"Dal sacrificio alla speranza, insieme contro la mafia"

Ma ai nostri lavori di questa importante significativa manifestazione dice generosi wireless
Insieme contro la mafia insieme
Per ricordare le stragi di Capaci e di via la D'Amelio insieme per ricordare le vittime Giovanni Falcone
Francesca Morvillo Antonio Montinaro Vito Schifani e Rocco Di Cillo insieme perché si possa ogni giorno come facciamo un'organizzazione sindacale di muovere le coscienze
Attaccare la criminalità organizzata svolgere il proprio ruolo con coscienza noi abbiamo voluto legare significativamente questa manifestazione una giornata di lavoro domani perché combattere la mafia
Attaccare fare il nostro dovere
è importante importante alla repressione sempre di più perché si sconfiggono mafia è importante che però Silvia il lavoro c'è tanto di bisogno di lavoro e domani la vogliamo in continuazione con questo interessantissimo aggiornata su questo tema importante
Iniziamo i nostri lavori dando la parola a Claudio Barone segretario generale e la UIL per la introduzione grazie la parola a Claudio Barone
Questa mattina siamo qui alla facoltà di ingegneria
La CGIL CISL UIL e i segretari nazionali
Tutto il mondo del lavoro palermitano i rappresentanti delle istituzioni tutta la città
Per dare un segnale a Palermo e dare un segnale da Palermo verso tutto
Il Paese
Quella di oggi non vuole e non può essere
Sono
Una commemorazione
Oggi volesse nell'indicazione di un percorso dal sacrificio alla speranza
Non spetta a noi commemorare la figura
Di Giovanni Falcone
Che gli è stato vicino che ha lavorato a fianco a lui quelli che hanno votato insieme ad uno di quelli che si sono sacrificati insieme a lui in meglio possono farlo e l'hanno fatto in questi giorni con commozione
Ma noi dobbiamo qui esprimerà la consapevolezza forte
Che oggi tutti a Palermo dal paese hanno
Che la vita di un solo uomo la vita di un pugno di uomini può avere avuto in questo caso un peso decisivo nel mutare il segno dei tempi
E questa è la lezione che ci viene non solo da sacrificio ma da tutta una vita no coraggio dalle battaglie dalla capacità di essere solo contro tutti o alcuni momenti di Giovanni Falcone e di quelli e con Giovanni Falcone
Hanno votato
Qui a Palermo siamo consapevoli più che in altre parti del Paese chiamati oggi
Ha avuto colpi mortali
è crollato il mito dell'immunità
Sono stati catturati i grandi capi
Della mafia
C'è in isolamento ma anche il consenso alla strategia del terrore mafioso è tuttavia siamo altrettanto compatti sapevo di dolorosamente consapevoli che la mafia
è tutt'altro
Che è sconfitta
Gli attentati di questi giorni a catena nella provincia uno al giorno
Sempre con continuità in una direzione precisa
Non possono non devono essere ridotti a singoli episodi ma sono il segno preoccupante
Del definirsi di una nuova aggressività di una strategia di un progetto era questo punto di vista ma messe in atto un impegno forte non una sottovalutazione
Lo Stato non può abbassare
La guardia
Oggi c'è un dibattito
Sulla questione
Dei pentiti o come diceva Falcone
Dei collaboratori di giustizia
Non sta al sindacato
Dare le indicazioni su quali sono i meccanismi migliori per garantire l'utilizzo dei pentiti che è fondamentale nella lotta alla criminalità mafiosa e garantire anche che ci sia il massimo di trasparenza
Credo che una cosa noi però possiamo dire
è stato presentato ieri pubblicamente la raccolta degli scritti di Giovanni Falcone lì probabilmente tra le altre cose c'è anche una grande lezione
Su come si possano su come si debbano gestire questi strumenti quando ancora era difficile gestirli quando si è cominciato e con l'equilibrio cova saggezza con la capacità con cui sono stati gestiti oggi forse una rilettura di quell'esperienza può essere in un dibattito che a volte rischia di essere esacerbato una lettura utile e porno ire indicazioni indicazioni precise
Noi abbiamo apprezzato molto anche perché va detto avevamo qualche riserva
La presenza del ministro degli Interni Maroni qua a Palermo
Presenza che è stata marcata più volte
è un segnale importante
Che oggi non sottovaluta la centralità di Palermo della lotta alla mafia Palermo per tutta per tutto il Paese
Ma oltre segnare siamo convinti che vanno verificate
Le risposte concrete che devono essere date dal punto di vista
Dell'attrezzatura degli organici della magistratura del rafforzamento delle capacità di investigazione
Dal controllo dal territorio questi sono terreni concreti sui quali aspettiamo di verificare se gli impegni saranno tramutati
Io ne ho fatta
E però questo dobbiamo dire
Come il mondo del lavoro non è da solo sufficiente
Oggi Palermo
Ha un'eredità pesante
Il venticinque per cento di disoccupazione per la disoccupazione giovanile parliamo del cinquanta per cento un giovane su due non ha lavoro
è stante così le cose non ha speranza
Di lavoro
Il settore a maggior parte occupazionale sul Palermo quadro ed edilizia avuto l'anno scorso un calo degli appalti di circa il settanta per cento
Non è qui luogo di fare l'elenco delle realtà dell'industria in crisi dello spopolamento dall'abbandono delle campagne
Della crisi
Del turismo
Questa ed eredità del passato ma noi dobbiamo dire qua a Palermo con forza che è vero
Che la criminalità non è figlia della disoccupazione
Non è vero
La mafia non deriva dalla disoccupazione e dalla miseria dall'arretratezza è il contrario
L'Amati è stata la vera causa della disoccupazione della miseria dell'arretratezza e oggi da questa eredità di danni oltre che di tutti
Dobbiamo ripartire e oggi bisogna dare però le gambe alla speranza di cambiamento bisogna dare delle risposte
Noi dobbiamo dire qui oggi anche che non sono possibile risposte o superficiali ho sbagliato
Abbiamo sentito parlare di rimettere le gabbie salariali
E per fortuna anche gli stessi industriali su questo hanno espresso pesanti riserve
Abbiamo sentito qualche battuta
Che non si capisce se è spiritosa solo superficiale sul Mezzogiorno delitto alla coltivazione dal bergamotto
Stamattina
Sul Sole ventiquattro Ore c'era un titolo
Che diceva che il Sud dinanzi al Nord che la raccolta bancaria
E viene fatta nelle regioni meridionali viene impiegata principalmente
Nel Nord dal paese
Bene oggi chiediamo a tutti di fare la loro parte
è giusto l'impegno la repressione noi abbiamo plaudito come CGIL CISL e UIL alla presenza dei giovani di leva a presidio del territorio palermitano oltre che a tutti gli impegni baccata questo bisogna anche dare risposte nel senso nello sviluppo delle creazione delle condizioni per lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi dei trasporti
è positiva e va confermata la notizia
Che si riescono a recuperare due mila miliardi di opere che stavano per essere perse che possono dare una risposta concreta nella nostra regione creare posti di lavoro dare segnale che c'è la possibilità di un cambiamento e di un'emancipazione su questi terreni attendiamo da tutti una verifica dei fatti
Palermo è una città contro la mafia in modo inequivocabile era questo non si torna indietro
Alla manifestazione alla grande manifestazione nazionale di CGIL CISL e UIL da giugno novantadue
Era presente tutta l'Italia c'erano presenti delegazioni di lavoratori cittadini di tutte le città d'Italia è il segnale di una città presenti attiva schierata era un segnale inequivocabile
Manifestazioni ce ne sono state tante anche stasera ci saranno altre manifestazioni
Ma al di là di chi scende in piazza
Oggi a Palermo si respira un'aria diversa
C'è una richiesta forte dello stato di diritto c'è una richiesta forte di lavoro e non di assistenza c'è una richiesta forte di cambiamento
Credo che ognuno di noi oggi debba fare la sua parte stiamo vivendo un momento difficile
Di passaggio di transizione con grandi scommesse grandi speranze grandi preoccupazioni aperti ma credo che oggi a partire da oggi noi dobbiamo dire
Che la speranza per Palermo e e la speranza per tutto il Paese per tutta l'Italia non sono cosa diversa e oggi dobbiamo cominciare a dimostrare che questa speranza può diventare realtà
Ringraziamo Claudio Barone per l'introduzione ringraziamo tutte le autorità presenti io non li nomino perché potrei commettere degli errori sono tanti mi scuserete ringraziamo tutti ringraziamo le con un applauso ma ringraziamo anche una delegazione
Siciliani di lavoratori che ci sono
E tutti gli altri lavoratori che hanno mandato messaggi di solidarietà rispetto a questo importante appuntamento diamo la parola al sindaco di Corleone Giuseppe Cipriani
Intanto io voglio ringraziare per la grande opportunità
Che è data non non tanto al sindaco di Corleone ma quello che in questo momento questo sindaco rappresenti insieme ad altri sindaci
E voglio esprimere la mia gratitudine per la sensibilità che il sindacato ha mostrato verso verso questa terra verso questo
Verso questi Paesi che hanno che hanno un nome difficile che hanno che sono conosciuti nell'immaginario collettivo della nazione come qualcosa di pesante come qualcosa che andrebbe rimosso io ringrazio il porto il saluto Della Corleone civile e democratica che ha cercato in in in tempi abbastanza ravvicinati di rompere con un passato e con la tradizione che tutti voi sapete essere pesante difficile della quale dovete
E per la quale voi siete chiamati a impegnarvi insieme a noi per vincere una battaglia che appena iniziata i cui esiti non sono affatto scontato Corleone oggi è contenta
