Sono stati discussi i seguenti argomenti: Carcere, Costituzione, Diritti Umani, Diritto, Giustizia, Legge, Penale, Procedura.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 46 minuti.
09:30
Che e adesso nella linea che guardate
Il tribunale qualcosa aprite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi se continua secondi non è simpatica superiore
In nome del popolo italiano il tribunale
Venticinque del codice di procedura penale
L'appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena allora oggi senza dimenticare le prime e recenti sentenze che hanno accertato seppure in primo grado
Diversi episodi di tortura che sarebbero avvenuti in alcune carceri italiane
Vogliamo cercare di approfondire e di chiarire
Cosa stabilisce la legge
A proposito dell'uso della forza fisica negli istituti penitenziari in altre parole ci vogliamo chiedere prima ancora del reato di tortura quali sono gli utilizzi della forza fisica che nelle carceri sono assolutamente vietati
Ed infatti di infatti
Anche se pochi lo sanno e se pochi fanno finta di non saperlo
Già oggi sia la normativa italiana che quella recepita dall'ordinamento europeo disciplinano e regolano l'uso della forza fisica che è consentito esercitare nei confronti della persona detenuta
Un insieme di norme che toccano diversi aspetti della vita detentiva e che vanno dall'uso delle proprio della forza fisica consentita alle perquisizioni fino al modo di eseguire
L'isolamento che di certo non possono da sole prevedere tutte le diverse difficili situazioni in cui si può trovare ad operare un agente della polizia penitenziaria ma anche un insieme di norme che sicuramente oltre a stabilire dei principi fondamentali stabiliscono in modo assai chiaro uguale utilizzo della forza fisica
è assolutamente evitato nei confronti della persona
Detenuta e quale invece è consentito ora si è chiaro
Siamo consapevoli delle diverse gravi difficoltà in cui sono costretti ad operare gli agenti della polizia penitenziaria ma ci si domanda si è un agente viene aggredito da una persona detenuta come deve reagire
Può difendersi e contenere quell'aggressione o può andare oltre è ammesso l'uso della forza come sanzione disciplinare
Posso darti uno schiaffo se mi hai risposto male ed ancora terminata quella determinata emergenza terminata quella determinata violenza o aggressione l'uso della forza fisica è ancora consentito e allora oggi per aiutarci a chiarire il quadro normativo relativo all'impiego della forza fisica delle carceri è con noi un dirigente per il pensiero di grande esperienza saluto e ringrazio il dottor Pietro Buffa che oggi è provveditore delle carceri della regione Lombardia buonasera dottor bufale benvenuto a Radio Carcere buonasera lei allora dottor buffa mi sembra che la prima norma da tenere presente è l'articolo quarantuno dell'ordinamento penitenziario che riguarda l'impiego della forza fisica e l'uso dei mezzi di coercizione
Ecco cosa stabilisce questa prima norma che in effetti l'articolo quarantuno dell'ordinamento esattamente la
La norma di riferimento perché Michelotto attuativi ovviamente consentitemi in alcune situazioni che vengono chiarite pallida i principi ricordati l'articolo quarantuno unico dei principi e che è un intervento di questa natura per essere indispensabile per prevenire atti di violenza evasioni resistente anche passiva da parte della verso
Quindi il dottor bufala norma l'articolo quarantuno del rientro evidenziare parte da un divieto l'uso della forza fisica e poi specifica l'eccezione no i casi in cui questo uso della forza fisica
è indispensabile in realtà il biglietto della violenta e contenuto al comma tre dell'articolo uno dell'ordinamento dove simile espressamente pattuiti e prevenire anche fisica e morale
Diciamo la particolarità la dedica appunto quando ovviamente
Ci si può trovare in una condizione depressione o comunque anche i esistente partita eccetera in questo caso l'uso e vietato dal comma tre dell'articolo uno invece è legittimato all'articolo quarantuno
Ma ripeto un un'azione resa indispensabile per pretendere alcuni comportamenti che chiude rinuncia alla violenza all'evasione scritta che
Partiva da parte della persona
Ora dottor buffa da questa prima norma una prima conseguenza la possiamo dedurre ovvero l'impiego della forza la violenza
Nei confronti di una persona detenuta non può essere utilizzata come sanzione disciplinare e corretto e corretto e colletto
Esiste anche un'altra norma
Centottantadue del Regolamento che ci dice che il medico eccezioni che devono essere previsti dal regolamento contano i certificati nel Regolamento
Non possono essere utilizzati per fini disciplinari ripeto lucciole finalizzato a rimuovere diciamo comma uno un ostacolo che è quello della violenza
Out decreto dirette all'evasione tenta ripeto anche passi
Ecco di conseguenza e sotto rimanendo sull'uso dello della dell'impiego dalla forza fisica come misura disciplinare
