L'autonomia al tempo del covid

Buongiorno buongiorno a tutti benvenuti a questo nuovo appuntamento del Festival dell'Economia dedicato quest'anno al ritorno dello Stato
Il titolo della nostra del nostro confronto e l'autonomia al tempo del coprire quindi affronteremo un tema che ci consente come Vialli descrive un perimetro molto
Molto ampio che parte naturalmente Dada quello che è successo dal rapporto tra i poteri dai nuovi equilibri che si sono che si sono determinati in questi quindici mesi di di pandemia ma anche con uno sguardo di retrospettiva su tutto quello che è stato il dibattito e anche su quello che sarà in in prospettiva vi presento subito gli ospiti di questa di questo importante appuntamento partendo naturalmente dal ministro per gli affari
Regionali Mariastella Gelmini grazie mille
Di essere oggi al Festival dell'Economia il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e anche della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti
E poi la docente di Economia politica dell'Università Cattolica di Milano che anche direttrice del centro di ricerche in analisi economiche sviluppo economico internazionale Floriana cernita grazie mille anche lei professoressa
Infine Jan sfoltire docente di diritto pubblico comparato all'Università di Trento rubo solo pochi istanti di RAI due minuti per inquadrare un po'il tema all'interno del quale ci ci inseriamo perché da molti decenni diciamo il tema del regionalismo il tema del rapporto tra Stato e periferia naturalmente
è un appunto fisso al margine di quello che possiamo definire un macrotema che è quello della riforma dello Stato e un dibattito assai lì altalenante no che ha visto come dire opposte
Visioni che si sono confrontati in passato ricordiamo che le Regioni sono partite soltanto nel mille novecento settanta e con opposte visioni che si susseguono naturalmente anche anche nel presente abbiamo visto anche come dire una varietà di cambi lessicali non siamo passati appunto dal regionalismo
Federalismo devoluzione oggi parliamo di autonomie differenziate anche in relazione al percorso
Che stanno facendo Lombardia Emilia Romagna e Veneto sul invasi insomma proprio disposto dal Titolo quinto della della Costituzione
Abbiamo visto naturalmente riforme che sono andate in porto ma che sono ferme a vent'anni fa il Titolo quinto della Costituzione abbiamo visto altre riforme come quella sulla devolution del governo di centrodestra se non ricordo male nel due mila sei e la riforma del governo Renzi che rivedeva l'assetto bicamerale anche in un'ottica regionale entrambi neo fregati coi con il referendum e abbiamo visto anche una legge quella di Calderoli del due mila e nove che introduce dei principi del federalismo fiscale
Che si è poi lentamente a Renata anche a causa della crisi economica di quegli anni proprio le emergenze sanitarie tre le divergenze in generale scusatemi
Credo che siano uno dei temi fondanti anche negli equilibri tra stato e Regione lo abbiamo visto nel due mila otto due mila nove
Quando c'è stato un ma con la crisi in seguito alla crisi economico una fortissima ricentralizzazione lo abbiamo rivisto adesso con la pandemia dove il ruolo dello Stato è ritornato ad essere preponderante nonostante le numerose negoziazioni che si fanno
Con le regioni soprattutto soprattutto negli ultimi negli ultimi mesi e nonostante quella che i comuni che alcuni giuristi hanno definito anche il ritorno delle comunità regionali no una loro o o loro tentativo di affermazione all'interno
Diciamo di questo di questo di questa fase caratterizzata appunto dalla dalla pandemia partirei se siamo d'accordo dalla dalla periferia per costruire un perimetro e poi addentrarci come dire nel nel quadro più strettamente politico partire con il professor fuorché proprio con una domanda relativa a un po'anche al titolo no della dell'incontro di oggi l'autonomia al tempo del code ed abbiamo visto anche una pronuncia della Corte Costituzionale sulla Valle d'Aosta che come dire
Non riconosceva le prerogative delle specialità ma diceva in tempi di emergenza sanitaria e lo stato sostanzialmente che comanda va a che punto siamo professore qual è
Cosa cosa ci ha portato da un punto di vista giuridico questa pandemia nei rapporti dedicati tra stato e autonomia e che sono una cosa ancora diversa del gene ordinario
Grazie del introduzione il quadro che ha tracciato del buon giorno a tutti cerco di dare una risposta ovviamente a questa domanda importante ma vorrei partire dall'articolo cinque della Costituzione
Che mi sembra molto importante affermare oltre all'autonomia speciale che si tratta di un principio fondamentale del nostro ordinamento
Allora non è tanto disponibile per lo più perché non abbiamo delle dei poteri straordinari delle procedure di emergenza straordinari in Costituzione come alcuni altri ordinamenti ma anche se guardiamo nel quadro comparato possiamo vedere che queste procedure straordinarie raramente sono state utilizzate altrove appena fa fonte alla attuale situazione parli amica la risposta che un po'parte dal dalla domanda l'accentramento e necessario in questa fase di di pandemia e questo ovviamente è un po'suggerito anche dal dal Festival del moto del festival lo sa spesso sono il ritorno dello Stato
Il caso clamoroso si commenta la sentenza delle già richiamata ad numero trentasette del venti ventuno della corte costituzionale
E la questione la Costituzione e qualcosa solo per il bel tempo in tedesco c'è proprio questo concetto dice in vetta fa Fassone esattamente allora oppure la Costituzione può servire deve servire anche per far fronte alle in te intemperie allora l'ho già detto non ci sono strumenti straordinari nella nostra Costituzione dobbiamo proprio fa fonte
Alla situazione come governo territoriale composto nel suo insieme cioè è stato regioni comuni come richiamato appunto anche nel titolo quinto da vent'anni riescono a fare sistema e qui ovviamente c'è che la foto intenzione da una parte c'è bisogno di risposte rapite che sono necessarie
E queste risposte popolarmente dare meglio un governo nazionale ma dall'altra parte non dimentichiamo che sanità e trasporti son poche le competenze più importanti delle regioni anche in termini delle delle speso dove lo Stato invece a poche competenze se guardiamo altrove questo secondo punto che vorrei fare il federalismo e regionalismo in altre parti del mondo Ponente nessuno sosterrà che la situazione anche abbastanza criticata
In Brasile in India negli Stati Uniti
Almeno e Stati Uniti per quanto riguarda l'inizio della pandemia dipendeva molto dall'assetto federale i questi stati ma dipendeva invece molto ovviamente dalla leadership politica in questi tre esempi allora questo fa vedere che oltre al fattore a questo fattore della leadership sono importanti tante alte variabili che sono più rilevanti rispetto all'assetto territoriale come per esempio i fattori geografici demografici l'età della popolazione la densità della popolazione se pensiamo per esempio anche in Europa al Belgio
Che ha avuto un un altro sviluppo lo sviluppo economico la povertà l'organizzazione è stata tanti fattori che non c'entrano niente proprio con l'assetto regionale o federale e vediamo anche la performance degli Stati unitari che non è univoca
