Golfo Persico: "Fuori l'Italia dalla guerra" organizzato dal PDS

Cari compagni e cari compagni diamo inizio a questa iniziativa dell'aria dei comunisti democratici fuori l'Italia dalla guerra
Mentre ancora aspettiamo qualcuno dei partecipanti di coloro che hanno aderito a questa nostra manifestazione
Diamo la parola per la presentazione al compagno Famiano Crucianelli
Compagni e compagne
Ma il mio compito essenzialmente presentare alcuni temi di discussione
In questa Assemblea
Non sfugge a nessuno che siamo in un momento straordinario
Straordinario per gli sviluppi della guerra in corso è straordinario per il futuro del mondo
è possibile non è irrealistico pensare che questa guerra
Oltre alle sofferenze e alle distruzioni non c'è via soltanto a sua conclusione un vinto d'un vincitore
Ma offre in qualche modo un percorso futuro una speranza e delle occasioni alle forze progressiste democratiche e di sinistra nel mondo
è bastato che l'Unione Sovietica uscisse dalla passività e dalla subalternità
Che si spezza salone complicità torbide dei mesi che abbiamo alle spalle che la verità la forza delle verità sta aprendo nuove e duttili possibilità il Nord si presenta le masse arabe non più e non solo con la logica della forza non più complice compatto e il messaggio di grande importanza non solo per i Paesi arabi ma per l'intero sud del mondo
In secondo luogo diviene concreta la possibilità di recuperare una funzione ed un ruolo di garante delle regole internazionale delle stesse Nazioni Unite ha dichiarato alcuni giorni or sono a le Monde il segretario delle Nazioni Unite nel silenzio generale con la sola eccezione del Manifesto la guerra nel Golfo non è dell'ONU ma è legale
Le ostilità sono state autorizzata dal Consiglio di Sicurezza questa non è una guerra delle Nazioni Unite non vi sono caschi blu né la bandiera dell'ONU ed io sono informato sullo svolgimento delle ostilità soltanto dai rapporti degli alleati
E quindi è evidente che non esiste alcun mandato dell'ONU e dello stesso segretario delle Nazioni Unite a chiarirci ero
Ora dopo i fatti di queste ultime ore diviene possibile non una guerra entro il mandato dell'ONU ma una pace giusta garantita dalle Nazioni Unite
Infine si offre con più credibilità ai movimenti alle mobilitazioni al protagonismo della gente la opportunità di incidere sulle scelte e sugli orientamenti dei governi e in primo luogo dei governi europei
La pace diviene quindi possibile ma non facile parla ragione elementare che appare con tutta evidenza che l'obiettivo strategico di questa guerra ma non era il diritto internazionale ma interessi geopolitici ed economici in un'area vitale come quella del Medioriente
A questa situazione straordinaria deve corrispondere una iniziativa politica e fra la gente altrettanto forte e di questo oggi dobbiamo discutere
Avendo chiaro che sono di fronte a noi quattro necessità che sono alla radice della guerra e che vanno oltre la guerra ho cercato di leggere di comprendere bene gli otto punti del piano Corbaccio
Non mi risulta chiaro il destino della conferenza internazionale e quindi ancora una volta del popolo palestinese
è lecito dubitare che il popolo palestinese che il popolo libanese possano essere ancora una volta le vittime anche di un accordo di pace
Si pone quindi a noi forse di sinistre democratiche con particolare forza l'obbligo di istruire da oggi nel pieno della guerra e non solo per fermare la guerra il percorso politico istituzionale e concreto di una conferenza di pace sul Medio Oriente
E noi
A partire anche da questa città potremmo lavorare perché la sinistra europea uscendo da una passività e talvolta complicità con i rispettivi governi recuperi su questo terreno e su questo obiettivo un suo nuovo ed autonomo protagonismo
Nel mille novecentosessantasette Lindon Johnson così parlava rivolto agli americani
Non dimenticate rimedi una cosa noi siamo duecento milioni quasi tre miliardi ci sono contro vogliono avviene quello che noi possediamo
Ma non l'otterranno non da noi
Così parlava il Presidente degli Stati Uniti uno dei presidenti considerato fra i più democratici
Oggi i tre miliardi sono divenuti quattro la disgregazione l'impoverimento l'imbarbarimento dei paesi del sud si è ulteriormente moltiplicata
Qui trova una delle sue ragioni fondamentali la logica della guerra
Dal mille novecentocinquantacinque al mille novecentottantaquattro sessantanove Paesi del Sud del mondo sono stati protagonisti di conflitti di vere e proprie guerre l'origine di questo stato di cose era certamente anche il prodotto degli interessi politici ed economici delle grandi potenze ma è dovuto in gran parte alla povertà e il sottosviluppo
La miseria il degrado sociale ed economico determinano insicurezza interno accumulo di tensioni contraddizioni che rapidamente si convertono in militarizzazione conflitti e guerre esperte
Su questa base ieri le due grandi potenze oggi una sola potenza gli Stati Uniti d'America costruisce o tenta di costruire il proprio dominio ma vi è una profonda novità nei confronti del passato e questa guerra né una drammatica rappresentazione
La crisi economico-finanziaria del sud la militarizzazione le guerre producono uno straordinario degrado ambientale
Ieri parlavamo della fine della foresta amazzonica oggi parliamo della morte del Golfo Persico
E la verità dei nostri tempi e che i danni che si producono al Sud sono come la nube radioattiva di Cernobyl non conoscono frontiere moltiplicano per tutti i rischi del degradato mutano l'equilibrio della biosfera compromettono il destino comune
Ho richiamato la contraddizione nord-sud non per una rievocazione diritto ma perché è mia convinzione che non solo non dobbiamo rimuovere ma dobbiamo riprendere con forza nella battaglia contro la guerra per intero la questione del sud del mondo
Le immagini e la cronaca della guerra hanno reso esplosivo una questione che era già fondamentale ovvero la funzione il ruolo della scienza e della tecnologia quando si applica una guerra che agli strumenti di morte
Nella Commissione difesa della Camera si è detto che nel giro di un mese su una popolazione che un quarto di quella tedesca sono state gettate altrettante bombe di quelle sganciate sull'intera Germania nel corso della seconda guerra mondiale
Si valuta in oltre che il settanta per cento delle comunicazioni siano state distrutte ora ciò che è impressionante è il volume di fuoco ed insieme la qualità e la natura delle armi usate e viene in superficie l'inaudito potenziale distruttivo non solo della guerra nucleare ma di tutte le guerre ed appare sempre più difficile di improbabile la visione del confine fra armi convenzionali ed armi nucleari
Ed è questo contesto reso drammatico e vivo dalle immagini dei morti nel rifugio di badante che trova radicalità ed universalità il messaggio e l'opposizione del Papa la guerra infine
Il movimento di massa il protagonismo della gente le forme nuove del pacifismo
E cresciuto l'opposizione in Italia in Europa e negli stessi Stati Uniti di grande importanza
Movimento non semplice che si è dovuto scontrare avendo pochissimi mezzi con il conformismo della quasi totalità del mondo politico e più ancora dei mezzi di comunicazione
E che pure è riuscita ad evitare la congiura che lo voleva a fianco di Saddam Hussein ed è riuscito a comunicare un'integrale trasparente opposizione nacque
Questo movimento lo abbiamo sostenuto come comunisti come Comunisti democratici come seconda mozione nelle grandi manifestazioni lo abbiamo sostenuto in Parlamento ma ancora troppo poco ci siamo impegnati a costruirlo
Vedete voglio essere brutale in primo luogo con me stesso
Forse alcuni pentiti compagno già concluso pensavano che in queste quattro cartelle avrei dovuto fare riferimento alle nostre Travaglia Kissin e vicende interne
Io credo che noi si debba passare decisamente alla sperimentazione della politica sono andato insieme ad altri compagni al presidio davanti al Parlamento che hanno indetto i compagni che hanno scelto di uscire di dar vita al movimento di Rifondazione Comunista
Eravamo pochi compagni
Sicuramente troppo pochi se penso alla migliaia di tesserati al movimento di Rifondazione Comunista
Ed ho riflettuto però che non sarebbe stato diverso se quella iniziativa l'avessimo fatta tutti quando eravamo insieme come seconda mozione
E l'ho il dubbio fondato e qualora l'intero vecchio partito l'avesse fatta non moltissime forse si sarebbero aggiunte possono apparire parole dure
Ma dobbiamo però avere la consapevolezza che quando noi abbiamo parlato della necessità della rifondazione del pensiero e della politica dei comunisti
Delle coerenze fra l'attivo riga di comportamenti noi abbiamo sollevato un problema reale che radicale e di lungo periodo
E i comunisti dovunque e si siano non possono continuare a rinviare l'appuntamento con la politica
Sono di fronte a noi e ho concluso giorni decisivi
Dobbiamo moltiplicare come diciamo nel manifesto le voci di pace e le organizzazioni di compimento
Dobbiamo riprendere la proposta dell'associazione della pace raccogliere migliaia di firme sulle petizioni da inviare al governo e alle Nazioni Unite dico di più dobbiamo costruire strutture unitarie di movimento
Avendo la piena consapevolezza che noi stiamo facendo certi talk una campagna per fermare questa guerra perché si arrivi ad una soluzione politica
Ma questa nostra iniziativa come fu per quella straordinaria iniziativa per quello straordinario movimento contro gli euromissili e anche un contributo il nostro granello di sabbia perché domani non si abbiano più guerre
Grazie Famiano Crucianelli non è ancora arrivato Valentino Parlato che speriamo arrivi presto do ora la parola Pasqualina Napoletano parlamentare europea
Sì io penso che oggi siamo riuniti quindi per fare un'analisi anche dei fatti che si stanno svolgendo sotto i nostri occhi che cambiano
A volte sembra in modo irreparabile in altri momenti si intravvede me c'è una speranza tuttavia siamo qui anche per vedere in queste ore in questi giorni quali iniziative
