Rassegna stampa estera

Quello riscontrato reti radio radicale martedì ventisei ottobre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale accurati David Carretta in apertura quest'oggi ci occuperemo di Italia due questioni che riguardano il nostro paese la prima i migranti perché nel mondo oggi pubblica un una sorta di speciale con un lungo articolo dice combattere
Su quanto è accaduto in realtà continua ad accadere Kuhn la Libia la vicenda centrale del pezzo sono i pescatori di Mazara del Vallo
Presi nella Rete anti migranti incastrati in questa Rete
Le imbarcazioni siciliane che pescano nelle acque vicina la Tripolitania e alla Cirenaica sono spesso bersaglio dei libici da quando l'Europa incaricato Tripoli nel due mila e diciotto di impedire gli sbarchi di migranti sulle sulla costa
La situazione è diventata esplosiva le monde racconta quanto
Sergio Scandurra da da tempo spiega su Radio Radicale
Ma interessante che il quotidiano francese punti i riflettori su questa vicenda spiegando molto bene
Quanto quanto avviene Pompeis fondamentalmente deciso da diversi governi italiani nel corso negli ultimi anni sembra a proposito di Italia leggeremo anche un commento dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung firmato da Tobias Spiller
Un posto fuori dal coro rispetto agli articoli che sono usciti negli ultimi tempi su uno dei miracoli in qualche modo del governo di Mario Draghi il titolo di per sé significativo
Italia terra di illusioni poi ci occuperemo di Polonia lo scontro con l'Unione europea sullo Stato di diritto e la primazia del diritto comunitario lo faremo con un editoriale dal Fraktion Panettieri Varsavia deve essere messa di fronte ai costi della sua trasgressione
Il quotidiano da siti tra l'altro commenta un'intervista che il premier polacco Matteo suora Moravia e chi ha rilasciato lo stesso fa una sciarpa Enzo accusando l'Unione Europea di voler lanciare una terza guerra mondiale puntare la pistola contro la testa dei polacchi trattenendo i fondi del Recovery Fund
Poi leggeremo anche un complimento da fidiamo
Dal titolo non c'è Europa senza valori il pezzo firmato da Nicola valutare se avremo tempo poi in chiusura altri due temi da segnalare la Breguet sitter le sempre maggiori difficoltà del Regno Unito finiamo ieri aveva un editoriale dal titolo il lungo cammino della break crisi te e infine il clima perché un altro giornale francese Libération sempre ieri aveva uno speciale sulla sulla rivincita dell'atomo cavalcando gli obiettivi della neutralità climatica
Al cuore della Coop ventisei che si apre domenica prossima a Glasgow i difensori del nucleare ritrovano la voce scrive tra l'altro liberazione ma cominciamo dall'Italia ed alla questione migranti o meglio dalla questione Libia
Con il mondo che oggi pubblica un lungo articolo di luce ombra notare che ha questo titolo Libia i pescatori italiani intrappolati nelle reti anti migranti
Secondo te lei è andato a Mazara del Vallo a sentire pescatori e a sentire in particolare Giuseppe Giacalone che racconta in questo articolo l'attacco subito il sei maggio scorso da parte di una motovedetta libica contro l'imbarcazione ad Iseo
Giacalone è rimasto ferito spiega quanto ha detto quel giorno a Luís uno dei militari libici
Mi ha raccontato che era stato formato alle operazioni di soccorso in mare in Sicilia a Messina
Questa gente ci spara ed è l'Italia che lì forma
Viene fatto parlare in questo articolo anche l'avvocato di Giacalone Walter Marino che dice la Marina italiana visto tutto l'aggressione si è prodotta nelle acque internazionali
In più l'aggressore facile da identificare la vedetta un Bari seicentosessanta che è stata donata dall'Italia e la Libia nella primavera del due mila e diciassette
L'avvocato Marino ha chiesto un risarcimento al ministero dell'agricoltura che ha rifiutato una domanda di indennizzo
Perché questa motovedetta appartiene alle forze regolari del governo libico
Le Monde allora si chiede questo il centro nella questione perché lo Stato italiano si mostra così poco attivo quando si tratta di difendere i pescatori di Mazara del Vallo
