Tra gli argomenti discussi: Rassegna Stampa.
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giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Cari amici di Radio radicale benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa sono le sette e trentasette di mercoledì diciotto agosto la Crisafulli Ana ancora al centro delle pagine dei quotidiani italiani le promesse dei talebani al mondo dopo la presa del regime niente vendette
E e né burqa le donne potranno
Andare all'università ma tutti devono sottostare alla sharia amnistia per i nemici e stop alla produzione
Di oppio il volto moderato con cui si presenta il nuovo emirato ieri intervistato da una donna la televisione afgana per bocca della portavoce dei
Dei talebani il volto moderato dicevo non convince l'Occidente che ora punta sulla accoglienza dei profughi
Il ponte aereo sarà aperto fino al trentuno agosto per i rimpatri
Di tutti gli stranieri su sulla base di un accordo che gli americani hanno fatto con il regime dei talebani
EBay viene però e ancora sotto accusa in negli Stati Uniti critiche dai repubblicani ma anche dalla fronte liberal
E lau è che cosa fa apre al dialogo con il con i talebani Russia e Cina pronte al riconoscimento del regime più prudenti però però la le cancellerie
Dei singoli Paesi europei Draghi chiede un piano di cooperazione del G venti che gestisca la crisi l'Europa dice sarà all'altezza del suo compito e le forze politiche si dividono tra chi come Enrico letta invocava accoglienza umanitaria e chi come Salvini tira il freno
Ci sono molte interviste che leggeremo sui quotidiani italiani
Questo il diciamo il Bilancio della crisi afgana poi parleremo anche dello scontro sulla green passa nelle mense aziendali la linea dura del sindacato il Governo dicono
Le confederazioni faccia una legge incombe la minaccia di uno sciopero
Le regole incerte delle scuole per la riapertura di settembre fanno discutere ieri cinquantaquattro morti cinque mila duecentosettantatré contagi il tasso di positività ascende al due virgola tre
Per cento ma parleremo anche
Della
Eutanasia la la la la aggiunge Vento del referendum sulle cinquecento mila firme c'è un'intervista a Marco Cappato sulla Repubblica
E parleremo anche delle candidature per le amministrative di Milano e di Roma da ultimo torna la crescita in Europa il PIL al più due in giugno l'Italia tira la volata
E ancora class action dei sindacati contro il contratto per i writer siglato da una sigla col le aziende del della consegna a casa questo il
Sommario della nostra giornata e adesso vediamo i titoli dei principali quotidiani promesse da talebani è il titolo della Stampa il governo afgano diritti alle donne ma rispettando la sharia
Talebani promesse paura il Corriere della Sera niente vendette burqa le donne all'università ma avvertono tutti devono sottostare alla legge islamica la Repubblica salvare i i profughi e le donne decine di migliaia in fuga l'Europa si mobilità Draghi i nostri caduti sono stati eroi il G venti gestisca questa emergenza
Il giornale Berlusconi in accettabile l'assegnazione dell'Occidente Kabul in mano ai talebani
Avvenire promesse da talebani niente vendetta amnistia diritti per le donne lotta alla droga tutto sotto la sharia
Le attiviste non credono agli annunci e temono per la propria sorte il Messaggero Draghi i nostri caduti sono eroi il premier asse con Merkel UE e G venti garantiranno accoglienza ai profughi
E
Sicurezza il domani Draghi insegue Merkel le macro un per dare un ruolo all'Italia nella crisi e poi il mattino la UE trattare con i talebani in Afghanistan dialogo per evitare disastro umanitario rischio terrorismo la NATO isolare gli estremismi
Il fatto quotidiano i talebani fanno i democristiani la prima conferenza stampa
Da moderati il Riformista Afghanistan niente scuse subito corridoi umanitari l'appello della Chiesa c'è un articolo di monsignor Vincenzo Paglia
Il manifesto il grande gioco
Fine della guerra amnistia per i governativi e persino un pensiero per il ruolo alle donne nel tentativo di rassicurare la popolazione e la comunità internazionale i talebani saltano dal campo di battaglia a quello della comunicazione istituzionale e Kabul
Resta sola
Il Sole ventiquattro Ore borse fredde sulla crisi afgana pesano di più colpi d'e inflazione
E poi ancora abbiamo la ha ragione proteggerli Afghanistan dopo la Siria e l'editoriale di Fulvio Giuliani
E il tempo invece apre sulla
Sull'Remo fuori fuorilegge nel viterbese lo Stato in ginocchio in migliaia fregandosene del virus la verità
Arriva la minaccia della terza dose la falsa sicurezza indotta da lasciapassare
E poi il dubbio
I sindacati sindaci pronti ad accogliere i profughi afgani ma Salvini dice no
Il Milano Finanza rebus ripresa per le borse
Il calo dei consumi piega Wall Street e da ultimo il foglio la Teoria del vuoto afgano e l'Europa è il titolo dell'editoriale di Claudio Cerasa direttore del Foglio mai in edicola
Anche panorama gli imbucati della vaccinazione questo il titolo della sua copertina e adesso entriamo nel cuore della crisi ci porta la stampa oggi con il reportage
Da Kabul
Di Giordano stabile che veramente scrive da Beirut ma comunque ci dà un quadro abbastanza esaustivo di quella che la situazione
Della della crisi afgana finora era noto solo per il suo nome di battaglia disabili Luca Munari leader e i comunicati
Che rivendicavano attacchi e stragi di invasioni ieri il portavoce dei talebani lo avete visto ieri nelle televisioni
Che è apparso in conferenza stampa a Kabul e ha risposto anche alle domande di una giornalista velata ma non troppo nel suo elegante Iab impensabile vent'anni fa
è il volto nuovo del secondo emirato islamico dell'Afghanistan o almeno quello
Che vuole mostrare
Mai d'ha usato toni moderati ha spiegato che i talebani non vogliono più guerre civili ma legge e ordine ha precisato che violenze irruzioni nelle case sono opere di banditi e non dei combattenti islamici
Orgogliosi di aver cacciato le truppe straniere
Ma anche determinati a far sì che nessuno usi mai più il Paese per organizzare attacchi terroristici ha promesso di rispettare i diritti delle donne pur in una cornice musulmana e permettere loro di studiare lavorare negli ospedali
E ovunque siano necessarie e poi anche annunciato
Un menu Amnistia che riguarderà tutti quelli che hanno collaborato con gli americani e persino i soldati che hanno combattuto contro di noi cioè le odiate forse speciali e un governo inclusivo la guerra infinita sono tutti perdonati
Mai de parlava mentre a pochi chilometri
Alla reo porto Hamid Karzai i giganteschi Jett data l'asporto americano
Ci diciassette continuavano a portar via migliaia di occidentali e afgani in fuga attorno allo scalo ci sono oltre tre mila soldati americani e la priorità e evitare ogni incidente anche perché
Per conquistare un principio di legittimità a livello internazionale Lario porto è rimasto ovviamente aperto sembra questo il primo obiettivo della leadership talebana ieri è tornato da Doha
In Qatar il capo politico il numero due del movimento Abdul Gani
Badare al cinquantatré anni ve ne avevamo parlato ieri
Era quello che era fuggito pollo in moto con il Mullah Omar è stato scarcerato dagli Stati Uniti è diventato uno dei riferimenti del movimento talebano in questa trattativa
Si è diretto non a Kabul ma a Kandahar roccaforte storica del gruppo C IG realista
Fondato qui dal Mullah Romario dallo stesso barra dar è una cinquantina di allievi della scuola coranica a Kandahar erano attesi
Da Chetta in Pakistan anche i principali esponenti del Consiglio della sciura l'organo supremo del movimento e soprattutto il numero uno l'emiro
Hai battuto la
A Kuhn dazi sarda sessant'anni prudentissimo perché ha visto il suo predecessore
ACTAR Mansour fulminato da un drone nel maggio del due mila e sedici gli USA hanno dato la caccia anche a lui fino al mille fino al due mila diciotto quando sono cominciati i negoziati per il ritiro della NATO
A Kandahar scrive ancora la stampa si deciderà la struttura del nuove mirato e il ruolo di Baroda che ha guadagnato il nome e prestigio nella gestione dei negoziati con gli americani
Ha ottenuto il ritiro della NATO al prezzo di sole promesse e permesso all'ala militare guidata dal figlio del Mullah Omar Mohammed degli a cubo di prendersi il Paese con uno sforzo minimo di fronte a un governo e a forze armate
In liquefazione senza la protezione occidentale adesso Abba radar aspetta una carica depurata le capitali occidentali fanno il tifo per lui ma anche Russia e Cina due paesi che ha visitato l'anno scorso e un mese fa
