La crisi in Jugoslavia: scontri tra croati e serbi digiuno di Pannella per riconoscimento di Croazia e Slovenia

Alla nostra microfono il senatore Rino Serri responsabile dei rapporti internazionali di Rifondazione Comunista e membro della commissione esteri di Palazzo Madama senatore Serri anche con lei abbiamo più volte parlato la situazione jugoslava ma essendo questa sempre più drammatica con un nuovo aggravamento nelle ultime due giornate vorrei chiederle un commento su questi ultimi sviluppi
Sicuramente c'è un gravissimo pesante deterioramento
Della situazione di sì i pericoli di andare verso con una guerra totale sono purtroppo incombenti
E non vi è dubbio che ma cosa tra negativa pesantemente negativa è questa Presa di potere sempre più ampi io da parte della componente serba questo destinato esasperare ulteriormente la situazione tutti questi sono no fattori negativi quello che io vedo come
Soluzione possibile
Chi mi rendo conto di dire una cosa che è difficile ma non riesco nemmeno a vedere
Il fatto che ci sia qualcuno che dall'esterno impone la pace in giro per il mondo perché purtroppo la questione jugoslava non è la sola che è intenzione c'è da aspettarsi né qualche Arca
Il vero sforzo che devono fare le forze democratiche quello di fare appello al popolo jugoslavo alle dal più le persone di pace di Jugoslavia
Che riescono ad imporre la pace dopodiché
Dopo questo discutiamo serenamente anche del fatto che la Jugoslavia non voglia più essere una una Repubblica Federativa che altri ritengono come sloveni e croati di marciare in modo totalmente in io non sono assolutamente contrario in via di principio ad una questione di questo genere dico solo che deve passare attraverso la pace non attraverso la guerra ecco il senatore Salvi lei dice
Bisogna fare appello innanzitutto gli jugoslavi affinché trovino un in giusto punto di equilibrio e pacifico senza più Farrah a parlare le armi ma non rischiamo di trovarci di fronte ad un fatto compiuto con un'influenza serba che si estenderà a tutta la Croazia che Sächsische le mire non non raggiungono con la Slovenia
Questo pericolo che spinti lei vede che sicuramente esiste non si combatte ma andando altre truppe magari dall'esterno io sono contro l'invio di truppe straniere in Jugoslavia di truppe della c'è o di truppe dell'UE o sono contro perché credo che è una catena che non finisce più e non vedo chi da Red beh il diritto all'Italia di andare a portare la pace in Jugoslavia sappiamo che altre volte c'abbiamo portato la guerra in Jugoslavia e non vedo quali kitsch investirebbe di questo diritto se non la forza delle armi
Io
Un tavolo delle autorità jugoslave e quando dico fare appello jugoslavi
Parlo del popolo jugoslavo bisogna trovare la strada perché questo popolo questi popoli il croato il serbo lo sloveno il montenegrino trovino la forza di imporre loro la pace non vedo un'altra strada se vogliamo
Se non vogliamo imboccare una strada durante la quale ci troveremo a dover intervenire apportare virgolette la pace attraverso le armi
Senta servì da dieci giorni Marco Pannella ha deciso ad iniziare una digiuno era molti anni che non ricorreva più a quest'arma
Sostenendo che l'Europa in qualche modo si adatta l'alibi della conferenza di pace dell'Aja che non riesce però ad ottenere alcun risultato e chiede Capitalia ma per la CEE soprattutto il riconoscimento di Slovenia e Croazia ecco una cosa che non la vede credo in sintonia ma vorrei ugualmente chiederle un parere
No l'impegno di Marco Pannella su queste questioni è sempre apprezzabile anche quando c'è un dissenso di di impostazione
L'errore che fa l'amico
Marco Pannella mi sembra questo che oggi operare riconoscimento di giovani e corazze non mi pare che cambi termini purtroppo della situazione
Pro Pannella me stesso voglio dire a tutti quanti
Quello di mettere insieme costruire
Se noi riuscissimo a portare cinquanta mila persone che vanno in Jugoslavia manifestare per la pace ecco forse quella sarebbe la strada
Non dico che sia una cosa facile c'è stato di recente una marcia pacifista che ha attraversato la Jugoslavia purtroppo è stata una cosa
Non troppo grande non ha avuto un effetto anche se era un'iniziativa di Lil'
Non ha avuto un effetto sufficiente soprattutto all'estero anche se in Jugoslavia mi dicono che ha avuto un peso
Forse quello che dovrebbe fare l'Europa e quello di mettersi d'accordo tutti i movimenti le forze di pace democratiche eccetera
Per organizzare una grande pressione pacifista sullo jugoslavi una pressione di popolo
L'ultima sarà questo un'ultima domanda se Atene è stato qui ospite in Italia fino a ieri il presidente croato Tudjman
Ecco che giudizio dà dell'atteggiamento del nostro governo e quindi del ministro degli Esteri nemiche rispetto che proporrà la Cei sanzioni economiche si diceva di non c'è stato il fuoco contro chi le violerà
A devo dire che sino a a poco tempo fa l'atteggiamento tenuto dal ministro degli esteri di Michelisz mi pareva poi non non è che valuto tutti i dettagli
Mi pareva un tentativo di rispondere con senso di responsabilità la situazione cioè io non lo giudico negativamente l'atteggiamento tenuto ripeto fino a ieri dal
Dal ministro De Michelis ripeto non tutti i particolari compresa la questione della lobby croata che invece non è che ho capito molto questo
Questa polemica che si è aperta su queste dichiarazioni del ministro degli Esteri
Naturalmente c'è tutti i limiti di una posizione che gioca solo necessariamente sulla diplomazia ripeto bisognerebbe riuscire a spostare il terreno e farne della questione jugoslava una grande questione di del di un mento per la pace di tutti i popoli europei
Colgono la questione jugoslava per fare un come dire per gettare basi solide anche per il futuro perché ripeto il rischio è che non sia solo la Jugoslavia e che altre ne verranno venga sessantasette
Ah Gerrans