Venne
E e dove prender la e credo quindi che sia giusto io prendo la parola soprattutto per presentare ai compagni una iniziativa che come parlamentari europee insieme ai movimenti pacifisti d'Europa stiamo cercando di costruire possibilmente in modo duraturo
Perché in questa travagliati stima vicenda del Golfo si cominci a intravedere anche a livello europeo una comunicazione tra quelle forze della sinistra che in questa vicenda al momento in cui si doveva decidere l'intervento militare hanno scelto invece appunto le il rifiuto della guerra e la possibilità di mettere in comunicazione appunto questo popolo degli eletti
L'opinione pubblica e movimenti pacifisti europei che vivono tutti i una difficoltà grande nei loro Paesi
Sia per la massiccia informazione che tende a presentare questa posizione come una posizione appunto di collaborazionismo con il nemico sia per le difficoltà oggettive anche economiche che ciascuno di questi movimenti a essendo appunto movimento
Molto
Spontaneo quindi che che lavora su una forza volontaria di molti
Prima di presentare questa iniziativa io però vorrei raccontare cosa cosa è successo stanotte al Parlamento europeo
Perché L'Unità la racconta ma in modo insomma forse troppo pacificato il manifesto non ne parla neanche forse perché il giornale ha chiuso tardi e non se ne poteva dar conto però se verrà qui parlato io vorrei dirgli caldeggerei il fatto che sia ripresa questa vicenda di questa notte
Perché di fronte all'iniziativa di Gorbaciov costiera
Concordato fra l'altro quasi tutti i gruppi politici del Parlamento europeo con una certa fatica di approvare una risoluzione di pieno appoggio al piano di Gorbaciov
Se non che in serata sono arrivate quelle interviste di Saddam che hanno circolato diciamo per tutto il mondo ed è bastato questo perché a cominciare dal capogruppo del gruppo socialista europeo si decise desse di ritirare in aula quella risoluzione e quindi si decidesse in qualche modo di lasciare questo Parlamento ancora una volta muto
Di fronte al fatto che per una volta invece questo Parlamento poteva non attendere quello che si diceva in tutto il mondo per accodarsi poi alla fine ha l'opinione prevalente ma forze anticipare rafforzare un in iniziativa anche di fronte al fatto che alcuni governi come quello inglese aveva sposato il punto di vista americano quello francese era molto incline appunto all'iniziativa
Intransigente e quindi creano una situazione nuova Force
E e stanotte c'è stato una rivolta dei parlamentare di fronte all'ipotesi di non avere un pronunciamento
E di togliere voci a questa fede democratica c'è stato
Una rivolta dei parlamentari di sinistra che ha portato a smentire lo stesso capogruppo del gruppo socialista che ha dovuto dire dopo molte ore
In un'aula ingovernabile che era stato un errore quello di chiedere il ritiro di quell'ordine del giorno
E che quindi
Lo riproponeva e quindi credo che prendere questa posizione insomma riprendere questa posizione oggi è importante perché la posizione di quel parlamento stanotte è stata di pieno appoggio al piano sovietico vedendolo come non forse non come l'ultima chance ma come un punto di riferimento importantissimo
Questo nel panorama di una situazione molto complicata che si degni neanche a livello europeo rispetto alle reazioni negli Stati Uniti comunque io non voglio fare analisi troppo lunga voglio solo dire che al momento di decidere l'intervento militare al né all'interno della sinistra in Europa si è creato una vera e propria frattura
E quindi si è costituito un un gruppo anche se minoritario perché su sono stati cento parlamentari che hanno votato contro l'interpretazione della della risoluzione sei sette otto dell'ONU che quindi copriva l'intervento armato
Venti si sono astenuti quindi insomma centoventi parlamentari però hanno tenuto una posizione che ha cercato un po'di costituirsi come punto riferimento anche dei movimenti pacifisti la settimana scorsa c'è stato un incontro a Bruxelles tra questi parlamentari e i movimenti pacifisti dei dodici Paesi europei
E abbiamo insieme fatto un appello scritto un appello che assume una piattaforma politica che naturalmente non non può stare nella quota più quotidianità degli avvenimenti essendo un appello che deve reggere appunto alle alla cronaca dei fatti che succedono giorno per giorno ma che ha una piattaforma abbastanza chiare comunque aperta ad ulteriori iniziative che propone di avere un collegamento forte con tutti gli eletti a livello europeo
Siano essi dei parlamenti nazionali che dei Comuni che delle regioni
Anche perché in tutta questa vicenda hanno pesato pochissimo i parlamenti e le assemblee elettive alcuni Parlamenti presento come quello spagnolo non è stato nemmeno consultato al momento della decisione dell'invio delle navi quindi e credo che i parlamentari che oggi si trovano anche minoranza in sedi come il Parlamento europeo ma anche come Parlamenti nazionali facciano bene a ricercare diciamo
Un'iniziativa non solo del Parlamento ma di collegamento con i movimenti pacifisti con l'opinione pubblica la quale se possibile non deve essere solo misurata passivamente con gli indici di gradimento alla guerra che ogni tanto leggiamo le inchieste dei giornali ma anche sulla possibilità di dare grandi segni di mobilitazione
Per cui noi proponiamo e qui mi interessa coinvolgere i compagni che son qui che sono per esempio nei comuni nelle regioni eccetera che questo appello sia sottoscritto da migliaia di eletti europei perché su questa base noi vorremmo fare il ventidue ventitré marzo a Bruxelles un grande incontro appunto dei firmatari con i movimenti pacifisti è una grande manifestazione venticinque a dimensione proprio europea
E abbiamo assunto altri due appuntamenti di cui uno si svolgerà in Italia probabilmente a Roma come appuntamenti
è uno Pei quello del due promosso dall'Associazione per il disarmo nucleare in Europa che probabilmente si svolgerà in aprile a Roma
E un altro appuntamento che sta molto a cuore al movimento della pace ed è quello sul dialogo me mediterraneo dei cittadini che si svolgerà dal venticinque al ventotto aprile a Granata
Io credo che noi dovremmo punto da questa vicenda tragica anche porci il problema di costruire un movimento pacifista stabile che abbia una sua riflessione
Sulle queste questioni che abbia una sua politica che abbia una sua suoi strumenti e che abbiamo una soggettività forte io di questa sono convinta ho visto anche i limiti e le difficoltà che abbiamo avuto in tutti i Paesi d'Europa ma anche in Italia
Nel creare non solo la mobilitazione una mobilitazione permanente per cui io credo che stasera non dovremo decidere e forse altri interventi ci saranno qui di questo tipo oltre diciamo ad un aggiornamento di analisi un nostro giudizio sui fatti anche che cosa facciamo
Io so che qui ci sono anche multare donne che stanno organizzato una riflessione e stanno organizzando mobilitazioni per tutta la settimana di marzo che nasce da un luogo e da un modo quello delle donne in nero quindi mi piace che stasera noi decidiamo non solo di scambiarci le idee di prendere coscienza di quello che sta succedendo ma anche di quali forme di mobilitazione di quali iniziative non possiamo prendere a Roma e non solo a Roma nei prossimi giorni anche perché vedo che in questo crinale
La vicenda è molto complicata e avere una grande pressione dal basso un grande movimento di opinione di massa che sostenga la via di uscita da guerra in queste ore mi pare decisivo
Importantissimo
E quindi io proprio caldeggio che questa sera noi prendiamo anche degli impegni io prego soprattutto i compagni eletti di ritirare questo appello
E di adoperarsi appunto che da qui perché da questa cosa possa nascere qualcosa di consistente ed importante perché avremo bisogno di un'iniziativa duratura
Che si fondi proprio sulla partecipazione e sull'impegno di ciascuno grazie
Ecco Pasqualino adesso ha nominato uno di quei soggetti del pacifismo una di quelle forme originali di questo movimento dopo la guerra che sono le donne in nero per la verità
Lei donne le compagnie che hanno dato vita alle donne in meno o non hanno aspettato lo scoppio della guerra nel Golfo per affermare una propria volontà di pace e di giustizia
Nella situazione medio orientale
Hanno cominciato molto prima e hanno cominciato riprendendo una modalità di manifestazione di volontà di pace che donne palestinesi e donne israeliane
Insieme avevano inventato io vorrei stasera qui dare la parola Enza tal Ciani che una di queste donne perché da tempo in prima persona conduce questa battaglia e si sta impegnando insieme a tante altre perché diventi una forma di manifestazione su tutto il territorio nazionale pensata al Ciani
Hanno iniziato a sparare e continuano a sparare anche a mio nome made io non sono d'accordo
Hanno gettato le bombe anche a mio nome ed io non sono d'accordo hanno lanciato i missili anche a mio nome ed io non ero non sono d'accordo
Hanno usato uccidere inermi ed indifesi anche a mio nome mentre io inorridisco
Continua a dichiarare che si sta facendo giustizia io so che non è vero
Vorrebbero convincermi che si può trarre giustiziata massacri io sento fortissimamente che non può essere vero
Avrei voluto gridare forte a tutto il mondo il mio dissenso il mio disaccordo
Avrei voluto gridare le mie ragioni avrei voluto scuotere le coscienze con un gesto materiale semmai si potesse ho scelto invece il silenzio il silenzio il lutto insieme ad altre donne
Questo silenzio non è assenza di pensiero non è assenza di comunicazione io insieme ad altre le abbiamo scelto di comunicare con la gravità dei nostri corpi quei corpi ai quali questa guerra sta togliendo il valore che hanno e che invece le donne conoscono questa immobilità questo silenzio questo nero devono e possono poter dire più di quanto la parola parlata riesca a trasmettere non abbiamo rinunciato ad altri modi di comunicare
