Politiche interculturali per l’inclusione: contro i ghetti nelle periferie delle città

Alcune diciamo così aveva un saluto agli amici della Casa della cultura che ci ospitano
Aeratori presente per questo primo ciclo degli incontri dedicati alle politiche entrare culturali
Sta all'inclusione caldo getto ghetti nelle città contro i vetri delle città io sono Alessandro Mainardi coordinatore dell'operazione dell'Europa la stanza del silenzio dei culti uno degli organizzatori di questo primo incontro insieme andarci atta Milano lo spunto degli incontri nasce dal dall'idea della stanza del silenzio
Che quel dispositivo sociale negli ospedali per farla breve visto che andiamo un buon numero del relatore assistenza
Religiosa però non cattolici negli ospedali a cui allude anche quel patto
Con all'assistenza della presso il Golgi e Pio Albergo Trivulzio fu realizzato dall'assessora capi prevede che parlerà più tardi Lorenzo Lipparini
Poi la stanza del silenzio può essere anche una sala della religione città come ad esempio quel progetto di sale che poteva essere fatto a Torino alla nostra soci a Fondazione venduti in Italia
Progetto che poi si è arenato per motivi economici coeso anche una molti cioè from gli ha rapporti con molti hanno potuto vedere negli aeroporti italiani e così via
Cioè si tratti di un dispositivo che fa leva in sostanza sulla relazione fra le comunità religiose e le istituzioni
E il gruppo nazionale invece è un comitato di volontariato che cerca di propagandare questa idea di diffonderla negli ospedali son già trentadue in Italia cammino stanze del silenzio
E sono attive anche in questo momento con il Covent
E naturalmente anche un pretesto per il gruppo per fare politica interculturali per sensibilizzare sulla relazioni fra le comunità del nostro territorio che sono di diverso provenienza istituzioni spesso e non veniva nasce da una che accada con Giancarlo spray delinearci altera che ha collaborato pareva realizzazione di questi tre con tre dove così parlando proprio della della stanza abbiamo verificato come si ha funzionato Socrate rapporti fra noi proponente di questo progetto al Comune di Milano fa le comunità religiose ma non senza qualche ombra di non dico conflitto comunque di diverso è visioni a volte anche fra le comunità religiose stessa
E da qui e quindi si è passati a pensare di fare degli incontri di realizzarle incontri che abbraccino delle tematiche più ampie di quelle della mera stanza andando a valutare quali sono gli schemi interpretativi di una immigrazione o comunque della presenza di tortura che vivono con noi e lavorano con noi in Italia
In un nuovo mondo spesso dopo la pandemia dove magari nemmeno comprendiamo quello che sta succedendo veramente delle comunità chiamiamole fra virgolette d'immigrati e quindi l'idea di poi fare intervenire stasera per esempio un'antropologa che ha fotografato via Padova qual è l'area Ferraro
Che sicuramente un un luogo di così se non di marginalità Parodi problematica nella città di Milano rispetta invece alla città della Gelmini gli Harkonnen amare cipressi Cagliero Ettore nella Fondazione Mondo insieme che si è occupato della ristrutturazione di un'altra zona
Che era densa di conflitti quale ed era soprattutto in passato la zona della stazione di viareggio
E poi abbiamo anche gli altri relatori che vedremo poi
Ma prima di arrivare da una parola relatore volevo segnalare che
Questa per questo evento avevamo invitato Peressutti istituzionali gli assessori che ora hanno le competenze per il proseguimento del oggetto a cui alludevo prima cioè il Patto per l'assistenza religiosa
Cattolica cattolica pardon e non confessionale presso il bar Pio Albergo Trivulzio Golgi Redaelli con una stanza per l'assistenza religiosa pronta e chiusa
Solamente venerdì c'è stato risposto che non si sarebbe intervenuti per motivi istituzionali e soprattutto l'assessore delle competenze non ha nemmeno l'esposto a margine di questo senza voler essere polemici paga non è assolutamente nostra intenzione era stato chiesto un appuntamento
Dal gruppo di lavoro delle comunità la divisione tra Regione e che era stato istituito dal patto in comune
E anche dal gruppo in quanto firmatario proponente e anche qui è stato dilazionato quindi c'è
Se vogliamo un po'il timore che quel progetto vengano in qualche modo ritardato quindi prima di fare parlava nostro relatore io darei la parola alla dottoressa Rosanna supino dell'Associazione medica ebraica
In rappresentanza anche dalla comunità ebraica di Milano targa ci esponga il suo punto di vista rispetto a questa impasse da parte del Comune nella continuazione di questo progetto molto importante
Non si era
Sono Rosanna supino sono al presidente dell'associazione medica ebraica
Ringrazio gli organizzatori grazie alla Casa della cultura per averci dato la possibilità di rincontrarci qui
E ringrazio gli organizzatori per avermi invitato voglio mantiene cose lame l'Associazione Medica ebraica in due parole è un'associazione che raccoglie operatori della sanità quindi sia medici sia infermieri sia psicologi veterinari
Tutti gli operatori nell'ambito della sanità e Bray e non ebrei
Per diffondere la cultura l'etica medica ebraica
E la cultura ebraica nel nel settore della sanità chiaramente
è aperta come dicevo a tutti le attività che svolge sono rivolte a tutti sempre sul territorio non solo come tendenzialmente molti pensano per ebrei
Come associazione medica ebraica faccio parte del gruppo insieme per prendersi cura ed è questo il gruppo importante di cui parlava l'amico
Ma il proprio nome
E direi che ha fatto storia questo gruppo insieme per riprenderci cura il gruppo è nato nel due mila e quattordici sotto l'egida di monsignor Fumagalli che
Vicerettore dell'Ambrosiana e membro della commissione vaticana per il dialogo ebraico-cristiano
Insieme a dottor Giorgio Mortara che allora era il presidente della né hanno o sulle orme del cardinal Martini rabbino Laras che insieme a Nyman Pallavicini aveva iniziato un dialogo interreligioso loro
Loro Fumagalli e Mortara hanno pensato di fare questo gruppo insieme per prenderci cura quindi solo in sanità
Con questo gruppo che al quale poi si sono uniti cristiani valdesi ortodossi il va be'gli islamici dove già detto ma anche i buddisti induisti sì che somma varie gruppi ci sono
Uniti anche perché chiaramente il gruppo non è chiuso chiunque qualunque religione uscimmo e spiritualità voglia unirsi è sempre bene accetta
E questo quindi con questo gruppo abbiamo fatto
Considerato tutti tutti molti argomenti che sono problemi delle problematiche per i medici al giorno d'oggi che sono tanto per fare degli esempi d'inizio vitale a fine vita
Per pensiamo al problema della Bortot pensiamo al va be'il dichiarazioni anticipate di trattamento ma anche comunque a il suicidio assistito a questi al trapianto d'organi alla alla appunto la donazione degli organi alla
Sul significato anche della cura ed è una malattia nelle diverse spiritualità quindi abbiamo affrontato questi discorsi insieme anche all'ordine dei medici e degli infermieri e avviando così un ampio ventaglio di punti di vista
Quelli laici e anche ovviamente che abbiamo tenuto de delle giornate di di dibattito di informazione su questi argomenti sia adesso le università
Che hanno avuto un socio un successo incredibile veramente i ragazzi sono molto interessati a questi argomenti
Sia presso gli ospedali
Dove hanno al quale hanno partecipato più che altro sia personale ospedaliero ma anche i volontari molto molti volontari e pazienti e parenti pazienti che giravano da quelle parti magari poi giorno
Io mi sono occupato molto delle disposizioni anticipate di trattamento le DAT e devo dire che abbiamo fatto diversi eventi
Anche perché la gente non sa neanche cosa siano non non fa niente per cui io arrivo con il foglio proprio di in che cosa consistono e come si fa anche nel caso che uno lo voglia fare
Naturalmente questi l'organizzazione di questi incontri è stata anche l'occasione per un dibattito tra noi su questi argomenti
E queste è stato poi andiamo ognuna chiaramente i suoi punti di vista però siamo tutta gente civile come dicevo prima parlandone con un amico il problema non sono i livelli organizzativi eh le famiglie è il mondo che deve integrarsi che deve accertarsi che ne non è più un accettabile la tolleranza come si diceva una volta non è più accettabile
Bisogna proprio che ci sia un'integrazione un'accoglienza tolleranza è un concederà un permesso concedere una cosa dall'alto come peraltro è stato fino a poco fa diciamo anche che in Italia perlomeno in italiano sono altrove e comunque la Chiesa cattolica è sempre stata molto disponibile a dare la sua chiesa ai musulmani a chi voleva raccogliersi a chi voleva pregare sia concedeva i suoi spazi
Adesso bisogna la la cultura è cambiata bisogna che ci siano degli spazi per ogni gruppo religioso che desideri avere uno spazio suo
Non è più una concessione deve essere una cosa perché perché la la centro religiose poi un centro culturale e poi un centro di incontro sociale a un mantenere l'identità religiosa di ciascuno
Quindi mantenere il gruppo ricordare la parte insomma mantenere l'identità quindi e assolutamente importante che ci siano questi punti di ritrovo venendo al discorso delle stanze del Silenzio
Becco molto trionfo prima Bonardi diceva che non ce ne sono trentadue negli ospedali in Italia
Beh è un numero piccolissimo
Trentadue su quanti sono gli ospedali non voglio fare il di me anche il conto è piccolissimo comunque è un inizio
Abbiamo iniziato nel due mila e nove all'Istituto dei tumori c'è una stanza che è grande
Tre metri per due
E quindi proprio un buco con una finestra però è un simbolo eccessi fuori un cartello in cui è stata fatta in altre strutture allora me ne ero occupata io adesso più recentemente come gruppo insieme per prenderci cura
L'abbiamo chiesta e fatta ISEE istituire grazie all'accordo con il Comune di Milano grazie all'assessore di e ex assessore mi scusi dei pallini ketchup veramente stato
Pongo una colonna portante della cosa ci ha stimolato ci ha unito ci ha CIA
Oltre a fare la delibera e tutto quanto sia al Redaelli che al Trivulzio sono state fatte queste stanze non sono mai state aperte quella del Redaelli era anche arredata
Recentemente quando ho chiesto di fare una festa di inaugurazione diciamo qualcosa del genere per farla conoscere mando il tono che adesso è chiusa perché la devono arredare
Altri monsignor la pastorale di indicano che adesso non può venire comunque
Era andata per trovare una sua assistita sia rivolta alla portineria nell'ufficio informazioni da chiesto scuse per la stanza del silenzio
Anche così ma non sono cosa che hanno detto anche a me Redaelli e lei ha detto ma scusi ministro di culto dov'è che fa le sue funzione dice ma c'è la chiesa
Non cioè non sanno neanche cosa sia un ministro di culto non cattolico quindi quindi di strada da fare ce ne tornando al discorso stanza in silenzio per cui io devo dire mi mi do da fare ci tengo mi fa anche se come ebrea noi non abbiamo molti problemi perché abbiamo i nostri cimiteri abbiamo le nostre residenze per anziani
Non in tutte le città però c'erano anche così pochi che uno si sposano non sono problemi quindi non c'è per noi i problema impellente io perché mi do da fare perché credo che sia necessario riconoscere a tutti di avere queste possibilità perché al cimitero di Milano io ho visto un gruppo di islamici che sotto la pioggia sotto il sole no quel giorno lì c'era una pioggia allucinante comunque mi immagino che anche sotto il sole cocente non hanno dove raccogliersi se non intorno alla tomba
Del del parente delle cose e questo non mi sembra assolutamente giusto
Per questo mi sembra indispensabile che nelle strutture sanitarie nei cimiteri ne avevamo parlato una volta aveva detto l'assessore che aveva già individuato un un posto che poteva essere qui a Mila no messo a disposizione per questo e poi le storie cambiano e le persone purtroppo anche volevo ecco io mi impegno perché si aspetti è riuscito si rispetti diverso
Mi impegno perché credo nella torna l'importanza di una reciproca conoscenza e diffusione della cultura per un arricchimento e per un rispetto della società e nella società
Perché anche nei vari gruppi spesso ci sono un po'di diatribe non si può fare metterle tutti insieme anche se sono dalla stessa religiosa
Sono anche convinta che pure salute e cura così come le arti siano non sistemare anche non solo le arti le sue lo sport la musica queste cose che sono al di là al di fuori della politica della religione possono essere un'unione tra i popoli
Perché come dicevo adesso l'unione tra i leader tra le nazioni si cerca ci sono si cercano di fare comunque ci sono
O ci saranno a breve ma e tra la gente che ci vuole l'Unione
E prima di tutto rispetto alla capacità di un dialogo in cui si ascolta l'altro ma non solo per ascoltarlo ma per capirlo e per rispettare quello che lui a come esigenza sua sua della suo gruppo della sua terra da cui viene quindi Benvenuti è a questo incontro sulle stanze il silenzio speriamo di andare avanti e di avere più successo di quanto abbiamo avuto con le personalità del Comune di Milano in questo momento
Grazie osserva
E molto puntuale usando supino come al solito
E da un altro punto di vista voglio aggiungere qualche parola quello che ha detto il vantaggio che sia nelle stanze del cosiddette nel senso dei culti parlando del servizio sanitario ma potrebbe essere anche il carcere è che vengono formalizzate le pratiche
Certo che è un conto è fare tra un ministro del culto pagano vuole un primario o a casaccio in ospedale e anche per esempio nel trattamento della salma potrebbe essere un'altra ipotesi che è importantissima
Per quanto grave sia del segretario
è quello che manca la formalizzazione anche nelle carceri si prega da parte del comunista straniera perché ha fedele di un'altra religione però magari nella cella per terra
