Intervenire con urgenza per garantire diritto d'asilo alle persone in fuga dall'Afghanistan

Qui stamattina mi scuso per questo ritardo sono Filippo Miraglia dell'Arci parlo qui a nome del del tavolo a firma non non funziona e Acheson perenne allo dovete più vicino poche così si sente
Buongiorno a tutti a tutti
Interetnico
Mi scuso per questo ritardo con cui iniziamo questa conferenza stampa di presentazione del documento appello che rivolgiamo al governo sulla crisi afgana sulla gestione dei profughi sono Filippo Miraglia dell'Arci a nome del tavola si l'emigrazione che ha promosso assieme
Altre reti associazione questa iniziativa ringrazio innanzitutto
Tutti i presenti le associazioni dei giornalisti parlamentari che hanno accettato il nostro invito è darei
Subito la parola al segretario della Federazione Nazionale Stampa e dare alla loro uso per un saluto visto che la relazione gentilmente ci ospita ma poi è una certamente delle organizzazioni
A cui stanno più a cuore le libertà
Le e la la vicenda afgana quello che sta succedendo come sappiamo coinvolge molto anche i giornalisti la libertà di stampa prego
Sì buongiorno il mio vuole essere soltanto un saluto di benvenuto a al tavolo
Asilo immigrazione alle associazioni che lo compongono ai parlamentari e ai colleghi
Giornalisti che sono intervenute in qua questa iniziativa iniziativa che interviene in una diciamo nell'ambito di una situazione che quello appunto dell'Afghanistan che ancora molto un venire ma in divenire diciamo peggiorativo perché ma mano che passa il tempo lo avevo visto anche ieri con la formazione del nuovo governo
Diventa sempre più chiaro quello che è l'obiettivo del ricostituito
Governo dei talebani cioè spazzare via tutte le libertà passeri via tutti tutti i diritti che faticosamente si sono affermati sono stati conquistati nel corso dell'ultimo dell'ultimo ventennio quindi noi c'è una mia per quanto riguarda la nostra attività quanto riguarda anche il nostro ambito
Già all'indomani del dell'attivazione dei ponti aerei che ci sono stati fino a fine agosto abbiamo cercato in un'interlocuzione anche abbastanza serrata
Con in con il governo italiano in particolare con il ministero della difesa
Di fare in modo che potessero arrivare in Italia il numero più alto numero diciamo congruo numero più alto possibile di giornalisti e delle loro famiglie perché dei giornalisti insieme con con le donne insieme con gli insegnanti insieme con tutti coloro che sono l'espressione più viva e genuina di quella che deve essere una società una società pluralista una società aperta sono naturalmente nel mirino di questa di questa restaurazione tra l'altro ormai non passa giorno lo raccontano le cronache
Che senza che i giornalisti vengano arrestati o vengano comunque e in qualche modo raggiunti dalle dalle vendette
Della del governo del governo talebano quindi mi sembra diciamo doveroso ospitare questa iniziativa che in maniera anche molto articolata pone una serie intende porre una serie di questioni sul tavolo del governo italiano come l'italiano che naturalmente e non potrà agire in solitudine dovrà agire a mio modo di vedere soprattutto rapportandosi con l'Unione europea che in situazioni come queste anzi a partire da una situazione come credo qual è stato il poi diciamo magari diciamo a estendere la propria azione anche tante altre situazioni che diciamo si stanno anche stratificando in altre parti d'Europa in altre parti del mondo penso la Bielorussia
Ecco il governo italiano insieme con l'Unione europea deve far sentire la propria voce questo il momento di di una grande iniziativa
Comune di una grande iniziativa internazionale in favore dei diritti in favore della libertà in favore di quelle che sono di quelli che sono i principi basilari di ogni di ogni democrazia quindi noi auspichiamo che la vostra ci iniziativa alla quale diciamo potete già diciamo da oggi considerare
Anche il nostro apporto diciamo Giba questa iniziativa possano aggiungersi possano diciamo seguire con iniziative immediate da parte del governo italiano per fare in modo che uno vengano attivati
I canali umanitari vengano diciamo in convento in qualche modo consentito a agli afgani a che vedo norme quotidianamente messa a rischio la propria vita perché lì e anche in corso una caccia all'uomo
Molti colleghi giornalisti non abbiamo anche numerose testimonianze che ci giungono quotidianamente
In segreteria ci chiedono aiuto
Ma l'aiuto non è un aiuto economico l'aiuto è quello di essere messi in sicurezza di aiutare via e di essere aiutati a a conquistare una vita migliore perse per le proprie famiglie quindi è una condizione comune a quella di tanti altri cittadini ecco perché noi auspichiamo che in Italia così come nel resto d'Europa
Possano ripartire qual è quelle che sono le coliche sono i canali dell'accoglienza e si possa in qualche modo dare una risposta a chi oggi stanno andando una una richiesta di aiuto forte
E anche disperata a quella diciamo che la parte che dovrebbe essere vuole essere più evoluta dell'Occidente e quindi io vi ringrazio ritenete ci anche al vostro fianco e speriamo di camminare insieme di raggiungere insieme dei risultati di buono
Grazie al segretario generale la relazione la stampa italiana lo ringrazio anche per l'adesione alla nostra alla nostra iniziativa io cerco di spiegare velocemente poi ci sono dei colleghi anche qualche parlamentare che c'hanno chiesto diciamo intervenire prima per per questioni di impegni successivi quindi vedremo di andare molto velocemente cercherò di spiegare il senso della nostra iniziativa
Che cosa chiediamo esattamente nelle associazioni ma come dicevo prima del tavola si l'emigrazione le reti delle ONG
Che si occupano di cooperazione e solidarietà internazionale tante organizzazioni ad esempio quelle che lavorano sulla rotta balcanica qui presente Micol corridore che la cui poi darò la parola e a nome della Rete rivolti ai Balcani hanno deciso di al lanciare un un appello al governo italiano affinché faccia da un lato la sua parte in Europa dove noi pensiamo si debba agire per intervenire sulla sulla crisi afgana che ci sembra quello il livello giusto e poi però faccia anche la sua parte
In Italia a livello nazionale l'idea nostra cioè quello che suggeriamo di fare al governo è da un lato di promuovere
Con gli altri governi dell'Unione Europea
La possibilità di accedere per le persone che intendono fuggire da dall'area dell'Afghanistan e quindi dall'Afghanistan ma anche dai Paesi intorno all'Afghanistan e dare la possibilità a queste persone di arrivare in Europa insicurezza legalmente perché questo è il punto principale
Noi abbiamo sentito purtroppo il trentuno agosto i ministri all'interno di europea che sono riuniti è sembrata prevalere un'indicazione che va nella direzione opposta cioè l'idea che le persone debbano essere aiutate a casa degli altri per l'appunto cioè in pachistani in Iran
