Stato e sistema delle autonomie dopo la pandemia: problemi e prospettive - prima giornata

Qualche avvertimento organizzativo
Stamattina abbiamo una
Mattinata densa entro il pomeriggio denso anche domani mattina pensa
Quindi rassegniamoci per chi è interessato
A tutti i lavori abbiamo giornate
A due una giornata e mezza piena
Io sono molto contento d'avere qui
L'onorevole Tabacci
Che come tutti sappiamo il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Del governo tragico cadere dalla programmazione accolta coordinamento economico
Onorevole Tabacci
Con
Con umiltà degne lanterne pubblica ha detto ascolto prima qualcuno e poi e poi dopo i saluti comunque diciamo che siamo scontati sauditi cederò la parola
Più avanti
Come ci vedete sul tavolo quindi è possibile che dopo dopo il professor De Siervo il professor Balduzzi e possibili o mantenere sul tavolo
Gli stessi elevato e chiedere ai successivi di adeguarsi alla alla il giro oppure c'è uno scambio un movimento queste sono cose che di solito non si dicono ma oggi è così bene allora io direi che
Che possiamo iniziare inizio con una mia introduzione
Dunque autorità mi pare ci siano in questo
In questa sala ci sono delle autorità come soprattutto e amici io di saluto e ringrazio tutti per la partecipazione
In presenza o dare molto lavoro di questo convegno dall'Istituto Sturzo
Un convegno nel quale autorevoli studiosi proporranno una riflessione complessiva su un tema difficile ma ormai da tempo all'ordine del giorno nella nostra vita pubblica quello appunto relativo a Stato e sistema delle autonomie in Italia dopo la pandemia
Un tema che nella versione italiana ci sono più versioni ovviamente europea vede consistere e differenziarsi questioni giuridiche costituzionale amministrativa
Per la cui soluzione danni
Noi attendiamo una concreta e comune espressione di volontà riformatrice da parte delle nostre forze politiche dovrei aggiungere attendiamo infatti
Sono trascorsi poco più di cinquant'anni dall'istituzione delle regioni a statuto ordinario venti della riforma del titolo quinto della Costituzione
Nelle perduranti incertezze Cucci costringe questa pandemia pure viviamo nella stagione del mio agente sfide istituzionale e soprattutto economiche
Che il nostro intero ordinamento quindi anche le nostre Autonomie sono chiamate ad affrontare per l'attuazione del piano nazionale di ripresa residenza varie è in realtà sono le difficoltà che si incontrano a tutt'oggi nel far fronte Albert alle sfide
Innanzitutto come si sottolinea anche iniziative di riflessione analoghe alla nostra energia piena luce che appena si configura un qualsiasi
Disegno idoneo ad assolvere i nuovi impegni richiesti dal PD
Non si può non tener conto di quanto poco finora si è stati capaci di fare o di ottenere
Sia per il mancato sviluppo dei processi legislativi concorrenti tra Stato ed enti locali
Sia per l'accantonamento del federalismo fiscale
Che ha prodotto un incremento delle diseguaglianze tra i territori è annullato il modello di una finanza pubblica fondata su meccanismi di perequazione sia infine per la prestazione
A dir poco dispari cresce specie nella
Emergenza sanitaria non solo dalle singole regioni ma dall'intero sistema delle Autonomie
In tale situazione le novità principale introdotta dalla riforma del due mila e uno più che offuscati
Come alcuni dicono paiono il realizzate o non messi a regime in modo completo sul piano normativo dei rapporti tra Stato e regioni come su quel mi delle relazioni interne all'ente regionale di questi ultimi con lenti
Subregionali a iniziare dal mancato implemento dei principi di reale collaborazione di sussidiarietà
Di qui le correnti aspirazioni per lo più confuse
Verso forme di una nuova statualità
Che di solito non contengono espliciti rigetti di principio della svolta epocale operati in Costituzione dal vecchio Stato centrismo a un modello pochi centri
Piuttosto specie dopo la riforma del titolo quinto sono nel mirino di conflitti di indirizzo e di competenza tratti vivevano i politici e burocratici centrale temi territoriale
Si manifesta e quindi lui evitare di giudizi scettici sue capacità evolutive dell'intera esperienza autonomistica
Evidenziando come siano pressoché irrecuperabili le distanze di capacità operativa che si manifestano tra le singole regioni durasse nord-sud
Pare quasi che incomba sull'attuale sistema dell'autonomia l'avvertimento espresso da Max Weber dopo il primo conflitto mondiale
Sul fatto che le istituzioni conservano conservino una loro legittimità a sopravvivere solo se riescono a frenare ogni degenerazione interno
E a mantenere accettabili livelli di coesione sociale nelle comunità e nei territori in cui sono insediati
In realtà falsificare in parte le appena accennati indirizza e statalisti sono un atto a livello sistemico anche se ancora poco riconosciuto il
Processi di trasformazione che incidono sulla natura stessa di tutti i poteri politici estivo rapporti
è in atto cioè sul piano europeo e internazionale un arretramento che nuovi imperativi dei governi e delle rappresentanze nazionali i cosiddetti ruolo di governo
Sia a causa dei progressivi condizionamenti che intervengono dalle più stretta relazione tra i vari paesi vedi l'Unione europea
E forse soprattutto a causa dell'affermazione di modem economici
Valicabile solo su scala globale valicabile cioè su quella che oggi si chiama la global governance
Di qui lo sfumare della sovranità degli Stati bilanciato però dal riconoscimento del ruolo deve autonomi o delle realtà territoriali
Di vario tipo in base per lo più a loro capacità di governo su territori su cos'è pubblica diritti e beni comuni superando superando i vecchi monopoli statali rispondendo a specifici bisogni sociali
Mancando di esplicite for comunque
In questo trend di garanzie sull'estensione del principio di uguaglianza nell'ambito statali non è certamente questo il trenta ancora c'è nato risolutivo in tempi brevi dell'attuale precarietà che caratterizza i rapporti tra lo Stato e le autonomie locali ma di essere di questo trend sistemi qui io credo bisogna tener conto se si scende come parrebbe necessario
Di avviare processi organici di riforma riconsiderando nuove funzioni e dei poteri centrale dei poteri periferici
Specie quando come in questa stagione entra in gioco l'assegnazione e la distribuzione nuove ingenti risorse indistinte aree geografiche del Paese
Finora però mi pare di poter dire non vediamo ancora un approccio organico la riformulazione e all'ammodernamento dei rapporti tra Stato e autonomie
Affine esuberante vengo di competenze affidato alle regioni e agli enti subregionali dall'attuale Titolo quinto non non risponde non corrisponde una distinte precisa individuazione delle loro specifiche responsabilità
Sia nella compartecipazione Crocetti procedimenti legislativi sia negli stessi processi di riforma
Perché per quel che riguarda la recente esperienza pandemica specie prima dell'avvento del governo Draghi abbiamo assistito o siamo stati vittime di costante pericolosi rimbalzi espresso di di responsabilità perché specie nell'attuazione dei famosi DPCM nonostante la stilizzazione almeno teorica dell'equilibrio tra le norme nazionale di garanzia per la tutela della salute e i modelli organizzativi preposte al medesimo scopo su base regionale
Di qui la richiesta in sé legittima avviata da alcune regioni di attuare forme di differenziazione nelle funzioni amministrative attraverso le prime navi dirette previste preliminari contrattazione tra governi tra governo e singole regioni
Ma in questo caso alla verifica sulla scorta del pluralismo autonomistico
Del distinto significato che assumono i principi di uniformità
E dunque Lanza nella gestione nella gestione dove prestazioni sanitarie non corrisponde la considerazione in chiave organica del circuito istituzionale preposto al superamento di antichi contrasti tra centro e periferia
Non mi pare un caso che la ministra Gelmini abbia ritenuti indispensabili cito dalla Gelmini
Ancora nel luglio scorso affidare a un'autorevole commissione di studio il compito particolare di sviscerare il termine della Gelmini i temi connessi al regionalismo differenziata al federalismo
E nell'occasione l'onorevole Gelmini non ha mancato di rilevare correttamente e che in tale prospettiva di riforme per riforma rimane tra l'altro il risolta la questione sollevata da più parti del necessario il coinvolgimento del Parlamento una volta scontato e rapporto bilaterale tra consiglio di amministrazione
Sulle citata è questione su varie altre irrisolte relative al tema dei rapporti tra Stato e autonomia da tempo proprio qui in quest'istituto visto Sturzo vari studiosi che oggi interverranno i nostri lavori che ringrazio vanno discutendo da diversi punti di vista senza pregiudizi
Il progetto complesso e rischioso che punta a incrementare l'esercizio del principio di di differenziazione senza tener conto dei questi anziani principi di adeguatezza e sussidiarietà presenti nel medesimo articolo centodiciotto e iscritti nei trattati europei quindi sempreché costoso si sono rilevate molte profonde criticità innanzitutto che il mutamento accennato ma non pienamente avvertito che vede spostarsi verso l'Unione europea io avevo potestativo regolativo degli stati con il conseguente affidamento agli enti locali in particolare regioni della governance delle soluzioni tanti quest'di tante questioni di immediata rilevanza economica e sociale non pare avvertito questo tre
Poi le continue realisti chiarisce i vincoli di varia natura nei rapporti tra centro e periferia fissata dalla Corte costituzionale
Ancora inesistente stima delle differenti risorse reale o potenziale e dei differenti bisogni reale o fittizi di ciascuna e di tutte le regioni virtuose e non per lo svolgimento di ampliate funzioni legislative amministrative
La mancata verifica della capacità di garantire l'effettiva solidarietà interregionali la perdurante carenza di un coordinamento coerente con il principio di cooperazione che per che finisce per acuire le fratture tra le regioni del Nord rispetto alle persone non è mancato come ovvio tra gli studiosi neanche la consapevolezza del freno che porta o possono portare anche in futuro attori politici commuove di governo che in Italia come in altre parti d'Europa in nome di una mal posta concezione di una dalla sovranità del popolo sono per lo più impegnata disaggregare i tradizionali rapporti tra il potere e a oscurare le intermediazioni specie quei due territoriale
In questo convegno come sempre avviene in sede scientifica
All'analisi delle criticità torso accennato ci accompagneranno alcuni spunti per loro soluzioni ma ci conforta la memoria che nell'intera storia della Repubblica la partita dall'affermazione vale come argomentazione dell'autonomia ha incontrato sempre criticità di natura di principio e prati
Non dimentichiamo infatti che già nella fase di gestazione della costituzione erano scettici o si opponevano alla istituzionalizzazione dell'autonomia prestigiosi protagonisti de la culture dalla politica da Benedetto Croce a Palmiro Togliatti
E non dimentichiamo neanche che agli inizi degli anni Cinquanta un maitre à penser come Norberto Bobbio
Riduceva opzione democratica dell'autonomismo a una sorta di scelta antropologica che coinvolgeva individui alcuni individui che alcune comunità
In realtà l'affermazione e la promozione delle autonomie nella Repubblica era il frutto di una cultura politico se suo d'un costituzionalismo
Costituzionalismo sappiamo tutti vicini non è costituzionalmente la preparazione culturale costruzione
Di un costituzionalismo di costo massimo interprete bisogna dirlo assieme a Salvemini ad altri Luigi Sturzo
Il quale come anni fa ho potuto appurare su base documentale insieme a De Siervo
Può essendo fuori dal recinto dei lavori della Costituente indirizzò direttamente vari costituenti non solo democristiani su quell'opzione su opzioni autonomiste
Nel costituzionalismo struzzi hanno confluivano la concezione ripresa da Antonio Rosmini del luogo performativo delle realtà sociali per l'unità stop statale
E la nave ovvie concezione del primo che verrà liberalismo quello di John Locke volta a stabilire il primato della civil society come sua articolazione territoriale nella configurazione nel controllo dei poteri pubblici
Un primato destinato un primato quest'ultimo destinatario eccetera nella rivoluzione francese
Con l'attribuzione da parte giacobina al popolo di ogni potestà diretto sia poi gli altri giorni sull'organizzazione verticale della Società non lo Stato
Sosta sui cui si occupò a più riprese
Di questa arretramento dei principi giusti Perale denunciandone in polemica con Carl Schmitt illeciti totalità
La via dalla stagione repubblicana fu per lui dopo aver studiato antimoderno di self government dalla anglo americane l'occasione per riprendere il suo impegno a favore di un ordinamento statale cura del tuo pluralista
Che garantisce alle istituzioni e le formazioni sociali è iniziare dalle autonomie territoriali
Oggi è passato molto tempo da quella stagione e diverse sono le situazioni che vivono e nostre istituzioni ma rimane la necessità di difendere la nostra democrazia Pluto pura pura resiste
Questa la ragione di fondo che ha originato questo confessa la difesa della democrazia pluralista
Grazie io ho finito iniziamo come
Adesso chiodo allora professor De Siervo
Già presidente del Presidente emerito dalla Corte costituzionale professore diritto costituzionale
Direttamente Novetti dell'ascolto vecchia
Vuole ascoltarci
De Siervo sappiamo tutti che è professore di diritto costituzionale a Firenze
E presidente emerito dalla Corte costituzionale nonché famoso Busco per molti studi sul tema regione autistico
Che ci parlerà d'un tema delicatissimo
Sul sul disfunzioni e conflitti costituzionali
Prego
Grazie
A mio parere l'emergenza pandemica
E avrebbe potuto essere affrontata anche prescindendo dalle disposizioni costituzionali relative alle attribuzioni regionali di cui al titolo quinto della Costituzione
In questi testi infatti mentre non si fa il così anche ciò che c'è negli statuti speciali
In questi testi infatti non si fa in modo espresso riferimento ha competenze statali o regionali situazione emergenziale
Sì dovrebbe quindi però riteneva esistente una generale competenza statale in Secondo emergenziale incidenti nelle più diverse materie proprio a causa dell'assoluta necessità di un unico livello di intervento straordinario per porre rimedio a situazioni di bisogno che prescindono dalle delimitazione territoriale
Questa opinione è stata confermata
Dalla legislazione sulla protezione civile
Io
Quel legislazione da ultimo raggruppa under diciotto nel due mila diciotto raggruppata nel cosiddetto Codice della protezione civile
E ma soprattutto è stata anche legittimata dal giurisprudenza costituzionale che come è noto ha più volte riconosciuto
La ricetta della straordinaria efficacia derogatoria posseduto dalle ordinanze di protezione civile anche in riferimento alla legislazione
Regionale così come alla legislazione nazionale
Di recente
E però la Corte costituzionale nel nel ventuno per due volte
Chiamata a giudicare per le fa alcune delle vicende conflittuali
Ha affermato con nettezza per due volte che gli interventi del legislatore statale in materia d'emergenza pandemica sono comunque pienamente giustificabili alla luce dalla competenza esclusiva
In materia di profilassi internazionale
Ci si trova quindi in un ambito che sottratto doppiamente a mio padre
Alla competenza legislativa regionale mentre alle regioni permane la responsabilità amministrativa per i molteplici organismi sanitari di loro competenza che vengono comunque coinvolti e per le loro politiche organizzative in tutto il complesso settore socio sanitario
E dal momento che determinazione statali devono poi appoggiarsi servirsi dei servizi socio sanitari
Tutto ciò ha avuto avuto origine in una vistosa carenza legislativa dello Stato nella legislazione sulla protezione civile
Malgrado non lo si dice spesso ma io credo che questo sia un dato sicuro
Malgrado il pur recente testo unico in realtà mancava nel testo unico ogni disciplina adattabile al contenimento della pandemia
E quindi tutta una serie di disposizione dei decreti leggi anti pandemia ci chiamiamoli così adottate al dall'inizio del due mila venti hanno dovuto frettolosamente integrare
In modo più o meno efficace brillante la preesistente disciplinino o meglio il preesistente vuoto di disciplina
E stato quindi è naturale che almeno all'inizio in assenza di una espressa disciplina costituzionale
E perfino od una legislazione sulla protezione civile riferite alle gravissime emergenze nazionali di natura sanitaria si siano manifestati vari conflitti tra le diverse classi politiche e burocratiche
E come in particolare poi qualche pretesa di protagonismo di troppo da parte dei vertici politici di regioni di enti locali privi di potere legislativi amministrativi ma relativamente forti è inutile dirlo dal punto di vista politico perché selezionate mediante
Alcuni
Alcuni tipi di legge elettorale
Che accentua norme penso politico dei presidenti delle Regioni e dei sindaci dei centri maggiori
D'altra parte anche quando si è giunti a riconoscere la competenza statale in materia sia assistito questa nuova situazione
Ha prodotto alcune significative polemiche vicende nelle stesse istituzioni nazionali
Mentre decisamente diminuito ad esempio il peso della protezione civile e si è registrata anche una sostanziale emarginazione del suo RTI cioè
Hanno assunto un ruolo del tutto centrale come è ben noto non mi soffermo il Presidente del Consiglio dei ministri diversi ministri competenti il Comitato tecnico scientifico lo speciale commissario straordinario nominato dal Presidente del Consiglio
Al tempo stesso finanze le molteplici difficoltà incontrate sul piano del coordinamento Stato regioni enti locali in sede di organi collegiali
Io ad alcune discutibili pretese di protagonismo lo ripeto di alcuni dirigenti regionali e locali
Gli organi governativi hanno perfino utilizzato i poteri sostitutivi di cui all'articolo centoventi secondo comma all'articolo otto della centotrentuno
E più comunemente i ricorsi di tipo giurisdizionale ai giudici amministrativi e alla Corte costituzionale
Questa situazione non solo ha imposto a Regioni ed enti locali le determinazioni statali
Ma ha fatto emergere nei mezzi di informazione varie critiche molto radicali un po'improvvisate
Ai politici regionali e locali e perfino alcuni
Pro improvvisa ripeto improvvisati Progetti riduttivi dei poteri di regioni ed enti locali
Imputati di essere il principale responsabile della scarsa funzionalità amministra ora senza negare l'esistenza di alcuni scoraggianti
Modesti livelli di efficienza a livello locale non ci si può però minimamente accodare a generalizzazioni del genere che pretendono
Anche di ignorare che le molte disfunzionalità amministrative esistenti che sono emersi tre sono non di rado il frutto di amministrazioni statali e di legislazioni nazionali
Abbiamo portato prima l'esempio testo unico che non prevedeva le pandemie
Ma limitandoci sempre al settore della protezione per ora al settore della protezione civile si potrebbe ad esempio considerare l'evidente debolezza concretamente dimostrato dal Dipartimento della Protezione
Bene evidenziata dalla necessità del Governo
Di utilizzare prevalentemente nuovi organi collegiali e di configurare organi commissariali per poter cercare di adempiere alle nuove responsabilità
Istruttivi appaiono anche le stesse vicende relative su cui non voglio soffermarmi relative ai rapidi ricambi di alcuni commissari straordinari e di dirigenti generali dello Stato che erano
Citati originariamente proposti dal Governo alla gestione terzetto
Ma questo fenomeno
Della debolezza decisi nativa di amministrativa dello stesso Stato
E mette in tanti altri settori
Per accennare ha un solo esempio che però è stato pesante in questo per i negli ultimi anni
E se noi pensiamo al grandissimo settore dei lavori pubblici sia nella fase progettuale
Che in quelle della realizzazione del collaudo e dei controlli successivi sulle opere pubbliche
Ci troviamo dinanzi a una situazione alquanto deplorevole
E un settore che in tv Ria per il centodiciassette costituzione
Prima che intervenisse la corsa aspettava avrebbe dopotutto ritenersi che spettanze
E se
Alle sole regioni ma che poi realtà dopo la giurisprudenza
Della Corte soprattutto sulla chiamata in sussidiarietà
Ha continuato ad essere pienamente
Nelle competenze è stata
Ma non tutti noi abbiamo potuto constatare purtroppo l'esistenza di gravissime diffusi anche volte tragiche disfunzionalità in questa legislazione e nell'amministrazione che su quella legislazione si è costruito
E resta un fatto permessi significativo che una importante lunga vicenda come quella del tentativo di contenimento alla pandemia che domina ormai da oltre dava due anni la vita delle nostre istituzioni
Incidendo e forse incidendo prevalentemente sul servizi sanitari e socio sanitari di competenza regionale
Ha fatto registrare la netta prevalenza dei poteri Avesta tardi ma non ha prodotto una crisi costituzionale
In tema di regionalismo
Come si spiega tutto ciò Che questa strana scissione no tra
Ciò che si fa e ciò che è scritta e continua a essere scritto nella Costituzione
E quando ormai ormai
Sette anni fa
Abbiamo fatto qui agosto Urso quel convegno che ha prodotto quel interessante libretto rimasto un po'clandestino che fare delle regioni
Dopo allora eravamo dopo le tante discutibili innovazione derivanti dall'adozione del nuovo Titolo quinto nel due mila uno
Mai eravamo anche dopo le successive massicce disapplicazione ad opera di governi e parlamenti che si sono succeduti e poi gli dell'opera della stessa corte costituzionale
Chi ha largamente provveduto a modificare sesto vogliamo essere sinceri alcune caratteristiche
Al fine di garantire di cercare di garantire la funzionalità del sistema
Ed eravamo alla vigilia del rinnovato tentativo di riformare ancora mediante una nuova riforma costituzionale i convegni ora del due mila quattro due mila quattordici scusate
Il veggente Titolo quinto sia sul piano del potere regionale che sul piano dalla composizione dei poteri del Senato
Ma alla tanto ampie giustamente discusso la riforma costituzionale dell'aprile due mila sede ce è stata respinta dal referendum popolare del dicembre due mila sedici senza però che successivamente e questo quello che me a me colpisce molto
Il nostro sistema politico abbia prodotto alcuna modificazione del quadro costituzionale o legislativo certo non la stessa ma più contenuta più razionale
Ciò anche in occasione tue leggi costituzionali che nel frattempo poi ci sono state sono state preparate con tutti i problemi del caso la numero uno del due mila venti è la numero uno del due mila ventuno
Che hanno inciso sulla composizione che sulle leggibilità del Senato
L'inciso anche
E non solo
In ogni ma allora scusate l'unica grande novità del settore regionale per quanto rimasta solo a livello di progetto consiste nel diffuso impegno
Anche su forte stimolo di quasi tutte le regioni ad autonomia ordinaria degli dare attuazione al terzo comma dell'articolo
Centosedici
E però secondo modelli tra loro non poco differenziate e comunque sempre assai discussi sono ormai molte le progettazione avanzate
Anche in sede governativa
Innumerevoli sono i primati tanto che si è parlato di Este comminata una serie di interventi anche in sede scientifica
Su cui sul problema
E per fortuna ci sono state anche alcune buone rassegna pregevoli perché ci permettano di riuscire a a orientarsi all'interno di questa marea di prese di posizione
Anche in occasione di questo convegno potrebbe essere possibile conoscere l'ennesima nuova progettazione ministeriale in materia
Peraltro mi permetto di dire esaminare con attenzione ma che sembrerebbe pacificamente destinate a restare sulla carta visto che il nostro sistema politico sembra purtroppo
Essere interessato da tutt'altre tre
Al doppio maggiore il severo l'ombra anche apparire
Da utilizzabilità massiccia del terzo comma dell'articolo centosedici costituzione per un numero significativo di regioni e con riferimento a una molteplicità se non alla totalità delle materie di loro competenza
Se c'è infatti una obiezione forte e convincente
Alla piena conformità costituzionale di questa disposizione
Questa deriva dalla bella discutibile compatibilità quanto si ipotizza di conseguire con la rigidità costituzionale che dovrebbe caratterizzare il disegno costituzionale in materia regionale
è assolutamente sicuro che nel nostro sistema a meno che le si sia sbagliato a studiare diritto costituzionale da molti decenni diciamo
è assolutamente sicuro che nel nostro sistema costituzionale l'autonomia regionale e caratterizzata dall'attribuzione a fonti di livello costituzionale
Dei poteri e delle garanzie per le regioni speciali ordinarie che si
In materia invece le leggi ordinarie dovrebbero solo
Specificare quanto previsto dalle fonti costituzionale
Ora la consapevolezza di questa caratteristica fondamentale della nostra Costituzione porta quindi a interpretare il terzo comma dell'articolo centosedici comune a disposizione eccezionale da utilizzare in contesti fondamentalmente marginali al fine di integrare il potere regionali fondati su disposizione costituzionali di insicura delimitazione o interpretazione
Ipotizzano invece un uso sistematico massiccio dell'articolo centosedici magari riferito all'attualità o larga maggioranza delle regioni
Ordinarie come deducibile tra le iniziative assunte
Ho preannunziato è
E con riferimento moltissimo tutte le materie di competenza delle Regioni come alcuni ipotizzano
Equivale ad ammettere la vasta modifica abitanti quanto previsto in Costituzione che negli statuti speciali in tema di attribuzione regionale
Con anche un conseguente radicale stravolgimento del sistema di controllo e di giudizio
Sulle leggi sulla legislazione regionale
Ma in tal modo quello che dovrebbe essere un processo di revisione costituzionale del titolo quinto con tutto ciò che so significa sul piano del coinvolgimento anche delle opposizioni della parziali coinvolgimento dell'io opposizioni parlamentari
E per quanto riguarda altre menti potere referendari si trasformerebbe in una procedura di vasta modificazione
Del dettato costituzionale tramite determinazioni assunte a livello di legislazione ordinaria
E quindi sulla base di scelte politiche contingenti
Ed è tutto ciò mi permetto di dire malgrado tutti i miei sforzi un dubbio molto vistoso sulla compatibilità costituzionale di un'applicazione di questa vastità
E penetrazione del terzo comma dell'articolo centosedici tutto ciò
E mentre invece dovrebbe essere consapevolezza comune che alcune parti del vigente Titolo quinto necessitano con urgenza di profonde razionale modificazione
A cominciare dall'assetto dei poteri e dai poteri del Senato
E da alcune parti importanti e significative dei commi secondo terzo e quarto per centodiciassette la Costituzione
La delimitazione dei reciproci rapporti
Tra legislazione statale e regionale infatti attualmente a mio parere non disciplinata
Da disposizioni costituzionali precise
Che paiono invece straordinariamente applicati in modo evolutivo per usare un termine leggero
E carenti sotto svariati profili
Anzitutto molte insomma son cose abbiamo già detto e ridetto tante volte parti chiamiamoli onesta
Molte materie di esclusiva competenza del legislatore statale incidono in modo molto sostanzioso Suma lo abbiamo visto nella giurisprudenza della Corte
Incidono in modo sostanzioso su materie di competenza del legislatore regionale e
A suo modo tutelata la concorrenza giurisdizionale norme processuali io qui c'è un elenco lungo che poi arriva la tutela dell'ambiente dell'ecosistema del bene culturale
Inoltre molte delle materie di competenza del legislativa concorrente appaiono come anche qui se il tetto delle scritto mille volte in modo approssimativo
Se non grossolano il famoso caso delle grandi reti di trasporto e navigazione porti che ha rapporti civili
Ordinamento della comunicazione produzione trasporto e distribuzione nazionale dell'Energia
E e di andando l'elenco e molto lungo
Ma soprattutto
Finché Lentini sono fatti male e questo rileva gravemente nel momento in cui
Dare dalle mancanze delle due elencazione si origina una presunzione di competenza legislativa regionale di tipo residuale in materia in materia e norme importantissima
Basti pensare quelle dei più diversi è fondamentale in settori produttivi dall'industria all'agricoltura al commercio
Alla al settore minerario
Alle opere pubbliche la disciplina da circolazione stradale che quindi sulla base di un'applicazione letterale della Costituzione spetterebbero
Come competenza residuale alle regioni
Poi c'era Giorgio potenza corte ma a permanente una sì una serie di norme scritte veramente difficilmente comprensibile
E la consapevolezza di questa radicale irragionevolezza
E tale che non sono rare perché in quest'alba andando a va anche verificato
Anche recenti leggi statali in ambiti che sembrerebbero ad esempio le code sulla base della Costituzione repubblicana tutta la legislazione in materia di industria Home mineraria sembrerebbe eccedente le competenze
Centrali costa ma addirittura ci sono le regioni che non esercita ma in queste materie poteri legislativi
Nella consapevolezza è evidente che non spetti solo
O che non reggerebbe però le polemiche conseguenti era una legislatura una loro legislazione
E si potrebbe continuare sulla ed estrema debolezza degli organi di raccordo e così via
Ora dinanzi a una situazione del genere
Che in modo palese non corrisponde né al contenuto delle arti del titolo quinto
Ne ha precise legislazione ordinamentali sinceramente incomincia ad avere molti dubbi che sia possibile far funzionare ancora lungo un grande Paese come il nostro
Ormai certamente caratterizzato per l'esistenza accanto all'amministrazione dello Stato di significativi consolidati sistemi politici regionali e locali
è vero che l'intensissimo lavoro a cui la Corte costituzionale è stata chiamata per cercare di rimediare di tamponare almeno alcuni dei maggiori problemi
Hanno originato una vastissima giurisprudenza che nel Complesso è riuscita a contenere molti problemi
Ma ora dinanzi alla necessità di fare infine chiarezza sui ruoli e sulle responsabilità delle Regioni
Chiamate a contribuire a un assai impegnativa fase di attività straordinaria per per il superamento della crisi post pandemica
Utilizzando anche nuovi poteri ma anche
Con un ruolo ineliminabile o vedremo fortissimo degli organi statali chi necessito anch'essi di una serie di riforme per conseguire un accettabile livello di efficienza e occorre di necessità porre il problema di una nuova e definitiva fase di chiarificazione dei reciproci confini
Limitando al massimo l'osservazione dell'attivamente
Alla partecipazione delle Regioni al piano per la ripresa della resilienza tema che verrà affrontato in modo analitico e adeguato ad altri relatori mi limito a notare che la disciplina dotata confermo all'attuale netta contrazione dei poteri regionali
Malgrado che non pochi degli interventi progettati incidere in modo più o meno significativa in quelle che potrebbero essere in tutto o in parte materie di competenza regionale
Non bastano certo la partecipazione delle Regioni al sistema delle conferenze o affermazioni generiche di rispetto delle competenze regionali e locali dinanzi ad esempio alla discussione sostanziale delle regioni dei momenti decisionali nella fase progettuale
Quanto alla fase attuativa che adesso è disciplinata
Ah medicamenti contesti di
Centocinquanta in più articoli quindi insomma contesti molto analitici
Fa quanto alla fase attuativa dei lei ma evidentemente o la presenza sono eventuale
Delle regioni il cabina di regia
E l'assai generica previsione di un vasto potere sostitutiva del sbagliato sulle attività regionale locati per di più con il significativo riemergere del vecchio concetto di interesse nazionale
Noi chi eravamo giovani quando c'era l'interesse nazionale abbiamo sentito una scossa elettrica riemerge nostro
Interesse nazionale ai fini del presente decreto e della sua attuazione assume prevalente per il valore di interesse nazionale di sollecita e puntuale realizzazione degli interventi inclusi nei piani
Questo c'è scritto dall'articolo uno del decreto settantasette convertito in legge centootto ma se non ricordo
Per di più lo stesso articolo
Come dire inizia Varda questa alla normativa dicendo che questa normativa e adottata nell'esercizio da pazienza esclusiva dello Stato ai sensi dell'articolo centodiciassette due tra ed è me
Che è competenza esclusiva dello Stato
Escludendo in radice la possibilità quindi di ogni modificabilità del contenuto di questo modificabilità
Mediante il ricco
E ora sembra evidente che se si vuole uscire dall'attuale deplorevole confusa situazione
Elkann conseguente disfunzionalità o altrimenti dal permanente clima di guerriglia istituzionale si deve ripensare a fondo a a tutto quattro
Dando certezze o relative certezza
Insomma
Senza mettersi alla ricerca di qualche magica istituzione o di qualche puntuale correzione
Il tessuto e troppo l'ISO per che uno l'ennesimo rammendo tenga il tessuto
Anche le ricorrenti proposta di vari esponenti del mondo politico di uscire modificando la forma di governo nazionale aldilà Chris sono credibili non credibili sono in tutt'altra direzione
Allora
Però contemporaneamente a offrire alcuni amministrate visti attenti a ciò che c'è nella legislazione dall'amministrazione
Hanno comunicò certamente che nostro in un sistema centrato
Ma intorno a un centro debole e per di più intorno a un centro debole come loro lo definiscono e quindi anch'esso ha bisogno di innovazione e riforme
Ma allora forse bisogna riflettere
Sul quattro tradirlo storico manca il nostro regionalismo son passati settantacinque anni
Dai dibattiti della Costituente dai dibattiti che hanno originato gli statuti speciali
E ci sono state trasformazioni imponente
Politiche sociali economiche
Ma tantissimi innovazioni legislative amministrative che sono state tutte quelle che sono state adottate nel dopoguerra
Forse è necessario uno sforzo di
Di presa d'atto di ciò che è la nostra amministrazione pubblica
In questo sono stato lievemente
Poi portò qual nell'atteso ma non vanno Lecco tuttora se gli esempi colossali e
Sul mutamento radicale dei fenomeni sociali e organizzativi
Che non reggono i sistemi dell'elencazione delle materie
L'Italia di oggi non è l'Italia del
Degli anni Quaranta
Ci sono mutazioni impressionante se noi facciamo un punto personale d'altra parte un recente convegno dell'Istituto Studi per le ricerche
è stato introdotto
Opportunamente intenda Giulio Salerno con o
Presidente dell'Istituto per le quello che chiamavamo l'istituto per le regioni che aderisco i Seedorf tra Cnr insomma e più difficile meno carino da ricordare
E ha individuato la ragione fondamentali di quel convegno articolato in moltissime avrà
Passaggi
E che vede il coinvolgimento di tanti studiosi da cui attendiamo naturalmente chiarimenti e stimoli perché
Così vediamo di lavorare tutti nella stessa direzione
Il convegno lo dissenso non fa l'ha fatto perché c'è una preliminare difficoltà di comprendere quali sia effettivamente il diritto vivente