Anche se spesso gli argomenti sembrano venire meno tanto è forte convincimento dello stupore che si pieni si rinnova di fronte a coloro che discussi escono dell'imputabilità o addirittura della giustezza della guerra
L'uomo dei nostri tempi ha bisogno di recuperare il valore di sé il valore dei suoi sempre di solo silenzi e dei suoi pensieri avrebbe bisogno di comprendere che è stato espropriato per la possibilità di pensare macchina tra le macchine
Questa pratica che abbiamo appreso da altre donne le pacifista israeliane che l'atto no anzi debbo dire l'atto aprono la guerra ora glielo impedisce
Per protestare contro il loro governo per l'occupazione del territorio riconoscimento dello Stato palestinese
Questa pratica dicevo siamo riusciti per Roma comunicarla tante altre donne in tutta Italia con tanta un sommesso per tre mesi ci hanno tutti ignorato
Ed ora sono settantacinque nella qualità in cui si svolgono manifestazioni di donne in nero contro la guerra
Abbiamo sentito il bisogno di conoscerci e di avviare una riflessione comune così ci siamo incontrati per due giorni sono stati pochi perché tante erano le cose che volevamo comunicarci i tanti problemi che erano stati salvati dallo scoppio della guerra
In tutte la consapevolezza che si sta consumando un'immane tragedia
Abbiamo sentito il bisogno di raccordarci rilanciare iniziative su tutto il territorio nazionale a partire dallo stesso giorno il due marzo
A Roma ci sarà una catena umana che avvolgerà il Campidoglio e l'Altare della Patria
Luogo simbolicamente dedicato alla guerra seppure alle vittime della guerra
Insieme a questa iniziativa si sarà accanto iniziativa dedicata e e i giovani ai più giovani giovanissimi
In questa esperienza di questo seminario abbiamo preso singolarmente dalle insegnanti
Il loro stupore il loro dramma nello scoprire nell'ora alunni tutti potenziali Guerrieri
Tutti i giorni e frizzante dalla guerra
Questo ci fa capire quanto sia importante avere uno sguardo il loro alloggio ai giovani e giovanissimi comunque alle giovani generazioni ci sarà per loro uno spazio dominazioni di disegni per la pace un'attenzione particolare noi ci saremo con la nostra pratica del nostro modo di comunicare
Ma ogni altra Donno gruppo potrà essere presente con la propria modalità legate non tutti da un unico messaggio un unico imperativo tacciano le armi cessate il fuoco riprenda valore la trattativa del dialogo
Il due marzo il primo giorno ma tutta la settimana fino al dieci altre iniziative più capillari si svilupperanno saremo presenti luoghi simbolici andremo tra la gente stiamo costruendo un incontro con donne di altre nazionalità e culture
Quelle in particolare che questa guerra ci sta facendo diventare nemiche contro la nostra volontà ci saranno israeliane e palestinesi che stanno vivendo una doppia guerra
Le aree delle somale quante potranno essere presenti un dialogo che sappiamo difficile ma rinunciabile
E rimandati allora va data la parola hanno in corso in posizioni di ascolto affinché non si rischi di assorbire nelle nostre aspirazioni automaticamente le loro fare la pace cosa che desideriamo subito non sarà facile con questa guerra si sono acuite le differenze sono a cui delle diffidenze la pace non può essere solo assenza di conflitto armato
Noi chiediamo che cessi subito il fuoco che la proposta russa sia presenza riesame
A questo proposito inviamo portare tante donne uomini giovani che pure oggi sembrano affascinati dalla rappresentazione di questa guerra non con il sentimento dell'orrore o della paura possiamo
Convincere gli altri ma va ricercato un consenso ragionato non il motivo per fare questo c'è bisogni che si sviluppò un grande movimento che sia trasversale qualsiasi appartenenza che posso intanto togliere
Da un sentimento di impotenza tante tante persone che non riesca a trovare il luogo la forma giusta per dire loro no
A voi chiedo
Se me lo permettete io perché qui al trucco ancora un'iniziativa di parte parziale di un pezzo del partito che senza ancora presentarsi con la guerra in rappresentanza e di una parte di un pezzo io non lo capisco più
Perché non lavorare con quanti hanno a cuore la pace in mille luoghi tra la gente che ognuno trovi il suo modo la sua forma ma non aspettiamo oltre oltre il cessate il fuoco che sia subito la pace è tutta da costruire
Grazie Renza calce anni e spero che in molte donne soprattutto raccolgano l'appello che lei faceva tutte per manifestare i il due e anche naturalmente in tutti gli altri momenti che saranno necessari
Do ora la parola contrariamente al nostro programma al compagno Pietro Ingrao che è venuto a questa iniziativa nonostante sia stato colpito dal dall'influenza
Parlano di una Stefano
Aspetta un altro ma perché facciano c'ha la febbre e però
Va bene allora diamo la parola Stefano Ciccone
Ma un grave imbarazzo parla
Rimango componibili
Devo dire che questa è la prima volta dopo qualche tempo migliore di nuovo discutere una serie serio dibattito dopo soprattutto perché poi dall'inizio di quest'anno politico pesano nell'università puro all'interno della in settimana violentata
E questo credo che sia un primo con cui dovremmo parlare subito le in questi paesi per lei
Non solo questo partito ma anche la mozione il circuito di relazioni che avevamo costruito per me è stato spesso poco utile perché è stato troppo spesso un luogo separato da la mia iniziativa sulla questione della pace all'interno dell'università è stato spesso anche per me troppo poco uno strumento utile per praticare le cose su cui intendevo lavorare
E vorrei dire molto premette le due questioni su cui ho misurato questa cosa la prima è la questione della legge Ruberti di cui qualche tempo fa parlavamo molto
Nell'indifferenza quasi generale al Senato è stata approvata la proposta di legge Ruberti sull'autonomia con il voto contrario anche delle sinistre ma questo io credo sia un fatto molto importante perché dopo che migliaia di studenti e di giovani erano scesi in piazza avevano costruito un movimento
Avevano anche praticato forme di iniziativa di democrazia molto importanti anche con molte contraddizioni dentro l'università questa un'altra sconfitta che passa e che passa anche nel momento in cui nessuno oggi è capace di dire
Granché su questa
E su questa sconfitta io penso che noi dovremmo ragionare molto perché la sconfitta di questo movimento è anche qualcosa che apre oggi nuovi spazi a un'area dell'estremismo all'interno dell'università che vince non solo per questo non vince solo su un segnale che non serve mobilitarsi perché ci sono delle istituzioni
Che hanno fanno il muro di gomma ma anche perché in questi mesi quest'area è riuscita molto più di noi a praticare un progetto visibile e a renderlo anche pratica concreta quotidiana all'interno dell'università
Beh su questo allora penso che tutti dovremmo fare molta autocritica innanzitutto perché paradossalmente chi di questo partito ha parlato di più
Ai giovani del Movimento della pantera è stato il compagno Pietro Ingrao molto più di altri compagni anche più giovani di lui che dentro università lavoravano che dentro università insegnavano e che dentro l'università facevano anche politica questo silenzio è stato un silenzio sicuramente del nostro partito una capaci in capacità di iniziativa ma è stata anche un'incapacità della nostra mozione la nostra mozione quella che ha più parlato la nostra area che ha più tematizzato le questioni del sapere come un terreno concreto di riapertura di un conflitto all'interno di questa società e anche di un terreno su cui percorrere strade di liberazione
Ma queste cose siamo sono riusciti a dirle
E poco a praticarle e anche in questa città poco siamo riusciti a praticare quella questione che era il nesso tra il sapere il governo della metropoli e il ruolo dell'impresa nella nel governo di questa città e quanto invece anche le competenze che entro visita si costruivano potevano essere una leva anche nostra di governo delle contraddizioni dentro questa città oggi per Roma l'università è soltanto un cancro che si allarga e che prende palazzi e costruisce e poco uno strumento utile proprio per la gente per disegnare un diverso modello di città
La seconda questione molto più breve che vorrei citare e appunto il lavoro della rete d'iniziativa non violenta all'interno dell'università
Perché proprio su quel lavoro anche con i compagni i che nel PDS avevano fatto scelte diverse che in altri momenti avevano anche condiviso la scelta della maggioranza di votare a favore di astenersi sulla questione delle navi bene proprio su quell'abbiamo verificato
Ciò che era possibile aprire contraddizioni anche all'interno di questo schieramento perché su questa questione non si misurava soltanto un desiderio di pace ma venivano al mondo una lettura della fase una lettura appunto spesso pacificata della fase che si apriva dopo
La crisi dell'dei dei sistemi dell'Est su cui appunto la prospettiva del modello di del Governo mondiale una prospettiva punto di tipo tutto pacificato
Bene su questo ne siamo riusciti a fare di questa contraddizione un tema non solo di iniziativa contro la guerra ma anche uno uno strumento per ridisegnare una lettura di quello che avevamo di fronte del mondo su cui siamo riusciti anche a costruire cultura politica
Beh allora su questo io credo che noi non siamo stati fino in fondo capaci di fare diventare questa questione un terreno di iniziativa concreta quotidiana nei quartieri nella città tant'è vero che io ho visto che la nostra iniziativa dentro università
Era isolata non riusciva a trovare interlocutori fuori dall'ateneo nei quartieri in quello che in anni passati invece era stato un movimento
Radicato nei quartieri e costruito soprattutto a partire anche dei militanti comunisti dico questo e parlo di quartieri perché temo che parla sulla questione della guerra noi rischiamo innanzitutto un imbarbarimento culturale una chiusura della nostra società è un imbarbarimento proprio civile che viviamo innanzitutto in questa città sulla repressione dei degli immigrati è anche vero bene questa è una cosa su cui a prescindere di come da come andrà la guerra è una cosa su cui noi usciremo sconfitti
