PDS: elezioni degli organi dirigenti la posizione del PDS sulla guerra nel Golfo Persico

Nel giorno
Si tratta di decidere se mettiamo al primo punto la situazione nel Golfo secondo punto l'elezione degli organi dirigenti
Siamo d'accordo
Napolitano
No è qui c'è un problema che molte devono andare via e quindi noi siamo invece costretti a una seduta unica fino alle
Prima il secondo punto di seguito
Sì lo so in generale credo che dovremo fare qui ma c'è un voto qualificato
L'esperienza ci dice che venne
Dal voto qualificato e sul tesoriere
Allora
La rilevanza politica
Il prezzo
Allora facciamo tesoriere poi il Golfo e poi gli organismi
Parole professione
Va be'uno
Come primo punto mettiamo il tesoriere d'accordo
E dopo gli organismi
Scusate un attimo di silenzio io ritengo
Contrari
Astenuti
Abbiamo raggiunto il quorum quindi va bene
L'unanimità
Per l'informazione io sono di quest'idea che qui abbiamo come abbiamo detto abbiamo il circuito per i giornalisti
Che la discussione politica quella sul corpo ossia con il circuito per ridar sto per i giornalisti quelle invece sugli organi dirigenti trattandosi di questione di no
A me
Va bene io credo che sia necessario fare rapidamente il punto sulla situazione nel Golfo i suoi compiti che ci stanno dinnanzi la situazione nel corso dell'ultima settimana avuto una accelerazione fortissima
Tutto il fronte politico e diplomatico si è mosso
E dalla notte fra sabato e domenica c'è stato il salto di qualità dell'attacco di terra conseguente all'ultimatum di Bush a nome della coalizione
Ultimato ma lasciato scadere senza risposta da parte di Saddam Hussein
Io ho ritenuto necessario anticipare in un articolo che compare oggi su l'Unità alcuni primi giudizi indicazioni
Nonostante la riunione fosse convocata per oggi mi è sembrato infatti che la gravità degli eventi richiedesse una tempestiva presa di posizione mi richiamo dunque i punti essenziali
In primo luogo il giudizio sui fatti nel corso della settimana scorsa due sono stati i fatti salienti
Il primo è stato l'iniziativa politica e diplomatica di Gorbaciov of una iniziativa che giunta a configurare una concreta e realistica possibilità di conseguire l'obiettivo della liberazione del Kuwait secondo le risoluzioni dell'ONU Congo ritiro incondizionato dell'Iraq
Un'alternativa effettiva e praticabile quindi alla alla prosecuzione della guerra
Tanto più ad una guerra che con lo scontro di terra conosce un ulteriore aggravamento e innesca nuove incognite militari e politiche
Il secondo fatto della settimana è stato l'ultimatum pronunciato da Bush a nome della coalizione
Che è stata ha premesso diciamo il precipitare degli eventi
Noi abbiamo sperato nel successo del piano di pace di Corbaccio
Abbiamo ancora una volta coerentemente puntato sulla prevalenza delle ipotesi di pace rispetto alla spirale della guerra
E con la convinzione che ciò non solo non comportasse una precedenza un accomodamento all'aggressione di Saddam alle sue reticenze e ambiguità
Ma forse al contrario la via più limpida ed efficace per sconfiggere nella logica
Per far prevalere il diritto sulla forza e non in nome di una forza opposta è preponderante ma in nome dello stesso diritto ci siamo mossi per spingere il governo italiano a sostenere quel piano
E questo è stato il nostro obiettivo fondamentale
Delle ultime ore prima dell'ultima abbiamo ottenuto anche dei riscontri abbiamo raggiunto risultati che non crediamo vadano dispersi e che non vogliamo che vadano disperse risultati che possono produrre anche immediatamente certo non lo sviluppo della crisi Effeti che speriamo possano in qualche modo essere ancora positivi e costruttivi
Sulla base di queste considerazioni ho espresso nell'articolo di oggi la nostra netta contrarietà
Per il fatto che non sono state colte le occasioni di pace che si sono presentate negli ultimi giorni ancora nelle ultime ore
Ho espresso nello stesso tempo un giudizio severamente critico
Di disapprovazione di condanna per la rigidità e la precipitazione ultimativa dell'amministrazione USA che ha portato così all'attacco di terra e ha ostacolato e alla fine impedito
Una ulteriore esplorazione delle possibilità aperte dalla proposta di Gorbaciov
Non ci sono dubbi credo sulle responsabilità di Saddam Hussein
Ma l'atteggiamento statunitense risulta scusate mi risulta a questo punto fortemente influenzato da una logica che va oltre l'Obiettivo della risoluzione dell'ONU e che ha messo in difficoltà
Quanti nel mondo compresi i governi alleati hanno manifestato interesse appoggio all'iniziativa del presidente dell'URSS
Ravvisando in essa un concreto passo per risolvere il conflitto nel rispetto delle risoluzioni dell'ONU
E aggiungerei anche rispetto a quello che ho scritto stamattina L'Unità fecero anche altre cose dopo ma a questo punto
Che come appare dalle stesse corrispondenze che vengono in questi giorni dall'URSS ha messo in seria difficoltà Corbaccio anche nella lotta interna con le posizioni
Conservatrici e credo che questo non sia un elemento secondario nel panorama politico generale mondiale per giudicare diciamo anche la portata il valore negativo di quella scelta
Dati questi
Date queste precise giudizi
Diciamo prese da parte nostra queste nette posizioni
Io vorrei però formulare un avvertimento
Che dovrebbe guidare la nostra condotta e anche la nostra riflessione di fronte ad una crisi di così grande portata e carica di tante implicazione la crisi del Golfo non è un episodio congiunturale
Per il momento in cui si è aperta
Per i problemi che coinvolge
Per le scelte estratti peggio è che a cui obbliga la crisi del Golfo è una partita per tutti assai lunga e complessa
Io preferisco pregherei di fotografie adesso
Successo che si fa l'inizio di riunione non durante tutta la riunione
Va be'siamo siamo sempre gli stessi e tra un po'di tempo antico
La crisi del Golfo diceva non è un episodio congiunturale
Per il momento in cui si è aperta per i problemi che coinvolge
Per le scelte estratta peggio è che a cui obbliga la crisi del Golfo è una partita per tutti assai lunga e complessa
E dire che concettualmente e politicamente sbagliato considerarne i diversi passaggi
Come se ciascuno fosse risolutivo e conclusivo
Come se in ogni momento ci si trovasse di fronte alla prova cruciale al momento della verità
Non è stato così
Nei sei lunghi mesi trascorsi dal due agosto non è stato e non è così neppure in queste ultime vicende è sembrato a un certo punto
Che l'opzione negoziale di pace rispettosa dei principi è volta all'affermazione delle risoluzioni dell'ONU prendesse il sopravvento e fosse tanto forte da non poter essere contestata
Al contrario
Questa situazione è stata nel giro di poche ore capovolta dall'oltranzismo dall'intransigenza e anche da calcoli che riguardano
Processi successivi
Di egemonia
Sembra adesso
Che proprio questi calcoli di Potenza
Siano quelli a dire l'ultima parola
E lo si vede chiaramente se appena si formulano gli interrogativi che nessuno può pensare di schivare
Quali sono i limiti di questa offensiva militare
Fin dove ci si propone di spingerla per quanto riguarda l'Iraq nella sua integrità territoriale il suo regime interno
Per la sua funzione nella regione
E possibile pensare ad un assetto stabile
Nel Medio Oriente e che possa essere accettato sulla base delle logiche che sembrano in questo momento prevalere nella crisi del Golfo
Mi sembra che questi siano interrogativi seri pesanti vedi quelli che torneranno ad emergere e che non possono trovare risposta attraverso l'esclusivo ricorso alla risorsa militari
Essenziale dunque la risorsa politica cioè la necessità di trovare soluzione alle molteplici questioni della regione
A cominciare dai diritti del popolo palestinese altrettanto essenziale la risorsa economica cioè la necessità di definire su basi nuove le relazioni fra il nord e il sud fra consumatori e produttori di petrolio di pensare e attuare finalmente nuove strategie di cooperazione tutte e due queste risorse non c'è dubbio che torneranno rapidamente ad avere un peso decisi e su tutto domina per questi motivi il problema
Della definizione del nuovo assetto del Governo mondiale
Lo abbiamo detto e credo che dobbiamo ripeterlo questo il tema cruciale dopo l'ottantanove dopo il tramonto definitivo del bipolarismo dell'equilibrio e della competizione fra i blocchi non possiamo pensare che il Governo mondiale
Possa essere assicurato da un assetto che il risultato dalla fine della seconda guerra mondiale che non tiene conto dei nuovi problemi regionali oltre che del rapporto tra grandi e piccoli volto a definire un'effettiva democrazia mondiale
E credo che proprio su questo se è in atto uno scontro estremamente evidente molto chiaro c'è chi pensa che il nuovo assetto del nuovo governo del mondo
Possedeva pur nelle Motta mutate condizioni basarsi ancora sulla logica di potenza
Sull'esercizio della potenza in fin dei conti sulla preminenza della forza militare
Noi non solo non condividiamo questa linea
E la combattiamo ma crediamo che se illusoria pericolosa e contenga germe catastrofici
Perché il mondo è oggi tale e non può essere governato sulla base di questa semplificazione
Non può essere governato né male né bene noi crediamo invece ci troviamo in tal modo insieme con molte forze le più diverse
Perché il nuovo governo del mondo debba risultare da logiche cooperative rispettoso dell'interdipendenza nel campo della sicurezza dell'economia dello sviluppo della legalità internazionale e dei diritti umani
Dopo la riflessione che abbiamo già compiuto su questi temi negli ultimi tempi particolarmente nel recente congresso dovremo tornare a discutere e ad approfondire
C'è molto da fare
Ma sono convinto che i fondamenti che ho rapidamente ricordato
Possono aiutarci nel lavoro che ci attende e risulteranno confermati e avvalorate comunque ritengo che uno dei primi compiti di questa direzione sarà quello nel suo seno
Di creare un piano di lavoro di discussione per approfondire l'insieme delle questioni che emergono
Da questa drammatica vicenda e sottoporle così anche alle Commissioni del consiglio nazionale e poi allo stesso consiglio nazionale
Per tornare alla crisi del Golfo
Importante seguire una linea coerente e motivata e che appunto a questi fondamenti faccia riferimento
La ci siamo sin dall'inizio poste a questa guerra il nome di un'alternativa che come a molte altre nel mondo abbiamo proposto è correntemente sostenuto
Un'alternativa possibile efficace produttiva
Che si proponeva di realizzare le decisioni dell'ONU attraverso un totale prolungato isolamento politico diplomatico economico dell'Iraq che facesse leva sull'embargo garantito anche dalla forza militare
Quanto sta avvenendo rafforza i motivi le ragioni della nostra opposizione conferma le previsioni più negative che la alimentavano all'atto spesso delle acque
E oggi incombente il rischio che la guerra divenga qualitativamente diverso
Che ha l'obiettivo della liberazione del cupa espressione sostituiscano e se ne aggiungano altri che nulla hanno a che vedere con le decisioni dello questo pericolo va contrastato con la massima fermezza in nome degli stessi principi di legalità ai quali l'ONU se costantemente richiamato
Noi siamo stati contro la guerra perché prevedevamo la sua tragica spirale distruttiva per gli uomini per le cose per l'ambiente e perché c'erano ben presenti le conseguenze politiche disastrose le incognite assolutamente inquietanti che ne sarebbero scaturite per il futuro della regione mediorientale e aldilà
Di questa dei problemi del Medio Oriente
Conseguenze incognite aggravate dalla ferita
Che l'insieme del popolo arabo avverte e che avrà effetti duraturi
Proprio per questo tuttavia nel momento più drammatico del conflitto deciso il nostro rifiuto a considerare che si debba spendere solo l'esito delle azioni belliche e che non ci sia più spazio per l'azione politica io credo che non si tratti di un volontarismo infondato si può e si deve agire a partire dalle forze che negli ultimi giorni hanno assunto un atteggiamento favorevole alle proposte sovietico
