La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 33 minuti.
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Rubrica
Dibattito
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13:50 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
Grazie buongiorno agli ascoltatori bentrovati questa la rassegna stampa di Radio Radicale stampa e regime oggi è venerdì ventiquattro settembre due mila ventuno grazie a Sonia Martina grazie ad Alessandro Teodori che questa mattina e in regia
Dunque
Non si può dire che sia l'apertura su tutti i quotidiani anzi i principali quotidiani la notizia la
Insomma mettono in un angolo per la verità tranne la Repubblica
Però
Noi partiremo naturalmente da da questo finita la caccia alle streghe il titolo del Riformista che con direttore Sansonetti dice segnata è vera questa data
Bocciato un teorema di giornata è un imbroglio messo a nudo il foglio una lapide
Insomma sulla trattativa Stato-mafia alla verità una bufala smascherata libero dunque la decisioni che è arrivata ieri dalla Corte d'Assise d'appello di Palermo sulla che prevede la soluzione di Dell'Utri e degli ex carabinieri
Questa sarà gran parte della nostra rassegna stampa è davvero finita la caccia alle streghe e se il Corriere dicevamo relegano notizia a un richiamino in prima delle stesse dimensioni di quello riservato ieri
All'ennesima lettera ai media mainstream di Carlo Freccero presenti sui termini
Repubblica parla di verdetto ribaltato insomma di un un alunno di una verità impossibile nella stagione delle ombre il titolo dell'articolo di Carlo Bonini quanto ha fatto quotidiano l'articolo di oggi di Marco Travaglio avrebbe potuto intitolarsi perfettamente
Il Gran Re setta il domani non lo mette in prima pagina però a onor del vero l'articolo di Attilio Bolsoni fa un po'il paio con quello di Bonini
Piuttosto per quello con quello di Travaglio questo diciamo il primo tema il secondo tema la nostra rassegna stampa sarà naturalmente
L'assemblea annuale di Confindustria De Gasperi baffi e Ciampi se ci fosse il partito di gradi quello di ieri al Palazzetto dello sport di Roma
Non con l'assemblea annuale di Confindustria sarebbe il suo congresso fondativo scrive Repubblica con Ilia auspici di tre grandi politici un politico un governatore un economista del governatore la Banca d'Italia un governatore presidente del Consiglio Presidente della Repubblica citati da Carlo Bonomi presentando appunto Mario Draghi
Questi sono i temi principali chiuderemo con una notizia che riguarda invece la questione catalana con l'arresto in Italia ad Alghero in Prati precisamente del leader cappellano catalano Pucci a monte notizia troviamo su Repubblica l'ex presidente la Catalogna Karl espungiamo passata arrestato ad Alghero ricercato dalle autorità spagnole per l'accesso secessione catalana
Dal due mila diciassette era rimasto in esilio in Belgio dunque vediamo i titoli anche
Spinge editoriali a a sinistra sul Corriere della Sera Draghi non aumento le tasse patto sociale per l'Italia preme sui ministri accelerare sulle riforme asse con gli industriali Bonomi non Hakkinen flirta coni non fax tre miliardi contro i rincari delle bollette
Angelo Panebianco firma il commento a sinistra quei limiti dalle due coalizioni ideologia è realtà un'analisi sulla rapporto tra i partiti che vedremo
La Repubblica
Il titolo grande è un patto per la rinascita Draghi lancia la proposta all'assemblea di Confindustria serve unità
Le aziende devono fare di più per la ripresa il presidente degli imprenditori Bonomi attacca la lega ci opporremo a chi flirta con i Novak se il premier arresti a lungo
Francesco Bej con lo scenario il fantasma della conflitto
Sociale Porro in alto Stato-mafia assolti morì e Dell'Utri la corte d'appello la trattativa del rosso non fu reato Salvo Palazzolo e Carlo Ogbunigwe
Andiamo sulla stampa Draghi lancia il patto per l'Italia ovazione di Confindustria per il premier serve unità si divide la lega di governo lascia la bestia Luca morissi
Il Consiglio dei ministri approva il decreto anti stangata tre miliardi per limitare gli aumenti di luce e gas
L'analisi di Mario Deaglio ma gli applausi non bastano
Mentre sulla pandemia l'intervento di Antonella viola dedicata a quell'ordine del giorno che voleva regolare la presenza degli Cini licenziati dei viola virologi mi miglia dibattiti televisivi niente bavaglio annuisce inziative
Sulla trattativa invece la colonna a destra
Stato-mafia non ci fu un reato assolti Dell'Utri ai carabinieri scrivono Francesco la Licata se non bastano dieci anni di indagini e Marcello Sorgi giustizia tortuosa e vite rovinate il Messaggero Draghi il patto sulla crescita non aumenteremo le tasse Paolo Balduzzi frenatori silenti della marcia di governo sulle riforme al palo subito a sinistra
Cinque idee per costruire la capitale del futuro di Ignazio Marino una lettera ai candidati
Per quanto riguarda invece Roma la attenzione alla futuro di Giuseppe Conte un saggio per Conte trattativa con il Pd sulla capitale appoggio al ballottaggio Gualtieri il suo seggio da deputato
A. Conte sulla trattativa Stato-mafia flop assolti Dell'Utri e morì in a fondo pagina
Andiamo sulla mattino anche qui sulla trattativa Stato-mafia ce
Poco spaccio più che sul Messaggero per la verità trattativa tra Stato e mafia tutti assolti
Poi invece il titolo e sulla non aumento delle tasse Draghi all'impresa un patto per la crescita dopo i ricoveri il Sud sarà più forte Bonomi poche risorse per il fisco la svolta ecologica costa seicento miliardi
è irrealistica massima di morti sul referendum digitale il rischio dell'abuso realtà queste il titolo ma il contenuto e che
è proprio opposto
In pratica Adinolfi dice sostanzialmente bisogna avere paura di questi strumenti che dovrebbero semplificare la vita lo vedremo con attenzione piano anti Il Sole ventiquattro Ore Bonomi lancia il patto per la crescita Draghi nessuno può chiamarsi fuori fuori
E scrive oggi il direttore editoriale Fabio Tamburini è il momento di scegliere per cambiare
Vediamo gli altri quotidiani anche il manifesto a una grande foto di Mario Draghi all'assemblea di Confindustria che sembra un po'presa da un da un evento del Partito Comunista Cinese realtà per come per come è messa lunga vita
Standing ovation della platea di Confindustria per Draghi Bonomi lo elegge un uomo delle necessità e si augura che resti a lungo
A Palazzo Chigi il premier ricambia lanciando un patto imprese sindacati gradito soprattutto alle prime la maggioranza si inchina freddo
Landini Alfonso Gianni Draghi corre verso Bonomi contro la storia complice un rapporto su Confindustria governo questo il commento che viene messa
In viene messo in prima pagina per l'asta trattativa Stato-mafia la trattativa ci fu ma non è reato un po'quello che dice oggi Travaglio insomma stupendo sì lo vedremo fa non lo vediamo subito
Trattare con la mafia si può con lo Stato uno condannati boss assolti i vertici rosso e Dell'Utri la legge del dipende e l'editoriale di Marco travaglio
Poi domani come detto a invece altre questioni
Sulla sua prima pagina troppe parole e pochi fatti la piazza del clima chiede a Draghi di aggirare di Ferdinando Cutugno e invece
Il editoriale
Filippo Soldi su dei fai degli sport più Ciuro quindi ancora sul tema dell'ecologia al governo ignora la voce dei giovani sulla transizione questa è la prima pagina del quotidiano di Stefano Feltri oggi
Veniamo ai quotidiani invece che abbiamo citato proprio all'inizio del nostro sommario il Riformista assolti assolti assolti finita la caccia alle streghe la trattativa Stato-mafia non c'è stata la Corte d'Appello scagiona carabinieri e Dell'Utri scrive
Tiziana Maiolo in prima pagina
Scrive Piero Sansonetti sconfitti i talebani bentornata giustizia con le parole del legale i timori Basilio Milio l'industria del falso oggi chiude per sempre erano cumuli di fandonia usati per fare carriera anche al dottor chiaro appunto con gli approfondimenti in A pagina cinque quasi un numero monografico quello della quotidiano di Sansonetti oggi il foglio
Dunque qui abbiamo un articolo un corsivo di Giuliano Ferrara dedicato alla questione
Degli apocalittici dell'ambiente in apertura ma la l'articolo che desta maggiore attenzione in prima è quello di Giuseppe Sottile la trattativa una boiata morì de De Donno Subranni Dell'Utri tutti assolti in appello ma non serviva una sentenza per mettere a nudo l'imbroglio raccontato per anni a reti unificate da giornali Talk
E pm alla pace controstoria
Di sottile sotto Luciano Capone va sentire non è l'unico per la verità oggi il professor Giovanni Fiandaca che per primo insomma
Aveva raccontato questa questa narrazione questo storico Elling così come viene scritto nel titolo il processo storytelling al i media la gogna e gli sciacalli della trattativa parla Fiandaca il giornale demoliti i pm Dell'Utri dieci anni di fango bocciato il teorema trattativa Stato-mafia crollano le accuse di toghe sinistra scagionati Mori e De Donno Subranni e l'ex senatore di Forza Italia il fatto non sussiste
Dunque
Travaglio non può appellarsi nemmeno a una contraddizione che quanto rileva nel suo editoriale vedremo punto quanto fondata per quanto riguarda Dell'Utri in particolare il fatto non sussiste Subranni e l'ex senatori forse Forza Italia il fatto non sussiste quindi in quel caso non c'è stata veramente
Nessuna trattativa per quanto lo riguarda
Non è che non costituisca reato una sentenza che vale più di una riforma e l'articolo di Nicola hanno Porro in prima pagina e poi i Paolo Guzzanti giustizialisti di cartapesta da Ingroia travaglio ecco i veri sconfitti
Libero
Il titolo è ancora sulla mazzata per il caro Energia che resta secondo il quotidiano di Sallusti
Bollette solo una mancia il governo stanzia tre miliardi di euro per frenare i rincari che saranno soltanto della ventisette per cento ovazioni per Draghi dagli industriali che però ora vogliono i soldi
Al centro però in un riquadro rosso Filippo Facci smascherata la bussola di Berlusconi mafioso
Tutti assolti Dell'Utri incluso complici anche i giornali di Alessandro Sallusti una faida tratto tanto tra toghe contro la democrazia il suo commento la verità invece ancora per si occupa del green passa di un'ennesima contraddizione che rende l'idea dura dodici Mesima il bacino soltanto se la card ormai serve per qualsiasi cosa la sua validità è stata appena prolungata un anno proprio mentre dall'estero emergono dati sulla possibile flessione
Della copertura immunitaria dei farmaci di file server ecco tanto che Bianchi ha dovuto rimangiarsi la promessa di premiare i vaccinati togliendo loro la mascherina
Addio al Parlamento Alessandro ricco accanto attira la nostra attenzione Laura svuotata tra fiducia il referendum e tutti tacciono
Sulla trattativa Stato-mafia il fondo pagina lapide in appello di Antonio Rossitto
Il tempo via il fango resta l'onore i soliti assolti generali Mori Subranni e Dell'Utri accusati dal pm di Palermo di aver trattato per lo Stato con la mafia
