi appunto che venga usata per punto come bandiera battaglie partitiche Lisi è un tema che non appassiona una passione per l'appunto non è stata vista come protagonista politico che riesca ad incidere in modo netto
A nella nell'appunto delle strategie internazionali qui vengo
A al nodo appunto queste lascia la tengo anche prima dice l'appunto le divisione diciamo diceva condanna ostracismo non ci si può più permettere no era un lusso che si poteva concedere in passato non ora
Nel momento in cui l'Europa riuscisse appunto ad acquisire quel potere politico che non ha che che ruolo riciclaggio calendario rischiano Conte diventi ancora più marginale nel momento in cui sono dovesse resoconto degli continuare questo questa comunque situazione del Paese decisamente più debole di grandi attori nella nel Vecchio Continente
Rivolto né manderete voce allora rispondo brevemente e poi sentiamo anche il professor parlano no io credo che lo ha detto prima anche greca allocando anche evidente eterno Hui
Come dire questa è una grande opportunità ma anche una grande sfida che deve che che che dobbiamo saper giocare invincibile l'abbiamo delle risorse importanti a disposizione
Per investire però perché questi investimenti brucano i risultati sperati
Dobbiamo fare almeno una buona parte di quelle riforme che non abbiamo fatto in questi anni che non siamo stati capaci non abbiamo voluto poi ognuno può interpretarlo come vuole
Quindi da questo punto di vista l'opportunità CEE
E noi abbiamo anche come Paese se sapremo naturalmente
Adesso da subito bene indirizzare queste risorse
Anche di avere un ruolo in questa Europa più forte più presente a livello internazionale lo stiamo già vedendo attraverso diciamo l'anno la presenza che il il Presidente del Consiglio Mario Draghi sta avendo già consensi importanti
Quindi come dire questa doppia sfida interamente internazionale dell'Europa ci riguarda anche molto da vicino perché naturalmente se noi sapremo usare bene
Il Next Generation Italia noi daremo un grande contributo a perché poi l'Europa possano mostrare appunto che saltare delle politiche sa fare anche bene
Allo stesso tempo è importante anche dire che questo passo ad esempio di aprire uno strumento di risorse che sono state in qualche modo raccolte insieme può essere anche il primo passo per esempio per i irrobustire uno strumento fiscale comune
Se si fa si si farà un buon uso di questo e quindi l'Italia nel utilizzare a proprio vantaggio ebbene queste risorse saprà anche dare un contributo perché l'Europa possa io robusti lire una sua coesione politica che certamente l'aspetto diciamo più fragile perché le
Sul sul sulla grande presenza economica non si discute il problema è che questa presenza economica deve anche essere accompagnata da una presenza politica e in questo c'è bisogno di questo rafforzamento quindi indiscutibile
Che il l'opportunità per l'Italia è per il nostro Paese per il rilancio della crescita
Ed è importantissimo ma è anche per la nostra presenza in Europa è un'opportunità di ritornare
Come dire noi protagonisti in Europa e anche attraverso questo una Europa protagonista nel mondo io la vedo proprio come come dire è una gara un tema posta elevatissima in gioco
Professor Pagan Presidente anzi la preoccupai veniamo un pochino appunto al tema del Elena anche perché comunque appunto consigli anche poi il i la per fare intervenire Antonucci
Le banche che ruolo possono avere nella nel nel cercare di far affluire negli si pensò di dare come risonanza e dall'altro lato sono due domande si registra come crede lei la parte pressi ti do perché non saranno tutte punto due risorse risorse viva a rischio condiviso nordista di aggravare ulteriormente la posizione del nostro paese sul fronte debitorio che già appunto a Piscopo innalzò considerano tutto il peso del debito sentina
Vuole dunque con uno slogan con uno slogan che però secondo me abbastanza efficace possiamo dire che negli anni passati durante la crisi bancaria o del debito sovrano cui l'Italia è rimasta impiccata lui delle banche erano fosse parte del problema oggi sicuramente sono parte della soluzione
Io lo sono per vari aspetti ne cito due lascio poi
Il compito di dettare nel merito più specificatamente