Ho ricordato nell'articolo che noi abbiamo aperta mente apprezzato e appoggiato le posizioni e le iniziative assunte da Andreotti in Parlamento è ancora nelle ultime ore prima dalla scadenza dell'ultimatum altrettanto apertamente dobbiamo però rilevare in questo momento che esse non sono conciliabili anzi sono contraddittorie
Con l'accettazione della situazione creatasi nelle ultime quarantotto ore
Il governo il Governo italiano non deve accettare il fatto compiuto
Anzi deve a nostro avviso assumere una netta posizione critica e deve proporre lo sviluppo di ulteriori iniziative tese a riallacciare le fila dell'azione politica e diplomatica in particolare presso la Comunità europea in sede ONU
Non può e non deve essere lanciata senza riscontro la posizione del Governo so lasciata scusate mi senza riscontro la posizione del governo sovietico laddove afferma che le divergenze
A prendere posizione assunta recentemente le divergenze tra la formula c'è tata dall'Iraq che le proposte avanzate da vari altri Paesi non erano gravi
E così sembra anche a me che esse potevano essere superate nell'ambito del Consiglio di sicurezza
In uno o due giorni
Che non è ancora tardi per farlo che il Consiglio di sicurezza deve procedere immediatamente all'esame della situazione
è necessario mantenere con fermezza una posizione di fondo che fa leva sull'opzione negoziale respinge respinte oltranziste
E anche Sensi alle che in queste ore si dichiari che una presa di posizione irachena che annuncia il ritiro dal cupa et comporterebbe un immediate automatica sospensione dei combattimenti
Ancora nell'articolo io richiamavo tre punti che qui ripropongo primo vanno difese mantenute aperte le possibilità legate al piano di pace e di Gorbaciov
E se restano valide nonostante la guerra perché costituiscono l'unica alternativa i lutti e le distruzioni all'incognite che la guerra porta con sé in sostanza deve continuare il lavoro politico-diplomatico Secondo non bisogna accettare che si vada al di là degli obiettivi delle risoluzioni dell'ONU e occorre impedire che essi vengono strumentalizzati è stravolta
Terzo è urgente e necessario che il Consiglio di sicurezza dell'ONU riprende in mano la situazione lavori alla integrazione possibile fra i punti della proposta Corbaccio per ulteriori garanzie richieste da parte della coalizione anti irachena
è inaccettabile che il Consiglio di sicurezza dell'ONU sia mantenuto nella condizione di non pronunciarsi
Quindi io credo
Che queste iniziative debbano essere collegate anche
A iniziative pur nella difficoltà del momento verso l'Internazionale socialista dobbiamo aprire
Un'offensiva di intervento diplomatica di pressione verso tutti i partiti membri dell'Internazionale socialista
Anche perché sono mosso dalla convinzione che sotto
Le diversità legate all'attuale acuta fase bellica
Ci siano molti punti di possibile convergenza di apertura anche
Di posizioni di contatti con posizioni che nel all'interno di tutte le forze socialiste possono emerge
Il fatto stesso che mi terrà che ha assunto una posizione a mio avviso più arretrata di Andreotti perché un'altra assunto una posizione critica nei confronti del piano Corbaccio mentre Andreotti non lo ha fatto ha tuttavia in modo che dimostra cosa sarà la situazione successiva dichiarato contemporaneamente
Di rivendicare la propria piena autonomia politica quando si dovranno affrontare i problemi post bellici io inviterei tutti i commentatori che guardano soltanto al fragore delle armi rendendosi moderni molto intelligente in questi giorni ha
Studiare attentamente e con un minimo di acutezza culturale questa espressione perché vuol dire
Per controluce che quello che stavo dicendo noi
E cioè che già sono in corso battaglie per egemonie successive e riorganizzazione del Medioriente e presente questo problema proprio in questa netta dichiarazione
Inviteranno i quali da un lato dice va bene in questi due azioni io ci sto fino in fondo faccio la mia parte mi schiero ma sia chiaro che un contenzioso non solo esiste ma nel contesto di questo noi avremo una posizione fortemente auto
Nello stesso tempo accanto a quei problemi di riflessione più di fondo di iniziativa politica immediata
Io credo che il compito fondamentale del momento
I tutte le nostre organizzazioni di partito anche perché dobbiamo uscire da una fase di discussione interna oppure internet parlamentare
Ma che un modo per radicare anche nostro partito nella pace in questa situazione e aprire perché questo è il problema fondamentale e del mio appello che vorrei rivolgere a nome di tutti evidentemente di tutta la direzione al partito e quello di avviare una grande mobilitazione innanzitutto con un impegno di massa alla manca la partecipazione alla manifestazione di sabato il due marzo
Promossa dalle organizzazioni di Assisi
E anche con molta probabilità dal movimento popolare al quale credo debba andare la nostra adesione
Ma dobbiamo anche a lavorare per una diffusione
Delle ma la nostra adesione sì
No
Ah no no questo l'altra volta
Alla manifestazione sia chiaro la nostra adesione alla manifestazione
Diffusione in una grande diffusione mi sembra che si renda necessaria
Delle manifestazioni
Io qui vorrei dire anche una cosa in termini molto semplici è chiaro che in questo momento in cui c'è anche un clima
Che alcuni vogliono bellicista
è interesse che si falsi se abbiano manifestazioni di pace
Effettivamente pacifica e pacifista
Cioè popolari non di gruppi e arrabbiati de avanguardia
Che sappiano muovere la coscienza di pace più profonda
Del nostro popolo metterci in contatto con lui gli strati cattolici avere manifestazione come Veglie che abbiano tutte
Accanto a quella grande manifestazione che immaginiamo possa essere speriamo che sia grande
Del due di marzo possono avere tutti questo carattere
Pacifico e che abbiano al centro
L'obiettivo l'ordine del giorno fondamentale di fermare la guerra e che abbiano soprattutto l'obiettivo di convogliare attorno a ciò tutte le diverse ispirazione
Ci sono diverse posizioni nel fronte della pace ma che siano unificate al massimo attorno a questo obiettivo
Bene gli ho fatto una relazione che per essere una relazione la considero molto breve e quindi invito
A interventi
Previ ne possiamo data l'occasione fissare un tempo
Di cinque minuti propone c'è una proposta di cinque minuti siamo d'accordo
Va bene chiese scrive
Flores d'Arcais sarebbe assurdo
Io credo che la guerra che abbiamo di fronte sia nata militarmente il due agosto con l'invasione del Kuwait ma sia stata preparata prima
Da una precisa scelta politica di Saddam Hussein
Che mirava due cose alla creazione di un'egemonia imperialista regionale
Nell'area del Golfo
E di conseguenza alla rimessa in discussione dello Stato di Israele
Alla distruzione della cosiddetta entità sionista
Queste sono le ragioni della guerra il l'invasione del Kuwait è stato il primo passo
Il secondo passo già si stava realizzando quando sono arrivate le truppe alleate in Arabia Saudita con la invasione di una fascia petrolifera dell'Arabia Saudita ed è questo il motivo per cui l'Arabia Saudita ha chiesto l'intervento
Continuare oggi a domandarsi se la guerra fosse inevitabile o evitabile oggi è un non senso però io ho scritto più volte che la guerra era evitabile se si fossero realizzate una serie di circostanze che non si sono realizzate oggi noi non possiamo limitarci semplicemente a dire come dovrebbe essere il dopoguerra
Perché è evidente che il dopoguerra dipenderà anche da come finisce oggi questa guerra
E allora
Mitterand
Riafferma la sua autonomia politica per le decisioni che verranno dopo la guerra ma lo fa
Avendo un consistente contingente
Che all'avanguardia di questa offensiva
Di terra
E quindi secondo una composizione che priva assolutamente di contraddizioni
Il dopo guerra sarà assolutamente tragico
Difficilissimo da risolvere
Le questioni fondamentali che si chiamano sicurezza di Israele una patria per i palestinesi questione del Libano questione curda si presenteranno infinitamente più difficili da risolvere di come lo sia oggi io però credo che noi non dobbiamo qui in una breve discussione nella risoluzione che le concluderà definire tutti gli scenari del dopo
Perché sarebbe un gioco a tavolino dobbiamo dare un giudizio politico preciso sull'ora su questa circostanza allora
Io pronto naturalmente
A ritirarlo unificarlo se vi saranno altre proposte che comunque non tolgano l'essenziale di questo propongo questa breve spero chiarissima e non che non necessita di ulteriori precisazioni risoluzione che poi consegnerò alla il segretario del partito perché quando si è al momento la metta ai voti
è brevissima ma io ho sempre apprezzato una vecchia tesi teologica che dice
Che dice simplex sigillo veri e quindi la risoluzione che propongo è la seguente la direzione del PDS esprime la propria solidarietà a tutti i soldati alleati
Costretti dalle scelte criminali di Saddam Hussein a rischiare la vita per imporre il rispetto delle risoluzioni dell'ONU
Solidarietà e affetto particolari vanno ai militari italiani impegnati nelle operazioni
Ha chiesto Basso Lina
Intervengo a sostegno
Ma io penso che sia giusto da parte nostra che in questa prima riunione
Di direzione
Usare delle parole di esprimere una linea che siano fino in fondo adeguate dei corrispondenti gli ai fatti a questo momento che stiamo vivendo e anch'io come diceva un attimo fa il compagno Flores penso che sia opportuno avere alla fine
Una una risoluzione che parli al Paese a tutto un arco di forze di forze pacifiste anche se parli su una linea del tutto diversa
La mia opinione infatti è che noi dobbiamo esprimere andando dunque anche oltre il commento fatto nelle prime ore
Una condanna netta e ferma
Dell'intervento non solo della rigidità americana
Una condanna netta è ferma dell'intervento e di questo vero e proprio salto di qualità che è già intervenuto
In questo senso vorrei osservare che non c'è tanto il rischio che la guerra da ora in poi
Diventi un'altra cosa
La guerra era già un'altra cosa nelle settimane scorse rispetto ai primi giorni ed è già diventata con quello che è accaduto in queste ore è tutt'altra cosa già conosciuto un salto di qualità vera e propria
E c'è la conferma ulteriore che noi siamo in presenza ancora di più dopo gli ultimi avvenimenti
Di una guerra illegittima io uso questo termine
Che viola già violato chi viola lo statuto dell'ONU e la Costituzione
Di un paese come il nostro e in questo senso penso che nelle forme opportune
Noi qualche cosa dobbiamo dire vediamo come e in quale forma anche rispetto all'ennesimo intervento critico che il presidente della Repubblica
Ha fatto verso un gruppo di giuristi che legittimamente arriva invece messo in discussione la legittimità costituzionale della guerra e della partecipazione Dio un paese come il nostro in questo senso ancora osservò noi non siamo in presenza di un rischio che ha l'obiettivo di liberare il Gauleiter se ne aggiungano ostili sostituiscono altri è già così
Era già così nelle settimane scorse ma è drammaticamente già così adesso dopo l'intervento al Grande attacco di terra
Ed è esattamente su questo punto che c'è stata e c'è la differenza tra il piano di Gorbaciov affetti bus
Esattamente su questo punto vi è stata una differenza sostanziale e qualitativa
Sì muoversi davvero coerentemente all'interno delle risoluzioni dell'ONU e quindi puntare alla liberazione del Gauleiter o andare i già si è andati ben oltre fino all'obiettivo in sostanza che tende alla distruzione e politica e fisica del cupa e e su questo io penso che in un momento come questo senza dimenticare affatto
Le responsabilità dei fin dagli inizi Saddam Hussein una avuto è ancora nelle ultime settimane mi sembra evidente e preponderante nelle ultime ore anche una responsabilità degli USA e di Bush
In secondo luogo io osservo che noi dobbiamo dire parole chiare
Sulla
Gravità estrema della scelta militare
Perché ha precluso una via di uscita che i Cela sia pure con grandi difficoltà
Ha precluso c'è una via di ritorno dall'avventura per usare e parafrasare l'espressione che avevo usava anche il Papa
