La nota antiproibizionista

Lunedì scorso sei dicembre con un intervento sul Corriere della Sera il sociologo Pino Arlacchi ha dichiarato il proprio sconcerto per la proposta dei ministri Fabiana Dadone Andrea Orlando sulla legalizzazione della cannabis
Sconcerto cito per la debolezza delle sue motivazioni e per la superficialità del suo impianto
Ho provato a cercare in Rete ma non ho trovato traccia di questa proposta questo è sicuramente un limite a mio a Genova alla Conferenza nazionale sulle dipendenze ho sentito la ministra Dadone dire che l'Italia dovrebbe valutare la legalizzazione della cannabis sull'esempio di quanto sta discutendo
Il nuovo Governo tedesco in maniera analoga si è presso il ministro Orlando tutto qui per ora a sostegno del suo sconcerto Arlacchi scrive sul Corriere che cito non esiste al momento né in Italia né in Europa alcuna emergenza collegata alla questione droghe
Erra che ha ragione il consumo di droghe in Italia in Europa è ormai è un fenomeno normale e riguarda decine di milioni di persone basta leggere i documenti ufficiali come per esempio quelli dell'Osservatorio europeo delle droghe delle dipendenze
Non intende su un mercato controllato come invece avviene tra sostanze psicoattive legali come l'alcol o il tabacco che ogni anno direttamente o indirettamente causano decine di migliaia di morti
Questi milioni di consumatori devono rivolgersi al mercato nero controllato dalle organizzazioni criminali
Allora che può scrivere che dagli anni ottanta cito anche qui la società civile italiana affronta la duplice sfida della criminalità mafiosa delle droghe con risultati di assoluto rilievo superiori a quelli di ogni altro Paese occidentale
E resta il fatto però che tra le dieci principali organizzazioni criminali a livello mondiale prese siano italiane Cosa Nostra camorra e 'ndrangheta tutte e tre attive da decenni nel traffico di droga e la mafia siciliana fino dagli anni cinquanta la 'ndrangheta considerato una delle organizzazioni criminali più pericolosi al mondo a nel narcotraffico la sua attività principale e dell'unica presente in tutti e cinque i continenti nemmeno quella russo quella cinese e anche qui basta leggere e i documenti ufficiali
No no ora il tempo di analizzare i dati sulla riduzione dei morti per overdose la metà degli anni novanta al due mila venti il dimezzamento degli indicatori connessi al traffico
Trattamento la pericolosità il preferito ed accetti che Arlacchi
Da per assodati senza però spiegare da cosa sono stati determinati e limitandosi ad aggiungere bontà sua di non essere mai stato contrario a interventi anche audaci di riduzione della domanda di stupefacenti e concedendo che alcune misure come la riduzione del danno e la distribuzione controllata di eroina o della cannabis
Possono rivestire una qualche utilità una qualche utilità
Ciò che lascia veramente interdetti a leggere però l'articolo pubblicato dal Corriere la sera e scoprire che negli Stati Uniti
Anche qui cito dice una legalizzazione completa della vendita delle droghe più pesanti una legalizzazione completa della vendita delle droghe più pesanti
E il riferimento è alla vicenda del fentanil uno piace o sintetico creato nel mille novecentosessanta da Pogliani Sanna
Usato sia come antidolorifico per la gestione del dolore specialmente quello oncologico sia come anestetico in combinazione con altre sostanze l'organizzazione mondiale della sanità lo ha inserito nella lista dei farmaci essenziali
Il tenta nel è molto più potente e anche Mutu pericolosa molto pericolosa la morfina e per questo il suo uso sanitario e rigidamente controllato
Purtroppo però è finito nel traffico illegale come sostituto economico dell'eroina o come sostanza da taglio della cocaina o di altre droghe all'insaputa però degli inquirenti degli acquirenti
E aumentandone così la pericolosità il mercato illegale offre anche altri prodotti di sintesi
Derivati dall'attenta nella alcuni dei quali ancora più potenti più pericolosi il principale produttore risulta essere la Cina il principale mercato gli Stati Uniti dove provoca decine di migliaia di morti alla no
Ma sul mercato nero arrivato anche in Europa e si è affacciata anche in Italia
La vicenda del lenta nel Veneto è raccontata dal giornalista e decretato investigativo Bobba West offre in un libro inchiesta uscito due anni fa di cui purtroppo al momento mi pare non esistere di italiana
E in cui non si è limitato ad analizzare il consumo mai indagato la rete di produzione e di commercio
è una vicenda complessa quella del fentanil di cui si occupano Entente vergognarsene a differenza di ciò che scrive Arlacchi in tanti
Liquidarla in poche righe come ha fatto sul Corriere della Sera definendola il caso più clamoroso di legalizzazione
E sostenere che la libertari drogarsi è così diventata la prima causa di morte Precorvi dei cittadini degli Stati Uniti italiane cinquant'anni e che lei mafie e la criminalità non c'entrano niente ecco sostenere questo
è un'operazione alquanto discutibile molto discutibile
L'obiettivo dell'articolo in realtà screditare ogni proposta di riforma della legge sulle droghe attualmente in vigore in Italia
Arlacchi in bolla l'ipotesi Orlando Dadone di legalità della cannabis in anche al momento peraltro conosce solo lui come un esercizio di irresponsabilità di demagogia a cui non interessa
Cito sempre la riduzione di un consumo micidiale per la salute l'integrità psicofisica dei loro concittadini quanto dare spazio a un diritto negato quello di drogarsi in santa pace ecco
Questo è il vero punto di attacco impedire agli individui per fare della propria vita ciò che vogliono avendo come unico limite la libertà dei propri simili e anche ovviamente facendolo in maniera consapevole senza farsi farsi danni
Insomma come dire poi siamo intossicati ci anche morire di tabacco di Arcore di psicofarmaci ma guai che coltiviamo magari una piantina di cannabis sul balcone guai ci se ci fumiamo una canna casa sera dopo cena guardando un film o leggendo un libro