è contenta di manifestare il pensiero di vicinanza e di affetto nei confronti di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino due persone che non sono morti invano che hanno dato un contributo grandissimo affinché questa terra e quindi anche questo Paese difficile fosse liberato
Da una cappa che a tutt'oggi non ha intenzione di di di spostarsi da sola oggi tutti siamo chiamati a fare la nostra parte
E il sindacato espressione espressione di realtà civile democratiche a un impegno anch'esso gravoso io credo che la società civile tutta debba un po'mobilitarsi per tenere alto perché in realtà l'attenzione nei confronti di un tema che se sottovalutato ci riporterebbe indietro di tantissimi anni
Non a caso oggi la mafia pochi le sta vicino si sta muovendo per cercare di di aggredire e di smontare tutte quelle realtà locali
Là dove si è costruito una un qualcosa di diverso che rompendo con il passato
La gente di Corleone il ventuno di novembre il cinque di dicembre è scesa in piazza
La gente la gente di Corleone non soltanto un partito un movimento ma tutta la gente i democratici coloro che sapevano di essere chiamati a un compito difficilissimo rompere con una tradizione con la tradizione fatta
Di dolore di odio ecco la tradizione che proiettato non soltanto del nostro paese ma che invece qualcosa che va ben oltre colore mi pare che ha dato un segno tangibile di di scossa Corleone ha detto che bisognava finirla con con la mafia Cordova ha detto che bisogna essere invece vicini alla gente come Falcone come Borsellino come tutti coloro che hanno a colloquio degli interessi civile democratici della nostra azione per oggi per oggi il rischio è che le aggressioni nei confronti degli Enti locali non siano pressi
Nelle giuste dimensioni guardate che la mafia trova un elemento di contrasto incredibile di resistenza incredibile nella gestione del territorio
Trova un elemento di contrasto in queste amministrazioni che rompono con il passato e non a caso l'aggressione
E a smontare una ascoltare quelle realtà dove la gente si è aggregata
Guardate che queste realtà si sono costruite perché lo ripeto i democratici si sono messi insieme perché hanno rotto hanno rotto antichi recinti e vecchi schemi che impedivano alle persone oneste di essere tutti dalla stessa parte e cioè tutti contro la mafia
Tutti coloro che amano questo interesse precise
Qualcuno cerca di farci di portare di di farci andare indietro qualcuno cerca di dire che queste realtà devono essere smontate bisogna ritornare all'ovile noi questo non lo dobbiamo permettere ma soprattutto non dovete permettere che i sindaci rimangano isolati a fare le cose
A fare le cose che invece dovrebbero fare altri livelli istituzionali i sindaci non possono fare da solo la lotta alla mafia i Sindaci devono dare le risposte concrete alla gente che ha bisogno di tantissime cose
I Sindaci devono devono riparare le strade occuparsi delle cose che sono importantissimi anche lo cui deputati regionali invece devono fare le leggi che consentano e alla spesa pubblica
Di di essere tali i deputati nazionali devono controllare devono presentare interrogazioni al ministro dell'Interno devono attivare le prefetture affinché vengono fatte tutte quelle cose
Che occorre fare sul territorio è un è un fatto assolutamente pericoloso che i sindaci si invece si rivedono tutti insieme
E danno uso danno alla gente un senso di impotenza e di frustrazione voi non dovete fare questo perché questo sarà alla fine questo sarà l'inizio della fine di queste realtà locali che difficilmente avrebbero creato aiutate i sindaci a fare a svolgere il proprio ruolo
Impegnatevi invece sindacato impegnate invece forze politiche a dare quelle risposte che ai sindaci servono per per dare a loro volta le risposte concrete alla gente io ancora davanti gli occhi
La speranza della gente di Corleone quando in questi mesi di campagna elettorale di precedente all'amministrativa e noi siamo andati per le strade e nelle piazze a stringere le mani della gente
A a vederne a sentirle i bisogni le speranze erano tantissime se noi prendiamo le speranze di questa gente di Sicilia che quando è chiamata uno scatto d'orgoglio quando è chiamata a rompere fa appello al proprio senso antico dell'orrore e riesce come dire a dare ha ha rivolto a dare quel segnale di rottura io credo che ci ritorneremo indietro di tantissimi anni se invece tutti insieme daremo una mano
Ai sindaci non tanto perché sono i sindaci ma perché rappresentano queste realtà a tenere viva questa speranza della gente di Sicilia io credo che l'onore quello vero della gente di Sicilia
Avrà di nuovo avrà di nuovo quel sussunto avremo di nuovo con lo scatto non d'orgoglio che farà liberare Corleone Palermo io credo tutta la Sicilia da un fenomeno che invece d'Ischia in questo momento di riappropriarsi del nostro territorio di ringrazio
Ringraziamo il sindaco di Corleone Luisa benissimo il sindacato unico elemento è stato a suo fianco a fianco degli altri sindaci dei paesi vicino alla provincia di Palermo per le ultime occasione che abbiamo vissuto insieme
Sa il sindaco di domani c'è un appuntamento appunto sull'altro versante importante dove chiamiamo tutti gli amministratori
A vedere un poco di interessarci tutti insieme per lavorare per il lavoro per lo sviluppo per quello che è l'occupazione che è necessario in questa città diamo la parola a Pietro Larizza segretario generale nazionale dall'ONU
Molti uomini e donne delle istituzioni magistrati e forze dell'ordine
Hanno pagato e pagano con la vita la difesa della legalità verso criminali piccole grandi
Alcuni dicono che rientra tra i rischi del loro lavoro
Ma vi sono casi in cui il rischio della probabilità
Cresce consapevolmente in misura proporzionale alla qualità e profondità del proprio lavoro
Giovanni Falcone
Francesca Morvillo Rocco Di Cillo
Antonio Montinaro Vito Schifani
Sono gli esempi di questo servizio prestato allo Stato mettendo consapevolmente
In conto un rischio altissimo proprio perché forte intenso e sistematica è stata la lotta contro la mafia
Fra i tanti caduti nell'assolvimento il loro compito alcuni anni il valore del simbolo positivo da onorare e tramandare ai giovani ed alle future generazioni
Giovanni Falcone sicuramente uno di questi
E per molti aspetti un simbolo speciale
Perché forse nessuno come lui ha impiegato tutta la propria intelligenza per combattere la mafia dentro e fuori confine del nostro Paese
Sicuramente un magistrato valoroso
Ma soprattutto un magistrato paziente e tenace
Che aveva capito la dimensione internazionale della criminalità il mio figlio sa
E l'aveva creato collegamenti con i suoi colleghi in tutti i Paesi in cui si conduceva la stesso
Commemorarlo
Significa per noi mantenere alto questo esempio e mantenere vive le ragioni del suo impegno del suo sacrifici
Rispettare alla memoria di Giovanni Falcone di Francesca Morvillo
E dei poliziotti che sono morti con lui
Significa anche per tutti quanti noi una scelta netta e irreversibile di lotta contro la mafia
Significa non abbandonare il campo
Significa trasferire questa scelta di civiltà nell'azione sociale che condoni che conduciamo tutti i giorni dentro e fuori luogo di lavoro
Ciascuno secondo le proprie responsabilità e dei propri compiti deve continuare ad essere protagonista in questa lotta
Noi continueremo a farlo nei luoghi di lavoro con i pensionati con i giovani
In tutte le iniziative pubbliche
Per mantenere vivo e invisibile quest'impegno
Non è una frase di circostanza
Ma è una certezza che voglio confermare
Senza alcuna riserva siamo stati e saremo a fianco della magistratura e delle forze dell'ordine nella lotta che conducono in prima fila contro la mafia e la criminalità organizzata
Non faremo mancare il nostro sostegno
Il sostegno del mondo del lavoro nei confronti di tutti coloro che si battono per liberare il nostro Paese da questa piaga
Criminale
Gente sanguinaria che riduce la libertà di tutti produce miseria e lutti impedisce che libero sviluppo il libero sviluppo di intere comunità di cittadini
Tra questi criminali non ci stanno i nuovi e non ci stanno nemmeno persone che conoscono il rispettano i valori umani
Ci stanno mafiosi che si combattono e si promuovono tra di loro con gli omicidi i ricatti
L'umiliazione della dignità dei cittadini
La riduzione della libertà di impresa e di lavoro
Nella lotta contro queste persone
Contro questi gruppi sanguinari
Giovanni Falcone ha dedicato tutte le sue energie
E poi la solita e prima di lui e dopo di lui sono molti altri magistrati come Paolo Borsellino e molti servitore dello Stato fra le forze dell'ordine
Ai ragazzi nelle scuole ai giovani
A coloro che la Chiesa messa ai margini della società
Dobbiamo offrire modelli positivi e speranze sul loro futuro
Tra la disoccupazione la criminalità
Spesse volte c'è un confine sottile che tanti giovani attraversano per disperazione
Se riusciremo a creare una società che pensa a loro
Che riconosce i loro diritti che offre speranze concrete
Questo confine diventerà sempre più largo e saranno in pochi ad attraversarlo
Negli ultimi tempi l'azione dello Stato della magistratura e delle forze dell'ordine è diventata molto più incisiva e si sono registrate grandi successi
Ogni arresto di mafioso eccellente
E il segnale più vistoso per dimostrare che non sono né invincibili e ancor meno invisibili
Sono criminali
Col nome cognome e Indirizzo e quindi individuabili e perseguibili dalla legge
