Dopo la Pandemia: un nuovo ruolo per lo Stato?

Buon pomeriggio a tutti ben trovati
A quegli ai più che a coloro che sono in sala con noi oggi a chi è collegato io sono Paolo Collini credito al benvenuto a questa la conferenza occasione dibattito del Festival economia io sono qui in rappresentanza a del comitato promotore del festival che composto dalla Provincia
A dal comune di Trento la provincia autonoma di Trento il Comune cento e dall'onestà di Trento d'università nella quale sono stato fino a poche settimane fa il rettore e quindi in questo ruolo anche se di solito adesso sono piogge saluta
Abbiamo un'occasione straordinaria come il Festival cerca sempre di fare ci riesce molto spesso oggi con il cofondatore della Banca d'Italia Ignazio Visco che è qui con noi dove l'attore è un direi un vecchio amico del Festival festival alla sua sedicesima edizione lo ha avuto ospite moltissime volte sempre venuto e anche quest'anno pur a dovendo o o potendo noi anche ad avere molte occasioni di collegamento con ospiti soprattutto stranieri ma anche italiani
Che hanno approfittato la possibilità di collegarsi senza essere qui ha voluto invece essere fisicamente con noi dà il segno forte della anche dalla ripartenza del festival in presenza e condividere con noi piacere di vedere la sala pieno di persone non quanto vorremmo non quanto faremo centra al tuo
L'anno prossimo ma questo è un grande segno per festival c'è c'è sempre stato ma c'è con le persone come sempre governatore non ha bisogno di presentazioni
E quindi oltre a essere un grande amico del festival e il governatore dalla Banca d'Italia soprattutto ma è una persona di vastissimi interessi e di curiosità
Non è solo il responsabile primo del politiche e bancarie italiane e della politica monetaria attraverso il ruolo che la banca
A nel nel sistema dell'Euro
Ma anche una persona che da con i suoi contributi eccolo in molte occasioni al dibattito nazionale ricordo una cosa che mi sta particolarmente a cuore come persona di università che il suo grande interesse con le sue pubblicazioni anche per il mondo della formazione per l'importanza della formazione nella costituzione di una società più consapevole più preparata più pronta e più competitiva
E quindi da questo punto di vista credo condividiamo molte cose nella sua all'una carriera
Ad altissimo livello è stato ricercatore di alto profilo anche all'OCSE quindi un'esperienza internazionale nel mondo dalla ricerca che ne fa una persona sicuramente molto competente molto elevata e con grandissime responsabilità
A con noi oggi ci Paola Pica te giornalista del Corriere della Sera quale Gambuto passo capito la parola per il compito di condurre questo questo dibattito io se posso mi riservo poi alla fine la possibilità di fare lo prendo atto una mia domanda personale
è una mia curiosità che penso possa essere di interesse per tutti grazie a questo punto non sottragga tempo come si dice e passo la parola pagate grazie professore ben tornato governatore a parlare qua in questa nostra a guerra
Delle cose più difficili dell'economia per le quali deve sempre avuto diciamo almeno a spiegarle al festival una particolare attenzione partirei da il titolo che quando offre spalle il ritorno dello Stato
Il ritorno dello Stato cosa significa quale la misura
Della presenza dello Stato nell'economia a volte ce n'è troppo dove ne servirebbe meno manca dove
Dovrebbe esserci
Ma io credo che
Grazie anzitutto grazie dell'invito grazie delle parole grazie a delle domande anche arriveranno
Quest'solo assalto naturalmente lamenta lager credo che all'asilo
Il periodo che stiamo vivendo è un periodo che
E chiede una risposta a questa domanda perché la domanda è sempre più più attuale abbiamo avuto un momento dell'indebitamento pubblico del deficit pubblico quindi una into the tube invito straordinario in quest'anno di di emergenza abbiamo avuto una
L'intervento pubblico anche se non limitato a livello nazionale ma europeo di sostegno e per
La ripresa e a una modernizzazione del Paese importante quindi il ruolo dello Stato è un ruolo che sicuramente dopo la pandemia sarà diverso da quello che
Abbiamo visto fino
C'è c'è da dire che
In realtà noi già prima della pandemia avevamo uno stato molto presente nell'economia
Presente
Si può richiamare una cifra per il quarantacinque per cento di spesa pubblica sotto pulp del prodotto
Del Paese se pensiamo che all'inizio del Novecento era fino a centoquindici venti
Erano livelli tra il dieci e il venti per cento certo questa come una una dimensione particolarmente ampia
E che tipo di Stato beh ce lo Stato minimo come nelle recenti considerazioni finali ho raccontato che è quello della difesa dell'ordine pubblico e della giustizia uno Stato che perfino Adam Smith aveva sicuramente il
Primo economista occuparsi della
Ricchezza delle nazioni prodotta dalla dal al lavoro delle dell'economia reale quindi delle riprese delle
Giudicava essenziale e ovviamente tutti quanti lo giudichiamo essenziale però sosteneva anche lui ci sono una serie di attività quali per le quali l'iniziativa privata non è sufficiente non è in grado di
Assicurare infrastrutture non è in grado di dare protezione laddove
Questa professione cittadini pensano che sia necessario quindi questa attività di di uno stato che va a coprire quelli che si chiamano i fallimenti del mercato dal mercato non può arrivare è accettata non ci sono problemi