E nelle zone limitrofe all'Afghanistan anche dentro l'Afghanistan e ci viene ci viene detto però non in Europa quindi come dire vi aiutiamo l'importante che rimanente lontani noi pensiamo sappiamo che negli ultimi venti anni sono stati sempre quei Paesi a raccogliere quelle persone che sarà così probabilmente anche nei prossimi mesi
Che non c'è niente di strano se la gran parte di quelli che fuggono dall'Afghanistan rimarranno in quelle zone bisogna aiutarli e così bisogna aiutare il Pakistan neri Lanna dei e anche la società civile afgana a resistere però poi non si può impedire alle persone di viaggiare verso l'Europa per chiedere protezione e perché se se se lo si fa cioè se si va nella direzione che ad oggi almeno sembrano indicare i governi dell'europea l'alternativa che hanno l'unica alternativa che hanno i profughi afgani è quella di rivolgersi ai trafficanti non si può poi dire
Che siamo contro il traffico di essere umani o appunto gli attraversamenti legali delle frontiere se l'unica alternativa e questa perché oggi i governi dell'Unione europea la Commissione i governi europei ci stanno dicendo questo l'unica alternativa per i profughi dall'Afghanistan è quella di rivolgersi ai trafficanti perché non c'è modo di rivolgersi ai governi io penso che il governo italiano come altri governi europei ha fatto bene
Ad organizzare l'evacuazione le evacuazioni nel momento in cui era possibile dall'aeroporto di Kabul e penso che abbia fatto una una scelta giusta adesso però non ci si può fermare a quei quattro mila cinque mila che sono arrivati in quei giorni che erano o italiani o collaboratori del governo italiano o quelli che sono stati inseriti nelle liste del Ministero della difesa oggi anche l'Europa deve fare la sua parte e la sua parte non può essere affidarsi ai privati
Come sentiamo dire perché i corridoi umanitari sono una cosa buona sono un'ottima iniziativa ma non è l'iniziativa degli stati iniziativa degli stati deve essere un'iniziativa consistente che sia all'altezza della responsabilità dell'Unione europea quindi anche con numeri che non siano e solo simbolici e soprattutto bisogna trattare con i talebani e con i governi della di quell'area affinché questa cosa sia possibile già finché appunto
E i giornalisti militanti singole famiglie possano trasferirsi in Europa insicurezza non ci può non ci possono raccontare
Che l'unica cosa che può fare un europea e dare i soldi a a quei Paesi perché continuino ad accoglierne noi abbiamo scritto quindi al governo
Scriviamo al governo europeo affinché faccia questo
Lo faccia con gli altri governi
E dello europea o applicando come diciamo noi era ed è la nostra proposta la direttiva cinquantacinque del due mila uno che consente di fare questo con risorse europee con un piano di evacuazione europeo
E anche con un piano di ripartizione europeo quindi diciamo
Con una responsabilità condivisa e lo può fare anche votando la maggioranza lo abbiamo scritto in questo documento che trovate nelle cartelline abbiamo distribuito qui all'ingresso e o anche accettando i programmi di reinsediamento
Della dell'Agenzia uno pre rifugiati perché anche quella è una strada a sapere che ci sono milioni di persone che oggi sono ospiti nei campi profughi gestiti dall'agenzia ONU per i rifugiati
Un'altra strada che si può scegliere appunto è quella di reinsediare le persone cioè di trasferirle in sicurezza in Europa
Sono due strade complementari non sono alternative ce lo spiegherà forse meglio poi Gianfranco scrivano dell'ASGI ma noi pensiamo che il i governi europei debbano scegliere quindi la strada della legalità della sicurezza per i profughi e non lasciarli nelle mani dei dei trafficanti l'altra cosa che chiediamo
E che come ha chiesto l'UNHCR venga sospeso qualsiasi provvedimento negativo nei confronti dei egli degli afgani che oggi si trovano in Europa e intorno all'Europa la si smetta quindi di rispedirlo indietro come succede purtroppo ancora in queste ore sulla rotta balcanica Nicol corridore ci racconterà anche questo adesso
E la si smetta anche chiediamo anche all'Italia di congelare i trasferimenti Dublino cioè quei quei trasferimenti dall'Italia verso altri Paesi dell'Unione europea
Perché ci sono alcuni Paesi erano Beha lo abbiamo vinto visto l'abbiamo letto in questi giorni che continuano a fare rimpatri che hanno anche dichiarato la volontà di voler rimpatriare gli afgani verso il Pakistan ad esempio purtroppo l'ha detto anche un commissario dell'Unione europea
E e poi c'è una parte invece del nostro appello
Che rivolta al governo italiano su cose che succedono in Italia
Certamente pensiamo che si debba procedere velocemente per consentire a tutte quelle famiglia di afgani che hanno chiesto di entrare in Italia a seguito dei un proprio familiare presente e quindi diciamo che hanno chiesto il ricongiungimento
Di poterlo realizzare questo ricongiungimento la l'ufficio visti dell'ambasciata italiana Kabul era chiuso da più di un anno
Oggi le persone non sanno a chi rivolgersi se ne vanno
Sentiamo l'ambasciata a Islamabad non gli risponde nessuno quindi c'è un problema anche di consentire i ricongiungimenti sono migliaia di persone che possono arrivare in sicurezza e che quindi italiano un un un familiare che quindi possono inserirsi
Molto più tranquillamente nel sul nostro territorio perché hanno già un un percorso avviato da un da un loro familiare chiediamo anche e venga allargato il sistema l'accoglienza stiamo aspettando ormai da due settimane è un decreto del governo che finanzia allargamento sistema coglie già dei sindaci noi pensiamo che quella sia la strada giusta anche i sindaci lo hanno detto più volte in queste settimane
Questo è un po'il quadro delle richieste che noi facciamo al governo italiano sperando che punti soprattutto nel in una decisione collettiva appunto dei governi dell'Unione Europea lascerei subito la parola dove Giuseppe mi scuserà la lascia la parola Gianfranco Schiavone perché mi ha chiesto di intervenire che può e deve andar via dell'agente è collegato
Con nuovi via l'intera sono state di Gianfranco ci sei benissimo simile by allora Vai episodio anche la parola poi abbiamo la prova gli altri siringhe assunto volevo vedere un treno allora il comunque effettivamente
Io mi concentro molto sul sull'aspetto solo su un aspetto quella sono soprattutto a ad altri la sull'accoglienza col drammatica situazione
Degli Ascani nei nei Balcani mi concentro su forse quella che è la richiesta più politica però anche una solida base giuridica come già anticipato nuovo Filippo della contenute in questo documento e cioè quello di dare attuazione per l'appunto a questa direttiva del lontanissima utile limite uno
Che va detto grossolano sfortunata perché non è stata attuata quindi sicuramente non partiamo bene ma direttiva che ha proprio lo scopo di assicurare in caso di afflusso massiccio