Questo il quotidiano di Franco Bechis la ragione il veleno resta con Davide Giacalone
E invece Fulvio Giuliani su Mario Draghi pensare con tempi lunghi il pacchetto e quotidiano del sud concentrato naturalmente sulla nuova ricostruzione il patto che salva il Paese di Roberto
Napoletano riacquistare il gusto del futuro essenziale per tornare a crescere qui trovate pubblicato integralmente il discorso che ha fatto il presidente drammi
Al Palazzetto dello sport avvenire resiste l'Italia del ben vivere la nuova classifica di avvenire sulle qualità della vita nelle Province vince Bolzano sale Prato nord sud più vicini ma l'effetto della pandemia i territori generati vi sono anche più residenti questi sono i quotidiani che abbiamo noi oggi sul tavolo noto adesso che non abbiamo invece il dubbio dal quale però siamo riusciti a estrarre qualche articolo che proveremo a leggere appunto attraverso attraverso lo smartphone perché appunto non sempre come dicevamo ieri tutti i giornali ci arrivano qui sul tavolo per l'orario in cui
Perché il fornitore appunto non li consegna in per quell'ora Norén qui si iniziano a preparare una rassegna stampa e dunque ci manca oggi sicuramente il dubbio che uno dei giornali certamente da insomma da leggere oggi però per fortuna ci soccorre
La Rete allora andiamo cominciamo dall'inizio andiamo a leggere per esempio il
Il foglio un ponte una panoramica insomma l'avete avuta di come i quotidiani affrontano questa notizia prendiamo il foglio e riformista ai
Allora Piero Sansonetti
Datemi retta segnatevelo questo giorno ventitré settembre due mila ventuno ieri insomma
La sentenza di Palermo farà storia forse finita la caccia alle streghe durata tanto tanto troppo l'hanno guidata dei pm pasticcioni alcuni anche in buona fede è un bel po'di giornalisti spregiudicati al loro servizio è stata il pilastro sul quale hanno costruito quella società antimafia che della mafia non sapeva niente ma sapeva fare
Affari economici e profitti politici e giudicava immetteva al Ghetto e condannato e puniva e faceva le liste di proscrizione si impanicato a e vendeva etica a prezzi vantaggiosi Simi segnatevelo il ventitré settembre forse è finita la storia dei processi costruiti per realizzare su politici
Ripetersi periodico delle trasmissioni della RAI e delle sette de La sette realizzate senza nessun rispetto per la verità
Fondate sulla calunnia sul falso sull'isteria i Suntory travagli Purgatori Ranucci
Adesso dovranno salvare un po'di silenzio forse non potranno più mettersi sul petto la medaglia di chi ha infilzato Marcello Dell'Utri e il valoroso generale Mori
Egli ha sputa nati e ha denunciato la loro amicizia con i mafiosi che non c'è
E non c'è mai stata
Io non so se sì lo stesso Sansonetti crede che a quello che scrive effettivamente Darcis almeno una pausa
Io ne dubito energia dai giornali oggi e come aveva preannunciato ieri Marco Taradash commentando a caldo con la trasmissione che radio radicale ha dedicato a questa sentenza di secondo grado con Lorena D'Urso con il direttore Alessio Falconio giallo appunto lo immaginando quanto tremebondo ti potessero essere gli interventi oggi ne vedremo fra qualche istante allora
La terra pagina tre appunto contiene articoli Sansonetti è ora possibile ricostruire una magistratura seria tutti sapevano che era un processo farsa
Avranno qualche scrupolo in più a calunniare forse si sta chiudendo proprio la stagione della Repubblica mediatico-giudiziaria
Quella iniziata nel novantadue trent'anni fa e poi cresciuta cresciuta cresciuta quella che ha travolto la politica la democrazia la libertà la vita vissuta di centinaia di persone perbene forse sta facendo capolino di nuovo il diritto poiché nei prossimi giorni avremo il tempo per elencare la Luca nella lunga teoria di vittime innocenti anche quelli che non ci sono più molti quelli che hanno pagato con la vita la furia dei vincitori
La sentenza pronunciata ieri pomeriggio dalla corte d'assise d'appello di Palermo importantissima non perché ci fossero molti dubbi
Su questa storia della trattativa Stato-mafia chiunque ci fosse occupato un po'della questione disponesse di qualche mio Uroni nel cervello di un po'di onestà intellettuale dentro al sangue sapeva benissimo come stavano le cose
Sapeva che non c'è mai stata questa trattativa che i carabinieri di Mori che erano la punta di lancia della squadra di Falcone e Borsellino
Avevano avvicinato i mafiosi solo per arrestarli
E per beccare Riina latitante imprendibile da decenni e lo avevano preso e sapevano che Marcello Dell'Utri con tutto questo non c'entrava niente di niente non solo non c'era una prova
Che è una della loro colpevolezza
C'era una montagna di prove a discarico contro di loro solo le parole folli di due farabutti noti come Salvatore Brusca e Massimo Ciancimino
Brusca è un assassino seriale Ciancimino un calunniatore grossolano portato sugli scudi e in tv da Michele Santoro e solo per questo considerato attendibile
Del resto tutto quello che sto scrivendo era stato affermato in modo solenne in almeno tre processi ineguali morì era stato ampiamente assolto insieme al generale Subranni e al colonnello De Donno
E poi era stato assolto dopo anni di carcere di persecuzioni anche color Calogero Mannino ex ministro DC che era stato indicato come il capo
Nella trattativa alla fine pure i pm credo si erano un po'convinti di averla preso una cantonata
Mandavano avanti a testa bassa testardi tenaci convinti che comunque alla fin fine specialmente in un processo così politico l'accusa avrebbe avuto ragione perché è un suo diritto avere ragione e così è stato in primo grado una sentenza demenziale fondata sull'acqua fresca
Aveva condannato Mori e De Donno a Subranni e Dell'Utri appena fino a dodici anni follia
Quando non c'è stato l'appello e nonostante il tentativo di influenzare la corte con varie trasmissioni tv degno di un Paese ha diritto di zero
Persino trasmissioni del servizio pubblico anche recenti i giudici hanno serenamente riconosciuto che le accuse erano solo un castello pazzo
Da eliminare al più presto hanno raso al suolo le accuse cioè una domanda che è impossibile non porsi perché la Procura di Palermo e poi la procura generale hanno voluto costruire questa mostruosità
Io penso che ci siano altre ragioni che si sono intrecciate sommate una politica una giudiziaria è una di costume quella politica ha un cognome è un nome Berlusconi Silvio
La teoria della trattativa aveva quell'obiettivo lì
Colpire Berlusconi che quando è iniziata questa corsa folle era presidente del Consiglio era molto potente e il suo partito era il primo partito in Italia
L'idea che si fecero PM giornalisti e che la trattativa potesse in qualche modo coinvolgere Berlusconi
Ricorda ancora dopo la sentenza di primo grado quindi nel due mila diciotto quando era ormai chiaro a tutti che la trattativa non c'era stata uno scontro furibondo
Che ebbe in tv con un giornalista del fatto il quale sosteneva che comunque Berlusconi aveva delle responsabilità oggettive
Del resto ancora ieri il fatto Quotidiano in attesa della sentenza di appello ha pubblicato un lungo articolo
Sull'ipotesi dei rapporti tra Berlusconi e la mafia nell'articolo per la verità era distrutto smentita anche con un certo segno la tesi del titolo ma il titolo era quello la forza del processo è sempre stata politica l'antiberlusconismo e la convinzione che prima o poi fosse possibile coinvolgere Berlusconi
Che ha fatto le spese di questa sentenza stato naturalmente Marcello Dell'Utri individuato come l'anello debole del berlusconismo
E aggredito con una vera e propria lunga feroce persecuzione la seconda ragione quella giudiziaria e magistrati che entrarono in azione dopo l'uccisione di Falcone e poi di Borsellino nel novantadue
Non erano tutti preparatissimi alcuni molto probabilmente erano anche corrotti
Almeno questo è quello che pensavano Falcone Borsellino e così commisero degli errori tragici la maggior parte di loro li commise involontariamente lordo l'errore più noto è stato quello di credere al falso pentito Scarantino
Che racconta una montagna di balle su uccisione di Borsellino della scorta di o le indagini nonostante gli ammonimenti dei della Ilda Boccassini che diceva non gli credette e non gli crede eterne si è praticamente impossibile l'accertamento della verità il secondo errore macroscopico fu l'archiviazione del dossier mafia appalti
Preparato dall'allora colonnello Mori insieme a Falcone che scoperchiato il vaso di Pandora dei rapporti di Cosa Nostra con le imprese del Nord
Borsellino chiese di poter lavorare Luís a quel dossier ma Scarpinato oggi procuratore generale di Palermo cioè capo della Procura che è stata sconfitta dalla difesa di Mori Dell'Utri e lo forte chiesero l'archiviazione
Pochi giorni prima della morte di Borsellino che non sapeva di questa richiesta e l'ha ottenuta ero pochi giorni dopo l'eccidio di via D'Amelio probabilmente morì è stato messo in mezzo in questo folle processo anche per quella colpa
Lui è stato uno dei pochi che l'acqua lotta alla mafia la fatta davvero che la sapeva fare che portava i risultati dava molto fastidio ad Harasta andato gli hanno rovinato la vecchiaia ma non sono riusciti a standard non morì è una roccia
Piccolo magro magro ma fatto di Phil dis di ferro ha sconfitto le Brigate Rosse ha dato un colpo micidiale alla mafia e ora sconfitto anche calunniatori complimenti generale
La terza ragione quella che ho definito di costume cosa intendo dire intorno a questo processo si è costruita tutta la leggenda dell'Antimafia militante
Quale alimentata da persone varie politici molti giornalisti moralizzatori di vario genere tutta gente che di mafia non sa nulla è che la mafia non ha mai torto un capello ma carente
Essa fa spettacolo sa mostrarsi pura
Sa indicare gli impuri da mettere sul rogo insieme a Giordano Bruno
Rinunciare alle teorie del processo trattativa mollare la presa su Dell'Utri e morì sarebbe stato un colpo d'immagine molto forte
E avrebbe colpito al cuore una organizzazione che oggi ha un enorme potere politico che condiziona intimidisce intellettuale giornalisti e intorno alla quale ruota anche un discreto giro d'affari bene
Ventitré settembre tutta questa storia è finita un giudice serio una Corte d'Assise onesta hanno scritto la parola fine
Davanti forse possiamo anche cominciare a lavorare per restituire a questo Paese una magistratura una magistratura dico non quella raccontata da Palamara
Non un centro di Poteri ed in quattrini e di persecuzioni e di torbidi Accordino dico una magistratura vera così il Riformista A pagina altri come dicevo è un numero monografico sulla sull'argomento trovate molte cose numero di oggi
Basilio Milio legale di morire la favola della trattativa è stato un'arma di distrazione di massa che è servita a costruire carriere politiche casi editoriali a portare al potere forze politiche come il Movimento cinque Stelle
