Il caso Gkn e i dilemmi della ripresa. Intervista a Paolo Ferrero

Radio radicale siamo con l'ex ministro Paolo Ferrero per parlare della vicenda Gica penne come tutti sanno si tratta di lavoratori che sono stati licenziati con una mail solo su quale intervenuta la giustizia amministrativa annullando
L'atto che era stato compiuto dai vertici di questa azienda a questo punto molti si aspettavano una via di riapertura della trattativa che in realtà poi non c'è stata perché questo era un atto che diciamo in qualche modo riapriva le modalità della procedura di di licenziamento quando riapriva la trattativa allora che cosa sta succedendo oggi c'è una grande manifestazione qui che cosa chiedete
Ma scusa che chiediamo è molto semplice che l'azienda ritiene di qualsiasi provvedimento di licenziamento e faccia funzionare quella fabbrica che sta sul mercato che ha dei margini di profitto e quindi che faccia lavorare la gente senza ricattare o in questo modo licenziato
Allora lei si aspettava qualcosa di più dal governo allora il ministro Orlando che cosa ha fatto ben nulla diciamo
In che senso non non avviato neanche un tentativo di mediazione ha ha proposto un tavolo sì però non siamo a quello che dovrebbe fare un governo per essere cogente
Un Governo complessivamente rispetto alle imprenditore perché qui adesso io mi piacerebbe farlo e la storia della GK AN perché la cosa impressionante io lavoravo in FIAT quarant'anni fa e lavoravo esattamente a fare la produzione che fa la g k n
Dopodiché hanno chiuso lo stabilimento della FIAT dove io lavoravo e l'ha spostato a Firenze ed era figlia
E poi lambendo Ute quella un venduto e poi l'avvenuto adesso si chiama GK AN ma è sempre lo stesso diciamo che lei ha la stessa produzione di prima offerenti che adesso però in un fondo internazionale Chiericati ai lavoratori in questo modo
Le pare normale evidente c'è un problema che la politica deve intervenire per impedire a questi presunti imprenditori di fare i loro porci comodi questo il nodo e il governo italiano non lo sta facendo
Siete il sindacato secondo lei è stato lasciato solo si è mossa soltanto la FIOM
E le volevo chiedere se anche delle forze politiche avrebbero potuto sollevare la questione al TAR perché si è discusso anche molto del del fatto che la FIOM sia stata lasciata sola cioè gli stili i sindacati
Diciamo lì c'è questo gruppo di lavoratori il coordinamento dei lavoratori che al centro della capacità di fare dinamica di mettere
In moto il movimento qualche sindacato ha risposto di più come la FIOM altri di meno
Io non vorrei fare dare i voti
Penso che il problema vero adesso e anche oggi serve questa conferenza stampa bisogna fare bravo serio per evitare la chiusura e quindi adesso c'è bisogno di tutto perché il magistrato ha bloccato la prima procedura adesso c'è bisogno di allargare moltissimo e quindi il mio è un invito a tutte le forze politiche malgoverno a fare il suo mestiere è un Governo che ha regalato duecento miliardi di euro molti ai Parioli e potrebbe almeno su questo caso fare un'operazione molto molto più pesante di quella che che sta facendo e quindi c'è un problema di di volontà politica
Che non vedo in campo e che invece bisogna mettere
Cioè dall'ultima cosa lei ha paura delle degli effetti della ripresa allora vediamo che mancano alcune materie prime oggi Putin in qualche modo ha risolto Pent pensiamo forse ha risolto qualcosa
Mancano i microchip ci sono tanti problemi allora lei teme che ci sia una contrazione del del dell'offerta che poi porterà una grossa inflazione che avrà dei costi sociali altissimi
Allora intanto non è vero che l'inflazione è sempre dei costi sociali in Italia stavamo meglio quando c'era l'inflazione che non adesso
Perché la distruzione dei salari e dei redditi dei lavoratori è stata fatta con bassa inflazione ma il punto è
Adesso c'è una strettoia diciamo sulle materie prime sulle commodity e quindi c'è un aumento delle tenebre come viene gestito questo questo il vedo il rischio che le banche inizino a stringere le banche centrali inizino a stringere quindi ci sia una collo e invece noi dobbiamo gestirla in avanti ad esempio bisognerebbe collegare la gestione di questa fase ecco una politica di riduzione dell'orario di lavoro non comunale in Islanda
è ovvio che le due vie sono molto semplici
O c'è un una concorrenza spietata
Che però produce licenziamento i disastri e alla fine crisi
Oppure c'è una politica che di fronte alle nuove tecnologie riduce l'orario di lavoro oggi noi siamo in questa fase in cui ci sono soldi a disposizione c'è una ricchezza a disposizione bisogna usarla per ridurre l'orario di lavoro i quindi secondo me questa
Diciamo questo Castione della strozzatura sulle materie prime non va usata per i dopo che una una recessione e un'austerità una stretta creditizia diciamo ma va usata invece per e ridisegnare i rapporti sociali con una riduzione dell'orario e quindi con un miglioramento delle condizioni di lavoro grazie a Paolo Ferrero classe