è qualcosa che pagheremo fortemente nel nostro radicamento sociale in questa città e per questo noi dobbiamo essere capaci da oggi e da subito da di far diventare la nostra iniziativa anche questo
Ho finito vorrei solo dire che le cose che diceva Crucianelli all'inizio e anche negli altri interventi a me convincono molto perché ho sentito moltissimo l'inadeguatezza del nostro lavoro e ho sentito moltissimo la necessità Forte di stare oggi all'esterno di questo partito e non solo perché non basta fare una battaglia qui dentro ha bisogno uscire e dire fuori le cose non mi basta come dire un progetto all'e sterno voglio anche capire come questo questa idea riusciamo a farla diventare dei progetti concreti che riescono a prefigurare delle pratiche concrete nella città
Che riescono anche a rideterminare moltissime persone
Che in questi giorni sono stati fuori da questo dibattito io la difficoltà che più sento nel motivare delle persone a fare una battaglia questo dentro questo partito non è tanto perché mi viene risposto che quello che noi proponiamo
è una come dire un annacquamento nelle nostre posizioni
Ma quanto perché non riesco a far capire fino in fondo quanto una battaglia qui dentro riesce a diventare invisibile riesce ad aggregare altre forze riesce anche a ricostruire relazioni all'interno della società che abbiamo perso
Io credo che su questo noi perdiamo non tanto su la battaglia delle idee all'interno di questo partito perdiamo se riusciamo a rendere visibile come questo progetto riesce a diventare pratica concreta nella città
Grazie a Stefano ha chiesto adesso di poter fare una domanda Crocco
Io volevo chiedere accompagna Ingrao cosa cosa ne pensa di quello che
è successo con la questa mattina qual è stato il suo atteggiamento alla Camera tutto qui insomma è quello che quello che pensa insomma
A questo punto io darei la parola a Pietro Ingrao serve un'altra domanda
Sono andato a
Un problema al quale vorrei su quale vorrei dire se possibile soffermasse Ingrao
Io non sono dalla mozione due
Così come seguo con sempre in questi ultimi tempi
Mia moglie che invece di promozione due
Carriera allora
Sono qui non sapevo neanche che fosse organizzata omissione due tra l'altro quindi no un problema mi pare che noi dobbiamo comunque porci e credo non soltanto mozione uno mozione due mozione tre i compagni che non sono entrati sono non sono rimasti dentro al partito
è un problema che ci dobbiamo porre secondo me almeno tutti coloro che
Nascono da una teoria politica
Che si fonda sulle esperienze dei comunisti
In primo luogo e non solo quelli ma intanto noi credo dobbiamo rifletterci
Quando Pascoli Napolitano diceva che
Dobbiamo dar vita e fare in modo di dar vita a un movimento per la pace che duri che sia forte questo è un problema che non ci siamo posti che ci poniamo da un sacco di tempo
Che e ce lo poniamo in modo oscillatorio secondo me
A seconda di come vanno i fatti nel mondo
E credo che noi dobbiamo prima di tutto a ragionare perché ciò avviene
Dentro di noi e nel movimento Esterno
In secondo luogo credo che abbiamo bisogno di porci questo problema della non violenza della violenza
Cioè noi veniamo fuori da una concessione internazionalista
Dove la violenza molto e quindi la guerra e quindi della sono come dire connaturate in qualche maniera mentre i movimenti pacifisti avvolgono sempre di più
Con una concessione che tende alla non violenza secondo me il nostro partito non ha fatto i conti
Con questi mutamenti fino in fondo sul piano teoretico
Non ci riflette sufficientemente onde per cui noi non siamo in grado in qualche maniera di contribuire nella misura adeguata e neanche di avere le idee chiare noi su queste questioni
E ne usciamo sempre non nel modo migliore non contribuendo il modo migliore secondo me questa è una questione sulla quale mi sarei soffermato ma devo fermarmi una domanda
A porre un quesito pone un problema vorrei che Ingrao soffermasse se possibile comunque secondo me noi dobbiamo ripensarci ma molto seriamente se non vogliamo stare sempre a lato
E poi
Devo dire che neanche adesso darò la parola a Pietrelcina fra il sei e il sette per per perché intanto è arrivato sì
Sì un attimo però
No devi fare un intervento
Se solo una domanda per favore si grazie
Vorrei sapere
Da parte poi dopo le compagnie Ingrao quando l'intervento che è stato fatto da l'ONU nel Medioriente contro Saddam Hussein
Solo questo perché l'America proprio l'America tocca a organizzare e a improntare tutte le sue forze per il novanta novantacinque per cento quando parla che siamo ventisette nazioni tutto qui se perché esso se come mai l'ONU
Diciamo da mandato trovare
Va bene grazie adesso darei la parola perché intanto è arrivato a Valentino Parlato
I io innanzitutto chiedo scusa a voi e al compagno Ingrao per questo mio arrivo in ritardo ma capita che uno avviene per varie ragioni travolto che proprio c'ha la confusione in testa e e si dimentica tutto chiedo scusa vergognosa vergognandosi
Ecco e mi capita anche a sessanta anni di vergognarmi
Detto questo
Qui si parla della guerra
Ecco io penso che questa è una guerra assai importante assai interessante cioè c'è un aspetto che quello come dire tragico disumano barbarico del massacro questa guerra sia pure così atroce
E un segno che il mondo non può essere assolutamente normalizzato
Cioè cosa c'è a monte di questa guerra secondo me che cosa determina questa guerra
Io non credo alle cose che dicono le violazioni del diritto internazionale da parte di Saddam Hussein perché in fondo voglio dire tutti voi vi ricordate e andrebbe ripreso rivisto il famoso colloquio tra l'ambasciatrice americana
Prima di andare in vacanza prima del due agosto e Saddam Hussein che sta dando segni di sé guardi io penso di fare qualche cosa lì nel con vari terreni serve a fare i suoi o meno mi interessano cioè che era quasi voglio dire in termini di sbilanciamento un invito a Saddam Hussein a fare questa cosa perché poi e non so se l'ha fatto per ingenuità per burocratismo però c'è stato uno sbilanciamento
E poi c'è stata l'invasione del Kuwait che una come dire violazione del diritto internazionale diciamo però questo diritto internazionale una cosa abbastanza come dire
Elastica assolutamente ci sono prove infinite
E le ragioni di fatto di Saddam Hussein che io considero come dire voglio dire un dittatore ce le vere vittime di Saddam Hussein e non ECU a été casomai sono gli iracheni che sono sottoposti a un regime di assoluta e libertà
Invade
La ragione di questa guerra e dell'intervento americano quale secondo me dico delle ipotesi proprio quelle di discussione normale che ci sono che si fanno come dire
All'osteria o al caffè
E che è finita la prima e la seconda guerra mondiale
I giapponesi chiesero la ressa
Gli Stati Uniti vollero la resa senza condizioni nel frattempo misero la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki perché con quale fine col fine di dire e finita la seconda guerra mondiale ma si stabilisce che da oggi in poi la potenza fondamentali siamo noi questo il valore simbolico di Hiroshima
E finita la guerra fredda
No io non credo alle questioni del petrolio della speculazione questo economicismo semplice è finita la seconda è finita la guerra fredda e noi dobbiamo dire qual è il nuovo ordine mondiale qual è la nuova il nuovo equilibrio del mondo il famoso Governo mondiale del quale anche persone degnissime si sono innamorate nei primi giorni nell'euforia della caduta del muro di Berlino e di tutto il resto
Il nuovo ordine mondiale si stabilisce col fatto che gli Stati Uniti sono l'unica potenza che a migliaia e migliaia di chilometri di distanza dalla loro patria possono stabilire quali sono le regole di comportamento
Possono stabilire che cosa va fatto e che cosa non va fatto questo e il punto fondamentale di questa iniziativa
Dove il nemico fondamentale di questa operazione cioè interlocutore non dico il nemico l'interlocutore
In questa operazione di Potenza di stabilire un prestigio internazionale da parte degli Stati Uniti non è tanto il povero Saddam Hussein il quale viene come dire
Nobili citandolo e abilitandolo come dire e ingrandendo l'ho paragonato a Hitler perché tra Saddam Hussein e Hitler c'è un abisso cioè Hitler comandava la Germania che è una cosa molto diversa dall'Iraq come potenziale economico militare e finanziario tutte queste cose qui tant'è che ci fu un momento in cui si a qualcuno dubito che Hitler avrebbe potuto addirittura vincere la guerra mentre invece nessuno ha mai pensato né da una parte né dall'altra e tra i Fongaro affonda in I tre pacifisti che Saddam avrebbe mai potuto vincere o potesse mai vincere questa guerra
E questa è stata come dire e Saddam è un pretesto chi è chi sono i nemici reali nella ricostituzione di questo nuovo ordine mondiale
Mi cambia insomma voglio dire ovviamente i veri nemici sono la Germania
E il Giappone l'Europa cioè i poteri antagonisti al potere come dire i poteri che potevano antagonizzare l'egemonia americana dal punto di vista tecnologico dal punto di vista economico dal punto di vista e battuta dal dal punto di vista sostanziale dal punto di vista della guerra non guerreggiata
Del contrasto questi sono i due veri avversari
Che bisogna battere e ridurre alla regia alla ragione prima che si diano troppe aree che abbiano troppe pretese e voi ricordate lo sgarbo famoso che la Germania occidentale alla Germania di Kohl fece Abu quando ma ci fu ecco quanto contratto all'unificazione tedesca
Direttamente con Gorbaciov senza informare Bur e ci fu allora se voi ricordato una protesta formale di Bush quindi il tentativo di un nuovo ordine mondiale
Questo nuovo ordine mondiale proprio a stare ancora stiamo appesi alle notizie come verrà anche l'offensiva terrestre non ci sarà non ci sarà il discorso di Bush e via di seguito
