Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Berlusconi in merito all'ostilità del servizio pubblico radiotelevisivo della Rai verso la maggioranza governativa; La denuncia di Taradash, Presidente della Commissione Parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi, dei vertici direttivi della Rai Tv

L'onorevole Bassanini docente universitario deputato del Partito democratico della sinistra onorevole Bassanini mai giustificato tutto l'allarme che ancora permane intorno alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul servizio pubblico radiotelevisivo
Beh Lugli a opportunamente dicemmo di ridefinito la sua posizione in particolare dopo l'incontro con il capo dello Stato
Io penso che si debba però inquadrare la questione e anche una certa preoccupazione una certa inquietudine
Che non è solo dell'opposizione di sinistra l'opposizione progressista ma è anche di altri forze di opposizione impopolari per esempio Mario Segni ed è anche di esponenti del cultura della società civile italiana che non sono di per sé schierati opposizione anche di qualche esponente politico come borse mi pare mi pare di capire
Credo che si debba però spiegare guardando diciamo con con in modo disincantato e possibilmente il non fazioso e quello che sta avvenendo
Allora io vorrei dire questo Burning Berlusconi chi lo sostiene ha perfettamente ragione nel dire che sbaglierebbero le opposizioni farebbero una cosa inammissibile se negassero la legittimità di questo governo
Devo dire che Occhetto subito poche ore dopo la comunicazione dei risultati elettorali e ha subito detto
Il cosiddetto Polo della Libertà Bhutto la maggioranza pace visto che al Senato non l'aveva neanche proprio avuto ma insomma
Alla Camera l'ha avuto governi e anzi ha detto anche qualcosa in più ha detto governi Berlusconi questo per la verità siccome noi non abbiamo ancora l'elezione diretta del primo ministro
Era questione non del tutto scontata dipendeva dagli orientamenti delle varie forze della maggioranza decidere c'era Berlusconi o un'altra la luna ha detto così quindi voglio dire in partenza
L'opposizione non è caduta in questo terrore
In questo comportamento che poteva essere criticato anche dal punto di vista democratico
Poi naturalmente nell'opposizione come nella maggioranza ci sono anche i cani sciolti e quelli che qualche volta parlano fuori dal coro ma non non consideriamo lì perché se no comincia
Quindi nessuno contesta e l'ho ripetuto ieri in un dibattito con Giuliano Ferrara nessuno contesta il diritto di questo governo di governare
Di prendere provvedimenti per creare un milione di posti di lavoro come Berlusconi ha promesso io spero che ci riesca perché spero che ci riesca perché è forte poco vuol dire un milione di famiglie che trovano da campare da ridere
Di riformare sanità pensioni io lì non non condivido le proposte del governo ci misureremo in Parlamento se il Governo troverà anche al Senato una maggioranza su queste proposte passeranno
Però ecco però cioè ecco dove dove il punto e che noi siamo
In uno stato di diritto
E che ha una Costituzione che tra l'altro la costituzione di ispirazione liberaldemocratica
Ed ora l'uso questa parola volutamente perché Berlusconi dice di ispirarsi alla cultura e alle regole liberaldemocratica
Ora una costituzione di ispirazione liberal democratiche è uno stato d'ispirazione liberal democratica significa che la maggioranza e il Governo hanno dei limiti
Dei limiti invalicabili
Stabiliti a garanzia dei diritti delle minoranze e dei diritti e delle libertà dei singoli cittadini
Le forme istituzionali non liberaldemocratiche
Confidano affidano alla maggioranza e chi governa il l'onnipotenza il potere legale di fare qualunque cosa sotto la dittatura del proletariato o sotto i regimi di tipo nazista o fascista
Chi governava si riteneva legittima atto a fare quasi qualsiasi cosa di bastava il voto plebiscitario degli elettori per ritenere deve avere questa legittimazione ma il fondamento della liberaldemocrazia
Che per noi ormai e legge suprema è norma costituzionale
è invece proprio il contrario
Quindi il Governo e la maggioranza hanno diritto di governare ma vi sono cose le regole i principi costituzionali e tra queste vi è l'informazione che non sono non sono diciamo nell'ambito dei Poteri del Governo neppure se il governo avesse questa maggioranza e Berlusconi e il Polo della Libertà avesse avuto non il quarantatré per cento che ha avuto
Mai sessanta il settanta l'ottanta per cento perché non è come dire