Dice eruttò scrive ancora la stampa l'impronta di barra darsi vedi in questi primi due giorni al potere dopo alcune ore di anarchia tabulè torna a Kabul è tornata la calma non ci sono notizie di abusi massicci ieri un gruppo di donne anche queste le abbiamo viste in televisione
A protestato con cartelli che chiedevano il rispetto dei loro diritti davanti ai miliziani in turbante interdetti ma tranquilli
Uno dei dirigenti arrivati a Kabul
E Mulas a Mangani ha parlato subito di amnistia generale poi confermata dal portavoce in tv questo è il quadro della giornata di ieri così come ce lo racconta Giordano stabile
Della stampa e mi pare che riassuma un po'i primi passi del governo afgano seconda questione il rimpatrio dei profughi
Sempre la stampa ci dà conto che c'è un accordo tra gli USA e i talebani per tenere aperto
La reo porto fino al trentuno agosto e il piano di evacuazione si dovrebbe chiudere
In quella in quella data Lario porto di Kabul e operativo e nessuna azione ostile è stata registrata da parte di talebani
Con un dispaccio delle dieci del mattino negli Stati Uniti le autorità di Washington hanno aggiornato sullo stato di agibilità dello scalo Hamid Karzai
Dopo la ripresa a singhiozzo delle operazioni dovute a disordini e incidenti dei giorni scorsi scrive
Ancora Francesco Semprini sulla stampa la Casa Bianca ha riferito che lunedì sono state evacuate oltre settecento persone
Compresi c'è centocinquanta cittadini americani mentre ieri erano in partenza
Altri volti con connazionali e personale dell'ambasciata USA il Pentagono ha voluto invece fugare ogni dubbio su azioni ostili da parte dei talebani alla reo porto stesso
Che rimane presidiato dalle migliaia di militari stranieri giunti nella capitale gli usi gli USA pensano di poter evacuare da cinque mila a nove mila persone al giorno dallo scalo dove ci sono circa tre mila e cinquecento soldati
Questo fino come vi dicevo fino al trentuno agosto questo è il le cronache dalla dal campo per così dire anche la Repubblica ci dà qualche approfondimento sulla sullo stato della della situazione in in in Afghanistan dove tuttavia ovviamente la grande preoccupazione riguarda soprattutto la il rispetto dei diritti civili non tanto di fronte alle telecamere che raccontano delle proteste delle donne quanto nelle province
Dove purtroppo la sharia si accompagna con la dimensione tribale della società afgana e qui c'è una racconto una testimonianza che viene appunto da Herat
Ce ne parla Pier Luigi Bussi a pagina tre di una giovane che ventottenne fa Lima intervistata
Da dal giornalista de la Repubblica che dice che sono cominciati
Altri tipi di Censimento emissari del gruppo hanno intrapreso un'attività capillare per identificare tutte le donne single ove deve ove dove tra i sedici e i quarantacinque anni
Che questo sia vero o no va appurato e questo è uno dei primi impegni della comunità internazionale perché è chiaro che questa una una una iniziativa di questo tipo contraddice tutte le aperture verbali fatte dai talebani e dimostra che un regime oscuro ha già individuato il suo bersaglio nelle donne
Lo si percepisce scrive Pier Luigi Bussi anche dal fatto che in centro a Herat le donne hanno ricominciato a indossare il burqa insomma un arretramento evidente che preoccupa e in qualche modo induce a diffidare delle promesse delle dei talebani ci sono costoro se lo chiede Lorenzo Cremonesi interessante per chi volesse approfondire la storia di questa
Di questo gruppo di
Studenti delle scuole coraniche che nascono in genere scrive cremonesi a pagina tre sul Corriere della Sera da famiglia clandestinamente religiosi e sono il fior fiore del mondo pashtun alle lettini a maggiore del
Dell'Afghanistan
Radicato tra l'Afghanistan sudorientale e le zone tribali del Pakistan settentrionali e il Kashmir conteso dall'India sono studenti delle scuole religiose islamiche cresciute sin dagli anni Settanta nel Pakistan conservatore finanziate
In buona parte dall'Arabia Saudita e legate alle tradizioni
Di pensiero del wahabismo sunnita
Teso alla ricerca della purezza originaria dell'Isla ma questo lo sappiamo però Cremonesi ci diceva un ci fa un parallelo molto interessante di come e cambiato il il movimento dei talebani dice quando noi giornalisti ci recammo
Nel mille novecentonovanta sei novantasette insomma la fine degli anni Novanta
A Kabul fumo prima
Ho poi fermati se non arrestati brevemente dalle loro pattuglie della moralità che vietavano qualsiasi riproduzioni un'immagine del corpo umano in nome di una rigorosa interpretazione del Corano i loro combattenti
Giocano oggi invece con i cellulari
Scambiandosi invidio e immagini alla conferenza stampa ieri erano ben contenti di farsi riprendere e persino risponderà giornaliste donne davanti alle decantate le Camere che cos'è cambiato dice si chiede che Cremonesi anche questa è una tattica difficile pensarlo si risponde
Come del resto è evidente la nuova attenzione ai rapporti internazionali mi Metodi e nello stile i talebani appaiono molto cambiati sarebbe strano il contrario visto tra l'altro
Che la presenza della coalizione occidentale ha impresso
Una crescita strabiliante le città e alle infrastrutture principali
Kabul Duemila era un cumulo di macerie oggi una città con palazzi di compagnie straniere banche centri commerciali Hotel negozi di informatica segnate bene questo questa fotografia di Kabul perché quando
Sì dice
Che la democrazia non si esporta
Con la forza e che questa tentazione di esportare la democrazia e il appartiene al velleitarismo occidentale no ricordiamoci quello che ci dice qui Cremonesi Kabul nel due mila era
Un cumulo di macerie oggi è una città con palazzi di compagnie straniere banche centri commerciali Hotel negozi di informatica forse forse la democrazia importata qualcosa ha prodotto però i talebani dice ancora
Cremonesi in qualche modo ridimensionando le aspettative di un cambiamento che riguardi la cultura i talebani promettevano di porre fine alla frammentazione terrificante della guerra civile interna erano uomini primitivi contadini con le Honda centoventicinque il kalashnikov a tracolla che imponevano il burqa
Punito dalla dal l'adulterio con la lapidazione
I ladri avevano gli arti amputati le esecuzioni in piazza erano all'ordine del giorno
Si dicevano religiosi ma neppure conoscevano l'arabo per leggere il Corano e adattavano legislativi Ca'ad ancestrali tradizioni tribali
Si finanziavano coltivando l'oppio ma il pull a Roma il Mullah Omar fu persino pronto ad azzerarne la produzione per il riconoscimento da parte della comunità internazionale e quando nel dicembre del novantanove
I gruppi estremisti Cascini lì dirottare uno su Kandahar il un volo delle linea de aerei indiane furono ancora i talebani specie il loro ministro degli Esteri muta Khalil
A mediare la liberazione di passeggeri magari ora ci ascolterete disse bussò Washington e al Palazzo di Vetro al miglior non trovo risposta pochi mesi dopo vennero minati Buddha
Ma ancora nessuno gli avrebbe mai disturbati se non avessero deciso di accogliere Al Qaeda nel loro paese questa la la il racconto contraddittorio evidentemente perché qui il percorso di questo movimento e segna un po'le contraddizioni
Dello sviluppo in un Paese tribale evidentemente quale sarà l'approdo
E l'interrogativo
Perché oggi si chiedono tutte le cancellerie occidentali e e soprattutto la coscienza di un Occidente che ha rinunciato a sostenere il popolo afgano nel momento più cruciale in questa transizione e e oggi non sa se il Paese andrà avanti progrediva sulla strada di questa democrazia importata fragile piena di contraddizioni ma che ha cambiato i costumi e il livello di benessere
Di un popolo o piuttosto ripiomba era nella nell'orrore di un regime tribale che ovviamente offende la coscienza dei valori occidentali
Questo questo per Lorenzo Cremonesi A pagina
A pagina tre sul Corriere della Sera c'è un'intervista molto importante e un'intervista Emma Bonino sullo foglio che voglio leggere mi subito perché Emma Bonino si muove un po'in dissonanza con una certa retorica corrente che è scattata subito di fronte al ritiro americano ci ha visto molti leader occidentali soprattutto a sinistra
Rinnegare Larry negare confermare il giudizio negativo sulle ragioni della
Del del dell'impegno nella missione afgana salvo poi considerare quello che sta accadendo un orrore una posizione contraddittoria la Bonino invece ha sempre sostenuto
