Una sentenza della Corte Costituzionale in difesa della libertà di impresa: intervista a Giacinto Della Cananea

Radio radicale oggi parliamo di concorrenza della libertà di impresa e glielo facciamo parlando di una sentenza della Corte Costituzionale naturalmente lo facciamo tornando do a conversare con il professor Giacinto della Cananea che ricordo sempre nostri ascoltatori docente di diritto amministrativo all'Università Bocconi di Milano professore benvenuto buonasera
Buonasera grafiche fittizio
Allora partiamo sempre da un suo articolo io lo ricordo ai nostri ascoltatori lei mi ha scritto per il Foglio il due dicembre e scorso
Allora iniziamo da a questa sentenza anche lei ci presenza del che lei si presenta della Corte Costituzionale Como ma a piccole interessante nota storica
Dunque quest'articolo si sarebbe dovuto
Aprire con la Fracci e questo è un è un buon giorno per il mercato anomia di mercato in concorrenza ma non guidata dai pubblici poteri poi e e e uscito qualche giorno dopo la sentenza e quindi questa questa piccola apertura è venuta meno ma davvero è un buon giorno quello in cui ci può dare notizia in una sentenza non solo importante come sono le sentenze della Corte costituzionale
Ma anche particolarmente ben argomentata ben motivata
Che a dichiarato impicci circa una disposizione di legge riguardante l'attuazione di direttive europee nella quale si era aggiunta
Una componenti di obbligo di dover uscita per i concessionari di contratti pubblici e che era ritenuta dalla Corte in contrasto Coldiretti principio dell'economia di mercato e della libertà degli imprenditori mercato ma facciamo un passo indietro perché storicamente vietata una tendenza tutt'altro che favorevole al mercato nel nostro ordinamento e perché di conseguenza è importante questa sentenza della Corte costituzionale
Dal punto di vista bisogna ricordare che la nostra costituzione
Oggetto di un'ampia discussione all'interno della assemblea costituente e segnatamente della Commissione dei settantacinque
Cioè pagati poco più di cinquecentocinquanta eletti dell'Assemblea costituente ci fu una commissione di settantacinque persone
Che aveva il compito di redigere la carta costituzionale da sottoporre poi all'Assemblea
E varia una volta terminati li ha avuti e a presiederla
Chiamato un giurista
Meuccio Ruini che ed è quindi compito di coordinare questa parte così importante i lavori quando definì scuse del mercato
Si contrapposero due posizioni
La prima fu espressa da Luigi Einaudi che all'epoca ricordiamolo oltre ad essere è stato un importante professore di scienza delle finanze e diritto finanziario e senatore del Regno
E per divenne poi nel periodo successivo alla al quarantacinque di volta in volta governatore della Banca d'Italia per il ministro dell'economia e poi sul Presidente della Repubblica come costituente Einaudi propose
Lì da apportare
Rispetto al passato anche rispetto al passato diciamo antecedente al fascismo al periodo di liberale la libertà di impresa la concorrenza e lo fece proprio proponendo che la lì che la Costituzione che doveva essere adottata
Vita temi i monopoli e aggiunge nel suo intervento che ciò che bisognava davvero fare e per lottare contro i monopoli era sbarazzarsi anche di piani e programmi amministrativi che erano fatti fin troppo abbondanti
Un altro enti contrapposta a quella dei cow di che fu sostenuta proprio come influì inizierà il presidente della Commissione settantacinque invece riteneva che nelle condizioni del Paese non si potesse adottare una norma asset come quella di Einaudi che vietava ai Monopoli e difatti poi la nostra costituzione acconsentito
La creazione di riserve nei giornali originarie e di Monopoli in ambiti opere energia elettrica e segnatamente sulla proposta di Einaudi quindi espresse l'opinione contraria
Sostenendo che occorrevano invece controlli di efficienza interventista
Per assicurare la realizzazione di una serie di pubblicizzare
Questa seconda concezione tre volte