Nel territorio dell'unione europea una trattamento unite uniforme alle persone che arrivano intanto con il tasso di una protezioni di contemporaneo che in una alcunché non pregiudica in alcun modo il diritto delle persone coi a vedersi riconosciuta una posizione maggiore a quella prevista dalla convenzione di Ginevra premetto subito che che io ritengo che di Ascanio siano oggi tutti o un'assoluta prevalenza titola questo diritto perché quello che è cambiato profondamente dalla metà di agosto a oggi è non c'è più una fuga da una condizione di violenza generalizzata ogni conflitto armato interno ma c'è la fuga da un regime credibile sostanzialmente che viene ogni libertà democratica per usare l'espressione dalla costituzione italiana
E quindi in realtà siamo di fronte a dei rifugiati a pieno titolo che siano tanti o siano pochi non ha importanza adesiva riconosciuto lo sa quello status però non è contraddittorio con questa posizione è quella dei avere un programma immediato dell'unione europea che assicuri comunque
A tutti per il solo fatto un provino a quel paese appunto protezione temporanea e contestualmente attui una politica di redistribuzione fra i vari Paesi perché la direttiva per l'appunto viene fatta per questo motivo ogni paese chiamato indicare delle quote no della del persone che intende poter previa anzi
Che deve prendere questo tardiva e e vincolante se è chiaro che nessuno di noi pensa di poter o voler mandare forzatamente delle persone distanti che non che non è vogliono affatto però l'attenzione punto varrebbe per tutti
Il piano di distribuzione sarebbe ordinato il le procedure per l'appunto per il ricongiungimento familiare anche inteso in senso allargato sarebbero facilitate non sto leggendo un po'di soldi ai soci contesto giuridico vedi quello che spesso noi disconosciamo che abbiamo a disposizione degli strumenti e non li acquisiamo
Strumenti chiave migliore sono difficili vero sono difficili ma la direttiva prevede la possibilità di essere adottata a maggioranza qualificata il non all'unanimità e quindi quello che quello che credo che siano tutti chiediamo però una certa forza Albert abbiano e io andai a raccontarsi proprio così cioè il di chiedere no proporre l'azione della direttiva e e essercene una maggioranza qualificata per questa Europa deve dare un segnale diverso non può continuare a balbettare
Dei vari farò vedremo valuteremo eccetera esistono appunto degli strumenti
Juliette ci precisi operativi come la direttiva che vanno attuati certo se anche non fosse attuata la direttiva impiegherà insediamento dovranno essere fatti lo stesso e questo non gli hanno molto chiaramente del documento col sulla base dei paesi che volontariamente vogliono fare ma nel primo tentativo rimane quello di finalmente un po'cambiare pagina di fronte a quella che si annuncia come la più impegnativa sfida questi tipi di questi anni anche a sarà appunto contro la crisi crisi afgana no ma io mi astengo da una particolare come ad esaminare la maggior parte delle persone troppo locata negli altri Paesi ma proprio perché non possiamo continuare a fare così cioè a locali sono negli altri Paesi
A favorire il traffico internazionale gli esseri umani e favore le morti lungo il il lungo il percorso via cambiare quindi attuale punto politiche di ingresso protetto la direttiva non lo consente così come lo consentiranno chiudo con questa seconda parte non meno importante la relazione e quindi può essere realizzato a legislazione vigente una un programma di ingresso attraverso il rilascio dei visti collettivistica inutili umanitari che è un'altra previsione in alta
La normativa attuale già consente in cui il Consiglio divisi all'articolo venticinque ripresentarsi a guardare il Regolamento ottocento dieci due mila e nove
Dell'Unione Europea come vedete sono tutti strumenti che esistono il rilascio di visti impresso per motivi umanitari si concordato tra tutti con molti quanto meno i i Paesi europei consentire cosa di avvicinare punto la protezione anche quelle persone che si trovano diciamo nei luoghi più disparati diversi
Perché non saranno raggiunti da nessun programma di reinsediamento perché magari appunto solo in condizioni di isolamento ma hanno per legami con la con un Paese dell'Unione Europea persuasivi vulnerabilità estrazioni in grave pericolo
Una una ragione chiedere e ottenere il visto diventare singolarmente quindi canale d'ingresso collettivo
Per l'appunto pianificati tramite la direttiva e programmi di reinsediamento in camera ingresso individuale a rilasciò ieri si possono comporre un piano europeo italiano reale appunto con gli strumenti giuridici che esistono per assicurare una protezione
Che non sarà mai il problema è adeguata alle me e che risponde cosa farebbe ma come possiamo fare per ancora portare via delle persone
Come possiamo fare per salvare altre decine di migliaia di persone come possiamo fare per l'appunto fare in modo che un minimo segnale anche corresponsabilità blindata tu
Offesi come in passato come l'Iraq appesi come i tergicristalli parlare ma è per arrivare poi fino al all'Europa nel fare vincolo della incredibile situazione ironicamente introdotta in Bosnia
Essenzialmente Luciano prevalentemente già oggi rifugiati afgani e prima non abbiano ancora pensato nessun programma di insediamento e la prima cosa che avrei dovuto esimente ma non abbiamo ancora quindi il senso di questo documento è la massima concretezza giù come dire politica soprattutto la massima convergenza giuridica usciamo da una volta tutte dal che dalla dall'atteggiamento che non si possono fare queste cose si possono si possono e si devono fare
Questo è il senso di questo
Documento vi ringrazio
Grazie Gianfranco Schiavone del dell'altro giro sono Giuseppe Massafra una segreteria nazionale della CGIL anche noi promotori convinti diciamo all'intero del tavolo sito di questa iniziativa Filippo Miraglia in apertura già detto molto del senso di di questa iniziativa io farò brevissime considerazioni
Rispetto alla necessità evidentemente attraverso questa lettera queste richieste che noi moriamo al Governo di non solo estendere diciamo l'opinione pubblica di estendere maniera anche più efficace diciamo un tentativo di impegno intorno una vicenda molto molto complessa molto complicata mi ma anche ovviamente evidentemente la presenza dei parlamentari di di molti parlamentari ma anche diciamo l'impegno a cui ci rivolgiamo debba essere in qualche modo sostenuto testimonia necessità che poi un intervento istituzionale come veniva poco fa ricordato è assolutamente necessario
Dati forniti dagli istituti di ricerca delle varie nel G soprattutto quelle sul campo ricostruiscono i dati di ricostruire le le varie fasi di emergenza che ha radici lontane perché sembrato quasi nelle ultime settimane che questa situazione in Afghanistan abbia sorpreso tutti ma noi sappiamo che diciamo il
Le le cause le questioni solo solo sono antiche questi trent'anni cinque milioni di sfollati interni duecentottanta mila vittime civili
Diciotto milioni di persone che sono senza acqua senza cibo senza medicine più del cinquanta per cento sono bambini