Cioè non è mai formalizzata la cosa non è il prezzo che c'è stato nel fatto che era stato siglato da Lorenzo Lipparini
è stato proprio quello di mettere al centro istituzione cioè in questo caso il comune il rapporto con le comunità detta rettore non santo senza conflitti politici o interferenze la lista la e questo però non è una che nera che abbiamo noi ma per esami sanitari dipende dalla legge di riforma del servizio sanitario dall'articolo trentotto ter prevede la da almeno il mille novecentosettantotto quindi siamo molto in ritardo
E poi naturalmente ci sono anche delle altre normative costituzionali che non prevedono anche nel carcere ed è possibile anche fare delle sale della regione città volendo
Per Milano tornava così un suggerimento un'Inter così quindi in mente che ci sono lì in piedi nel due mila ventisei che questa non è un'illusione ma il CIO richiede come obbligatorie
Le stanze per l'assistenza religiosa per i non cattolici
Ad avviso almeno ma sono così piccole non credo che sarebbe opportuno per un Comune proporre un contratto che si occupano dell'appalto gestire queste stanze come è successo a Tokyo a sorsi vogliono in piedi brasiliani piuttosto che frammentano Lane
Così edificazioni in ulteriore strampalate
Detto questo non volesse ancora come ce l'abbiamo fatta allora che amo ora parlava Lorenzo Lipparini che è stato l'assessore alla partecipazione di tale e alle comunità che
Otto magari localizzato USA
Adesso
Ora vorace questo
Nel caso sorgono nella montante a prevale informare chiede
E personale va bene esigenze
Colombo per formare sensibilizzare informare il personale
Addetto al carcere e anche i carcerati che nello desiderassero su quelle che sono le credenze e le esigenze del dell'altro
In tutti sì Nana benissimo grave ma nessuno si è fatto che purtroppo però se non sente iniziative sono iniziative sporadiche sono informazione ma non esiste se non la cappella cattolica se non esista un luogo di culto interferì nessun carcere italiano
Questo è il punto purtroppo
E adesso siamo parlare Lorenzo Lipparini di quel patto di cui parliamo è stato il primo in Italia e prima di farlo ma aggiungo a Bologna è stata creata ora una casa della religione è stata istituita da parte del Comune
L'università e la Curia
Però con dici tu ora adoperava tra capi delle comunità veramente che italiane per escludendo le altre comunità religiosa
Un altro un'altra caratteristica a mio avviso positiva ma delle pratiche migliore che ci sono in Francia in Inghilterra in Germania è quella di questo patto
Che realizza l'assessore che assolutamente paritario riguardo agli aderenti che sono ventitré
E non prevede una primazia di nessuno e questo anche nel rispetto proprio del delle norme costituzionali e anche del principio di laicità dell'ordine formale questo stato
Grazie buona sera tutto a tutti grazie per aver organizzato questo questo incontro e grazie per il percorso che abbiamo condiviso in questi anni perché devo dire se non avesse incontrato il gruppo di lavoro nazionale sulla stanza del silenzio e l'iniziativa insieme per prenderci cura tutte le comunità non avremmo non saremmo arrivati nemmeno a Milano a fare
Questa questa esperienza che abbiamo fatto perché tutto è nato da una suggestione per onestà di Modena Reggio Emilia da quel convegno nella cornice prestigiosa risale alla essi dove mettendo insieme le migliori pratiche attive in quel momento insieme ad una discussione molto approfondita su questa su quella possibilità di partire con questa esperienza e siamo stati fortemente accompagnati supportati da tutti voi quelli che c'era all'epoca quelle che sono aggiunti nel frattempo per poter arrivare a definire questa questa esperienza un'esperienza che si è fatta forte di una uno strumento che abbiamo nel frattempo messo appunto che è quello della Regolamento per l'amministrazione condivisa dei beni comuni che abbiamo portato a Milano da esperienze
Di altri comuni italiani Milano non è arrivato per primo ma è stata la la città più più grande in Italia da adottare
Questo Regolamento che c'ha reso possibile dotarci di patti di collaborazione per stringere accordi su un piano paritario tra l'amministrazione i cittadini proponenti nell'organizzazione delle loro associazioni le loro comunità
Per fare attività quelle che hanno fatto
Più notizia diciamo
Quanto meno Chiti sono state più hanno avuto più ricco mediatica sono state sicuramente gli interventi di rigenerazione urbana le piazze tattiche l'umanismo la cura del territorio
Ma devo dire abbiamo nel giro di due anni sottoscritto abbiamo il Comune di Milano a nel giro di due anni sottoscritto oltre cento patti di collaborazione una buona componente di questi cento Patti sono in realtà dei patti immateriale inizio toccano la propria base non tanto degli interventi di curo di trasformazione del della realtà del territorio ma di accordo progettuale per fare delle attività dei servizi per fare delle delle delle nuove delle delle politiche innovative questa è stata sicuramente
Quella più d'impatto tra le iniziative io di fisco immateriali e devo dire che nella propria nicchia quella del dialogo interculturale e interreligioso del dell'inclusione è stata quella che è andata più lontano
Nel senso che nel giro di di pochi mesi ho riguardato recentemente la rassegna stampa alle le uscite che hanno parlato di questa di questa esperienza effettivamente è stata tramandate raccontata in in molti blog molti siti internet molti articoli che hanno parlato di questa esperienza magari non nel contesto milanese ma in realtà che hanno si sono interessata questa cosa credo che il punto di forza dell'esperienza che abbiamo fatto a Milano a parte essere nato dal basso un po'come tutti i migliori patti di collaborazione che sono stati attivati sia stato quello proprio di nascere con un cappello e una regia istituzionale che raccoglie quella che è stata la suggestione del euro l'esigenza un un la manifestazione la volontà di affrontare dando delle soluzioni a ad un
Problema vado ad un'esigenza
E farlo con gli strumenti amministrativi a disposizione del dell'istituzione l'abbiamo fatto con un avviso pubblico
Un avviso pubblico quindi è stato pubblicato sul sito internet del Comune di Milano a cui le i soggetti interessati a prendere parte a questa questa esperienza hanno risposto e sono stati decine e decine
E il Comune è stato il garante della terzietà e della possibilità di di dialogo al pari livello di tutte queste realtà
Il patto di collaborazione è stato appunto un felice strumento introdotto proprio in quel in quel periodo che era esattamente quello che serviva per riuscire a ad organizzare da un punto di vista paritario
Ancora una volta a pari livello delle attività che vedessero il Comune come uno dei soggetti garanti dei soggetti presenti non solo che autorizzano non solo che sono al fianco delle realtà ma che si spendono con i propri contatti
La cosa più semplice è stata andare proprio nel nell'ambito degli istituti di cura e di assistenza perché c'è un rapporto anche di organizzativo diciamo del comune c'è la presenza amministrativa del Comune all'interno del più Albergo Trivulzio dell'Istituto Golgi Redaelli
Ma l'intenzione era assolutamente quella di andare oltre di andare in altri contesti cittadini per rispondere ad un'esigenza che era evidentemente un'esigenza sentita
Le carceri erano uno di quei mondi su cui avevamo iniziato a lavorare non siamo riusciti ad andare avanti per la complessità della normativa
Che riguarda l'accesso agli istituti di pena insomma i rapporti soprattutto a livello ministeriale a livello del della normativa molto
Diciamo stringente ristretta per quella per quella realtà ma altre erano le le opportunità per andare avanti io penso al mondo del dei trasporti gli aeroporti milanesi del convegnistica alla Fiera Milano dove tra l'altro esistono già della realtà come questa se nella Fiera di Milano
Che all'interno degli aeroporti di Linate e di Malpensa ecco io credo che uno sviluppo promettente di questa attività
Sarebbe proprio quella di mettere a amino condono Ettore tutte queste realtà per cercare di creare un'unica regia
Un'unica modalità di gestione che veda che si mancipi da quello che appunto veniva ricordato prima la modalità di concessione piuttosto che di volontà di fare queste cose magari per fare qualche iniziativa
Insomma di di di cui potersi da poter rivendicare anche in un'ottica Esterna di di reputazione
Ma proprio per poter far funzionare un sistema di dialogo che in questo caso forse ha funzionato anche meglio dei risultati concreti che ci raccontava prima la dottoressa supini poi per prendere effettivamente il largo questa esperienza non vi ho molto di abitudine e di un'abitudine che vada oltre le persone che poi fruiscono effettivamente questi servizi devono essere qualche cosa che entrano a far parte della del della coscienza e lo spirito organizzativo della realtà che le portano dal primo all'ultimo dipendente
Ecco in questo caso è mancata proprio mentre la comunicazione ma io credo che il punto di forza di questa esperienza sia stata proprio nel tavolo che abbiamo istituito con la presenza assidua e per è molto continuativa di tutti qui in quelle realtà così diverse tra di loro io credo che tutti insieme nella stessa stanza finché si è potuto in queste riunioni
Quando è stato fatto e raramente si siano trovati in una maniera così plurale e e così paritaria perché non non c'è stato bisogno di chiedere autorizzazione di avere qualche concessione ci si è trovati perché si voleva lavorare insieme quindi io credo che sia strategico riprendere anche con la nuova amministrazione al rapporto con il Comune non è stato facile neanche nel vecchio manda lei innanzitutto perché bisogna intendersi su quelli che sono le responsabilità che le deleghe perché se le inquadriamo come una questione di dialogo interreligioso ci sono le deleghe
Ai rapporti con le comunità religiose sono sono in questi anni sono continua hanno avuto una certa continuità
Ma Milano è una città dove il venti per cento la popolazione non ha una cittadinanza italiana viene da tutte le parti del mondo insieme alle proprie
Nazioni tra cui pure tradizioni si portano dietro le proprie convinzioni religiose e le proprie fedi i propri convincimenti e questo impatta fortemente non solo sul sull'esperienza religiosa ma su tutta l'esperienza di cittadinanza
Sull'organizzazione dei tempi della città sul sulla modalità della fruizione del del del commercio dei servizi e quindi impatta delle deleghe molto trasversali che vanno dal commercio che vanno dei servizi noi per altre ragioni abbiamo lavorato sulla attrattività della città
Rispetto ai cittadini mobili europei
Che voleva dire cercare di creare per le persone che arrivano perché studiano perché scelgono di lavorare a Milano delle porte aperte che facilitino il l'arrivo in città gli insediamenti in città e anche di diventare protagonisti della vita civile e politica della città perché spesso sono persone
Che che portano dietro i propri diritti civili e politici ma non esercitano perché non riconoscono perché non sono all'interno di quel di questa cosa ecco sono tutte deleghe quindi molto trasversali che richiederebbero un approccio che non è semplicemente quello delle comunità religiose pensavo anche per esempio a tutta la questione dell'assistenza spirituale filosofica dei non credenti
Che diciamo messi nell'ottica esclusivamente del dialogo tra le fedi interreligioso sono ovviamente bimba trovano una difficoltà a a vedersi rappresentati o poter dialogare ecco l'esperienza di Milano ha dato delle risposte efficacia tutto questo oggi è un peccato che il Comune non sia rappresentata questo tavolo ma bisognerà fare in ogni modo per riuscire a spiegare alla nuova amministrazione che la questione assolutamente trasversale
Quindi non c'è un solo assessore che si debba o si possa intestare questa cosa ma che l'insuccesso di un'iniziativa come questa sta nella multidisciplinarietà
E che è una cosa assolutamente centrale per sostenere l'immagine alcuni dicono il brand la reputazione ma la qualità della vita delle persone
In un'ottica del della vita della della vivibilità interna e dell'attrattività di questo territorio
Perché solo occupandosi di queste cose non possiamo continuare ad essere un territorio attrattivo ricorda la sfida delle Olimpiadi non è solo una questione di attrattività quello ormai le abbiamo
Siamo conquistati da un punto di vista dell'agenda del calendario ma sarà un obbligo riuscirà a dimostrare che siamo in grado di accogliere persone da tutto il mondo come lo siamo stati in passato
Fornendo quella del quarto livello di servizi che vanno sicuramente dalle questioni di tutti i giorni in più importanti gli ospedali la cura
Momenti del di raccoglimento e la spiritualità ma vanno a trecentosessanta gradi a concepire un livello di istituzione aperto inclusivo per il cittadino qualsiasi sia il suo credo su emendamento la sua personalità ecco un'istituzione che si debba porre il problema del mettere i cittadini al centro
Con tutte le suo specificità
Credenze occorrente al quindi è la sede dell'amministrazione moderna voi siete sicuramente
Sì ma avete tutti gli strumenti per potere continuare con la nuova amministrazione a pretendere quello che un'amministrazione giusto debba garantire per proprie città
E grazie veramente a non essere pari è stato molto puntuale preciso nel descrivere
La punterà bontà dell'esperienza poi tra l'altro anche ribadita anche da collaboratore del Comune che hanno partecipato a tutto il Processo eccetera
E a ridosso di quello che dice aggiungo sulla trasversalità che seguito al fatto che fu stipulato in comune