Una via che può portare ad una ulteriore escalation o come ha detto Occhetto dell'uso delle armi anche di armi finora non usata nel corso del conflitto e della guerra
Scelto molto grave perché renderà molto più difficile il dopo
E cioè gli assetti del Golfo Persico del Medioriente perché a cui dà un un problema di rapporti tra mondo arabo il più bello e tutto l'Occidente
Perché può agevolare i d'accentuare qui l'inizio di un terrorismo internazionale che di fatto e già incominciato ancora perché è un fattore di destabilizzazione interno all'URSS
E credo dobbiamo aggiungere perché dà un colpo fortissimo al no
E qui io penso che sia davvero impressionante che l'attacco il grande attacco di terra sia scattato esattamente i libri magicamente
Alla stessa ora nella quale ci poteva essere una nuova riunione del Consiglio di sicurezza il che ci dice come io penso che dobbiamo fare
Un discorso di verità sullo infine io penso che nella discussione di oggi è in una risoluzione nostra
Noi dobbiamo dire qualche parola chiara sull'Europa sul suo mancato puro autonomo
In questi giorni in queste ultime ore
E sul governo italiano io penso che dovremo Dinoi in questo modo non tanto che il governo italiano non deve accettare il fatto che è compiuto il governo italiano ha già accettato il fatto compiuto
E proprio perché io penso abbia mi spesso giustamente un apprezzamento per l'appoggio che Andreotti il governo italiano avevano dato al piano di Gorbaciov va con la stessa schiettezza dobbiamo esprimere in un momento come questo una critica afferma al governo italiano perché non è stato coerente con ciò che Andreotti spesso arriva detto alla Camera e quindi si Primera è una critica ferma e io penso che
In qualche modo dire che il ritorno a un problema della presenza Italian del conformismo del Golfo Persico e a questo accompagnare un forte appello all'iniziativa di massa e istituzionale
Riandare in Parlamento
Fare in modo io credo che in queste ore consigli comunali il regionali intervengono anche secondo una grande tradizione democratica di un paese come il nostro
E quindi accompagnare all'inizi di massa anche la più forte iniziativa istituzionale
Raccomando il tempo se no
Le donne
Ma in cinque minuti non si possono che esprimere dei proverbi de difficile motivarli
Comunque io ci provo il mio primo proverbio
è che non si può sacrificare l'analisi alla pedagogia mi spiego noi abbiamo l'esigenza pedagogica
Che è quella di convincere i compagni a non ricadere in vecchi vizi antiamericani e questo è un problema anche di immagine
Però a questa esigenza non possiamo sacrificare un'altra esigenza che è prioritaria anche perché se no poi fondiamo la pedagogia su qualcosa di sbagliato che è quello di capire che cosa sta succedendo
E io devo dire che mi sono stupito un po'di un certo stupore che c'è stato il manifesto è stato emblematico da questo punto di vista quando è partito l'attacco Terrestre se questa cosa fosse stata letta nel contesto della politica estera americana ed era del tutto evidente
Che ci sarebbe stato un tentativo che naturalmente andava sostenuto di evitare l'attacco terrestre Conigliere attiro di Saddam Hussein ma che questo nel momento in cui è diventato militarmente chiaro
Che lo scontro era sostenibile senza un enorme sacrificio di vite americane sarebbe stato lo sbocco
Perché tutta l'impostazione americana andava in questa direzione alla vigilia non dimentichiamo che quando si vuole evitare un fenomeno cioè l'invasione degli conguagli
Si avverte preventivamente che cosa succederebbe se questo atto venisse compiuto qui addirittura si è fatto il contrario l'ambasciatore degli Stati Uniti ha detto che era una battaglia tra arabi ed è assolutamente conseguente tutta l'impostazione successiva
Cioè sempre di tipo ultimativo che come dice Norberto Bobbio fonte non sospetta in questo caso sono tende a un risultato piuttosto che un altro
Perché quello che è in gioco e questo è il punto fondamentale di analisi che noi dobbiamo decidere
è qual è lo spartiacque la svolta epocale per adoperare un termine bruttissimo
è l'ottantanove o è la guerra io sono convinto che nell'ottantanove lo spartiacque e che la guerra è tante cose è la criminalità di Saddam Hussein eccetera eccetera ma è un tentativo di strumentalizzare un fatto
Tragico per sovvertire quella che è stata la svolta vera
Che badate bene è una svolta assolutamente delegittimante anche della superpotenza che resta in piedi e che quindi ha un bisogno di attuare una politica resta un burattino IBA
Ho riformatrice di un ordine bipolare contrastando quelle tendenze pluri centriste multipolari
Che sono debolmente mai eloquentemente rappresentate dal fronte della trattativa
Che è rappresentato quindi da Gorbaciov
E dagli europei e così via
E che noi vediamo Rippo dello prodotte delle nel quadro italiano
Con un dibattito politico che arretra sul terreno della sovranità limitata cioè se voi osservate noi gli abbiamo dato destra in Italia una polemica sulle modalità del pacifismo
E quindi un appello al realismo
Ma solo ideologia sul piano propositivo non c'è nessuna analisi concreta di quelli che sono gli interessi dell'Italia e dell'Europa
Perché allora viene fuori con molta chiarezza che non è nel nostro interesse con come concorrenti industriali che l'erogazione del petrolio sia in mano
Agli americani o che i nostri rapporti con il mondo arabo siano forgiati
Dall'iniziativa americana quindi riproponiamo il discorso dell'analisi dell'intera e facciamo un po'di Realpolitik
Dall'opposizione e da questo punto di vista il che avrebbe rafforzato e reso più comprensibile anche secondo me la mozione che io peraltro ho sostenuto al congresso di Rimini
A questo punto qual è l'elemento determinante da mettere in moto non so se avete notato al telegiornale di ieri
Come quinta notizia è stata data no e da questo punto di vista sordo per Bové Trichet sibillino il telegiornale
Il piccolo ha fatto che Becker ha fatto una doppia dichiarazione
Che esiste una disponibilità e interrompere l'azione nel momento in cui ci fosse il ritiro incondizionato di Saddam Hussein e questa ancora il meno la cosa più importante invece la riaffermazione di Becker badate bene non vuole dire che questo significhi te queste l'intenzione degli americani gli oneri dubito fortemente che è quella di limitare che l'obiettivo resta quello dello sgombero del uguali io non credo che questo faccia parte di un gioco delle parti all'interno dell'amministrazione ma noi abbiamo ogni interesse a prendere sul serio questa dichiarazione perché questo che corrisponda o meno a degli accordi segreti verbali col fronte della trattativa
Diventerà l'elemento di scontro politico e che troverà
Andreotti ambivalente uno paint colà cioè tentennano indotta dalla sovranità limitata
Tratti affermazione del primato americano in Italia e invece l'esigenza del degli interessi concreti dell'Italia e dell'Europa
Decreto saccarifero
Tortorella
Naturalmente non si possono con né contrastare nei né tentare analisi diciamo avevano in questa queste brevi dichiarazioni quindi mi limiterei a
A sottolineare come sia giusto sottolineare come è stato sottolineato nella redazione la validità della nostra opposizione di fondo alla guerra
E di conseguenza anche il rifiuto di un argomento che ha ragione Migone da Sodalitas limitata per cui chi si è opposto al guerra sarebbe contro l'occidente diciamo
In verità la nostra posizione guastata da più lungimirante per gli interessi dell'Occidente in generale dell'Europa in particolare però proprio perché noi vediamo adesso quali conseguenze si sta andando incontro non è bastata da quei Paesi adesso ci vuole lo scontro terrestre
Qualcosa che sta mettendo in movimento come era inevitabile milioni di uomini quali fosse non saranno capaci adesso di manifestare un'alternativa politica ma naturalmente covano dentro di sé una sosta azione incredibile drammatica non non nell'Iraq ma nell'insieme del Medioriente chiare masse arabe nel mondo nel mondo islamico e così via dicendo
Per l'occhio perciò mi sembra che in coerenza con questo atto con questa linea che noi abbiamo assunto
Voto giustamente
Sì è importante la scena mezza della nostra posizione in questo momento
Posizione è stato detto di contrarietà
E di condanna della rigidità
D'accordo
Ma oltre a questo di contrarietà e di condanna per un gesto che poteva doveva essere evita sono stati furono state chieste quarantotto ore
Per cercare di conciliare il piano sovietico copia
Ma di Saddam come arso come è stato sottolineato come è del tutto evidente e chiaro che qui siamo al di fuori di una di una linea la quale tendesse a mantenersi all'interno delle risoluzioni delle Nazioni Unite che sono quelle che prevedono il ritiro lo sgombero
Per cui esiste e pongono alzi obiettivi che possono essere discussi sulla cui analisi si può vedere come si ci si deve atteggiata eccetera ma che comunque dal punto di vista è lo stato di fatto sono esterni agli obiettivi posti dalle Nazioni in secondo luogo considero giusto anche i fatti la critica che viene rivolta al Governo italiano ma le conseguenze debbono essere anche qui molto serie molto nette
Noi abbiamo unitariamente sostenuto in Parlamento al Senato e alla Camera
Lo sforzo per soste per sorreggere la posizione del governo italiano di sostegno a sua volta del piano di tentate dove lo sforzo tentato da Corbaccio
Io penso che noi dobbiamo difendere questa posizione come la posizione giusta
Assunta da un partito
Dal gruppo parlamentare del del per una posizione giusta di sostegno all'estremo tentativo di Gorbaciov ma proprio perciò la critica all'atteggiamento alla contraddizione come è stato rilevato e all'atteggiamento del Governo deve essere molto ferma perché uno delle motivazioni che furono portate per assicurare o conciliare il il gesto relativamente al dettato costituzionale fu la seconda parte dell'articolo undici della Costituzione
Che prevede l'impegno dell'Italia in organizzazioni internazionali e di conseguenza la partecipazione di conseguenza diciamo non perché sia detto esplicitamente nell'articolo ma per deduzione a guerre di discesa dei di organizzazione internazionali è chiaro che noi oggi siamo usciti da questo atteggiamento perché l'adesione all'ultimatum americano
Di alle conseguenze questo
Io le conseguenze che questo ha portato comporta che
Abbiamo travalicato
Forse si può dire non avevamo travalicato fino ad età adesso la nostra opinione in Parlamento comune unitaria fu diversa da questa
Adesso non est abbiamo travalicato certamente a mio avviso l'articolo undici della Costituzione
Da ciò deriva la richiesta coerente
Di dissociazione da una l'impegno di guerra che non è compatibile con le fatto che noi abbiamo sottoscritto tutti insieme come popolo italiano
Concordo infine con l'adesione alla manifestazione
E con le parole d'ordine giuste che questa manifestazione ha voluto sottolineare sì cessate il fuoco ripresa della iniziativa di Gorbaciov che comporta ovviamente il ritiro di Saddam del territorio occupato ripresa dell'iniziativa dell'ONU conferenza internazionale sul Medio Oriente oltre che le cose che ho già sottolineato per quanto riguarda il governo italiano
Allora possiamo chiudere l'escrezione abbiamo otto iscritte
Hanno non vogliamo ischio fra intanto leggo che spesso hanno anche agli Open grava palesemente Napolitano Castellina Colajanni Masina Boffa che altre
Che sono
Giuliano
Poi no
C'est moi
Allora
Va bene Caio
Dichiariamo chiusa l'iscrizione siamo d'accordo
Nuove norme
Giulia Rodano dà su
Stiamo cioè
No no
Credo non lo so
Ho ho detto qualche non ho segnato qualche nome
Cercherò anch'io di essere brevissima quasi telegrafica
In primo luogo perché sono largamente d'accordo sull'analisi del segretario sui fatti avvenuti sul giudizio da dare né in quest'ultimo periodo
Vorrei dire qualcosa appunto sul tema della iniziativa politica da prendere o credo che si possono fare dire molte cose
Ma il punto centrale sul quale ma costruito ogni ipotesi l'iniziativa è che si è prodotto oggettivamente per certi versi irreversibilmente un arretramento gravissima la situazione mondiale complessiva
E non solo naturalmente sul Golfo
