Presentazione del libro di Carlo Nitsch "La feroce forza delle cose. Etica, politica e diritto nelle pagine sulla guerra di Benedetto Croce" (Bibliopolis)

Benvenuti sulla terrazza di Palazzo Venezia ospiti della Libreria Ubik qui come dice questo striscione è un brivido al centro storico
Io tengo a sottolinearlo perché veramente un presidio le librerie stanno scomparendo sostituite sappiamo racconta
Ma la libreria e ancor di più che ha promosso ha voluto accogliere con la casa editrice Bibliopolis dell'Istituto italiano per gli studi storici
La presentazione del libro di Carlo dice le la Liberia è uno dei più anche in un punto di riferimento per l'istituto è un vuoto riferimento quelle che l'istituto pubblica libri è nella libreria e il luogo dove il militari
Si possono entrare
Io rivolgo un saluto dell'Istituto italiano per gli studi storici con diciamo
è un saluto che ha molteplici significati
Innanzitutto
Vorrei cominciare dicendo Presidente che il libro di cannoni certo e nato all'istituto il deboli cannoni esce ora è nata dall'istituto
Perché nasce dall'edizione nazionale critica di bandire sulla guerra che Carlo dice
Accurata anche che il trattato a fidanzata dal presidente del comitato scientifico Gennaro Sasso da questo lavoro che è durato un certo lungo Periodo per il veramente l'edizione di pagine sulla guerra
Per l'impegno che richiedeva per la complessità dell'edizione lo potrete vedere non è questo è oggi il luogo per parlare
Ma siamo stati testimoni di lunghe ricerche non solo a Napoli anche non solo in Italia anche altrove ha ricostruito Carlo in un mondo mirabile e probabilmente era fuori poche ore l'unico che poteva farlo anche con la passione crociana che che devo come dire lo sostiene ha ricostruito come dire la il lavoro il un rinvio condotto dei primi articoli e nelle varie stesure all'edizione i pagine sulla guerra da questo grande lavoro
Chiaramente
Enzo citato né il curatore domande questioni e ne sono nati altri contributi di tra l'altro un contributo che ha reso vede gli Annali dell'Istituto insieme anche al contributo di Domenico Conte
Nella per il convegno su cultura europea Prima guerra mondiale che rese abbiamo pubblicato negli annali e appunto ci sono il contributo di Carloni cioè sulla filosofia viene svilito alla prova dei fatti il contributo di del medico Conte fu
Forse calce Spengler raccomandava ed è quindi voglio dire appunto vari spunti di riflessione ma soprattutto ha detto che nell'esperienza del curatore
è nata è nato nei beni della pandemia in avvenire a una riflessione come autore del libro che oggi viene viene qui presentato quindi tenevo a dirlo tenevo a dirlo pensato lineare che cosa significa per l'istituto e che oggi qui rappresento la presentazione del voluto di Carloni share
Va anche detta brevemente ed ha ricordato il grande lavoro dell'Edizione nazionale delle opere di Benedetto Croce abbiamo qui
Nella cattedrale del Franco emiliana
Del franco che proseguono
La tradizione di questa straordinaria casa editrice che con Francesco De Franco al quale rivolgiamo il nostro commosso ricordo Alfredo incarico l'edizione nazionale delle opere di Prodi una grande impresa in e libro che oggi viene presentato al dimostra anche come non c'è una sola semplice sono la e discussione ma è anche diciamo un un uno spazio di studi di ricerche soprattutto oggi affidate alle giovedì generazioni come come è giusto che sia
Vorrei fare dire per concludere qualcosa su i relatori che che oggi presente no il libro di Carloni certi cioè il legame con l'istituto di Domenico Conte che è stato allievo per in primis
Per molti anni e da molti anni il recente con un seminario bene svolge ogni anno ha pubblicato all'istituto il libro su colori cioè la patologia dello spirito alcuni anni fa
Quindi e anche Domenico Conte diciamo si accinge o ha già cominciato ad essere e l'avete ha cominciato il lavoro ad essere curatore dell'edizione
Di un'opera di Benedetto Croce e quindi diciamo siamo in questo grande da
Affiancando al falò segna qui la sua presenza l'apertura e quindi il desiderio di portare questo patrimonio rappresentato anche del libro Di Miceli una tradizione crociana
Anche in altri ambiti Intini sulle stesse questioni si è interrogata non necessariamente attraversa pro ma lei era Erminia lamiera Breve fare tutto o nel volgere di passare la parola all'avvocato Francesco Barra Caracciolo
Il quale poi a sua volta venti introdurrà
Di relatori
Tengo a dire tengono a dire
Alcune cose a cui tengo cui tengo molto
E banale lire che avvocato Barra Caracciolo non ha bisogno di presentazioni di deve io voglio dire qualcosa che è legato al momento che stiamo deve donne intende al quale pensiamo cui convenuti
Nel libro di Carlo dice c'è chiaramente il profilo giuridico evidente chiaramente anche i resoconti in tono minore ed è molto significativo per noi aver avuto puoi avere guai il contributo di Progetto Marana raggio nel due tre giurista Volcei voce come dire dolce forte commenti coordinerà il foro napoletano non manca lei no così
Che su questi temi con grande interesse e con grande curiosità già dalla prima edizione televisione che fece Carlo dieci della riduzione filosofia del diritto di Croce
Si è molto come dire molto appassionatamente arrestato ma è andato a fondo come fa sempre Barra Caracciolo su questo
Versante non solo giuridico del pensiero e dell'opera a ritroso e quindi il migliore contributo che noi possiamo avere ma soprattutto a me interessa sottolineare come dire questa sua perché può essere singolare questa suo appunto fedeltà crociana
Che appartiene ha una tradizione dalla quale l'avvocata Barra Caracciolo proviene che è una tradizione autentico autenticamente liberale
Che diciamo oggi ha un'importanza enorme e sulla quale anche ancora non abbiamo avuto il tempo ma vogliamo fare delle ricostruzioni anche di collegamenti nell'archivio archivio glaciale e tutti noi
Generalmente diciamo ricordiamo pochi pochi settimane fa alla Fondazione Premio Napoli la presentazione del libro del Presidente dell'Istituto Natalino Irti
Viaggio fra gli obbedienti voluta organizzata dall'avvocato a fare la guerra Caracciolo errori introdotta e devo dire che questo intervento che ancora potete diciamo ascoltare naturalmente fu sul web
Indicano un percorso indicono un legame e consentitemi di concludere testimoniano e io lo voglio testimoniare anch'io e la vicinanze l'attenzione di Francesco Barra Caracciolo alle istituzioni glaciale che sono Palazzo Filomarino e a quello che diciamo come dire
Sì alle istituzioni cruciale che sono Palazzo Filomarino per le quali diciamo testimoni della sua amicizie del suo impegno ed è la garanzia che ci ha dato tenevo a dirlo tenevo a dirlo pubblicamente passa ora la parola
All'avvocato a parare a raggiera che introdurre sulle nostre incontrano forse avendo cura posso anche con micro
Allora innanzitutto Marta
è una cara amica e quindi non è del tutto insomma molto pazzamente attendibile ciò che ha detto per quanto mi riguarda
Leggo perché non vorrei levare tempo a ai nostri relatori e poi all'autore che se sapientemente mimetizzato nonostante io stia cercando con lo sguardo molto ben mimetizzati
E dico subito che sono stato molto contento quando naturalmente molto onorato quando amico Sinigaglia mi ha chiesto di presentare il libro il professor nemici vari sono i motivi
Il primo è perché mi ha dato l'occasione su un tema di arginare su quel tema gli abissi di ignoranza cioè col trascorrere degli anni diventano sempre più minacciosi ma anche in qualche modo suadenti Petty
Tirammo un un obiettivo
Quello di lavorare sulla propria ignoranza
Poi l'argomento che si è confermato con la lettura di libri e di notevole interesse per chi è attratto sì oppure da dilettante
Dalla storia e da un uomo come Croce che la sorella attraversata tutta studiando la contribuendo a scriverla per l'influenza che hanno avuto i suoi studi
E per il suo diretto impegno nella vita italiana di tutta la prima metà del secolo scorso
Un impegno testimoniato da queste pagine
Stanno lì da queste pagine sulla prima guerra mondiale esaminate con eccezionale rigore peraltro mai disgiunto da Felice leggerezze espositiva dal mostro Autore
Il quale come tutti sanno è ordinario di filosofia del diritto alla Federico secondo Autori di studi importanti su Kelsen e la teoria del diritto internazionale su Treves e quindi la sociologia giuridica sui rapporti tra giudice legge con il libro che oggi presentiamo si conferma come diceva Martha prima tra i maggiori studiosi di Benedetto Croce e già il titolo
E molto efficace fotografa bene il contenuto la feroce forza delle cose etica politica e diritto nelle pagine sulla guerra di Benedetto Croce
Le pagine della sulla guerra sono cronologicamente successive o fondamentale volume crociano Filosofia della pratica economica ed etica del mille novecento e nove nel quale il filosofo
Affronta il tema della guerra nella prospettiva sistematica della filosofia dello spirito la guerra è un male la si può abolire a queste domande il filosofo
Non può che rispondere in termini astratti che però non solo si possono ma si devono avere in mente per risolvere più facilmente i casi concreti
E Croce sottolinea la concretezza della guerra che di fuggire da elaborazioni tecniche sul suo essere inseriti e che ci accompagna essendo insita alla vita
I punti fermi del suo pensiero così sintetizzò così appena accennando le la guerra appartiene alla sfera pratica ed economiche non a quell'etica deve essere quindi valutata in termini di utilità e non di giustizia evitando qualsiasi approccio moralistico
Anche Silvio può essere un rapporto e anche stretto tra questi due ambiti
E ancora e qualcosa di necessario perché rappresenta una particolare modalità di quel momento di conflitto che fa parte della realtà dinamica dello spirito
Infine la guerra va sempre vista come singolo fatto storico da considerare di volta in volta nella sua concreta esplicazione
E la storia dimostra che gli stati e gli altri raggruppamenti sociali sono tra loro in perenne lotta per la sopravvivenza della migliore prosperità si che uno di questi momenti di lotta occulta e proprio da questo
Gli iscritti Crociani sulla Grande Guerra sono raccolti nel volume faggi né sulla guerra la cui prima edizione risale al mille novecentodiciannove la posizione di Croce