E non a caso nei decenni successivi all'entrata in vigore la Costituzione vi furono tanti casi di leggi e leggine
E che prevedevano controlli di anche per vaccini nei confronti pelle imprese private
E questa diciamo e di vita non solo giuridica ma anche culturale ha avuto una lunga storia basti pensare che quando le mia novecentonovanta quindi ormai più di trent'anni fa venne finalmente istituita afflato Italgas la concorrenza del mercato cioè l'autorità antitrust stile e la legge né attribuiti dei compiti e dei poteri significativi nei confronti delle distorsioni del mercato imputabili alle imprese private tempio per abusi di una posizione dominante ad Asti illeciti svolti a mantenere artificiosamente alti intrecci a danno dei consumatori
Ma invece quando c'erano distorsione della concorrenza derivanti dalla condotta delle pubbliche amministrazioni soprattutto da norme di legge in questo caso alla autorità sono stati attribuiti soltanto dei semplici coltivi di segnalazione al Parlamento
Quindi sostanzialmente l'eredità culturale
Della assemblea costituente ha manifestato la sua influenza per un lunghissimo periodo di tempo tant'è vero che quando sull'influenza dell'integrazione europea finalmente chi creò l'autorità antitrust
Si ritenne comunque di mantenere una asimmetria tra i suoi poteri riguardanti il mercato e i suoi poteri riguarda anche l'intervento del legislatore questo diciamo è il contesto culturale
E su questo contesto che innestata anche l'azione di una nuova istituzione e cioè l'autorità nazionale anticorruzione e per una finalità commendevole
Cioè quella di intercettare rendere manifeste e reprimere le condotte che hanno l'effetto di fare aumentarla corruzione ha però ha vinto sul presupposto che sia necessaria e sufficiente rafforzare gli obblighi procedurali
Aumentare i controlli anche di tipo predittivo e questo come sappiamo non è affatto scontato invece perché molti sostengono invece che bisognerebbe diminuire
La complessità della cornice regolamentare e anche che l'esistenza di numerosi controlli svolte da parte di più autorità non sempre è sufficiente per eliminare la corruzione perché proprie della complessità delle regole dei controlli che si possono annidare dei dispacci e e chi vuole comportarsi in modo opaco
E allora andiamo a vedere che cosa ci ha detto la corte
Sì ecco con quello che che va soltanto aggiunto di far fare offerte è che la legge e del due mila ITC anche in questo caso vero una finalità in condivisibile anzi toga rossa cioè quella di attuare
Le nuove direttive europee sulle concessioni e sugli appalti pubblici
Ha però proprio per via di questo clima del sospetto proprio né il convincimento chi si debba per limitare l'azione degli operatori economici soprattutto quando ottengono commesse pubbliche la legge aveva imposto ai concessionari che l'obbligo di
Riservare una quota fino all'ottanta per cento
Da far svolgere a soggetti terzi Bellanova che ha adottato una serie di linee guida
Incerta efficacia in parte interprete in parte veramente interpretative intatte invece vincolanti ha reso ancora più complesso il quadro cos'è successo un operatore economico
A contestato le linee guida dell'hamburger e la legge che gli aveva più deve a portato la propria contestazione davanti al giudice amministrativo e il Consiglio di Stato ha ha ritenuto che vi fosse una questione di legittimità costituzionale e ha chiesto alla corte costituzionale sì ora questa pronuncia della Corte costituzionale è particolarmente interessante perché non soltanto la corte ha valutato i vincoli di che derivavano direttamente dal legislatore
Ma a considerato anche gli spetti che su quei vincoli e che citavano le linee guida dell'ANAC
E considerando insieme le disposizioni di legge e i vincoli derivanti dall'attività agli atti amministrativi Dell'Anna che ha ritenuto che tutto questo comportasse unica uno sproporzionato peso imposto sugli operatori economici anzi per citare proprio le parole della Corte
Età ha detto che la libertà di impresa che tutelata nel nostro ordinamento dall'articolo quarantuno della Costituzione può sicuramente subire dei condizionamenti