Tiziana Maiolo trent'anni di Bugie falsi pentiti la condanna per stampa e pubblici ministeri al dottor chiaro politici generali toghe la farsa della trattativa
Questi sono appunto alcuni degli articoli che trovate adesso andiamo più nel tecnico leggiamo il foglio con Giuseppe Sottile la trattativa una boiata
La mastodontica inchiesta sulla trattativa una boiata pazzesca l'aveva definita su questo fu Judson Giovanni Fiandaca che però ieri
Nell'intervista a Radio radicale spiegava che era il titolo che aveva dato il al del foglio alla al suo al suo articolo al suo saggio sul tema non non era non hanno parole sue ma insomma va ne sintetizzava vano
Bene una boiata pazzesca l'aveva definita su questo foglio ci sono Giovanni Fiandaca ordinario di diritto penale naufragata definitivamente è rimasta in piedi
Dieci anni ma ieri poco dopo poco prima delle diciotto il presidente la corte d'appello di Palermo ha letto la sentenza di assoluzione per tutti gli uomini dello Stato che questo processo avevano gettato nel fango
Mario Mori Antonio Subranni e Giuseppe De Donno alti ufficiali del ROS al tempo delle stragi di mafia escono a testa alta
è stato assolto anche Marcello Dell'Utri ex senatore di Forza Italia indicato dall'accusa come il porta ordini del boss nel governo di Silvio Berlusconi
La Corte presieduta da Angelo Pellino ha confermato solo la condanna ventisette anni di Leoluca Bagarella cognato di Totò Riina
Patriarca dei sanguinari corleonesi e quella dodici anni del medico Antonio Cinà la cui appartenenza a Cosa Nostra risultata chiara
Al di là di ogni ragione
Ragionevole dubbio
I giudici hanno accertato che i clan si sono mobilitati per esercitare con le stragi pressioni sui gli organi dello Stato ma hanno escluso categoricamente che i due mafiosi avessero stabilito un patto scellerato con i rappresentanti delle istituzioni
Con la sentenza di ieri tramonta un teorema
Escono puliti come l'aria tre investigatori che hanno tentato in tutti i modi di arginare la violenza mafiosa che tra il maggio luglio del novantadue ha fatto saltare in aria
Con il tritolo prima il giudice Giovanni Falcone trucidato con la sua scorta sull'autostrada di capaci e cinquanta giorni dopo
Paolo Borsellino assassinato nel inferno di via D'Amelio
Per fermare quel fiume di sangue morì Subranni e di donne
Abbiamo persino un colloquio con Vito Ciancimino ex sindaco di Palermo legato a doppio filo ancor livornesi speravano di trovare una strada che consentisse loro di accerchiare la roccaforte dei boss di arrestare
Provenzano amico Vinti col ma intimo di Ciancimino e attraverso Provenzano
Catturare il capo dei capi Toto Rina
La manovra di uscita nel gennaio del novantatré gli investigatori del ROS individuano la villa dei boss lo del boss lo seguono fino alla Rotonda della circonvallazione di Palermo accerchiano la Citroën e gli stringono le manette ai polsi
Un'operazione da medaglia d'oro e invece da lì sono cominciati i guai
Succede che un magistrato coraggioso chiamiamolo così
Rispolvera un vecchio fascicolo denominato sistemi criminali un contenitore dove c'era tutto e nulla mafia servizi deviati massoneria quel magistrato si chiamava Antonio Ingroia
Era procuratore aggiunto di Palermo i piaceva muoversi tra i palazzi del potere per trovare trame oscure e arresti occulti
Registi occulti aveva inchiodato già Bruno Contrada già vice questore di Palermo agente del SISDE aveva pure crocifisso Dell'Utri messo già sotto accusa dal procuratore Gian Carlo Caselli nei primi anni novanta
Non gli sembra vero di costruire l'inchiesta del secolo quella che avrebbe fatto tremare i piani alti di palazzi romani quella che avrebbe reclutato giornali e giornalisti d'alto rango quella che gli avrebbe consentito di interrogare persino il capo dello Stato Giorgio Napolitano
Che avrebbe dato gloria e il prestigio davanti a mezzo mondo dall'America al Guatemala
Servivano almeno due attrezzi di scena ma l'intrepido Ingroia non ebbe esitazioni reclutò Massimo Ciancimino figlio di don Vito e lo promosse ai Cona
Nell'antimafia tra gli applausi baci di Salvatore Borsellino
Fratello del giudice assassinato in via D'Amelio
Il giovanotto aveva un problema voleva recuperare il malloppo nascosto dal padre e per concludere l'operazione aveva bisogno di ripulire il proprio nome la propria immagine Imbrogliera lì pronto per verbale verbalizzare mamma comanda il picciotto va Massimo Ciancimino diventò scrissero proprio così i chierici della procura un fiume in piena raccolto tutto quello che magistrati coraggiosi volevano sentirsi dire
Serviva solo un articolo del codice penale il trecentoventotto attentato agli organi dello Stato che prevedesse un processo in Corte d'Assise con la giuria popolare facile e nacque così
Il processo della trattativa
La giusta giuria
Popolare sì
Naturalmente c'era anche questo appello
Siamo nel due mila dodici Ingroia Ciancimino occorrono da un talkshow all'altro scrivono libri rilasciano interviste girano in lungo e in largo per l'Italia la loro popolarità non conosce confini Ciancimino crede di toccare il cielo con un dito
E si abbandona tutti gli azzardi per non farsi mancare nulla tiene ventitré candelotti il diritto al tritolo nel giardino di casa e confeziona anche carte false pur di calunniare i nemici del padre a cominciare da Gianni De Gennaro ex capo della polizia Ingroia invece tenta il colpo grosso nel due mila tredici alla vigilia dell'elezioni nazionali fonda un partito scende in politica con l'ambizione di diventare presidente del consiglio naufraga
In uno zero virgola non gli resta altra via se non quella di lasciare la magistratura e dedicarsi al mestiere di avvocato
Ma lascia in eredità l'inchiesta a un altro magistrato coraggioso
A meno di Matteo PM tenace ambizioso molto apprezzato da Beppe Grillo che proprio in quell'anno comincia col va fa la sua scalata al potere che si vada la celebrazione del processo che ormai scontato un il Gip Piergiorgio Morosini preso dal pensiero di conquistare un seggio al CSM
Non si lascia distrarre e firma rinvio a giudizio per cinque anni l'aula bunker del lo all'aula bunker dell'Ucciardone diventa il teatro delle varie scienze
Se Massimo Ciancimino ha una titubanza lo soccorre senza problemi Giovanni Brusca il boia di Capaci il boss che ha fatto sciogliere nell'acido un bambino di dodici anni
In che in cambio di inimmaginabili privilegi è diventato un pentito di professione
Abilissimo nel dire e non dire furbi Simone modulari ricordi secondo i tempi giusti e nel capire al volo che cosa serve magistrati per consolidare la boiata pazzesca
L'uomo di punta resta comunque Nino Di Matteo e il pm più popolari d'Italia oltre cento comuni hanno assegnato la cittadinanza onoraria
Dispone di un giornale la confraternita della trattativa che gli assegna sette titoli in prima pagina gode di ottima stampa non si perde una trasmissione televisiva pure le pietre capiscono che è destinato a una carriera folgorante
La sentenza di primo grado aprile del due mila diciotto diventa una sorta di referendum su di lui
I giudici popolari non si fanno certo mancare il loro appoggio e il presidente della corte Alfredo Montalto non può che confermare il venti per detto di condanna tutti colpevoli non solo il Bosso nel frattempo sono morti Riina e Provenzano
Ma anche gli ufficiali del ROS dodici anni amori e Subranni otto a Di Donno anche Dell'Utri condannato pure lui a dodici anni
Una macchina perfetta capace di stritolare chiunque i coraggiosi la procura non avevano però previsto un dettaglio uno degli imputati Calogero Mannino l'ex ministro democristiano
Accusato di avere dato origine con le sue Paure alla trattativa aveva scelto il rito abbreviato e di assoluzione l'assoluzione il suo processo era finito in Cassazione
E poi c'è sempre un giudice a Berlino la Suprema Corte nel confermare l'assoluzione di primo e secondo grado è arrivata a scrivere nella sentenza a novembre due mila venti dell'impalcatura concepita da Ingroia
Era semplicemente una montatura senza prove e senza riscontri ha sostenuto pure che i colloqui degli ufficiali del ROS con Vito Ciancimino non erano altro che normali tentativi investigativi finalizzati alla cattura di Riina
Provenzano e la cupola di Cosa Nostra giudizi difficili da cancellare una batosta difficile da assorbire siamo arrivati così alla sentenza d'appello
Quella letta
Dal presidente Pellino ieri si era da alcuni giorni era scattato il coro dei chierici i giornali di punta del giustizialismo avevano tentato le ultime pressioni agitando lo spettro dell'impunità
Si era mobilitato anche con uno strafalcione istituzionale il presidente della Commissione parlamentare antimafia
Nicola Morra la sentenza sarà un macigno aveva detto col tono di chi aveva forni fonti riservate ma alla corte aveva davanti la montagna della sentenza Mannino
E non sarebbe bastato di certo il parere accomodante dei giudici popolari per scavalcarla la soluzione la pressoché inevitabile
Non solo per i ufficiali del rosso ma anche per dell'Utri per dieci anni la nave ammiraglia della Procura di Palermo ha navigato nel mare untuoso dell'ipotesi di un terreno ma che non aveva né prove né movente
Ha dato onori e lustro ai magistrati che l'hanno portata avanti con tanto zelo con tanto fervore
In Matteo alla Direzione nazionale antimafia nel frattempo diventato un autorevole membro del Consiglio superiore della magistratura
Mentre Roberto Tartaglia il giovane pm che lo affiancato in aula è diventato vicecapo del Dap impotente dipartimento che gestisce il mondo delle carceri
C'ha guadagnato pure Brusca che nonostante avesse confessato oltre cento omicidi uno più orrendo dell'altro si gode già la sua libertà pensate
Dopo ogni dichiarazione compiacente gli assegnavano un permesso premio ne ha totalizzati ottantatré
Ma a parte gli imputati che hanno perso dieci anni di vita l'unico a pagare un prezzo è stato Massimo Ciancimino la calunnia a De Gennaro l'ha messo fuori gioco l'azzardo del tritolo nel giardino di casa lo ha trascinato
In via in galera così Giuseppe sottile sul foglio pagina uno pagina tre Luciano Capone ma sentire il professor Fiandaca
In media la gogna gli sciacalli della trattativa il caso trattativa dice e l'esemplificazione di una patologia del nostro sistema
Una vicenda giudiziaria che diventa uno storytelling multimediale fatto gli articoli di giornali e talk show liberi di magistrati a due mani di magistrati e giornalisti a quattro mani
Pièce teatrali film che ha acriticamente veicolato le tesi d'accusa questo dice uno dei più grandi penalisti italiani quello che firma il manuale diritto penale che si studia diciamo all'università
E aggiungerei i che oltre che pervadere insomma
Finire prendeva in per contrassegnare tutto tutto lo storytelling tutta la trattativa tutta la narrativa che che appunto si fa della della mafia negli ultimi decenni
E finita pure nelle scuole insomma finito pure in quella tanto auspicata ora di educazione civica in cui i ragazzi nelle medie