Della nostra forma di Stato decentrato
A seguito dell'innovazione risultanti dal lui dice dalla riforma costituzionale del due mila e uno e io aggiungerei anche darle
Grandi riforme amministrative degli anni cinquanta sessanta settanta e via andando
Potrebbe allora venire un notevole valore la richiesta che il nostro Parlamento decida al più presto
Chi si documenti seriamente cosa sono divenuti in concreto al momento attuale l'amministrazione nazionale regionale e locale al fine di potere successivamente recuperare la razionalità ad un nuovo complessivo disegno costituzionale e legislativo e amministrativo
Salvaguardando pienamente accanto allo Stato il ruolo delle comodità regionali e locali il per lo meno
Ripetendo poche righe e due citazione che mi ero permesso di mettere alla fine di una delle relazione nel due mila quattordici
Per Sturzo
Siamo nell'Istituto Sturzo
Gli scopi del saranno il vero regionalismo devono essere una vita politica e amministrativa più articolata un controllo pubblico più efficiente una giustizia distributiva più proporzionata
Nel volume la regione nella nazione se non ricordo male
De Gasperi di quindi siccità poco ma insieme che invece ha affermato alla Costituente e le autonomie territoriali devono essere migliori della burocrazia statale
E devono produrre un'amministrazione più forte e che costi meno
Interessante queste mi pare
Due citazioni
I due grandi della storia repubblicana grazie
Come temevo meglio auspicano il professor De Siervo ha messo il bisturi nel nella carne viva da fare della nostra dei rapporti tra tra
Tra Stato e regioni Exeter relative difficoltà difficoltà che secondo De Siervo in parte credo fermo ottenuto riguardo la stessa identità attuale identità lo stessa nuovo che gli istituti statali e gli istituti regionali hanno io ringrazio a nome vostro e passo volentieri la parola al professor Balduzzi
Professore di diritto costituzionale all'Università Cattolica chiari staccato
Dei seguenti Milano nonché ministro dalla dalla salute durante per il governo ma
Grazie Renato fra
Grazie Santa netti grazie Nicola grazie per questo convegno che un convegno pensato e non sempre i convegni sono pensati ecco
Ha fatto bene a Ugo De Siervo aria annotarlo ecco alla convegno del due mila e quattordici che fare delle regioni
E grazie anche perché lo fa all'Istituto Sturzo noi non dimentichiamo l'attenzione di Luigi Sturzo alla differenza fra uniformità e unificazione non
Anche se poi lui dell'uniformità rifiutava soprattutto il profilo operativo applicativo le timidezze non molto interessante ecco come quasi tutto quello che ha scritto e ha fatto non Sturzo io credo che non sia ancora tempo per un bilancio sul rendimento dei tipi di Stato in occasione della prima grande emergenza pandemica del terzo millennio sia perché siamo ancora pienamente dentro la pandemia
Sia perché sembra verificarsi un disallineamento tra il rendimento delle prime tre ondate
Rispetto a quest'ultima dovendosi fare i conti non solo con le varianti
Innumerevoli del virus ma anche con le diverse regole circa le priorità e il numero di dosi di vaccino oltre che con i diversi comportamenti rispetto alla somministrazione dei medesimi
Sembra però emergere un quadro di generale difficoltà dovuto all'impreparazione generalizzata che come sappiamo ha caratterizzato la reazione di tutti
Al diffondersi del virus ha coinvolto istituzioni cittadini infettivologi giuristi
E non poteva non interessare i rapporti fra i livelli territoriali ora se ciò è accaduto in ordinamenti che conoscono regole
E abitudini consolidate circa questi rapporti penso per fare due due esempi un po'simmetrici e Francia e Repubblica fare tedesca non poteva non accadere
Nel nostro ordinamento un ordinamento caratterizzato da quello che correttamente è stato chiamato l'uso congiunturale dell'autonomia nel senso di utilizzare il discorso sull'autonomia territoriale
Non al fine di consolidare assetti connessa maggiormente coerenti
Ma di perseguire obiettivi di posizionamento politico contingente
Questa chiave di lettura che adottò e che è un po'diversa rispetto a quella adottato forse complementare rispetto a quella adottata la professor De Siervo poco fa
Permetterebbe non sono di tracciare un profilo storicamente forse convincente di alcuni passaggi critici della vita repubblicana la revisione del Titolo quinto la legge costituzionale del due mila cinque devolution
Le proposte di regionalismo cosiddetto differenziato
Ma consente di capire anche alcune io le chiamo bizzarrie
Riscontrate in questi quasi due anni di contrasto alla pandemia non mi riferisco solo alle decisioni di questo quella regione insulare e circa l'ingresso sul territorio regionale neanche a quella decisione calabrese sui servizi di ristorazione e neppure per diciamo scendere di livello a a qualche ordinanza di taluni sindaci ordinanza contingibile e urgente di taluni sindaci ma quadro complessivo delle relazioni interistituzionali dall'inizio della pandemia compresa naturalmente la vicenda della legge valdostana
Queste relazioni sono per molti aspetti nella mia lettura
Più il frutto di calcoli politici Cal Coletti politici contingenti che non di una reale volontà di adottare provvedimenti di contrasto alla pandemia significativamente difformi da quelli nazionali
Attenzione c'è un conflitto reale e c'è un conflitto percepito
Sulla scorta di questa chiave di lettura è chiaro che questi conflitti di cui parla il titolo del contributo che mi è stato chiesto
Vanno ridimensionati sembrano appunto assumere la veste di conflitti percepiti più che di conflitti reali
Addirittura sulla scia di questo ragionamento sarebbe possibile chiederci se al di sotto di un regionalismo rissoso e poco collaborativo la cui terapia per curarlo secondo alcuni dovrebbe essere un'altra rivisitazione delle regole
Quindi la modifica delle regole di riparto delle competenze legislative la reintroduzione del limite dell'interesse da giornale è ove nazionale oppure la introduzione di una sempre problematica clausola di supremazia Bonato fare
Dicevo che non vi sia oltre a questo e al di sotto di questo regionalismo rissoso almeno in campo sanitario una base di cooperazione di fatto e circa la quale allora avrebbe senso più che di continuare ai suoi che rare il la rissa
Individuare strumenti e percorsi volti a migliorare questa cooperazione di fatto perché rispondo positivamente quindi è una domanda retorica prendiamo alcuni elementi fattuali che l'emergenza pandemica fatto rilevare in primo luogo la dissonanza tra comportamenti di leale collaborazione ai tavoli comuni romani
E le dichiarazioni vorrei dire di meno leale collaborazione una volta ritornati nei rispettivi capoluoghi regionali insomma si è presidenti a Roma e virgolette governatori all'interno della regione favoriti in questo dalla corri Ditadi molti operatori dell'informazione
Secondo luogo la ricerca da parte governativa al netto di qualche malizia di forme di consultazione almeno con il presidente della Conferenza delle Regioni
Oltre che il ruolo della cabina di regia salute affari regionali
è interessante anche la ripresa che il decreto legge settantasette fa in tema di governance del Pnr R. il suo del principio di collaborazione in particolare sulla cabina di regia sul tavolo permanente per il partenariato economico sociale e territoriale
Qui la mia posizione unguenti parte diversa dalla tua nel senso che secondo me è importante che vi sia il luogo
Poi chi ha più filo tessera
Reminiscenza
E in più il valore dell'interesse nazionale dell'articolo uno del decreto legge settantasette è predicato con riferimento al lo agli obblighi Euro unitari non è l'interesse nazionale che guarda sotto e l'interesse l'azione che guarda sopra
Quindi è molto importante anche per ridimensionare nel significato
Un'interpretazione di dell'articolo uno costituzionalmente orientata almeno secondo l'idea di autonomia che che che faccio mia
In terzo luogo i comportamenti tenute in nella campagna vaccinale cioè qui abbiamo avuto un ruolo che è diventato nel tempo determinato autorevole di coordinamento da parte dell'autorità centrale
La risposta regionale è stata quella del regionalismo
Chiamiamolo virtuosamente emulativo al di là anche qui della superficie cioè i dati di vaccino ce lo dicono nel comparati con quelli di ordinamenti dove tutto va bene no eh altro che poi bisogna fare attenzione perché magari tra due mesi siamo di nuovo in chiusura però attenzione ecco
Anche Regioni con problemi significativi sotto il profilo dell'organizzazione sanitaria la regione che ci ospita per non fare nomi hanno dimostrato che invece si può avere efficienza e gioco di squadra una volta che ci si metta dentro una logica diciamo non solo del del giardino di casa propria
In quarto luogo la ondivaghe sa di molti presidenti sulle chiusure aperture si è avvertita qui maggiormente la strumentalità di posizioni volte a scaricare sul governo centrale la responsabilità di scelte inizialmente non condivise da categorie economiche
O il governo centrale la malizia a cui facevo riferimento prima a qualche volta ha risposto appunto in quel modo
Ma questo ondivaghe essa risente più di un approccio politico che di una vera e propria concezione dell'autonomia come ricerca di soluzioni ottimali nell'interesse generale non uso
Il termine bene comune perché mi pare
Rispetto alle cose di cui stiam parlando e ai soggetti che abbiamo in mente forse un po'sfasato
La decisione trentasette
Allora la legge valdostana è sicuramente la più bizzarra delle decisioni adottate in tempo pandemico e qui vengono spontanee a me alcune domande curiosamente la dottrina cospicua e che si è occupata della legge valdostane della sentenza della Corte ha lasciato un po'disparte in disparte queste domande basta messe son venute spontanea
Come si sia potuto pensare di approvare una legge regionale che configuri un sistema di gestione alternativa della pandemia
Fondata attenzione
Sulla specialità regionale basta andarsi a leggere il dibattito consiliare e nostro specifiche clausole statutarie
Seconda domanda come si sia potuto pensare di postulare in capo d'una regione all'altro con quelle dimensioni una competenza a valutare improprio
La in autonomia l'andamento epidemiologico cioè un andamento che con fatica si riesce a monitorare a prevederà livelli ultra nazionali senza una parvenza di organismo tecnico scientifico
Basta vedere come come fatto ecco il comitato che doveva aiutare questa questa bizzarra legge
E senza tra l'altro questo è un aspetto che sono quelli che hanno un po'di frequentazione della piccola patria valdostana sanno ma senza tra l'altro neanche un
Un sistema epidemiologico degno di questo nome perché il sistema epidemiologi per la Regione Valle d'Aosta è stato costruito ricostruito con una legge del due mila e venti
Come si fa poi ad invocare politicamente ma il dibattito consigliare va in questo senso una legge e
Come titolo politico una legge della provincia autonoma di Bolzano
Non impugnata dal Governo
Ma in un momento
Completamente diverso a pandemia picco giù
In un quadro politico completamente diverso dove il Governo dell'epoca stava in carica per stava in piedi per due o tre voti al senato mi sappiamo da dove questi due o tre voti potevano venire ma mi dico ma come fai a invocare politicamente una cosa del genere
Ce n'è anche per il ricorso statale a dir la verità ressero Moby elettivi
è vero che lo Stato introduce quasi sempre l'argomento dei livelli essenziali delle prestazioni a
Beh è un argomento pigliatutto ma come fai a introdurlo quando il problema è quello di sottolineare l'anomalia della soluzione valdostana come soluzione alternativa complessiva cioè sci perdere no
Per non parlare poi del richiamo all'attrazione sussidiarietà che è un argomento corretto alla luce della ben nota giurisprudenza ma che andava probabilmente inquadrato a partire dall'articolo centodiciassette ma non della Costituzione del decreto legislativo centododici nel novantotto ci torno fra poco
Sorprendentemente lasciato un po'in disparte nella consapevolezza media dei commentatori e invece cruciale non
Anche la difesa della regione qualche di chiamiamo le ingenuità la manifestata penso soprattutto ma vado veloce rinvio lo scritto a l'introduzione dell'argomento dell'interpretazione conforme la corte seccamente lì diceva interpretazione conforme
Ti dico da anni che non vale per le questioni via principale
Ma la discesa insiste sul rilievo che la legge valdostane intendeva solo predisporre le condizioni
Per dare seguito alle decisioni del governo ma è un argomento che porta inevitabilmente a sottolineare la tessitura alternativa al sistema statale no quindi è un argomento
In qualche misura e un'auto Golia
E d'altra parte non era facile difendere una legge come quella ecco il il cuore della trentasette lo sappiamo è la critica la sovrapposizione della catena di regolazione regionale a quella prescelta dalla competente normativa statale
E quindi la risposta della trentasette a mio parere una risposta robusta ecco
Non sarà la corte sempre l'isola della ragione nel mare delle opinioni o nel caso delle opinioni ma qualche volta come diceva un nostro amico un grande amico
Potrebbe essere comunque almeno L'isola delle opinioni più ragionevoli
Sulla profilassi internazionale a me non pare che si possano
Poi noi siamo fatti come siamo fatti quindi dobbiamo andare a cercare evidentemente no le disarmonie le lacune le beh però insomma
La Corte ha insistito sul collegamento storico tra la profilassi internazionale la profilassi delle malattie infettive sull'oggettività della nozione materiale sulla sua non trasversalità
Ci sta
Ci sta
Perché un'insistenza su questa clausola che è una clausola pigliatutto evidentemente beh le ragioni quelle che sembrano apparenti sono perché esso villette c'era il problema che non c'è l'Elenco perché ha sull'attrazione sussidiarietà c'era il problema che non non hai di intesa o comportamenti diciamo più volti a
A una più diretta e collaborazione
Però probabilmente la ragione vero e proprio quella che un'interpretazione semi autentica della disposizione
Recentemente pubblicata
Dice cioè davvero da trentasette pone il problema dell'unità politica no di una gestione non alternativa della della pandemia una sola postilla probabilmente sarebbe stato utile come accennavo valorizzare di più e l'articolo centodiciassette del decreto il frigo centododici perché ma perché il centodiciassette ti dice chiaramente se l'emergenza locale ci sono i sindaci sia regionali le le regioni se nazionale nazionale chi vuoi che ci ha e lo dice il testo più regionalista della nostra legislazione no erano gli anni della massima no tutto è bello nelle regioni quello è il testo che appunto può essere visto come un un un modello dal dal suo punto di vista
Poi qui c'è Sandro Pajno ed è allora
Caro riguarda naturalmente le competenze amministrative evidentemente rimaste allo stato ma se lo leggiamo con la trecentotré e no beh insomma il quadro è chiaro no senza bisogno di andare
Oltre tutto poi in quegli articoli primedonne prima e dopo il centodiciassette c'è tutto è perché c'è quello che scrisse centododici del centododici comma tre del lettera g per i curiosi competenza statale sulla sorveglianza il controllo di epidemie preziosi e di dimensioni nazionali e internazionali
Centoventisei è il mantenimento delle funzioni amministrative in materia di profilassi internazionale
Cento
E diciotto tutto sommato imposizione regione di obblighi di comunicazione concernenti tra l'altro l'insorgenza e la diffusione di malattie umani animali un'altra postilla potrebbe stare la corte poteva ma insomma non è che è un giudice costituzionale ecco non è qualche volta che noi dimentichiamo questo poteva essere l'occasione per dire qualcosa sul trentadue
Visto che c'era vulgata l'unico diritto fondamentale che è giornata di quel diritto alla salute all'attenzione andiamolo a leggere non è che la Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale
Il Crisafulli l'aveva al visto per primo forse ma come fondamentale
Diritto dell'individuo e interesse della collettività e dentro la pandemia una cosa una considerazione del genere poteva essere l'occasione
Che avrebbe chiuso il il cerchio è perché a quel punto non c'era più argomento costituzionalmente significativo lo so che qualche collega poi magari sarebbe stato più triste perché poteva
Come evitare un arretramento del regionalismo che è già di per sé è fortemente compromesso da molte esperienze concrete da quel gioco dei due tavoli in cui un detto prima dalla contraddizione fra il sedicente semi auto chiamo governatore non riesco a sentirmi ad apparire presidente eresse facente perché i cosiddetti alcuni per lo meno di cosiddetti governatori hanno faticato anche a governare così tutto sommato abbastanza
Abbastanza semplici
E comunque hanno faticato a individuare una sotto rete territoriale che prenda in carico le persone
Davvero no era che in cui la presa in carico non sia una presa in giro ecco
A me pare che la risposta della trentasette ma anche su questo rinvio al testo scritto non poteva che essere quella ecco lo spazio delle regioni e davvero in una pandemia di dare braccia e gambe al Governo
Unitario della pandemia
Che non può che essere nazionali addirittura sovrannazionali
Ma le gambe e le braccia in un ordinamento regionale autonomistico sono proprio le regioni e le province autonome
Tralascio alcune domande ulteriori sulla trentasette vado verso la conclusione
A mio parere appare abbastanza evidente come le polemiche circa l'inadeguatezza delle norme costituzionali siano stati affrettati
O pretestuose lo strumentario cioè a livello costituzionale a livello di legislazione ordinaria basta usarlo
Non c'è bisogno di riforme della riforma del titolo quinto anche perché e anche su questo ovviamente rimando ma rimando anche cose che ho scritto io più volte è in sanità non è cambiato quasi nulla con il titolo quinto
Bisogna una volta tanto che almeno noi se non lo facciamo noi chi lo fa no
La tutela della salute tutto diverso la stanza in tale ospedaliera ma no perché era già diventata così nella legislazione e nella giurisprudenza costituzionale che ci comprendeva la prevenzione l'igiene e così via
Non c'è più il controllo preventivo quindi ma la qualità della registrazione regionale è rimasta la medesima prima e dopo cento
In i livelli di assistenza quel inventati la sanità quindi no allora di che cosa stiamo stiamo parlando e la clausola di supremazia ma la causa di supremazia è una clausola di un'applicazione sempre pericolose incerta
Dà più lavoro agli avvocati dello Stato e delle regioni l'unica certezza è quella mano anti non ti aiuta in nulla immaginate la trentasette con una clausola di supremazia stessa cosa stessa cosa
Pandemia ma pandemia è un termine che denota la pervasività né uno spettro applicativo di portata generale è totale
E stupisce che di questo profilo non ne abbiamo una sufficiente consapevolezza la pervasività della pandemia rompe necessariamente alcune barriere competenziale i amico che le travolgenti
Ma rompe alcune barriere competenziale tra misure sanitaria in senso stretto e misure che hanno effetti sulle misure sanitarie o che possono vanificare ecco perché c'è bisogno di una gestione unitaria politicamente unitaria
Per quanto riguarda poi gli esempi che il centro
Nazionale dispone di poteri di cui deve soltanto decidere se usarli qui sarebbe un'autostrada mi limito a due titoli
Medici di Maddie famiglia e integrazione socio sanitaria
Il primo è clamoroso la riforma del due mila dodici conteneva una clausola che diceva se entro sei mesi regioni e medici non si mettono d'accordo con le nuove convenzioni il governo decide adottare i provvedimenti applicativi
Se poi fanno le convenzioni le clausole dei provvedimenti sostituiscono le clausole delle dei ministri dei decreti ministeriali quindi rispetto dell'autonomia territoriale rispetto dell'autonomia sociale ma le leggi dello Stato si applicano
Non è successo nulla
E non vado oltre perché
Detto da me diventerebbe anche siccome
Un po'il conflitto di interessi
In sanità occorre andare
Qui il dialogo e conte Nicolò la secondo me in sanità occorre veramente andare non oltre ma fuori dalle proposte di regionalismo differenziato
Perché se fosse rimasto rimaste proposte concentrate su specifiche competenze amministrative come hai detto tu non ci sarebbe il problema ma non è andata così la vicenda da lei pre intese improvvide Bressa avvenire in qua no e e e nell'ultimo nell'ultimo inserimento nel Nader cioè di quella la manina no come si dice che ha inserito che la ugualmente no dopo dubbi due anni di pandemia quasi ritorniamo a parlare di regionalismo differenziato anche in sanità
Ma che cosa vuol dire in sanità tutta in mano libera alle Regioni sui ticket sulle fondi sanitari integrativi e sulle
Reclutamento dei professionisti
Significa e strutturale servizio sanitario nazionale cioè ma è una cosa evidente
Legittima e per chi lo voglia destrutturare ma mi pare che non sia nell'interesse e nella volontà prevalente la destrutturazione quindi per favore almeno in sanità
Basta con questo regionalismo differenziato e con questo uso strumentale e politico dell'autonomia
Da ultimo ma non senza importanza lo dico col sorriso ma il contenzioso
L'ha dimostrato anche la vicenda recente eh sugli oggetti di competenza esclusiva non competenza concorrente
Mandando in soffitta lo so che è una soffitta provvisoria perché anche nel campo del diritto costituzionale sulla dottrina cattiva scaccia quella buona qualche volta però tutte le lamentazioni sulla competenza concorrente
Madre di tutte le disfunzioni che portò all'improvvida infelice
Revisione costituzionale del due mila sedici che ancora oggi qualche nostalgico parlamentare vorrebbe riesumare
Finisco non siamo gli unici come accennavo all'inizio ad avere trovato difficoltà in Europa a far dialogare in modo virtuoso centro e periferia
Basta pensare alle attuali discussione attuale vuol dire in questi giorni ha in queste ore discussioni sul contratto di coalizione nella Repubblica federale tedesca dove i liberali vogliono diciamo demandare più cose ai lender perché non hanno nessun presidente di ledere quindi se spostano se lender è bellissimo quando si dice il federalismo di abbandono da noi no ma ci sono dei maestri di questa cosa
Seguite seguiamo questa discussione sul contratto di coalizione che è sempre la discussione interessante perché lì
Alle parole seguono i fatti no è veramente un contratto non come va be'qualche esperienza nostra su cui sorridiamo
Ebbene non siamo gli unici però siamo forse peculiari nella distinzione tra conflitti reali e conflitti percepiti quale sia il nucleo concettuale dell'autonomia potrebbe allora essere la conclusione del mio intervento
Consiste in un aumento delle competenze legislative inteso in senso statico e come ossessiva rivendicazione di competenza oppure nella capacità di organizzare la risposta politica amministrativa secondo modalità che ne massimizzino
Il buon andamento e l'imparzialità e dunque in una rinnovata e seria valorizzazione Anna Poggi del sedi di cooperazione e coordinamento e autocoordinamento anche qui la comparazione illumina pensiamo l'esperienza d'Oltralpe francese
Ogni le Regioni non contano niente andiamo a vedere davvero cosa significa nella vita politica francese
Anche solo per il fatto cosa contano i presidenti di regione in Francia molto di più dei nostri
Strillano meno ma contano di più
E non hanno competenza legislativa non hanno la legge atto politico libera nel fine a tutte le cose che noi abbiamo scritto e continuiamo a dire ecco forse bisognerebbe e c'era un a un pochino più tenue ho accennato l'autocoordinamento
Questa parola entrò nella legislazione italiana con l'articolo uno del decreto legislativo due due nove del novantanove rito con riferimento al rapporto tra le regioni e la costruzione del Piano sanitario nazionale
Lo dico anche qui sorridendo non soltanto perché in quel testo come mi ricorda un po'di cose
Ma perché è entrato per la prima volta il termine autocoordinamento ma di quel testo non si è mai fatta applicazione quindi qualche volta ci innamoriamo e qui veramente è tutto addosso a chi parla ci innamoriamo delle cose poi non succede niente
Dal davvero il sabato e per l'uomo quindi anche
Anche delle questioni che noi piacciono tanto sono poi
Sempre da collegare con ciò che risponde la situazione finisco con una citazione che mi è piaciuta molto ed è un di un collega che è stato giudice costituzionale in Germania Uto Shteyngart
Lui la riferiva i diritti fondamentali però si potrebbe anche a maggior ragione forse con un argomento a fortiori non lo so qui la discussione sarebbe interessante riferirla rispetto delle competenze dice Stanca
Allora dico dovreste verdiano Unfer Segrate zucche aggancio dito tenniste
I diritti fondamentali ritorneranno
Dopo la vicenda della pandemia ritorneranno illesi
I morti no grazie
Grazie professor Balduzzi
Grazie a me pare io che non sono un giurista macchine le parti e davvero messo insieme
Coinvolti nella dalla crisi dei rapporti tra Stato e regioni sia la quota politica di responsabilità come una quota amministrativa sia un fatto molto importante
Che è un po'ricade nella nella mia idea o comunque un'idea frequente nella foto nell'apposito logica della crisi tra governo e governance che è veramente l'oggetto in Germania in Inghilterra e in Italia di di tante discussioni
Comunque grazie a monte è stato è stato illuminante questa mi pare che vada bene o dico a quel promotore di questo convegno devo dire ricomincio da esser contento dopo rapporto bene adesso c'è l'onorevole Tabacci che ci saluta a ragion veduta non non non ha voluto fare il saluto formale
Bene mo'lavorava ci ha ascoltati e quindi grazie
Sono lì perché che ringrazio voi di questa occasione mi sento onorato
Di partecipare a questo dibattito organizzato da don Sturzo che
Si riconnette ad un convegno del due mila e quattordici
Sul dove va all'esperienza regionale
Ma io penso che le vicende che stiamo attraversando
In questi in questi mesi
Il combinato disposto nella vicenda del copie
E degli impegni che discendono dalla
Dalla attuazione del PM RR hanno messo
A nudo la nostra esperienza regionale nonché questi problemi non ci fossero già perché sarebbe giusto metterla così
Però queste vicende hanno
Diciamo dato un colpo micidiale
All'esperienza regionale anche nella percezione da pubblico piccole
Tant'è che siamo passati dai contrasti iniziali
Che vedevano
Alcuni presidenti di regione
Scegliere di cavalcare gli effetti del Corvetto alla compattezza e sui vaccini di oggi
Cosa molto positiva si intende però
Siamo passati attraverso un un travaglio pesante
E tra l'altro la vicenda in sé a merce ha messo a nudo esperienze come quella Lombardia che veniva considerata la ragione faro
Quanto a gestione sanitaria
Tra il marzo e l'aprile del due mila e venti
Lombardia si segnala per una delibera particolare quella dell'otto marzo
Nel due mila venti
Che determina la mescolanza in sedici RSA
Tra malati dico abiti dimessi dagli ospedali perché
Avevano
Necessità di liberare posti in ospedale perché non davano segni di particolare acutezza e anziani sani che così sono stati condannati a morte se poi guardiamo la statistica
Delle morti in Lombardia e la colleghiamo coloro che erano presso le
Le RSA si capisce di cosa stiamo parlando questo a fronte di
Una delibera che riconosceva centocinquanta euro al giorno alle RSA crisi
Predisponemmo no a questa scena
Quindi la Lombardia che era il mito della sanità italiana
Ha scoperto che si può essere
In grado di scritti di di cambiare il cuore i polmoni il fegato
Di rimettere insieme gambe e braccia però se non si riesce neppure a fare uno screening di massa
O se si relegata alla medicina di base
Ad un orpello inutilizzato
è evidente che le conseguenze si pagano duramente e se si pagano nella regione di eccellenza vuol dire
Che anche nel resto del Paese qualche problema c'è
E poi adesso siamo di fronte al pm per
Che chiama in causa anche le responsabilità regionali ora qui non si tratta di farla molto lungo ma noi siamo di fronte a dei passaggi
Che fanno sì che gli investimenti che dovremo gestire in un in un lasso di tempo
Molto breve
Sfiorano i cinquecento miliardi
Basta fare la somma tra le risorse dirette del PNR
Quelle
Del Piano nazionale complementare
Quello dei fondi di coesione ventuno ventisette
Del fondo perequativo infrastrutturale
I fondi strutturali europei che sono ancora in essere due mila quattordici due mila venti e la F S C due mila quattordici due mila venti il totale
Di queste risorse sfiora cinquecento miliardi
Però noi veniamo da esperienze sul punto
Che sono tutt'altro che esaltante del programma due mila quattordici due mila venti del fondo di coesione
E sviluppo destinato le nostre aree più disagiate pari a cinquantaquattro miliardi di euro in sei anni siamo riusciti a impegnare solo ventiquattro miliardi di euro
E a spendere davvero tre virgola otto
Quindi loro si dice ma
Se la premessa è questa dove stiamo andando
è evidente che qui dice ma quelle sole regioni meridionali purtroppo non è così
Quindi non è il caso di crogiolarsi sugli allori delle altre regioni perché fosse solo con la percezione tra Lombardia e dell'Emilia Romagna su questo fatto specifico tutte le altre sono in difetto
Ma soprattutto io penso che questa vicenda del PNR re e ci mette di fronte all'Europa
Alla prova decisiva
Perché il pm Herrera italiana che parte da Next Generation you che per la prima volta ha messo insieme il debito e più di un terzo
Se
Il pm Herrera italiano che ha delle procedure d'assalto stato avanzamento lavori non viene gestito a regola d'arte
Non solo salta il piano europeo noi dovremmo restituire i soldi anche gli anticipi che avevo ricevuto
Il primo luglio secondo dicembre
Questa cosa chiama in ballo la storia delle esperienze regionali oltre che la macchina complessiva dello stato si può dire che allora siccome
I fondi strutturali sono stati descritti
Male ma però abbiamo una macchina statale che simile a quella francese
Non possiamo dire questo anzi chi ha avuto occasione di di fare un po'di esperienza nelle strutture ministeriali sacche il passaggio in negativo che si è determinato tra quello che era la struttura dello Stato c'è il professor Pajno
Che potrebbe farcela in maniera molto più
Professionale perché posso fare io
A cavallo degli anni ottanta ottantacinque
E quello che oggi
In alcune strutture chiave
La dice lunga sulle sulle condizioni complessive dell'efficacia dalla macchina pubblica nel nostro Paese
Ora professor De Siervo ha detto prima affatto un numero di settantacinque anni
Dal mille novecentoquarantasei
La costituente e poi l'avvio degli Statuti regionali speciali
Quindi un dibattito che è passato anche attraverso contrasti politici rilevanti e che ha visto l'istituzione delle Regioni
A statuto ordinario solo nel mille novecentosettanta però con un'operazione sulla quale la riflessione non è mai stata fatta fino in fondo
Perché contemporaneamente siamo andati verso la sanità decentrata e la fiscalità accentrata
Professor Balduzzi
E proprio a cavallo degli anni settanta che con la riforma fiscale si procede ai così detti decreti Stammati
I decreti Stammati sono quelli che prosciugano l'autonomia impositiva degli enti locali
Le regioni l'avevano già sono derivata
Vorrei ricordare per chi ha fatto attività amministrativi in quegli anni
Che nel paese dove io ho fatto il vice sindaco allora con ragazzino
L'autonomia impositiva dell'imposta di famiglia copriva il settantacinque per cento del bilancio comunale del comune di Quistello avendo fatto in in anni successivi l'assessore al Bilancio del Comune di Milano ha potuto riscontrare che in quegli anni la copertura nulla di simile anche in un grande Comune come Milano
Dove la macchina fiscale avevo un controllo reale della consistenza della ricchezza ovvero della povertà delle famiglie sapeva tutto chi erano i ricchi sapeva chi erano i poveri
Del comune di Quistello che aveva pochi impiegati ce n'erano cinque che noi dedicati alla applicazione dell'imposta in famiglia che avveniva attraverso un acconto attualità che si determinava tra il capo del nucleo familiare
I responsabili dell'amministrazione comunale
E bastava che ci fosse qualche elemento che non era proprio in linea diciamo con i comportamenti abituali ad esempio l'acquisto di una macchina di lusso che questo signore veniva chiamato degli ci chiedeva
Che cos'era accaduto se abbiamo vinto la lotteria oppure se qui e allora lui per converso era un agricoltore perché per una rete idrico autori si lamentava che gli era morto il vitello che Lavacca stava male
Quindi c'era proprio una contrattazione precisa ma
è però aveva un anziano carico o se c'era un figlio disabile si teneva conto così si teneva conto anche altro che la prima casa era ovvio che chi aveva la casa in proprietario la casa in proprietà anche era giusto dominicale gradito dei terreni
Ho visto le statistiche di questi giorni sul valore dei vigneti
Della Toscana nelle zone dedicate
Ho visto il moltiplicarsi dei valori di quelle aree
A fronte della delle lamentazioni legate al fatto che ci sarebbe una fiscalità dedicata a quello e parliamo di numeri enormi non moltiplicazione di mille cinquecento volte
Del valore del terreno di un vigneto negli anni ottanta ottantacinque e quello di oggi
E questo vale non solo per la Toscana
Potremmo citare i vigneti del bianco in Friuli piuttosto che quelli storici del rosso in Piemonte perché pieno di cosa stiamo parlando e viticultura
è diventata una delle attività più importanti che trascinano e hanno fatto la qualità del nostro agricoltura
Io non dico che ci si debba capire a una vera per la fotografia
Diversamente se noi non sappiamo dove stanno eppure la richiesta della povertà come possiamo pensare di adottare delle misure che sono in equilibrio con le esigenze che ci sono allora non questa
Questa vitalità
Nella periferia nel nel Paese che una volta che era fortissima era fortissimo la dimensione comunale lo sarebbe diventato anche in quella regionale se non ci fosse stato un applicazione totalmente rovescia
Che ha ribaltato la responsabilità per cui oggi quella finanza è totalmente derivata e tu quando hai la finanza derivata non poi valutare se chi amministra amministra bene o non amministra bene
Poi nel mille novecento novantadue avuto l'affermazione della lega nord con le minacce di secessione
Che hanno fortemente intorpiditi del dibattito politico allora ricorderete va c'era
In Europa l'idea
Di una saldatura tra Lombardia la Baviera insomma si ragionava come se l'Italia potesse essere disarticolata questa è la sostanza del ragionamento in Europa ci andiamo noi ci andiamo noi lombardi e quindi tutto
Io ho fatto il Presidente della Regione Lombardia e quindi vorrei che fosse chiaro che non è che sto parlando perché mi sono capo catapultato giù da qualche Pianetta estraneo sta parlando perché
Conosco le posizioni che sono state io vengo Dal regionalismo del decentramento di Piero Bassetti non vengo dall'arrivo di rivendicazione federalista e se parlo di un federalismo oggi parlo di un federalismo europeo
E lei ed è in questo ragionamento che vedo che anche l'esempio che ci viene dal copie e che ci che ha costretto l'Europa fare
Il contrario di quello che aveva fatto durante la crisi dei debiti sovrani a fare presto