Quali pentiti se è vero che il muro dell'omertà
Un'omertà che gli ha sempre protetti
Ed anche in questo Giovanni Falcone è stato il precursore
Inducendo per prima la collaborazione uno dei marchi famosi più dei pentiti dei mafiosi più conosciuti
Da quel giorno ad oggi
Molti fatti sono successi ed i pentiti
O collaboratore di giustizia
Sono diventato una componente decisiva della strategia anti crimine
Ma sono diventate anche madre di discussione giudizio
Presso le forze politiche l'opinione pubblica
Credo che tocchi soprattutto ai magistrati
Esclusivamente ai magistrati
Fornire un grande contributo di chiarezza sul ruolo e sull'importanza dei pentiti
Essendo propri magistrati i garanti finali della loro attendibilità e dei diritti dei cittadini chiamati in causa
Non si può aprire un dibattito politico in cui i dubbi a volte legittimi su qualche pentito vengono utilizzati per ridurre il ruolo fondamentale che hanno avuto e possono ancora avere
Per scoprire crimini e colpevoli altrimenti non perseguibili
La strage di Capaci ha scosso le coscienze
La gente ha reagito e reagisce
Non sta più a guardare
E ci sono momenti movimenti di massa
Nelle grandi città è proprio in città come Palermo dove più forte si faceva sentire l'oppressione mafiosa
Se vogliamo commemorare degnamente
Giovanni Falcone la moglie e tutti i magistrati e le forze dell'ordine
Che come lo hanno pagato con la vita l'affermazione della legalità
Allora ogni commemorazione come questa
Non deve essere solo un omaggio al valore delle persone
Deve essere invece un momento di riflessione di impegno
Per trasferire nel presente e nel futuro le ragioni del loro sacrificio
Per impedire alla rassegnazione
Il fatalismo
L'isolamento la società civile
Le posizioni di attesa
Verso l'esito della lotta affidata agli specialisti
Ci deve essere a conoscenza partecipazione sostegno pubblico
Desiderio di libertà
Passione civile
Nella lotta contro un fenomeno criminale
Un fenomeno antico
Che ha inquinato intere regioni del Mezzogiorno
Voglia di riscatto
Questa deve essere la costante dell'impegno civile che ciascuno di noi deve alimentare tutti i giorni
Credo che siamo sulla strada giusta
è vero che lo scontro e ancora lunga e difficile
è vero che non bisogna abbassare la guardia
è vero che dovremo chiedere ancora molto ai magistrati e dalle forze dell'ordine
Ma credo sia vero indiscutibilmente vero
Che la mafia la criminalità organizzata si possono sconfiggere si possono debellare
Noi stiamo con i magistrati e le forze dell'ordine
E possiamo affermare con certezza che tutti i lavoratori dentro e fora la Sicilia la pensano allo stesso modo
Non hanno dimenticato i morti
E non dimenticheranno le ragioni dalla loro vita al servizio della legalità
Questo secondo me il vero grande omaggio che possiamo Frida Giovanni Falcone ai magistrati e dalle forze dell'ordine
Non è né può essere un semplice omaggio alla memoria
E un impegno
Che abbiamo già assunto è un impegno
Che manterremo è un impegno che ma terremo a Palermo
Manterremo in Sicilia
Manterremo in ogni parte d Italia lo manterremo vivo discutendo con tutti in tutti i luoghi di lavoro vi ringrazio
Siamo Pietro Larizza per questa motivazione importanti che sono le motivazioni che ci vedono qui a partecipare ogni giorno come abbiamo detto nell'introduzione
Con il nostro impegno al fianco dei magistrati per quello che è il nostro ruolo diamo la parola Piera fa Luca Di Palermo anno uno per le informazioni sulle manifestazioni che oggi ci sono in città cui parteciperemo tutti insieme
Ho chiesto di intervenire esclusivamente per un motivo
Certamente superfluo ricordare alle lavoratrici e lavoratori a questo bellissimo pezzo di movimento sindacale che qui presente il valore e il significato di una manifestazione
Noi tutti conosciamo che cosa significa nella comunicazione politica dare testimonianza in pubblico per strada nelle piazze attraverso l'impegno diretto di se stessi attraverso i nostri modi di comunicare verso l'esterno che cosa significa una manifestazione però vorrei soltanto ricordare una cosa e lo dico da donna di questa città che ha vissuto questi due anni come se fossero insieme a tutte le altre a tutti gli altri due due mila anni e che ha scelto insieme a tanti altri esponenti di associazioni di gruppi e movimenti di volontariato di individui che vogliono impegnarsi sempre di più per difendere la democrazia in città
Di chiamare Palermo anno uno il loro sistema di comunicazioni loro cartello hanno uno non perché alle nostre spalle non ci sia stato nulla
Hanno uno non perché vogliamo dimenticare chi si è sacrificato è a si è abbattuto prima delle stragi del novantadue ci siamo definiti hanno uno esclusivamente perché volevamo rimarcare la svolta il nuovo impegno l'insostenibilità della rassegnazione della sfiducia della del legale
Dopo quello che era successo a Capaci via D'Amelio quindi la manifestazione di oggi pomeriggio
Non sono assolutamente un rituale logoro che si ripropone in nome di una celebrazione logora sono il segno esplicito del fatto che noi questa città
Non l'abbiamo abbandonata ai nuovi ora vi verniciati padroni di sempre ma che pezzetto per pezzetto momento per momento da noi stesse da noi stessi la ci riappropriamo della città stesse queste la catena delle in soli di oggi pomeriggio
Raggiungeremo da Piazza Indipendenza da via D'Amelio da piazza Magione
Da piazza Principe diretta Borreale l'Albero Falcone
E la nostra presenza sarà scandita da una serie di messaggi di cose fatte dalla società palermitana dai gruppi dalle associazioni dei singoli individui che saranno segnate nei nostri lenzuoli questo strumento
Della comunicazione politica inventato in questa città invito quindi tutte le le donne e gli uomini presenti a vivere con la partecipazione con la passione necessaria per non stupirci per non ricadere nell'oblio questo momento di oggi pomeriggio che altrettanto significativo so che ci guarderanno so che ci conteranno so che cercheranno nelle nostre espressioni
La misura di una sconfitta che sicuramente nessuno di noi nessuna di noi pensa di poter subire senza reagire grazie
Allora ringraziamo Piero nato a Lucca saremo tutti lì insieme a partecipare in prima fila
A quello che questa interessantissima appuntamento diamo la parola per continuare non si lavora Sergio D'Antoni segretario generale allora ci
Lavoratrici e lavoratori
Amici e compagni amiche compagne
A due anni dalla grande manifestazione
Che tenemmo a Palermo
Con una partecipazione straordinaria
Di tutto il Paese
Manifestazione che definimmo
Con una
Denominazione indovinata
L'Italia parte civile
Siamo qui per insieme fare un bilancio e contemporaneamente
Cercare
Gli obiettivi il percorso il cammino
Per andare avanti per continuare sulla nostra via
Da quel giorno dopo la grande manifestazione io poi so che si possa affermare
Come ha titolato ieri un quotidiano
Che quelle bombe
Quelle bombe che troncare alla vita
Di Falcone e di Borsellino
Degli agenti della sua scorta
Quelle bombe hanno svegliato l'Italia
Quelle bombe hanno determinato una vera
Inversione di tendenza
Quelle bombe hanno determinato uno stato d'animo nuovo diverso
Quelle bombe hanno costituito una pre con la propria vera svolta
Nella lotta contro la comunità organizzata contro la mafia
Ma hanno determinato soprattutto lo dicevano qui quelli che mi hanno preceduto
Una presa di coscienza nuova cioè la mafia è un nemico alla portata dallo Stato non è quel mito invincibile su cui la mia generazione
E le altre generazioni
Che sono cresciute in queste terre hanno per lungo tempo coltiva la mafia sbaglia lavati a commette errori sicuramente
L'uccisione di Falcone e di Borsellino è il più grande bomber anche cavati ha potuto fare nell'uccidere i loro pensava di uccidere
Lo Stato è di prendere il possesso complessivo invece ha determinato l'esatto contrario la ripresa lo sviluppo la capacità vera di una società di esprimersi al meglio e di garantire ad uno stato finalmente di organizzarsi di prendere gli assassini di prendere i mandanti di aprire una nuova stagione in questa terra in tutto il Paese io penso
Che proprio per questa ragione
E non per retorica
Noi non saremo mai mai
Grati fino in fondo a Falcone e a Borsellino
Perché fino in fondo possiamo dire a questi due grandi siciliani
Che la Sicilia può produrre
Questa capacità di risveglio
Questa capacità scientifica di organizzazione questa grande forza da offrire a tutto il Paese
E forse il Paese non se l'aspetta
Forse non riteneva che attraverso queste vite si potesse aprire questa nuova FAS forse il Paese pensava
Un poco con coscienza dormienti che alla fine era sempre un problema tra di loro stradino invece si è dimostrato che così non è
Se c'è questo risveglio se la gente in ogni parte d'Italia sente
Che la lotta alla mafia è un pezzo dalla propria vita è un pezzo della propria battaglia allora
Tutti quanti esprimiamo il meglio tutti quanti riusciamo a produrre leggi norme organizzazioni possibilità tutti quanti otteniamo risultati importanti su questo versante
E proprio a due anni di distanza dobbiamo dirlo i risultati che si sono ottenuti sono risultati importanti
Sarebbe molto sciocco un atteggiamento catastrofista un atteggiamento che non valorizzarsi al fondo proprio risultati che si sono ottenuti