Se è un io Riccardo Arena detenuto rispondo male a un'agenzia Brizio evidenziare a questo non mi può dare uno schiaffo in base alla legge certamente secondo la norma ci una proporzionalità mai e come ho detto no voglio ripete nei ancora Lucio è finalizzato ad alcuni specifici specifici comportamenti ma mettiamoci nei panni di un agente della polizia evidenziare che viene aggredito da una persona detenuta in base a ciò che stabilisce la legge in che modo quella gente
Può reagire a quell'aggressione cosa può fare e cosa non può fare siamo esattamente nella fattispecie
Che legittima l'uso della forza sia vitalissimo soprattutto insomma evitare che questa questione degeneri
Il modo gridare Como qui si può intervenire può bloccare cosa fare in modo che questa persona venga con diciamo neutralizzata nella sua azione
Diciamo negativa avversario uscire eccetera
Dovrebbe essere un una reazione quella della gente la polizia penitenziaria di contenimento da quello che ho capito si un contenimento esattamente la normativa CEE di tipo preventivo cede occorre
Evitare che quel tipo di gesto produco inferiorità ecco il concetto il problema del Caf no occorre limitare quei danni con certamente contenente una di queste modalità
Sto pensando determinate scene che possono a cadere nelle carceri quando una persona detenuta aggredisce un agente Polizia di Renzi aria e dopo dieci minuti arriva la squadretta e e lo picchiano ecco quello è un atto illegittimo
Poi in teoria ecco in teoria dunque lei usa termini cento tali non non sono esattamente i contenuti diciamo nella
Va bene il testo però assomma allora nel caso che lei mi pone occorre capire che cosa significa l'arrivo inferiori forse è chiaro che una persona che lavora in una sezione dal sole e quindi insomma qualche consigliere di Saint e ma sicuramente ma è probabile che occorrono dei rinforzi
Ma chiede almeno a questo in forse il problema è secco elenco ci sono
Finalizzati esclusivamente riportare l'ordine quindi a contenere quel danno
Che si messo in opera attraverso l'adesione alla Resistenza con Capirossi accuse arrivano dopo troppo dopo e sui tempi guardi la norma dello
Dice il concetto fondamentale sempre solo quelli cioè tutto deve essere proporzionato e finalizzato a quello che la norma dice una volta che Chieri moscia come dire
Quella quella violenta quel quel tentativo di quel giorno a quell'esperienza cessa
Diciamo le divinità di un uso per lungo le foto
Dottor buffa inoltre l'articolo quarantuno d'ordinamento evidenziare o forse proprio per evidenziare l'eccezionalità dell'uso della forza fisica nelle carceri impone agli agenti
Un obbligo di riferire al direttore del carcere corretto esattamente così nel senso che relatore tenga appunto utilizzata la forchetta deve essere
Se non preventivamente sicuramente in modo predicatorio comunicato ai direttori collaborò sua volta a ulteriore ottico che è quello di disporre gli accertamenti necessari
Alitalia ma proprio per capire meglio i limiti dell'uso della forza nelle carceri possono essere d'aiuto anche diverse disposizioni europee
Che il nostro ordinamento assimilato come ad esempio le regole penitenziarie europee contenute nella raccomandazione del due mila e sei
E mandato dal comitato dei ministri del Consiglio d'Europa
Regole evidenziare europee che al punto sessantaquattro disciplinano proprio l'uso della forza è giusto tutto buffa assolutamente mantiene ancora citerei
Le regole minime incontrare dell'ONU
Da cui sostanzialmente emanano poi le regole Pinter ad ottenere solo nelle varie versioni e contestualmente anche gli abbinamenti penitenziari non solo italiana ma europea e quindi come dire una una Sciascia dopo diciamo impero Kirch ha una una dietro fonti del diritto che sono appunto progressive da per Generali attive al dettaglio alter ego lo stesso ordinamento penitenziario domande poi al Regolamento penitenziario non anche lì e così sono alcuni aspetti
Di dettaglio conta di questo ventuno per cento delle più di coercizione del tutto innocui coercizione utilizzati scorra ora ci arriviamo e mezzi di coercizione comunque sia il punto sessantaquattro di questa raccomandazione del Consiglio d'Europa
Lo ricordo ai nostri ascoltatori non certo a lei stabilisce il personale penitenziario non deve usare la forza contro i detenuti tranne per autodifesa o i casi diventando evasione o di resistenza attiva o passiva
Ad un ulteriore un ordine legittimo è sempre come ultima
Risorsa giusto mi conferma tutto che è giustissimo e come vede viene riproposta è quella diciamo quella consequenzialità dalla norma
La norma più generale quella più particolare aggiungo quindi anche qua abbiamo di autodifesa educative i tentativi del genere eclettico ossia un altri legittime
E sempre dice la norma come ultima risorsa c'è un comma di cui il secondo comma che questa regola molto interessante perché ricorda quello che dicevo prima