Queste radici lontane come dire in qualche modo ci impongono una riflessione che ha anche richiamo delle responsabilità diciamo di governi potremmo dire accidentali che hanno purtroppo ha determinato gran parte di quello che sta accadendo dalle sperso da da dall'esportazione della democrazia alla resa quasi incondizionata in questo in questo periodo ora ne abbiamo chiari chiaro alla luce di quello che sta succedendo dell'emergenza destinata a peggiorare che la comunità internazionale da questo punto di vista come dicevo Filippo non può non farsi carico di questa situazione c'è una responsabilità ovviamente che richiamata che quella europea che anche qui una responsabilità diciamo che non si misura oggi con i fatti
In Afghanistan
Ma ci preoccupa nel insistenza del Consiglio europeo di continuare a immaginare all'assoluzione
Che è quella dell'esternalizzazione delle frontiere della Scelta di affidare questa responsabilità di occuparsi della situazione dei profughi
Altrove e spesso altrove significa né in paesi che diciamo dal punto di vista della garanzia dei diritti e delle condizioni diciamo di rispetto del delle persone non non non non garantiscono appunto do non garantiscono Nour
E poi c'è una responsabilità istituzionale veniva richiamata del nostro del nostro Paese una responsabilità istituzionale
Ne vogliamo misurare diciamo dentro quelle procedure di accoglienza dentro quegli interventi strutturali che chiediamo da tempo chiediamo danno che qui da da da da danni
E che in qualche modo devono rappresentare ciò una condizione per rispondere all'emergenza ma più in generale per rispondere a un tema a un tema strutturale l'allargamento del sai
In
Luogo del del dei dei centri di
Di di di di permanenza insomma dei tassi d'il riconoscimento delle protezioni internazionali la semplificazione delle procedure per ottenere i visti i permessi
Faccio un esempio mostre camere del lavoro di quello tra Vittorio Alessandro lavorando con molte associazioni del territorio per garantire dell'accoglienza
Più grandi sono quelle che abbiamo riscontrato sono quelle per esempio di ricongiungere familiari già presenti in Italia con altri che sono in una condizione di di di di esodo che non riescono a venire in nostro Paese proprio perché mal con visto ma con permesso manca riconoscimento di una
Di una di una certificazione che in qualche modo può garantire questo questo passaggio ecco la risposta istituzione in questo caso che dopo dovremmo dobbiamo abbiamo l'onere il dovere in qualche modo di sburocratizzazione e procedure continua ad essere eccessivamente farraginosa che non danno invece risposte strutturali quelle che chiediamo situazione dei profughi afgani richiede un urgente azione straordinaria certo allatta all'altezza della tragedia che stiamo vivendo ma il problema dei flussi migratori lo lo vogliamo dire con altrettanta nettezza
Verso il nostro conti de continente resta sempre lo stesso riguardo a tutti coloro che si ritrovano in una situazione di fuga dei luoghi
In cui non si sono assicurati ovviamente diritti sicurezza e libertà
Quindi abbiamo bisogno anche attraverso questa necessaria risposta a un'emergenza di mantenere un presidio che un presidio di carattere di carattere più generale viola chiudo qui
Dando la parola l'onorevole Maurizio anche per impegni istituzionali chiesto di intervenire prima ma diciamo per contribuire a questo questa iniziativa questa nostra d'azione collettiva grazie
L'unica
Grazie grazie dell'invito a tutti voi a tutte le persone che stanno lavorando lo fanno da sempre su un tema così delicate obiettivamente anche molto complicato soprattutto in questo caso parlare dell'Afghanistan significa allora di tante cose diverse significa avere la consapevolezza che bisogna occuparsi di ciò che ancora accade in Afghanistan sul territorio
Di ciò che sta accadendo è accadrà nei paesi limitrofi e di ciò che evidentemente avrà come conseguenze anche sull'Europa che su questo devo parente diciamo così due valutazioni una prima stavo ragionando mentre adesso stava stava parlando siamo il tema dell'esportazione della democrazia e noi dobbiamo concentrarci sulle questioni concrete però non possiamo evitare di fare le riflessioni anche su quello che è accaduto io su questo mi limito a dire una cosa a democrazia non si può esportare perché avremo
Si è bloccato il collegamento fosse trionfa
Caduta sono accaduti
Si incrociano altre altre link Angeles standard sono quelli sopra sul sul
Chiuso il fisco fosse sì Elisa mondo italiano
Poi ogni Paese si assumerà la responsabilità
Verso se stesso verso la storia di quello che fa e quello che non fa ma penso che l'Europa debba svolgere questa funzione
Dire Europa non significa non parlare dell'Italia evidentemente e noi dobbiamo io credo andare in una direzione
E quella devo dire già tracciata che abbiamo tracciato per esempio anche Allegretti immigrazione approvato l'anno scorso e su cui mi risulta ci sia anche tutta l'intenzione ci sia un lavoro in corso anche da parte del governo e cioè privilegiare assolutamente l'accoglienza nel sistema assai perché è il sistema migliore e perché i sistemi assai e quello più adeguato in generale a maggior ragione per questo tipo di migranti potenziali che cioè parliamo di tante donne di famiglia con tanti bambini e di conseguenza la dobbiamo creare le condizioni perché qui
Semplificazione e dall'altro con tempi anche un pochino più lunghi la possano allargare a a regime io questo penso che sia la traiettoria giusta da seguire penso sia la strada giusta da seguire e dico noi come tanti parlamentari anche trasversale dal punto di vista politico ragionato più all'interno del Pd ma con tanti altri
Credo che ci sia anche un gruppo molto consistente motivato
Serio che anche una certa professionalità che in relazione col mondo l'associazionismo dell'associazionismo solidale legato l'accoglienza del mondo sindacale può fare
Tanto su questo e penso che questo sia il momento per farlo questo momento in cui si capisce qual è il carattere delle istituzioni oltre che delle persone che vale per l'Europa che vale per l'Italia sono quei momenti della storia
In cui si scrive il codice genetico io penso che questo è il modo migliore per starci questa la parte giusta per starci questo il lavoro che dobbiamo fare insieme la disponibilità assoluta
Ecco scusate grazie a Matteo Maurilio
E poi
E
Il senatore benissimo rappresentato sono qui con altre tre colleghe
Peraltro nel dibattito di ieri al Senato sulla relazione del ministro Di Maio e del ministro chi diavolo Guerini
Sono in siamo intervenute dividendoci un po'i compiti per cui Loredana sottolineato la direttiva cinquantacinque la necessità di io mi sono un po'più soffermata sulla aggravamento Afghanistan è su questa bestialità per cui aiutiamoli a casa loro diventato aiutiamoli vicino a casa loro
E peraltro ma a questo serviva un non so se il il viaggio del nostro ministro degli Esteri improvvisamente in Tagikistan Uzbekistan al Pakistan canta
Paesi peraltro poverissimi parlo del Tagikistan e Uzbekistan
Che già e il Pakistan ha già ricevuto due milioni di fu di rifugiati però insomma la linea politica è tenente veri vicino a casa
è infine e ho solo un osservazione io penso che già questo era un problema bollente e che il disastro affogano nel dell'Afghanistan non fa che aggravare la situazione