E questo è quello
In cui ci trovavamo prima della pandemia
Non era più lo Stato produttore
Della del Liri diciamo non era era uno Stato regolatore sicuramente non forse facilitatore in qualche modo ma non era uno stato di
Che secondo me aveva ben chiaro una responsabilità fondamentale di essere
Parte insieme all'impresa
Della progresso di una nazione è io ho insistito molto in questa in questi mio ultimo intervento sulla complementarità
Tra lo stato e le imprese che operano sul mercato e forse anche anzi sicuramente anche con il terzo settore non profit che sempre più importante e in un contesto diciamo
Progredito come il nostro ma anche sulla componente iniziale quella dello Stato facilitatore
Dell'Utri come si dice no oltre il regolatore
Cena molto da dire perché non li abbiamo ritardi ritardi nella giustizia civile ritardi nel modo in cui la amministrazioni pubbliche funzioni servizi pubblici vengono erogati alle imprese e cittadini abbiamo
Una qualità dell'istruzione sulla quale c'è poco da dire
Sicuramente nel confronto internazionale indietro la stessa protezione sociale
Essenziale come l'abbiamo vista adesso
Dopo per far fronte alla pandemia è molto frammentata c'erano intere componenti che non erano
Assistite e con la pandemia si è compreso come sia necessario aprire un sistema più evoluto di ammortizzatori sociali non vorrei dire di di protezione diciamo sociale nei confronti nei confronti delle
Situazioni come questa ma c'è anche da dire che serve ovviamente uno Stato che si ponga
A confronto delle delle imprese per per cercare di capire come gestire una transizione
Post pandemia anche già si capiva dall'inizio ma adesso è stata accelerata
Sarà complicata all'accelerazione legata alla digitalizzazione
A un'economia in cui l'empolese e le gli individui opereranno in modo diverso dal passato
Con questo molte imprese dovranno chiudere altre imprese dovranno dovranno Pussy sul mercato e poi crescere nel mercato come garantire che questo avvenga senza traumi con il minimo del pavé possibili
Garantendo le persone ma consentendo il ricambio nella ristrutturazione produttiva è
Io credo una responsabilità dello Stato quindi direi che è stato responsabile
No aggiungiamo questo alle questa le definizioni che abbiamo raccolte in questi quattro giorni di festival che si chiudono oggi lo Stato aveva responsabilità che però introduce anche un'idea di solidarietà forse ce le politiche diciamo competitive di austerità
Così come le abbiamo conosciute nella precedente crisi
Di questo anche se discusso molti in questi giorni forse sanno tramonti sono tramontate stanno tramontando non solo in Italia ma in Europa questa Europa che Cipolletta definisce una start-up una start-up National in fondo
è un'Europa che si porta dietro punto un'idea diversa di solidarietà
Tra stati Patto di stabilità dovrà cambiare se detto come potrebbe cambiare
Ma insomma ci sono parecchie parecchi punti qui nel primo punto che duramente diverso
Ma diverso per l'Europa è un diverso che vale anche a livello globale quello che non voglio adesso nel G venti stiamo che di cui siamo presidenti quest'anno stiamo considerando è un termine che non è molto discusso nel dibattito che inglese sui ceppi fairness essere preparati
E abbiamo visto una crisi sanitaria dove forse non c'era e questi preparazione ma sono questioni che va vanno spesso al di là della singola nazione se non prendo un mondo intero gommone certamente un'area così integrata come la nostra la devono considerare quindi a livello europeo sicuramente ci sono delle realtà sulla quale si può costruire questo ultimo
Intervento di assistiti contributo a ammortizzatori sociali nazionali però gestito a livello comunitario molto importante si chiama essi you avrei sure
Su roccia essenzialmente significa un sous un supporto ai rischi disoccupazione legati all'emergenza questo l'
Cronin no
è importante perché riconoscimento sostanzialmente di un ruolo sull'economia e su una società che molto integrata ma ci saranno altre decisioni da prendere per le chiesi pandemie che per la sostenibilità
Ambientale fanno accenti anziano quindi sulle quali di le singole nazioni non possono fare molto e per questo è molto importante l'accordo complessivo pubblici è un attività di garanzia che non si creano squilibri
E uno degli squilibri evidenti e quello
Di una crescita senza
Senza ritorno delle dei disavanzi nelle partite correnti quindi nel nell'apertura con gli altri Paesi del debito estero e non su quello non abbiamo problemi abbiamo un solo un piccolo surplus nel partite correnti ma abbiamo addirittura
Una posizione netta sull'estero positiva
La Germania ce l'ha molto forte noi veniamo dopo la Germania la Francia a un'opposizione passiva la Spagna molto bassi e quindi su questo cioè uno squilibrio che per noi non è un problema ma ci sono altri squilibri
Abbiamo uno squilibrio di finanza pubblica legato all'ampiezza del debito che ovviamente
Costituisce un
Io l'ho chiamato un fardello
Peso per l'economia e un limite anche alla capacità dello Stato di intervenire quando deve farlo nell'ambito delle sue responsabilità
Il patto di stabilità che è stato sospeso è stato sospeso per consentire di andare al di là delle regole definite
Per far fronte alla all'emergenza