La quantità di cose usate deve essere quella minime necessarie per essere
Strettamente necessario viene io so perché il reato viene proprio Kipling dato loro inutili la forza minima necessaria illimitata nel tempo
E più di così
C'è il rimborso c'è mosso diciamo l'ostacolo rimosso il problema
Diciamo si rientra in una normalità quindi rientra in quell'articolo uno compra comma tre che parla di divieto di utili di ogni violenza fisica e morale così ricondotta la la situazione speciali sicurezza
Ovviamente cessioni per costi che ne hanno hanno dato il via invece all'impiego legittimo la forza
Ecco quindi un concerto tra l'altro ribadito anche nelle successive raccomandazioni fino ad arrivare al due mila e venti sempre da parte del Consiglio d'Europa un uso limitato della forza nelle carceri limitato a casi
Determinati e un uso della forza limitato nel tempo
Sempre per quanto riguarda l'uso della forza ma ora sempre secondo le raccomandazioni del due mila e dodici del Consiglio d'Europa il personale penitenziario non solo non può infliggere atti di tortura trattamenti disumani e degradanti
Ma si dice non può tollerare che siano compiuti questi atti anche quando ciò
è ordinato da un superiore questo altro aspetto importante che chiami in casa un altro aspetto di responsabilità della gente cioè io Riccardo era non posso tollerare
Un atto di violenza ordinato dal mio superiore Pietro Buffa chi questo fa parte del discorso mi prendo qualche attimo catatonico in un Palomino allora
Evidentemente il lavoro negli istituti un lavoro delicato un lavoro delicato Moscova a specificarlo perché è di tutta evidenza
Le tensioni all'interno gli istituti esistono quindi non sono non sono sono idonei indagati per questa delicatezza del personale penitenziario proprio da raccomandazioni europee danno ampi stralci in norme
Riferite alla selezione e la formazione agli obbligazionisti vi dicevo è un mestiere
E e coinvolge tutti coloro i quali lavorano negli istituti quindi non solo dei clienti ma anche i direttori di rete anche gli educatori recante personale e anche il personale sanitario che darà reticolato
Anche da norme diciamo speciali c'ha l'obbligo di referto esatto quindi è chiaro è chiaro che sono mestieri gioco delle preclusioni molto onerosi anche incrementerà responsabilità ecco perché
Fondamentale conoscere esattamente i limiti del proprio potere perché viceversa c'è il rischio di oltrepassando e anche inconsapevolmente in alcune circostanze Adecco occhiali della Treccani i principi generali io dico sempre una cosa e quando cadono le cose non è che abbiamo un manuale in mano e che quindi possiamo come dire consultarlo e esattamente occorre però viceversa adattarsi al momento attraverso e pentiti
Generali che devono essere scolpiti nella propria mente professionale ecco questo sentiamo i principi che ci siamo detti prima e che sono i principi contenuti nelle norme verso abbiamo scomodato l'onoriamo scomodato il Consiglio d'Europa
L'ordinamento italiano e ripensare il suo regolamento esecuzione sono come dire figli da questo punto di vista di quelle norme né internazionali eccetto
Ma dottor bufale giustamente prima parlava sia di selezione del personale degli agenti di polizia penitenziaria sia della formazione e la raccomandazione del Consiglio d'Europa si preoccupa anche della formazione e dei si riallaccia a quella a quella necessità di un intervento limitato
Anche nel tempo e circoscritto dell'uso dell'impiego fisico
Infatti si dice limpidi personali incontri in contatto diretto con i detenuti quelli che stanno in sezione tanto per intenderci deve essere formato alle tecniche per contenere i con il minimo sforzo
Gli individui aggressivi ecco questa è una norma che richiama la formazione ma che vuole anche dal dall'altra parte rispettare la regola del minimo intervento fisico giusto
Credo che quell'enciclica che i colossi regola sessantasei Sissy escluse cariche del due mila e suoniamo e torniamo nel due mila sei ecco che però salta rinnovata credo nel il vecchio e torniamo a quei principi generali cioè concentrati minimo i concedermi dispensare direte ma la fanno questioni formazione gli agenti secondo lei
La formazione la la fanno tutti se non altro nel momento dell'ingresso
Non ho mai curato personalmente la gestione della forma milioni diciamo a livello generale
Sicuramente l'ordinamento penitenziario è uno degli elementi che viene spiegato in ogni suo dettaglio pertanto come dire in piena impartito questa questo tipo di formazione con quali effetti io così sono sono in grado di valutarlo non compete a me però sicuramente tutto questo fa parte diciamo del nel bagaglio formativo quantomeno iniziale nemmeno no no questo questo glielo do per certo perché la materia Ordinamento penitenziario ma anche tecnico operative sono
Materia che vengono insegnate alle va be'dico domandavo questo in maniera forse un po'ingenua perché se un agente sa come uomo versi per contenere
