Presentazione del libro «Giuro di non dimenticare. Storie di medici ai tempi del Covid» a cura del Sindacato dei Medici CIMO(Elemento 115)

Sì chiedo boh
La cosa bella e che col deserto ospedaliero da coronavirus non devi imprecare per trovare parcheggio
E chiede che i soliti teneri mappa delle aree dipendenti dove c'è sempre uno che si attacca la targa della tua macchina per superare la barricata dei posti riservati al personale
Quindi nessuna occhiatacce al retrovisore spengo il motore deserto buio inquietudine per interrare devo suonare il campanello sono con il dito nudo oddio e se mi si attacca il virus al dito se mi casca l'indice della mano destra dell'invasione di un plotoni di virus incattiviti e poco filantropici infinito il dito nella giacca e spingo il bottone chi è
Io con lo humour poco apprezzato Testimoni di Geova
Il portiere mi manda
Ma mi apre
Nella sala vestizione c'è una serie di cartelli per ricordare i vari passaggi riunito per indossare l'armatura nel primo c'è scritto calma coi boh
Mi hanno letto il pensiero quindi calma
Prima i guanti poi la tuta quindi gli occhiali a mascherina oddio non è che ho sbagliato sequenza non è che era mascherina guanti tutta ricomincio rileggo calma
Ma la benda sulla fronte col bollo rosso di kamikaze non c'era forniscono
Ecco questo è un passaggio dei e racconti
Diretti raccolti in questo libero
Io ho voluto con tutte le mie forze presentare questo libro in Senato
Perché riconosco il valore della memoria fatta da piccole storie
E queste sono tante piccole storie vissute
Direttamente
Che un domani faranno parte della storia quella grande e quella reale quella non raccontata sulla Rete che poi si perderanno i meandri debito
Questa è la differenza tra i racconti fatti in un libro
E i racconti fatti con le foto postate su internet
è per questo che ha un valore particolare questo libro
Peraltro il fatto di racconti che sono stati raccolti in tutta Italia
E vedere che in effetti ogni medico ogni sanitario ha vissuto le stesse emozioni da a dalla Valle d'Aosta alla Calabria
C'è
Ci racconta esattamente come ci si è trovati davanti ad uno sconosciuto
E come anche il mondo della sanità soprattutto il mondo della sanità è stato costretto non a rimboccarsi le maniche ma coprirsi il volto
Per poterlo combattere
E dopo un anno e mezzo siamo ancora qui ma per fortuna siamo qui con il vaccino che abbiamo capito tutti essere l'unica vera forma per poter combattere questo nemico che si è presentato all'improvviso
Io non voglio rubare tempo al passo immediatamente la parola alla collega Mariolina Castellone che ringrazio moltissimo per aver raccolto unito e con riconosco la sua competenza e lo seguita in questo anno e mezzo anche all'interno dei palazzi istituzionali
A fare una vera e propria battaglia contro questo maledetto Comit vai Mariolina
Grazie Daniela innanzitutto per aver organizzato quest'incontro grazie presidente qui sì grazie dottore dottoressa centri per avere dato voce ai medici e ai nostri colleghi io vi dicevo che la lettura di questo libro per me non è stata semplice
Perché ho ripercorso con voi questo anno e mezzo da medico che era nelle istituzioni e che qui provava come ha detto Daniela con tutte le sue forze a fare ascoltare la vostra voce
Ho ripercorso con voi il momento in cui a inizio pandemia il diciannove marzo due mila venti
Veniva ricoverata Napoli e la mia collega compagna di studio per vent'anni
Veniva ricoverata in terapia intensiva e dopo due settimane nonostante lo sforzo sovrumano dei medici ci lasciava e dentro di me lasciava un vuoto immenso ed allora questa battaglia che combatto e anche per lei e guardate oggi noi abbiamo organizzato quest'incontro da mesi no
E non è un caso che oggi mentre noi qui ribadiamo l'impegno incessante dei medici il sacrificio estremo fino a donare la propria vita per difendere la vita degli altri in un'altra sala del Senato si discuta di un virus che in realtà è curabile di terapia che erano inadeguate di ventilazione che forse non andava fatta
E allora ripercorrere con con voi attraverso le storie dei medici quello che effettivamente succedeva in quei reparti permessi stato