Un arretramento che non cambia
Salvando sa danno sei in
Non è questo il problema mi pare
Perché è un arretramento che riguarda l'evoluzione del post guerra fredda
Riguarda un quadro di impotenza costruito dalle potenze europee baby oserei dire costruito con cura
Non vedo grossa differenza fra il cinismo di piccolo cabotaggio di Andreotti e le posizioni di Mitterrand mi pare che nell'insieme difficilmente l'Europa riuscirà a uscire appare nel breve periodo dalla situazioni di impotenza
Aprendo un contenzioso che peserà inevitabilmente sullo stesso rilanciò uno che da questo momento in poi diventa più difficile
E e al quale evidentemente e a queste difficoltà da financial Bruno bisogna dare nessuna sponda
E quindi calibrando correttamente la critica all'impotenza ONU dalla necessità pur sempre di puntare sull'ONU
E e infine naturalmente nella costruzione degli equilibri mediorientali e nel conflitto arabo israeliano ecco di fronte a un tale arretramento che si è ormai consumato secondo me
Mi sembra che si possa è rischi di essere inutile patetica un'iniziativa politica troppo concentrata sulla immediata attualità della guerra oggi
Io credo che tutto quello che si fa e che si dice sulla guerra oggi deve puntare soprattutto la necessità di riprendere una riflessione globale non non consumarla
In qualche modo nella vicenda di questi giorni e le cose che si dicono rispetto a questi a questi
Giorni
E e quindi evitare diciamo così di inseguire i fatti di sono anch'io d'accordo che va fatta una critica molto dura la incoerenze e contraddizioni del governo italiano
Ma non vorrei che tutta l'iniziativa del PDS si consumasse su questo mi pare che le due grandi direttrici che presto erano presenti anche le le inziative al segretario ripresa di una riflessione prima ancora che di un dibattito nell'aria dell'Internazionale socialista o comunque delle sinistre europee tutto ma concentrato fondamentalmente su questo
E il discorso della mobilitazione popolare ma in una chiave che a me pare doveva essere letta in una direzione particolari in una vita in una necessità di rilanciare una cultura di politica internazionale popolare
Certamente stare vicini a partecipare aderire ai movimenti pacifisti ma in una chiave che parli molto di più alla ragione dei cittadini
La mia impressione è che intorno a questa guerra si scatta anche una svolta di cultura politica che non basta un appello sacrosanto dei movimenti pacifisti a rovesciare
Ma c'è bisogno di una forte investimento di razionalità e di intelligenza politica diffusa prima che una mobilitazione di massa giocata
Caratteristicamente su grandi slogan sì pure aggreganti e sia pure emotivamente giustifica
Ingrao
Io sono d'accordo con le affermazioni che hanno fatto alcuni compagni prima Bassolino Tortorella altri
Cioè che ci troviamo di fronte a un salto di qualità sul carattere e sul significato di questa guerra salto di qualità che è avvenuto in questi giorni con ultimatum l'intervento americano
Mi pare che
E così non solo per l'estensione che ha avuto la guerra i rischi ma per il suo significato nuovo il carattere c due ieri l'azione militare degli Stati Uniti della coalizione poteva fare riferimento allora riduzioni
Io su questo avevo dubbi e critiche ho espresso i voli riconosci al di là di quelle critiche lunedì ieri oggi questo non è più così
Oggi è chiarissimo quello scavalcata drammaticamente dalla decisione americana
Praticamente l'ONU non ha potuto parlare redatta ed è stata ammessa dinanzi al fatto compiuto se leggiamo giornalista mani addirittura troviamo che la decisione americana era va presa credo che
Io spero che presto molto presto noi possiamo avere nella direzione del partito sottolineo molto presto una una discussione possiamo fare una possiamo fare stamane per vedere valutare il venti diventa politica americana la situazione internazionale legge modo oggi cade velo di legalità che ancora poteva essere esisterebbe questa le gravissime responsabilità già da musei dunque ancella no giuridicamente praticamente bar altro poteva che doveva essere la risposta casa
Vigono detto poco fa che tutto all'importazione USA se ho capito bene andava in
Oppure la Francia questa cifra il vero e unico di oggi allora bisogna trarre delle conseguenze da questo fatto queste la decisione del oggi dobbiamo prendere già il quindici febbraio nel fumo contro questa guerra oggi essa appare molto più grave e quindi allora noi dobbiamo batterci
Dirlo con grande chiarezza e semplicità per la distrusse dissociazione dell'Italia da questa guerra altrimenti si apre una pauroso contraddizioni
Secondo me solo positive con questa chiarezza nel Curzio Maltese una spinta reale per il cessate il fuoco
Per un eventuale riapertura di un'ipotesi del tipo di quello sovietico
Per un possibile rilancio spiraglio di un ruolo dell'ONU tutte cose che sono preziose
E io sostengo infine per un messaggio che è essenziale mandare i loro al mondo arabo dall'Europa e dall'Italia
Io credo che uno dei disastri di questa guerra e questo mi sembra sicuro sarà il modo con cui sono a letto dalle grandi masse arabe c'è stato un afasia della sinistra europea dell'Europa altri lo hanno già sottolineato secondo me dobbiamo muoverci in modo davvero sentire la necessità l'ambizione di costruire un interlocutore europeo
Un embrione di interlocutore europeo se ognuno vogliamo pagarla duramente insieme
Questo
Si fa ora in questo momento e deve essere visibile e questo il vero modo con cui noi dobbiamo lavorare quell'obiettivo
Cui si soffermava anche segretario del partito nel suo articolo nelle nostre posizioni in ogni modo che la conferenza mediorientale a cui bisogna pensare da ora questa conferenza però tarderà
E sarà difficile se oggi dall'Europa e io mi permetto di dire dall'Italia gli arabi non vedo un interlocutori chiaro e impegnato che mandi un messaggio che arrivi allora
Se manca questo se manca questa chiarezza io ho paura le conseguenze saranno molto gravi per tutto ciò che ci serve
Ultimo e ho finito
Io ho bisogno solo di dire qualche parola sulla mutilazioni italiana
Più a cui alcune cose sono state dette
Io con
Sostengo che è avvenuto
Quindi anche la Paola dagli ottimi dicevo alcune cose non sono ce le diciamo con le stesse motivazioni ma mi pare che in ogni modo anche dalle sue parole emergeva una preoccupazione io ritengo che ci è stato una svolta nella vita politica italiana
A mio parere e che stiamo assistendo a una crisi democratica di questo Paese a uno spostamento del suo indirizzo generale
Sì
Per quello che compri come posso pensare io a questi quarant'anni a me mi sembra che non ci sono precedenti circa un atteggiamento non dico dello spirito pubblico ma delle classi dirigenti sul problema della guerra quale quello che è avvenuto in questo mi pare inoltre ma quindi Tortorella già detto delle cose
E c'è una rottura grave non solo con la prima parte dell'articolo undici ma anche con la seconda parte che era quella controversa e quella che Andreotti V o alla Camera e Chioggia cancellata dall'iniziativa americana
Credo perciò che la nostra critica al Governo e ho finito
Deve essere molto chiara può essere tanto più forte l'ha detto bene Tortorella in quanto ne abbiamo fatto un gesto di attenzione di apertura con la stessa coerenza oggi dobbiamo criticare questo governo un secondo solo non mi pare che più o meno storiche
Io lo voglio dire
Per sostenere che in questo momento noi dobbiamo fare una verifica pratica del carattere non violento della nostra strategia
Questo sta scritto nei documenti di numerosi inoltre nostri congressi e anche di questo congresso
E le motivazioni di fondo di una scelta non violenta secondo me scaturivano ancora di più
Scaturiscono ancora di più dal carattere di questa guerra qualcuno di noi ha avuto modo di ragionare su questo su ciò che essa significa sul mutamento davvero di svolta nella vita di questo secolo avesse introdurre per questo motivo noi anche su questo terreno dobbiamo vedere se questa parola questa ambizioni di una cultura di pace e di una strategia non violenta
La mettiamo in atto di fronte a ciò che sta avvenendo questo chiede la mobilitazione di cui si è parlato di cui ha parlato anche il segretario del partito e che io condivido ma anche una grande chiarezza nel dire il nostro
Napoletana
Voglio dire subito che non credo ci siano le condizioni per riaprire questioni che abbiamo discusso in qualche modo
Risotto al congresso di Rimini questioni relative alla illegittimità dell'azione autorizzata dal Consiglio di sicurezza
Relative alla incostituzionalità della decisione del Parlamento italiano o anche questioni relative a una dissociazione dell'Italia dall'azione in cui si è impegnata sono d'accordo con Occhetto che noi siamo dinanzi ad una partita lunga e complessa in cui stanno emergente emergendo più distintamente logiche di Potenza
Credo che noi dobbiamo anche riflettere sulla logica con cui si sono mossi
Nei giorni scorsi in Unione Sovietica gruppi della destra conservatrice e militare che io ritengo pendevano a salvaguardare una posizione del regime iracheno nella prospettiva del dopo conflitto credo che dobbiamo andare alla discussione di cui Occhetto ha parlato sugli scenari
Della
Sugli scenari del della regione mediorientale mediterranea
Sulla prospettiva della costruzione di un sistema di sicurezza e di cooperazione in quell'area e anche più in generale per quanto io voglia dire qui che ritengo tuttora valida
Come base di discussione l'analisi generale che è stata presentata nella relazione alla commissione di politica internazionale della conferenza programmatica dello scorso ottobre
Io ritengo che noi come partito non dobbiamo discostarci dal due posizioni fondamentali
E queste posizioni rimangono valide al di là di una serie di alti e bassi e oltre gli sviluppi pur così drammatici della situazione primo la posizione che noi abbiamo assunto all'indomani dell'aggressione irachena
Schierandosi contro Saddam Hussein per l'affermazione di principi di pace di legalità internazionale violati e da ristabilire e da ristabilire la convinzione di poter aprire così la strada anche alloro rispetto in altre situazioni a cominciare da quella dei territori occupati
Da Israele e del Libano
Quindi una posizione che non aveva in nessun modo i caratteri della equidistanza di fronte all'azione di Saddam Hussein
Seconda la posizione che abbiamo preso nel momento del passaggio all'azione militare
A metà gennaio quando non dimentichiamo il compagno Occhetto ha iniziato il suo intervento esprimendo il nostro dissenso non sull'obiettivo il ristabilimento della sovranità del Gauleiter ma sui mezzi con cui perseguirlo
Ci siamo opposti alla scelta dell'azione militare abbiamo prospettato un'alternativa
Verrà il momento del Bilancio politico di tutto questo io sono convinto che verrà e che verrà anche negli Stati Uniti non credo che siamo in grado per così dire di anticiparlo propagandistica mente
Ci siamo impegnati per fermare il conflitto abbiamo chiesto la cessazione dei bombardamenti sulle città
Abbiamo sostenuto l'iniziativa sovietica per scongiurare il passaggio al combattimento terrestre oggi dobbiamo collegarci con tutte le forze italiane ed europee che nei giorni scorsi si sono mosse in varia misura nello stesso senso e che oggi considerano come noi ingiustificate la rigidità e la precipitazione
Con cui l'amministrazione
Avery Cana
Ingiustificate e significative con cui l'amministrazione americana ha reagito alle proposte sovietiche ha spinto per il passaggio la battaglia terrestri
Sono contrario a giudizi di condanna che non favoriscono il dialogo con queste forze e introducono elementi di ambiguità nella nostra posizione generale
La contraddizione del comportamento del governo sta nel fatto che ne so a aderito a metà gennaio alla scelta dell'azione militare
E che dunque anche quando ha sostenuto come in questi giorni in modo apprezzabile l'iniziativa sovietica
Certamente non ha mai considerato possibile il giungere a dissociarsi dall'azione militare in cui si era impegnato il punto politico su cui concentrare la nostra azione in questa fase e precisamente come ha detto Occhetto il non andare al di là degli obiettivi dell'ONU quando io