Poi ci sono ovviamente anche come altre variabili anche i fatti giuridiche giuridico istituzionali come la struttura amministrativa soprattutto direi l'efficienza amministrativa e anche quella non necessariamente e legata al assetto territoriale o meno l'efficacia e questo secondo me il punto più importante dei raccordi fra i livelli di governo i raccordi verticali cioè la capacità di fare coordinamento cooperazione fra i singoli attori istituzionali pensiamo come esempio sentite dal mio accento che io originalmente anche se son qui da più di due decenni sono tedesco pensiamo al caso della Germania un anno fa la Germania era quasi visto come un modello del fa fonte alla pandemia aveva il vantaggio di essere arrivata un po'più tardi in questa situazione
E il sistema federale veniva proprio visto come un grande pregio la sanità territoriale forte
Della seconda ondata invece quel quest'ultima la Germania non ha fatto
Non adatta alla stessa performance e ci sono vari fattori c'erano le riunioni frequenti e questo sicuramente un tema anche per la nostra discussione della conferenza del ministro presidenti che facevano quasi apparire come debole Angela Merkel come cancelliera proprio perché in Germania a differenza nostra ci sono ancora meno poteri per il livello federale più poteri per il Lerna cosa era cambiata era cambiata soprattutto direi un fatto politico perché i due candidati per la successione di Angela mette il presidente della Baviera il presidente della Notre non Westfalia
Sì comportavano molto di più come antagonisti cercavano un luogo può filo e locali vediamo che appunto anche la competizione politica conta moltissima la situazione e la necessaria capacità di guida del cento del governo federale è stata poi ripristinata attraverso una modifica della legge contro le pandemie in Germania
E sappiamo che in Germania questo è avvenuta con l'assenso dei lender e che nella seconda camera E-Land anche a livello parlamentare nel procedimento legislativi su uno coinvolti a differenza della nostra situazione e questo come esempio della capacità anche di adattamento di sistemi federali di sistemi composti
Per rispondere all'emergenza arrivo al penultimo punto che sarebbe la questione dei problemi strutturali nei singoli ordinamenti che vengano messi maggiormente in evidenza in situazioni di crisi ovviamente anche in questa pandemia e questo vale anche l'Italia non ci sono risposte semplici a sfide complesse la complessità non va negata esiste ma va governata
E allora il problema non è tanto la reintroduzione dell'interesse nazionale a mio parere oppure il potere decisionale del governo ma i raccordi fra i livelli di governo che devono garantire insieme un'efficace
Risposta agli emergenza epidemiologica a maggior ragione con un'organizzazione decentrata della sanità come nel nostro Paese allora la sfida e proprio fare sistema
Coordinamento e cooperazione e adesso se mister permesso faccio un piccolo inciso sulla sentenza della Valle d'Aosta perché lì la Corte costituzionale secondo mio avviso ha dato una risposta quasi un po'troppo facile
Ha detto ha fatto leva della materia di competenza profilassi internazionale e Lisippo
Veramente discutere se questa e una un concetto che permette allo stato al governo centrale di fare
Fare tutto e invece la Cote poteva anche mettere maggiormente in risalto la leale collaborazione come principio fondamentale per ricco di fra Stato e regioni
è un principio essenziale che troviamo in praticamente tutti gli ordinamenti multilivello
E questo principio garantisce sia il rispetto dell'autonomia delle parti ma allo stesso tempo anche la loro integrazione e complementarietà nell'azione complessiva che secondo me questo il tema in cui di cui stiamo parlando e la corte l'ha usato spesso per garantire la prevalenza di un l'Otello di governo allora in questo caso il governo statale
Senza però sacrificare gli interessi dell'alto perché non è solo pandemia ci sono tante altre competenze dell'autonomia che almeno indirettamente sono comunque interessati
Concludo serve all'ora secondo me un sistema integrato autonomia ed integrazione e questo ultima chiosa potrei variare il motto del per il festival e dire il ritorno delle OPA perché se quello che dico è vero quello si applica anche ovviamente al rapporto fra gli stati membri e l'Unione europea è l'ultimo sondaggio di qualche giorno fa mette in evidenza la speranza di tanti e anche le aspettative di tanti cittadini europei la capacità ma gioca anche dell'Unione Europea risponde alla pandemia grazie dell'attenzione
Grazie grazie mille professore per completare come dire la nostra introduzione né né il tema lasciare la parola la professoressa
Caro professoressa per spostarci sul piano economico magari arrivando sempre da Bruxelles no Darkover IFAD abbiam visto comunque una grande divisione di di tifoserie all'interno di questi quindici mesi
Chi vuole più Stato chi vuole più regioni più decentramento il piano nazionale di riprese resilienza può essere un grande terreno di discussione dove si misurano forse queste visioni
Qual è un po'la sua
Penso di sì mi sentite sì grazie
Allora molto brevemente la pandemia è stato uno stress teste per l'Italia da tantissimi punti di vista è stato uno stress test per il nostro governo multilivello che è stato disegnato nel due mila uno ci sono state due tifoserie in quest'anno
Però per rispondere io da che parte sto osso cioè se sto dalla parte dello Stato dalla parte delle regioni le rispondo molto brevemente
Il collega già risposto non esiste un modello nel senso che l'esperienza che abbiamo accumulato in questi mesi
Sia in Italia sia negli altri Paesi ci ha fatto capire che non c'è un modello che prevale sull'altro quello che è essenziale quando bisogna gestire un'emergenza
E a bere meccanismi di coordinamento gli anelli di congiunzione mi pare dicono anche
I giuristi e questi in Italia all'inizio non c'è stato c'è stato anche un processo in cui si è imparato dagli errori è mi pare che invece adesso con nuovi criteri di uniformità eccetera eccetera questa situazione
Sul fronte del coordinamento assista risolvendo ora spero di aver risposto alla sua domanda cioè io non sto né dalla parte dello Stato né dalla parte delle regioni
Però invece voglio leggere questo tema del rapporto dell'autonomia cioè del rapporto fra Stato e regioni facendo l'economista quindi faccio un po'un passi indietro e qui voglio fare un passo avanti cioè il il passato mi serve per capire cosa potrebbe cambiare
Con il Pnr R. quindi sono riflessioni che faccio ed economista cosa significa significa che devo ovviamente tenerne conto di paradigmi economici di riferimento che ci sono stati in questi ultimi decenni qui si sta discutendo in questo Festival del tema del rapporto fra Stato e mercato
E è molto importante avere in mente quale paradigma economico di riferimento ha disegnato le nostre autonomia
è importante per capire quello che successe o se ha funzionato ed è importante per capire qualcosa potrebbe cambiare con il Pnr
Ma ovviamente come economista io devo tenere conto anche dei contesti economici nazionali internazionali pensiamo a quanto è cambiato
Per le regioni con il processo di integrazione europea
Perché sono un economista io dico che a Costituzione invariata quello che possiamo osservare che se il contesto economico nazionale mute anche quell'Internazionale cambiate il rapporto fra Stato e regioni
Allora la prima riflessione guarda al passato è mi chiedo Bema insomma cosa è successo in Italia
