Rassegna di Geopolitica. Il Libano ad un'anno dalla esplosione al porto

Entrasse all'ascolto di radio radicale era l'assegno di geopolitica di sabato sette agosto due mila ventuno oggi Bucci occupiamo del Libano ad un anno dalla esplosione che ha distrutto il porto
L'implosione del Libano questo il titolo dell'analisi pubblicata sul sito dell'Istituto per gli studi di politica internazionale di Milano Kiss piovana appunto detti il tre agosto scorso
Il quattro agosto un anno fa la tragedia dell'esplosione al porto di Beirut
La tenta un'azione con la forza pari a un ventesimo di quello della bomba di Hiroshima subentrò interi quartieri della città con tale da causare un manterrà noto di magnitudo tre virgola cinque
I morti furono più di duecento sette mila feriti trecento mila gli sfollati
I danni secondo le stime della Banca mondiale furono pari a quattro virgola due miliardi di dollari oltre alle profonde ferite fisiche a quelle visibili mancanza dei fondi necessari per la ricostruzione
Quel che resta una cicatrice psicologica sulla città il Paese
La negligenza e un e non un atto terroristico ha infatti portato allo scoppio del due mila settecentocinquanta tonnellate di nitrato di ammonio rimaste stoccate per sei anni senza misure di sicurezza
Nell'hangar dodici del porto infrastruttura chiave dell'economia libanese a cui attraverso cui transita il novanta per cento dell'importo del paese
Dopo quasi un anno però non c'è ancora chiarezza sul fronte delle indagini ostacolate dalla classe dirigente che si oppone alla revoca dell'immunità per diversi legislatore di alto livello
Che non possono così essere interrogati l'esplosione e i suoi resti sono quindi diventati monumento alla irresponsabilità
Il corruzione della classe dirigente simbolo del caos politico ed economico in cui versa in Libano
La banca mondiale prosegue l'analisi del rischio massima che quella libanese sia nella top tre delle peggiori tre crisi economiche degli ultimi centocinquant'anni
Il sistema bancario ha fallito e il Paese un tempo noto come la Svizzera del Medioriente con un debito pubblico vicino al centottanta per cento del PIL
Rischia un secondo di fonte finanziaria dopo quello del marzo dello scorso anno
Negli ultimi due anni la lira libanesi apparse novantadue per cento del suo valore rispetto al dollaro americano mentre il reddito pro capite è sceso del quaranta per cento il tasso di disoccupazione è salito al quaranta per cento chi poteva permetterselo ha lasciato il Paese
Mentre quelli che rimangono affrontano la fame che le difficoltà di accesso ai beni di prima necessità secondo l'Osservatorio sui prezzi dell'Università americana di Beirut il costo degli alimenti è aumentato del settecento per cento negli ultimi due anni
Mentre gli stipendi sono bloccati ai valori di prima della crisi di conseguenza come riportato dall'Unicef
Più della metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà in un accesso sicuro all'acqua potabile
Nonostante questi dati un intervento del Fondo monetario internazionale che al momento è in stand-by dal luglio dello scorso anno per il rifiuto del Governo e della banca centrale libanesi
Di attuare le riforme richieste dal curatore speciale Francia Regno Unito e Stati Uniti
All'indomani dell'esplosione fu proprio il presidente francese Emmanuel Marco primo leader straniero a recarsi tra le macerie di Beirut per promettere massicci aiuti e chiedere alla politica libanese un nuovo patto per la ricostruzione del Paese
Ed è sempre opera del presidente francese macro la nuova conferenza internazionale sul Libano che si tiene nell'agenzia tenuta nella giornata del quattro agosto Adina del legame storico culturale che lega i due Paesi
Dietro l'attivismo francese vera volontà di di affermarsi come garante esterno del blocco filo occidentale in Libano
Questa l'analisi dell'ISPI intitolata l'implosione del Libano la ritrovata umane sul sito Iseppi on line punteggi
Pubblicata il tre agosto scorso seconda segnalazione sullo stesso tema qui siamo sul sito
De lo IAS Tiso telefono interazione di Roma la newsletter affari internazionali costretti analisi di Fabio Fusco intitolata Libardo un anno dopo nel dramma di uno Stato che non c'è
Niente bacchetta magica per il Libano questo l'ho messo subito in chiaro il nuovo Primo ministro designato Najib Mikati quando il ventisei luglio ha ricevuto l'incarico di formare un esecutivo dal presidente arguisce a un
Subentrando al dimissionario Saad Hariri
Il magnate e parlamentare libanese Najib Mikati e nei circoli di potere da tempo avendo ricoperto il ruolo di capo dell'esecutivo già due volte
La prima volta in qualità di premier ad interim all'indomani dell'assassinio di Rafik Hariri nel due mila cinque e di nuovo con pieni poteri nel due mila undici quando subentrò in altre sedi costa
Se assai rari per poi dimettersi e due anni più tardi ad un anno esatto dalla tragica esplosione del porto di Beirut quella prosegue l'analisi di affari internazionali con tutti
L'attuale stallo politico istituzionale iniziato nove mesi fa le dimissioni di Hassan via che ne erano scaturite e passando per il tentativo fallito di Hariri
Assume connotati paradossali
Questi altro non sono che la perfetta incarnazione delle contraddizioni del sistema di potere che non governa il Paese e si modella piuttosto sugli interessi la classe politica
