Radio: proposta di legge per la riforma del sistema radiofonico

è già stato fatto un accenno noi è ormai da molto tempo che lavoriamo su questo teste le abbiamo mandato i primi
E poi c'è stato da parte lo accennava Nick parte di questi
Anzi a letto
Massima
Dicendo ma noi abbiamo pochi rilievi poche modifiche da fare però preferiamo presentare
Un progetto autonomo
Che ci hanno però
Ho detto espressamente sarà molto vicino al vostro conterrà poche modifiche rispetto è proprio questo che ci fa pensare
Che si possa nei prossimi mesi arie dare rapidamente alla approvazione di questa riforma della radiofonia perché le distanze da colmare tra le posizioni tra questa posizione diciamo
L'Italia deve e può
Za di sinistra che oggi vi abbiamo presentato e le posizioni dei maggiori partiti di maggioranza non siano grandissime quest'l'istanza non siano grandissimo in questo settore e più facile non nella disciplina generale perché qui il peso
Interessi politici legati ad alcuni grandi concentrazioni di alcuni grandi monopoli in questo settore per il momento non c'è non si verifica speriamo che si riesca a far prima che poi le Concepcion ci si riesca delle storie dicevano molti dei colleghi a chiudere le porte di questa stalla prima che i buoi siano scappati cioè prima che nella radio finisca per succedere col cosa di analogo a quello che è successo nel sistema televisivo prima
Non ci sono altri
Allora io intanto devo dar conto
Delle presenze Walter Veltroni ha impegnato il la riunione di segreteria del Partito comunista ci raggiungerà se farà a tempo però sono presenti comunque al tavolo
Vincenzo vita e Piero De Chiara del responsabili rispettivamente delle comunicazioni di massa e delle di e del editoria se non sbaglio del Partito comunista
Massimo Scalia
E Francesco Rutelli sono come sapete impegnati nel seminario i due gruppi Verdi ci raggiungeranno anche loro olim Chiesa era che verso le undici e un quarto avrebbero staccato brevemente dal seminario per raggiungerci qua
Sono presenti può poi tutti gli altri Patrizia Arnaboldi capogruppo ormai no sì del gruppo e democrazia proletaria e Pino Calderisi che presidente del gruppo parlamentare radicale
Vigevano Vigevano che qui se nella veste di
Tesori
Direttore di radio radicale Sergio Natucci che segretario del associati non è degli editori degli editori radiofonici poi c'è Caldarola direttore di Italia radio dov'è ah eccolo lì
Quindi nella speranza che adesso arrivi in gli altri che hanno altri impegni direi che intanto si possa rapidamente illustrare questa proposta di legge che abbiamo definitivamente depositato la settimana scorsa
Che è frutto di un lavoro di elaborazione condotto dai presentatori con esperti del settore e anche con
Gli altri presenti qui Natucci Vigevano e Caldarola questa proposta tende a dare una disciplina
Del settore radiofonico prima che sia troppo tardi
Il rischio che abbiamo davanti è che nella radiofonia succeda quello che è successo rapidamente fulmineamente né il corso di pochi anni nel settore televisivo si è passati in pochi anni dal far west delle mille antenne
Dalla libertà di antenna a le grandi concentrazioni in particolare al monopolio Berlusconi questo rischio c'è anche la radiofonia vi sono i primi sintomi di una evoluti l'onere di questo genere noi riteniamo che questi sintomi vadano contrastanti e che invece sia possibile rafforzare il pluralismo
No della radiofonia come strumento fondamentale per il pluralismo delle comunicazioni di massa
La seconda premessa da cui siamo partiti e che la radio uno strumento di comunicazione di massa peculiare niente affatto assorbibile nel mezzo televisivo che ha un suoi destinatari che ha una sua flessibilità molto maggiore di quella del mezzo televisivo la tendenza diffusa a a disciplinare la radiofonia come sottoprodotto della disciplina del settore radiotelevisivo e a nostro avviso una tendenza sbagliata
Il
Il la proposta di legge la Rete qui e quindi io non scenderò nei particolari che ciascuno potrà verificare leggendo questo testo
La nostra ambizione suffragata anche da contatti con i maggiori partiti della maggioranza la Democrazia Cristiana il Partito socialista e che sia possibile approvare
Una dissi
Linea della radiofonia una legge disciplina della radiofonia indipendentemente ed anzi probabilmente prima dell'approvazione della legge generale sul sistema dell'informazione c'è una previsione consistente di imminente presentazione anche di una proposta di legge democristiani e di una proposta di legge socialista occorrerà poi fare in commi
Non è un testo unificato tra questa proposta che raccoglie le firme di tutti i gruppi della sinistra intesa in senso largo e e quelle dei due maggiori partiti della maggioranza di governo