Ma non soltanto in Italia ovviamente qual è stato il paradigma economico di riferimento che ha disegnato le politiche pubbliche a partire dagli anni novanta e li abbiamo diciamo il paradigma economico dei mercati efficienti
Sono stati quegli anni in cui diciamo lo Stato non aveva le grandi missioni come invece si dice adesso
Ma lo Stato aveva il compito di rendere i mercati efficienti quindi pochi intervento meglio lo stato doveva intervenire
Per rendere più efficienti i mercati perché mercati efficienti consentono la crescita eccetera eccetera
Ora ovviamente tutto questo si è declinato anche nell'idea di regioni che abbiamo avuto in Italia negli anni ottanta e a partire dagli anni Novanta
Cioè l'idea è stata spingere verso la competitività dei territori mettiamo le regioni in competizione tra di loro
Fa disegni diciamo diamo le politiche di alle Regioni perché queste sono più alcune sono più brave possono crescere di più e questa crescita avrebbe fatto da traino per tutto il paese e quindi se pensiamo diciamo al alle politiche pubbliche non c'è stato una politica pubblica nazionale ma ci sono state le politiche industriali delle regioni ci sono state le politiche attive
Delle regioni e quindi la politica nazionale era una sommatoria diciamo così di queste regioni che dovevano avere incentivi per crescere di più
Ora la questione ma insomma questa storia quest'idea che abbiamo avuto i di autonomia ha funzionato oppure no questa è una domanda che adesso dovremmo cominciare a farci a me pare Dino a me pare di no e soprattutto non ha funzionato dopo il due mila otto due mila e nove
Perché poi lì c'è stato il tema della crisi economica ci sono stati tagli e quindi possiamo dircelo con molta serenità tra di noi poi da quel momento in poi il tema non è stato più neanche le competenze ma è stata una battaglia per le risorse e quindi da qui le tifoserie il Nord contro il Sud o viceversa ma questo voto anche degli effetti politici dirompenti perché poi ha creato dei partiti con una forte rappresentanze territoriali e quindi anche diciamo questo tema ha avuto anche una un riflesso politico non da poco
Ora però detto questo la mia riflessione cosa cambia con il Pnr R secondo me cambia molto in positivo e provo a spiegare perché dal mio punto di vista potrebbe cambiare molto
Perché di nuovo sul pm RR
Diciamo in questi mesi all'inizio c'è stato di nuovo ci sono stati un po'le tifoserie il dibattito è stato sulle risorse se vanno più al Nord se manda più al Sud le regioni del Mezzogiorno che non potrebbero avere la capacità di gestire queste risorse
Il conflitto come risolviamo il conflitto fra Stato e Regioni inadempienti eccetera eccetera
Ora aumentare che però diciamo questo problema è stato risolto nel senso che è con la cabina di regia colonne
Le nuove assunzioni con i poteri sostitutivi questo è un problema che ormai come dire possiamo mettere da parte lo abbiamo risolto
Però invece c'è un aspetto positivo del Pnr R che secondo me non si mette molti risalto ma secondo me è molto importante perché se io leggo il PNR rammendo in mente un governo multilivello e quindi il tema delle spie dello spezzatino possibile delle politiche a me pare che invece le sei missioni no che sono grandi strategie nazionali
Hanno dentro le politiche concorrenti delle regioni no queste missioni portano dentro di fatto quasi tutte le competenze concorrenti delle regioni
Allora se veramente con il Pnr R. si comincia a ragionare in termini di missioni nazionali
Di un governo che finalmente ritorna a fare una politica su determinati ambiti ovviamente con il concorso delle regioni eccetera eccetera secondo me questo pur come dire a mettere dei paletti
A quello che è stato visto un aspetto negativo in questi anni cioè lo strapotere delle regioni e secondo me questo è un dato molto positivo
Ma c'è un altro dato credo positivo del PNR re c'è si vogliono aggredire tre temi il sud le donne giovani che sono i tre colli di bottiglia ovviamente che hanno frenato la crescita italiana
Però qui a c'è attenzione al tema dei divari
Ora qui dobbiamo dirlo con assoluta onestà i divari territoriali sono stati la pietra d'inciampo al federalismo fiscale in Italia in questi anni perché d'Italia è un pezzo è già infici la in qualunque Paese anche in quelli dove i divari sono pochi
Disegnare un un e sistema perequativo è difficilissimo in Italia perché ci sono divari enormi in termini di PIL cioè di capacità fiscale
Ma ci sono anche i divari enormi sui servizi asili nido a tempo pieno eccetera eccetera
Allora se effettivamente è questo il motivo per cui non si è fatto il federalismo fiscale perché poi arriva la crisi nel due mila e nove reti i divari aumentano diciamo che non possiamo stupirci del fatto che non si è potuto fare il federalismo fiscale dopo il due mila e nove
Però se il Pnr R. altre misure davvero Grillo aggredisce il tema dei divari
Allora secondo me anche rispetto ai letta abbiamo completamente un quadro nuovo perché diciamo abbiamo un davanti un percorso che è completamente diverso rispetto al passato
E se si riescono a fari lette perché anche intanto si fa un po'di perequazione secondo me diciamo possiamo metterci in una strada di
Come dire o federalismo fiscale ordinato
Però voglio chiudere anche non con tutto questo ottimismo devo dire che comunque vedo ancora dei rischi quindi l'ultima mia riflessione è un po'meno ottimista rispetto a quello che ho detto
Perché e io non vorrei che sei diciamo il conflitto far stato fatto uscire dalla porta con la cabina di regia poi comunque rientra da un'altra parte
E cosa voglio dire con questo ieri il professor Giavazzi
Ci ha ricordato che sono due i punti importanti del PNR re le risorse è di diciamo il tema del conflitto potrebbe essere stato risolto in apparenza con la cabina di regia
Ma poi ci ha parlato delle riforme ora le riforme non le può fare la cabina di regia le riforme le farà il Parlamento però siccome internamento per i motivi che vi dicevo prima
è fatto da forse che comunque giocoforza
Rappresento e non gli interessi dei territori io ho il timore che poi quel conflitto sotto un'altra veste anche per motivi di consenso elettorale per motivi di come dire letti elezioni Chiarelli
Che arrivano poi ritorna dalla finestra
Ecco grazie
Grazie grazie mille professoressa Samira che per queste utilissimi osservazione che come dire prenderei utilizzerei per introdurre la la ministra Gelmini parlava per l'appunto del PD piene RR
La professoressa della necessità di aggredire i divari perché questo potrebbe essere essenziale per far ripartire un meccanismo virtuoso di federalismo fiscale lei l'altro giorno mi ha parlato proprio in Commissione parlamentare dedicata al federalismo fiscale allo stato di attuazione ha parlato anche di questo ruolo sospeso un Dante che ha avuto lo Stato in questo Periodo noi pandemico cercando come diari di costruire anche una road mappa
Per il futuro le chiedevo un po'di di illustrarci le le le prossime mosse e di raccogliere magari alcuni di queste
Istanze che sono arrivate dalle professoresse Cerniglia che credo che inquadrano molto molto bene anche il tema che è quello
Che lei ha sottolineato in commissione che è quello delle perequazioni nonché come intanto grazie per l'invito buongiorno a tutti parto dal titolo di questo evento il ritorno dello Stato che è un po'ciò che ha caratterizzato la stagione della pandemia
