1971-2021: il giornalismo e l'omosessualità

Un poveri un pomeriggio sono Roberto Mastroianni signor Presidente Museo diffuso della Resistenza che è uno dei curatori di questa mostra dal titolo fuori cinquanta anni dalla fondazione del primo nel movimento omosessuale italiano oggi siamo al secondo Pannella che accompagna la mostra sono contento di avere tutti questi amici insieme tra cui Luca Beatrice
Giardina una gamma estesa Martinengo Ettore Boston sono tre Tropea che là ci racconteranno del rapporto attorno a volte Complesso e a volte meno complessa tra il giornalismo italiano e il movimento dalla sua nascita ad oggi io non ho nulla da dire se non ringraziare il preside qui la mostra è bellissima spero possiate vederla la fine della
Alla fine della del TOROC ti porto anche i saluti di Sergio Soave che il presidente polo novecento che che oggi non poteva essere presente sappiamo che in concomitanza c'è il Pride
Questo giustifica il fatto che questa che questo talk sia in streaming verrà registrato sarà presente su tutti i canali del sorgere del Polo e del Museo spero che voi riterrete interessante come lo riteniamo noi questo splendido incontro capi che anima il nostro sabato pomeriggio grazie
Dono così
Buonasera a tutti
Io so no Maria Teresa Martinengo giornalista della stampa e consigliera dell'ordine dei giornalisti del Piemonte di Porto il saluto di tutto il Consiglio e del nostro presidente Alberto Sinigaglia
Prima di incominciare però questa il giro con i nostri ospiti vorrei dare la parola ad Angelo Pezzana che è il ovviamente il nostro padrone di casa il papà del del movimento e che ci illustrerà anche perché ha voluto inserire nell'ambito della mostra questo incontro
Dedicato alla all'informazione e alla nascita e allo sviluppo del movimento opposta di liberazione omosessuale
Poltrona con i giornalisti
Perché questa professione è stata
Ha avuto un banale un momento di grande importanza nell'iniziare il movimento di liberazione che poi noi diamo chiamato fuori
Come mai a Torino nel settanta settantuno in quegli anni
C'era la Gazzetta del Popolo che era un giornale di minoranza e quindi poteva anche essere più coraggioso
Rispetto all'altro la stampa la stampa era il giornale di Torino
La stampa pubblicò una recensione di un Libraccio scritto da uno psichiatra e il titolo era l'infelice che ama la propria immagine
Il che vuol dire noi eravamo dei malati bisogna aver però riconoscerlo pienamente perché non non eravamo compiuti eravamo appunto malati
Allora noi abbiamo scritto io e altri amici ma tutte firme di casa editrice altri giornalisti dicendo vai non accettiamo questa definizione e chiediamo di fare un dibattito
Alla stampa rispose con una brevissima lettera tre arricchente firmate dal segretario di direzione di queste argomenti se ne parla già fin troppo cordialmente
Ecco avendo letto questa cosa capirete quanto noi abbiamo capito che uno dei nostri oppressore del sulle parolone ma comunque che impediva noi di diventare persone normali erano proprio i media a Torino era la stampa
Per questo io ho cercato di a vere i perso giornalisti non più nei loro primi anni di professione ma lunga professione
Cominciano a dire grazie a Giardina Roberto Giardina
Fa ancora oggi ebbene il corrispondente da Berlino di tre quotidiani
Salvatore Tropea casca essendo vissuto poi sempre a Torino
Ettore Boffa conoscono molto bene la città
E Luca Luca Beatrice che essendo un critico d'arte ha capito danze anche la funzione che fuori ha avuto
Bene
Lavorare in modo diverso per quanto riguardava l'immagine io li ringrazio perché noi siamo nati a Torino un motivo ci sarà magari verrà fuori anche dalla dal racconto che questi amici ci diranno di questa città che conoscono bene ma anche a modo suo Roberto Giardina
L'ha conosciuta agli inizi da quando ha cominciato a fare diciotto anni quanto era il giornalista quindi c'è in tutti una conoscenza della città anche a me farebbe piacere che venisse fuori quadro voi poi stiamo registrando questa tavola rotonda che non è una tavola rotonda ma l'abbiamo chiamata così per che andrà ai posteri a quelli che non hanno conosciuto quegli anni
La vedranno questa registrazione per capire quanto la città di Torino e parte della nascita del fuori
Ringrazio Maria Teresa da Martinengo dalla stampa
La stampa io in questi giorni continuo comica ricomincia a chiamarla la più sviare ma comunque fa niente
Bella smarrita stelle se mi permetti Angelo e poi è stato però anche il primo giornale che ha usato la parola omosessuale infatti stavo per dirlo un giornalista coraggioso della stampa che era Luciano Curino era venuto alla nostra manifestazione contro gli psichiatri a Sanremo al casino e quando vide me disse ma lei dottor Pezzana è uno psichiatra io pensavo fosse il mio libraio eletto ma infatti allora allora lei è è rimasto così di così di Oddo dica io sono omosessuale sono qualche manifesto contro l'etichetta di malato perché avrà tanti difetti ma stavo benissimo di salute anche mentale
E lui dice ma non posso scriverlo perché nessun quotidiano ha mai scritto la parola omosessuale e io gli dissi dottor Curino lei sarà il primo e Luigi coraggioso era timido perché era era era molto di era molto simpatico bruciano Corino
Che non è mi disse A B vediamo e il mattino dopo lui la scrisse che fu il primo giornalista italiano a scrivere su un quotidiano la parola omosessuale
Io dovevo solo dire due parole ne ho dette quattro lascio la parola Maria Teresa che guiderà questo ricordo della città per capire un po'di più
L'atmosfera tra tanti dicono asma no stavo riprendendo a parlar
Grazie grazie Angelo
Al cioè c'è un cane se allora io che netto a questo punto che il nostro ricordò per il nostro ricordo la parola vada data a chi può ricordare proprio
Quell'anno occupò insomma quei primi anni
Quindi direi come Roberto Giachetti iniziare con Roberto Giardina scrittore giornalista appunto di lungo corso grande conoscitore della Germania e di tutto ciò che è collegato alla cultura tedesca ma perché era
Qui alla stampa in quei primi Nixon Maccabi alla fine degli anni sessanta primi primi settanta no io sono arrivato a Torino all'inizio degli anni sessanta sessantadue come cronista alla Gazzetta del Popolo che stava da queste parti in corso Valdocco poi come giocatore di calcio mi chiamò la stampa e passai in al centro perché dalla stampa stavi gialle via di fronte alla alla libreria di Angelo Hellas che io già conoscevo perché comportava comprare i libri quindi e invece di andare a fare tanto il giornale tanto passavo votata dalla la spia che era una specie di rifugio culturale a a Torino a quei tempi il PC c'erano incontri culturali si conversava con o con Angelo Angelo riusciva a procurare libere inglesi americani e e stranieri che all'epoca primario un secolo prima di Amazon non era affatto facile
E io ero l'ultima ruota del carro detrazione del più giovane stavo agli esteri è un giorno arrivano collega mi dice la tu devi stare attento di contenta che cosa dove si passa il male la notizia alla stampa gli schiavi il licenziamento
E ti dico che cosa ha fatto il ceco maturi guai a comprare Libia Lella sadiche all'OLAF dice ma non sai che Pezzana è omosessuale
E ho detto ma chi se ne frega rito a cui è più bravo quanto e vado da lui io questo non lo raccontai ad Angelo allora gli ho raccontato due anni fa a Gerusalemme c'abbiamo visto sui insieme
Voglio dire però che non è che mi hanno minacciato fatto qualcosa mi hanno solo dato un consiglio saggio secondo loro coi io ero giovane
Insomma non non non mi hanno non è successo nulla voglio dire però che il teste del clima della Torino degli anni sessanta io lascio Torino prima perché che nascono fuori e vado in Germania preso vorrei dire che gli italiani hanno idea sbagliata dell'Europa perché in realtà e dal punto di vista diciamo dei diritti civili negli anni Settanta l'Italia sta un po'meglio dalla Germania