Proprio perché se li valorizza dimostra che è possibile ottenerne altri che è possibile cioè raggiungere il grande obiettivo di debellare in maniera definitiva di sconfiggere in maniera definitiva questo cancro dalla Società siciliana e io penso che questo è questo che ci deve spingere proprio oggi
Non solo a valorizzare i risultati ma dimostrare in concreto
Che si può continuare che si deve continuare che non ci sono svolte politiche e che non siano accompagnate su questo terreno da una vera continuità la continuità della lotta alla mafia che io penso
Che proprio questo deve spingere a ciascuno chi è responsabile
Chi non lo è
A determinare una condizione nuova diverso
Ad evitare che si spenga questa presa di coscienza ad evitare cioè di determinare una condizione di normalizzazione
Non c'è la normalizzazione fino a quando ci sarà l'ultimo mafioso fino a quando ci sarà quella cultura di prepotenza e di privilegio fino a quando ci sarà quel tipo di assetto che ha caratterizzato questi anni che ha caratterizzato interi percorsi dalla vita politica sociale ed economica di questa terra e dell'intero Paese e allora bisogna proseguire bisogna proseguire
Senza tentennamenti
Bisogna proseguire senza il minimo
Di turbamento senza il meno di incertezza a noi al sindacato
Spettano tre grandi compiti
Al sindacato nazionale
Radicati in ogni parte d'Italia spetta l'altra i grandi cose
Il primo
Far sentire costantemente la nostra solidarietà il nostro fiato
La nostra vicinanza a quanti
Sono in prima fila in questa battaglia
Ai magistrati ai poliziotti e carabinieri
Ai finanzieri a tutti coloro che hanno responsabilità
A tutti coloro che impegna la propria vita in questo versante così duro e difficile lo debbono sentire sempre che ciascuno di noi ciascuno dei lavoratori italiani ecco Luigi è con lei in quel momento mentre fa quel tipo di azione non sempre questo è facile
Non sempre questo è visibile perché il quotidiano ci sommerge perché le questioni che sono davanti a noi sono complicate e difficili e sono le siamo portati costantemente ad affrontarle non a dimenticare ma ammettere la parte noi questo dobbiamo impedirlo dobbiamo fare in modo che tutti i dibattiti
Tutte le questioni che sono aperte vedano questi protagonisti decisivi
Nelle questioni che sono aperti
E come a questa polemica sui pentiti io penso lo dico in maniera sommessa non sono in grado nella mia umiltà di stabilire qual è la via migliore di una cosa mi fido
Di quelli che sono in prima fila e attraverso i pentiti hanno ottenuto questi grandi risultati dobbiamo dirlo forte al Governo e al Parlamento ascoltate loro l'allora la parola è decisiva perché attraversa a nuoto si potrà stabilire anche quelle modifiche quel miglioramento quel tipo di iniziativa ma senza di loro se fosse un'iniziativa senza il loro protagonismo senza la loro voce sarebbe restata contrario della lotta alla mafia ma questo è una come dire una verità elementare se non la capiscono dobbiamo mobilitarci per fargliela capire
E come se esso è materia di lavoro vogliono assumere iniziative vogliono assumere decisioni senza il sindacato e ci mobiliteremo perché questo non avvenga però spesso al cui
è la stessa cosa
Proprio perché riteniamo
Che quanti hanno questa responsabilità
Possano
Determinare anche i perfezionamenti e miglioramenti necessari per proseguire in questa grande battaglia
E per restare alla solidarietà lo ha detto il sindaco di Corleone
Noi abbiamo un grande compito
Anche qui per ogni amministratore
Per ognuno impegnato in politica una l'attività sociale
Di non farlo sentire mai solo
Di determinare questa capacità di mobilitazione
Appena è solo e vulnerabile
Appena è solo e col PPI
Appena è solo si risvegliano anche quelli che stanno sotto
Per questo non deve mai avvenire
Come dobbiamo fare di tutto perché non avvenga
Il secondo grande versante che ci riguarda e quello culturale
Quello dalla formazione
E quello di sconfiggere
Le mentalità le culture
Il tipo di assetto sociale che ha prodotto questo risulta e qui c'è un compito grande per noi
Per chi fa attività sociali
Per chi fa attività sulla coscienza
Per la Chiesa
Che ha svolto un compito decisivo in questi anni e che proprio deve continuare insieme ciascuno facendo il proprio compito in una società in cui le Autonomie siano valorizzate in quei compiti che ciascuno siano assegnati
Ma noi dobbiamo sconfiggere una mentalità una cultura un modo di pensare
Fino a ieri ad un geometra colpito
Attraverso un attentato in un paese della provincia di Palermo il padre si legge oggi sui giornali gli dice ma evidentemente perché non si è fatto gli affari suoi
Che è quello su cui noi siamo cresciuti
Quanti in questa stanza e fuori da questa stanza si sono sentiti dire ma perché non ti fai gli Affari tuoi
Che l'esatto contrario di una cultura del positivo
Perché quelle lì sono affari nostri sono quelle dalla comunità quelle delle istituzioni quella del corretto funzionamento quella la trasparenza sono tutti affari nostri di ciascuno di noi
Gli uomini e di donne impegnate
In questo versante
Il padre a settantotto anni in questo caso il figlio ne ha ventinove io credo che questo risveglio deve essere complessivo che questo risveglio appartiene contemporaneamente ad un modo di pensare ad un modo di crescere per questo la cultura la formazione e lo studio
E decisivo per questo non potremo mai arrenderci a condizioni come in questa città si vive nelle a scuole di ogni ordine e grado per questo continuiamo a sostenere una forma
Adeguata di formazione anche universitaria per questo vogliamo da queste terre
Che stiano sempre più laureati perché se escono sempre più laureati sette
Se esse gente sempre più formata sesta e gente che ragiona con la propria testa allora non si farà gli affari suoi e allora esonerare i mafiosi e se li sarà i magistrati ci arrivano e se i magistrati ci arrivano questa tema si libera
Questo è il percorso
E per questa ragione
Che su questo terreno la innalzamento all'obbligo il tentativo continuo di impegnarsi sul versante una formazione che sarà decisivo per la questione del lavoro diventa decisivo per la questione
Dell'intervento sui processi sociali e formativi di di questa tesi
Terzo grande compito nostro e garantire lo sviluppo
Se possiamo dire
Che risultati positivi
Dal ventisette di giugno del novantadue ad oggi sono riscontrabili nell'azione di repressione altrettanto non possiamo dire per la questione dello sviluppo del lavoro
E vero sono stati anni terribili per questo Paese
Sono stati anni di crisi
Anni di involuzioni delle cessioni
Anni in cui era difficile
Non solo difendere l'occupazione dove c'era arricchirla perché c'è la ma ad Arlacchi non ce la ma il nostro compito non è mutato noi ci siamo assunti responsabilità significative
Abbiamo svoltato sul piano dell'azione normale del sindacato
E abbiamo cercato assumendoci quella responsabilità attraverso una politica effettiva di concertazione perché si creassero le condizioni dalla ripresa dello sviluppo perché fosse possibile fare una grande battaglia per il lavoro e per l'occupazione
Per questa ragione oggi chiediamo da qui
Questo questa continuità questa garanzia sullo sviluppo
Se i risultati della nostra azione perché sono risultati della nostra azione
Hanno tenuto in piedi questo Paese in molte zone attraverso la svalutazione che non si è scaricata sull'inflazione
Se questo è stato possibile se oggi una ripresa e alle nostre è possibile alle porte tutto questo si deve a noi ma tutto questo si deve accompagnare oggi a misure selettive
Per le aree meridionali perché se arriva la ripresa senza misure selettive per le aree meridionali il rischio è che se ne crea occupazione dove non ci sono i disoccupati e non si fa
A fase migratoria francamente impossibile o bisogna assumere oggi oggi
Decisioni selettiva al Presidente del Consiglio
Che non aveva citato in tutto il suo discorso programmatico la parola mezzogiorno
Ciascuno di noi ha fatto delle critiche il presidente ha risposto nella replica dicendo che chi è impegnato sul versante della ripresa del lavoro non ha bisogno di citare al Mezzogiorno perché il Mezzogiorno e va bene
Non è così
Glielo diciamo a Luís con grande determinazione non è così
Se non si fanno misure selettive adeguate per le aree meridionali ammesso che la ripresa arriva ed ammesso che lo sviluppo e l'occupazione arrivano non arrivano a cui se non si accompagna questa iniziativa proprio attraverso un'azione profonda nuova diversa tra impresa e sindacati e lavoratori e attraverso un'azione coerente che stabilisca delle priorità dei fattori di convenienza
Per le aree meridionali quella ripresa ammesso che arrivi non produce
Occupazione qui
E non sarà mai nel bergamotto nelle gabbie salariali a determinare tutto questo
Possono farlo forse se lo facciano non ci consideriamo mai presa in giro perché riteniamo che nel dibattito politico ciascuno è arbitro delle cose che dice quello che intendiamo dire un'altra cosa
Si vuole veramente innescare una fase nuova di sviluppo
Si vuole determinare in questa fase una priorità meridionale bene
Non è nell'accordo del luglio abbiamo indicato le strade si può fare con noi e con le imprese
Se si vorrà fare questo è possibile la disoccupazione non è una condanna di Dio lo sviluppo o sottosviluppo non è una andando in Dio il produttore ha scelto alle persone per questo è possibile per questo siamo qui a dire con grande determinazione
Che per quel che ci riguarda questua
E la frontiera decisiva