Mi nella
Bisogna far sì che quando nella revisione di questo parco sprizza diritta
Si si agisca prima del venir meno della sospensione se non si ritornerebbe sullo stesso sistema di regole per per gli stenti o da regole sono utili
Se non sono meccaniche e se non si
Concentrano anziché sui problemi e sugli squilibri ampi di Mediocredito sulle tendenze sul rispetto dei decimali fra fra un anno nell'altro
Ma è evidente che bisogna capire che tipo di
Squilibri andare a considerare con quale flessibilità io credo che un po'di flessibilità sia necessaria ma si è anche soprattutto necessaria una capacità di vedere a a medio lungo termine ora noi sappiamo benissimo che
Il problema che che abbiamo nella politica economica che abbiamo una banca centrale unica nell'area dell'Euro che ha una visione i diritti edito lungo periodo
Nella quale cerca di garantire la stabilità monetaria dei prezzi cercando anche di tenere conto del degli altri obiettivi
Che che l'Unione europea si si
Può vuole vuole realizzare ma abbiamo anche un insieme di Stati che hanno una visione necessariamente limitata dalla orizzonte politico del PD vede il governo
Ecco e quindi garantire insieme che questa che questa invece si possa essere da un lato armo armonizzata e quindi una visione
Diciamo unica
E contemporaneamente
Volta un po'più a lungo periodo è l'esigenza
Da servire nel cambiamento del patto di stabilità che verrà dopo la crisi
L'idea di diciamo di esercitarsi no nella visione di medio e lungo
Periodo diciamo risulta ormai una cosa la cosa da fare la cosa
Fondamentale ma tornando in Italia non varrebbe la pena ci andava lei prima al passaggi difficili che un po'che dovremo affrontare per la trasformazione produttiva i passaggi difficili del del lavoro di mantenere ancora un un po'questo blocco dei licenziamenti o almeno in parte
Proprio per prepararci
Diciamo a un momento che che potrà essere molto impegnativo ciò che si sa che sarà molto impegnativo cioè la ricerca dalla Banca d'Italia
Che spiega bene come e difficile la riconversione dei lavoratori da un sestetto in alcuni settori quelli tra l'altro più colpiti dalla crisi
Come lei alla ristorazione
Il commercio così come è difficile
Riconvertire le
Competente di questi lavoratori
Per la domanda basterebbe la pena di essere ancora un po'prudenti sullo sblocco dei licenziamenti
Non non so bene cioè il cambiamento è fortissimo
Quindici mentre il problema è che ci sarà una ristrutturazione ampia
Se la ristrutturazione è una ristrutturazione
Affidata solamente alle forze di mercato saranno molti rischi
E quindi deve essere guidata non può essere
Lasciata a se stessa e nel guidarla
Non è che che poi sostituire alla al settore
Produttivo e
Prendere anche se vi sono delle a realtà nelle quali transitoriamente ci possono essere ragionevoli
Motivo motivi ma ma il problema è sostanzialmente garantire che il cambiamento avvenga con la consapevolezza da parte delle due forze che con le quali gli Stati o le banche centrali hanno devono hanno difendevano dialogare e quindi le Impresa e lavoro questo questo è
E le imprese devono essere impresa
Più guardare in avanti innovative devono capire che il mondo è un mondo diverso rispetto a quello non solo pre pandemico Mamprin
Digitale vent'anni fa si parlava di nuova economia c'era che metteva i punti interrogativi Bess altro che nuova nuovissima è un altro mondo e dall'altra parte bisogna capire se ci sono le capacità di rispondere a quel mondo adesso non so se la domanda poi alla fine finisce per arrivare al concetto di capitale umano che è un concetto tipo un po'complicato dal punto di vista della comprensione anche a livello a livello mediatico è un un termine molto tecnico da economisti riduttivo probabilmente approssimativo il punto di fondo è che è evidente che viviamo momento in cui le conoscenze
Che le competenze che che che servono sono diverse da quelle che servivano venti trent'anni fa e vanno vanno costruiti le persone si devono dotare giovane venivano devono a vere una base
Sia di cultura che riconoscenza
Adeguata al passo dei tempi per poter poi partecipare a una competizione perché appaia una competizione ma la competizione non è un gioco in cui c'è chi vince e c'è chi perde è una competizione che cerca di far sì che tutti i guadagni e quindi che ci siano opportunità
Opportunità di impresa pubblica di lavoro un porto opportunità anche che vanno al di là della sfera puramente economica
Queste la deve essere è molto importante il ruolo che non soltanto diciamo dal punto di vista
Della lezione che può venire da da persone come noi vanno raccontare ma proprio la politica
Deve teste né comprendere questo non responsabilità di medio periodo una visita e la politica è poi chi rappresenta la società ecco siccome a livello diciamo di mediatico voi dovete essere in grado di comunicare più possibile nelle forme che forse non sono limitate ai giornali oggi ma sono anche gli altri altro modo di comunicare le necessità che secche che si pongono per le imprese
I giovani per esempio
Poi due esempi fortissimi l'impresa in Italia sono per la maggior parte dell'estate molto piccole e quelle che sono state piccole per la maggior parte non hanno innovato anche cioè non fatto investimenti molte imprese hanno sostanzialmente mirato a contenere il costo del lavoro ma ma venne ma senza favorire poi una crescita dell'occupazione in modo permanente in modo