All'Università Statale di Milano sono state aperte tra le stanze di preghiera per gli studenti in modo autonomo ma da quello che mi è stato fatto capire come i contatti informali con lo strazio studentesca docenti ce lo spunto veniva proprio da questo patto
E anche lì per università dare che dotata di uno strumento di questo genere è dotato di uno strumento anche che guarda l'internazionalizzazione delle università
Così come si parla tanto oggi in tutte le università italiane paga evidente che da un altro punto di vista è un servizio in più in favore degli studenti
Che vengono da tutto il mondo o che comunque a parte in una comunità italiane di diversa provenienza
E che hanno bisogno di questi spazi sono un conforto in più e così via
Che è utile a tutti anche in questo caso e riprendendo il figlio del nel discorso parlammo distanza il primo intervento che le nostre autore quello di Giulia Mezzetti che
Una ricercatrice del del divismo oltre che docente all'Università Cattolica si occupa di soluzione della regioni con un intervento che verte sulla una sorta di mappatura delle comunità religiose che in Lombardia
E anche Trento nella zona in particolare via Padova Piepoli sarà affrontata successivamente dalla magari a Ferraro che invece ci porta la sua esperienza come fotografo urbane
Quindi la parola gioia nel sette
Grazie grazie mille dell'invito a seguito i lavori del gruppo nella stanza del silenzio in quest'ultimo tratto in quest'ultimo anno
E quindi è un piacere poi finalmente poter incontrare i protagonisti di mi questo lavoro entusiasmante che speriamo ancora
Le porte
A future altre stanze al tema di questa sera io allargo un po'lo sguardo appunto come anticipavo Alessandro
Periferie diversità immigrazione detti c'è una parola Kenteris sorge un po'una parolaccia
Senza perché va usata con parsimonia non è sempre adatta descrive una realtà piuttosto evoca magari scenari di di pericolo i che non sempre corrispondono poi alla vita di quelle zone
Diversità religiosa questo quello di cui si sta parlando in questo momento qui stasera ed è quello su cui mi concentrerò vi porto delle note degli appunti da un progetto di ricerca cui ho avuto la fortuna di partecipare
E consisteva appunto in una mappatura delle comunità religiose legate all'immigrazione
Nella regione lombarda quella in cui ci troviamo
La Lombardia da sola ospita quasi un quarto degli immigrati in Italia quindi mappare le in pluralismo religioso legato all'immigrazione in Lombardia significa già comunque restituire un'immagine fedele della della diversità che sconosciuta che rimane ancora sconosciuta nonostante l'Italia sia da ormai tanto tempo un Paese di immigrazione non più di immigrazione
Diversità che rimane sconosciuta
Per esempio tantissimi non saranno della presenza di cattolici migranti che hanno la propria cappellania che hanno magari quando sono fortunati anche un prete di riferimento
Che parla la loro lingua che viene dalla dalla medesima regione nel mondo non sempre così
Una galassia diversificati insieme quella del mondo evangelico pentecostale
Con chiede che si formano e inscì che vivono e poi si portano a seconda della della figura carismatica la quale Rizzi lega nord
Una realtà che riguarda per esempio mi immigrati che vengono dall'Africa o dal Sudamerica
Le comunità stick non siamo a Brescia stasera siamo a Milano ma se fossimo Brescia sarebbe una realtà che avremmo invece molto ben presente
A Mila no non non ci sono sì che non se ne vedono però è bene ricordare punto che una comunità estremamente consistente un po'meno quella degli induisti ma esistono sono presenti sempre soprattutto come insite nella parte della Bassa
Della pianura per i lavori che svolgono sappiamo che sono inseriti nel settore soprattutto zootecnico anche serie ormai qualche anno si registra una trasformazione anche in queste comunità non più soltanto legate a quel settore industriale
Ovviamente buddisti anche di origine immigrata e naturalmente gli ortodossi e dimenticato gli ortodossi anzi sono la prima presenza
Costituiscono una delle presenze più consistenti per se guardiamo agli stranieri che non hanno acquisito la cittadinanza italiana non bombardò qui stasera di dati anche se non la Fondazione Ismu che quello Fano non vi voglio bombardare di dati però se guardiamo agli stranieri
Che non hanno la cittadinanza italiana e la la consistenza
Numerica dei cristiani la quindi che comprendendo evangelici ortodossi cattolici supera quella dei musulmani seguita appunto dai musulmani
Ed è sull'esame del Sacro vorrei concentrare un intervento perché era comunità che conosco da più tempo con quella su cui ho lavorato che studia da tanto tempo e su cui ha lavorato anche in quest'occasione ma anche perché pensando a periferie ghetti marginalizzazione
Diventa un po'inevitabile pensare anche all'Islam forse viene alla memoria al termine banche che è stato utilizzato tante volte di nuovo anche un po'come la parola ghetto a sproposito
Magari per la realtà italiana però pensiamo alle rivolte nelle banlieue francesi e poi tutta la coda che che conosciamo bene negli attentati in in questi ultimi dieci anni ecco sicuramente l'immagine dell'alterità che evoca il ghetto la bandiera è quella dell'Islam ma che la religione come sempre suscita timori più più inquietudini a torto o a ragione come sociologi forse cerchiamo dimostrare invece che magari tante inquietudini sono più rappresentazioni e non rappresenta e non non corrispondono Anna alla realtà
Della vita quotidiana
Proprio uso questo si è concentrato tanto di quello che è emerso da questa ricerca proprio la vita quotidiana e non tanto l'auto ghettizzare si quanto il mettere ai margini una religione anche nella rappresentanza istituzionale
A vita molto difficile più difficile delle altre spesso
Sulla base di questo magari qualche spunto qualche ragionamento qualche raccomandazione per per chi poi ci amministra qui c'erano un già assessore quindi magari si interessata a raccogliere
Appunto la prima cosa luoghi di culto quindi le moschee
In cammino difficilissimo per il riconoscimento istituzionale sempre molto tortuoso e per poker si giunge poi a una effettiva a un effettivo riconoscimento nel panorama sia sociale relazionale della comunità locale in cui sono inserite sia istituzionale ai sensi proprio delle leggi non NIS non mi addentro persone naturalmente nel nella complessità dalla normativa che riguarda la possibilità di aprire i luoghi di culto in Italia però mi è sufficiente citare il fatto che la Lombardia di nuovo terra che ospita da più tempo delle altre
La maggior quantità di immigrati in mentalmente assoluti proporzionali
L'Italia si pensava di aver varato la cosiddetta legge anti moschea
Che era una rompere era la nuova legge di programmazione nel territorio della Lombardia che conteneva naturalmente una parte dedicata anche ai luoghi di culto era parte dedicata ai luoghi di culto
Era mirata limitare fortemente la la possibilità di vedersi riconosciuto un proprio luogo di culto per il numero di clienti che inseriva alcuni pezzi facevano anche un po'ridere erano un po'ai limiti di quello che continua per Clinton riguardo ad esempio il rispetto del paesaggio ma l'ira del rispetto del paesaggio norma che era voluta per evitare minareti e c'erano tanti altri criteri stringenti riguarda la distanza dal luogo abitato
Tutte le dotazioni che doveva dimostrare di possedere un luogo di culto legge che è stata censurata in queste parti quasi in toto dalla corte costituzionale quindi a dimostrazione dell'intento discriminatorio che aveva questa legge
Ma al di là della legge subentrano poiché gli ostacoli a livello della municipalità e qui comune che grande o piccolo che sia gioca sempre un ruolo fondamentale la discrezionalità dei singoli amministratori
Fa la differenza
Fa la differenza perché la possibilità di avere un nuovo dei cultori stamane la Piano di Governo del Territorio del singolo Comune
Spesso le comunità hanno acquistato dopo tanti tanti anni immensi sacrifici un capannone
A volte sono state aiutate anche da fondi che provengono dall'estero poi ne parliamo
Quel capannone ha una destinazione d'uso devono tenere il cambio di destinazione d'uso affinché possa essere chiamato luogo di culto cioè moschea come deve essere quindi per poter venire alla luce
Nel pieno rispetto della normativa italiana per un criterio anche una questione di trasparenza si vedono la strada sbarrata quindi per un no perché no non riconosciamo alla moschea
Anche l'intento di venire alla luce di mostrarsi come tali come veri musulmani che hanno un luogo di culto diventa diventa molto difficile
E qui balletti cammini amministrazioni grammi di colore politico disponibilità dei singoli magari pragmaticità anche dell'amministratore di un colore politico avverso a volte raggiunge il risultato perché si rende conto che effettivamente pragmaticamente stanno sul set sul territorio un problema lo devi risolvere
Magari raggiunge il risultato meglio di un'amministrazione che traccheggia perché poi ci sono le elezioni aspettiamo eccetera eccetera per cui decenni per decenni si trascinano questi tipi di conflitti a volte raggiungono livelli
Davvero accesi come conflitti con i e ecco sui giornali e più grande il comune più ovviamente Recco sarà grande in caso di Milano in questo è di scuola
Nel senso che a Milano si è parlato per tantissimo tempo della moschea delle mosche senza per tanto tempo che si raggiungesse
Un risultato no si comincia a parlarne quando i fedeli si raccoglievano sul marciapiede della moschea annessa la mascherina lei è nero ovviamente creavano un problema
Perché cavano un disagio diario per gli abitanti disturbano il traffico
Allora lì la cosa comincia a stare sotto i riflettori con ovviamente annesse e connesse polemiche anche a da parte di politici nazionali perché Milano eh centrale per la politica nazionale è un tema come la moschea a Milano
Fa la differenza a livello nazionale cioè è in grado di generare trasformazioni
Ed è per questo che alla fine si è arrivati a riconoscere quattro mosche ufficiali a Milano nel silenzio cioè dopo polemiche
Da prima pagina sui quotidiani nazionali
Anche collegato alla presenza dell'expo abbiamo l'expo una un po'come interviene in via dice l'expo non possiamo accogliere gli stranieri che arriveranno senza una moschea adeguata decente eccetera eccetera
Tralascio qui tutti tutti i problemi anche sorti in seno alla comunità musulmana che al proprio interno non riusciva a mettersi d'accordo perché quando la conflittualità legale di conflittualità in alto poi questo genera anche problemi all'interno del re comunità in cui certe personalità vogliono prevalere questo questo è inevitabile vanno l'approccio più ideologico che pragmatico i risultati presso non questi
Si arriva con l'ultimo mandato a riconoscere quattro mosche ripeto nel silenzio più totale cioè non è stato neanche detto sui giornali perché il Comune ha voluto muoversi silenziosamente su questo per evitare che sia accende se si rinfocolare asse di nuovo quella grande polemica e quindi è un esempio per me no di quanto una religione può farsi vedere nello spazio pubblico
Quale legittimità diamo diverso nello spazio pubblico se le vasche va bene ne riconosciamo ci arriviamo nemiche consumo quattro che sono sono una frazione di quelle effettivamente presenti esistenti a Milano
Di cui due in via Padova come sicuramente rapporto fra poco
Beh ecco qual è la legittimità allora di quella religione nello spazio pubblico a sé dopo trent'anni di immigrazione in Italia siamo ancora qui a dover riconoscere nel silenzio un po'un po'quasi di nascosto non facciamoci vedere non facciamoci sentire
Appunto il caso di Milano uno dei temi da su cui verteva la polemica nel caso milanese erano i finanziamenti che potevano ricevere
Le moschee in particolare quando si parlava di un Progetto che sarebbe stato disegnato da Italo Rota gran parchi tetto italiano
Che ovviamente era molto impegnativo dal punto di vista finanziario quindi un grande progetto per una grande moschea
Che post con tentava tutti musulmani milanesi perché non tutti si riconoscono in una sola comunità con quelli vero con quell'approccio con quella visione e anche questa diversità a riconosciuta e bisogna bisogna non lo Stato non deve prevaricare dicendo e musulmani chi vi deve rappresentare sarebbe anche un po'troppo però indirettamente ci sono stati anche questi tentativi nella storia italiana
Comunque quel Progetto Agnini di Italo Rota estremamente impegnativo dal punto di vista finanziario
Mi si parlava di fondi che provenivano dall'estero finanziamenti fondazioni lo stato del Qatar eccetera eccetera
Non entro nel merito di cosa significa che il Qatar finanza eccetera
Però forse davvero vogliamo evitare ci siano influenze dall'estero qualsiasi esse siano potrebbe essere anche il Marocco perché presenti a Torino non sono a Mosca di Torino che non si è fatta
Uno la grande vasca di Torino però sarebbe stata finanziata dal Marocco quindi era stato diverso dal Qatar per orientamenti politici religiosi
Se vogliamo che non ci siano influenze esterne allora forse sarebbe il caso di facilitare il fatto che la comunità musulmana posta approvvigionarsi da sola di finanziamenti attraverso l'otto per mille ma per avere l'otto per mille bisogna avere un'intesa con lo Stato intesa con lo Stato non è ancora stata raggiunta
Ci sono motivi
Di ordine storico anche qui di nuovo la comunità musulmana italiana a livello nazionale si è presentata per tanto tempo di vita rivalità interne che hanno sicuramente rappresentato un grosso ostacolo sulla via dell'intesa però ci vuole anche una volontà politica di raggiungere un intesa con condivisa e dello Stato italiano per ora certamente non la considera forse una grande priorità anche quando ci si è avvicinati di più e poi sono intervenute le scadenze elettorali ci si è avvicinati di più nel due mila diciassette con il Patto per Milano italiano cara visto come pazzo propedeutico raggiungimento dell'intesa allora ministro Minniti