Ecco io credo che però non dobbiamo commettere l'errore è di pensare che uno stato eccezionale come quello che abbiamo vissuto possa lasciare come eredità la necessità di un ampliamento dei poteri dello Stato o di un nuovo centralismo perché è evidente che soprattutto la stagione delle vaccinazioni che non si è ancora completata ha visto due tempi un primo tempo nel quale sono mancati indirizzi chiari
Regole chiare da parte dello Stato e quindi si è fotografata una situazione nella quale ogni regione anche in maniera necessitata andava per la propria strada e si è dato un giudizio molto severo dell'autonomia regionale
Dimenticando però che nel secondo tempo quando il Governo ha fatto una scelta diversa quella di individuare in maniera netta con un'assunzione di responsabilità le categorie prioritarie da vaccinare
Da quel momento li abbiamo cominciato a correre tutti nella stessa direzione per carità
Con delle velocità diverse e non non sono sicuramente mancati problemi però nella sostanza oggi abbiamo un numero di vaccinazioni che ampiamente superato le cinquecento mila siamo sostanzialmente a seicento mila vaccinazioni al giorno e quindi vuol dire che le regioni i sistemi il sistema sanitario nazionale che si compone di ventun sistemi sanitari regionali
Stade Ando i suoi risultati quindi io credo che la prima riflessione che dobbiamo fare il primo errore che non dobbiamo commettere e quello di pensare che il ritorno dello stato ci debba porsi portare ad un ampliamento dei poteri dello Stato o del perimetro decisionale perché questo credo che nessuno di noi abbia Nostalgia di quando
Lo Stato si occupava di scatolare i pomodori cemento e dobbiamo tornare ad uno Stato che fa tutto semplicemente dobbiamo arrivare ad uno Stato più efficiente
E questa è la grande sfida che noi abbiamo davanti all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza dove ci dobbiamo ricordare che la prima grande riforma con questo piano l'ha fatta l'Unione europea
Per una volta l'Unione europea ha reagito ad uno ad una situazione di estrema difficoltà nel modo giusto
Mettendo sul tavolo da un lato delle risorse
Ma dall'altro chiedendo
Alle classi dirigenti dei diversi Paesi lo sforzo di compiere quelle riforme che in tanti anni almeno nel nostro Paese non siamo mai riusciti a fare quindi credo che il piano nazionale di riprese resilienza sarebbe riduttivo ridurlo ad un piano di investimenti
Perché non dobbiamo dimenticare che quegli investimenti saranno possibili laddove prima ci sarà uno sforzo per applicare le riforme e la professoressa è molto ottimista quando ritiene
Che il sistema della governance sia già risolto perché nemmeno il presidente Fedriga secondo me era questo nel senso che la governance giustamente
Tiene presente
La Costituzione vigente
Perché è vero che dobbiamo fare le riforme ma dobbiamo muoverci nel solco della Costituzione e la Costituzione assegna delle competenze quindi la prima cosa che il governo ha fatte fotografare quelle competenze
E quindi favorire un clima di leale collaborazione tra i diversi livelli di governo ed è inevitabile che il contenuto del centodiciassette del centosedici del centodiciannove
Fotografa una situazione in cui le regioni hanno delle competenze concorrenti e quindi non possono non essere al tavolo ed essere investite di poteri ma anche di responsabilità
La governance non è un fatto non è un successo
Acquisito
è come dire una una fatica che tutti insieme dobbiamo compiere per evitare un contenzioso che ci allontanerebbe da quella scadenza quella del due mila e ventisei in cui le risorse devono essere messi a terra e le riforme devono essere fatte però un percorso che dobbiamo fare insieme
Certo io rivendico una discontinuità rispetto al governo precedente perché noi abbiamo scelto
Proprio sulla base
Del dettato costituzionale non dissentire di tanto in tanto gli enti locali e le Regioni ma di ascoltarle e di concorrere ad una soluzione possibile delle problematiche che abbiamo di fronte
E quindi credo che la governa sia stata impostata in maniera corretta
Ma resta il fatto che noi dobbiamo correre verso quelle riforme che vengono definite abilitanti perché sono propedeutiche all'impiego delle risorse messi a disposizione dall'Europa a partire dalle semplificazioni laddove credo che ci sia stato il coraggio anche di introdurre un tema molto complicato come quello dei poteri sostitutivi
Che io rivendico come un un fatto importante perché per una volta non si premia chi blocca ma si prova a premiare chi sblocca le situazioni e questo non vale solo per i livelli di governo regionali e comunali ma anche per i ministeri
Introdurre i poteri sostitutivi vuol dire darsi dei tempi e darsi una modalità per sbloccare le cose
E ritengo che questo sia un fatto
Come dire che si deve poi consolidare all'interno della riforma della pubblica amministrazione della riforma
Della giustizia e certamente il Parlamento sarà protagonista delle riforme perché il governo li può presentare ma poi giustamente il Parlamento che dovrà approvarle
Ma questa è la parte saliente del Pnr R è il cambio di passo e lo stress test al quale sono sottoposte le classi dirigenti di tutti i livelli di governo ed è l'ultima chiamata
Perché non utilizzare quei duecento miliardi che l'Europa mette a disposizione perché essi cede ad una forma di centralismo di campanilismo di conflittualità
Che abbiamo visto praticata in tante stagioni credo che i cittadini non ce lo perdonerà ebbero e che anche di fronte all'Europa faremmo una pessima figura
Quindi io sono fiduciosa perché colgo anche il clima
Non solo all'interno delle forze che sostengono il governo di unità nazionale
Ma anche all'interno della Conferenza Stato Regioni nella quale non solo le regioni ma anche i Comuni le Province le Autonomie sono consapevoli che ciascuno deve fare la propria parte per azzerare il contenzioso
E permetterà a terra le risorse del PM RR
Sia nella situazione a bando
Dove le Autonomie sono soggette a otto attori sia soprattutto nella parte progettuale
Dove ciascuno è chiamato a concorrere
Ad una progettualità che superi i divari territoriali superi le disparità di genere superi quei dati ai quali siamo inchiodati da troppi anni mi riferisco al tema dell'occupazione femminile
Ma anche alla ha idee mette cioè a quella a quei due milioni di giovani che non lavorano uno studio e che nel tempo sono andati aumentando e quindi la disparità nell'occupazione nello formazione dei giovani allora il Pnr R e tutto questo come si inserisce il tema dell'autonomia
Dell'autonomia differenziata e del federalismo intanto parto dal federalismo perché la cosa che mi ha mi ha sempre molto colpito e che noi ci accontentiamo di approvare in Parlamento una riforma no ne discutiamo ci confrontiamo nelle Commissioni i giornali ne parlano la riforma viene approvata
Dopodiché si pensa di avere completato
Il processo
Dei provvedimenti attuativi ci si ricorda
Qualche volta sì qualche volta hanno con molto tempo di distanza
E poi senza verificare che i decreti attuativi siano stati emanati si valutano le riforme
E quindi il federalismo fiscale è già stato bocciato
Perché a risale al due mila e nove non si sono visti gli affetti e quindi evidentemente si dice quella riforma non ha funzionato peccato qualche quella riforma non è mai entrata in vigore perché come diceva la professoressa sono stati emanati alcuni decreti altri non sono stati proprio fatti e soprattutto a sono stati anche per esempio sull'addizionale Irpef anche fra commessi degli errori