E a fare un intervento che ha messo insieme il debito per la prima volta tra Paesi che questa cosa qui era peggio di una bestemmia
I tedeschi così ti Paesi frugale hanno accettato questo vuol dire che il passaggio successivo sarà quello di una spinta federale almeno dei diciannove Paesi che hanno in tasca la stessa bolletta
è da lì che dovrà passare il nuovo bilancio europeo che non può essere l'uno per cento del PIL
Gli americani stanno tra il venti e il venticinque il loro bilancio federale penso che noi cominciare a pensare ad un'opzione che arrivi al cinque che poi che arrivi al dieci è la necessità di dare continuità
A questo Next Generation you perché quando si parla di transizione ecologica non sia forse un'idea di quanti sono i pacchi di miliardi che dovrò mettere in quel campo se vorremo davvero conquistare una neutralità
Rispetto all'utilizzo degli dei combustibili fossili da qui a non molto tempo lasciamo perdere i numeri di cui si parla ma si capisce che la questione profondissimo
Poi siamo arrivati nella primavera del due mila l'elezione diretta dei presidenti delle regioni e lì c'è stato un elemento di squilibrio totale io ho fatto il Presidente della Regione all'elezione indiretta
E se fossi mancato d'una seduta del Consiglio regionale mi avrebbero sfiducia
E il rapporto era diretto tra la dimensione elettorale
Le cinghie dei grandi partiti popolari non dimentichiamo che che quelli erano fondamentali e gli amministrati gestiti fare nel caso specifico il fare leggi
Perché le regioni
Per statuto ordinario erano caricata della funzione legislativa
Quelle speciale già dapprima
Ora
Siamo arrivati qui che questi presidenti hanno finito per autodefinirsi governatore con un coro plaudente di persone che non sanno di cosa parlano perché
Un conto l'elezione diretta dei dei sindaci
Anche se conseguenze poi sul sulla vitalità per i consigli comunali c'è stata però una funzione amministrativa si può comprendere ma che questo sia stato trasferito dentro un sistema che parlamentare
Un meccanismo rigidamente presidenziale ha portato alla morte dei consigli regionali che vivono solo come dipendenza diretta dalla funzione del presidente della Regione
Vedere statisticamente quanti sono i disegni di legge che sono di origine consigliare e vedrete cosa viene fuori
E poi la modifica profondo del Titolo quinto con eccessi strumentale e squilibra anche sulle materie concorrenti anche su quello perché a verdetto
Che le Regioni potevano legiferare in materia di energia di turismo perfino sulle professioni
è verrà fermato per le cose impraticabili
Cioè
Hanno fatto i piani
Energetici regionali
Va però al di là di un piano energetico europeo edifici hanno fatto dei Piani energetici regionali e hanno cominciato diranno diciamo autonomi siamo in grado laddove consentono di cosa stiamo parlando
Sul turismo Berlino sul turismo c'era andiamo alla mostra di Tokio ognuno vendi Lombardia vendi Pavia Mantova vuoi vendere vendica Nichetti
Sono mostruosità oggettivamente sul mostro di età se c'è un un brand che può ancora essere importante nel mondo l'Italia
L'idea di non tenerlo insieme e e di fare
Un gioco così distruttivo e vuol dire non essere concreti
E poi arriviamo al due mila sedici la riforma dello Stato
Con quindi dei tentativi di correzione proprio riconoscerlo
Che lì c'erano dal superamento del bicameralismo al Senato due otto mila a una modifica profondo del titolo quinto
E lì però che cosa è successo è successo che
Quella riforma è stata spazzata via dal referendum
Grazie
Alla pretesa di un plebiscito sul governo
Non è che c'è qui da spiegare molto bando ai primi di aprile abbiamo approvato quella riforma io quel riforma bloccata
Il consenso era sessanta a quaranta a favore della conversione di quella riforma sono bastate sei mesi di campagna elettorale giocati sull'ambiguità di questo è perché sarebbe bastato dire
Questo governo ha avuto mandato del Presidente della Repubblica
Di fare una riforma organica io l'ho fatta probabilmente si poteva fare meglio
Però l'ho fatta così da questo momento c'è una sconnessione totale tra le decisioni che dovete prendere voi cittadini italiani
E le responsabilità che intende assumere il governo il quale non tirerà nessuna conseguenza dalle scelte che voi farete perché esclusivamente una scelta di natura istituzionale che ci è stata raccomandato del presidente che e ed è stata una cosa saggia e che noi diamo tra tutto dove e come abbiamo tutto
No
Il referendum non è stato questo è stato la pretesa di un plebiscito
E gli italiani hanno sommato tralasci particolare ed è finita sessanta a quaranta portando alcuni di quelli che avevano talk sulla riforma a votare no perché c'era una questione politiche determinava un vulnus in accettabile
Per la condizione di chi dei problemi che non sono dei pruriti ha un problema di tutela delle della democrazia che sia in qualche modo riconducibile
Alla passione civile e politica che i costituenti hanno messo nel lontano mille novecentoquarantasei quando per la prima volta votammo le donne e votato anche mia nonna che era analfabeta
Ma che avevo la cultura politica rilevantissima
Tipica di quelli che conoscono la purezza e la vita
E che quindi come tale sanno vedere anche più lontano
Poi ci sono stati i referendum in Veneto in Lombardia sui quali non c'è molto da dire ma è chiaro che hanno prodotto
La disarticolazione
Della della quella iberica
Di chiamandolo appunto federalismo differenziato di quell'aria di decentramento
Dentro un principio di di di collaborazione stretta tra lo stato e le Autonomie periferiche
Evidente che quella rottura avuto degli affetti rilevanti quindi cosa vedo io nella prospettiva
E importante che voi abbiate fatto il lavoro di questa natura io penso ad un federalismo europeo
Penso quindi ad un nuovo regionalismo
Dove bisogna riconsiderare lo stesso concetto di specialità che riguarda le cinque regioni italiane perché vorrei non vorrei fare non non stare troppo lunga insomma non non parlo dalla stella siciliana che doveva essere la
La stella me la stella dagli Stati Uniti
Ma non parlo neanche del ruolo del Friuli
Che era all'interno di uno consigliere la quale il pericolo veniva dall'Est e noi tutte le forze armate avevamo concentrate lì
Adesso lì c'è l'Europa
Dice la Slovenia ce l'ha
Se se c'è la c'è la la Slovenia ci dice verso la Croazia lì c'è l'Europa
Quindi l'idea che è una specialità sia motivata da queste ragioni come la storia del del Sudtirolo dei patti Degasperi credo
Le l'austriaco
Queste le queste specialità vanno vanno riviste profondamente il decentramento può essere anche più mercato
Ma non può essere legato a delle impostazioni che non corrispondono alla realtà e infatti io parlo di federalismo europeo
E in questo contesto anch'io regionalismo italiano ammesso che questa sia la forma più adatta per realizzare il decentramento degli Stati Uniti diciamo il decentramento amministrativo sia quello più
Più corretto e più
Il Titolo quinto a mollo amo ha monopolizzato com'è stato detto
Questi
Dai maestri che stanno qui loro sui maestri del diritto hanno monopolizzato il lavoro positivo dalla Corte costituzionale che certo ha operato
Con una visione della riduzione del danno che le cose che ho citato prima erano
Erano totalmente
Diciamo ingestibili
E mentre la Corte costituzionale ricetta riduceva il numero delle sue decisioni aumentava quello re riferito alle correzioni il titolo quinto praticamente fatto solo quello sia occupato prevalentemente di queste cose
Ora è ovvio che qui bisogna porti Mariano e il fatto che sia saltato quel referendum per ragioni di
Di incultura politica o di sensibilità
Del del significato del potere del ruolo che il potere
Nei rapporti con la pubblica opinione
E non significa che queste questioni non devono essere poste perché un sistema di natura bicamerale posso sopravvivere a se stesso in questi termini dove se ne capiscono anche quest'anno
Il bilancio sarà valutato da una sola Camera
Del Senato che nostra vedendo in in questi giorni la Camera non tocca palla oggettivamente così pazzo deputato ma mi pare che le condizioni date sono quelle che
Che emergono in tutta evidenza quindi pedofili
Secondo me
Lo Sturzo ha fatto molto bene a fare questo riflessione
Sarà bene che
Data anche la la cultura competenza di coloro che scontri avvenuti oggi che interverranno voi anche nella giornata di domani e mettano insieme qualche cosa che che sia ben strutturato sul non si può toccare solo la questione del regionalismo se non si affronta anche la questo del parlamentarismo le cose vanno strettamente con le collegate e connesse
E come noi impostiamo il decentramento nel nostro paese alla luce di un federalismo europeo
Non c'è spazio al di fuori della visione la visione europea non vorrei adesso tediarvi con con con le statistiche democratiche però come si fa vedere di cosa stiamo parlando
Con degli indici di natalità che sono quelli che sono nel nostro Paese e in Europa non è che vanno molto per il meglio dentro un mondo che comunque ha dei confini sempre meno netti anche se vogliamo alzare le barriere
I confini sono quelli che sono lo so che cosa circolare se tu metti la barriera ma anche i migranti finiranno per fare così se non ci sarà una visione equilibrata è ovvio
Però
Se considerate sotto di noi sotto di noi nel senso che sotto il Mediterraneo c'è un continente che di trent'anni più giovani di noi più per classi di età
Trent'anni prendete ognuno delle classi di età nonostante trent'anni più giovane quindi dove noi abbiamo la classe dei cinquanta mila euro come ventenne
Poi capite qual è l'impatto di un'operazione di questo genere quindi guardare a quel continente come a qualcosa
Su cui l'attenzione deve essere deve essere massima
Anche per evitare spostamenti indiscriminati
Ma per gestire politiche di sviluppo che secondo me è una graditi i picchetti so ribatte così a scaricare uguaglianze la vita sulla terra Randall all'invito dell'impossibilità
Come dimostrano i cambiamenti climatici che sono anche la conseguenza del fatto che nel mille duecentosettanta quando Aurelio per sei lancia più Roma lanciava il suo monito eravamo meno di tre miliardi oggi noi siamo quasi otto miliardi
E questo più che raddoppiata porzione avvenuto in un arco di tempo di cinquanta
Non era mai accaduto la storia dell'umanità
Da quel che si è potuto ricostruire anche se le statistiche potevano essere meno efficace un tempo ma a lume di ragione si cattivo dove stava la gente
E quanti erano più o meno ecco quindi grazie ancora mi auguro che lo Sturzo ritengo che da questo convegno delle indicazioni anche dal punto di vista culturale la cultura istituzionale probanti perché aiutino questo Parlamento questo Parlamento il prossimo che alle prese tra l'altro con una con una riforma con un taglio
A me è parso del tutto irragionevole dal punto di vista delle conseguenze pratiche come se si tagliarsi senza una ragione particolare che oggi scatta con una legge del contrappasso tra l'altro mettendo
Chi l'ha fatta ovviamente
Nelle ne paga direttamente le conseguenze qualcosa io posso anche io non l'ho votato quella legge lì e quindi non c'è dubbio però questi allora tutte queste cose dobbiamo vederlo in un quadro di carattere organico e credo che convegno di questi giorni sarà comunque un punto di riferimento importante
Capito bene a questo punto perché onorevole Tabacci ha detto pare i saluti ovviamente
Non sono quelle di un intervento organico intelligente come quello di Tabacci con il quale mi scuso perché avevo dimenticato di Tabacci
Per chi non lo sapesse è stato presidente della regione Lombardia tra l'ottantasette ottantanove quindi avuto un punto di osservazione e di DTT pratica esecuzione tutti quel trapasso che avviene in questi danni
Niente ti ringrazio molto buono certamente sarà impegnato lo scorso per accedere in questa in questa direzione quindi sarai impegno tu che sei sottoposto Vetrella appare va bene allora io avrei voluto mandarne prende un caffè ma non facciamo attento
Ringraziando là dove Tabacci per la prosecuzione immediata dell'avvocato c'è un problema tecnico sia dalla che scende voi
Grazie grazie tante
Tanto
Nasce
Tanto dopo internet c'è un rapporto in
Adesso senza interruzioni purtroppo riprendiamo riprendiamo di vapore riprendiamo i lavori con l'amico professor Cesare Pinelli
Credo credo ben noto che il professore di diritto pubblico presso Università la Sapienza di Roma e coordinatore della dell'intera sezione Diritto pubblico del Dipartimento di Scienze poi o perché uno studioso noto a tutti no
Che ci intratterrà il suo tema
Che è già emerso nel ci che già emerso nel nelle relazioni tra nella sua precarietà nella sua difficoltà nelle relazioni precedenti cioè il principio di leale collaborazione cooperazione sue tradizioni traduzioni istituzionali
I difetti e difficoltà in parte conosciamo adesso trincee continente prego e i difetti di conosciamo e io
Non parlerò dei pregi ma cercherò di partire da come nasce questo principio certamente non nasce nella Costituzione nasce nasce da due prospetti su con due prospettive diverse la prima e quella del ministro della Funzione pubblica Massimo Severo Giannini che nel suo rapporto mille novecentosettantanove
Ricerca nel potenziamento delle funzioni del commissario di governo un punto di snodo delle attività statali nella regione per fare i conti con la crisi del modello garantistico che è quello della costituzione praticamente indotta dalle crescenti implicazioni reciproche nelle attività di programmazione
E in genere di interessi pubblici a funzioni di partite sanità casa di concertazione nelle altre attività di lì a poco nel definire il giudizio in via principale sollevato alle Regioni nei confronti della legge quadro sul pubblico impiego dell'ottantatré la Corte Costituzionale inaugura una seconda prospettiva diverso era quella di Giannini auspicando che nell'applicazione della legge i rapporti fra Stato e Regioni obbediscano
Assai più a che ha una gelosa puntigliosa e formalistica difesa di posizioni competenze e prerogative a quel modello di cooperazione e integrazione nel segno dei grandi interessi unitari della nazione che la corte ritiene compatibile col carattere garantistico delle norme costituzionali quindi due prospettive diverse quella del ministro
Avrebbe richiesto una revisione costituzionale tale da riprendere quel motivo dell'autogoverno dei Giannini aveva propugnato fin dalla Costituente
Mentre l'auspicio della corte e si rivelava importante più per l'affermazione della compatibilità del modello di cooperazione con l'assetto garantistico dei rapporti tra Stato e regioni più per questo che per le cadute operative lasciate alla buona volontà
Dei titolari degli enti territoriali ma la diversità si poteva avvertire anche sul piano funzionale la corte si riferiva al contenzioso costituzionale il ministro alla in suscettibilità di governo di settori di amministrazione servizi pubblici sulla sola base del rispetto delle attribuzioni degli enti allo scopo di volta in volta preposti
Ogni ricostruzione dell'emergere di principio di leale cooperazione non potrebbe prescindere da questo duplice livello
Come si può dimostrare richiamando appunto la prima giurisprudenza sulle intese e l'origine del sistema delle conferenze richiese alle conferenze che è una prospettiva certamente di cooperazione amministrativa
Se c'è un elemento su cui vi si registra il consenso generale degli studiosi è dato dalla graduale espansione delle funzioni della Conferenza Stato Regioni
La originaria configurazione è quella di un organo deputato promuovere la partecipazione delle Regioni alla elaborazione e attuazione dell'indirizzo del governo
Col decreto del novantasette la conferenza diventa sede obbligata di partecipazione delle regioni a tutti i procedimenti decisionali di interesse regionale diversi da quelli legislativi
Nonché di formulazione di pareri sugli schemi di disegni di legge decreti legislativi regolamenti su materie oggetto di competenza regionale concorrente
Già su queste premesse cominciano a porsi alcuni interrogativi
Di origine giuridico costituzionali
Nulla quaestio fin quando la conferenza venga individuata come sede per eccellenza il confronto politico fra regioni e Stato perché destinato a svolgersi informalmente
Quando questo confronto trovi sbocco in atti giuridicamente vincolanti la Compart donne della conferenza non può che incontrare un limite nel rispetto delle forme e delle modalità costituzionalmente
Previste e il caso
Ovviamente la legislazione per la quale occorre guardare
Alla giurisprudenza della Corte una giurisprudenza oscillante per la verità perché si nel due mila e sei
Praticamente la corte ragione di un principio di leale collaborazione che deve presiedere a tutti i rapporti che intercorrono tra Stato e regioni
E grazie a una elasticità che richiede continua precisazioni che possono essere di natura legislativa amministrativa o giurisdizionale addirittura quindi con la latitudine molto ampia della Conferenza Stato-Regioni
Anche se certo il riferimento era la valenza politica e non si impegnava sulle conseguenze giuridiche né potevano di scendere
Ma posta di fronte alla perdurante in attuazione della legge costituzionale del due mila uno sulla comprende cullare il confine sulla commissione bicamerale integrata la Corte ribadiva di sistema delle conferenze era una delle sedi più qualificate per integrare il parametro della leale collaborazione escludendo che venisse violato
Se modifiche introdotti allo schema di decreto legislativo fossero imposti dalla necessità di adeguare il testo alle modifiche suggerite in sede consultiva insomma una ostilità alla ipotesi di una compartecipazione delle Regioni alla procedimento di formazione lo schema di decreto legislativo che sarà ribaltato completamente nella sentenza duecentocinquantuno del due mila e sedici su cui non posso dilungarmi per ragioni di tempo è tutto scritto nella relazione
E i definisco in sintesi incidenti di percorso
Ma qual è il percorso
La crescente legittimazione del sistema delle conferenze come sede privilegiata dell'affermazione di leale cooperazione
Ha rischiato e rischia di farne un organo costituzionalmente necessario nonostante il suo fondamento legislativo
Dall'altro riflette la funzione di supplenza adesso svolta su piani non riducibili all'originaria missione di confronto politico fra Stato e autonomia in vista del raggiungimento di obiettivi comuni
Il fatto è che non solo il sistema delle conferenze continua ad avere una base meramente legislativa ma lo stesso principio di leale cooperazione rimane più frutto della giurisprudenza costituzionale ed espressione di un comprensivo riconoscimento nel testo della Costituzione se andiamo a guardare il testo della Costituzione non in realtà non lo troviamo troviamo commedia lo troviamo presupposto ma appunto se lo dobbiamo presupposto è frutto di interpretazione
Perché lo troviamo dove nelle forme di intesa e coordinamento della materia dei beni culturali l'articolo centodiciotto del Togo lo troviamo
Piccoli pezzettini de di di tutto l'ordito
Nel centoventi a proposito della dei poteri sostitutivi insomma pochissimo ecco
Se teniamo conto della giurisprudenza che era già consolidata nel due mila e uno lo consideriamo loro un principio presupposto che il testo ha sentito il bisogno di formulare solo lo laddove lo ha ritenuto strettamente necessario
Il che non vuol dire che sia stata una scelta felice
Che anzi appare condivisibile l'opinione di chi ha considerato la mancata del di declinazioni principio in termini generali un'occasione persa nel due mila uno
Comunque la legittimazione del sistema delle conferenze può ritenersi solo un Effetto della più ampia costruzione il principio di leale cooperazione da parte della corte è anche un fatto
Che ne corte nelle Giselle attori avrebbero potuto fare passi avanti se non ci fosse stata una prassi che ne attestato la vitalità e le magari contraddittorie potenzialità
Lo stesso è avvenuto questo viene notato a mio avviso mi posso sbagliare raramente per la Commissione bicamerale per le questioni regionali
Percorso è più simile di quanto non appaia
Perché la Commissione bicamerale per le questioni regionali eh citata in Costituzione fin dal mille novecentoquarantotto solo per dare Praderi sui decreti di scioglimento dei consigli regionali evenienza che non si è mai verificato
Allora direi che ci sta a fare
Ci sa fare perché le funzioni che ha svolto sono funzioni sono state funzioni importanti
Ancora la legge dei cinquantatré parlava solo di questo
Non ci sono però appunto mai verificati quindi la commissione non sarebbe sopravvissuta se fin dall'epoca della prima regionalizzazione non fosse stata chiamata a svolgere altri funzioni conoscitive o consultive
Dalla legislazione sui trasferimenti delle funzioni amministrative dello Stato alle Regioni alle leggi di settore senza contare le previsioni di regolamenti parlamentari che ne hanno previsto il parere obbligatorio su progetti di legge in materia di competenza regionale
La materia la vicenda non avrebbe però avuto luogo se la commissione non si fosse dimostrata capace di fungere da sede di confronto
Sulla materia in questione e mentre il disegno di legge costituzionale di riforma della seconda parte approvato il due mila sedici ne prevedeva l'abolizione per forza cioè la trasformazione in del Senato in Camera delle Autonomie si capisce
Ma il successivo rigetto del testo ha posto le basi per un suo rilancio sancito dalla generale previsione che è prevista nella legge in una legge del due mila e diciassette con successiva attuazione
Del Regolamento interno della commissione nel novembre due mila diciassette
Che la Commissione può svolgere attività conoscitiva e può altresì procedere secondo modalità appunto definite da questo Regolamento alla consultazione di rappresentanti della Conferenza dei presidenti di assemblee legislative delle Regioni e Province autonome della Conferenza delle Regioni e
Delle associazioni di enti locali nonché di rappresentanti dei singoli enti la ricognizione ha confermato i limiti entro cui il principio di leale cooperazione ha trovato traduzioni istituzionali a partire dalle note resistenze alle ipotesi di trasformare il Senato in Camera delle Autonomie
E perfino alla ben più modesta integrazione della commissione bicamerale per le questioni regionali con i rappresentanti degli enti autonomi
Eppure quando la leale cooperazione ha potuto trovare sede congegni per affermarsi il risultato è stato raggiunto in via incrementale convenzionale
Allora tutto questo va tenuto presente quando si cercano soluzioni che si vorrebbero definitive non possiamo ignorare quello che è accaduto nella prassi oltre che mi tentativi falliti di regolazione di riconoscimento legislativo addirittura costituzionale
Fra queste prassi l'ipotesi di riconoscere fra queste scusate la l'ipotesi più ambiziosa quella di riconoscere in Costituzione la conferenza Stato-Regioni avanzata in alternativa ai tentativi di istituire una Camera delle Autonomie
E rimasta in piedi all'indomani del loro fallimento l'ipotesi non si muove sullo stesso piano
Per il fatto di concentrare sui vertici degli esecutivi l'intero carico della traduzione istituzionale del principio di leale cooperazione quindi è una cosa molto diversa
Molto diverso
Peraltro la costituzionalizzazione della conferenza va inquadrata nell'ambito di un più ampio riassetto dell'impianto autonomistico e alla luce della specifica visione di principio di leale cooperazione che riflette
L'idea che stretto fra una regionalismo amministrativo degli esordi e un regionalismo giudiziale successivo alla riforma del titolo quinto l'assetto attuale dei raccordi sconta l'incompleta realizzazione di un e regionalismo politico che affidi assedi politiche la rappresentazione degli interessi territoriali
Questa è una tesi che è stata sostenuta l'inserimento della conferenza in Costituzione viene immaginato in combinazione con l'introduzione di una clausola di supremazia che reintroduce qui sono completamente d'accordo con quello che ha detto
Prima Renato Balduzzi
Che retro e mi sembra anche Ugo De Siervo che reintroduce il limite dell'interesse nazionale con l'obiettivo di garantire certezza delle relazioni territoriali sempre la tesi della costituzionalizzazione
Arginando l'entropia tra livelli di governo e della giurisdizione nella soluzione dei conflitti di competenza irrealtà
Anche a voler immaginare che la clausola riesca a centrare l'obiettivo la costituzionalizzazione servirebbe a compensare le regioni della perdita di peso per esse derivanti dalla reintroduzione del limite dell'interesse nazionale
Insomma quando si afferma che il principio di leale cooperazione va concepito in vista di un recupero dell'identità politica si vuole far quadrare troppi conti
La rivincita del costituzionalismo politico su quello legale
Il ritorno dell'interesse nazionale come limite dell'autonomia regionale la leale cooperazione come metodo politico di soluzione dei conflitti è un po'troppo
Bisogna scegliere
Niente da fare
Una leale cooperazione concepita come metodo politico da adottare in un quadro costituzionale ispirato il pluralismo autonomistico non può crescere all'ombra di un incombente interessa nazionale e d'altra parte non si può sperare di superare l'eccessiva giurisdizionalizzazione di conflitti puntando sulla reintroduzione in Costituzione questo i più giovani autori di questi saggi forse non lo ricordano del saggio citato ma più anziani lo ricorda ecco il fatto che si tratterebbe dire introdurre in Costituzione la stessa nozione che sotto il vigore del vecchio testo del titolo quinto non funziona mai come limite politico mentre funzionò egregiamente da limite giuridico generale in come si fa è un po'difficile pensare di Adelio una il regionalismo politico in queste condizioni non ha mai funzionato
Funzionato benissimo come limite giuridico voluto dalla corte perfettamente ha schiacciato completamente le regioni e per questo siamo arrivati al Titolo quinto per questa ragione quindi quindi i presupposti dell'operazione cadono nel momento in cui si parla di un inesistente regionalismo amministrativo degli esordi in realtà fu proprio quella giurisprudenza che di fronte alle perduranti oscillazioni fra una repubblica concepita come ordinamento generale della convivenza pluralistica fra enti territoriali articolo cinque è una repubblica come territorio statale sottesa al vecchio testo dell'articolo centoquattordici la Repubblica si riparte in Regioni Province e Comuni
Espresse in una netta scelta a favore del seconda accezione inaugurando una lunga fase di ripiegamento del principio autonomistico l'indirizzo aveva perlomeno il pregio della coerenza
Ma non sarebbe riproponibile oggi
Contrastando direttamente con la visione che la Repubblica come ordinamento generale costituito dagli enti territoriali indicati nell'articolo centoquattordici in cui leopoldo Elia vide subito una consonanza con il tenore dell'articolo cinque superiore a quella ricavabile dalla originaria versione dell'articolo centoquattordici e in questo diverso quadro che va a definire declinato il principio di leale cooperazione
Escluso che serva a temperare l'introduzione della clausola di supremazia quasi che si tratti di dare un premio di consolazione alle autonomia costituzionalizza hanno il sistema delle conferenze
Il principio continuerebbe a servire una unità politica e giuridica che la Costituzione riferisce alla Repubblica non allo Stato
Un ente lo Stato che l'articolo centoquattordici equivale a peraltro a quelli autonomi ivi menzionati nel solo senso che tutti sono parimenti costitutivi della Repubblica niente di più e niente di meno
Tanto che già il secondo comma elenca le attribuzioni generali di cui tutti gli enti autonomi sono resi titolari senza citare lo Stato che non può essere autonomo da se stesso
Ed è appena il caso di ricordare la duplice previsione del potere sostitutivo imputato in esclusiva allo stato e quindi agisce come Repubblica
Sgombrato l'equivoco di una parità indifferenziata fra enti territoriali più volte esclusa dalla corte ma ancora presente in dottrina anche il principio di leale cooperazione acquista un senso più preciso
Altro è una latenza gerarchica dello Stato
Che il nuovo titolo ha definito quinto ha definitivamente accantonato altro e l'oggettiva constatazione che alcune funzioni possono venire assolte solo a livello centrale non solo quelle di raccordo non solo la legislazione oggetto di Podestà esclusiva trasversale
Ma anche il coordinamento e in particolare la perequazione finanziaria che non potrebbe non essere verticale
Se la valorizzazione il principio di leale collaborazione ho quasi finito per la gioia per lo meno del presidente che così può
Dire
La pensa davvero di fagioli a memoria il siamo tutti felici gioia complessiva di tutti va bene
Se la valorizzazione e il principio di leale collaborazione può fondarsi su queste premesse individuare gli strumenti per conseguire la deve fare i conti con l'esperienza nella quale si è avuta una reazione di rigetto
Verso nuove istituzioni di raccordo mentre i Circuiti fra quelle già funzionanti si sono gradualmente rafforzati
Si è trattato di circuito ineguali il sistema intergovernativo delle conferenze è stato affiancato da altri dove i raccordi hanno interessato gli organi rappresentativi si pensi
Ho già accennato questo al sistemazione nel regolamento interno della Commissione bicamerale per le questioni regionali di forme di collaborazione strutturate periodiche fra la Commissione stessa i rappresentanti delle assemblee regionali
Nonché delle conferenze delle regioni dell'ANCI e dell'UPI che oltretutto è evita i complessi problemi procedurali posti dall'attuazione dell'articolo undici della legge
Tre del due mila e uno legge costituzionale si aggiunga sul fronte intergovernativo
La partecipazione obbligatoria dei presidenti delle Regioni la cui competenza sia volta per volta coinvolto o del presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni quando lo siano tutte ai processi di attuazione del Pnr R previsti dal decreto legge settantasette del due mila ventuno né si possono escludere
Sviluppi ulteriori vista anche la necessità di modificare il numero dei componenti della Commissione bicamerale per le questioni regionali in coerenza con la legge costituzionale uno del due mila e venti
Lo sviluppo di maggior rilievo e maggiormente auspicabile almeno da chi ritarda
Consisterebbe nella formazione di una sede stabile di interlocuzione fra rappresentanti degli esecutivi e delle assemblee dello Stato e delle regioni tale da assicurare
Maggiore trasparenza all'operato delle conferenze
Oggetto per questo di giustificata diffidenza si tratterebbe di una sede di confronto politico dal cui radicamento potrebbero poi gradualmente definirsi i problemi derivanti dal diverso trattamento degli atti giuridici
Sottoposti all'approvazione o al pari delle conferenze ai quali se prima accennato e con questo vi ringrazio
Grazie verso la fine lui
Che
Ci ha fatto capire
Come difficile
Inventare allora inventa rimettere ordine al circuito istituzionale quando si tratta di calare dei principi cioè quanti principi devono essere
Non molto della
Del dell'attività
O meglio dei rapporti tra stato e da un Tommy d'autonomia
In un circuito istituzionale un circuito
Di cui ci sia poco presente obiettivamente nel dibattito e anche nella frammentazione intervento delle iniziative non sono dei dei governi passati ma anche dell'attuale dall'attuale governo
Di fatto noi siamo un possiamo capire non solamente per la pandemia possiamo capire questa difficoltà anche perché qui sono in gioco
La forma di Stato alla forma di governo cioè sono in gioco
è in gioco tutta la nostra realtà su questi su questi su questi temi
Grazie ancora più nella dichiarazione adesso passiamo la parola professoressa Claudia tu Bertini che docente viene da poco quindi una norma
Che viene dalla mia regione che docente processato Bertini nella scuola di specializzazione in studio sull'amministrazione pubblica
E che viene definita da una scuola che da una
Sì da maestra importanti che hanno sono stati anche abbastanza decisivi in alcune delle scelte che hanno riguardante le Autonomie locali in questi ultimi in questi ultimi
Può esser certo Bettini CD intratteneva sulla questione della con centoventuno anni che il punto nodale poi dal nostro con
Prego grazie grazie innanzitutto per questo invito a partecipare questo convegno veramente molto interessante e mi onora essere qui con voi naturalmente il mio intervento
Riprende una serie di questioni che sono già state per l'ampliamento esposte dal professor Pinardi anche dai relatori chiamano Precambriano amo preceduto chiaramente i raccordi tra centro e Autonomie sono una questione c'è solo un problema sono il problema in uno stato multilivello come il nostro
Che ha visto sempre più spostare le funzioni amministrative dal centro autonomia territoriali e che in attuazione del principio di sussidiarietà ha visto frantumare le funzioni tra il tra i diversi livelli non esiste settore dell'amministrazione in cui non vi sia alcun presenza di un'amministrazione locale di una regionale di tutti di una statale sono veramente pochi settori nei quali
Il principio di unità diciamo unicità un'amministrazione una competenza è stato possibile attuarlo effettivamente e dunque la questione è una questione molto nota è molto antica che precede anche la riforma del Titolo quinto dalla Costituzione esatto stesso Pinelli ha ricordato appunto come all'indomani dell'uscita del film della riforma costituzionale del due mila uno
La delusione è stata grande sul fatto che non erano previste sì è anche strumenti di coordinamento se non appunto gli accenni contenuti nell'articolo centodiciotto e nell'articolo centoventi dedicata potere sostitutivo
E
Però appunto si è poi sviluppata una dottrina ed una giurisprudenza sulla leale collaborazione che da un lato annunciato la leale collaborazione come metodo normale nell'esercizio delle funzioni nelle competenze
Di tutti gli attori istituzionali ogni qual volta ci sia un intreccio non sovrapposizione una reciproca interferenza tra attribuzioni
Ma sappiamo anche questo principio è stato poi più volte interrogato o è stato semplicemente applicato nella forma più leggera della mia consultazione e e questo sicuramente dovuto anche alla giurisprudenza della Corte costituzionale si ricordava prima che ha interpretato il principio di leale collaborazione un principio elastico e di questa elasticità in queste la siccità ha visto un prete giorno capacità di adattarsi a seconda delle diverse situazioni al grado di intensità di coinvolgimento che era necessario di volta in volta attuare
Il problema però è che questa elasticità è divenuta in vari casi cedevolezza
Soprattutto nella fase abbastanza lunga della crisi economica che ha attraversato uno gli anni appena San terminati e forse nemmeno ancora del tutto conclusa
Si è parlato di principio giustiziabilità di nidiata addirittura e di crisi no della leale collaborazione
Però gli interventi legislativi sono stati scarsi praticamente nulli perché se si esclude l'articolo otto comma sei della legge La Loggia Caputo il pregio di
