Guerra del Tigray: il Premio Nobel per la pace al fronte. Intervista a Mirella Emiliozzi

Radio radicale siamo con l'onorevole Emilio sì del Movimento cinque Stelle membro di una commissione esteri della Camera per parlare con lei che la guerra del Tigrai
Che vede una grossa difficoltà del delle delle dell'Etiopia che sta subendo l'offensiva dei ribelli di questa zona che a cavallo tra il Sudan che
E Illy Eritrea e naturalmente l'Etiopia allora che cosa sta succedendo ieri abbiamo visto che il premier etiope che anche un premio Nobel per la pace andrà al fronte a combattere allora un paradosso nel paradosso che cosa sta succedendo
Ma semplicemente naturalmente il premio Nobel è stato concesso nel momento storico che abbiamo potuto vedere della pace che si è sancita all'inizio della dell'eletto quando quando abili e stato eletto quindi è stato un premio Nobel voluto da tutti accolto
Con grande favore pensando che finalmente avremmo inaugurato una stagione di pace purtroppo così non è stato
La situazione dell'Etiopia una situazione molto complessa come tutti i Paesi africani
Dove
Lei etnie sono
Molte dove la situazione di uno Stato unitario buone mai consolidata abbastanza
Questo è quello che ha fatto
Scaturire questa guerra che è diventata una guerra civile che sta coinvolgendo tutte le etnie
E purtroppo
Incentivata anche da questo dall'atteggiamento di Abi che
Ha deciso di non concedere le elezioni Intini e che
Hanno e noi non volevamo una successione volevano più che altro un'autonomia sì loro avevano chiesto di andare ad elezioni e questo non non è stato concesso quindi la forzatura da parte loro a determinato la reazione di
Del presidente Abi che è stata una reazione
Veramente alta voce perché quello che sta succedendo
è qualcosa di gravissimo per parecchi lati ogni immaginazione
Ecco lei che tipo di notizia che ci sono state violenze sulle donne e oltre che alla alla violenza della guerra
Allora in un primo tempo erano violenze contro i cittadini del Tigrai che poi insomma in qualche modo hanno risposto a questo tipo di di di violenza che arrivano anche dall'Eritrea perché anche l'Eritrea sulla ha fatto un'offensiva contro questa Regione
Sì sì sì c'è documentato che
L'Eritrea ha partecipato alla sta partecipando a questa guerra in
Probabilmente l'interesse di alcune zone del Tigrai dell'Eritrea
Viene da lontano
è una guerra che si stava combattendo a tutti i livelli nel senso dalla dall'impedimento delle degli aiuti umanitari l'interruzione delle comunicazioni per cui interamente in alcune zone quello che è successo non sa veramente nessuno nemmeno
La Commissione per i diritti umani e l'Alto commissariato ONU perché in certe zone non si è avuto accesso
Lo stesso
A vescovo di Adigrat oggi non comunicato dell'agenzia Fides
Denuncia che il rapporto della Commissione incompleto
Perché in certe zone non si è avuto accesso e la situazione è molto più grave di quello che già sappiamo essere certo
L'Italia può svolgere un ruolo allora con ogni volta che c'è una crisi in un paese africano si invoca l'intervento del Paese colonizzatore alla volevo sapere se ritiene che l'Italia debba avere un ruolo per il processo di pacificazione oppure se pensa che finirà tutto con e il clamoroso ingresso dei ribelli del Tigrai ad Addis Abeba
Guardi io presentato più atti parlamentari perché l'Italia anche un ruolo in quelle zone
E non solo per le relazioni storiche che ci sono ma anche proprio per la capacità che l'Italia a di mediare che ci viene riconosciuta
Sempre e ovunque
Di oggi L'ultima interrogazione
Quindi io certo penso che l'Italia debba essere a capo finirà di
Di un'azione congiunta naturalmente
Dell'unione europea magari naturalmente sotto il cappello delle Nazioni Unite
Fino ad arrivare a proprio a una forza di interposizione di pace
All'esito dell'azione forte
Quella è una zona strategica dei di l'Africa
Degli equilibri anche ritorni Paesi confinanti le abbiamo viste
Sono molto molto fragili e da lì può nascere una reazione a catena veramente IMI incontrollabile
E anche i flussi migratori che ne derivano già ma che verrebbero ulteriormente
Diventerebbero ancora più imponenti
Con tutti i profughi in fuga
Quindi la situazione è molto complessa non possiamo certamente l'Italia può avere un ruolo leader perché queste cose le sappiamo fare ma non può essere l'Italia da sola è una situazione molto complessa in cui l'Unione Africana deve avere un ruolo in cui l'unione europea deve avere un ruolo e le grandi potenze avere un ruolo
Tutti uniti per ottenere di riportare alla pace un paese che
Merita merita di di ritrovare la pace ha fatto anche una riflessione sul premio Nobel per la pace
Ma come dicevo all'inizio diciamo il premio Nobel si concede per le azioni fatte
Quindi si è ritenuto che la pace storica coclee con l'Eritrea valesse il premio Nobel certo
Con oggi il abiti
A guidare un esercito in guerra
Bisognerebbe riflettere
Va bene senta io la ringrazio della sua disponibilità per l'ho fatto per te un po'di tempo ringrazio l'onorevole Emilio sede del Movimento cinque Stelle membro della Commissione esteri con la quale abbiamo parlato del conflitto in Tigrai dell'offensiva dei ribelli del Tigrai verso la capitale Addis Abeba grazie
Grazie a lei