Dell'idea di questa proposta sono le seguenti innanzitutto noi riteniamo che si debba riaffermare e disciplinare il carattere essenzialmente il locale della radiofonia prima
Prevediamo quindi che l'emittenza nazionale sia riservata al servizio
Sì io pubblico radiotelevisivo che svolge una specifica assunzione di interesse pubblico che ha a questo scopo i limiti e i vincoli stabiliti dalla legge poi si tratta di vedere se e quanto osservati ma questo è un altro discorso e alle radio di partito per le quali già è prevista un'apposita dice
Prina nella legge del mille novecentottantasette legge sugli editori per il resto la radiofonia è un fenomeno che e deve restare è un fenomeno essenzialmente locale di espressione di rappresentazione delle collettività locali delle loro esigenze delle loro delle loro manifestazioni
Naturalmente non non escludiamo che vi possono essere attraverso la forma del consorzio della sin da cationi delle collegamenti delle collaborazioni terrà emittenti lo Calì ovviamente dettiamo una disciplina che garantisca che questo non si trasformi surrettiziamente in emittenza nazionale e quindi una disciplina che preveda quote di autoproduzione delle singole radio delle singole emittenti che devono essere comunque assicura dettiamo una serie di disposizioni antitrust
Per evitare che nonostante la regola fondamentale relativa all'ambito locale dell'emittente del delle emittenze sì giunga COMU
Dunque surrettiziamente a delle concentrazioni nazionali concentrando la proprietà di una rete di una pluralità di emittenti locali
Torneremo eventualmente dopo nel corso del dibattito sui particolari di questa di questa disciplina distinguiamo tra emittenti commerciali emittenti comunitari
L'emittente comunitarie non hanno lo scopo di lucro esprimono
Collettività
Particolari istanze culturali etniche politiche o religiose di carattere locale
Non era
No non devono pagare il canone di concessione possono ricevere anzi prevediamo McCann io sono per cui ricevevano dei contributi regionali a parziale copertura dei costi di installazione o di gestione
Hanno un limite
Molto ridotto di affollamento pubblicitario cioè a fronte dei vantaggi di discipline
Neanche io ho ricordato via gli ha imposto questo limite e che peraltro è coerente con la natura di Radio prive di scopo di lucro
Le radio commerciali hanno invece a scopo di lucro hanno un limite di affollamento pubblicitario più alto devono pagare il Cannone per l'autorizzazione il canone annuo per
Per l'autorizzazione e non ricevano contributi regionali per tutte le radio
Sono però previste delle misure di incentivazione di sostegno del pluralismo noi riteniamo che il pluralismo del
Comunicazione di massa il pluralismo dell'informazione debba essere sostenuto
In modo da evitare che i grandi gruppi che hanno grandi mezzi finanziari
Di fatto vengano a soffocarlo e quindi prevediamo una complessa serie di disposizioni che servono a
A favorire
Il la resistenza sul mercato e possibilmente anche lo sviluppo della radiofonia e in modo particolare della radiofonia di
Informazioni queste misure consistono nella conferma delle riduzioni tariffarie già previste dalla legge del mille novecentottantasette in una a parziale fiscalizzazione degli oneri sociali dei dipendenti delle personale dipendente delle radio
E in misure attraverso mutui a tasso agevolato che favoriscono gli investimenti e la ristrutturazione degli in piena
Tra parentesi sottolineo come il settore della radiofonia incentivato da misure di sostegno pubblico può dare un contributo di un certo interesse di un certo rilievo ad affrontare
Il problema della disoccupazione soprattutto in un in alcuni punti caldi che la disoccupazione giovanile e la disoccupazione intellettuale nel senso più ampio della parola il settore radiofonico sono circa quattro mila le emittenti se opportunamente incentivato è agevolato e quindi con la possibilità di
Inquadrare in maniera in maniera corretta secondo i contratti collettivi i dipendenti delle radio può dare al proviene disoccupazione un contributo non irrilevante anche perché appunto tocca questi settori delicati e più campi
Prevediamo ed è il terzo punto fondamentale della legge un meccanismo di pianificazione delle frequenze oggi vi è come sapete un
Un sorta di caos di giungla nella utilizzazione delle frequenze era radiofoniche che
Consente in molti casi di far prevalere puramente e semplicemente la legge del più forte non tanto la legge di chi arriva prima era lei ma la legge di chi riesce a trasmettere con gli impianti col con gli impianti più potenti e quindi ancora una volta la legge del più ricco
E in questo causa in questa giungla delle frequenze vi è il rischio di favorire ulteriori processi di concentrazione nelle mani di chi è in grado di investire maggiori