Fu molto travagliata inizialmente neutralista con motivazioni di tipo pragmatico fondato per lo più sulla impreparazione militare del nostro esercito
E poi divenne possibilista ma a fianco degli Imperi Centrali per ragioni di fedeltà ai trattati
E anche per ragioni di convenienza politica Enrico Bondi quando quell'Italia si appresta a scendere
In guerra si schiere decisamente a fianco degli interventisti contro gli altro tedeschi e scrivi a Gentile la difesa delle istituzioni è il dovere prossimo
E la fedeltà alla nazione va intesa come adempimento di un dovere nei confronti dello spirito
Fu così che i primi di maggio del mille novecentoquindici conosce assunse la presidenza del Comitato napoletano per la preparazione civile all'entrata in guerra
Vorrei leggerà alcune liriche che Croce ha scritto il cinque novembre mille novecentodiciotto il giorno dopo la vittoria perché sono di rara bellezza letteraria
La nostra Italia esce dalla guerra con una grave malattia debolezze difficili da sostenere con duro lavoro
I tanti amici squarciati dalle mitraliche e la stessa desolazione e nel mondo tutto
E grandi imperi ricchi di gloria sono caduti il destino storico che in frangenti dissipa gli Stati come gli individui per cercare nuove forme di vita e allora è giusto porsi come gli eroi di Shakespeare
Modello di umanità
Che non fanno festa quando hanno riportato il trionfo
E atterrato i terribili nemici ma si sentono penetrare di malinconia le labbra si muovono quasi soltanto per commemorare ed elogiare l'uomo che fu loro avversario e di cui procurarono la morte
Però c'è ben consapevole che si è consumata la rottura dell'unità della cultura europea e che si tratta di una rottura irreversibile
E quando giugno mille novecentodiciotto l'ultima l'offensiva austriaca è stata respinta Croce scrive ma vanamente del dovere di essere misurati
Dell'opera Osteria dell'esercito della disciplina del Silenzio dell'argine necessaria quella che invece sarà la retorica della vittoria che diverrà poi la retorica dalla vittoria mutilata preparando la strada afascista
E la segnalare che l'atteggiamento che era luce versi tedeschi nella Seconda guerra mondiale sarà ben diverso come felicemente mette in luce le sintetizzato sin dal titolo in un importante lavoro del professor Domenico Conte
Dalla germano Filia alla disumanità Benedetto Croce e la Germania e a questo suo lavoro ne aggiungerei anche un altro intitolato alla Germania che abbiamo amata in Benedetto Croce la Germania e Thomas Mann a partire dalle pagine sulla guerra
Solo brevi cenni sul libro di amici giacché ne parleranno da valori relatore il nostro tori intitola etica politica e diritto di fronte alla Grande Guerra un paragrafo del primo capitolo è anche il sottotitolo del volume
In quel paragrafo ricordava a memoria letta da produce l'Accademia Pontaniana nel mille novecento e sette intitolata riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell'economia
E due articoli a proposito del diritto internazionale e intorno alla mia teoria del diritto rispettivamente del mille novecento si dice del mille novecentoquattordici
Sono temi più vicini al mio essere giurista ma vi troveranno materiale prezioso di spunti di riflessione anche in un giurista
E prima di dare la parola il relatore segnalo solo a Flash mi punti che mi hanno colpito primo
E la severa lezione che la guerra impartisce la filosofia dello spirito così Inner bando la filosofia della pratica durante la guerra silente leggesse ma ora forse grazie al diritto internazionale non è più così o meglio non è sempre così
Il secondo attiene all'umanità di Croce durante l'offensiva austro-tedesca subito come lui stesso scrive e leggo le sue parole un abbattimento vistoso una paralisi mentale
E spossato dall'in sogno diceva di se stesso quasi malato incapace di qualsiasi pensiero che non siano quelli tristi disperati sulle sorti d'Italia
Puoi confermi a volontà l'operosa etica del lavoro prende il sopravvento sullo sconforto e queste sono parole dei professori Miccio
Da ultimo la dottrina dello Stato intesa come potenza la teoria dei diritto inteso come forza che manifestano l'ossequio da pensare al vero nella fiducia né salutari Effetti che ciò avrebbe inevitabilmente prodotto
Sono titoli radicate negli anni della guerra nell'ambiente culturale tedesco ma cruciali rivendica la primogenitura italiana per via di Machiavelli
E si esprimono il riconoscimento dell'utilità come momento autonomo dello spirito lo Stato non ha altra legge che la propria potenza essendo autonomo dalla morale e la guerra nel momento di svelato ore l'immagine che ci consegna queste visione quella degli orridi colossali le dia Tani dalle viscere di bronzo chiudo con due flash sul rapporto verità patria Croce ammoniva che sopra il dovere verso la patria c'è il dovere verso la verità
Il quale comprende in sé e giustifica l'altro
E un forte monito a quegli intellettuali che sacrificavano al servigio della guerra concetti e metodi scientifici
La patria nell'impari lotta con la verità avrebbe finito per soccombere tanto che i aggiunge Croce il tradimento della patria perpetrato da intellettuali e politicanti ai danni del popolo si sarebbe rivelato un tradimento della patria
Come poi è puntualmente avvenuto secondo fece sulla falsa arte crociera Borra dalla retorica dei reduci ismi scrive tornò dalla guerra questi giovani decorati per loro valore di soldati buoni e serie modesti
E sono ancora avvinti dalla letteratura decadente futuristica che per mesi hanno letto nelle trincee e che avrebbe influenzato le loro menti tanto che non sarebbero stati più in grado di virgolette parlare e scrivere se non in quella forma
Se vi sarà tempo alla fine degli interventi leggerò qualche riga di due gustose e significative lettere di Croce a Prezzolini
Ma ora mi compete dare la parola come imposto dalla nostra locandina nell'ordine alfabetico al nostro primo relatore il professor affanno ordinario di letteratura la Federico secondo autore di importanti studi sul Cinquecento la filologia
La letteratura i rapporti con la psicanalisi e la letteratura di guerra e qui cadono bene i suoi studi nel nostro un contro
Dopo di lui il professore Domenico Conte che mi sforzerò di non chiamare il minimo per non far capire che lo conosco da quand'era ragazzino
E Conte proviamo del cognome come ricordato prima ha scritto su temi germanista ICI e culturali in senso ampio
E per le pagine sulla guerra non notevole rilievo doppi presso il conte come si conviene in questa casa avrà diritto di parola il nostro autore prego professor affatto
Grazie
Sì forse non so come preferite parlo comunque utilizzando forse microfoni meglio insomma
Grazie
Beh sì comunque comunque ammette meglio forse
Grazie
A chi ha organizzato a partire dal
Libri e dalla casa editrice
Che sta portando avanti
Con tutte le difficoltà del caso un'impresa importantissima comizio nazionale
Delle opere di Croce e che continua a a operare in città fuori città con presenza culturale particolarmente significativa i miei occhi non soltanto per la memoria
Son partiti di di chi fece nascere Bibliopolis ma anche per la realtà attuale l'insistenza ecco l'insistenza culturale della casa editrice dentro
Una un tessuto che insomma reca dolosamente
La mancanza di del fondatore ma che comunque continua a essere attivo
Allora Marta Herling ha già detto che il libro di cui parliamo oggi nasce come prodotto come effetto secondario probabilmente non voluto in un primo momento certamente non progettato sin dall'inizio
Come effetto secondario di una frequentazione costante accorta con le pagine di Croce scritte durante la guerra
E con la ricostruzione dei rapporti intellettuali innanzitutto ma poi anche politici e talvolta affettivi e anzi più che talvolta affettivi con i suoi interlocutori
Pregressi particolare con quel mondo germanico al quale crociera profondamente legato e rispetto al quale non poteva che trovarsi separato dolorosamente separato in quegli anni
Proprio la frequentazione continua che Carlo dice ha avuto con quelle carte e con tutte le carte che chief condanne quella produzione intellettuale fissata signor alcuni articoli ogni libro del diciannove proprio la frequentazione dico
Ha consentito paterno Nicea di fare due operazioni a mio avviso fondamentale
Nell'edizione nazionale innanzitutto e poi su cioè dare la misura di quanto Benedetto Croce avvenisse
Chiaro durante gli anni della guerra e nell'immediata conclusione quando si arrivò poi alla
Pubblicazione quelli prospettati sulla guerra
Ad essere chiara
Alcune avesse chiaro un inconscio o forse quasi una sovrapposizione per sosta usarli femminile tra vita personale edita d'Europa
E qualcosa forse per noi oggi non facilissimo da capire quanto un intellettuale italiano forse in generale ma in particolare un intellettuale filosofo erudito pensatore uomo d'azione senza fare altro col metodo cioè quanto la sua vita privata coincidesse
Con un sentimento d'Europa
Per noi è difficile oggi perché ovviamente abbiamo un'altra idea del Glocal abbiamo un'altra idea di ciò che il nostro territorio degli affetti familiari del nostro intervento quotidiano che era qui insomma no
E invece la trama epistolare con uguale due con col mondo della rinite
Ovviamente abbiamo l'impressione di un allargamento Mastrangelo tutelata in possesso ma soprattutto
Abbiamo una identificazione molto minore con un territorio ideale cioè Europa
Quelle identificazione al contrario era fortissima per la generazione di Benedetto Croce e per un uomo come conosce
Una identificazione che costringeva quest'uomo nel momento in cui pubblicava cioè esponeva pubblicamente le sue pagine
Scritte durante un periodo non soltanto di crisi ma anche di crisi diciamo così non continuano l'uniforme gli anni diciamo coperti dal volume di pagine sulla guerra non sono anni in cui la posizione italiana e la posizione di Croce
Fossero stati sempre identici nel tempo
Dunque pubblicare come come il diciannove significava da una parte come sostanzialmente Marta Herling già ci ha detto
Fare un autoritratto ma anche realizzare attraverso la Specola personale un ritratto d'Europa un ritratto dell'idea di Europa che io mica generazioni di Croce arrivano