Siamo solido e dall'altro i giovani forse sono stati scoraggiati non si sono neanche in molti casi resi conto della necessità di investire
Nelle loro conoscenza in modo diverso che in passato esce fuori che poi abbiamo in Italia
Come scritto nelle missioni finale tre milioni tre milioni di di giovani tra i quindici
I trentaquattro anni che non studiano non non fanno corso di formazione non lavorano
E e e non è colpa loro come ci siamo buttati nella nostra società Demme saggi utili per la segnalare un'esigenza essenziale che queste persone
Comincino a contribuire a alla all'attività economica del Paese come essenziale che vi partecipino
Le donne entrambi giovani e donne sono incredibilmente lontani dalle medie europee di partecipazione al lavoro queste sono responsabilità di chi per io credo che lo stato ci
Ci debba essere in modo decisivo qua dentro ma ci deve essere anche una risposta e non possiamo temere le imprese che non sono in grado di rispondere
Tanto allungo con i nostri sussidi e non possiamo consentire che tanti giovani siano inattivi in questo modo
Le disuguaglianze le disuguaglianze sono scelte politiche ha detto Stiglitz dei nove del Philips e qui intervento male così si sente male a Imola difendono male le disuguaglianze furono scelte mi ricollegava quello che lei ha detto sono scelte politiche ha detto Stiglitz qui a qui a Trento intervenendo che a Trento le chiedo
L'accesso alle donne italiani al mercato del lavoro è stato fatto a basso c'è abbastanza nella piano di ripresa Linda Laura Cavadini ha spiegato ieri che no secondo lei pietra alta e presidente del Gifuni man Twenty no cioè non è sufficiente il lo sforzo fatto per allargare cioè ad Laganà l'accesso alle donne al mercato del lavoro
Nel mercato del lavoro è complicato perché è un mercato in forte evoluzione
In forte evoluzione noi abbia ed è ed è la regione corrisponde corrisponde alla struttura produttiva del Paese quindi cioè
In qualche modo un Paese che ha difficoltà mandare
A produrre beni e servizi diciamo anche tecnologicamente più avanzati DiVersi ma continua a
Produrre
Nel modo consueto senza per fare innovazione né i mezzi di produzione nell'organizzazione produttiva chiaramente a come risposta una particolare offerta di lavoro
E noi dobbiamo cambiare sia la domanda sia l'offerta di lavoro questo ecco come si fa a cambiare questo è il punto
Lo stato di crisi come questo non c'è niente da fare bisogna dare sostegno a coloro che sono in difficoltà e coloro sono riprese
E lavoratori che siano autonomi o che siano precari
Ovviamente sono molti lavoratori pensate a
Probatori nella pubblica amministrazione a lavoratori nelle grandi imprese che in qualche modo hanno mantenuto il posto lavoro ma ci sono molti che non l'hanno mantenuto e sono incerti
E oppure molte che stanno in impresa e per i quali
Va per le quali vale un blocco delle dei licenziamenti o che per le quali viene una rete eccezionale di protezione sociale come
La CIG straordinaria per compiti che è stata introdotta e estesa a settori che meno protetti
Questo si ricollega a quello dicevo prima il sistema è molto frammentato
E ed è evidente che noi dobbiamo
Soprattutto in una prospettiva di di transizione che sarà sarà forte sia sul digitale sia ancor di più sulla ambiente sul sulla componente ecologica
Pensate a
Cosa ha voluto dire per le imprese spostare
Da un mezzo metodi produzione a un altro è il costo per la società e quello che succederà ai prezzi relativi cioè cambiamenti sono sono straordinari ecco in quel caso lì bisogna aver presente che
Bisogna favorire la messo otturazione favorire il riequilibrio tra domanda e offerta di lavoro e nello stesso tempo non mantenere in vita
Le realtà anche purtroppo non riusciranno a a essere non solo competitive ma in grado di di dare un contributo lo Società ma coloro che perderà il posto di lavoro
Per me non posso loro dovranno essere protetti in questa fase quindi quella cinghia straordinaria è è il primo elemento che andrà
Riconsiderato in una riforma di Marco Testori sociali quale quella che è
Indicata anche se non fa parte nella piano di riprese
Resilienza io credo che ci sia un temporale usare
E resilienza quel quel quella riforma nella scusa sociali bisogna pensarla bene bisogna
Metterla nella prospettiva delle cambiamento da un lato e del fatto che c'è stato al cambiamento ci sarà molta ristrutturazione produttiva e molte molte variazioni nel nel lavoro
Facevo dall'inizio questa riflessione su il ruolo dello Stato nel all'inizio del Novecento no novecento novecentoventi quindici venti per cento poi sale fino al quarantacinque
Casetti ha spiegato questo spiega questo momento bene spiega in realtà anche proprio l'esigenza di garantire protezione garantire servizi che il cambiamento la transizione richiedevano necessario
Noi non potevamo affrontare una modernizzazione dell'economia come quella che c'è stata
Dopo la seconda guerra mondiale il boom economico senza creare un sistema di protezione sociale di previdenza
Però adesso il problema grosso è le legato al fatto che il lavoro dovrà dovrà muoversi