Capitale in questo settore per avere impianti trasmettitori più potenti noi prevediamo un meccanismo di pianificazione delle frequenze che
Coinvolge in primo luogo le regioni di Happy una scelta importante sul piano istituzionale ma anche sul piano pratico perché non è possibile prevedere un'operazione complessa come sono la riprova il piano delle frequenze che eri
Hard già ad oggi quattro mila
Quattro mila emittenti accentrando lo tutto a Roma si parte dal livello regionale le proposte come dire gli schemi di piani regionali di ripartizione delle frequenze
Vengono coordinati e verificati in sede centrale da parte del ministero delle Poste ma con un intervento decisivo
Del organo di garanzia e di governo del settore radiofonico
Che organo
Composto in modo da essere come dire al di sopra e al di fuori delle parti e al quale si possono rivolgere tutti gli interessati che ritengono di essere stati lesi nei loro diritti nei loro interessi legittimi da parte del degli schemi delle proposte di chi è di piano formulate dalle regioni
La quarto punto fondamentale della legge per l'appunto la costituzione di questo organo di garanzia e di governo
La Commissione nazionale per le telecomunicazioni è assolutamente evidente che se successivamente dovesse essere approvata la legge generale sul sistema delle comunicazioni di massa
Le funzioni di questo organo di garanzia e di governo saranno assorbite dal dall'organo di garanzia e di governo generale del sistema delle comunicazioni di massa ma siccome sappiamo tutti le difficoltà le resistenze gli ostacoli bastoni fra le ruote che la legge generale
Incontra noi intanto pensiamo che sia opportuno procedere almeno per il settore radiofonico pensiamo ad una commissione di cinque membri
Nominati di cui quattro nominati d'intesa fra il presidente della Camera il presidente del Senato identificando
Alcune categorie di persone che per funzioni ricoperte per attività svolte per competenze diano garanzia
Di indipendenza e di imparzialità
Questa Commissione dura in carica sette anni
E a un
Una serie di garanzie per quanto riguarda il suo funzionamento che impediscano
Da parte dell'esecutivo comunque di qualunque forza politica di condizionarla
O di imporgli scelte o decisioni la commissione e dotata di un'ampia gamma di poteri al fine di garantire il rispetto delle norme di legge
Innanzitutto delle norme antitrust e della ripartizione pianificata delle frequenze tra le diverse emittenza
Ecco queste mi mi sembra le linee generali della proposta di legge io lascerei adesso la parola ai colleghi che
Meglio di me
No cinque membri nominati scusi cinque membri nominati dai presidenti delle Camere
Io lascerei la parola i colleghi anche per qualche ulteriore considerazione politica c'è questa
Vale inizialmente
Non lo so triste
Magari
Credo sia meglio che vengono fatte
Delle domande delle delucidazioni va bene
Allora Calderisi
Sì credo che Calderisi qualcheduno si arriva comunque
Aggiunge
Non soltanto delle aggiunte quanto così una
Sottolineare i motivi della nostra adesione sottoscrizione alla proposta di legge
Sono cose già in gran parte state dette da da da bassa Dini ma vogliamo sottolineare quelle che sono diciamo le considerazioni principali
Appunto di questa nostra adesione che muovono innanzitutto appunto dalla considerazione che il settore radiofonico appunto una specificità che è possibile diversamente da quello della carta stampata dal settore televisivo assicurare in questo settore la presenza di una molteplicità di soggetti e di voci
Il problema il motivo di fondo della missione sta nel fatto innanzitutto appunto che questa proposta
E prevede una regolamentazione di questo settore scorporando la da quella generale sul sistema radiotelevisivo
I ritmi con cui procede
O meglio la Free dibattito la trattativa sulla sulla legge di regolamentazione del sistema televisivo e radiofonico e subordinata ad interessi di carattere esclusivamente
Privato
Ai quali sono subordinati sia il ruolo del servizio pubblico sia la tutela di soggetti che avrebbero potuto trovare attraverso questi mezzi un adeguato strumento di espressione quindi ripetiamo il valore che do la scelta di fondo sta nella prevedere una regolamentazione specifica doc Ascot forata da quello da quello televisivo e appunto per frenare
L'evoluzione diciamo naturale un po'di giungla come diceva Bassanini a come si è verificata appunto nel nel settore televisivo in particolare il fenomeno appunto per cui i titolari delle mittenti radiofoniche
Sono portati ad una continua rincorsa nel potenziamento degli impianti perché determina appunto la tendenziale esclusioni tutti i soggetti più deboli l'altra motivo la questione della regolamentazione della pubblicità in particolare per quanto concerne l'accesso laburista locale e nazionale