Don quarta imposte il che significa che si di fronte a nuovo come Klose di fronte agitazioni conosce si stava delineando la Finis europei c'era il rischio che ci fosse anche ma fisso
Sue
Una propria fine
Nata alla fine la fine di un ruolo che era stata invece chiaramente il ruolo di una ripeto generazione intera e di un uomo come prossime particolarmente evidente
Dunque quel volume
Non poteva che essere ricostruito come giustamente io credo a ritenuto di fare Carli dice attraverso un insieme che non è soltanto lei erudita ricostruzione dei rapporti personali o dell'intreccio dei recensori
E delle pagine di giornale delle quali non si è mai molte Ivano le pagine di Croce quindi diciamo sì da lì la ricostruzione quasi cronachistica se volete
Non è
Erudizione in questo caso soltanto nell'edizione diciamo sì da turista della strumentazione necessaria per farlo ma poi era necessarie per restituire l'idea di un Autoritratto nell'epoca della crisi come ci si ritrae
Quando si ha l'impressione che il mondo al quale si appartiene stia finendo sia finito comunque abbia subito una citazione
Così scrive che desidera che le pagine siano il libero delle pagine la guerra sia un libro che riproduca tutte le pagine scritte e integralmente che cosa vuol dire
Vuol dire che soltanto la complessità
Allibiti che il rischio del fraintendimento che ciascuna singola posizione
Aveva corso durante gli anni della guerra fosse visibile a guerra conclusa
Il che significa anzitutto che gli amici tedeschi potessero vedere che lui non li aveva traditi pur avendo deciso detti di dire pubblicamente che bisognava intervenire contro i tedeschi contro diciamo Imperi Centrali
Per me è difficile perché viviamo diciamo in un'epoca di pace protrattasi
Anche se come ci ha insegnato mesi inizia in un libro di pochi anni fa non è stata mai dichiarata la fine della seconda guerra mondiale non c'è non esiste nessun atto giuridico internazionale che sancisca la fine della seconda guerra mondiale
Il che non è banalissimo soprattutto se adottiamo la Specola statunitense
Ma comunque diciamo che abbiamo un esperienza effettiva concreta quotidiana materiale di non belligeranza diretta sul nostro territorio quindi fatichiamo a pensare il momento in cui gli amici miei Erasmus in Spagna
Sinisi trovassi fossero trovati cinque anni fa dall'altra parte della della de de de la trincea e io istituto scrive AXUS scusami reggae però purtroppo devo dire che facciamo bene a stare in guerra contro di voi ecco le spese che non abbiamo avuto ad auto altri drammi certo
Guerre intestine una guerra civile in forma di terrorismo abbiamo avuto accerto ma
La dimensione di rappresentazione collettiva che gli europei lasche Europa senza articolo era stata per molti decenni per quella generazione non abbiamo vissuto questo tipo di conflitto interiore rappresentato attraverso tutti i nostri sistemi di riferimento che invece era successa croce la sua generazione dunque i libri canonici eh questo libro che presentiamo oggi
è stato il prodotto di una riflessione continua anche l'Autore cioè Carlo è stato costretto a fare trovandosi a frequentare una intimità chiamiamola così no
Una intimità intellettuale e non soltanto una figura pubblica di intellettuale
Questo credo che sia il primo punto importante io lo interverrò poco sulla parte diciamo i concetti giuridici e filosofici perché ovviamente non è tanto il mio ruolo
Ma soltanto per un aspetto desidero farlo ed è il seguente la seconda cosa che desideravo diviso tre in tutto quindi
Capito insomma spero davvero di non prendere troppo tempo anzi non lo so
La seconda cosa è questa stava già detto poco fa poco fa
Che Croce distingue nettamente in queste pagine e la ricostruzione di Carlo vincere molto efficace del renderlo confidenza
Distingue nettamente l'ambito della guerra come attività che attiene al mondo della prassi al mondo dell'utile la sfera dell'utile
Rispetto invece a sé l'etica salvo poi vede necessità spiega Carlo Lince a guerra conclusa
Di far coincidere nuovamente questi due ambiti dodici e verso la fine del libro calorici torna sul problema
Però forse CDC contorno Aventino ma intanto intanto osserviamo una cosa
Che cosa stava accadendo
Mentre
Conosce
Il raccoglierebbe se scritto lasciava più precisamente che venissero raccolti i suoi scritti e poi questi scritti lei se ho pubblicato il diciannove cosa stava accadendo
Stava accadendo il tracollo psichico del presidente Wilson il presidente abolizione dei presidentessa degli americani che aveva fortemente voluto la Società delle Nazioni nelle pagine riducete canonici o discutere e spiega molto chiaramente nel suo libro nelle pagine Croce in ogni caso le posizioni contro Wilson conto sociale azioni sono chiare nette
La confusione tra ambito morale non dell'etica manto morale dunque un giudizio quasi sentimentale rispetto alla sfera della prassi
Come quello che a lui sembrava e uscisse fuori dalle posizioni pubbliche il guizzo trova una impressionante coincidenza con un libro che e parzialmente di Freud parzialmente attribuibile a Freud e cioè
Il caso Winston
Che fu affrontato da William valletta che era un diplomatico importantissimo statunitense che era stato il rapporti con Freud prima della guerra e avrebbe continuato a presa in rapporti con Freud
C'è un problema filologico perché il libro uscì dopo la morte di Freud e uscì per desiderio di questo diplomatico tuttavia prove interni e sistemi di ragionamento quindi quelle che si avrebbero nella mia disciplina della filologia attribuzioni Sica prove interne non prove esterne
Fortemente inducono attribuire una confraternita anche a Freud ora perché visto evocando il nome di un contrattuale e
Figura pubblica diciamo radicalmente diversa rispetto a quella di Croce perché
E interessante che sulla stessa operazione che è quella che nella retorica invalsa
è la matrice dell'ONU
Mi sembra una cosa estremamente vicina nuovi
Ebbene rispetto a un'operazione che per la prima volta tentava di utilizzare lo strumento del diritto internazionale come l'imposizione di valori morali
Questa dello spirito sui variazioni rispetto a questa operazione
Un filosofo come fosse è un pensatore radicalmente materialista come favorito si trovava con la stessa parte
Muovere le emozioni
Sì c'è invaso la guerra non serve a niente
E sono retorica come si diceva in quell'epoca in Italia non è persuasione
E solo un sistema diciamo così di rappresentazione collettiva non una espressione delle forze in campo
E questo mi porta alla terza considerazione che quella per certi versi più delicata soprattutto in questo consesso e cioè
Non sapevo che sarebbero state lette quelle poche righe da Croce a proposito della letteratura letta al fronte però mi permetto di dire che sono parole sia pure di Croce sbagliatissime
Sbagliatissime il problema è così era che da che punto di vista stava ragionando legittimamente ma che cosa non stava vivendo
Legittimamente perché è chiaro a lui interessava un altro tipo di questioni però per l'ultimissima cosa che dico ancora capite che sono costretto ti dicono che sto per dire
Ora
Noi sappiamo che è
In trincea
I diversi eserciti hanno letto libri piuttosto diversi tra di loro
Sappiamo abbastanza bene sennò che cosa l'ho letto i fanti i fanti inglesi britannici
Hanno letto un'antologia della poesia greca
Che veniva prodotta
In centinaia di milioni di copie dal ministero della Guerra
E il TG fanno così tanto poeti Krenicki cresce
Picchi
Non arrivano mai avuto una necessità in ultima collettiva di rappresentare la ditta di soli maschi insieme a lungo
Mentre invece la possiede che ha parlato esattamente in questa poesia quella ricordato insomma con con lo scudo sopra lo scudo ecco con lo scudo sopra lo scudo portava una rappresentazione collettiva della solidarietà maschile
Che qualcosa
Che non si era mai vissuto in termini di interclasse ISMU come invece accadeva come accadeva in trincea
Non entro nel dettaglio ma immaginatevi cosa volesse dire
Licci viene in trincea
E quanto la solidarietà tra individui fosse necessaria
Come ci si rappresentava in un mondo in cui la rappresentazione del corpo era presente assente
In cui la pubblicizza non era un valore era proprio una cosa una realtà
Come ci si rappresentava cui si quindi come si giustificano delle cose che non siano mai viste fare e non si sono mai fatte non entro nel dettaglio ma capite tutti ecco
Per quanto ci possa sembrare strano inizia la guerra britannico capì che una soluzione poteva essere ricorrano tradizioni indiscutibile un magistero sovrano che arrivò fino all'operaio di Liverpool
In Italia
La questione un po'più problematica
Perché il il diciamo sì la rappresentazione del mondo antico
Intanto il cammino diretta rispetto al mondo greco per ovvie ragioni tradizione nazionale abbiamo molto pre-gara quello latino
Ma poi anche perché c'era un filtro diciamo così
Delle classi altresì volete o comunque del sistema del sistema di costituzionalisti dell'identità nazionale che passa per tutti altri campi
Quando Croce
Si irrita
Comprensibilmente illegittimamente
Per i toni falsi assunti in molte lettere molte testimonianze scritte da parte dei dei soldati poi preciserò tra un istante cosa vuoi chi sono poi questi soldati in Italia
Si irrita
Per il fatto che ancora una volta in Italia in calata effetto avesse vinto stesse vincendo la retorica cioè la costruzione ideologica attraverso il linguaggio della tradizione rispetto alla restituzione di una emozione
Che era stata la partecipazione piuttosto significativa anche la pulizia della visione immediata dei fanti italiani alla Quercia
Ma che cosa gli stava sfuggendo
Gli stava sfuggendo che la prima guerra mondiale abbia fatto emergere il problema delle masse
Che è un pensiero politico doveva oramai confrontarsi col problema delle masse
E perciò quali sono i soldati di cui stiamo parlando
Quando Croce parla esitato delle scritture
Voi Foppa intrusa perduti Potito ma comunque lo precisiamo
In Italia la guerra mondiale prima è stata diciamo sì trasmessa per iscritto
Quasi integralmente dai sottufficiali che erano cioè gli ufficiali non di carriera cioè erano i laureati
Gadda
Bonaventura detti
E così via erano tutti sottufficiali cioè non ufficiale di carriera che quasi tutti volontari erano andati in guerra erano laureati dunque entravano i grandi della Bassa ufficialità
