Registrazione audio di "Piano delle frequenze per l'emittenza radiofonica privata", registrato sabato 20 ottobre 1984 alle 00:00.
Sono intervenuti: Paolo Vigevano (RAD).
Tra gli argomenti discussi: Frequenze, Privato, Radio, Radio Radio.
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RAD
Buongiorno tutti Paolo Liguori al microfono e questa è la consueta trasmissione radio Radio
Oggi sarà una giornata io credo con parecchie novità bisogna dire subito che il Consiglio dei ministri ha riunito su questa cosa che riguarda invece le televisioni e noi non sappiamo ancora nulla delle decisioni che saranno prese anche se abbiamo letto questa mattina le indiscrezioni sui giornali che forse varrà la pena poi una volta viste le cose di capire meglio sappiamo solo che il governo intende su questa materia delle televisioni agire cioè è orientato ad agire per decreto la cosa non è delle più tranquillizzanti perché agire per decreto non si capisce bene su che tipo di decreto si va a parare ma adesso torniamo invece all'erario e ai problemi delle frequenze che voi sapete questa serie trasmise ogni è cominciata con la denuncia del piano delle frequenze pronto per Ginevra pronto per essere discusso Ginevra su questo terreno ci sono già delle novità insomma in questi giorni io credo qui c'è Paolo vigevano che segue la situazione praticamente minuto per minuto ma la novità principale che
Ieri sera il ministro Gava firmato finalmente il decreto di nomina di istituzione di questa Commissione che era stata preannunciata a la durante l'audizione avuta nel in questa settimana martedì scorso alla Camera dei deputati
E a questo punto senz'altro mi viene ratificato con questo atto un primo successo delle iniziative del Comitato delle selezioni le emittenti radiofoniche un primo successo che però non significa affatto la vittoria in questa battaglia ma soltanto una prima tappa molto importante ma altre ne abbiamo di fronte
Altre abbiamo di fronte perché mentre lo ricordava Paolo Liguori
Sita appunto il bulgaro del consiglio dei ministri discutendo il decreto che prontamente il governo ha deciso di fare vediamo vedremo in che modo e senz'altro già medio dello strumento del decreto è uno strumento estremamente pericoloso del decreto legge
Per in quanto il rischio che si sta correndo e non era solo un rischio ma è una
Quasi certezza si può andare a una ratifica dello stato di fatto e quindi a una rettifica del monopolio
Berlusconi nel settore privato e quindi a un liquidazione delle prospettive di una legislazione adeguata non appunto oligopolisti che ha come vorrebbe
La corte costituzionale nel settore delle televisioni ma a sancire un monopolio privato e con riso di liquidare anche le altre esperienze televisive ancora oggi in corso e con e quindi ci sono estremamente grati
Su questo piano ci auguriamo che almeno se Di Pietro si tratti si tratta si tratterà di un decreto a termine
Ma non rinnovabile e che costringa in questo periodo arrivare alla legge questo è un punto fondamentale per riuscire almeno a salvaguardare occorre sulle ultime prospettive di legislazione in materia televisiva che sono rimasti
Per quanto riguarda il problema dicevo siamo riusciti a ottenere questo risultato ma nella settimana prossima
Si arriverà dei fatti di momenti cruciali
In particolare
Ma siamo oggi al venti di ottobre il ventinove ottobre inizierà la conferenza Jimi
Abbiamo avuto in questi giorni dei fatti positivi lei a formazione del ministro Gava sono state delle affermazioni
Interessanti da alcune innovative rispetto alle posizioni precedenti per quanto riguarda il piano e senza di frequenze che lasciano delle prospettive d'iniziativa e di
Speranza in questa direzione
E in particolare il fatto le frecce ministro Gava di dare centralità al piano di assegnazione nazionale delle frequenze a fronte della centralità che aveva avuto centralità clandestina dite che aveva avuto fino a ieri questo piano a carattere internazionale che era un modo surrettizio di attribuire dire istituire in realtà una pianificazione sul piano interno imita
Questo fatto di
Sì è soltanto un'affermazione di carattere politico fatta sì da un ministro ma è pur sempre soltanto l'affermazione di carattere politico che non si è ancora tradotta in atti formali
E sappiamo in che modo questa si potrà tradurre poi i fatti formali cioè in che modo il ministro potrà vanificare un piano a carattere internazionale che di fatto
Toh pone dei serissimi vincoli anche sul piano interno