è stato in qualche modo illuminante un'immagine mi è rimasta impressa che un po'si ripete in tutti i racconti no
I medici in quei giorni si sentivano come sott'acqua
C'è questa sensazione di essere sott'acqua di essere nel reparto corvi d'in un ambiente ovattato perché all'interno dello scafandro
Con la maschera la visiera i pazienti con le maschere o in turbati che non riuscivano a comunicare questo silenzio
Questa solitudine e questa sofferenza dei pazienti che avevano frammentaria quasi stavano annegando quindi quest'immagine plastica di esseri sott'acqua mi è servita molto per trovare quello che quello che avete provato voi
Questo è un libro non solo di racconto meno libro anche di denuncia
E anche di sofferenza e di senso di abbandono dei medici da parte delle istituzioni o questo
Questo lo avverto leggo il racconto in cui appunto si si riprendono le parole del tredici agosto dell'anno scorso dell'avvocato Taormina che diceva il governo Conti ha fatto morire molti dei trentacinque mila cittadini
Perché venivano sedati e lasciati morire come cani cioè erano degli assassini quindi riferito al governo ai medici che sbagliavano
Terapia
E un libro di denuncia perché i medici in questo libro denunciano le fantasiose dis organizzative delle direzioni tratteggi che che spesso avvenivano di notte no apertura dei reparti io leggo che a differenza della prima fase in cui un po'tutti eravamo eravamo impreparati la cosa grave anche che molte regioni nella gestione della seconda fase erano dò ugualmente impreparati e quindi i medici hanno visto aprire riorganizzare
I reparti di notte alcuni medici mi ha colpito molto il racconto della dottoressa che rientrata dalla maternità è stata messa in un reparto copie d'e per non infettare la sua bambina scelto di allontanarsi dalla figlia appena nata di pochi mesi
E quindi dice quei mesi non mi ridarà indietro nessuno io l'ho fatto perché il giuramento che ho fatto quattordici anni fa non l'avrei mai rinnegato
E quindi giura di non dimenticare io lo leggo come un'aggiunta quel giuramento di Ippocrate non so credo che voi l'abbiate sia un sia un titolo che è legato anche a quello no al nostro giuramento al giuramento che facciamo quando diventiamo medici adesso
Aggiungiamo un altro dico quello della memoria di quello che abbiamo vissuto e che non deve essere dimenticato e io la promessa di non dimenticare ve la faccio l'ho fatto già in questi mesi in questo in questo anno e mezzo quello di ieri continuare a portare la vostra voce perché non si tagli più in sanità
Perché si torni finalmente ad assumere personale cosa che purtroppo ancora non è avvenuta perché abbiamo visto che anche nella all'interno del piano nazionale di riprese resilienza sono tanti i fondi stanziati
Per le infrastrutture per l'ammodernamento tecnologico ma ancora molto bisogna fare invece per le assunzioni per lo sblocco delle assunzioni
Di personale abbiamo fatto tanto per l'imbuto formativo quindi adesso quel fabbisogno di specialisti che abbiamo visto essere disattesa in questa pandemia è colmato
Però poi nei reparti oltre ai medici ci devono essere gli infermieri ci devono essere gli operatori socio sanitario visto quanto tutti questi medici ne I racconti riconoscono anche il ruolo di tutta l'équipe che gestiva i pazienti e poi l'ultima cosa che voglio dire mi ha lasciato molto
Mi ha colpito molto la il momento della vestizione della descrizione no che forse è stato è stato il momento più complicato all'inizio di questa pandemia per ciascun medico noi no e non credo che abbiamo un'idea di come lavoravano in quei reparti però forse leggendo questo ci rendiamo conto delle condizioni quindi mi spiegano come l'aria pulita l'aria di vestizione ci insegnano a vestirci
Due coprispalla scarpe tre paia di guanti due camici e il terzo lo metti dentro due copricapo la F S P due gli occhiali e la visiera
Tra il disinfettante sul camice e coprì scarpe sette Amanda Gerson i guanti il terzo paio di guanti devi cambiarlo ad ogni malato devi stare poco nelle stanze con i malati niente aerosol terapia attenzione alle manovre che ha eroso Lizzano