E quindi anche qui per evitare di favorire le grosse concentrazioni reti e Circuiti che sottraggano risorse pubblicitario emittenti più deboli infine anche l'altro punto sono la le norme a sostegno dell'emittente di informazione introdotte con la legge perito Ria che in sono in quella sede inadeguate limitate e e quindi qui si trova una migliore sistemazione anche appunto di queste norme che erano in precedenza contenute nella legge per l'editoria quindi questi sono diciamo i motivi di
Adesione i maggiori motivi chiaramente poi credo che sia una proposta aperta al dibattito inevitabilmente dovrà confrontarsi anche con come altre che siano annunciate
Ma mi sembra questi erano i punti in particolare che volevamo sottolineare non so se tu Paolo voi
Aggiungere altre cose
Poi
Allora Patrizia Arnaboldi
Dopodiché
E la legge sull'editoria lastrico la seconda legge sull'editoria che come sapete contiene alcune disposizioni sulla radiofonia di informazione
E sulle radio di partito in particolare prevedendo
Dei delle misure di sostegno pubblico alle radio dei partiti che non dispongono di un organo di stampa agevolato secondo le norme della stessa legge
Per il momento è radio radicale ma ci sono altri
In cui potrebbero non disponendo di un
Testata quotidiana un settimanale potrebbero utilizzare della stessa legge che la legge dell'ottantasei
Per ma molto brevemente anche credo che poi ci sia no e possano esserci domande richieste dai giornalisti che io a nome degli altri colleghi ringrazio dell'affluenza e credo anche perché c'è un'attinenza
è un intreccio come operatori su tutta una gamma di problemi che c'è invece una capacità e una volontà di investimento su questo mezzo cioè sul mezzo radiofonico a livello internazionale in azioni che vanno dall'Inghilterra
A Paesi come gli Stati Uniti ed altro proprio come strumento che risponde a esigenze di pubblico molto precisi
E quindi anche una valutazione a parte
Per quanto riguarda le mezzo radiofonico
Privato che sta a significare un termine di garanzia e anche di non sottomissione
Alla al mezzo televisivo si diceva con una battuta che parliamo di radio nella sala della dove delle televisioni no contraddizioni
In termini e estremamente significativo
Del della situazione io credo che questo disegno di legge questa proposta di legge aperta poi la discussione mutamenti a a terreni anche di incontro con altre proposte e quindi da parte di altre anche parti politiche
E crediamo che abbia il segno di da una previsione e di una anche attenzione chiamiamola così strategica su un mezzo che ha grande possibilità di sviluppo e che molto spesso invece in questo tempi in questi tempi estate stretta e strangolata da una privilegio dato per questioni finanziarie ed economiche a a livello centrale di grandi trust al mezzo televisivo questo è un punto quindi di non solo difesa ma anche l'individuazione di un mezzo che ha un futuro che ha una prospettiva che ha una richiesta Rispetto l'utenza e rispetto anche a un'autonomia proprio specifica di mezzo
Una seconda cosa e questa riguarda più i termini di difesa ma anche è è strettamente connesso
Alla sottovalutazione del mezzo radiofonico che è stata fatta e che viene attuata oggi in Italia
E veniva chiesto sulla questione della legge dell'ottantasette sull'editoria
In questa legge che prevede nel famoso articolo undici la sovvenzione o le agevolazioni rispetto all'emittente radiofoniche di informazione mentre peraltro prevede lo stesso trattamento che viene fatto per quanto riguarda la carta stampata ha il radio che si definiscono radio di partito io credo che proprio sulle capitolo e sull'articolo che riguarda le agevolazioni che sono o agevolazioni per quanto riguarda i consumi di energia elettrica di Telefonia
Ancora oggi ancora oggi queste agevolazioni sono bloccate sono bloccate per lo più perché ancora il Censimento preciso delle definizioni delle radio di informazioni
è strangolato all'interno del l'organo predetto a questo Censimento sul piano delle frequenze legato al vecchio Piano delle frequenze di Ginevra
E ancora molte radio che avevano nel proprio bilancio definito la possibilità delle agevolazioni come quadro di un Bilancio di prospettiva si son trovate in estrema difficoltà
Ultima cosa che volevo sottolineare se parlato qui a Roma di tutta la vicenda di Rocca di Papa dell'inquinamento ed altri
Una garanzia di assegnazioni no di frequenze precise che permetta quindi il il non andare avanti con il potenziamento selvagge la copertura selvaggia per cui si arriva a trasmettere su zone molto ridotte a Potenza a livelli altissimi proprio perché bisogna continuamente rincorrere le cioè la possibilità di trasmissione nel crediamo Chienti uno dei motivi appunto che nel ridurre nell'assegnazione precisa
