Derrick

Benvenuti la puntata cinquecentocinque di Derrick l'editoriale dell'Economist della scorsa settimana e dedicato al peso crescente degli Stati nelle rispettive economia una tendenza globale con pochissime eccezioni perfino negli USA ormai la quota di spesa pubblica rispetto al PIL veleggia verso il cinquanta per cento mentre in Francia Italia e attorno al sessanta superando perfino Paesi come la Svezia che siamo abituati a considerare forti esempi di welfare
In India lo abbiamo già visto in passato qui su Derrick lo Stato deborda in termini di controllo delle aziende principali
Eleggiamo sullo stesso economista anche di sussidi per alterare il prezzo di mercato di beni di consumo con il nove per cento della spesa pubblica dedicata a quelli sul cibo e qui la buona notizia è che in parallelo c'è stata nel Paese una riduzione dei sussidi ai combustibili fossili
In passato chi vi parla si è avventurato chiedersi quanto possa durare in Cina un'economia basata su investimenti anche in tecnologia in cui c'è sempre meno spazio per l'autodeterminazione rispetto all'ingerenza delle holding controllate dal regime
L'economista Arthur crebbero al definito la Cina uno Stato Venture capitalist termine con cui finanza si definiscono i fondi che investono in aziende con forti prospettive di crescita all'inizio del proprio ciclo di vita
Ma dubito che qualsivoglia regime il cui principale obiettivo e perpetuare se stesso posso avere intuizioni brillanti su quali innovazioni potranno interessare di più i consumatori di domani
E non è detto che la consapevolezza di questa contraddizione tardi molto a ridurre il flusso di investimenti verso la Cina
L'Europa dal canto suo con la cosiddetta tassonomia dei settori economici in termini di sostenibilità ambientale si sta preparando guidare in questo senso gli investimenti privati con alcuni rischi di e l'utilità della tassonomia e soprattutto di sua incoerenza
E con la palese contraddizione dell'occuparsi della sostenibilità degli investimenti privati senza che la stessa Comunità di Stati abbia interrotto i sussidi pubblici dannosi all'ambiente
Un problema globale laddove calcola un recente studio Lanzetta la carbon tax netta e addirittura negativa cioè più che compensata dei sussidi ambientalmente insostenibili
L'Italia su questo purtroppo contribuisce negativo e assistiamo a una riforma del fisco in arrivo che nel migliore dei casi sfiorerà la questione mentre il ministro della transizione ecologicamente scrivo questa puntata il ventisette novembre due mila ventuno
Sta ancora bloccando la sua firma provocando un ritardo rispetto alla prescrizione normativa l'edizione aggiornata del catalogo dei sussidi dannosi all'ambiente
Forse perché conterrebbe numeri tali da mostrare tutta l'inadeguatezza della riforma e lavorazione
Testi ricchi di Derrick sul blog Derrick energia punto it un saluto da Michele Governatori