L'anno dopo si è votato e quindi ci vuole appunto una volontà politica come ricordava l'assessore poco prima riconoscere che la diversità culturale religiosa fatto trasversale non riguarda soltanto all'assessorato da è una è una decisione politica anche per
E quindi faccio solo questo appunto visto che si parla di ghettizzazione diversità l'otto per mille è uno di quegli esempi di come si può mettere in margine a una comunità e e porterò
Accusarla di prendere finanziamenti dall'essere quindi non essere sufficientemente integrata da qualche parte i soldi devono arrivare
Quali altre annotazioni
Nel processo di riconoscimento dei luoghi di culto interviene poi sempre la comunità locale comunità locale che può arriverà stile costeggiare Progetti quindi creazione di liste No moschea alle elezioni che si sono casi che si sono verificati ovunque ovunque in Lombardia ma c'è anche la la presenza del ruolo attivo di cosiddetti Brocca come le parrocchie
Le parrocchie i preti chiese soprattutto che rende comunità politiche fanno un po'da una tramite con l'amministrazione
Aiutano fra comunità musulmane locale inserirsi nel momento in cui stabiliscono relazioni stabili iniziative comuni si fanno un po'garanti della bontà per la comunità musulmana non cambia
Non c'è sempre questo ruolo per cui bisogna sempre passare comunque da qualcuno che si faccia garante qualcuno di fidato che sempre la rappresentanza della Chiesa cattolica e normale soprattutto nelle realtà più piccole dire vitale per certi versi ancora il paese di non Camillo e Peppone per cui se lo dice il prete va bene
Forse nella realtà un pochino più grandi ebbene anche allargare lo sguardo e non necessariamente cercare dei garanti anche se sicuramente punibile l'Italia è
Lo stato che era Chiesa cattolica
Comunque sempre un ruolo bene e e un peso e anche un interesse nel fare questo per le altre comunità nel farsi garante nel farsi garante anche in generale delle iniziative di dialogo interreligioso chiedo avete un interesse anche per sé e per mantenere la propria importanza e visibilità
E come religione dal punto di vista istituzionale e a fronte del fatto che credenze e pratiche ce
Anche i cattolici vanno scemando cui in un processo di secolarizzazione la Chiesa sicuramente vuole giocare un proprio ruolo da protagonista attiva dopodiché questa visto benissimo dai dalle comunità musulmane i locali in cui i leader hanno da dirsi più con il prete magari che con i rappresentanti delle istituzioni semplicemente perché sono due uomini discende e quindi queste relazioni a livello locale realtà portano anche del gran bene perché fanno conoscere le comunità quindi il prete che invita l'Imam alla messa di Natale gli manca porta un saluto viceversa il il prete che va alla giornata di conclusione di Ramadan che porta un saluto sono sempre momenti di contatto di incontro di conoscenze e che fanno avvicinare persone delle rispettive comunità che fanno cadere
Magari pregiudizi stereotipi negativi
Quindi ambivalente vediamo la complessità di bisogno gli aspetti positivi diamo gli aspetti più che ci dicono appunto allo Stato vera religione in generale nella vita pubblica nel nostro Paese
Quando questi arriva effettivamente un riconoscimento anche senza che ci si riconosce mezzo tra spesso la moschea che cos'è è un capannone
Tantissime volte un capannone e nelle realtà certamente anche a Milano non si tratta di luoghi no che stanno nel cuore pulsante della città comunque
Sono collocati in quartieri in quartieri ovviamente ad alta presenza immigrata qui meno
Diciamo in generale verso le direttrici che portano fuori dalla città
Guardando fuori Milano
Nei anche Enne Enne Enne lealtà medio piccole sono comunque capannoni invochi piuttosto isolati lontani dal centro
Se non si qua da quasi mai che la moschea sia collocata dentro il tessuto ma
Urbano culturale e sociale di una città sta piuttosto ai margini
Questa messa ai margini un po'ricercata e dalla comunità ma anche dall'amministrazione locale laddove l'amministrazione ha comunque supporter progetta una moschea
Un po'la comunità locale si auto che Tiziana e quindi dice non vogliamo disturbare nessuno così non abbiamo problemi così nessuno verrà lamentarsi del fatto che ritroviamo perché denaro dice traffico ci sono le auto che vanno e che vengono oppure parla facciamo ogni venti così ne sono ci vede nessuno nessuno ha da lamentarsi era il minimo fastidio non creano problemi il
Per lo stesso motivo le con le amministrazioni locali dicono ma attraverso il distretto industriale verso l'area industriale
Cercate capannoni anche qui interessante in un'era post crisi finanziaria del due mila otto la riconversione dei capannoni comunque che trovano nuova vita da questo punto di vista
La Master capannone PON occasione perduta di contatti di nuovo di relazioni di conoscenza reciproca di di incontro tra la comunità locale nel senso più ampio e quella musulmana
E allora mi hanno molto colpito le parole di questo giovane
Liverani moschea in provincia di Varese
Che dice il proprio nome stavano cercando un nuovo luogo perché avevamo bisogno di espandere cena con il Comune mi diceva guardare nell'area industriale e io dico no
Perché dobbiamo ghettizzare ci usato esattamente questa parola che ovviamente mi è subito venuta in mente guardando al titolo di questa sera perché dobbiamo andare lontano perché dobbiamo vergognarci no come se stessimo facendo qualcosa di brutto
Lui poi ha trovato insieme ai suoi colleghi direttiva la moschea un luogo più centrale più inserito nel tessuto cittadino
Durante Cormano possibilità finalmente di aprire le porte della moschea tutta la cittadinanza diciamo Schenone sarà nostro voglio che sia un luogo di tutti un po'come l'oratorio parole sue
Che ospita bambini adesso ovviamente non sono uomini cattolici dove versione posso incontrarsi giocare studiare fare attività voglio che sia lo stesso la nostra moschea voglio che sia un luogo dove farci vedere cittadini protagonisti attivi presenti senza complesse siamo cittadini italiani ovviamente la seconda generazione che parla non voglio che ci dobbiamo nascondere ma siamo qui presenti quindi rivendica una presenza
Dai cittadini
E con la moschea vuole fare molte cose oltre la la preghiera oltre all'atto religioso naturalmente la moschea
Deve essere il luogo di incontro principalmente per praticare la propria fede
Ma per lui e per tantissimi altri giovani che ho potuto incontrare giovani leader di moschee la moschea non non sono questa deve essere un luogo dove organizzare attività che vanno da quelle ricreative sportive appunto un po'ci può rancori a ma anche proprio incontri con una cittadinanza noi vogliamo con l'associazione la Nostra maschi a fare campagna di raccolta
Di donazione del sangue
Raccolta di denaro collette benefiche organizzare eventi aperti a tutti appunto conferenze dialogo interreligioso
E quindi la moschea che non è il solo luogo di culto in questo una differenza rispetto alla prima generazione parlando sempre di non rinchiudersi in se magari la prima generazione più timida
Utilizzava utilizzano scheda come luogo dove incontrarsi dove stare coi propri connazionali contro percorre religiosi un po'un rifugio no
E dove ovviamente praticare la propria religione per i giovani non essere un rifugio pro un'occasione di apertura e di far conoscere l'Islam è di nuovo far cadere stereotipi di pregiudizi
Su quel su una differenza interessante tra Milano e Torino
Torino ha avuto una continuità nelle politiche adottate in generale per l'immigrazione l'integrazione negli ultimi trent'anni diciamo una cornice molto coerente di di che è rimasta fedele nel tempo all'idea originale
E che nel tempo è andata a pescare proprio i giovani come interlocutori giovani seconda generazione cosiddetta anche se è un termine che consideriamo improprio per certi versi ma per farla breve
Giovani rappresentanti di associazioni coinvolti nelle moschee sono gli interlocutori della comune di Torino mi sono stati negli anni seduti ai tavolini
Istituzionali sono gli interlocutori quando c'è da organizzare qualcosa venti interculturali con la celebrazione di fine Ramadan Catherine una cosa molto grossa molto visibile
Sono i giovani che che rappresentano appunto l'interlocutore del Comune a Torino per esempio viene organizzata una durante Ramadan a queste iniziative c'è una Istar dritta
Uno più quartieri della città un grande tavolone che si snoda lungo le strade organizzato dalle maschere dalle dalle comunità religiose insieme alla cittadinanza
C'era di rottura del digiuno serale insieme a tutti che è un modo molto bello ovviamente di
E con linearità condivisione far conoscere la religione è una cosa che ha una grande visibilità anche soprattutto da grande legittimità
All'Inter Hamming città
A Milano questo non è mai stato fatto ma soprattutto in generale indicano a Milano il Comune non ha mai coinvolte giovani non si è mai rivolto ai giovani
Perché il dibattito è rimasto cristallizzato sul tema moschea quello ha monopolizzato l'attenzione hanno monopolizzato l'attenzione i leader delle moschee milanesi tutti di prima generazione questa un po'tappato
Non poco ostruito la strada ai giovani per farsi vedere e farsi conoscere quindi anche essere considerati dal comune al quale comune nemmeno comunque a sua volta ha provato più più di tanto e coinvolgerli
E questo può essere un po'ostacolo sempre parlando ogni Gitti ideazione e o generale marginalizzazione qui giovani hanno trovato altre strade a Milano si sono dedicate ad altre cose perché all'interno dell'associazione erano scherzi sono visti un po'la strada sbarrata
E non sono stati molto scelti appunto come strada da percorrere verso l'inclusione verso l'integrazione
L'ultima annotazione per passaparola chi viene dopo di me
Riguarda le donne
Donne che sappiamo nella comunità musulmana magari hanno più difficoltà incontra a integrare sia ha incontrato persone al di fuori dalla loro comunità spesso giungono in Italia conoscendo non conosce l'italiano e rimanendo molto in casa legate al loro ruolo di cura come madri hanno poche occasioni per andare a imparare l'italiano praticarlo fuori dalle mura di casa
E quindi questo dà un'idea della donna musulmana comunque sempre molto relegata richiusa senz'altro
C'è un fondamento come ho appena detto però è stata interessante notare con questa ricerca che all'interno dei direttivi e in generale all'interno della vita dalla maschera le donne hanno sempre più ruolo
Sono quelle che insegnano un arabo quindi certa un ruolo ancora collegato al ruolo di cura un po'una prosecuzione nel modo di cura fuori di casa
Anche all'interno della moschea sono quelle che mi segnalano comma cominciano anche essere quelle che hanno delle responsabilità legate all'organizzazione di eventi spesso al dialogo interreligioso
E cosa interessante ancora legata soprattutto alla presenza di Giovannini direttivi delle moschee quindi più giovani ci sono più donne ci sono
E questo voleva essere insomma queste queste poche note voleva essere qualche nota positiva per
Per sembra gettare uno sguardo al futuro riguardano imprese nell'integrazione di di una revisione che minano insomma sempre rappresentata come minaccioso diverso
Ecco qua qualche cosa dal dalla vita quotidiana che ha voluto portare in terra per avere un'idea di quello che succederà fuori nella nostra regione pavimenti sono qui per qualsiasi domani
L'ha fatto
No grazie per questa quel mappatura della situazione quotato sembra avevate all'Islam così mi fa venire in mente cose arando un in maniera brainstorming anch'
Sì che munito io ho girato molto per questo progetto molto neppure esame crediamo in tutta la Lombardia in tutta Italia confermo quello che dieci
Ne prevede dell'impenetrabilità non so penso sulla lettera credo avanzare Caccini USA connesse alla quale sono stato era un contatto veramente
Lido di Palmi logicamente anche per fare ironia
Oppure per converso la minaccia dell'Islam a fronte magari questo Pallotta molto a livello personale le chiese ortodosse
Con sbarrato l'idea di un po'soggezione del rispetto per esempio alla Chiesa cattolica se non altro per il fatto di essere ospitate spesso edifici di culto caparre nella Chiesa cattolica per motivi anche diciamo teologico diplomatici se vogliamo
E appunto poi come dici tu si fraintende magari sebbene visto la minaccia della dove non c'era
Poi ci sembra aver nascondere problemi che pure esistono e eventualmente diciamo che parlare di noi ogni mamma che fanno prediche incendiarie esistono come quello degli ordinamenti però era a terra
In immagini dei neonati vista
Sì fatte ma poi tornò io torno sempre poi al Progetto di attivazione acqua al mio mulino la strada più difficile quella di costruire una cosa di quel genere azionaria che veda il rapporto delle comunità così diverso e quando la strada più facile quella di Teramo Moro
è ovvio
E poi per converso sempre Veronica mentre parla le moschee capannoni nuovi fisica Palma separate al paradosso potrebbe nella mia città dove non esiste più il centro islamico
Tra gli è stato un intervento dell'amministrazione comunale tutto positivo così
Mancando un documento non esiste più quindi da tra cui tre esami per locale ora prega alla palla contestiamo Palazzetto dello Sport due fino a due giorni fa la situazione dei vaccini
E poi chissà fra un mese magari in mezzo alla strada lei al contrario c'era stato un grande sull'ente mercoledì qualche burocrate sul mercato si è scoperto che era tutto
Il legale non certo per colpa della comunità come ha fatto tutto il possibile documentazione del se arrivano questi paradossi signora e quasi tutti italiani
Ultima cosa collegata sempre questo che mi viene in mente