E e per poter muoversi ci saranno periodi di difficoltà quindi bisogna fare politiche di formazione bisogna intervenire anche Cullen prese che sessisti saranno in grado di mantenersi e di trasformarsi perché ci sia formazione sul posto di lavoro bisogna fare politiche di protezione mentre le persone circa non nuovo posto bisogna che i giovani si dotino di capacità di competenze e quindi
Non si può dire sì ma tanto questo avrà effetti fra dieci anni per
Perché partire adesso perché se non partiamo adesso tra dieci anni ripeteremo la stessa cosa come l'abbiamo fatta all'inizio anni due mila nel due mila dieci sono molte occasioni nelle quali noi cerchiamo di dire
Guardate qui c'è un problema grave di conoscenza
E questo è la responsabilità credo comune
Complementare di chi produce e di chi regola
Grazie io ancora due domande poi lascerei al professor Collini la domanda conclusiva una queste alla ed è sul clima sul clima temporale la Banca d'Italia come altri istituti centrali impegnata nella nelle politiche sul a contratto del cambiamento climatico e possibile che in futuro l'eurosistema accetti solo obbligazioni di aziende che chiariscono che sono trasparenti sulle loro
Politichese di decarbonizzazione loro a strategie di decarbonizzazione sicuramente questa è una questione su cui dibattiamo molto sarà anche parte della
Revisione strategica di politica monetaria
Chiedo che però bisogna vedere due aspetti separati dall'alto della stabilità finanziaria dall'altro la stabilità monetaria la stabilità finanziaria perché è importante perché
Nella h movimento
Ambiente più sostenibile ci sono due rischi fondamentali c'è un rischio legato a al appunto all'evento
Drammatico e quindi al cambiamento vero e proprio
è un rischio legato al alla transizione ciò alle politiche che saranno introdotte per far fronte a questo cigno nero questo rischio di rischio che Cristo all'orizzonte ora
In questa fase
L'invito che noi anche a livello di G venti stiamo s'
Veramente con forza portando avanti Allen prese quello di tenere molto chiari questi questi rischi anche nei loro bilanci
E questi bilanci a questo punto una volta che cioè inglese diciamo la disclosure
Della la comunicazione
Dei rischi di ciascuna impresa devono essere valutati dalle banche che dovranno fare finanza e dare finanziamenti e quindi ci sono esigenze di fare testa
Di resistenza stress-test legati a ai rischi ambientali questa è un'attività sicuramente che le banche centrali che hanno responsabilità di vigilanza porto avanti e continueranno a portare avanti
La parte monetaria beh fonda le politiche non convenzionali abbiamo cominciato acquistare molti titoli titoli pubblici e anche titoli privati
Senza guardare
Agli emittenti
Ovviamente
Siamo molto attenti perché non compiamo titoli che hanno dei ritenga troppo bassi quindi non è che siamo così sprovveduti però è indubbio che la componente climatica non è stata guardata a lungo
Nelle attività di politica monetaria ci stiamo interrogando su questo è sicuramente la direzione sarà quella di cercare di essere parte del obiettivo in questo caso comunitario di
Riduzione forte del del delle emissioni nelle carbonica ma se abbiamo anche responsabilità come
Impresa e noi siamo dell'impresa in fondo e e e quindi abbiamo delle riserve che investiamo con le nostre riserve compriamo titoli e con questi titoli cerchiamo di a dire dei redditi e fa investire veti vengono da una parte utilizzati per
Far andare avanti a sé attività dall'altro vengono retrocessi al allo stato in questo noi abbiamo noi come Banca d'Italia abbiamo cambiato politica
Per cui di fatto investiamo non per fini di politica monetaria ma per nostri fini di reddito
Vari miliardi di euro in
Azioni e titoli che rispondono a criteri di sostenibilità
Sono due problemi e problema è che i criteri di sostenibilità venti intesa se vogliamo legati alla sua Lost all'ambiente sono meno solidi dei ratings legati alla qualità del credito
E perché perché la definizione del rischio ambientale
Non è così è evidente tipo il fallimento dell'impresa che non riesce a ripagare il suo il suo debito e quindi ci sono questi criteri cosiddetti SG Barollo Manzo s'
Ecco corretta Enzo soffro
Che noi abbiamo a lungo verificato mosso studiato e alla fine abbiamo investitori imprecise che sostanzialmente rispondevano questi criteri in modo soddisfacente
Risultato subendo il diciannove abbiamo fatto buon direbbe rudimenti nel venti abbiamo fatto buoni rendimenti quando il complesso delle altre
Degli investimenti messi da impresa non che nascondeva Psychedelic erano negativi con una volatilità molto basso
Quindi questo è una buona base di partenza c'è un un problema che vale sia per i nostri investimenti
Dei portafogli individuale sia per eventualmente le azioni di politica monetaria e l'acquisto di titoli affittata politica monetaria e che riguarda la disponibilità di titoli sul sul mercato
Per fare un esempio siamo dell'ordine del tre per cento del di Complesso di titoli che noi compriamo i sette per cento del Complesso di titoli privati che noi compriamo
Che hanno caratteristiche verdi perché non ci sono e quindi bisogna andare
Di insieme conchiglie metterà e chi li metterà tanto più li metterà quanto più il credito sarà attento che e queste imprese rispetteranno questi criteri
In questo senso la la Banca d'Italia è un'impresa influenze hard potrebbe dato stabilire quali sono