Disciplinare le cosiddette intese forti con una norma che tra l'altro poi è stata applicata anche fuori dal contesto in cui era stata ideata notte appunto o in tutti i casi in cui era necessaria un'intesa non superabile
Da parte del governo che se si escludono gli interventi che sono stati introdotti per regolare anche se non compiutamente forse in modo ancora non del tutto soddisfacente
La partecipazione delle Regioni alla fase ascendente del diritto comunitario tramite il sistema delle conferenze mi riferisco appunto alle leggi
Undici del due mila cinque la legge duecentotrentaquattro mila e dodici sostanzialmente il sistema delle conferenze come già diceva professor finali è il perno delle relazioni ed i raccordi Stato regioni enti locali
è rimasto sostanzialmente disciplinato informe identica sin dal mille novecentonovantasette
Ci sono stati due tentativi realtà di revisione del decreto duecentottantuno uno del due mila e sei luglio due mila undici entrambi d'iniziativa governativa che però non sono mai arrivate all'esame del Parlamento
E e quindi non sono mai stati attuati nonostante la grande discussione che c'era stato attorno ad essi sia in dottrina sia con contributi degli attori istituzionali e anche in occasioni delle due
Proposta di riforma costituzionale del due mila sette due mila e sedici il tema delle conferenze era stato molto dibattuto e in particolar modo proprio dalle sedici quando si era sembrava essere alle soglie dell'istituzione del cosiddetto Senato dell'autonomia
La Commissione bicamerale per le questioni regionali che aveva appunto promosso l'indagine conoscitiva ma sui sistemi di raccordo aveva concluso e questo secondo me è un punto da ricordare perché mi pare importante
Sulla indispensabilità del sistema delle conferenze anche in caso di approvazione del nuovo sistema di bicameralismo differenziato e l'ingresso delle regioni nel Senato dell'autonomia
Cioè si era consapevoli con comunque c'è una larga condivisione del fatto che quantunque si fosse giunti sino al finalmente a questa riforma strutturale del Senato sarebbe stato necessario comunque manteniamo un raccordo tra gli esecutivi in considerazione del peso dell'importanza ormai acquisito da queste sedi di reale rappresentanza degli interessi territoriali
Ecco qui a me pare di poter dire forse mi sbaglierò che
In un certo senso li ragioni dell'inerzia del legislatore sono poco legate alla alla priorità che sempre si è data all'ingresso delle regioni nel sistema parlamentare
Cioè questo è stato considerato un obiettivo prioritario
Da realizzare o almeno realizzare l'integrazione della commissione parlamentare e si è data un'importanza alla manutenzione diciamo se così possiamo dire di quello che invece avevamo tuttora abbiamo come modello di raccordo come il sistema di raccordo con questo ovviamente non voglio dire non voglio trascurare l'importanza che il raccordo tra legislatori a sarebbe fondamentale per le regioni poter partecipare
Alla formazione degli atti legislativi statali controllare l'indirizzo politico statale attraverso l'inserimento di due rappresentanti nel Parlamento perché perché naturalmente la legislazione statale continua a rappresentare la base entro la quale entro raccordi mi entro la cui cornice si sviluppa la legislazione regionale e anche l'amministrazione regionale e locale faccio un esempio per tutti la disciplina delle funzioni fondamentali degli enti locali
Regolata individuate dallo Stato e disciplinata nei suoi contenuti dalla legislazione regionale senz'altro richiederebbe
Una no maggiore coordinamento sul piano legislativo
Però dobbiamo anche prendere atto di una di un dato di fatto cioè che i governi il Governo statale i governi regionali sono i motori della legislazione in questo momento
Possiamo dire tante cose su questa accentuata presidenzialiste azione che si è avuta anche della forma di governo regionale ci sono sicuramente degli aspetti diciamo patologici in questo però cioè dobbiamo renderci conto che un buon coordinamento tra esecutivi in questo momento nella situazione attuale in cui ci troviamo è un presupposto indispensabile per una buona coordinamento legislativo cioè per giungere ad una legislazione statale Rizzo regionale coordinati rispettosa di un equilibrio tra unità autonomia
E il coordinamento legislativo non è sufficiente perché
Sappiamo che ci sono moltissimi i precetti dettati dal legislatore la cui attuazione concreta dipende dall'adozione di regolamenti decreti ministeriali piani programmi ed è questo un terreno principale di attività del sistema delle conferenze che con tutti i limiti emersi il loro funzionamento
Essendo appunto vocati prevalentemente a questa attività amministrativa di nuovo Ostuni una irrinunciabile siete di raccordo tra gli interessi
Delle autonomie e quelli appunto dello Stato
Se questa diciamo la situazione dobbiamo secondo bene dovremmo riprendere urgentemente tutte le proposte che in questi anni sono state avanzate di mediante emissione del sistema delle conferenze quantomeno quelle più semplici che cioè non incidono sulla sua strutture sulla composizione tema senz'altro abbastanza delicato
A partire per esempio dall'eliminazione
Di una serie di privilegi che in un certo senso lo Stato ha potuto garantirsi sul sistema sul funzionamento di queste si di queste conferenze derivante dal fatto che sono stati incardinate presso il dipartimento per gli affari regionali
La presidenza la formazione degli ordini del giorno la scansione dei tempi dell'istruttoria potrebbe essere organizzata in modo tale da distinguere tra oggetti
Sui quali c'è già stato un consenso tecnico e quindi devono andare nella ratifica ed oggetti su cui invece occorre veramente una discussione ampia articolata io candidata in sessioni che permettono la più ampia partecipazione anche i rappresentanti delle Autonomie
è chiaro che più impegnativa per esempio lavorare sulla ricognizione dei procedimenti che anche sulla base della copiosa giurisprudenza costituzionale che in questi anni si è formata dovrebbero andare a mero parere ad intesa d'intesa forte questo è un tipo di ricognizione che da tanti anni si dice si dovrebbe fare ma che in realtà nessuno ancoraggio nessuno osa fare perché ovviamente la preoccupazione di trovare in molti casi
Norme che non sono rispettose della giurisprudenza costituzionale e quindi
Necessità poi di modificare di riformare ampi strati di legislazione di settore
Però mi sembra un aspetto punto importante sinora trascurato che potrebbe essere collegato anche ad un monitoraggio del seguito
Delle decisioni assunte in Conferenza quante volte gli accordi le intese vengono poi effettivamente rispettate e non mi riferisco solo la componente governativa o all'autonomia
Che ovviamente spetta al Parlamento nell'accoglierlo accoglie le proposte del governo ma mi riferisco anche alle regioni dei numerosi impegni assunti anche sul piano amministrativo che molte volte appunto ma non un seguito perché non esiste un sistema di monitoraggio organizzato ecco più difficile il tema dell'articolazione della conferenza in un meccanismo tripartito che tuttora nobili distinta la Conferenza Stato-città la Conferenza Stato-Regioni e la conferenza unificata
In particolar modo questo sistema incarna un po'il modello triangolare nuovi rapporti che caratterizza il nostro ordinamento Stato regioni enti locali in cui ancora esiste un canale diretto stato enti locali che gli Enti locali sono gelosi simili conservare e che fondo in un certo senso allo stato è servito anche ad applicare logica di divide et impera
è chiaro che questo è un tema molto delicato però in raccordo interno sistema locale e tranne degli enti locali ieri regioni
Non è favorito da questo da questa ripartizione mentre invece andrebbe reso non episodico stabile facendo e la partecipazione contestuale tutti gli enti costitutivi della Repubblica il metodo ordinario
Di gestione delle sedi di raccordo in passato si era già immaginata l'istituzione di una conferenza della Repubblica che riunisse i tre livelli
E che magari si potesse appunto organizzare in sessione articolate ma in una concezione unitaria che appunto favorisca il raccordo episodico ripeto est che non cioè non episodico scusate ma stabili
Tra le regioni e gli enti locali
Un punto o importante riguarda anche la Conferenza delle Regioni perché la Conferenza delle Regioni pur non essendo ovviamente
Basata non su una istituzione legislativa
Ormai rappresentò la realtà consolidata e fino alla sostituzione ha funzionato come sedi di raccordo preliminare tra le regioni per la formazione di posizioni condivise su provvedimenti promossi dal governo dal Parlamento delle istituzioni europee
E ha sicuramente svolto un ruolo importante di omogeneizzazione degli interessi tra le amministrazioni regionali
Diventando strumento essenziale per il funzionamento sia della Stato-Regioni che della unificata che funzionano appunto con un sistema di
Esposizione a livelli no della della propria posizione
Del proprio voto
E
Peraltro nella prassi la Conferenza dei dei presidenti ha visto affermarsi sul ruolo anche sterno al sistema delle conferenze plasticamente rappresentato da una serie di atti negoziali con cui le regioni
Che vedono appunto le Regioni la conferenza protagonista Diretta di i patti accordi protocollo d'intesa con amministrazioni statali con amministrazioni europee
Questa piena visibilità istituzionale la Conferenza delle Regioni
Ha portato alcuni anche a pensare se potrebbe essere utile una sua legificazione almeno una disciplina di base no
Nella nella legislazione
Su questo faccio fatica a dare un giudizio dobbiamo esprimere una una convinzione decisa perché da un lato senz'altro potrebbe essere utile secondo me
Per potenziare la struttura tecnica della conferenza valorizzare la sua attività istruttoria il suo ruolo di coordinamento orizzontale
Dall'altro il timore è quello che
Sia un'attrazione fuori
Sul piano statale
Un po'come è avvenuto per la Conferenza Stato Regioni
Certo che se si immaginasse mamma disciplina di base
Della della Conferenza delle Regioni si potrebbero anche regolare le le funzioni del presidente della conferenza che come abbiamo visto in questo periodo
Molto spesso è stato utilizzato come non solo portavoce ma anche come punto di sintesi di mediazione degli interessi della variegata
Esperienza regionale e così è anche nella disciplina del PNR cui molti prima di me hanno fatto riferimento
E qui appunto passo alle all'ultima parte dei del mio intervento è e le prospettive future
Perché tutte le indicazioni gli elementi attendibili interventi sul piano della legislazione che io ho prospettato
Li tengo ancora più importanti alla luce della sfida nuova che ci troviamo dinnanzi appunto l'attuazione del piano nazionale di riprese resilienza
Che vede il nostro Stato diciamo tutto proiettato al corretto e tempestivo utilizzo di queste ingenti risorse messaci a disposizione dall'Unione Europea
La scelta è stata quella di affidare il ruolo di coordinamento centrale allo stato all'interno di questo al ministero dell'economia e già diciamo questo rafforzamento che era enunciato il piano nazionale di riprese resilienza poi trovato applicazione Diretta
Molto più specifica e puntuale decreto governance nel decreto settantasette
Se già ricordato appunto che questo decreto menzionasse l'interesse nazionale sia delle competenze esclusive dello Stato quasi a autolegittimazione scelte che sono state assunte
Scelte che
Ovviamente pongono un problema subito un interrogativo i trattati individuava nella programmazione multilivello l'approccio corretto all'elaborazione dei piani nazionali
E anche nel nostro diritto interno alla pianificazione dello sviluppo economico infrastrutturale
Non è attività di competenza esclusiva dello Stato
Ma implica appunto un coordinamento in relazione alle competenze anche amministrative con le regioni soprattutto per l'implementazione delle decisioni chiedevano pure al riguardare l'allocazione territoriale di opere di impianti di attività e di servizi
E qui appunto viene ruolo della cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Presieduta da Presidente del Consiglio dei ministri in cui i presidenti delle Regioni grazie realtà la no loro richiesta perché nella prima versione del decreto questa proposta non c'era
E diventano diciamo o partecipanti obbligatori quando sono esaminate questioni di competenza di una singola Regione o di tutte le regioni in questo caso fa il presidente della Conferenza delle Regioni
Presidente chiamato a partecipare anche ai comitati interministeriali sulla transizione ecologica sulla transizione digitale che realtà in questa prima fase di attuazione del Pnr stanno svolgendo una funzione più forte di quella della cabina di regia che in realtà è stata
Siamo istituita più in funzione sede operativa che reale in questo momento perché le decisioni più importanti restano strumenti comitati interministeriali
E molto importante anche il fatto che le regioni abbiano chiesto e ottenuto se se non ci fosse stata la loro richiesta fosse questo non sarebbe avvenuto di subordinare la previa intesa in una semplice pare ieri i decreti del ministro dell'economia che disciplinerà hanno e già disciplinano la gestione dell'apposito fondo di rotazione dove vanno ad inserirsi tutte le risorse che gli avi arriveranno
In sostanza diciamo questo meccanismo meccanismo di regia diciamo illuminata che però
Necessita di un forte coordinamento di un forte coinvolgimento delle Regioni anche perché ricordiamoci che quella Corte Costituzionale inevitabilmente dovrà valutare potrà essere chiamata a valutare la compatibilità
Delle decisioni assunte in attuazione del PNR con il rispetto delle attribuzioni costituzionalmente garantite diversi livelli di governo all'interno del Piano infetti le voi le conferenze cioè parzialmente viene recuperato anche perché molti atti molti molti atti normativi che lo Stato italiano si è impegnato ad assumere sono comunque atti che richiedono il passaggio in conferenza per cui questo diventa fondamentale cioè la cabina di regia non si può sostituire né potrà mai sostituirsi alla competenza che la legge assegna al sistema delle conferenze
E qui appunto sarà molto importante il ruolo di coordinamento
Che il decreto settantasette affida al ministro per gli Affari regionali c'è una norma che dice che il ministro per gli Affari regionali deve promuovere le opportuni iniziative d'impulso e coordinamento nei riguardi di regioni
Città metropolitane Province e Comuni anche in sede di conferenza stato regioni e di conferenza unificata
è conciato qualche preoccupazione suscita un po'la posizione un po'frase del ministro per gli Affari regionali rispetto a quello dell'economia
In tutta questa Governance diciamo del Pnr e anche il fatto che questo riferimento al coordinamento
Si è inserito nello stesso articolo che disciplina un articolato sistema di interventi sostitutivi lussuriosi e già ricordato prima
E quindi è evidente che
Tanto più sarà importante questa funzione di coordinamento quanto più essa servirà per scongiurare un intervento sostitutivo a tutto campo
Che tra l'altro diciamo presenta anche qualche dubbio di compatibilità con i presupposti molto eccessi eccezionali che l'articolo centoventi aveva immaginato per il suo utilizzo
Ecco
L'ultima cosa che ho
L'auspicio è che il Pnr rappresenta occasione per maggiore raccordo e non il contrario
E che la tempestività no che chiesta dalla sottostazione non costituisca un alieni per eludere meccanismi di concertazione ma al contrario punto rappresentava un fattore propulsivo
Per quelle modifiche per quegli interventi anche sul piano trasversale ordinaria che da tempo si attendono per gridare
Maggiore funzionalità sistema delle conferenze
Processati Ubertini dice messo davanti
Le difficoltà la composita
Dei rapporti articolata
In una maniera inventata volta per volta comunque conferenze eccetera
E oggi anche dalla difficoltà che le conferenze tutta la conferenza per la conferenza per le regioni
Conferenza delle Regioni a
Per il PNR difficoltà che hanno anche il ministro per gli Affari regionali
Nei rapporti ovviamente non dico di sudditanza punto di riferimento essenziale il ministro dell'economia
è un problema istituzionale costituzionale che probabilmente un momento fuori datata dall'ansia di questi mesi fosse finalmente andrebbe
Andrebbe risolto sulla via
Che accoglierà il principio comunicare
Io penserei che un Senato delle autonomie ben congegnato forse darebbe lo spazio costituzionale
E forse sarebbe
La soluzione questi rapporti circola io penso che sarebbe meglio
Che un'idea ecco la conferenza dal
Perché non so cosa significa essere stata eccetera
Cioè io vedo un po'confuso verso
Rispetto alla via regia di una di una rappresentanza
Comunque grazie moltissime
E adesso come si diceva nei convegni di una volta dulcis in fundo
Il fondo convenienza esistente può apportare vediamo cioccolati
L'azione professoressa Maria De Benedetti professoressa di diritto amministrativo nel Dipartimento di Scienze Politiche diretti a Roma tre
Di Roma tre
E impegnata immune con colgo importanti in nelle maggiori associazioni italiane e internazionali
Che il professore di diritto amministrativo comunque di legislazione
A non sto vinca
I tanti lavori ma neanche tante opere che è riuscito a fare per il nostro istituto
Adesso che circola parole sul tema pandemia diseguaglianze perequazione due punti riforma Harry trattino forma
Mi sembra che sia Ganci bene
Alle relazione che hanno preceduto
Prima di prendere un ritmo utile alla coda di questo
Luce interessantissima mattinata niente vento in coda ad altri tutti autorevolissimi in cui sono stati affrontati i principali nodi pendenti che erano oggetto della presente sessione mi limiterò svolge alcune considerazioni mosse dalla crisi pandemica che non ha costituito solo una occasioni in attesa di riflessione ma proprio una inimmaginabile sperimentazione istituzionale proprio riguarda i temi di cui parliamo
Tenterò di ragionare di riforme che non sono sempre una soluzione anzi sono un nodo pendente a sé stante
E articolerò il mio ragionamento in cinque punti la pandemia prova del fuoco per le democrazie costituzionali la pandemia stress test per la governance multilivello
Scelte tragiche nuove diseguaglianze e povertà crescente come contesto di una provvidenza di Stato dagli attrezzi spuntati
Le prospettive di riforma istituzionale del Piano nazionale di riprese resilienza risposta alla crisi e infine la necessità di riforme effettive ma anche di una rito forma una forma nuova per l'azione dei pubblici poteri
Primo punto senza preavviso senza preparazione marzo due mila venti l'Italia è il primo Paese europeo la prima democrazia costituzionale ad affrontare la crisi pandemica
Non lo ha fatto seguendo un percorso strutturato organico ricordiamo che la pianificazione non era proprio recentissima la reazione è stata generosa
Ma concitata ha sviluppato sul campo di battaglia formule di bilanciamento tra valori salute istruzioni libertà economiche libertà di circolazione tutela dei dati variabili che non presentano certo la stessa rilevanza in tutti i Paesi sistemi giuridici ma che da noi hanno definito il perimetro d'azione un quadro di complessi vincoli per le decisioni pubbliche per assicurarmi legittimità e proporzionalità
Non sono mancati e non mancano frangenti critici quando si è trattato di assicurare distanziamento sociale protezione della privacy chiusure e riaperture di attività produttive e commerciali più di recente l'osservanza delle normative in materia di Green Palace di fatto l'Italia è un laboratorio istituzionale per sperimentare in chiave multilevel risposte alla crisi pandemica che fossero al contempo rispettosa di libertà e diritti fondamentali per quanto reso possibile dal contesto emergenziale globale
Regolatori e amministratori di vario tipo ai diversi livelli di governo sono stati chiamati arrendere e a fare svolge le tradizionali funzioni e compiti di protezione della salute con prestazioni sanitarie dirette
Ma anche con attività di propensione e con l'adozione di misure di compressione di libertà
Inoltre sul versante non sanitario hanno dovuto adottare e attuare misure volte a fronteggiare emergenza sociale accresciuta povertà misure di ristoro per perdite economiche misure di sostegno al sistema economico
Secondo punto tutte queste misure sono state adottate in un contesto regolatorio che si articola più livelli di governo e comporta rende necessario l'abbiamo vista adottare
Coordinare una pluralità di attori istituzionali e non per l'elaborazione di regole per la loro attuazione per la loro valutazione successiva a partire dal livello europeo
Ora le domande sono l'effettività delle misure adottate è stata aiutata dal corrente regime di allocazione delle competenze ai diversi livelli di governo oppure le disfunzionalità che caratterizzano la formula italiana di multilevel governance e che più occasioni hanno suggerito di ripensare nel disegno hanno aggravato gli effetti correlati alla crisi pandemica
E ancora statuti differenziati di autonomia per se si soli garantirebbero queste effettività a ben vedere la pandemia ha costituito un vero e proprio stress spesso per la Repubblica decentrata rendendo evidenti Giannotte difformità territoriali marcate delle performances amministrative si pensi solo ai programmi regionali di vaccinazione
Ma si pensi anche che questi hanno avuto una rappresentazione contro intuitiva il sistema sanitario lombardo è già stato ricordato espresso tutta la sua fragilità e sono stati resi visibili vincoli amministrativi incrociati che rallenta nuovi ostacolo nel conseguimento di obiettivi regolatori rimandando intricato ordito amministrativo di difficilissimo governo
La regina delle misure incentivanti il centodieci per cento
è stata ostacolata perché il perfezionamento delle pratiche dei condoni edilizi dipende dalle amministrazioni comunali
Certamente occorre considerare che in alcuni momenti storici la domanda di centro di centralizzazione delle decisioni o almeno di relazioni gerarchiche che dovrebbero assicurare rapidità e coerenza delle catene di comando sembra essere maggiore simbolicamente funzionalmente perché la risposta delle istituzioni deve essere effettiva per salvaguardare interessi primari perché il costo del fallimento dell'intervento pubblico è troppo elevato
Ma a ben vedere quello che è necessario non sono centralizzazione o gerarchia tout-court piuttosto è l'effettività della regolazione che ci si attende Possa seguire a formule centralizzate gerarchiche di governo dei processi
Attenzione questo passaggio è dirimente perché costituisce questione che non di rado nella storia troviamo al bivio delle tentazioni autoritarie
Ma quando effettiva la regolazione
Quando è comprensibile ben comunicata attuabile realistica osservata sviluppa formule di compliance non contestata
Capace di conseguire gli obiettivi per cui è stata adottata così giustificando i costi dei pubblici poteri e la compressione delle libertà private che comporta ebbene questa chiave di lettura ci aiuta riarticolare anche la questione della governance multilivello forse a ripensare i termini del dibattito pubblico in materia di riforma del sistema delle Autonomie se occorre garantire l'effettività il decentramento potrebbe rendere più complesso un risultato
Che in termini di performances pubblicare prevenzione dei rischi protezione di interessi prestazioni di servizi nondimeno alcol il conseguimento di performances pubbliche soddisfacenti è sempre possibile con una definizione chiara delle competenze la funzionalità dei meccanismi di coordinamento e raccordo ma per fluidificare l'azione istituzionale in questo caso servono anche buoni livelli di fiducia tra attori pubblici e tra attori pubblici e privati non parlo di leale cooperazione parlo proprio della fiducia non giuridica per non quello civile
Quella che esiste sul mercato e che genera una riduzione dei costi di transazione che muove anche l'azione fluida
Della Rena pubblica
Terzo punto il tempo corrente Paradigm praticamente un tempo di scelte tragiche in cui è stato necessario adottare assumere decisioni sulla base di conoscenze limitate incerte in tempi brevi in tutti gli ambiti di amministrazione a tutti i livelli di governo in ambito sanitario trattare i pazienti con maggiore possibilità di sopravvivenza dirigere l'uso di limitate possibilità diagnostiche vaccinare prioritariamente categorie dirigere incentivi a certe categorie sociali prolungare la durata Della didattica a distanza
Le diseguaglianze non sono solo più marcate ma la loro geografia in parte ridisegnata e costituisce un terreno inaridito di azione per la provvidenza di Stato
Nell'impresa una sofferenza inattesa toccato operatori di settori tradizionalmente floridi come il turismo e commercio
Nel lavoro dipendente lo spartiacque segnato dalle possibilità di prestazioni Smart dove alcune categorie di lavoratori pubblici hanno goduto di particolari protezione rispetto a tutti gli altri
Nel mondo dell'istruzione poi le diseguaglianze sono state palpabili
Penalizzati studi antiche vivono in aree raggiunte da minore connessione
Su denti con famiglie con limitate disponibilità reddituali tra queste quelle con più figli cui assicurare debba esistere la collezione
Spazi adeguati nelle abitazioni per isolarsi e seguire le lezioni insomma piove sul bagnato
E gli interventi dei pubblici poteri pur generosi come mai prima sono stati spesso frammentari troppo spesso concretizzati con attrici spuntati basati su una ridotta conoscenza della realtà destina dei destinatari lo si ricordava prima limitata capacità di diagnosi mancanza di tempestività in fase attuativa limitata effettività dei controlli
Certo l'ordito di regole decisioni amministrative da porre in campo diversi livelli di governo al Complesso è difficile un'azione per i quattrini cioè che risponda sul serio a tutte queste situazioni di bisogno
Ma la perequazione un'azione è orientata uno scopo e la pandemia ha in qualche modo contribuito a conclamata l'esistenza di una vera e propria sindrome visi esecutiva dei pubblici poteri organizzati in chiave multilevel quella che si diagnostica in medicina e che si riferisce al capacità cognitive coinvolte nei processi e nei comportamenti finalizzati
Questa sindrome indizi esecutiva è questa né più né meno una condizione che va caratterizzando le istituzioni chi più e chi meno e che coinvolge però tutta la filiera delle decisioni pubbliche
Manifestandosi con una vasta gamma di sintomi ridotta capacità di processare informazioni in vista di una conoscenza orientata all'azione
Di ragionare astrattamente generando strategie di pianificare azioni e monitorare comportamenti così giungendo a produrre effetti perversi inattesi o non voluti dell'azione istituzionale quarto punto
è chiaro da tempo che il fattore amministrativo è cruciale per la qualità dei sistemi istituzionali al tempo stesso quando disfunzionale il principale freno per le prospettive di crescita di un passi e di un Paese
è così ragionevole che risposta la crisi pandemica le riforme siano al centro dell'azione delle istituzioni europee e di quelle dei governi nazionali
Il piano nazionale di riprese resilienza è proprio questo un insieme integrato di investimenti e riforme per superare l'impatto economico e sociale della pandemia
Riforme orizzontali della pubblica amministrazione del sistema della giustizia riforme abilitanti articolate in missioni in componenti in linee di intervento sia ricordato una governance stringente per assicurare l'effettività dell'acquisizione di delle risorse per ritenendo per quanto possibile ostacoli all'erogazione dei fondi in esito a controlli della Commissione europea dunque un orientamento al risultato Umberto dove nativo senza precedenti in termini di coinvolgimento impegno delle amministrazioni
Dire Finizio dei traguardi di attività richieste di scadenze temporali definite e risultati attesi un inatteso nuovo laboratori istituzionale orientato all'effettività ma le amministrazioni italiane sono da tempo in capacità te irrigidite in una letale mistura di tal fatta di carenza di competenze tecniche
Di una cultura amministrativa formalistica di una legislazione che sottovaluta la rilevanza del dato organizzativo di un sovraccarico di regimi di responsabilità
Insomma l'amministrazione italiana ripiegata in se stessa e gioca tutta nel suo campo tutta in difesa una partita decisiva in un clima generalizzato di sospetto
Per rispondere alla crisi occorre che questi comportamenti amministrativi diffusi e prima ancora i meccanismi regolatori che concorrono a produrle cambino in profondità
Giacché la ripresa la resilienza italiane dipenderanno da questo se possibile più che dalle singole riforme settoriali che verranno adottato e più dall'auspicata capacità di spesa che le amministrazioni saranno in grado di esprimere ultimo punto non vi è dubbio che gli obiettivi di razionalizzazione e semplificazione delle norme con alcune riforme siano rilevanti nel quadro della risposta alla crisi pandemica in prospettiva per conseguire maggiore effettività dell'azione istituzionale
A ben guardare però in molte occasioni quello che è mancato non necessariamente si potrebbe conseguire con riforme di tipo tradizionale quelle che cioè noi colleghiamo leggi di riforma
Primo punto il datato piano pandemico italiano che sarebbe stato causa di migliaia di morti teoricamente sottoposto anche la supervisione dell'Organizzazione mondiale della sanità
Non è questione che una legge di riforma potrà cambiare le tensioni disfunzioni già ricordate intercorse tra livelli di governo sull'incertezza della qualificazione dei poteri interessati tutela della salute o profilassi internazionali hanno visto un punto di pronunciamento da parte della Corte costituzionale ma è questione che verrà riproposta perché i governatori presidenti delle regioni italiane sono politici fortemente dipendenti dalla comunicazione politica la pandemia in genere la crisi la gestione dell'emergenza è un'opportunità troppo rilevante alla luce del modo in cui oggi si forma consenso politico perché si facciano un passo indietro
Si pensi ancora al modo di gestire la comunicazione pubblica importantissima per rispondere alla crisi in materia di vaccini
Si pensi infine alla incapacità delle amministrazioni ad utilizzare pienamente dati di cui pure dispongono
La letteratura internazionale evidenziato che il contrasto alla pandemia si realizza anche attraverso regolazione e analisi di dati accanto all'azione propria delle autorità sanitarie
Due esempi il data setta dei controlli svolti dalle forze di polizia nella prima fase del della pandemia quella che raccoglieva gli esiti dei controlli relativi alla da un Secondo data sette le informazioni disponibili nei sistemi che derivano dalla tessera sanitaria alimentari dalla ricetta medica elettronica le prescrizioni dematerializzate
Ebbene avrebbero potuto essere utilizzare per pianificare bene controlli o per attraverso indicatori dare allerta sulla variazioni della crisi pandemica
Ma rispetto a questi due casi le amministrazioni di riferimento il ministero dell'interno alla Ragioneria generale dello Stato richiesti di collaborare con università a fini di ricerca fornendo dei dati hanno mostrato una tuta Ale mancanza di interesse a questioni che non rientrino nella loro Ball amministrativa nel giardino di casa propria che prima richiamava Renato Balduzzi
Dunque le disfunzionalità espresse dagli esempi riportati non troveranno soluzioni leggi di riforma perché richiedono una forma nuova dell'azione pubblica lungo tutta la filiera decisionale per tutti i tipi dieci decisori a tutti i livelli di governo e poi le riforme amministrative sono opportunità ma anche rischio perché riformare semplificare non è semplice e non è scontato che le riforme siano in grado di fans conseguire benefici da Jury dei costi che produrranno
Quindi spesso queste hanno prodotto risultati che un collega spagnolo ha definito un razzo ITC di fronte a costi enormi
Insomma occorre addomesticare anche la quotazione alla riforma per la riforma che è un disturbo ossessivo compulsivo forse figlio della riduzione della politica comunicazione politica
Occorre adottare per questo la prospettiva dell'effettività da cui ricaviamo che non è la riforma per se stessa capace di restaurare un clima di fiducia o di temperare disfunzionalità del sistema istituzionale ma solo eventualmente è una buona riforma che sia al contempo effettiva talvolta si può anche riabilitare funzioni istituzionali compromesse meglio per riformare compra continuamente
Anzi se proprio non si riesce ad avere regole di buona qualità e la qualità della legislazione non lascia ben sperare
La riforma più radicale potrebbe essere proprio quella con cui si decide di tenere quanto più possibile fermo un assetto regolatorio vigente spostando l'attenzione alla realtà amministrativa laddove si plasma si gioca nel senso di teoria dei giochi se necessario si tempera si rende effettivo il diritto così limitando i costi e le aspettative che le riforme non indispensabili portano con sé grazie
Avevo promesso dulcis in fondo mentre invece non so acqua riaperto squarci problematici molto molto importante io io credo che anch'io chiesi bisogna decidere al più presto sull'idea su caldo ad una riforma effettiva che cambi tutto perlomeno sicuramente mettere a regime le funzioni le funzioni amministrative resta l'ottica dell'amministrativista oggi ci ha aiutato a chiarire alcune di queste di queste funzioni anche qui io credo che c'è bisogno di sentire
Di di di di verificare di sentire vivente il diritto vigente o quello che per essere ancora più nobili possiamo riferirci accanto Altic tonificante
Per cui individuare i processi costituzionali significa chiarirsi fino in fondo qual è su uno oggi i diritti degli individui e delle comunità
Sono dictum del mille settecento marchi ogni tanto spariscono dalla nostra dalla nostra non la nostra missione quindi grazie Maria dichiarazione davvero e tutto questo ovviamente sarà ricompreso nella nostra nella nostra pubblicazione
E che discuteremo e che predisporrà predisporrà questo gruppo di tutti di persone che contribuiscono nemiche hanno contribuito dei mesi scorsi che contribuiscono oggi
A questi nostri la chiarificazione di questi temi e che spero saranno disponibili a discutere
Semmai si avvierà un processo reale di riforma sui vari passaggi quindi io dichiaro chiusa questa densa mattinata ringrazio di nuovo e tutti coloro che sono intervenuti ci diamo appuntamento alle tre del pomeriggio per la seconda sessione grazie
Buon pomeriggio a tutti grazie per tutti coloro che sono qui presenti per tutti grazie anche a tutti coloro che ci seguono distanza scusa
Tutti coloro che seguono distanza sostituisco presidente corretti diciamo che chiesto
Proprio lo faccio volentieri
Direi che possiamo innanzitutto professore subito diciamo alla ripresa dei nostri lavori come voi sapete i lavori cominceranno oggi con una sessione ci prova Bruno h sul superare il suo improvviso poco rizzare le economie dei responsabili la prima relazione considerazione quello professor Gian Candido De Martin già professore costituzionale già
Pubblico perché quel percorso
Su
Deciso abbiamo su questo Pizza rincorrere producono gli amministrativi
Letture di sostituzione poi già Preside della facoltà licenze puliti più dell'università Luiss Guido Carli