Nei prossimi giorni avremo la risposta come Comitato delle emittenti da parte del ministero ai quesiti che abbiamo posto
Gli ascoltatori ricorderanno che noi abbiamo posto come mittenti il quesito al ministro sul
Grado di flessibilità interna cioè per le emittenti che operano all'interno del territorio italiano di questo piano
Di confine come lo definisce oggi ministro studiato esclusivamente per i rapporti con gli altri Paesi
Sappiamo già dura che però i criteri in base al quale questa risposta ci verrà data sono dei criteri che sono omogenei sono criteri dello stesso tipo di quelli che hanno fa perché hanno istituito questo piano a carattere internazionale
Cioè sono dei criteri che riguardano forse impostati prevalentemente nella tutela della RAI ed è il pianificazione fatta secondo i criteri della RAI e con un riempimento aggiuntivo per quello che riguarda l'emittenza privata e gli spazi adeguati per emittenza privata
E pertanto da questi presupposti il grado di flessibilità che ne vorranno e potranno venir fuori saranno immigrati freddi flessibilità estremamente limitati
Il problema quindi che si pone di fronte al Comitato e quello dell'atteggiamento da assumere in questi giorni quale quello di capire come questa Commissione alla quale viene affidato istituzionalmente il compito di essere commissione consultiva per la realizzazione del piano di assegnazione delle frequenze quindi piano di assenso in rete per l'Italia può operare in presenza di un piano di questo internazionale di questo genere
E la risposta è l'unica risposta che si può dare in questa fase ancora oggi è la richiesta che dobbiamo reiterare e rafforzare di ritiro del piano sul piano piano internazionale
Perché la vanificazione o ci si indica effettivamente qual è la possibilità di vanificare questo piano e la si indica formalmente soltanto affermazioni politiche o altrimenti le alternative al ritiro del Piano e quindi consentirà alla commissione di lavorare effettivamente senza vincoli pregiudiziali e inesatti scorretti male impostati
Di stile consentire appunto questa Commissione di poter lavorare non all'ombra quindi del Piano internazionale ma su una tabula rasa su un ipotesi di partenza del sei
Quali sono gli altri punti sui quali dobbiamo riuscire a lavorare quello di istituire non soltanto in sede di commissione ma anche proprio in termini di pianificazione un rapporto diverso tra RAI e privati
Cioè noi non possiamo
O ammettere che un sistema misto radiotelevisivi radiofonico Posse il cui esistere in una situazione in cui la Rai
Deve occupare al di là delle
Giuste esigenze di copertura nazionale
Un numero sovrabbondante di frequenze attraverso l'impiego della modulazione di frequenza e delle onde medie in sovrabbondanza rispetto alle esigenze effettive di copertura nazionale
E quindi aprire un dialogo che dovrà essere un dialogo è uno scontro probabilmente che si trasferirà poi nel Parlamento per questo martedì abbiamo la audizione avremo l'audizione alla decima Commissione trasporti dopo la del ministro Gava di mercoledì scorso venimmo ricevuti da il
Dalla commissione Trasporti con la quale speriamo di istituire un sede di informazione e di dialogo e di confronto da protrarsi possibilmente
C'è un altro elemento importante è un elemento di carattere più generale fino ad ora
Si è parlato in Italia
Sul piano legislativo prevalentemente ma direi quasi esclusivamente del problema televisivo
è la prima volta questa che il problema radiofonico
Viene affrontato e si ha l'occasione di affrontarlo in termini indipendenti autonomi e con delle possibilità e sul piano istituzionale di approfondimento e di studio effettivo
Ma siamo in arretrato in termini di tempo o enorme la Rai ha impiegato due anni per effettuare questo piano carattere internazionale
Due anni partendo da un numero di variabili che era estremamente limitato la RAI per esempio nell'effettuare questa pianificazione per la conferenza di Ginevra non ha tenuto conto dell'emittenza privata e quindi ha risolto praticamente in breve tempo il problema della pianificazione
Problema che oggi si pone un problema molto più complesso cioè l'esame effettivo dell'emittenza privata e una pianificazione che tenga conto ho anzi e o parta dal situazione di emittenza privata esistente e quindi è un problema di estrema complessità che abbiamo intenzione di affrontare perché lo ripetiamo il comitato della sezione emittenti è per la pianificazione non è per la difesa ad oltranza