Un detenuto aggressivo è chiaro che l'impiego della forza diventa mi minore no troppo evidente occorre in Italia conosce delle manovre capito
Certo nemica uno spunto per via questo cioè studiare conoscere aumentare il livello di consapevolezza del proprio agire all'interno di contesti così complesse no
Se posso fare un paragone come un vigile del fuoco che vanta una caccia in auto una formazione adeguata in Ucraina sono i principi fondamentali si brucia chiaramente di farsi del male
è chiaro che qualunque professione così delicata a chiedere un elemento di formazione importante ma più che di limoni cocenti più che come rimaniamo scorso una serie di norme
Non è necessario anche il cosiddetto controproducente sugli alla memoria una norma importante che firma il principio fondamentale cioè quello implicito che può essere salvaguardato cade direttore
Ne già così
Se ha dovuto buffa c'è un aspetto che ci deve interessare l'abbiamo accennato anche prima infatti alla luce di ciò che dice la legge terminata l'emergenza determina
Anche l'uso della forza questo è evidente eppure il comitato per la prevenzione della tortura
Del Consiglio d'Europa pochi mesi fa ha pubblicato un rapporto dove evidenzia che nelle case italiane ci sia un futuro una seguente incapacità del personale di relazionarsi pacificamente con il soggetto posto in isolamento soprattutto se è straniero
Ecco dottor buffa esiste un problema del dopo emergenza del dopo aggressione dunque non conosco esattamente conclusioni che lei ha citato nel senso che
Comitato avrà avuto elementi eventualmente prescrivere questo francamente non lo conosco però che andiamo ai principi generali abbiamo già detto
Che nel momento in cui chissà nel vento che legittima l'uso della forza tutto credetemi anche in una certa normali
Nella normalità sono previste anche ovviamente altre
Misure per esempio di isolamento ricordo il torneo come debbano essere collocata la persona in una Genentech cautelare chiede predisporre con le caratteristiche della Francia eccetera son tutte per nome previste
Nell'ordinamento nell'ordinamento penitenziario e nel nel suo regolamento di esecuzione quindi anche qua non solo principi generali ma anche diciamo
Alcune norme chiarissimo il riferimento su come si deve procedere
Dottor buffa passiamo un altro aspetto anche questo l'abbiamo lei lo ha accennato prima che è collegato con l'impiego della forza fisica
E che riguarda il tema dei mezzi di coercizione fisica e partiamo di nuovo dall'articolo quarantuno dell'ordinamento penitenziario che disciplina anche questo aspetto
Per prima cosa dottor buffa cosa si intende per mezzi di coercizione fisica sono forse le manette che nelle carceri sono vietate no inequivoci selettività
Allora incitano previsti dal regolamento e in effetti l'articolo anca due delle cronache coazione specifico esattamente di che cosa si tratta che come premessa il cric in particolare sempre i principi generali nostro leggere la norma dunque è nato e dove devono essere applicati sotto il controllo sanitari
E secondariamente se devono essere impiegate Mexico eccezione fittizi indica che sono divenne dei medesimi in quelli utilizzati presso le istituzioni ospedalieri qui non sono manette ecco
Martinelli coercizioni così corre un pericolo di cui ottantadue
Hanno che fare con i mezzi che diciamo utilizzato i nuovi sogni perché implica ci penso
Le faccio insomma per capire i fatti così questa genera sotto il controllo medico sotto controllo medico perché lasciato che un corpo immobilizzato è un corpo che può avere col subire dei danni anche
Gravissimi chiariamoci tante dietro alla morte perché i mobili immobilizzare una persona produce degli effetti per esempio a livello
Del diaframma e quindi possono bloccare anche la situazione effettivamente portare anche la morte ecco anche in nel caso del dei mezzi di coercizione fisica
Che sono quelli come diceva le impiegate per le stesse finalità presso l'istituzione ospedaliere pubbliche
E ecco è limitato determinati casi ed è limitato nel tempo giusto l'articolo quarantuno prescrivere che nulla debba essere limitato tempo strettamente necessario
Quindi anche qua il solito principio il come della l'eccezione alla regola grande ovviamente
Motivo cessato il quale rientrare tutto in una normalità
Dottor buffa anche in base questo è il quadro normativo più o meno e abbiamo trascurato qualcosa ma insomma tanto ci siamo detti ma ecco se questo è il quadro normativo anche in base alla sua esperienza quanto conta la selezione e la formazione
Delle persone che poi andranno a lavorare
Nell'ambito del corpo della polizia penitenziaria ben chiaro che sono elementi fondamentali affrontare un mestiere implica conoscerne