Per liberare queste terre da queste stenti a lirismo per liberare queste terre dalle distorsioni dell'intervento straordinario
Ma chi in ogni è innamorato all'assistenzialismo
Chi di noi vuole questa condizione nessuno nessuno
Il problema nostro è sempre stato al contrario il problema nostro ad invertire di determinare questa condizione l'assistenzialismo lo consideriamo offensivo e il prodotto di non scelte se si sceglie
Se si determina una condizione per cui gli investimenti arrivano per quella grande infrastruttura si fanno per cui questo territorio diventa vitale allora è possibile
Ottenere risultati in questo versa assumendosi la responsabilità facendo una politica complessiva di tutti i redditi che sia funzionale a questo e allora smentiremmo tutti coloro che pensano a due tempi prima la lotta alla mafia poi lo sviluppo
Il tempo è uno solo
Non c'è un prima e un poi
Noi sappiamo con coerenza
Che per innescare la cultura del positivo la coltura della crescita la cultura che toglie completamente la base di consenso a qualunque forma mafiosa
La lotta è contemporanea da una parte la repressione dall'altro lato lo sviluppo proprio perché l'insieme
Estri possano avanzare proprio perché insieme si possa determinare questa condizione precisa puntuale in cui è possibile darsi degli obiettivi ottenere risultati
Il sindacato ha un grande ruolo il sindacato ha un ruolo decisivo perché dimostra che si può stare insieme
Perché dimostra che questa invocazione al fai da te è un'invocazione sbagliate
Il singolo senza l'altro non va da nessuna parte
L'impresa senza il lavoro non sviluppa
La comunità senza i singoli che si aggregano non ha futuro
Sono anche questa risposta elementari se ciascuno ritiene che innescando l'individualismo ed egoismo ottenne risultati si sbaglia la realtà dimostra che sbaglia
La democrazia è fondamentale proprio perché ciascuno può aderire liberamente
Ad essa e attraverso le sue forme associative democratiche o può contribuire alle grandi scelte
Noi difendiamo il ruolo del sindacato no non perché non crediamo alle istituzioni ma perché siamo legati alle istituzioni
Ma sappiamo perfettamente che le istituzioni per governare le istituzioni e per essere democratica devono garantire un grande ruolo ai corpi intermedi al sindacato alla sua capacità di aggregarsi perché così si sviluppa democrazia
Salutiamo la signora Falcone che
Forte sindacato c'è una forte democrazia
Se la gente si unisce liberamente
Dimostra che si dare gli obiettivi collettivi e li raggiunge
Se il singolo rimane da solo
Se è forte qualche speranza
Per salvarsi ce la e neanche in quel caso si sa ma se debole e sicuramente perdente
Se i bisogni restano tutti individuali
Non saranno mai soddisfatta
Solo se i bisogni diventano mete collettive
In forma organizzata e sicuramente il sindacato e una di queste grandi forme di organizzazione è possibile raggiungere sintetizzare quei bisogni individuali trasformarle in mete collettive e poi con questa per questo noi dovremo lavorare intensamente per l'unità di questo sindacato perché era un grande soggetto nuovo
Che ridia forza che ridia vitalità che ridia entusiasmare lavoratrici e lavoratori italiani agli uomini alle donne del lavoro in questo Paese
Un soggetto nuovo che non sia la sommatoria di CGIL CISL UIL ma che sia
Un nuovo sindacato capace di determinare questa condizioni salutiamo il sindaco
Palermo Orlando
Io non mi ero messo d'accordo e sono capitati per caso entrambe non avevo nessuna voglio detto viva questo orario
Per questa ragione va alla conclusione
Per questa ragione è importante lavorare
Per l'unità di questo sindacato ed è importante lavorare per rafforzare a Palermo come a Milano in qualunque parte d'Italia la nostra voce la voce del lavoro
Ecco perché
Ecco perché questa mattina due anni di distanza possiamo da una parte
Essere grati fino in fondo e continuare adesso per a testimoniarlo in ogni parte d'Italia
A Falcone e a Borsellino e contemporaneamente possiamo dire
Possiamo dire non so
Se saremo all'altezza
Della loro capacità del loro coraggio della loro forza
Non so se saremo all'altezza di stabilire i percorsi giusti gli obiettivi giusti le mobilitazione giusta
Quello che so e che noi sul loro esempio non lasceremo nulla di intentato
E quello che so è che se non lasceremo nulla di intentato
Non ci sono mete da obiettive che non sono raggiungibili la mafia si può sconfiggere si può avviare una nuova fase di sviluppo si può invertire la tendenza in questo Paese apriamo il cuore e la testa la speranza
Usciamo da qui a testa alta perché siamo convinti che in questa terra è possibile
E alla nostra portata dobbiamo solo mettercela tutta grazie
Allora ringraziamo Sergio D'Antoni il suo contributo l'avete fatto già voi con l'applauso sentito mentre diamo la parola Maria Falcone per un soluto
Scusatemi ma non sono abituata al pulpito magari la la cattedra macchine pubblicità non è per me
Io sono venuta qua oggi soltanto come lavoratrice perché mi sembrava importante dare un a parte che come sorella di Giovanni Falcone per le chiavi
Ma per dare un segnale a tutti noi forte che insieme tutti insieme
Possiamo fare tante cose
Io credo ecco con l'orgoglio appunto della lavoratrice
Credo di poter dire che noi lavoratori abbiamo salvato l'Italia dalla crisi economica forse sarò esagerata
Ma
Esagerato forse un poco per immodestia ma indubbiamente ce ne siamo stati tutti zitti zitti e buoni a sopportare perché ritenevamo più importante salvare l'Italia
Ecco è una io voglio lasciare invece al sindacato messaggio grande
Che come abbiamo vinto o per lo meno stiamo cercando di vincere una battaglia è importante che il sindacato sia talmente presente qua a Palermo e in Sicilia
Per salvare lato Sicilia
Tra le varie l'antivigilia
Credo che di dire delle cose troppo che per questo ribatte telematico ma comunque le ovvietà non sono importanti comunque io voglio dire che è necessaria la presenza del sindacato perché soprattutto è il lavoro quello che manca a Palermo e lavoro è la pace per potere evitare che poi i ragazzi vadano a delinquere io sto da
An dotando ottenne insieme al sindaco Orlando e insieme abbiamo detto
Che dovremo a me di abbiamo detto a quei bambini che domani dovranno avere l'orgoglio di essere palermitani dello Zen ma per arrivare a questo ci vuole l'aiuto di tutti pensa quanto torna in sindacato non dire oggi perché siamo acqua tutti insieme
Abbiamo voglia di cambiare infarto anche cosa e poi domani a casa dimentichiamo tutto ecco il nostro impegno deve essere un impegno quotidiano è un impegno che sicuramente ci potrà pare riuscire a salvare la Sicilia
Io non ho discorsi preparati volevo dati soltanto questo saluto a questo
Nel saggio e dovete scusarmi signor ritardato ma oggi a Palermo le iniziative serve un pochino dappertutto ed è giusto essere pressanti dappertutto perché ognuno vuole ricordare Giovanni a suo modo
Quindi mi dovete scusare se ne andrà ma comunque resterò qui presente Como
Grazie
Ringraziamo Maria Falcone per il saluto e il contributo importante per noi è un messaggio forte che certamente ogni giorno portiamo avanti e continua a portare avanti questo è il nostro obiettivo come sindacato uniti
Insieme contro la mafia per lo sviluppo diamo la parola al procuratore generale di Trapani dottor Sergio lari sostituti
Scusate
Sono soltanto procuratore della Repubblica comunque lo considero un augurio a questo punto
Ho chiesto di prendere la parola in via del tutto estemporanea non opera vada fatto un discorso
Perché ho sentito un bisogno davvero sentito credetemi di esprimere il il ringraziamento di tutta la magistratura
Per il grandissimo apporto di grandissimo aiuto che ha dato il sindacato a noi tutti in questa lotta contro la mafia
è rimasto nel mio cuore il sentimento di gratitudine nei confronti di tutti quei lavoratori che hanno sfilato a migliaia quando ci fu la strage di Capaci
Eravamo tutti quelli che erano vicine Giovanni eravamo distrutti attenzione di quello che era successo e Teramo di un riuscire più a risollevarci
Io ricordo la sensazione che ho provato insieme a tanti colleghi quando ci siamo mischiati tra la folla e abbiamo visto le migliaia di lavoratori che sfilavano per le vie di Palermo
E sentivano veramente di partecipare con commozione a quel momento tragico
E allora
Forse tutti lo abbiamo ricominciato a sperare
Non si può negare la grandissima importanza che abbia avuto e che continua la relazione del sindacato in questa direzione
E a nome di tutti i magistrati credo di poter affermare che senza di voi forse non saremmo a questo punto è la prima volta che mi capita dopo due anni di parlare pubblicamente di fronte a un pubblico così autorevole di Giovanni
Eppure gli sono stato tanto vicino non soltanto perché amico personale ma anche perché il segretario del movimento della giustizia a Palermo fino all'ottobre dell'ottantatré
E posso dire che io posso vende la potenza di modesta attaccato a nessuno perché tutti noi del movimento a Palermo
Io e i colleghi Guarnotta Natoli potrei continuare a fare le inquietanti colleghi che sono stati vicina Giovanni lo abbiamo appoggiato anche quando mi fece la domanda per la Procura nazionale antimafia perché credevamo nelle sue idee nelle sue azioni
Non ho mai detto questo in pubblico oggi mi sento di poterlo fermare e credo di doverlo anche Giovanni
Oggi come faccio a dire quali sono i mezzi Giovanni credo questi atti di un fatto notorio