Però questo nuovo ordine mondiale grazie a Dio fallisce un mostra delle crepe secondo me questo il lato positivo che viene fuori da questa cosa nefasta che la guerra ed anche da questo personaggio nefasto che Saddam Hussein nel senso che
Non è un caso
Che i primi Paesi ad approvare lo per il primo paese ad approvare l'operazione di Gorbaciov sia stata la Germania
Cioè perché era si deve coprire cioè quindi che si sia stata una aggregazioni antagonistica europea
Antagonistica vile perché poi abbiamo visto anche il governo italiano voglio dire dice beh se va bene così c'è una posizione di tipico opportunismo se va bene così è buono però se Bush varato erano che possiamo fare
Le Michieli si dice andiamo in prima fila vanno in prima fila insomma ovviamente no
Questo è quindi e io non voglio portarvi via molto tempo e concludo
Cioè questa e un primo tentativo dopo la fine della guerra fredda di sistemare di assetare un nuovo ordine mondiale americano fondato sull'impero americano e questo
Provocò una guerra
Di provoca una divisione tra l'Europa e gli Stati Uniti o almeno un incipiente divisione che comunque vadano le cose non potrà essere sanata ci c'è come dire una e e la verifica di una crisi i dell'idea di passare da un sistema bipolare a un sistema uno polare americano cioè a un mondo che era un'idea irrealistica secondo me di passare a un mondo a un'unica egemonia questo cosa vuol dire come diceva avanti oggi polemizzando col manifesto che noi siamo nostalgici di Brest mentre del bipolare non è questo ma cioè ma il nuovo ordine mondiale non può essere un ordine mondiale a comando unico deve essere un ordine mondiale e i con più protagonisti che confliggono tra loro
Che confliggono tra loro nonché dibattono democraticamente quindi da questo nasce anche un secondo me nascerà anche una pressione ne avremo tra poco la crisi dell'ONU secondo una crisi un attacco al Consiglio di sicurezza cosa che diceva Peter Ingrao quando diceva beh io la storia dell'ONU non mi convince perché poi Lollo eh
Affidato atto pochi azionisti di riferimento beh questo è cioè io vedo nella tragedia di questa guerra nella catastrofe di questa guerra nella e spero che la guerra finisca e che spero che Fini però come dire il fatto che c'è una ragione di conflitto nel mondo di conflitto positivo nel mondo che continua e che non può essere spianato cioè l'idea di andare a al nuovo ordine mondiale dove tutti siamo belli e pacifica atti noi che siamo ricchi che mangiamo bene e gli altri che stanno poveri e che non mangiano e non debbono rompere le scatole questa idea secondo me fallisce e
Da questo e conflitto e anche dall'esito sperabile io penso che si debbano trarre ragioni di speranza grazie
Grazie a un aiutino parlata
Ed ora finalmente la parola Pietro Ingrao che ringrazio ancora diario tutto partecipare
No se io vi chiedo scusa perché Rosangela la mia voce
Va be insomma
Saremo aziende
E io voglio partire prima in tutto dall'immediato ognuno di noi credo che sente in questo momento tutto alla drammaticità di queste ore
Stanotte c'è stata la proposta di Gorbaciov
Ha gettato dall'Iraq e quindi la speranza
Oggi poco fa c'è stato un ultimatum di Bush dice
Che ha fissato a fino al mezzogiorno di domani
L'ora limite per scatenare l'offensiva terrestre
Quindi la proposta di Gorbaciov purché aperto il nostro cura la speranza
Accettata dall'Iraq è esposta a un rischio molto grave
Ed è questione di ore
Era aperta ed è ancora aperta la prospettiva Dini
Giungerà una cessazione del fuoco
A una restituzione rapida senza condizioni all'indipendenza del Kuwait e al tempo stesso di evitare il massacro
Ecco però questo esito non ci dobbiamo dire questa sera
Nella giornata di oggi che direi ai fatti che sono avvenuti poche ore fa
Sono esposti a un grande rischio
E può darsi che nel gironi meno di ventiquattro ore
Le cose prendano un'altra chicca
In questa situazione io credo che non sono consentite fra frasi e inganni tra di noi
Se Bush domani a mezzogiorno dare l'ordine dell'attacco
Noi siamo uniti qui stasera
Potremmo fare pochissimo quasi nulla
Non ci basta il tempo
Ma se esiste ancora un filo di speranza
Che anche questo ultimatum salti
Allora io credo che noi possiamo e dobbiamo utilizzare questi ore
Non solo per parlare individualmente sollecitare
Chiamare all'iniziativa come hanno fatto qui le donne in nero
Ma dobbiamo collegamenti e con i denti ognuno per quello che può difendere l'ultima chance offerta dalla proposta di Gorbaciov
Io voglio dire inoltre che anche se inizierà il massacro
Nemmeno allora noi possiamo dire che tutto è finito
Questo è un punto che vorrei rimarcare questa sì
E dobbiamo impegnarci anche al massacro aperto fino all'ultimo per salvare vite luoghi e popolazione
E infine
Anche se il massacro si compisse
Lo dobbiamo parlare
Compagni e compagne ne usciamo a Roma e Roma significa qualcosa
E abbiamo in qualche modo diciamo parti di rappresentanza di questa città
Capita
Perciò io invito si può qui dentro
Dei compagni e delle compagne a sviluppare un contatto stasera con le associazioni pacifiste
Se è possibile anche con altre forze della sinistra
Con la Direzione stessa del partito democratico di sinistra
Per vedere che cosa noi faremo nelle prossime ore questo mi sembra il grande compito che abbiamo di
Sia se resta aperta lo spiraglio del negoziato
Sia se cominciassero a carnefici
E non rinuncio a chiedermi ancora oggi adesso dopo l'iniziativa sovietica e la speranza
E dopo la l'annuncio di Bush che cosa intendono fare i sindacati mi sembra qui
Incredibile che in questa situazione sia le dirigenze nazionali dei sindacati sia le dirigenze provinciale regionali dei sindacati non ci dicano dicono a me che cosa pensa che così interno io chiederei che una delle delegazione qui diretta Assemblea domani non so dove ai sindacati regionali o anche via come si chiama
A corso d'Italia nel modo io direi
Più modesto lasciatemelo adoperare questo aggettivo ecco una domanda per favore diteci cosa pensate di fare cosa possiamo fare che cosa devono fare i sindacati
E gli aderenti ai sindacati in questi giorni
Quelli centrali e quelli regionali provinciali
Io non so se ci sarà quando una riunione del consiglio comunale di Roma
E se si può ottenerlo chupito presto o al più presto
E non si pone non è che io non capisca quanto è difficile non si possono fabbricare così semplici esperimento in Parlamento in Parlamento
Ma dobbiamo anche chiederci quello che si può fare in Campidoglio
E forse altri che si costruisce altri dieci consulenti però questo non dobbiamo porcelo come compito politico ci riusciremo non ci riusciremo questo si vedrà
Però io credo che non quindi saremmo davvero
Un piccolo gruppo lasciano adoperare questo aggettivo lo dico a me stesso e non voi provinciale sì non ci dicessimo in questo momento che queste domande non
Dobbiamo porcelo e dobbiamo cercare
Di fare il possibile
E voglio dire che con pacatezza che non c'è solo la cupa prospettiva di giovani dell'una e dell'altra parte che perderanno la vita
Ma come sapete c'è il rischio di un immane disastro ecologico
Qualcuno dice che è già in atto non parlo di quello che è avvenuto nel Golfo di cui nessuno può calcolare le proporzioni perché nessuno sa che cosa succederà cui pozzi petroliferi del quale etica
E c'è anche il rischio terribile io non lo posso dimenticare che Saddam Hussein ricorra le armi chimiche batteriologiche
E immaginate quali sarebbero le conseguenze ieri apparire sulla scena di armi di questo genere
Quindi noi dobbiamo a noi stessi dire che non si tratta solo di chiedere il cessate il fuoco
Finché si può
E di evitare il massacro ma dobbiamo renderci conto che noi dobbiamo riuscire a intervenire anche se scoppia il massacro questo la prima cosa che io vorrei dire stasera anche allora non è tutto chiuso anche allora non è tutto fatto anche allora ci sono compiti e conseguenze da rincara
Ed è faccio per fermare il massacro significherebbe premiare Saddam Hussein è stato chiesto giustamente che questo tiranno si ritiri dal Kuwait
E ieri che io non ho mai accettato senza condizioni
Tutti vedono che ora e dopo quello che è accaduto
Per Saddam Hussein restare nel cuvette è impossibile militarmente e politicamente io dopo questo aggettivo e ormai impossibile quindi l'ostinazione degli Stati Uniti su questa richiesta non ha senso non ha ragione d'essere ed è un trucco sciagura
Possono essere ancora controversi giorni e i morti in questo ritiro ma tutti sappiamo che se si tratta
Che si tratta di un ritiro in questi giorni e non fra un mese
E nessuno riesce a vedere per quale cosa al mondo e perché Saddam Hussein avrebbe interessa allacciare
Per un giorno per sette non lo so nel Kuwait più oramai deve abbandonare vere abbandonata non so quali truppe e quali anni
Per quali motivi e con quali ecco perché la richiesta americana mi appare francamente senza alcun fondamento
E non si vede con quali prospettive in un paese distrutto
Con un apparato bellico devastato
Con città e villaggi ridotti purtroppo a cumuli di macerie
Con la Rete delle comunicazioni spezzate
Il despota Saddam Hussein possa avere la forza e il vantaggio anche di tradire
Tra virgolette l'impegno Cassuto iscritto a Mosca
Non si comprende allora perché nelle condizioni attuali
Avrebbe sottoscritto l'impegno di Mosca per poi negare
E per dare così un'arma propagandistiche norme a George Bush questo è il ragionamento di buonsenso quindi dobbiamo cercare di fare passare tra i nostri amici compare nella nostra famiglia nel nostro luogo di lavoro e dappertutto
Per dimostrare tutta l'assurdità e vorrei dire da un certo punto di vista voi l'altro scopo cioè e già ne ha parlato con intimo parlato
Del
Massacro che si prepara dunque la pace presso prima del massacro non solo è ancora possibile non so per quanto tempo ma è una cosa estremamente raggiunti
E questo discorso la dobbiamo farlo questo lo sforzo che dovremmo fare non solo a chi a quelli che sono stati convinti come mette come altri dietro a questo tavolo da agosto che si andava verso la guerra e lo dicevi