Conoscendo i rischi copia di prevenire ma soprattutto saper come agire all'occorrenza quindi deve coniugare da un lato la conoscenza delle norme ma non ho conoscenze pedissequa come dire di Monica eccetera dei principi che chierichetti possono aiutare pronta perché il carcere come peraltro la vita nasconde dietro l'angolo rischi e rendimenti situazioni d'emergenza ottiche critiche importante in quella circostanza sapere esattamente quali sono i i limiti e i limiti e i poteri della tua dell'attuazione perché ripeto sono a volte situazioni repentine Piemonti una scena così piccanti consultare un manuale questo manovale deve essere quindi è facilmente reperibile nell'attuale memoria
E nella tua capacità professionale
Certo
Dottor dottor buffo un'ultima domanda aziona domandarci a forze recentemente il sindacato Sappe della polizia penitenziaria ha chiesto al capo del DAP un protocollo operativo per mettere in condizione gli agenti della polizia penitenziaria
Di conoscere come poter operare dinanzi ad eventi critici come aggressioni o altro ma sbaglio o delle regole essenziali
Sono già scritte sono quelle che ci siamo detti fin qui io credo che qualunque protocollo operativo si volesse mai
Scrivere eccetera non potrebbe prescindere da queste queste regole prossimo neanche era queste norme
Che nella loro
Semplicità ci sono però che credo dirimente non esattamente il perimetro di un'azione come dire rischiosa e complessa come appunto affrontare nell'aggressività ottici tutto
L'evasione di di di persone che ai chiarisce in custodia insomma quindi credo che un'eventuale protocollo operativo ripeto non possa prescindere accetta fondarsi necessariamente su sulle norme che abbiamo in qualche modo così spogliato molto rapidamente
Dottor buffa grazie soprattutto buon lavoro buon lavoro lì Lombardi è avverso che stava affrontando l'emergenza comete con grande professionalità buon lavoro e grazie a dare la grazia è un bene per tutti quanti grazie grazie grazie ed era
E allora ci scrive Simone che è persona detenuta nei carceri Ferrara Simone che afferma cara radio carcere sono stato condannato all'ergastolo fine pena mai
E pur dovendo scontare una pena infinita
Passo le mie giornate a guardare il soffitto
Passo le mie giornate a guardare il soffitto
E questo perché nel carcere di Ferrara non mi consentono di fare nulla per tutto il giorno nel lavoro né studio nei corsi di formazione nulla del nulla
Scrive ancora Simone Percassi di Ferrara condannato all'ergastolo fine pena mai e condannato all'ozio
Per una pena così lunga scrive ancora
Chiaramente io ho presentato diverse istanze sia al DAP che al ministero della giustizia per poter scontare la mia lunga pena in un carcere dove possa lavorare con dove posso studiare ma fino a ora nessuno nessuno si è degnato
Di rispondermi e così immensi
E gli anni continuano a passare e stando qui nei casi di Ferrara o anche grandi difficoltà per poter esporre questo mio problema
A qualcuno infatti scrive ancora Simone dal carcere di Ferrara infatti qui gli assistenti sociali o gli educatori si vedono solo col binocolo
E solo se va bene
Chiamano i detenuti che hanno da scontare meno di due anni quindi
Se già i detenuti che hanno pene basse faticano a incontrare educatori o assistenti sociali che figura di me che o all'ergastolo nemmeno mi calcolano scrive Simone
Dal carcere di Ferrara ora scrive ancora Simone io cerco di comportarmi bene e di mantenere la calma
Anche se noto che qui dentro è come se tutto funzionasse al contrario
Chi fa bordello viene ascoltato mentre chi si comporta educatamente è come se il non esistesse
La verità eh conclude Simone il che ci scriverà Casini Ferrara la verità è che se è già dura scontare la pena dell'ergastolo questa condanna a vita diventa insopportabile
Se come me si è costretti a non fare nulla per tutto il giorno con stima la lettera appunto è firmata da
Simone persona detenuta nel carcere di Ferrara Simone
Condannato all'ergastolo
Fine pena mai quantomeno trent'anni si se li dovrà fare che però passa le sue giornate a guardare il soffitto
Rendetevi conto voi se già è pesante soltanto immaginare due-tre anni passati nell'ozio in un carcere
Immaginate cosa possa significare vivere venti trent'anni in carcere appunto stando nell'ozio a guardare il soffitto come denuncia giustamente Simone dal carcere di Ferrara
E dico denuncia perché obiettivamente questo trattamento è un trattamento che viola
Viola apertamente
Il dettato normativo non a caso l'articolo ventidue del Codice penale prevede chiaramente che la pena dell'ergastolo è scontata
In uno degli istituti a ciò destinati con l'obbligo di lavoro cosa dice la norma sostanziale il diritto penale
Dice che sì sì è stato condannato all'ergastolo devi essere recluso devi essere incluso in un carcere che è destinato a ospitare ergastolani
E c'è l'obbligo di lavoro non l'obbligo di guardare il soffitto
Caro Simone
Tieni ci aggiornati da parte tua hai la ragione della legge tutti Jalabert ci faccio poco va be ma comunque sia hai ragione che amici aggiornati perché il tuo caso