Allora oggi noi non siamo nelle condizioni di tirare le somme e dire questa riforma è stata emanata nel due mila e nove siamo nel due mila ventuno non ha funzionato perché in quella riforma non abbiamo mai creduto
E o almeno qualcuno ci ha creduto ma non tutti al punto che i diversi governi l'hanno abbandonata
La professoressa dice il problema sono i divari e vero perché la perequazione è stato un elemento forse divisivo
Oneroso dal punto di vista economico e il risultato è che si è provato a dire che era troppo lungo ed era troppo difficile la stesura dei costi standard dei fabbisogni standard e livelli essenziali di assistenza di prestazione poi ovviamente
Gaetano Armao che vedo qua sarebbe abilissimo nel dire come magari
Le regioni del Nord hanno in qualche modo penalizzato
E le regioni del Sud e quindi come dire innescare un Creonte un contenzioso su questa materia abbastanza facile
E quindi fotografiamo il perché questi anni sono passati senza che il federalismo fiscale abbia prodotto risultati però io ripeto resto
Molto distante da un'ottica centralista e dalla
Dal convincimento secondo me è sbagliato che dal centro tutto funzioni meglio perché non è così sono errori che sono già stati fatti e la stagione della pandemia ci dice
Che certo serve una cornice regolatoria nazionale ma poi c'è la gestione non può che essere dei territori e quindi delle regioni
E anche qui non si può dare un giudizio sommario ci sono regioni che vanno a velocità maggiori regioni che sono magari più in difficoltà
Ma
Francamente io non sento il bisogno di un nuovo centralismo e nemmeno di un giudizio sommario
Anzi le regioni quando sono messe nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo perché le regole sono chiare mi pare che di risultati li stiano dando quindi io credo sommessamente che oggi noi dobbiamo avere il coraggio o di abolirla la riforma del due mila e meno oppure di attuarla io sono per attuarla e quindi credo che la Sose credo che la Commissione sui fabbisogni standard debba
Correre e realizzare ciò che non è stato fatto in questi anni
E che si debba ragionare anche della perequazione un passo avanti è stato fatto con la perequazione infrastrutturale che è comunque un qualcosa
Che va nella giusta direzione però noi sediamoci al tavolo confrontiamoci scontriamo ci si serve ma usciamo con un'attuazione vera di quella riforma e con una perequazione che unisca il Paese
E sicuramente le risorse che il Pnr R. mette a disposizione ci aiutano a evitare quegli squilibri o quelle tensioni che magari in passato ci sono state dopodiché non possiamo trascurare
Le richieste che sono referendari che in alcuni casi o legislative nel caso dell'Emilia Romagna che sono venute da alcune territori e che ci chiedono anche qui non di modificare la Costituzione ma di attuarla e la Costituzione ha rimandato
Alle Autonomie differenziati quindi penso che la strada che è stata intrapresa
Di una legge quadro nazionale che secondo me va rivisitata va ripensata va ammodernata
Però sia la strada per tener dentro tutte le regioni vento un processo che però non può impedire ad alcuni territori di vedere realizzata un'istanza che è passata non dei governatori ma dai cittadini dagli elettori non solo dalle aule dei consigli regionali o dalla volontà di qualche governatore e quindi credo che cucire le distanze le divisioni le conflittualità come compete ad un governo di unità nazionale significa anche riprendere il filo dopo la pandemia o nel finire della pandemia di di ragionamenti che sono rimasti
Non conclusi che sono rimasti sospesi ma che ci devono portare ad un di più di efficienza di competitività fra i territori anche di solidarietà
E quindi il mio compito sarà all'interno di una maggioranza ampia e sicuramente eterogenea di trovare un punto di sintesi su questa legge quadro sull'autonomia per addivenire poi alle intese e per provare a verificare gli Effetti del federalismo fiscale utilizzando le risorse che il Pnr R. mette a disposizione che ci consente anche di eliminare ogni alibi perché in genere lo scontro è sempre stato sulle risorse che non c'erano
Sta a volte la sfida sarà spendere queste risorse nei tempi che abbiamo a disposizione e qui non potremo dire che le risorse scappano dal sud al nord al centro il problema
Le risorse ci sono per tutti per tutti coloro che avranno competenza merito efficienza e coraggio di metterle in circolo queste risorse
E di renderle possibile con un piano di riforme che non si deve piegare alle ideologie ai pregiudizi alle contrapposizione ma deve essere come dire improntato a un senso di realtà
Alla capacità di guardare il Paese
In fondo alla pandemia e dire qual è
Il portato di questa tragica esperienza cosa dobbiamo alle vittime che non ci sono più e ai giovani che abbiamo caricato di una montagna di debito
Perché io ho votato spesso anche dall'opposizione i provvedimenti ma di non dimentichiamo che quelle risorse che sono state messe sul tavolo in maniera necessitata per rispondere alla pandemia hanno caricato il Paese
Comunque di un debito pubblico e quindi dobbiamo ragionare non solo in termini di ristoro di risarcimento di indennizzo ma di ripartenza la prima ripartenza sono le riaperture
Ma riaperto il Paese bisogna mettere tutto il Paese nelle condizioni di correre e soprattutto mettere le donne e i giovani che sono la priorità trasversale
Di questo Paese e del piano nelle condizioni di raggiungere quelle percentuali di occupazione e di opportunità che ci sono a livello europeo e chiudo dicendo che la terza priorità il Sud
Ma anche il Nord ha sofferto molto della pandemia
E quindi io vengo da una regione la Lombardia abito a Milano e devo dire che le ferite le cicatrici e di questa pandemia si avvertono nell'umore nella psicologia nel
Nel fatto che è cambiato tutto e quindi anche il Nord per mantenere la competitività a cui è abituato
Ha bisogno di una nuova progettualità e questa progettualità parte sicuramente dal dal livello centrale dal governo centrale ma non si attua se non c'è una sinergia è un gioco di squadra con le regioni e con i Comuni
La ringrazio molto le faccio una domanda flash sulle autonomie differenziate
Il percorso iniziato quattro anni fa con il referendum come ricordava lei pensa che il percorso si possa chiudere in questa legislatura
Me lo auguro certo almeno un passo avanti va fatto vorrei che questa legislatura che molto breve consegnasse almeno l'approvazione di una legge quattro perché vorrebbe dire che il passo successivo per chiudere le intese sarebbe immediato
Ecco far trascorrere questa
Questo scorcio di legislatura senza fare un passo avanti sarebbe come dire è un peccato perché di tempo se ne ha già perso tanto