Non è e le dimensioni di una maggioranza che consentano di prima ora e quello che è emerso in questi giorni guardi non solo nel caso del informazione io penso per esempio alle proposte di Di Muccio di riforma dei regolamenti della Camera per esempio
Alcune delle quali sono completamente al di fuori dei principi e delle regole della nostra Costituzione vigente e alcune delle quali migrano anche il principio del diritto di parola
Delle minoranze a partire da quell'articolo sessantasei della Costituzione che dice che ogni parlamentare rappresenta la nazione
Ecco hanno dato l'idea che nella testa di una parte di questa maggioranza ci sia l'idea dell'onnipotenza
Del governo e della maggioranza e della potere che questi hanno di mettersi sotto i piedi anche
Le garanzie democratiche le garanzie delle libertà e dei diritti delle minoranze ecco Bassanini però mi permetto di fare ancora un'osservazione sulla questione che abbiamo affrontato principalmente quella della informazione della RAI
Quando il Presidente del Consiglio afferma che la RAI e a volte pregiudizialmente complessivamente ostile a questa maggioranza non mi sembra faccia una affermazione clamorosa dice una cosa e che molta gente constata ed è pronta a riconoscere ecco che dopo questo poi ci sia una manifestazione di lavoratori della RAI diciamo contro il Presidente del Consiglio contro la maggioranza ecco le sembra tutto diciamo così naturale si tratta poi di e giornalisti di quadri
Che debbono in larga misura la propria carriera ad una lottizzazione che tutti si augurano possa essere superata certo non sostituita perché allora sarebbe peggio di prima
Vede
Intanto c'è da fare delle valutazioni in fatto
La Rai comincio
Senza risalire a lei era diciamo stiamo nell'ambito della storie che ci ricordiamo che abbiamo vissuto almeno noi che non siamo giovani sì ma non siamo neanche tanto
Anziani d'aver visto il periodo fascista regime fascista
C'era un periodo in cui la Rai era diretta emanazione sostanzialmente del Governo anzi del partito di maggioranza era il megafono del premio di maggioranza all'epoca di Bernabei
Non nego che anche in quest'epoca la RAI che ha svolto una funzione c'erano dirigenti tecnici giornalisti anche di grande valore però era il megafono del partito di maggioranza
La corte costituzionale poi perché non dimentichiamolo fu la corte che disse questa situazione contro la Costituzione
L'informazione non può essere affare non può essere dominio
Del governo e della maggioranza del partito di maggioranza siamo fuori legge fuori della Costituzione
Bisogna garantire il pluralismo una completezza dell'informazione questo ruolo proprio del in particolare del servizio pubblico
E per la verità tutta l'informazione poi in qualche misura il servizio pubblico ma a maggior ragione l'azienda che pagata dal contribuente per così dire i cui bilanci sono ripianati dal contribuente
E e quindi quindi la RAI va organizzata secondo principi di pluralismo di dispetto di tutte le opinioni di tutte le idee e per questo
La vigilanza sulla da
Deve essere trasferita dal governo al parlamento nel quale sono presenti tutte le forze politiche
Questo orientamento che ripeto discende direttamente da un principio costituzionale quindi non disponibile né dal Parlamento né da una maggioranza parlamentare
E lo non lo dico io lo dice la Corte costituzionale che poi lo ha ripetuto più volte
Fu attuato con la riforma del settantacinque e fu diciamo attuato male e applicato peggio
E fu attuato mai lo ricordiamo tutti in una prima fase Spar pendo
La RAI fra i partiti della maggioranza di cui non faceva parte il Partito Comunista Italiano
In una seconda fase
Spark prendo fra impartite le maggioranze e anche il maggior partito dell'opposizione di sinistra
Il pluralismo non è lottizzazione
E la lottizzazione è una forma deviata e distorta di attuazione del pluralismo e su questo siamo tutti d'accordo
Nell'ultima fase Kondo risultati che io giudico ancora insoddisfacenti sia tentato di andare oltre
Questa forma distorta di pluralismo caratterizzazione e abbiamo avuto la legge che ha riformato provvisoriamente in attesa di una riforma più
Complessiva il consiglio d'amministrazione gli organi di vertice della RAI che ha previsto il consiglio di amministrazione nominata dai presidenti delle Camere
E io devo dire con tutte le critiche che si possono fare che il tentativo che questi hanno fatto ripeto secondo me con qualche risultato lo stesso Giuliano Ferrara ieri mattina lo riconosceva è stato quello di uscire dalla logica della lottizzazione