Gli ascoltatori di radio radicale
Meno male lo sanno grazie alle alle corrispondenze di Sergio Scandurra ma scrive giorni potere
Perché la situazione nella zona estremamente complessa e gli attori di questo episodio sono al cuore di una partita la cui posta in gioco supera ampiamente la questione dei diritti di pesca
Il mar Mediterraneo attraversato da non meno di trentatré frontiere marittime
Diciannove paesi nessun accordo mai definito le Zone economiche esclusive le acque internazionali dunque iniziano dodici miglia dalle coste
Per contro i paesi costieri hanno definito delle zone di ricerca e soccorso per rendere il conto
Le operazioni di salvataggio in mare il controllo del traffico marittimo più efficaci
Fino al due mila e diciotto l'Italia era incaricata di tutta la zona del Mediterraneo centrale fino ai limiti delle acque libiche
Questa sarà Zon zona Cesare era sorvegliata dal centro di coordinamento e soccorso marittimo di Roma
Toccava dunque all'Italia la responsabilità di organizzare le operazioni di salvataggio dei naufraghi conformemente al diritto del mare
Nel contesto della crisi migratoria questo obbligo avuto per l'Italia conseguenze pesanti bastava che imbarcazioni di fortuna uscissero dalle acque territoriali libiche
Per obbligare il Centro di Coordinamento Soccorso di Roma intervenire portare le persone sul suolo italiano dato che la Libia non può essere considerata come un porto sicuro
Per uscire da questa trappola l'Italia aiutata dalla Commissione europea ha partecipato attivamente alla creazione di una vasta zona SAR libica
è stato creato un centro di controllo a Tripoli delle unità di guardia coste sono state costituite formate ed equipaggiate da Roma e Brussel
Commissione di fermare le imbarcazioni di migrante che tentano di attraversare il Canale di Sicilia
In modo da riportare questi migranti con ogni mezzo
In Libia malgrado le proteste dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati di diverse ONG che denunciano il raccordo contrario al diritto del mare e molteplici violazioni dei diritti umani
In teoria tutto questo non dovrebbe avere un impatto sui pescatori siciliani perché continuano ad operare in acque internazionali
Ma i guardacoste libici dal due mila e diciotto considerano che la zona in cui operano Mansart on sia sotto la loro sovranità si tratta di una zona di pesca che si estende fino a settantaquattro miglia nautiche dalle sue coste dichiarata unilateralmente da Gheddafi nel due mila e cinque ma che non è riconosciuta da nessun altro
Malgrado il carattere esorbitante di queste rivendicazioni l'Italia ha troppo bisogno dei guardia coste libici per protestare e così può solo tollerare questa strategia del fatto compiuto così tra l'altro c'è Longo trarre racconta
Questa vicenda all'articolo molto più lungo e vi rinviamo l'edizione di oggi di le mondo dove c'è anche una bella info graffia che ha questo titolo come la Libia approfitta della Fulvia migratoria dell'Europa ed è un po'paradossale che come dire durante tutto questo periodo le forze sopranista come non abbiano detto nulla
Rispetto tutto questo quelle che dicono difendiamo l'Italia e poi invece lasciano in qualche modo la sovranità su acque internazionali dove in teoria i pescatori italiani di Mazara del Vallo possono pescare
In mano ai
Ai libici invece sempre a proposito di Italia ma di questioni di politica economia
Va segnalato un commento pubblicato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung a firma Tobias Piller che è un po'controcorrente rispetto a quello che vi abbiamo letto nelle scorse
Settimane sui miracoli del del governo di Mario Draghi Italia terra di illusioni e il titolo abbastanza significativo scrive la Faz
L'imminente partenza di Angela Merkel dalla cancelleria porta in Italia prospettive promettenti subito dopo le elezioni federali l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto che il nuovo leader in Europa e Mario Draghi a causa del clima di incertezza e instabilità tedesca