Ed avevamo purtroppo giù
Ma che dobbiamo fare anche chi ha creduto all'ora che non si arrivasse alla guerra
O ha pensato che la guerra non sarebbe stata necessaria
Oggi noi dobbiamo fare un grande sforzo di dialogo nonché con quelli che sono già persuaso come mi come in ogni come molti di voi ma in quelli che hanno creduto a certe ipotesi e a cui noi non ci possiamo rivolgere purtroppo io dico purtroppo con argomenti molto forte
Per chiamarmi cresciute
In questi mesi così duri amari
Per noi che sin dai primi giorni appunto ci siamo schierati contro la guerra
Che purtroppo appunto ci apparve subito
Tragicamente all'orizzonte
E per noi che non avremmo timori questo sì lo voglio ricordare
Di essere in minoranza per amore della pace
Questa è un'ora di grande importanza perché si è aperto un primo spiraglio e perché siamo al limite in cui questo spiraglio si può chiudere da un momento all'altro
La pace il cessate il fuoco
La sospensione dell'operazione militare il blocco degli ultimatum di Bush
Ogni minuto ogni ora conta
In questo passaggio cruciale e dobbiamo spenderla per conquistare trachite
Non è stato d'accordo con il sì all'accordo di Mosca e abbiamo visto che si può ottenere perché ci sono delle incrinature del blocco
Che dissi sì e per imboccare subito al più presto il cessate il fuoco
Io spero che mobilitazioni certamente verranno prese dalle organizzazioni pacifiste
Purtroppo non so quante sezioni del PDS saranno aperte
Domanda a Roma
Ma se ci sono e sono aperti andata
Entrate bussate aprite telefonata
A quelli della minoranza e a quelli della maggioranza
E anche a quelli che non sono entrati nel PDS e che stanno continuando costituendo un'organizzazione appare assi
Telefonate allora ai compagni di lavoro tenetevi stretto contatto con le organizzazioni pacifiste per vedere quello che possiamo fare perché si giunga al più presto
All'accettazione della proposta sovietica e all'anno vanificazione della minaccia di Bush
E se dire cessate il fuoco
Sono parole che disturbano diciamo allora sospensione delle azioni militare
Chi ci perde nulla in una decisione di questo genere
Chi può pensare che l'Iraq si rafforzi per una sospensione di qualche giorno delle azioni militari
E d'altronde se continuano chi Dinoi è sicuro che non scoppi non avvenga la miccia del deflagrazioni
Ricordate quante volte e qui è stato anche vocata alla questione è stata pronunciata e osannata la parola Omo ed il ruolo dello
Io altri compagni
Finché tu Valentino
Abbiamo espresso la convinzione che l'ONU in questa vicenda
Non solo non aveva giocato alcun ruolo ne era stata pesantemente mortificata e umiliata articoli e che l'intervento nel Golfo aveva visto appunto egemone politicamente e militarmente Giorgio può Bush adesso lo ammette anche chi Occhetto al nostro giudice sullo adesso sì io apro i grandi giornali borghesi potrei citare uno uno citò scritto a tutte lettere in modo brutale che il comando militare sta nelle mani
Di bus di Dick Cheney e di Colin Powell il che vuol dire che lo statuto dell'ONU è stato vergognosamente messo sotto i piedi e chi vuole difendere Roma oggi che vedere questa verità
Proprio per chiedere per vedere se è possibile un'altra strada se è possibile una correzione
E anche qui la sorte dell'ONU un'eventuale riscatto dello si decide adesso in questi giorni in questione
Se invece andrà avanti il comando americano Longo per la seconda volta in un modo creare c'era umiliato
Perciò anche chi ci ha chiesto di batterci per l'ONU noi dobbiamo dire che adesso adesso Longo e in grado di recuperare un ruolo di discutere e di pronunciarsi su una nuova situazioni
Domani rischia di essere troppo tardi
E lo diciamo senza retorica e senza il giro
E chiediamo di verificare ora in questura così delicate grave
Se l'ONU ritrovo un margine che autonomia e io direi se lo ritrova anche il Parlamento
E questo a verifiche correzione di rotta
E vitale
Ed ora bisogna lottare per sospendere l'operazione militare chi si rifiuta questa sospensione questo dobbiamo dirlo invece comodamente non crede e non molto un ruolo dell'ONU
E vuole dire all'Unione Sovietica
Stattene al tuo posto visto che il tuo sistema di alleanze il Patto di Varsavia entrando e tu non è diritto di pesare questa la grandezza della partita
E la questione di straordinaria portata non solo e non tanto per va verso il mondo arabo
Noi non possiamo nasconderci che per i popoli arabi questo è un'ora un ciondolo USA delicatissima
Io ritengo francamente grave e sbagliata la politica che Saddam Hussein nonostante quello che si dice ha seguito verso il mondo arabo
Quando appuntato l'arma totale e la al egemonia militare
So che vi sono arabi in Palestina in Libano in Tunisia in Algeria in Marocco e forse anche in Egitto
Che vede rosa davano sei come un errore
Che alza la spada dell'Islam contro gli oppressori incidentato occidentale
Non solo infedeli ma sfruttatori
Ma io penso non siamo convinti che il riscatto dell'Islam si può fondare solo sull'autonomia nazionale sulla vita democratica sulla capacità di condannare delle grandi masse arabe oppressi
E perciò anch'essa non può puntare va Spata dell'Islam e tanto meno le armi chimiche
Ma sulle vie della pace e non su quelle della guerra
Diede la guerra in cui la scienza occidentale della guerra fatalmente sarà vincitrice e lo sappiamo
Giscard iracheni su Israele secondo me sono stati un grave e inutile errori
Perché i palestinesi per avere una patria e anche questo dobbiamo dirlo hanno bisogno lo i palestinesi
Di stabilire una convivenza e non una guerra con lo Stato di Israele
E questo noi dobbiamo avere la forse la schiettezza la verità di dirlo proprio per amore dei palestinesi
Così come fu non solo un mostruoso delitto ma un errore politico grave l'atroce guerra chimica di Saddam contro i curdi che anch'essi hanno diritto ad avere una patria Comi palestinesi eccome libanese così come è stato un atto inammissibile e lo si vede oggi insostenibile l'aggressione contro il Kuwait queste cose le dobbiamo chiarire con grande forza nomi
Che lo stiamo contro questa guerra
La strada è un altro
E noi dobbiamo chiedere dire ai popoli arabi
Che questa Strada Nuova e quella che solo gli può dare una prospettiva ma dobbiamo anche dire a noi stessi questo richiede una straordinaria capacità di iniziativa dell'Occidente e dell'Europa
è un fatto che nell'accordo di Mosca ma lo ricordava prima Crucianelli sembra fino ad ora non risulta quasi nulla quasi nulla
Che costituisca un minimo di garanzia
Per i contenuti i tempi i protagonisti della conferenza sul Medio Oriente
Può darsi che Gorbaciov otto forse non ce la faceva a dirle queste cose dove
Può darsi che ottenerlo in questo momento ora e a questo punto sia impossibile ma da ora deve iniziare una rotta nostra su questo punto
E qui deve essere netta impietosa la nostra critica all'assenza dell'Europa e della sinistra europea nella tragica vicenda del culto
Questa assenza penosa dell'Europa
Viene oggi riconosciuta ormai persino in articoli dell'unità e voi capite quello che voglio dire
Che non sono scritti che non sono scritti
Da pacifisti acchiappa nuvole come alcuni di noi
E ancora una volta non mi interessano qui i voti sulla pagella
Non ci preme ricordare dire ve l'avevamo detto
E non ci bastano nemmeno le lacrime su questa afasia dell'Occidente e della sinistra europea ho detto questa parola dura e amara afasia
E anche questo è stato scritto per fortuna in un articolo dell'Unità anche se tardivamente
Ci interessa la correzione
La competenza del Medioriente sarà rinviata alle calende greche
Va bene se da ora non diviene un tema d'azione nostro e della sinistra europea
Una condizione che noi anche se Gorbaciov sulla pronuncia non cerchiamo di fare diventare essenziale
Per ritessere il necessario rapporto fecondo con i popoli gli arabi e per staccarli dal dal mito niente col mondo e illusorio dell'eroe sarda
E per convincerli che possono certo possono anche se non è sicuro
Essere percorso invece vie pacifiche e democratiche come appunto aveva fatto l'intifada per affrontare finalmente i loro problemi di libertà di riscatto quindi sovranità nazionale ho detto io pacifiche e mi riprendo punto di come sia dunque può sembrare persino assunto adoperare questi due parole io pacifiche quando armate di quella potenza distruttiva
Sono dispiegate dinanzi a noi e non è certa nemmeno la data della fine del massacro
Noi
Della minoranza
Abbiamo detto che la guerra nel Golfo era una svolta nella situazione mondiale
Tutto davvero tutto quello che sta accadendo conferma questa analisi
Voi sapete cosa io penso di questa guerra come dimostrazione del punto a cui è giunta la alta e raffinata scienza della morte su questo piani
E il tuo fatto nuovo secondo me è che questo enorme accumulo di scienza distruttiva
Che esisteva anche se non lo dimentica ramo non è più solo deterrenza
Non tende più solo a scoraggiare l'uso della forza
La grande novità è che diventa guerra in atto
Arma politica praticate messi in campo anche quando invece altre strategie politiche a cominciare dall'imbarco
Erano palesemente praticabili e persino abbigliati dinanzi all'aggressione al Kuwait
A norma praticata e messi in campo di fronda un avversario che non possiede in proprio nei una struttura produttiva dei quattro e che militarmente
Non aveva retto nemmeno il confronto con un Paese senza un dispositivo militare moderno come l'Iran
Dunque c'erano altre star invece è stata scelta
La pratica la messa in atto di questa guerra moderna del vomito
Da parte essenziale mentre della più grande potenza militare del mondo
E non mi convinco affatto quando mi dicono che Saddam armi chimiche batteriologiche anzi mi spavento mi chiedo che sarà appunto ce ne mette in campo
Se vado verso una polveriera
Ci vado col cerino acceso o cerco altri lidi per neutralizzare ecco la grande questione
E non mi tranquillizza se sento dire che Israele però all'atomica