E l'altra istituzione ancora più complicata perché se c'è una sequenza precisata da seguire per non contaminarsi e quindi non rischiare di contaminare non solo degli altri pazienti ma
Anche il personale sanitario le proprie famiglie io credo che ai medici sia stato chiesto un sacrificio disumano
E quindi pretendo che le istituzioni questo sacrificio Dori con lo riconoscano con le azioni e con i gesti concreti a partire dai convegni che vengono fatti dalle informazioni che vengono date in tv da tutti i rappresentanti istituzionali io credo che sia oltre ad essere un valore morale sia davvero un valore etica un valore civile vi ringrazio ancora per questa
Per questa opportunità
Grazie alla collega cartellone che sapevo sarebbe riuscita perfettamente a mediare tra la professionalità del medico e la sensibilità della senatrice intatti la sua il suo intervento ha avuto esattamente questo doppio dei peso questo doppio valore ma da dove nasce questo libro
L'iniziativa l'idea Liber prodotto da Cino del sindacato rappresentato qui dal dottore intuisce al quale chiedo appunto come mai
Cimo ha pensato di raccogliere questi racconti in un libro da dove nasce l'esigenza
Ma l'esigenza mosso dal fatto che
Cimo come sindacato dei medici la rappresenta né da prestare i medici in quella fase soprattutto iniziale del Covi d'era il punto dove tutti i colleghi si rivolgevano per le difficoltà che incontra uno giorno dopo giorno
E lavorando in ospedale conoscendo le dinamiche ospedaliere
Vedevo e percepivo abbastanza profondamente la le difficoltà le Paure le ansie però non era il momento di sollevare polveroni ma al tempo stesso mi sono chiesto due cose uno vedevo la televisione
E vedevo personaggi che ho definito i vip Covito oppure gli opinion Covito
E ma quelli rimangono fine a se stessi perché al di là delle tante incongruenze
Anche rispetto a ai canali che li ospitavano perché asseconda coi canali che li ospitavano dice una cosa un po'diversa
Per me non erano veri e propri scusate il termine colleghi perché probabilmente non erano ma state nei reparti nelle Corsica
Invece tutto dovesse indirizzato a lei migliaia anzi oltre cento mila duecento mila medici ma anche sanitari naturalmente perché lo abbiamo fatto per i medici ma riguarda tutto il mondo sanitario che tutti i giorni andava in ospedale e trovava una novità
La senatrice Castellone ha fatto riferimento alla collega che alle venti di sera arrivato nel reparto si è trovato trasformato in covered e l'abbiamo presente la l'autrice del dell'episodio
Però è pur vero che ci sono stati altri colleghi che si sono dovuti reinventare io dico
Si parla di piano di riprese resilienza la resilienza e insita nel DNA dei medici e dei sanitari perché quei processi disorganizzati ivi che incontriamo in tutti gli ospedali se non siamo residenti non andiamo da nessuna parte quindi molto spesso cioè dobbiamo vedere per i fatti nostri le cose
Allora da qui l'idea uno
Come punto di osservazione privilegiato diciamo chiedere vari colleghi la partecipazione ben ventotto colleghi
Dallo specializzando al medico giovane al meglio che sta per andare in pensione di tutta Italia quindi da osta fino a Catania
Quindi dal varie branche specialistiche dal trasfusionista al gastroenterologo all'internista quindi e ben un diversità questo la dottoressa Censi
è stata bravissima nel mettere insieme ma soprattutto il titolo il titolo è un titolo importante
Importante perché da un lato e la memoria la cosa più importante la senatrice dello sci alla benna descritto cioè tutto passerà e quando sarà tutto passato in genere le cose cattive si tendono a dimenticare per fortuna uno tende a dimenticare però ci sono degli eventi che devono rimanere nella storia devono servire per capire per capire qual era il nostro i punti di debolezza
Come migliorarli ma soprattutto fare in modo tale che i colleghi non rientrano poi nel solito trenta tran-tran dimenticatoio
