Migranti: collegamento con Sergio Scandura dalla Sicilia sull'attesa di un porto sicuro di 475 naufraghi e sulla presentazione delle dimissioni da parte dell'inviato dell'Onu in Libia, Jan Kubis

E ora andiamo a collegarci con il nostro Sergio Scandurra il corrispondente di di radio radicale dalla Sicilia si è dimesso ieri Iancu visse dalla carica di inviato speciale ONU in Libia sulla crisi libica e la tempistica delle elezioni presidenziali
Previste per il ventiquattro dicembre facciamo il punto proprio con il nostro Sergio Scandurra Sergio Bongiorno
Buongiorno cristiana The agli ascoltatori di di radio radicale la vicenda libica di terra ovviamente
Non è per nulla disgiunta dal dramma umanitario che si consuma in mare a proposito diciamo che ancora mentre parliamo quattrocentosettantacinque naufraghi sono a bordo
Della nave ONG si vuol su quattro da giorni in testa bascula Ando dentro il confine nazionale marittimo allargo della parte sud della Sicilia fa avanti e indietro in in questo momento tra
Sciacca e Licata davanti sostanzialmente Agrigento in attesa che venga assegnato un porto di sbarco secondo le leggi e le convenzioni internazionali quindi siamo ancora assistendo sempre per la serie fosse stato Salvini apriti cielo ma ad ogni modo veniamo alla Libia importante occuparsene gli ancor più se si è dimesso da inviato Onno la notizia è stata data ieri in esclusiva dall'agenzia France Press via fonti diplomatiche le dimissioni di cubiste cosa de appena colte
Ufficialmente dal segretario generale che ha manifestato rammarico e arrivano in un momento molto delicato tutto questo accade
E accaduto a a poche ore
Dalla presentazione di un rapporto peraltro sui crimini contro l'umanità del procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan
Esposto questa notte nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ma le dimissioni dal complice arrivano anche a poche settimane da improvvide elezioni presidenziali con novantotto ci avete sentito bene novantotto candidati elezioni convocate per il ventiquattro dicembre prossimo insomma sarà un Natale di affollamento assembramento di di candidati a marzo un rapporto ONU parlò di accuse sulla corruzione maturata durante la creazione dell'odierno governo di unità nazionale dell'attuale premier Dubai va il processo di formazione venne creato da un forno tenuto a Tunisi proprio un anno fa ha composto da settantacinque delegati numeri son sempre alti diciamo per i personaggi con il compito di individuare il governo di transizione oggi appunto noto con l'ambizioso nome di Governo di unità nazionale nel rapporto ONU si dà conto anche di una lite scoppiata nella hall dell'hotel che ospitava il formo quando alcuni delegati
Scoprirono
Che la tangente per il loro voto si rivelò
Inferiore a quella già segretamente promessa ad altri per una quota di mezzo milione di dollari ed è anche da queste accuse pregresse che i non pochi non hanno visto di buon occhio la possibilità che il premier di transizione Dubai basi potesse candidare cosa che poi ha fatto resta da chiedersi infatti se c'è o meno una fatalità delle coincidenze oltre a pressioni internazionali scontri interni anche ai vertici dell'ONU e dissidi sulle modalità e la roadmap stessa di queste improbabile elezioni l'altro ieri il premier Bye Bye infatti presentato
La sua candidatura a poche ore dalla scadenza di accettazione ieri e ancor più se sbatte la porta e lascia l'incarico di inviato ONU novantotto candidati danno la misura dell'assembramento appunto
Di questa corsa alla presidenza ma anche della fotografia di un Causio dove sul territorio libico non si riesce annusare figuriamoci nemmeno uno stantio odore di stato di diritto tra quei novantotto infatti si ritrovano candidati anche
Sei foche dati sul cui conto pende ancora un mandato di cattura
Internazionale della Corte penale internazionale il figlio del dittatore si è presentato nei giorni scorsi all'ufficio elettorale con lo stesso abbigliamento marrone lo stesso turbante indossato dal padre prima di morire linciato assistendo venti ottobre del due mila e undici vestito allo stesso modo
Con una scena che ricorda le migliori grande di Luca e Paolo anche un sosia di sei fra Gheddafi inatteso una Sultana Nation e poi c'è la candidatura dell'affaire del maresciallo
Khalifa Haftar aleggia ovviamente in Tripolitania non dimenticano l'inizio della guerra civile tentativo faidate fallito di prendersi Tripoli militarmente ma anche l'uomo della Cirenaica con passaporto americano in tasca lo ricordiamo a le sue implicazioni giudiziarie nella giurisdizione statunitense a complicare ulteriormente le cose anche una visita dei giorni scorsi con atterraggio
All'inizio in gran segreto coi riscoperto dal dai quotidiani israeliani a Ben Gurion in cerca di reciproca legittimità
Con Israele che potrebbe entrare anche in questa complicata partita a proposito di interferenza internazionali la non facile sorte degli inviati ONU in Libia oggi cubista di Erika saranno state
Salame ce su corruttela e armi in una intervista che va ricordata Presadiretta di RAI tre lancia accuse pesanti non solo sul sistema di corruzione ma anche dicendosi arrabbiato per come l'Europa si è responsabile
Dell'attuale situazione
In Libia sul terreno non ci sono lo sappiamo gli europei la vide il fondo è un'invenzione
Di di Gheddafi tenere insieme il questa lealtà attuale è davvero impossibile la realtà ormai mostra una Turchia militarmente le colonie caramente
In Tripolitania è una Cirenaica con il parte al gruppo di Vladimir Putin nel protettorato egiziano di Al Sisi in Cirenaica la nuova Libia per come è stata chiamata
Ancora in un'annata ed ancora fino ai giorni nostri in una narrazione suggerita la stampa dei regimi delle cancellerie europee la velleità che un Paese totalmente in mano a milizie criminali e corruttela e con le interferenze turche russe ossa autodeterminarsi da sola insomma sale per Leonardo Sciascia era la Sicilia quelle redini bile
Figuriamoci la Libia
Però ora è tutto vi restituisco la linea di studi