Quando ma Angelo fece colpo una manifestazione da piazza rossa che hanno elevato settanta i finisce sulle prime pagine di tutti i giornali tedeschi perché ha una un avvenimento anche per loro del negli anni settanta in Germania sempre in vigore il paragrafo centosettantaquattro che considerava l'omosessualità un reato nessuno andava in galera va perché omosessuale croccantino ricadere diplomatiche e militari cioè bastava
Signor giudice circolassero queste voci ed era ed era molto molto pericoloso quindi dalla relazione di Angelo degli anni settanta è attestata ha portato l'Italia in molto più avanti del resto d'Europa anche se sembra un paradosso diciamo visto da la dai giudizi italiani che si hanno su un su sono sto Paese quindi su questo aspetto ha fatto un'azione eccezionale che veniva anche di portata del principali quotidiani in ad Amburgo o o a Monaco di Baviera quindi una situazione particolare poi sono adesso in Germania diciamo negli ultimi vent'anni è stato sdoganato perché c'è stato in leader del partito liberale Westerwelle
Cioè pieno di una campagna elettorale sapendo che stava per iniziare ad attaccarlo su questo punto la Bild Zeitung giornale popolare più diffuso con quattro milioni e mezzo di copie allora è uscito fuori in prima dicendosi questo il mio compagno e chi se ne importa anche due vicende
La la la Merkel nella quanto faceva del ricevimenti ufficiali i invitava anche la il compagno di Westerwelle e lo metteva de tempo dispettosa a al fianco di storie perché era il leader del partito cristiano sociale bavarese cioè in più i più diciamo reazionaria forse troppo vaghi più conservatore il in Germania
Quella replica non so perché si si dice che la Capitale omosessuale in Europa dovrebbero essere gli omosessuali il dieci per cento non so come fanno a fare qui questi calcoli ma adesso questo paga diciamo non è che gli omosessuali a Berlino fosso tollerati il problema non esisteva che no non è ma che non è un problema e basta e adesso con e la situazione è cambiata ma pensiamo alle tutto politico e già non si dovrebbe dire del politically correct con l'arrivo di un milione di profughi negli ultimi tempi negli ultimi cinque anni adesso girato a Berlino
Dem manifestando di essere ebreo omosessuale in certi quartieri è diventato di nuovo pericoloso
Grazie grazie Roberto
Passerei la parola
Assaltatore Tropea che ricordiamo come il primo caporedattore della Repubblica Torino a macchine nel settantuno era già un giornalista
Come diramò dire che sono passati molti anni perciò chiedo scusa perché come si come diceva il poeta ricordare di memoria di il ricordare di di di vecchiaia segno di trova spazi cercherò di ricordare atta alcune cose le ricordo abbastanza bene
I i giornali i giornali realtà sono il riflesso della società quindi per capire che cos'era la quell'atteggiamento che c'era allora nei giornali era in parte l'atteggiamento di questa città
Di queste città e di altre città italiane ma noi parliamo di Torino Torino può era una città parti particolare e nell'atteggiamento della politica attenzione perché oggi si fanno delle distinzioni e siamo todos caballeros ma non era così
Non era così
Cioè ricordo l'episodio che ci venne raccontato da Gianni Rocca e non c'è più cioè dei Rocca era stato all'unità di Torino
Serio per c'era pronto
Ettore testimone di come Luigi redattore la sera in cui si suicidò
Cesare Pavese
All'Unità di Torino ricevettero una telefonata diete meno che di Togliatti
Che gli disse testualmente mettete la quella fotografia in cui compare con il turbante con con credo fosse una foto brevi ha fatto sulla spiaggia di Brancaleone Calabro dovevo pavese era stato in esilio
Al confino guardo scusate lo scontrino
E dissi mettete quella fotografia pollo con quell'asciugamani in Bin Testa così si vede che è un processo
Questo testualmente questo racconto fatto da da Gianni Rocca chi era presente lasciando lasciando i redattori tra i quali Italo Calvino e altri
Altri lasciata lì allibiti questo era l'atteggiamento attenzione non è che ci fosse allora quello questo questo clima questo clima c'erano delle posizioni io per esempio aveva un vantaggio io venivo dall'avanti quando quando incontrai quando incontrai che Angelo Pezzana
E ed ebbi la fortuna l'opportunità di fare amicizia un'amicizia che dura ancora oggi di cui sono orgoglioso c è un privilegio lo considero Angelo era la Hellas alla è l'asse che era il santuario di via Bertola
E e ne parlavamo lui mi stuzzicava ogni intanto perché sapeva le mie posizioni eccetera eccetera allora a quell'epoca io ero è entrato da poco all'Avana alla alla Gazzetta del Popolo ma venivo dall'Avanti
La banca aveva delle posizioni corsare io ricordo per esempio lo scatta lo lo scandalo che ci fu in occasione del tentativo di Tinto Brass di di mettere in scena la veneziana
Ci fu una polemica enorme soltanto davanti lo difese qui a Torino
Così come ricordo la lettera del professor feroce di Francesco Forte del mio confronta difesa perché avevo preso degli atti sulla parte delle posizioni a proposito del movimento studentesco che non erano non erano conformi a quella che era la il comune sentire della città
Cioè che quelle erano de de de de de de de dei e rompiscatole e che chiedo sarebbe andati nessun posto eccetera eccetera
Quindi quando quando conosco Angelo lui sa che io questa posizione e mi stuzzicava spesso dice Candido Ischenderov ma noi abbiamo questa posizione se ne parlate bene alla Gazzetta del Popolo si poteva fare a differenza della stampa che dirà omosessuale
Rasate popolare non solo problema a problema di ripete l'Aiea democristiana di questo se ne occupava il direttore
Che allora era era come
Giorgio Vecchiato ciò giova chiatta che ci lasciava degli spazi e degli spazi che noi davamo alcuni di noi tentava di occupare io occupa e uno di quegli spazi proprio su su richiesta su invito su un consiglio di Angelo Pezzana che in questi giorni dice dice mica ho letto dice non era roba non volevamo una Rosanna non avrebbe erano stati era un problema riformista
Era era è un principio di riformismo ma parlare di riformismo a quell'epoca l'Unità pubblicò un articolo in cui mi definì
Personalmente
Dice
Uno venduto non si capisce a chi
Nenni hanno che doveva essere un altro insulto e riformista e doveva essere anche un altro insulto questo dell'avvocato
Ora oggi oggi siamo tutti riformisti è facile dirlo cinquant'anni dopo c'è sessanta anni dopo allora non era ancora non era così riformismo era era un insulto
Ebbe e Angelo Angelo e il suo movimento era era un un un menu una forte spinta un riformismo che allora la difficile difficile affrontare in una città nascita in cui non è che non si sapesse tutti sapevano che cosa c'era Alcide ma altri ma non se ne parlava tutti sapevano chi erano chi erano c'erano personaggi autorevoli personaggi che poi Angelo in un libro un bellissimo libro racconta e e fa nome e cognome ma ho perso molti anni dopo
Eccetera sapevamo tutti chi erano del personaggio autorevole che erano omosessuali opportuno problemi loro eccetera ma non se ne doveva parlare si diceva di altro di quei personaggi tutti sopra le in privato il privato lo si diceva in pubblico by perché il pubblico quelle cose non si dicevano era tabù nei giornali era tabù la Gazzetta ci lasciava queste libertà prese Giorgio Vecchiato presso dalla dalla dal problema di difendere la democrazia cristiana
Che era poi Giorgio
Il partito che pagava malamente quel giornale fino alla fine eccetera
Ci lasciava queste libertà in cui non tutti i relatori ma una parte di noi redattori ne approfittava per inserirsi e per aprire dei varchi ed epatiche poi che poi si allargarono con gli altri settanta ma questo venne dopo questo è un'altra storia
Grazie Salvatore