Gianni ci correva per le Autonomie territoriale permeabili istruzioni
Grazie attività dalla voce che forse non dovrei parlare ma ho cercato di mantenere l'impegno per oggi pomeriggio nonostante una costipazione da qualche giorno
Va un po'meglio oggi ho seguito in mattinata i lavori da remoto e quindi sono in qualche modo aggiornato rispetto all'andamento mi pare molto positivo della della mattinata io cercherò di
Io e quello che mi ero ripromesso augurandomi che la voce sia sufficientemente comprensibile chiedo venia fin d'ora comunque per questa condizione per partenze devo essere qui per anche per contribuito in qualche modo la programmazione di questa questo convegno e perché oggi sono qui molti amici colleghi venuti anche da lontano non respinti
Dunque il tema che ha ricordato adesso il precedente Pajno ho cercato di immaginarvi svilupparlo
Ovviamente in una chiave più politico culturale che spetta a mente tecnica
Per cercare di mettere a fuoco l'assetto che dovrebbe caratterizzare l'amministrazione pubblica
Nell'ambito del sistema istituzionale policentrico che delineato dalla Costituzione repubblicana impara soprattutto all'ONU ed il
Del due mila uno
Fermo restando che voi ovviamente ci sono stati vari problemi successivi
Che hanno contribuito anche alla non attuazione di questa previsione costituzionale in particolare quelli connessi
Alla vicenda di un tentativo di riforma costituzionale nel due mila quindici sedici il cui anche stamattina si è fatto cenno in particolare
Dal
Sottosegretario Tabacci
Che ha sottolineato le ragioni politiche che probabilmente hanno determinato la bocciatura di quel testo io aggiungo anche dal mio punto di vista un testo di soddisfacente
Molto insoddisfacente anche sul versante delle Autonomie a parte l'ipotesi utile del Senato delle autonomie cioè di un luogo integrato il centro
Di tutte le istituzioni costitutivi della Repubblica per il resto l'obiettivo era un forte ridimensionamento delle Autonomie comunque
Quella vicenda certamente ha pesato non poco
Sul fatto che si è determinato una sorta di sconquasso
Io oggi continuiamo in qualche maniera pagare così il figlio di quel situazione come cercherò di lire per una realtà che piena di chiaroscuri
Forse più scuri che più che chiave dal punto di vista della coerenza col disegno costituzionale delle del due mila uno
Naturalmente cercano di dire qualcosa
Evitando utili toccare il tema dell'Amministrazione alle prese con la pandemia in cui si è parlato peraltro benissimo stamane sia da parte del professor Balduzzi che poi
La professoressa De Benedetto quindi io mi riconosco molto in quello che è stato
Il detto e resta sullo sfondo
Vorrei occupare essenzialmente dell'amministrazione ordinaria dell'amministrazione che quindi deve garantire una tenuta complessiva del sistema
Al di là delle situazioni di emergenza
Aggiungo che
Le cose che dirò
Naturalmente fanno perno essenzialmente sulla Costituzione vigente sia pure molto inattuata soprattutto sul versante dell'amministrazione
Perché continuo a pensare che vi sia una esigenza di effettività di un sistema istituzionale che è fondato anzitutto su un principio fondamentale quello dall'articolo cinque
E che Tellini è una repubblica policentrica
In cui il principio direttivo e quello di realizzare il più possibile il versante delle autonomie senza con questo mettere in discussione l'unità e l'indivisibilità
Del sistema
Semmai trovando un equilibrio dal punto di vista dell'esigenza di solidarietà di perequazione in una prospettiva di autonomia diciamo non separate
Ma piuttosto legate da meccanismi di cooperazione
In ogni caso senza aggiungere altro circoli particolare le considerazioni che farò fu tre punti un richiamo sintetico al setto dell'amministrazione in base al Titolo quinto molto sintetico perché poi si tratta
Naturalmente di riferimenti ben noti su quali anche da parte mia più pressioni
Sparsi fisico tentativi contributo inquadramento e quindi rinvia in ogni caso al testo scritto per quello che non dirò poi una messa a fuoco delle principali distorsioni inerzia attuative
E infine diciamo qui farcele a voler prendere sul serio la Costituzione voler considerare la Costituzione vigente punto di riferimento utile
Per il funzionamento del sistema allora sul quadro sull'assetto dell'amministrazione del titolo quinto
Uno scenario multi level
Dell'organizzazione ripartizione delle funzioni
Sarà unità e Autonomie
Non è naturalmente quella del due mila uno una scelta improvvisa anche se qualcuno infatti in lizza certo sul piano politico c'erano questioni di federalismo eccetera nessuno schema riandare qui dibattiti che in parte sono fuorvianti
In realtà la scelta del due mila uno è stata
Il punto conclusivo di un percorso riformatore che avuto varie tappe significative in precedenza
In particolare su qui richiamo soprattutto il legge centoquarantadue del novanta la riforma delle Autonomie locali che segna un passaggio non trascurabile in questa concezione del ruolo delle amministrazioni territoriali anzitutto quelle più vicine ai cittadini
Nella gestione della macchina pubblica
E poi diciamo riforma Bassanini voi ci serve pallido che ne è stato anche tra i protagonisti nella frase attuativa informa Bersani nel novantasette novantotto giri
Rappresenta un tentativo organico di lavorare proprio sul riassetto dell'amministrazione in chiave dei per la prima volta enunciati tra i principi di sussidiarietà differenziazione
E adeguamento adeguatezza che sono i tre principi poi costituzionalizzare atti nell'articolo centodiciotto nel due mila uno
Quindi degli antefatti significativi
Tra questi anche una crescente attenzione alle autonomie sociali a ruolo delle Autonomie non territoriali ma legata alle formazioni sociali di cui l'articolo due
Di cui Boy l'articolo centodiciotto ultimo comma si è fatto carico di per vedere un ruolo significativo anche dal punto di vista costituzionale proprio sul piano
Del gestione di funzioni amministrative
E dunque convivono nel sistema identità e interessi di vario livello con quindi lì c'è una cittadinanza che è al tempo stesso dei cittadini cioè è una condizione giuridica che di cittadinanza comunale provinciale regionale sta sta almeno adesso diciamo anche europea naturalmente e quindi questo è un po'il
Policentrismo
Che sta alla base di questa visione com'radici storico-culturali si può ricordare io ricordo sempre volentieri Giorgio Berti
Che aveva sintetizzato in
E poche parole questo concetto
Imparare fondante e con l'autonomia è un modo di essere della Repubblica quasi la faccia interna della sovranità statuale
Ecco quindi qui sta nel senso vero del policentrismo alla prospettiva dell'autonomia come obiettivo da valorizzare il più possibile
C'è una propensione quindi all'autogoverno
Delle comunità territoriali che poi è stato anche riconosciuto come tutti sappiamo la carta europea
Dell'autonomia locale approvata nell'ottantacinque al Consiglio d'Europa e fatta propria dal nostro ordinamento nel mille novecentottantanove quindi questo non scenario
Sul quale non mi pare che ci siano molte difficoltà
Di orientamento comunque questa repubblica delle Autonomie io preferisco questa formula quella di Stato regionale
è un sistema complesso in cui essenziale definire le competenze spettanti
A ciascun soggetto fermo restando che si tratta di Autonomie vorrebbe dire non col filo spinato non Autonomie separate
Dal resto del sistema che devono solo difendersi dalle invasioni del turismo ma
Autonomia e che dovrebbero agire in una prospettiva anche allegato all'accordo
Alla collaborazione e nell'ambito di un sistema coordinato il cui baricentro però si sposta più verso i cittadini e la sussidiarietà
Legata alla democrazia greca locale significa essenzialmente questo
Il senso di questa ripartizione dei compiti naturalmente poi si deve distingue sul piano nell'assetto dei poteri legislativi che dovrebbe riguardare essenzialmente Stato e regioni
Con ambiti propri dell'uno o dell'altro oppure concorrenti e invece le funzioni amministrative che coinvolgono tutti i livelli del sistema
Sia pure in una prospettiva rovesciata
Con una sorta quindi di priorità delle istituzioni comunali compatibilmente alle esigenze di differenziazione adeguatezza ecco con tutto ciò che ne consegue Silvano non dico altro in proporvi ultima battuta su questo primo punto è che
Questa innovazione di per sé comporta anche
Ho dove il racconto Ortale dire
Netta il superamento del criterio guida del parallelismo nell'assetto delle funzioni amministrative parallelismo ossia
Spettanza dei compiti amministrativi e ai soggetti che hanno il potere legislativo questo era tradizionalmente l'impostazione che invece e il Titolo quinto ha nettamente superato
Prevedendo invece funzioni improprie
Pienamente legate una capacità di Scelta e anche di regolazione sia pure non legislativa per gli enti locali bene con quindi una sottolineatura del senso dell'autogoverno dell'autorganizzazione se vogliamo anche dell'autocontrollo l'autocontrollo in rapporto con le comunità amministrate
Di qui d'altra parte la previsione
Reddito quello della norma costituzionale sembra sempre necessario richiamare del centodiciassette secondo comma lettera p
Che stabilisce cioè il legislatore statale deve determinare
Le funzioni fondamentali degli enti locali di ciascuna delle tre figure di enti locali
Ai fini anche di una tenuta unitaria del sistema le funzioni fondamentali ci sono degli enti locali sono proprie degli enti locali ma concorrono
A disegnare un sistema policentrico che ha una sua tenuta proprio per via di queste previsione comune
Nell'ambito del sistema
Quindi in sostanza un ruolo potenzialmente centrale delle autonomie nell'amministrazione della Repubblica e l'esigenza di un organico processo di decentramento dalla macchina pubblica questo vera il quadro
Il estrema sintesi del
Il titolo quinto
Discorso distorsioni grazie attuative
Ecco bisogna ovviamente subito chiarire che la realtà effettiva dell'ordinamento è assai lontana da questa impostazione dal punto di vista io rami alti
Sette del potere legislativo se invece è stata una larga attuazione prevede tra l'altro facendo i conti anche con alcuni limiti del titolo quinto nel reparto del potere legislativo di cui si è fatto cenno anche stamane
Quindi sul versante della legislazione questo policentrismo avuto
Una sua relativa complessa attuazione legata al ruolo anche del giudice costituzionale che ha contribuito fare una lettura spesso più stato docente carattere giorno Centrica
Di quanto previsto
Nel Titolo quinto
Invece per quanto riguarda i rami bassi cosiddetti rami bassi d'amministrazione si è indubbiamente registrata una crescente resistenze e difficoltà
è implementare le previsioni sul riparto delle funzioni amministrative il cui ho fatto cenno
Inizialmente in verità la legge La Loggia dalla legge centotrentuno del due mila tre aveva avviato un percorso col coerentemente volto a completare le previsioni costituzionali
Poi si è conclusa la legislatura con un testo di decreto legislativo che non è stato approvato in tempo utile
E quindi quel disegno attuativo
Si è arenato nonostante che nelle legislature successive c'erano stati dei presentati dal governo Progetti sintonia con l'impostazione
Della legge La Loggia sia nella quindicesima che nel sedicesima legislatura ma sono poi prevalse se le spinte di segno contrario comunque che hanno intralciato l'approvazione di questi progetti che era il presupposto per ripensare il sistema e anche il sistema di finanziamento
Superando la tradizionale impostazione stato centralità della finanza pubblica ma di questo non dico nulla perché poi professor Gallo né process Salvini hanno uno spazio aperto per dieci tutto quello che è necessario
Ha contribuito verosimilmente attenuare in qualche modo la spinta riformatrice in chiave autonomistica anche con la giurisprudenza costituzionale fondata
Su una sussidiarietà rovesciata va così in fretta chiamate suscita diretta della sentenza TAR centotré
Del due mila tre che ha finito per legittimare sempre chiamate a livelli superiori piuttosto che valorizzazione dei livelli inferiori
Hanno così preso corpo via via interventi legislativi poco lineare soddisfacenti spesso erratici ai fini della chiarificazione delle funzioni locali regionali
Con fenomeni persistenti che qualche modo io riconduco alla ratio alla cultura dell'amministrazione autarchica dell'auto archivia più che dell'autonomia
Oltretutto senza alcun attenzione a ridimensionare che la media degli enti settoriali cresciuti a dismisura e al di fuori del circuito del controllo democratico
E anche su questo non dico altro ma è un tema che andrebbe ovviamente approfondito in modo adeguato
Poi è subentrata alla crisi economica
Che ha fatto prevalere istanze anche di matrice europea il fiscal compact
E in cui si è perso di vista la prospettiva che intanto era stata aperta dalla legge quarantadue del due mila nove sul così tetto federalismo fiscale e la correlazione tra funzioni e risorse basata sui livelli essenziali delle prestazioni nessun fabbisogni standard determinati in modo e oggettivo eccome meccanismi di perequazione in modo da superare la logica della finanza derivata e della spesa storica che ha
Caratterizzato senta il rapporto tra centro e autonomie nel nostro fascisti
Si si può poi aggiungere ma anche questo lo spunto che
Accenno soltanto sì questa deriva è stata alimentata da una cultura poco tutto non mistica dei partiti e dei movimenti politici innegabile che questa sia forse ancora la causa principale che ha determinato questa situazione di distanza tra essere un dover essere
Importazioni sempre più liberisti che dei partiti dissociato e da robuste reti territoriali di partecipazione politica hanno reso sempre più difficile la crescita di classi dirigenti territoriali sensibili effettivamente al principio dell'autonomia responsabile quindi il le spinte sono state in realtà piuttosto che quelle aveva guardare cento pecore ai territori al di là di queste considerazioni generali cinque punti rapidi in cui si può non di cori assumere ma insomma sottolineare questa deriva di involuzione
Rispetto quadro costituzionale delineato nel Titolo quinto in primo luogo la questione delle Province delle città metropolitane degli enti intermedi ambedue insomma istituzione di area vasta
Titolari di funzioni il sovra comunali che storicamente hanno avuto un loro ruolo essenziale di
Equilibrio nel sistema locale le province rappresentano un punto di riferimento mi ricordo dal punto di vista giuridico ma considerazioni socio economiche
Quanto sosteneva Giuseppe De Rita molto tempo fa proprio sulle
Fattore essenziale della dimensione provinciale sia dell'ente Provincia poche delle altre realtà istituzionali presenti a quella dimensione territoriale per coordinare a livello territoriale e locale il sistema
Ora
La questione
Ente intermedio provincia rientri città metropolitane
Ha avuto
Un
Un percorso naturalmente che qui non possiamo sul modo richiamare adeguatamente ma basti dire che dal due mila undici in particolare le Province sono state oggetto di una serie di interventi che io vedo qualifico caschi anni cioè incomprensibili sostanzialmente per lo più frutto di spinte demagogiche malintesa semplificazione istituzionale il risparmio di risorse e che ne hanno messo in discussione ruolo e funzioni oppure numero e dimensioni se non la stessa ragion d'essere
Visti appunto gli espliciti intenti soppressivi della riforma costituzionale Renzi boschi peraltro poi bocciata in sede referente
Questa vicenda paradossale
Anche se non sia alla fine completato l'obiettivo di eliminare le Province dall'elenco delle istituzioni territoriali costitutive della Repubblica
è comunque è sfociata in una scelta legislativa impropri
Io codificò non da oggi appunto come in troppi da la legge del rinvio
Numero cinquantasei del due mila quattordici sia depotenziato fortemente le istituzioni provinciali riducendolo ad una sorta di agenzia dei comuni
Se pur convalidata dalla Corte costituzionale peraltro un po'una sentenza avviluppa venire opinabili se io voglio dire una sentenza politica cioè volta a mantenere in vita provvisoriamente le Province inattesa
Della loro soppressione costituzionale
Si è determinata una situazione di grande confusione disorientamento con una messa in discussione di gran parte delle funzioni di area vasta una drastica riduzione dei finanziamenti del personale specie di quello qualificato sul piano tecnico che in larga misura era ancora alto livello delle Province
In parallelo con un forte ridimensionamento della veste rappresentativa degli organi provinciali non più eletti direttamente e assai poco motivati ad esercitare autonomamente i propri compiti oltretutto
Si prevedeva la totale gratuità inizialmente del loro
Funzione
Ne derivata una serie di complicazioni di varianti da regione a regione nella riallocazione di una parte consistente delle funzioni e delle strutture richiesti
Succedeva che a parte delle strutture organizzative connesse spesso con un aumento di costi piuttosto che con un risparmio
Nel mentre si è sostanzialmente frenata ogni prospettiva di razionalizzazione della realtà frammentata dei numerosi piccoli comuni
Secondo aspetto nel contempo
Non si è però chiarissima neppure la condizione istituzionale operativa delle città metropolitane che pure dalla legge del rio venivano per così dire salvarti a livello intermedio
Perché e se pure
Diciamo si trattava di una risoluzione potenzialmente utile si è determinato
Una sorta di limbo per queste istituzioni metropolitane con scenari assai incerti sia in ordine alla loro identità e comunità di riferimento data l'avviso differenza trarre dieci dodici
Troppo Rita
Città metropolitane previste
Bene ma anche tenue le difficoltà di orientamento che ci sono state nell'assetto degli organi delle organizzazioni infra metropolitane
Con una realtà chi è più scura che Chiara oggi
Qualche situazione forse c'è un sistema anche efficiente ma per lo più il villaggio che si è fatto di questa esperienza metropolitana fino ad oggi
A sette libri un terzo elemento di complicazione
Legato anche questo all'improvvido intervento sulle Province sì percepisce considerando la spinta all'accentramento a livello regionale di molte funzioni
Di area vasta di dimensione provinciale si è cioè incrementato non poco quel processo di amministrativizzazione delle regioni già in atto da decenni in verità già a partire dal decreto seicentosedici del settantasette
Che era stato assai poco attuato laddove prevedeva il decentramento di funzioni che agli enti locali
Ne è conseguito un massetto in cui ha finito per prevalere un ruolo regionale sì ci sono differenze da regione a regione ma complessivamente prevale un ruolo regionale sul versante dell'amministrazione operativa
La Regione non è più uscio oggetto
Chi l'ICI sull'azione di programmazione come il disegno costituzionale costituzionale avrebbe voluto ma essenzialmente un ente amministrativo un ente che si è provincializzato per molti aspetti ecco che
A una posizione sostanzialmente alle giorno Centrica anche nei rapporti con le autonomie locali basti pensare all'esistenza da attuare la previsione dei Consigli delle autonomie truppe visti in Costituzione
Questa tendenza nel giorno Centrica delle amministrazioni nelle amministrazioni territoriali e d'altra parte accentuata qui serve una parentesi lunga da fare ma mi limito a dire
Nelle regioni speciali questo fenomeno di ogni giorno centralismo è molto più accentuato ancora
Se solo si pensa
A quello che è accaduto in Sicilia in Sardegna in termini di ridimensionamento moltiplicazione delle province
E se si pensa poi al caso limite del Friuli Venezia Giulia che e è arrivato addirittura sopprimere le Province
Salvo poi pare pentirsene
Con una scelta di dubbia costituzionalità adottata anticipando la riforma costituzionale Renzi boschi ecco quindi siamo di fronte a un quadro poi per le regioni speciali ci sarebbero altre considerazioni sul rapporto Regioni-Enti locali
Molto sposato ma credo che sia sufficiente per questo breve richiamo
Quarto punto si deve aggiungere che in questo contesto di confusione disallineamenti sono aumentati
Anche gli aspetti problematici sul versante dei comuni specie nelle realtà più piccole che sono le più numerose
In cui risultano di molto frenati non solo i processi aggregativi le fusioni ma anche le varie forme associative anche perché è sempre mancata una previsione della dimensione massima delle forme associative anche Cure ambiguità possibile rispetto a quello che l'ente intermedio cioè il discrimine tra associazioni e i comuni e ente intermedio
Non si cambia dall'ordinamento vigente
Significativo d'altra parte che non ci sia concretamente implementata forse l'unica scelta veramente positiva della legge del rio
Quella in base alla quale si sta si sarebbero dovuti rafforzare razionalizzare e coordinare
I comuni con la Provincia in ordine alla gestione di compiti tecnici che sono decisivi in molti casi per la gestione delle funzioni locale
E rispetto ai quali soprattutto gli enti comunali sono normalmente in difficoltà
A questo quadro ultimo punto sei consolante sulla condizione delle amministrazioni territoriali di vario livello
Fanno da pendant le considerazioni problematiche sulle relazioni fra Stato e autonomie
Contrassegnate sempre più dono spiccato centralismo del sistema amministrativo statale e da una propensione a intese deboli piuttosto che intese forti
A conferenze che sono più stato cento ricche che effettivamente in grado di garantire nulla un rapporto paritario
Con lei autonomia d'altra parte stamattina sia Pinelli Chakra Alberto Bertini hanno dato mi sembra conto molto puntualmente di questa situazione si può quindi affermare che nel Complesso emerge la tentazione di trattare le Autonomie no come pars corresponsabili di un sistema locale ma come destinatario Brazzi esecutivi di scelte centrale
Autonomia e quindi non formalmente subordinate ma in certo modo sotto tutela e molto in balia del centro
Quindi poco in grado di svolgere un proprio ruolo politico
Anche per via della Ca'persistente carenza dei livelli essenziali delle prestazioni e dell'attuazione del centodiciannove costituzione con quel che ne sarebbe così come
Dei rapporti Pino del
Presenza al centro
Delle Autonomie sia in Parlamento che col governo ma qui c'è la relazione di tardi per ieri
C'è peraltro da tener conto questo tipo di riflessione naturalmente impatta molto oggi anche sulla questione dell'attuazione del PM perché queste a cominciare dalla cabina di regia si pone il problema
Della posizione garantita alle Autonomie nelle decisioni che riguardano interventi sul loro territorio in cui dovrebbero essere chiamate Anna essere corresponsabili
Pareti o intese
Questo è un punto che credo Bertini ha ricordato stamane opportunamente tavole quindi tirare le fila di questa assegna dei profili critici poi qualche minuto cerco di aggiungere in qui farcele
Emerge una realtà di involuzioni contraddizioni assai lontana disegno costituzionale quale appare un'altra misura disatteso se non tra Vito
E ciò chiarisce lì probabilmente che la causa del disfunzioni percepito e talvolta di più durante la pandemia
Non sono certo frutto della riforma del due mila uno quanto del suo abbandono o di una incoerente attuazione di alcune sue parti essenziali
Per un verso si è registrato un regionalismo che non è riuscito ad essere il motore di cambiamento e di decentramento si è ridotto ad essere a sua volta fattore di accentramento amministrativo rispetto alle istituzioni locali
è per altro verso un sistema statale che continua per lo più funzionare secondo i vecchi schemi dell'autarchia
Il bilancio vent'anni del tentativo di riformare il sistema avviato col novelle Titolo quinto e quindi davvero molto deludente posso richiamare
Tre giudizi sintetici iniziare Giusto pubblicisti qualificati
Una rivoluzione mancata per l'amministrazione pubblica ha detto Franco Scoca
L'autonomia è incompiuta ha detto Manganaro
Addirittura la glaciazione del principio autonomistico ascritto Santo Stajano
E non si sono certo riferiti al non facile decollo di un eventuale maggiore autonomia richiesta ad alcune regioni ordinarie settentrionali
Che non può essere considerato comunque un traguardo possibile in carenza di un preliminare quattro di scelte generali in grado di assicurare la tenuta unitaria persiste
Allora ultimo aspetto nodi pendenti soprattutto fin e quindi farcene a voler prendere sul serio la Costituzione
Mi sembra che il quadro di centralismo dilagante sia a livello statale che regionale non abbia bisogno di aggiungere molto altro Marco Olivetti
Nel recente convegno Delicious farà CM ricordato stamane e arrivato a considerare provocatoriamente il centralismo e nomi
Policentrismo come la costituzione materiale attualmente vigente nel sistema italiano
Prendere atto quindi delle molteplici difficoltà che hanno distolto dal Titolo quinto e abbandonare ogni prospettiva di riassetto in chiave autonomistica del sistema
Sia a livello legislativo che amministrativo questa può essere la prima domanda la prima alternativa oppure
Cercare di prendere sul serio i principi costituzionali sullo Stretto policentrico dei pubblici poteri imboccare finalmente la strada di un rovesciamento di prospettive eccetera eccetera
Interrogativi certo retorici dal mio punto di vista sempre cercato di sottolineare il valore portante che dovrebbero aprire le Autonomie anche ai fini di un assetto dell'amministrazione coerenti e non solo con i principi costituzionali generali ma anche con l'esigenza di di sviluppo e consolidamento della democrazia nei territori
I vorrei aggiungere che poi questo richiamo povero
Particolare rilievo questa sede visto che quindi se Luigi Sturzo
Che ama
Delineato proprio anche il senso del popolarismo come lo strumento con il quale sì ne questa realtà molteplici
Vitale sulle servito
Certo
Prende sul serio il principio autonomistico le scelte costituzionali del due mila uno
Implica sostanzialmente riprendere in mano il disegno di autonomia e sussidiarietà Expo stabilì che si è fin qui abbandonato voluto
Vuol dire riprendere in larga misura sia pure attualizzato il disegno che la legge La Loggia del due mila tre aveva avviato
Cominciare dalla individuazione delle funzioni fondamentali
Degli enti locali
E a questo proposito lasciando ovviamente Laterza sessione l'approfondimento delle questioni e gli atti al pm precisi limiti anche qui a sottolineare che questo intervento organico sarebbe indispensabile
Dovrebbe
E se coordinato anche con le prospettive di questo intervento straordinario finanziato con le risorse europee
E dovrebbe essere anzi l'occasione per stimolare quelle riforme spesso da lungo tempo pendenti che possono concorrere in modo decisivo modernizzare adeguare la macchina pubblica
E quindi non si dovrebbe rinviare
La riforma delle Autonomie perché adesso c'è il PM
Anzi bisogna accelerare
Finalmente la considerazione di un adeguamento dura modernizzazione in chiave autonomistica della macchina pubblica se si vuole realizzare l'obiettivo del PNR in modo coerente anche con il sistema costituzionale
Altrimenti tiene R. rischia di tradursi in un ulteriore consolidamento di una deriva centralistica del sistema
Dando spazio soprattutto una visione è stato Centrica gestita dalle amministrazioni ministeriali con una partecipazione Magnum con un ruolo significativo degli autonomia anche quando si tratta di interventi sul rispettivo territorio io qui non voglio dire altro lascio ordina tutto la sessione di domani mattina a tutti gli approfondimenti del caso ma
I principali provvedimenti in prospettiva attiene
Sono o da questo punto di vista certamente
Riferimenti abbastanza significativi di questo rischio di uno scivolamento in chiave centralistica di tutto il sistema
No non vado nei dettagli mi limito solo dire che
L'ultima legge la centocinquantadue cinquantadue di qualche settimana fa ha prefigurato il fra l'altro mille esperti presso il dipartimento della funzione pubblica
Ok
Ma appunto esperti esterni alla funzione pubblica rispetto a una situazione realtà del tutto sguarnita e quasi abbandonata
Dei supporti tecnici e a livello territoriale ecco questo punto sul quale credo bisogna riflettere anche perché e questi figure eccezionali di esperti coinvolti
Per alcuni anni e non possono certo poi essere ricondotti il all'assetto ordinario delle amministrazioni territoriali dopo il due mila venti sarebbe in ogni caso urgente fino al mettere finalmente ordine sul chi deve fare che cosa partire dalle funzioni fondamentali una volta definito lo zoccolo duro di queste funzioni di base di area vasta particolare cura dovrebbe essere giudicato ovviamente delineare strutture modalità operative anche associate
Con attenzione alle
Con gli apparati tecnici tanto premesso si vede subito osserva
Che questo organico riassetto delle amministrazioni
Non appare veramente
Alla portata a voler considerare la progettazione e le iniziative legislative che hanno preso corpo in quest'ultimo periodo
Prevedere uno scenario anzi problematico che ancora l'onda lunga dei guasti prodotti dalla legge cinquantasei e le macerie prodotte da quel tentativo Sciuto di semplificare completando il risparmiando
Con una realtà sfilacciata in cui è difficile riprendere il cammino di una corretta impostazione con una riforma autonomistica coerente
Con le previsioni costituzionali c'è un unico tentativo e fatto in questa direzione confini abbiamo la presidenza del presidente Pajno e mi fa piacere richiamare il testo governativo
Elaborato da una commissione da lui presieduta insediata al ministero dell'Interno
Con una partecipazione anche i rappresentanti delle autonomie comunali provinciali che ha elaborato neppure un anno fa in parallelo con le prime intese dell'Unione europea per il PM un testo ritiene al Governo per l'adozione di una carta per le autonomie
Nella prospettiva di dar vita a quel progetto di riforma organica del testo unico per gli enti locali già a suo tempo delineato dalla legge la lotta
Un testo articolato in vari campi un'agenda impegnativa e nove punti che non lo sto a richiamare il tempo concluso quindi
Importante a venire questo riferimento ma aggiungere poi che rispetto a questo progetto ad ampio raggio
La realtà ultima non è incoraggiante perché
Nei collegati alla legge di bilancio del due mila ventidue non c'è questo progetto
E c'è piuttosto delega preordinata
A introdurre alcuni principi pur necessari se si dovesse dar corso al regionalismo differenziato il cui accento sedici terzo comma
Ecco invece a dispetto al testo della commissione Pajno sta circolando da ultimo non so quanto sia ufficiale un testo governativo ben più timido disorganico per la revisione del testo unico degli enti locali chi si limita qualche disposizione per la funzionalità degli enti locali
Ecco quindi siamo di fronte a un quadro che non può non preoccupare ciò che cammina al di fuori di questo no aiuta molto nella direzione fin qui considerata anche la proposta di discussione Parlamento cosiddetta Pella che lancia sostenuto nella sua recente assemblea si limita a qualche piccola deroga per i comuni sotto i cinque mila abitanti ma manca assolutamente un disegno e di Cisterna
E qui di permangono le chiudo veramente molte incertezze e difficoltà trascurabili da superare per poter riprendere il cammino
Di una implementazione coerente del disegno costituzionale per dar vita a un sistema amministrativo ripensato in chiave di sussidiarietà e di autonomia e responsabilità
Rompendo il nodo di spinte ad eccezione di vi statali e regionali
L'auspicio conclusivo e che le riflessioni di questo convegno possono realmente contribuire a innervare di cultura autonomistica di interventi riformatori Itinera anzitutto quelli legati che presenza alimentare ulteriormente derive centralistiche mirando piuttosto a rafforzare la linea fra dell'autentica responsabilità conobbe il suo stretto per funzioni riconosciute o conferite risorse necessarie per il loro esercizio
Determinati in base a standard oggettive per quattro grazie dell'attenzione scusa
Ringraziamo il professor Martin per questa diciamo per questa relazione anche forse sconsolata perché c'è il come dire ci descrive un quadro più di un attuazione della Costituzione un quadro che allora top come un quadro diciamo ideale
Io passerei verso allora relazione farmacologico flusso verso l'hanno appoggi che ci parlerà invece del principio di sussidiarietà orizzontale
Sì grazie a si sente benissimo perfetto grazie molte per l'invito che è stato anche una occasione a distanza di insomma di un po'di tempo per tornare su temi su cui avevo insomma Bebo avevo scritto avevo fatto considerazioni ma un po'di tempo fa e forse questo mi è stato utile perché
Ho cominciato anch'io a farmi delle domande perché come sapete il tema della sussidiarietà orizzontale è molto più sfuggente di quella che noi chiamiamo sussidiarietà verticale perché in realtà quella verticale
Lo schema è noto non so come dire noto e quindi anche gli scostamenti dallo schema noto sonno insomma sono più facilmente come dire no percepibili il tema della sussidiarietà orizzontale e molto più tra virgolette sfuggente
Infatti se voi
Leggete non c'è un autore che si occupi di questo tema
Che non parli di sussidiarietà orizzontale come di un tema ambiguo fumoso cioè tutti questi argentini stanno a sottolineare la anche la difficoltà dell'inquadramento
Proprio per questo motivo
Io dico semplicemente qual è il punto di vista
Cui che hanno hanno che ha animato anche le riflessioni che ho fatto a suo tempo sulla sussidiarietà orizzontale allo scopo tutto di cercare di dargli un significato meno ambiguo meno meno fumoso meno difficile anche da cogliere nella realtà
E poi però mi sono posta una serie di di domande che vi rappresento allora cominciamo dalla definizione
Io ho sempre immaginato che la sussidiarietà orizzontale almeno per quanto riguardava l'ordinamento italiano
Andasse contestualizzata
E inserita profondamente anche come contenuto normativo nel processo di decentramento avviato dalla legge cinquantanove del novantasette cioè il mio punto di approccio è stato non teorico generale sui significati che la sussidiarietà può assumere
Perché lì c'è la dottrina sociale della Chiesa ci sono i significati filosofici c'è il federalismo ci sono troppe variabili
Io ho sempre immaginato che la sussidiarietà orizzontale se volevamo darle un qualche significato che ci aiutasse era a anche a dare senso al centodiciotto ultimo comma occorreva contestualizzarla nel decentramento della cinquantanove del novantasette e quella contestualizzazione
Dal mio punto di vista aveva un significato poteva assumere uncinato preciso
E che era quello di contribuire a trasformare le amministrazioni sia l'amministrazione statale che le amministrazioni locali tariffe anche perché perché è chiaro che la sussidiarietà nel momento in cui richiede come dice l'articolo centodiciotto
Che lo svolgimento di funzioni di interesse generale quindi funzioni che normalmente sono affidate le amministrazioni possano essere affidate a soggetti privati singoli o associati implica che cosa una relazione tra l'amministrazione statale locale e appunto i soggetti della sussidiarietà quinto l'accesso che aiutasse la trasformazione dell'amministrazione
Detto tutto ciò adesso vi dico gli interrogativi che mi son posti che mi che mi pongo ormai a vent'anni da dall'introduzione