Vai a cercare capanna era vedere se c'è qualche capannone indennità o che transitano non viene detta saremo solo domani questi traumi uguali ma era veramente interessante vedere come questi temi ritornavano terrena
Anche per altri uguali mi sono state dette da una comunità induista
In provincia di Cremona
Quindi che scriveva di bene che stai bene nessuno ti disturbato non c'è disturbi sì però nessuno ti vede
E appunto questo pluralismo di cui accennavo clienti non si conosce ancora
Alcuni esempi
Ma direi si appunto quello che non si conosce ancora che non conosciamo l'idea da cui nasce appunto di queste tre incontri nasconda Quercia cozzava poi delle politiche di inclusione oppure materialmente cosa succederà al di là dell'istituzione cosa faranno comunità
Non lo sappiamo e a questo proposito a vedere invece cosa sappiamo qualcosa e qualcuno ha visto con i suoi occhi abbiamo una fotografa oltre che antropologa
Che badare a Ferraro che ha una bellissima collezione manco un commento sulla situazione di via Padova che appunto metteremo a confronto poi con il progetto della stazione di Reggio con relatore successivo
E quindi ce li ha la parola allagare Favaro con il suo foto e soprattutto commenta
Intanto grazie dell'invito base per tutti
In realtà allora piccola premessa perché fotografo urbana realtà l'approccio improprio quello foto giornalistico e quando uno arriva da straniero forestiera nel mio caso Napolitano su via Padova la prima cosa che ti dicono guarda qui ci saranno praticamente omicidi c'è un po'di spaccio prostituzione quindi fondamentalmente le foto che tu fai soprattutto di notte sono quelle ed effettiva con un giornalista di la prassi è capitato di assistere uno di questi episodi è appunto l'intervento della polizia per spaccio qualche fuga insomma questi e queste sono le premesse nel frattempo stavo punta all'Insubria di Como e l'Insubria di Como attivato un piccolo io cerco un centro di ricerca per le minoranze ed eliminando se ero io non studiare anche un po'il fenomeno delle nuove minoranze urbane
E si è cercato di vedere soprattutto il caso e la Lombardia quindi capire un pochino sì questi comunità
Che da comunità di transito sono diventate comunque nelle comunità più stanziali possono rientrare in un futuro in questi nuove minoranze come si possono un po'integrare il territorio
Ci si possano integrare
Tornando conto al caso di via Padova
Visto che uno degli esami più diciamo più classico milanese ricompresa in sala del multi etnica quindi diciamo di più a comunità cercato un attimino tramite l'aspetto visuale di cercare dei punti di riferimento se Giulia ha praticamente descritto quelle che sono un pochino le varie comunità ha parlato un po'di anni l'elemento religioso
Di questa di questa lontananza delle moschee dal centro così nel mio caso bisognava rendere un po'visibile tutto quello che lei ha detto quindi cercare diciamo dei elementi che nel caso di nacchere una chiesa uno vede praticamente il crocifisso detto proprio terra terra e sacche lì c'è quell'elemento di culto quindi Sacchi qui c'è una chiesa
Nel caso di una moschea che in un capannone oppure che è in un negozio e non scritte fuori come si fa a predica anche rappresentare un pochino quest'elemento e nel caso di minoranze più problematiche di cui latinoamericani come si fa a rappresentarle un pochino cercando di uscire dal cliché
Questo era un pochino la sfida e in realtà devo ammettere che riusciva poco anche Bruno poco tempo in realtà di ricerca sul territorio coi purtroppo c'è stato il convinte che ha un po'come dire complicato qualsiasi analisi sul territorio
Nel frattempo le foto vedete ora sono state fatti soprattutto tra il due mila e diciotto due mila diciannove partendo praticamente da la laboratorio urbano fatto con una una sociologo Pablo con Elio è un architetto Stefano Cardinali
Tra l'altro di Lombardo durante un workshop proprio credito anche su via Padova ognuno di noi aveva il compito di rappresentare un pochino era complessità etnica e le voci diciamo di questa strada
Come si fa si parte da una mappatura del territorio quindi dei limiti i confini fondamentalmente della strada cerchi di costruire ancora storia su questo ne abbiamo abbastanza veloci ci fermeremo qui sulle foto vera e propria
Però intanto delimitiamo e Concini in piazzale Loreto Cascina Gobba
Essenzialmente
Quindi questo è il tatto praticamente canne interessa secondo Stefano Cardinali che quella interessante già piazzale Loreto costituisce una sorta di barriera fisica in realtà cioè soprattutto quando sarà quella specie di giungla urbana e di piante che nascondeva proprio alla vista di via Padova c'era proprio una limitazione fisica che ostruiva la visibilità di questa parte della città
Piscina gobba poi addirittura va verso l'esterno e praticamente invisibile atti viene a Milano solo per poco tempo quindi arrivare alla moschea di Cascina Gobba vuol dire che tu di veramente andare a cercare quell'elemento e se fuori quasi dalla città
Vado un po'veloce
Ovviamente quando si è fatta la ricerca si è cercato anche lì di ricostruire si demograficamente un po'la presenza delle comunità straniere che poi si ritrovano anche su via Padova prima partendo da Milano quindi fanno interventi filippini egiziani peruviani e cinesi
Per capire cosa andremo a trovare in quel quartiere
E e e vedere anche conosciuta la distribuzione come è cambiata demograficamente stampo cioè le mie prime migrazioni
Sono stati appunto quelle dei finiani anni Settanta proprio dico anche ci sono stati i meridionali che dovevano andare a lavorare al Nord e infine abbiamo colleghi stranieri
Partendo da egiziani praticamente a magrebini e poi arrivando a quella che sarà la grande emigrazione soprattutto i lavoratori asiatici
è vero che in via Padova non è la come dire la strada più interessata dalla migrazione sicuramente asiatica cinese abbiamo altri punti Milano
Però ci sono comunque che quelle comunità cinesi ovviamente ci sono i filippini che sono i cosiddetti invisibili sono quelli che forse a livello di severità elementi di visibilità presentano almeno a Segni appariscenti
Salto un pochino la ricostruzione storica arriviamo mi hanno detto praticamente delimitazione del territorio questo è il punto di partenza fondamentalmente quindi da qui in poi
C'è questo ibrido e già Silveri si vede anche come dire
No serata diciamo abbastanza abbandonata almeno così era nel due mila e diciotto perdiamo visto che oggi ci sono dei progetti di rinnovamento urbano e gli si apre un capitolo
Problematico perché a quello che si è capito non tutti abitanti quei pochi anche che sono rimasti italiani sono così con tanti di questi nuovi progetti può ai di rinnovazione ruba questi era quando è stata fatta l'analisi e nel tracciare praticamente un po'verande marca quindi i listini di riferimento in questi io in quest'arco di quattro chilometri di strada continua
Uno dei punti diciamo più caratterizzanti del territorio e questo ponte dove poi si trova questo Morales che andremo ad analizzare dopo fondamentalmente
Questa è la seconda parte di questi quattro chilometri andando già verso Cascina Gobba cambia completamente la pin-up usanza proprio anche di elementi architettonici mentre prima abbiamo dei palazzi tutto sommato i i famosi casermoni urbani mettiamola così
E una forte presenza anche l'immunità
Immigrate nella seconda parte diciamo quasi di via Padova
Ci sono queste case che sono anche degli villain realtà molto belle vicino comunque il fiume quella coppa sarà il canale della Martesana quindi anche una zona abbastanza carina e non sembra quasi più di essere in quella parte di territorio
Quella lì invece si andrà verso l'ultima parte Cascina Gobba e qui siamo praticamente già fuori dall'ambito urbano e questa è l'ultima parte proprio della della strada
Molte foto sono state fatte di notte per si apre un problema lavorativo e sia per un fatto proprio di di notte più difficile rappresentare nel territorio
E e c'è quell'elemento di pericolosità conflittualità che ovviamente su via Padova diventa più caratterizzante tendiamo a vedere un pochino quelle che possono essere segni diciamo delle comunità
Non si Armani ovviamente sono riconoscibili sono identificabili per quella che è un po'la moschea
Questa quella praticamente centoquarantaquattro di via Padova una delle due
E qui arriviamo al famoso discorso della io nasca inserita in quello che è un edificio fondamentalmente
Fatto per altre destinazioni questo fondamentalmente come se fosse un garage entriamo in questo palazzo a differenza di quello che succede a Roma dove su Tor Pignattara ai degli elementi identificativi della mosca all'e sterno
Sobria Padova no quindi rientrare proprio nel loro spazio e anche essere accettato fondamentalmente per entrare in questo spazio per poi da poter vedere quella dell'aria diciamo del culto
Qui sicuramente voi siete più esperti di me
Ovviamente la moschea del centoquarantaquattro di via Padova alla componente diciamo direttiva diversa da quella di Cascina Gobba e questo si vede anche nella in quanto loro permettono di accedere fondamentalmente alle loro attività
Cascina Gobba più facile sono atti a cui gli aiuti sono dovrebbero rientrare in quelli di la frana e Licci anche praticamente era componenti via ai Sciacca un progetto fatto per le donne da Mina Nazir quindi in qualche modo forse più ma si è più ospitali anche tra cui anche mentre invece centoquarantaquattro di via Padova e trovo una specie di stacco nel territorio e da lì si vede che c'era una presenza musulmana perché poi intorno ci sono i famosi negozi etnici
E secondo l'antropologa Barbara Caputo quando i primi musulmani soprattutto egiziani magrebini arrivavano a Milano soprattutto anni Ottanta inizio Novanta
La moschea diventava il punto di riferimento per queste comunità nativo e per i giovani un modo per cercare anche casa fondamentalmente con però l'intenzione di restare lì sul primo periodo di arrivo quindi quando cercavano lavoro ma poi di andarsene in un secondo momento
Quindi via Padova non era luogo visto come abitare mettere su famiglia era comunque pensata come un luogo di transito inizialmente e questo purtroppo si riflette apre anche nella nella ricerca degli alloggi e quindi oltre il problema etnico religiosa abbiamo un problema di come dire cognizione sociale via Padova spesso caratterizzata da questa come dire idea che le persone fitta ma le case dieci di loro c'è un problema abitativo che vale tanto per gli immigrati tanto per italiani quindi abbiamo problema religioso a cinico e sociale fondamentalmente
Questa invece e cambia completamente aspetto Cascina Gobba
E praticamente questa immagine appunto di momento di raccolta tra le donne durante la festa delle Sata e come diceva appunto Giulia prima giustamente questo nuovo Islam ma a
Ha una forte presenza femminile e giovanile e nel caso di Cascina Gobba si riconoscono proprio questi due elementi in quanto ci sono molti volontari che sono appunto giovani di seconda generazione se non addirittura di tazza ultimamente
Parlano perfettamente italiano sono perfettamente inseriti nel contesto italiano sono anche capaci di portare persone fuori di alla comunità islamica a partecipare all'attività comunque di Cascina Gobba in queste occasioni a differenza del famoso centoquarantaquattro ricavato
Presenza musulmana ovviamente M. riconoscibile sulla strada per quelle che sono comunque lei attività economiche e qui rientriamo poi nell'ambito del lavoro ovviamente no e le attività economiche principali sono i negoziati mici alimentari
E in qualche caso anche vestiti ultimamente c'era anche qualcosa di abbigliamento di seconda mano per le comunità meno abbienti mettiamola così
I barbieri e anche però voi chiaro negozio antico premio di riferimento è quello degli alimentari quindi fondamentalmente che qui è un non alimentari che c'è di tutto e realtà quindi
Sì all'altra cosa se la camionetta dei militari e qua torniamo al tema delle lezioni questa cosa è stata interessante quando Cristo perché in quel momento c'erano più militari e c'era più presenza diciamo le forze dell'ordine perché c'erano edizioni
Quindi loro sanno che quando una voce un periodo elettorale c'è anche un maggior controllo del territorio cosa che poi nel momento fuori elezioni si perde fondamentalmente quindi ritorna quello è stato un po'brado
Altra comunità dicevamo non sicuramente di riferimento come per via Sarpi dove e collegata più valida della comunità cinese comunque sono i cinesi sul territorio all'inizio di via Padova c'ha partiti quella presenza
Oggi come oggi ci sono diversi negozi si avvarrà che si sono anche lunga un po'equivoci perché poi spesso di sera ci sono varie attività
Diciamo non ben identificate
L'istruttore della ristorazione e il settore ristorazione probabilmente nel nuovo processo di rinnovamento urbano ci stava dando che ci potrebbe essere una migrazione da via Sarpi soprattutto con scorie da in questa zona di via Valle viale Monza viale Padova mister registrazione potrebbe anche opinioni entrare anche caratterizzante per i cinesi qui
E no no sicuramente rispetto altre comunità sono meno conflittuali e mentre mussulmani magari hanno appunto questa conflittualità a maggiore con i latino americani e quindi c'è un po'di contrapposizione mica i cinesi in realtà sono quelli forse più naturali e fanno anche quasi da filtro proprio visivamente tra la comunità latina anche molto presente all'inizio di via Padova invece umani che sono presenti dopo
Pagina americani qui si apre il discorso più problematico fondamentalmente l'elemento di conflittualità che vedremo dopo e caratterizzato proprio da questa differenza di durata comunità così differenti come i latino americani e musulmani
Su via Padova questa contrapposizione tra questi due ora comunità è abbastanza Cesa
La Cina americani sono problematici del più motivi fondamentalmente ci sono soprattutto ecuadoregni quelli del San Salvatore