Allora andiamo avanti con Ettore bossanova ci separa qualche anno ma non tantissimi io quando andai al fuori nella Reggiana fuori al partito radicale nel mille novecentosettantasei compiuti miei diciotto anni cominciai a respirare un'atmosfera che mi è rimasta insomma che credo abbia anche un po'indirizzato poi le mie scelte di vita libertà desiderio di uguaglianza
Necessita di che tutti avessero pari diritti
Tura che ieri già più maturo un pochino più maturo mi hai detto che eri appunto all'università quindi che cosa ti ricordano quegli anni primi anni Settanta insomma io avrei voluto raccontano due cosa che ha già raccontato
Nei suoi breve interruzione cioè quel quegli episodi che lui ha raccontato che riguardano la stampa ma poi dirò delle cose su questo
La vicenda del libro che un pubblicato da Feltrinelli si intitolava Riario devono sessuale
Scritto da uno psicoterapeuta cattolico che poi avrebbe pubblicato molto con la sella casa editrice dei salesiani ma che con la volta di pubblico con
Con Feltrinelli quel libro raccontava la guarigione di un omosessuale era come dire e Walter dopo dalla cultura cattolica per sempre pensato
Che si potessero quelli perché era una malattia questa il come dire il
Il modo in cui la Chiesa cattolica ha affrontato l'argomento cioè sono malati e lui disse io l'ho guarito
Era un rampollo importante di una famiglia di una ricca famiglia torinese
Poi l'episodio di Luciano Curino mi ha fatto molto piacere che al giudice se che gli ho conosciuto e Angelo che che non c'aveva finito Luciano era lo straordinario inviato della Stampa perché era uno di quegli inviati come si facevano allora gli inviati Giulio De Benedetti faceva inviati quelli che sapevano fare due cose in qualunque posto sì per inviato non circa era un cronista che poi veniva faticava inviato veniva mandato fuori in Italia e all'estero dovrà sapersi in abbia immediatamente ambientare lavorare sul campo in posti che non conosceva allora era uno straordinario cronista sapeva trovarle notizia
E soprattutto insieme sapeva scrivere molto bene questi o di gli inviati di allora ed era la scuola della stampato ordinario a scuola di giornalismo da quel punto di vista di precisione di accuratezza di ma anche di capacità di scrittura
Perché non bisogna solo parlare della stampa anche se la stampella come spiega tutto prima era era l'informazione di Torino allora non c'era internet esisteva non esistevano le tv private
C'era solo un canale che era il canale nazionale RAI uno oggi da poco era sì ondata se il secondo male si chiamava due non aveva un telegiornale indipendente il telegiornale di di del secondo canale radio stessa redazione del telegiornale
Della della prima rete
Ma il canale nazionale ed erano telegiornali che erano saldamente in mano la Democrazia cristiana per il partito di maggioranza relativa
Il direttore della della del TG uno veniva del TG allora l'unico veniva nominato ma ancora adesso un po'così doveva avere anche un po'di assenso dalla Segreteria di Stato vaticana quando veniva nominato
Era un'informazione a Torino che era un non c'era non c'era ancora il TG tre non c'era neanche il TG regionale piemontese la stampa era il modo in cui ci si informava in questa città ed era un giornale che aveva delle caratteristiche molto precisa era di proprietà della famiglia Agnelli era di proprietà
Del delle società finanziarie che controllavano la FIAT aveva un connubio con la città molto interessato anche al fatto di essere il giornale della FIAT in una città dove la FIAT era la la città dominava la città Giorgio Bocca nel suo provinciale Bocca aveva lavorato
Subito dopo la guerra Torino prima al giornale chiudono pochissimo di giustizia libertà e poi anche se per poco poi andò a Milano l'Europeo definisce con la città una città militare in cui
Gli operai della FIAT subivano il condizionamenti siamo di a certi casi le prepotenze e soprusi dei capi ma si sentivano anche legati a quel posto perché gli dava lo stipendio salario il lavoro era un un
Pur nelle nei conflitti sociali anche che c'era una volta di classe che c'era in quel periodo in questa città c'era un una un sentire comune che faceva della città
Qualcosa che va tutto regolato sui tempi e sui ritmi della FIAT e sui suoi modi di essere e i giornali interpretava in questa città quella con quella condizione
Eugenio Scalfari che era il mio genero del direttore del mitico direttore di quel giornale Giulio De Benedetti
Diceva che la stampa aveva socialdemocratica conservatrice in a Torino e in Piemonte liberale di sinistra in Italia cioè c'era una doppia anima quel già quello era un giornale molto moderno per tutta la parte nazionale
Per gli Esteri le pagine dei DS era stato il settore degli esausta per un era un settore tra i più moderni in Italia in quegli anni aveva delle innovazioni stravaganti ma molto innovative molto significativa aveva una rubrica delle lettere in nelle pagine nazionali affiliate affidata a Giulietta Masina la moglie l'attrice e moglie di Federico Fellini cioè c'erano delle innovazioni straordinari
La cronaca di Torino che allora era la quarta e la quinta pagina del giornale stava davanti c'era la prima pagina seconda pagina la terza che era una pagina culturale poi c'era la cronaca di Torino
Pronti ai la sposò poi in fondo al giornale quando sostituì Giulio De Benedetti
Era invece il posto in cui si dovevano in qualche modo compensare gli interessi della FIAT che quindi dovrà essere prudente su certe cose perché aveva necessità che non ci fossero scontri
In particolare l'esempio con col Partito comunista con la sinistra col sindacato
E quindi c'era una
Definiamo ipocrisia sarebbe sbagliato c'era un modo soffre di gestire la città su tutto
E quindi
Quel quel giornalismo la Gazzetta del Popolo ne ha parlato bene Tropea e non c'era alcun con giornale minoritario l'AZ vendeva a Novara Cuneo maturino vendeva poco
La stampa era il modo in cui si faceva di formazione in questa città e c'è una caratteristica che di quell'epoca in tutti i giornali
Quei giornali erano i giornali fatti da giornalisti maschi
Le donne erano pochissime
La stampa a ebbe un'innovazione perché più o meno negli stessi anni in cui Angelo fondo al fuori
Ferruccio Bonino che era l'altro mitico personaggio della stampa il capocronista era l'artefice di quel successo di vendite dalla stampa nella città
Lascio se ne andò
E Aldo Fabrizi rettore di giornali del gruppo Rizzoli e venne nominata capocronista la sua dice che era Gabriella Poli sulla prima donna capocronista veniva dalla sempre avanti se non ricordo male
E
Quella che ma era una una stranezza allora i giornali erano fatti da maschi che erano molto maschilisti anche molto omofobi possiamo dircelo
Le famose battute in Piemonte si parlava molto piemontese nei giornali Vittorino allora anche i giornalisti parlano in dialetto
E ho la battuta era
Sì è lì alle dall'altra sponda quello è dell'altra il l'omosessuale definito dell'altra sponda dall'altra parrocchia nelle battute che si facciano erano giornali maschilisti e in parte omofobi non tutti chiaramente non tutti ma c'era questa questa caratteristica
In quei giornali lì è chiaro che subiscono in quegli anni un terremoto
Che tocca anche l'informazione perché sono gli anni in cui succedono alcune cose che cambiano Torino ma cambiano l'Italia prima di tutto è che sono in influenzati anche di cambiamenti epocali quanto meno otto europei diciamo occidentali che sono il sessantotto Torino inizia sessantotto nel sessantasette nell'autunno del sessantasette quando viene occupato Palazzo e ed è una uno scossone per la città anche per l'informazione ci fu detto polemiche durissime contro i cronisti dalla stampa vai a una cronista in particolare
Quelli della Gazzetta del Popolo che si occupavano della contestazione giovanile venivano contestati duramente dagli studenti