Presidente Fedriga doppio ruolo presidente del della regione Friuli-Venezia Giulia Presidente della Conferenza delle Regioni dicevamo prima di questa forte ricentralizzazione però dall'altro lato è anche vero che le Regioni hanno acquisito come dire una un ruolo di di mediazione che nel corso di questi mesi è diventato sempre più decisivo no sia prima nel Governo Conte dove forse le regioni hanno patito di più anche perché era l'inizio della pandemia molti di questi decreti del Presidente Consiglio venivano subiti dalle regioni oggi c'è una forte negoziazione anche dei provvedimenti che avanzano come dicevo prima si è parlato si è tornato a riparlare o forse materializzare l'idea di una comunità regionale perché i governatori hanno rappresentato insieme al Presidente del Consiglio al governo delle figure che sono diventate di riferimento no di di di di attrice all'interno delle rispettive comunità lei come l'ha vissuto in questo doppio ruolo le regioni hanno guadagnato un po'di terreno negli ultimi mesi rispetto diciamo alla capacità decisionale dello Stato
Pertanto intanto grazie ringrazio anche dell'invito a un e vento così importante anche per discutere un momento particolare per il Paese per il mondo no siamo ancora dentro la pandemia ci auguriamo verso la fine ma sicuramente l'aumento di porsi degli interrogativi per in cercare di dare il miglior risposte possibili
Delitto rispondendo a quanto chiesto scuramente cambiato molti non penso però una presa di posizione delle Regioni ma penso per una capacità di ascolto superiore del Governo qua c'è diciamo il ministro Gelmini con cui ci sentiamo fu più volte al giorno
E attraverso questa costruzione del dialogo si sono usciti su come a trovare delle soluzioni migliori per il Paese non per le regioni
O per il governo
Io voglio ricordare questo sito il dibattito il dato come gli interventi che ci sono stati le Regioni fanno molti errori non c'è dubbio come penso ogni governo istruzione soprattutto il momento di incertezza come da come la pandemia
Però io voglio ricordare che chi affrontato in prima linea la prima ondata con dove non si sapeva
Cos'era il virus come si affrontava il virus quali cos'ha da dire o sostanze mi sanitari regionali io ricordo che le regioni hanno speso e ieri scusate l'inciso le Regioni non possono fare da edito per spesa corrente a differenza del Governo solo per investimenti pubblici le Regioni hanno utilizzato le loro risorse
Per finanziare la risposta della salute in mezzo non pare in via di tutti i cittadini di questo Paese
Non soltanto sulla protezione civile con una spesa certificata delle regioni di un miliardo cinquecentonovanta milioni di euro è arrivato un miliardo ci manca un solo la Protezione civile cinquecentonovanta milioni di euro più tutto il resto
Scusatemi la battuta momento uno Stato pensano a comprare i banchi a rotelle i monopattini le Regioni spendevano le risorse su cui non potevano fare debito per spesa corrente per dare la risposta la salute dei cittadini
A me dispiace farlo per sia dovere dal presenta conferenza regioni con tutti i limiti che abbiamo e gli errori che abbiamo fatto non c'è dubbio
Ma mettere una linea rispetto una narrazione che è stata fatta sulle scelte che l'ho fatto le regioni che penso ingenerosa rispetto allo sforzo che è stato fatto
Su questo anche mi ricollego anche a che narra R.
Non è che le Regioni vogliono interloquire col governo perché hanno una particolare voglia di protagonismo vi dico la verità se per quanto riguarda le regioni e parlo da governatore io mi sarebbe molto più comodo sedermi sul fiume e dire guardando non ha funzionato né molto più facile
Io penso però che questo dialogo instaurato col ministro Gelmini con tutto il governo sia fondamentale
Perché voi pensate il Pnr
E gli interventi del PNR R. non riguardano semplicemente dei licei e degli interventi a sette
Mentre in un contesto in un contesto dove ci sono i fondi strutturali europei che già le Regioni gestiscono dove ci sono i fondi regionali che già le Regioni mettono a disposizione dove ci sono i fondi nazionali quelli dei Comuni
Se noi vogliamo investire bene queste risorse devono entrare all'interno di un contesto e dico che bisogna vestirli bene perché piene rare non sono soldi che ci arrivano dal cielo e che noi siamo lì a direbbe guarda che soldi più che abbiamo dove dove possiamo sprecarlo ed è invito è un debito puro da una parte e dall'altro un debito che dovevamo saldare perché anche noi partecipiamo al debito che fare l'europea pro quota
Quindi un debito che non lasceremo ai nostri a chi verrà dopo di noi vogliamo dire che questo debito deve servire per fare gli investimenti sviluppo e quindi quello sviluppo servirà a pagare quel debito e lo sarà invece un ulteriore onere sulle future generazioni
Allora dobbiamo spenderla meglio e partendo al meglio sarà un'alleanza istituzionale che quello che stiamo cercando di costruire come sistema regionali con il governo e penso sia un passaggio fondamentale
Io penso che le differenziazioni che sono il nostro paese qui c'è il presidente Fugatti cioè vicepresidente amavo sono la ricchezza del nostro Paese e all'interno di un quadro che sono d'accordo debba essere fatto dal governo complessivo
Ma esigenze dei diversi e richiedono risposte diverse se uno pensa che la Sicilia per aggiungere diciamo gli stessi obiettivi ma l'episodio dell'Isis risposte deferenza giù gli ha di tanto sbaglia di grosso
Perché sono specificità
Che devono trovare risposte specifiche ed è questa la forza diciamo delle di un'autonomia
Clemente da chi è fatta prima di tutto il Governo nazionale e le regioni prima di tutto sono fatte dalle persone
Io ho trovato surreale che quando ci sono stati problemi di governo di Regione è stata mesi indiscusso dell'istruzione ma non è l'istruzione che può esami se discussione la persona che Margalit che magari governa male
E le faccio un esempio per concludere ne abbiamo un esempio di sanità centralizzata in Italia
Da decenni ed alla Regione Calabria
Dove gestita dallo Stato Forcella non ci sono giustificazioni dicembre grande modello di efficienza delle liste la sanità a me non sembra proprio anzi se devo dire un'opinione personale
Conoscendo poco quel territori figurativo penso che se in mente dentro la pandemia chi ha responsabilità anche di fronte agli elettori di gestione del territorio avesse avuto forse la responsabilità di sera pandemia forse le cose sarebbe funzionale meglio
E quindi o li guarisce un esempio lampante che quando vengono ricentralizzare un sistema della salute abbiamo l'esempio
Abbiamo l'esempio allora forse incominciamo a ragionare senza incominciare a uno scaricabarile di colpe prima lettura Regione non devono farlo sia ben chiaro e questo lo chiediamo a tutti gli altri attori
E cominciamo a lavorare insieme per trovare e raggiungere obiettivi comuni questa è una partita che vinciamo tutto parliamo tutti cioè del PNR della pandemia io sempre tenuto escluso e questo quarantenne lo assicuro dal punto di vista personale non ho mai ragionato una volta da governatore che faccio orgogliosamente parte di una forza politica ma no mai ragionato una folta di compiere una scelta per fare un attacco all'avversario politico o per convenienza partitica ve l'assicuro
Perché io mi vedevo di fronte quando avevo i medici che mi chiamavano visione abbiamo ospedali pieni abbiamo letto APT sì le piene e la gente che lo ha paura
Dopo avere avuto divisioni diversi rispetto e con i ministri però quando Wutovic diverso sempre fatto magari sbagliando che quelle non lo so ma vi assicuro con la totale trasparenza e con la volontà di cercare di affrontare i problemi per risolverli
Presidente le chiedo un'altra domanda flash al di là dei suoi due ruoli lei è un esponente di spicco della lega alla lega