Per il momento insieme al presidente francese ma nel ma può ma se anche quest'ultimo non verrà rieletto il prossimo anno nell'Unione europea tutto dovrebbe andare come molti italiani sperano e cioè nessun ritorno al patto di stabilità e crescita ma altro deficit e debito pubblico anche grazie alle garanzie della banca centrale europea e degli altri stati membri italiani auspicano anche altri programmi di spesa europei finanziati da tutti Next Generation MIUR Recovery Fund stimola gli appetiti del resto
L'Italia fa la parte del Leone
Secondo la Faz l'apprezzamento nei confronti di Draghi è giustificato
Draghi è stato studente di dottorato di premi Nobel professore di Economia membro del consiglio di amministrazione del Fondo monetario internazionale
Privatizzatori che ha ottenuto incassi record governatore della banca centrale italiana il presidente della BCE
Grazie alla sua esperienza gode di un'ottima reputazione nell'Unione Europea ecco perché se le decisioni future in Europa andranno come vorrebbe la maggioranza degli italiani
Draghi potrebbe rivelarsi un'illusione
Il suo tempo sarà limitato al più tardi entro il due mila e ventitré il sessantanovesimo governo nel dopoguerra in Italia sarà scaduto
E per ora non c'è nulla che impedisca ai partiti di continuare con la loro tattica di utilizzare il bilancio pubblico per finanziare regali elettorali a breve termine per le loro clientele
Finora agli italiani è stata data l'illusione che si possono ottenere maggiore crescita economica semplicemente con un deficit più alto
Un errore
E l'idea secondo la Faz che Draghi possa risolvere tutti gli squilibri problemi del Paese in pochi mesi senza una reale disponibilità alle riforme in Italia da parte della classe politica
Draghi affrontato problemi importanti lentezza della magistratura sistema fiscale bizantino burocrazia troppo complicata ma Draghi può solo compiere i primi passi verso un'inversione di tendenza perché nel complesso non c'è voglia di cambiamento
Al momento diversi partiti della coalizione di Draghi si comportano come se il programma di riforme del premier non fosse affar loro
L'Italia scrive Tobias Spiller della farsa un enorme potenziale di sviluppo economico a partire dal lusso che molti altri Paesi al mondo le invidiano moda design cibo vacanze sono stati commercializzati con il marchio Italia per decenni tuttavia e inutile credere che si possa sopravvivere
Sul mercato solo grazie al nome o riferimenti al passato questo forse spiega perché un'isola come la Sicilia con i suoi cinque milioni di abitanti e sette siti nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO in termini di pernottamenti rimane a livello del piccolo stato insulare di Malta
Anche rispetto la Germania l'Italia ha prodotto negli ultimi decenni una cultura imprenditoriale molto più dinamica senza personalità che continuano ad affermarsi sul mercato mondiale il Paese starebbe molto peggio
Ma il problema secondo la Faz che in Italia non si ascolta chi dice che la competitività nel mercato globale centrale
L'ultimo periodo di splendore dell'economia è stato quello prima della competizione globale l'era del mercato unico europeo degli anni novanta
Da allora produttività e salari sono rimasti stagnanti sindacati che non hanno ancora detto addio al loro passato di lotta di classe preferiscono battersi per conservare fabbriche obsolete degli anni settanta ottanta invece che attrarre nuovi investitori conclusione dalla faccia l'Italia non avrebbe solo la possibilità di maggiore crescita il Paese potrebbe anche portare più dinamismo a tutta l'Europa
Ma purtroppo molti credono ancora che la colpa della mancata crescita sia la Germania che d'Italia sia debole per colpa di altri e che l'Europa debba cambiare perché in Italia ci sia il minore cambiamento possibile così Tobias Spiller sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung veniamo agli altri temi di oggi in particolare uno su cui vogliamo concentrarci la Polonia lo scontro con l'Unione europea sullo stato di diritto
Con un editoriale dal Financial Times di ieri dal titolo Varsavia deve essere messa di fronte ai costi della sua trasgressione