Se è vero che comunque sono spesso impiegati in settori di assistenza domiciliare e io al settore anche loro ristorazione neanche vero che lo hanno problemi di alcolismo e quindi fondamentalmente spesso ci sono questi
Sì non ci sono problemi di queste gioco spaccio la presenza delegando fondamentalmente quindi la loro presenza sul territorio molto problematica questi bar non è affatto difficile non è facile accedere per esempio a rubare fotografare quello che succede di notte e quello che succede nel retro di questi barra abbastanza come dire a non fotografabile mettiamola così
Per intuibile
Sì è intuibile e l'esperienza andarci viene a dire la verità però ma anche per capire perché poi fondamentalmente diventano il punto di riferimento anche per i giovani nelle comunità di queste che hanno quindi è importante prendere atto che ci sono e anche vederli
Documentarli diventa molto più problematico
Presenziare Cino americano avviamenti spesso sono cattolici e utilizzano le chiese sono presenti su via Padova
Alcune di queste chiese possono essere appunto doppia funzione tipo quella di San Crisostomo cioè ci sono sia i latino americani che utilizzano questo spazio sei filippini
E ci raccontavano che appunto magari devono dividersi giorni oppure dividersi gli orari per poi gli altri lasciare diciamo entrambe le comunità l'uso della stessa chiesa fondamentalmente
Cercando praticamente nei vari viari soprattutto le due vie più problematiche via Arquà via del Clitunno c'era questa chiesa di di fuoco di Dio
Probabilmente appunto altre comunità cattoliche o del mondo diciamo cattolico però non non ce la possono accedere facilmente e quindi dentro era impossibile entrare
E il problema diciamo anche in queste comunità e spesso ed è poi quello che scatena anche l'elemento conflittuale e l'accesso anche ai servizi c'era spesso queste comunità sono comunque marginali nel senso che sono Bonita
Già con problemi
Il riconoscimento e quindi quando voi devono accedere lisca i servizi sul territorio sanitari scuola e anche rapporti purtroppo con le istituzioni il vanno in competizione tra di loro
E diciamo un ponte elemento conflittuale emerge soprattutto in una via dei Transiti via qua no dove c'era questa microcriminalità ed è evidente molto di no tant'dove ci sono queste operazioni diciamo della polizia
Evidente in alcune case quindici sono questi alloggi dove spesso comunque ci sono per questi giovani spacciatori che all'interno dei cortili qua scambiano sostanze ma anche abbastanza tranquillamente quindi solo quando poi le forze dell'ordine fanno qualche intervento diciamo in qualche modo si ferma un pochino
C'è chi dice prostituzione soprattutto come nel caso dei tram la e questo crea problemi con gli abitanti del territorio perché poi essendo questa zona Rivière qua vicino a quella del Parco Trotter
Crea problemi praticamente equanimi italiani che vivono gli in quanto poi come dire hanno paura che questi stranieri possano stare un brutto esempio i loro figli e soprattutto i ragazzini che Prescott scuole al Parco Trotter nonostante che la scuola sia molto sorvegliata
Altro programma quello diciamo degli alloggi c'era in questa situazione diciamo di Limina vita lavorativa e assistenziale
Il problema dei fitti diventa abbastanza rilevante e quindi le case soprattutto in via Arquà sono sia uffici cosiddetti proprio da quel dalle signore che praticano un po'di prostituzione e loro lo chiamano il loro ufficio non vivono lì affittano questi appartamenti solo per come dire lavorare
Testuali parole
E l'altra cosa è l'aumento dei prezzi in relazione a quello che poi essa succedendo proprio in questa trasformazione dell'aria del nord nord Loreto fondamentalmente quindi si ha paura di un cambiamento radicale
Ma allo stesso tempo servirebbe comunque la migliore politica abitativa degli alloggi per permettere una migliore integrazione anche di queste persone sul territorio fondamentalmente
Altro elemento conflittuale l'alcol il problema dell'alcolismo ed è una cosa che emerge soprattutto diciamo all'inizio di via Padova con le comunità latinoamericane
Anche se c'era questo stereotipo un pochino dire questa comunità dedita all'Arco della è interessante vedere quello che accade poi alcune alcune volte per esempio ci sono dei colombiani che critica i loro conterranei fondamentalmente verrà vere troppo in quanto poi dicono quelli che vengono in Italia si spostano di lavorare per essere accettati fondamentalmente soffrono poi nello sì domani questi che si ubriacano e e cercano quindi queste persone anche colombiani di non riconoscersi nella comunità di origine vogliono proprio staccarsi che vuol dire anche andare via Padova d'via da aveva prima Pato
Da questa classico esempio di quello che c'è di notte più o meno in via Arquà non è detto che tutte le signorine della zona Prati quell'acquisizione però fondamentalmente c'hanno un buon margine che appunto lavora lì
La cosa interessante incontrarle dopo il lavoro che fanno tipo osta aperitivo lavorò in qualche bar
Egli si riesce a scambiare qualche parola con loro
Veniamo ai lati un po'più positivi del territorio sicuramente sono quelli dell'ibridazione e dell'integrazione ibridazione nel senso che su questo punto
Più che parlare Righetto in via Padova si parla di compresenza
è tecnica
Cioè anche in una situazione di marginalità di assiste assistenziale si preferisce tenere comunque sul territorio più comunità differenti
E non creare dei veri e propri Grechi quindi non c'è l'aria solo dei latini Ilaria solo dei musulmani l'aria sullo di cinesi
Convivono trovano qualche sorta di equilibrio ogni tanto ci qualche scontro come nel due mila dieci quando è morto appunto un egiziano per mano di uno della Repubblica Dominicana e quindi ci sono state quelle giornate di protesta però nonostante questo clima
Che oscilla dalla convivenza più o meno pacifica al conflitto aperto
Si preferisce comunque mantenerlo così che non creare delle vere e proprie valido oppure dei propri ghetti diciamo ai cinici
E meditazione vuol dire anche che queste comunità in qualche modo usufruiscono dei ci spazzi creano degli spazi liberi dove ci sono di elementi di riconoscimento
Che a volte sono adottati anche da chi si sia italiani che si identificano con qualche elemento etnico
Esempio classico e morale sui Santa Rita senta sa eritema cosiddetta santa laica cioè era una ragazzina peruviana che ha sofferto praticamente invita dello stento diventata il simbolo dei lavoratori precari peruviani
Dal quelli lei peruviani essere adottata da quelli latino americani e infine dagli abitanti del territorio perché per protestate diciamo della della pandemia
Qualcuno ha deciso praticamente di se le Giare questo murales e di dipingere sopra una specie di mazza ferrata a una palla che dovrà essere circoli da questa cosa ha suscitato indignazione i tantissimi degli abitanti e lì si è capito come anche gli italiani ormai praticamente vanno presso quest'un murales con una sorta di elemento identificativo di questa Prada appropriandosi dei simboli culturali che partivano da un'unità per specifica quella peruviana
è nato un dibattito enorme alla fine è stato chiesto agli street artist di tornare devi fare i moralisti Santa Rita vedremo poi se il periodo post covi dove sarà possibile oppure no
Integrazione forse il rendimento più riuscito e quello delle gli sforzi perché aride Festival dei momenti diciamo di aggregati ivi di queste comunità su via Padova è uno degli esempi e Via Padova è meglio di Milano ma evento annuale in cui si cerca di far partecipare più associazioni più comunità
Proprio per favorire l'incontro di questi diciamo diverse se territorio
C'è da dire che oltre diciamo queste associazione di ex Enichem mettiamoci virgolette ci sono altre associazioni come quelle dei commercianti di via Padova
Che sono un po'più a destra politicamente però si sforzano comunque anche loro di cercare di integrare qualsiasi comunità
Abbia delle attività commerciali che quindi in qualche modo contribuisce alla vita del quartiere
Altre sante di integrazione quello che forse è veramente il simbolo positivo di via Padova e il Parco Trotter e quindi la scuola fondamentalmente Trotter
Vecchio istituto nato conto per la tubercolosi negli anni Venti oggi praticanti gestito dalla Casa del Sole ed è questa scuola praticante multietnica dove ci sono questi diversi bambini
Veramente qua le riprese sono possibili fino a un certo punto poi ma nella privacy dei minori quindi non non vado oltre
Però quel parco Trotter con la dei programmi sperimentali che fa facilitano agevolano diciamo la compresenza tra i vari minori
E anche le attività apposta scuola quindi tutto quello che ho fatto sul territorio per fare incontrare anche le famiglie sicuramente uno dei modelli che si può applicare in altri quartieri e mostra un modello positivo fondamentalmente
Questo diciamo più o meno un primo soccorso sicuramente si può fare altro con quella che si chiama fotografia partecipativa charter esitante se uno prende il sei diedi le persone esponenti delle varie comunità
E Piazza una sorta di Focus gruppo anche con la fotografia lasciando rappresentare al loro quelle che sono praticamente gli aspetti positivi e negativi della compresenza
Quello potrebbe essere un altro esperimento da fare magari anche un po'più avanti e farsi restituire l'immagine del territorio stesso dalle persone che lo vivono sempre però tramite il visuale tramiti su un approccio più artistico creativo mettiamola così non solo di dati ricerche fatte dall'alto ma dal basso
Complimenti molto interessante poi lo so ma se le sì speriamo anche Lidia Borda mostrava la realtà locale
Dimenticato regista tante cose in più
Allora facendo sempre più tardi e finalmente
Arriviamo anima mare ci provasse
Abbiamo sentito soprattutto visto nelle immagini di Abbado che viene affrontata in questo caso la lungo processo di riqualificazione della zona della stazione di Reggio Emilia per charter strette del parco verso ho pensato che vietava e male io Tupperware diretto detti fondi mondo insieme a casa Fondazione via Reggio Emilia nata come progetto del Comune diventato un centro interculturale che da però non meno col no no stavo Domenico nato un ventennio
Se non di più si occupa si occupava di tutte le dinamiche dell'intercultura resi tenendo corsi di mediazione interamente nelle scuole e poi segnatamente ha partecipato anche Plagas due alla riqualificazione da zona della stazione che per un periodo era veramente un grezzo per lo meno e il re da Parma andavo lì a Reggio pagava la zona cose non so di movida o quant'altro quando sembrava lì nella zona della stazione
Insomma da provinciali ed escono cedeva mentre anche c'era ancora convivevano lì un trenta mila stranieri concentrate nucleo
Abitativo abbastanza ristretto suocera conta quello che è stato fatto dopo varare sarà andato cosa visto in quella zona reggere tutto il resto di mondi sì
Grazie cercano di stare nel quarto d'ora che ci siamo detti così
Mi dispiace perché intanto grazie all'intervento dell'ex assessore posso dirlo
Mi confronterò mi sarei confrontato volentieri con Milano allora due suggestioni una intanto mi sembra d'aver capito che la politica conta cioè dalle narrazioni fatte precedentemente veline evidente che la visione politica su una città può cambiare lo Stato di vita dei cittadini no sia nel nell'anche nel racconto della ricerca fatta prima questo è un dato che secondo me importante perché importante la Fondazione Moni insieme un'emanazione del comune di Reggio Emilia che ha deciso di fare delle politiche interculturali una
Un'azione di ampio respiro che non è legata semplicemente all'amministrazione del momento cioè creato un sistema autonomo
Dove a prescindere da chi governa ci sono delle linee politiche da portare avanti o è vero che c'è chi governa non finanzia la Fondazione siamo daccapo però intanto la politica può dare un taglio particolare come intende l'intercultura sul proprio territorio
Sono già state dette moltissime cose reggio Emilia una città di centosettanta mila abitanti quindi vien da ridere a paragonarla Mila no
Questo è evidente tra la zona della stazione esattamente le caratteristiche di quello che dicevi prima tu ciò tra l'altro storicamente la zona dove tutti immigrati che arrivano a Reggio Emilia passano da lì quindi prima ancora dei delle persone che vengono altrove il Sud è passato da lì quindi la vocazione di quel quartiere che non è una vocazione dormitorio come si potrebbe pensare è una vocazione di transito temporaneo quando migliore al mio stato economico di vita me ne vado dalla stazione
Lì esistono diverse oggi esistono diversi gruppi chiamiamoli minoritari dei cinesi ai magrebini ma quando lo diciamo una grave non diciamo niente di comune perché essere egiziana diversa è diverso che essere marocchino ma di più
Essere del Cairo è diverso abbia DS o di un altro Paese
Cinesi
Con con il fenomeno dei richiedenti asilo direi brutta l'altra Africa subsahariana perché il fenomeno è questo che essendo appunto un luogo di approdo
Chi ha una casa ci fa sorridere
E quindi offre abitabilità a persone che dormono dieci in una stanza a tre quattro cinque euro ed è ed è finita lì quindi non so se questo fenomeno è simile ma credo che anche nelle altre città funziona in questo modo
Quindi è un non è un ghetto perché l'idea di ghetto è stato spiegato bene molto diverso anzi direi che è una città aperta da questo punto di vista la zona alla stazione
E si configura in un quartiere in un quadrante della città che tiene in contemporanea questa caratteristica di transito con il il quartiere che avrà lo sviluppo architettonico e tecnologico
Più importante dei prossimi anni perché proprio intorno alla stazione insiste questa vecchia fabbrica che si chiamava le Reggiane