Battaglia in primo contributo che le banche possono stanno dando alla alla gestione della crisi riguarda il breve termine riguarda cioè il contributo all'operazione di contenimento di questa profondo colpo determinato dallo scoppio la crisi pandemica
Che ha richiesto che risorse adeguate fossero dei distribuiti ai cittadini e alle imprese per evitare cadute ancora più gravi di quelle peraltro abbiamo visto ma anche sempre in questo contesto evitare che sì materializzarsi e basta e non voleva vedere il cosiddetto effetto scogli scogliera suoi scrisse F
E cioè quella situazione per cui prima o poi le misure di eccezionale dice eccezionale supporto dovranno essere ridotte eventualmente eliminati dal quadro macroeconomico come molti o molte operazioni di sostegno a alle alle garanzie bancarie oppure diciamo per azioni relative al blocco del computer i licenziamenti indispensabile per contenere la crisi ma che ovviamente non può andare avanti senza limiti
Le banche stanno dando che potranno dare aiuti in questo senso alle banche hanno un compito ancora più importante alla luce di quello che ci siamo detti stasera
E cioè il fatto che le banche devono essere strumenti di riallocazione del risparmio verso l'investimento il risparmio sia dei cittadini e delle imprese a fronte della crisi si è si è molto aumentato anche a causa di una grande incertezza sul futuro il risparmio deve essere trasferito all'investimento
Verso viene in mente adesso
Allocazioni incoerenti con la crescita sostenibile quindi pare le banche sono un meccanismo di trasmissione fondamentale della Monsanto eccetera cresce
Naturalmente questo significa stabilire rapporti costruttivi ed integrazione reciproca fra azione pubblica
Sosa pubblica che azione privata a questo appunto la sfida la politica economica coordinare questa grande azione quindi le banche hanno opportunità e responsabilità
Rispettare di fronte alla
Prima di passare a produrre un'altra domanda lei presidente leghista c'è bisogno pesano altri fattori che sta mai sotto gli occhi di tutti non solo in Italia c'è bisogno di più Stato nell'impresa davvero necessario oggi e questo appunto vale per l'impresa anche impresa banca
Dunque c'è bisogno di più io di più Stato inteso come Stato che erogano i fondi per gestire l'emergenza questo diciamo evidente lo stesso pianori
Ripresa resilienza è un modo nuovo con cui lo Stato tra virgolette interviene mettendo a disposizione risorse a disposizione dei cittadini e delle imprese
Il problema non è questo non è non è quanti soldi ci vogliono ce ne vogliono tanti e tanti parte sono arrivati
Ma il problema è che cosa ci si fa questi soldi e come si ritorna una situazione in cui invece la presenza dello Stato sia meno invasiva perché sappiamo che nel lungo termine apparenza dello Stato può essere controproducente
Quindi questo è la come si fa ad allocare risorse come fanno le banche decidere se dare soldi ad una presa in piuttosto che y in coerenza con impianti resilienza e come si fa a uscire da sostegni finanziari insostenibili
Di fronte ad un a un avanzare della crisi come si fa a gestire infine esempio la montagna di sofferenze bancarie che inevitabilmente dovremo fronteggiare quando facciamo questa prima fase sarà
Lei ha già tutte le risposte o sta lanciando delle domande provocatorie lasciamo pur di rispondere
No no c'è bisogno di risposte elaborate in mostra collettiva ma
Veramente era una punta di orgoglio invece la ringrazio rilasciano invece a Burke era andar giù bocconi Credit ben voluti responsabile area interna nel centro del paese e quindi sebbene non solo di miglia romane ma insomma questa Regione per ora sta dimostrando una capacità di resilienza di settanta milioni invoca subito appunto il fatto che impose intervento è stato metto incisivo anche in questa è la prima cosa che le volevo chiedere cosa ha fatto la banca in questa fase di emergenza
Ma sicuramente buon pomeriggio a tutti intanto grazie al mulino e grazie anche al professor Padoan per l'invito ma in questa fase di emergenza che sostanzialmente partita
Non ho fatto più di un anno fa noi ci siamo mossi secondo diretti a molto chiare non la prima sicuramente mettere in sicurezza
I nostri colleghi anche i clienti con una politica molto
Accurate e dettagliate rispetto all'apertura delle filiali dai contatti con i clienti comunque garantendo sempre un servizio essenziale