La necessità dell'intervento militare in Afghanistan e non se ne vergogna e lo dice alla foglio che la intervista quando si trattò di andare in Afghanistan a combattere accanto agli americani lei la definì una guerra utile
Ancora a distanza di lustri le danno dell'accanita Filottrano etica e le rimproverano di aver ostentato l'interventismo americano a mo'di clava eppure non mi sono pentita fatto delle mie posizioni
Nonostante quel che sta accadendo in Afghanistan sia una delle più grandi débâcle della storia degli Stati Uniti il segnale di un disinteresse americano mai irreversibile sullo scacchiere internazionale racconta l'ex ministro degli Esteri
Emma Bonino al foglio che l'ha intervistato
A pagina in prima pagina e ovviamente prosegue all'interno
Nel due mila tredici inviata in Medio Oriente per conto dell'Unione Europea la Bonino provoco più di qualche sommovimento nella sinistra pacifista
A oltranza perché disse in linea teorica la democrazia si può esportare
Anche se mi riferivo all'idea di facilitare un processo che si sarebbe dovuto sostenere da sé non certo la vendita di un prodotto import export puntualizza al telefono
Era la ventata di libertà che gli Stati Uniti volevano spandere nel mondo non occidentale
Non latte uniscono richiede Luca Roberto le dichiarazioni di Baj delle per cui l'unico interesse dell'America ora come ora e la salvaguardia degli americani
Che l'obiettivo raggiunto dice il presidente di quel conflitto era solo eradicare il terrorismo islamista sono stata all'epoca delle elezioni dello scorso novembre dice Emma Bonino
Uno dei pochi ad ammonire che la vittoria di Bayer non ci avrebbe riportati indietro nel tempo nonostante ci augura stimo tutti la sconfitta di Trump
I letti i motivi dell'America is back non significava affatto che gli americani avrebbero rivolto di nuovo
La loro attenzione nei confronti dell'Europa e del Medioriente
Fa parte di un disinteresse crescente maturato a partire da Obama per esempio nel teatro di guerra iracheno e chi ha volto sempre maggiormente lo sguardo all'area del Pacifico con la Cina come nuovo antagonista principale certo ci si aspettava almeno che rispetto all'epoca precedente la nuova amministrazione avesse competenze relazioni migliori oltre a essere ben predisposta nei confronti dell'Europa
Ma con il disimpegno in Afghanistan la sua immagine a livello mondiale e ormai ampiamente compromessa
Visto che per l'approssimazione dimostrata dall'intelligenza e dallo stesso Pentagono rappresenta una sorta di Caporetto del fronte USA NATO
Si tratta insiste Bonino di un segnale di debolezza di cui è difficile predire l'evoluzione anche se è molto probabile che questa riluttanza degli Stati Uniti ad assumere una leadership mondiale
Insieme al ruolo sempre meno decisivo assunto dall'Alleanza atlantica
Finiscano per agevolare altri fattori altri attori presenti sullo scacchiere geopolitico
In queste ore l'Afghanistan dei talebani è già entrato a far parte del fronte alternativo insieme a Cina Russia e Turchia sinceramente pur con tutti i limiti io preferisco rimanere saldamente dalla parte delle democrazie occidentali
Se anche da dire che in questi anni di vacanza dal ruolo di gendarme del mondo non è che l'Unione europea abbia supplito all'assenza di una guida per l'Occidente le fanno stare Luca Roberto edema morivo risponde credo che questa crisi sia l'ennesima occasione sprecata da un'Europa
Che riesce a decidere sempre e solo ognuno per sé altro che autonomia strategica in realtà con la debolezza di Germania e Francia alle prese con le elezioni in Italia avrebbe le carte in regola per assumere un ruolo da protagonista protagonista anche se nel dibattito pubblico del nostro Paese è difficile cogliere letture che vadano oltre la semplificazione della guerra sbagliata sempre e il caso
Tra gli altri del segretario del PD Enrico Letta che le parole di Gino Strada le appone ormai come un manifesto programmatico condivide
Un conto è la politica un altro il lavoro lodevole delle organizzazioni umanitarie non riuscire a distinguerle significa certificare il fallimento delle soluzioni che la politica deve offrire dice Emma Bonino con grande lucidità ed Ernesto analizzare l'intervento in guerra del due mila uno con gli occhi di oggi lo trovo piuttosto bizzarro risponde pazientemente la storica leader radicale
La disturbiamo per un'ultima curiosità ritiene che la nuova postura degli USA sia una parentesi della storia o che invece le immagini delle persone incollate ai carrelli degli aerei segnino il tradimento di Fini Tivo
Nei confronti delle loro aspirazioni alla libertà
Resto convinta dice Emma Bonino che la struttura internazionale di Baj Del che la statura chiedo scusa internazionale di By the end dopo un'evacuazione così confusa e ti mette a rischio migliaia di collaboratori afgani resterà macchiata per molti anni a venire quel che sarà dopo non lo sa nessuno
E purtroppo l'analisi di Emma Bonino e molto lucida ed è molto amara su quanto e accaduto
In questi giorni
Come vi dicevo le forze politiche sono divise la UE apre al dialogo con i talebani Russia e Cina
Sono pronti al riconoscimento del regime Draghi chiede un piano di cooperazione del G venti che gestisca la crisi
E invece il dibattito politico in Italia come vedremo come vedremo trova luoghi comuni divisioni e contrapposizioni che raccontano normalmente la la la una c'è un certo livello della nostra dialettica della politica nazionale
Però come vi ho detto c'è questo segnale da parte della UE per
Per bocca del
Affascina quattro la stampa per Bocca di Joseph Borra con franchezza il l'Alto rappresentante della politica estera rompe
Un il silenzio e dice di talebana all'ho vinto e dobbiamo parlarci lo dice al termine di un Consiglio straordinario dei ministri UE al quale ha partecipato dalla Farnesina anche Luigi Di Maio rientrato
In a Roma
Borrelli insiste sul dovere di parlare con i talebani senza arrivare al riconoscimento almeno per ora spiega una fonte europea questo dialogo ancora tutto da mettere in piedi serve come l'EPA leva per poter insistere sulle cose che più ci stanno a cuore i diritti
C'è poi un punto strategico l'Europa non vuole farsi trovare impreparato davanti e movimenti di Cina e Russia
Fuori dalla UE nelle cancellerie si agitano in molti tra questi c'è Boris Johnson dice
La stampa che ha telefonato al premier pachistano
Cannes interlocutore attivo nelle manovre afgane lasciando trapelare un possibile riconoscimento dell'origine ma dipenderà dal rispetto dei diritti umani gli Stati Uniti si muovono nello stesso campo seppur con qualche imbarazzo visto che ieri emerso che Giuba i della luglio ignorò i rapporti della CIA sul disastro del governo afgano ora Washington ammette il dialogo con i talebani sulla gestione dell'aeroporto di Kabul sul riconoscimento diplomatico e presto
Poi ovviamente ci sono
Sullo scacchiere mediorientale Turchia e Qatar
E fra le potenze mondiali Russia e Cina ma adesso è la Turchia a da aspirare un un ha un ruolo importante a Kabul ha proposto di inviare i suoi soldati a protezione della reo porto
E aperto subito un dialogo con i nuovi governanti illum come un governo islamico moderato ideale per il presidente Erdogan che in Asia centrale ha già uno stretto alleato nel Pakistan
Poi c'è la Russia decisa però a sfruttare la débâcle americana ieri il ministero il ministro degli Esteri ha ha rimarcato che la situazione a Kabul si sta stabilizzando mentre l'ambasciatore russo
A incontrato delegati dell'emirato e assicurato che i militanti vogliono garantire la sicurezza della popolazione
La Cina ha raccolto un mese fa il capo politico talebano e punta a costruire un tratto della via della seta attraverso la valle diva Arbuckle ma soprattutto a mettere le mani su terre rare minerali di ferro e rame per un valore stile stimato di novecentottanta miliardi di dollari
E persino l'Iran ovviamente che guida il fronte sciita ostile agli estremisti sunniti sembra compiacersi della vittoria dei talebani questo il quadro internazionale
C'è come vi dicevo la presa di posizione del premier Draghi fieri si è fatto intervistare dal TG due e a in qualche modo fatto sentire la voce dell'Europa
I nostri caduti ha detto in Afghanistan in Afghanistan sono eroi ci racconta Marco Galluzzo sul Corriere della Sera a pagina quattro e questo nonostante l'epilogo della missione internazionale nonostante la ripresa del potere da parte dei talebani
E la sconfitta cocente per l'Occidente
Con queste parole inizia l'intervista al TG uno chiedo scusa del Presidente del Consiglio