Sì finiscono appunto pure per raccontare certe fandonie
Alla fine si può dire che però i giudici non si sono fatti influenzare certamente ma questa narrazione avrà un effetto disorientante per i cittadini
Nessuno dei grandi giornali ha sollevato quanto meno un obiezioni critica l'accusa e ora come si spiega dopo dieci anni che si è trattato l'inchiesta sbagliata questa vicenda deve essere un'occasione di riflessione per tutti i protagonisti del circo mediatico giudiziario a partire dai media ma le si può obiettare che i media hanno semplicemente raccontato l'indagine dei magistrati ecco perché bisogna cambiare lo stile di fare informazione giudiziaria un pezzo fondamentale della riforma della giustizia sotto alcuni aspetti ancora più importante della riforma normativa Cartabia
Serve un riorientamento socioculturale dell'informazione perché evitare l'appoggio incondizionato all'indagine antimafia non significa indebolire la lotta alla mafia anzi dice esatto osserva il professor tra
Che è andata sulla sul foglio
Andiamo avanti diamo uno sguardo anche a qualcosa di diverso e quindi prendiamo prendiamo Repubblica
No però andiamo assegnare come abbiamo già letto perché son prontamente tanti gli articoli
Che abbiamo trovato insomma
Leggervi risulti è impossibile però qualcosa dobbiamo pur tentare Repubblica allora la sentenza e la zona grigia scrive scrive Carlo Bonino Bonini però intanto
Vi leggo almeno l'incipit dell'articolo di Salvo Palazzolo il presidente la Corte d'Assise d'Appello Angelo Pellino scandisce imparziale riforma della sentenza emessa dalla Corte d'Assise d'appello
E della cos'è Corte d'Assise di Palermo il venti aprile due mila diciotto assolve
Prima cita i nomi degli ex ufficiali del ROS dei Carabinieri Giuseppe De Donno Mario Mori e Antonio Subranni assolti perché il fatto non costituisce reato poi città l'ex senatore Marcello Dell'Utri anche lui assolto per non aver commesso il fatto e qui diciamo
Si dà questa impostazione pure diciamo riepilogando apparentemente oggettivamente i fatti la sentenza la zona grigia
Carlo Bonini sì farebbe un torto alla verità e all'intelligenza oltre che alla chiarezza del suo dispositivo perché fluttuazione non le conosciamo ancora
Se la sentenza della Corte di Assise di appello di Palermo venisse letta come un Rubicone della storia della mafia in questo fine
Pagina tre
In grado di riscrivere la catena degli eventi accaduti a partire dal novantadue proseguiti nel novantatré di trasformare il bianco in nero e viceversa la decisione infatti al netto della restituzione dell'onore agli imputati assolti dettaglio
Di consegna al paese il colore è più esatto che dalle origini segna ogni sorta siciliana ogni storia siciliana dove ENI incrocino politica apparati uomini d'onore
E quel colore ed è e ed è sempre stato il grigio come Giovanni Falcone insegnava e prima di lui Leonardo Sciascia dove dunque
è il contesto diventare decisivo nel suggerire letture anche di diametralmente opposto insomma non so i magistrati che
Che sono entrati in confusione Cannavò fatto degli errori la storia siciliana che è grigia per eccellenza come se le altre storie per fossero bianche nere
Da questo punto di vista la sentenza di appello di Palermo è insieme alla bocciatura di un'ipotesi accusatoria la censura del metodo di quel che processo ha istruito
Dalla suo padre Allen delle origini il pm Antonio Ingroia all'architetto del suo impianto finale Nino Di Matteo oggi consigliere del CSM
Diventando prigioniero di un'univoca lettura del contesto è a posteriori la conferma della felice intuizione di due dei più brillanti studiosi italiani del fenomeno mafioso il giurista siciliano che abbiamo appena letto Giovanni Fiandaca
E lo storico Salvatore Lupo che sette anni fa
Con una questo libero edito da Laterza nel due mila quattordici la mafia non ha vinto
Dei fatti accaduti tra il novantadue novantatré a Palermo e riassunti nella locuzione trattativa Stato-mafia ebbero a dire che è un'ala di giustizia era troppo piccola perché quei fatti di potessero essere giudicati nel fulminante il giudizio di Fiandaca il lupo era il richiamo alla complessità del contesto siciliano la sua dimensione compiutamente psicologicamente labirintica e dunque l'urgenza di non abbandonarsi all'Ayub disse di voler costringere una pagina drammatica della storia di questo Paese nelle sue responsabilità non necessariamente penali della nascita stessa di Forza Italia nel ruolo avuto dal siciliano Marcello Dell'Utri
Nel perimetro angusto di un processo che avrebbe spinto come regolarmente accaduto la magistratura gli intellettuali la politica il giornalismo di questo Paese a dividersi in una guerra civile
Senza quartiere tra i sostenitori della teoria dell'antistato quello filone pronto a trattare stringere un patto con gli stragisti di fatto consegnare la morte
Paolo Borsellino a quelli della denuncia dello strabismo della via giudiziaria la scrittura
Della storia
è questo il banco che sin qui in attesa della pronuncia di questa vicenda darà la Cassazione ha reso possibile confondere o se preferite leggere per tredici anni tanto
Son durante le indagini questo processo effigi cui questo processo finì una spregiudicata insieme disperata operazione dei carabinieri quale la sentenza di appello ritiene sia stata quella condotta dal rossa agganciarsi se c'è scritto proprio così effettivamente nel dispositivo agganciando quali confidenti uomini nelle mani delle cosche come Ciancimino e Cina con tratti trattativa che è uno Stato in ginocchio avrebbe intavolato con Bernardo Provenzano e Totò Riina per una tregua nell'attacco che Cosa Nostra aveva portato alle fondamenta dello Stato prima con l'omicidio di Salvo Lima
Marzo novantadue quindi con la strage di Capaci quella di via D'Amelio e le bombe di Milano Firenze Roma
è una poi si riparte con Fiammetta Borsellino figlia di Paolo ha detto ieri all'agenzia di stampa Adnkronos dopo la sentenza io non ho mai assolto gli ufficiali dei carabinieri ma ho avuto sempre molti dubbi che oggi sono stati confermati con ritenuto scorretto
Pompare immediatamente mai mediaticamente un processo prima che giungesse al suo esito un comportamento ma mio padre non avrebbe mai approvato
Chissà se Repubblica si ritiene tra i giornali che hanno pompato quel processo o mediatico visto che appunto parte dalle dalla visione appunto di Fiandaca e il lupo poi arriva a queste parole di Fiammetta Borsellino forse che a comparire è stato soltanto un giornale come il fatto quotidiano chissà
Insomma non non vediamo grande grandi spunti per autocritiche l'articolo è lungo tutto tutta pagina atterrei
E la conclusione questa di Carlo Bonini sarebbe liberatorio poter pensare che la sentenza palermitana di ieri fosse l'occasione non per un rompete le righe ma per tutti tutti a casa per un de profundis o peggio un redde rationem con la storia dell'antimafia di questi trent'anni
Ma per un armistizio civile leale del paese per una riflessione sincera e trasparente della magistratura che sia permessi sì che si apre messa di una dichiarata volontà di scrivere la storia quella con la s maiuscola di quegli anni di farlo come invitavano Fiandaca il lupo nei luoghi nei modi e con la complessità che merita purtroppo non bisogna essere profeti per essere certi che non accadrà ecco almeno su questo siamo d'accordo
A dispetto in disprezzo di quei brandelli di verità storica che pure ancora manca e poiché potrebbero ancora essere afferrati è di una memoria che pare essere costruita come precondizione che i processi non si a Nordania
E la storia ammenda scritta solo dai processi quale che ne sia l'esito centrale sulla conclusione possiamo fare siglare questo questo armistizio
Non sulle insomma non sulla parte iniziale della nell'articolo andiamo andiamo avanti Mammano
Andiamo a leggere potuto prendiamola stampato Marcello Sorgi parte dalla prima pagina poi arriva a pagina trentacinque giustizia tour tuo sai vite rovinate
Nell'Italia degli anni Novanta secondo le accuse del premier di sette governi della Prima Repubblica Andreotti era il vero capo della mafia
Il ministro siciliano il leader locale della DC Mannino era il negoziatore di un accordo con chi fosse questo è quello che ci hanno raccontato anche quando quando noi andavamo a scuola insomma
O almeno quello che ci raccontavano dico allora le forze educazione civica o almeno presente ma
Checché se ne pensi oggi però nel TV quello ci raccontavano giustizia tortuosa vite rovinate andiamo a pagina trentacinque
E dunque Mannino negoziatore di un accordo con il boss che prevedeva l'allentamento del regime del carcere duro e numerosi altri benefici per mafiosi in prigione in cambio dell'impegno
A sospendere le stragi come quelle in cui avevano perso la vita i giudici Falcone con la moglie a Borsellino ai componenti delle loro scorte il fondatore e organizzatore di Forza Italia a Dell'Utri palermitano
Era l'ambasciatore di Berlusconi del gruppo di comando del centrodestra nel negoziato proseguito da una ripubblica l'altra con i mammasantissima Riina e Provenzano che lo continuavano anche nelle loro dalle loro celle
Gli ufficiali dei carabinieri Mori Subranni Di Donno del gruppo specializzato rossa erano gli uomini di mano
Che sapevano come si fanno certe cose cancellando le tracce
A questa pesante ricostruzione attentato i poteri dello Stato che aveva contribuito a rovinare la reputazione già lesa da Tangentopoli di un paese a una classe dirigente
Non certo senza difetti ma pure senza le qualità per entrare in una specie di parodia dei film di zero zero sette ha posto fine ieri la sentenza della Corte d'Assise d'appello di Palermo che ha mandato tutti assolti
Tolti Andreotti scomparso nel due mila tredici poco dopo essere stato assolto in parte prescritto Mannino a cui già con rito abbreviato era stato restituito l'onore precisando che era entrato nel mirino dei killer di Cosa Nostra per il suo impegno antimafia
E Dell'Utri condannato un altro processo tutti gli altri imputati hanno potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo
Dopo più di vent'anni di indagini oltre dieci nei gradi di giudizio ma resta ancora la cassazione le accuse le condanne contenute in una sentenza di Berna cinque mila duecento pagine non hanno retto
Adesso le parole trattativa Stato-mafia non dovrebbero più essere ripetute perché hanno perso di senso e questo non perché i carabinieri non fossero andati varie volte a parlare con l'ex sindaco di Palermo Ciancimino corleonese per questo in buoni rapporti
Con l'organizzazione stragista guidata da Totò Riina u curtu
E Bernardo Provenzano morti in carcere da Riga sto l'anima perché lo facevano per cercare informazioni sulla di tanti più pericolosi e fu grazie a quei colloqui
Se due super capipartito capimafia furono trovati arrestati l'ipotesi che morì i suoi collaboratori si muovessero