Dell'esistente in quanto siamo i primi a sapere queste risente va regolamentato ma per fare questo abbiamo bisogno dei mezzi e del tempo per effettuare questi studi questi che queste ricerche questi confronti sia in sede tecnica che in sede politica
Il tempo che si è perso non per volontà nostra ma per inadeguatezza della controparte per inadeguatezza del dalla parte dei partiti dall'altra parte
Dell'esecutivo e del ministero del Midi ministri delle Poste socio di questi anni non sono stati mai provvedimenti che abbiano teso
A a favorire dei processi legislativi ma hanno sempre abbandonato nel caos la situazione dell'emittenza privata
Mentre per il settore televisivo probabilmente oggi purtroppo dico più facile arrivare una legislazione perché gli interlocutori sono ridotti a pochissimi
Il settore radiofonico con un settore estremamente vasta quindi non ha non
Siamo per i tempi lunghi siamo anche noi per i tempi brevi e siamo convinti che se si riuscisse a tenere una legge per la radiofonia nei medesimi tempi di quella delle televisioni
Comunque con un provvedimento autonomo da quello delle televisioni con al disegno di legge dice invece autonomi e distinti differenziati per le revisioni saremo comunque interesse vogliamo comunque che si possa arrivare nel nel tempo nello stesso tempo a ottenere la legge sia per la radio che per la televisione ma ci rendiamo conto che probabilmente i tempi necessari a sviluppare approfondire il problema vero di fonia sono più lunghi e più compri i problemi sono più complessi che non per la televisione
Quindi questo è un po'il quadro che ci troviamo di fronte quindi a questo punto nuovo se entriamo in questa Commissione
Entriamo in questa Commissione non però per dare avalli e non hanno intenzione sull'intenzione di dare a Valli a operazioni che siano esse sono state fino ad oggi portate avanti e realizzate
All'insaputa e contro l'interesse dell'emittenza privata contro la libertà dell'emittenza privata contro il diritto di delle emittenti private di esistere e di poter sì esprimere noi entriamo in questa Commissione per aprire da subito in Commissione la battaglia per il ritiro del piano fino a che non avremmo le adeguate garanzie e quindi la possibilità di rendere effettivamente operativa senza ipoteche
Fittizie questa commissione perché ne sappiamo bene che questo piano internazionale è stato usato
Come pretesto per regolamentare la situazione radiofonica Anita e questo fatto noi non possiamo accettarlo perché altrimenti sa sederci in Commissione con la disposizione ad accettare a priori questo piano allora sarebbe aver truffato il l'emittenza privata italiana sarebbe aver sedersi al TAR a un tavolo dove le carte non sono le due carte sono truccate in partenza e quindi tanto varrebbe non sa dice Pezzotta
Certo questa è la situazione per la radiofonia quindi i lavori di questa commissione sono importanti credo che ancora oggi sarà importante seguire gli sviluppi delle del decreto sì sarà decreto ma sembra questo l'orientamento sulla televisione perché tra l'altro ci sono alcuni problemi accennati in questi giorni dai giornali che potrebbero partendo allegre dovrà televisione cosa più facile come appunto test
E ai prima da mettere da mettere nero su bianco perché sancisce l'esistente questo mi sembra l'orientamento si potrebbero però ecco in negativo introdurre degli elementi che addirittura vale ed è un Paese terminino qualsiasi riunione di Commissione Enzo Marra non solo c'è un piano a Ginevra che pesa come una cappa sulla discussione ma ci potrebbe essere un decreto a partire dalle televisioni Checco
Dizioni anche quello pesantemente la possibile potenzialità dell'analisi sono enormi in questo senso è ragione il
La cultura del a radiofonia che è un fatto che non è stato affatto sviluppato in termini legislativi rischia di soccombere sul nascere di fronte al fenomeno che siamo vivi sta verificando ai fatti di questi giorni esauriscano suoi televisione
Se il decreto
Sancirà l'esistente televisivo sarà un
Incentivo per chi voglia tentare operazioni simili nel settore radiofonico e è andata bene sulle televisioni
Potrebbe andar bene anche sulle comunque da questo punto di vista un primo un parziale successo si può segnare e lo possiamo dire oggi meglio che nei giorni scorsi che la creazione di un interlocutore collettivo al ministero delle Poste che rappresenta in qualche modo un'organizzazione radiofonia privata significa anche che insomma la devono smettere di poter