è evidentemente un caso da seguire da vicino non fosse altro perché la punta dell'iceberg di tanti problemi di tante sfaccettature di dell'illegalità che regna nelle carceri ma di quella cosa Simone anzi scriveva magari un domani
è provato a arrise a rivolgerti al Maggi sei sorveglianza e se lo è fatto che ha risposto e sette risposto cosa da risposto fammi sapere
Oggi scrive Mimmo che è persona detenuta nel carcere di Matera mimo che afferma carissimo Arena ho cinquant'anni e devo scontare una pena di circa tre anni ora ti scrivo perché in questo periodo reso così difficile dalla pandemia tutti noi detenuti ci sentiamo davvero abbandonati e di fatto non sappiamo come poterci difendere da un eventuale contagio
Per prima cosa infatti scrive il minimo dal carcere di Matera
Per prima cosa infatti siccome anche il calci di Matera è sovraffollato e conta centonovanta detenuti su circa centoventi posti letto la maggior parte di noi deve ammassati nelle celle tra promiscuità
E igiene assai scarsa
Ad esempio io mi trovo detenuto in una cella piccole e fredde insieme ad altri quattro detenuti una cella dove abbiamo talmente poco spazio che in poche parole è per noi impossibile attuare il famoso distanziamento ma oltre alla paura di essere contagiati scrive ancora Mimmo dal carceri Matera ma oltre alla paura di essere contagiati come tra l'altro già successo qui nel cacci di Matera
Chi tra di noi è malato
Dite anche con la paura di vedere aggravate le proprie condizioni di salute
Proprio a causa del corride una paura un terrore che vivo ogni giorno anche io visto che sono cardiopatico prende dieci medicinali al giorno e ciò tuttavia sono costretto a vivere con altre persone in una cella di pochi metri quadri
Ora sia chiaro so bene di aver sbagliato e so anche bene che devo pagare il mio debito con la giustizia
Tuttavia tuttavia vorrei solo scontare la mia pena in un luogo dignitoso e soprattutto dove non si metta in pericolo la mia già fragile salute ti ringrazio per quello che fai insieme ai miei compagni detenuti timbri un affettuoso saluto la lettera appunto firmate da Mimmo
Persona detenuta
Nel carcere di Matera Mimmo che evidentemente e giustamente come tante altre persone detenute
Non c'è dell'impunità chiede soltanto di non morire in carcere a causa delle scarse precauzioni che vengono presi in carcere per evitare che il Covi de entri appunto all'interno di quelle quattro mura anche perché che questo ormai lo sapete sedici ascoltati se ascoltate radio carcere anche perché elezione dedurre sanno bene molto bene che si già in carcere difficile essere curati
Per una patologia ordinaria figuriamoci
Cosa possono fare anzi cosa non possono fare se hai il Covi deve ed in più ai delle complicazioni quindi è più che giustificata questa paura questo terrore da parte di Mimmo e di tante altre
Persone detenute senza poi considerare il il fatto che in una piccola sovraffollata è sporca cella non si dovrebbe proporvi vere questo a prescindere dal corride e mi fa piacere anche coglie l'occasione per ricordarvi che pochi giorni fa le sezioni unite della Cassazione
Hanno depositato una sentenza importante e hanno stabilito che i tre metri quadri a Tess per detenuto devono essere scomputati
Dal mobilio
Dal mobile o fisso dalle dei letti dei tavoli e dal bagno ecco appuntate di questa sentenza se poi vi serve basta basta che mi scrivete io chiaramente in vitro tutti gli estremi caro Mimmo grazie per la tua lettera chiaramente ricambio anche
I saluti che arrivano delle due dai due compagni dice le schiene dice ancora da Matera
Poi al nostro indirizzo di posta elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punto it di ci scrivono Stefania Dana Emanuela e Fabiola che sono donne detenute nel carcere di Torino e che affermano
Caro Riccardo descriviamo per informarti che anche noi donne detenute dei calci Torino siamo costretti a vivere in condizioni che sarebbero indegne per un paese civile
Penso ad esempio che
Nelle celle non abbiamo l'acqua calda e addirittura dobbiamo restare con la luce elettrica ci sa anche di giorno dobbiamo restare con la luce elettrica Cesa anche di giorno e questo perché
Nella finestra della cella oltre alle sbarre c'è una fitta rete metallica che impedisce l'ingresso di luce e diaria naturale
Come dire scrivono queste donne detenute nel carcere di Torino come dire qui non solo stiamo al fresco ma siamo anche al buio
Tra l'altro abbiamo anche difficoltà per poterci lavare
E questo perché quando dobbiamo farci la doccia dobbiamo uscire dalle celle e andare in una stanza che sta lungo il corridoio una stanza dove ci sono le docce comuni
Docce comuni che non soltanto sono poche ma che sono talmente pieni di muffa che quando proviamo allarmarci la muffa ci cade addosso cioè se vi sembra normale
Di fatto scriveva ancora queste donne detenute nel carcere di Torino di fatto anche se sentiamo tanti politici dire che nelle carceri va tutto bene ed è tutto sotto controllo la verità è che qui dentro non va bene proprio niente