Che insomma adatto a lavorare a tutti i reggiani produceva era in tempo di guerra locomotive in tempo di pace e Larrea delle Reggiane e più grossa del centro di Reggio Emilia del centro città di Reggio Emilia
E questo è l'altro paradosso di Reggio Emilia
La periferia in centro
Canale Rezzara nel centro città in bicicletta ci vogliono quattro minuti
A piedi dieci
Quindi è uno strano paradosso sono quindi c'è c'è il centro con le mura e subito sotto dopo cioè c'è questa periferia che però è connesso strettamente basta fare un sottopassaggio sia in cento la stazione depotenziata perché con l'alta velocità la maggior parte delle persone gravitano sull'alta velocità quindi anche l'attraversamento dei delle persone che prendono il treno dei pendolari è un po'Rimini unite questo ha creato le condizioni particolari
Quindi parliamo di questa piccola cosa e vi dirò quali sono le quattro gambe dell'intervento che insieme all'amministrazione comunale di Reggio Emilia abbiamo messo in campo per conoscere la situazione voglio dire qualcosa sui luoghi di culto
Noi abbiamo avuto questa occasione per il Consiglio d'Europa di fare una indagine sul territorio regionale hanno e abbiamo prodotto questa sorta di raccomandazioni sulla valorizzazione che le comunità hanno come attori chiave della coesione sociale
Quindi non dico neanche di dialogo interreligioso anzi quando andiamo a dire che facciano dialogo religioso ci dicono
Chi fa dialogo interreligioso sette tu sei un amministrazione quindi io parlo con chi mi pare non conti tu muori detto questo esistere di un tavolo dei luoghi di culto
No dove sono presenti i cinesi non sono presenti i protestanti dove sono presenti i cattolici però il tema che noi abbiamo scelto e la valorizzazione del loro portato verso una coesione del della socialità e vi spiego perché ma la cosa che voglio leggerli è una cosa viene da una una ricercatrice che si chiamava Buratta
Che vive in Inghilterra perché abbiamo fatto questa ricerca usando anche contributi abbiamo guardato fuori dall'Italia cioè a un certo punto quando ci diventa pesante l'Italia tiriamo sugli occhi guardiamo in Europa
E la cosa straordinaria che lei ha detto
Parlava nelle medie parava negli spazi di preghiera in Inghilterra non c'è tutta quell'ideologia nuovi incontri a Minitalia
A un certo punto ci ha mandato un contributo dice
Soprano negli ospedali non solo è stato l'investimento parla inoltre luoghi di culto perché come gli ospedali hanno impiegato ministri di culto chi multi religiosi li chiamano loro molti religiosi
Che forniscono assistenza spirituale a fedi diverso che segnano anche spazi di preghiera per famiglie pazienti è stato l'investimento in queste figure di riferimento ad assicurare dignità alle persone appartenenti alle diverse comunità
Che tutte utilizzano i servizi negli ospedali nelle scuole all'interno delle forze armate ed è in carcere l'avete detto voi per prima un intervento necessario per rassicurare le famiglie sostegno emotivo religiosi in alcuni dei momenti più turbolenti critici della vita e per garantire che percepiscano la loro identità come rispettata all'interno delle istituzioni statali
Poi dice
Il Regno Unito è diventato il più grande datore del ministro di culto il Regno Unito
Per questo è una visione politica
C'è quindi non entro nel merito se va bene o non va bene c'è il campanile non è il campanile c'è un bisogno che spirituale che alla base di una possibile coesione sociale
E quindi il il Regno Unito è diventato colui che garantisce questo bisogno ma la cosa straordinaria che guardando a loro e questo lo dico perché è stato letto in alcuni passaggi ma lo voglio dire bene
Quando si pensa ai luoghi di culto che sono sì i capannoni cioè tutto quello che è stato detto risponde a verità
E che sono del dei luoghi intermedi delle strutture intermedie che svolgono un'azione di Guelfa
Assolutamente la la la la solo nove che caso mai non è riconosciuta spesso da loro
Ma spesso anche chiamiamola della controparte
Il coro ed è stato un periodo straordinari da questo punto di vista dei con un episodio di Reggio Emilia le moschee hanno raccolto settantacinque mila euro per l'ospedale della città e in più davano cibo persone che non erano solo musulmane
Facevano trasporti taxi per le persone che non riuscivano ad andare in alcuni luoghi e allora anche qua una visione politica cioè per riconoscere quello che tu fai non solo per tema per la comunità è un primo riconoscimento a prescindere dal luogo che deve essere adeguato tutto quello che è stato detto sulle leggi ha un suo senso io credo il problema che abbiamo spiegano le persone perché dopo c'è da fare il pubblico c'è da fare il piano regolatore c'è da fare qua c'è da fare la ma i problemi si risolvono a Reggio Emilia
Otto luoghi di culto tra cui la Chiesa cinese ante ha intrapreso un percorso di regolarizzazione degli spazi secondo le normative vigenti perché se io una moschea dove ci vanno due mila e cinquecento persone
E non ho l'uscita di sicurezza questa è un problema
Posso aver anche il minareto
Ma questo è il problema
Uno dei problemi no quindi questo secondo me è bene dircelo perché è un modo di avere una relazione vera sincera non palliativa dove si sta sul su su la gestione dei problemi vale questo per i luoghi di culto per vale
Le sale del Silenzio e e tutto quello che riguarda la cura del della spiritualità della persona ma vi volevo dire altre cose vado verso la conclusione perché non voglio allora
Appunto retto un quartiere cento una città centosettanta mila abitanti il quartiere nella zona della stazione al quaranta per cento di persone del loro di di di origine altrove Reggio Emilia e la provincia di Reggio Emilia il diciassette per cento
Il quaranta per cento gravita sulla zona della stazione
La ferrovia tagli esattamente in mezzo il quartiere dalla parte c'è l'innovazione c'è le Reggiane quindi ci sarà l'università c'è la scuola Malaguzzi cioè il top di gamma c'era
E dall'altra parte ci sono i dormitori i negozi magrebini i negozi cinesi la polizia municipale la Polizia di Stato nella Pirella dei negozi
Quindi questa è la realtà dei terreni si farà presso la caserma dei della polizia municipale perché è evidente che è un luogo che genera una certa paura
E allora cosa cosa abbiamo fatto noi prima ancora che abbiamo cercato di fare una ricerca sulla polarizzazione è stato detto prima da qualcuno anzi tu l'hai detto
Spesso stia più sentimenti negativi nei confronti dei cittadini sono gli stessi cittadini della stessa provenienza è stato detto prima se io sono per un piano faccio un attentato subito pensano sono uguale a te quindi non lo devi fare ma di più
Le prime azioni di sicuri
Sì di sicure di la fanno le comunità se riescono cioè a volte noi abbiamo lungo fermare delle associazioni albanesi perché volevano fare la protesta contro gli ubriachi albanesi ma cui si son del Maghreb di più
Bari intende sì no quindi ci sono ci sono queste dinamiche e allora per capire come si de umanizza una persona abbiamo fatto una ricerca sulla polarizzazione cioè la polarizzazione vuol dire quali sono i i pensieri che stanno al all'estremo di una linea che si possono spostare anzi allora dirò una cosa abbastanza banale proprie hanno scoperto che il profilo che polarizzato meno nella zona della stazione della polizia municipale
Bene mentre chi polarizzati più enti non ha studiato
Chi chi ha pochi soldi
E chi arriva da un altro luogo
C'è quindi CID e umanizzare è l'oggetto del nostro intervento tendenzialmente perché se noi pensiamo alle politiche sociali pensiamo a questi che dobbiamo aiutare non pensiamo agli altri che devono controllare
E allora cosa abbiamo fatto abbiamo cercato dopo questa ricerca di fare un tavolo dove le poi le persone si parlano compreso la polizia municipale e abbiamo costruito questo
Parto
Protocollo d'intesa per la promozione del piano strategico della zona della stazione
Dove cittadini di diverse origini insieme a cooperazione intense ma l'associazione di volontariato insieme alle scuole perché lì ci sono anche scuole insieme alla polizia municipale si sono messi in intorno a un tavolo a risolvere i loro problemi
E hanno costituito questo gruppo di lavoro che si chiama antenna di quartiere che non è il controllo di comunità
Perché le parole hanno un significato se io sono un cittadino che faccio controllo di comunità
Corro il rischio di diventare il poliziotto tuttofare del territorio antenna di quartiere vuol dire un'altra cosa vero nelle cose e mi c'è un sistema dove io posso comunicare ma non è la denuncia non è a carico mio non so se mi spiego c'è una diversità di sostanza nell'approccio
Questo protocollo firmato con i sindacati ad esempio con le scuole i sindacati tra l'altro li hanno la sede sindacale un sindacato la CISL alla sede sindacale
Con i sindacati di categoria quelli che gestiscono gli affitti
Cioè a me o meglio che fanno assistenza a chi gestisce gli affitti
E queste diventato come la piattaforma di lavoro per ragionare sulla soluzione delle cose
Opere
Quindi abbiamo studiato abbiamo cercato di mettere intorno a un tavolo
Le persone non è questa la chiamiamo una sorta di manutenzione delle relazioni
Cioè non c'è un intervento fatto una volta per sempre
Il terzo piede di questo tavolo e la riqualificazione edilizia cioè negli anni nell'arco di dieci anni sono stati tolti un parcheggio su Appiani che era diventato un luogo c'era una zona chiusa del del quartiere
Ed è stata fatta una piazza la piazza è aperta
Il parcheggio e chiuso
Ciò non vuol dire che è stata risolta la questione della microcriminalità allo spaccio per continuano a spacciare non è questo il tema però il bello aiuta quindi la riqualificazione territoriale e uno degli obiettivi del Comune e tra l'altro adesso arriveranno un sacco di soldi infatti c'è un un progetto che si chiama in qua con dieci milioni di euro da investire in quella zona lì
No che vuol dire cioè mettiamo in ordine in quello che si può mettere in ordine
L'altra cosa che su cui basiamo il nostro intervento legato alla Chekkouri dire assai stretti allora persona se ti si intende vado verso la conclusione Kiev chi esperto di Formula uno quando c'è un incidente non è che ferma la corsa c'è una macchina che vada avanti va più piano un'azione di prevenzione
No evitò che possa esserci un altro incidente però mantengo aperta la soluzione della gara e quindi giro giro finché la strada non è libera e quindi faccio un intervento preventivo
La sicuri che invece quello della sicurezza delle forze dell'ordine allora abbiamo messo insieme un tavolo questo grazie anche al contributo della città di Torino perché è una grossa tradizione su questo di formazione della polizia nella polizia municipale dei carabinieri
Che fa anche questo un po'la differenza
Perché non non è nato per scontato che chi chi viene da un altro dal da un altrove capisca intanto la differenza tra i tre ma soprattutto che i tre capiscono cosa vuol dire vivere in un quartiere di quel di quella fattispecie quindi questo è quello che volevo dire o tante altre cose però insomma sintetizzo
A volte guardare fuori da noi è utile
E quindi noi siamo molto grati al Consiglio d'Europa che ci ha permesso di guardare da altre parti sul tema del dialogo religioso della valorizzazione chi è l'oggetto del del nostro intervento fa tante cose io ho lasciato a lui
La pubblicazione
I luoghi di culto è stato letto fanno non fanno solo scuola di italiano dichiaravano fanno anche scuola vitaliano fanno oratori è stato citato prima il tema dell'oratorio in alcuni casi ma fanno anche un welfare
Verso i loro poveri ma non solo
Fanno cultura aprono in alcuni casi le loro le loro moschee
Ed è straordinario come in alcuni casi rimbalzano anche le attività dei Comuni se tu hai una relazione con loro e gli spieghi qual è la strada da fare per andare i servizi loro sono interpreti
Del della traduzione di quello che il welfare che caso mai non capiscono
L'abbiamo un grosso problema sui buoni spesa non tanto perché al comune comunicava male e che le parole hanno significati diversi c'è poco da fare
Il procuratore
E poi altre cose molto interessanti
Come appunto la collaborazione in progetti di solidarietà
Adesso quando non sono lascio un'altra al centro è in inglese ma si capisce benissimo
E e quindi ci sono una serie quattro pagine di cose che valorizzano i luoghi di culto allora o noi prendiamo questa cosa per cui parliamo tra pari in alcuni casi oppure questo disassamento nella relazione non fa bene a noi e non fa bene a loro che si parli di luoghi di culto ma che si parli anche di dinamiche di coesione sociale grazie
E abbiamo fatto tavole d'aver del vicino di casa sopra la Fondazione presero le aveva fatte non lo sta facendo marcia sterile la Fondazione fino al mare e cipressi umana modello Pavoni via romani si è visto già operativo
Adesso invece abbiamo il prossimo relatore e segretario della Camera Delaborde minano Vincenzo Greco
Che si parla delle politiche del lavoro ed è anche in parte con l'avvocato ed esperto queste zone che abbiamo trattato in cioè alla zona di via Padova nell'area più in generale la situazione al momento in città sul fronte del lavoro
Buonasera a tutti a tutti e grazie per per l'invito io più che provare a sciorinare qualche qualche dato vorrei provare a introdurre nella nel nella riflessione di di questa sera partendo anche dalle immagini che abbiamo visto di di via Padova
Però a così in un parallelo tra la nostra storia
Perché il fenomeno diciamo migratorio nel nel nella storia del nostro Paese non è stato un fenomeno come lo conosciamo oggi ad impatto internazionale Sato un fenomeno che ha conosciuto come il primo elemento la migrazione nazionale
O perché parto da questo non per andare fuori tema no ma semplicemente per cercare di di di ricostruire tra le chiavi di lettura possibili la relazione che c'è che c'è stata e che ci potrebbe essere tra la condizione sociale il motivo per cui io scelgo volontariamente di abbandonare la mia terra