Voglio dire trattare la radiofonia privata come se fosse il singolo radioamatore ecco esisteva un generoso rigore grande il gioco e l'alibi dietro il quale si è nascosto il ministero la RAI in questi anni salvo quello ma chi era l'interlocutore in radiofonia privata
Bene in questo mese usciti a coagulare intorno a questa iniziativa di radio radicale che per prima a svelato l'esistenza di questo piano Sergi a coagulare un comitato di associazioni di emittenti che non ha nessuna pretesa di essere il rappresentante dell'emittenza privata italiana
Però lo è stato di fatto su questo punto e su questo punto ha ottenuto delle vittorie che in passato non erano state raggiunte questo è l'unico merito è l'unico de non è poco e l'unico dato che ci attribuiamo e a ne abbiamo discusso in una riunione del Comitato nell'ultima la possibilità di istituzionalizzare questo comitato e per ora siamo rimasti a tutti uniti sul difesa e sulla vado rafforzamento del punto questioni cioè quello del piano di assegnazione delle frequenze quello dell'unità sulla per il ritiro per una nuova pianificazione più lunga sezione nazionale che tenga effettivamente conto dell'emittenza privata
Esistente oggi in Italia pur essendo consapevoli che non possiamo attestarci su posizioni di conservazione pura e semplice l'esistente ma che vogliamo a venire essere una forza di governo di questa situazione e quindi accettare una pianificazione mese il propositore di una pianificazione quindi mettere in discussione l'esistente una delle prime cose che chiederemo probabilmente sarà
Quella di
Istituite attraverso di criteri di Censimento una forma di congelamento dell'esistente nel settore radiofonico questo potrebbe essere uno strumento che stiamo cercando di capire se è uno strumento che vale la pena proporre un congelamento dell'esistente sia nel settore privato che nel settore radiofonico rendendosi conto che questo però comporta tutta una serie di problematiche sia sul carattere tecnico che giuridico
Estremamente complesse il blocco dell'esistente che cosa significa doc resistente che cosa può comportare in termini di rischi ulteriori vuol dire comunque un'alterazione del mercato vuol dire comunque l'alterazione di un fenomeno che
è in continua evoluzione e quindi bisogna stare attenti anche a non
Introdurre provvedimenti che compromettano comunque questo esistente senza poi poterne fornire un'immagine una fotografia il più
Rappresentative attendibile possibile ecco e io per chiudere questa trasmissione ora ho qui davanti a me un lancio dell'agenzia Ansari ripeto la riunione consiglieri si è allungata stamattina inizia dalle undici e a molti temi in questo momento si sta ancora discutendo delle private c'è un lancio che da un'anticipazione il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che avrà la durata di un anno per consentire la prosecuzione da parte delle emittenti private
Operanti fino al primo ottobre mille centottantaquattro dei propri programmi quindi la data di inizio il primo ottobre la scadenza di un anno quindi si riferisce fino al primo ottobre mille centottantacinque questi una dichiarazione del ministro le poste e telecomunicazioni onorevole Gava evidentemente in un in per Vallo o all'uscita si è a capo di un provvedimento a termine si tratterebbe di un anno etnico è chiaramente in via e chiaramente si tratta di un provvedimento che permetterà o dovrebbe permettere in un anno di discutere misure legislative suppongo
Naturalmente tutte le specificazioni a questo lancia l'agenzia Ansa che noi diamo subito verranno nel pomeriggio con successivi lanci di agenzia credo nel corso del pomeriggio la serata seguiremo medio sia i termini di questo decreto è soprattutto i contenuti
Perché saranno credo dati dettagliatamente visto il rilievo che hanno avuto in questi giorni sui giornali queste questioni
Per ora credo che ci fermiamo qui ci possiamo fermare e abbiamo no ah ecco abbiamo adesso perché questa dichiarazione di Gava e si vede strada dal termine allora facciamo subito invece un collegamento con Palazzo Chigi perché ne abbiamo Stefano
Andreani che è venuto sta avvenendo da Palazzo Chigi agli vanno a segno di rallentare perché non vuol sul telefono ma egualmente qua di persona da quello che ho capì
Però e allora vale la pena sede tra l'altro si tratta laser c'ha un segue al termine quindi probabilmente le soltanto il titolo questo della primo capoverso della notizia
Che
Adesso ci auguriamo di avere completamente quindi la notizia è che così dei ministri è terminato ha approvato un decreto legge che avrà la durata di un anno