Però così a caldo se devo pensare di mettere in rilievo la sua principale noto il suo principale merito credo
Che esso possa essere individuato in questo in un'epoca in cui ancora a Palermo si discuteva se esisteva o non esisteva la mafia
E infine cioè a Paolo Borsellino
Stiamo bene attenti agli altri colleghi facevano parte del pool antimafia cominciavano sosta è un argomento che oggi ho visto è stato sviluppato ampiamente da chi mi ha più autorevolmente preceduto l'argomento della non invincibilità della mafia
Nel momento in cui c'era chi osava dichiarare pubblicamente che la mafia non esisteva loro non soltanto dichiarando il contrario ma invitavano tutti quanti e la società civile a reagire nei confronti di questo fenomeno
Però non erano però me declamazioni il pool antimafia di Palermo
Se vi ricordate Porto avanti quelle indagini che apporta un maxiprocesso nel dicembre l'ottantasette portano a quelle condanne nei confronti di Cosa Nostra che tutti noi ricordiamo ebbene da quel momento sono stati iniziati moltissimi processi contro la mafia sulla lo scorso la scorta sull'esempio di Giovanni di Paolo di anti altri
Oggi soltanto a Trapani abbiamo ben cinque processi contro la contro Cosa Nostra che vedono indagati circa duecentosedici dei soggetti ai quali vengono addebitati reati gravissimi che vanno dall'associazione a delinquere fino all'omicidio
Ugualmente nel tribunale di Marsala contestualmente le direzioni distrettuali antimafia iniziano delle operazioni validissimi che hanno portato in galera centinaia di mafiosi di recente alla provincia di Trapani come voi sapete è stata attuata la così detta operazione Petro fu dalle dichiarazioni di vetro Scavuzzo che ha portato all'emissione di misure cautelari nei confronti settantatré indagati
E allora se i fatti sono questi noi dobbiamo dire che aveva perfettamente ragione Giovanni quando diceva che la mafia poteva essere vinta e allora io direi che
Voglio oggi va messo in rilievo soprattutto il contributo che è stato dato da Giovanni a superare la concezione nichilista della invincibilità della mafia
Quella concezione che leggiamo nel Gattopardo di Tomasi di Lampedusa negli ogni siciliano sente sulla sua pelle per il semplice fatto di nascere in questa Sicilia io sostengo che i siciliani non sono dei vivi
Che essi che molti di essi si sono piegati alla mafia non per viltà ma per l'erronea convinzione che la macchina fosse invincibile e che i siciliani non sono devi lo dimostra il fatto proprio Giovanni Paolo in uno due siciliani autentici
Questo è il grande messaggio dello il grande messaggio loro ci hanno dato che oggi tutti quanti noi credo abbiamo recepito ampiamente e su questa linea dove tutti non ci dobbiamo muovere non soltanto magistrati e forze dell'ordine ma soprattutto la cosiddetta società civile
Credo che sia un messaggio è stato raccolto non soltanto dei sindacati ma anche dalla Chiesa che avversato anche se il suo sangue
Anche dalle scuole io partecipo mostre incontri con gli scolari perché vedo che anche nella scuola si sta cominciando a formare questa cultura
Un ultimo accenno sul pentitismo devo dire
Che condivido pienamente quello che è stato detto dal dottor D'Antoni su questo punto credo che la magistratura abbia il dovere di intervenire in questo dialogo
Che devo dire ma era paradossale è stato iniziato adesso da questi nel contesto di questa seconda Repubblica io mi domando e domando a tutti voi perché sia scoppiata presto questa polemica sul pentitismo
Proprio mentre attraverso l'uso credo corretto dei pentiti chiave così sarebbe più esatto chiamarli collaboratori di giustizia
Continua a chiamarlo in questo modo per brevità proprio adesso che è sulla base di dichiarazioni dei pentiti sono raggiunti dei risultati che credo siano positivi e soddisfacenti senza questi pentiti
Infine
Non si sarebbe fatta luce sulle stragi di Capaci e di via D'Amelio e non si sarebbero imbastito tante operazioni tra cui quella di cui parlavo prima riguardava la Provincia di Trapani
Mi sembra io non sono un politico però mi sembra veramente paradossale che la cosiddetta seconda Repubblica inizia una campagna di delegittimazione della magistratura la legge premiale quando invece fare mai
Grata sarebbe dovuta essere quella magistratura che al di là delle sue intenzioni oggettivamente aveva favorito il ricambio dal dal il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica
Fa
Sono un magistrato e come tale intendo non dare una risposta a questo quesito perché non mi compete però ognuno di voi può trattare l'opportuno conclusioni io dico soltanto
Che si è parlato di questo fenomeno con molta in cultura e con molta impreparazione si è detto che non è giusto
Che la stesse forze di polizia che custodiscono i pentiti poi debbono anche investigare sulla mia dichiarazione bene io concordo pienamente su questo ma sia chiaro che l'attuale legislazione prevede che i pentiti vengono gestiti dal servizio centrale di protezione
Se poi però non vengono forniti i mezzi finanziari perché ciò venga effettivamente attuato si verificano stortura secondo cui voi molti vengono gestiti da con le forze di polizia e Conte parente investiga
Ma la nostra legislazione prevede esattamente questo il problema è questo che non basta fare leggi bisogna dare anche i mezzi per attuarli
Certo dipende molto dalla professionalità dei magistrati gestire i pentiti in maniera corretta e Giovanni Falcone ha dimostrato in tempo non sospetto di essere stati in grado di farlo
E mi riferisco al noto caso delle viti per quanto mi riguarda anch'io nella mia esperienza professionale mi sono imbattuto in falsi pentiti li ho mandati a giudizio per calunnia
E allora fidiamoci da processare i magistrati fin fino a prova contraria
Mi si dica per quale motivo è iniziata restano in panni delegittimazione se ancora non c'è stato un solo caso di processo che sia veramente andato a male per perché il collaboratore sono stati gestiti ma era errata
Non intendo aggiungere altro perché non voglio diciamo sì attizzare polemiche ci sono su questo così come anche sulla separazione delle carriere tra pubblico ministero e giudice che pure un argomento delicatissimo
Mi limito a dire soltanto che sottrarre il Pubblico ministero la cultura della giurisdizione
Sarebbe un errore gravissimo che ci farebbe arretrare moltissimo perché il pubblico ministero non può essere attratto nella cultura della polizia e con questo non voglio esprime un giudizio negativo nei confronti di chi fa il proprio lavoro e deve farlo in un certo modo
Il Pubblico ministero una parte pubblica egli all'obbligo di agire per garantire l'osservanza della legge nell'interesse indagando anche nell'interesse dell'imputato
Questo è il compito che la Costituzione affida al Pubblico ministero ed è inevitabile questo di confisca dei poteri molto peculiari che talvolta possono far ritenere che non vi sia un'assoluta parità tra difesa e l'accusa ma su questo bisogna anche intenderci e chiudo su che è l'assoluta parità tra accusa e difesa secondo il nostro ordinamento e sonde nostro codice di procedura penale
Si può avere solo nella fase del dibattimento quando avviene la raccolta delle prove
Nella fase delle indagini preliminari avendo il Pubblico ministero il compito di indagare raccoglie tutti gli elementi di prova inevitabilmente si dovrà in una posizione di forza rispetto ad una difesa che può soltanto assistere a questa fase della raccolta
E allora invece io vedo la serba ribaltare l'ordine di problemi io credo che qui invece di stare a discutere di questi problemi si debba discutere perché il servizio giustizia non funziona perché in Italia il servizio giustizia un funzione
E allora qui è importante l'intervento dei sindacati e il loro apporto perché tutti noi sappiamo quale sia quanto sia grave il problema delle strutture il problema degli organici il problema
Dei servizi della della giustizia a cui viene dedicato oggi meno del due per cento del bilancio statale
è da anni che la magistratura chiede alcune riforme a costo zero se mi consentite questo termine
Abbiamo sempre richiesto la una robusta depenalizzazione una revisione delle circoscrizioni giudiziarie consentisse di recuperare centinaia di magistrati di personale migliora il servizio giustizia perché questo non lo si è dato io la risposta ce l'ho
La risposta è che non si è mai voluto che si esercitasse effettivamente il controllo di legalità
Niente questa
Riempiendo le scrivanie dei giudici di carte inutili si impedisce loro di esercitare pretende contro la legalità io mi auguro che questa stagione cambi e concludo qui ringraziandovi tutti quanti per l'aiuto che ci avete dato
Ringraziamo il dottor Sergio lari l'aiuto ci sarà continuerà continuerà con quella impostazione che abbiamo dato il famoso ventisette giugno ma anche sul piano proprio specifico sindacale siamo impegnati in prima persona come sindacato perché le cose cambino
Io credo che la speranza ce tutti insieme possiamo o sconfiggere la mafia la parola al sindaco di Palermo Leoluca Orlando
Io voglio subito dire che trovo importante essere qui insieme a voi lettori importante questo posto in conto lo trovo importante traggo Fossa nel mio impegno di sindaco di una città difficile come Palermo
E penso in questo momento ai tanti sindaci anche presenti in questa sala che sono impegnati sul versante difficile del rinnovamento dalla politica
Quegli stessi sindaci coi quali più tardi incontreremo il ministro dell'Interno e domani il Capo dello Stato