E abbiamo avuto ruoli di responsabilità perché avevo poi una serie di soldati concludono dare ordini
La mortalità più alta percentualmente più alta durante vero Mundial rispetto a esercitare alla sua proprio nei sottufficiali repubbliche Space primi devo partire per l'assalto
Allora capirete che era esattamente conto i letterati che si irritava conosce probabilmente aveva ragione ma al tempo stesso non capire che quei letterati avevano cercato di in certi casi trovato
Per esempio Di-Gata sarebbe stato poi chiarissima
Delle soluzioni espressive per rappresentare qualcosa che non si era mai disse in precedenza
La nobile follia gli archetti l'unico libro che parlasse della guerra
Ah prosegue R. diciamo risorgimentali cioè che per l'asse dell'esperienza della guerra come fatto materiale anche follia era un libro insomma che ancora oggi non trovate mai libri
Invece in quel momento occorreva che il la forma d'arte più rappresentativa cioè la dittatura ancora in quegli anni trovasse dei modi per rappresentare un'esperienza collettiva di questi
Ora l'ultimissima cosa che funge da epilogo e che anche serve un po'per un dialogo Carlo con Carlo dice
De nella parte finale del suo libro
Carlo ragione su che tipo di
Gli effetti questa queste pagine del quattordici diciotto pubblicata il diciannove ristampate in più occasioni abbiano avuto nel ventisette ventotto cioè quando Croce
Arriva a definire affini a terminare
Un libro che io trovo straordinario
E cioè la storia d'Italia dal mille ottocentosettantuno al mille novecentoquindici
Rito a cui sono patente legato perché questo me lo regalò esattamente Franco quindi ovviamente non riesca un parlare con emozione comunque quella in quel però in quelle pagine quelle pagine terminano con delle righe
Alcune le quali alcune delle quali servono a canonici per articolare un ragionamento cioè
Cosa dice
Nel maggio radioso
Nelle nelle settimane precedenti e poi il maggior radioso quello che essi la retorica chiama chiamava il maggio radioso cioè quando si decise di scendere in guerra si ruppero le incertezze
Ci fu un forte sentimento collettivo accadde un sentimento collettivo che ci portò in guerra
Però
Carlo non utilizza anche queste righe perciò mi fa piacere poi se avrà voglia di tornarci anche in un'altra occasione però in quelle stesse righe finali verso l'Italia
Su Alitalia dall'unica dal da Roma con qui sa mille ottocentosettantuno alle centoquindici cioè all'ingresso in guerra
Primo atto pubblico
Internazionale grosso d'Italia ebbene termina quell'opera dicendo
Che tuttavia quel sentimento collettivo
Fu inquinato dal fatto che si ebbe l'impressione sia pure
Limitata dalla legittimazione di intervento del rene
Ma si ebbe l'impressione che la piazza
Riuscisse ad avere più peso rispetto al Parlamento
Nel ventisette cosa stava dicendo
Nel mille centoquindici nasceva il fascismo
Senta grazie a un re
L'anno prossimo Centanni ci sarebbe stato il passaggio al potere Mussolini
Nel ventisette ventotto ripensando alla sua esperienza l'autoritratto in tempo di crisi
Per il quattordici diciotto Croce diceva le Effetto finale attenzione era sì
Il riconoscersi in azione cioè il momento collettivo ma anche poi nell'esercizio effettivo delle forze in campo il fatto che qui le masse
Rispetto ai quali Croce non Sava trovando ancora un modo per articolare il suo pensiero
Quelle masse potevano essere manipolati
E potevano condurrà delle forzature istituzionali tipo avevo negli affetti profondi di carattere storico beninteso non dà punti seguito necessariamente ma dal punto di vista storico
Vi rendete conto che
Una personalità somma come quelle detto Croce non poteva che rimanere io ascolto della storia e
Fortemente compromettendo sì una storia come sempre felice ma d'altra parte anche dovendo trovare soluzioni di di sintesi del pensiero per spiegare quello che era successo
L'ultimissima cosa è un consiglio semmai di venisse voi aveste tempo eccetera
Di consiglierei di rileggere sono sparsi in varie pubblicazioni però almeno il discorso di Croce comunque il dibattito parlamentare in occasione dell'approvazione della possibili cure è sempre stata la Costituzione italiana
Io conosco soltanto intervento di Togliatti
Che venne dopo e l'intervento prima di Croce
O fantastici il perché descrivono due uomini personalità due posizioni e ovviamente non sovrapponibili nessun modo
Ma anche due idee del rapporto con la prassi
E per restare a croce ovviamente in quelle in quelle pagine se avete voglia andate e sono pubblicate discorsi parlamentari di conoscere c'è un passaggio veramente brillantissimo
E più o meno all'esordio esordisce così dicendo in questo ma in questo testo costituzionale ci sono un sacco di pasticci perché perché questo è un testo unitario come forma con la quale si presenta e la costruzione al singolare diciamo così
Ma collettivo perché è stata stesa da più mani qual è il cervello che ci dietro questa Costituzione
Capirete che era proprio il grande problema del confronto con la rappresentazione collettiva in Parlamento delle forze delle masse
I due grandi partiti di massa diciamo sì Cateau-Cambrésis ristampate comunista
Ispiravano con la Costituzione in termini contraddittori perché ovviamente non potevano che sintetizzare una mediazione
Conosce di fronte a quella mediazione non poteva che dire è un pasticcio dal punto di vista diritto
Ma al tempo stesso con quel discorso altissimo riproponeva il classico problema del confronto con la storia che per chi pensa che svolgeva Pauline testuali come per lo più facciamo nuovi e sempre un problema di rapporto tra pensiero e cosa della prassi come sintetizzo che cos'è la prassi per posa in My modificarle
Da questo punto di vista il libro di il libro di canonici non quello curato da canoni sociale pagine di grosse ma libri canonici e davvero un esperienza molto molto forte di rapporto con un pensiero un movimento e con delle pagine ispiratissimo comunque l'in cui ricostruisce il dibattito il il dibattito sulla crisi vestiti internazionale capitolo quarto perché sia ma anche altre parti e quindi grazie a Carlo per questo lavoro grazie
Va da parte mia un cordiale buona sera a tutti
Io ringrazio gli organizzatori di questa manifestazione per averci pensato anche a me come presentatore di un libro al quale sono molto affezionato libro di Croce e di conseguenza anche libro che Carloni circoscritto sulle pagine sulla guerra di Colucci un libro assai particolare
Come come cercherò di dire tra un istante
è anche bello per me parlare nella splendida cornice non è molto suggestivo Palazzo Venezia insomma questa terrazza in cui
Ci incontriamo e poi da siamo pochi metri da Palazzo Filomarino insomma ecco io mi è quindi insomma questa è una cosa bella sia per l'istituto sia le opere per la presenza rimasta e sia per la presenza di viale di Benedetto Croce che sempre si accompagna insomma che ci s'è che c'è sempre di di ispirazione
Beh gli amici e i colleghi che sono intervenuti prima di me hanno già venne messo in rilievo
Quanto bene Carlo miccia fosse apprezzato per un compito come quello al quale si è rivolto un compito non facile un compito difficile
Il professore Necci Carlo a questo è stato detto e su questo antro quindi rapidissimo curato per Bibliopolis
Nella colossale Edizione nazionale delle opere di Benedetto Croce il libro sulle pagine sulla guerra se leggiamo il titolo pagine sulla guerra è diventato il sottotitolo perché l'Italia dal mille novecentoquattordici al mille novecentodiciotto in prima battuta il titolo era pagine sulla guerra Mario ha scritto nel diciannove poi purtroppo le guerre mondiali sono diventate due e allora Croce a un certo punto decise di cambiare il titolo per non incorrere in fraintendimento c'ha messo quattordici diciotto perché le guerre mondiali erano due
Ci sono altri lavori crociani di Carlo Necci a partire da prospettive giuridica e di filosofia del diritto che sono le sue prospettive ma non solo e poi è stata richiamata già l'edizione critica che Carlo accurato di un testo importante di Croce mille novecentosette mille ottocentonovanta
La riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell'economia il titolo sembra ecco quindi è molto erudito però chiedo molto esplicito riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell'economia significa che il diritto lo dobbiamo collegare subordinare all'economia e qui significa anche alla forza e alla vitalità e alla potenza niente quindi è un'operazione quella di Croce
Atti dell'Accademia Pontaniana mille novecentosette anche questo master ricordiamo con piacere no perché siamo accade alcuni di noi qui sono accademici saluto saluto Guido Trombetti
E quindi lei due accademie in cui napoletane che pure stanno qui a pochi passi da lo devo fare così con il primo fatto così adesso devo indicare nell'altra direzione verso verso mezzo Cannone quindi l'Accademia Pontaniana qui Croce fu legatissimo e l'Accademia di scienze morali e politiche
Dove tutto implicava diciamo molto moltissime delle sue delle sue opere le preparava così il lavoro di Carboni c'è un lavoro solido attento filologicamente molto ben fondato passi guardare al ricco apparato di note da cui molto si apprende pongo il titolo io sono un po'fissato con i titoli sono contento che Carlo abbia abbiamo trovato un bel titolo
La feroce forza delle cose ecco questa non è diciamo tutta farina del sacco di Carlo perché un'espressione di Curcio però Carlo avuto la bravura e la sensibilità di prenderla e di metterla nel suo libro e Croce che parla di Ferruccio forza delle corse
In un documento importante nella introduzione alla Storia della storiografia italiana nel secolo decimo no no va beh questo è un riferimento erudito però lui quand'è che dice la feroce forza delle cose lo dice nel corso del mille novecentoquattordici andando con il pensiero ad una sua esperienza di pochissimi mesi prima e a Zurigo sa con degli amici in una compagnia internazionale tra questi amici cedo a fu e per il grande storico della storiografia e rivolto a Furet traslazione della storiografia italiana e dedicata e dedica e dedicata fu Ethernet gli dice guarda ma chi l'avrebbe mai detto
Ci siamo radunati a Zurigo ed eravamo in una compagnia di studiosi organizzavamo i nostri lavori con calma in un'atmosfera pacifica