Il secondo aspetto è quello che ci ha riguardato sui numeri cioè come gestire questa situazione
Comprando anche tempo e quindi abbracciando molto tutto il tema del muratore il tema della e il e il tema della nuova finanza sotto la garanzia pubblica abbiamo con UniCredit erogato circa due circa
Cioè circa venti venti miliardi
Di nuova finanza cori d'abbiamo avuto ventitré miliardi di di moratoria noi al centro nord perché comprende Emilia Romagna Toscana Umbria e Marche
Abbiamo pesato il ventisette per cento più o meno sulla parte delle riprese il venti ventidue per cento sulla parte dei privati questo lo dico perché mi ricollego anche a quanto al diritto il professor parla cioè adesso non siamo in una situazione dove da una parte dobbiamo gestire questa transizione verso uscito dalla pandemia sia per le famiglie per le imprese con strumenti specifici quindi dobbiamo gestire lo status quo e dobbiamo gestito con molto equilibrio perché non vogliamo che chiaramente la situazione di venti critica oltremodo quindi è una situazione diciamo complessa perché dovevamo che nel in equilibrio soprattutto quando non ci saranno sulle garanzie pubbliche la moratoria
Molte molte molte imprese che oggi hanno avuto interventi statali e anche interventi di moratoria bilaterali con le banche
Dall'altra parte in parallelo dobbiamo cogliere il momento momento positivo legato chiaramente
A numeri che sulla pandemia si stanno ridimensionando molto quindi tutto il tema di accelerazione
Sui vaccini legato alle risorse che arriveranno dall'Europa sul PNR quindi quindi abbiamo una no no funzione come si diceva riallocare risparmio riallocarle maniera efficiente e selettiva verso quelle che sono le filiere e le le le aziende che possono essere anche uno strumento di accelerazione per la ripresa del nostro Paese
Quindi credo che la fine del due mila ventuno inizio del due mila ventidue saranno o per le banche in generale anche per UniCredit sala momenti di grande vicinanza alle riprese di grande lavoro che riprende attenzione non è che ci siamo preparati come ci siamo preparati
Con una un'analisi dei singoli settori settori che sono più importanti per le nostre regioni per il nostro Paese settori chiave andando a vedere come la pandemia
Questi settori sono stati colpiti
E da lì siamo andati anche a parlare con imprenditori per capire come le aziende di questi settori sono state impattante
Capendo da loro stessi con un confronto serio al momento della ripartenza valori partenza fosse una ripartenza fu quindi molto veloce
La ripartenza un po'più diciamo o un po'più lenta a un oppure in casi in cui l'azienda effettivamente più in difficoltà
Nonostante le garanzie pubbliche nonostante
Indici che sono sicuramente in miglioramento in questi mesi sia dal punto di vista del PD sia dal punto di vista della pandemia comunque aziende che hanno una ripresa sostanzialmente A&E quindi quindi molto molto molto più faticoso in entrambi i casi ci siamo messi a fianco cerchiamo di dare delle soluzioni che vanno dalla ristrutturazione del debito eminentemente nel caso in cui le aziende sono ancora in difficoltà pur in presenza di una ripartenza strumenti indice che vanno comunque in maniera differenziata a far sì che la PFM che anche che le aziende migliori si è in qualche maniera gravata non sia un fardello comunque possiamo gestire anche con un indebitamento magari sopra a certi standard una ripartenza agevolando ancora finanza
E in ogni altro modo è cambiato il modo di fare manca in questa fase abbiamo anche un pochino il modo di operare o no cui
è cambiato perché è stata anche una necessità cambiarlo quindi evidentemente abbiamo dovuto leggere un contesto una situazione di emergenza in una situazione particolare
E quindi avevamo evidentemente anche
Ha avuto un approccio più flessibile con le riprese magari valutandone valutando il posizionamento nel percorso che alla fine sembrava anche non coerenti
Andare a giudicare e valutare
L'impresa sulla base del numero due mila venti
è chiaro che tutte quasi tutte le imprese hanno avuto contrazioni fatturato contrazione di marginalità contrazione sugli organi però il punto vero è capire il posizionamento cessa il posizionamento è rimasto un posizionamento competitivo
Sia a livello di mercato domestico ma soprattutto il mercato internazionale a questa impresa