E dai dai
Esponenti del Vittel di quello che stava nascendo Lotta continua a tutti i gruppi
Con dei drammi anche culturali questa città molti dei dei protagonisti del Sessantotto Tonelli sono i figli di grandi intellettuali di questa città intellettuali antifascisti che avevano contribuito a alla alla lotta antifascista e poi alla nascita della Repubblica
Che avevano i loro figli che li contestavano perché nutro più professori universitari con delle dei dei contrasti anche familiari anche del con alcuni di questi intellettuali che stavano con gli studenti altri che pur venendo dalla lotta al fascista erano molto
Contrari penso avventure ad esempio Venturi era durissimo contro la contestazione giovanile
L'altro grande evento quello è un evento mondiale poi c'è un evento che a Torino il suo fulcro che la nascita delle lotte operaie che poi vengono ribattezzate autunno caldo che poi proseguono per alcuni anni
E che qui hanno il fuoco perché qui c'è la FIAT c'è la più grande azienda di taglia qui c'è la seconda per importanza
Federazione del Partito comunista italiano nella città dove il principio di fatto era nato nasce a Livorno ma qui nasce con Gramsci Togliatti Terracini
Tasca nasce qui nei circoli o socialisti di di di di di Borgo San Paolo eccetera e quindi quella roba lì che che è una cosa che sconvolge addirittura il Partito comunista il sindacato la CGIL che va il sindacato più di sinistra
Perché è qualcosa che nasce spontaneamente in parte nelle fabbriche non è controllato sino in fondo né dal sindacato nel dal dal dal partito di riferimento di quel sindacato e di quella classe operaia
E infine nasce a Torino ma poi diventa un fenomeno nazionale di fuori che nasce ce l'ha spiegato prima Angelo come reazione a un fatto giornalistico una recensione che non si condivide una richiesta di un gruppo di omosessuali torinesi che hanno deciso di uscire allo scoperto di fare un gesto un gesto forte che e dette intellettuale mi pongo se non ricordo male anche a un redattore di casa Einaudi Fruttero e Lucentini firmano quella lettera quella lettera non viene pubblicato e un un mettersi un moto di una critica a volte diretto citato prima gli studenti a volte non so come dire
Involontaria un modo di fare giornalismo
Il giornalismo di Torino in quegli anni secondo me subisce trasformazioni e liberazioni
Perché queste cose compreso il fuori sono dicendo infatti movimenti fortissimi aveva sostato riminese che è una società difficile non accettavo io prima ho detto questa militare con il liquido a firma anche una città squassata dall'immigrazione dal tra dalla dalla situazione terribile Lecce
Nella nella città per culturista caso eccetera allora il fuori è uno di questi elementi di rivoluzione per il modo di fare informazione io ho cominciato a fare il giornalista con queste esperienze addosso e ricordo che pensavo che si potesse fare un modo diverso di fare giornalismo perché ho vissuto o da spettatore o anche da protagonista in alcuni casi questo tipo di situazione
Luca Beatrice ultimo di questo Giro vuol dire che anagraficamente se il più per una più bambino senti io vorrei però porti queste non c'è una citò Angelo una chiacchierata che abbiamo fatto non molto tempo fa
Nel punto in cui lui mi ha raccontato che ad un certo punto Pannella insomma vi siete conosciuti e lui chi ha chi ha chiesto di coinvolgerti e coinvolgerà in movimento nel Partito radicale
Tu alla all'unione culturale se sembra di di ricordare cioè di aver scritto esattamente ai presentato il fuori
Ciò che era il fuori ma in quella circostanza e anche capito e qui cito più o meno testualmente
Io ho capito che non dovevamo fare il cambiamento sociale solo per gli omosessuali ma bisognava cambiare la società in maniera non violenta e assicurare i diritti civili che ancora mancavano la Bortone il divorzio in particolare allora attese Luca chiedo
A partire dal fuori ecco come ha inciso quelli del tempo sulla cultura
Che è venuta poi cioè che che nata insomma in quegli anni ed è proseguita
Sì ti ringrazio per la precisazione effettivo nel settantuno avevo dieci anni e dunque ricordo bene ma questo diciamo per inciso di essere stato uno dei frequentatori
Della Hellas
Per i libri sulla Beat Generation mio insomma fortunatamente avevo la possibilità di andare in un liceo
Dove veniva un po'incentivata la lettura oltre il programma scolastico siccome il D'Azeglio era comunque in quella zona ogni tanto andavo a trovare Angelo lui non lo sapeva io non sapevo chi era Luís
E quindi ci siamo conosciuti dopo il tema che tu sollevi è molto interessante però mi vorrei fare una piccola una piccola precisazione ad ascoltare le persone che hanno parlato prima di me
L'asticella era molto alta
Cioè pensate come
Un articolo su un giornale per quanto magari anche sgraziato non per certi versi potesse all'epoca non solo dar voce a uno
Ma uso la parola Moretti Anna il dibattito no ma certamente si partiva di lì
E quindi appunto l'asticella era alta le discussioni che avvenivano attraverso i gli organi d'informazione
Con gli ufficiali i giornali la televisione ma anche se volete il passa parola no tra le persone era il sale della nostra vita però amo studenti ma pur facendo ci qualche volta delle opinioni assolutamente strampalate e io ne sono testimone su su me stesso debbo dire che il livello era veramente alto
Mentre oggi si fa un po'fatica nel senso che
Basti vedere che cosa sta succedendo in questi giorni a Torino c'è la corsa tra i candidati sindaci a chi è più vicino ai diritti
No e che mi sembrerebbe una cosa talmente ovvie talmente normale che forse non ce ne sarebbe non ci sarebbe neanche bisogno di parlarne per certi versi
E chiaro qui tu hai citato Marco Pannella è citato il partito radicale io penso che chi ha votato radicale per la prima volta come me a diciotto anni radicale lo è sempre rimasto poi gli altri si sono spostati lo come la vecchia DC è sempre rimasta lì e gli altri son diventati un po'più di destra un po'più di sinistra a seconda del de del momento ma di fatto gli è rimasta dentro quella roba lì una rivoluzione liberale non violenta antirazzista e che garantisce uguali diritti per tutti indipendentemente dalle proprie posizioni
Di vita politiche sociali
Allora nella cultura ecco
Bene in quegli anni ho dei ricordi
Abbastanza precisi perché comunque
La cultura prevalente era era quella della sinistra ufficiale
Che ha sempre mal tollerato le differenze le stranezze
Cioè poteva essere tollerato l'estremismo anche se alieni in questa cosa non sarebbe piaciuta ma certamente non quel tipo di
Personalismo che un pochino usciva se vogliamo dell'interesse comune dei compagni e io devo dire questa cosa l'ho sempre partita molto ma a partire dalle letture no io ricordo per esempio che non so se su Quaderni piacentini o su Quaderni Rossi c'erano i libri da leggere libri da non leggere
Piacentini
E allora da questo punto di vista secondo me chiaro la cultura rispetto alla politica ha un margine di libertà un po'più ampio evidentemente un po'perché forse incide meno no
Sulla Società rispetto alla politica qui ti consente in qualche misura di fare delle scelte meno
Meno ideologiche però è chiaro che voi state parlando ci stavamo parlando di un periodo in cui l'ideologia era molto pesante
Cito l'episodio che c'è anche nel catalogo del mille novecentosettantasette a quella famosa Biennale del dissenso per cui Angelo diventato una specie di mi ero e anche lì senza saperlo ancora senza saperlo con il caso Palagiano of
Beh
Da quella biennale dal CDA di quella Biennale si dimisero ossia Gregotti che Ronconi perché al pc non piaceva affatto l'idea che ci fosse un altra sinistra
In qualche modo che faceva riferimento a Carlo Ripa di Meana che all'epoca era presidente della Biennale
A a Cesare De Michelis