Della cinquantanove del novantasette poi insomma della revisione costituzionale del due mila uno
In primo luogo mi sono chiesto che cosa ne è stato delle delle insomma delle de della sussidiarietà intesa in questo senso cioè quanto e come permeata nell'ordinamento normativo S e permea secondo mi sono chiesta il perché di un percorso così difficile accidentato perché qua è quello della sussidiarietà orizzontale sicuramente un percorso più accidentato è molto complicato
Insomma tanto per ricordare cose che a tutti noi sono note un autorevole autorevolissimo costituzionalista ormai il momento ormai scomparso Gianni Ferrara
Scrisse vi ricordate tutti quell'articolo su non ricordo sia dalla rivista della Ricci in cui parlava della sussidiarietà orizzontale come della trasfigurazione dell'amministrazione Ciani cosa ci ha quasi un pericolo pubblico ecco ad allontanarle no quindi effettivamente c'è un cioè c'è è un percorso anche molto culturalmente molto accidentato
In terzo luogo e secondo me bisogna anche chiedersi se e della sussidiarietà orizzontale sentiamo l'attualità
In un contesto politico istruttori istituzionale che è completamente mutato rispetto alla fine degli anni Novanta
Ma anche in un panorama Euro unitario internazionale che è stato segnato da questi due terribili ultimi anni e da tutte le trasformazioni che hanno subito anche le società in questo periodo
Questo ultimo interrogativo e credo sia molto forte perché è noto che tutte le crisi spingono inerte inevitabilmente verso le vertici dazioni decentramenti e per un motivo di tipo sociologico il bisogno del salvatore della patria e per un motivo di tipo giuridico e cioè la necessità della rapidità delle decisioni
Che spinge verso la solitudine della decisione stesse io credo che l'attuazione dell'ultimo comma del centodiciotto debba anche dare una risposta a questo tema cioè se effettivamente nei periodi che son contrassegnati da crisi che comunque sono sempre più ricorrenti per un motivo o per l'altro c'è ancora un'attualità di questo principio
Per quello che riguarda il il nel modo in cui è permeato nell'ordinamento credo che sarebbe ingeneroso come alcuni però dicono affermare che siamo all'anno zero non è vero che siamo all'anno zero
Perché nella legislazione questo principio c'è quindi dire che siamo all'anno zero credo che sia davvero ingeneroso e devo dire che tra l'altro e è cominciato addirittura permeare prima della revisione costituzionale perché non sappiamo perfettamente
Che le leggi sul volontariato le leggi sulla cooperazione sociale erano già affermazioni di questo principio ma come anche legislazioni importanti coevi alla revisione della del titolo quinto la la legge due sei cinque del novantanove notte poi è stata trasformata in testo unico degli enti
Locali ma anche la legge quadro sul sistema integrato di interventi e servizi sociali ma anche tutte quelle successive io mi cito solo proprio qualcuna le ultime la legge sul dopo di nove mila centododici del due mila sedici a un esempio quasi di scuola dei di sussidiarietà orizzontale poco quelle sul baratto amministrativo anche queste sul baratto amministrativo
E cioè la centotrentatré del due mila quattordici e il decreto legislativo cinquanta del due mila sedici ma quella in assoluto più rilevante e sicuramente la riforma del terzo settore
La legge-delega prima centosei del due mila diciassette poi il decreto legislativo successivo quello del due mila diciassette perché è quella più rilevante
Perché anzitutto con la con la legge delega sul terzo settore si individua un soggetto della sussidiarietà molto preciso che appunto al terzo settore e lo si fa in una maniera anche molto chiara
Perché per terzo settore si intende il complesso degli enti privati
Che con finalità e senza scopo di lucro promuovono e realizzano attività di interesse generale di valorizzazione della partecipazione di solidarietà sociale ovvero qui arriva al punto uno dei punti più critici
Producono o scambiano servizi o beni di utilità sociale anche attraverso forme di mutualità confini di coesione sociale anche al fine di identificare una normativa
Promozionale ai sensi di questa legge non sono parte del terzo settore le associazioni politiche i sindacati le associazioni professionali di categoria economica ma tutti gli altri enti privati che non siano questi
Teoricamente son tutti enti del terzo settore quindi è una fatti qualche autore ha parlato e di una codificazione costituzionale del terzo settore con questa legge
Che diventa io secondo la laddove la dottrina probabilmente l'attuazione più rilevante del centodiciotto ultimo comma
Ho però e qui arriva il punto perché il decreto legislativo centodiciassette del due mila e diciassette che ha dato ulteriore attuazione a insomma a questi profili
è stato però oggetto di una vicenda che ha riguardato il Consiglio di Stato Lanna che poi la Corte costituzionale che vale la pena ripercorrere perché lì saltano fuori tutti i nodi della sussidiarietà orizzontale quindi e salta fuori insomma quali sono i problemi che vanno ancora risolti
Allora il l'articolo cinquantacinque del decreto legislativo centodiciassette del due mila dicesse
Perché richiede a tutte le pubbliche amministrazioni di assicurare il coinvolgimento attivo degli enti del terzo settore nell'esercizio delle proprie funzioni di programmazione e di organizzazione a livello territoriale degli interventi e dei servizi nei settori di attività di interesse generale
E proprio su questo articolo che si innesta la vicenda perché il sei luglio del due mila diciotto lana h si rivolge al Consiglio di Stato chiedendogli lumi circa il coordinamento tra questa norma del
Codice del terzo settore chiamiamola così l'articolo cinquantacinque cioè quella che obbliga le pubbliche amministrazioni a tener conto degli enti
Nella programmazione poi nell'attuazione successiva e la normativa nazionale in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione
Quindi in sostanza il Codice dei contratti pubblici al Codice degli appalti questo in sostanza
Il Consiglio di Stato il ventisei luglio di quell'anno adottò un parere fortemente limitante delle possibilità che derivano dall'articolo cinquantacinque quindi in sostanza dice attenzione perché questa norma una norma che mette in discussione la prevalenza della normativa
Dell'Unione europea sui contratti pubblici e sugli appalti pubblici quindi attenzione molta molta attenzione
Questo parere che è stato molto criticato è sia chiaro
Io non lo cioè l'ho guardato ma non non c'ho scritto sopra
Devo dire che era molto forte però metteva il dito nella piaga cioè in qualche misura chiedeva di
Di risolvere un problema che è il problema legato a come tutta la galassia del terzo settore tutta dico tutta e perché questo è un po'il tema debba in qualche misura rispondere a due requisiti che son due requisiti importanti uno che deriva dalla normativa dell'Unione Europea cioè la normativa sui contratti pubblici sugli appalti
E l'altro che riguarda un profilo interno e cioè la legge sul procedimento amministrativo quindi il Consiglio di Stato aveva messo in evidenza questi due aspetti pro problematici
Questo parere cade tra l'altro in un contesto politico istituzionale che in quel momento in forte mormorii mente infatti di lì a poco si insedia un nuovo governo quindi in sostanza cade un po'nel nel vuoto questo parere del consiglio di stato e tra l'altro viene subito contrastato da un movimento culturale che quello degli enti del terzo settore che a un certo punto iniziano proprio a fare anche una battaglia proprio culturale a supporto delle esperienze collaborative in questa situazione dopo un po'arriva la sentenza centotrentuno del due mila e venti della corte costituzionale
E in sostanza vanifica le argomentazioni del parere del Consiglio di Stato sui due punti centrali che sono l'articolo cinquantacinque non è incompatibile con il diritto dell'Unione è un orrore europea nel senso che dice la corte costituzionale
è un'altra cosa si muove su un altro livello sì si muove su un altro livello cioè un ente pubblico in sostanza mente pubblico un comune un'amministrazione quando assumono una decisione di di fare
Cioè di fare un qualcosa si possono muoversi su due livelli diversi
O si possono muovere sul livello dei contratti pubblici e dell'APPA quindi possono interpretare l'interesse generale secondo due modalità diverse che sono o quella di procedere secondo queste procedure
Ovvero quella di interfacciarsi con il terzo settore
Naturalmente poi si dice per interfacciarsi sul terzo settore non è che si possano negare il principi però insomma in sostanza il la sentenza della Corte costituzionale
E cade Jesus cioè in una maniera molto molto forte su quel parere del Consiglio di Stato
Ho a questo punto interviene il governo che finalmente il trentuno marzo del due mila venti adottabili due mila ventuno scusate adottato delle linee guida per attivare questo articolo cinquantacinque del Codice del terzo settore
Sia cercando di definirne meglio il contenuto
E qui però a Ribera ha ribadito che il contenuto ecco un contenuto di coprogrammazione quindi di lettura dei bisogni quindi in sostanza le amministrazioni locali
Devono utilizzare gli enti del terzo settore come Enti attraverso i quali riescono a leggere meglio i bisogni ma fin qui
Non ci sarebbe tanto problema il problema è quello sul successivo
Perché dice dicono le linee guida
Naturalmente questa questo tipo di collaborazione deve poi proseguirà anche nella fase attuativa che naturalmente quella più delicata perché quella della realizzazione dell'intervento perché a tutti evidente
Che una cosa è la coprogrammazione degli interventi è un'altra cosa è l'attuazione di quegli interventi stessi perché su questo secondo terreno che il parere del Consiglio di Stato cercava di come dire per lo meno di evidenziare i problemi che possono sorgere
Ho detto tutto ciò neanche queste linee guida del governo del trentuno marzo due mila venti ecco poi sulla parte del procedimento amministrativo in sostanza
De nelle linee guida si dice anche la coprogrammazione è un procedimento amministrativo per cui gli enti del terzo settore
Fanno le istanze quindi scatta tutto quello che c'è nel procedimento amministrativo alla nomina del responsabile le attività istruttoria e la conclusione
E tutto risolto ma non direi e adesso cercherò di spiegare perché secondo me non è tutto risolto l'ultimo pezzo è che per quello che riguarda il Pnr R. nel piano
Non si riporta all'audizione forte che è contenuta nel Codice del terzo settore in cui si dice le pubbliche amministrazioni debbono tener conto degli enti del terzo settore
Ma si dice l'azione pubblica potrà avvalersi del contributo del terzo settore nell'attività di coprogettazione eccetera quindi in qualche misura si ritorna un po'a quello che già
Sapevamo e in qualche misura era già il punto di
Di arrivo a cui si era un po'arrivati sulla sussidiarietà orizzontale cioè che non potesse essere precettiva rispetto alle amministrazioni pubbliche mentre il Codice del terzo settore questa pre cioè su questa precetti vita si si spingeva un po'
Adesso però vi vorrei dar conto di quelle che sono le questioni che vengono portate da un lato dagli enti del terzo settore per esempio rispetto al pm RR
Di cui talune credo vada andrebbero prese in seria e considerazioni
E l'ultimo
Pezzo su cui vi volevo intrattenere sono quelli che io chiamo i nemici interni della sussidiarietà perché la sussidiarietà dei problemi al suo interno quello orizzontale che deve risolvere perché altrimenti non si riesce ad andare avanti
Allora vediamo quali sono le obiezioni che il mondo del terzo settore ha fatto presente a tutto l'impianto del PM aree del modo in cui viene attuato allora
Anzitutto
Quello che si lamenta
Che il tavolo previsto dalla legge centootto del due mila ventuno che dovrebbe essere sostanzialmente il diretto dal ministro degli affari regionali insieme al ministro dell'Economia e delle Finanze il tavolo permanente per il partenariato territoriale economico e sociale è stato istituito dalla legge ma non è stato ancora attivato quindi non è stato mai ritenuto la seconda è che si dice il terzo settore non dispone di dati aperti disaggregati che possano
Farli avere un riscontro sul monitoraggio dell'attuazione del piano
Terzo le prime azioni del Piano Sud scuola transizione ecologica sono state decise senza discussioni hanno imboccato la via classica dei bandi
Con una si dice il rischio che vi siano zone del Paese che non saranno in grado di rispondere in
Sì per tutta una serie di carenze che non siamo neanche agiscono
Quarto la fretta la tempistica stretta è un motivo comprensibile per giustificare una Governance accentrata però la fretta non si sposa con gli approcci con gli approcci di coprogettazione
Che dovrebbero invece ispirare le policy necessaria di ridurre i divari territoriali
E a ridimensionare gli squilibri territoriali perché effettivamente la coprogettazione potrebbe essere un buon modo per per incidere sui divari però è chiaro che la fretta della governance spinge invece da un'altra direzione
Non viene praticato il dibattito con la società civile il mondo della ricerca mentre in questa fase sarebbe cruciale
Perché potrebbe apportare elementi nuovi saperi diversi da quelli dell'amministrazione e soprattutto potrebbe produrre più efficienza
Il bando partecipato cioè il bando in cui tu prima a fine operazione di copartecipazione del bando stesso si dice elimina o riduce fortemente ricco corsi successivi
Ma in questa fase sappiamo che non c'è tempo per fare questo operazioni o per lo meno e e difficile trovarlo
Infine si dice i giusti principi potrebbero aver attuazioni perverse se non si ascoltano il territorio ad esempio che a me ha colpito molto è il famoso esempio
Della copertura dei nidi sul territorio nazionale che come sapete abbiamo come obiettivo quello della famosa trentatré per cento
Sì c'è attenzione perché
Questo obiettivo che un giusto Obiettivo per la fretta e per la carenza di tutti questi elementi di coprogettazione di ascolto dei territori eccetera potrebbe premiare solo i territori che hanno più capacità di spesa
E quindi saremmo di nuovo nella stessa situazioni ho il perché così difficile questo percorso della sussidiarietà orizzontale ma una cosa gialla dura detta ampiamente Gianni prima nel suo intervento io la volevo riportare con le parole che
Anzi con con le espressioni che aveva che ha utilizzato Giuseppino oltre resta al domani
All'indomani della dell'entrata in vigore della Costituzione in cui continuava a registrare la incidenza dei principi costituzionali sulle attività amministrative
Cioè in estrema sintesi lui diceva attenzione perché al centro continua ad essere l'autorità e non l'attività amministra
L'IVA cioè io credo che il punto ancora oggi anche sulla sussidiarietà orizzontale sia ancora questo cioè
Quello che permane al centro è l'autorità e non la funzione
Impedendo il cambio di paradigma che sarebbe necessario perché la funzione vuol dire l'esito vuol dire risultato vuol dire la procedura per arrivarci e
Quindi ugualmente quello che Giuseppino Treves osservava allora forse oggi ancora dovrebbe essere ancora oggi oggetto di di di di discussione e poi ci sono altri motivi che conosciamo bene ma forse vale la pena di di di ricordarlo la resistenza dell'amministrazione che non si vuole mettere in discussione la forza d'inerzia ha detto
Berti già lo diceva
All'inizio degli anni novanta diceva attenzione perché i partiti politici saranno i peggiori oppositori del sistema autonomistico perché ovviamente in questo modo
Li vedono come de vendono anche le autonomie sociali come potenziali concorrenti nella rappresentanza politica e quindi possono diventare i peggiori nemici di queste Autonomie
E sempre anche qui Berti osservava che anche una concezione paternalistica dello stato sociale non aiuta sicuramente la dimensione della sussidiarietà orizzontale perché
è evidente che se lo Stato è uno stato di prestazione sostituisce l'amministrazione ai cittadini e li rende percettori passivi delle prestazioni qui
Di esempi se ne potrebbero fare però e qui vorrei concludere e Cisp c'è anche un problema c'è un nemico interno alla sussidiarietà orizzontale che e bisogna mettere anche un po'su tutte
Allora anzi tutto mi avvio verso la conclusione ci sono delle problematiche che sono inestricabilmente connesse per esempio all'affermarsi
Sulla della teoria dei beni comuni
Questo secondo me è un punto su cui bisognerebbe discutere
Perché che cosa è comune
è il bene ho è il tipo di attività o la procedura che porta alla condivisione di qualcosa non era un'osservazione
Irrilevante perché se se se è comune venne allora non siamo nella sussidiarietà orizzontale siamo in un'altra dimensione
Se non è comune il bene ma è comune il modo in cui cioè la l'attività di di utilizzazione del bene allora forse sì però questa non è assolutamente scontata e nelle teorie sui sui beni comuni che che insomma che sono in campo non tutte però larga parte
E poi c'è il problema della realizzazione degli interventi e soprattutto dei partenariati che si sviluppano all'interno del terzo settore perché qui il problema della linea di confine rispetto alla deroga o alla non deroga del diritto dell'Unione esistente è inutile che ce l'ho neghiamo quindi e e qual è la linea di confine tra la procedura di affidamento di bando competitivo e invece lo strumentario degli enti del terzo settore ed è sono così fungibili non so
E poi c'è anche ci sono altre questioni che noi sappiamo benissimo che sono in campo
Noi sappiamo benissimo che gli enti del terzo settore molto spesso ormai sono diventati dei professionisti dei bandi per cui costruiscono i partenariati al solo scopo di vincere i bandi ma una volta che poi hanno vinto il bando Cisco Six si capisce che quel partenariato
Non non c'è
Insomma sulle reti posticce che vengono messe in piedi per vincere i bandi e e e quindi anche tutta qui c'è tutto un mondo che a al cioè ha creato anche un professionismo su questa logica quindi in sostanza
Un motivo ci sarà per cui questo principio continua ad avere questa
Questa vita così tormentate tortuosa
E i motivi ho cercato anche di di di e io parlo come una che ha sempre detto che questo era poteva essere un principio potenzialmente
Fortemente innovativo delle nostre amministrazioni però non dobbiamo negarci che problemi ci sono
Che fosse
Per fare qualche passo avanti bisognerebbe onestamente metterli sul tavolo affrontarli senza ideologia ma con l'idea traumatica ecco io con questo concludo secondo me dovrebbe si dovrebbe guardare alla sussidiarietà orizzontale come un principio pragmatico
Attuarlo quando diventa un principio pragmatico di cambiamento delle pubbliche amministrazioni e delle modalità di azione grazie
Grazie ad Anna Poggi per questa interessantissima e problematica diciamo come dire relazione che c'era aperto gli occhi su un come dire anche qui sulla trasformazione incompiuta
Anzi vorrà dire assai difficile da portare a compimento da portare realizzazione però le cose difficili sono anche le più affascinanti e quindi da questo punto di vista forse diciamo la difficoltà non è inferiore all'impegno
Io non posso trattenermi oltre perché noi abbiamo un'altra diciamo sessione di interventi avremmo Inter abbiamo altri tre interventi e quindi vorrei dare subito scampo a queste quindi tratteremo tra l'altro su questi tre interventi uno un un profilo che veramente centrale la questione diciamo del rapporto tra stato il sistema delle Autonomie che quello appunto dicevo legato sostanzialmente alla questione della finanza pubblica del federalismo fiscale
Per non è valutazione che a mio modo di vedere proprio l'anima sostanzialmente di buona parte di questo discorso e per altro verso la questione altrettanto importante del trappola quel del problema della rappresentanza delle Autonomie in Parlamento cioè il professor Ferri per Vieri che dovrebbe su questo poi intervenire
Io darei la parola al professor Franco Gallo che voi tutti conoscete e che quindi come dire mi permetto di non presentare Perrotta tra
Tutti gli interventi questa mattina
Di oggi pomeriggio le hanno fatto fare delle riflessioni che non estranee alla mia relazione e mi devo dire perché mi sembra che sia
Necessario trasferirli
Cioè avete rilevato che fondo indiscusso di questa mattina chiesto per farvi io sull'autonomia finanziaria e così via
Sì ogni anno proprio un momento
Detti diciamo di crisi non soltanto del federalismo fiscale o dell'attuazione del Titolo quinto aumento di crisi
Della dell'amministrazione del governo della politica
Perché
Sul caso forse unico non c'ho mai pensato successo così altri
In altri Portesi altri casi caso unico e in cui abbiamo una norma costituzionale quella dei e centodiciassette centodiciotto nove un titolo della Costituzione
Che
Nel due mila uno ha cambiato notevolmente
La situazione normative di valori rispetto al passato
Abbiamo avuto anche se con ritardato disse una cosa che veramente delle norme che hanno attuato il titolo di abbiamo avuto la legge numero quarantadue del due mila e nove
Che sia stata attuali leggi del mercato proprio pensando alla mia relazione che è una bella legge scritta bene che anche raddrizzato alcuni errori fatti da costituente scrivendo
Abbiamo avuto anche addirittura i decreti di Recanati attuativi della legge tè lega sessantotto il ventitré che proprio e entrando dell'intero
Bene dico caso forse unico da quando cioè la Repubblica italiana questo sistema lo Stato ma l'attuale
Questo sì sì va be
Naturalmente i governi a alla fine dell'anno con la legge di bilancio dovevano tener conto che stanno attivando andava applicata seminari inviata prima va al due mila diciotto poi diciannove patenti tre ora ventisei perdendo e così via
Cioè ma veramente una cosa che sa o finge attendo
Che fa pensare che fa direi di questo rappresenta che cosa
No con la crisi del Parlamento
Terreno ma l'ha fatto il suo dovere me la crisi di quelli che dovrebbero forse la politica il Governo tra dipinti che dovrebbero
Interpretare e applicare la norma che che che scritte delle norme che sono ormai varate questo luogo in senso stretto
Questo è il fatto questa professione che extra ordinem congruo passaggio era perché perdente in tempi imposti impressionato
E maschi l'unico aspetto positivo lo metto all'inizio
Di tutta quanta questa problematica da chi sia il federalismo fiscale
E e quello che pop-up mentre l'attuazione del PM RR
Potrebbe spingere
Questi questi governanti che hanno dimenticato di attuare formative del titolo quinto
A fare
E interventi e che e a mio avviso potrebbero recuperare il ritardo e comunque a riprendere un percorso attuativo del federalismo fiscale perché ci crede scritto una Costituzione
Che sia anche comprenda anche il rilancio dell'autonomia finanziaria delle Regioni degli enti locali
E quindi io penso che il buonsenso il consenso te i dovrebbe imporre che Albini nemmeno dei finanziamenti straordinari e imposti dalla crisi quindi
E attraverso proprie PNR e si possa
Dare avvio a una fase realizzativa del piano
Che include
Tutti interventi di rafforzamento della dotazione di infrastrutture delle regioni degli enti locali che con lui gli attuali divari territoriali che sviluppi la capacità progettuali realizzative
Di là mi sezioni decentrate che sono il punto di partenza è il nucleo del sistema
Beh insomma che deve essere alimentato dalla l'ha sistemata dalle Finanze
Quindi io ecco su questo su questo mi devoti e devo dire che non so qual è il percorso politico che ha portato questo per dirvi ma ho notato proprio sperando di leggendo le norme in questi ultimi mesi
Che qualche segnale molto timido nel senso che gli ho detto stanno emergendo è emerso ma non per le regioni ma per gli enti locali non so se avete notato e sulla vedermi bene le norme riguardo
E e quest'ultimo biennio
Nonostante i mondi sono aventi determinati dalla crisi Comit forse grazie al loro non lo so te sono stati fatti ti dei passi avanti
Sono state fatte una serie di innovazioni che hanno investito il sistema di finanziamento locale
Esclusa l'autonomia delle tributaria pesano se ne parla mai quindi
Se sono occupati Cioffi visto che l'elemento più determinante di spinta in questo senso è stato il riconoscimento di risorse aggiuntive al comparto dei comuni
Che aperti tosto pazzi beh su più elevati standard di servizi per genti tarda tali senza penalizzare quelli che già fornivano rilevanti prestazioni lo leggo perché l'ho proprio nella relazione di questi provvedimenti
Qui faccio perché l'esempio per tono tratto dalla decreto legge centoventiquattro del due mila diciannove
Che riguarda il rimpianto della perequazione comunale
Questo decreto legge ha ha previsto che al termine del periodo di transizione che due mila trenta
Il fondo di solidarietà comunale sia basato integralmente sulla differenza fra fabbisogni standard e capacità fiscali standard cancellando trova norma
Il tetto del cinquanta per cento della facilità fiscale per equabile e abbandonando ogni riferimento al criterio storico
è stato scritto e qualcosa secondo me che mi accadono le Totò meraviglia è vero che proiettato nel tempo però ebbero anche che il gli enti locali che chi si è occupato si occupa in questo e ha scritto ha detto qualche cosa ha posto dei limiti dei tempi d'ed i termini temporali cosa che per le regioni
Almeno per ora non si fa
Quindi cosa vuol dire questo io devo dire
Ottimisticamente questo signor rileva te pedivella una rinnovata intenzione di timidezza indirizzare la finanza comunale presso la perequazione età sulla privazione che consenta a tutti i clienti il finanziamento alle loro funzioni rilevanti
Di famose poi parleremo più avanti funzioni fondamentali funzioni letto no letti
Tutto secondo livelli testi di riferimento standardizzati
Quindi questo a me mi fa sperare almeno gli enti locali detti in in un ancoraggio dei fabbisogni standard ha una chiara definizione dei letti per gli enti locali scritto e quindi anche nel rafforzamento della componente verticale del fondo perequativo comunale da finanziare mediante trasferimenti dal bilancio dello Stato insomma questo
Volevo dare e l'unico aspetto positivo controllato nel affrontare questo tema
Però
Passiamo all'aspetto negativo e poi la mia relazione
Tutto sta avvenendo nella persistenza dello stato di crisi dell'autonomia finanziaria regionale
Senza un maggiore coinvolgimento degli assetti della finanza decentrata nella riforma del sistema fiscale
Non se ne è parlato sebbene ne parliamo
Quella varata dal disegno di legge approvato
Dal governo che cattive né al Parlamento prossimi giorni
Ora devo dirlo a sua trattatisti pandemica
L'attuazione di PM l'errore quindi devono essere la migliore occasione non soltanto di portare avanti il discorso che ho fatto prima sulla perequazione per gli enti locali e così via esportarlo anche due regioni
Ma anche per superare situazioni di stallo e quindi rilanciare l'autonomia
Qui mi fermo perché questo c'è un segnale
C'è questa esigenza però dobbiamo prendere atto che è stata differita al due mila e ventitré sia la determinazione dell'addizionale IRPEF a favore delle Regioni a statuto ordinario
Sia della compartecipazione all'IVA sia la soppressione di trasferimenti dallo Stato alle Regioni sia l'istituzione del fondo perequativo di cui al centodiciannove costa insomma devo dire che questo qui non mi pare poco anzi troppo
E quindi devo prendere atto che il Pnr
Non ha fatto granché in questo senso si è limitato ad affermare leggo le parole roulette PNR che il completamento il federalismo fiscale è in corso di approfondimento
Da parte del tavolo tecnico istituito presto il mezzo e che il processo sarà definito entro il primo quadrimestre e due mila e ventisei prendiamo atto questo dato
Quindi io credo che se negli alti i tempi indicati dal pm si vuole dare finalmente attuazione al disegno di decentramento finanziario che prefigurato nel centodiciassette centodiciotto
Dopo la costituzione e c'è scritto leggi che sono ancora vigenti e che
Poi vedremo se vanno modificati o o meglio il strutturate sistemate bensì è questo Somma cioè io credo che dovremmo
Pure questo e Bipop il problema di una specie di di carenza
E quindi
E io credo che in quest'ottica
Non sarebbe facile per il governo portare avanti questo discorso basterebbe tornare
Alla quarantadue del due mila nove due disincanto la integra circa ex intenzione enti nel fermo Titolo quinto il federalismo fiscale naturalmente
E quindi che deve tornare faccio un elenco rapido di quello cui penso che bisognerebbe tornare all'autonomia al rafforzamento dell'autonomia impositiva regionale e locale
Alla perequazione interregionale finanziaria
Allo sviluppo del ruolo di coordinamento della finanza che voglia da parte dello Stato delle Regioni nei loro rispettivi ambiti
Alla fiscalizzazione dei trasferimenti statali
Al superamento di tutti quanti gli enti territoriali per da parte di tutti della spesa storica e soprattutto all'introduzione generalizzata dei livelli essenziali delle prestazioni fa Musile
E il finanziamento delle funzioni in relazione ai fabbisogni e costi standard è stato delle condurrebbe Schembra che c'è basterebbe lavorare pizzicare di gruppi di studio Betty si acquista al messa e cominciano a scrivere queste cose
Che poi non sono così difficili da scrivere
Perché l'abbiamo già scritte molti di noi sono occupati del passato io presento come sapete effetti
O o o ho invitato a scrivere da quarantadue del due mila e nove sono ancora molto affezionato potrebbe presto che e Padova ma insomma è una legge che poteva sul fatto che poi non hanno fatto attuata realizzata
Allora passiamo adesso vedere le attuali carenze dell'autonomia finanziaria
E e e ricordo certo quanto tempo perché è stato curato inizia
Grazie va bene va bene quell'altro
Che il titolo quinto ricordo cose che già sapete insomma accoglie l'idea di un pluralismo istituzionale paritario no
Nel quale lo Stato le Regioni e gli enti locali sono posti su un piano di equiordinazione scritto espressamente il centoquattordici la Costituzione
Ma sono molto discussa perché forse non corrisponde alla realtà ha comunque taluni istituti infinita ricorda
E infatti ma come però come ha scritto centoquattordici faceva un po'impressione che avevamo Comuni Province che stavano insieme allo Stato così ma comunque
Ora dal punto di vista finanziario cosa compete allo Stato
Compete in via esclusiva ex centodiciassette secondo e terzo comma la disciplina del sistema tributario e contabile
E quindi anche la competenza legislativa a dettare i principi fondamentali nella materia concorrente del coordinamento della finanza pubblica centodiciassette
Terzo comma
Alle regioni e attribuita
Lo slargo danze Debenedetti stiamo settore ex e terzo comma del centodiciassette la potestà legislativa delle materie oggetto di coordinamento della finanza
Nell'ambito però e i principi fondamentali fissati cosa che ormai sappiamo abbiamo vissuto e così via quindi vuol dire che le Regioni hanno competenza medica di
Coordinamento della finanza locale e in materia quindi e che tiene appunto alla finanza sente i limiti quindi obiettivamente ragioni di scontro perdoni comunque di autonomia ci sono questi
Ora in questo contesto e la domanda che ci dobbiamo fare dopo questi anni di attuazione
In un'attuazione del titolo quinto essere disposizioni statali emanate in attuazione della riforma del due mila e uno
E e quindi e abbiano dato alle regioni il giusto spazio in termini di autonomia sul fronte della spesa espone quello della istituzione specifici per qual è la risposta
Esposta indicativa non gliel'hanno dato sufficiente spazio chi è buono i ceti proprio non gli hanno dato chi invece così disponibile a contrattare dice che non è sufficiente spazio nessuno può pensare contrario
E quindi
Devo dire
E vero risposta infatti è negativa abbiamo data tacchetti prima e così
Perché perché io devo dire che anche se in molti degli interventi operati dallo Stato nel senso costrittivo erano nella contingenza inevitabili
Perché imposti dall'ordinamento non europea che pur se un po'esagerato anche farci fare norme costituzionali in questo senso
E da esigenze di armonizzazione intenda dei bilanci pubblici in tempi di crisi criticati due mila otto il tempo passato ha di fatto e molti di questi interventi
E in sede di pratica applicazione
Hanno comunque avuto l'effetto di incidere
Con modalità troppo dettagliate perentorie sull'autonomia finanziaria delle Regioni in ambedue i componenti della Spencer dell'entrata questa risposta che diamo un po'tutti no
Vediamo un po'sulla spesa
Più mezzi di parlare di distinguere per perdere un po'di tempo spot su questo perché sulla spessa e e che
La fonte legittima attiva di questo indirizzo restrittivo sul per la spesa
è stato soprattutto l'inseguimento con la legge costituzionale numero uno del due mila e dodici del sesto comma dell'articolo ottantuno
Il
Con il quale si è riservato a una legge statale rinforzata nel procedimento
Il potere di stabilire i criteri volti assicurare l'attuazione dei due principi di equilibri di bilancio socio bibita del debito lo conoscete però letto perché faccio
Così ma non però cosa è successo nel frattempo che questa lama non è rimasta isolata caso quindi una caterva di norme dico cadeva perché veramente ecco
Se è stato il comma uno dell'articolo cinque lettera d della legge costituzionale numero uno del due mila e dodici che ha dato spessore a questa norma attribuendo espressamente alla legge rinforzata il compito di disciplinare
Aperte le virgolette
L'introduzione di regole sulla spesa che consente l'occhio ad accordare gli equilibri di bilancio e la riduzione del rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo nel
Lungo periodo in coerenza lungo periodo virgola in coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica B questa lotta che ha espresso l'attico ottantuno e così via
Quindi imputando allo stato questa speciale potestà legislativa che è di tipo esclusivo questo comma amplia l'ambito di intervento statale fino a ricomprendere di almeno l'interpretazione che molte leggi statali di hanno dato
Anche ogni specifica e dettagliata disciplina diretta per introdurre regole sulla spesa in coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica
Questa norma sta alla base di tutte quante le resta la Corte costituzionale caduto occuparsi dei casi lo Stato addirittura si occupava del prezzo del biglietto delle cose ferroviarie e così via e la corsa effettivamente ha saputo capire come risponde anch'io posso dire Conduct
Dopo il due mila undici scosse sono anche cambiato alcunché un discorso tutto ticket che attiene alla corte tiene
E ieri cosa costa costa questa norma quindi ha dato loco per non ulteriore copertura formale
E costituzionale al potere del legislatore statale di stabilire limiti e vincoli di spesa specifici e quindi limiti vincoli non i generali nei confronti dell'autonomie territoriali
Ricordate che la corte diceva sono generali si sono specifici no Veltroni a un'assenza
Ma io devo dire che voti non hanno notato ma maggiori impatto sul sistema dell'autonomie dobbiamo ritrovarlo nella modifica apportata al comma uno dell'articolo centodiciannove
Questo questa modifica aggiunge alla frase del testo originario i comuni