E i criteri gli e generali e influenzare Nana ma caldo la la la situazione usciremo a tra poco con una carta della sostenibilità sostanzialmente la quale spiegheremo i criteri che utilizziamo per fare investimenti di insostenibili questo è un modo di
Anche aiutare
Ha attraverso il nostro esempio a a spingere in quella direzione c'è da dire che c'è molta domanda anche dagli investitori privati
I fondi e così via quindi io penso che si va in quella direzione non c'è dubbio il problema grosso è sottostante
E quanto le imprese saranno in grado di spostarsi in quella direzione senza costi eccessivi perché il primo la prima cosa che ne vedremo sarà ovviamente un aumento del prezzo in questo caso
Perché ovviamente dovranno compensare dei costi maggiori
E e questo comporterà aldeidi variazioni nei prezzi relativi e quindi una risposta sono questioni molto complesse le stiamo studiando e abbiamo dobbiamo vedere è evidente che abbiamo davanti a noi e molta incertezza
Sappiamo che si andrà verso nuovi equilibri non riusciamo a definire bene quali saranno questi equilibri per questo dicevo prima la preparazione bisogna essere preparati
A a rispondere in modo flessibile per questo ci vuole
Proprio de stime intorno solo in capitale umano ma anche b di chi lavora ma anche dei manager se anche direi della classe politica
Grazie laccata di sostenibilità della Banca d'Italia mi sembra la notizia comunque mi sembra una notizia io non l'avevo ancora
Sentita
E le faccio ancora una domanda non so come finivano a dare un'altra notizia come potrà rispondermi perché vi premetto che questi sono i giorni cosiddetti fai le quali no
Fa l'ente
Tale quale qua dai
Ok e in cui il governo a trovare non può parlare di
Politiche monetarie perché c'è la riunione della BCE giovedì dove questo giovedì però e sono sicura che questa sala anche chi è collegato infiniti chiede ma soprattutto i meno giovani richiedono una di queste spinte inflazionistiche che si sente un altro progetto rimanenti in America
Dobbiamo preoccuparci c'è ancora
Il prete sono ancora diciamo in una in un ranch ritenuto
Scorretto insomma che cosa ci può dire di questi di questa dinamica forse non è tanto preoccupante oggi ma
Che appaiono messaggio è giusto accorrere Impastato ovviamente non parlo di decisioni di politica monetaria che prenderemo
Siccome le decisioni sono legate alle nostre previsioni posso dire che nel guarderemo i dati con molta attenzione
Guardando al passato però possiamo riflettere su cosa cosa abbiamo incontrato nel passato io ho visto molti rischi di deflazione in passato io vorrei solo dire una cosa
Quando si distintivi dono
Di governatori tra i falchi e le colombe quelle che sono
Si guarda sempre al rischio di inflazione vs la stabilità beh c'è anche il rischio di deflazione
E e io credo che uno che è molto attento al rischio deflazione e altrettanto fa orco di quello che è molto attento al rischio di inflazione ai la mia generazione generazione che ha visto l'imputazione
E l'ha vista direttamente ha visto le spirali inflazionistiche
E quindi il gioco tra tasso di cambio prezzi delle materie prime
Costi per le imprese
Aumenti dei prezzi risposta dei salari
E così via e e con rischi poi di per per di una mantenimento di tassi d'inflazione elevati che danneggiano i più deboli e quindi è chiaro che dobbiamo essere molto attenti all'infrazione
Così come dobbiamo essere molto attenti alla deflazione siamo stati molto attenti alle persone che dovrebbe avuto successo sono sicuro che l'insuccesso anche nei confronti dell'inflazione se ci starà
Grazie ringrazia e lascia la parola data anche se a quell'esigenza tanto grazie grazie governatore grazie Paolo
Pica per la bellissima occasione ovviamente alcune cose non si possono dire ma credo che anche ringraziamenti ci metto anche col fatto che comunque per un governatore di una banca centrale anche questo livello di interlocuzione insomma richiede un impegno e anche un po'sondaggi di forza per fallo perché insomma sappiamo che il ruolo e di quelli in cui ogni parola che si dice poi può avere degli effetti che vanno ben oltre questa istanza io volevo fare una cosa chiede una Corcos sono quest'anno quarant'anni da un fatto che io ricordo nei miei anni per lo studente di economia il sono quarant'anni da quello che venne chiamato il divorzio tra alla Banca d'Italia il tesoro
Se ricordo bene ministro che il fece emergere la l'idea fu Beniamino Andreatta trentino
Di origine molto caro Neumann nostra università qui ha dato grande contributo inizialmente e governatore della Banca d'Italia allora ha la Seriocha
E la cosa
Fatto cioè si iniziò un percorso molto forti in quel momento in cui la le politiche fiscali e le politiche monetarie erano in qualche modo decise in modo autonomo dal Governo da un lato e dalla Banca centrale dall'altra l'inflazione è al venti per cento se ricordo bene quindi quando governatore ricordava gli anni in cui l'inflazione l'abbiamo conosciuta
Inflazione al venti per cento è una cosa per cui si ordina di un'automobile ti cambiava volto ex sotto le volte prima della consegna
Bene adesso abbiamo avuto un'epoca in cui la banca centrale ovviamente col sistema è andato verso la Banca centrale europea le banche centrali sono coinvolto in questo però su ha fatto molto compra titoli Hibiki bile lividi paesi non hanno in questo momento il patto di stabilità che vincoli agli obblighi di bilancio che prima condizione per poter comprare titoli insomma veniamo da un periodo in cui tutto questo qualche modo si è fermato questo significa che in futuro sarà al l'autonomia per la politica monetaria rispetto la politica fiscale potrà essere rivista ritorneremo adoperavamo è questo un tema