Alla fine degli anni Ottanta inizio Novanta e la forza politica che più ha spinto per introdurre a in Italia il tema del federalismo per reintrodurre anzianità del tema del federalismo l'ultima leggi che ho citato di Calderoli del due mila e nove quello appunto che sancisce i principi del federalismo fiscale la lega poi ha subito anche lei una metamorfosi no
Ha cambiato stagione politica entrata in una visione anche di sopra l'ISMU nazionale
Quanto questo processo di quello politico del federalismo si è affievolito perché si è affievolita anche come dire all'interno della Liga questa proposta se è così
Io credo che l'unità nazionale sta nella realizzazione del federalismo cioè io no e ed è e delle diversità di cui parlano prima cioè le diversità del nostro Paese sono una ricchezza guardate che il più grande danno che si può fare l'unità di questo Paese e cercare di fare tutto lassa marmellata intanto perché sarebbe una follia ma siamo uno dei pochi Paesi così ricchi al mondo di cultura di tradizioni
Di storia
Che ridurla a cercare di annullarla sarebbe una follia perché ce li invidiano tutto il mondo anche dal punto di vista economico il tutto perché proprio questa ricchezza e penso che uno viene in Italia è come se se vedesse dieci Paesi d'altra parte del mondo se non di più quindi questa è una ricchezza enorme
Ma dall'altro lato dico noi dobbiamo trovare la sintesi delle diversità
Non l'uniformità della luna mento dell'identità perché questo è un danno sono frastornato edizione lo so cultura e quindi su questo noi i personalmente ma sono convinta che la forza politiche rappresento continuerà a battersi ce vado valorizzare anche le istruzioni le specificità per trovare una sintesi nazionale
Grazie mille Maurizio Fugatti presenta poi sotto nome di Trento abbiamo visto in questi quindici mesi
La Provincia come dire destreggiarsi nei decreti nazionali e cercare di trovare una sua strada lo abbiamo detto anche prima con la sentenza Corte Costituzionale sulla Valle d'Aosta è stato riconosciuto come dire
Un principio guida dello Stato in questa emergenza sanitaria le chiedevo che cosa ci insegna da un punto di vista dell'autonomia spero speciale
Questa questa pandemia ci sono dei percorsi che possono essere aperti pro futuro all'interno dello Statuto attraverso le norme di attuazione per allargare il proprio campo di competenze quindi riuscire come dire in qualche modo a a generare nuovi percorsi modi per corsi proprio di autonomia anche come dire in fasi così delicate come quelle di emergenza sanitaria la seconda domanda che le faccio e questa la ministra parlava di ventuno sistemi sanitari perché effettivamente la sanità è uno dei campi in cui anche le regioni oggi no ordinari hanno la possibilità di di di incidere però sappiamo che al di là della politica esiste anche un apparato amministrativo burocratico in cui è forte la cultura del centralismo
Cosa si aspetta futuro usciti da questa esperienza quando usciremo da questa esperienza di Cofide che sistemi sanitari andremo a costruire regionali o nazionale
Grazie buongiorno ringrazio illustri ospiti che abbiamo oggi diverse aveva accettato l'invito di essere in presenza in Trentino a Trento che non era scontato con questi con l'impegno del governo con impegni nel governatore Fedriga quindi vi ringrazio a nome nostro l'organizzazione
Guardiamo le cose sotto l'aspetto teorico uno dice ma se arriva un fatto eccezionale come questo collo accaduto cosa giusto giusto che
Il Governo centrale prende in mano tutto e decida tutto oppure è giusto che le Regioni facciano a dei dei pro dei percorsi autonomia e guardiamo cosa è successo qui questo devo teoricamente il Genoa giusto che lo Stato magari perché questo eccezionale
Decide lui no dico uno teoricamente dice
Volevo ma guardiamo con l'accaduto invece in questo situazione eccezione che non ha capito e tutti gli anni capita fortunatamente
Modo in modo molto lungo nel tempo
Noi non sapevamo neanche cosa era un tampone
Cioè anzi la scienza ci diceva che i tamponi non servivano perché si ricorda la scienza diceva tampone non serve reprimere le prime dieci quindici giorni il tampone non serve perché ti fa una fotografia di adesso fra tre giorni non vale più Rosi cioè cosa facciamo
E tanto di si interrogava la scienza cos'è accaduto che alcune regioni son partite cominciata farà tamponi a migliaia cito il Friuli cito il Trentino perché perché abbiam detto beh qui come fu come facciamo a ad autorganizzarsi e non è che c'è arrivato l'input nazionale su questo e ci siamo autonomamente mostri questo un dato realistico pratico di quanto accaduto poi anche la scienza è arrivata edito per facciamo facciamo tampone io governatore Fedriga siamo stati attori di una drammatica che adesso che alle in quel momento fu traumatica adesso quando ci pensiamo sorridiamo
Conferenza delle regioni dove la mattina alle due della mattina perché a livello centrale il governo non voleva decidere di togliere le tabelle INAIL per i ristoranti
Quindi arrivo Conte alle due della mattina dopo i ministri speranza dopo il ministro Moccia arrivo Conte alle due della mattina
A provare a dirci che un tavolo in un ristorante doveva essere a due metri invece che a uno perché altrimenti c'era rischio compiti e nessuno si voleva pre con i ristoratori che dicevate che non apriamo neanche con quei numeri non abbiamo neanche e nessuno si prendeva la responsabilità di dire restiamo ad un metro
E oggi una conferenza surreale alle due della mattina nessuno
A livello centrale sì era preso con responsabilità cos'è accaduto Samson prendere giorni poi per Jenson a sorpresa ha detto beh facciamo facciamo in questo in questo modo e lì si è dato l'input allora
La teoria che dicevamo prima o poi nella pratica in un mito straordinario cos'è accaduto
Che chi è sul territorio e vivere problematiche come ha detto Massimiliano Fedriga poi alla fine le conosce meglio e lei gestisce anche meglio come ti do degli errori rabbia come se che in Trentino sicuramente vero e ci mancherebbe però parliamo di di casa di riposo in Trentino è stato il primo a fare le case di riposo Covito
Ok allora aspettare il Governo che ce lo dicesse se va se vale la profilassi internazionale che ha detto la corte la la la Corte costituzionale
E prole abbiamo fatte e ci sono ci sono servite posso fare i tamponi e le farmacie
Ci aspettavamo governo che arrivato dopo aspettavamo allora le esempi pratici di questa pandemia ci dicono che le differenze regionali la capacità dei territori di provare a fare da sé alla fine sono alla fine sono serviti e allora la teoria la puoi scrivere in un modo o nell'altro Pascali
La pratica e ti vien da dire che che i territori
In una stazione straordinari se sono con il bene comune centrale nel loro nel loro hanno a loro agire perché è chiaro che tutti i territori hanno di bene comune come come faro qualche errore può essere stato commesso ripeto sicuramente a anche da noi Marzia e il bene comune come farò alla fine
Poterti muovere con con l'autonomia va in questa direzione ed è per questo che noi su alcune ordinanze
Va detto come ha detto Massimiliano Fedriga che l'impostazione di questo nuovo governo era diverso da quello dell'altro governo la provincia autonoma di Trento avuto impugnative sulle leggi provinciali