Delle frequenze e quindi della trasmissione con potenze più contenute qualora appunto si tenesse fede
Alla
Ai criteri generali questo andrebbe tutto a favore anche rispetta un inquinamento che viene sbandierato a più non posso per sul quale però non si agisce effettivamente alla radice quindi mantenendo ciascuna radio la possibilità di trasmettere sulle frequenze quindi con impianti di potenze relative però assolutamente udibili e quindi nel bacino d'utenza questo sarebbe da un lato lo sfavorire
Il lo strapotere dei gruppi finanziari e delle forze economiche più forti perché ha un trasmettitore chi lavora nelle radio sa cosa costa sa cosa costa anche il consumo di potenze
E di energie sempre più alta e d'altro canto questo sbandierato SOS o allarme per quanto riguarda anche un inquinamento atmosferico Rispetto
Alla trasmissioni e le emissioni radiofoniche né crediamo che possa essere in parte sicuramente positivamente risolto in una assegnazione in a un contenimento dove non c'è l'antenna selvaggia ma c'è la possibilità effettiva per tutti i trasmettere e quindi anche di garantire non solo nelle singole radio ma nel sistema generale radiofonico un pluralismo di voci di scelte e di utenti
Migliaccio Piero De Chiara comunisti
Brevemente due cose la prima
E
Atto di fare comunicazione senza rimetterci dei soldi e senza essere per forza uno dei grandi gruppi industriali di questo Paese sono un patrimonio questo Paese che va tutelato va sentito che porta le proposte che permetta di fare delle leggi intelligenti
Il secondo riferimento è stato modelli esteri in particolar modo il modello nordamericano modello nordamericano che voi sapete modello fondato su grandi radio locali e su radio comunitarie che hanno la possibilità di Inter connettersi indiretta per alcune ore al giorno
Ed è un modello che porta risorse
In Italia solo il tre per cento la pubblicità balla radio nel Nord America più del dieci per cento
E in Francia che sta andando sulla stessa strada si è già l'otto per cento di pubblicità che va alla radio quindi la situazione italiana in questo momento è la più arretrata ed è quella da recuperare
E che è possibile recuperare con proposte di legge intelligenti e che non sono a carico dei bilanci dello Stato o condizionati da grandi interessi
Già consolidati
La seconda cosa è ultimata Maglio dire il metodo cosa pensiamo per il futuro
Ne vogliamo dire chiaramente che punti a una legge in tempi brevi sappiamo che anche i partiti di maggioranza si stanno orientando su contenuti compatibili con la nostra proposta di legge anche loro hanno sentito gli operatori anche lo stanno andando in questa direzione
Ma al di là dei contenuti contano i tempi e l'unico modo di procedere e nel momento in cui la legge televisiva impantanata al Senato
In una confronto che chiaramente voi lo sapete meglio di me il come me è ormai fra due filosofie incompatibili su come andare avanti G. televisiva alla Camera si può si deve cominciare a lavorare su questi testi radiofonici immediatamente
E crediamo che questo sia anche un segnale da dare così come lo si è fatto la Regione Lazio che riceve già intervenire sopra dalle frequenze una legge regionale di un metodo con cui si può non sacrificare gli interessi pochissimi imprenditori le speranze legittime
Di tanti imprenditori che puntano sul mondo la comunicazione
Ma prima di tutto la soddisfazione degli editori radiofonici la nostra associazione di categoria che rappresenta la fetta più importante della radiofonia commerciale e non solo commerciale ma soprattutto commerciale italiana e
Questa mattina per noi è un giorno importante perché finalmente una campagna che sosteniamo da tanto tempo ormai da quasi due anni per ottenere per ottenere una legge separata per la radiofonia che veda
Evidenziate le caratteristiche de di questo mezzo rispetto al televisivo oggi trova un primo importante momento di ha però è la prima proposta di legge
Di ampio di ampia presentazione di questo noi ringraziamo impartiti firmatarie i partiti esprimono questi firmatari di questo progetto
Ma soprattutto è una giornata importante perché si segna definitivamente un Progetto un progetto che sta in parlamento e quindi ha superato la fase del dibattito tra gli operatori tra le forze politiche entrata nel
Parlamento c'è nell'organo che ormai da quindici anni diciamo
Deve degli deve in tutti i modi emanare leggi regolamentazione e quindi si fa un passo in avanti la prima volta mi pare che c'è una legge specula presentazione la legge specifica sulla radio