Avranno sicuramente la possibilità di riprendersi quindi la nostra analisi è un'analisi più o più prospettica ancora più prospettica per capire al posizionamento effettivamente la possibilità di ripresa questo non è semplice
Ma credo che poiché sia il compito dalla banca la banca che deve saper leggere uno scenario non attuale ma da qui a dodici mesi diciotto mesi
Ma a livello statistico meglio qual è la situazione avete riscontrato tra le imprese che sono appunto chi era non avrebbero fu l oppure appunto in località Tikhonov ecco quali sono le percentuali nell'aria lei sei Simoni in sala
Allora chiaramente l'imprenditore
Sono sono ottimisti di natura iraniano si allontanano dall'imprenditore
Quindi abbiamo una larga percentuale di
No One c'è una vola percentuale gli imprenditori riprese penso a riuscirci con una ripresa abbastanza veloci
E questo comunque possiamo verificarlo cerchi ci racconta che la che la ripresa fu o possiamo generalmente confermarlo
Così come ci racconta che più in difficoltà ora quindi una ripresa più lenta e nella fascia di mezzo nella fascia più dimensionalmente più basta che quella che chiaramente ci occupano i più la lettura dei dati però se guardiamo i bilanci due mila venti che stanno arrivando non sono così drammatici soprattutto sulla vicenda più strutturate e la sensazione è il migliore avevamo attenderci il problema evidentemente sono più nel mondo letterine sono più nel team sulla piccolissima dimensione suo amico impresa in alcuni settori come sappiamo tipicamente turismo ruggini scritta
Ristorazione però anche sul turismo vediamo nelle ultime settimane dei dati i prezzi
E invece seriale abbancare il futuro dipende il futuro se le marginali la messa a punto delle dei tema che non toccheremo appunto nell'animo cambiamenti degli assetti strategy a livello di sistema sul Paese membro fare intendere organizzazioni che in attacco dovendo prudenza su dalla dalla concrete immagina credi e Banca della degli umanisti dinanzi al ed elabora
Nel settore
Ma intanto diciamo la la premessa è che comunque
Anche prima del corrente c'era già una chiara trasformazione del modello di business delle banche e anche di UniCredit è nostro precedente piano industriale non a caso si chiamava trasforma due mila diciannove quindi era già in atto una trasformazione del modello di vista spinta da fenomeni chiave come la velocità di cambiamento quindi tutto il tema dell'innovazione
Anche la pressione che la cliente era apposto su un modello di business ritenuto troppo tradizionale
Da parte delle banche e quindi anche la gente la stessa ha cercato modalità e approcci diversi rispetto al mondo bancario spetta anche UniCredit e poi tutto il tema della digitalizzazione quindi abbiamo già lavorato già lavoravamo su questi tre aspetti
Che sono stati inevitabilmente accelerati durante durante corruzione questo nuovo stile un mettiamo al centro del nostro modello di business alla digitalizzazione l'innovazione acquisto saranno un errore all'interno del nostro modello di business
Cioè chiaramente cliente insieme le nostre persone però da lì decliniamo chiaramente un approccio diverso reiterazione diverso sicuramente molto più negata al digitale
Che non vuol dire soltanto atto ma vuol dire anche aumento delle transazioni oggi abbiamo oltre il novantacinque per cento delle transazioni in banca che non sono più cartacee
Abbiamo digitalizzato il novanta per cento dei contratti anche con le imprese quindi immagino una banca che avrà un approccio più dinamico più smart più digitale più di consulenza anche remota con il cliente
Allora chiaramente i minori rischi operativi perché andrà verso una dimensione di digitalizzazione anche contrattuale quindi interazione con i clienti quindi immagino una banca più semplice più snella
Più
Più veloce con chiaramente al centro sempre l'attenzione quelle che sono le necessità dei clienti non diventiamo credo un affitto
Grazie una domanda forse dovrebbe rispondere parlandone concordano punto penso che sia lecito visti i fatti di cronaca e politica ugualmente che cosa ne pensate
Vanno sinceramente dal momento che non mi attira
Non mi affascina per quello sempre forse anche sbagliare ma questo è il punto di vista non l'ho mai e approfondito adeguatamente
Presidente