Ecco Stefano credo che possa entrare in studio con noi e riferire intanto con urgenza di questo problema delle private poi possiamo anche forse continuare dopo i l'unica cosa che posso dire che laminato dato poco Farini la notizia di della loro se la produzione dell'approvazione da parte con sei ministri diciamo che è stato un consiglio dei ministri molto lungo e molto contrastato non tutti erano d'accordo come sapete Daenerys delle riserve non state espresse proprio merito decreto dai repubblicani e da alcuni democristiani comunque sentiamo il ministro Gava che dall'annuncio i termini esatti del della forma decreto
Contrada uguale abbiamo provato un decreto legge con il quale abbiamo inteso superare la situazione di disparità tra gli utenti che era stata creata dalle sentenze dei pretori in alcune parti del paese hanno oscurato le televisioni in altre no quindi soltanto per eliminare questa disparità il provvedimento consente i collegamenti necessari con i ponti radio e consentì anche la possibilità di trasmettere programmi pre registrati nell'ambito però delle caratteristiche che avevano queste emittenti prima del primo ottobre mille novecentottantaquattro
Ho detto attraverso la preregistrati o ne possono essere presentati programmi quanto Mariah ricadano quando fa la procura quando farà pubblicare
Credo domani mattina probabilmente a Roma nell'ambito della riforma complessiva invece inviare d'altro canto abbiamo assunto impegno a presentare io presenterò rapidamente nel giro di pochi giorni al consiglio dei ministri una proposta complessi ma di riforma della materia fa che abbiamo voluto per questo stabilire un termine dare il carattere di assoluta provvisorietà e transitorietà al la Baldini ai provvedimenti hanno un anno
Venivano potranno
Ecco questa è la Gava che spiegava che spiega le decisioni prese qua c'è un'altra agenzia ANSA che però riassumere sostanzialmente quello che abbiamo sentito da Gava quindi quindi in sostanza il
Il provvedimento consentirebbe il collegamento via Ponti e via cassette ovvia cassette
Per un anno solo fino al primo ottobre mille novecentottantacinque per gli impianti in funzione fino che erano in funzione dal primo ottobre mille novecentottantaquattro esso io che non capisco se questo vuol dire una situazione di congelamento mi pare la realizzazione
Comunque diciamo la situazione
C'è da osservare questo intanto il provvedimento in quanto a termine signor decreto a termine non puoi essere rinnovato proprio come forma del provvedimento in sostanza i rischi però che abbia che venti davamo prima che questo fatto in realtà sia un congelamento della situazione e l'indirizzo preciso nei confronti del legislatore esistono comunque quindi si tratta di un provvedimento che
In realtà rischia di
Compromettere o di pregiudicare notevolmente le possibilità del legislatore ci ha non sappiamo se riguardi soltanto il settore radiofonico occorso tanto essere televisivo entrambi settore radiotelevisivo
E
Però Lanza vedo che non dà null'altro che la dichiarazione che l'abbiamo data dissi aggiungere una cosa che mi sembra interessante che è stata richiesta da parte del Partito comunista il disegno di legge la presentazione del disegno di legge di riforma entro martedì ministro Gava rispetto a cui
Sto a non sei impegnato per martedì sia impegnato però per pochi giorni ha detto tra pochi giorni lo presenteremo quindi sono giorni questi in cui seguire contemporaneamente tutte le cose quindi siamo in momenti caldissimi della vicenda radio televisive in Italia
I margini d'iniziativa legislativa sono pochissimi il i tempi stretti in cui tutto si sta tutta la situazione sta precipitando rischiano pericolosamente di
Compromettere e di sancire definitivamente lo stato di cose che estremamente pericoloso questo lo abbiamo detto più volte voi sapete la nostra posizione rispetto al monopolio Berlusconi in questi anni sapete anche che temevamo che questi provvedimenti avrebbero potuto produrre effetti di consolidamento alla fine di questo
Di consolidamento dell'esistente e infatti ho l'impressione ci stanno dando ragione
Cercheremo di avere poi il testo esatto del decreto e quindi appuntamento a più tardi con altre notizie altre informazioni bene chiusa questa trasmissione annunciò agli ascoltatori che ora per
Milano i programmi radio radicale naturalmente approfitteremo tra qualche minuto della presenza di Stefano Andreani per un informazione complessiva sul Consiglio dei ministri se ci riusciamo insomma su cui
Su questa su così visti che finito poco fa
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