Rispetto al quale sono continua a essere trattati per quello che venivano trattati prima della pandemia io vi ricordo che c'è stato un taglio nel due mila e e quattro per quanto riguarda il finanziamento delle del personale c'è stato un declino del fondo sanitario nazionale diffondono sanitario nazionale non è sufficiente il Pnr tutto fa tranne che valorizzare le risorse umane purtroppo
Il mese è un discorso che è stato messo da parte e quindi conseguenza si ritorna punto e daccapo se avremo un finanziamento di un miliardo all'anno
Da adesso fino al due mila e ventisette quindi tutto questo importante per dire i medici hanno dato tantissimo grandi sacrifici
E però facciamo in modo tale che critiche il lavoro che hanno fatto non venga buttato a a mare poi c'è l'aspetto del giuramento giuramento ipocrite fondamentale per i medici lo si legge in qualsiasi appunto del del libro perché il minimo comun denominatore quello di e l'empatia verso i pazienti
è il modo di approcciarsi e la preoccupazione quando leggo che i pazienti che arrivavano all'inizio del coro interno come delle meteoriti che improvvisamente arrivavano nei reparti
E poi i sembra un gioco dell'oca perché si facevano quattro passi avanti e due indietro perché magari peggiorava il paziente qualche volta cinque passi indietro perché magari moriva oppure arrivavano i primi Tamponi
Positivi per i colleghi allora iniziava la paura da parte degli altri per i propri familiari
Oppure è che ne so la collega che stava in Val d'Aosta
Che doveva andare a trovare la madre a Catania non la vedeva da un anno non aver coraggio di abbracciarlo perché aveva il timore cioè tanti episodi uno diverso dall'altro che testimoniò appunto
La solidarietà verso i pazienti perché il vero minimo comun denominatore è stata la solitudine
Provate a immaginare come si diceva prima se aveva un ambiente ovattato come se si andasse nell'acqua
Gli ospedali queste aree separate dove si trovavano di fronte il medico e il paziente
Da soli il primo ad affrontare una malattia poco conosciuta e quindi con tutte le paure anche un po'rissa professionale ma anche personale il paziente che non aveva il conforto dei familiari
E quindi si trovava solo con il terrore di poter lasciare che di poter morire
E la solitudine ha cementato quel rapporto medico paziente che sta mandando disgregando sì per problemi di medicina burocratizzata medicina amministrata
Per problemi che sono legati più ad aspetti amministrativi che non clinici tant'è vero che noi contemporaneamente questo forse non lo sapete abbiamo fatto un'indagine col Censis e con la Confederazione CIDA da dove è emerso che i cittadini hanno una diciamo visione quindi si fidano dei medici nell'ottantasette per cento dei casi nel novantuno virgola tre per cento dei casi ritengono il rapporto medico-paziente debba essere ulteriormente rinsaldato al di là delle tecnologie dell'intelligenza artificiale di tutto quello che è collegato quindi per dire cosa
Per dire che la nostra visione non è stata quella classica del sindacato fare solo denuncia perché poi ne abbiamo fatte di denuncia a prescindere dalle mascherina e tutto il resto
Però era semplicemente esaltare il ruolo del medico
E dei sanitari in generale lasciare una testimonianza e questa testimonianza la costringeremo gelosamente per le future generazioni perché i giovani colleghe vedrà che verranno se abbiamo la possibilità anche perché dimenticavo di dire che liberò sarà devoluto in benefici efficienza i proventi e lo daremo all'ONAOSI dell'ente che degli orfani però abbiamo destinato agli orfani di medici che sono deceduti
Perfetto del corridoio
A le testimonianze sono tante da gente che è stata nei pronto soccorso a curare i pazienti e si è ammalata
C'è una collega una mia cara amica che abita di fronte all'ospedale si ammala
E da casa sua vedono le autoambulanze che che passano e lesta Casa Pozza grava poi va intrapreso benedizione anche lei quindi una situazione che per fortuna andava in volesse o però sono veramente delle situazioni individuali drammatica poi ci sono degli spunti ironici
Tipo la la storia del collega delle Marche che dice io non sono un supereroe
Il mio supereroi preferite batto mano mano che poi viene dai pipistrelli