Dopo pochi mesi la Fiorucci e forza delle corse ci avrebbe di tizi la Fiorucci e forza delle cose ingiustamente
Quando con voce dice forza delle corse non si riferisce mai a qualche cosa atti arbitro perché dentro le cose perché le cose accadano
Perché le cose succedano perché le cose a gli hanno successo ci sono sempre motivi molto profondi ragioni molto profonde anche se queste hanno voi
Possono non piacere
è importante questo riferimento anche perché vedete nello spazio di pochi mesi che si che avviene una frattura indicibile una grande cesura la cesura che di vite la vita e di lite come uno spartiacque spirituale canti spirituale la storia d'Europa
Se noi prendiamo la prima pagina della Montagna incantata di Thomas Mann Benedetto Croce Thomas Mann furono amici e e crociere dico come molti sanno la storia d'Europa il libro che viene no immediatamente dopo la storia
La storia d'Italia che è stata prima citata e dedicata ad un grande tedesco Thomas Mann
Il mondo in un momento più in cui però la Germania non si poteva più amare se noi prendiamo la prima pagina della Montagna incantata di Thomas Hunt ed aleggiano
La si dice che c'è un c'è c'è la storia di un giovanotto innocente non appariscente si chiama Franz Castorf fa questa storia est e avvenuta questo signore questo giovane ingegnere navale soltanto pochissimo tempo prima dice Thomas Mann siamo nel mille dal montagne incantate pubblicata nel mille novecentoventiquattro
Eppure aggiunge mani in quella circostanza questa storia così vicina nel tempo
Va assolutamente
Coniugata al passato remoto
Assolutamente deve essere inoltrata nel tempo del passato remoto perché perché sono due mondi molto vicini nel tempo ma allo stesso tempo lontanissimo perché la guerra mondiale pagine sulla guerra di Benedetto Croce ha cambiato tutte le carte Fini ciò
Mi piace anche a richiamare che Carlo ha scritto una bella nota introduttiva come quelle che piacciono a me cioè non soltanto Rudic
Ma anche una nota da cui traspare molto forte alcuni elementi di carattere personale
Perché dice dice Carlo che ha pensato a questo libro durante le settimane in cui una grave malattia virale
Anni
Il riferimento è chiaro mondiale anche se il nella sua dimensione pandemica è stata ostinatamente paragonata a una guerra questo albergo ostinatamente farebbe pensare che tu non sei d'accordo come non sono d'accordo nemmeno io a considerare il compito una guerra
Ricordo l'anno scorso insomma nell'epoca dello Dan più duro la battaglia per Milano
Non so se qualcuno di voi se la ricorda erano i reggimenti del copy che stavano per assaltare Milano parevano però per le trincee le mitragliatrici al fuoco di sbarramento ci furono dei giorni in cui nella stampa i giornalisti indugiato hanno su questa immagine la battaglia per Milano insomma il comico è una cosa serissima drammaticamente seria ma non è proprio una guerra no non troviamo le pagine sulla guerra del del copione ecco
E dice Carlo che in un momento difficile come lo è stato per tutti quanti noi quello della pandemia è stato per noi un conforto andare a croce no
Diciamo andare a croce in questi momenti è stato un aiuto per superare i momenti più difficili dell'epidemia sanitaria
La croce non fu esperto soltanto di epidemie sanitario
Croce fu esperto anche di epidemie che sono ancora più pericolosa e difficili da superare delle economie netti che delle economie sanitarie Croce fu un esperto di epidemie mentali
Così le fu uno esperto della patologia dello Spina
Di uno spirito europeo che nei primi decenni del Novecento sì ammalo e si ammalò profondamente
Più profondamente di quanto nuovi oggi ci siamo Paolo
Innamorato e ci siamo o infettati di corvi diciannove un esempio tratto dalla cronaca recentissima per dire come da certi punti di vista siamo davvero alla frutta
Davvero in età di civilizzazione come dicono i miei autori e di due giorni fa la notizia credo vera insomma Oslo sentita in una in una rassegna stampa importante quindi insomma dovrebbe essere fine degna che
Apprezzato nell'università di poliziotto no non in un accampamento sperduto del del Texas noi non non in una comunità diciamo come Francia Lunatici catture ce ne stanno tanti e in America ma nell'università di prim'certo
Nel dipartimento di filologia classica dell'Università di Prince Sant'e professore di Princeton hanno deciso che non si deve più insegnarli Greco nell'attivo
E perché non si deve più signor Greco il vaccino perché il greco e il latino sarebbero lingue non inclusive Kanza calcio sarebbero lingue egemoni sarebbero lingue di separazione
Allora ai
Agli illustri colleghi della facoltà di Prince Etò che sta ai primissimi posti da nel ranking mondiale Benitez ma ecco molto ai tecnici siamo queste nozze notizie
Ai previsti mi posti nel ranking mondiale c'è il Prince tanti ai colleghi della facoltà di Princeton io suggerirei subito ma insomma show dietro questo Dipartimento di filologia classica liberate qualche Baggio
Mi rivolgo all'ex rettore liberate qualche Budget ve ne state a casa insomma
E lì includente tutto ciò che volete perdonate questa parentesi è soltanto per dire le epidemie mentali è soltanto per dire questo
Le pagine sulla guerra che libro e
Io lo conosco molto bene ci sono tornato molte volte nel corso dei miei studi è un libro e lo dico per ora senza nessun riferimento alle condizioni atmosferiche dentro le quali siamo avvolti in questi giorni è un libro refrigerante
Per me e la prima cosa da
Il libro che porta freschezza che porta frescura
Non ho detto che se un ministro giusto non ho detto che sia un libro insomma
Ho detto che un libro refrigerante e cercherò di mostrare nel poco tempo a disposizione
Perché così ma perché è un libro politicamente non corretto
Assolutamente un libro politica
La mente scorretto letto con illustri occhi odierna
Beh parlare degli Stati come le via tanti
Come questi grandi giganti di bronzo che si divorano
E tingono divora sedici e produce quanto e il quando introduce la categoria delle Gaetano non è per criticarlo
E per dire la storia universale da millenni è sempre andata così istanti sono sempre stati dei grandi le dieci anni e il loro bisogno di crescere e ti dico Ramsi fratello non è un'attrice e diciamo
Il prendere atto di una circostanza che per Croce da grande storico da grande osservatore della storia questa questo evidentemente un giudizio politicamente scorretto con i nostri con i nostri criteri odierna
Il diritto come forse non ho capito
Tu insiste su questi su questi aspetti giustamente la forza
E la forza non è soltanto nell'ottica crociana arbitro e prepotente s'
Ma Forza e anche collegata con la civiltà
Certamente
C'è molta violenza è muto a forza
In una corazzata
Intendo Lanari all'epoca le corazzate le grandi navi militari NATO erano il non plus ultra della tecnica oggi sono le astronavi oppure oppure diciamo l'informatica all'epoca erano le grandi navi ricordo
Un libro di uno di uno dei miei maestri molto compianti troppo Pasquale villani Pasquale villani scrisse un manuale di storia in cui io ero un ragazzino la copertina era una flottante militare in
In navigazione era bellissima dea parlando del Novecento però andrebbe sostituito era un bellissimo simbolo naturalmente doloroso naturalmente difficile però insomma
Cari amici cari signori
Ma conosce come parla di Liberti e da lì cifra che a Rieti
Nel libro del mille novecentodiciotto chiamato pagine sul sulla guerra sono le tre idiota e parole della idiota religione Massimo testuale
Dopodiché verrà la religione della libertà Marta ma deve passare un po'di tempo
Quando lo scrive la prefazione agli elementi di filosofia politica di di Muscato ordinato sei e famosa questa cosa no nella molto aspro molto duro uno che non le manda a dire le cose non
Oggi però letto con i nostri occhi e dici ma insomma
E prefetture era Benedetto Croce che diceva così e collegava e collegava questi aspetti alla massoneria perché la massoneria no e la portatrice dell'ideologia anche libertaria della della rivoluzione della Rivoluzione francese nelle pagine sulla guerra Croce io citerò brevemente qualche cosa
Nelle pagine sulla guerra Croce lega insieme
Mentalità illuministica la mentalità del diciottesimo secolo e massoneria e dice questa congiunzione fra mentalità
Così un e un nemico dell'Illuminismo scorsa cosa che forse politicamente scorretto
è un nemico del diciottesimo secolo per come può esserlo lui naturalmente diciottesimo secolo è sempre un avanzamento no dentro la dialettica dello spirito però lui la vedo con grande critico criticità e dice questo legame fra mentalità illuministica massoneria poste fingersi solo perché gli affiliati dell'ultima della massoneria cito sono uomini di Mezzana culturale bella sta definizione occulto
Cioè però guardiamo l'elenco che farlo qui
Cioè sono maestri di scuola tutti primaria
Diplomati di scuola tecnica le scuole tecniche evidentemente una appunto ben
Laureati farmacisti c'è qualche farmacista tra di noi
Cui si aggiungono nel migliore dei casi dice Croce gli specialisti
Ovvero sia medici avvocati Francesco desiderasse ma questo volevo andava medici avvocati ingegneri militari gente individualmente anche valoroso quindi prestare tranquillo ma dice incapace di svolgere la propria umanità
In quanto priva della necessaria qui dobbiamo fare attenzione consapevolezza filosofica storica
Che purtroppo e qua ci dobbiamo dispiacere in parecchi Guido mi rivolgo anche a che cosa questa necessaria consapevolezza filosofica e storica non potrà essere fornita dall'università
Visto che gli insegnanti universitari sono quello che sono
Per cui bisognerà aggiunge Croce puntare sulla scuola classica la scuola veramente umanistica formati ciò sul liceo classico ne abbiamo di illustri qui nelle nostra vicinanza Mario Mele presso reversali purtroppo lui non troppo le ama
Non è mai voluto diventare professore universitario poteva pure consentissero perché era talmente ricco che poteva stare senza scritte
Pochi punti
Che circolano nelle pagine sulla guerra così bene ricostruite nel libro di Carlo sulla forza delle cose la Germania
Croce quando scrive le pagine sulla guerra ecco Germano filo e triplice insiste
Cioè ma dichiarato mille volte
Germania un filo e triplici