Questo il tema il tempo di un bilancio di questi ultimi venti anni di intervento militare ha sottolineato il premier
Ma soprattutto il momento di tracciare il futuro magari in sede di Jim venti quindi in autunno in Italia insieme ad altri attori internazionali
Dalla Cina alla Russia dalla Turchia l'Arabia Saudita
E si dice convinto che l'UE sarà all'altezza sui temi dell'accoglienza e della sicurezza naturalmente ringrazia i militari
E rivolge un messaggio alle famiglie di cinquantaquattro caduti perduti dall'Italia nel corso di questi vent'anni settecento feriti questo il bilancio assicura che l'opera di rimpatrio dei diplomatici continuerà e anche dei collaboratori afgani
E poi dice ricordiamoci che la guerra in Afghanistan e la prima risposta degli Stati Uniti all'attentato delle Torri alle Torri Gemelle quindi il bilancio che noi traiamo non è un bilancio sul solo sulla guerra in Afghanistan e il bilancio di questi ultimi vent'anni e del ruolo che l'Occidente ha avuto in tutto il mondo arabo
Ma forse ancora più importante che guardare al passato e discutere di bilance tracciare il futuro
Draghi avuto una telefonata con la Merkel finora l'Europa nel suo insieme ha giocato un ruolo delicato sicuramente insufficiente in proiezione futura secondo Draghi qualcosa potrà cambiare abbiamo soprattutto parlato ho detto
Delle operazioni di evacuazione della rapporto di Kabul ma abbiamo iniziato a tratteggiare quelle che saranno le linee fondamentali della cooperazione a livello europeo
E qui e fin qui diciamo ovvio raccontato un po'il quadro del delle prese di posizioni delle cancellerie europee
Naturalmente a fronte di questo quadro cioè quello politico nazionale dove si registrano ieri si registrava la sa di posizione con lui vi ricorderò così ricordo di Enrico Letta che aveva detto accogliamo facciamo una grande mobilitazione nazionale per i profughi a quella presa di posizione
Sì oppone in qualche modo frena Salvini
Perché non vuole che la crisi afgana apra la posta apporta ingressi incontrollati in Italia abbiamo già raccolto trentacinque mila clandestini gli altri paesi UE facciano la loro parte e la solita retorica
Del leghista poi c'è Berlusconi che parla diffusamente ieri interviene e in assoluta distinzione dalle posizioni di Salvini mi pare almeno dal cogliere gli accenti del suo intervento indice
Delle cose molto molto significative la rassegnazione di fronte a quello che sta accadendo a Kabul e inaccettabile
L'occidente l'Europa è anche l'italiano dei doveri ai quali non possiamo sottrarci senza venire meno i valori e i principi sui quali si fonda la nostra stessa idea di civiltà di libertà di dignità della persona
Dice Berlusconi vedere un popolo al quale avevamo promesso la libertà ricadere nelle mani di un regime oscurantista violente fanatico
Provoca una stretta al cuore vedere un Paese strategico per gli equilibri dell'intera Asia cadere sotto la sfera di influenza dell'integralismo islamico oggi una grave minaccia per i nostri stessi interessi e per la nostra sicurezza quello che accade in Afghanistan ci riguarda due volte come uomini liberi come responsabili
Politici dell'Occidente e dell'Europa l'incapacità della UE di esercitare un ruolo politico militare efficace che implicherebbe quella politica estera e di difesa comune e quell'esercito europeo
Tante volte invocato emerge ancora una volta dice Berlusconi in questa vicenda ora l'unica strada è quella della diplomazia
Del soccorso umanitario a chi vuole lasciare quel martoriato paese ma diplomazia conclude non significa accettazione passiva della vittoria dei nemici della libertà
Questa la la la la le frasi di Berlusconi c'è anche Marta Mara Carfagna sul sulla Repubblica intervistata a pagina sette
In cui che prende anche essa anche lei le distanze un po'da Salvini dice chi cerca polemiche nell'incendio di una crisi inaspettato e sconvolgente come questa
Da una parte e dall'altra dimostra solo scarso senso della realtà e dei doveri della politica quindi molto forte molto dura nei confronti di Salvini ovviamente il questo dibattito
Viene
Sì sì diciamo si sviluppa a livello internazionale rispetto alle conseguenze
Che quanto è accaduto produrrà e poi i si apre anche rispetto al giudizio complessivo di questi vent'anni che emerge dalle dagli accenti delle forze politiche vediamo prima l'analisi delle dei costi che analisti ma prima di leggo l'intervista che affatto
L'ambasciatore pachistano che importante perché il Pakistan è un elemento di stabilizzazione in quell'area e la Pastore pachistano dice
Con un governo inclusivo si esce da questa situazione e lo dice a alla Repubblica a pagina nove intervistato da Francesca Ferri
Il Pakistan vuole vedere un Afghanistan democratico e funzionale dove i diritti umani sono protetti e ci siano reali
Possibilità di sviluppo per la popolazione popolazione sono obiettivi comuni a molti Paesi per questo abbiamo facilitato il dialogo tra i talebani gli Stati Uniti che poi ha portato gli accordi di Doha
Quello chi a cui auspichiamo che si arrivi ora un processo di riconciliazione nazionale queste le dichiarazioni
Dell'ambasciatore
Preoccupato dei diritti umani e questo ci fa piacere sarebbe anche interessante sapere che fine hanno fatto i genitori di quella ragazza
Strangolata probabilmente in Italia che si sono rifugiati in Pakistan di cui non abbiamo ancora notizie però diciamo le parole almeno dovrebbero avere un senso poi ci sono delle analisi
Le analisi di di cosiddetti analisti ce ne sono diverse c'è quella di Michael Walzer il grande filosofo politico
Che intervistato dalla Stampa che dice per molti anni ho sostenuto che la missione avrebbe dovuto essere concentrata sull'antiterrorismo non sulla controguerriglia alla e sulla costruzione di una nazione questo dice valzer la guerra giusta è stata seguita da un'occupazione ignorante e inefficace quindi mi chiede vi Liliana ammazzi all'errore è stato trasformare una missione antiterrorismo nella costruzione di una nazione
Io non sono del tutto contrario al National Building se interviene in un paese siamo stati coinvolti in Afghanistan a lungo rivaleggiando con la Russia che aveva cercato di costruire la sua versione di Stato occidentale comunista funzionante
Ci siamo posti a loro sforzi e siamo finiti nella stessa situazione
Senza sapere come fare senza conoscere le tradizioni locali avremmo potuto cercare di creare un governo federale dato che le divisioni tribali sembrano così profonde forse un governo centrale era
Destinato a fallire sin dall'inizio abbiamo fatto molti errori ritirarsi giusto la decisione di lasciare giusta ma eseguita male questo il pensiero di Michael valzer poi c'è
Intervistato dal Corriere della Sera vi chiedo scusa non dalla stampa poi c'è invece l'intervista che fa la stampa a Moses
Halim politologo anche anche lui
Il che dice mi viene in mente il numero settecentosettantotto miliardi di dollari dice a Paolo Mastrolilli che lo intervista a New York
E il bilancio del Pentagono il più ricco del mondo vuol dire che con tutto il loro denaro la tecnologia e l'esperienza
Gli USA in vent'anni non sono riusciti a contenere un gruppo insurrezionale senza l'appoggio di grandi potenze l'addestramento alle armi della NATO ciò da molte lezioni per vincere non bastano tecnologie risorse
Speriamo che gli USA imparino da questa catastrofe
Allora gli chiede decisione giusta quella del ritiro ma esecuzione sbagliata si lo impone molto l'accento su questo aspetto catastrofica dice
Moises Naim
Poche settimane fa by the l'aveva detto che non avremmo rivisto le immagini di Saigon e infatti è stato peggio certamente non c'era un piano chiaro di attuazione
Ciò dipende molto da come si prendono le decisioni militari come funziona il Pentagono il peso di lobbisti interessi il risultato il terribile
Non solo per gli afgani ma per il mondo perché spinge a sfidare gli USA la tentazione per tutti gli avventurieri geopolitici del mondo già visti e non è ora molto più forte la superpotenza più ricca e grande si può sfidare e vincere
Quindi gli chiede ancora Paolo Mastrolilli gli alleati non si fiderà hanno più degli USA
E il rispetto per la capacità tecnologica degli USA e come prendono le decisioni verrà messo in discussione lo è già messo in discussione e basta vedere le dichiarazioni di Emma Bonino per capirlo
Il mondo dovrà decidere se vuole la leadership americana con tutti i suoi difetti oppure