La battuta e Patrizia da Bode molto simpatica che ciò avvenga nella sala dei televisori però voglio anche dire che finalmente parliamo di radio e televisori sono qui a nostre spalle ma sono spenti non perché c'è questo dualismo fra radio e televisione ma perché la radio in questo Paese rappresenta una realtà venne
Per specifica bene importante che ha bisogno ogni tanto di essere anche considerata per quello che è la radio
A un futuro e noi riteniamo future schieramento interessante questa legge rappresenta gli interessi della telefonia commerciale anche della refoli a commerciare italiane
E quindi va anche nel senso di una modernizzazione di questo mezzo nei giorni scorsi sono stati assunti assunto e molte iniziative stati presentati nuovi progetti sta arrivando anche in Italia l'utilizzo dei sistemi elettronici come il Radio data system e non solo la ricezione diretta da satellite cioè la radio sta varcando veramente le soglie del suo passato e sta per diventare un mezzo moderno che ci seguirà una serie di elementi
Quasi che lo porterà esser paragonabile quasi ad un computer che comunque garantire ancora l'intrattenimento la musica ma anche molti servizi
Perché una legge sulla radio perché noi abbiamo sostenuto con forza mi ricordo siete stati informati più volte di questo c'è un documento che ha raccolto le firme che ha avuto la visione di tutti i gruppi politici e di tutti i partiti italiani in cui si chiedeva poco prima delle elezioni un intervento specifico l'intervento legislativo per la radio
Quest'appello che vedeva questo tipo di radiofonia c'è una lady offrì al locale organizzate network con determinati limiti di affollamento pubblicitario di proprietà e con adeguate sovvenzioni
Molto simile a quella sull'editoria raccolto le firme di tutti i partiti dicevo ci sono le firme di Ugo Intini di Aldo Aniasi
Di car detti per il partito socialista Martinazzoli radi gol fari che relatore della STET della legge radiotelevisiva al Senato c'è la firma di tutto di Battistutti di Veltroni dei presenti ovviamente che ho messo per ultimi
Per questo motivo
Del del missino Servello c'è tutto l'arco parlamentare si è ha ha sottoscritto questo impegno ad intervenire con la legge sulla radio quindi non è più un esercizio accademico l'esercizio
Per esperti di comunicazione di massa è una realtà io voglio darvi solo alcuni dati per conclude il mio intervento la telefonia italiana oggi rappresenta circa quindici mila diritti
E quindi non solo un una sorta di giungla
Inesplorate AO inesplorabile o comunque una cosa accordi che non ci sono imprese che hanno fatturati che hanno dipendenti
Dove si rischia come in tutte le imprese italiane quindi noi chiediamo una legge perché è necessario tutelare queste impresentabili la certezza dell'investimento a colui che la conduce
In Italia il fatturato radiofonico è di circa due mila dieci di circa duecentonovanta miliardi una vera miseria si diceva questo tavolo ma la miseria che non crescerà che non muterà il volto se non c'è una legge specifica sulla radio e se in questo Paese non si
Smette di considererà di un mezzo di comunicazione minori
Di duecentonovanta miliardi quelli che va nel privato sono circa centottanta di cui circa cinquanta sessanta di fatturato nazionale questo spiega le scelte che gli editori radiofonici commerciali quindi io non rappresento
Coloro coloro che giocano che fanno accademia con la radio ma imprenditori piccoli imprenditori questo settore
La scelta fondamentale quello di un sistema di network di tipo nordamericano e non sistema di broadcasting cioè di rete nazionale perché con queste risorse Italia seconde Ginevra mi pare Paolo correggimi sono circa due mila cinquecento le frequenze disponibili il fatturato e questo non può permettersi un'organizzazione di sistema diverso
Il netto che permette la sopravvivenza di molte emittenti netto che ripeto e sottolineo di natura nordamericana cioè con l'interconnessione per determinati ore
Durante l'arco della giornata limitate nel tempo il resto rimane la programmazione locale con questo sistema si dà soddisfazione al mercato nazionale dal punto di vista pubblicitario si dà soddisfazione a specializzazione la professionalizzazione delle stazioni e dei programmi si mantiene in vita
Un si dà vita ad un sistema armonico che poi è lo stesso che è attivo in Portogallo che attivo nella grande in tutta Europa praticamente quando si fanno esempi di solito ci si dimentica di paesi avanzati dal punto di vista le comunicazioni come l'America che da sessanta anni a questo sistema o anche l'ultima arrivata una rete fognaria Iwata che la Germania
La Repubblica federale tedesca che ha scelto un sistema di emittenti regionali e non ha scelto un sistema di emittenti nazionali
Quindi non è una scelta di difesa dell'emittenza locale ma una scelta di valorizzazione del mezzo perché la radio ormai a un mezzo