Questo un tema su cui insomma le banche si confronteranno con i governi e io penso che questo sia una questione inquinato a Porto del ritorno lo Stato si possa forse pensare che ci potrebbe essere anche un ritorno dello Stato nelle banche centrali un modo che non ci ricordava muti
Se è una domanda sicuramente molto stimolante io credo la vorrei dividere in due parti vorrei parlare un attimo di divorzio perché e poi però di indipendenza della banca centrale
Il divorzio nasce nel mille novecentottanta sicuramente Andreatta e Ciampi scambiano lettere ma già la la necessità di una costituzione monetaria era stata avanzata dalla sia da da Buffy sia da da Ciampi quindi la Banca d'Italia sentiva
L'importanza di che in qualche modo lei non ci fosse una repressione finanziaria strisciante prima del divorzio c'erano dei vincoli
Vincoli perché certe banche comprassero titoli pubblici
Si chiamavano all'epoca istituti di credito speciale avevano dei limiti di acquisto di titoli pubblici il cui tasso interessa dal cinque per cento e l'inflazione al venti questo vuol dire che questi istituti pubblici peraltro
Andavano a finanziare lo stato e non emergeva nel disavanzo questo la cassava inflazione sostanzialmente
Questa questa era presente ma il disavanzo non non la metteva in luce così come la banca centrale acquistava i titoli non che non erano collocati sul mercato residualmente
Creando moneta quindi
Ora
Sì posso sono molte ragioni per cui uno può immaginare momenti particolari di intervento e così via ma questa era una condizione veramente particolare con il divorzio si definisce che la banca centrale sostanzialmente alla fine farà politica monetaria solamente con l'obiettivo di garantire la stabilità della moneta e la politica di bilancio sarà una politica di bilancio volto alla stabilizzazione dell'economia quando è necessaria e ha ben finanziata a a dare i servizi che la collettività di quello al TAR necessità che successo però è successo che con il divorzio
Improvvisamente è venuta meno la tassa da inflazione cioè i tassi di interesse si sono stabiliti sul mercato e giustamente gli interessi hanno compensato le aspettative di inflazione che erano più elevate di quelle perché che portavano a casa interessi più elevati di quelli che erano stati decisi per legge questa tassa infrazione viene meno e non è sostituita
Da un'altra imposta o da una riduzione della spesa anno dopo anno siamo andati con un dieci per cento disavanzo finché il debito pubblico dal sessanta è arrivata al centoventi ora queste questa è la ad una sostanzialmente una carenza forte dall'alto dalla politica fiscale
La banca centrale diventa indipendente la politica fiscale non riesce a rispondere cosa abbiamo adesso adesso abbiamo per per l'Italia per le conseguenze del divorzio più ampia per le decisioni che tutti insieme i paesi prope hanno preso con Maastricht del finanziamento
Del Tesoro quindi di non aprire un finanziamento monetario avanzi pubblici abbiamo indipendenza
Ora alcuni hanno legato l'indipendenza come necessità per garantire che non ci sia inflazione e si diceva siccome l'inflazione c'è perché le banche centrali non sono indipendenti e quindi si fanno influenzare dalla politica
In la la mia impressione è che le indipendenza serva anche e soprattutto perché i segnali nell'economia siano ben chiari
Se non non significa e quindi la risposta poi del delle forze produttive si sia bene indirizzata perché poi l'inflazione come tale disturba Malavolta la Val la volatilità dei sub ancora di più
Ciò detto l'indipendenza anche significato che la politica di bilancio in un Paese come il nostro quando non riesce a trovare il finanziamento per la spesa pubblica dalla componente delle imposte
Va a trovarlo sul mercato
Acquistando emettendo titoli e e questo punto quindi facendo crescere il debito
E alla fine appunto questo debito non nota che è sceso dopo dopo l'unione monetaria è risalito come risposta alla crisi finanziaria e devo dire che l'aumento del debito non mi ha preoccupato
Per la politica di bilancio poco attenta si sarebbe sicuramente avremmo dovuto avere una politica di bilancio
In grado di contenere l'aumento della spesa in termini reali degli anni positivi
Avremmo goduto di Napoli del bilancio in cui la composizione della spesa pubblica indirizzata verso gli investimenti fosse stata decisa con maggiore chiarezza ma nel complesso non il debito non è aumentato non è il debito che aumenta il debito in rapporto al prodotto che è aumentato
Noi non abbiamo avuto una sufficiente capacità di crescita dell'economia
Quanto la crescere economia dipenda dalla politica di bilancio è incerto perché sicuramente non vi dipende per le spese correnti più può dipendere molto per le spese in infrastrutture per le spese di investimenti questo piano
Nel quale siamo immersi in questo momento cerca di colmare quell'esigenza quindi una politica bilancio comunitario in questo caso si spinge verso verso quella direzione
Nel far fronte ai rischi di deflazione che abbiamo avuto e nel far fronte a all'emergenza sicuramente la politica monetaria a stampato molta moneta acquistando titoli