Però ordine preciso del capo del governo di ministri o di capi partito notazione dell'accordo inconfessabile tra Stato e mafia non è stata dimostrata perfino il papello un foglietto sul quale il boss avrebbero annotato gli ordini che lo Stato doveva eseguire a partire appunto dalla revisione del quarantuno bis si è rivelato un falso una contraffazione viene da dire meglio così una giustizia che è in grado di contraddirsi e rimediare su errori malgrado tutto funziona
Un politico un politico non necessariamente uno stinco di santo e così un ufficiale dei carabinieri specie se impegnato in missioni riservate
Ma far passare un pezzo di classe dirigente
E gli apparati dello Stato per giunta ormai in pensione come un gruppo di componenti della Commissione di Cosa Nostra non vuol dire solo rovinargli la vecchiaia significa perdere di vista le ragioni vere per le quali il giudizio politico sulle loro responsabilità ormai storiche
Deve sempre cercare di essere severo e approfondito senza accontentarsi di scorciatoie poco credibili come quella della trattativa tra Stato e mafia così il il giornale di Massimo Giannini con l'articolo
Di Marcello Sorgi questo La Stampa andiamo a vedere anche gli altri quotidiani dicevamo il dubbio
Aveva anche se non ce l'abbiamo sul tavolo cerchiamo di recuperare la l'articolo che troviamo nella pagina con Damiano Aliprandi che parte dalla prima pagina
E e poi anche nella pagina a sette ieri la Corte d'appello di Palermo ha demolito definitivamente la sentenza erano servitori dello Stato e non amici dei mafiosi
Mario Mori sta subendo una grave ingiustizia come fu con il caso Tortora allora ha detto Massimo Bordin durante il convegno del partito radicale l'ultimo perché dopo pochi giorni è morto lasciando un vuoto incolmabile e ovviamente ha avuto ragione
La Corte d'Assise d'appello di Palermo assolto al processo sulla cosiddetta trattativa sta molto Stato-mafia gli ex ufficiali Del Rosso Mario Mori Antonio Subranni e Giuseppe De Donno assolto anche l'ex senatore
Marcello Dell'Utri questo
è un articolo poi
Di Aliprandi poi nelle pagine io interne anche la pagina sette con liberò invece vediamo almeno nei titoli poi andiamo avanti
Filippo Facci smascherata la bufala di Berlusconi mafioso e Alessandro Sallusti una faida tra toghe contro la democrazia non ci fu nessuna trattativa
Se mai la mafia fatto credere il contrario per vendicarsi con lo Stato e con tre governi compreso il primo Berlusconi che non ne vollero sapere di allentare la morsa investigativa e giudiziaria sulle cosche è questo il senso della clamorosa sentenza della Corte di appello di Palermo
Che mette fine a quasi dieci anni di veleni parliamo di procuratori importanti da Antonio Ingroia Nino Di Matteo attuale membro del CSM ancora più in sintesi non l'arma dei carabinieri non Silvio Berlusconi
Quindi meno Dell'Utri hanno mai avuto a che fare con la mafia ora c'è da chiedersi perché tre mafiosi e uomini di Stato la magistratura aveva creduto ai primi
E permesso di infangare i secondi perché illustri colleghi capofila Marco Travaglio anche di importanti quotidiani
Siamo stati al gioco inquinando la democrazia oltre ogni limite la vera storia di questa inchiesta di questo processo non è quella raccontata dalle carte che ancora tutta da scrivere la storia di un braccio di ferro
Fra fazioni di magistrati che per ambizioni personali orientamenti politici hanno scatenato una feroce guerra
Dentro gli apparati dello Stato sanno anche documenti da subito passi falsi il famoso papello
Senza risparmiare neppure il Quirinale regnante Napolitano una guerra sporca insomma perché ieri è stato stabilito che i fatti non sussistono non costituiscono reato siamo quindi di fronte a una bufala a un falso storico montato usato per fini di potere
Dentro la magistratura e per fini politici da molti mezzi di informazione con un enorme danno alla credibilità del Paese
Ha una precisa parte politica Forza Italia tanti uomini in primis Dell'Utri le cui carriere e vite sono state massacrate senza alcuna ragione sarà banale retorico dirlo ma lo diciamo chi pagherà per questo scempio
Questo appunto lì questo sia Alessandro Sallusti sul libero poi citiamo il giornale von Nicola opporrò e poi andiamo a vedere anche
Naturalmente il convitato di pietra
Allora
Nicola Porro Ranucci collega diciamo a questa sentenza la riforma Cartabia dice una sentenza che vale più di una riforma diventa occasione appunto per criticare la riforma Cartabia che sarebbe poco insomma efficace comunque una costruzione favolosa financo l'arresto di Riina da parte di uno degli imputati ieri assolto come il generale Mori è stato considerato dall'accusa come una prova della trattativa verrebbe da dire così vale tutto
Se non fosse che di mezzo è passata la vita di decine di persone che per vent'anni hanno sofferto la più in forma infamante delle
Delle accuse
Questa clamorosa assoluzione si intreccia con la recente riforma della giustizia spacciata come epocale
Essa tra l'altro prevede che per celebrare un processo non sia sufficiente avere elementi per sostenere l'accusa il PM dovrebbe richiedere l'archiviazione quando gli elementi acquisiti nelle indagini non consente una ragionevole previsione di condanna in sostanza dice Porro
Un po'ingenuo chi ritiene se non appunto la stesso ministro Cartabia ma insomma il legislatore che poi naturalmente è stato frutto di un compromesso quella quella riforma che questo effettivamente avverrà Paolo Guzzanti da Ingroia Travaglio ecco i veri sconfitti
E poi le reazioni politiche con Laura Cesaretti spiazzati il Pd e forcaioli andiamo a vedere Cesaretti a pagina sette
A a fare anche delle disciplini commenti schiaffoni umanitari letta disorientato leggerò le motivazioni la soluzione spiazza i colpevolisti l'imbarazzo del Movimento cinque Stelle non commentiamo
Per quanto riguarda invece il fatto quotidiano andiamo a prendere andiamo a vedere il gran resetta
Che non è il titolo vero è il titolo che D'Ovidio al
Anna legge del dipende l'editoriale del direttore travaglio per la serie la sai l'ultima la sentenza d'appello
Sulla trattativa Stato-mafia conferma integralmente i fatti ma condanna solo la mafia e assolve lo stato e così afferma un principio che sarebbe perfetto la per l'avanspettacolo un po'meno per il diritto penale trattare con lo Stato R. alte reato
Trattare con la mafia non è reato e il problema non è che perché la prima parte dell'affermazione non va bene
Quello non era trattare con lo Stato Stonewall a trattare con lo Stato insomma
Non era esattamente una trattativa per quanto riguarda invece la trattativa dello Stato con la mafia quella non c'è stata
Sarà vicente avvincente tra tre mesi leggere le motivazioni della Corte d'Assise d'appello di Palermo continua il direttore del fatto quotidiano ma non lo sarebbe ancor di più poter assistere alla loro stesura cioè vedere i giudici che mettono nero su bianco questa trattativa Asif me asimmetrica con la legge del dipende reato solo per i mafiosi da un lato del tavolo e non per i carabinieri politici dall'altro più che una trattativa una commedia anzi un'altra una tragedia degli equivoci
A me sembra lampante diciamo della vizio che c'è in questo ragionamento però insomma io continua a leggere non posso
Più di altre più di tanto commentarlo ricapitoliamo il boss Bagarella qui a questo punto va tutta la nostra solidarietà a si becca ventisette anni di galera per aver minacciato a suon di bombe insieme a Riina e Provenzano un prematuramente scomparsi
I governi Amato e Ciampi e per aver tentato di minacciare pure il governo Berlusconi il medico è questa la chiama trattativa va be il medico mafioso in Cina qui a questo punto va la nostra solidarietà si spetta a dodici anni per il suo ruolo di tramite postino dei pizzini e dei capelli
Chi si scambiava se le scambiavano Vito Ciancimino imbeccato dai carabinieri del ROS Subranni Mori e De Donno e il duo Riina Provenzano ma i carabinieri del ROS Subranni Mori e De Donno
Che dopo l'assassinio di Salvo Lima e soprattutto dopo Capaci commissionarono il mafioso Ciancimino la trattativa con Cosa Nostra per salvare la pelle
A politici collusi che rischiano la pelle per non aver mantenuto gli impegni sull'insabbiamento del maxiprocesso vengono assolti perché il fatto non costituisce reato quindi il fatto cioè non tanto la trattativa quando quanto la sottostante minaccia a corpo politico dello stato attivato a suon di stragi e veicolata dai governi Amato Ciampi dal trio del rosso sussiste come però quando trasmettevano le minacce mafiosa per mettere in ginocchio
I governi con l'unico effetto di rafforzare Cosa Nostra di scatenare altre stragi partire da quelli di via D'Amelio i tre ufficiali dei carabinieri non commettevano reato perché lo scopriremo dalle motivazioni probabilmente mancava il dolore intenzionalità
Lo facevano a loro insaputa ha ecco questo uno dei dei freni né diciamo negli ultimi anni
Insaputa pensavano di agire a fin di bene erano sopra pensiero non capivano niente sia come sia la lotta alla mafia era in buone mani parliamo dello stesso rosso che nel novantadue
Non perquisire il covo di Riina lasciando setacciare mafiosi favorendo Cosa Nostra ma furono assolti perché mancava il dolore quell'articolo
Stranamente continua a pagina ventiquattro perché tutto si può accusare il direttore travalica fa negli esseri con il suo su conciso sono i suoi editoriali invece fa dobbiamo andare Nanni nell'ultima pagina
Nel novantatré non arrestarlo Nitto Santapaola Terme di Vigliatore missina e novantacinque non catturarlo Provenzano che il pentito Ilardo gli aveva consegnato con un casolare di Mezzoiuso favorendo Cosa Nostra ma furono assolti perché mancava il nolo
Dei fulmini di guerra nel novantaquattro lo scenario cambia Cosa Nostra sospende l'ultima strage quella fallita il ventitré gennaio lo Stadio Olimpico di Roma tre giorni dopo Berlusconi annuncia la sua discesa in campo poi vince
Le lezioni grazie ai voti di mafia e 'ndrangheta Bagarella e Brusca mandano Vittorio Mangano a trovare il suo vecchio capo Dell'Utri nella sua villa di Como
Per ricordargli ciò che deve fare il governo dell'amico si io che infatti il tredici luglio in fila tre norme pro mafia nel decreto Biondi anche questo episodio sembra confermato dal dispositivo della sentenza è tutto scritto
La potete ascoltare attraverso Radio Radicale attraversati ascolta poco prima delle sei del pomeriggio di ieri quel dispositivo è come tutti i dispositivi delle sentenze diciamo abbastanza laconico per quanto nella sulla prima pagina di Repubblica si facevano notare appunto dei delle delle cose ma insomma tutt'tutto questo come insomma è come leggere i fondi del caffè insomma
Lascia il tempo che che trova anche questo episodio sembra confermato dal dispositivo della sentenza infatti Bagarella e Brusca sono ritenuti colpevoli anche di quella minaccia al governo prima minaccia però non più consumata ma soltanto tentata