C'è una forte sorta di incompatibilità col virus per cui non posso quindi c'è un po'di di ironia e la cosa non guasta mai settanta resilienza tipo il collega di Catania
Che deve spostarsi improvvisamente proprio le parti odontostomatologia per disabili perché lui è uno dei pochi e c'ha un reparto di odontostomatologia per disabili
E con un foglio A quattro una penna all'ingegnere si mette in una stanza disegnano come organizzare organizzò nel giro di ventiquattro quarantotto ore il nuovo reparto e hanno fatto ben mille quattrocento interventi perché i pazienti disabili assolutamente andavano curati io l'ultima cosa che vorrei dire su questo veramente ci tengo
è vero che il copie d'cori che ci dobbiamo convivere è inutile che ce lo nascondiamo ma dobbiamo puntare molto sulla prevenzione
E moltissimo sul recupero di tutte quelle patologie che non sono state curate in questo periodo mi riferisco al patologie cardiovascolari oncologica perché purtroppo gli effetti deleteri li vedremo tra qualche anno
E allora dobbiamo impegnarci molto per fare questo ci vogliono risorse umane e non mi risulta che ci siano grandi assunzione le strutture ospedaliere perché il costo del personale
E abbastanza importante
Ma senza la salute del cittadino non c'è neanche economia perché un cane che si morde la coda quindi il governo credo che debba impegnare molto sulle risorse umane perché sono le uniche che possono garantire il benessere
Dei cittadini io mi fermerei qui per non essere troppo prolisso
Grazie al dottore qui ci sapevo che avrebbe soddisfatto tutte quante le nostre curiosità sia tecniche che
Emotive ed è proprio l'emotività l'istinto la voglia anche di raccontarsi quello che io ho letto in questi racconti credo che in buona parte dei medici che hanno collaborato e che hanno scritto questo lavoro sia stato anche quasi un uno sfogo un modo per come dire rendere distaccare un po'quello che in effetti gli H accaduto trovandosi all'improvviso dinanzi a questo mostro che e il Comité
Io condivido la visione dello dottore qui si noi dovremmo imparare a conviverci per cui ghetto calma e ragioniamo con attenzione mi incuriosisce a questo punto satire dati destina Cenci che responsabili decimo labbra come ha ha fatto l'operazione
Spuria di editing perché io credo che allora io leggendo questi racconti mi sono emozionata moltissimo immagino che dal suo punto di vista che doveva essere sia quello scientifico che quello strettamente legato alla produzione di un lavoro editoriale ci sia stata la doppia
Emozione come ha fatto a scegliere i racconti
Che peraltro devo dire sono scritti benissimo in Italia lo scusate lo dico da ex editore ma non è facilissimo trovare delle cose scritte così bene grazie grazie a cobalto veramente nel segno
Nel senso che le storie sono state scritte di getto in maniera assolutamente spontanea
Da quei ventotto con il di su una cinquantina che avevamo invitato cercando di espandere l'invito a tutte le regioni italiane
E chi hanno sentito la necessità di raccontarsi hanno trovato anche il tempo di farlo perché lo ricordiamo era un momento concitato dove anche il tempo mancava
Qualcuno di loro sia anche detto che non se l'è sentita di riscriverla la storia
Perché come ha ricordato la senatrice Castellone questo avrebbe comportato ritirare fuori dalla memoria dei ricordi
Dolorosi che in quel momento il collega non aveva la forza di affrontare e quindi pur avendoci manifestato il desiderio di contribuire al libro poi concretamente ha aspettato fino all'ultimo giorno utile per domandarci la storia perché avevamo dato una di July né per rientrare nei tempi e ci ha chiesto scusa per non averlo fatto allora io non ho fatto tutto da sola ho fatto tantissimo con l'aiuto dei colleghi DC mollando che sono la parte più giovane del sindacato Cimo
Colleghi impegnati nell'azione sindacali locali a livello dei nostri ospedali
Tutti i medici ospedalieri tutti impegnati in questi venti mesi nell'emergenza pandemie cachi in maniera diretta e chi in aiuto in supporto dei colleghi