Sono
Che c'è stata una campagna mi consente di dirlo io ritengo che sia una campana
Che ha presentato tutto questo come
La su subordinazione occupazione della RAI da parte del PDS ma vorrei ricordare che il direttore generale della Rai che l'organo più importante e più ed è dotato di maggior potere il dottor Locatelli
Non vuole è stato prima diventa rettore Gérard Rai né il direttore della Pravda né quello dell'unità è stato il direttore del quotidiano del Confindustria prestato per molti anni con piena soddisfazione
Della Confindustria e la Confindustria certamente non si schiera sinistro tant'è vero che adesso
è assunto un atteggiamento di benevola tesa nei confronti del governo Berlusconi Bassanini questi sono i vertici quelli che lei ora sta citando ma l'immagine i programmi conduttori
Davano in modo piuttosto palmare un'immagine diversa quella che le dice che è stata costruita con una campagna ma che invece diciamo il pubblico sembrava poter constatare direttamente
Ma vede in io io ho visto le nomine che hanno fatto poi qui contano i direttori di testata i direttori di rete
Lei ricorderà benissimo che il giudizio che si diede in particolare da parte del PDS di queste nomine
Fu un giudizio molto critico fine perché se noi andiamo a vedere il curriculum le idee le esperienze di queste persone alcune delle quali di grande valore
Nella grandissima maggioranza dei casi non erano persone che avevano storia un curricolo un'esperienza di sinistra certamente non è così naturalmente ce n'era anche qualcuno di sinistra
Ma il pluralismo significa proprio questo che si scelgono persone di diverso orientamento culturale e politico e di diversa esperienza perché non possiamo pensare che il pluralismo e la completezza dell'informazione si traduca in una sorta di neutralità passiva si devono far parlare e voci diverse naturalmente ce ne saranno di tutti i generi
Si può voglio dire io non io io non dico che si è arrivati ad un soluzione ottimale io stesso ho detto che si questa dirigenza si è mossa in questa direzione c'è ancora molto da fare però vede
Il problema è che io pongo è un altro
E questo a me sembra il punto centrale preoccupa e inquieta don che si pone legittimamente il problema a
Di un riformano poniamo anche noi di una riforma complessiva del sistema dell'informazione che vada nel senso che il pluralismo per esempio io le dico francamente resto qualcuno ha proposto anche il governo Ciampi sia pure in un testo che non non è arrivato nessun presentato al Parlamento
Riduciamo a una rete sia la RAI che tutti i suoi concorrenti privati a questo punto ci sarà spazio per un molto maggior pluralismo è una molto maggiore articolazione del sistema dell'informazione italiano
Neppure e quindi muoviamoci in questa direzione c'è moltissimo da fare per scardinare il duopolio
Possiamo anche dire c'è anche molto da fare perché nelle more di questa riforma
Chi oggi
Usando un bene pubblico lettere
Svolge il servizio pubblico dell'informazione in primo luogo l'azienda pubblica ma anche i privati rispetti di più
Regole le regole che ci sono in altri Paesi l'equal timer per esempio quindi la la parità di trattamento tra le diverse opinioni soggetti eccetera muoviamoci in questa direzione va benissimo
Però il problema qual è
E qui preme tutto questo
Non è questione che rientri nei poteri e nelle competenze del governo questo è compito del Parlamento perché cui si tratta di i di quel delicatissimo settore che tocca le regole del gioco democratico i diritti e le libertà dei cittadini che sia il presidente del consiglio con questa nettezza a porre questo problema fa pensare che si voglia applicare una regola di maggioranza in questa materia
Di accordo di disciplina di maggioranza inevitabilmente di prevaricazione di maggioranza perché finché il Governo e la maggioranza si muovono nel loro ambito l'opposizione non può gridare la prevaricazione ma quando escono il problema esista e poi c'è un'altra questione
Il dado è questione che l'ultimo che può parlare
In queste cose e l'azionista di maggioranza della Fininvest
Cioè dell'altro polo del duopolio
Del maggior concorrente della RAI che è stato però anche insieme alla RAI
Io vorrei dire ai mandanti tra virgolette della RAI il maggior beneficiario di questa situazione di mancato pluralismo di i mercato strozzato di libertà strozzata che quella dell'informazione in Italia e quando io ho posto questo problema Ferrara non mi ha detto di no ha detto però non c'è nessuna norma che imponga a Berlusconi di disperse delle sue televisioni