Così anche dell'utile può essere assolto per non aver commesso il fatto cioè per non aver trasmesso abbina minaccia di Bagarella portava mandano evidentemente la corte non ritiene sufficienti le prove che ebbi fosse stato avvertito dal suo compare
Ma è stato assolto per non aver commesso il fatto
O perché il fatto non sussisteva ecco insomma fa sì complicata la situazione andiamo a prendere assolto per non aver commesso il per non aver commesso il fatto
Occhetto giusto
Allora
Così anche nel può essere alto assolto Dell'Utri per non aver commesso il fatto cioè per non aver trasmesso a b la minaccia di Bagarella e ci portano a almeno lentamente la corte ne non ritiene sufficienti le prove che mi fosse stato avvertito dal suo compare si sa che Marcello Silvio nasconde sempre tutto
Mando Mangano lo avvisa che senza leggi pro Mafai alle stragi ricominciano in cosa fa si tiene tutto persino va be in attesa di leggere le motivazioni conclude il direttore
Torna alla mente lo sfogo di Rina con un agente della penitenziaria nel due mila tredici io non cercavo nessuno erano loro che cercavano me per una volta la vita diceva la verità fu lo Stato tramite rosso ad avviare la trattativa
E anche questa sentenza lo conferma tutti i negazionisti vengono sbugiardato le parole di Massimo Ciancimino Brusca e decine di pentiti sono confermate
E vi fa i veri bugiardi sono le centinaia di uomini dello Stato che prima hanno taciuto e poi negato tutto a saperlo prima che la trattativa Stato-mafia o il reato solo per l'Amati avremmo un vero confessato anche loro con un bell'Ember
Bastava aver letto Sciascia lo Stato non può processare se stesso quando gli scappa di processarlo sì presto o tardi
Si assolve così sa assolve pure direttore del fatto Quotidiano questo il suo editoriale oggi
Possiamo fermarci qui si dobbiamo fermarci qui naturalmente nei prossimi giorni avremmo qualcosa al
Proclamiamo qualche citazione invece radicale prendiamo sul carcere oggi la pagina di Nessuno tocchi Caino che trovate sul Riformista stavolta la pagina dieci
Amore diritti in carcere storie di ordinaria negazione scrive Rita Bernardini solo dopo il mio interessamento è caduta l'ottusità burocratica che impediva un bambino autistico l'incontro con il Papa detenuto
Checché ne dicano le leggi le prigioni sono impenetrabili per gli affetti
E poi Pasquale ammenda con Rocco torna la forca regime zittisce gli abolizionisti
Nel mille ottocentonovanta Zanardelli era riuscito a farla cancellare per i reati comuni dopo i falliti attentati a Mussolini il tema torna in discussione la seconda puntata della storia della pena capitale
In Italia citiamo anche Giulia Merlo sulla domani sugli innocenti in carcere in Calabria
E sempre sul sullo stesso tema anche se non non credo che ci sia una citazione dell'attività politica radicale ma un articolo da leggere
Sulla sulla invece sull'
Ancora sul Riformista non sul dubbio andiamo ritornare al nostro smartphone per leggervi un articolo che riguarda invece la la vicenda Bucci e Carminati perché siamo tanto pessimisti sul fatto che la trattativa Stato-mafia non scomparirà
Dalla dai racconti dei giornali e Cuper non usare i cui qui termini storytelling eccetera dal dal racconto che ci fanno della della realtà
I giornali perché ieri si parlava appunto di mafia capitale che andava a firmare i referendum sulla giustizia peraltro non fatto accaduto qualche giorno fa forse Repubblica se n'è accorta in
Forse il Corriere che Corriere che raccontava questa vicenda se n'è accorta un po'in ritardo in ogni caso oggi ci torna il dubbio sdegno per Buzzi e Carminati che vanno firmare i referendum del Riformista
Ignorando appunto che è un loro diritto è possibile per loro appunto non c'è nessuna limitazione per coloro che sono
Appunto oggetto di procedimenti poter andare a firmare i diritti civili insomma non mancano sospesi in questo caso a meno che appunto non ci sia una condanna definitiva e ce lo ricorda il dubbio purtroppo l'articolo non è facile riaprirlo in questo momento sul Riformista a pagina tre
Citiamo a
Il congresso di area che
Si tiene
In questi giorni a Cagliari da oggi a Cagliari il congresso di Area ci sarà alli una sessione dei lavori dedicate referendum sulla giustizia promossi dalla lega e dal partito radicale
Dunque anche nei magistrati dobbiamo riflettere su questo su referendum non siamo pregiudizialmente contrari ma si tratta di temi molto tecnici e delicati che richiedono necessariamente un dibattito in parlamento
Questo sui referendum sulla giustizia e invece su quanto per come per quanto riguarda il referendum sulla cannabis ne abbiamo letto ieri
A questo articolo di Marco Perduca che presiede il comitato che ha promosso il Fortunato referendum sulla cannabis legale
Critico rispetto al partito radicale che non si è impegnato né per l'eutanasia anni per la cannabis salvo poi i vedere nelle nostre piazze
Nei banchetti dove si poteva firmare per l'uno e per l'altro
Ma insomma non per la cannabis perché lì è prevista la firma digitale come ben sapete bene proprio in questo caso il dubbio oggi pubblica un articolo che pure in questo caso non è facile ritrovare ecco di Valentina Stella che appunto sì cercando una risposta nel nel Partito radicale a questa lettera che diciamo lo diciamo chiaramente benvenuta abbiamo siamo abituati a leggere ormai
Soltanto di pezzi di ciabatte come è successo per dalla lega come è successo per il Movimento cinque Stelle come è successo per il povero candidato di centrodestra a Milano che vengono praticamente resi pubblici sui giornali come elemento diciamo di dialettica politica di di di i giornali direbbero di polemica ma la la politica fatta
Di cosa è fatta se non è fatta di di dialettica insomma invece qui c'era una lettera che chiaramente poneva una questione la diaspora radicale finisce a insulti in pubblica piazza queste il titolo ma insomma insulti pubblica piazza ben vengano meglio quelli che LLC fatta diffuse
Perduca dell'associazione Coscioni scrive un articolo contro turco segretario del partito che fu
E di Pannella scrive Valentina a Stella parla anche dell'imbarazzo del avremmo avuto leggendo quell'articolo non c'è nessun imbarazzo per la verità qui siamo abituati acquisterà questa dialettica soltanto chi ritiene che Marco Pannella fosse un leader religioso può pensare che
Non ci fossero questi dibattiti anche quando Pannella era vivo ed è l'anima della nella politica ma insomma
Ad ogni modo
L'impegno insomma del partito radicale per un referendum
Scrive Valentina Stella ricordando io chiedo scusa purtroppo non è facile leggerlo consigli
Sulla cannabis l'invito non sarebbe arrivato questa una delle fonti che parla con Valentina Stella che racconta appunto come sono andate alle vicende
E allora andiamo a vedere allora
Turco non vuole parlare noi abbiamo provato un po'a ricostruire grazie a qualcuno che però vuole restare anonimo come sono andati i fatti dal punto di vista di via di
Torre Argentina ma non è stata impresa facile sul referendum terrà sia non appena arrivata la richiesta di aderire turco ha inviato una mela tutti i membri del consiglio generale
Non dico nulla sul fatto che si voglia imbastire in settantacinque era una campagna referendaria per il resto ritengo che le scarse energie del partito non ci consentano di distrarci dalle nostre attività è un'adesione meramente formale svuoterebbe
Di significato la stessa tensione
Questa comunicazione non avrebbe trovato alcuna obiezione tra i dirigenti del partito sulla cannabis l'invito non sarebbe arrivato
Ad ogni modo che ci fosse sul tavolo la possibilità di un impegno congiunto lega partito radicale per un referendum sulla giustizia e notizia ci dicono di febbraio
Ben prima di quello lanciato sull'eutanasia insomma una delle critiche che veniva poste
Dall'organizzatore del Comit nel comitato appunto dall'animatore del comitato per la cannabis legale e anche impegnato sul fronte sulle dell'eutanasia e che
Il partito radicale prima aveva detto insomma ci settantacinque come si fa a organizzare una campagna referendaria e poi dopo aveva lanciato a una una sua realtà la stavano preparando da da molto tempo ben poi c'è stato appunto
L'accordo con con la lega ma insomma era una nella loro mente da da tempo ad ogni modo
Potremmo stare qui ore ed ore immaginando un ping pong a colpi di memoria tra Perduca e Turco arrivando fino al due mila tredici quando a boicottare il referendum sulla giustizia lanciati dal Partito Radicale sarebbero stati quelli che ora si lamentano per la mancata adesione di turco corsi e ricorsi storici e personale in cui è difficile barcamenarsi da cui si rischia di uscire bastonati a tentare di Viano darle interpretarli
Sta di fatto che questo possa interessa poco elettori che la per censo percepiscono più come una lite condominiale quando come ci riferiscono coloro che stanno raccogliendo le firme per tutti i referendum giustiziata non sia cannabis dovremmo solo essere contenti
E tutte le iniziative stanno andando alla grande e infatti quello che abbiamo notato che la base dei vari comitati eccetto quello per i referendum cannabis lanciato solo on line ma con promotori simile a quello sull'eutanasia
Ha organizzato tavoli comuni con le bandiere di tutti i soggetti dell'ex galassia radicale li abbiamo visti queste stante i numerosi in tante città italiane i volti dei militanti dei membri dei comitati promotori Maria brucare le Marco Costantini adesso Alessandro Gerardi Simona Giannetti Francesca Mambro tutti insieme preoccupati di
E occupati a raggiungere gli obiettivi invece di perdersi in futili
Polemiche stesso concetto ribadito anche qualche giorno fa dalla tesoriera del partito era in testa che rispondendo ad un altro articolo dello stesso tenore di quello di Perduca
A firma dell'ex Iena Luca Bizzarri sul foglio dal titolo fumarsi un referendum quell'appunto che agitava la sua tessera avendo scoperto che i genitori litigano non vanno anch'
Non vanno sempre d'accordo io ho firmato da una sia legale firmerò anche quello sulla cannabis dice intenta essa se fosse stato attento no diceva bizzarri ho firmato tra sia legale firma anche quello sulla cannabis postata attento
Ti saresti accorto che sono stati fatti decine di tavoli congiunti giustizia eutanasia in ultimo nessuno ha chiesto al partito radicale di essere tra i promotori saltare sui carri veloci per di più in assenza di un invito azione Emilia rogante oltre che
Pericolosa questa è l'articolo che trovate sul dubbio oggi di Valentina Mastella
Chi poi all'ente a proposito di beghe Dialettica ogiva così cambiamo per un momento argomenta sulla
Sulla stampa cioè Mattia Feltri che si stupisce insomma un po'di di di di quello che fa fa che quello che fa Mario Borghi per il cuoio e non papa Francesco
Dice immagino siano numerose le ragioni per qui cattolici