Alcuni di loro hanno anche contribuito con le loro storie me compresa come ha ricordato sempre la senatrice cartelloni Castellone e il dottor Quilici
Noi ci siamo improvvisati comitato di redazione senatrice dello siano non sapevamo nemmeno che cosa volesse dire avevamo solo il desiderio di provare a concretizzare l'idea che Guido aveva avuto quindi che cosa abbiamo fatto
Abbiamo invitato i colleghi abbiamo ricevuto le loro storie la cosa più facile che tutti sapevamo fare era leggero le abbiamo iniziato a leggerle
Nel leggere l'abbiamo lette con quegli occhi che sono gli occhi del medico e quindi la nostra lettura
è stata molto simile a quella che la la senatrice Castello Navy ha ricordato all'inizio
è ovvio che un lettore ha una percezione diversa che le storie che legge a seconda dell'esperienza di vita che si porta dietro nell'abbiamo lette da medico volevamo non sapendo a chi andava in mano questo libro perché noi non sapevamo chi avrebbe letto poi alla fine questo libro volevamo che chi avesse avuto in mano il libro
Leggesse quel libro con gli occhi del medico allora abbiamo iniziato a classificare le storie in gruppetti unendo le per dei tratti che avevano in comune
E in questo modo è nato l'indice del libro che io adesso Villecco proprio perché attraverso l'indice
Si racconta quello che noi abbiamo letto dopo una prefazione a firma del presidente una introduzione mia
Si parte con i due capitoli principali del libro il primo capitolo dice quello che noi medici non siamo e non vogliamo essere non siamo eroi tutte le storie che stanno sotto il primo capitolo hanno in comune
Questo grido Non siamo eroi anche se ce l'avete attribuito il un po'ci ha fatto anche piacere sentirci chiamati eroi a un po'abbiamo anche creduto di esserlo
Non siamo eroi e non abbiamo fatto in questi venti mesi nessuna storia di eroismo anzi abbiamo dovuto imparare il nostro malgrado anche a dire bugie ai nostri pazienti
Per un medico la collega ci può capire
Per un medico della mente è difficile dire una bugia al paziente perché tu hai un vincolo
Di correttezza e di onesta a quella persona che hai di fronte però le bugie sono state necessarie per renderli la pillola meno amara perché quei pazienti che arrivavano nei nostri reparti Corvi ed erano tutti i pazienti che avevano visto in televisione quello che era il cortile d'erano pazienti che nella stessa famiglia avevano già vivi avuto il figlio la nuora il nipote che erano in terapia intensiva erano pazienti che avevano paura di morire
E quindi la bugia più grande alla quale noi stessi non credevamo fino in fondo
Era quello che sarebbe andato tutto bene
Abbiamo tirato fuori tutta la nostra fragilità abbiamo tirato fuori tutte le nostre incertezze i nostri dubbi perché abbiamo affrontato un male che non abbiamo studiato nei testi di medicinali e durante la laurea
Mi al corso di specializzazione
Ne durante la successiva formazione che il medico quotidianamente fa anche se dal febbraio del due mila diciannove quando il virus è apparso per la prima volta o quanto meno noi abbiamo avuto contezza che realmente c'era un problema
Nell'Oriente dalla lontana Cina abbiamo iniziato a studiare abbiamo iniziato a studiare i dubbi nelle banche dati in pub me d'abbiamo letto attraverso gli studi scientifici quei pochi che all'inizio c'erano e poi sono proliferati
Quale era la storia vera del virus
E questo è un caposaldo del nostro lavoro noi dobbiamo partire da lì dalla verità
E voi giornalisti che ci ascoltate dovete aiutarci a dirla questa verità perché altrimenti passano informazioni sbagliate che in questo momento fanno male
A noi tutti e in primis alle persone che poi ancora continuano ad ammalarsi di corride
Qualcuno di noi come ha ricordato la senatrice si è ammalato e qualcuno è anche deceduto sono caduti sul lavoro
Alla stregua dell'operaio che cade dall'impalcatura anche noi abbiamo i nostri caduti e per loro dobbiamo giurare di non dimenticare nella seconda parte del libro invece viene fuori quello che noi medici siamo e viene fuori Coni attraverso la condivisione
Nel mettere a nudo quelli che sono i nostri pensieri quelle che sono le nostre emozioni e credetemi