A Claudio Martelli che facesse al giovane Craxi che facesse riferimento diciamo a una sinistra non così ideologica molto più anche molto più moderna per certi versi ecco
Argan scrisse un articolo di fuoco su quell'argomento tono ricordino Angelo un articolo fuoco Argan era diciamo il critico d'arte nonché poi tra l'altro è stato anche sindaco di Roma ufficiale del partito comunista
E vero sì la cultura ha avuto diciamo un po'più siccome la che la grande svolta è stato un pochino più avanti negli anni Ottanta ecco negli anni Ottanta indubbiamente
Pur mantenendo sempre questo tono anche leggero anche scherzoso la cultura e stata più non voglio usare la parola tollerante perché mi dà veramente fastidio mi dà veramente fare tollerante di che cosa dobbiamo tollerare
Niente Coccia tollerare uno può tollerare il fatto che ti metti mettano la macchina parcheggiata in terza fila e tu non puoi uscire dal parcheggio quella lì ci va tolleranza ma per il resto e veramente una parola norme
Ecco e allora siccome ovviamente stiamo Palio poi
Il giornalista lo faccio
Di mestiere così di terra e di come direbbe Primo levi non l'altro il mestiere come avrebbe detto Primo Levi è un mestiere proprio di di terza o di quarta importanza hanno rispetto ad altre cose che ho fatto e poi non avendo mai lavorato nelle redazioni dei giornali non ho respirato quell'aria quell'aria di cui avete raccontato però per esempio ricordo bene voglio raccontare questo episodio un certo punto conobbi erano sì
Credo alla fine degli anni ottanta ma così ombrina
Che me la mostra viene ricordato lui era stato straordinario inventore di di comunicazione pubblicitaria in questa città e mi ricordo che andai a trovarlo una volta messo studio che stava in via Garibaldi Studio casa in via Garibaldi eviti questo bellissimo disegno sapere che marcano un disegnatore strepitoso
In cui c'era Luca un ragazzo di spalle sembra un ponte ridotto nei per certi versi con tutte queste folla fotografie Polaroid di giovani uomini e lui mi parlo appunto di Von Gloeden
Ecco per dire
Per capire quel tipo di culture nonostante il fatto che è negli Stati Uniti erano per ma aperto fosse stato già un fotografo di grande fama
In Italia ci abbiamo messo tanto tempo tanto tempo no Von Gloeden va di moda adesso mi verrebbe da dire
E e rese fuori percorrete le pagine del fuori credo che ci sia la possibilità di di
Tu c'era un libro non mi sta uscendo un libro in questi giorni che
Raccoglie tutte al di là diciamo
Del dell'impostazione soprattutto iniziale un po'da bollettino politico all'in
Quello era galera la grafica degli anni poi gli interventi di Marco
Lo sposta lo portano in avanti e non a caso lo portano in avanti verso la fine degli anni settanta per anche anche le i disegni di Ugo Nespolo che sono belli corrosivi sapete l'immagine rispetto alla parola
A questo tra virgolette vantaggio immediato è tutta lì
Non c'è da girarci troppo intorno ecco Ugo Nespolo che peraltro era già un artista molto mainstream all'epoca molto noto insomma che piaceva anche a un pubblico sempre più su un pubblico molto trasversale
Ebbene poi pensate negli ultimi anni nel mondo
Soprattutto nel mondo anche nella in America
Anche in America nonostante il fatto che come dice Pascal Bruckner
E più democratico un isolato di Parigi che tutta l'America
Messe insieme
Hanno fatto molte mostre sulla questione in Inghilterra sulla questione Queer e diventata un po'un'iconografia unico programmi micrografia del tempo in Italia
Ricordo con Sgarbi assessore
Alla Vittorio Sgarbi che va preso indubbiamente un po'con le molle però certamente non si può
Non dire che ogni tanto qualche coraggio se la pure quando lui era lì fece con la mostra Arte e omosessualità a Milano circa dieci anni fa la Moratti lo prese per le orecchie di dice queste cose non si possono fare non è passato tantissimo tempo no
Non è passato tantissimo tempo
Così come ricordo sempre con Marco Ceylon Brianti
Che un giorno andammo a pranzo al porto di Savoldelli mi fece vedere in maniera quasi un po'così Carbonara queste fotografie te lo ricordi ovali in cui lo aveva ritratto dei giovani pegni peraltro non in erezione attorno cui aveva distribuito del cibo
Fu Designer anzi porno food designer
E non ha trovato nessuno che avesse voluto in questa città scrive chi qualcosa
E l'altro a Carlo faccio io lo faccio io la e mi ricordo che comunque anche li dovendo scegliere una rivista su cui pubblicarlo non era lasciar torna dal certamente arte optando per una rivista simil pornografica che si chiamava blu
Ad orientamento piuttosto etero e anche lì al direttore gliela dovette far dirigere digerire scusate in maniera comunque con un minimo di forzatura per cui sì certo l'arte e la cultura hanno avuto un pochino più di spazio di libertà ma ritengo che comunque l'influenza dell'ideologia
Sia stata e sia ancora in parte qualche cosa da cui bisogna difendersi concludo partendo dalla fine il giorno d'inaugurazione della mostra
Del fuori io pubblicato una pagina intera su Libero cui diretta ma come è possibile
Come è possibile non se ne sono accorti
No anzi c'è c'è Semes ce ne siamo accorti eccome perché io continuo a dire che nonostante diciamo il fatto che sia da una parte che dall'altra ci siano delle cose che ma io non vorrei mai sentire dire nel pronunciare
Quello spazio di libertà
Quello spazio diciamo così appunto di liberalismo un po'radicare no certe volte sfugge di più magari su testate meno rigide che non lo su altre dove tutto sommato si fa ancora un pochino più di fatica
Grazie Lucca è adesso direi che forse abbiamo ancora un girerò ecco un giro e io CITES lei che a portarvi un po'sulla diciamo su qualche considerazione rispetto al linguaggio
Nel diciamo nel mondo dei giornali o nella comunicazione più in generale Rispetto al al mondo cioè al movimento per i diritti delle persone omosessuali
Direi proprio a partire da quegli anni cioè che strada
Quanta strada abbiamo fatto nel esprimerci in maniera giusta corretta
Penso che pochissimi anni fa con Maurizio Gellatti che il copresidente della della fondazione penna fuori
E altri e altri amici abbiamo organizzato un corso di formazione per giornalisti che era stato abbastanza partecipato
Ecco pochi anni fa io penso che non siano passati più di quattro cinque anni quindi quattro cinque anni sa c'era ancora bisogno
Abbiamo sentito tutti ancora il bisogno di provare a fare un un corso di questo tipo
Maurizio poi da mi aveva detto sarebbe bene farne ancora
Ecco vorrei riportare vi un po'al diciamo agli anni del della nascita del fuori guardando poi ad ANCI naturalmente sono successe infinite cose
Infiniti sono stati i passaggi somma verso verso quella che è la la realtà di oggi non ultima per il passaggio delle unioni civili che ha segnato sicuramente un insomma una svolta nella così nel pensiero comune no Rispetto al al mondo LGBT eccetera
E quindi Rita sei forse da da Roberto che potrebbe anche fare un minimo di parallelismo con con la Germania
Sì diciamo che come se il mio periodo torinese precedente agli anni settanta però dice però tornando al discorso della della stampa a in non voglio sempre dalla stampa ma sono gli anni che erano è segnato c'era un controllo rigidissimo sul sulle parole c'è una lista di parole vietate
Chi mi ricordava poco è stato agli Esteri però io passavo servizi dei corrispondenti delle agenzie e c'erano parole
Proprio proibite che era un errore lasciarle passare si lavorava in fretta e potere e poteva capitare ed era c'era questa anche doppia morale tanto per cambiare un po'il tema la anche questo medico negava poco non si poteva parlare di barche deve e di di autoincensa stradali
Però c'è anche il fair play critico si diceva ma fosfati re si è schiantata contro un muro si diceva convinto in Italia una macchina sportiva e così via
Questo mi sono ricordi un po'così mi ricordo che spunta una N due sollevato dal vento buttata fuori strada
