Intevista a Francesco Clementi sulla firma digitale per i referendum

Radio radicale abbiamo nei nostri microfoni il professor Francesco Clementi costituzionalista professore di diritto pubblico comparato a Perugia Buongiorno professore innanzitutto tutto bene come è stato grazie buongiorno tutto bene parliamo di referendum o per meglio dire di firma on line e per i quesiti referendari qual è la sua opinione
Dunque è chiaro che la reintroduzione delle prettamente amento che modifica la raccolta delle firme consente anche la raccolta di firme in modo digitale con il famoso ospite di cui ormai siamo piano piano anche complice la pandemia tutti noi iniziamo a capire la sua potenza è tanto potenzialmente disegnando uno scenario che simile ai nostri anni settanta per la potenza dell'uso del referendum
Ma che potrebbe essere ancora più deflagrante in questo padre storica
Perché potrebbe portare a a una situazione nella quale partono a valanga doppiamente milioni e milioni di referendum che crebbero a questo punto difficile anche per lo stesso ordinamento da gestire
Allora l'innovazione importante dell'ospite perché chiaro la firma digitale identità digitale apre nuovi spazi per la nostra democrazia rappresentativa
E ha dato il Veneto con riferendo sulla giustizia nei parchi Alcalà canadese che apre appunto nove scenari allora questa occasione
Ci deve far riflettere per non perdere tempo emettere naturalmente il Parlamento innanzitutto perché ne parliamo i i referendum abrogativi sulle ci del Parlamento e che insomma per essere a questo punto messo in condizione di operare la soluzione che io vedo o in questo quadro o potrebbe essere una soluzione che peggio il Parlamento ha riflettere innanzitutto sulla costruzione della lei clienti
I meccanismi che prevedeva appunto la raccolta del referendum
Tale da consentire una raccolta firme è un procedimento rispettoso della volontà degli elettori
Che a con questa partita manichette libero con lo spirito ovviamente
Ma anche rispettoso delle istituzioni che sono chiamate a dire che quel quesito
è costituzionale o meno se ma lei dice dato che la nostra Costituzione prevede i referendum abrogativi e dato che li prevede però non per alcuni casi infatti c'è il giudizio di ammissibilità da parte del supremo organo della giurisdizione costituzionale la Corte
Costituzionale per l'appunto lei dice mi pare di capire e dato che tutto questo favorisce giustamente dal suo punto di vista sola favorisce potrebbe favorire una larga partecipazione uso dello strumento referendario a questo punto bisogna che la corte sia messo in condizioni di dire in un diverso momento rispetto a quello con lo fa ora sì quel quesito ammissibile o no perché
Ho capito ma devotamente quindi come utilizzare secondo nella quota quando si deve esprimere sull'ammissibilità dei quesiti noi adesso la regola prevede l'abbiamo due corti che intervengo nel procedimento referendario la prima è l'ufficio centrale della Corte di Cassazione quello per il referendum
Che appunto si esprime entro il trenta settembre di ogni anno
E la seconda Bleus naturalmente cioè questa positività della Corte di Cassazione la Corte costituzionale
E si esprime sostanzialmente tra gennaio a gennaio dell'anno scorso successivo alla richiesta referendaria esalta in momenti bisogna avere voluta anzitutto questo timing la Corte deve poter intervenire subito
Non da ultimo perché è veramente surreale che si raccolgano firme al puntiglio
Per poi scoprire magari anche qualche milione difendete dell'ospita può consentire di raccogliere Don centinaia ma milioni di firme con le piattaforme digitali
Ecco la Corte dice scusate ma del quesito poi l'avete raccolto è incostituzionale divertendo alla corte costituzionale dice legge esprime il giudizio di ammissibilità prima della raccolta firmo comunque all'inizio dalla raccolta alla presa all'inizio per prima mi sembrava
Voto complesso ma certamente all'inizio con numeri bassi che si blocchi diciamo la raccolta cento mila firme digitali ecco la dico così è un numero diciamo o però è importante che che che chiariti insomma
La valanga di fronte alla Corte
Il secondo elemento può essere aiuto che però è un tema costituzionale perché presso l'articolo settantacinque la Costituzione e che il calcolo
Tela positività o negatività insomma del referendum abrogativo secche Pietro se si è perso decide no
Non sia più su tutti coloro che sono iscritti
Alle liste elettorale cioè la maggioranza degli aventi diritti al voto ma che ha calcolato su coloro che davvero hanno partecipato alle elezioni e cioè sul numero dei partecipanti alle ultime elezioni politiche questo perché perché
Bisogna essere chiari
Vale per i referendum diciamo a voi normali non digitali
Ma a maggior ragione varrebbe per un referendum costruito su le firme digitale la partecipazione democrazia mai tale maggiorazione smisurata concorrono che trapela vogliono partecipare cioè la popolazione attiva politicamente
Insomma perché se la diventa un uso un po'troppo populistico della firma digitale che si dovrebbe confrontare invece con dei numeri che rischiano di essere Fiuggi regime sappiamo bene purtroppo
Che la l'aumento dell'astensionismo elettorale ha un peso importante il non voto peso importante nel referendum invece cementata parametrati sono davvero chi vuole giocare la partita della democrazia e ci mette la firma
Anche stavolta digitale con coloro che partecipano appunto al momento elettorale nelle singole ce ne avremmo davvero che le minoranze intelligenti che costruiscono referendum intelligenti su piattaforme digitale oggi possono determinare un confronto sulle maggioranze che nascono innanzitutto dentro le urne attraverso il voto degli elettori pensare che si possa procedere insomma con le vecchie regole
E i nuovi strumenti rischiava di essere un corto circuito per le istituzioni democratiche il Parlamento in testa e poi come dicevo anche la Corte costituzionale ma anche degli elettori perché immagino che l'elettore che chiede impegnato anche attraverso l'ospite
A sostenere una raccolta referendaria di firme che gente decisamente deluso se legittimamente la Corte costituzionale quattro mesi dopo dice che qualcuno sito al quesito incostituzionale è in parte un tradimento anche da parte di coloro che hanno creduto che perseguendo legittimamente una un progetto di riforma in questo caso abrogativa di testo del Parlamento si ritrova in fondo o dentro un percorso che gli ha fatto perdere del tempo con la discussione questo qua che c'è il populismo
Io penso che in questi tempi non ce lo possiamo permettere quindi ben venga la spinta ma lo spirito che sia commisurata alla realtà ordinamentale perché c'era lo strumento che
Peggiora la dinamica eccezionale e non la migliora ringraziamo Francesco inserimenti costituzionalista e come sempre un saluto dalla nostra mittente da radio radicale