Le Province le Città metropolitane ricordate le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa l'altra molto limitativa perché i test aggiunto nel rispetto degli equilibri delicati di bilanci
Il leader l'Indigo nell'articolo ottantuno e questa frase presuppone affidamento alla potestà legislativa esclusiva dello Stato la determinazione dei limiti d'autonomia finanziaria le regioni il cerchio si chiude
Si chiude la risposta di riciclatori alla corte costituzionale e a e alle sette sentenze e così via
Quindi per chiudere dal complesso di queste disposizioni
E non dimenticate da quelle che l'hanno completate le c'è una legge rinforzata da duecentoquarantatré del due mila e dodici centosessantaquattro lire sedici
La pista oppresso appare è evidente l'intenzione del legislatore di ridurre l'autonomia finanziaria degli enti territoriali
E di conseguenza di incidere Ruotolo stessa posizione costituzionale quali clienti costitutivi della Repubblica ex scelto
Centoquattordici questa è la mia opinione soffia se anche lavori ravvedimento operoso
Ecco cosa è successo tutto questo ma qui molto rapidamente la costituzionale ha ragionato almeno nel Pd in cui c'è luglio insomma
Nel senso che vi ho detto cessi di è spaventata di questo eccesso di rue Enza
E quindi dopo un periodo in cui è sembrata vuol dire assecondare
Il progetto federalista originario quello del titolo quinto del quarantadue del due mila e nove
Ha cambiato gradualmente strada non sto adesso affabile o storia perché dobbiamo tutti vissute e così via comunque latta te e quindi appresso una certa distanza dalla logica autonomistica
è stato un momento intermedio fino al due mila quindici che proprio è stata molto legata molto coerente con l'indirizzo diciamo statale devo dire che dal due mila undici
Il fino e e che dopo il due mila e quindici ha cambiato impostazione
Non in termini decisi con sicurezza con forza temo ha ragionato come Ragioneria ebbe la Corte dei Conti forse perché c'erano molti giudici della Corte dei conti entro Bautista fuori bene perché cosa ha fatto
Ha fatto questo
E
Ha dato
E e
Ha attenuato l'indirizzo centralistico
Puntando non tanto e solo un'interpretazione del centodiciassette secondo e terzo comma
Ma più pragmaticamente ecco che ci cosa devo molto Mutolo struttura Corte di conti come Regione come mentalità
Sull'espletamento di procedure collaborative e sul rispetto dei principi di proporzionalità e di virtuosità
Io violette sette otto sentenze del quindici del sedici diciannove io con tutta la più quindi non sono responsabili ma sono molto piaciute perché è stato Isabella mediazione fra il momento della corte
Di apertura verso l'autonomia che Comit iniziale
Momento della corte impostato ma spetta buste Terna una scritta
E quindi
Sono stati interpretati sia l'articolo ottantuno SerT sesto comma sia al centodiciassette terzo come tutte le altre norme
Sono succedute del PCUS credute nel senso che lungi dal convalidare sempre previsioni dettagliate circostanziate il nome di unità economica della Repubblica ricordate in hanno impongono allo Stato l'onere di giustificare l'esercizio del potere di coordinamento in ragione del perseguimento di chiari obiettivi di politica e l'ASPI sembra che la Corte dei conti che dica fai così zitta e così va bene
E tenda che non mi sembra un ragionamento sbagliato come il recupero impostazione troppo centralistica
Quindi in questo modo il coordinamento finanziario accetta però tende ad assumere io l'ho chiamata
La natura di un coordinamento per obiettivi
Fondato sul principio di leale collaborazione che impedì emerge in un punto molto importante che pur non abbandonando una lettura estensiva della competenza statale lascia secondo me grande spazio marchi spaccio maggiore alettoni editoriali e questo si è visto in varie sentenze del due mila diciannove diciotto fino a questi ultimi di questi ultimi anni
Sono mossi tempi in questo senso
Un tempo di pandemia raccolte se l'è cavata in modo molto brillante fatto riferimento alla lettera Q centodiciassette si competenza esclusiva dello Stato e qui non si è posto il problema di contemperare
Molto correttamente giustamente stanca nella centoventi così
Ecco se poi andiamo a trattare la crisi del modello federalista tutto filo delle entrate papocchio che sull'APQ vissuto vizio Janni proprio ragionando su questo tema devo dire che qui proprio addirittura c'è stata l'assenza
E l'autonomia tributaria invidia dettero diamo sempre lamentando uccide Nozza una riusciti a capire come mai
Da un testo unico del trentuno tempo fascista che arriva all'imposta di famiglia che anima le imposte locali cioè che dava agli Enti locali delle ecco chi ha detto questa mattina Tabacci cliccare
Delle entrate sufficienti per far fronte a politiche locali siamo trovati
Dopo una fase forse intermedia e così via ma sarà sentito quindi ormai gli enti locali non hanno più autonomia tributaria
Che per noi costituzionalisti per voi tutto solistica elitario di metro cubo
I giornalisti è importante perché se vedi Pegognaga dall'articolo cinque
Sono centodiciassette centodiciannove e quindi alla tenutaria
è espressione di autonomia politica cioè io chiedo denaro finanze evidenti finalizzandola spessa qui c'è un controllo anche in sede elettorale patto cittadino quando va a votare
E che su quel sindaco al quale ha fatto bene o ha fatto male sì alta applicato tributi locali
Bene perché poi mi ha dato strade locali mi ha dato asili nido e così via ha ben lavorato e questo il corso diffondono
Tutto questo critiche
Si è perso vero io si è perso l'autonomia tributaria non c'è più in questo senso che ESP ma ha un senso soltanto il senso che più appena detto
Quindi indicato tutto un sistema in cui il finanziamento a carico degli enti a favore degli enti locali costruzione centodiciannove ma non passando
Per
Quanto riguarda l'autonomia
Sul pastrocchi usufruire sui tributi questo perché avvenuto non siamo pochini che alcuni stanno vedendo che stanno scontando vota perché
Specialmente del Nord e del Centro Nord e così via e i sì dieci album può essere federalisti senza però essere autonomisti in senso fiscale non hanno cioè saputo applicare tipo utili di scopo e tributi
E proprio in senso stretto io adesso non voglio dire di fare tributi togliendogli allo Stato si poteva anche fare
La Germania l'ha fatto l'hanno fatto gli americani canadesi e così via fallimentari tributi regionali questo non è avvenuto i presupposti imposta ad un certo tipo anche se nati nel territorio poi rimasti in mano allo Stato
Ma almeno certi tributi quelli corrispettivi cerchiamo corrispettivi potevano è che anche se costruiti
E allora io vorrei farvi l'elenco BT punti l'ha fatto una ricerca a livello europeo chinati stati gli hanno che non abbiamo mai applicato o male applicato lo scritto più andare a vedere
Perché non pensare
Attributi di scopo tipo
Ampliamento dell'imposta di soggiorno
Patta e soggiorno tra Venezia che la Roma però
Il fatto in soggiorno
è un classico tributo di scopo improprio di natura speciale perché i Comuni non ne approfittano di più sale mette questi punti stupendi comuni in cui i cittadini vanno per il week end a soffermarsi e così via
Pensate all'imposta sulla pubblicità sono state trasformate dal primo gennaio di quest'anno il canone patrimoniale sugli impianti pubblicitari
Christine si parte su pista avrebbe senso di più se potesse estendersi
Verso sistemi pubblicitari più penetranti pensate della pubblicità invasiva quella sulla Rete la Prussia televisiva tutto Cristo perché ci si è attrezzati
Da questo punto di vista
Pensate alle imposte sullo spread completiamo sullo spreco di suolo per Roma state girando questo aperitivo devi devi visto che ormai per colpa della pandemia grazie al fatto che il Comune non ha avuto il coraggio ormai
Nostri Taksim passano più percento di Roma ormai abbiamo tutti i ristoranti poverissimo riprende
Che hanno invaso il questo io chiamo spreconi suolo questa si chiama elementi edilizia setaccia
Questo significa che dovremmo imbattibili rivitalizzare la tassa sulle concessioni in questa ottica
Va applicata in funzione delle nuove competenze comunali in materia di realizzazioni delle reti a banda ultralarga infrastrutture penne digitali ma tutto questo
Non potrebbe andare direttamente all'ente locale potrebbe per sobri il problema delle crisi senza e così via
E poi pensate pure Riva tanto che giusto si parla tanto della carbon tax Cappon Price forse non è una tassa
E etico
La imposti ambientali sull'uso dei rifiuti due topica quelli europei soltanto nazionali sono anche quelle locali i tedeschi ce l'hanno divise costruita in modo tale quella nazionale e perché l'azione dei tedeschi hanno anticipato tutto dalla carbon tax piuttosto importante ce l'hanno quell'ambientale locale c'hanno quella nazionale
Ora una
Imposta sui sui rifiuti due come quella proposta dalla Commissione UE debba essere applicata al nostro sistema e pensate poi al aiuto otto come argomento di cautissimo alla reintroduzione dell'Ici Imu sulla prima casa e su uno di quelli che vorrei che possano introdotta che si commentato il profeta Veneto parte di voi
E perché penso che in nessun paese occidentale detassare la prima casa dall'imposta locale solo nostro paese questo quattro
Non solo sette e e anche perché poi non è difficile
E agevolare chi abita prima casa
Se vedo Vassena anziana sì alla casa d'abitazione date da tempo immemorabile c'è una soldi per pagarla perché leggi votazioni semola paga questo no a costruire un'imposta in modo ragionevole
Va bene insomma su questo qui
Mi soffermo ulteriormente
Però devo dire
Andate a leggere avete letto la
Disegno di legge delega sulla riforma fiscale
Avete letto con la parte che riguarda i tributi
Locali
Beh io ho letto soltanto questo
Folletto che
Di bisogna pitturare Lin Mu con riferimento soltanto a riforma del catasto per carità
Ho letto che a stabilire l'effetto che potrà venire la trasformazione in sopra imposte l'editto alle personali gli esperti per carità è un problema che noi cifra distinti tanto di ragionare anche se siamo un po'
La stanza c'è ci sembra insomma questa differenza sull'imposta addizionale poi non è così rilevante come si impegni però ove il motore politico per carità ci mancherebbe altro
E l'IRAP va sostituita ma non c'è nessun riferimento a quello che gli ho detto prima
La perequazione fermo vado avanti rapidamente
L'altro importante aspetto che terrorismo fiscale riguarda l'organizzazione è chiaro
E io qui non posso non ricordare questo l'abitazione
E un un problema enorme su cui la Corte costituzionale si è espressa ha richiamato l'attenzione su questa perequazione con sentenze importanti tornato a rivedere mia sentenza centonovantasei del due mila dodici
In quella sentenza
La Corte ha invitato il legislatore statale a non sottrarsi dei con le sue parole al dovere di costruire un sistema di finanziamento perequato organico e definitivo
E questa avvertenza ha stigmatizzato il suo essersi limitato legislatore a prevedete tagli estemporanee telefoni estendono e negli anni a venire
La Corte dice
Che
Invece legislatore dovrebbe fare interventi di ristrutturazione delle spesi in via definitiva
Concependo le parole della sentenza
E attuando vere e proprie riforme e stabilendo i livelli essenziali delle prestazioni
Concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantisti ex centodiciassette su tutto il titolo nazionale
La corte sotto intenso sentenza rileva che non è stato ancora emanato davamo nel due mila tredici
Il decreto del presidente del consiglio dei ministri cui l'articolo tredici quarto comma del decreto sessantotto tattico undici demanda la ricognizione dei livelli essenziali delle prestazioni stiamo ancora aspettando tre
E cosa dice la corte che la mancata emanazione Italia di credito determina per l'apertura ante in attuazione non soltanto le curato due mila nove ma del centodiciannove però non si sarebbe occupata
Allora va bene tutti quanti venti che stiamo in una fase storica non soltanto legata al federalismo ma in generale in cui tutto il sistema parte del sistema una parte importante del sistema
Non dico che è incostituzionale
Ma forse è un po'a costituzionale cioè se ne va per conto suo iniziative centodiciannove si fanno altre cose che forse non sono incostituzionali però forse
Non sono più tanto coerenti questo bel problema perché se poi dalla a costituzionalità all'alcol tutta unita il passo è breve
E allora figlio dovrei dirvi ma non so se vale la pena soffermarmi di di qual è il grosso problema della perequazione no Kay costo problema della
Delle
Definanziamento delle funzioni essenziali quindi non essenziali lo storico ed ebbe da voi Totip che questo grosso problema che deve essere risolto e che il vero problema e il sud cioè il problema
Riguardo alle funzioni
Non essenziali
E quindi essenziali sistema una volta poi lo stiamo a ripeterlo conosciamo sarà attuato a perché non essenziali
Che soltanto il quindici per cento l'ottanta novanta sono le funzioni essenziali
Si pone il problema che se ti chiamo la norma così come è scritta come vorrebbe la Costituzione vissuta sarebbe danneggiato
Pecche in modo di arrivare al finanziamento purtroppo non consentirebbe di far fronte alle spesi funzioni non essenziali che avvengono i territori più deboli
E qui c'è un problema che secondo me i miei amici del Sud lo risolvono dicendo che la volontà politica dov'è un problema anche di diritto europeo
Per perché si vogliamo evitare che il Sud non ha degli svantaggi dalla distribuzione e dobbiamo avere una una secondo me legislazione
Di vantaggio e questo di vantaggio potrebbe andare a cozzare alcune norme europee
Che al riguardo che si occupa di qua c'è giurisprudenza riguardo io credo che la situazione del Sud è tale il rapporto territoriale come successo la Germania Est ed erano e tale che non potrebbe non europea andare a dire no voi non potete dare una mano però i nostri amici del centro nord forse potrebbero dirlo che questo non va fatto o soltanto molto rapido proprie capito cosa c'è sotto si corre questi Cossutta allora chiudo
E chiudo e dicono ventenni generali avevo scritto la chiusura sembrava forse potrebbe essere questa
Che e finora si è assistito
Ad un confronto fra Stato ed enti decentrati in tema di autonomia finanziaria
Che ha visto lo stato prevalere attraverso però una strategia fondata sull'accentramento finanziario
Tutti
Cioè stringere i cordoni della borsa
Senza potenziare l'autonomia tributaria locale era limitato la capacità di contestazione nei confronti del governo centrale
E quindi addirittura condizionato all'esercizio di competenze che dovrebbero essere per definizione decentrate ecco centodiciannove
Nonostante l'intervento mediatore della corte il tutto è avvenuto utilizzando prevalentemente la finanza
E il patto di stabilità europea come strumento di governo del sistema multilivello
Producendo un perverso il funzionamento del circuito il responsabilità finanziaria questo mio punto di vista conclusivo
Ora la via per uscire da questa impasse dopo la crisi pandemica non sarà facile
Però io non starei a rincorrere il federalismo quello di quindi gli hanno pensato del due mila e uno al centodiciassette C diciannove e così via
Io penso che almeno nel breve e medio termine dovremmo quanto meno attuare una riforma
Che nella prospettiva di un federalismo europeo sei tu che dici di questo questa mattina mi pare no
Grazie all'acquisto
Garantisca Battisti quanto meno garantiscano a gestione finanziaria virtuosa secondo gli indirizzi contenuti nella quarantadue del due mila e nove
Basata tutt'costi fabbisogni standard che devono essere una volta per tutte
Dopo aver individuato nella prestabiliti è possibile che in dieci anni non siamo usciti ancora a fare questo
Dall'altra parte c'è attribuire una maggiore autonomia tributaria degli enti decentrati vantato politico
Se i sindaci non vogliono applicare questo tributo i partiti che li appoggiano secondo me rapporto che significa che già vite in crisi federalismo per primo esiste in quanto è anche fiscale in questo senso
E infine chi l'ha detto stamattina chiama potenziare i meccanismi di partecipazione Cooper azione
La relazione conclusiva degli enti territoriali alle decisioni statali soprattutto in materia finanziaria e quindi sarebbe molto utile ripensare
Alcuni tratti fondamentali del sistema delle Conferenze Stato-Regioni le quali mi sembra che l'assetto attuale qualcosa fanno ma non sono adeguati
Come strumento di Pisa in cemento tra esigenze autonomistiche esigenze centralistica
Di oggi stuprato troppo
Diciamo che se Gianni De Martinis ha descritto una dicembre Rino attuazione Franco Gallo se prescritto una vicenda di disapplicazione diciamo non questo era lo stato in qualche modo prova diciamo anche forse una fuga dalla responsabilità fiscale da parte degli enti locali gli Enti locali forse potrebbero dico sostanzialmente in qualche modo diciamo proprio indicare questo c'è una fuga dalla responsabilità fiscale su questa nel governare senza responsabilità fiscale fosse il progresso
Non va bene adesso io avverto troppo abbiamo posto il problema ancora delle relazioni importanti per svolgere io però dalla professoressa Livia Salvini ordinario di diritto tributario presso l'Università Luiss Guido Carli che si parlerà tema altrettanto importante che si inserisce in questo discorso autonomia differenziata tra finanziamento e solidarietà
Grazie
Grazie certo il quadro disegnato da Franco Gallo è un quadro sconfortante stilisti mancata situazione di mancata volontà politica sia a livello centrale che a livello locale
E in questo quadro
Si inserisce un sistema che rischia di essere ulteriormente dirompente di ulteriormente complicare la questione del federalismo fiscale dell'autonomia finanziare gli enti locali delle delle regioni che è quello appunto della autonomia differenziata
Il tema dell'autonomia differenziata ai sensi dell'articolo centosedici terzo comma della Costituzione è sul tavolo del decisore politico e successivamente del parlamento da parecchio tempo perché da quando si sono tenuti i noti referendum ma nel Veneto e in Lombardia
Sappiamo anche che il le intese si sono svolte nel tempo l'interessato anche la regione Emilia Romagna
Ebbene sì sono avute delle intese preliminari sia nel due mila diciotto con il Governo Gentiloni e successivamente con il primo governo conta dopodiché si è verificato una sorta di di stallo dovuto naturalmente anche alla pandemia però di recente l'attenzione del governo la volontà di avanzare nelle intese con le regioni per raggiungere effettivamente un'attuazione
E la norma costituzionale si è manifestata ossia nella costituzione di una commissione la commissione cara vita né da parte del ministro Gelmini che ha da poco concluso i suoi lavori e sia e direi soprattutto e decisiva mente
Nel fatto che nelle previsioni del governo che sono state formalizzate nella nota di aggiornamento al Def nel due mila ventuno
Si prevede
Un attuazione dell'autonomia differenziata
Nel periodo due mila ventidue due mila ventiquattro con dei provvedimenti collegati alla manovra di bilancio quindi il Governo si è dato delle il Parlamento esodati delle scadenze
Abbastanza ravvicinate
Ora è anche noto che mentre le tre regioni interessate sono quelle per le quali procedimento di intesa in qualche modo preso le mosse esista sviluppando ci sono diverse altre regioni che hanno richiesto forse formulato delle istanze per quanto non si sia ancora iniziato un procedimento per la autonomia differenziata che sono il Piemonte la Liguria la Toscana l'Umbria le Marche e la campagna e quindi un gran numero di regioni non solo del Nord Centro Italia ma anche del sud
Naturalmente il principale noto nodo da sciogliere è quella della individuazione delle materie e e o delle funzioni che saranno devolute alle regioni
E su questo tema che evidentemente è un tema di cui non non mi occupo però quello che mi interessa rilevare su questo tema influisce in maniera molto determinante
La dotazione finanziaria delle regioni e e l'individuazione delle e metodi e dei modi
Anche in chiave evolutiva con cui le funzioni o le materie devolute saranno finanziate dite che
C'è un bambino che arrabbiatissimo giustamente s'è assente per l'altro regresso dello stato apertamente infuriato spesso futura forse anche
E diciamo sul tema della individuazione delle materie e o delle funzioni a devolvere sicuramente il profilo finanziario svolge un grande ruolo una grande importanza quindi io non mi occupo naturalmente del queste le questioni relative alle funziona devolvere ma mi occupo del profilo finanziario
Ha un'importanza talmente rilevante che da quello che sembra prospettarsi le soluzioni che verranno adottate materie devoluzione saranno delle soluzioni minimali
Tali da coinvolgere solamente alcune funzioni amministrative e non vere e proprie materia proprio per la grande difficoltà di risolvere questo problema
Per esempio uno dei temi sul tavolo di tutte le regioni perché tutte quelle che hanno chiesto autonomia differenziata era quelle chiamò da ultimo citato per i quali ancora non ci sono iniziate le intese hanno chiesto la devoluzione della materia istruzione
Ora la devoluzione Amato distruzione chiaramente
A dei portati che non sono esclusivamente finanziari
Inutile insomma sottolineare l'importanza dell'istruzione e della sua diciamo conduzione Maniero unitaria all'interno dello Stato proprio per il principio fondamentale di unicità dello stato e anche per il fatto che l'istruzione
A Di Persia un forte connotato redistributivo anche all'interno delle comunità locali delle regioni ed interrotta rito nazionale ma comunque quello che si fa rilevare e che le spese per l'istruzione soprattutto se insieme all'istruzione e direi che è fondamentale viene devoluta anche la i rapporti o
Di
Dipendenza con i lavoratori del settore scuola abbiamo Connaught tesa a livello nazionale per il personale scolastico di ventisei virgola cinque miliardi
Di cui quattro virgola sei per la Lombardia e due virgola tre miliardi per il Veneto
E quindi è chiaro che ricomprendendo questa materia che le Regioni peraltro rivendicano il momento dei problemi finanziari che si dovrebbe affrontare è estremamente rilevante di talché sembrerebbe esserci una sorta diciamo di rinuncia a trattare questo tema per lo meno no per il momento
Ora vedendo ai temi generali che si pongono l'articolo centosedici terzo comma naturalmente prevede com'è noto che l'attribuzione dell'autonomia differenziata avvenga nel rispetto dei principi di cui all'articolo centodiciannove della Costituzione e quindi è assolutamente indubbio che in base a quanto previsto l'articolo centodiciannove quarto comma
Le risorse per il quale le risorse attribuite agli enti sub statali debbano consentire di finanziare integralmente le funzioni loro attribuite debba valere anche per gli ulteriori funzioni che saranno devolute alle regioni che hanno richiesto l'autonomia differenziata
E quindi questo principio basilare buone a cascata una serie di questioni che cercherò brevemente di tratteggiare rinviando poi per il resto tempo credo non ci sia molta a mia disposizione per la relazione scritta
Quali sono le questioni cruciali innanzitutto i criteri con cui determinare la dotazione iniziale delle risorse in funzione delle materie o delle funzioni che saranno devolute la determinazione dei criteri da applicare successivamente proprio per seguire la dinamica delle entrate e delle esperienze in base alla originaria devoluzione
Il tema si utilizzare in prevedere dei criteri differenti per le funzioni letto da un lato e non l'acqua dall'altro
E poi tema sicuramente caro al professor Gallo l'applicazione anche alle regioni la mia differenziata dei principi di cui alla legge quarantadue del due mila nove che è chiaro è una legge di delega una legge di principi non ancora attuata però a me sembra rilevante infatti un tema che è sul tavolo e quello di stabilire se le intese debbano o non debbano richiamare espressamente implicitamente i principi di cui alla legge quarantadue del due mila nove ora per quanto riguarda la dotazione iniziale delle risorse non sembra esservi nessuna alternativa alla loro determinazione sulla base del costo storico
Pista anche soprattutto direi la situazione attuale in cui non vi è ancora la determinazione eletta e dissi costi standard che sono evidentemente appunto legati Elettra che sia quanto posta lei terminazione dei costi standard è un processo che sta andando avanti in maniera direi abbastanza spedita tuttavia è chiaro che la mancata determinazione del tra impedisce di per sé una migliore approssimazione della dotazione iniziale delle risorse da devolvere
Questo regola probabilmente quella del costo standard insomma da quanto previsto dalle intese da quanto insomma si ritiene che si possa concretamente fare dovrebbe valere naturalmente sia per le funzioni letto quanto per le non letta quindi indipendentemente poi dalla individuazione delle e dei relativi fabbisogni standard tuttavia questo non significa poiché se verranno elaborate come sarebbe auspicabile
Delle regole perché quella dinamica delle entrate queste regole possono divergere per le funzioni Letta e per le funzioni non letto e quindi essere diverse uno dei temi che viene affrontato è quello del fatto che
Se si stabilisce il costo storico di determinate funzioni o
Prestazioni cosa che non è affatto semplice per quello insomma che che ci dicono che dicono i tecnici
Una volta che sia determinato questo posso storico si tratta di capire poi si la funzione che rimane al lo Stato che deve essere svolta per tutte le altre regioni che non hanno richiesto l'autonomia differenziata
Si riduca
Esattamente della somma che viene devoluta determinata come posso standard da devolvere alle regioni differenziate non mi son soltanto mascherina mi scuso e me sono talmente agitata che farci lezione ma adesso me l'ha tolto
Nel senso che la devoluzione potrebbe non essere a somma zero
Nel senso che il costo delle funzioni che sono devoluti alle regioni potrebbe rimanere in parte anche in capo allo Stato il quale dove svolge se si funzioni per gli altri soggetti potrebbe non realizzare delle economie di scala
E quindi questo è un tema probabilmente che si dovrebbe porre nel senso che
Anche diciamo il il criterio sotteso alla devoluzione e al loro finanziamento al costo storico che ha un criterio diciamo i tendenziale neutralità rispetto alla situazione esistente nessuno ci guadagna nessuno si perde in realtà potrebbe proprio comportare dei
Diciamo deficit nei confronti dello Stato sostenimento di maggiori spese a fronte di costi che invece vengono devoluti alle regioni e quindi a cascata anche un problema per le altre Regioni le quali naturalmente non attuale sistema
In cui come è ben noto il il finanziamento le regioni si fonda ancora essenzialmente su trasferimenti e ha quindi anche un vulnus per le altre regioni perché lo Stato avrebbe meno risorse da ripartire alle altre regioni
Sempre sul tema del tipo di
Un potente la terminazione diciamo del costo come ammontare della somme da devolvere alle regioni altro tema è invece quale strumento de può essere individuato da attribuire alle Regioni proprio per garantire un
Finanziamento appunto determinato con i criteri di cui ho detto
Ora com'è noto la legge quarantadue del due mila nove che per quanto applicabile non applicabile alle regioni extra centosedici terzo comma e comunque una legge che reca la disciplina di attuazione dell'articolo centodiciannove
Ebbene l'articolo sette come è noto prevede che le regioni in generale si finanzino con entrate tributi propri istituiti e disciplinati con legge statale quindi tributi propri propri i tributi propri derivati cioè quelli spettanti alle Regioni ma istituiti con legge statale e le compartecipazioni al gettito di tributi erariali
Quale di questi strumenti utilizzare per la dotazione la prima dotazione delle regioni autonomia differenziata
Allora si dovrebbe direi subito escludere che si possa finanziare
Il Giudaismo Inferentia alto attraverso dei tributi propri delle regioni e questo direi abbastanza evidente perché è lo Stato che deve garantire le necessarie risorse in base alla Costituzione
E quindi non certo attraverso tributi propri che invece dovrebbero essere figli delle regioni andrebbero a gravare
Sulla i contribuenti di quelle regioni
Ma anche perché naturalmente c'è una fortissima resistenza da giustificata e i da parte delle regioni che hanno richiesto l'autonomia differenziata a finanziarsi con una prelievo aggiuntivo nei confronti dei propri contribuenti
E dei soggetti che che votano nell'ambito della regione
Quindi pacificamente scusi tributi propri i propri esisterebbe resisterebbe ancora i tributi propri derivati
Ora i tributi propri derivati anche questi non sembrano soddisfare le esigenze finanziarie delle regioni di cui stiamo parlando perché
è evidente che la loro natura derivata fa sì che come detto la corte costituzionale costituzionale ormai da molti anni le lede relative alle eventuali modifiche normative restano in capo allo Stato
Anche ci si tratta di tributi derivati il cui gettito spetta alle Regioni le quali regioni hanno solamente delimitati ambiti di autonomia nella determinazione del prelievo della base imponibile eccetera
E evidentemente se pensiamo che il la principale tributo derivato per il quale poi a proposito di mancata attuazione della legge quaranta del due mila nove c'è stato tanti anni fa un tentativo delle CISL autore di farlo diventare un tributo regionale proprio ma rispetto al quale poi legislatore receduto
Pensiamo che appunto l'attuale bozza di manovra fiscale prevede un graduale superamento dell'IRAP no graduale superamento lira perché tra l'altro oggi abbiamo letto diciamo delle anticipazioni Sona
Ancora parziale applicazione di questo principio quindi si sta pensando per esempio di
Sottrarre dall'applicazione dell'IRAP i piccoli contribuenti sia persone fisiche che imprenditori che che professionisti ma il graduale superamento dell'IRAP in generale dovrebbe prevedere una trasferimento
Del gettito dell'IRAP perché la manovra deve avvenire senza pregiudizio per la spesa sanitaria e quindi c'è bisogno di trovare altre fonti di finanziamento
Spostamento dall'IRAP all'IRES e quindi a un tributo erariale che tra l'altro porta delle fortissime riallocazione del gettito perché li desse naturalmente si basa Peter la sede legale nitrile appreso criterio
Territoriale dell'insediamento di attività produttiva
Ma è chiaro insomma che in un periodo come questo in cui si parla di superare l'IRAP non si può pensare insomma che principale tributo derivato delle regioni non si può pensare di fondare su questo il finanziamento
Del regionalismo differenziato e allora naturalmente rimangono le compartecipazioni
Evidentemente quali strumenti previsti dall'articolo sette e dall'articolo centodiciannove le compartecipazioni
Nei loro Bari modi di attuazione perché anche le addizionali come prevede legge quattro del due mila nove sono una forma di compartecipazione al gettito di tributi erariali come dice l'articolo centodiciannove
Tra le diverse modalità di la realizzazione della compartecipazione una che ha avuto una particolare attenzione proprio nelle forze di intesa
è e la cosiddetta riserva di aliquota la città riserva di aliquota è un istituto chiaramente diverso dalla addizionale
Per il per il quale alla regione interessata sarebbe comunque riservata direi implicitamente no che non si aggiunga all'aliquota come l'addizionale ma all'interno delle aliquote fissate dal legislatore statale
Però una determinata quota quindi un'aliquota dell'aliquota statale
Viene riservata alla Regione alla quale Regione spetterebbero anche secondo punto queste bozze di intesa le discussioni che si sono svolte a tale proposito spetterebbe anche la possibilità di manovrare
Ristretti limiti credo la la base imponibile ma soprattutto la misura di questa agli porta riservata
Ora questa aliquota riservata è uno strumento del quale si si discute sotto diversi profili e certamente a una delle caratteristiche che la rendono uno strumento idoneo al finanziamento delle regioni in relazione alle materie e o alle funzioni devolute perché sicuramente da una parte esprime proprio la devoluzione da parte dello Stato di Rio delle necessarie risorse secondo il dettato costituzionale e dall'altra sicuramente è idonea a valorizzare l'autonomia regionale proprio perché la Regione avrebbe una possibilità di manovrare questa aliquota fissa
Tuttavia è chiaro che è uno strumento che è fortemente resi cliente rispetto alle scelte dello Stato ed è per questo che le regioni autonomia differenziata lo desiderano
Adottare questo strumento perché residente perché è chiaro che una compartecipazione al gettito dell'IVA
Come quella attuale risente del gettito dell'IVA evidentemente e risente soprattutto delle eventuali manovre che i legislatori erariale
Intende fare sulla struttura delle aliquote e sulla base imponibile dell'imposta
Mentre una aliquota riservata appunto non risentirebbe delle manovre statali sulle aliquote certo su quelle là sulla base imponibile si ma su quelle delle aliquote no per cui si appunti ipotizza che il finanziamento avvenga con una aliquota riservate in materia di IVA ora anche qui effettivamente il fatto che ci siano Periodo per cui perlomeno sulla carta si pensa a riforme abbastanza importanti del sistema fiscale erariale pone dei problemi perché per esempio proprio in materia di aliquote Iva
La bozza di legge delega di cui siamo stiamo parlando ha anche previsto una importante manovra sulle aliquote Iva
E questa manovra sui di quote IVA tra l'altro non è non potrebbe essere di iniziativa autonoma dello Stato italiano ma deriva da una proposta di modifica della direttiva in materia di aliquote IVA quindi anche questo è un terreno in in grande movimento e quindi ci si può chiedere se effettivamente nel momento attuale questo la adozione di uno strumento come la riserva di aliquota che appunto questa forte resilienza come noi in
Definita rispetto alle manovre statali sulle aliquote sia effettivamente uno strumento idoneo
Ma quello che mi sembra
Forse uno dei temi più più importanti è quello dinamico
Nel senso che che cosa accade una volta chiesti a determinate in una fase iniziale in qualche modo l'ammontare delle risorse necessarie che verranno devolute insieme alle funzioni in relazione alla aumento o diminuzione delle risorse all'omento quale diminuzione delle stesse che la Regione si troverà ad affrontare con riferimento alle funzioni devolute
Vi deve essere una situazione diciamo di
Bocce ferme senza che una volta che è stato determinato questo ammontare l'ammontare resta firmo sia che si verifichi una residuo fiscale
Cioè che le entrate che sono state volute diventino maggiori delle stesse e sono destinate a finanziarie e rimanga fermo anche nel caso in cui ci sia un pesce un deficit per cui le risorse devolute non riescono più a coprire le spese questo è un tema veramente molto importante che impatta sia sulla autonomia
Delle regioni interessate sia sul concetto di solidarietà con nelle altre regioni che evidentemente sono sempre in una gioco a somma zero diciamo avvantaggiate svantaggiate rispetta l'eccedenza o al deficit delle
Risorse che vengono devolute
E particolare
Secondo quanto risulterebbe dalle intese tra stato e regioni