Ascolto come abbiamo ascoltato ieri alla al telegiornale il prezzo ho capito sto finendo il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti e il presidente della commissione Difesa
Nella stessa camera dei rappresentanti che pongono lo stesso problema e pongono già ora il problema della ritiro delle forze americane ed è la creazione di una forza di interposizione dico
Che abbiamo su questo punto interlocutori validi anche negli Stati Uniti
Dobbiamo dobbiamo in questo senso tendere a riaffermare la responsabilità del consiglio di sicurezza perché poi li sì affrontino anche gli scenari del dopo conflitto
Muoverci in questa direzione in Europa verso i partiti dell'Internazionale socialista ma voglio dirlo perché bisogna anche stare attenti alle parole nello spirito del massimo sforzo di comprensione reciproca e di collaborazione
La nostra partecipazione alle manifestazioni pacifiste ma caratterizzata nel senso di non far scomparire la denuncia delle responsabilità
Dell'Iraq di Saddam Hussein da ultimo il ricorso ai mezzi del terrorismo ecologico della guerra ecologico
MLA
Anch'io mi associo nessun illecito al sollecito e alla richiesta che è venuta per avere una discussione
Nostra sul groviglio di questioni che è la vicenda Golfo ha sollevato e sto sollevando che sia disancorata
Per le vicende congressuali che abbiamo avuto
E anche da punti di partenza della nostra discussione che credo oggi possono essere utilmente da parte di tutti riconsiderati nell'ambito di una definizione come dire più strategica di prospettiva della nostra riflessione che non può essere come è stato utilmente detto da Occhetto
Frutta di eppure frutto di episodicità
Di fronte alle questioni aperte si sente molto questo bisogna noi ci siamo posti alla guerra non soltanto per un epico per un empito di pacifismo antimilitarista che secondo me non guasta
Ma
Ci siamo opposti perché abbiamo detto che quanto veniva accadendo era figlio
Di grandi contraddizioni della scena mondiali
E di contraddizioni irrisolte colpevolmente irrisolte
Nella vicenda mediorientale e anche figlia di una contraddizione in positivo quella del superamento del bipolarismo
E abbiamo detto che il reintegro
Di una internet interpretazione di questa crisi in termini di politica di potenza
Classe
Principale delle contraddizioni che negano questa questa vicenda
L'asse principale anche delle sue ragioni delle sue ragioni storiche non avrebbe risolto i problemi di avrebbe aggravato
E credo che sia emblematico che il primo grande problema che ci troviamo di fronte come l'ONU esce
A questa fase da questa situazione
Io ho creduto profondamente creduto
Nella
Strategia che noi abbiamo definito dell'esigenza
Di un Governo mondiale di nuove condizioni politiche per un governo mondiale
Che interpretasse la fase di superamento del bipolarismo
Io profondamente creduto e credo al disegno
Di politica internazionale che noi abbiamo costruito in quest'ambito è anche è stato riportato nella relazione di Occhetto al nostro congresso
Mi pare tra l'altro che quello sia una base anche largamente unitaria possesso d'una base largamente unitaria della nostra riflessione
Ma di fronte ai fatti di questi giorni delle due l'una o ci siamo sbagliati e io non credo
O dobbiamo trovare nuova energia nuova forza
E nuova capacità di ricostruire di fronte alle gravissime contraddizioni dell'oggi le ragioni di una politica di questo genere
Io credo che noi dobbiamo saper rispondere di fronte a questa situazione ad un rischio gravissimo può di indottrinamento subalterno che viene dalla propaganda
Che tutti orche tutti i giorni noi oggi siamo costretti ad assumere da parte dei media fenomeno gravissimo quello che è accaduto sul terreno dell'informazione durante questo conflitto
E dobbiamo sfuggire anche al rischio che date le contraddizioni del presente Possa riprendere un antiamericanismo retrò come cultura popolare di massa nel nostro Paese e credo che
Come dire i rischi di un fatto di questo genere non debbano essere sottovalutare
Io credo che sia necessario avere grande duttilità una duttilità che deve essere data dalla nettezza delle posizioni di principio dalla coerenza con cui queste posizioni di principio seguono il percorso della crisi e non c'è dubbio che mentre noi abbiamo lavorato utilmente nei confronti di altre forze
Fino ad arrivare ad ottenere i risultati positivi di questa ultima fase e vorrei anche che si valutasse il penso che la nostra condotta in questa situazione ha avuto per spostare posizioni politiche perché negare le condizioni politiche entro le quali si spostassero le posizioni di forze significative
Nel nostro Paese credo che dobbiamo a per questo
E per la coerenza di questo nostro sforzo di questo nostro impegno a far rilevare le incoerenze di questo momento McCaw le incoerenze che l'evoluzione della crisi
Pone di fronte all'atteggiamento del nostro governo di tante forze politiche nel nostro Paese
Io vorrei che fosse considerata anche con una qualche gravità ho finito devo solo aggiungere una cosa la posizione che ha preso il Presidente della Repubblica di fronte
Ad un documento di un gruppo di giuristi che argomentava attorno all'incostituzionalità
Della dell'adesione italiana la guerra ora si possono avere opinioni diverse Dio ce ne scampi e liberi il Presidente della Repubblica ha chiesto a questi giuristi di lasciare la magistratura credo
Che noi dobbiamo in qualche modo far fronte anche ad un ad un livello di questo di questo genere
Del sito politico istituzionale ho finito
E dobbiamo a prepararci anche ad un dopo crisi che sta particolarmente duro che soccorre somma sollevare soltanto un punto la questione dell'OLP
Noi siamo di fronte ad una offensiva forsennata nei confronti dell'OLP che certamente trova le sue ragioni anche nella contraddizione delle posizioni palestinesi in questa fase io credo che se passasse undici alcun disegno di questo genere ci troveremmo di fronte ad un altro disastro che verrebbe a crearsi
In questa regione e quindi abbiamo bisogno di una riflessione che metta con i piedi per terra la nostra politica che invidia
Un ampio respiro io credo che sia pure con grandi difficoltà nella nostra discussione abbiamo tenuto un profilo alto che è servito in Italia
In Europa e credo che dobbiamo continuare a far questo con nettezza conduttività nel movimento nelle istituzioni nel dibattito politico
Colajanni
Ma io penso che noi dobbiamo riproporre integralmente la nostra posizione contro la guerra
Tanto più adesso che subisce un'escalation e lo dobbiamo fare movimento di massa delle posizioni che prendiamo pubblicamente nella battaglia politica però dobbiamo tentare anche di avere un ruolo che ci può essere un utile a questa battaglia che ci può essere solo se collegato a coloro che sono stati a vari gradi nel fronte delle trattative in questa settimana da Gorbaciov fa Peres de quo era alle varie sfumature
Non del tutto secondarie che sono emersi soprattutto negli ultimi tempi qualche atto politico sia pure in presenza di una gravissima paralisi dell'Europa di cui faremo un'analisi vedremo le ragioni e le conseguenze
Qualche atto politico si è compiuto nel momento della proposta di Gorbaciov fa intorno a questa proposta
L'atteggiamento diverso dell'Italia della Spagna e anche della Germania sebbene meno clamorosamente affermato
La posizione del parlamento europeo per quello che vale tuttavia un valore ce l'hai è significativo che il primo moto sia stato quello sia pure contrastato di sostenere apertamente l'iniziativa di Gorbaciov uno spingersi avanti gli altri settori poi rientrati
La posizione del parlamento in Italia l'attuale presa di posizione di Mitterand che pure si inserisce in un processo che tende a come dire a precisare le posizioni dei vari Paesi delle varie forze anche in relazione agli sviluppi futuri
Sono posizioni di sostegno alla via politica alla trattativa che contengono in sé è una differenziazione successiva e ben più ampia sul dopoguerra
Rispetto alla linea gli interessi degli Stati Uniti e i ponti sono chiari saggia quelli sui quali ci sarà la differenziazione sono la Palestina il rapporto con le risorse il ruolo stesso dell'Iraq l'idea di una conferenza di sicurezza in quell'area che è cosa diversa da un protettorato militare camuffato abbiano il tempo di svilupparlo però su tutti i punti molto precisi
In cui già si vede quali saranno le differenziazioni ora noi dobbiamo agire perché si esprimano e si colleghino queste diverse posizioni credo che sia importante se troviamo il modo rivolgerci all'Internazionale socialista sapendo la difficoltà della situazione
Perché le posizioni attuali sono posizioni di critica della precipitosa
Il precipitoso rifiuto americane tuttavia poi di sostegno alla coalizione anche le spese
Quindi noi abbiamo grandi difficoltà dobbiamo tenere conto del panorama in cui operiamo e allora dobbiamo vedere bene su quali punti si può avere un fronte crescente sia politico che di movimento perché non c'è dubbio che quello che possiamo buttare in campo è un peso politico
Una un costo politico che si può pagare se si continua nella conduzione attuale della guerra su quale punti ci può essere
Un fronte crescente sia politico che di movimento che configuri una posizione europea che ancora non c'è in cui ci sono soltanto i primi elementi si tratta di agire su quelli non vedo quale altra via dovremmo avere il primo punto secondo me
E quello che non si deve smettere di trattare non è chiusa
La possibilità di una trattativa l'un l'Unione Sovietica fra l'altro prendendo posizione sulla iniziativa americana alla criticata e poi ha aggiunto che non smetterà
Di portare avanti una iniziativa politica bene allora io credo che bisogna muoversi per ottenere altri pronunzia menti e critiche alla precipitazione pretestuosità dell'ultimatum degli Stati Uniti
Poiché i due piani non erano inconciliabili il Consiglio di Sicurezza poteva e può lavorarci per avvicinare i punti che sono rimasti aperti il secondo punto si deve evitare che il conflitto e i danni si ingigantiscono
Un punto sul quale Mitterrand come è stato ricordato ha già preso posizione questo non è senza significato
è il punto di considerare inaccettabile il superamento dei limiti delle risoluzioni dell'ONU l'obiettivo di distruggere l'Iraq Saddam Hussein e fuori dalle risoluzioni dell'ONU su questo bisogna condurre una campagna politica
Dobbiamo dire che l'Europa non può accettare questo e deve riconsiderare il suo impegno in questa luce quello che dice Mitterrand in sostanza questo adombra una differenziazione politica seria su questo punto
Terzo richiedere a gran voce che l'ONU sviluppi una sua iniziativa diplomatica sull'Iraq a partire dal piano statistico e dalle iniziative USA qualcuno dovrà pur riprendere iniziativa non so se i sovietici lo vorranno fare però se c'è un momento nel quale l'ONU
Sulla base di quanto si è finora trattato potrebbe riprendere un'iniziativa mi pare che sia questo e noi dobbiamo appoggiare queste cose che mi sembra poi siano quelle grosso modo contenute nell'introduzione
Castellina
Ma spero compagni che nessuno mi dica che sono schematica perché sarò schematici stima naturalmente essendoci cinque minuti e del resto perché mi pare anche che il nodo che ci divide sia così chiaro che si può anche essere schematici
Ecco io voglio dire che la scelta del governo italiano quello assunta fra il venerdì e il sabato scorso mi appare più grave di quella che il governo italiano aveva assunto il ventidue di agosto allora ci fu un invio di forze armate in seguito una decisione dell'ONU per l'embargo non per la guerra tante ragioni ora considerata sbagliata ma insomma su questo è stato tutto che si poteva anche capire adesso la decisione mi pare molto più grave e per questo francamente a me appare grande
La mancata denuncia che da quarantotto ore quest'azione del governo italiano c'è stata da parte del PDS buona debolezza della critica che è stata avanzata questa decisione del governo in questo senso più grave di quell'astensione eppure
Io considerai gravissima