E che la Costituzione come d'altra parte le altre Costituzioni delle democrazie liberali consente che vi siano interventi legislativi e amministrativi che per un motivo o per un altro si limitano l'attività di dunque quindi non solo non ci può essere un radicale svuotamento della libertà impressa
Ma non si può neanche richiedere o farci in ultima analisi che in conseguenza dei riti vincoli stabiliti dalla legge o dall'autorità amministrativa
Il l'attività del concessionario si tramuti in sostanza nell'attività di una stazione appaltante come una qualunque pubblica amministrazione
Un organismo sottoposto alle disciplina alla disciplina di tipo pubblicistico
Quindi che in sostanza l'importanza di che consente
Fa non solo nel fatto che la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionali
Quegli specifici limiti ma nel fatto che ha affermato un principio più generale
E cioè e non è sufficiente che ci siano interessi pubblici che giustificano una condizionamento una limitazione dell'attività d'impresa macchine anche l'entità di questo condizionamento di questa limitazione deve essere giustificata non può essere sproporzionata
Quindi la corte ha finalmente e saggiamente utilizzato il principio di proporzionalità per tutelare la libertà d'impresa
La in chiusura del suo scrivere del suo articolo dice però non ci si può accontentare di intervenire solo su alcune situazioni le chiama situazioni di punta
Salita che preminenza strass non sono sono sì ecco e cioè diciamo una chioccia che
Secondo me è importante e perché i singoli casi sono interessanti
E essi possente ragionare agevolmente sul passo estremo
Però bisogna poi considerare invece ciò che accade normalmente ora noi abbiamo assistito negli ultimi mesi ardue capaci uno e questo della corte costituzionale
L'altro è quello della sentenza del Consiglio di Stato
Sulle concessioni balneari che tanto ha fatto discutere a volte non sempre con una adeguata comprensione delle ragioni per cui il Consiglio Stato a adottato quella più intensa e delle conseguenze reali che discettano ecco in entrambi i casi sostanzialmente è stato il giudice
Se posso così esprimermi a togliere le patate bollenti Shakespeare delle istituzioni politiche però ad un certo punto
Sì vorranno far sì chi lo sviluppo economico e civile del Paese e riprenda non soltanto grazie all'utilizzo delle risorse finanziarie mette a disposizione dall'Unione Europea ma anche dando un impulso vigoroso
Alle attività avevano dell'impresa private come accade nell'Italia degli anni Cinquanta quando vi fu il boom economico che fu anche favorito dagli interventi
Delle istituzioni pubbliche ma che passò largamente per l'azione delle imprese private
Ecco questo richiede
Un po'più di coraggio prevedibile per il Parlamento insomma se in buona sostanza io banali zero e brutalizzo
Se vogliamo andare oltre il rinvio il rimbalzo facoltà e stabilizzare un'economia fior fiorente diciamo così
Sì e assolutamente indispensabile
In insieme al miglioramento delle procedure e delle tecniche di gestione dei fondi pubblici che venga realizzata una ampia attività di revisione e sette cazzotti eliminazione dei lacci e lacciuoli per usare un'espressione
Un po'buttata o più praticamente delle limitazioni non vi implicate o sproporzionate alla libertà d'impresa e questo sette Pepe
E promuovere la riorganizzazione di attività che oggi sono svolte
Ma non sono in modo e economicamente dove ottimale e anche per far sì che si possono creare nuovi prese subordinatamente da parte di giovani perché alla fine il confronto con gli altri Paesi europei dimostra sempre e aprire una nuova impresa in Italia richiede più tempo e maggiori oneri rispetto ad altri Paesi e questo non è un bene
Non soltanto per i cittadini italiani ma anche per gli investimenti che possono definire dall'estero
Pensare a me non rimane che ringraziarla ringraziamo il professor Giacinto della Cananea docente di diritto amministrativo alla Bocconi di Milano grazie
Si lascia un po'di buona sera