E il liquidatore scrisse uno una utilitaria avvenne caporedattore Martinotti e che allora c'era un capo del dottore disse ma in questo caso tutti penserebbero alla FIAT cinquecento e quindi mettiamo è due
E poi c'è questa questa doppia morale era proprio codificata nel senso che essi come dicevi tu nella
I giornali liberali in Italia e al in e più volte diverso perché e beh De Benedetti diceva siamo il giornale
Provinciale a diffusione nazionale faceva con naturalmente con auto ironia molto molto elegante e la la doppia morale a specchio dei tempi
Specchio dei tempi si sosteneva proprio la tesi che appunto c'erano le prostitute che invadevano i petti di bere di de di Torino e che bisognava reagire e poi decidere pagine di cultura nazionale sì
Si parlava in ma in maniera in maniera in diversa e quindi era bisogna stare molto attenti e questo gioco funzionava c'è questa doppia giornale
Cioè e chiaramente
A te a Roma nessuno leggeva specchio dei tempi questo sicuro e Specchio dei tempi dipendeva dalla cronaca di perché credo che la pace si poteva polipo ossia dirigeva dal nonno non non le so non a questo
Ferruccio però era nato è sempre stato è sempre andato in nazionale specchio dette sì sì quello sì signor Jorge cioè si poteva leggere anche a Roma Najaf al ragazzo a Roma quindici anni
Teme i giornali che aveva una casa c'è anche la stampa io leggevo Specchio dei tempi perché la cosa io sono palermitano la cosa mi divertiva questo me anche dei titoli era il diritto passionale vuol dire che ha una storia d'amore fra piemontesi sia delitto d'onore E.on perito di meridionali che si bisogna sapere degli editori cinque
Sanatoria sei tutte tutte e poi sei entrato nel giornale diciamo a Perrotta opera eccellenza perlomeno insomma in quegli anni
Se e e complicato parlare dei linguaggi era del sociale parliamo dell'altro mondo
Un'altra cosa oggi oggi linguaggio diffuso linguaggio diffuse quello dei social i giornali in qualche misura o si adattano Ocelot sì sì sì sì sì
Ai giornali sono in declino questa questa è la verità oggi predominano i sociale predomina un altro tipo di informazione
E predomina a un altro tipo di linguaggio ma attenzione bisogna andare a quell'epoca lì io voglio tornare a quell'epoca lì qui stiamo parlando del settantuno qui stiamo parlando di quando
Quando Angelo cerca tra i giornalisti amici qualcuno che riesca a fare breccia nei giornali perché i giornali
Di allora erano un'altra cosa giornale dello la confezione stessa del giornale Jazzy scriveva poi precede datore che passava
E e e e lo scrivente di Spock oggi lo ricordo stava alle spalle per vedere per vedere con le parole che venivano cancellate
Cancellate e c'erano parole che venivano cancellate perché proprio non suscitavano perché non stava bene perché perché il pubblico torinese non l'avrebbe accettata e non l'avrebbe capito va contestato avrebbe avrebbe avrebbe danneggiato il giornale
Ma il linguaggio era poi è un linguaggio brutale fate attenzione
Ero linguaggio brutale quando si parlava dagli omosessuale in se usava il termine criminale e si usava il termine si usava il termine ammalato era un malato era un criminale e si usavano queste siete insorti di ambienti il e le le il fatto è esploso il patriarca dottrine nei sordida ambienti frequentati da c'è ebbe e qui questo era il linguaggio o no no
Il la la la rivoluzione non non è soltanto sua de è è una rivoluzione di linguaggio che avviene in quel Paese o ma molto lentamente molto più lentamente negli anni settanta che possiamo proporci
Possiamo decreto ma quella ripete è un'altra storia agli inizi furono inizi pionieristici
Furono inizi difficili
Difficili non solo per per i rappresentanti del fuori ma anche per quelli che tra noi volevano dare notizia volevano informare volevano insomma non era così facile Angelo se lo ricorda bene che non era così facile
E che i comunicati quando quando arrivava quando arrivava a quell'episodio lì allora lo devo come doveva cominciare a centellinare le parola guardarla misurarle eccetera perché poi c'era il redattore capo critiche che lo riguarda e cancellano con la penna
Con la pelle eccetera quindi questo questore il linguaggio il linguaggio subito una rivoluzione profonda perché non fu una liberazione Pareto lo dicesse
Non fu una liberazione soltanto sul piano Omo su su se sua sessuali non omosessuale lo sciopero su sua fu una liberazione anche sul piano giornalistico
No impara Mujeres c'erano degli spazi di libertà che potevano essere occupati
Solo che ci fosse il coraggio di farlo so perciò se la propensione la convenzione di farlo che non era poi di tutti perché non è che tutti i giornalisti fossero così aperte fossero così propensi
Ad accettare lei no alle nove nove cose e la rivoluzione che Angelo proponeva con i suoi questo questo è il punto il linguaggio e di coraggio subì un grande cambiamento amaro comincio subito al allora
Poi poi fu fatto non dico fu facile poi può le cose cambiarono vennero Vendola diversamente perché accadrà altre cose che consentirono il cambiamento del linguaggio
Ma all'inizio era veramente difficile essi pensavano le parole e quelle che venivano scritte e quelle che voi non siete erano parole impronunciabile oggi inaccettabili parole indegno di una società civile
Grazie
E voi dirci anche tu qualche cosa mi riaggancio a cose che ho detto prima
Era era un linguaggio Giardina prima
Assoluto detto non sì le prostitute in realtà lo scooter ma questo sulla stampa sul sulla Gazzetta del Popolo sul Corriere della Sera nei titoli delle cartelle mondane
Di preservativi venivano chiamati gli immondi oggetti che le mondare i loro clienti abbandonavano ad esempio nel grande piazzale di piazza d'armi che l'alloro un enorme piazzale sterrato non era recintato come adesso quella recinzione fu fatto negli anni Sessanta dopo una battaglia di di specchio dei tempi perché Liam davano le prostitute e clienti e i ragazzini di strada alcuni clienti omosessuali che andavano con loro
E quindi c'era ovvio un perbenismo una lista di perbenismo che dei giornali che era linguaggio i mondi oggetti le mondane io quando gli imbarazzi divisi Vittorio leggevo il giornale lo quarto tredici quattordici anni che cosa sono le montagne perché non volume era una cosa inusuale linguaggio normale
Che cosa succede succede quello che ha detto che suo Salvatore cioè c'è sicuramente una liberazione dei giornalisti che coincide con un fenomeno più ampio perché quelli sono gli stessi anni di Piazza Fontana
Piazza Fontana è una cesura importante per l'informazione in Italia perché la battaglia contro la falsa pista anarchica
Non viene fatto dalla magistratura che collusa con la costruzione dalla pista anarchica la magistratura milanese a capo il fatto che la magistratura di Padova che comincia a indagare sui fascisti e soprattutto sui corpi deviati dello Stato ma viene fatto all'inizio dei giornalisti
L'Avanti
Camilla Cederna L'Espresso Corrado Stajano il Corriere della Sera Marco Nozza al giorno
Cioè c'è una battaglia dei giornalisti che fanno cominciano a fare la controinformazione
E fondano un movimento che poi duramente adesso scompaiono dei giornalisti democratici
Quindi c'è una una mutazione c'è anche posso dire perché poi conta anche questo nei giornali tutti quanti noi io vi ho fatto questo mestiere abbiamo preso spesso dalle cantonate su persone sue venti su su fenomeni poi anche solo l'interesse di vendere i giornali ci ha portato a cambiare perché capivi che è una cosa che magari censurati perché non pensavi che posso sbagliato parlarne poi Enrico stretto perché gli aventi emergono e costringono anche i giornali a mutare le proprie posizioni
E questo ha funzionato era una una
Sulla sessualità poi non solo sulla questione omosessuale quello era un come cosa nella società molto profonda Angelo