Appena un anno fa mimesi dell'indimenticabile mille novecentottantanove ricordate ricoperta si parlava di convivenza pacifica mondiale quand'è mutato il quadro e linguaggio
E allora come mai nel giro di sei mesi
è cambiato così tragicamente lo scenario politico mondiale
E solo per la pazzia
Di Saddam
Ma anche nel caso di Hitler non sappiamo che non ci trattati pazzia
E tutti tutti sappiamo se non vogliamo imbrogli Arci fra di noi che Saddam non è Hitler e l'Iraq di Saddam non è nemmeno un'unghia dalla Germania nazista come lo conosci tu e io chimiche
E allora una sinistra europea e italiana ecco il grande tema nostro
E ed esiste sì prima di tutto si chiede capisce senso e le implicazioni di questa svolta nelle relazioni mondiali
E dobbiamo discuterne più a fondo anche tra di noi
Anche tra di noi che gli siamo pienamente d'accordo
Per affermarmi veri Ferrari guiderà dice la porta
Per vedere appunto
Se davvero conveniamo che questo evento almeno come lo sento io come intorno a prospettare l'ho qui stasera io ripropone drasticamente
La questione della guerra all'inizio del due mila e del rapporto tra la guerra e la politica
Gli è stata fatta una domanda
Lo querelò sulla politica
Gli ho ceduto questa domanda e né i fatti ed esclusiva
Io ricordo che la stessa guerra del Vietnam per atroce che fosse
Alla luce a questo tema ma non rende questa esemplarità e mi permetto di dire questa modernità e la domanda più inquietante
Per chi proprio mentre cede la potenza militare dell'ex l'impero sovietico
Gli addirittura pensati l'unità dell'URSS è in discussione Pecchi gli Stati Uniti mettono in campo
è in atto queste norme spiegamento militare
Egli escono ad imporre questo molto di guerra in atto al conflitto con l'Iran
E a me sembra chiaro
Vengo al tema affrontato da Parlato
Dall'accaduto di questi giorni che gli Stati Uniti
Ci sono presentati come una potenza militare protagonista e garante dell'ordine delle cose mondiale
Tess di parlare
E accetto anche riferimento che lui fa
L'attenzione che si è aperta su altri terreni con la Germania comincia
E il fatto che l'unipolarismo edifici
Difficile
Io
E commetterei nel ragionamento di Parlato un'altra voce lunghi utile l'concordi
E cioè metterei
Al tempo stesso
La questione del terzo mondo
Saddam non è un caso pur non è un passo anche se un passo di
Saddam e un Sindoni
E il sintomo che il mondo arabo così non regge
Vorrei l'Iraq ma anche Egitto ma anche Mauro manga Algeria ma anche Tunisia e questi sono l'avamposto di altri continente sorge la grande questione di come sia in regola non solo la contraccezione
Interna alle grandi poteri
Ma anche il rapporto
Tra questo sistema di grandi potenze e ciò che matura e che esplode coi non a caso perché l'Islam è una grande città prima di tutto nel mondo a no
E allora
Come a dire
E questo che ne dobbiamo interrogarci io non so bene a quali mutamenti profondi dello spirito americano corrispondono un corrisponde a questa
E no cosa bisogna ancora capire
Che adesso offuscata dalla Cilicia
I media del tempo di guerra non ce l'hanno fatto capiti
E io non sto a rimpiangere certo i tempi tristi e stretti dell'equilibrio bipolare e del pianeta controllato da due superpotenze
Noi dobbiamo guardare in faccia l'innovazione che si è prodotta
Certo domandandosi quando allentino pubblici porta attenzione a queste cose
Quando economicamente resistente questa superpotenza militare
Quando l'Europa potrà accettare di fungere da supporto a questo ruolo egemoni militare
Degli Stati Uniti
Ho cercherà semmai di prendersi rivincite economici
E che divengono a questo punto e a questa prova i rapporti niente affatto fissati per sempre tra un po'Unione Sovietica Stati Uniti
E che cosa di ieri in questo quadro la NATO
Come sembrano impallidire dinanzi a queste domande e all'immagine che per un mese sono entrato dal video nelle nostre case ed i nostri cuori
E nelle nostre menti le cosiddette allora nel mille novecentottantanove
E qui io non voglio andare lontano parole molto anche dell'Italia in questa grande partite
Bellica che si è aperta
Un fronte può poco verrà si è prodotto in questi mesi in questo Paese dobbiamo dirci
è riemersa una cultura della guerra in Italia
Con i suoi timori le sue giustificazioni la sua simbologia
Per quanto io ricordi nei quarant'anni passati questo mi sembra non c'era mai stato
C'era questa Omega Curci oggi in questo ore certo questo fronte sembra incrinato e si vedono spostamenti oscillazioni
Ma il tentativo il lavoro tutta di costruire qui rilanciare in Italia
Dopo una questa cultura della guerra secondo me è un grande dichiarare fatto politico
Contemporaneamente però è emersa molti dice anche fragile ma molto evidente una nuova cultura della pace
Nuova perché radicale nel suo rifiuto dello strumento della guerra
North registi come simpatico perché mi ricorda Marco Pannella ma io non ci posso fare
Anche perché non mi pare che il
Lo pratica poco adesso questo aggettivo
Questo rifiuto dello strumento della guerra
I confini e territori questa nuova cultura dalla pace sono ancora indefiniti io direi a macchie di leopardo
Emergono soprattutto a sinistra ed entro il mondo cattolico
E lo sottolineo dentro anche una parte importante della intellettualità italiana
Che pure negli ultimi anni sembrava distante dall'impegno politico diretto e che invece in questi giorni comincia a parlare questo modo riguardante la faccio
E faccio questo che questa nuova cultura della pace cerca di fronda l'aggressione alla violenza e si rifugi nella protesta morale
Questa cultura cerca e vuole costruire i nuovi strumenti pacifici non contigue no violenti comuni isolare e battere l'aggressore e la violenza
E questo poteva farsi anche contro Saddam salvando dalla morte migliaia di vite umane ed irritante i disastri ecologici la distruzione delle città il rischio della guerra chimica
Batteriologica e della rivalsa atto
Dobbiamo dirci
Che si va avanti questa è una rivoluzione nel pensiero della sinistra
Nelle idee della sinistra sullo stato sulla politica
E anche nella tradizione comunista
Suppone nuove forme di lotta
Non tutto definito
Appena avviate nella pratica e suppone anche nuovi successi
Ma è una rivoluzione anche nella tradizione comunista
Non solo quando io ero giovane ma nella mia vicenda dentro il Partito Comunista Italiano
Per decenni io non ho pensato così
E non ero proprio dunque racconta
Su pone che Dinoi sentiamo prossimo pone anche
Una comprensione dei nuovi soggetti che sono in campo su impone e io non ci sono riuscito che sentiamo prossime a noi anche il cortile suppone infine
Che abbiamo una concezione diversa del rapporto millenario tra politica
E guerra
Ho letto le interazioni che di queste sono state tra sino alla teoria
Che noi e io non accetto della guerra giusta
E suppone un'uscita dal nefasto vero centrismo che c'ha dominato anche in questa guerra
Per me l'immagine più sconvolgente di questa guerra non è stata nemmeno la morte ma quelli sì quelle case qui bambini quelli laici davvero un altro mondo
E ciò in una zona del pianeta dovuta dotata della più grande risorsa energetica di tutto il Polo
Casa mia e anche la casa del compagno più povero nostro qui a Roma e altro da cui gli abitanti
Da quelle condizioni umane e materiale
Ed è impressionante da chi eccitante sapere che nella parte più avanzata di quei Paesi la risorsa più alta della temi tecnologia moderna ecco perché non assolvo Saddam viene usata
Per mettere in piedi macchine militari che alla fine sono impotenti dinanzi all'Occidente
Ho per assicurare agli amici i miliardi che compensino petrolio venduto a basso prezzo annulli occidentali e ai nostri consumi
A che fare questo con l'Italia sì e di fatti in queste settimane grati emerso nitidamente il discorso che diceva ai pacifisti voi volete la vecchia Italietta vigliacca
Che semmai presta le basi qualche nata ma non fa politica grande e mondiale grande tra vicoli
Con la vita
Della sua insieme con gli USA che si espongono con la vita della loro gioventù questo il discorso sta scritto sul giornale
E come Inghilterra e Francia che essi si sono Potenza mondiali o come Germania e Giappone che almeno c'hanno messo dicevo
Questo secondo me
E il senso anche
Del problema nuovo politico e culturale che si è aperto in Italia e questo è anche il senso di alcune divisioni che si vanno verificando
Forse che sono emersi anche lì alla Camera
E ma domandato ricorda dalla Camera non posso rispondere perché stamattina io una febbre svolta
E di sapevo che i numeri alla Camera non ci arrivano e allora scusate conferito Farnese per poter essere qui da corsa
Ma questo è il senso delle divisioni che li circonda certi a manifestare
In ogni modo per la prima volta
Da decenni e decenni in questo Paese viene riproposto un ruolo dell'Italia che sia legato alla sua forza militare IVA
E ha un suo impegno militare non più solo difensivo e non più solo di Introna
Badate che si cerca quindi di cambiare l'orientamento di fondo di questo Paese è stata citata la resistenza nella polemica ma questo è il rovesciamento dello ristabilendo di pace che sull'asse
Della della Resistenza
E con Luca le grandi questioni che si stanno aprendo
E la sinistra che italiana che fa si arrangia di fronte a queste domande
Si limita a cercare il meno peggio e a ridurre i prezzi del conflitto oppure a un progetto
Una puntura appunto della PAC e del rapporto nuovo capace politico con cui scongiurare il rischio che la frattura fra Occidente e Terzo Mondo sia regolata in una sequela di conflitti
O avventure armate regionali non so quando regionali che ripropongano lo strumento militare pensate nell'era atomica come strumento fondamentale
Di regolazione dell'Ortica o disordini in questo pianeta
E guardate come complessa in bilico è la situazione in Unione Sovietica
Gorbaciov solo a sviluppare una grande iniziativa di pace
Resterà un po'forte merito ma se fallisce c'è già chili domande racconto di come si fa fronte a un'egemonia militare
Americana in una zona mediorientale così vicina così vitale per le frontiere con l'URSS e per i suoi rapporti con l'ansia questo è un punto io apprezzo tanto più l'iniziativa di Gorbaciov