Dalla sentiamo verso del Cristo voluto e sono una grande tentazione grazie perché Vittek cioè le grandi imprese multinazionali sono tentate di aumentare la modernizzazione dello
Cassetta degli attrezzi o lo strumento diciamo di guerra economica addolcendo valute
Appunto non legate ad una politica di sostegno all'Africa del Sud sorveglianza di autorizzare i conti
Proprio per questa ragione il rischio che ci portano giusti forum instabilità sia diamo un economica e ho visto che è stato un lato dalla globalizzazione che francamente a me non piace
Ma che esiste e che quindi bisogna anche decidere da parte dell'autorità cosa cosa fare come reagire all'editore altra cosa sono nella luce citati come l'EUR digitale che potrebbe essere rimesso dalla Banca centrale europea
Ma questo in questo caso è un miglioramento tecniche di quegli strumenti di pagamento e non solo
Che o a S. agli aiuti di sostegni quindi bisogna fare la distinzione ma quelli che sono strumenti slegati da regole di comportamento condivise a quelli che sono invece legati e ci fanno parte di un sistema di sorveglianza dell'instabilità nel sistema
Pera ultima domanda perché vedo contraddizioni ci sono appunto tra il pubblico che vengono attribuite ultima cosa per poter ringrazio tutti ed era dovendo appunto dare una appunto
Mi indicazioni di priorità perché sto Paese tra e le riforme sono un po'richieste dall'Europa è necessario necessaria tutta l'Italia tra Green digitale uniforme della pubblica amministrazione riforma della giustizia
Ricevendo a fargliela Cracco o avviati i liquami metterebbe esteri quali invece proviene in coda
Vanno fatte tutte insieme guardi verranno portate tutte insieme
Nessuna graduatoria c'è un cronoprogramma che ci dice che voi entro dicembre entro l'anno l'avevo fatto dei passi avanti in questi quattro sentieri che stavo pure avremo dei problemi
Non c'è più la possibilità di un prima fase seconda fase questa è la fase in cui ci dobbiamo giocare Investimenti riforme e presenza in Europa io credo che sia molto importante perché altrimenti appunto
Facciamo passare come dire che c'è qualcosa di importante qualcosa che possiamo lasciare da parte
Non è così perché quello che abbiamo individuato
Sì e che il governo ha individuato nel Pnr secondo me è il minino essenziale almeno da qui a dicembre
Quindi vi sono ripartire esosi fa qua se tutte insieme nel senso che dobbiamo rispettare cronoprogramma che abbiamo già concordato con l'Europa quindi guai a dire adesso
Quello che può andare in qualche modo come dire dal parroco possiamo mettere da parte dobbiamo ancora cominciare
E tante delusioni in questa silloge da settanta da diceva fare tutti insieme anzi veranda condita e grazie alla redazione della fiducia quello la chiave cioè noi andiamo scrittore rumeno lo possiamo fare lo abbiamo scritto qualche giorno fa adesso sentiamo perlomeno di per un po'di rimanere molto su questo pezzo come si dice e cioè questo almeno quello che abbiamo in programma secondo me è fattibile poi ha ragione lei
Quello che sarà nei prossimi anni
Difficilissimo alla prevede ma almeno io lo vedo così
Perché io per tanti anni ha scritto coi appunto di programmi che non si sono avverate unica sarebbe invece perché siamo ritrovare qui tutti tra un paio Giacomo Isonzo e questa volta vedrà programmi mappa debba quindi
Questa volta non si può in qualche maniera come si dice
Lasciarle da parte almeno c'è un incentivo enorme poi come diceva
Prima il professor Pan come ha detto il dottor Burke c'è ormai un'aspettativa una consapevolezza forte che si è diffusa
E quindi questo su questo lo possiamo far leva io credo che questo sia importante è un brano aspetto positivo che si possa in qualche modo individuare che non si parli di riforme solo come sacrifici ma Siccardi oggi di riforme come leva in qualche maniera per investire per rinnovare e quindi per creare posti di lavoro per creare o così occasione d'investimento
Questa è la vera grande novità dobbiamo sfruttarla
Bene allora io mi auguro di rilancio di non far disanima prima come una nuova aggiornamento dell'economia europea ripartita e è appunto coesa hanno titolo poi lo lo valuterete voi io ringrazio tutti ringrazio due relatori ringrazio dice Sidibé ringrazio in particolare appunto in e vi auguro buona serata vista ancora
Grazie
Grazie ma ora sarà arrivederci arrivederci e grazie