Angelo non è solo il fondatore del fuori
Qualcosa in questa città che cambia anche la vita culturale questa perché la la sera un posto in cui in quegli anni potevi ascoltare vedere Ginsberg che veniva a parlare di Goss all'idrogeno Fernanda Pivano lui me l'ha raccontato qualche giorno fa quando ci siamo sentiti andava del weekend lasciava Torino andava cambia tutto appena poteva perché la Camera l'unico posto dove allora c'erano le discoteche per gay registro perché conosce un libraio di Cam che vendeva playboy che era vietato in Italia non si poteva avendo lavorato caricava sulla macchina comprava per questo librario cento centocinquanta corpi di flebo che voleva destinato il gay
E al lunedì lo metteva nella vetrina di del Diellas che andava a rubare quindi era un un modo di cambiare anche dare uno scossone a questa città
Che ha era perbenista adesso cito sempre pigliamo sempre sulla stampa ma perché allora e aver ripreso abbiam detto relativa all'informazione a Torino
Anni fa Salvatore Di Dio
Andammo a pranzo con Vittorio Zucconi che la Repubblica del corrispondente dagli Stati Uniti venatori non so forse per un convegno non mi ricordo più
Andiamo a pranzo chiacchierando supplizio affrontò il suo primo giorno di lavoro per giornalista abbia cominciato come abusivo a Milano alla nostra e poi viene assunto alla stampa lo mettono gli spettacoli perché ricominciò come giornalista rispetto al e ci raccontò che la prima sera di lavoro e reti poco efficace
E uno all'ora caporedattore lo avvicinò il sabato sei quello nuovo se il figlio di Guglielmo egli saprà il vallo a mangiare la pizza vado a mangiare su un'unica pizzeria in quel posto con ristorante di Fano dei prezzi buoni spendi poco poi se vuoi andare a tuttavia va in via Ormea ma diglielo che sei devastando perché ti fanno lo sconto
Cioè in questo sono battute solo quel maschilismo delle relazioni che la è la dominante abitazione lo è stato fino a poco tempo fa c'era lo scossone del fuori
Ori su quel fronte a Torino quanto meno materia in Italia dato indiscusso né a tante persone Angelo racconta
Ve lo racconto me lo ricordo nella prime intervista che io gli feci per Repubblica nell'ottantanove quando uscì la redazione sia privata sia pubblica Torino
Che lui un anno o due dopo la fondazione fuori incontra al Torino in quell'unica luogo di cultura un po'alternativa che c'era chi erano i Venerdì letterari non esistono più venne Pasolini
Luglio vicino Pasolini vi parlo del fuori ricevette una risposta disarmante di salame fuori non mi interessa io penso che questa sia una questione privata quella del sale su una questione privata bisogna guardare alla pastorizia al mondo agreste
Cioè che mi raccontò anche sono andato a rileggere malata che quando lui e quelli del fuori gli stessi fondatori del fuori torinesi fece una raccolta di fondi per il manifesto che era ha già allora in semplici porzioni economiche difficili mandarono i soldi firmandosi fuori di Torino credo venne pubblicato come ho scritto un gruppo di Torino cioè c'era il perbenismo stava da tutte le parti
Stava nella testa di Antonello Trombadori che pure era grande anche lui studioso tanto appassionato dargli un grande intellettuale venticinque era un giornalista era tante cose
Esatti incerto
E
Angelo chiede di organizzare alle Frattocchie la famosa scuola quadri del Partito Comunista Italiano
Un dibattito una discussione delle lezioni sono sanitarie viene respinto con perdite anche in malo modo cioè e era così
Era così
Però il cambiamento è proprio in quegli anni lì e io credo che non lo dico perché sono cui perché c'è Angela perché stiamo parlando di quello ma quel Pezzoli
Che non è solo l'omosessualità e la cultura soprattutto le sue battaglie politiche che uno può condividere o meno ma sono un'apertura una grande apertura che che a Torino poi coincida con molte battaglie anche nel Partito radicale
Radio radicale nasce a Torino di fatto e nasce con una trasmissione che dir del fuori
Che era con un filo diretto c'erano i chi telefonava diciamo delle volgarità chi credibili eppure non venivano censurati veniva lasciata andare non c'era il filtro che si fa oggi sui socialisti altre volte no era più libera
è un momento di libertà e e i giornalisti credo
Siano cambiati grazie a questo
Luca voi aggiungere qualcosa sulla Crocchiolo sempre sul tema linguaggio oggi non volevo resti agganciarmi a quello che diceva Ettore Bolzano molto interessante perché
A casa mia si reggeva la stampa certamente anche Stampa Sera tra l'altro vi ricordate che usciva pignoratizie altro Santana buonasera abbiamo due pensate due giornali della stessa testata al giorno araba adesso si parla di farli solo per il finale verso sì esatto esatto ecco sì come diceva Guccini e alcuni in da audaci intasca l'unità ma si leggeva la stampa
Però la legge era mio padre la stampa cioè
Io all'epoca
Per tra virgolette informarmi era ritenevo tutta quella robaccia reazionaria e cercavo Re nudo
Come si chiamava il giornale della pipa noi Sottsass insieme in Sex che ho letto mi pare no ti ricordi
Due numeri dice però c'era questo desiderio di alternativa che da una parte era l'alternativa dell'estrema sinistra e ricordo questi giornali tipo Fronte popolare Lotta continua illeggibili
Dove magari ti citavano il caso del sindacato su delle Poste sovietico noi che avevano così fatto la comunione del Walter cose
Di una noia mortale come quasi tutte le cose di quell'area lì
E invece l'altra alternativa alla cercavi rispetto anche a questo desiderio di fisicità di corpo erano gli anni della body art erano gli anni della performances che certo si temeva
In America Inghilterra certamente in Francia anche in Italia per certi versi no dopo uno stop al Parco Lambro
Questo desiderio di fisicità di corporeità passava attraverso intanto i nostri invece i gli ormoni a palla per così dire no però certamente dal desiderio di una sessualità molto libera
Che tutto sommato quei confini
Li stabiliva forse di più diciamo l'establishment non forse di più il così detto mainstream educato delle famiglie che poi crescevano in queste due chiese da una parte la Chiesa cattolica dall'alto al Partito Comunista
Mentre che tutto sommato aveva una un desiderio di di altro
Non per niente si è affacciato molto all'attenzione del partito radicale ricordo che ci fu una campagna erano gli anni Settanta e andavo al liceo c'è stato una campagna
Non so se elettorale o qualcosa già del partito radicale in cui c'erano uomini e donne cinque completamente nudi allarghino radio radicale di radicale ecco erano venuti anche a fare un po'di erano TM liceo D'Azeglio a chiedere chi volesse fare ancora quella Campagnari oggi non sarebbe possibile
Oggi se tu usi impropriamente la parola cumulo
Sui soci avviene fuori una guerra
Viene fuori una guerra perché non sei politicamente corretto perché pari di un coro maschile di un curo femminile
Quel la questione è anche legata all'età
All'epoca non si pone insomma un ricordo a un certo punto l'uscita di porci con le ali
Te lo ricordi
Rocco e Antonia ma che poi
Si capisce a un certo punto si venne a sapere chi fu che fossero stati veramente gli autori ecco da una dall'altra parte però che queste cose non potevano che a cadere nel bacino della sinistra che fortunatamente era abbastanza ampio per cose
Tutto anonimo tranne l'editore che era Giulio Sapelli no ecco certo anonimo però quella fu un'altra
O un altro episodio interessante cioè ritengo di poter dire che allora l'innesco del fuori ci metto anche il femminismo tutto sommato no Labo di Arafat appunto
Tutta una serie di espressioni legate molto l'anno al dal desiderio di corporeità di fisicità e anche molto di sesso
Che cominciava essere un'espressione fortunatamente più libera e soprattutto più trasgressiva fu secondo me è davvero una molla interessante che in quegli anni innescò una serie di processi e ripeto nonostante