Compreso il mantenimento dei legami con le nostre famiglie che non solo è un nostro diritto riconosciuto dalla legge
Ma che per noi è così importante per sopravvivere a questo inferno ET diciamo questo perché fino a poco tempo fa oltre a non farci incontrare le nostre famiglie ci consentivano di fare solo tre ore al mese di videochiamata contro le sei previste ora scrivono ancora queste donne detenute nel calci Torino ora sembra che vogliono tornare alla regolarità ma ovviamente le nostre preoccupazioni restano alte in quanto la famiglia e gli affetti per noi sono un punto di riferimento per poter andare avanti e lo immagino
Quanto al resto scrivono ancora Stefania danno Emanuele Fabiola nel carcere di Torino quanto arresto sappi che i magistrati di sorveglianza di Torino oltre a non venire mai in carcere per vedere in che condizioni siamo costretti a vivere l'ultima volta che li abbiamo visti era all'inizio del due mila e diciotto
In ma di senso dei casi Torino sono anche molto severi e per noi è davvero un'impresa riuscire a ottenere un permesso o una misura alternativa
Mentre qui dentro ci viene negata ogni possibilità per intraprendere un percorso di reinserimento
Morale concludono queste donne detenute
Nel carcere di Torino morale pene scontate in questo modo invece di gettare le basi per un nostro futuro migliore alimenta non solo cattiveria e rabbia il che fa male a noi e alla società
Ciao e grazie lettera appunto è firmato da Stefania danno Emanuele Fabiola donne detenute
Nel carcere
Di Torino e hanno ragione queste donne
Detenuto nel dire che una pena scontata in questa maniera invece di essere il punto di partenza per un futuro migliore un futuro fatto di onestà
Pene sconta anni questa maniera generano soltanto cattiverie rabbia e io presumo anche sfiducia nei confronti dello Stato il che tra l'altro produce non sicurezza ma chiaramente produce
Insicurezza ragazzi grazie questa lettera teneteci sempre aggiornati anche sulla sezione femminile del carcere di Torino
Però ecco marcate anche a differenza se lo Stato si comporta male con voi voi dimostrate di essere i migliori dello Stato mantenete la calma mantenete una condotta una condotta corretta
Poi ce ne andiamo in Sicilia perché ci scrive Giuseppe che è persona detenuta nel carcere Pagliarelli di Palermo Giuseppe che afferma
Cara radio carcere mentre ti scrivo mi trovavo in una cella d'isolamento una cella dove non ho nulla neanche una televisione per potere passare il tempo
Ma ora ti scrivo non tanto per diritti delle mie attuali condizioni detentive
Ma per raccontarti il motivo per cui mi hanno messo qui per punizione devi sapere infatti che ormai sono mesi Mesic nella sezione Este del carcere Pagliarelli Palermo
L'acqua calda ne riduce
E assicurata soltanto
Per un'ora al giorno tanto che pur cercando tutti noi di lavarci in gran fretta
Alla fine riescono a fare la doccia calda soltanto quindici detenuti su un totale di circa settanta persone con la conseguenza che tutti gli altri si devono lavare con l'acqua fredda considera scrive ancora Giuseppe
Dal carcere Pagliarelli di Palermo considera che tutto questo è andata avanti fino al mese di gennaio anche se ora stando in isolamento non so se abbiamo risolto o no il problema
Ma ti posso dire che ho visto detenuti anziani o malati con le labbra viola tremare ben il freddo che hanno patito dopo quelle docce gelate
Ricordo scrive ancora Giuseppe dal carcere Pagliarelli di Palermo ricordo che prima di essere sbattuto in isolamento abbiamo fatto numerosissime istanze per cercare di risolvere il problema ma nessuno nessuno ci ha mai risposto
Poi arrivati all'esasperazione abbiamo chiesto anche di essere ricevuti dall'ispettore ma anche questo tentativo è stato inutile
Morale della favola scrive appunto Giuseppe dal carcere Pagliarelli Palermo morale della favola alla fine io vengo sottoposto al consiglio di disciplina
Proprio in quell'occasione a spiegare le mie ragioni ma siccome vogliono sempre aver ragione loro mi puniscono con più di quindici giorni di cella di isolamento
Ma domando scrive appunto Giuseppe dal carcere Pagliarelli di Palermo ma domando
Perché punire mi se ho chiesto solo di poterci fare la doccia con l'acqua calda e non girata e poi in questi tempi di pandemia non dovrebbero incentivare l'igiene personale invece che fare il contrario
Chiaramente ti terrò aggiornato ma intanto ti ringrazio per avermi ascoltato la lettera appunto
Firmato da Giuseppe persona detenuta
Nel carcere
Pagliarelli di Palermo ora sentiero Giuseppe tu non mi ha mandato il provvedimento disciplinare quindi io non so
Cosa tu abbia fatto per meritare o no per carità questa sanzione disciplinare dell'isolamento della cella di isolamento resta il fatto che Covi de o non covi del le persone detenute