Preferisce che la potenza centrale del mondo sia un Paese totalitario e autoritario come la Cina sotto c'è la storia più grande dei nostri tempi la rivalità tra Washington e Pechino ci sarebbe anche la prova del Rebbe da dire ma evidentemente e l'Europa una incompiuta che a cui non viene dato il al momento il peso il credito per interporsi concretamente all'interno di processi così così compressi poi c'è la Repubblica che intervista a pagina cinque Ahmed Rashid chi è Ahmed Rashid uno scrittore importante che ha scritto questo libro già vent'anni fa talebani che è diventato un bestseller planetario
E lui dice
Dice usciti di scena gli Stati Uniti quali altri Paesi hanno mezzi per fare pressione sui talebani dice una cosa molto importante
Perché lui conosce bene i talebani dice vuole una risposta sincera nessuno il Pakistan ha certamente un ruolo da giocare perché lo ha da sempre in Afghanistan in particolare con i talebani
Ma non parlerei di mezzi di pressioni talebani sono economicamente indipendenti hanno guadagnato milioni di dollari grazie al commercio dell'oppio allo sfruttamento delle miniere di minerali e alle tasse imposte sulla coltivazione
Di beni alimentari e oppio non hanno bisogno di soldi che vengono dal resto del mondo per sopravvivere
Ma ne hanno bisogno gli chiede Francesca Ferri che lo intervista per far sopravvivere la popolazione
Certo risponde Rashid e questa è la grande sfida la popolazione ha bisogno di cibo strutture medicinali tutte cose finora in buona parte fornite dalle grandi organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e da organizzazioni non governative
Ora queste organizzazioni non potranno ne vorranno appoggiarsi ai talebani per la distribuzione di aiuti
E smetteranno di operare chi si finirebbe dei talebani per far passare aiuti umanitari e dunque e dunque non c'è dubbio che ci troveremo di fronte una gigantesca crisi umanitaria con milioni di persone in fuga nei paesi vicini e anche in Europa
Con le ONG assenti perché senza un governo affidabile ti dia garanzie vere non torneranno ad operare quale sarebbe un governo affidabile uno che include i rappresentanti di altre fazioni le donne
Sono e pronti per far questi talebani in questo momento sono sotto pressione potrebbero anche andare in questa direzione le loro prime parole sulle donne sono incoraggianti ma c'è una storia dietro questo movimento che dimostra che non ci si può fidare insomma
C'è molta diffidenza attorno a questa ipotesi moderata del governo talebano
La posizione dell'America come vedete che è stata da tutti criticata quantomeno nella nelle tutti sono d'accordo sulle modalità sbagliate dell'uscita non tutti la pensano allo stesso modo come vedremo anche in Italia sulla necessità le dell'intervento militare
Ma sulle modalità dell'uscita mi pare che ci sia del resto le le immagini parlano in maniera inoppugnabile
In questa direzione e infatti Bush scusate by viene e assolutamente sotto accusa in negli Stati Uniti dove ci racconta la Repubblica tanto i repubblicani quanto la stampa liberal lo hanno messo all'angolo l'accusa più grave scrive Federico Rampini a pagina dieci
E viene da un giornale amico junior Times il presidente ha mentito gli americani quando ancora poche settimane fa ha escluso un tracollo dell'esercito afgano durante il ritiro USA già allora secondo il quotidiano progressista il presidente aveva ricevuto dall'intelligenza un rapporto di segno opposto dove la débâcle delle forze governative era prevista come minimo avrebbe dovuto tenerne conto nel pianificare le modalità della ritirata militare e dell'evacuazione dei civili
In modo da evitare le scene di panico al caos degli ultimi giorni non è un momento facile per Bari tende il suo discorso alla nazione di lunedì sera pur esponendo con vigore convinzione le ragioni per cui ha deciso di porre fine alla guerra più lunga
Non attenuato le critiche vengono da tutte le parti i repubblicani insistono sulla catastrofica esecuzione del ritiro parlano di una guerra perduta da Baj deve solo da lui perfino Donal Trump che aveva firmato gli accordi con i talebani
Dove l'unica condizione era l'incolumità per gli americani durante l'evacuazione è tornato alla carica accusando by del
Di una disfatta storica la destra apre anche un nuovo fronte contro by dove su un terreno che le è più congeniale alcuni politici repubblicani cominciò a paventare un'ondata di profughi
I democratici cercano di risparmiare il presidente ma anche tra loro cresce lo sgomento scrive Federico Rampini
Nell'ala più terzomondista
E umanitaria si denuncia l'abbandono delle donne afgane nell'establishment internazionalista affiora il timore che tutti gli alleati traggano conseguenze perniciose da questa vicenda
I media progressisti sono severi quanto i conservatori laude baccalà in Afghanistan intitola l'editoriale del Washington post
E della specie peggiore quella che si poteva evitare fa eco il titolo del libro togliendo dell'editoriale del New York Times
La guerra doveva finire ma non in questo caos
Molti sottolineano il crollo di credibilità dell'America che può alimentare ogni sorta di scetticismo in Giappone e Corea del Sud Europa e di conseguenza rafforza nemici storici come la Cina la Russia l'Iran
Si segnala come una voce fuori dal coro in quanto favorevole a by the né quella dell'esperto di geopolitica farebbe Zagaria
Sul Washington post il suo e l'unico intervento che difende risolutamente la ritirata lo fa attingendo a un'opera che molti scoprono solo ad essa adesso de America muore in Afghanistan di Carter ma al carcere
Che fu per diversi anni in Afghanistan come funzionario civile nella provincia di Helmand
Poi consigliere dello stato maggiore del Pentagono mal casella aveva appena concluso il suo studio sulla quella ventennale quando gli eventi sono precipitati precipitati
I dati che lui racconta smentiscono la teoria secondo cui gli Stati Uniti mantenendo la pace in Afghanistan con poche migliaia di uomini
E che questa stabilità poteva protrarsi a tempo indefinito
L'apparente pacificazione era suo il risultato di una tregua offerto dai talebani in cambio della promessa del ritiro sì ma sono valutazioni sfugge o politici e geopolitiche che sono rispettabilissime ma non tengono conto della della realtà delle cose che e quella raccontata sul campo come vi dicemmo da Lorenzo Cremonesi sul Corriere della Sera Kabul nel due mila era un campo di macerie di oscurantismo e di terrore
Fino a dieci giorni fa Kabul
Era una città piena di palazzi banche contraddizioni donne che tornavano al lavoro frequentavano l'università dopodiché Kabul non era tutto l'Afghanistan
Tre milioni quattro milioni di abitanti non erano i trentasei milioni di abitanti dell'Afghanistan ma certamente vent'anni
Sbagliati pieni di contraddizioni avevano prodotto un cambiamento
Di cui oggi evidentemente sono in discussione
Le le le le le aspettative e di di chi la a in questo cambiamento ha creduto e anche le speranze di futuro
E
E poi questo dibattito come vi dicevo
Va anche nei quotidiani nazionali anzitutto con con le analisi di lire degli analisti sono tantissime ve ne posso citare alcune Quirico sulla stampa sorge ancora sulla stampa ma solo sempre sulla stampa
Sarcina sul Corriere della Sera Nicastro sul Corriere della Sera cerchiamo e Vuolo sulla Repubblica di sintetizzarla alcune alcune analizzano appunto le responsabilità americane e il quadro fissi
Che si apre presi più Nicastro e molto critico sul Corriere della Sera sul sul le scuse diciamo le motivazioni addotte da da Baj venne con un commento che oserei definire liquidatorio
Retroscena di una fine annunciata è vero ha sbagliato tutto sbagliato nel scegliersi gli amici scrive Andrea Nicastro nel circondarsi di ladri nel tagliare le unghie i signori della guerra
Nel sostituire generali
Che avrebbero combattuto con altri ricattabili dei talebani nello scappare senza neppure avvertire i ministri ma non è colpa di Ash far Gani se è andato tutto storto in Afghanistan perché come dice Nicastro
E Gani è stato messo lì dagli Stati Uniti ha fatto tutto quello che gli statuti di hanno voluto fino all'ultimo non ha avuto alcuna possibilità
Anche operativa perché quando un anno fa e gli Stati Uniti hanno negoziato
Per mano di Trump la l'uscita dall'Afghanistan non ho fatto se da separatamente su due tavoli uno con lei e con i talebani è uno colui quindi la lo scaricabarile che Baglioni ha fatto su
Gani nella sua conferenza stampa non tiene questa la posizione di Nicastro poiché c'è come vi dicevo Quirico sulla stampa A pagina cinque