Né mi pare diversamente dall'ottimismo under nostro collega deputato
Io sentendo l'atmosfera al Senato non sono così ottimista ma non per questo bisogna dismettere proprio per questo è necessario che qualcuno tenga una candela Point quando ci sarà in corto circuito anche la candela verrà verrà utile
Io non mi aspetto niente di buono dall'evoluzione nei prossimi giorni l'incolore
L'ho visto l'elenco del Governo provvisorio sono atterrita se voi pensate
Che tre dei componenti che sono o ricercati o sulla lista nera delle Nazioni Unite
Ma insomma basta a chiunque conosca vagamente l'Afghanistan pronunciare la parola Haqqani in nulla Haqqani per vedere il terrore che veramente un tagliagole
Eccetera eccetera
Ma poi c'è il figlio Andrea Mullah Omar che fa il ministro della difesa
Il presidente pro-tempore ricercato dall'FBI accusa quindi pare andare stava in carcere in Pakistan fino a due anni fa per terrorismo poi è stato fatto uscire per condurre in questa brillante operazione a Doha
Per cui io penso che niente di buono venga fuori e penso anche chiudo che questa frenesia diplomatica né in questi tempi in cui si vede ministro niente
E poi gli esterni poi la difesa pura difesa più la NATO o ricominciamo daccapo servono Veram beh non hanno partorito un'idea uno nasce no intendente qui vicino
Osservano secondo me anche a coprire in nulla decisionale che uscito fino ad oggi per cui non mi faccio illusioni né intendo dismettere nella quello che profondamente penso però dobbiamo essere tutti consapevoli che saranno solo una strada in salita alzata
Intanto se non si ammazza non più di tanto l'Afghanistan uscirà dalle cronache molto rapidamente
Cioè si ammazzano molto va be'questo è un altro discorso ma c'è più o meno
Uscirà presto e avremo da discutere sulle regionali che problema molto più allettante
Vita ovviamente e chiudo tutti ben sanno che adesso è arrivato il tempo dall'Europa che si deve dare una difesa nonché anche questo passerà nel dimenticatoio trent'anni che lo sento dire questa cosa e trent'anni che effettivamente non succede me una politica estera comune non è una politica di difesa comune
E el il vincolo della unanimità rimane sempre lì quindi che il diavolo parliamo fare di queste storia però viene sempre invocata quindi solo per dire andiamo avanti ma io penso che sarà
Sempre più difficile
Grazie
Grazie ad Atene grazie alla senatrice Bonino
La metafora della candela del corto circuito diciamo secondo me molto l'altra spesa
Speriamo che questo corto circuito ci sia presto noi comunque
La candela
Pensiamo a vedere l'accesa allungo i io darei la parola adesso anni col Corritore che parla a nome della Rete rivolte Balcani ma anche e soprattutto perché lì in quell'area continuano a succedere le le le tragedie che purtroppo abbiamo denunciato la rete rivolti ai Balcani ha denunciato più volte e nonostante le promesse e nonostante si tratti di provvedimenti illegittimi quelli che succedono lini con le prego
Buongiorno a tutti a tutti io parlo a nome della rete rivolte ai Balcani anche in qualità di giornalista di osservatore balcanica cosa Transeuropa che è uno dei trentaquattro membri di questa rete è una rete che in realtà italiane impegnata a difesa dei diritti delle persone dei principali fondamentali sui quali si basano la Costituzione italiana rende ormai a un ruppe internazionali
E rispetto alla crisi umanitaria afgana se permettete definirei inconcepibile che l'Unione europea e quindi il paesi membri si dimentichino di nuovo giù quote le migliaia di cittadini e cittadine Ascani fuggiti prima di arricchire Carlassare da Kabul di agosto
Sono persone ancora in viaggio che hanno lasciato il loro Paese anche da due o tre anni dimostrando che sono scappati da un Paese che non era sicuro anche e ben prima del ritiro dei contingenti militari americani e alleati
E la principale via seguita per raggiungere soprattutto i Paesi del Nord Europa e raggiungere anche parti di familiari che sono già nei Paesi dell'Unione europea da tempo si trova nella penisola balcanica che viene attraversata da migliaia di persone una rotta che vede nel silenzio devo dire quasi totale della stampa o dell'attenzione politica
Un continuo e mai arrestato flusso e rappresentato oltretutto tre gruppi maggioritari Tuscany
A questo proposito prendo un solo esempio uno dei paesi dei Balcani che stanno affrontando con dove oltretutto con maggiore difficoltà attraversamento la permanenza di questi profughi e richiedenti asilo cioè la Bosnia Erzegovina
Negli ultimi due anni la metà della popolazione che è transitata ok accolta inattesa la risposta richiesta d'asilo in Bosnia Erzegovina è rappresentata da Ascani a scale e nello specifico si tratta a differenza di altri gruppi soprattutto di famiglie con minori e anche con tanti minori non accompagnati
Parliamo quindi di di persone particolarmente fragili che viaggiano da due-tre anni pro compì un viaggio molto lento proprio perché costruito da famiglie con bambini al seguito e persone che poi arrivano e vi faccio un esempio in una importanza economica dove sistema d'asilo per chi decide di fare richiesta in questa in questa si va dalla protezione un sistema farraginoso
Per usare un solo aggettivo ad esempio in base ai dati ufficiali procedimenti avviati nel due mila venti sono stati duecentoquarantaquattro e nel mese di marzo erano duecentotrentasette e tra queste assoluto centonove riguardano persone presenti Lima con Arcari comunque i familiari e a quanti di questi sono stati è stata è stata riconosciuta la protezione o protezione sussidiaria lo stato di rifugiato ventotto nel due mila venti
Nel due mila ventuno al momento una sola persona
Oltretutto non solo ma in base alle coordinate non esista un programma di sostegno anche ricevuto la protezione
Per poter quindi possibile né integrazione nel territorio ricostruisce la vita di fatto una volta ricevuto la protezione non assumono riceve assolutamente alcun sostegno né economico né assistenza per entrare nel nel mondo del lavoro o nell'istruzione
Inoltre e questo è un punto che viene dimenticato proseguono queste persone ad essere respinte dai paesi
Che attraversa non una rotta balcanica soprattutto al confine con la Croazia diciamo il primo paese e Unione europea
Che viene raggiunto va da queste persone e spesso anche curiose dalla violenza persone che vengono respinte anche fino a venti volte
Quindi viene viene e violato il loro diritto anche solo di chi ritiene che si di presentare la richiesta così nel Paese depongono europea l'arrivo e anche la Croazia come purtroppo anche tanti altri paesi della dell'Unione europea a dei dati rispetto riconoscimento della protezione decisamente bassi parlo degli afgani risultano in Croazia così sono sono uno statistico ufficiali del ministero degli affari interni della Croazia al trenta giugno