Che titoli i titoli pubblici
Quindi c'è qualcuno che dice beh allora c'è un rischio di dominio fiscale cioè la banca centrale dominata dalla
Dalla politica che decide
Lei
Il l'indebitamento pubblico e se la banca centrale quella che lo finanzia sicuramente questo è un dominio
C'è anche da dire invece che questo è il momento migliore per riavere un buon come si sia inglese policy mix
Cioè non c'è altro momento che questo nel quale sia la politica monetaria che la politica di bilancio devono essere volte a far riprendere l'economia e a mettere le basi per una ripartenze uno sviluppo più equilibrato e più più sostenibile oltreché sostenuto e quindi in questa in questo caso non vedo il conflitto non c'è conflitto ci potrebbe essere in futuro quando uno esce dalla politica dalla politica
Diciamo di accomodamento monetario e e non è più in sintonia con le emissioni retail pubblici che che gli stati magari continuerà vorranno continuare effettuare il mercato magari potrebbe non non apprezzare non lo so può essere però il punto il punto che che sottolineo sempre
E che sarebbe molto peggio
Se la banca centrale sarebbe stato molto peggio se l'ha baciata e non avesse nei mesi passati
Effettuato questo tipo di politica molto accomodante perché allora sì
Gli sarebbe stato tutto tutto essere imputato l'assenza di contributo alla soluzione di un problema sulla quale sul quale noi siamo sicuramente chiamate partecipa
Io scusate avevo detto colpite ma in realtà questi ragionamenti Ivano ha suggerito una un'ultimissima domanda
Se posso
Intervenendo a Trento l'ex premier Romano Prodi ha detto che in fondo quello che noi abbiamo un problema anche di anima c'è una volta che riusciamo a riprendere fiducia
Il Paese riparte ma commessi ricostruisce la fiducia nello Stato o come si costruisce
Non è soltanto una fiducia nostra del
Dei cittadini del nostro Stato
è una domanda che secondo me bisogna porre nei confronti dell'Europa c'è molta sfiducia tra gli Stati
Ed è molto cresciuta
E siamo responsabili di questo perché da un lato i segnali non sono facili da leggere dall'altro
Ci sono state delle decisioni che sono state o per motivi diciamo forse un po'arbitrari o perché effettivamente c'è stata una risposta decisa in quella direzione letta
Come in contrasto come in contrasto con
Ciò che serve alla col comunità in questo caso europea nel nostro caso sicuramente in Italia c'è un'occasione in questo momento per dare fiducia ed è far funzionare questo questo piano
Ma da un lato va fatto funzionare dall'altra va spiegato bene
Va spiegato bene nei suoi dettagli di che cosa caduta a che cosa si mira che tipo di interventi si vogliono fare per dare lavoro per fare crescere la partecipazione dei giovani delle donne se queste sono le le questioni cruciali sulle quali dobbiamo concentrarsi nel concentrarci ma eccetto che se questo piano
Produce
Dei buoni risultati questo cresce nel frattempo la fiducia e contemporaneamente accresce anche la fiducia nei nostri confronti e può servire per rendere finalmente possibile Luna unione anche nell'attività diverso dalla politica monetaria che sia di bilancio che sia eventualmente in in avrei molto più vicino alla politica che non all'economia in senso stretto nel tempo quindi io credo si debba insistere su questo
La fiducia a breve termine
è legata ai vaccini come come sappiamo ed è indubbio che quello è ciò che stiamo vedendo lo stavo vedendo che funziona il problema che deve funzionare a livello globale però
E questo vuol dire che ci vogliono molti sforzi da parte dei Paesi avanzati siamo lavorando moltissimo in questa direzione per far sì che tutti ne escano e tutti ne escano in tempi brevi
Grazie grazie degli arretrati una domanda seria Patrascu già fra Paesi era chiaro che una non è poi preside coi Paesi dell'Unione invece hanno trovato un po'di più fiducia tra loro tanti Paesi dell'Unione europea
Così in questa vicenda hanno trovato un po'di più fiducia tra loro rispetto alla crisi finanziaria che invece li aveva visti molto io credo sfiducia frazione ho capito
Io credo che la risposta sta totalmente diverso
La crisi finanziaria avuto all'inizio una risposta abbastanza coesa nella far fronte alla crisi ma poi molto rapidamente si è abbandonato
E il sostegno all'economia e ognuno ha fatto da sé chi è riuscito a farlo meglio che riuscì a farlo peggio dopo di che c'è stata una ricaduta e nella ricaduta c'è stata la discussione sull'austerità alla cosa
Che che peraltro ovviamente anche quella è una lettura particolare dipende che si intende per ostilità
Ma
Ma adesso è stato molto diverso e soprattutto diverso è il il consenso nella nel voler mantenere
Visti gli interventi di di sostegno all'economia che siano monetario che siano fiscali finché la ripresa non è consolidata
Questo è mancato al mancato sicuramente del mancato tra tutti i Paesi e quindi la risposta non è stato sposta compatta come adesso
Come speriamo sia la forbice sì consapevole di avere un destino comune probabilmente credo che il abbiamo esaurito il nostro tempo renana siamo
Diamo
Aspettiamo l'anno prossimo come aspettiamo il nostro pubblico quelli che sono qui oggi con noi quelli che sono collegati li aspetteremo tutto impresa grazie grazie Paola Pica grazie agli altri e che voleva