Il discorso di Ursula Von der Leyen sullo Stato dell'Unione Europea 2021. Intervista a Brando Benifei

Brando beni Fay capo delegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo tra poco il discorso sullo Stato dell'Unione di Ursula affondarla in la presidenza della commissione che cosa si aspetta
Mi aspetto parole nette sui termini oggi più controversi al centro di un dibattito politico dove la commissione deve dire parole chiare andare avanti penso al tema
Della unione sanitaria che deve andare avanti il tema della Green villa rinnovato anche con il pacchetto fitte forzisti Five di cui abbiamo discusso proprio in questi giorni il tema dello Stato di diritto e della libertà e dei diritti fondamentali in Europa che è un tema che rimane estremamente attuale anche legato all'uso dei fondi il Parlamento europeo è pronto
A portare la Commissione europea fino alla corte di giustizia se non verrà attuato velocemente il Regolamento che attiene proprio al rispetto dei diritti fondamentali dello Stato di diritto rispetto all'uso dei fondi comunitari quindi abbiamo una serie di temi non citati alcuni ce ne sono ovviamente anche altri che sono oggetto di un dibattito articolato anche dentro il Parlamento europeo e negli stati membri su cui la Commissione europea deve dare una direzione di marcia mi sembra che dai titoli che la presidente anticipato nei giorni scorsi le fu frasi simbolo del discorso voglio andare in una direzione che sto auspicando cioè dare delle indicazioni chiare su temi come quelli che ho citato che sono centrali per la nostra agenda certamente lo dico da convinto federalista europeo negli ottant'anni quest'anno del Manifesto di Ventotene importante che anche rispetto allo sforzo iniziato dalla Conferenza sul futuro dell'Europa la Commissione europea dia un'indicazione chiara di ambizione ad aprire una stagione di protagonismo e di nuova ambizione comunitaria
Io penso ci sia come dicono nel gergo lussemburghese appetito per aprire questo dibattito almeno in molte delle nostre opinioni pubbliche proprio perché la pandemia ha mostrato la necessità di un'Europa più unita più forte e meno rallentata da meccanismi intergovernativi
E dunque mi aspetto mi auguro anche parole rispetto alla necessità di un'unione politica più forte
E magari con una voce più forte anche nella relazioni col resto del mondo tema la politica estera che rimane sempre estremamente rilevante pensano anche a quanto accaduto ovviamente in questi mesi
Ecco proprio su quest'ultimo punto la questione dell'autonomia strategica potrebbe essere in qualche modo il tema dopo l'Afghanistan
La dipendenza dagli Stati Uniti autonomia strategica nei pressi allarga però altri temi gli approvvigionamenti e quant'altro
Però se ne discute da molto tempo senza che ci siano stati Passi avanti sostanziali sulla difesa addirittura dal dal Consiglio europeo di Helsinki del secolo scorso quindi
Rischiano di essere solo parole o o a suo avviso è possibile un vero cambio di passo
Il rischio che siano solo parole c'è come accade in questi casi però ci sono anche degli spazi di azione politica che potrebbero apportare invece ha delle accelerazioni presso ha un fronte ad esempio dei vari che riguardano la autonomia strategica la sovranità europea di cui mi sto occupando particolarmente in questo momento che è quello della sovranità digitale io sono oggi relatore del regolamento sull'intelligenza artificiale stiamo iniziando ora il lavoro
E la nostra autonomia come modello europeo nello sviluppo della digitale in questo caso dell'intelligenza artificiale rispetto per esempio anche ai temi della sorveglianza e della gestione dei dati personali siamo al Social scoring cinese come pratica che consideriamo l'opposto di quello che noi vogliamo
Proporre quindi non uno Stato che fa addirittura classifica dei buoni e dei cattivi ma un e lo sviluppo delle tecnologie abilitanti come l'intelligenza artificiale al servizio della persona
Credo che questo sforzo per la sovranità quindi tocchi tanti i fronti penso che ci siano le condizioni anche nel dibattito pubblico dopo quanto è accaduto sul fronte afgano quindi sul fronte dell'azione esterna
Per riprendere la strada dell'integrazione della difesa l'integrazione militare il presidente La Repubblica
Mattarella ventottenne io ero lì presente come presidente del gruppo Spinelli ha usato parole molto nette io credo assolutamente condivisibili sulla necessità di riprendere un cammino perché senza un'autonomia anche da questo punto di vista è evidente che non si riesce a costruire una politica estera
Che sia almeno in parte comune oggi non c'è la l'Europa spesso appare diciamo un capace solo di reagire a fatti politici internazionali che producono movimenti di profughi per essere molto crudi
E credo che questa non possa essere l'ambizione all'altezza della storia dell'Europa e quindi credo che oggi ci sia davvero da discutere ma anche da agire e penso che le nostre opinioni pubbliche siano pronte grazie Brando periferie grazie