E era via disposta la voglio dire perché forse molti non hanno sentita la mia risposta è stata è vero che non c'è nessuna norma che imponga di distrarsi nelle sue previsioni ma c'è un'altra norma
Che sta nella Costituzione che ancora una volta non interpreto io all'interpretato da corredo sta nel Consiglio di Stato
Che e imporrebbe a Berlusconi di non occuparsi in nessun modo in nessuna veste di televisione e di informazione finché continua a essere l'azionista di maggioranza di un gruppo che ha televisioni giornali settimanali eccetera eccetera
E questa norma è l'articolo novantasette della Costituzione imparzialità della pubblica amministrazione da cui ripeto Cordoba e consiglio di stato notato questa conseguenza che chiunque esercita pubbliche funzioni deve a spegnersi
Rigorosamente dalle esercitarle dal partecipare a decisioni ha scelto eccetera
Quando queste possono in qualunque modo
Interferire o toccare interessi suoi o di suoi congiunti il giudice deve farsi sostituire nel collegio giudicante il consigliere comunale deve uscire dall'aula del consiglio comunale quando si discute una delibera che possa toccare un interesse suo di sua moglie o di suo fratello e questo è un principio generale del nostro ordinamento e ripeto anche di altri ordinamenti che anche in questo caso sarebbe è stato rimostranze è stato platealmente violato
No Bassanini io vorrei fare un'ultimissima considerazione con lei
Non c'è il rischio però complessivamente per la sinistra momento diciamo così infuocato di polemica
E per il PDS in particolare e diventare il difensore di questo servizio pubblico insomma cioè di dire allora sì effettivamente siamo noi che abbiamo un interesse a difendere ed ecco perché scendiamo in piazza non è un un rischio che che si corre oggi mi sembra che anche dotarlo abbia posto va be'in evidenza
Sì vede però il problema qual è il problema è che non si può in nome di un rischio di un pericolo che c'è rinunciare a difendere principio valori costituzionali e democratici e liberali essenziali allora
Se questo fosse la difesa dell'attuale assetto del sistema televisivo io direi subito anch'io ha fatto bene Rodotà dirlo sarebbe ma gli atti s'non è che possiamo difendere Lara i come il sistema dell'informazione italiana come io ho avuto persino un sospetto cattivo voglio dire un processo alle intenzioni non dovrei neanche dirlo ma dico subito che sono un processo all'intenzione o del sospetto addirittura che questo affondo nei confronti della RAI
Potesse rappresentare sostanzialmente un
Attacco per difendersi meglio
Metto in discussione la Rai ma se volete chiudiamola in parità Nessuno tocchi la Fininvest e noi non tocchiamo la Rai questo sarebbe un gravissimo errore io penso che bisogna andare il più rapidamente possibile a a smantellare il duopolio e a ricreare
O a creare per la prima volta condizioni di vera libertà e pluralismo dell'informazione in Italia e io vorrei ricordarle che
E dalle file come dire del
Chiamiamola dell'area PDS che sono venute all'interno della RAI proposte
Molto interessanti come quelle voglio dire gran parte prende degli appartenenti al gruppo Evelyn cosiddetto Evelina ma prima ancora Guglielmi e Balassone che hanno
Proposto un'ipotesi di radicale riforma del nostro sistema che passa attraverso la riduzione massiccia del
Quota di mercato per così dire dell'azienda pubblica ma anche dei suoi concorrenti privati perché se no il se no si passerebbe come dire da un da una sorta di duopolio perfetto Ambu a un duopolio imperfetto al quasi monopolio non sarebbe un progresso
Come a mio avviso non sarebbe una soluzione accettabile quella di finire questa partita o questo scontro con una sorta di armistizio per cui tutto resta com'è e restiamo prigionieri di questo duopolio asfissiante
Paolo vigevano deputato riformatore del gruppo di Forza Italia Paolo
Sembrano non placarsi le polemiche intorno all'ente pubblico radiotelevisivo dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Berlusconi domani addirittura il segretario del sintetico analisti della RAI
Del sindacato verrà ricevuto dal presidente della Repubblica a Scalfaro
Cosa pensi di questo enorme polverone
Ma se ne avete il polverone parte da un comportamento che chi radicale dei di gli scritti della Lista Pannella
Negli anni hanno avuto quasi settimanalmente quotidianamente cioè quello di rivolgersi alla magistratura per
Chiedere giustizia inascoltati
Nel silenzio generale inascoltati dalla stessa magistratura nella più parte dei casi oggi per la prima volta un parlamentare