Tre Morando si di proteggere ad ogni costo ad avere ricevuto l'arduo compito di risollevare il Libano da quella che è stata definita tra le più serie crisi globali della seconda metà dell'Ottocento
E oggi il secondo uomo più ricco del paese fratello del primo in classifica una marea mia se si contestualizzare il suo patrimonio del due virgola sette miliardi di dollari in un libro dalle registrazioni al più alto tasso di disuguaglianza
Nella regione allo stesso modo in cui i mercanti hanno salutato con favore la nomina di Hariri lo scorso ottobre
Anche la designazione dei mercati inizialmente risollevato il valore della lira libanese dopo il picco negativo registrato con le dimissioni di ieri
Tuttavia si tratta di titoli avevano interni che non rompono ANPAS politica che di nuovo si blocca sul nodo del ministero degli Interni ma soprattutto non cambiarla realtà quotidiana della popolazione la situazione è davvero critica nel Paese l'inflazione si attesta al novanta per cento dei prezzi dei beni alimentari sono entrate oltre duecentoventi per cento l'ultimo anno
Causando una drammatica contrazione di potere di acquisto dei cittadini
Di cui oltre il cinquanta per cento di povertà e spingendo addirittura gli stipendi delle forze armate sotto la linea della povertà
Il sistema sanitario al collasso e la penuria di farmaci riaccende i riflettori sul pianto il problema della totale dipendenza del Libano dalle importazioni
Sempre più insostenibili con una moneta che letteralmente vale poco più di zero dalla prospettiva di chi vive quotidianamente questa situazione
Le promesse del Primo ministro designato lasciano perplessi e disillusi
A farla d'altronde anche lo stesso Mikati che nell'ottobre del mese non era stato accusato assieme una banca libanesi deve Rizzato guadagni illeciti soppressi nel per abitazioni sussidiate dalla banca centrale
Questo in un Paese in cui la corruzione ma cento dalla contestazione popolare iniziata nel due mila diciannove che ironia della sorte avuto tre principali epicentri proprio la città natale di Mika Tripoli
Mikati è un perfetto esemplare del sistema politico contro cui si stanno mobilitando i cittadini libanesi da quasi due anni il piccolo sua negligenza criminale responsabili della peggiore crisi
Del Paese dal conflitto civile nonché di quanto accaduto lo scorso anno al porto di Beirut
Il nuovo premier designato Mikati appunto secondo molti è l'emblema tutto ciò che non va nel Paese incarnando il clientelismo la corruzione e la diseguaglianza esasperata che attanaglia il Paese
Messa in questi termini la tentazione di demonizzare il singolo premier designato ritorno assorbe magari tant'è che non sono indicati i neri e i media il problema del libero
Quello che sta divorando il Paese prosegue l'analisi è l'intero sistema di potere clientelismo che si riproduce dalla fine della guerra civile favo citando ogni risorsa pubblica e opportunità per un reale cambiamento strutturale esistenti
E di cui questi personaggi non rappresentano che Omero ingranaggi
A un anno dalla tragedia del porto di Beirut in Francia si tiene una conferenza internazionale di aiuti la seconda dallo scoppio delle due mila settecento tonnellate di ammoniti quel quattro agosto due mila venti dal porto di Beirut
L'obiettivo della conferenza dei donatori rimane lo stesso raccogliere risorse che possano alleviare la drammatica situazione Paesi
E condizioni per l'accesso ai prestiti pure restano immutati formazione di un governo in grado di attuare le riforme necessarie per risollevare il Paese
La scorsa settimana nel tentativo di fare pressione sulla classe politica libanese l'Unione europea ha ufficialmente adottato framework legale per disporre sanzioni contro coloro i quali mettono in pericolo la democrazia lo stato detto in Libano
Senza però implementarle alcuna per il momento
Prima dell'Unione Europea Gianni saggiamente non posso dure sanzioni contro i membri del partito e sport e sopra passive
Leader del partito sui patriottico movimenti nonché genero del presidente alone tuttavia simili pressioni che comunque non si sono mai tradotto in una più netta rottura con un regime libanese
Non hanno portato ad oggi risultati significativi
Mentre la comunità internazionale si interroga su come riconciliare la paradossale necessita di interloquire come Governo funzionante e al tempo stesso astenersi dal finanziere quanti hanno ridotto il Libano la situazione attuale il Paese aspetto ancora che sia fatta giustizia
L'attendono le famiglie delle duecentoundici persone rimaste uccise nell'esplosione del porto di Beirut in vittime delle loro stesse nell'osservazione dalla giustizia praticate dall'autorità libanesi ma soprattutto attendono giustizia i cittadini libanesi tutti che quotidianamente resistono a uno Stato che se non c'è a una classe politica corrotta che si ricicla e si rafforza nella cronicizzazione della crisi
Questa è un'analisi di Flavia Fusco per affari internazionali punto it Newsletter dello Yangtze intitolata Libano un anno dopo il tram di uno Stato che non c'è
Pubblicata il tre agosto scorso termina qui la puntata di oggi dell'assegno di geopolitica di sabato sette agosto due mila ventuno vi ricordiamo che questa puntate tutte le precedenti potrei trovarmi in una sul nostro sito internet radio radicale punto detti
Un saluto da Lorenzo