K ebbe il PC nei confronti della esposizione del Governo a agosto
Grandi innanzitutto anche badate per la colpo dato alla credibilità delle istituzioni il governo Andreotti prima assume una posizione in favore in appoggio della proposta di Corbaccio offre su questo ottiene il consenso del Parlamento
Dopo due ore forse quelle ore stesse
Mentre c'è l'ultimatum degli Stati Uniti
Il governo italiano appoggia in sostanza la proporla iniziativa di Bush e decide la partecipazione italiana alla guerra
Qualche cosa cioè di nettamente contrario all'appoggio bella iniziativa di Corbaccio forti
A questo punto la guerra Achille non mi pare che rischia di diventare una guerra non più Dell'Olmo la guerra è già adesso neppure più larva talmente una guerra dei loro del resto il mancato riunione del consiglio
Ci si riferisce in una questione di carattere ecco e del resto la descrizione voglio dire che c'è stata nella televisione di queste quella notte famosa del mancata riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU
Ha indicato è detto a tutto il mondo l'hanno detto i commentatori stessi che erano lì l'ONU in quest'la prima vittima clamorosa di questa vicenda e proprio Lomu con buona pace del ruolo che l'homo invece avrebbe dovuto assumere in terzo luogo la guerra non è più una guerra per la liberazione del Cuba et perché qui ecco il terzo fatto che vorrei che fosse detto con molta evidenza e si linea che ha accetta tutti aveva accettato il ritirò
Dal Kumasi sostanzialmente senza condizioni costerà la sostanza della proposta di Corbaccio e il rifiutare dunque la proposta di Gorbaciov B significa esplicitamente pubblicamente dire che non si tratta più Della questione del Occupy a questo punto la guerra della dicono una parola così potete ridire che sono anche americana ma il tempo mi costringe è una guerra americana che non ha più niente che impedire con tutto il resto ora di fronte a questa è lite evidenza io ritengo grave
La linea che noi abbiamo assunto è stato giustissimo appoggiare la proposta di Gorbaciov sua
E quindi votare in Parlamento io sono d'accordo anche in sostegno del Governo italiano quando questa posizione è stata assunta e le è stato giusto farlo anche al Parlamento europeo anche se ritengo che ci siano state delle ambiguità molto gravi in una e nell'altra sede tra l'altro non capisco perché è stata data un'indicazione di voto
Di norma appoggiare anche la mozione preparata dei piedi dalla valle pacifista eccetera perché non c'erano non capisco perché questo non si è fatto la questione il Parlamento europeo non ho tempo di parlarne perché più che le ha complessa e più gravi
Ma soprattutto quando e diciamo c'è stata la decisione del governo italiano all'ultimatum degli Stati Uniti io credo che sarebbe stata necessaria una reazione immediata forte e immobili tante e nulla di tutto questo c'è stato per tre giorni a questa parte
Silenzio L'Unità misti non è parliamo de lo stesso discorso e compagni Occhetto a Bologna non è immediatamente stigmatizzato questa dire poco imbroglio che era stato compiuto in parlamento e poi ci sono state dichiarazioni che a me paiono assolutamente al di sotto di quello che era necessario
Così pure mi pare nell'articolo dei compagni Occhetto di oggi perché non è questione della rigidità degli Stati Uniti della non finito non flessibilità o che non si sia colta l'occasione della pace
E per questo mi pare che oggi sia indispensabile una posizione netta ordine nostra e direi una posizione netta sul loro oggi e qui perché oggi è qui che si decide sul domani
E in una posizione chiara di condanna degli Stati Uniti di condanna del governo italiano
Di richiesta immediata di di una dissociazione del politica e militare d'Italia
Questione che non mi pare affatto accantonata ma più attuale che mai anzi è su questo che si misura la coerenza con la posizione che fu assunta dal partito in cui ci siamo riconosciuti tutti il sedici
Di gennaio
Questa posizione può essere la premessa Speroni iniziativa a livello europeo sulla questione dei cessate il fuoco per costruire una posizione europea se siamo molto netti su questi io mi rendo conto che dopo avere sentito l'intervento al compagno Floris ma anche quello di compagnia Napolitano non ci sono le condizioni per una posizione
Che stiamo qui a giocarci sugli anche quindi penso che sarebbe poco serio mi pare meglio che ognuno assuma nessuna responsabilità e la sua posizione su questa questione
Pareggia escono a parte quello che vuole bene
Se discute Vaffa
Vi sono io credo due ragioni per cui l'iniziativa di Corbaccio
Non ha potuto arrivare importo
La prima che non si può mai dimenticare è il rifiuto ostinato di Saddam Hussein non soltanto per mesi prima e dopo il quindici gennaio ad accettare il ritiro dal con RAI ma ancora negli ultimi giorni
Prima corte andato a Baghdad il dieci tre giorni
Prima che cominciasse l'attacco di terra a dire a stata Musei che era ormai questione di ore neanche allora è arrivato l'accordo e ancora alla fine non vi è stata da parte di Saddam Hussein
Un'accettazione vera e propria della Lazio della risoluzione delle Nazioni Unite
D'altra parte le cose sono precipitate e giustamente questo
Ci preoccupa ed è un fatto grave oltre che per l'impostazione bellica che gli americani del resto avevano preannunciato perché la battaglia di Perrella pronunciata c'è stata non c'è dubbio anche una tendenza che è trasversale alla coalizione anti irachena
Ad estendere gli obiettivi del conflitto e a scavalcare le stesse Nazioni Unite io credo però che noi bandiremo profondamente se ritenessimo che questi obiettivi sono già stati conseguiti che questi mente sono già vincenti guardiamo un attimo al comportamento di Corbaccio che è pur sempre il protagonista dell'iniziativa di cui qui tanto parliamo
Un protagonista del resto che gioca nella partita una difficilissima lotta politica Interna come altri hanno ricordato
Ebbene Corbaccio fa espresso rammarico naturalmente
Perché la sua iniziativa non è andata in porto ma si è anche preoccupato e ci preoccupa ancora adesso di non forzare neanche uno su una sconto al consiglio di sicurezza e lo fa per non perché non si rompa quella coalizione che nell'o non sia la forma che cos'è questo opportunismo da parte sua bene io sono convinto badate che se noi dobbiamo Celsa dubbio batterci perché il ritorno ci sia un ritorno dell'ONU in primo piano anche perché questo indispensabile per dal paese successiva alla crisi certo dobbiamo batterci contro ogni estensione degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite ma per poterlo fare con successo pagate di questo io sono profondamente convinto dobbiamo anche comprendere che la battaglia per questi scopi è ancora aperta
E che in questa battaglia è indispensabile
L'appoggio di una parte considerevole non solo di quella che oggi la coalizione anti irachena ma come qui altri hanno ricordato in particolare
Milone Napolitano di una parte importante delle stesse forze politiche americane
Bene per farlo noi possiamo contare d'Italia
Su un capitale politico che abbiamo cominciato a costruire con intelligenza negli ultimi negli ultimi tempi il capo e capitale politico di cui sono espressione il documento congiunto Craxi Occhetto e la battaglia parlamentare che abbiamo condotto nella settimana scorsa è un capitale importante sbagliate non buttiamo l'ovvia per ricorrere a dei semplici slogan agitatori
Ci sono ancora tre iscritti io continue o sospendiamo facciamo la coda di questa
Discussione alla ripresa
A
No
Con la menta
Caso mai un'ora mezz'ora
Facciamo anche a mandiamo avanti e intanto Masina
Mi spiego
Altrimenti il fatto che gli americani stanno usando l'aerosol plastico il napalm le bombe al fosforo bianco tutti i mezzi dunque per distruggere l'Iraq stabilire un protettorato sull'intera area Petrolini della e sancire il trionfo Israele da questo punto di vista io condivido tutti lei istanze che sono venute da vari compagni per iniziative forti del partito in nei confronti di altre forze democratiche europee e americani il secondo fatto invece di politica interna e con tutto il rispetto per le angosce del Presidente della Repubblica lo stravolgimento della Costituzione italiana da parte del nostro governo
Aveva dichiarato che le nostre forze armate collaboravano un'azione di polizia adesso non può più fingere tutto l'apparato ideologico tutto il castello nel che aveva proposto e quasi imposto al Parlamento è stato travolto dalla realtà di queste ore io non ho condiviso come molti compagne e compagni saranno l'apprezzamento positivo del PDS nei confronti di Andreotti nell'altro è vero che Andreotti aveva espresso la sua soddisfazione suo appoggio giù alla proposta di Gorbaciov ma è anche vero che venerdì e che giovedì sera perché l'ho ascoltato attentamente i come me è risultato chiaro che Andreotti prevedeva lucidamente che Bush non avrebbe tollerato in alcun modo che sa da lo sente il ritorno restasse al potere e aveva delineato come non mai la sua vera e propria ideologia riguardo la pietà è una cosa che va bene soltanto per le messe domenicali la coerenza con dei quegli atti che abbiamo già compiuto ci porta in guerra e la guerra questa inutile feroci sì ma guerra
Sta preparando un nuovo splendido ordine mondiale
Io credo che un con un comportamento del genere noi dobbiamo fortemente confliggere il compagno che età aveva detto a Rimini che masse crescenti guardavano al pc come il partito della pace io credo che sia di fatta l'importanza che il PDS Seat Hong allo stesso modo l'adesione del partito alla manifestazione per la pace mi conforta messa comporta secondo me a meno di gravi la tempi Henze che il partito condividendone la piattaforma cerchi di coglierne tutti gli obiettivi in tutte le sedi anche soprattutto in quelle parlamentari
Allora scusate il giudice cioè rischia no da su prima da su
Io però un intervento molto breve è chiaro che come andrà come sta andando la crisi del Golfo la guerra del Golfo e come andrà a finire la guerra avrà un impatto enorme sulla situazione internazionale ma non penso che se ne possa discutere effettivamente ora come non penso si possa discutere realmente
Della strategia americana perché ci sono moltissimi proventi aspettazione aperto crede aperti credo che sia un nostro compito così come è un nostro compito mi pare parlare cioè riuscire a valutare quali saranno le possibilità di soluzione poi la crisi mediorientale
Ma adesso penso che sia necessario concentrarsi su su di oggi ed è su questo che io vorrei dire qualcosa
Prima di tutto io credo che sia giustissimo che vada radicalizzata la condanna dell'inizio del offensiva terrestre nel senso di confermare che si è persa la prima vera occasione un'occasione concreta per ottenere il ritiro dell'Iraq da Cuba et e questo mi sembra una una cosa significativa anche per quel che riguarda una valutazione appunto del modo in cui l'America sta gestendo la crisi e la guerra del Golfo e più in generale io credo che da Guerra del Golfo nel suo insieme abbia fatto perdere un'occasione per potere dimostrare che era possibile gestire è la prima serissima crisi internazionale del dopo Yalta con mezzi pacifici e con una forte volontà della comunità internazionale
Cioè con l'embargo ed eventualmente appunto anche col blocco e quindi questa occasione si è persa appunto perché si è privilegiato una strumentazione militare che però non sarà in grado di risolvere gli enormi problemi strutturali dell'assetto mediorientale
Il secondo punto da ribadire io credo è che si sta rischiando una estensione degli obiettivi del conflitto è un punto politico centrale e decisivo
Sappiamo tutti che questa non è la guerra dell'ONU ma non lo è stata fin dall'inizio cioè questa è una guerra condotta da una coalizione multinazionale su un mandato delle Nazioni Unite un mandato che prevedeva appunto secondo le varie risoluzioni votate