Cioè lui dice che bisogna seguire le orme della Germania bisogna essere fedeli ai trattati Triplice Alleanza naturalmente quando e l'ha richiamato quando naturalmente poi dare entra in guerra bisogna fedelmente lealmente stare seguire le parti della della propria del proprio Paese insomma però lui dice e lo dice intanto io vorrei che innanzitutto l'ente l'Italia non entrasse in guerra
Perché l'Italia non è pronta alla guerra e sull'Italia dovrò dire qualche cosa ma voi sette le entrate e in guerra dell'Italia in guerra a fianco delle Potenze Centrali anche perché i trattati ce lo impongono dopodiché la sua posizione però cambierà
Ma perché entrare a fianco della Germania in guerra soltanto per motivi militari uno per motivi etici
Perché la Germania non fa è un faro nella cultura e un faro nella scienza e un faro nell'IDV logica nel senso che l'ideologia tedesca non è l'ideologia unico mistica Croce sta poi cambierà Marta lo sappiamo cambierà profondamente insomma e anzi la Germania diventerà perturbante dice dello spirito europeo e dell'ordine europeo la Germania che abbiamo amata mille novecentotrentasei ma devono passare vent'anni
Ci deve essere il fascismo il nazismo tutte queste cose perché conosce poi campi intimamente intimamente idea e la scienza e la cultura tedesca che e indie non si stanca di dire io apprezzo perché non è umanità Ristich falsamente unanimi umanità artistica egli scrive io sono un modesto discendente prosecutore di quella scuola napoletana che si formò prima del quarantotto e che ebbe a suoi Capri Francesco De Santis Bertrando Spaventa
La quale procurò di fare che cosa vi dice così di affiatate il pensiero e di studi italiani con la scienza germanica
Quella scuola dato frutti assai importanti sta pensando a se stesso ebbene a parte non saprei rinunzia
Italia e Germania cultura e la la cultura tedesca la dolce Ristuccia come cultura dominante naturalmente Croce parla anche di ed è bellissima questa espressione fratellanza nella scienza dodici nelle prime pagine fratellanza nella scienza
Si dice attraverso in a no c'è anche una famosa canzone qui Prada il Saillant il su quindi c'è l'elemento diciamo così della scienza tedesca ma c'è poi questo elemento e la fratellanza Cosmo politica nella scienza nessuno si era mai avvenuto scrive Croce nelle pagine sulla guerra che i tedeschi fossero barbarie crude lo state dicendo adesso voi della propaganda bellica ma io non me ne ero accorto
Barbaro e crudele siamo stati però anche noi italiani dice in Libia pochi anni le atrocità il tema delle atrocità delle atrocità va be'
Quindi questa funzione importante della Germania e l'Italia nelle pagine sulla quale
Ebbene che l'Italia non partecipi ancora all'orrenda Minsky dice Colucci nel quattro
Bisogna sì tenersi preparati essere pronti e tutto sembra di sentire l'Amleto di Shakespeare nota Frati nel schizzo essere pronti e tutto ma noi non siamo pronti
Noi non siamo
E anzi la nostra Italia
In un Paese debole
Con una storia breve e stentano
Non ci gloria della nostra discendenza da romanzi dal Rinascimento dice ma questa non è la vera storia per la vera storia italiana dice Croce nelle pagine della guerra comincia nel mille ottocentosettanta
E la nostra s'alle nostra scoop nostra storia egli aggiunge non è radiosa mai spenta
Il riferimento va alle radio se giornate di maggio evidentemente un riferimento polemico come look sempre fu polemico nei confronti di d'Annunzio di cui però ebbe un'altissima considerazione come poi Splendidissima oppure il tango su è però feriti
Ha introdotto nella letteratura italiana qualche cosa che prima che prima lei era le nera estranea a questo sguardo Tarchi
Questo sguardo fiero c'è l'Italia non è così
Storia dunque dice Croce di un secolo e mezzo a farla larga storia recente non solo recente ho detto continua insiste mano destra
E che bisogna fare in Italia le pagine sulla guerra ce lo dicono bisogna formalmente
Ecco conduce e questo conduce e un grande pietà
Come Gentile del resto
Sentirono entrambi fortissimamente la necessaria la necessità di fare l'Italia la Nuova Italia come dicevo
Ma fare la nuova Italia non è uno scherzo un processo lunghissimo è un processo faticoso noi entriamo in guerra forse dice Croci potrà anche andarci bene potrà potrà essere che avvenga in lui dice proprio così il colpo fortunato
Ma se avviene il colpo fortunato questo non sarà un bene per noi italiani
Perché questo colpo fortunato non farà altro che rafforzarci nella nostra pigrizia nella nostra lentezza si pensa anche all'Italia odierna leggendo questo libro si pensa anche alla nostra città
Nato cui il cruccio
Legatissimo
Invece
Il processo lungo e faticoso e formativo la scuola le università le istituzioni tutte debbono lavorare ma per un lunghissimo periodo di tempo una difficile pedagogia innanzitutto innanzitutto Cimino poi politica poi anche militare io qualche mese fa seguendo una trasmissione
Sentivo parlare non ne faccio il nome una una importante signora diciamo dell'economia non soltanto dell'economia italiana che in una trasmissione molto
Molto diffusa con le migliori intenzioni la crisi ci dobbiamo riprendere dalla crisi dobbiamo fare qualche cosa diceva così
Noi dobbiamo vendere meglio il brand i tanti
Noi dobbiamo vendere Bei tamponate manco se mi si dice
Abbiamo l'ottanta per cento dei monumenti non lo so le cose straordinaria la dobbiamo vendere meglio il Brenta Italia ecco Croce non avrebbe mai detto una cosa del genere non solo perché il termine brand naturalmente cent'anni fa non veniva utilizzato
Non solo per ma soprattutto perché qua non si tratta dipendere non si tratta di specchietti per le allodole si tratta di fare l'Italia
Si tratta di fare una nostra città nato e questi sono processi lunghissimi molto molto
Croce la guerra ci siamo noi nella
Ci siamo noi nella guerra Croce ha una bellissima immagine dice noi siamo guarnigioni assenti noi tutti qua
Siamo guarnigioni e sentinelle noi nella vita dice e nella guerra siamo come le guarnigioni e sentinelle poste qua e là dallo spirito del mondo perché dobbiamo parteggiare
Per chi dobbiamo perché Crocetta ha il cuore diviso no Germania Italia agli alleati Croce dice
Non siamo guarnigioni siamo soldati
Utilizza il frasario militare siamo guarnigioni le sentinelle messi qua e là dallo spirito del mondo non decidiamo noi
Decide lo spirito di e perché io sono l'Italia quando il mio Paese entrerà in guerra contro gli Imperi Centrali questo secondo posto questa sarà tanto strazio anche se intimamente magari mio pensavo pensavo ad altro qualche anno più tardi
Rivolto all'amico Carlo fosse il sarebbe ritornata all'immagine delle sentinelle però erano passati venti e venticinque anni allora in una lettera che mi è rimasta impressa Croce si rivolge a Karl Editrice sei Carlo che cosa siamo diventati
Noi siamo sentinella sperduto
Noi siamo sentire sperduti sì ci siamo perduti in un in un vasto avamposto
Ma d'altra parte privati ho citato la prima pagina della Montagna incantata vincitore urti
Quando Franz Castorf lascia la Montagna incantata fa le valigie Settembrini molto apprezzato da Croce come sappiamo proprio nella storia d'Italia c'è una postilla insomma che che riprende Settembrini e la montagna incantata
E il Settembrini l'italiano Franziska sotto il tedesco Settembrini vere scasso che fa le valigie e dice Giovanni
Ed è un peccato che tutto è arrivata così però fai bene oggi ognuno di noi deve andare dove chiama in tutto il Paese e la stessa lunghezza d'onda entrati Castor scende a valle e troverà la morte da volontà alla perché non c'è adesso hai voglia fare sulla montagna incantata ma poi quando quando le cose si fanno seri e la montanti il turno di certo Smart che spacca voluto
Anche se ci sarà sarà se ci sei stato a vivere per sette anni e ai
E se è stato a sognare il sonno dei dei dormienti come dice Thomas
Ancora sulla guerra cosa ci dice
E assurdo cercare il responsabile della guerra produce e un nemico di chi vuole attribuire moralistica mentre la responsabilità alla guerra si parlava di portare l'imperatore Guglielmo secondo in tribuna per Croce questa è un'assurdità
Dice che io disprezzo i ricercati coloro i quali ricerca fu dunque i ricercatori delle responsabilità storiche e i moralisti della politica
Sono preso da un sentimento di ripugnanza e di ribrezzo quando li ascolto come innanzi a persona che sia affetta da
Morbo schifoso si dice con voce olimpico Marcus appunto implicita dico si dice invece olimpico Martufi sta Lolli implicita dipinto questi sono pensatori nervi essa stanno completamente immersi nella forza feroce delle cose per tornare poi arriva la vittoria certo
Carlo la ricostruisce la vittoria è arrivata dice Croce sfolgorante meritata
Eppure e prima è stato richiamato il brano famoso fare festa
Grandi Imperi che avevano per secoli adunate disciplinate le genti di gran parte dell'Europa questi all'immagine splendida la gli imperi Antunes riuniscono e disciplina
E grandi imperi come l'impero austro-ungarico come l'Impero tedesco come l'impero zarista che arrivano per secoli adunate disciplinate le genti d'Europa
E indirizzate le al lavoro del pensiero e della civiltà al progresso umano sono Carducci
Grandi Imperi
Ricchi di memorie di glorie e ogni animo gentile non può non essere compreso di riverenza dinanzi alla tempia sinistra abile del destino storico che infrange e dissipa gli stati
Come gli individui perché creare nuove forme di vita
Eppure Croce con questo sguardo acuto con questo sguardo trivella anche politicamente
Non corretto certo anche loro diciamo può sbagliare
Certo anche in croce ci sono le illusioni o e su questo e su questo più
Sono gli anni in cui lo spirito europeo Annaba andava andava ammalando sì eppure lui parla del della guerra in un modo in cui noi oggi non potremmo mai più parlare
Non ci dobbiamo immaginare che cosa è stata la prima guerra mondiale
Noi oggi non sopportiamo più nemmeno un morto
Avverto il morì un milione di persone lo spazio di poche settimane
In ondate successive incessante e uno si chiede a combattersi
Che questi non siano andati in tintura non abbiano macellato i sottufficiali gli ufficiali che di Prà sì certo c'erano i carabinieri con le mitragliatrici spianate
Dell'esercito era italiano e in tutti quanti Pinotti nitro