Più di dieci più di narici e una dozzina quindicina dal precedente Governo ad oggi ad oggi da questo governo magari nate nel riceveremo nelle prossime settimane voglio dire però da questo Governo finora non abbiamo ricevuto a una ecco e questo è l'impostazione che c'è nella nella visione dei rapporti con con i territori sul tema del magari adesso il ministro si è sottesi alla faticosa ma può essere voglio dire cioè sul tema del del Recovery io credo che ci sia una questione di di breve periodo cioè adesso che in in cui le regioni devono essere partecipi del del percorso decisionale e questo mi pare è stato detto al ministro e lo dicono anche le c'è anche la Conferenza delle Regioni sulle provavano dare un po'più in là
Io credo che i i criteri che l'Europa ha dato per utilizzare queste risorse
Solo domani mattina perché due mila ventisei e domani mattina in un'ottica di spesa diventi duecento i duecento miliardi e allora io credo che un principio che debba essere messo all'interno dell'utilizzo di queste risorse
è che i territori che sono in che hanno dimostrato da qui al ventisei di suspense spendere le risorse a loro assegnate devono essere poi quelli anche che usufruiranno maggiormente delle risorse non non spense perché è inutile che stiamo qui nascondere ci sono hanno realtà nel nostro paese che non saranno in grado di spendere risorse entro due mila ventisei perché se perché perché è sempre stato così non è che me lo invento io
Auspico che tutti le spendano entro il ventisei però il criterio per cui chi dimostra efficienza in questa fase da qui al ventitré ventisei
Al di là di oggi dammene cento in più dammene cento in meno perché il problema non è da meno e cento in più e da me cento meno preme riuscire a spenderle piuttosto me ne dai cinquanta in meno oggi ma se sono in grado di spendere tu mi darai anche quella quota di chi non le attese
Lo dico da presenta Peugeot tono di Trento si decide che una parte va al Mezzogiorno
Potrei anche essere contrario voglio dire perché a mezzogiorno no sì è al Sud che al Nord no è una provincia autonoma no però inviterei neanche tanto riti gare pasta che mi metti principio
Che se quelle risorse vengono spente siamo tutti d'accordo ma se non vengono spesi le redistribuisce dei territori dove hanno dimostrato di saperle spendere dove magari inizialmente sono stati anche un po'tra virgolette svantaggiati
Se posso fare un'esegesi un po'del suo pensiero comunque lei ritiene che questa
Generalmente insomma considerando che ci sono dei picchi diritti dei bassi ma che in questi quindici mesi di emergenza abbiano rafforzato i sistemi sanitari nel regionali nella risposta che hanno saputo dare rispetto ad una media di centralizzazione
è corretto ripeto teoricamente possiamo dire come ho detto prima centralizza diamo perché c'è una emergenza io credo che i sistemi sanitari abbiano dimostrato chi più chi meno ma se uno dimostra di essere di fare meglio non è perché c'è qualcuno che fa peggio tu devi centralizzare anche lì va il dinamismo l'autonomia differenziata Drogba applichiamola anche su questo aspetto perché io credo che la gran parte lo dico da da da Trentino la Lombardia è stata io credo mediaticamente massacrata oggi sui vaccini la Lombardia dimostra di essere in grado di esserci in organizzazione
Come allora cosa vuol dire vuol dire che che i territori alla fine riescono a gestirlo delle le le pandemie riescono a a far valorizzare le proprie strutture capacito
Le siamo arrivati quasi al limite del nostro tempo però volevo concludere con una domanda ancora l'amministrazione
Consentito che era questo il il ritorno dello Stato è anche all'insegna dell'unità nazionale in questo governo presieduto da un personaggio demente che uno standing internazionale come come Mario Draghi e ad eccezione di Fratelli d'Italia sono coinvolte penso che tutte le forze politiche questo acconsentì consentito anche come dire di calmierare
Il il clima politico e il termometro delle polemiche in Italia che negli ultimi anni è stato sempre molto altro generando anche molta confusione
Le chiedevo
Qual è la sua esperienza da esponenti di Forza Italia all'interno di questo Governo soprattutto anche al rapporto magari a a ai ministri che sono più lontani dalla sua visione
Se ci dice anche quelli con cui ha costruito un rapporto più generativo insomma anche per le politiche che state cercando di fare
Ma guardi questa esperienza del governo di unità nazionale è un'esperienza eccezionale perché legata alla pandemia e io dico sempre che non siamo di fronte ad una nuova maggioranza
Questo governo sta in piedi perché da un lato c'è stato un evento straordinario che ci ha portato che ha portato quasi tutte le foto le forze politiche a a rinunciare a qualcosa permettere al primo posto l'Italia e due emergenze l'emergenza sanitaria e l'emergenza economica
E dall'altro sta in piedi perché c'è una leadership molto forte che quella di Mario Draghi
Senza questi due elementi come dire questa esperienza non ci potrebbe essere
è chiaro che proprio perché non siamo di fronte ad una maggioranza politica questo governo ha un'agenda stringente
Che quella da un lato che sta completando delle vaccinazioni quindi la lotta la pandemia vuol dire liberare dal virus il Paese e fare in modo che ci sia una situazione che stiamo raggiungendo nella quale attraverso le vaccinazioni si torna ad una normalità
L'altra l'altra l'altro elemento l'altro punto dell'agenda governativa e quella dell'emergenza economica
Su questo noi abbiamo in poi approvato il Pnr R. abbiamo impostato la governance però resta il grande tema delle riforme dove entrano in gioco le forze politiche e quindi se lei mi dice quali sono i rapporti è chiaro che ho una consuetudine con
I ministri di centrodestra perché insomma ci si trova
Anche da un punto di vista culturale però oggi la politica dentro il governo resta fuori nel senso che abbiamo semplicemente il dovere di fare
Quelle misure quel di approvare quei provvedimenti che consentano al Paese di uscire da questa situazione quindi il governo non dura un minuto in più nel senso che sistemate le vaccinazioni
Impostate le riforme è chiaro che questo governo non ha più ragion d'essere oggi quindi parlo della legislatura potrebbe anche non andare a scadenza naturale procedere passo presto insomma credo che
Dipenderà da da dal dall'elezione Presidente a Repubblica al momento noi siamo concentrati sulla lotta la pandemia e sulla emergenza economica
E rispetto a questo credo che anche il provvedimento che abbiamo approvato ieri con Renato Brunetta quello sul reclutamento del volto ammettere le amministrazioni centrali ma anche quelle regionali e comunali nelle condizioni di applicare nel più breve tempo possibile
Il piano nazionale di riprese resilienza quindi è chiaro che stiamo dentro questo
Questi obiettivi e questa sfida
Poi è chiaro che si tornerà presto a alla alla normalità della politica e quindi è evidente che il campo di Forza Italia il campo del centrodestra
Va bene grazie mille amministra la ringrazio per la sua presenza al Festival dell'Economia ringrazio la professoressa Floriana Cerniglia
Tra i governatori del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga del Trentino Maurizio Fugatti il professore di ascoltare essere stati qui spero che sia stata
Come dire un confronto utile per tutti sono arrivate molti
Suggerimenti diciamo per proficui anche per un dibattito per lo sviluppo di un dibattito pubblico locale e nazionale grazie naturalmente a tutti coloro che ci hanno seguito attraverso la dirette tutti coloro che sono stati qui con noi grazie mille