Gli afgani richiedenti asilo in questo momento sono seicentonovantadue quindi una composizione metà uomini e metà donne circa e con una crescita sensibile rispetto ai bagni precedenti dovute nel due mila e venti Gargani erano stati novecentotrentaquattro i duecentonovantacinque una delle diciannove
Ma è stata bassissima la percentuale dei riconoscimenti a loro a questi cittadini afgani scarne della protezione sussidiaria dell'asilo in Croazia sono stati l'anno scorso sono note e tra il due mila e sei di Emily diciotto solo quarantaquattro e ma pagando la Croazia ma in realtà il riconoscimento in primo grado della protezione pone a profilo gaffe cani è è direi bassa era Michela Miti europea del cinquantanove per cento però sottolineo che ci sono differenze molto significative da paese a paese
No cito solo io avrei Corte negativo assoluto che detenuto dalla Bulgaria dove il tasso e dell'un per cento ed ecco che in questo contesto come già sottolineato Gianfranco Schiavone eccome chiaramente descritta nel documento del tavolo asilo tutti i paesi membri dell'Unione Europea hanno una significativa responsabilità ciò che sta accadendo
E hanno l'obbligo non sono d'intervenire a sostegno dalla popolazione Ankara ancora nel Paese ma anche di mettere in campo un programma di trasferimenti ricollocamento insediamenti dei rifugiati
Ai Paesi come quelli della rotta balcanica
E chiudo dicendo che la rete riconosce Balcani come anche un ampio panorama della società civile italiana
E e rimane a disposizione per collaborare su questo piano accanto appunto a ad enti locali e anche la parte istituzionale italiana in questo programma
Ringraziamo il Colle purtroppo come ci ha raccontato
Né con il quello che succede ai confini dell'unione europea ai confini esterni non solo i confini esterna cosa illegittima cioè la Croazia fa una cosa che non dovrebbe fare perché non europea il diritto d'asilo è garantito
Dalle direttive dal Trattato eppure quel governo sotto gli occhi di tutti diciamo alla luce del sole senza nessuna remora da questo punto di vista continua a rimandare indietro persone che sono chiaramente
Persone che hanno tutti hanno devono pur avere accesso alla procedura perché poi e la legge nazionale che decide chi ha diritto e chi non ce l'ha
Però in quel caso noi assistiamo a una lei andava clown fatto che calpestano diciamo alla luce del sole
Le leggi e i diritti umani eppure non succede nulla non non mi sembra che i commissari europei si siano agitati sulle loro sedie per questa ragione l'ultimo intervento da parte nostra delle associazioni poi ridò la parola
Alle senatrici nostre ospiti
Silvia stili associazione Italia delle ONG è anche a nome delle altre reti del ONG che operano in quell'area e non solo anche nel resto del mondo
Sì grazie io credo che il posizionamento della lettera che viene presentata oggi in continuità riesce ed evoluzione viste le problematicità aperta rispetto all'appello che sotto Ferragosto è stato firmato anche dai tanti e tanti che sono qui in vari ruoli persone rappresentanti delle associazioni stampa ogni donne nella cultura
Sindacati e altre realtà che chiedevano immediati ponti aerei
Dal dall'Afghanistan è un appello che ha raggiunto dodici mila firme poi ho smesso di continuare a seguire
Perché io
Mi soffermerò ovviamente meno su tutte le questioni che le colleghe e colleghi hanno affrontato prima che riguardano l'accoglienza pur avendo all'interno delle nostre centinaia di è alta perenti come ha origini e link
Organizzazioni che non si occupano solo di solidarietà e cooperazione internazionale sarò si occupano ovviamente
Anche di aiuto umanitario in mare ma si occupano anche di accoglienza programmi di inclusione e integrazione come sono stati citati
L'evacuazione non è stata così semplice e nemmeno così realmente ben gestita
Lo dico con molta chiarezza
Noi erano anni
Che dicevamo e nell'ultimo anno alle realtà presenti in Afghanistan che si doveva concordare una modalità di evacuazione che ci sarebbe come sapevamo era preannunciata e ci sarebbe stata
Ci siamo trovati nell'ultimo mese in una situazione difficilissimo all'aeroporto di Kabul
Con il Gaeta americano che non aiutava l'evacuazione e dall'Italia con un conosco ordinamento tra la difesa
E l'unità di crisi al mai dice che non ha funzionato per cui le liste di Filippo Miraglia di Sicilia Sting e di quanti altri passavano a tanta all'altra senza sapere nulla senza un criterio di priorità
Rispetto
Abbiamo quindi attivato una relazione diretta con il console il comando di Tuscania perché dico questo fino alla fine sulla come dire sul sul punto di rafforzato rammento di un percorso che per fortuna si è avviato perché alla fine delle nostre liste che non erano calciatrici cicliste
Giornalisti avvocati conosciuti sia ma erano società civile impegnata nelle organizzazioni anche associative non governative partner di programmi di microcredito sanitario abbia altro Jalei sono entrate venticinque per cento
E ha e forse anche meno di famiglia dei mediatori culturali e quant'altro che hanno preso poi la via dalla Regione come dire di Kandahar verso il Pakistan e che ora stanno lì io una condizione che ha citato ammiraglia spesso di Mori risposta
Dall'ambasciata italiana a scuola Islamabad o in condizioni che noi non riusciamo bene a capire o sapere che evoluzione avranno perché dico tutto questo perché la coerenza delle politiche la linearità del processo è determinante oggi se si vuole costruire una strategia una posizione italiana
Istituzionale nella relazione alla problematica che ma budino ha presentato con chiarezza sull'Afghanistan non siamo di fronte a un punto interrogativo
Umanitario gravissimo e
Un punto interrogativo
Le persone con cui siamo in contatto spesso cambiando continuamente numero di cellulare che hanno lavorato per noi peraltro è grazie a loro che siamo riusciti agli afgani che siamo riusciti a gestire l'arrivo in aeroporto
Delle persone delle nostre liste anche le traduzioni quando ci siamo spostati ai ghetti inglese
E anche quel benedetto passaggio del ponte sul fiume lo dobbiamo agli afgani allora questa canzone con i rastrellamenti o con i passaggi casa per casa sono in estrema difficoltà eppure Pangea Onlus una delle nostre ONG ha riaperto la Casa delle donne a Kabul
Ovviamente in una condizione gestita dagli uomini e di semi ufficialità e vi potete immaginare Emergency sta continuando a lavorare in cinque ospedali come faremo non c'è
Rappresentanza diplomatica abbiamo suggerito come Successo Nicol Corritore se lo ricorda bene l'ha vissuta insieme a me nella guerra nei Balcani rappresentanze europee
Piccole strutture di rappresentanza diplomatica europea soltanto operative nessuno chiede di trattare
Ovviamente della grande politica della geopolitica ma di trattare l'aspetto umanitario come noi facevamo con la Croazia interiore la guerra o che abbiamo tentato di fare anche con la Serbia e c'abbiamo forse lasciato qualche vita ma comunque l'abbiamo fatto questo non c'è oggi come riusciremo ad operare la non lo sappiamo
è tutta aperta la questione delle insiste come volgarmente le definiamo e drammaticamente le definiamo non sappiamo i punti Ray se ci saranno più eppure talvolta qualcuno di quella lista riceve una telefonata in Afghanistan