Il mezzo più semplice di quelli elettronici quindi deve avere questo tipo di caratteristica un'ultima cosa consentitemi questa è una nota di piccolo dissenso nei confronti del lavoro molto importante che questo oggi è presentato ed è il problema della pubblicità noi siamo stati tra i primi a lanciare l'idea di una separazione fra l'emittenza commerciale la comunitaria
Nel senso che la commerciale sono le imprese radiofoniche i comunitari sono espressioni culturali politiche sopra noi diciamo però che ai commerciali spetta al mercato perché c'è il rischio di impresa ci sono i dipendenti c'è il rispetto pieno delle leggi di mercato e quindi tutto il mercato pubblicitario riteniamo che l'emittenza comunitaria debba trovare nelle nelle associazioni e nei partiti che esprimono queste emittenza sostanzialmente il proprio finanziamento non può trovarlo nel mercato perché riteniamo che i due soggetti in concorrenza in un mercato aperto non abbiano tutte e due le stesse carte da giocare essendo i commerciali svantaggiati rispetto a chi godrà del volontariato avrà per la serie delle noi eravamo indicato in una piccola percentuale
Questa cosa qui la percentuale è cresciuta ci saranno giustamente le motivazioni anche perché ad eccezione della situazione delle radio di partito ma vorrei sottolineare sostitutive di organi di partito perché altrimenti fra intendiamo rischia di immaginare una telefonia fatta da dodici reti nazionali partito per amor di Dio
Noi io ho letto attentamente e mi pare vorrei precisarlo deve la l'emittente nazionale relativa gli organi sostitutivi per questo elemento che ci distanza un attimo ma ovviamente rappresentando l'emittenza commerciale è chiaro che poi ognuno deve in qualche modo far sviluppare il settore che rappresenta direttamente proprio perché crede che in quello ci sia in futuro fondamentale del mezzo
E ancora
Almeno
Allora io soltanto per ribadire un concetto è quello l'importanza dello stralcio dalla lei dal dibattito sul mi Tenza televisiva o del sistema generale
Per il sistema televisivo non è più possibile una legge di riforma che si possa definire tale
Per sé medesimo è solo possibile una trattativa di interesse prevalentemente privati che non può esser definita per le motivazioni che la spingono una dispositivo che poi si possa definire una riforma per quello che riguarda l'emittenza radiofonica lo sforzo che si è fatto qua non è di fotografare esattamente l'esistente ma di tentare anche di indirizzarlo di proiettarlo per il futuro cioè il tentativo di raccogliere quello che c'è nell'esistente di positivo e di agevolarlo e di puntare a uno sviluppo che consenta un crescita l'arresto di un processo ma la crescita anche di un settore in modo d'essere in grado di favorire una moltiplicità di soggetti enti attività informative diversificate tra di loro secondo aspetto la Patrizia una poltiglia rilevato il problema della nocività degli impianti che è un elemento attualmente presente in forme assolutamente in non notte e non è che non si è voluto deliberatamente approfondire e che rischia di essere una mina vagante sul terreno dell'emittenza sia televisiva che radiofonico a questo proposito indipendentemente da questo progetto di legge sia il Partito Comunista gruppo comunista sia i deputati del gruppo federalista che i deputati Verdi Arcobaleno hanno presentato in tempi successivi
Due progetti di legge
Che hanno come obiettivo specifico quello di introdurre il la tutela delle popolazioni dai rischi di nocività da radio frequenza anche indipendentemente dalla pianificazione dell'emittenza radiofonica e televisiva e questo è uno stop che e si è voluto mettere che riguarda che indipendentemente dalla legge di regolamentazione la quale necessariamente poi dovrà tenerne conto perché indipendentemente dai tempi del dibattito si arrivi a dei provvedimenti che per i quali dei quali il pianificatore ma attualmente le amministrazioni debbano essere mente tenerne conto per riuscire a ma stabilire dei criteri o delle soglie di nocività stabilite per legge o prenda dei provvedimenti che adottino le più rigide esistenti in Europa o nel mondo in modo da frenare la corsa le potenze se non si vuole seguire la strada che dovrebbe se quel naturale quella della pianificazione
Qui domande prego
Il tredici dicembre e poi a sette luglio ore per un po'alle date di Tremonti è molto semplice il meccanismo parlamentare è il seguente nel momento in cui la proposta viene depositata la prima volta prende data e viene messa per così dire in bozza
Poi c'è tutto il tempo di raccogliere le firme in raccogliendo le firme anche di effettuare messi a punto correzione in relazione quindi il tredici dicembre e la data della presentazione ufficiale formale di questa proposta il sette luglio e la data in cui abbiamo concorso per così dire il lavoro di di elaborazione il testo definitivo è stato mandato alla tipografia della Camera