E anche qui la posizione di chi li di chili Quirico e molto chiara
Leggiamo un pezzetto di questo lungo editoriale
La insinua la insinuazione offensiva atteso solo poche ore e piove dall'alto del comandante supremo by day il quale dice vi ricordate
Anche qui by the né in conferenza stampa oltre a prendersela con Gani se l'è presa col popolo afgano dice noi non possiamo combattere per un popolo che rifiuta
Di combattere quindi accetti talebani
E si chiede Quirico ma per cosa il fanta Cini afgani avrebbero dovuto combattere fino alla morte i diavoli scesi dalle montagne
Quelli sì con buone ragioni dello zaino per essere implacabili la vendetta un dio delle eserciti la fame
Forse per i palazzi di ricchi per i politicanti corrotti e Parolari
Per una modernità di cui non hanno visto le remote delizie per la borghesia occidentalizzata che li guardava con condiscendenza
Per le loro armi arretratezza avrebbero dovuto morire per gli Illuminati editoriali del MIUR Times o per i presidenti con la raffinata corta di seta
Insomma dice i i nostri fantocci lini non si lasciano
Dietro certo ideologia o martiri solo conti in banca
Andare in trincea per salvare il consenso degli amici americani che hanno sganciato bombe disinvolte su terroristi e matrimoni baracche di pastori e nitidi guerriglieri sono le necessità Superman della guerra al terrorismo ecco qua
Con il risarcimento comprati Venus galline suvvia
Cioè il
è stata una guerra civile conclude Quirico i datori di lavoro di questa crosta di Afghanistan moderno hanno cercato di annientare per vent'anni l'Afghanistan d'dei talebani
Come pensare che questi non la vedono come un partito di traditori di collaborazione azionisti a cui prete India boh
Chiedano scusa per essere sopravvissuti per aver vinto la maggioranza degli afgani dice Quirico
Ha resistito non facendo nulla non ha mai votato elezioni fa sulle non voleva negli americani nel governo dei talebani voleva solo essere lasciato in pace coltivare la terra eleggere i capi villaggio
Non abbiamo mai chiesto a questi afgani cosa volevano perché avevano paura di farlo
Qui c'è anche una critica che viene mossa da
Alcuni sulla strategia proprio Politi la ricostruzione dello Stato cioè la scelta di affidare alla alla solo alla sola etnia pashtun e a un governo centrale
Il la ricomposizione della società civile afgana che invece e costellata di molti gruppi tribali di molti etnie di molte fazioni e che forse avrebbe richiesto una struttura federale dello Stato questa è un'altra delle critiche che viene fatta agli americani poi c'è ma solo sulla stampa sempre a pagina ventisette che si interroga
Su quello che sarà il
Il futuro nel nell'area e quelli che possono essere gli interessi che si aprono tra la Cina la Russia e gli altri autori
E e qui ovviamente non mi soffermo perché l'editoriale molto lungo ma e interessante per capire quanti interessi ci sono
In quest'area e che cosa può aprire l'uscita degli americani dalla dal quadrante
Asiatico e poi di poi c'è ancora Vuolo a pagina ventisei della Repubblica che invece
Segnala un altro aspetto di questa vicenda che è molto interessante con riferimento a quello che può essere il il rimbalzo nelle opinioni pubbliche già in liste
Di qua e al di quanto accaduto i movimenti islamisti scrive
Un ruolo non possono che guardare con entusiasmo alla disfatta occidentale a Kabul perché fotografa plasticamente che una fase storica quella della guerra al terrore e dell'esportazione della democrazia e finita
E dunque che il volto del nemico non si palesi era almeno per qualche tempo
Con il pesante il ritmo con rumore degli stivali sul terreno delle armate occidentali semmai con la guerra dell'aria da remoto o meno un tipo di guerra pur sempre devastante macchie da sola
Non ha mai piegato gruppi convinti ideologicamente e radicati tra la popolazione
E questa nuova consapevolezza strategica articolata attorno al principio della minore deterrenza lo stile a costituire per la galassia islamista il vero dividendo politico rivelato dalla bandiera dell'emirato sul palazzo presidenziale di Kabul
Più che lo stesso trionfo dei talebani sin troppo legato specifici aspetti culturali etnici tribali religiosi
Che gli analisti occidentali occidentali prigionieri del loro astratti schemi politologi spesso faticano a comprendere e questa presa d'atto che al di là del loro orientamento Islam buona azionista o paghi islamista consente ai diversi gruppi che si riconoscono negli stendardi con la su una
Apparente di pensare di disporre di un serto margine d'azione per perseguire a scapito di un Occidente sfinito uno
E senza strategia unificante i propri obiettivi
Per questo al di là delle scelte che faranno meno i talebani la fuga occidentale da Kabul rischia di riverberare pesanti conseguenze anche i luoghi assai lontani dalle desolate valli afgane cioè
Questa vittoria rinfocolato evidentemente e le
Le le le aspirazioni le tentazioni dell'Islam radicale perché scopre Lab debolezza occidentale questo è il punto di di Renzo guolo poi ci sono i commenti invece diciamo che ruotano attorno a un altro quesito che quesito un po'ha preso aperto anche ieri da Enrico Letta
E cioè lago e da molti degli opinionisti presenti sui quotidiani italiani cioè la guerra si può la querela la democrazia si può esportare
E si può esportare con la guerra o comunque probo esportabile quello che diceva Emma Bonino quando ovviamente ha difeso le ragioni di questo principio e qui ci sono posizioni diverse ce n'è una originale è interessante ancorché non maggioritaria bisogna dirlo ma che mi faccia piacere leggere da subito di Giuliano Ferrara che ovviamente ricorda che siamo noi un Paese dove la democrazia è stata esportata no
Enrico letta scrive
Giuliano Ferrara sul Foglio ripeteva stancamente ieri che non si può esportare la democrazia e aggiungeva
Che questa convinzione errata comincia dalla caduta del muro di Berlino e imbarazzante dover di ricordare
Che con la caduta del muro di Berlino nel mille novecentottantanove
Finì la Guerra fredda e la Germania Est la Polonia l'Ungheria la Repubblica ceca la Slovacchia la Romania la Bulgaria i paesi del Baltico l'Ucraina che altri compresa la Russia importarono forme di vita istituzionale sociali di tipo democratico
Lo stesso avvenne per il Giappone la Corea la democrazia in Europa fu restaurata grazie all'alleanza combattenti anglo americana con il contributo della France libre e la cooperazione dei movimenti di resistenza
Furono
Della partita antinazisti sovietici di Stalin e furono decisivi dello slancio patriottico contro l'invasione hitleriana ma la guerra fredda nacque dopo il compromesso di alta che aveva consentito l'esportazione
Della non democrazia nei Paesi occupati dall'Armata Rossa e si risolse al vantaggio
Di chi aveva per molti decenni contenuti il comunismo espansionista e poi attuate Rol becca appunto fino alla caduta del muro di Berlino e di lì a poco alla fine del partito comunista dell'Unione Sovietica e del suo potere imperiale
Un risultato decisivo ma non scontato come dimostra l'espansione delle democrat dura da Mosca a Budapest a Varsavia
Le potenze vincitrici scrive ancora Ferrara hanno occupato Berlino Ovest dal quarantacinque fino all'ottantanove quarantaquattro anni più del doppio della durata dell'operazione politico-militare in Afghanistan
E gli americani sono tuttora in Corea e se per questo attraverso la NATO sono ancora un elemento di protezione e deterrenze in Europa liberazione ricostruzione rinascita costituzionale della Germania
Impresa di progressiva unificazione europea con il contributo delle classi dirigenti democratiche riemerse nel dopoguerra e figlie delle baionette di oh mamma bici
Questi furono tutti i fenomeni
Legati all'esportazione della democrazia davvero quel che è seguito all'undici settembre del due mila uno e le Effetto come dice letta di una reazione sproporzionata degli americani a un attentato
Perché il segretario di un partito Qian nel nome la democrazia e di mestiere fa anche il professore di scienze politiche si sente libero di dire queste balle
Il luogo comune ideologico improntato alla scuola disfattista cancella storie realtà
Procura consensi nei bassifondi dell'opinione pubblica media tipizzate lobotomia usata nell'inerzia ma non bisognerebbe riservare ignoranza agli ignari
L'interdipendenza dei sistemi di vita di regimi politici delle culture della Rete di diritti umani è un fatto scrive ancora Giuliano Ferrara