La il ritiro dell'Iraq dal Gauleiter quindi la liberazione tu fai io quindi credo che in questo senso in un Consiglio di sicurezza dell'ONU passai debba ancora continuare a svolge un ruolo questo mi sembra molto importante cioè debba e possa continuare anzi Possa in debba continuare a verificare il suo mandato io metterei proprio la cosa in questi termini penso che sia forse un po'superata a dire oggi che noi vogliamo rilanciare piano Gorbaciov fu oppure che speriamo ogni in una integrazione del fra le proposte di Boucher quelle Gorbaciov perché erano chiaramente soltanto dei punti tecnici per la soluzione della crisi in quel momento momento che è stato bruciato dall'offensiva terrestre
In fondo al piano va a braccio se anche troppo poco per come noi concepiamo un assetto futuro della della situazione mediorientale in aria si perde l'idea della conferenza internazionale sparisce qualunque riferimento alla questione palestinese non H non so perché appunto si trattava di una modo di uno strumento per ottenere il punto essenziale appunto che sembrava ottenuto cioè il ritiro dell'Iraq quindi non farei tanto riferimento se non nello spirito quanti hanno Corbaccio ma direi che erano perché il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per continuare a verificare il suo mandato e deve esaminare la nuova situazione d'elaborare una nuova propone sa che permette di ottenere il risultato del ritiro dell'Iraq da Cuba X nei tempi più rapidi impossibili ecco mezzi pacifici
Direi anche che per come si va profilando la guerra mi sembra essenziale che il Consiglio di sicurezza dell'ONU si pronunci suda
Da matti città di questa guerra sua potenziale drammaticità oltre a quello a cui già si assiste e che si pronunci nettamente contro l'uso di armi chimiche che del resto non fa che ribadire una pole dizione già esistenti una norma già esistente del diritto internazionale e anche contro l'uso eventuale di armi nucleari tattiche che è un'altra tenuta possibilità
è un problema questo del Consiglio di sicurezza dell'ONU perché è vero che l'uomo è stato in un certo se stato Ford grave gravissimamente compito dalla da questa forzatura dei tempi dall'inizio dell'offensiva terrestre ma sapevo anch'e che la ragione è che Gorbaciov fa evitato di presentare il suo piano perché una spaccatura del Consiglio di sicurezza oggi sarebbe conto più grave che può ricevere il residuo di distensione USA URSS di currency lo perché mi si ma che un altro dei punti a cui non noi dobbiamo fare molta attenzione e proprio questo cioè e la possibilità che la che la guerra del Golfo mandi a monte quello che si era costruito nei rapporti USA URSS quindi io inserirei una in un eventuale documento un forte grido di allarme per la situazione sovietica e per la possibilità che la che la distensione chiamiamolo come vogliamo i rapporti di cooperazione fra USA e URSS che si erano costituiti
Grazie all'ottantanove vengano gravemente danneggiati e che in effetti quello che si sta profilando può già essere la sconfitta della linea diciamo così Shevardnadze e Becker e io non non vedrà le cose tutta da una parte tutta la data c'è una dialettica in Unione Sovietica c'è anche nell'amministrazione americana le dimissioni dice Vernazza ecco hanno indebolito fortemente anche le posizioni di Beck
Cosa vuol dire che in un documento che quel di questo genere non so quale come voi valutate le l'opportunità però per quanto io non condivida la secchezza
Di quanto detto Flores d'Arcais è vero che noi abbiamo già espresso la nostra solidarietà in un certo modo alle alle forza italiana adesso in questo caso i soldati non ci sono i soldati nel senso non abbiamo un corpo di spedizione interresse eccetera ma non sono insomma con come quasi posso valutare questo punto perché io ritengo che è ovvio che l'Italia dico
Facendo parte coalizione multinazionale avrebbe sicuramente accettato poi le decisioni le decisioni generali di questa condizione sono convinta anch'io appunto che lo l'errore la contraddizione sta a monte nella scelta del quindici gennaio e penso che invece Alitalia si possono chiedere fin da ora sia gli impegni di cui parlavo
Dinanzi a degli impegni molto seri per il dopoguerra e che vada discussa già ora non sono tutto quel che riguarda il possibile contenuto della CSC M. l'India troppo vaga e che dovremmo cercare di riempire di contenuti ma anche un impegno molto forte per un embargo delle vendite di armi nell'aria
L'ultimo intervento Cestia poi dobbiamo decidere che cosa come concludere quindi streghe dai compagni
Di essere che vengano dentro insomma
Passi in atti prego che svolge la funzione di questore cioè perché dopo dobbiamo decidere desidero esprimere consenso alla relazione del segretario soprattutto al completamento efficace significativo di articolo di questa mattina
Il sì alla mobilitazione proposta dal segretario all'esigenza di elevare la qualità del dibattito e delle analisi sulla situazione nell'area del Golfo mobilitazione su quali idee portanti la televisione è molto utile perché la gente la vede e non partecipano martedì ci fa questo nostro dibattito e ci ha fatto vedere con
Con i nostri occhi contro chi combattiamo i soldati che scappano la gente povera lì sarò all'inverosimile che fugge i profumi
Ecco ci ricorda drammaticamente che i palestinesi sono ormai fantasmi evanescenti e l'oltre è completamente delegittimato
Non mi sembra cioè sufficiente un giudizio sullo ora con una richiesta generica di pace un'espressione di solidarietà alle forze Inter alleate una condanna l'aggressione di Saddam Hussein
Mi sembra limitativo cioè il giudizio sull'ora sei pace significa operare per la pace oggi e domani se solidarietà con le forze di Inter alleate non significa non ricordare che la posizione dell'ultimatum non necessario
Ha dato un'accelerazione alla guerra delegittimando l'ONU e bloccando un'iniziativa diplomatica se la condanna l'aggressione di Saddam Hussein e alle sue mire di predominio nell'area non significa dimenticare i gravi responsabilità assunte ieri e ieri l'altro nel disegnare lo scacchiere strategico della stessa
Questo non è anti americanismo mi pare ma analisi politica da un punto di vista democratico
Non mi emozionano molto le scelte del governo italiano
Ma vi devo dire vi confesso mi mi emoziono neanche gli schieramenti che si stanno profilando in questa sede su questi temi io sento un bisogno di recupero di iniziativa politica
Che non si faccia ispiri lire dalle baruffe tra le piccole tattiche diplomatiche che cercano di camuffare invece logiche di Potenza
Per me pace non è solo fermare queste armi ma tutte le armi e le cause che portano a imbracciare le perché altrimenti anche le conferenze di sicurezza non si non modificherebbero nulla sarebbero papà gli attivi e rinvii
Se non si modificasse la logica di base che una logica di nuovo imperialismo quindi costruire la pace significa approfondire queste analisi non avendo paura di giungere a formulazioni di impegni politici concreti da parte nostra
Che hanno non pochi riflessi in termini concreti retorici opporre alla guerra non è contro l'Occidente o a favore di Saddam Hussein ma
Come è stato detto poco fa per un nuovo ordine internazionale consentitemi espressione esagerata una nuova moralità nel rapporto tra i popoli
E mi pare giusto affermarlo riaffermarlo nel momento in cui la voce e solo quella delle armi
Per cause della guerra le soluzioni della crisi non possono non essere riferite cioè al grande tema del rapporto nord-sud
Che per me è il tema fondante di un partito come il PDS e questo non è certamente equivoco
E l'unico modo anche di collegarsi in maniera non strumentale a quel mondo cattolico che ci ama che chiama anche noi a manifestare per la pace sono pertanto d'accordo di continuare l'analisi già avviata stamane dal segretario
E accettare la proposta del dell'onorevole Ingrao di continuare il dibattito su questo tema in direzione accompagni cerchiamo di concludere
Questo primo punto
All'ordine del giorno ma innanzitutto ritengo a parte alcune questioni retrospettive io vorrei dire ma lo dico soltanto per memoria e alla compagnia Castellina che se apriamo di nuovo la discussione sull'astensione
Qui la valutazione poi diventare può anche essere esattamente opposta nel senso che sento il dovere di dire a me stesso se non altro che senza la posizione che noi abbiamo assunto nei confronti dell'embargo avrei avuto avremmo avuto tutti delle carte molto più deboli per contrapporre poi al momento della dichiarazione
Della guerra la scelta dell'embargo alla guerra e quindi credo che la nostra posizione da questo punto di vista è stata utile ma naturalmente su questo ciascuno di noi si era già espresso non è il caso di tornarci mi sembra invece stando alla discussione che qui si è svolta anche se è chiaro che anch'io sono fautore del massimo della chiarezza
Che ci siano alcuni accordati alcuni punti di fondo su cui l'accordo e di gran lunga più importanti e insisto su questo tema
Dal commento del Congresso cioè quali sono i messaggi fondamentali che in questo momento giungono all'opinione pubblica per esempio la grande opinione pubblica
Conosce di meno le disquisizioni che abbiamo avuto sui vari ordini del giorno sa che non ci siamo schierati
Contro la guerra io ci tengo che questo messaggio fondamentale non sia mai in nessun momento offuscato
Per la chiarezza del nostro rapporto con l'opinione pubblica per la chiarezza nei confronti dei nostri compagni per impedire anche attraverso questo che elementi di abbandono e di scissione siano poi avvalorate dal fatto che si offuscati una posizione che ci ha portato anche a pagare prezzi di non solo di isolamento ma di campagne durissime che ne abbiamo visto prima durante e dopo il congresso quindi credo che la discussione d'altro canto confermi questo
Lo dico forse anche per l'esterno è inutile dirlo visto che abbiamo questa scelta nuova di avere un rapporto diretto tra la nostra discussione l'esterno che questa unità di fondo sulla nostra collocazione nei confronti della guerra rimane un problema di grande rilievo di grande portata mi sembra che per ciò che riguarda anche l'innovazione da ricerche che io non pretendo che si è concluso opposto degli problemi dei temi nell'agenda visto che Ingrao altri compagni hanno accolto l'esigenza di sviluppare immediatamente
Questa ricerca
Miss il fatto che io abbia sottoposto uno l'esigenza di una valutazione sui calcoli di Potenza che sono anche presenti in questa guerra che vanno al di là della mera applicazione della risoluzione
Dell'ONU sia un altro fatto qualificante
E che proprio in quanto tale illumina la nostra posizione assunta sia nei confronti dell'ultimatum che nel gesto che ne è seguito come del tutto evidente io credo che se anche altrettanto chiaro la nostra critica del Governo per la contraddizione tra sostegno avuto al piano Corbaccio fa e le condizioni in che si sono determinate poi successivamente nelle ultime ore
E c'è un invito nella impostazione che ha voluto dare al governo ad assumere una posizione critica badate invito che nella stato attuale
è un invito non hanno de Soto e distinguere due cose al governo potrebbe persino apparire massimaliste qua ad assumere una posizione critica rispetto alla scelta che è stata fatta
Sono d'accordo che poi il ricorso al Consiglio di sicurezza
Deve secondo me continuare e non dobbiamo essere noi a decretare la fine vorrei rispondere a comprenda suo del piano Gorbaciov deve essere lui a dire a un certo punto ne sappiamo che Gorbaciov fa lo mantiene in campo ma con quello spirito che sostanzialmente qui c'era la compagna da suk è quella di trovare le soluzioni tutte comprese quelle di prospettiva la conferenza internazionale eccetera che devono essere sempre sul tappeto
Perché io credo che rimanga una sola fondamentale questione su cui è bene che ci chiariamo ma che chiariamo poi se c'è una distinzione non vedo che ci sia un dramma ma perché sia chiaro anche quello che diciamo voi alla gente il disimpegno dalla guerra ora il nostro disimpegno dalla guerra è chiaro e fin qui credo che siamo tutti d'accordo nel senso che ne siamo stati contrario