Cinema come possibile
Lo storico io faccio lo storico di professione storico della filosofia storico della cultura resta sbigottito pensare a queste cose quanto erano diverse le società oggi sarebbe assolutamente certo la guerra immutata è chiara
Oggi per un soldato che va in guerra ne abbiamo dieci nelle retrovie computer sistemi di puntamento di le cose più sofisticate più pazze che siamo Pino questa cosa ha tenuto oggi non potrebbe mai tempo
Oggi non potrebbe mai eppure Croce diciamo
Dice così ha fiducia che la guerra
Abbia delle ripercussioni positive usciremo dalla guerra e gli dice con un sentimento più alto più grande
Più tragico della vita e dei suoi decreti e distruggere i modelli suoi fiamme molte miserie della nostra politica degli ultimi anni ecco c'è questa fiducia
Nella capacità Palin genetica della guerra nella capacità apocalittica distruttiva della guerra noi oggi non possiamo più avere questa questa fiducia
E non fu soltanto di Croce naturalmente fu tutta di una Skira poderosa delle migliori menti del setto
Delle migliori menti tessere
E Croce parla della prima guerra mondiale come
Cito religiosa ecatombe religiosa dei cartoon alla quale la vecchia Europa sia Offerta ente
Sono parole di Benedetto Croce staccano nelle pagine sulla quale la vecchia Europa sia offerta affida ente alla religiosa ricatto oggi non possiamo più dite così non potremmo più dire così però sarebbe ingiusto dire io prima ho detto illusioni ottiche un po'esitato
Cocco come posso dire noi non dobbiamo nemmeno peccare di anacronismo
Noi che esaminiamo ciò che è avvenuto nel passato
Noi dobbiamo cercare di capire quali erano le condizioni le condizioni mentali le condizioni spirituali né ancora si sarebbe potuto dire come turbe Croce disse nel gennaio del diciannove del diciannove che cito
Tutti
Vincitori e vinti respiriamo certamente una vita spirituale superiore a quella di prima della guerra
E ancora ma non vedete signori i segni di una disposizione più conciliante degli animi in tutte le parti del mondo vent'anni e ci sarebbe stata la seconda guerra mondiale pochi anni ci sarebbe stato il fascismo dieci anni e ci sarebbe stato fitti
Lei però sbaglieremmo a mettere sul conto diciamo di illusioni ottiche dico produce questi giudizi perché questi sesto turno illusioni ottiche furono le illusioni ottiche di tutti o di molti o di ma comunque e ho e chiudo con questo in ogni caso un libro Ritratti refrigerante in ogni caso un libro che ci che ci aiutano a guardare alla storia come con occhi ripuliti
L'ideologia dell'ideologia non si può fare a meno ma stavo per dire dico pure al di là delle ideologia Croce naturalmente sta anche lui dentro il biologico su questo è evidente ma insomma
E salutare leggere un libro così ecco e
E allora importante che Carlo abbia riproposto la nostra attenzione un libro in questa problematicità di questa drammaticità anche di questa scorrettezza politica una operazione
Importante è un libro che ecco il libro di Carlo
A
Un indiscusso valore in sé
E dentro questo valore c'è il fatto di indirizzare di incitare anche oggi alla lettura di un libro come le pagine sulla guerra di Benedetto Croce del mille novecentodiciannove in quest'anche in questo senso hai fatto un'operazione importante
Paranasali
Adesso l'autore del libro ma anche di tante suggestioni che i nostri amici professori affanno e Conte ci hanno regalato
è giusto che esca fuori dalla sua mimetizzazione
Prima di di dargli la la parola avevo detto ai diciamo che sulla sulla fine del del delle cose degnamente dette da Domenico ponte che che per alcuni versi sì collego no alle suggestioni molto pungenti penetranti del Professore al fanno in in esordio
Forse vengono bene questi due brevi frasi di produce tratti dalle lettere da due lettere a Prezzolini
Ma prima ancora la suggestione che veniva dalla dal richiamo di questo volume Sigmund Freud probabilmente quasi sicuramente il secondo lei lo studio filologico e veniamo Ballista sul caso Wilson e la lettera di risposta di Freud Einstein che gli sollecitava per conto della Società delle Nazioni un contributo di riflessione sulla guerra e incredibilmente la risposta che Bolton uno elaborate ovviamente
Non leggo se non in una frase perché richiama il problema del diritto come forza
E di cui si è anche detto e quindi una fase di Freud e tre frasi di grucce allora Freud Einstein risponde dice
Anzitutto che resta molto sorpreso di questa richiesta di Einstein his mostrammo iniziale
Turbamenti dice ma forse io sono incompetente più o meno come lei cioè voglio dire la ferocia
Di essa di di Freud non era inferiore a quella di di Croce e anche se poi si sono ritrovati su alcuni punti come diceva prima il professor farlo e lui dice su Freud dice lei comincia con rapporto tra diritto e forza e certamente il punto di partenza giusto per la nostra indagine posso sostituire la parola forza con la parola più incisive più dura violenza
Diritto e violenza sono per noi oggi termini opposti e facile mostrare che lungo si è sviluppato dall'altro esse risaliamo ai primordi della vita umana per verificare come ciò sia da principio accaduto la soluzione del problema ci appare senza difficoltà
Mi scusi se nel seguito parlo di ciò che è universalmente noto come se fosse il nuovo la concatenazione dell'insieme mi obbliga a farle i conflitti di interesse tra gli uomini sono dunque linee di principio decisi mediante l'uso della violenza
Ciò avviene in tutti i regni animali di cui l'uomo fa inequivocamente parte per gli uomini si aggiungono dire il vero anche i conflitti di opinione
Che arrivano fino alle più alte cime dell'astrazione e sembrano esigere per essere decisi un'altra tecnica c'è una una spiacevolissima ironica
E aggiunge e io qui fermo Freud ma questa è una complicazione che interviene più tardi e torni invece a a Benedetto Croce Prezzolini
Giuseppe Prezzolini era fermamente intenzionato a pubblicare un'antologia di scritti sulla guerra
E in corso di svolgimento della stessa e chiese a croce el le ha definito e così vi dirà pagine tra le meno amare che lei ha scritto
Si ebbe questa risposta da Benedetto Croce
Carissimo Prezzolini desidererei acconsentire alla vostra cortese richiesta ma non posso
Le pagine che io ho scritto sulla guerra e a proposito della guerra hanno un'intima unità e coerenza che forma il loro qualsiasi valore staccarmi alcune e come voi dite lei meno amare sarebbe falsare il mio pensiero del resto ed è qui dove vuole arrivare complice
Vi pare che la nostra guerra sia materia di antologie antologia significa raccolta di fiori
E vogliamo raccogliere fiori dalle parole che ci scambiamo intorno a letto della madre gravemente ammalata
Saremo sempre italiani cioè lettera Tucci
Saluti cordiali dal vostro B perché non si firmava Petessi sto benedetto grucce
Non c'è da commentare nulla se non esprimere una divertita ammirazione per conosce ma anche per l'insistenza di Prezzolini che dopo un po'noncurante del ceffoni ricevuto un sollecito nuovamente e Kruscev così gli rispose
Carissimo Prezzolini anche dopo i chiarimenti da voi dati mi io vi prego di lasciare da parte il mio nome dall'antologia che prepara proporrà un'intima riluttanza tutto ciò che è manipolazione letteraria della guerra
Ora occorrerebbe solo gente che afferra sette gli orecchi gli italiani
E li costringesse a pensare alla serietà della nostra situazione e a fare il loro dovere libri discorsi antologie solo pannicelli caldi si è troppo nel passato creduto a queste cose
Potranno bensì giovare in altri momenti ma come accompagnamento di un'educazione a forza di fatti
Forse ragiono male ma il mio sentimento di ripugnanza non mi inganna e mi conviene seguirlo abbiate né con saluto posto Robbie Croce
E chiudo con un augurio di Croce perché tu hai citato dalla introduzione del professore dice la prassi immediatamente precedente quella che adesso leggo io che però è una prassi di crusca è piaciuto molto a lungo nette sud anche molta mi ed è molto bella
Nel e Croce che scrive nelle trepidazione
Nei più alti i dolori e Ventura vere tramano un lavoro avviato che costringendo via le sue spire e quasi trascinando vi vi aiuta a ingannare il tempo e l'ansia
Mi auguro io personalmente a me stesso di avere sempre un lavoro avviato nel quale farmi trascinare nei momenti difficili della ditta e allora se l'autore
Prende il mio posto perché da presentatore ci vuole il presentatore quindi
Verso il territorio
Buonasera a tutti
Allora le presentazioni dei libri incombe sempre come una minaccia questo intervento finale dell'autore un tutti sono stanchi
Quando poi magari come stasera le cose mi pare sono andate molto bene quindi diciamo non vorrei rovinare la serata però
Diciamo e dovere non posso sottrarmi ma prendo proprio pochissimi noti innanzitutto per ringraziare
Per ringraziare in primo luogo Tommaso Sinigaglia l'intero staff di Ubik di Palazzo Venezia per questa bellissima occasione nel senso che credo che siamo rimasti tutti
Molto felici di poterne parlare oggi di questo libro qui
Questo libro
Diciamo il libro di cui parliamo c'ha un autore che potrebbe essere il padre ma in fondo c'ha due madri che sono Marta Herling ed Emilio Del Franco senza il loro incoraggiamento il loro sostegno da loro
La loro pazienza nelle pagine sulla guerra nel libro che poi ne è scaturito avrebbero mai visto la luce e quindi li ringrazio molto
I relatori hanno fatto un lavoro importante io ho preso un sacco di
Gli appunti ma non è non è possibile condividerli tutti e quindi proboscide gliele forse due temi che hanno attraversato un po'gli interventi di tutti i colleghi e il primo quasi inevitabilmente diciamo il libro di cui solo autore il libro di cui sono il curatore est si sono incrociati si sono di nuovo ritrovati stasera in certi momenti qualcuno ha detto l'autore ha scritto e non era più chiaro se fosse una riga mia o invece una riga di Croce
E e e e Marta per primo Marta Herling per primo ha cominciato a proporre un po'un'ipotesi di ricostruzione del rapporto tra questi tra questi due libri
Giancarlo già Carlo Alfano ha detto che il mio era un effetto secondario di di quelli paccottiglia greche questo libro a sostanzialmente giorno dici