Perché il tema delle radici lo vediamo nel nella ricostruzione delle comunità non è un terreno dimenticato non terreno che trova ancora elementi di continuità io soltanto ricomposto in modalità in forme differenti
Quindi tranne che scende contenente la mamma mia terra quale che sia
Il luogo dove vado io occasioni che io cerco di ricostruire dal punto di vista la condizione sociale all'interno del nuovo luogo
Però
Parto da questa considerazione perché il tema delle disuguaglianze il tema è uno dei temi e io penso che una chiave di lettura che possedendo accompagnare la dimensione dell'azione interculturale
Volutamente non dico interreligiosa sia chiaro ma anche per formazione inno però
Quel tema quella dimensione no una questione che deve e può trovare delle chiavi di lettura che con vedono tra i di come si può dire i concorrenti più fattori e più attori
Allora
Perché dico questo non per provocare sul tema del delle regioni ma per affiancare all'aspetto diciamo della lettura delle relazioni che trovano un sistema di appartenenza al punto di vista identitario né la dimensione spirituale e religiosa
Anche una dimensione che in questo caso quindi per quello sottolineatura sul interculturale no che fa diciamo così di una lettura un po'più ampia dei sistemi di appartenenza delle del del del del sentirsi parte di no in in un contesto dove la questione dalla condizione sociale non diventa variabile indipendente
No non è un mistero che le comunità poi Cipollari Lizzano anche nell'ambito del lavoro
Cioè quello che noi
Come si può dire non abbiamo conosciuto alla pari di quello che stiamo incontrando oggi nella relazione fenomeni migratori nella nostra storia qua dall'abdicazione nazionale
Questa dimensione ovvero il boom industriale portato tante persone
Abbiamo non soltanto da sud abbiamo detto giustamente che Flaminio attori nazionali non so santo santo il rapporto Nord nord-sud però dove il di quell'elemento di traino il coagulo stava nel lavoro
Nella spinta del dell'economia e quindi di una ridefinizione di una ridefinizione del del del della diciamo della propria condizione in un territorio differente
E guardate quel tipo di esperienza ha portato anche una grande battaglia dei diritti sociali
Quindi il come si ridefinisce anche la categoria dell'uguaglianza nella logica di rapporti tra pari non questione che riguarda anche l'oggi
Per quello voluto così questo ponte nella nel nella logica no di che cosa significa
Cambiare
Luogo di di di per dividere come questo si accompagna alla condizione sociale e come il tema della condizione sociale diventa una discriminante importante con la quale ci si misura
Il tema della discriminazione sociale ovvero dalla mancata coesione ovvero dell'aumento delle disuguaglianze riproduce corporativismi di ogni natura
Non soltanto nella gola
E allora
La questione del dialogo interculturale può e deve trovare come si può dire una saldatura nell'idea che la divisione del diritto civile si sposa si coniuga con la dimensione nel diritto sociale
Ovvero di come noi superiamo anche se spesso non viene letta così quella dialettica tra ricchezza e povertà che invece spesso accompagna la condizione del migrante dalla condizione dell'attivo
Esso ci sarebbe anche fin troppo semplice per alcuni aspetti banale dopo questo lusso me lo prendo valido di citare le le le le le battute che si fondono sulla paura delle diversità
Che guarda caso alimentano lo dico in termini culturali i fascismi no e che fanno diventare gli slogan tipo prima agli italiani per stare come si può dire Salza tricolore avviso prima gli italiani slovena attorno al quale si costruiscono
Così pure consensi l'attuale fortune elettorali fortune elettorali
Ora dico questa cosa qui perché il tema delle volontà politica è un tema che può e deve essere declinato da più punti di vista e quindi la questione della rappresentanza sociale del lavoro per come si può dire parla di parlare di ciò che fa
Il sindacato può diventare uno degli strumenti non l'unico strumento per la promozione delle del delle di politiche interculturali
Dico questo perché innanzitutto della nostra esperienza per la lettura che noi diamo della della società
Per il ruolo di rappresentanza che vogliamo occupare che riguarda la rappresentanza del lavoro Nilo di lavoro ma anche la presentazione del lavoro nel territorio siamo un sindacato confederale
Quindi sindacato sinergie generale che fa dell'universalismo uno dei fattori come si può dire uno dei fattori comico e caratterizzanti e quando parlo di me salivo pari diritti veniva prima ha detto che c'è un tema di accesso e servizi
Veniva detto prima che c'è un tema di bisogno abitativo cui bisogna da cui bisogna dare delle risposte
Quindi
Quindi il tema dell'interculturalità non può diventare e un dibattito che guarda al popolarismo quindi noi siamo buoni perché siamo caritatevoli perché la vostra forma Fofò formazione tradizione anche di natura spirituale di massa accettino dire diventa quell'anno della bontà
No
Che
Come si può dire e tolleranza male volte neanche dichiarata malore nelle pratiche va da un lato e dall'altro però quell'idea tale per cui questa bontà alla fine ha responsabilità limitata cioè intendo dire basta che non si cambia le condizioni dell'esistente no quindi il tema dell'esistente e di come un cambiamento dell'esistente si sposa con politiche interculturali che fanno e mettere al centro la questione dalla condizione sociale la questione dei diritti e di diritti sociali uno
Diventa una delle possibilità per complementare la questione delle del delle volontà politiche
Oh io provo a dirla con con una battuta
Il durante la fase pandemica l'amministrazione comunale mi rivolgo l'ex assessore aveva usi approvato nella ricetta del del dell'uscita post pandemia dibattito il due mila venti per l'esattezza te la primavera due mila venti
Fase pre estiva
A definire la la questione dalla città quindici minuti adesso la prendo con la battuta del di quello che la comunicazione mediatica ci ha consegnato
Dibattito che c'ho un po'perso sentendo dire non trova adeguato riscontro per lo meno dal punto di vista degli chiazze gli intenti della dell'epoca
Però il punto è come noi ricostruiamo un idea di di di diritti sociali e quindi del lavoro che superi anche Coppo corporativismi delle comunità no
E che fa diventare il territorio milanese un territorio attrattivo non perché semplicemente attrattivo ma perché socialmente attrattivo
Qui non è fatto soltanto economico ma diventa un fatto un fatto sociale
Dico questo per dire che la ricomposizione delle contraddizioni e la ricomposizione della della della condizione
Può e deve essere una di quelle composizioni che prova a immaginare una città dove il multipolarismo del territorio diventa un multipolarismo sociale quindi si ridefinisce un'idea di presenza di diritti dei luoghi dell'incontro anche tra i diversi ma un incontro tra diversi finalizzato non neutrale non perché siamo buoni ma perché vogliamo qualcosa di più giusto no un incontro tra tra tra i tra i diversi anche in quella dimensione esso riprendo quindi con la battuta di quindici minuti
Quindi una ridefinizione dei luoghi del lavoro dei luoghi di diritti nell'ambito del del del territorio dove l'acquisto e la coesione sociale
Diventa l'incontro anche con la possibilità di accesso adeguato i servizi per tutte e per tutti indipendentemente dalla provenienza indipendentemente dalla condizione sociale indipendentemente dal lavoro che che si fa
Una di quelle condizioni che provo quindi arredi finiana a a dare al territorio una dimissione di molti pulita di distretti sociali no dove e diverse componenti che costituiscono elemento primario delle cittadinanza ovvero dell'essere cittadini hanno battuto attore universale
Però da questo punto di vista possiamo provare a ridefinire i canoni di una politica una politica Inter cui Inter culturale per fare questo c'è bisogno di volontà politica
C'è bisogno di rappresentanza sociale e quindi anche di riconoscimento non soltanto delle diversità dal punto di vista delle delle comunità uno o siano esse semplicemente nazionali o regionali
Ho spirituali
Ma c'è bisogno anche di riconoscimento dei diversi attori sociali
E quindi il tema della rappresentanza sociale in questo dibattito non diventa un tre ma casuale uno
O che così si può dire incontriamo uno accidentalmente perché di tanto in tanto ci capita solo dico facendo un po'di autoironia sul ruolo qualche il sindacalista di turno no
Ma perché diventa che questo una componente effettiva della della volontà politica
E quindi con la volontà politica dal punto di vista di chiara responsabilità del governo del territorio e della visione di con due note Vittorio che abbia la capacità di andare oltre se stesso quindi il tema di come le cose vengono proiettate nel tempo
Mi sembrò un tema secondo me rilevante e come quella proiezione che va nel tempo sia fondata su un'idea di democrazia che non è soltanto quella di assemblee elettive ma che quella che fa della partecipazione della relazione sociale
L'elemento come si può dire di maggior garanzia
Per tutte tutte le componenti che vivono un a un territorio e quindi come accompagniamo questo con il sadismo
O perché dico questo
Perché quello che va in crisi e e questa lettura tenesse su quel quello che si interrompe in una in una narrazione in una successione e l'idea che ci possano essere un qualche cosa che riguarda tutti e che riguarda l'emancipazione di tutti
E allora perché prima ho usato il termine corporativismi perché una delle contraddizioni con le quali ci misuriamo
è la relazione con le comunità io dico che noi doveva scegliamo il primo a dire
Quello è un terreno su cui cerchiamo di di investire ed è un terreno complessissimo istituto perché le comunità spesso unite non so neanche monolitiche allora interno questo è un primo un primo dato di lettura dal punto di vista non della composizione sociale ma spesso più pure più come si può dire più facilmente della composizione culturale della dialettica all'interno delle delle comunità perché esiste dialettica all'interno del delle comunità
Questo elemento di di etica all'interno dei comitati mentale volte Kyoto solutoria autoassolutorio per chi nelle comunità ci sta da un lato e anche otto su tali per chi si sente così buono da esse caritatevoli confronti le comunità a patto che nulla cambi ma questo il patto e le il non dichiarato della della vicenda
E allora io credo che siano importanti anche nella valorizzazione delle esperienze di DDT di Welch far a otto Autogestito a patto che
Non diventino i luoghi dove ci sintetizza
Perché questa è una delle componenti possibili alle volte lo abbiamo visto
E allora ancora volta torniamo al tema dalla volontà politica e proviamo parlare anche di politiche sociali visto che poi il sindacato sta nelle fabbriche sta nel territorio come dicevo prima dico
Il tema della del rapporto con le amministrazioni locali
Uso il plurale non perché non voglio parlare ignora voglio parlare anche di Milano ma non soltanto di Milano suo parlando dei piani di zona no è del tutto evidente che diventa un terreno sul quale ci si misura no anche nell'ambito delle politiche di coesione sociale
Che devono avere la capacità di parlare a tutte le componenti sociali presenti sul sul territorio no indipendentemente dalla loro provenienza
Questo per dire che le possibilità ci sono che il tema delle volontà politica è un tema rilevante e che quell'elemento e che quell'evento diciamo di di riconoscimento desse un elemento che guarda sì al riconoscimento delle differenze come chiave interpretativa
Della realtà con la quale ci si misura ma anche riconoscimento delle forme di rappresentanza sociale
Che possono offrire un terreno per ridefinire una coesione sociale una divisione così nel sociale
Che faccia superare anche quei corporativismi e quindi quelle grandi contraddizioni con le quali spesso e volentieri ci misuriamo perché poi le persone che lavorano sulle persone che vanno in quel luogo fisico ma sulle persone che vivono in quella via
E su quelle persone che vorrebbero andare a lavorare tranquillamente esternamente e ostriche il meteo senza farsi male visto che prima si prova a essere feticcio in tema di sicurezza sul lavoro e l'incidenza sicurezza lavoro colpisce anche sul piano delle comunità
Perché se guardiamo incidenza degli degli infortuni
E soprattutto della gravità degli infortuni sul sul lavoro noi possiamo scoprire che anche lì c'è una correlazione
Quindi i punti di lettura che tengono insieme sono punti di lettura
Che più facilmente si vanno a collegare con la condizione sociale ecco non perdiamo questo elemento perché all'interno di una chiave di lettura che può fare dell'uguaglianza di universalismo
Uno delle chiavi interpretative della multicolor multiculturalità io penso che possiamo trovare offrire una risposta
Ulteriore non migliore o peggiore ulteriore rispetto alla definizione importante di luoghi comuni che possono essere i luoghi dell'incontro dello scambio e della come devo dire mescolanza voglio usare un termine un po'poco politico che possono aiutare no a riconoscersi che possono aiutare a ricostruire equilibri sociali
Ma che si complimentati con altro possono aiutare anche tutto e tutti a vivere meglio vi ringrazio
Grazie davvero ambizioso Greco che chiude dunque questa serrata anche per questo spunto ulteriore crede appunto anche un altro componente con quel sindacale in una
Visione ulteriore di questa un futuro appunto Dean di sugli schermi che devono essere utilizzate per affrontare il discorso dell'inclusione che ancora non conosciamo questa luce dato un'ulteriore spunto che si affianca tutte ragionamenti che abbiamo condotto fino a questo momento
Chiedere possiamo chiudere
Non ho mai dalla banda
E quindi
Buona serata al turno di notte aveva questo punto