Della Lista Pannella diventa presidente di una commissione parlamentare compie quello che ha sempre compiuto e si scatena un putiferio
Di ore superiore questo aspetto cioè come la capacità di governo
Come la capacità riformatrice che nella storia dei comportamenti del partito radicale dei radicali dei riformatori di oggi
Sia emblematica un esempio di come ci si deve muovere come ci si potrebbe muovere se questa componente avesse la visibilità che chiede e che le compete per ottenere le vere riforme in questo Paese mi preme aspra assoluto questo primo passaggio in secondo luogo il getto di Taradash ha scatenato un reazione violentissima di
Difesa di un sistema che nel Reye vede la sua roccaforte suo centro di potere storico
Le dichiarazioni successive di Berlusconi sono state veramente una cosa minima perché lo ripeto anche precedentemente Loreto radio radicale
Berlusconi ha fatto un gesto assolutamente nuovo quello cioè quello di tentare di affrontare la Ica mente magari con mezzi inadeguati
Un il problema RAI ha detto c'è un sondaggio che dici certe cose e la manifestato pubblicamente probabilmente al momento non era
O le forme forse non è non è più opportuno e ma comunque abbiamo assistito a una mistificazione di quello che Berlusconi stesso aveva detto che nella linea di una politica consociativa che a occupato lasciato compare l'informazione non da operatori dell'informazione internazionalmente riconoscibili come tali
Perché in altri Paesi il comportamento dei giornalisti italiani sia della RAI che la carta stampata
Varrebbero a bollare lady inettitudine o scorrettezza professionale il quello che è accaduto nella foto di Berlusconi è una mistificazione clamorosa se abbiamo la vedere titoli di Repubblica dire l'altro ieri
Come era Berlusconi a me a noi la RAI o qualcosa del genere voglio era
E la rettifica la correzione di rotta fatta oggi l'assessore pubblica
Berlusconi fa marcia indietro oppure no volumi su un titolo ancora peggiore in cui come se l'errore di Repubblica lo si imputa se il comportamento e Berlusconi ha mantenuto se passa è salito
Bene
Il comportamento delle comete Berlusconi è stato minimo rispetto al come la l'informazione la disinformazione lo ha gonfiato
Il tutto scatta dal timore che giustizia venga fatto interrogare e volevo supererà offerto è fondamentale l'iniziativa di Marco Taradash perché perché soltanto se sia riuscita a interporre tra le nuove forze politiche emergenti
E la RAI una politica di riforme tale da garantire il paese che non si ripeta quello che è avvenuto negli anni passati
In tutti questi anni negoziante RAI come occupazione da parte dei partiti o si riesce quindi a introdurre con questa iniziativa una pratica di riforma venire che restituisca il servizio pubblico ai cittadini che la funzione di servizio pubblico nell'interesse di colore si rivolgono oppure inevitabilmente andremo di nuovo verso una politica di occupazione dell'informazione di occupazione
Del servizio pubblico da parte dei partiti emergenti possono essere Alleanza Nazionale può esser la lega può essere in prospettiva la stessa Forza Italia ma questo va impedito a oggi
Ecco Paolo lei iniziative di Taradash le sue interviste hanno imposto all'ordine del giorno anche quella che sarà la proposta che verrà con il referendum del prossimo mille novecentonovantacinque le primavere novantacinque cioè l'ipotesi di una RAI senza pubblicità e così dice
Chi vuole togliere la pubblicità alla Rai realtà vuole mettere in ginocchio il servizio pubblico e favorito il suo concorrente Fininvest
Oltre ad una riflessione su questo Ticineto cosa risponde a chi ritiene che come in altri Paesi un soggetto privato non posso controllare più di una rete nazionale
Ma qua bisogna Rebbe fare un po'un punto su questa vicenda
Perché poi si parla oggi di rimettere mano alla legge Mammì sì
E il problema
è quello di andare a vedere dal dove nasce l'attuale legge di regolamentazione
Legge dire documentazione è l'ultimo prodotto di un politica che ha trovato il suo l'avviso sancire l'accordo tra il Partito comunista italiano e la maggioranza nemmeno centottantaquattro con il decreto Berlusconi in cui il Partito Comunista Italiano in cambio della terza rete RAI
Perché nel decreto Berlusconi diviene di fatto assegnata diede il via alle tre reti della Fininvest
Questo fatto è stato il vero accordo da cui poi di cui poi la legge Mammì è stato l'ultima espressione conclusiva il problema è qual è l'accordo politico su cui oggi ci si deve fondare per arrivare alla riforma del sistema radiotelevisivo