Anche quali sono stato iscritto a mia insaputa diminuiscono continuamente in Italia e nel mondo in particolare i praticanti ma il sospetto che se il Papa Forche Bergoglio il suo segretario di Stato Pietro Parolin intrattengono dispute del calibro di quelle tra Virginia Raggi e Roberta Lombardi una ragione in più si aggiunga per i bandi all'oscuro qualche giorno fa il Pontefice ha raccontato urbi et orbi le speranze coltivate in ma dicano di un suo decesso seguito di un intervento chirurgico
Stavano già apparecchiando il Conclave ha detto dopo un paio di giorni di imbarazzo parolina replicato col minimo dello sforzo al massimo del rendimento non mi risulta
Niente trascurabile quanto la verità perlomeno in questo caso le trame porporato e godono di una letteratura di una mitologia sprofondata nei millenni nessuno sarà trasse colato nell'immaginare i cardinali che cominciano a distribuirsi definisce e insomma questo parla Bergoglio mentre Francesco primo e sua Santità lo strumento del volevi divino e di certe umani Piccinelli e non si occupa pubblicamente almeno e non per ipocrisia ma per rimanere la la misericordioso
Dimensione del sacro altrimenti va a finire che non si notano più la differenza con un pur rispettabilissimo
Fedez Adriano Sofri sul Foglio a pagina due invece ricorda che Dante mette all'inferno nella bolgia dei simonia C tre papi
Papà Nicolò terzo scambia Dante per Bonifacio ottavo che in realtà è nata nel mille trecento era ancora vivo sarebbe vissuto almeno altri tre anni
Accusandolo di aver disonorato la Chiesa insomma sono storie lunghe siamo arrivati appunto Amboni fascio ottavo al vincolo terzo
Ritorniamo però il presente la cannabis manca il pollame suini or Times è un bellissimo articolo che oggi in edicola con internazionale così ci ricordiamo anche di per ricordare i settimanali internazionale a questo
Articolo ogni Hortense la politica sulle droghe come cambia fare la pace con le droghe dopo decenni di inutile e costosa guerra le sostanze stupefacenti gli Stati Uniti sembrano decisi a cambiare
Strategia in Italia all'Associazione Luca Coscioni con il referendum sulla legalizzazione sulla cannabis a l'aggiunta che trovate
Con una nota appunto a margine che riguarda il nostro paese internazionale pagina sessantasei Marco Cappato ospite stasera su nove di Peter Gomez anni parlerà ce lo ricorda telecomando del Corriere
Il manifesto invece nelle pagine uno quindici con invece come procede nel due mila ventuno la battaglia per
Attuare effettivamente la legge in vigore sulla aborto of cambiarla perché se non funziona e dunque Giulia Crivelli in particolare lo racconta nella fase finale diciamo quindici del quotidiano comunista
E andiamo a vedere
Andiamo a vedere aborto le donne tra disinformazione informazione referendum a San Marino Giulia Crivelli inibitoria
L'office abbiamo lanciato la scorsa primavera la campagna libera di abortire conosce che la libertà di scelta delle donne passa soprattutto attraverso la possibilità di avere maggior numero d'informazione disposizioni
Due recenti appuntamenti ce lo confermano da una parte nella Repubblica di San Marino si voterà domenica un referendum
Che grazie alla mobilitazione dell'unione delle donne sammarinesi mira depenalizzare l'aborto ancora illegale in qualunque circostanza Happy e punito fino a sei mesi di carcere appuntamenti referendari come questo
Richiedono informazioni laiche puntuali scevre da qualsiasi ingerenza in ideologica
Che possano imitare la salute delle donne dall'altra in Italia è stata appena pubblicata la relazione l'attuazione alla legge centonovantaquattro anche quest'anno con largo ritardo complicando quindi lavoro di monitoraggio qui la questione della dell'informazione e lo sapete dirimente
Dunque pagina quindici con crine lini e l'office
Ancora sul Riformista la battaglia di Riccardo Maggi in particolare oggetto di una sua interrogazione parlamentare era la situazione dei profughi al confine al nord Italia dunque non nel non in mare e sulla riammissione in in Slovenia questo riformista a pagina due
E mi e mi pare che su per quanto riguarda le segnalazioni radicali abbiamo detto tutto adesso veniamo nell'ultima parte mi della nostra rassegna stampa al tema che apre i quotidiani quotidiani principali dunque Draghi all'assemblea di Confindustria il discorso di grandi lo pubblica Roberto Napoletano il congresso fondativo è un'idea invece che e non è difficile immaginarlo a arriva da Repubblica con l'articolo che adesso andiamo a leggervi
Firmato da Francesco Augello dunque
Il fantasma del conflitto sociale e il titolo se ci fosse il partito di Draghi questo sarebbe il suo congresso fondativo questi mille duecento industriali in grisaglia che si spellano le mani ogni suo passaggio i suoi delegati il partito del PIL ma l'interessato sembra quasi imbarazzato di tanto incondizionato entusiasmo
E poi l'articolo prosegue
Nella pagina
Sette
Interessato sembra quasi imbarazzato come se soffrisse arrestare schiacciato soltanto su una parte e non è un caso allora se poche ore dopo il tripudio all'assemblea di Confindustria Palazzo Chigi fa sapere che lunedì prossimo il Presidente del Consiglio riceverà ufficialmente i segretari di CGIL CISL e UIL
Un incontro allargato il pubblico perché gli faccia a faccia riservati nelle ultime settimane
Draghi ne ha avuti con tutti i leader delle tre confederazioni intento è chiaro mantenere la pace sociale nel Paese in un momento delicato con i prezzi delle materie prime ed energia che schizzano verso l'alto interi settori industriali che rischiano di entrare in forte sofferenza
Ieri Draghi parlava di un giocattolo che sarà rotto dopo i primi decenni e dopo la nostra a Repubblica in cui c'era stata una crescita poi un amico gli aveva straniera viene chiesto come si Kevin
Il giocattolo si è rotto la risposta dei tagli era stata le relazioni industriali si erano rotti
Raccontano che Draghi sia rimasto colpito dal corteo che pochi giorni fa ha sfilato per le strade di Firenze con migliaia di lavoratori
Dietro gli striscioni dei licenziati della GK NT Alitalia di Whirlpool così come abbia notato con soddisfazione le parole di Maurizio Landini su una possibile ricostruzione dell'unità sindacale
E chissà se è vero quello che confida un ministro che parla di frequente con Draghi che ieri ha partecipato all'assemblea degli imprenditori
Ovvero che quell'appello del presidente di Confindustria Bonomi ha un nuovo patto sociale tra impresa e sindacati sia stato preventivamente concordato e suggerito dallo stesso premier il quale quando è toccato il suo turno sul podio lo ha rilanciato e fatto proprio il capo del governo sa bene quanto sia fragile la ripresa ed esposta a rischi geopolitici non controllabili per questo serve a puntellare il più possibile il fronte interno occorre essere uniti ha spiegato ieri Draghi per non aggiungere incertezza interna quella esterna
E il pilastro di questa unità sono le buone relazioni industriali
Anche negli anni Settanta riflette il ministro Andrea Orlando in una pausa dei lavori di Confindustria la conflittualità era altissima
Ma nonostante tutto sindacati è impresa firmarono un contratto importante come quello dei metalmeccanici nel settantatré
Dagli a ricorda in parte diversi di quella stagione
La vide da lontano da giovane ricercatore all'MIT di Boston ma con il futuro premio Nobel Modigliani
E conserva l'immagine di un Paese che iniziò a sprofondare dopo la crescita empito cosa degli anni sessanta parlando a braccio dopo aver lasciato sul podio i fogli con gli appunti
Io e il premier si è lasciato andare a un monito rivolto sì ai sindacati a Confindustria come mai si sono interrotti
Quei tassi di crescita come mai
Nel mille novecentosettanta settantuno il giocattolo si è rotto ha certamente pesato il quadro internazionale con fattori come la grande inflazione le due guerre la crisi energetica però anche in quel quadro così difficile alcuni Paesi hanno affrontato gli anni settanta con successo
La differenza tra l'Italia e quei Paesi che non hanno dovuto subire un decennio di terrorismo alta inflazione conflitto sociale fortissima e bassa crescita l'ha fatta proprio la qualità dei rapporti interni
Tra imprese e sindacati da noi sul finire degli anni sessanta si è assistito alla totale distruzione delle relazioni industriali
Per mettere al sicuro il Paese il modello a cui si guarda nel Pd è quello di Ciampi del Luís né nel Pd e quello di Ciampi nel luglio del novantatré il patto sulla politica dei redditi richiamato esplicitamente da Enrico Letta già in aprile
Draghi e Bonomini dovrebbero pagare il Copyright scherza Orlando un patto tra produttori all'insegna della pace sociale sotto l'ombrello dei ricoveri Plant nel momento in cui il quadro complessivo cambia
Le relazioni industriali vanno particolarmente sotto pressione e invece bisogna essere
Capaci
Di tenerle avvisa il premier certo se le intenzioni sono evidenti le è sito è ancora tutto da scrivere
Lo stesso Draghi con il proverbiale pragmatismo all'inizio era contrario a dare titoli empatici a questa operazione convincerlo è stato il segretario della CISL e Luigi sbarra ricevuto non faccia a faccia a Palazzo Chigi tre giorni fa sbarra spiegato al premier che senza un suo impegno personale diretto come garanti i sindacati e le imprese da soli non ce l'avrebbero fatta superare le reciproche diffidenze
Presidente ci deve mettere la faccia insistito sbarra il leader Cisilino ha richiamato soprattutto il punto centrale dell'attuazione del Pnr R. la cosiddetta messa a terra delle riforme che necessitano di una pubblica amministrazione collaborativa è motivata da qui al due mila ventisei quando terminerà il piano anche il Governo ha bisogno di noi per farcela certo non è detto che l'impegno di grandi sia sufficiente
E le prime reazioni a caldo di CGIL e UIL registrano ancora una certa freddezza
Pierpaolo Bombardieri ha preferito disertare l'invito di Bombassei
E se ne è andato a Potenza un evento della UIL anche Maurizio Landini prima di lasciare il palazzetto dell'Eur si mostra ancora diffidenti le va bene il patto ma bisogna intendersi su quello che ci scriviamo vorrei prima capire
Quali contenuti sui contratti sulle pensioni sulla riforma del fisco sulla politica industriale
Nel Pd tuttavia si registra un certo ottimismo dopo giorni di tensione sul green pascolo a CGIL condanni scherza un dirigente ed Emma ricordando Conte abbiamo trovato un nuovo punto di riferimento fortissimo
Dei progressisti pagina sette con Francesco Bei su Repubblica
Naturalmente nella Il Sole ventiquattro Ore oggi da leggere con il direttore Fabio Tamburini e Angelo Panebianco però visto che abbiamo pochissimo tempo per una riflessione
Sullo stato dei partiti perché al di là diciamo delle relazioni industriali ci sono pure i partiti della maggioranza che si avviano alle elezioni non quelle amministrative che abbiamo proprio vicinissime ma alle all'elezione del Presidente della Repubblica e poi alle elezioni politiche nel due mila ventitré
I cittadini si stringono intorno al governo in situazione di emergenza ma quando l'emergenza finisce anche nei casi in cui ciò si debba proprio all'efficace azione del Governo