Ho imparato ad un recente che è così anche per i molari e la prima di queste sicuramente la la risalente del l'attenzione diciamo nei confronti della riflessione crociana sul rapporto tra diritto economia la filosofia della pratica in generale e poi c'è stata
L'esperienza delle pagine sulla guerra che è stata per me un'esperienza fondamentale anzitutto è stato uno stress test diciamo per la mia capacità proprio di reggere il lavoro importantissima Sanza che avevamo un anniversario non potevamo buca Flo ma il libro sfuggiva sempre da tutte da tutte le parti e da un lato l'istituto cercava di come dire far camminare tutto ordinatamente e e sa se invece cercava in continuazione di riportare i disordini in queste pagine salvo poi a dire va bene ma adesso chiudiamo però e e quindi tra Roma e Napoli si consumavano settimanalmente diciamo
Delle tensioni emotive permette molto importanti
E nella preparazione di questo libro che veramente credo che Giancarlo le Domenico hanno detto veramente delle cose importanti del resto
Domenico Conte credo che sia il massimo specialista nelle pagine sulla guerra probabilmente diciamo lo studioso che davvero avrebbe dovuto curare questo libro
è stato però anche uno dei primi lettori della mia nota e questo mi ha molto confortato significa che non avevo scritto troppe sciocchezze
Studiando questo libro credo che a un certo punto diciamo sono stato tra catturato da un problema questo libro un libro molto emozionante
Domenico ha detto che un libro refrigerante ma è anche un libro che continuamente invece fa salire la la temperatura di chi lo sta leggendo perché sente la passione che si agita dietro in questo libro si combattono un sacco di battaglie alcuni si capiscono no alcune sono le battaglie di cui Croce sta raccontando
E e poi ci sono le battaglie che Croce attraverso queste pagine sta combattendo per esempio contro gli scienziati che si sono fatti prendere
Dall'ozio con la scusa della guerra o che invece stanno falsificando prostituendo la scienza a vantaggio della loro della loro patria quali invece c'è una battaglia molto meno visibili o almeno diciamo carsica ecco diciamo
La si riconosce dopo un po'e Croce la sta vivendo all'interno nel senso che come tutti sapete nel diciassette si era completata
Con una giuria Storia della storiografia diciamo la forma compiuta della filosofia dello spirito
Che la guerra vieni a portare scompiglio crisi all'interno della filosofia dello spirito e queste pagine che sono Giancarlo ha ripetuto questa immagine di cui sono persuaso sono un Autoritratto che conosce propone di se stessi sono rende una testimonianza rispetto a ciò di cui non si può ancora fare la storia
Sono anche la testimonianza di questa battaglia che Croce
Sta combattendo per la tenuta del sistema che invece viene continuamente insidiato da tutte le ore
Da tutte le pressioni che la guerra propone sul piano dello spirito teoretico pensò l'autonomia del giudizio estetico penso a all'impossibilità di pensare e dire il vero nel campo della scienza nel campo della della storiografia ma soprattutto naturalmente nel campo
Dello spirito pratico dove l'universale dell'etica viene continuamente insidiato dal dovere che Croce riconosce del cittadino di difendere la patria e più di ogni altra cosa
La crisi in cui entra il momento dell'utile e questo e l'altro tema cui hanno fatto riferimento
Tutti i colleghi che hanno preso la parola prima di me il rapporto tra il diritto quindi la politica l'economia e la forza e la violenza ecco la guerra rappresenta un banco di prova un banco di prova per accorgersi di che cosa per accorgersi del fatto
Che inesorabilmente nell'economia nella politica nel diritto che sono forza
Resta sempre immanente la possibilità della violenza
Adesso gli studiosi della politica del diritto questo lo sanno benissimo in alcuni casi non so la distanza che passa tra la reclusione in carcere la mattanza di Santa Maria Capua Vetere diciamo rende immediatamente chiaro lo scarto tra la forza e la violenza
Lo studioso del diritto e della politica sa anche che invece ci sono otto contesti e sono la maggior parte dei contesti che si trova davanti in cui questo diaframma il diaframma sottilissimo l'ordine ha bisogno della forza ma la forza porta con sé
Questa possibilità
Questi temi avevano coinvolto gli ho scritto una nota lunghissimo forse troppo lunga per le pagine sulla guerra tirando fuori da quella nota un sacco di appunti e di materiale di e e poi c'è stato il detonatore e il detonatore è stata la pandemia e soprattutto quello che nessuno di noi credo si immaginava prima che accadesse cioè il fatto che a un certo punto questa malattia c'aveva chiuso in casa
E quindi bisognava decidere come impegnare questo tempo
E allora
Diciamo quella è stata l'occasione l'effetto secondario è nato così per decidere di provare a ricomporre questi appunti intorno a questo filorusso di cui ho provato brevemente a dare conto da un certo punto di vista ecco questa esperienza
Della della pandemia ha rappresentato un poco la mia zona di saggio nel senso proprio di quella di sconforto un di cui Franzen scrive a proposito dell'esercizio
Della della scrittura
Credo che questo libro c'abbiamo una una caratteristica ma forse queste sono quelle cose che può capire solo autore perché conosce fino in fondo un po'tutti i limiti della propria del forse una non della propria opera ma proprio del modo in cui mette in opera normalmente il suo lavoro
Ci sono stati giorni settimane in cui di fatto non è stato possibile andare in biblioteca
Questo all'inizio diciamo nello svolgimento di questo lavoro mia procurato grande angoscia è vero che tutte le volte che è stato possibile lo dico perché vedo Teresa Leo e li Catello fino a un attimo fa riassunta Vaccaro qui con me o tempestato telefonicamente o con posta elettronica
Queste amiche per Allieri aiuto ma ci sono stati i giorni in cui questo non è stato possibile
Fa
E io sono abituato in bici a lavorare molto che in biblioteca e a controllare sempre fino all'ultima pagina e a cercare non poi paradigma umiliano di sapere tutto quello che su quel testo è stato è stato scritto e allora
E allora in quei giorni invece io questa cosa del mio carattere questo limite in fondo l'ho dovuto un po'o forzare e superarlo che se mi permettete
Far ridere nel senso che non è un accostamento non vale neanche la pena di dire si parva licet ma è l'immagine di cui avevo memoria ed è un'immagine che viene dalla pagina da uno delle pagine conclusive della nota conclusiva di quel libro straordinario di Erich Auerbach Mimesis no Auerbach racconta una storia che conoscono che conoscono tutti tranne le mie figlie quindi all'articolo uno del del fatto che questo libro è stato scritto durante la sua permanenza a Istanbul allontanato
Dalla Germania nazista e durante la guerra The Hour bacche dice non c'era la possibilità di andare sempre in biblioteca e queste biblioteche non è un le biblioteche poteva venire a Marburgo e i rapporti internazionali non erano dei più semplici e quindi non ci si poteva far mandare ogni volta l'articolo da un amico e si scusa il fondo con il rettore dire forse se ci sono delle mancanze o dei difetti si vede agosto e poi aggiunge una Servazio né io mi sento molto vicino nei miei limiti a questa osservazione dice ma forse se fosse stato possibile andarci in biblioteca
E cercare di fare fino all'ultimo confronti io sto libro non l'avrei scritto ecco io certamente se fosse stato possibile fare quello non sarei riuscito avvenire a capo di questo a capo di questo libro
Mi ricordo
Finale da cui è tratto il titolo di questo libro ne ha parlato Domenico Conte
è un ricordo che secondo me come molte troppe pagine
Che Croce ha scritto sulla guerra letto durante la fase dello da un procura un'emozione molto forte no c'è una scansione temporale che è importante Croce
Scrive questa dedica nel maggio del mille novecentoventi e però torna con il ricordo a gennaio del quattordici appunto Renzulli aggiudico stava tornando anzi a Zurigo
In battello e ricorda questo momento di condivisione no con con tutti questi amici italiani svizzeri tedeschi francesi e in fondo fa un'osservazione che noi secondo me possiamo oggi comprendere molto facilmente Nocenzi si innamora
Con il ricordo di quella che era stata una cosa semplicissima di una cosa che noi davamo per scontato
A nostalgica di un fatto semplicissimo cioè poter stare insieme e continuare a parlare di scienza in quel caso è continuare a parlare di libri perché stavano parlando dell'edizione francese del libro
Sulla storiografia di di Finisterre
Ecco
Da questo punto di vista e e molto emozionante poter così stasera presentare per la prima volta questo libro qui in questo posto bellissimo in cui siamo di nuovo tutti assieme i più coraggiosi quali inconsapevoli di nuovi senza la mascherina anche disturbati dai rumori della vita normale no il cane l'aereo il musicista prima gli strilli di quella di quella signora e nulla di tutto questo vi ringrazio molto grazie
Ma
Carlo dice mi affida il comando militare o non so Marcomanni dal momento che vuol dire solo
Ringraziare ringraziare Carlo mi serve c'è dato questa occasione
Ringraziare gli amici nerazzurri Domenico Conte e al funk Off avvocato a Barra Caracciolo prevede voci altissime che ci hanno veramente profondamente coinvolto ringraziarli il pubblico noi tutti coloro che sono quelli raccolti intorno e qui voi l'avete visto
Con grande attenzione con grande concentrazione
Veramente come dire un'atmosfera un'atmosfera molto particolare che Carlo anche Carriero
Ha richiamato giustamente quasi in un parallelo fra il movente o il periodo in cui sette libri al fatto che eccidi ritroviamo quindi e forse anche significativo che e appunto Palazzo Filomarino Herling non siamo nel palazzo e viveva arriviamo al capo vicino ci sovrasta c'era Serra c'è qualcosa di misterioso anche a cui anche anche in queste ore io auguro ogni bene
Da questo libro e forse direi di più ma dall'ancoraggio di dirlo ma abbiamo dei dei progetti
Andiamo con la casa editrice con Emilia che infrangono godiamo cioè l'abbiamo candidato a un premio importante della città di Napoli e noi saremmo veramente felici
Per il libro di Caruso Nick
Perché la voce agli antipodi delle
In effetti c'è un cioè piccolo rinfresco nel giardino che si raggiunge subito invocando la portata attesta
Ma
Come