Il profeta numero nel frattempo aumentato notevolmente il numero dei dei firmatari e ovviamente i firmatari non hanno dato solo un'adesione ma hanno partecipato all'elaborazione
Ma domanda osservazione che ha fatto Natucci Incesso le radio ripartito riescano a tempo di leggere adesso articolo per articolo equine particolare vorrei capire se insieme alle agevolazioni esce anche qua c'è qualche regola che cosa che fa impedisca che veramente quali siano dodici io quante radio che trasmette la sua presente uno dei
Il bar
Avete una radio se non acqua con il partito oggi l'attuale normativa vigente favorisce
La Scelta della carta stampata rispetto alla scelta della dell'emittente radiofonica quindi il non c'è uno stimolo nella legge per editoria che spinga verso l'abilitazione di un organo radiofonico di partito quindi radio radicale è molto probabile che continua a essere l'eccezione in prospettiva per quello che riguarda la presenza di emittenti di partito
è aperta la possibilità cioè d'altra parte chi per un partito che dovesse decidere oggi quale opzione invece il la scelta e più o possibile cioè tra la carta stampata e l'emittenza radiofonica gli organi di partito consolidati nel tempo tendenzialmente in base alla legge attuale sono favorite nel mantenere la scelta della carta stampata questo è
Invece poi aggiunte per le emittenti divertito
Sempre alle condizioni indicano di gennaio hanno limiti di affollamento pubblicitario del cinque per cento a differenza delle emittenti commerciali che hanno il venti per cento come
Il cinque per cento di ciascuno di programmazione se non ricevono contributi perché in ipotesi il partito non è pura presentato in Parlamento allora ricevono contributi statali il limite diventa del dieci per cento
Follini ribassi comunque vi sono limiti più bassi di quella dell'emittenza commerciale riguarda
Per il momento di emittenza commerciale è un limite del venti per cento l'emittenza comunitaria ha un limite del cinque per cento
Come
Noi riteniamo
Evidentemente
Comunque la solidarietà
Il festival
La quota di mercato vero
Altre
Prevedendo cioè
Perché non è la stessa
Non è lo stesso concetto di opposizione
Perché non ho dalla sono certo diverso questa normativa nuovamente
Considerato risponde l'autrice messi esclusione l'acquisizione di programmi didattici produzione
Facoltà Simone proprio sono risultati
C'era di non slash dell'orecchio possono essere
Un equivoco la presentazione del progetto di legge sulla radiofonia privata complementare
Di questo si tratta alla battaglia che non stiamo facendo sulla regolamentazione del sistema cioè quella battaglia
Sulla regolamentazione sistemare televisivo è una battaglia impervia dura in questi giorni
DC e PSI stanno verosimilmente facendo una trattativa in cui questi uno dei tre quattro punti più importanti
Noi continueremo a farla questa battaglia non ritenendola né persa come ha dimostrato il voto alla Camera negli ultimi giorni né una battaglia che non ha ormai un'alleanza programmatica possibile
Ciò non toglie che su questo punto radiofonici privata in specifico
Riteniamo che sia presumibile come è stato detto prima anche dalle Chiara stia presumibile un tempo diverso una scansione temporale più veloce
E perché no anche l'accelerazione in uno dei rami del Parlamento dove non è ancora in discussione il progetto generale ma questo è un punto essenziale non possiamo scindere Meglio obiettivamente né soggettivamente i due aspetti fanno parte di una battaglia comune generale augura vilmente fatta da questo e forse qui firmataria ed altre ancora
Magari non tutte per loro componenti insomma è una battaglia in movimento in questi giorni al sebbene stare molto
Attenti perché potrebbero esserci evoluzioni
Sì più il proprio perché non intendiamo affatto mollare su una legge generale di sistema che sia una legge di vera garanzia del pluralismo e della libertà di informazione
In quindi non è che non intendiamo affatto accettare a scatola chiusa il compromesso che poi si tradurrà in una fotografia dell'esistente che negli accordi di governo è presumibile si farà proprio per questo noi chiediamo proprio perché quindi tempi saranno non vedenti anche per la nostra opposizione la nostra determinazione e proprio per questo noi riteniamo che per la radiofonia si debba crescere e mandare avanti rapidamente le discipline che possibile
Approvare finalmente ma questo non significa una rinuncia anzi è proprio la conseguenza del fatto che si intende insistono attraverso una riforma vera del sistema complessivo radiotelevisivo anzi delle comunicazioni di massa nel loro insieme