L'ovvietà anche un po'stupida di certi organi formazione voi avete citato giustamente i giornali ma pensate alla RAI
Pesante non so al caso Umberto Bindi
Con l'era capitato molto molto prima no Umberto Bindi sostanzialmente da trent'anni non è più andato in televisione pesa altri altri casi diciamo abbastanza abbastanza tragici però al di là di questo ministro in fortunatamente le culture alternative
Di ambito
Liberale non del partito liberale per carità liberale radicale secondo me in Italia avevano in realtà avevano spostato molto in avanti questo desiderio questa voglia di liberazione sessuale che per quelli della mia età certamente fu fu
C'è forse Cukor con leggero
Distacco generazionale che ci separa indubbiamente fa sì che all'epoca mai la stampa
Il di fortuna per la guardavamo la leggevamo soltanto per guardare i cinema e vedere cosa ha fatto la Juventus ma per il resto onestamente il dibattito su come avveniva da qualche altra parte
Grazie io a questo punto vorrei fare una domanda Angelo e poi magari tempo di concludere
Ecco dalle parole di di Lucca emerso anche quest'aspetto che aveva allora che ha avuto il il fuori cioè la tra quest'aspetto un po'diciamo di trasgressione
Che poi nel tempo invece è dalle movimento insomma dal movimento dalla comunità e leggi diritti è stata è stato molto come dire
Da non nascosta ma è stata un'altra digerito e quindi non non c'è quasi più non c'è più granché ecco vorrei vedere forse il Pride è oggi per capire se c'è ancora un elemento di di trasgressione nel nel mondo che oggi chi appunta definiamo LGBT pure eccetera
Si tratta di scegliere se parlare affondo di una pur di un problema così importante attuale
Oppure solo coglierne un aspetto
Prima si è parlato del fatto che noi eravamo riformisti riformatori
E quindi giudicati malissimo dalla sinistra
Adesso invece sono tutti i riformatori quindi a noi non non non non conviene nemmeno più ripetere questo però lessero riformatori significa non fermarsi di fronte a un a un a un obiettivo raggiunto
Facciamo un esempio estremamente difficile oggi c'è il Gay Pride
Ecco il Gay Pride l'abbiamo inventato noi quaranta anni fa l'abbiamo fatto per un po'di anni poi è diventata dal portone un'abitudine nazionale ma la ripetizione tutti gli anni dello stesso gay pride
Secondo me non ha non aiuta ai cambi cambiamenti veri profondi di una società perché ormai una cosa entrata quasi come di colore e viareggio viareggio si va per divertirsi io ne ho fatti tanti gay pride a Torino ma c'erano l'eccezione alla gente dai balconi bravi bene
Elenco ancora buttavano giù dei fiori
Ecco ma tutto questo per esempio non è servito a me niente ad avere una legge come quella sulle unioni che è nata invece grazie ha una mentalità riformatrice di un Presidente del Consiglio che era Renzi e cadetto io la faccio questa legge
Anche se il Vaticano che può può ancora sempre parecchio in Italia gli aveva detto
Bisogna rimandarli in commissione perché così poco per volta la si dimentica non ci sarà una legge che scopiazzare il matrimonio che è uno solo lo ha detto no l'Unione non è un matrimonio ma è un'unione civile vera che regolarizzava l'immagine e la vita
Di chi non sarà più l'invertitore del quarto piano o cose del genere ma la copia
Certe mancato poi qualcosa
Qualcosa grazie a uno dei partiti che hanno impedito che ci fosse anche la approva la la stessa cioè Steps
Troppi doccioni per cui se una coppia
Dello stesso sesso uno dei due o delle due viene a mancare chi sopravvissuto la sopravvissuta non è non hanno non può tenere i figli insieme vengono dati a qualche asilo o cose del genere
Ecco questo non è avvenuto perché un partito cinque stelle Axa al Senato ha fatto mancare la maggioranza se no avremmo avuto un'unione voluttà
In parlamento e che tutti quelli che poi hanno accettano avuto accesso a questo cambiamento forte arriveranno a fare quasi sempre fatto gettano sessualità divorzierà hanno ci saranno gravame finiranno gli amori ce ne saranno di nuove ma intanto cioè la visibilità e non la tolleranza come diceva Luca prima mai lo rispetta
Ecco con conquistare solo grazie a una legge il rispetto della società nella quale tu vivi è una conquista enorme e la e la sia grazie alla mentalità riformatrice che oggi per fortuna di chi è che parla ancora di rivoluzione
Ne sono perché se guardiamo cosa sussulti cos'è successo a chi ha fatto la rivoluzione chiaramente sì le mani nei capelli
Però il il le riforme sono quelle che liberano
Le società e la e le fanno migliorare
Ecco quindi io io avrei evitiamo di essere felici gioiosi contenti un giorno alla settimana per poi tornare a una vita in cui ci manca questo ci manca quello mancato rispetto alla
Cerchiamo di
Fare meno azioni ripetitive ma cerchiamo delle soluzioni nuove che aiutino chi vuole veramente modificare la società questo è un discorso difficilissimo e purtroppo è così io però continuo sulla stessa strada di cinquant'anni fa
Ho la testa dura
No
Magari si o magari che si era ora per avere il suo
Si può andare a vederla grazie
E dura un mese se volete dirlo i vostri amici di venire
è una toccano siamo riusciti a fare grazie all'aiuto museo esperienza novecento
Perché altrimenti noi a Torino non avremmo trovato nessuno a fare una mostra di questo genere
Quindi grazie a chi ha avuto invece il coraggio di
Grazie a tutti all'inizio preferito usare poche parole neutre così visto che Luca deve andare vi voglio di fare tempo allora la mostra e a disposizione avremmo piacere di farla vedere raccontarne era la mostra tiene insieme questa storia che una storia di un movimento e di una rivista che dura dieci anni
Una richiesta che è stata una rivista anche molto gioiosa ironica dissacrante capaci di porre Problemi tradurre testi che arrivavano dall'estro
Trust tradurre in italiano animare un dibattito è stata una rivista che ha cambiato radicalmente stili di vita e costumi in quei dieci anni ha come dire
Sollecitato mosso
Con coscienza di stimoli la figura centrale di Angelo Pezzana in mostra dai tempi della Hellas fino all'eredità del fuori
è quello che come dire
Ci teneva
Portare alla all'attenzione di tutti era che l'archivio tra Fondazione Sandro Penna fuori e all'interno della piattaforma digitale novecento euro tutte le riviste possono essere lette grazie all'accesso digitale al Polo queste palme una grande operazioni di valorizzazione di archivio ma nello stesso tempo è una grande operazione di restituzione di dignità e visibilità a chi non l'ha avuta e chi ha combattuto per averla è una mostra che speriamo sia
Adeguata alla figura di Angelo anche se difficile perché tante cose il profilo di di liberalismo radicale emerge io vorrei ringraziare gli altri con curatori Orizio gelato e oggi non c'è Maurizio Caio uso Chiara Miranda e dirvi anticiparvi che c'è un grande catalogo edito da oppure Monster che verrà presentata al Salone del libro in cui molto di questo di ciò che è stato detto ciò che non è stato detto di ciò che è stato mostrato o non mostrato
Diventerà un speriamo un libro che potrà essere di riferimento per tutta questa storia nei prossimi anni venire grazie
Tutti i economici allora visto che è qui presente c'è Guido Accornero volevo ringraziarlo perché se la stampa ha pubblicato solo qualche riga in questi giorni a differenza di star dico da Repubblica e Corriere
La settimana La sette libero entro scusa Vivaro
La settimana prossima
No
Sì la stima e la riforma ci sarà sarà no crossover pubblicità sulla stampa che non merita ma proprio per quello meno male che esce sulla stampa e bisogna dire a chi ha capito era aiutato e Guido Accornero e qua se non ridiciamo grazie le ricerche lettere dirette
Per il polacco al direttore di Tristan qualche raggio Pezzana di Captain disappunto grazie ancora