Quando più non mi è chiara la misura del sostegno cadesse avvenuta da soggetti essenziale
Popoli dell'URSS dove non è emerso se non sbaglio in questo mese questi mesi nessun'forte movimento pacifista questo di allarme
E questo dice forse che anche noi non abbiamo saputo ho tentato di aiutarlo
Non si tratta perciò solo dell'atteggiamento che non si avranno i generali conservatori ma di come prenderanno le cose lì
Ecco perché con
E di poter pacifici con cui affrontare i conflitti e battere la violenza
Loro e vitale anche la costruzione di un legame
Paci l'intera CV tra pace
Il riscatto tra pace e autonomia dei popoli
Dei lavoratori e delle persone si vede anche da ciò quando disastrosa sia stata la caduta dell'internazionalismo il rimpicciolirsi in una non ricongiunti
Solo europeo e nemmeno veramente europeo
Ciò che l'uso di questa parola internazionalismo può essere elettori può ridursi a un appello generico e anche sembrare semplicemente non starci
L'internazionalismo anzi gli Internazionali ismi delle diverse fasi di questo secolo perché sono stati diversi vocali non furono solo certe canzoni certi sentimenti certi cortei fu uno porti reali con altre forze reali in movimento indeterminate parti del Mundo
Una determinata interpretazione dei conflitti e degli antagonismi mondiale e qui allora io vedo un legame necessario fra il nuovo pacifismo e una analisi sociale io ho parlato prima del
L'errore tragico degli Scud di Saddam su Israele della via del singolo tragicamente sbagliato che si offrono ai Palestine sì o agli algerini marocchini ma noi non possiamo costruire veramente con loro una durevole strategia di pace
Se lo ricordava Crucianelli non ripartiamo dalla materialità della loro condizione sociale oggi non solo come miseria e come tale ma anche come sapere come potenzialità umana come culto ora come c'è chi con il TIR maturi che vivono in una condizione di soggezione e di sfruttamento e questo si verifica già qui da noi in questa città di Roma
In cui dobbiamo liberarci dalle mie visione degli immigrati come merita Ormanni emarginazione come l'utente e riconoscerli nelle loro molteplici facce come lavoro sfruttato e come popoli dominati
Dalle forme innovati profondamente innovativa del capitalismo te la terza fase
Verrà non possiamo leggerla solo come avventure prepotenza ma appunto lo sottolineava parlato
Mi legami con le nuove dialettiche che si producono fra le oligarchie capitalistiche su scorci scala mondiale e qui secondo me di fronte a tutto ciò c'è stata una ristrettezza nazionale delle sinistre europee
Dei processi
Con cui il capitale della terza fase ha frantumato il ristretto le esperienze le cui il tumore dei vari segmenti del mondo del lavoro europeo si è prodotto non solo questo risentimento ma anche questa manovra dell'avversario che ha fra
Mandato ristretto su questo terreno e qui davvero guardate che forza prende se lo facciamo noi adesso ricordate quello compare il discorso sull'internazionale socialista
Altro che spaventarci lasciarci agli altri
Quindi allora chiederci che cosa ha fatto e non solo perché i tic ma anche per sottolineare che dentro l'Internazionale socialista c'erano due c'era la faccia
E di pallone ed in qualche modo quella di brande riemerso e c'è stata invece un'altra faccia di piccola furti nazionale o addirittura di concessione ambizioni nazionali al nazionalismo
E penso all'ora qui alla fonte condita del del legame col discorso sociale che ne dobbiamo fare
Anche a Roma alla disgregazione di questa metropoli ai processi che induce però in questo senso anche di corpo relativizzazione perché qui io mi rivolgo ai pacifisti
Anche le forze pacifiste non possono avanzare sì non vanno
Giungono e non portiamo avanti insieme questa ricognizione sociale e perché poi
Ecco ho parlato prima dei sindacati il perché non è voglio fare colpa solo ai dirigenti i sindacati hanno parlato in questo mondo
Perché questo sconvolgente riemergere della guerra sulla scena non è frutto di pazzi o di prepotenti sono risposte
Punto torna qui l'analisi facevano anche Crucianelli e parlato e anche Pasqualino a contraddizioni nuove che ad esempio aprono appunto quei problemi inediti alla superpotenza americana
Che di cui abbiamo parlato non solo la sua economia alla sua collocazione mondiale
Ma la sua motivazione anche ideale e quindi ai suoi legami interni al rapporto fra classi dirigenti americani e dire e governa questo non è nei minuti finali meccanismo né ripetizione del vecchio concetto di imperialismo a che significa mettere l'occhio profondamente sulla sconvolgente novità del capitalismo della testata
Questo è se mi permettete ancora questa piccola civetteria il gorgo in cui dobbiamo dette la nostra bella
E non c'eri nessun lutto nessuna Nostalgia
Nessun amore profondo della nostra vita che ci possano togliere da questo conflitto i giochi sono già fatti le caselle sono già
Tutte definite a me sembra contare il giudizio resta ancora fisso troppo al nostro interno a noi del PDS Oddo il vecchio PC a quelle che già mi dava
Luigi Vannucchi e io rispetto il travaglio le scene nell'angolo
Ma questo è ancora una parte guai hanno un certo a sottovalutare questa forse ed è possibile che io per primo abbia dato valutazioni sbagliate
Ma la partita per il futuro si gioca nel rapporto
Dentro fuori i fatti drammatici di questi mesi ci dicono quando lo scemo Mario sia in movimento sono solo grandi manovre di vertici politici non ci credo non crede imporrà Tina e che fanno tutto e in ogni modo mente hanno ottengano di fare sono costretti a chiamare a mettere in movimento grandi massi umani passione condizioni di vita ideale noi insistiamo come PDS come sinistra comunista
Come
Benito comunista se riusciremo a partecipare incidere in questo movimento di gran
Massimo Emanuele a questo crocevia della storia mondiale altri altrimenti rischieremmo di restare nobile ostaggi con ristretta parzialità
Può essere duro dircelo ma dobbiamo dirci compagna sono andato troppo avanti ma credo che si vede da queste parole quando bisogna che ci sia di un nuovo punto di vista comunista calato negli eventi traumatici e straordinari in corso e che perciò non può essere Maire ripetizione ed il vino accorata nostalgico
Poi ragioneremo ancora su questo
Ma in ogni modo anche questo compito di domani dipende da ciò che avviene in questura la domanda alla volta deve montare un bosco ci sarei fu fermare il massacro perché ogni ora che passa
Cioè il rischio e ci sono forse ed spettano sia parla pedofilo davvero
Di un paese delle migliori
Mi pare si chiama Salvaterra Casagrande
E del parroco Q rischiamo qualcun di perché si è letto che c'è stato un magistrato che la denunciato per istigazione a delinquere
Perché affatto un invito al dizione dissi di coscienza e alla diserzione e c'è stata discussione perché quel comune
Nel mille ha messo dei cartelli in cui è detto questo comune ripudia la guerra perché hanno paura queste però
Lascio da parte che stanno scritto
Stanno scritte nella Costituzione
Perché sono ovvie com'è stato detto purtroppo non è vero abbiamo visto giornata dibattiti televisivi dichiarazioni gli uomini politici e gli intellettuali i quali non sono hanno detto queste parole ma hanno giustificato la guerra
Anche l'atroce guerra moderno del tempo dopo Hiroshima del tempo degli arsenali atomici e di inaudite macchine di distruzione
Perché allora Giorgio la Malfa
Ho predicare
Ogni giorno
A suo orazione ogni giorno dalle reti televisive e quel comune dovrebbe tacere
Versava
Lacrime sul distacco dei cittadini dalla politica e sul qualunquismo e allora perché fa scandalo sì cittadini di un piccolo comune non solo si pronunciano su questo tema cruciale
Ma vogliono con questo indicare i nuovi percorsi della politica
E lo voglio dire comunicare annunciarlo appunto dichiararlo a chi arriva quelle contrarie
Ma la cosa che trovo enorme davvero incredibile e la denuncia la comunicazioni giudiziarie contro quel parrucca rivendicato il diritto all'obiezione di coscienza e alla diserzione
è chiarissimo per quel prete dicendo di sezione voleva dire obiezione di coscienza diritto riconosciuto oramai in questo stato ma ammettiamo per mista ante che avesse voluto indicare quest'ultima forma di protesta
Che un tempo si chiamava diserzione domando io quel giudice questo nostro Paese insanguinato dalla macchina e dei delitti purtroppo oggi a anche in terra emiliana proprio non aveva altri casi a tre violazioni del Codice da perseguire
Vero e agghiacciante chi sono e
Ci sono i delinquenti in questo Paese se gli obiettori di coscienza con i capimafia e quindi in cui hanno venduto illegalmente armi di Morte al dittatore Saddam
Un tempo qualcuno se lo ricorderà canta ogni del parroco don Camillo che nei Paesi dell'Emilia fronteggiava il sindaco comunista espone
No voglio sapere perché vota quel prete di quel comune non mi interessa
E anzi se sapesse che non vota per noi sarei mille volte più forte perché vuol dire che la cultura della pace scavalca gli steccati di partito di tessera e dico noi tutti qui gli mandiamo saluto a quel padre
Se Dio non voglia davvero lo chiamassero in un'aula del tribunale e si ha bisogno di testimoni a difesa che lo faccia sapere andremo subito e soprattutto subito in queste ore cruciali
Metteremo i nostri cartelli diremo le nostre parole parleremo non solo alle compagne e compagni ma anche all'avversario per dire ripudia ribassato vi conquistiamo a parte
Ringraziamo ma uno solo per la sua parola per le sue parole per lo sforzo che ha fatto ma anche per tutte le utili attivi
Già tutto il possibile perché ognuno
Il suo contributo a questo che
Che in ogni sezione dove
Ringrazio tutti i compagni
Tutti nella nostra aria sia del resto del partito e anche gli esterni ringrazio il segretario regionale del partito il compagno Bettini per aver da partecipare la nostra iniziativa e prego tutti i delega
Mani di voler
Bene in sala