Lo scontro tra l'altro si è intensificato dopo un'intervista proprio al Financial Times del primo punì ministro polacco Mateusz Moravia e schiva andiamo a leggere
Le tensioni all'interno dell'Unione Europea sulla violazione dello Stato di diritto da parte della Polonia stanno raggiungendo nuove vette il premier polacco Morawetz chi è stato messo sul banco degli imputati al Parlamento europeo la scorsa settimana
A seguito della sentenza del tribunale costituzionale polacco secondo cui parti dei trattati sono incompatibili con la Costituzione del Paese
La sentenza emessa per volere dello stesso Mora Vietti colpisce al cuore l'ordinamento giuridico dell'Unione europea e ha fatto infuriare altri stati membri che hanno espresso la loro preoccupazione in un vertice la scorsa settimana
I deputati europei fanno pressione sulla Commissione per punire versarli a Strasburgo la presidente della Commissione Ursula fondarla io l'ha promesso risposte anche finanziarie ma per il momento si è astenuta dal passare all'azione
Invece di considerare quella di fondarla in come un'apertura per trovare un compromesso Moravia Ischia scelto la strada dell'escalation e delle minacce vuote in un'intervista sono sciolta installato una retorica
Belligerante dicendo che Brussel vuole iniziare una terza guerra mondiale
Il premier polacco chiesto la commissione di ridurre le multe contro Varsavia per non aver rispettato precedenti sentenze della corte di giustizia europea la belligeranza di Moravia che dimostra che la commissione fa bene a restare ferma sulle procedure d'infrazione perché per la Polonia sono chiaramente importanti
Bruxelles però dovrebbe anche far sostenere a Varsavia il costo delle sue trasgressioni se la Polonia non cambierà nulla in termini di comportamento
La commissione farebbe bene a bocciare il suo piano dire Coveri e avviare il nuovo meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto che porterebbe alla sospensione dei normali fondi comunitari è deplorevole Perifano Ciampa INPS che sanzioni finanziarie siano necessarie ma almeno potrebbero funzionare nelle scorse settimane alcune regioni che si erano dichiarate
Libere dagli LGBT hanno ritirato le loro Risoluzioni proprio perché la Commissione aveva minacciato di tagliare loro
I fondi Moravia e chi accusa i critici di adottare due pesi due misure in realtà non è così le sentenze di altre corti costituzionali non colpiscono i trattati come fa
La Polonia
Inoltre
è stato proprio il governo polacco a istigare in tribunale costituzionale perché cerca di sfuggire ai limiti che la legge europea pone ciò che può fare
Se una Costituzione nazionale fosse davvero incompatibile con i trattati dell'Unione be'quel Paese avrebbe due scelte
Cambiare la Costituzione
Oppure rinunciare all'adesione all'Unione
Europea idealmente la prospettiva di ingenti perdite finanziarie dovrebbe spingere Varsavia di a riparare i danni che ha causato ma oltre a una reazione dura da parte dell'Unione serve anche un abile azione diplomatica alcuni Stati membri temo non conflitto tra passato e Bruxelles
Che porti su un pendio scivoloso verso l'uscita dall'Unione
Prendere Moravia dischi alla lettera e aprire una discussione sull'equilibrio tra trattati sovranità nazionale ruolo dalla Corte di Giustizia potrebbe offrire un compromesso per salvare la faccia
Ma le azioni alla retorica della Polonia hanno già reso questo percorso molto più difficile così tra l'altro il faro affronta in sabbia Meza unito al tempo allora vi vi segnaliamo sulla mente un altro commento sulla Polonia e quella è quello di Nicola barriere
Diffidiamo ieri non c'è Europa senza valori sostanzialmente questo opinionista di
La figlia o scrive che nel momento in cui l'Unione europea si sta rialzando dalla pandemia la nascita di un'Europa più politiche meglio offre armata per affrontare le sfide del ventunesimo secolo
Minaccia di saltare a causa della secessione di alcuni Paesi dell'Europa centrale e orientale che contestano tanti valori democratici quanto il primato del diritto europeo ma ci fermiamo per oggi David Carretta una buona giornata Corradi radicata