Per un medico tirare fuori le mozioni non è mai facile perché necessariamente impariamo dalla laurea in poi
A schermare la CIA mettere quelle emozioni nel cassetto impariamo a non tirarle fuori né con i pazienti
Ne a casa con i nostri familiari per tutelare noi stessi e non portare quei drammi che viviamo dentro la nostra casa bene il Corriere della sconvolto
Completamente tutto il nostro modo di agire e le emozioni sono venute fuori sono venute fuori in maniera prorompe ante in maniera che neanche noi ci immaginavamo tanto che io stessa e altri colleghi che personalmente conosco
Con quello scafandro vestiti in quel modo in cui ha senatrice collega abbia ricordato
Fregandosene di tutto quello che avevamo di paura nella seconda ondata abbiamo abbracciato i nostri malati cioè la la sensazione naturale che è avvenuta fuori poi di fronte alla loro paura di fronte al loro terrore era quello di dargli l'abbraccio quell'abbraccio che in quel momento nessuno poteva dargli e quell'abbraccio che loro non volevano perché loro si sentivano colpevoli si sentivano loro fonte di trasmissione di malattia nei nostri riguardi
è venuta fuori tutta la nostra resilienza quella capacità
Di resistere nonostante tutto nonostante le difficoltà organizzative che ricordavamo prima nonostante la mancanza di prestiti nonostante i tagli costanti degli ultimi dieci anni alla sanità per esigenze di finanza pubblica
Quella resilienza si fonda in un cuore
Che è comune a tutte quante le storie i medici amano ancora oggi nel due mila e ventuno a mano il lavoro che hanno scelto amano la loro professione amano quel giuramento che hanno fatto a inizio carriera e se posso dire che
La cattiva gestione della sanità in questi ultimi dieci anni ci ha tolto veramente tutto perché ci ha tolto posti letto ci ha tolto colleghi che non sono stati sostituiti nel pensionamenti
Non vengono sostituite le maternità hanno desertificato gli ospedali
O c'è un medico la notte di guarda guardia per centoventi posti letto non c'è stata una reale riconversione di posti letto nel territorio per cui nonostante facciano tanti proclami Piero nel territorio il paziente non trova la risposta che cerca e necessariamente la esige in ospedale ma non trova più gli ospedali di una volta perché questi ospedali
Sono stati concedetemi il termine distrutti ma nonostante questo l'amore
Per il nostro lavoro è ci porta ogni giorno a prestare fede
Al giuramento e abbiamo voluto lasciarlo forte nel nel titolo
Grazie
Grazie molte
Grazie per aver avuto l'idea di fare il libro grazie per averlo voluto chiamare giuro di non dimenticare dobbiamo giurare tutti di non dimenticare quello che nascosto in queste pagine quello che ci sta accadendo intorno
E ringrazio i giornalisti intervenuti e vi prego cortesemente di fare veramente da cassa di risonanza alle emozioni che sono raccolte in questo libro e in qualche modo anche lì denuncia che sono in queste pagine il libro lo si può scaricare da Amazon
Da tutte quante le biblioteche le librerie on line e invitate ai vostri lettori che sono certa saranno numerosi risponderanno bene all'appello che in fondo stiamo lanciando oggi è qui
Se ovviamente pulite il libro è disponibile così vi potete rendere conto ancora meglio attraverso una lettura ne sono certa sarà gradevole e interessante di che cosa abbiamo parlato stamattina grazie ancora
Vorrei leggere
Una cosa
Il personale sanitario italiano è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria
Nella quale ha ricorso ai possibili rimedi di medicina di guerra combattendo in trincea per salvare vite e spesso perdendo la loro questa è la motivazione che ha candidato il nostro personale sanitario al premio Nobel per la pace nel due mila e ventuno riferito all'emergenza due mila venti
Non è mai accaduto nella storia che il personale sanitario fosse candidato a un premio Nobel e non è un caso se il nostro personale sanitario avuto questa
Candidatura quindi ringrazio ancora tutti e Daniela il presidente la dottoressa Cenci tutti i medici
Davvero vidi rinnovo questa promessa non dimentica