Scrive il professor Panebianco quegli stessi cittadini facilmente li porteranno le spalle la gratitudine non è di solito un bene diffuso né durevole nelle democrazie il governo Draghi sta operando efficacemente per sconfiggere la pandemia se ci riuscirà vedrà ridursi
In poco tempo probabilmente il grande consenso di cui oggi gode e poiché la
E poiché la situazione
Allora governo Draghi sta operando efficacemente per sconfiggere la pandemia se ci riuscirà vedrà ridursi in poco tempo probabilmente il grande consenso di cui oggi gode si apprende apparentemente un paradosso ma non lo è poiché la situazione pandemica sta
Rapidamente migliorando i guai per il governo potrebbero cominciare presto
Soprattutto dopo che eletto il presidente La Repubblica la tregua tra i partiti finita molti danno per scontato che non si voterà prima del due mila ventitré è forse avrà così e forse no
Si parte di oggi al guinzaglio torneranno presto ad essere protagonisti diventerà cruciale capire che cosa accadrebbe al Paese se vincessero gli uni agli altri
Facciamo finta che è una delle due coalizioni il centrosinistra Pd più Cinquestelle o il centrodestra dominanza Lega Fratelli d'Italia una volta vinte le prossime elezioni
Formi davvero un governo più o meno durevoli lo sappiamo è una finzione nelle amministrativa il gioco bipolare centrodestra contro centrosinistra continua a funzionare
Perché questo impongono le regole elettorali in vigore il piano nazionale invece un altro a a cosa osserva Panebianco sul Corriere poi prosegue nella pagina a trentasei
Lo si è visto in questa legislatura i governi che si sono formati non hanno corrisposto in nulla le alleanze alle promesse di alleanze proposte agli italiani nella campagna elettorale due mila diciotto è poco probabile che le cose vadano diversamente la prossima volta
La funzione la finzione comunque utile ci aiuta a ragionare su cosa potrebbe fare la coalizione vincente se davvero riuscisse ad afferrare le leve del Governo
Cominciano al centrosinistra se andasse al potere avrebbe un vantaggio rispetto alla coalizione avversaria un buon rapporto iniziale con l'Europa chiunque pensi che l'Italia non ne abbia bisogno è fuori dalla realtà ma questo è indubbio vantaggio sarebbe compensato da certi svantaggi
Per quanto plausibilmente ridimensionati dal futuro voto degli italiani Cinquestelle continuerebbero a proporre le loro ricette assistenziali viva il reddito di cittadinanza anche se da un lato dice senti dici
Disincentiva la ricerca di lavoro e dall'altro alimenta il lavoro nero
Tanto paga la classe media senza contare che la vocazione assistenzialista non riguarda solo i Cinquestelle indubbiamente c'è nel Pd una parte che sa governare bene un Paese occidentale
E che disdegna l'assistenzialismo ma c'è anche un'altra parte che apprezza solo l'economia di Stato e che con i cinque Stelle condivide idee e valori tassa e spendi e il vero credo di una parte ampia della suddetta coalizione
è la ragione principale per cui un rilevante settore della classe media non si fida
E magari turandosi il naso sceglierà la coalizione avversa senza contare che certe propensioni presenti nel centrosinistra finirebbero plausibilmente per guastare anche la luna di miele con l'Europa
Anche se i socialdemocratici vincessero le elezioni in Germania basterebbe occuparsi di eutanasia o di politica del Gender per nascondere i problemi
Magari si occupasse di eutanasia a me non mi pare che stanco che il Pd si affanni sull'eutanasia e in realtà neanche sulle politiche del genere alla fine
Passiamo al centrodestra non sarebbe facile a sbarazzarsi di colpo di quanto predicato per anni il suo governo avrebbe fin dalle prime battute un cattivo rapporto con l'unione con gli altri governi europei
Niente alleati rilevanti in Europa solo quelli marginali specializzati nel bullismo sopranista con un cattivo rapporto con l'Europa la strada del governo del Paese sarebbe in salita
Subito probabilmente la lega sentirebbe la pressione dei ceti produttivi del nord ma quota cento e compatibile
Nel governo avrebbe comunque una posizione di grande rilevanza Fratelli d'Italia con il suo insediamento nelle aree meno produttive con una storia ideologica alle spalle in cui non c'era traccia di apprezzamento per l'economia di mercato le sue regole
Ci vuole molto ottimismo per pensare che ciò non è condizionerebbe l'azione di governo comunque vada scrive Panebianco dunque
Un futuro buio non necessariamente si ricordi che stiamo parlando di una finzione qualunque cosa dicono i sondaggi sarà in Parlamento che si decideranno le future comminazione di governo e lì tutto può succedere
Può essere inoltre che il governo Draghi stia lanciando un'impronta profonda non immediatamente cancellabile se è davvero così allora assisteremo informe
Al momento imprevedibili alla rinascita del centro scomparso in Italia nelle ultime elezioni varare vale la regola secondo cui la democrazia e per restare stabili a lungo hanno bisogno che una parte significativa del lettorato si addensi al centro
Dello schieramento il ruolo del parlamento oggi trovate sui giornali due articoli di segno opposto il prima sulla verità il secondo e sul dubbio
Il primo dice insomma il parlamento viene nominato
è stato minato in più modi ma insomma secondo la verità e la firma digitale che balza eticamente a danneggiarlo il secondo invece è sul dubbio con Francesco Clementi che dice insomma non non teniamo la la firma di Gina digitali così su il Mattino uno non costituzionalista stavolta un filosofo Massimo arriva affiche editorialista del quotidiano campano
Noi dobbiamo proprio andare avanti andiamo a citare adesso
Qualche notizia così velocemente su perché Luca morissi diciamo responsabile della bestia di
Di Matteo Salvini lasci
La lega Repubblica a pagina quindici segnale certamente non da sottovalutare
Visto che siamo un proprio la di la vigilia delle elezioni in capo della bestia disagio nel governo ma anche tre Novak se la sua macchina di propaganda fatto trionfare Salvini sui sociale con quattro virgola cinque milioni di Fanna sufismo quindi lascia il direttore della comunicazione web del Carroccio altra notiziola interessante di oggi la troviamo invece sul Messaggero e sarebbe questo scambio diciamo che ci sarebbe stato
O comunque sarebbe in una trattativa in preparazione per il seggio lasciato libero da quartiere a Roma qualora fosse eletto alla Campidoglio
Prima però di arrivare a Roma con un ultimo articolo che vi leggiamo
Sempre da Repubblica quest'altra notizia insomma
Sì arrivata Alfiero
Arrestato in Sardegna l'ex presidente catalano era ospite a un convegno appoggia Monti fermato ad Alghero su mandato della magistratura spagnola era ricercato per la tentata secessione
Nel due mila diciassette a luglio revocata l'immunità quindi l'ex presidente la Catalogna è stato arrestato dalla polizia italiana
Contro di lui la magistratura spagnola emesso un ordine di cattura accusandolo di vari reati tra cui sedizione ribellione per la proclamazione dell'indipendenza catalana punta nell'ottobre due mila diciassette finora era rimasto in Belgio
Affrontando l'iter legale per contrastare la richiesta di estradizione dell'autorità di Madrid il suo arresto ora rischia di aprire un caso diplomatico
Della forti dalle forti connotazioni politiche il movimento indipendentista catalano infatti Anna
Solidarietà trasversale in tutta Europa anche Matteo Salvini si è più volte schierato con i separatisti
Catalani
A proposito di una parte del discorso di Mario Draghi che viene invece enfatizzata sui
Sul quotidiani
Più vicini alla destra quella del mancato
L'aumento delle tasse che non ci sarà ma anche sul Corriere della Sera non aumento le tasse è proprio questo il titolo citiamo oggi invece l'ex perché torna in edicola con me ogni venerdì al centro bellissima immagine di Alexandria
O casinò Cortés la deputata derma colla statunitense con l'abito di Aurora James ha indossato al mette a galla due mila ventuno quello con la scritta insomma per intendersi per intenderci
Tax British passiamo i ricchi
Tasse ricco secondo il mio postola Designer avrebbe tre accertamenti fiscali in corso queste persone notizie su arrivate dagli Stati Uniti anche sui giornali italiani Nenni n insomma nel nei giorni scorsi comunque
La l'idea di Diletta la lotta con classe cosa significa fare politiche di sinistra redistribuzione del reddito fiscalità progressiva soddisfazione di bisogni ed esigenze di tutti nessuno escluso il contrario di ciò che in intende fare il governo
Draghi a proposito di quello che diceva il professor Panebianco indietro di idee che la sinistra che non certe idee nella sinistra che non coincidono esattamente con il programma
Che potrebbe avere un eventuale partito di grandi si ritira l'espediente Armani a propone un aumento dell'aliquota per i redditi più alti una patrimoniale dell'un per cento sui patrimoni dei super ricchi cioè nonostante questo il discorso già ma non solo non è vietato ma e anche pure in testa nei sondaggi il tabù naturalmente non è parlarne ma parlarne in un Paese dove le imposte sono già altissime
Sono altissimi gli sprechi bassi invece restano i livelli di molti servizi pubblici essenziali comunque questo è uno dei temi che tratta oggi
Letto chiudiamo con Virginia Raggi e con il fatto quotidiano che va a intervistarla Foggia
La brava Selvaggia Lucarelli
Ecco che insomma tira fuori
O non va a intervistare vige Najima ma intervisterà Andrea Severini che è il marito di Virginia anche ha realizzato sulla sindaca
Quel documentario il trentuno giorni con Virginia marito avviato un diario sociale per raccontare la campagna elettorale della moglie si chiama trentuno giorni con Virginia
E tra le domande
Che appunto raccontano il suo rapporto con la moglie il fatto che la moglie siamo stata in politica si sia manifestata insomma
Una politica più abile diluire tra gli avversari di oggi chi la innervosisce di più Gualtieri perché fa parte dell'ala più vicina a noi dice falsità senza proporre nulla vergognoso la verità
Lei è Virginia la sera a letto vi ritrovate a parlare di cinghiali i cinghiali sono mica una cosa facile come sembra il sindaco non può occuparsi del contenimento lo deve fare la Regione
Lei dipinge sua moglie come una specie di eroina poi però posta la foto di lei che cucina Zuccari passate Philadelphia si rende conto diciamo che sono più bravo io in cucina lei sperimenta niente da contestare neanche in cucina ma come faccio non ho il coraggio tutù con tutto quello che fa
C'è qualcosa che è colpa della raggi nella vostra vita il disordine su questo mia moglie è una cosa incredibile un vero Marcello lascia documenti e buste per tutta la casa lo studio sta esplode insomma
Cioè siamo accorti pure in questo chiudiamo questa rassegna stampa vi auguriamo una buona giornata con radio radicale domani ci sarà Marco Taradash la domenica come sempre Marco Cappato un saluto a tutti
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