Dall'unità di crisi che o a noi ci viene detto tenete comunque
Le liste
Nel vostro un memo del computer del tavolino abbiamo chiesto l'abbiamo ottenuto questa è la parte importante abbiamo ottenuto il tavolo di coordinamento sull'Afghanistan questo tavolo di coordinamento sia nera presso il MAE circondare lega di coordinamento la viceministra
Marina Sereni si riunirà domani mattina alle ore nove situazione virtuale quindici aggiorneremo abbiamo Chiasso la cabina di regia tra i ministeri è determinante importante sarà la coerenza non c'è se noi arriviamo a diciamo le criticità che ha accennato all'inizio abbiamo bisogno di capire
Che cosa succederà non siamo presenti anche in Pakistan come organizzazioni che lavorano sull'umanitario e già vediamo gli ammazzamenti nidi di persone di gente la difficoltà
A identificarle anche noi segnaliamo una difficoltà l'ho detto all'inizio nel dibattito
Nel dialogo con
L'ambasciata di Islamabad
Allora chiudo dicendo il tavolo di coordinamento domani si instaura credo
E sia che sia indispensabile
Che oltre che per quanto riguarda la rappresentanza istituzionale ci siano rappresentanze di altri ministeri e chiudo per quanto riguarda la rappresentanza la presenza della società civile che oltre le reti leggi
E le realtà che sono state invitate Santi Egidio e Tavola Valdese operanti su corridoi umanitari ci debba stare anche il pezzo della società civile Stub l'accoglienza io lo dirò credo che Nikolaj colleghi sosterranno questo
Perché chiudo la buona esperienza del tavolo e gli aiuti ex-Jugoslavia che noi vecchiotti della cooperazione abbiamo vissuto qualche anno
Qualche decennio fa
Dovrebbe essere un esempio coerenza delle politiche linearità filiera
Nel nel percorso di gestione della crisi umanitaria grazie
Grazie grazie Silvia speriamo che appunto questo tavolo in cui parteciperà il domani di anche qualche risposta rispetto a questa vicenda diciamo così dei visti del funzionamento del rappresentante consolare in quell'area io darei la parola adesso se sono disponibile diciamo le senatrici presenti che abbiamo invitato a questa conferenza stampa di presentazione documento perché abbiamo bisogno del sostegno ovviamente tutti quei parlamentari e quelle parlamentari che sono vicine alle nostre battaglie la la senatrice Nugnes prego
Perché innanzitutto vi voglio ringraziare testimoniare appunto la nostra referente la nostra collaborazione
Importante appunto oggi muoversi sui fatti concreti come è stato detto e condividiamo tutti i punti dell'appello
E anche la concretezza dei punti compresa la necessità di a aiutare trovare il modo di aiutare chi invece resta diciamo impara il figlio su quelli posti come è stato anche detto a Napoli da Giovanna Cardarelli
Sarà la cosa più difficile probabilmente ma necessaria
Però e anche giusto pare un'azione di verità perché senza un'azione di verità sui fatti io credo che non si possa continuare ad andare avanti cioè bisogna svelare la verità
E oggi con appunto il ha Paisiello che dice a Baj ben grazie per avermi regalato l'Afghanistan ai talebani noi dobbiamo prendere atto di un fatto
Che nessuno può dirsi sorpreso di quello che è successo perché il documento che è stato tutto scritto da Trump a febbraio due mila e venti era già chiaro
è già diciamo delineato anche dava una precedente amministrazione e poi messo in atto
Dall'attuale amministrazione e gravano in maniera precipitosa scoordinata come giustamente è stato detto Dini fuga perché è sembrata una vera e propria fuga
Non non è giustificata da niente ha visto che era un piano programmato e un non possiamo dirci sorpresi che quell'accordo
Non non sia affatto rispettato perché ci sembra io non ho letto le quattro paginette ma da quello che ci viene detto in quelle quattro paginette della dell'accordo questa rampa a patto che i talebani non si parla di mantenere fede
Appunto a quelle poche quei quelle poche conquiste democratiche sulla sulle donne che sono stati parte in questi venti anni dove gli interessi chiaramente e mai le rammento ebbe il suo discorso friendly stimo
E agghiacciante però veritiero ha detto noi non combattiamo le guerre degli altri noi andiamo alle avuto i risultati che ci aspettavamo ha detto il sottosegretario di Stato quindi se ne sono andati su dissipati cioè non è nel armi la sconfitta è proprio degli affanni
E allora credo che bisogna prendere atto per prendere una posizione anche diversa un'autonomia europea che come diceva giustamente la Bonino non è non è mai esistita un'unità europea non è mai esistita
Ma questo G20 che sembra io voglio essere fiduciosa laddove la collega non lo Enna in verità neanch'io però voglio lanciare una come dire
Una una una speranza al di là del mio orizzonte
E sperare che da questa da questa consapevolezza nasca qualche altra cosa e torno a ringraziarvi perché senza dovuti sarebbe il buio assoluto in questo mondo politico
Grazie alla senatrice Paola Nugnes Loredana
Loredana De Petris sempre
Capogruppo pubblico
No nel senso che
Finale
Personalmente sul fui processata diciamo una sezione Burgo sull'Afghanistan no
Proprio carsismo pubblica piazza
No per dire e e però guardiamoci siamo qui siamo qui noi però che ci siamo preoccupando noi quelli che aveva alla convinti che insomma
Che fosse necessario forse mettere in campo altre cose di quello che sta accadendo
E io non torno su questo ma erano ha detto benissimo dopo che abbiamo letto anche il il Governo diciamo che lo dicono provvisorio ma insomma e sappiamo che non ci aspetteranno
Periodi buoni e quindi
Noi dobbiamo capire come ci si organizza lì quindi domani c'è questo l'annunciato anche ieri il ministro Di Maio ci sarà questo tavolo insomma che coordinato dalla sereni
Io penso che anche lì bisogna chiarire una serie di cose
Che non soltanto quello di coinvolgere anche tutto il sistema l'accoglienza perché ieri per esempio non so dei colleghi chiedo diciamo aiuto alle colleghe perché nella comunicazione di Mario si è parlato anche diciamo di questa struttura che un posto a quello capito tipo quella fatta diciamo l'ex Jugoslavia intere europea insomma con funzioni consolari sul posto questo è fondamentale se noi a quel punto insomma per poter attivare la possibilità insomma diciamo di semplificazione degli accesso diretto di rilascio il documento sì quella è una cosa assolutamente cruciale soprattutto quelli anche inattesa come si diceva come dite voi anche giustamente il documento i quindi che tra l'altro è anche esso già ricongiungimento perché una cosa avesse chiare gli afgani avevano capito bene
Tanto è che mi che anche i problemi ancor di più c'è stata un'accelerazione nei primi mesi anche del e del del due mila del due mila venti Boy il noi siamo in c'è l'Italia vorrei ricordarlo appunto me stessa entrata diciamo perché secondo l'articolo del trattato NATO
Era stato colpito un Paese alleato e quindi noi siamo il problema che però Aldo hanno enormi noi come gli altri partiti della coalizione
