Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti può essere divertente la letteratura italiana di solito sembra solo a patto di ostentare che la sua comicità allude a qualcosa di socialmente ometta fisicamente profondo ulteriore oppure accettando lo statuto di letteratura minore ci pensavo leggendo un divertentissimo romanzo d'esordio uscito da poco per Feltrinelli maschi e Mur maschi dichiara Bongiovanni Murmansk sono animali simili ai procioni la Bongiovanni è di Torino Torino è la città della scuola di scrittura Holden che tende a ridurre tutta la tradizione letteraria la misura dell'editing cioè in fondo a dimenticarla questa autrice
Invece anche per ragioni familiari i suoi sono storici e letterati la tradizione c'era ben presente quasi per inibizione
E al tempo stesso fuga da un'eredità ingombrante oltre che per misura torinese scende una confezione di modesti artigianale che sceglie anche la via di un umorismo lieve scoppiettante
Di qui c'è davvero molto bisogno in questi tempi muso ogni permaloso sì e seriosi specie quando si parla di costume
Il più arcigno dei critici strutturalista e non troverebbe una pecca nella fattura di maschi Murmansk e tutto è perfettamente calibrato dal ricamo sapiente sui cliché
Alle funzioni dei personaggi all'intreccio ci troviamo a Parigi sul canale Sammartano nella libreria con lettiana crudi nelle Sciacca
Divisa in due sezioni che sono già un programma umoristico quella GAI oriented gestita da Matthias se quell'anima l'Oriente ed il rifugio anti specificità della protagonista Babetto Babette
è una specie di Zazie una giovane donna infantile maliziosa con le labbra screpolature look entrati da cartone animato
Ah va molto confondere immaginazione e realtà a giocare a ma poi le sue fantasie la fanno inciampare nel mondo vero allora siamo ancora come una bimba è sempre patologicamente incerta sul da farsi ma diventa improvvisamente caparbia dove sente aria di ingiustizia è cito
Soprattutto buffa ma qualcosa di morbido tiepido e liscio
E leggermente pulsante come la pancia di un porcospino
A vedere così la ragazza che un porcospino lo tiene davvero nel suo cassetto della biancheria pessimo l'orco un biologo corpulento con il loden che va be'ti incontri Libreria
Simone appare quasi bipolare sempre troppo vicino troppo distante concentratissimo svagato pronto
Ha una disponibilità totale scontroso irrimediabilmente altro coi suoi esperimenti sugli animali sembra l'opposto di Babette ma tutti e due hanno a che fare con un mondo selvatico e si attraggono tra molti incidenti e litigi fino all'amore
Consumato sul divano della libreria durante una festa di fidanzamento ognuno dei due ha poi un rapporto sospeso con un ex senza latino ombre senza indecisioni più bene
Il fidanzato del paesino in cui barrette cresciuta un teatrante mite un po'sbiadito che stimola l'affetto ma non l'attrazione con cui si fa l'amore senza averne voglia per affetto e condiscendenza
Ed era in una bellissima scienziata turca dalle maniere impeccabile
Accanto a questi personaggi si muovono altri comprimari meno psicologicamente ingombranti e davanti ai quali la Bongiovanni può quindi liberare una comicità purissima prima di tutto appunto Mathias Sierra del Camp la cui ironia fa da basso continuo lungo l'intero romanzo tra le tante battute ne citiamo uno parlando di Harry Potter il libraio osserva
Si è mai sentito di un college inglese senza neanche una storia gay altro che manchi e quello il suo vero aspetto fantasy
Poi ci sono
Le due vecchie signore che sono le vere regista della trama la proprietaria dico dire lasciamo Albertini Frassati che dai tempi di termini quei apre vera anima la mondanità parigino dei suoi boudoir in cui gli ospiti sono obbligati
Ad assaggiare
Le sue marmellate scelta ad personam e la Centenary Uri disse della Domina cinica sottile che amministra la villa in Dordogna
In cui si riuniranno le coppie nell'ultima parte del romanzo isolate dalla neve come in un giallo con la suspense che sale mentre fuori si odono misteriosi ululati
Oltre che nell'orchestrazione perfetta dei rapporti tra i personaggi nei dettagli che tornano come ritornelli l'autrice mostra le sue notevolissime doti dei dialoghi nelle Steve comitia dei testa a testa e dell'esilarante chiacchiericcio di fondo e qui i suoi modelli sono forse anche cinematografici primo tra tutti il Billy Wilder citato nella nota biografica ma la cultura letteraria
E cinematografica sempre presente in sottofondo come un lievito del giocata senza sforzo e senza esibizione
Per i classici francesi alle freddure da Achille Campanile e almeno altrettanti importanti del plotter
Sono le divagazioni su illusionismo architettonici snobismo teatrale trasmissione della malaria o terrorismo basco ci sono insomma
I maschi Murmansk in molte spezie molti ingredienti ben dosati neanche molti elenchi c'è il gusto dell'invenzione di titoli della descrizione di vestiti arredi profumi e in questo senso Parigi funziona qui dal grande Archivio del Novecento quanto allo stile ogni pezzo della frase rifinito come incertae illustrazioni iperrealista e colorato
E verrebbe da dire saturato da una similitudine sempre arguta c'è nella Bongiovanni un po'del Brivio di Tom Sharpe ma maschi More maschi
E poi un libro a strati agrodolce pieno anche di tenerezze si veda ad esempio come evocata la fragilità di un re Idris nulla al mondo cito la fa arrabbiare come la percezione delle forze che l'abbandonano
Sa che può richiamarla se di tanto in tanto riavere con la violenza del desiderio proibito quasi impeccabile la vista limpida la testa sgombra l'energia di un ottantenne ma ogni volta il tempo concesso è più breve e lo scotto da pagare più alto
Stefania Bertola che se ne intende firma la fascetta dove si parla di rosa intellettuale ma è una definizione buona per la libreria Clotilde lascia semplicemente Chiara Bongiovanni scrive meglio dei nove decimi almeno degli scrittori italiani
E noi l'aspettiamo il prossimo romanzo in cui potrà forse persino abbandonare le regole che sa rispettare così bene e muoversi a stile libero a risentirci venerdì prossimo