Per dire come è necessario che ci sia una presenza forte dello Stato e per consentire che la repressione vada avanti e che assieme la repressione venga la promozione dello sviluppo ecco perché trovo che sia in qualche modo casuale ma significativo l'essermi trovato prima di questo incontro allo Zen a intitolare a Giovanni Falcone la direzione didattica di quelle quartiere e di trovarmi tra qualche minuto in consiglio comunale per dibattere nel consiglio comunale il senso di un impegno l'amministrazione comunale lotta contro la mafia il mondo della scuola
Il mondo del lavoro che qualcosa di più o di diverso di più ampio e lo stesso mondo la scuola
è il mondo delle amministrazioni locali credo di questi tre momenti sono tre momenti che insieme possono sicuramente fare avanzare questo nostro paese avendo alcuni obiettivi alcune preoccupazioni
Il primo obiettivo la prima preoccupazione è garantire il pluralismo dell'informazione
Questa battaglia nel nostro Paese rischia di essere una battaglia persa e noi non possiamo permetterci di perdere la battaglia per il pluralismo e l'informazione
Perché soltanto in un sistema democratico nel quale l'informazione si otto eticamente pluralista possibile avere una reale e autentica democrazia
Accanto a questo e ringrazio il procuratore lari
Per l'intervento che ha fatto per le cose che ha detto per la speranza che ci ha dato ma noi dobbiamo dire ai magistrati come Luís che noi consideriamo un impegno prioritario la battaglia per l'autonomia e l'indipendenza la magistratura
Perché una magistratura autonoma e indipendente è garanzia per una democrazia normale e garanzia anche per un corretto rapporto delle attività del sindacato dei lavoratori
Quell'autonomia e indipendenza della magistratura che sta per essere messa in discussione con le polemiche sui collaboratori di giustizia
Perché diciamolo francamente
Il vero obiettivo non solo i collaboratori di giustizia il collaboratore di giustizia sono degli strumenti possibili e credo che nessuno posso discutere sul se servono i collaboratori di giustizia
Ma in queste ultime settimane è cresciuta con toni troppo esasperati il dibattito sul come bisogni utilizzare i collaboratori di giustizia
Con la conseguenza che questo dibattito sul come finisce commettere di nuovo in discussione il se servono i collaboratori di giustizia
E dietro dietro il dibattito sul come dei collaboratori di giustizia c'è un preciso tentativo di un attentato all'autonomia e indipendenza della magistratura
Voi pensate che siano i collaboratori
Voi pensate ma noi pensiamo che siano i collaboratori di giustizia il bersaglio di queste polemiche
Ma volete che siano loro quelli che interessa in questo momento no
Interesse peraltro ed è ben più profondo
Perché quando affermi che il cobalto di giustizia può essere strumentalizzato può essere finalizzato a fini di parte mai di fatto messo in discussione la credibilità dell'autonomia e indipendenza della magistratura ha di fatto messo in discussione il magistrato non il pentito
Con la conseguenza che poi diventa facile andare a inventare un giorno sì e l'altro pure qualche strumento per garantire pensate la giustizia rispetto all'operato dei magistrati
Perché è questo il senso vero delle proposte che vengono fatte
Di garantire la giustizia rispetto all'operato dei magistrati affidando a chi questa garanzia affidando a qualche organo di governo che attraverso il controllo dei pentiti finisce lo stanziamento e per controllare l'attività del magistrato il disegno è sempre lo stesso
La subalternità dell'ufficio dato quattro a Repubblica al potere esecutivo e al potere politico la ragione per la quale oggi c'è questo dibattito così accesso esattamente questa ma accanto alla via giudiziaria accanto quindi al dibattito sui collaboratori di giustizia c'è un altro tema che assomiglia ai collaboratori di giustizia
E lo voglio dire subito che il tema delle opere pubbliche
In fondo collaboratore di giustizia ed opere pubbliche solo due aspetti complessi di due realtà uno la via giudiziaria l'altro varie non giudiziaria per il cambiamento perché anche con riferimento alle opere pubbliche si fa un gran parlare sul come delle opere pubbliche sapendo che un eccesso di dibattito sul come può mettere anche in discussione il sei delle opere pur lo dico collocando mi dalla parte speculare
Sembra che operano in prima persona che appare diffidente nei confronti del sistema delle opere pubbliche ma mi rendo conto che se porti la contestazione nei confronti dopo le pubblicò oltre un certo livello effettuai che non è più opere pubbliche al nostro Paese
è il nostro paese non può fare a meno di opere pubbliche poi giudicare la qualità
Devi giudicare la qualità devi controllare il modo di svolgimento delle opere pubbliche ma non può arrivare fino al punto che la discussione sul come impedisce il se
Per molti versi il dibattito sui collaboratori di giustizia eguale speculare al dibattito sulle opere pubbliche nel nostro Paese se comprendiamo questo se siamo cioè convinti che questo il pericolo a cui si va incontro io credo che c'è uno spazio grande
Perché si possa costruire una prospettiva di sviluppo in Italia che passa attraverso lo sviluppo di attività economiche che passa attraverso l'occupazione
E su questo versante è chiaro che materia possano avere anche opinioni diverse ma su questo versante l'elemento più forte di speranza solo sicuramente le amministrazioni locali
Per qualche anno ancora dobbiamo rassegnarci speriamo che siano pochi gli anni nei quali dobbiamo rassegnarci per qualche anno ancora dobbiamo rassegnarci a pensare che non è a livello Romano che non è a livello centrale che costruisce le condizioni per un'alternativa di governo nel nostro Paese
A livello romano a livello centrale sarà possibile difendo alcuni principi il pluralismo e l'informazione certamente l'autonomia e l'indipendenza tramezzatura certamente ma è a livello locale che poi concretamente dimostrare con la fatica quotidiana del fare che è possibile cambiare qualcosa
Se pensiamo di poter contrapporre agli spot e ai messaggi rassicuranti che avvengono dalle forze di governo contrapporre sfotte messaggi rassicuranti egualmente efficaci la nostra è una battaglia già persa in partenza
Noi dobbiamo contrastare la logica degli spot
E dei messaggi rassicuranti con la quotidiana fatica del fare quella quotidiana fatica del fare che le amministrazioni comunali trova un punto di riferimento visibile da parte di tutti i cittadini
Non è un caso con questo voglio concludere che in questa seconda Repubblica abbiamo assistito all'inizio di una seconda Repubblica ad un attacco attraverso i collaboratori di giustizia all'indipendenza e autonomia della magistratura e contemporaneamente ad un clima di intimidazione nei confronti di amministrazioni locali
Perché tutti hanno capito sicuramente la mafia politica ha capito che nelle amministrazioni locali di cambiamento che ci può essere una svolta in prospettiva per il futuro del nostro paese ed è per questo cerca di importante una collaborazione forte perché possa essere possibile per il sindaco di Corleone come per il sindaco di Palermo dare risposte concrete ha domande concrete
Perché diversamente sequestro non riusciamo a realizzare i nostri spot caro Cipriani saranno sicuramente meno efficaci di quelli di Berlusconi e i valori che noi rappresentiamo finiranno con l'essere irreversibilmente irrimediabilmente per non voglio aggiungere altro
Voglio soltanto ringraziarvi per l'accoglienza che mi avete riservato per l'invito che mi avete rivolto e chiede di comprensione se da qui mi trasferisco in consiglio comunale quel dibattito già quasi alla conclusione è sarebbe singolare che qualcuno dicesse persino di Palermo va all'Assemblea di CGIL CISL e UIL e non va in consiglio comunale il sindaco
Sindaco di Palermo non per caso ma per scelta va all'Assemblea di CGIL CISL e UIL e banche in consiglio comunale grazie
Ringraziamo mille sindaco di Palermo
Noi siamo convinti che insieme si evince che ho detto poco fa contro la mafia insieme si vince per dare allo sviluppo a questa terra possiamo continuare a lavorare insieme diamo la parola per me conclusione a Bruno Trentin segretario generale lasciti e
Ma è stato già detto
Che questa giornata e per noi
Per il movimento sindacale italiana
Una giornata molto diversa
Da tante celebrazioni
Che pure segna no
Scadenza non la vita di un Paese
Questa giornata per noi
è una tappa
Una giornata che è diventato un
Simbolo del
E anche un momento di impegno
Da quando nel giugno del mille novecentonovantadue
Dopo l'assassinio di Giovanni Falcone
Di Francesca Morvillo Dellas
Della scorta il Giovanni Falcone
Si determinò un movimento di massa di carattere nazionale
E una rivolta della Società civile siciliana
Contro la mafia
Da quando cioè
L'impegno del movimento sindacale soci inviano si è trasformato in un impegno di tutto il sindacato dal nord al sud del Paese
Per difendere con i valori comune della democrazia le strutture e le istituzioni che garantivano in Sicilia la legalità
E la democrazia in tutti i territori
Dalla magistratura
Alle forze di pubblica sicurezza
Alle istituzioni locali
Che resto come è stato detto un baluardo insostituibile
Di ogni società democratica
Una tappa è un simbolo quindi
Non una celebrazione che esaurisce il nostro dovere
Di impegnarci ogni giorno
In una battaglia che ha già conosciuto grandi successi