Il raccordo politico il disaccordo col punto di riforma deve esser quello del restituire il servizio pubblico ai cittadini e liberarlo dall'occupazione di tipo privatistico e lì dell'interesse privato a cui è stato asservito in tutti questi anni
E quindi
A partire da questa acquisizione poi si si può mettere discutere pubblicità alla RAI si può questa Larino e via dicendo non c'è dubbio che tanto che il referendum c'è qui c'è poco da discutere su questo argomento inevitabilmente da qui a quattordici mesi dodici mesi quanti saranno quanti sono che mancano alla scadenza referendaria il Paese chiamato votare se dare o no la pubblicità si mantenevano proprio stare
Ma questo è un aspetto l'aspetto poi principale che se si tratta di servizio pubblico questo va ricondotto
A a un esempio di autonomia giornalistica e di etica professionale valido come esempio per il settore privato ed cosa che non avviene a Mila tessuta va ricondotto a un'esemplarità in termini di gestione economica
Il vero problema del disavanzo dei buchi e di bilancio della Rai della mancanza di concorrenzialità della mancanza di imprenditorialità estinsero determinato in tutti questi anni proprio dall'occupazione dei partiti
Perché era importante che la RAI venisse sempre tenuta in uno stato di e indichi di difficoltà economica nonostante le norme cifre che venivano assorbite proprio per essere sempre assoggettata ai partiti anziché avere una propria autonomia aziendale d'informazione di
Sulla quale si può fondare una attività di pubblico servizio la RAI non è il servizio pubblico la RAI
Alla RAI è affidato servizio pubblico questo ha ricordato perché ormai si assimilano i due concetti è gravissimo ma sono di un piano teorico con la proposta che prima ricordavo cioè un soggetto una Rete
Tu sei d'accordo
Non necessariamente il problema è di individuare una volta individuato lo spazio del servizio pubblico e servizio pubblico a questo punto non si dovesse pagato non col cannone ma con una tassa
E quindi va tolto dalla legge Mammì quella articolo che assimila al canone alle risorse pubblicitarie in base al quale si determina una posizione dominante l'intero del mercato
Una volta quindi è individuato lo spazio del servizio pubblico finanziato con denaro pubblico e quindi con determinate proprie regole si tratta di andare a individuare come si va a ridisegnare tutto settore privato nella nostra proposta di legge almeno centottantaquattro
Mi sembra che sia tuttora validissima mi sembra parlavamo due reti ma per ciascun non più di due reti per ciascun privato veri però si trova proprio di vedere anche non in termini e di soprattutto di possibilità di autonoma gestione di una rete nazionale televisiva
Gestirne una sola so che estremamente difficile prova ci vorrebbero delle dei degli aspetti di presenza anche nel settore renitenza locale che semmai il titolare del rete nazionale sia in qualche modo obbligato riversate risorse nel settore dell'emittenza locale
Ma relativamente secondario se non si chiarisce bene il rapporto il ruolo del servizio pubblico e quindi del suo come questo si deve rapportare al settore privato
Un'ultima osservazione tra pochi giorni il Parlamento è chiamato di nuovo ad occuparsi del cosiddetto decreto salva RAI
Ieri ugualmente vi sono state dichiarazioni suo questo argomento ad esempio presidente la Commissione affari costituzionali Silva si è detto favorevole alla sua bocciatura l'altra questione sia particolarmente complessa la Rai senza quei denari
Rischio dover chiudere immediatamente
Allora i fallisce senza quei denari per come è stato costruito decreto seccate quella decreto cade cade la RAI perché guai il fallimento il problema mi pare che sia proprio quello di riuscire a non concentrare eccessivamente l'attenzione su quel decreto quindi rischia di fuorviare il dibattito rispetto a quello che invece potrebbe essere l'affrontare il ruolo del servizio pubblico e quindi rischia di essere l'occasione per far scatenare
Delle polemiche dei dibattiti che rischiano di fuorviare dal vero problema è quello sollevato con da Taradash con la sua iniziativa cioè della fare piazza pulita di quello che è stato quel piazza pulita in termini giudiziari quindi con il carcere ove necessario là dove ci sono state appropriazioni
Di indebite di informazione da parte di interessi privati
E su reati gravissimi come quello della violazione dei diritti civili dei cittadini nel esproprio dei cittadini i propri diritti civili