All'impegno alla guerra sarebbe una novità se il partito socialista un'altra forza che stata favorevole a guerra oggi dicesse a questo punto riteniamo che siano è cambiata fase sia necessario un disimpegno e quindi questa chiarezza di posizioni ci permette anche nelle manifestazioni partecipare appunto a manifestazioni contro la guerra con la totale coerenza perché noi siamo contro siamo stati contro continuiamo ad essere contro
Continuiamo a credere una cosa più forte non tanto il che non bisognava mai entrare nella due
Io distinguo tra questa posizione
Naturalmente capito c'è questo una valutazione diversa ma su questa distinzione ci tengo che distinguo tra la posizione di partito e di movimento e quello che chiedo alle altre forze politiche ritengo che tutta la nostra tradizione sorge il tutto movimento asse migliore nostra e tutto il movimento e quello che nei momenti cruciali si fa una politica Pati nella chiarezza delle proprie posizioni volta anche a chiamare
Altre forze che pure non hanno condiviso l'insieme delle nostre posizioni
Nel momento decisivo ad assume una posizione politica qui ci può essere una divergenza è una divergenza squisitamente legata alla concezione della politica che si può avere in un del non generale intendiamoci un determinato momento
Invitati per i compagni a riflettere comunque sulla serietà come ritengo che sia seria anche la posizione degli altri compagni
E a non considerare sempre un po'
Come cose che non che possono essere fatte per tatticismo anche questo sento il bisogno di dirlo pubblicamente sulla serietà di un'impostazione di questo genere per potente anche diciamo incidere in qualche modo in contraddizione che mi ha dei a mio avviso non vanno che la verità che noi sosteniamo
E sono d'accordo che lo sviluppo della situazione dar ragione ai motivi fondamentali per cui noi abbiamo fatto la Scelta dal no alla guerra
La verità che noi sosteniamo diventerà sempre più evidente in Europa e anche in Italia e che ci indurrà a parlare
Anche con forze che hanno avuto a nostro avviso una posizione sbagliata anche questo fa parte di politiche che abbiamo sempre fatto il continuo che in questo modo dobbiamo continuare a fare ma con questo cosa voglio dire che dalla discussione appare del tutto evidente che ci sono questioni di fondo su cui c'è l'accordo
Ci sono questioni sulle quali chiedo che mi venga anche concesso di dirle con le mie parole che vanno valutate per la sostanza
La nostra contrarietà alla guerra all'ultimatum e chiara e netta
La scelta di fondo sulla guerra altrettanto la marcia partecipazione alla manifestazione del due marzo son le cose su cui poi si muova i partiti che fanno gli indirizzi
E altrettanto chiara proprio per questi motivi senza pretendere quindi che si voti sulle virgole sulle quali non voterei né anch'io di quanto ho detto
Proporrei un ordine del giorno in cui si impicca la direzione del PDS impegni
Impegna il partito sugli obiettivi indicati nella relazione del segretario e lo impegna altresì a partecipare alla manifestazione nazionale del due marzo
Questa è la proposta da mettere
Ai voti e quindi possiamo passare direttamente
Ai voti chiede
Se poi c'è l'altro
Azione
Questa è un'altra cosa
La dichiarazione del PDS esprime la propria solidarietà tutti svetta un po'emette catalizza serietà dei soldati con un amico
Poi mettiamo all'ordine del giorno la tuo ordine del tanto non
Poi mettere in contrapposizione una cosa che in contrapposizione non è per decisione tua personale
Allora ordine prima ordine del giorno poi naturalmente cioè il secondo
Per ciò che riguarda allora la proposta di ordine del giorno a chi è favorevole alzi la mano
No
Dal deputato hanno va be
Vediamo occhio insomma giù le mani contrari
Qualche amico
Venti astenuti
Allora tre astenuti della quindi l'ordine del giorno è stato approvato ad ampia maggioranza con venti contrari e tre
Astenuti cioè l'ordine d'del giorno che vi rileggo di Paolo Flores d'Arcais
La Direzione PDS esprime la propria solidarietà tutti i soldati alleati costretti
Dalle scelte criminalizza Damo Senna
A
A rischiare la vita per imporre il rispetto delle risoluzioni dell'ONU
Solidarietà e affetto particolari vanno i militari italiani impegnati nelle operazioni io su questo ordine del giorno faccio un'osservazione
E e interpolato un giudizio di valore
Sulla motivazione
E la solidarietà io ritengo che la solidarietà ai soldati viene data come l'abbiamo sempre data a prescindere dal giudizio che ciascuno di noi da sulla guerra
E quindi sotto questo profilo se vogliamo proprio un ordine del giorno contrapposto io propongo contrapposto un ordine del a questo un ordine del giorno che dica la direzione del PDS esprime la propria solidarietà a tutti
E i soldati italiani impegnati nel Golfo quindi Mac
Castellina e
O finale se i soldati impegnati
Pronto
Lorenzo
No scusate compagni io non lo ritiro il mio ordine del giorno
E a me sembrava che fosse assolutamente chiaro che non è un gesto Generico per cui diciamo sci dispiace che qualcuno muoia perché questo va da sé spero che qui non ci sia nessuno che sia contento di quello che accade ha un significato politico che a me sembrava estremamente preciso periferico e si dice esprime la solidarietà a tutti i soldati alleati che s'sono costretti da una politica criminale di Saddam Hussein non di Saddam Hussein e di Bush di Saddam un senza nessuna rischia la vita per far valere le risoluzioni nel gol allora qui sono contenute le seguenti i seguenti giudizi politici
Ma l'hai capito siccome non sembrano non sembrava è stato contrapposto un ordine del giorno umanitario qui si parla di politica
Allora io ritengo come si evince da questo ordine del giorno
Che l'azione decisa da Bush non stia andando oltre il mandato dell'ONU tanto è vero che dico che i soldati che stanno rischiando evita non stanno andando oltre le decisioni dell'ONU vendita il giudizio politico mi sembra chiaro
La votazione che c'è stato prima mi sembra che dia luogo alle ambiguità che permangono la nostra posizione spero che si faccia chiarezza insomma che si scelga scusami
Abbiamo votato una linea scusa perché io su questo non sono più disponibile c'è una maggioranza la posizione sulla linea di maggioranza è chiarissima se uno è contro vota contro come avuto tempo di votare e non c'è nessuna ambiguità
E quella che ho presentato sulla base della relazione con i punti di azione su qui abbiamo chiuso con un voto democratico e non si riapre questa discussione se non ciascuno per conto proprio
Ma non alla fine della deliberazione prima chiarito perché dobbiamo incominciare tutte imparare la vera democrazia
Che è fatta di libertà di espressione e di senso e di possibilità di avere la responsabilità di direzione da parte di chi ha questa responsabilità perché si va a dopodiché può essere messa in minoranza ma questa è la democrazia
Quindi io li mantengo la mia contrarietà a mettere insieme la solidarietà con una valutazione politica tutta ritiene di poterlo fare secondo me è una cosa sbagliata e mantiene il la cosa e quindi alla tua ordine del giorno io contrappongono questo la direzione del PDS esprime la sua solidarietà a tutti i soldati e civili coinvolti nella guerra
Napolitano
Ma questo l'abbiamo già votato io perché l'abbiamo votato al come al Congresso l'abbiamo votato
Ieri
Ma non è lo stesso sacco questo decreto
Macaluso
Comunque non saremo secolare nell'edizione delle ingovernabili scusato momento che l'ordine del giorno del compagno Flores rabbia come Luigi cha ha spiegato un preciso valore politico un significato molto netto molto chiaro
Che è inutile nasconderci non appunto significati umanitari eccetera
E non sono d'accordo di per sostituirlo con altri ordini del giorno
Io non sono d'accordo con l'ordine del giorno di Flores per una ragione politica
Ci sono due fax la fase in cui Saddam Hussein ha scatenato la guerra e questo è certo e la fase iniziale su questo dobbiamo essere tutti d'accordo
La seconda fase in cui noi
Il leader PDS
Ha detto che per reagire a questa a questa attacco non era necessario ricorrere
Al l'intervento arma due ci sono due momenti
Ora Flores li unifica
Unificandole vanifica il secondo atto che noi abbiamo fatto cioè l'atto di dire badate che noi non siamo riteniamo di rispondere a questo
Attacco di di Saddam alla scatenamento della guerra di Satana ancora con l'assedio
E con e sostegno anche militari ma l'assegno questa è stata la nostra posizione
Dal momento in cui il compagna Flores unifica e salta a questo punto io penso che senza andare a darci un ordine del giorno con questa motivazione quindi perché la nostra solidarietà è piena e totale quinti con ma con questa motivazione perché non ci sono questi due momenti noi possiamo non accettare l'ordine del giorno del compagno forse questa è una mozione d'ordine che io credo di dovere accettare cioè c'è una proposta
Di mettere ai Goti sono all'ordine del giorno dando per scontato che noi non abbiamo bisogno di ripetere solidarietà che abbiamo già Espresso che rimango
No agli atti anche in questo caso sulla che mi sembra la proposta seria su questa proposta no scusa su questa voi parlare sulla proposta
Uno pro e uno contro la pensiamo
Però però occhio solo una Costituzione su questo gol in termini parlamentari
Poiché noi abbiamo già provato una è precluso ne abbiamo già provato un ordine del giorno che solidarietà il consiglio è alternativo a quello che ci propone quell'ordine del giorno è precluso va be
Va be'è vero non è stato trattato la presidenza quindi siamo a mantenerlo
Va bene
Il no la proposta di Flores ed
Ribaltare la posizione politica assunta col precedente voto e non può essere accolta ma io prenderei una delle domani uno un titolo sui giornali che dice la direzione del PDS respinge la solida vieta ai soldati italiani siccome c'è questi insidia dentro un voto che preclude io sono per avere un ordine del giorno che più o meno riprenda quello già approvato dal Congresso
Io credo che
No
Ce la
Fa
Scusate io credo che per i giornali e per la pubblica opinione vale il fatto che il Congresso ha già espresso a quella solidarietà
E che noi la riconfermiamo
Su questo mi sembra che siamo d'accordo
Dato ed è anche perché ogni interpretazione non è
Non sarebbe legittima anche falsa anche rispetto a quanto ha detto qui Flores d'Arcais che molto apertamente dichiarato che la sua non era un ordine suo non era un ordine del giorno di mera solidarietà ma l'impostazione politica diverso e quindi è chiaro che non si volta sulla solidarietà
Ma si vota su
Le motivazioni che hanno portato e che sono state con chiarezza espresse da Flores d'Arcais
Ha presentato era e lo hanno indotto a presentare questo ordine del giorno quindi io direi di mettere ai voti
Io metto ai voti questo se no chiedo la preclusione e
Senna domanda
Va be'questa è uguale la cosa delle navi che dovremmo chiederlo ogni giorno mi sembra strano che chi sostiene questo per le navi qui non capisce che su queste cose non possiamo votare sempre le stesse cose ecco
Se vogliamo fare degli emendamenti per vedere o facciamo delle cose che servono alla politica
Noi paghiamo una cosa sola
Che è stata motivata politicamente e che metta in botte con invito a respingerla senza la preclusione ma con la preclusione per me politica che è in contrasto con l'impostazione della che abbiamo dato alla discussione chi è favorevole
All'ordine del giorno presentato da Flores d'Arcais alzi la mano
Due favorevoli più chi è contrario
Gio chi si astiene
Allora due contrari e otto astenuti l'ordine del giorno è respinto ci convochiamo perle sedici
Per la ripresa dei nostri lavori
Qui
Qui
Quindi
Qui
Quindi
Qui
Qui
Quella quanto
Quindi
Qui
Qui
Qui
Quindi
Questo
Quella
Quest'
Qui
Qui
Quella
Quest'
Qui
Quindi
Qua
Qui
Qui
Quindi
Queste
Qui
Qui
Qui
Quest'
Il tre
Questo
Qua qui
Qui qui
Qui
Qui
Questo
Quella qui
Quella
Quindi
Qui
Qui
Qui
Quindi
Qui qui
Quindi
Quattro
Qui
Questo
Quindi
Quanto
Quindi
Quanto
Qui
Questo
Questo
Quella
Qui
Quindi
Qui
Qui
Quello
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
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Quello
Quindi
Qui
Qui
Qui
Quanto
Qua
Quindi
Quindi
Qua
Qui
Quest'
Qui
Questo
Quanto
Qui
Quanto
Qui
Questo
Quindi
Quindi
Qui
Qui
Questa
Quella
Qua
Quest'
Qui
Qui
Qui
Quest'qui
Qua
Qui
Queste
Quanto
Qua
Quattro
Qui
Qui
Qui
Quindi
Quindi