Ma che non è finito
Per quanto riguarda il movimento sindacale italiano
Abbiamo insieme costruito su scala nazionale
Un gruppo di lavoro
Di intesa
Con il ministero degli Interni ministero della giustizia
Un gruppo di lavoro fra associazioni le confederazioni dei lavoratori l'associazione nazionale dei magistrati
Il sindacato unitario dei lavoratori alla polizia
Per istruire Progetti di rafforzamento di efficienza
Delle magistrature più esposte nella lotta alla finalità organizza a Palermo a Caltanissetta a Reggio Calabria
A Brindisi
Abbiamo consegnato pochi giorni fa i primi risultati delle indagini che il gruppo di lavoro ha compiuto aspettiamo adesso
Dal nuovo governo
La riconferma di questo impegno fondamentale che cerca di dare concretezza
Alla battaglia che vogliamo condurre anche riformando gli stessi
Per sconfiggere la criminalità organizzata
è un progetto che punta al rafforzamento degli organici nelle magistrature più esposte nella lotta alla che metta organizzata è un progetto che punta miglioramenti nell'organizzazione del lavoro
Ad una più efficiente maggiore collaborazione del personale amministrativo con i magistrati
è un progetto che punta a un rafforzamento e sopra tutto a un coordinamento delle forze dell'ordine
Per conseguire o quello che ancora una speranza
E cioè un presidio nel territorio affidato alla presenza permanente di servitore dello Stato e non soltanto alle necessarie spedizioni repressive di fronte a un evento criminale
Un progetto che punta alla collaborazione
Cotti Diana fra tutte le istituzioni in primo luogo i sindaci e gli enti locali che rappresento L'Unità democratico dello Stato nel territorio
Ma soprattutto occorre io credo che di fronte al tentativo di questi giorni
Di seminare il panico intimidazione
Con attentati alle forze che rappresentano la democrazia nei singoli comuni
Ai sindaci in primo luogo
Soprattutto occorre ricostruire ogni giorno questa capacità di mobilitazione della società civile dei lavoratori in primo luogo e devono dimostrare con l'impegno dei loro sindacati
Quello che è diventato oramai una coscienza di Massimo
Lo diceva il compagno della UIL
Regionale che ha introdotto questa manifestazione
La mafia non è frutto della miseria
è il frutto di una società divisa
Fra miseria e ricchezza requisita da poco
E la mafia è cresciuta con la ricchezza e con la disuguaglianza
Soprattutto quando questa disuguaglianza s'è fatta come è fatta di diritti negati di libertà calpestate quando sono invocate dai più deboli
Per questo è giusto
Riprendere oggi
Questa giornata
Il tema urgente e indifferibile di una politica dell'occupazione nel Mezzogiorno in Sicilia fondata non sull'assistenza
Ma sulla creazione di strutture vitali nell'industria nei servizi di un'agricoltura
Fondata soprattutto su una riforma profonda della pubblica amministrazione a tutti i livelli capace di trattare questa regione di infrastrutture atte a dare servizio alla cittadinanza i lavori ai lavoratori disoccupati
Ma è ancor più fondamentale in questo momento per il movimento sindacale
Assicurare e garantire che differentemente da quello che è avvenuto in passato
Questo impegno
E le risorse che esso riuscirà a liberare
Non siano requisiti inquinati
O distribuiti in violazione dei diritti di ognuno e di tutti
Perché
Questo avvenga è necessario che assieme a Investimenti in industrie infrastruttura
Si punti anche prima di tutto
In una concentrazione delle risorse della creazione di una rete di formazione nel ridare il divanetto allo studio a tutti i giovani siciliani
Ma per questo
E anche necessario e non solo le istituzioni
Ma lo stesso sindacato siano capaci di garantire con i fatti
Assieme alla conquista una politica di sviluppo la trasparenza nell'uso delle risorse e l'uguaglianza delle opportunità
Si tratti dell'uguaglianza di opportunità per le imprese non mafiose nelle gare d'appalto
Come dell'uguaglianza delle opportunità nei cittadini all'accesso ai servizi pubblici come l'uguaglianza delle opportunità ai lavoratori e ai giovani nell'accesso al lavoro
Senza dover passare sotto le forche umilianti della tutela della raccomandazione o dei ricatti
E senza che essi devono subire l'affronto di vedere negato questo loro diritto perché altri hanno requisito questo diritto a favore di poco
Dobbiamo essere molto franchi
E fare poca retorica a questo proposito
Le risorse che potremmo mobilitare
Per aprire un futuro diverso a questa Regione al Mezzogiorno d'Italia saranno ancora occhialini
E proprio per questa ragione la solidarietà fra cittadini
Fra lavoratori nel rispetto delle regole
Diventa la condizione fondamentale
Per chiudere ogni spazio alla penetrazione mafiosa
E per questa ragione
Proprio perché le risorse saranno poche
La difesa dello Stato di diritto
Diventa una questione ancora più urgente e drammatica
Io voglio parlare francamente a tutti noi
E agli stessi compagni che miri Tonellotto nel movimento sindacale
Se di fronte ai giovani
Contribuiamo a creare discredito sfiducia
Sulle regole di una società e di uno stato democratico
Sempre gli stessi
Concediamo
Ci adattiamo
A logiche clientelari o corporative
Nell'assunzione dei giovani che cercano un lavoro dobbiamo sapere e ci rendiamo responsabili di un arretramento nella battaglia contro la mafia
Una battaglia che non potrà mai essere vinta se non sarà ricostruite in tutti i gangli la società civile la pratica della democrazia e del rispetto dei diritti
La ribellione civile che si è sprigionato in Sicilia
Di fronte ad assassini di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino
Ha creato
Forse per la prima volta nella storia di questo Paese nel dopoguerra
Un nuovo tipo di unità
Fra forze sociale diversa
E fra istituzioni spesso nel passato divisi da conflitti
Anche pericoloso
In quegli attimi in quei giorni terribili
Succeduti all'assassinio di Giovanni Falcone
Ha pesato su ognuno di noi la memoria
Delle difficoltà e delle insidie che hanno ostacolato e qualche volta è paralizzato
L'opera coraggiosa del pool diretto da Chinnici e da Caponnetto e che ha poi avuto come animatore lucido e tenace Giovanni Falcone
Questa memoria creato
Di fronte al sacrificio di Giovanni Falcone un giusto sentimento di colpa in tutti noi
Per la passività che una parte del Paese ha dimostrato di fronte a questa battaglia che troppi giudice ho dovuto compiere in terribile drammatica solitudine
Noi abbiamo costruito anche su questa memoria
L'unità fra le forze sociali e fra le istituzioni
Questa unità la difesa con i denti
La lotta alla mafia
Non è un tema di competizione politica o elettorale
E non è un optional è il presupposto di ogni forza democratica di ogni istituzione che voglia mettersi al servizio del Paese
E per questo voglio dire francamente
Che il dibattito di questi giorni
Sull'eventuale modifica della legge sui collaboratori di giustizia
Costituisce in se stesso un grave Errore
Su questioni di questo genere
Non si scherza
Ed è sorprendente che mentre il vigile per alcuni provvedimenti di legge di particolare delicatezza economica
La norma del segreto fino al giorno in cui il decreto non viene assunto e presenta penso alle misure in materia fiscale
è strano che una pratica doverosa di questa natura
Non sia rigorosamente assunta quando si tratta di una battaglia in cui molti servitore della Giustizia
Rischiano la loro pelle
Sulle questioni di merito
Io non intendo entrare
E sono completamente d'accordo con le osservazioni che ha fatto Sergio D'Antoni
Prima si studi l'opportunità se c'è di apportare delle modifiche ad una legislazione
Si ascolti il parere determinante dei magistrati che con i pentiti hanno aperto una breccia storica nell'omertà mafiosa che hanno dimostrato con i fatti che la mafia può essere sconfitto
Ma quello che va detto con fermezza
E che non si può fare di queste scelte l'oggetto di un dibatto fuorviante
Se c'è da decidere se c'è quest'accordo
Si provveda con una legislazione d'urgenza nel momento in cui è necessario
Ma una discussione che mette in piazza
Mento cioè alla mafia
Questo diciamo
è un respiro di sollievo
Di fronte all'IMI Crane amento dell'unità delle istituzioni nella lotta contro la criminalità organizzata
Tocca per questo a tutti noi
Difendere oggi
Regno che assumiamo in questa giornata
Dare delle istituzioni tocca a noi esige il rigore di ognuno nella battaglia contro l'attacco che la criminalità organizzata porta la democrazia di questo Paese di tutto questo Paese
Allora davvero uno sviluppo costruito nel rispetto dei diritti e delle pari opportunità
Una repressione
Da un controllo sul territorio capace di sconfiggere la penetrazione della criminalità organizzata unite alla difesa intransigente di quei bastione della democrazia e sono i comuni e le istituzioni locali
Questa grande battaglia potrà divenire se questa unità fra istituzioni e fra obiettivi diventerà più forte l'arma vincente
In una democrazia e diventerà più adulte più adulta
A Milano come a Palermo
E questo lo voglio dire con molta forza soprattutto grazie all'impegno di Palermo e di tutte le forze popolare democratica classici
Ha partecipato
E condensa che tale generale CGIL segue l'esatta inventate quelli che siete qui a bene darli alle ore sedici grazie
Io ho detto a tutti
Allora
Ora
Non
Non
Allora
Allora
Allora
No
Una
Va
Uno
Un
Una
No
Una
Venne
Allora
Un
Uno
Non
No
Uno
Uno
No
Come
Uno
Ne
Ora
Allora
No
Non
Uno
Un
Lo
Allora
Allora
Grazie
Come
Come