Non siamo stati né messa al corrente nel partecipato e il punto vero che in quelle scarne diciamo paginette non ci sì sì
Si garantisce una cosa sul così detto terrorismo ma ma non si dice nulla però sul Garda sul mantenere garantire e difendere i diritti
I diritti umani civili all'interno del Paese questa è la cosa più preoccupante questo è diciamo la questione su cui noi e bisogna stare molto attenti perché magari tra un mese tutto passerà in secondo in secondo piano e e noi avremo problemi enormi tanto è che dopo i primi giorni hanno colpito tutto l'opinione pubblica le prime ore
Avete sentito per esempio molte voci anche la politica italiana che hanno giustamente chiesto di bloccare i per esempio tutti i respingimenti che si stanno facendo ma adesso già non lo senti più quindi questo è quello che francamente a me però occupa quindi noi e che quindi vi ringrazio anche per l'appello condividiamo in pieno ma dobbiamo alimentare questa nostra Rete diciamo che i soccorsi sono conservati questioni però io credo che insomma dobbiamo stare molto sul pezzo
Sul sulla direttiva ieri l'abbiamo posto un suono che anche altri ma un popolo quello di poter attirare Ida la direttiva cinquantacinque perché soprattutto perché non deve essere assunta riuscirà a livello al all'unanimità e il vero dramma diciamo del del del dell'Europa a ventisette e le cose ce le dobbiamo dire cose si diceva che la Croazia ma tutto il resto quel blocco lì
è un blocco che è un po'che è un problema
Un problema enorme sapendo che quello è il punto su cui per comunque bisogna passare perché Italia deve fare la sua parte ma dobbiamo anche fare in modo che ci possa essere diciamo davvero
Un'attivazione di retta e con istanza unitaria dell'Europa perché questo per la l'insegnamento che sarebbe assolutamente assolutamente fondamentale e comunque vediamo anche un po'le altre cose che servì su cui
Servirà insistere
E e seguire e seguire e quindi ci dobbiamo mantenere assolutamente anche in contatto anche dopo questa riunione diciamo del del tavolo che ci sarà che ci sarà domani al ministero
Rischia di soprattutto il Pakistan poi i paesi vicino purtroppo si è chiaro che che l'idea già già la alle audizioni nelle commissioni riunite sono cominciati gli accenti lire
A qualcuno era intervenuta dove c'è da dire perché volevo che porta tutti gli afgani nel in Italia c'è cominciato il solito
La solita storia e
Deve essere e non non voglio esatto vedova viveva veramente insomma quindi no questo lo dico perché bisogna diciamo e quindi è chiaro che la tentazione poi ancora una volta su questo tema anche noi diamo scontiamo sempre e ancor più forte di dire occupiamoci di di garantire diciamo un po'di assistenza a un po'di di aiuto alli paesi limitrofi
E chiudo davvero l'altra situazione drammatica perché d'altronde quando si continua accadde negli errori di e con gli altri perché è successo in Iraq è successo in tutti i Paesi dove si mettano coi governi fantoccio che uno si stupisce quello scatto annunciando maledetto
Che sarebbe rimasto no coi soldi ovviamente perché questo
Fa parte della cosa eh ma lì c'è una crisi anche economica un disastro dal punto di vista umanitario che rischia chi più su cui noi diciamo non porsi dobbiamo tenere bene
I fari accesi perché il l'altro c'è una crisi diciamo spaventosa adesso si occupano dell'oppio ma non è mai sceso sotto l'ottantacinque per cento
Cioè in tutti questi enti hanno interesse chiare chiude e schiudono davvero una battuta perché qualcuno di voi ha qualche dato diverso e ecco
Quindi insomma questo per dire e occupiamoci vero delle questioni vere e strutturali che purtroppo lì non si sono affatto risolti e ovviamente vediamo un altro una commissione indipendente il monitoraggio
Credo insomma abbiamo tante cose su cui trovare anche ad accidente cinque delle per dire come possiamo lavorare
Grazie alla senatrice De Petris ringrazio anche la sede la senatrice la Mura che che ci sostiene diciamo così qui in sala con noi chiedo ai giornalisti che sono ancora in sala se ci sono domande
Se
Rispetto noi ovviamente come dicevamo andremo avanti chiede
Ora prego
Sì grazie va e noi abbiamo anche chiesto al governo e in particolare di minare che si occupa di questo di convocare il tavolo di coordinamento previsto dalla dalla Regina e dal decreto legislativo centoquaranta del due mila quindici non c'è stata una convocazione del tavolo di coordinamento il Viminale sta procedendo diciamo così
Senza consultazioni sappiamo appunto che da due settimane circa anche a seguito della richiesta dei sindaci ci dovrebbe essere o diceva
E l'onorevole maori qui prima in uscita questo decreto che finanzia un allargamento del sai nel frattempo ovviamente le persone finita la quarantena avete visto che hanno chiuso Avezzano
Vanno ne incassa ovviamente per cui il Viminale sta cercando di allargare la rete dei casi e noi sappiamo che quando aprono dei centri accoglienza non è che si chiudono facilmente no e quindi c'è il rischio che rimangono sul territorio
E luoghi d'accoglienza aperti in tutta fretta e affidati magari a enti gestori che non sono proprio competentissimo i e da questo punto di vista speriamo che il governo perché il Viminale da un lato ci convochi convochi presto questo questo tavolo di coordinamento e e presto si adoperi appunto per allargare la rete dei sindaci segnalo a proposito diciamo del fatto che vogliamo fare arrivai a tutti gli afgani Italia che tra quelli incisi diciamo dal territorio ci segnalano che tra gli afgani arrivati con le evacuazioni alcune famiglie finita la quarantena hanno preso il tre ne sono andati all'estero perché non è che tutti vogliono rimanere in Italia anzi diciamo che l'Italia non è tra le mete più ambite degli afgani e quelle settecento mila persone che sono state accolte in dieci anni nell'Unione europea quindi non in un anno
Sono nella stragrande maggioranza dei paesi del del nord dell'Europa che pure li trattano peggio di noi diciamo da Borges riconoscimento lo status di rifugiato quindi noi probabilmente arriveranno degli afgani in Italia purtroppo diciamo per per via non legali sarebbe la cosa che auspichiamo ovviamente che il Governo italiano organizza invece dei trasferimenti illegali dal punto de di vista dell'accoglienza bisognerebbe fare in fretta in questo momento i territori
Hanno una certa disponibilità perché le cose come nelle zone sulla prima pagina dei giornali io non so quanto questa disponibilità durerà quindi bisogna fare in fretta per cogliere l'attimo è riuscire ad allargare la rete dei sindaci che quella che funzionamento
C'è qualcun altro
Se altrimenti noi vi ringraziamo ringraziamo tutto e tutti ovviamente continueremo come veniva detto qui a seguire questa vicenda a incalzare il Governo affinché faccia
Le scelte giuste sia a livello nazionale che a livello europeo denunciare anche le cose che non vanno anche col sostegno diciamo dei nostri a Michele la miccia della nostra amica parlamentare che su questo ci stanno dando una mano ormai da un da un da un po'di tempo grazie ancora e a presto