Le esportazioni di democrazia e antidemocrazia un elemento chiave di questo panorama che certo non è composto di equazioni teoremi brutali di vie spicce di esibizioni muscolari della potenza
Procede per vie curve lungo sinuose piene di tappo le di errori percorsi che non esprimono una moralità o una superiorità antropologica da sbandierare ci mancherebbe
La storia ripartisce violenze forzature entre contro di Torino ogni campo basti pensare alla grande impresa politica religiosa
Delle Guagliana sa di diritto e dell'indipendenza americana procedute insieme con schiavitù e segregazione razziale per oltre un secolo mezzo
E mezzo al furore giacobino napoleonico nell'affermazione dell'universalismo
E dentro abbia Lom ai drammi del colonialismo e del capitalismo nel suo spirito animale onnivoro il carattere naturalmente espansivo dei sistemi di vita e di organizzazione sociale
Come l'affermazione di principi dell'Illuminismo in Occidente non è una lezioncina di etica pubblica
Non è una passeggiata incantata tra Bellugi e buoni propositi
Ma se togli l'interdipendenza e la correlazione di fatti criteri di valore hai tolto tutto quello che fa del mondo un luogo vivibile di ragioni di speranza ogni tanto sorpreso dalla spiacevole
Sensazione che certi politici rispettabili ma lesti nell'afferrare il peggio delle idee
E per esercitare una retorica facile dovrebbero tornare i loro studi e approfondirli così Giuliano Ferrara sul foglio
E aggiungiamo che diciamo la cultura liberale dei diritti a naturalmente un carattere espansivo perché
E è evidente che in in immagino e dissi deragliare se non se non gli esiti potessimo desiderare che cosa debba cadere da qui ai prossimi cinquant'anni nel nell'Africa del Nord dove le le le le autocrazie
Che governano l'Egitto per esempio oggi tolgono la libertà a ai cittadini che cosa potremmo desiderare se non che il anche il mondo arabo si sottraesse alla scelta tra scegliere tra il i fratelli musulmani o i militari al potere evidente che l'esportazione della democrazia e tutt'uno con la vita di uno Occidente che difende i suoi valori
E che evidentemente e sacche i valori costano hanno un prezzo e vivono nella storia questo ci racconta e forse ci insegna anche un po'questo pezzo difficile
Ma molto bello di Giuliano Ferrara Ezio Mauro
Supposizioni
Vi fu diverso ovviamente di Ferrara però c'è un passaggio del suo editoriale che voglio leggervi a pagina ventisette
Sulla repubblica
Eccolo qui
Dobbiamo prendere atto che l'assegnazione di principi e modelli in un territorio così diverso per storie esperienze e culture tradizioni non ha dato frutti
O li ha dati troppo fragili dato che tanto che il possono essere sradicati senza alcuna resistenza
Abbiamo certamente sbagliato il metodo probabilmente l'approccio forse persino l'ambizione ma ecco che la vicenda afgana ci testimonia ancora una volta come certi valori da noi ritenuti universali per una parte di mondo siano in realtà soltanto occidentali eternamente stranieri
Come possiamo sopravvivere nella ragione morale della nostra politica accettando la parzialità degli assoluti in cui crediamo
Respinti come relativi anzi denunciati come strumenti di moderna colonizzazione
E qui esattamente qui che sperimentiamo la coscienza del limite democratico come se da Kabul le ragioni della democrazia che volevamo esportare ci venisse mo'ci venissero restituiti sotto forma di bestemmia finale
L'universale democratico in cui voi credete vale soltanto alle vostre latitudini non alle nostre
Ma mi chiedo se per esempio
Sia questo e non piuttosto l'opposto il messaggio che ci lanciano le donne ancora oggi con i cartelli a Kabul e coloro che sfidando la morte
Anzi cercando la morte si sono arrampicati sui cargo in partenza se non ci dimostrino che invece
Quel messaggio
Non relativo ma assoluto
Assoluto relativo perché ovviamente tutti i i gli assoluti umani sono relativi ma quel messaggio per quanto relativo della democrazia occidentale
Potesse cementare e che non abbia Nunzia poi non abbia prodotto evidentemente quello che ci si aspettava forse il frutto di errori che non contraddicono però le ragioni dell'impegno
E le ragioni per continuare a lottare per i valori che ci appartengono
Questo il l'editoriale di Ezio Mauro poi vi segnalo su questi temi anche Massimo Adinolfi sul
Mattino
Anche Massimo Adinolfi sul Mattino si interroga su questa grande questione la democrazia esportabile segnala le contraddizioni DT contemporaneamente sostiene che la democrazia non è esportabile
E che però
Quanto si è prodotto lasciando l'Afghanistan che è una tragedia
E a pagina
Trentacinque il il in prima pagina e poi prosegue nell'ultima pagina pagina trentacinque silice scrive Adinolfi che l'intervento americano del due mila uno era sbagliato e non ha portato a nulla
Ed è tristemente vero ma poi si aggiunge che è sbagliato anche il ritiro di queste ore si dice era un'illusione guerrafondai Ian quella che mosse gli Stati Uniti dopo l'undici settembre con l'idea di esportare militarmente la democrazia
Ciò nondimeno si aggiunge ora che in assenza di un governo stabile consolidato non bisognava aprire le porte di Kabul e miliziani talebani
L'America di Bush si diceva allora nasconde dietro le bandiere dell'Occidente libero democratico il brutale interesse strategico del Paese
Prendere il controllo di una regione decisiva del mondo aumentando la sua area di influenza nel continente asiatico oggi però dalle stesse parti da cui si levava si levavano simili voci critiche
Si leva l'indignazione per l'egoismo di un presidente democratico
Che lascia i disperati afgani appese i carrelli degli aerei che precipitosamente si alzano in volo dalla rapporto internazionale di Kabul mentre le barbe talebane armi in pugno si fanno riprendere attorno al tavolo
Dello studio dell'ex presidente Gani
Massimo Adinolfi sul
Sul mattino
E qui si conclude anche la nostra pagina legata alla crisi afgana ovviamente
Vi segnalo un articolo interessante sul business della droga
Sulla fatturato di questa coltivazione dell'oppio che ha ovviamente fatto ricchi i talebani e che oggi talebani si impegnano a cessare a parole
A pagina sette sulla stampa da firma di Francesco Semprini
Il il primo produttore al mondo per giro d'affari quattrocento milioni all'anno produce questa la coltivazione dell'oppio
Poi ancora passiamo ovviamente ai temi politici
Italiani il il primo quello della raggiungimento dei cinquanta mila del cinquecento mila firme per lei il referendum sull'eutanasia che ai ieri ha visto questo traguardo e oggi questo traguardo viene raccontato dalla suo protagonista Marco Cappato che
Racconta il promotore del referendum come si è raggiunta questa questa soglia
Due fasce dice sono state decisive lo dice alla Repubblica che lo intervista
A pagina quindici
Quella dei giovanissime quella degli anziani i primi hanno davanti agli occhi la sofferenza di un nonno gli anziani invece temono una morte atroce in breve sul sito si sono registrati mille trecento volontari under venti ragazzi che in breve
Hanno raccolto
I loro amici e così il referendum promosso
Dai radicali italiani dall'associazione Luca Coscioni con i radicali italiani
Più Europa e altre sigle della
Del della sinistra e del mondo del volontariato ha raggiunto l'obiettivo che si era prefissato
è stata e una generazione sorprendente quella dei giovani dice Cappato che vede questo referendum con un gesto politico di libertà che cosa chiedete esattamente
E chiediamo dice Cappato di abolire la parte dell'articolo cinquecentosettantanove del Codice penale che prevede quindici anni di carcere per il reato di omicidio del consenziente mentre vogliamo mantenere la parte che sanzione
Chi aiuta a morire un minore una persona con una deficienza psichica la Chiesa però vi accusa di eugenetica gli chiede Concetto Vecchio
Parla anche di salutismo giovanile alla Chiesa con riferimento alla mobilitazione dei ragazzi come se fossero scelte superficiali ora parlare di eugenetica significa fare riferimento a fenomeni storici che non c'entro nulla l'eutanasia legale fondata sulla volontà libera della persona
La vita non è sempre sagra fino alla fine gli chiede ancora Concetto Vecchio imporre una scelta a un malato che passa attraverso sofferenze indicibili non è una forma di tortura risponde Cappato
Che strade ha oggi un malato di fronte a questo dolore senza speranza buttarsi dalla finestra come Monicelli o andare in Svizzera in qualche clinica il testamento biologico non è già uno strumento sufficiente altra obiezione
Del giornalista della Repubblica e lo strumento con il quale il malato