Devono fare la doccia in condizioni normali ovvero non con l'acqua gelata soprattutto in giorni in cui ha fatto freddo anche lì in Sicilia questo mi sembra mi sembra Abba abbastanza abbastanza evidente è abbastanza ovvio anche se stiamo vivendo di come mi dei momenti in cui ciò che è ovvio sembra essere
Sembra essere eccezionale il che ci vorrebbe un po'preoccupa
Poi ci scrive Costantin dal carcere San Vittore di Milano costanti che afferma carissimo Arena se già prima del Cofide farsi la galera a San Vittore era una sofferenza in più
Adesso la situazione è ancora peggiorata qui infatti non solo viviamo in celle sovraffollate
Perché ci sono oltre novecento detenuti su circa settecento posti letto ma ora viviamo con la paura del corride e con la difficoltà di ottenere misure alternative per rifarci una vita oppure per non essere contagiati qui dentro
Egli infatti scrive costanti nel carcere San Vito di Milano ed infatti a San Vittore ci sono detenuti che hanno una casa un lavoro ma che non riescono nemmeno a ottenere la detenzione domiciliare
Qui ci sono detenuti a cui manca magari poco per poter finire di scontare la pena che si vedono rigettate le richieste per uscire prima dal carcere perché dicono che potrebbero ricco mettere lo stesso reato ma qui ci sono anche detenuti anziani o malati
Che chiedono di andare in ospedale o in un luogo dove non essere contagiati ma che ricevono sempre la stessa risposta si rigetta l'istanza ecco scrive costanti nel carcere San Vittore di Milano ecco tutto questo
Oltre a un essere giusto ci preoccupa perché qui gli spazi per isolare i detenuti positivi sono pochi e assistiamo inermi a una crescente disorganizzazione una disorganizzazione che teniamo diventerà un'alleata del virus
Ma mi chiedo scrive Cosentino Percassi San Vittore di Milano ma mi chiedo un domani se la situazione dovesse precipitare
Chi risponderà della nostra salute chi in questi luoghi dove siamo rinchiusi sarà responsabile per quello che ci potrà a cadere
Chi invio un cordiale saluto la lettera appunto è firmato da Costantino persona detenuta appunto nel carcere San Vittore di Milano e pensare che il carcere San Vittore di Milano
Come in altre carceri la Lombardia sono tra le carceri meglio organizzate per il corride pensionate pensate cosa succede nelle altre poi di fondo ragazzi c'è una verità
Che carceri come calce San Vittore di Milano che risalgono a due secoli fa quando ancora non c'era l'ordinamento finanziario dovrebbero essere strutture chiuse perché ormai sono strutture talmente vecchie dove non si può più attuare la legge oggi penitenziaria Aligi evidenziare oggi vigente
Sarà bello quel giorno in cui vedremo la realizzazione di strutture diverse strutture carcerarie diverse
Tra loro e sarà bello quel giorno quando ci toglieremo di mezzo queste carceri vecchie questi monumenti dell'Ottocento come il carcere San Vito di Milano che lo ripeto
è del tutto inadeguato a essere destinato istituto di pena meglio farci un albergo
Che un carcere questo mi sembra abbastanza mi sembra abbastanza chiaro poi saluto Carlo dal carcere Pagliarelli Palermo che afferma che i lidi tenuti sono costretti a restare chiusi nelle celle per tutto il giorno
Anche se sono risultati negativi
Al tampone saluto Dino dal carcere Regina Coeli di Roma saluto Gennaro dal carcere Poggio Reale di Napoli e infine saluto un gruppo di persone detenute che ci scrivono dal carcere Santa Maria Maggiore di Venezia
E allora come al solito prima di salutarmi vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entrano in contatto con noi di radio carcere il prima di tutto il numero di telefono di qui di radio radicale ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate se siete da poco uscito dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza detentiva
Chiamateci anche se siete stati vittime
Di un errore giudiziario di ricordo che siamo presenti anche su Facebook e su Twitter dei ricordi nostro indirizzo e-mail ovvero radio carcere chiocciola radio radicale
Punto it e soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere lettere che leggiamo ogni giovedì sera questo l'indirizzo
Radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma lo dico sempre scrivete scrivete scrivete dalle carceri a Radio Carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette dal Silenzio e da quelle quattro Mura
Bene io ringrazio per l'assistenza in regia e grazie davvero grazie a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion e dalla cella sporche sovraffollata avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce di Radio Carcere l'informazione
Sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Che e adesso ma anche nella linea che abilitate
Qualcuno aprite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondi non è simpatica superiore
In nome del popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale dichiaro italiano l'appello di Palermo seconda sezione
Data cinque aprile del mille novecento
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