Alle Regioni interessate farebbero da una parte leva sulla spettanza del residuo fiscale per cui se c'è un eccedenza nel tempo
Delle risorse devolute rispetto alle spese le regioni interessate rivendicano in base all'autonomia
La possibilità di mantenere di tenere questo surplus e per l'altro ricordiamo che la Corte costituzionale quando si è trovata ad affrontare il tema della residuo fiscale ha detto che non esiste un principio generale nell'articolo centodiciannove per cui vi debba essere un assoluto equilibrio tra le il costo delle funzioni e le risorse sono date alle regioni per per finanziarle
Quindi le regioni interessate tenderebbero da una parte a trattenersi il surplus fiscale e che potrebbe essere anche giusto perché loro dicono eccome diciamo contraddirla se attraverso una funzione di razionalizzazione e di maggiore efficienza nell'esercizio delle funzioni si riesce a risparmiare
Non è giusto che questo risparmio debba essere restituito allo Stato ovvero che in prospettiva ci si rinunci perché vengono ridotte le risorse che sono accordate alle regioni interessate
D'altra parte però le stesse regioni fanno un discorso non vi univoco e dicono siccome lo Stato deve integralmente finanziare le funzioni devolute se per caso nel tempo le risorse devolute si rivelassero insufficienti rispetto alle stesse delle regioni
E lo stato deve corrispondere la differenza e quindi minori essa è a carico dello Stato quindi come vedete nell'ambito delle trattative la posizione e le regioni è ha giustamente perché si tratta di trattative
è giustamente molto a proprio favore e meno a favore dello Stato così come delle altre regioni perché appunto non ci dimentichiamo sempre che poi ci sono le altre Regioni le quali soffrirebbero qualche un deficit di risorse cessano le regioni autonomia differenziata che lo trattengono
A mio modo di vedere chiaramente
Non
Non si dovrebbe prescindere dal riconoscere alle regioni
Il diritto di tenersi le il residuo fiscale rispetto al dice obbligo dello Stato di sopperire nel caso in cui queste risorse sono insufficienti
Nel senso mi ognuno quell'altro
Se le regioni tendono trattenersi residuo fiscale probabilmente dovrebbero anche rinunciare a che lo Stato si faccia carico di eventuali maggiori spese ma qui probabilmente e ritorno al discorso che accennai all'inizio si potrebbe distinguere tra funzioni Letta e non letto perché è chiaro se parliamo di livelli essenziali e le prestazioni potrebbe essere più forte
Il dovere dello Stato comunque di sopperire ad un deficit risorse rispetto alle spese se parliamo invece di funzioni di prestazioni non letta allora s'tre piatti più agevole dire
Ma se la Regione non riesce a fare fronte rispetta la traduzione iniziale
Ai costi che deve coprire beh sono problemi della regione
Comunque diciamo quello che potrebbe essere interessante e qui concludo
E rispetto al residuo fiscale e che forse il
Le regioni a fronte di un impegno dello Stato di coprire un eventuale deficit potrebbero anche a rinunciare ad una parte di residuo fiscale e questa potrebbe essere una forse delle ipotesi da considerare nel senso che si potrebbe anche ipotizzare che le regioni
Che
Beneficiano di questo surplus fiscale
Neri persino per lo meno una parte ad un fondo di solidarietà si tratterebbe di un fondo diciamo di tipo perequativo orizzontale tra Regioni non come di consueto con visto l'articolo centodiciannove verticale Stato Regioni
In maniera tale che una parte di questo surplus venga versato un po'come fanno i Comuni col fondo di solidarietà dati età comunale
Venga riversato a favore anche delle altre Regioni appunto attuando sì una solidarietà orizzontale che forse riuscirebbe anche a stemperare a livello politico e sociale
Le opposizioni ci sono e che permangono e che probabilmente si focalizzerà hanno quando si passerà ai fatti opposizione tra le regioni che rimangono regione a statuto ordinario e tutti gli affetti e le regioni invece ad autonomia differenziata
Ti ringrazio
Grazie difensore Frattini per questa interessante costante conferenza questo intervento sulle che sull'autonomia differenziata sul trattamento fiscale dell'autonomia differenziata vedremo se questi capitoli avranno poi un seguito sostanzialmente perché registi sono venuti dalle previsioni legislative si sono bisogna vedere se ci saranno le condizioni generali perché queste siano passi diventino concrete diciamo cioè discretamente insomma mettere un punto interrogativo su questo perché il dibattito è ancora molto presto vorrei dire diciamo trasversalmente tra le forze politiche questo dibattito il presidente bene abbiamo per completare i lavori della nostra serata un'ultima relazione che verrà però non terremoto sarà il professor Giovanni per per di rappresenta parlarci della questione della rappresentanza delle autonomie in Parlamento non so se il professor Tarricone rilievi già pronto per il collegamento buona sera mi sentite niente trovato anche però a a allora basso diamo da quella
Nel benissimo posso iniziare presidente
Poco e cominciare senz'altro prego a grazie grazie davvero grazie davvero dunque inizio questo mio intervento con le scuse davvero dovere non sente la mia assenza in presenza no purtroppo dovuta a un impegno istituzionale presso il mio ateneo che mi ha impedito di essere oggi presente con voi e le scuse anche per non avere partecipato alla sessione mattutina per la stessa ragione
Ecco oggi nel pomeriggio ci sono state diverse relazioni dove non sono mancati e aggettivi tipo uno sconfortante deludente
E temo che il senso che la mia relazione non porterà a usare parole diciamo più positive e ottimistiche
Ora il tema della rappresentanza dell'autonomia in Parlamento è un tema che evidentemente tocca la questione che poi nodo irrisolto del nostro ordinamento dell'assetto del Parlamento
Una sento che come sappiamo che com'è noto è all'incrocio
Tra della disciplina dei rapporti tra lo Stato e le autonomie territoriali
Ma tocca evidentemente anche la forma di governo ed è un nodo irrisolto in un momento quello attuale di crisi della rappresentanza politica ma anche di crisi
Del complessivo sistema delle autonomie territoriali
Come sappiamo il modello originario è un modello espressione di un complesso e faticoso e lungo compromesse l'Assemblea costituente
Che ha dato vita a una soluzione che anche lotti fa componentistica è stata definita atipica e giustificata oltre che come omaggio alla tradizione come antidoto a possibili degenerazioni assemblearistica eppure i limiti del bicameralismo paritario fatti propri dal nostro costituente furono diffusamente precocemente denunciati già nel corso della prima legislatura
Presidente della Commissione dei settantacinque Meuccio Ruini nel cinquantadue dovette riconoscere che le soluzioni accolte nel testo riguarda la seconda Camera ci colui lasciano un senso diffuso di insoddisfazione e richiamando i lavori della Costituente ha parlato di un inquietante enigma del Senato e del tema più discusso e controverso
L'epoca riforme intervenute peraltro in materia successivamente hanno finito forse paradossalmente per rafforzare l'impianto paritario del nostro bicameralismo penso in primo luogo la legge costituzionale due del sessanta crea che eliminò diciamo forse il fattore più importante di differenziazione la diversa durata delle camere che peraltro non si era mai calata nella prassi stante gli scioglimenti anticipati del Senato del quale nel cinquantatré e cinquantotto e sessantatré
E ancora ecco la legge può dare più recente legge costituzionale uno del due mila ventuno peraltro a mio parere opportuna e doverosa
Che diciamo avendo equiparato l'elettorato attivo per i drammi del Parlamento ha finito anche se appunto per rafforzare un impianto di bicameralismo avvisare
Ora non è questa la sede per analizzare i tantissimi sì di questo assetto che è nato come ha notato giustamente Enzo Cheli dalla combinazione di spezzoni di esperienze e di modelli diversi
Ma credo che si possa dire che nessuno dei diversi obiettivi indicati dalla dottrina a sostegno di questo modello cioè d'integrazione della rappresentanza
La stabilizzazione dell'indirizzo politico generale la stabilità del governo la garanzia dell'ordinamento la sua democraticità è stata conseguita a Costituzione invariata ne il bicameralismo a conseguito
Ha contribuito al miglioramento della qualità della legislazione e anzi come sappiamo nelle ultime legislature sembra radicarsi nella prassi
Una sorta di bicameralismo alternato monocamerale ISMU di fatto evidenti anche ma non solo che la principale attività delle camere attuale riconvertire decreti legge
Perché come sappiamo per abbreviare i tempi la seconda Camera spesso si limita ratificare il testo deliberato dalla prima
Anche in forza della discutibile e per molti aspetti abnorme prassi delle dell'abuso della questione di fiducia accompagnata dei maxiemendamenti ecco in questo modello però rimasto sullo sfondo il tema decisivo del collegamento fra il Parlamento e le autonomie territoriali
Tema che ha contribuito non poco
Al mancato decollo appunto delle autonomie territoriali del nostro Paese eppure multati ancora la Costituente
Parlava della necessità di dare alle regioni una voce specifica nel Parlamento e di fare delle regioni non già cito due delle pure e semplici circoscrizioni elettorali bensì un centro unitario di interessi organizzati da far valere
Unitariamente in modo istituzionale dando quindi alle regioni la possibilità di incidere sui procedimenti recitative a livello nazionale
A questa necessità all'uso anche la Corte costituzionale soprattutto e a maggior ragione a seguito dell'entrata in vigore della riforma del titolo quinto è sufficiente per ricordare la giurisprudenza sulle chiamate sussidiarietà dove la corte ha alluso a più riprese la perdurante assenza
Di una trasformazione delle istituzioni parlamentari e il clima generale dei procedimenti legislativi anche nei limiti di quanto previsto dall'articolo undici della legge costituzionale sei del due mila uno su cui tornerò più oltre egli in assenza di questa diciamo trasformazione delle istituzioni parlamentari la corte ha ribadisce la necessità di individuare strumenti di collaborazione fra Stato e Regioni a valle cioè nell'ambito dell'esercizio in concreto le funzioni amministrative
E come sappiamo valorizzando in questo modo istituti della leale collaborazione soprattutto attraverso il sistema delle competenze ma come sappiamo questi istituti attraverso il sistema delle conferenze non trovano applicazione
Nei procedimenti legislativi con la sola forza ad eccezione delle deleghe
Sentenza duecentocinquantuno del due mila e si ci in sostanza come è stato efficacemente osservato da Ugo De Siervo la revisione del Titolo quinto si è dimostrata elusiva rispetto al problema decisivo dei raccordi fra le istituzioni nazionali e regionali che soli possono rendere funzionale un moderno modello che è stato regionali senza pretendere dice questa authority tutto possono trovare soluzione soltanto Italia in carcere in materia di competenze dell'una o dell'altra
Così che il mancato percorso riformatore in e a questo proposito arreso al sistema politico nazionale padrone dell'esatto riparto delle competenze al di là della stessa vicini
Al momento che sono innumerevoli le interdipendenze e le possibilità di condizionamento se non di interdizione delle potestà legislative regionali da parte del legislatore nazionale
E in questo senso non si può non ricordare da un lato la commissione parlamentare per le questioni regionali che nella scorsa legislatura in una pregevole relazione alle assemblee
Sulle forme di raccordo fra lo Stato e le autonomie territoriali sull'attuazione di statuti speciali ha evidenziato come le assemblee parlamentari costituiscano la sede naturale
Per la realizzazione del principio di leale collaborazione
Soprattutto ma non solo nell'ambito del procedimento legislativo e lo stesso presidente Mattarella nell'occasione nell'incontro con i presidenti delle Regioni del cinquantesimo anniversario della costruzione delle regioni a statuto speciale
A Ostia osservato con grande chiarezza come si avverte la necessità di di individuare con maggiore precisione sei di procedure attraverso le quali il principio di leale collaborazione possa divenire sempre di più la cifra di rapporti tra lo Stato le regioni ed autonomie locali
Ora da questo punto di vista anche alcuni riferimenti costituzionali depongono in questo senso ma e in questo senso non mancano però alcuni problemi alcuni ambiguità certo last trasformazione del Parlamento costituisce non vede Pavanello mancante nella costruzione della Repubblica delle autonomie eppure come dicevo
Nell'articolo cinque della Costituzione dopo aver affermato in un'Italia indivisibilità della Repubblica
Che riconosce e promuove le autonomie locali e attuale servizi le dipende dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo e balli e l'articolo cinque si legge che la Repubblica dei guai principi e metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento
Ora questo riferimento all'ultima parte dell'articolo cinque che è stato a mio parere ingiustamente sottovalutato dalla dottrina
Invece diciamo e sarebbe stato un riferimento importante trattandosi di una disposizione comando stato Nicola Lupo di una modernità vista oggi per certi aspetti Bertino sconvolgente
E sono sufficienti sul punto ancora una volta le parole di Meuccio Ruini all'assemblea costituente
Allorché dopo ha parlato di questa disposizione ebbe ad affermare non v'è chi non veda che ormai il Parlamento non può più fare le leggi di vecchio tipo minute particolareggiate
Il numero delle leggi ma irresistibilmente aumentando per l'inevitabile sviluppo dello Stato non erano mai possibile fare leggi lunghe e dettagliate di vecchio stampo e allora
Seguendo l'esempio di altri paesi si faranno leggi che stabiliscono principi leggi cornice che poi il governo e gli altri organi delegati dallo Stato alle Regioni determineranno delle norme d'integrazione d'attuazione di questi principi base
La perdurante mancata attuazione di quest'articolo nella prassi come il nostro atteso per determinate lo spostamento della realizzazione del principio di unità
Da un lato sulla Corte costituzionale e dall'altro sul governo determinandosi così per un verso una supplenza non richiesta e non gradita uso le parole di un preside l'ex presidente della corte in capo al giudice delle leggi
Prima un altro una diminuzione del tasso di democraticità e soprattutto di trasparenza del sistema istituzionale nel suo complesso con riferimento al governo
Ancora nella costituzione com'è noto e si dice anche che il Senato è eletto a base regionale ma sappiamo anche che questa locuzione
E una produzione giustamente definita dalla dottrina generica
Ambigua polivalente chiaramente frutto di un compromesso ma riuscito e acquatica raggiunto dall'assemblea costituente così Martines
Ovvero assolutamente incolore Lorenza Carlassare ovvero ancora priva di ogni reale col detenuto nel colloquio
Ed è stata interpretata forse in senso riduttivo quale vincolo territoriale Alice dal tour elettorale
Un vincolo devo dire peraltro poi ulteriormente inquinato dalla legge costituzionale uno del due mila uno quando ha inserito anche i senatori eletto all'estero cioè immaginando della seconda Camera alcuna rappresentanza di tipo evidentemente diverso
Sia capace di un vincolo per il legislatore elettorale e di un vincolo particolarmente significativo soprattutto dopo novantatré quando i la minore strutturazione del sistema politico nazionale
Ha reso come dire evidenti un'area alla necessità che come dire
E di avere sistemi elettorali diversi per i due rami del Parlamento come peraltro c'erano anche in precedenza su dal punto di vista tecnico ma ancora come dire esiti come dire diversi figli di questa diversità tecnica dei sistemi elettorali
Non importa che qui richiami la vicenda dei premi di maggioranza regionali al Senato nella legge Calderoli e la sentenza uno del due mila quattordici espresso parole molto severe al riguardo
Ma posso ricordare anche le vigente legge elettorale irosa Tell un bis la legge centosessantacinque del due mila diciassette che cento delicati sistemi elettorali largamente assimilabili e per questo costituisce un unicum coraggioso
Nella storia dell'Italia repubblicana ma la fase regionale ha comunque anche nella vigenza di questa legge ha posto un problema perché come è noto nelle elezioni del due mila diciotto
Non è stato possibile proclamare un eletto del Movimento cinque Stelle in Sicilia e in conseguenza la controversa decisione della giunta delle elezioni del Senato e dell'assemblea o l'evento è stato trovato in Umbria così che l'Umbria ha potuto leggere otto seggi e notare che si tratterebbe di una di quelle regioni che dovrebbero beneficiare di un aumento sette
Perché nemmeno arriverebbe a questo numero mentre la Sicilia avuto un eletto in meno
Certo questo vincolo alla dato dal legislatore elettorale della base regionale impone dei limiti che qui non posso diciamo in qualche modo evidenziare ma certo questo determina l'esclusione del di un sistema di collegio unico nazionale perché farebbe venire meno l'ancoraggio riletti con la base regionale la quantomeno dubbia di un legittimità di un premio di maggioranza nazionale
L'obbligo di adottare almeno un numero di collegi pari a quello delle regioni la necessità che i collegi sono contenuti per intero all'interno di una stessa Regione essendo esclusa l'eventualità di collegi pluridecennale
Eppure ecco la dottrina si era sforzata
Di dare di questa previsione senato eletto a base regionale un significato più presto pregnante peggiore riflessioni di occhio cubo di Martines che immaginavano il sistema di elezione della seconda Camera
Con l'elettorato passivo limitato ai cittadini per essere stati con un certo periodo di tempo amministratori pubblici locali o regionali all'interno appunto di una di una regione
Rimanendo sale l'articolo cinquantasette una base per poter in qualche modo limitare come dire lettorato
Passivo in deroga come dire all'articolo cinquantuno primo comma ma in modo tale da stabilire almeno un qualche collegamento se non con gli enti e le regioni quanto meno con le comunità regionali anche la previsione di un numero minimo di sette senatori per ragioni non ha nulla a che fare evidentemente con una Camera delle Regioni certo
In qualche modo una previsione che a qualche collegamento con appunto seconde Camerino ordinamenti federali
Ma anche questa si è trattata di una previsione tutto sommato piuttosto tenue che non ha impedito alla Regione più popolosa
La
Lombardia di avere un numero di senatori sette volte superiore al minimo e quelli spettanti alla generalità delle regioni tranne appunto il Molise e la Valle d'Aosta
La Regione sette senatori è servita solo a Basilicata Trentino Alto Adige Umbria nella prassi e osservo che con l'entrata in vigore della legge costituzionale uno del due mila questa forbice nella rappresentanza territoriale addirittura aumenterà
Perché come dire i dati dimostrano che come dire la forbice tra le regioni a momenti era e la regione più popolosa avrà dieci volte di più i senatori spettanti alle regioni meno popolose e la popolazione media per il seggio
Oscillerà nettamente tra il minimo di centoventisei mila abitanti per seggio della varietà sta
Al massimo dei
Dei trecento ventisette mila abitanti oltre col per seggio con riferimento al sei ecco venga se questa appunto è lo scenario non si può non aggiungere per cui e ci tornerò tra un attimo anche l'articolo undici legge costituzionale ribellione
Ma ecco se questo è lo scenario è con il dibattito sul bicameralismo paritario certo si è sviluppato nel nostro Paese soprattutto dopo il mille novecentonovanta altri
Prima certo c'era stato un dibattito sulla trasformazione del Senato ma non la nelle principali progettazione istituzionali nella direzione di una seconda Camera rappresentativa delle autonomie regionali
è soltanto dopo il mille novecentonovantatré e che in questa necessità emerge emerge in relazione come dire alla crisi del vecchio sistema politico e al rilancio al punto della questione regionali
è in questa fase che la tematica della differenziazione delle vista come un modello vincente
Espressione ancora una volta di Enzo Cheli consentendo di assegnare a ciascuna Camera in ragione della sua funzione un proprio ruolo e una propria funzione evitando il rischio di duplicazioni prive di effetti così Rita comincia ad avere un seguito
Il rilievo generalmente condiviso per cui il bicameralismo oggi dice diceva Paladini appare vitale sono negli Stati federali o negli Stati a forte decentramento regionali e tuttavia nonostante questa diffusa consapevolezza che dalla dottrina arriva al sistema politico
Le progettazioni a riguardo come il nostro non solo non hanno avuto successo non avendo riscosse necessari consensi parlamentari o popolari a seconda dei casi ma le soluzioni contenuta nelle principali progettazione istituzionali la commissione D'Alema
Il testo di revisione costituzionale
è respinto nel due mila sei il testo Renzi posti con riferimento alla seconda camera sono stati gli aspetti più criticati e forse il più criticabili
Diciamo di queste stesse progettazioni e qui sta il vero paradosso
Della riforma del Parlamento i cui ripetuti fallimenti pur dovuti ripeto a proposte di riforma certo non ineccepibile sul piano tecnico hanno finito per perpetuare il modello vigente con tutte le sue criticità
Tanto sui tempi e la qualità della legislazione quanto sul ruolo delle autonomie regionali mancato quanto sulla compattezza e la stabilità del governo
Certo come ho accennato la realizzazione di una tale trasformazione sconta una notevole complessità tecnica
Oltre che notevoli incognite culturali è noto infatti che la realizzazione la Camera delle Regioni può venire in forme diverse con diversi criteri di con posizioni con una diversa intensità di funzioni eletto con il Palazzo evidenzia anche diversi rendimenti istituzionali delle seconde camere
Alcune delle quali decisamente deludenti
Ecco ma dopo la riedizione del testo Renzi boschi si è aperta una nuova fase ecco una nuova fase che in una in un primo momento ha visto il rilancio della prospettiva di attuare l'articolo undici della legge costituzionale il film del due mila uno
L'integrazione appunto della Commissione bicamerale per le questioni regionali con rappresentanti delle Regioni e delle e degli enti locali con riferimento ma diciamo alla disciplina del procedimento del procedimento legislativo
è una tematica di indubbio interesse ma che però diciamo attirato l'attenzione della dottrina come dicevo ma non quella della politica né nell'attuale del nell'attuale legislatura né come dicevo
In quelle immediatamente precedenti eppure la commissione parlamentare per le questioni regionali nella relazione cui ho già l'uso a aveva provato a rilanciare come dire il tema ritenendolo come dire un una soluzione non anacronistica ma quanto mai urgente dice la relazione nella fase attuale insomma
Chiedo scusa l'assenza diciamo di uno spazio parlamentare per la composizione degli interessi degli enti costitutivi della del Pup eppure questa attuazione fino ad oggi non c'è stata sicuramente anche per i dubbi che questa disposizione solleva
E una disposizione che certo non appare espressione di una ottima tecnica ride redazionale e che diciamo abbia alcuni interrogativi sull'uso delle fonti per attuarla sulle problematiche dell'integrazione sulle modalità di discussione di decisione all'interno dell'organo sui difetti
Delle pronunce una serie di problemi appena accennati dall'articolo undici e tuttavia pur con questi problemi e con altri a cui non ho accennato tipo
Il fatto che l'articolo undici sembra immaginato con un assetto monocamerale mente con un assetto bicamerale la commissione teoricamente dovrebbe intervenire in entrambi diciamo
Le nell'esame parlamentare in entrambi i rami del Parlamento eppure dicemmo nonostante questi problemi con ogni probabilità l'articolo undici avrebbe potuto costituire la sua abitazione una soluzione mediana immediatamente realizzabile tra la situazione attuale è un possibile ma non prossimo scenario futuro in occasione di sperimentazioni
Di un coinvolgimento delle regioni del procedimento legislativo parlamentare che fino ad oggi è nata
è nell'attesa anche che questa diciamo possibile attuazione
Non priva di interesse è la modifica operata la legge Scelba la legge sessantadue del cinquanta altri da un decreto legge del due mila diciassette il quale ha previsto che la commissione parlamentare per le questioni regionali possano svolge attività conoscitiva
E possiamo procedere secondo modalità definite da un regolamento interno proprio alla consultazione di rappresentanti della conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali e delle Province autonome
E la Conferenza delle Regioni delle Province autonome e che le associazioni e gli enti locali nonché di rappresentanti nei singoli enti locali
Il regolamento è stato adottato nel dicembre del due mila diciassette a seguito di una consultazione informale con il mondo delle autonomie
Ma diciamo anche la dei suoi contenuti su cui non posso
Soffermare anche questo strumento non si è ribellato
Alla prova dei fatti uno strumento diciamo di larga utilizzazione pur essendo connotato per espressa previsione del Regolamento da una sorta di provvisorietà al quadrato perché questo Regolamento adottato nelle more dell'attuazione dell'articolo undici da legge costituzionale
Trentadue mila uno che a sua volta delinea una soluzione nell'attesa di una futura trasformazione del Senato
In realtà questo Regolamento sembrano aver dato i frutti sperati anche per diciamo il fatto che la commissione per le questioni regionali soffre nella prassi come dire ma qualche difficoltà di funzionamento basti considerare che la prima riunione si è tenuta il ventitré gennaio due mila diciannove questa legislatura
Ovvero venti dieci mesi dopo diciamo le elezioni
Politiche
Ecco altri diciamo indicazioni
Si trovano sul coinvolgimento dell'autonomia elargisce della revisione del Regolamento del Senato del dicembre del due mila diciassette in particolare con riferimento agli esami
Negli atti normativi e di altri atti di interesse appunto dell'Unione dell'Unione Europea
Ma insomma diciamo siamo ancora ad un livello che appare ben lungi da realizzare collegamenti forte gli adulti ne aveva a suo tempo immaginato
Vado verso la conclusione ecco l'attualità ci consegna uno scenario diciamo ulteriormente lungo e mi riferisco alla legge costituzionale uno del due mila venti che ha ridotto il numero dei parlamentari la prossima legislatura quattrocento deputati e duecento senatori
Qui occorre chiedersi quali conseguenze ci saranno sul piano del funzionamento delle Camere e sei come alcuni affermano Enzo Cheli tra questi
La riduzione del numero quando i parlamentari sia esso implicitamente ora tappa verso un monocameralismo anche di diritto oltre di fatto una soluzione questa che peraltro potrebbe come dicevo favorire quantomeno diciamo un coinvolgimento delle regioni nelle forme previste dall'articolo undici della legge costituzionale tre del due mila otto
Ecco questa legge costituzionale sicuramente apre alcuni problemi e alcune finestre di opportunità
Il problema che apre riguarda come è noto un tema che non è la rappresentanza delle autonomie nel nel parlamento ma il problema della rappresentanza politica perché evidentemente con quattrocento deputati e duecento senatori ebbene la dimensione della nuova seconda camera
La dimensione che dovrà tenere conto del fatto che la con cento novantasei dei senatori
Noi avremo appunto un assetto nel quale bene undici regioni ma Meglio bene undici corpi elettorali appunto di regioni eleggeranno in totale non più di sei senatori
Tredici diciamo corpi elettorali regionali eleggeranno meno di dieci senatore dei collegi plurinominali con numeri assai limitati
Ecco per e più se andiamo a vedere appunto la delimitazione dei collegi uninominali nella legge Rosa Pellumb disse noi pensiamo che il settantaquattro collegi uninominali corrisponderebbero a livelli territoriali molto vasti
Del tutto come dire disomogenei dal punto di vista geografico nella mia regione
Ci sarebbe un unico collegio uninominale che andrà che andrà dalla Lunigiana hard diciamo la zona di Prato sono da Alpi come dire un
Qui un un piccolo esempio
Non solo ma con marcate diseguaglianze anche nella popolazione dei collegi uninominali da Regione alla regione si va da collegi uninominali di oltre un milioni di abitanti
L'unico collegio uninominale della Wto avrà
Milione trecento seppur un milione e trecento sette mila abitanti a collegi uninominali che mediamente prendo il caso del Piemonte avranno ottocentosettantadue mila abitanti
Una marcata diseguaglianza che non ha eguali nel panorama comparatistico dei Paesi che adottano sistemi elettorali articolati in collegi uninominali
Si tratta di un problema che a mio parere è un problema anche di legittimità costituzionale
Caro per queste contraddizioni ecco un la il Parlamento sta discutendo alcuni possibili interventi correttivi
Correttivi rispetto appunto a queste distorsioni che diciamo maturerebbero sul piano e la legislazione elettorale correzioni con riferimento più in generale a livello costituzionale ha seguito diciamo di questa riduzione del numero dei parlamentari
Sul primo punto la proposta di eliminare la base regionale pene il Senato ecco qui veramente solo una battuta
Non si risolverebbero il problema
Non solo perché si toglierebbe anche questo
Ultimo diciamo riferimento che peraltro come hanno detto è servito a poco nella logica della rappresentanza delle autonomie territoriali ma sostituendo la base regionale con una base circoscrizionale
Si darebbe luogo a una serie di problemi interpretativi non piccoli e tali da diciamo aprire una serie appunto di vincoli e di problemi diciamo
Strutturali per il futuro legislatore elettorale che francamente potrebbero in qualche modo dovrebbero essere evitate per esempio non si capisce se sostituendo base regionale con base circoscrizionale
Sarebbe possibile un'assegnazione dei seggi a livello a livello nazionale non si capisce se la circoscrizione era base circoscrizionale coincida con la Regione perché la base circoscrizionale continuerebbe con l'assegnazione alle Regioni di un numero minimo di senatori domani pari a tre non solo ma
La stessa proposta diminuisce il numero dei delegati regionali per l'elezione del capo dello Stato da tre a due una soluzione che io francamente non trovo
Come dire occhio idea certo non è scritto da nessuna parte che ridurre il numero dei parlamentari debba significare per forza ridurre anche il numero di delegati regionali
Non solo ma diciamo i delegati diventerebbero due
E rimarrebbe la previsione in forza dei quali che essi devono essere letti in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze
è con il quale questo con quale con questa soluzione evidentemente non rimane che ritenere che ogni regione dovrebbe leggere un delegato tra le file della maggioranza e uno tra alle file del delle opposizioni e ciò come dire dà luogo a una qualche diciamo non irrilevanti distorsivi sa
Tra le riforme costituzionali ecco una in particolare mi sento di citare l'atto Camera due mila seicentonovantasette l'Atto Senato al mille novecentosessanta
Che prevede una valorizzazione del parlamento in seduta comune
Che tra l'altro accorderà devo crebbe dà fiducia al governo e eserciterà e per la potestà legislativa nel mantenere materie più importanti
E l'integrazione del Senato con un ulteriore componente eletto da ogni Consiglio regionale e dai due consigli delle province autonome ora si tratta di una soluzione che con riferimento al Senato
Tale ebbe luogo soltanto una limitatissima integrazione i consiglieri regionali che non realizzerebbero alcun serio collegamento con le regioni
A maggior ragione per il ruolo forte riconosciuto
Nel procedimento legislativo tanto al Parlamento in seduta comune le materie più importanti quanto alla Camera dei deputati perché questi progetti di legge differenziare bello Camera e Senato attribuendo un ruolo di ultima istanza alla Camera dei deputati nelle materie non assegnate alla competenza del Parlamento insomma queste proposte segnerebbe lo un passo indietro addirittura rispetto al mai attuato articolo undici della legge costituzionale seguendo Milan due dei quali si prevederebbe la abrogazione certo una riforma di questo genere ecco diciamo non soddisferebbe le riforme e mi lascia perplesso anche un'altra diciamo proposta che è stata avanzata insieme a questa e ciò è diciamo la proposta di costituzionalizzare il sistema delle conferenze credo che sia stato parlato già oggi ma insomma una proposta di questo genere ove venisse approvata a tacer d'altro chiuderebbe definitivamente la partita diciamo della di una possibile diciamo trasformazione della seconda cava o per lo meno di una più forte integrazione delle regioni a livello dei poteri legislativi ecco
E da qui a poco l'ultima domanda ma questo tema biellese incomprensione
Delle regioni che in Parlamento finito ma davvero interessa alle regioni
E qui si tocca davvero ultimo nodo e cioè l'afasia delle regioni regioni deboli regioni che hanno esercitato ruolo assolutamente quasi insignificante nel più recente dibattito sulle riforme istituzionali
Basti pensare appunto a quanto non si è sentita
La voce delle regioni da propose del dibattito che ha accompagnato l'approvazione del disegno di legge Renzi mosche
E probabilmente le stesse regioni ormai si sono convinte della necessità e dell'opportunità di spendere i propri phishing politico istituzionali non su una possibile modifica del Parlamento
Ma sul potenziamento del sistema delle conferenze
Che è una soluzione diversa è a mio parere non soddisfacente dal punto di vista appunto delle esigenze istituzionali che l'integrazione del Parlamento riceverebbe
Ho davvero finito mi ha colpito diciamo la recente proposta di istituzionalizzare la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
Che la Conferenza delle Regioni delle Province autonome ha avanzato al Parlamento in sede di audizione che la Conferenza affatto sul disegno di legge di bilancio ecco mi pare un modo questo che se da un lato valorizza una diciamo una leale collaborazione tra le regioni operazione orizzontale il cui significato non mi sento di sottovalutare ma dall'altro mi sembra appunto ancora un modo per ragionare solo e soltanto tra esecutivi Derain grazie
Beh
Ringraziamo il professor Carlo per Vieri per questa sua
Importante relazione che come dire aumento ancora una volta le nostre perplessità
Che cosa dire alla fine di questa nostra che nel sistema delle regioni sta proprio nel probabilmente puntando più sull'esercizio di funzioni amministrative che sull'esercizio di funzioni legislative e questo blocca il significato della Baia del come dire del rilancio della questione delle conferenze
Quello dell'abbandono del
Diciamo così del problema della rappresentanza parlamentare o della modifica in senso parlamentari
Credo che comunque a questo punto possiamo chiudere i lavori della nostra seduta pomeridiana
Io ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al sia in presenza e che a distanza e do appuntamento per domattina alle nove e trenta grazie a tutti e buona serata