Può sospendere le terapie per quando non sarà più in grado di intendere e di volere l'eutanasia invece una scelta per un malato perfettamente lucido chi chiede di essere aiutato a morire e il suicidio assistito
E possibile secondo la Consulta le persone affette da malattie incurabili e tenuti in vita da terapie possono farvi ricorso ma finora mai nessun servizio sanitario italiano ha fatto rispettare la volontà di un malato perché perché dice Cappato in assenza di una legge che definisca le procedure precise la struttura sanitaria non si sente obbligata pur essendolo
Cosa potrà fare un malato terminale se vincete il referendum chiederà un medico di somministrargli la sostanza letale come accade già in Olanda in Belgio Lussemburgo e da pochi mesi anche in Spagna
Quando si voterà la prossima primavera tra il quindici aprile e il quindici giugno e a quanti firme puntate
A settecentocinquanta mila e la soglia di sicurezza ma possiamo arrivare dice Marco Cappato anche a un un milione su questo tema ovviamente ci sono posizioni diverse come è giusto che sia ce ne una sulla stampa di Lucetta Scaraffia
Pagina ventotto e ventinove un commento si intitola L'insostenibile solitudine dell'eutanasia un dibattito che richiede profonda riflessione ma in Italia i fossi Rizzato nello scontro tra fazioni
Questo il titolo di dell'articolo di Lucetta Scaraffia poi c'è un un articolo di Vittorio Pezzuto sulla ragione ancora oggi chi vi segnalo a pagina due intitolato parlamento che sopprime la politica referendum sull'eutanasia vi segnalo i due commenti cerchi volesse approfondire
Il tema delle candidature politiche
Riaccende un po'il il dibattito dopo la pausa ferragostana le candidature per le amministrative naturalmente
Quella di Milano e quella di Roma quella di Milano impegni Cinquestelle nella scelta di un candidato che ancora non c'è
E li chiama a una possibile diciamo desistenza in favore della Partito Democratico ma vediamo che cosa succede ce lo racconta
Maurizio Giannattasio sul Corriere la sera a pagina quindici
E strada segnata è percorso obbligato ma quando ci sono di mezzo i Cinquestelle mai dire mai scrive Giannattasio la chat tra il presidente del Movimento Giuseppe Conte e i notabili lombardi per la scelta del candidato sindaco di Milano
Si è conclusa con una fumata nera anche se tutto portava a pensare
Che questa sarebbe stata la volta buona dopo che il sindaco Beppe Sala aveva gentilmente declinato l'apertura di credito lei l'ex premier nei confronti di Milano
Rifiutando l'alleanza al primo turno
Anche per un'altra ragione ormai mancano diciassette giorni allo scadere del termine per la presentazione delle liste una situazione che si sta replicando in varie parti d'Italia dopo il tre settembre rimanda più
La sfida di Milano rischia di non vedere un candidato Cinquestelle la riunioni fiume andata in scena ieri racconta che alla fine il tema non è stato tanto se candidare a sindaco Elena Sironi indicata dalla base milanese
E in attesa di validazione da parte di Conte o se la candidati invece dovesse essere la manager l'hai la Pavone considerata consigliera d'amministrazione di sei fra la società editrice del fatto quotidiano
Quanto interrogarsi sul fatto che o si dà un segnale forte del cambiamento in atto nel movimento o come dice un'importante rappresentante dei Cinquestelle non ha senso candidarsi
E qui Bassem vertici si sono divisi andando ognuno per la sua strada i più ottimisti ritengono che la soluzione arriverà oggi Pavone candidata sindaco e Sironi capolista del movimento
E se non fosse Pavone comunque una persona che rappresenti danno vita contiana senza però rinnegare il passato e quindi Sironi come capolista
Queste le dichiarazioni di intenti noti ma che cosa accadrebbe se cinquestelle non dovessero candidare un presentare un loro candidato e questa è un requisito ovviamente l'ipotesi di una convergenza su sale al primo turno
C'è anche si sala come sapete a rifiutato l'alleanza preventiva con i cinque Stelle al primo turno
Poi Roma Roma a diciamo un elemento non di turbativa ma certamente rompe lo schema la candidatura di Palamara
Palamara come sapete ex presidente dell'associazione Nazionale Magistrati
Radiato dalla magistratura candidato oggi che in qualche modo si interpone
Al nell'area del centrodestra
Crea qualche imbarazzo alla lega di Salvini
Matteo Salvini scrive Emanuele Lauria sulla Repubblica
Dalle sue vacanze di lavoro in Calabria fa sapere che per le suppletive di Roma si atterrà ai desiderata della coalizione ma gli alleati lo guardano con crescente sospetto temono che il senatore milanese un candidato l'abbia già
Che Luca Palamara sia un trojan della lega la trasposizione in politica di quello spy who Air nel cellulare dell'ex magistrato che attraverso intercettazioni Shock ha fatto esplodere lo scandalo del CSM
L'Unità l'amara ufficialmente si è fatto avanti da solo ma con l'appoggio di quei radicali in realtà non c'è nessun appoggio dei radicali che voglio ricordarlo Palamara si è candidato nella sede
Del partito radicale ma non non non esiste nessun tipo di appoggio del partito radicale a Palamara quindi queste informazioni e destituito di fondamento
Che con il corrotto stanno conducendo scrive Lauria una batta battaglia referendaria ma il riferimento non ha fondamento e a nessuno sfugge che la decisione di scendere in campo da parte dell'ex pm radiato dalle toghe e sotto processo per corruzione
Giunga nel bel mezzo di un'estate in cui il suo libro sui presunti mali della giustizia scritto con Alessandro Sallusti ha fatto bella mostra di sé sui banchetti di ogni manifestazione dalle lega insomma
E chiaro che la candidatura di balordi Palamara viene vista come una possibile boicottaggio di quella
Ufficiale di amico Michetti voluta e imposta da Giorgia Meloni ai partner del centrodestra e che probabilmente secondo questa lettura Salvini gradisce assai assai poco questo il il tema delle candidature
Alla ripresa un po'dell'attività politica dopo la pausa ferragostana ancora in atto credo fino alla fine della settimana però già si sente qualche ripresa anche perché fra una settimana scade il termine per la presentazione delle liste e quindi è chiaro che il dibattito si rinfocolare vi segnalo in chiusura che torna la crescita in Europa il PIL a più due a giugno vede l'Italia leader con il due sette solo larghe la Spagna sopra di noi con il due otto ma è chiaro che il rimbalzo l'effetto rimbalzo è legato anche alla grave caduta del PIL
Nel riferimento dell'anno precedente comunque c'è una ripresa e la manifattura segna un punto di forza che vale la pena di segnalare ne parla Corinna De Cesare a pagina ventotto sul Corriere
Della sera e poi c'è una una una una iniziativa sindacale interessante che la class action della della CGIL
Contro il contratto del cottimo che ha siglato un sindacato
Della destra l'UGL col le aziende del De Libero una una legge innovativa per fermare un contratto su una professione nuova come quella dei raider la CGIL si lancia sul terreno delle class actions
E per opporsi al contratto collettivo sui fattorini
A cottimo firmato da un solo sindacato l'UGL che introduce tutele pur continuando a considerare i writer come lavoratori autonomica ieri le sigle di categoria della CGIL
Hanno annunciato il deposito della prima class action in materia di lavori in Italia
Contro un contratto collettivo non considerato rappresentativo e che sancisce il cottimo come forma di retribuzione limitando i diritti dei lavoratori delle piattaforme del food delivery come sapete c'è una grande questione sulla
Opportunità
Di promuovere il lavoro del dei fattorini incentivando le tutele ma lasciando che il regime sia quello del cottimo e chi invece vorrebbe come la CGIL che i fattorini fossero inquadrati assunti come lavoratori dipendenti
Prospettiva che però trova la contrarietà delle aziende le quali si dicono pronte a lasciare i l'Italia se questo diventasse ovviamente obbligatorio è una questione che aveva preso in mano il ministro Di Maio
Quando nel governo giallorosso è rimasta appesa ed è una questione che probabilmente impegnerà il dibattito politico sindacale dei prossimi mesi perché i i lavoratori i fattorini sono diventati un elemento centrale nella economia delle nostre democrazie digitalizzate
Con questo con questa segnalazione io di saluto sono le ore nove noi però ci risentiamo domani mattina alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime buona giornata a tutti
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